Presentazione del libro «Nulla è impossibile. La mia vita dalla povertà al successo» di Behgjet Pacolli (Edizioni Cairo)

Io credo che possiamo fare un bell'applauso al nostro ministro degli Esteri e vicepremier del Kosovo pazzia Holly benvenuto a Roma
Via
Ecco
Buonasera
Allora siamo molto contenti questa sera
Siamo molto siamo molto contenti questa sera di cominciare e a discutere il cui libro del nostro amico il ministro Fazio sono molto lieto che siate venuti numerosi saluto le ambasciatrici cui presenti il presidente Pajno
E fermi
Generale Morra lo saluti tuo io lo seguo volentieri
E tutti gli amici vorrei dare la parola prima di tutto a Paola Severini Melograni che è un po'l'anima di questo nostro incontro noi di alla Dante ci abbiamo messo il corpo e la volontà Paola
Buonasera a tutti grazie di essere intervenuti
Soprattutto grazie alla Dante Alighieri che ci ha dato ospitalità in una settimana particolarmente difficile nella nostra capitale perché voi sapete che questa è la settimana del ricordo
E non soltanto sabato ci sarà il ricordo della Shoah ma questo è l'anno in cui si commemora l'emanazione delle leggi razziali per cui in questi giorni
Della città piena di giustissime importanti iniziative in qualche modo noi stiamo parlando di un Paese in difficoltà e quindi c'è un legame ma qui ce lo dirà Andrea Riccardi il presidente Andrea Riccardi che così generosamente ci ha voluto ospitare appunto nonostante le difficoltà di questa che è una settimana davvero speciale
Io sono onorata di aderire con noi il ministro degli esteri e il vicepremier del Kosovo
Prima di tutto per un motivo personale sono legata sentimentalmente a questa nazione perché fu lì lì spedita da Madre Teresa di Calcutta
Nella lontanissimo novantasei sono passati ventidue anni e chi ha conosciuto Mother Teresa e pazzi o li ne parla ampiamente nel libro le sue indicazioni erano in realtà degli ordini per cui ho fatto un ponte sanitario e di doni per i bambini giocattoli farmaci allora è stato quello il mio primo rapporto con Pristina ed è stata una un'avventura davvero emozionante importante
E poi perché da italiana io penso che tutti i Balcani sono davvero vicinissime a noi stasera abbiamo sentito nell'articolo in riunione prima del nostro incontro
In che modo meraviglioso le ambasciatrici dell'Albania del Kosovo e anche la signora azioni che salutiamo anche ringraziamo di essere venuta parlano così bene la nostra lingua c'è chi sentiamo molto molto vicini
Io credo che non mi dilungo più oltre nei ringraziamenti nei saluti credo che sia il caso di darvi subito la parola al presidente della Dante Alighieri che non è soltanto il presidente della Dante Alighieri ma è un grande amico dei Balcani perché è il fondatore della Comunità di Sant'Egidio fra pochi giorni la comunità compirà cinquant'anni
E noi siamo noi Italia siamo veramente felici che esistano delle realtà come la Comunità di Sant'Egidio che tanto affatto per questi Paesi per la pace nel mondo per cui il nostro Andrea Riccardi che ha letto il libero nonostante gli fosse stato mandato in digitale come anch'io me lo sono tutto sottolinea digitale noi l'abbiamo visto adesso insieme a cui cinque minuti fa questo libro veramente eccezionale
Ci racconterà il suo rapporto con il mondo del Kosovo con il mondo dei Balcani mediato anche dal fatto che lui appunto eh l'uomo di Sant'Egidio l'uomo della pace prima di dare però la parola a Andrea Riccardi io voglio ringraziare i i giovani leader i ragazzi che noi abbiamo selezionato in qualche modo per poter colloquiare con il ministro pensiamo lì che vengono dalla Normale di Pisa
Che vengono da altre università italiane e per noi è importantissimo a bere
Questi giovani qui perché il futuro è loro ed i loro costruiranno una Europa davvero senza frontiere quindi dopo la parola Riccardi e
Punto alle domande faranno loro possibilmente poi anche coi secoli grazie grazie Paola
Ma io ho letto questo libro con molto interesse nulla è impossibile parte dall'idea del successo un'idea che tante volte scandalizza ma che è un'idea di un giovane kosovaro in un ambiente limitato in un paese di montagna mare soltanto di montagna che l'islamizzazione la conversione all'Islam è arrivata tre quattro secoli più tardi anche più tardi zio del sospese di inizio del diciottesimo secolo le montagne proteggono bene
Questo giovane che intraprende un cammino difficile
E che vuole cancellare i limiti che trova intorno a sé una sola critica ho fatto alla ministro io il libro l'avrei chiamato dal Kosovo al mondo intero perché questa è la sua storia
Kosovo Germania luogo degli studi Svizzera Russia
Paesi ex sovietici Afghanistan Stati Uniti eccetera però come voi vedete
Non è persa in lui la radice albanese perché in Kosovo e i figli torna torna in Kosovo
Per come mecenate e come politico perché la sua radice lì la sua saggezza e gli quella che gli ha insegnato suo nonno Osman
E allora io qui vengo al primo capitolo che è affascinante a me quello che ha affascinato della storia del nostro untore
Vi deve permettere di dirlo
Non è solo la storia di successo ma è la storia dell'infanzia
E questo sana il primo capitolo il secondo sanno del romanziere del romanziere questo clima della famiglia Parazzoli
Una famiglia benestante con una storia una tradizione ma impoverita una famiglia con grande dignità ma umiliata è questa la vicenda degli anni Cinquanta
In questa casa tradizionale bisogna conoscere il Kosovo la stanza per gli uomini
Dove vengono accolte le persone la stanza delle donne del fuoco dove si cucina e il nonno che questa figura patriarcale
Questa figura patriarcale
E qui c'è un altro aspetto estremamente interessante
La vicenda della liberazione degli albanesi
E il giudizio diverso che si dà a sull'occupazione tedesca rispetto a a quella che la posizione ufficiale jugoslava potrei continuare ma leggetevelo questo primo capitolo poi c'è un secondo capitolo che è ugualmente interessante che
Dalla montagna riparate protetta dalla famiglia malgrado il dramma di suo padre
Il dramma
Di sentirci albanesi in terra albanese ma non a casa propria
E qui c'è questa storia per esempio molto strana la politica titolista dire immigrazione in Turchia degli albanesi un giorno il padre del ministro torna a casa
E dice no noi non andremo in Turchia ci hanno chiesto di andare in Turchia e quante storie di famiglia albanesi dalla Kosovo alla Turchia ma voglio farla rapida però voglio anche invogliati alla lettura perché è un libro da leggere
è e l'altro capitolo il Pristina
Dove lui va a scuola e va a scuola come si chiamano le scattò Pinga o Pinga cocco con le scarpe del contadino
