Speciale Spazio Trasnazionale - Viaggio nella Memoria

Buona sera da Francesco De Leo puntata speciale della trasmissione di Radio radicale sull'attualità internazionale che oggi dedichiamo il giorno della memoria la ricorrenza internazionale celebrata il ventisette gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell'Olocausto così come designato dalla risoluzione sessant'da sette dell'assemblea generale delle Nazioni Unite del primo novembre due mila
Cinque abbiamo aperto con un suono di violino perché di fronte alla sola prospettiva della morte musicisti ebrei non rinuncia avevano alla loro passione arrivando ad allestire orchestre come ad altri spari esempio scrivendo note nelle condizioni neanche più disperate anche se poi i nazisti facevano suonare con i violini canzoni tedesche Iron Man mentre loro ammazzavano gli ebrei già altre volte in occasioni di trasmissioni dedicati alla Shoah vi abbiamo proposto questo breve passaggio in cui Marco Pan nella raccontando alla RAI la sua vita ricorda come da bimbo fa conoscenza della questione ebraica che finirà per segnarne la sua cultura avevo dei compagni di giochi sulle quali la amica della mia fedeli diretti
Questo così
Questa mica un di un annetto più grande di lei fece ma da via adoravo
Guardare ciò che avevamo sulla spiaggia palla prigioniera o altre cose quasi sempre nel pomeriggio se sì scherza dicevo che ero fidanzato con sta di fatto che un giorno abile non arriva non mi ricordo ero anche geloso otto perché ci sono altri ragazzi non viene più abile mi ricordo che piangevo perché non sapevo perché finché dal maestro dei ghetti io ma dove è successo
Ricevo son partiti in ventiquattro ore perché perché sono ebrei
Sono
Di
Antidroga Graziani Elli quelle stagioni strade centrali e tutte le per
Fondo nasce lì
Assoluta i suoi connotati maggiori
Maurizio Molinari direttore de la Stampa come sempre senza sconti ci ricorda quanto sia importante ma allo stesso modo terribile diciamo così il rapporto con la memoria dell'Olocausto in questo Paese
è il coraggio di ricordare quanto avvenne con la lucidità dei testimoni
E soprattutto guardando alle nuove generazioni
E che nel le nella lezione il limite del significa rinnovare i poteri dell'insegnamento cioè studiare la Shoah moltiplicare la memoria attraverso l'insegnamento per un Paese come l'Italia
Significa affrontare anche un'eredità difficile non c'è nessun dubbio che ottanta anni fa
Le leggi razziali
Furono la violazione delle Risorgimento
Negarono l'unità nazionale
E che ebbero la loro risposta
Più forte più coraggiosa da parte l'intero popolo italiano quando tutti un mio del mille novecento quarantasei scelsero la Repubblica il problema però e che la Repubblica quando mosse i primi passi
Nel manco nel fare piena giustizia nei confronti degli ebrei che erano stati in Italia discriminati e deportati con otto mila quelli che non tornavano non fu fatta giustizia
Perché a causa dell'amnistia generale decretata da Togliatti vittoriani cinquantadue uscivano per regione
Gran parte degli italiani che avevano venduto gli ebrei ai nazifascisti per cinque mila o dieci mila lire e soprattutto l'avvocato giustizia
Perché e ha avvennero episodi che oggi ci possono essere in crisi possono aprire incredibili
Come il fatto che l'ex presidente del famigerato tutta una lettera sa Gaetano Azzariti cioè il dichiarante dell'applicazione della legge i ragazzi in Italia il vento nel mille novecentocinquantacinque precedente della corte costituzionale e l'ho visto fino al mille novecentosessantuno per questo ricordare richiede coraggio identità in grande amore per la memoria
La carta vite civili se elaborata dagli studenti della consulta provinciale di Novara su progettazione coordinamento dalla professoressa Gabriela con l'è stata consegnata questa settimana ma dagli studenti Luciano Fiorenza dell'istituto tecnico fa Auser Ilaria