E qui vediamo entra finalmente nella società socialista a questa non è una società socialista perché i giovani della borghesia russa sono vestiti bene i benestanti solo così e l'uomo della campagna
Che vive in una famiglia turca perché qui bisogna capire il Kosovo come un luogo visto e c'erano almeno dieci mila turchi in Kosovo questo uomo sente che il suo riscatto e studiare studiare studiare essi di primo della classe ma non uscire durante la ricreazione perché lui è vestito tuttora mandato e gli altri invece allora il socialismo reale
Il socialismo reale citino
Però però
Il libro il libro del ministro non è un libro anticomunista per esempio lo ritroviamo nella sua storia c'è anche l'aver fatto parte della guardia personale del maresciallo Tito
In portato
Anche la tendenza l'intendente portava il bagaglio ma osservava da vicino
Questo è il punto questo è il punto osservava da vicino e allora qui comincia a conoscere il leader che ha già incontrato e vede la mitica Iovanca che a un certo punto sparirà e qui mi sembra che il suo racconto non è tanto di Tito comunista ma di Tito successore degli Asburgo
Che è l'ultimo impero multinazionale che chiede insieme nazionalità diverse però però è un kosovaro nel sangue e sempre resta un albanese sempre resta un albanese e un albanese
Che nel sessantotto sono passati cinquant'anni sin beve di nazionalismo noi pensiamo il Sessantotto come Valle Giulia o come la Sorbona
Il Maggio francese ma c'è un Sessantotto kosovaro chela Presa di coscienza nazionale
E poi cominciano dei capitoli interessantissimi la sua storia di imprenditore ma il continuo ritorno in corso devo dire che è stato iscritto anche alla Lega dei comunisti albanesi ma un giorno solo perché la mattina è stato il giorno prima è stato iscritto e poi è stato espulso ma devo dire una storia di un imprenditore interessante lesto l'Unione Sovietica è un libro ci sono ma non è la storia sua era storia nostra ed è una storia d'Europa
C'è una pagina che mi ha molto colpito perché è un'esperienza che anch'io ho vissuto poi vengo a me stesso io non amo tanto parlare di me stesso anche perché questo è un libro autobiografico dobbiam parla di luglio poi quando faccio il mio
Tu mi organizzi qualcosa il tenente
Ma il punto fondamentale la cosa che mi ha colpito perché ho avuto la stessa esperienza negli anni ottanta
Il nostro amico va finalmente a Tirana a Tirana luci dice quando vedevamo i camion albanesi erano il camion non dico della madrepatria però in fondo dell'unica terra libera
Era un mito l'Albania io mi ricordo una volta che un suo predecessore è ambasciatore albanesi a Roma di altri tempi e regimi mi raccontò che la prima volta che lui uscì dall'Albania come giovani diplomati cui andò a Parigi
Arrivo arrivo porto di Parigi
La sera vide Parigi andò in camera e comincio a piangere e disse allora noi non siamo il Paese più bello del mondo
E dice io ho avuto una crisi ho scoperto che Dio non esiste che l'Albania non è il Paese e l'Albania che Lucio scopre e l'Albania che io ho visto in quegli anni l'hotel Tahiti l'unico albergo potabile a Tirana che era un albergo che aveva i sanitari italiani
Degli anni Trenta tutti rotti albergo di cui mi parlava mio padre quando giovane tenente del corpo di occupazione un momento libero si andava all'hotel Tahiti
E questa Albania che lui ha vissuto è fortunato ma anche sfortunato perché andato nel momento dell'assassinio di Mehmet Shehu
Che è il momento drammatico in cui si dice che gli stranieri debbono uscire e via dicendo
Quest'uomo si costruisce una strada
Ma alla Tex insuccesso ai suoi problemi non mi sembra che in queste pagine diciamo emerga un ringraziamento all'opera di Carla Del Ponte non di fare mi sembra ai suoi problemi non solo con la giustizia svizzera ma anche con quella russa
Diventa come fa è il suo segreto a diventare un personaggio della vita economica russa kazaka a incontrare in quel mondo
Va bene voi dite un uomo di successo ce n'è lungo non ce ne sono tanti andrà a vivere a New York se ne andrà lontano no
Permettetemi è un testone è un testardo perché Sempre nonostante il successo e le sue vittorie anche da un punto di vista giudiziario se ne torna in Kosovo cioè il Kosovo eh
Il punto focale della sua vita tanto che ora chiedevo alla signora ma i ragazzi parlano albanese mi ha assicurato e anche la signora che Albanese non è parla albanese
E quindi direi questo grande legame del Kosovo e qui un altro punto non tiro lungo Paola ma un altro punto che ci unisce e mi unisce a lui
è che dal mille novecentonovantatré la Comunità di Sant'Egidio ha lavorato in Kosovo
Per cercare di uscire da quella situazione drammatica di tensione
Lavorando su una via di autonomia passo dopo passo per arrivare a sviluppi futuri imprevedibili ma per dare respiro alla società kosovara
A quell'epoca nel novantatré che Ibrahim Rugova chiamato il Gandhi dei Balcani
Aveva tentato di creare una società parallela scuole organizzazioni eccetera una società parallela dentro la società albanese oppressa dal Governo di Belgrado
Albanesi maggioranze in Kosovo aveva uno statuto nemmeno di minoranza avevano cioè uno statuto diciamo di marginalità crescente e più prendevano coscienza
Della loro reale della loro realtà e più venivano marginalizzati
E allora il tentativo fu un tentativo molto lungo
Di staffetta tra Milosevic e Rugova e anche in questo libro si trova un tratto
Diciamo nel nel colloquio colloquio molto strano drammatico tra il ministro e ministro che che allora era persona privata mandata da Eltsin Eltsin non aveva una posizione schiacciata su Belgrado ma aveva e su Milosevic aveva un giudizio critico su Milosevic
E qui io vedo il mio amico Roberto Morozzo che ha tanto lavorato diciamo per il Kosovo nel negoziato e assistito parecchi colloqui con Milosevic faceva da interprete dall'italiano al tedesco con Milosevic ebbene questo questo tentativo diciamo di costruire un ponte portò alla firma di un accordo e mi ricordo com'era contento Rugova
E racconta ancora al nostro untore andai a casa sua a casa di Rugova
Mangiamo insieme fu un momento molto bello e poi Rugova disse io agli amici gli faccio vedere una stanza il mio museo il dove sono tutti diciamo i minerali del Kosovo io ho la terra del Kosovo
Rugova aveva due religioni una era il Kosovo e l'altra la sua famiglia il cui bisogna capire il senso di attaccamento
Profondo quasi cranico alla famiglia nel mondo kosovaro perché la cultura dedita al danese ha resistito attraverso la famiglia bene
Allora mi portò in questo in questo ufficio c'eri anche tu
Mi portò in questo in questa stanza dicessimo ora dice scelte io guardai queste pietre di sì belle so delle pietre così
è il per cortesia
Dice ora ne esce da una ma io non sapevo quale sceglie di va be'questa la prese piccola era caro un c'era poca luce dice questo è il loro del Kosovo dico mi scusi io non vorrei aver preso a loro dice guardi tanto il nostro oro non vale niente lo può prendere io dico ora vi porto via una pepita d'oro vorrei fare ma questo era questo era Rugova no questo era l'uovo un uomo di cultura un uomo che tante volte i kosovari sembravi inattivo perché si metteva lì la piazza bruciava e mi si metteva lì a parlare di Bogdani
Questo personaggio su cui aveva fatto la la tesi di laurea a Parigi infatti c'era
Un uomo più politico quello che è stato ucciso di cui abbiamo parlato di fare gli afgani fermi agli anni che è stato ucciso eccetera che ogni tanto lo riportava sulla realtà rinuncia perché Bogdani scrisse eccetera eccezionale
Andiamo dice noi ieri ieri e qui è l'Adige cerchiamo di rispondere
Però era anche una tattica di Rugova quella di spostare continuamente il discorso allora abbiamo ramo lavorato insieme è comparso lì non insieme ma parallelamente senza conoscerci ma in fondo con un disegno mi pare analogo
Che era quello di uscire di dialogare e di uscire da una situazione conflittuale
Bene
E io penso che nell'incontro di Pasolini con Milosevic c'è tutto il suo carattere
C'è la volontà di dialogare anche con un personaggio durissimo
Ma dall'altra c'è anche una forza come quando il dice alla chiamiamolo al politico serbo come quando gli dice io qui documenti compromettenti dei passaggi dei soldi attraverso il ciclo e lui perde la testa
E per tempo e Milano se ci aveva due latino un lato
Che sembrava dialogante ma poi come una fissazione politica no ritornava Sempre sugli stessi temi va bene e qui tanti tanti ricordi nella lettura di questo libro
Un sogno
Che forse che forse un sogno che forse oggi si può realizzare esista realizzando nel Kosovo e nei Balcani poi diciamo c'è il romanzo dei primi capitoli
C'è la storia di successo in cui si vede passò lì che è un lottatore e poi c'è la politica ma perché ma perché il nostro amico
Che a leggere questo libro non manca di risorse finanziarie non si trova in una condizione di indigenza si va ein puntare e e e si va a rovinare
Mettendosi dalla politica attiva io qui credo che c'è la passione patriottica albanese cioè suo nonno
E c'è l'idea di realizzare un sogno e allora lo vediamo lanciare il Kosovo nel mondo la lobby
E poi lo vediamo Presidente per un mese
E poi lo vediamo presidente
E poi lo vediamo ritirarsi democraticamente perché la Corte Costituzionale decide che non non ha più la sua elezione viene invalidata
Però lo vediamo completamenti identificato tanto da fare il ministro degli esteri il vicepremier da pensare o un futuro del Kosovo il Kosovo per lui e concludo
è troppo piccolo
Ma è la sua casa ma è un grande sogno cioè l'idea attorno Kosovo è di ampliare il Commonwealth albanese
Un rapporto con Tirana la sua prima visita come presidente fu a Tirana e al parlamento albanese l'idea degli albanesi e l'UDC ricorda nel libro che realizzò tra il primo e unico re d'Albania che poi finì Alessandria d'Egitto nella casa accanto a Vittorio Emanuele terzo che gli aveva portato via il regno strane storie dire e Renzo ove si faceva chiamare re d'Albania degli albanesi
Cioè non solo dal Banja anche se poi cedette alla Jugoslavia Sanna Ubaldo in quei giochi strani balcanici che solo con il nostro amico Morozzo conosce in quel ecco allora
Ma non solo noi non ci troviamo di fronte a un'azione a vista albanese
Ce ne son tanti abbiamo rispetto per loro ma ci troviamo di fronte a un uomo che ha un disegno che quello di abolire di abbattere le frontiere dei Balcani e di costruire un'aria di pace lui la chiama l'anticamera dell'Europa
L'anticamera dell'Europa io gli faccio gli auguri perché questo sogno si possa realizzare perché questa nostra Europa
Ha tanti problemi e ha bisogno di camere e anti camere che funzionino quindi ho letto questo libro con piacere avevo sentito parlare di Luís avevo letto di Luís ma mi è piaciuta perché perché mi ricorda la storia di un ragazzo un ragazzo come me perché lei chiede cinquant'tu no usiamoli insieme siamo lì insieme e di un ragazzo che ha voglia di vivere e che non si stanca di lottare grazie per questo libro grazie a voi che siete qui
Grazie Andrea Riccardi che in poche battute assunte elogiato un libro importante io mi soffermo prima di passare la parola
A coloro che in qualche maniera questi giovani che noi abbiamo chiesto di di punto di partecipare a questa presentazione che sono qui e che
Per loro è importante nulla impossibile in un momento in cui i ragazzi italiani europei sono così sfiduciati hanno perso le speranze la storia
Del nostro ministro degli esteri del Kosovo può essere un grande esempio a me però ha colpito soprattutto la parte in cui ho visto Tazzioli quasi come un italiano quella della dello stimolo imprenditoriale e della ricerca della bellezza
Il nostro untore prima di diventare un grande imprenditore edile diventa un imprenditore del mondo del tessile e una delle sue motivazioni
E riguarda la dignità la dignità di tanti Paesi della cortina di ferro
Che avevano cittadini e cittadine mal vestiti vestiti in modo non dignitoso è una cosa che mi ha colpito moltissimo perché anch'io ho una certa età
E ricordo che cos'era l'Ungheria che cos'era la Romania che cos'era nei Paesi satelliti te la Russia e la Russia stessa
E lui dice c'erano persone che avevano dei ruoli e nella società
E che erano vestiti in modo terribile per cui io sapevo che il mio lavoro avrebbe trovato un grande spazio imprenditoriale
Ma anche un grande spazio in qualche modo di politica sociale attraverso la prima parte della vita di pensiamo all'imprenditore
E
Cambia il modo di di vestire l'abito fa il monaco noi lo sappiamo noi che siamo italiani per noi la moda e il vestire la bellezza e l'estetica sono parte integrante della nostra vita quotidiana ed è qui dopo essere riuscito a ridare la dignità attraverso la possibilità per centinaia di migliaia di persone di avere dei vestiti
Degni possibili passa al mondo delle costruzioni
Chiaramente ci passare dalla strada maestra perché voi avete il fronte l'uomo che ha restaurato il Cremlino
E che ha voluto ridare l'antica immagine del Cremlino attraverso le maestranze italiane di questo e alle aziende italiane di questo vi saremo sempre grati perché il rapporto dell'autore con il nostro Paese e anche Mutu alto da in coloro che hanno lavorato con lui in questa ricerca della Bellezza e dell'impresa per l'uomo e sono quasi tutte aziende italiane
Ed è una cosa che ci fa sentire orgogliosi ma lui riesce a ad arrivare a dei risultati attraverso l'analisi di una situazione
Particolare perché capisce e intuisce cosa il cliente e questo è rivolto ai nostri giovani