Antinori del liceo scientifico Antonelli alla ministra dell'istruzione Valeria Fedeli era presidente dell'Ucei Noemi disegni al vicepresidente del CSM Giovanni Legnini tutto questo alla sinagoga
Tenta il Di Cara cover proprio in occasione di un viaggio della memoria organizzato dal minore insieme all'uccelli
Appare importante del viaggio il campo di concentramento di Auschwitz con cui si intende questo vasto complesso di campi di concentramento e di lavoro che formarono poi un sistema concentrazionario situato proprio nelle vicinanze di altri tre della città della Polonia meridionale
Prima di farvi ascoltare le testimonianze sia della professoressa che i due studenti che abbiamo avuto in collegamento proprio da House mi sono abbiamo chiesto lo storico Massimo pezzetti che uno dei massimi studiosi italiani della Shoah di spiegarci proprio la centralità di quel luogo nella diabolica strategia nazi fascista dell'Olocausto
In ambienti quando avrò deciso l'eliminazione fisica di tuttora popoloso carbonai Tropea all'usato tre carteggi differenti la prima quella delle fucilazioni di massa
Che hanno riguardato gli ebrei che abitavano negli ex territori sovietici
La seconda quella dei centri di messa a morte con camera cliché
E insieme anche Camera case mobili cioè gli attuali Erna all'interno della ex Polonia e in particolare del governatorato generale e un'ultima strategia compatta sembra confermare che arricchisce Marco lunga nuovo tra virgolette non va provenienti dal dai dai motori ma proveniente da un disinfettante cioè sit-com vere acido cianidrico per fare un centro dove inviare in questo caso tutti gli ebrei dell'Europa occidentale del sud per cui gli ebrei
Dall'Olanda all'isola di Rodi
E gli ebrei italiani quindi finiscono tutti in un centro di una sua morte quello di altri Birkenau
I dati accertati sono quasi un milione di ebrei sterminati solo adatti
Un milione sei circa o di via via vorrei sterminate nel governatorato generale
Cinquecento mila nel col collega Walter e almeno un milione e mezzo ancora
Il termine piccole fucilazioni di massa queste dallo sterminio diretto
Va be'questa è una domanda un po'perché io per lei non è parte rispondere a questo quesito
Io avrei sono ritenuti lampi razza sono ritenuti il pericolo maggiore da un punto di vista biologico la pericolosità la cosiddetta bancaria ma per la Germanie città e quindi sono un nemico biologico che va eliminato
La comunità internazionale
Si accorge quasi subito di quello che che sta succedendo si accorge addirittura di come sta succedendo e grosso problema è che c'è una guerra in corso
Le
Le strategie militari sono differenti da quello che noi pensiamo all'aiuto comunitario e così via possono essere allora appunto l'aiuto umanitario e quindi le strategie militari individuano la la come dire il pronto come il vero unico obiettivo
E quindi tutto il resto è assolutamente secondario quando i militari affermano sono obiettivo secondario semplicemente non esiste più
Nello stesso modo non credo la storia si possa ripetere
Ma più alcuni gruppi
Partendo proprio dagli ebrei romani
Pozzomaggiore rischio in un immediato futuro o o alcuni gruppi che appartengono a quello che noi oggi chiamiamo i migranti in generale possono essere a rischio assolutamente chic
Perché comunque proprio non impedirà o per lo meno l'uomo nuova prendere nulla dalla storia dopo la Shoah
Nessuno avrebbe pensato che potesse esistere
Una situazione come quella redatto da polpo
Con tre milioni di Prodi sul ciglio all'interno di un po'
Eppure è successo
La memoria la memoria non non non voglio dire che così alla memoria per gli operai voglio dire che cos'è la memoria la memoria è è è qualcosa che all'incanto a ciò che è avvenuto
E la memoria difatti fondamentali normalmente tragici in questo caso ed è la memoria della storia la memoria circa la storia non serve a nulla
Va assolutamente collegata a questo su quello che noi dobbiamo lavorare e la conoscenza e la riflessione sulla conoscevo a memoria che una riflessione