Vorrebbe non solo sentirsi dire vorrebbe non solo a venire ma così se il suo spirito proprio lui ridà ai russi la gloria del passato
Degli zar e gliela ridà attraverso tutta una documentazione che lui analizza che trova che ricerca che acquista e anche rischiando
Avrebbe potuto fare lo stesso soprattutto in quel tipo di mondo chi di voi
I ragazzi no perché non non esiste più ma noi che appunto abbiamo superato i cinquant'anni ce lo ricordiamo perfettamente un mondo grigio mondo polveroso mondo tutto identico
E terribile perché si vive meglio e si lavora meglio quando si è circondati dalla bellezza dallo stimolo e non riesce a portare questa bellezza nei posti più freddi del sistema la storia è veramente affascinante ma lo fa
Attraverso l'intuizione del cliente che diventa poi un protagonista è un amico
Tracce la parte di terzo di pazzia olio extra imparando a pronunciarlo come costruttore di pace e anche come liberatore gli ostaggi in questo è molto molto importante perché più importante
Lui lo dice lo scrive la vita di un uomo che è un palazzo e di questo ne siamo tutti convinti
Ed è stato anche i liberatori di un ostaggio italiano e poi il suo rapporto con Madre Teresa che di far che aprire io lo dicevo all'inizio del nostro discorso tante Teresa d'avere degli ordini e davanti delle lezioni attraverso questi ordini allora Tazzioli l'inizio della sua vita da imprenditore quindi si permette un albergo di grande livello un albergo che costava mi pare trecento ministro trecento trecento dollari va a trovare Madre Teresa che non conosceva la più grande albanese della storia
E Madre Teresa gli dice quanto paghi per questa albergo trecento dollari beh adesso vieni a dormire da Nenni dai trecento dollari tutto il tempo ogni sera che tu resti con me e lui dice questa è stata la lezione più grande e un'altra lezione tornando all'Est che è una cosa che è capitata anche a me
Con un paio di calze a lui capita con una fra un paio di calzini da uomo
Lui ha un calzino bucato si trova in una mi ricorda al ministro anche in città a Tirana TIR proprio a Tirana che annovera nel famoso Tella ed butta il calzino nel nel secchio
La sera dopo lui torna trova i calzini lavati e stirati immessi sul letto quelli Ducati che doveva per e lui ha capito
Che la la donna di servizio non so ma non se li è presi
Ma ce li ha lavati gliele ha stirati gliela rimessi sul letto per farvi capire quanto erano preziosi per loro i calzini bucati per cui questa questo fatto che lui ha vestito Lester e poi ha ricostruito Lester B.
Cari ragazzi io mi stavo rivolgendo soprattutto alla giovane della della Normale di Pisa che è venuta qui apposta e che mi piacerebbe che si venisse
Datazioni lì poi magari parliamo anche del suo ruolo come operatori del sociale
Nulla impossibile voi state studiando venite da una scuola d'eccellenza vieni qua per favore presentatisi
Anche perché devo ringraziare il rettore Vincenzo Barone che non è potuto essere qui con noi ma ci ha mandato i suoi migliori ai livelli posso darti del tu sei come ti chiami diciamo Benedetta Carlotti bacchetta Carlotti avvicinata trasmissione cosa studia pizza
Sono al terzo anno di detratte senza politica sociologia e nello specifico mi occupo di opposizione all'Europa di euroscetticismo via scetticismo ecco lui ha costruttori d'Europa sì e quindi dopo tutto questo sforzo forse questa Europa non bisognerebbe no
Confusione ecco facciamo molta attenzione ci siamo anche avvicinandola in Italia le elezioni quindi cerchiamo di orientarci verso chi crede nell'Europa io non do nessun consiglio ma insomma l'Europa e il nostro futuro cosa puoi chiedere sarà io avevo due domande per lei una molto personale
Chiede forse molto semplice molto anche naïf un po'volevo sapere nella sua insomma non ho letto il libro però ho capito che lei è un uomo che ha vissuto la vita a tutto tondo a trecentosessanta gradi
Volevo sapere qual è stato per lei
Il momento l'episodio che le ha veramente cambiato la vita che la la proiettata in un mondo imprenditoriale in un mondo politico successivamente insomma che queste qual è la cosa che si ricorda magari anche della sua infante primo e la seconda domanda invece più relativa al mio ambito di studi insomma il i Balcani hanno sempre in generale giocato un ruolo importante
Soprattutto con le relazioni con l'Italia e ora nell'ultimo periodo giocano un ruolo importante soprattutto a livello di crisi migratoria sono una rotta tramite cui passano molti molti migranti è ancor come ricordava produce come veniva ricordato precedentemente
I Balcani sono un po'all'anticamera dell'Europa
E lei come vede possibile se lo vede possibile un'eventuale allargamento dell'Europa ai ai Balcani si può fare non si può fare quali sono
E gli ostacoli che vanno superati al di là di tutto il processo di ad equazioni della chi comune in terra ai vari Stati Balcani tra cui anche il consumo che è uno degli Stati più giovani tra i Balcani ecco grazie
Buona sera sono coloratissimo
Di essere qua con voi avrei voluto parlare di nella tonalità
Prezzi sita
Avrei preferito parlare di in italianissimo questa sera
Ovviamente come come Paola come Andrea
Sarà impossibile voi capite che sono Massimo che posso essere solo un che italiano ad tipo
Normativo comunque mi scuso per eventuali errori
Ma sono onoratissimo che sono qua con voi
Io Paola o no Rick Andrea parlato dell'Espírito e corpo
Io penso che io sono molto onorato e son Loconte
Felice dia vere e critici come voi per questo libro
Non l'avrei gli potuto scegliere
Meglio di questo avete fatto una critica fantastica e comunque non posso sapere adesso non posso distinguere quale corpo quale spia e spirito
Diciamo che corpo sanno Ennis Pieri e nel ecco corpo sano o esperito sana in corpore sano e allora questa sera abbiamo fatto questo quello che mi mi emoziona tantissimo mi emoziona la sincerità che avete sottolineato in questo discorso sicuramente verrò a rispondere le sulle domande comunque ringrazio tantissimo non voglio per perdere questa occasione di ringraziare anche Caro pubblicazione che ci ha aiutato
A a far succedere uscire questo libro in italiano perché come ho detto Italia ho considerato sempre con me mio secondo Paese perché legami con l'Italia sono più di quelli che sono descritti Ende questo libro
Devo ringraziare tutti quelli che hanno contribuito in questo libro Garavaglia Elena Grimeca Riina
Tieni coso e poi Luciano Regolo che non è qua e un giornalista con chi ho avuto tanti tanti incontri e discussioni
Forse forse devo dire rispetto per tutti altri giornalisti lì è stato uno dove mi sono confessato propria anche mi sono messo ginocchia compresi è stato molto positivo molto bravo
Professore
Paola io ringrazio voi ovviamente
Per sincerità
Se devo dire sono due parole è vero Sant'Egidio è stato un'unica organizzazione sono stati Junichi che hanno
Tenuto
Un asse e e e ne hanno tenuto invita una speranza per i kosovari dei anni novanta noi avevamo perso tutto la polizia
Picchiava la gente
Ammazzava la gente la politica di allora
Mandava la gente fuori del Kosovo era cosa più facile di ottenere un passaporto anche in in tre minuti si otteneva il passaporto erano lì pronti solo vai
E poi noi non usavamo dritto di di andare a scuola non avevamo diritto di
Avere le nostre frescolino stragi in qua avendo in considerazione che era una vita che noi avevamo le università dal sessantotto avevamo tutte le scuole medie tutte avevamo un nostro al programma
Scolastico eccetera
E poi una volta svanisce tutto Heras Sant'Egidio che veniva e diceva pace pace
Succederà verrà turba verranno fatte vengono le cose ma non subito solo dell'Italia che pace
E voi non vedente rispondere mai con violenza
Il nostro presidente presidente storico e Ibrahim Rugova era un uomo che capiva tutto lui tre faceva la faccia che non le interessa ma lui capiva tutto
E aveva eseguito questa questa questa questo Consiglio
Comunque lui ha vissuto con con Sant'Egidio morto con Sant'Egidio perché e sempre ha detto che è stato unico organizzazione che era lì quando avevo bisogno
Solo qui infatti quando è venuto in Italia durante la guerra che il primo parola che aveva detto aveva detto che non dimentichiamo che io solo e nel Paese impazienti di Sant'Egidio qua
Lì erano i politici dalle ma eccetera che avevano accolte diceva allora io sono entrati San Virginia comunque
Signor Riccardi signor paglia solo il nome che rimangano lì
Per sempre e hanno lasciato un'impronta fantastica
Io ringrazio comunque per questo
Kosovo devo dire quello che non ho potuto scrive qua è un paese qui vicino nei Balcani un paese di un milione ottocento mila persone un Paese che ha cominciato dal niente
Io e altri
E attenuazione ecco che si si dividono come Casa Suardi adesso con trentasei mila ovvero pro capita comunque la Regione più più ricca forse nel mondo si dividono ma questo non non c'è da confrontare con il Kosovo che nel nel momento quando possono usciva dal guerra
Il sapete cos'erano le le entrate pro capita erano nemmeno trecento dollari non parliamo dopo non lo abbia non abbiamo trovato niente lì né con le case distrutte strade distrutte ponti distrutti tutto distrutto
Tutti i fondi che erano lì i soldi che erano il per fonti il PD pensione pensioni rifondò per sostenimento dell'assicurazione del versando urto eccetera tutti erano portati via tutti i documenti erano portati via mai non se vogliamo corpus se non non non sapevamo niente chi siamo dove siamo nati ufficialmente non potevamo dimostrare niente
E comunque siamo riusciti a fare veramente un Stato a fare un Stato non è perfetto però è sempre constato con i sui e istituzioni
Comunque abbiamo abbiamo fatto tanto anche nel nel crescere perché abbiamo costruito tutte le autostrade il modello italiano abbiamo voluto investire nelle autostrade abbiamo dato dal padre quest'anno si fa anche la ultima fase finiamo presta opera abbiamo tante cose da fare ovviamente però faremo sicuramente perché voglia cioè abbia abbiamo anche una economia che è in crescita abbiamo ogni anno tra quattro e cinque per cento di crescita e con una gioventù fantastica
Una gioventù che non dorme mai sempre attiva
Poi entrate pro capita non sono più di centinaia di dollari ma sono tra cinque e sei mila ovvero comunque c'è speranza
Vorrei dire che costoro è andata avanti andrà avanti
Con i suoi amici e in questo caso con Italia Elefante grande e noi siamo una mucca piccola dietro l'orecchio del Elefante però volevamo camminare con questo Elefante insieme
Bene
Io parlerò sicuramente di questo libro partirò per rispetto rispondo a queste due domande cosa mi ha fatto cambia la vita
Ovviamente legga tra in questo libro un momento
O un momento di un secondo
Io avevo finito le scuole medie due scuole medie contemporaneamente
E avevo la fortuna di inscrive iscrivermi e non nella ogni vegeta volevo studiare geografia amavo tanto
Ho portato i documenti non dovevo fare mi sull'esame
Ho preso la conferma perché ho dato i documenti
Ho consegnato i documenti tornando da questa finestrina allora li ho visto un gruppo dei ragazzi
E questi ragazzi erano i figli e le figlie dei dei funzionari di allora
Io richiamavo così Guerrilla rossa
Michelotto Al Jazeera sì ecco alloro come come come pianificato erano tutti in camice bianche ma anche le ragazze
E i pantaloni neri stirati bene
Le scarpe illustrate
Io vi professor dico che quella giornata mi ero svegliata alle ore tre eravamo eravamo a raccogliere il fieno comunque nel
Potrebbe sapere come con me com'era il mio aspetto
Io borchie chiesto mio padre se posso assentarmi per due tre ore perché ho perso questa cosa però prometto che vengo subito a casa sono andato
E allora tornando da questa piene Strinati del giallo ho visto che i ragazzi questi ragazzi mi dicono Bongiorno del jet dico buongiorno dice ma dove si è stato detto uno considerato il documenti dice
Ma così e mi guardano dal va a testa fino alle a terra così diceva così non puoi più perché tu sei adesso uno studente tu ti devi vestire faceva vedere allora come noi
Allora lì e non l'ho potuto resistere niente
Ne sono uscite le lacrime ho fatto un sorriso e sono andato via
Io dovevo andare a prendere un bus
Perché mi portava fino al certo punto io ho dimenticato c'è questa frase questa possibilità sono partito e ho fatto a piedi quattro ore e mezza era molto caldo sono venuto a casa
Trovato da mia madre che tra che preparava da mangiare per
Quelli che lavoravano ai campi e medicina bene che sei arrivato allora li porti al tuo padre e gli altri
Il mangiare che ho preparato ma dice cosa e chi perché a Chianciano perché come mi sono usciti queste lacrime io non li ho tolto e camminato sono rimasti le impronte
Lei ha preso dal dal suo sax tradizionalmente le donne portano con una cosa che grazie un grembiule dal suo grembiule
Mi ha mi ha pulito qua dice vai adesso va bene allora però io
Avevo pianificato perché io ho pensato come sono arrivato a casa non potevo spiegare come sono arrivato perché ero ero erano emersa nel nel pensiero come fare o ovvero pianificato alla mia
La mia
La mia partenza
Comunque
Non voglio raccontare più perché è un po'tragico non è tragico però questo il responsabile da me perché quel cult per da mangiare non l'ho portato per per verità occupato fino a un certo punto avevo un cane chiamavo tantissimi protetto seri guai la festa adesso
E io sono partito perché se ne vedeva il mio padre non mi lasciava più andare e sono partito quel pomeriggio
Questo è stato praticamente quello che mi ha fatto cambiare la la vita perché forse non fosse questo io sarei rimasto lì studente di geografia
Diventato un trucco un bravo professore probabilmente perché amavo tanto geografia
Sarei stato uno uno come come uno dei tanti altri la e quello che ha fatto di andare all'estero perché volevo andare a qualche parte a guadagnare da solo e mantenermi da sono e aiutare anche la famiglia durante questi quattro anni che sono stato ad Amburgo
Questo la prima domanda io penso che questo è stato alla decisione grande perché dopo è stato tutto facile quando impari le cose poi sulle belle cose ti abitui molto presto e facile è straniero
Ma dei Balcani ecco con il mio corso che è successo qualcosa di ingiusto perché adesso come sapete unico e il mio Paese che non può muoversi liberamente
Tutti in Europa si muove non non vanno quel regime dei visti Kosovo ce la perché non so cornuto col mondo ONU patrimonio norme dei ragazzi checché compiendo avevo volontà regia
Ecco loro non non non sarebbero stati tanto un disturbo per per per
Occidente ovviamente loro non possono muoversi perché ci hanno c'erano imposta una condizione
Che non è stato permesso un paese l'esempio dobbiamo Bratti ficcare con accordo che abbiamo firmato con Montenegro per la demarcazione della via del confine
Ma questo sì noi abbiamo accettato questo documento abbiamo firmato non riusciamo ratificare perché abbiamo l'opposizione che non non nomi scontra di più incontra l'amore contro il Montenegro ma contro il Governo non volle ratificare questo abbiamo bisogno due terzi è un è un problema tecnico oppure logistico come posso dire
Comunque non aspettano fin quando si ratifica questo noi non possiamo il muoversi però se io vedo che questa condizione è un po'allo messo soltanto per il Kosovo perché se vedi situazione confine col Moldavia con l'Ucraina ucraina con la Russia Georgia con la Russia
Sono tanti o Montenegro con Croazia Croazia con Slovenia Totti ce l'hanno e noi dobbiamo mettere carte in regola su questo va bene metteremo anche questo è e io penso che esiste un pregiudizio sbagliato
Per questo anche io sofferto e in poi si vede in questo libro e pregiudizio perché sono i balcanici allora
Loro possono essere così così così ma non nella realtà io penso che i Balcani i Balcani ci potevano essere Emilio o uno dei migliori forse a essere in servizio di diventati troppa
Però
Io penso che il futuro
Il futuro
Sarà Europa sarà strappato però noi
Allora
Per noi e non e non e non va servizi in un senso ebbene perché ci siamo preparandosi pretesto sesso il Paese in preparazione per queste sfide europee
E andiamo sicuramente molto preparati io io direi molto più preparati che i Paesi grandi che che sono entrati in questa organizzazione nella storia dopo dopo dopo quaranta serie davanti
Soprattutto adesso quando quando questa pace partecipazione molto sofisticata perché deve essere in ordine con questo con questo con questo e noi stiamo facendo facendo tutto per essere più preparati possibile
Sarà forse un piccolo ritardo ma non c'è un scappo euro anche ai Balcani saranno parte del Europa unita perché questa casa la casa
Più credibile tre realistica oggi
Roberto Morozzo professor Morozzo vieni qui per favore perché sei un grande esperto di questo tema ed è bella questa visione
Del nostro autore
O sarà l'Europa o non sarà diceva qualcuno
A Prontera penso che i Balcani non tutti
Certamente Fusari
Io credo che i Balcani si stanno avvicinando agli standard richiesti dall'Europa che purtroppo non sono forse quegli standard a cui accennava il nostro autore il ministero che sono gli standard anche di un freschezza di una giovinezza di una gioia di vivere voglia di fare di di costruire che invece sono purtroppo spesso standard soprattutto di tipo economico e questo penalizza dei paesi che come lui diceva hanno una base di partenza difficile come appunto il è il caso del Kosovo dell'Albania dopo gli anni del comunismo e quindi c'è il problema di creare infrastrutture strutture formazione che chiaramente non possiamo pensare che i Balcani sono a livello nella Francia della Germania questo è qualcosa che secondo me penalizza nei criteri di ammissione però io penso che entro pochi anni più o meno tutti tutti i paesi del nei Balcani dovranno entrare in Kosovo e in in Europa certamente s'e soprattutto superando questa ristrettezza di criteri soltanto economici non si può guardare solo alla disoccupazione mezzi occupazione cioè proprio perché manca anche un po'l'Europa
Roberto Morozzo io so che ci sono dei Yang leaders dove sono
Ecco no vieni qua
Ti presenti per favore ci dici che sei cosa fai e che cos'è questa Rete
Io sono un altro ragazzo della nostra normale mi chiamo Marcello Reggiani e sono al primo anno di dottorato in Storia contemporanea
E ritengo che la la storia del Kosovo sia anche molto interessante perché è uno dei pochi casi che al momento in cui al momento
L'intervento Inter Mastella Società internazionale ha dimostrato di essere in grado per certi aspetti di stabilizzare una democrazia in un Paese uscito da un da una guerra così così importante e quindi quello che le volevo chiedere
La sua esperienza con appunto queste forze di della società internazionale delle forze di occupazione prima dell'ONU adesso delle delle forze dell'Europa e hanno contribuito alla democrazia hanno hanno ostacolato un processo autonomo come hanno agito snella nella sua idea rispetto al problema del Kosovo
Io sarei
Rispondere a questa domanda perché merita averi a rispondere a questa domanda
Come come speciali perché che ringrazio per questa domanda
Io non forse non riuscivo a venire al dunque
Noi abbiamo avuto una guerra è stato e l'intervento militare del nato dopo il dato si è installata
La NATO si è installata nel con in Kosovo con il nome che forte
Noi abbiamo gli abbiamo avuto diverse nazioni perfino abbiamo avuto gente da Bangladesh da Kenya dappertutto ma sono rimasti poco pochi sono rimasti italiani sono rimasti francesi sono degli americani poi sono dei turchi diversi Paesi con piccoli piccoli gruppi
Io dovrei dire che ogni uno alle sue caratteristiche
Diciamo americano molto serio a distanziato dai tutti contante pari Cardelli per non poter avvicinarsi nel loro campo
Poi ieri eccetera i tedeschi erano quelli lavorativi che andavano lavorare eccetera e italiani a parte la protezione che hanno portato da noi hanno portato qualcosa che mancava tantissimo e cosa mancava mancava questa fiducia della gente fiducia dei bambini
Al un uomo e N con il indivisa
E comunque italiani erano i Perini
Che hanno ospitato proprio quella gente che aveva paura
Durante dalla dalla nascita in avanti che avevano paura dalla dalla divisa e loro hanno aperto
Le porte e hanno cominciato a ospitare i bambini bambini dappertutto uguale Kiss sia stato allora invitare nel campo
E hanno preparato i i pasti da mattina fino a sera
E hanno hanno praticamente che hanno veri
Hanno riportato
Questo senso di fiducia verso mondi divisa esempio i bambini di oggi serviti un italiano sulla strada e impossibile che non verdi attorno lui tre quattro bambini uguale anche se singola lì
Questo dico sempre che italianità allora è stata vista il spirito italiano è stato visto proprio in questi casi non voglio adesso non sottolineare che il contributo dei dei d Italia percorso è stato grandissimo è stato grandissimo perché hanno fatto tanta tanto di quel quell'assistenza che oggi non basterebbe sicuramente il tempo di descrivere che
Non vorrei non vorrei numeri ringraziare l'Italia per questo
E soprattutto per questo che hanno fatto per i nostri bambini esempio mio figlio
Che il giovane quattro anni quando li vedo un un poliziotto e dice subito ma tu sei unità un poliziotto italiano quanto sei così e così e così sa e una una cosa molto bella di sentirli resta
Comunque italianità
Secretarlo col col
Pieno colpi erano bocca
Anema dico che noi dobbiamo tanto a questa Presidenza
Grazie grazie davvero ministro ricordiamo qui abbiamo un esponente del nostro esercito che alla guida della Can forse in questo momento c'è il generale Salvatore cuore ci e non è un caso se continuiamo a essere noi come Italia guidarla e a mantenere l'equilibrio e la pace in tutti quei territori io chiederei le domande tutte insieme se possibile sono che Giuseppe Zaccheria voleva il nostro collega che è un grande esperto di Balcani chiedere qualcosa e poi c'erano degli altri giovani vero
Potete venire così le mettiamo tutte insieme
E si si presenta
Intanto siamo qui a rappresentare l'Istituto Sturzo io come ricercatore sugli studi europei
In rappresentanza anche degli anni leaders che sono lì le volevo chiedere dato che lei ha questo legame con l'Italia come vede il ruolo ormai diciamo un po'indebolito e dell'Italia come agente promotore dei Balcani in Europa o meglio come ambasciatore dei Balcani Europa
Inglesi mettiamo tutte insieme ministro chi altro doveva intervenire Zaccaria ce lo siamo perso
Letta carriera
Non c'è c'è qualche altra domanda
Allora e ministro risponde poi dopo io sarò qui la riflessione sul suo ruolo di operatore socia
Parola d'Italia
Una domanda anche che necessita discutere sicuramente sicuramente poteva essere molto più cioè basta molto più Cantelli Rollo molto più importante
I Balcani non dovevano scappare dalle mani dei italiani perché oramai siamo molto simili conoscevamo
Abbiamo vissuto con gli stessi problemi conosciamo un altro
Questo non vale solo per il Corso ma anche per i altri paesi Italia aveva ovviamente ancora oggi una enorme credibilità ok devo dire questa iniziativa si è lasciata è un po'agli altri esempio ai che ok di più per la forse grandezza agli americani
Adesso ultimamente anche ai tedeschi Rio
Parlando anche con i miei consiglieri con i miei collaboratori stride molto spesso
Parliamo di questo perché l'Italia non è più presente perché non è più presente intende che è in corso e nei Balcani perché Italia a cosa offrire vi garantisco non esiste nessuna strada in Kosovo dove non puoi trovare almeno un ristorante con queste ristorante italiano oppure un boutique
Con la merci italiana comunque questo doveva succederà anche un po'in politica doveva succedere anche nel tempo venne N economia i no che non sono italiani ci sono però pochi
Pochi per per permesso lo poche dovevano avere un ruolo molto più più grande perché l'influenza vogliamo o non vogliamo dire influenza tu poiché voi distribuire in quel Paese
Tramite economia tramite tua presenza economica e cui qui in Italia invece di fare questo uno umanamente sì era impegnato a
Molto di più così
Come così rilevazione forse posso chiederle lei è appena visto due ore fa il nostro ministro degli Esteri gli ha posto questo interrogativo ministro pensiamo alle
Io ho avuto un incontro molto bello con con ministro Calcagno
Abbiamo parlato di questo io fatto anche un un una richiesta che che ci mandi a inizio mandrino
Investitori nel Kosovo perché noi abbiamo abbiamo le possibilità di offrire tanto la ai ai jet investitori italiani abbiamo dei leggi Boni esempio che li interessano imprenditori domani ogni incontro con Confindustria vorrei Asso assolutamente sottolineare questo
Abbiamo deciso con il ministro che c'incontriamo più spesso parliamo di questo però non vuol dire che non ci sono italiani italiani ci sono
La gente e molto italianizzata nel Kosovo però ma anche
Bene quindi è un pelli però un incoraggiamento da parte di pensioni perché non ci siano soltanto perché Rita nel nostro esercito svolge un ruolo importantissimo ma che arrivino finalmente anche gli imprenditori nel Kosovo c'è un'amica
Ed una persona che si occupa di Giovanni
Che vuole fare l'ultima domanda e poi tireremo le somme di questo incontro
Buona sera
Dopo vicina si sente sì
Buonasera io coordino il gruppo delli gli Angli versati qui ce ne sono alcuni qua ma sono tutti giovanissimi e anche un po'timidi alcuni un dell'Istituto Sturzo che è qui vicino
Non ci riuniamo per il Professore ambasciatore Luigi Vittorio Ferraris Zamboni
Lavoriamo uscenti fisicamente sull'aspetto politico e quindi per il nostro la nostra essenza dello studio è l'Europa in questo momento abbiamo lavorato per tre anni su un grande progetto sulle madri fondatrici dell'Europa
E abbiamo nel nostro gruppo ben un due ragazzi dei Balcani
Che appunto sta erano che che che tutti i Balcani entrino a seguendo diciamo l'iter in Europa la mia domanda è questa le donne
Gli ultimi
I diritti
Sono poi l'essenza dell'ingresso in Europa però perché non siano parole vuote che cosa ci auguriamo che si cominci a fare forse ad proprio dalle piccole cose che possiamo cominciare lei che cosa propone
Forse ben capito cosa propongo cosa per quanto strada alla cooperazione ministra passare anche giunta nel caso come Cheonan anche a una grande a parte che la cooperazione è unanime
Certo sì
Sì io prima di tutto no non so com'è fatta la nostra Costituzione lo sa costrizione prodotto delle cosiddetto pacco Ahtisaari perché tanti italiani probabilmente pensano che
Lì nel Kosovo sono solo sono raggruppati la gente hanno voluto l'indipendenza no veramente hanno
Indipendenza del Kosovo
Nasce che prende come base un documento che è stato fatto dal un gruppo che è stato messo lì dalle Nazioni Unite dal segretario delle ONU
Che il capo di questo gruppo è stato presidente ex presidente atti finlandese Ahtisaari poi c'era un umbra rappresentante della Russia carcere in coro che c'era un rappresentante delle Unione europea che si chiamavano Romualdo
Poi il singer poi c'è uno americano Wiesner questi erano i ideatore della nostra indipendenza allora avevano tre avevano fatto cosiddetto il pacchetto Ahtisaari
E questo pacchetto
è stato portato
Alle Nazioni Unite e il segretario delle Nazioni Unite comunque ha dato valutato via a questo documento in base di questo documento è documento abbiamo
Dichiarato la nostra indipendenza dieci anni fa debba intervenire a proposito vi invito al diciassette febbraio divenire nel Kosovo non è lontano noi festeggiamo dieci anni di indipendenza e e questa costruzione
Beh è stata fatta in base in questo documento che rappresenta praticamente il standard più al alti più avanzati che esistano per i diritti umani soprattutto per la
Convivenza col lei è qui
Come sapete la nostra bandiera a sei stelle
Uguale e queste stelle rappresentano e sei
Gruppi oppure etnici e nel Kosovo
Tutte le stelle sono uguale non c'è una più grande o più piccola sulle uguali uno è albanese un'altra ente delle debbono esserci perché solo minoranze Bosetti un'altra dei serbi o l'altra dei Goran che è una un gruppo che per verità loro dicono che sono con provenienza bulgara
I diversi studiati di Colorno ma loro parlano la lingua bulgara però sono di religione maggiore maggior parte mi Silvana e poi c'è anche una stella che rappresenta e però mi comunque
Nel Parlamento del Kosovo abbiamo due due posti riservati per i rom
E sta scritto là che hanno anche Stella scusi
Reggio Cinquestelle la sesta la sesta Stella comunque erano gli albanesi
Bosniaci
Sono i i sono i Goran
Solo il turchi provo alloggio votavo le ambasciatrice ci aiutano
Credo che la risposta Adina ricevuto che non si è presentata ma io desidero che voi la conosciate perché sta facendo un lavoro egregio rivolto proprio alle nuove generazioni è una donna straordinaria e coraggiosa
La risposta sia importante non ce ne abbiamo due deputati insomma
Ironia limoni che è un scuse Paola siamo sempre urlo vice ministro sempre un vice ministro in qualche dicastero sempre a Roma comunque garantito
Accanto a novembre c'è un ritorno loro hanno questi posti come solo dieci posti per i serbi
Dieci o a nove no nuove otto altre solo per quell'altra dell'OLAF il Kosovo comincia bene quindi chi ben comincia io sono invece è arrivata al termine dell'incontro di questa sera
E ringrazio il puntino utile dire di nuovo i nomi perché vedo che Riccardi messa fretta e dà ragione alle persone si stancano e gli ascoltatori ancora di più mi permetto di chiudere leggendo un piccolo brano del libero
Che è la parte che mi ha colpito tanto lo leggo anche perché mi sono resa conto che nel pubblico ci sono i miei amici ladri di carrozzelle che rappresentano il mondo dell'handicap quando avremo anche una stella per loro eccolo lacche
Il nostro per pazzo che fa un saluto collegiale
Scrive scrive operazioni
Mia nonna mi diceva spesso un figlio se hai la possibilità aiuta
Questo no nove di cui ha parlato Andrea Riccardi Osman anzi la parte maggiore di qualcosa non tenerle aperte ma dalla qualcuno una mano chiusa non è in condizione meditare né di ricevere
Per questo lui continua agli inizi degli anni novanta per via dei vari cambiamenti sociali del mondo si presentò un fenomeno nuovo
Tante madri Tartu Rivano e a causa delle pesanti condizioni economiche se il bambino era colpito da patologie o menomazioni lo abbandonavano
Non dimenticherò mai scrive una scena Paccoi assistetti Aia Cox
In quel periodo vidi dalla macchina una ragazza gettare qualcosa e non cassonetto dei rifiuti capii che si trattava di un neonato
Da allora decise di prendere un'iniziativa affinché questi bambini che venivano abbandonati fossero salvati accolti
Ossia che le madri che desideravano lasciarli il portassero in un luogo stabilito
Con queste motivazioni nel novantatré costituire il fondo per l'infanzia lesse il fundus h e ha continuato pensiamo lì ha continuato con ospedali con realizzazioni importanti
Ed ha continuato anche diventando l'uomo il mediatore per la liberazione degli ostaggi fra questi tre americani e soprattutto questo riguarda noi un italiano Torsello lo ricorderete
Estivo si sottopose qui sforzo Notre americane una finlandese onde fili uno diplomato dal Filippine Éomer kosovara che lavoravano per le Nazioni Unite scusate
E e quindi
Credo che questa che è l'ultima parte del libro sia la parte più importante più preziosa almeno per quello che mi riguarda perché e la mia motivazione il fatto che sono questa sera con Andrea Riccardi che il nostro mito ricordatevi fra pochi giorni Sant'Egidio compirà cinquant'anni il Kosovo dieci potremmo fare una festa insieme Comune
Comune è un anno speciale questo è certo questa sera non c'è con noi il mio amico Santino Spinelli che poteva anche lui fare il deputato ma nessuno nel nostro Paese ha pensato di candidarlo e nemmeno nessun ladro li carrozzelle ma chissà magari le prossime elezioni
Io vi ringrazio qui adesso c'è un attimo una serata per lei però io debbo ringraziare soprattutto innanzitutto il ministro pazzi Olmi di essere stato il cui risposte alle domande cioè poi debbo ringraziare Paola Severini perché è una grande costruttrice di fonti
E poi dobbiamo dire
Come dice la Bibbia opportune ex inopportune
Riesce sempre a ottenere il suo risultato
Con una grande forza d'animo grazie Paola voglio ringraziare il segretario generale della Dante Alighieri che quello che tiene in piedi la nostra realtà
E perché ha avuto l'idea ha colto immediatamente l'idea della Paola Severini ha avuto anche l'idea di donare al ministro un significativo ricordo della nostra Dante Alighieri ma un po'anche un'idea migliore ha tirato fuori un fantastico libretto di Smile cadere dove
Ecco di Smile cambiare
E che
Posso grazie signora
Ismahil cadere grande mitico
Romanziera e uomo di cultura interprete dell'Albania contemporanea il quale libro comincia con queste parole
Beh getta il nostro pianeta è troppo piccolo per permettersi il lusso di ignorare Dante Alighieri lo volevamo scrivere sul nostro palazzo
Volevamo scrivere
Kovacs somatici rubo un minuto sabato mattina ventisette il nostro premio più importante che è il premio Nonino verrà dato Disma il cadavere ha per colto
Evasione Paola posso solo lotto solo una parola
Devi ringraziare io devo ringraziare qua tutti anche i miei collaboratori che sono venuti qua con me a Roma
Ovviamente ambasciatrice tutto però soprattutto una persona e questa è la mia moglie
Festa
Che mi ha sopportato tutto questi anni che non sono stati anni fa facile per lei Mascia ti ringrazio tanto
Comunque sai che ti attrezzi e ti amo tanto