Sulle cose avvenute che deve servire per il futuro questua
L'accordo
Peggiore che ho dentro di me
Qualche più o meno tutti gli sport più perciò non servono a poco quando
Quando ci troviamo di fronte ad affermazioni di politici che parlo luoghi Cabianca
Oggi
Stupidaggini scientifiche di questo tipo che sono un danno utilissime
L'orgoglio perché non abbiamo lavorato abbastanza non abbiamo ancora fatto con il bambino questo era l'accordo più onde un opuscolo filologia dentro
Perché e sono uno sguardo diverso da quello di un giovane può convenzionale a sollevata
Abbiamo raggiunto in collegamento telefonico il campo di concentramento di Alfriza questa la testimonianza di Daniel RAI che al giornalista animatore di Pagine Ebraiche che ci ha aiutato anche ad organizzare questa trasmissione
Mi trovo adesso nel complesso di Auschwitz Birkenau siamo in attesa nella testimonianza di Andra Bucci uno delle sorelle Bucci è sopravvissuta
Alla Shoah e deportata quando aveva quattro anni siamo qui insieme al delegazione del mio qualche organizzato il viaggio della memoria
Insieme anche a cento giovani ragazze che hanno visitato oggi il campo di di Auschwitz Birkenau
Nel freddo di di questo inverno siamo a meno cinque gradi è il ovviamente la mente riporta quanto accaduto qua oltre settanta anni fa
E alla situazione noi stiamo coperti alta
E tranquilli mentre invece possiamo solo immaginare che cosa significasse per le vittime del dell'antifascismo
E vivere qui in quello che è diventato il un cimitero a cielo aperto
Abbiamo ricordato questa mattina insieme al rabbino capo di di Torino le vittime e Dry che con il suono dello show fare una che un corno rituale ebraico
Un corno che dovrebbe rappresentare un po'una speranza anche in questo luogo di morte ovvero il fatto che comunque nonostante il nazismo nonostante l'atrocità
Il mondo gli ebrei sono ancora sono ancora qua e sono ancora qui a raccontare la loro storia raccontare la sofferenza come il racconto di di Andra Bucci
La memoria non è solo il ricordo o dei di quello che è accaduto ma qualcosa o è una lezione per per il futuro è qualcosa che proiettato nel futuro la e la capacità di leggere
L'orrore nazifascista
E di di comprendere come sia stato possibile e anche di insegnare i giovani generazione questi cento ragazzi che sono qui presenti odio dalla città ne sono l'esempio
Il fatto di non rimanere non solo di non partecipare perché questo è ovvio ma anche di non rimanere indifferenti perché come ricorda il neo nominata senatrice italiano integre il grande un problema il quindi è quello che fece faceva molto rumore era il silenzio di fatto delle persone attorno ai alle leggi razziste a tutto quello che fu la macchina della deportazione nazi-fascista
E quello che questi luoghi insegnano appunto non rimanere indifferenti da di fronte all'odio non rimanere di fra indifferenti di fronte al dolore
E e fare una scelta di campo scegliere scegliere da la vita di fronte invece a chi propugna odio e morte
Ma il il campo di Auschwitz Birkenau e diciamo l'emblema della macchina di morte messa in moto andai in antifascisti
Quindi furono uccisi e oltre un milione di ebrei ventitré mila Rom e Sinti che peraltro sono qui presenti con una delegazione assieme al al MIUR
Quello che rappresentavo scritte appunto come ho detto prima è un cimitero a cielo aperto ma è anche l'emblema di che cosa significhi la scienza portata all'eccesso il la tecnica portata all'eccesso che fu quello che che misero in moto in antifasciste
Io sono sono nipote di un di un deportato mio nonno infatti fu deportato in quanto ebreo Azzolini undici anni a Buchenwald per cui il quando torno non nei campi di concentramento come oggi ad Auschwitz ovviamente diciamo che quello che porto riporto con me sempre in realtà il sorriso di mio nonno
E la sua capacità di di vivere nonostante nonostante tutto perché quando quando ti guardi qua attorno quando Righini attraverso le immagini quello che quello che è successo ti chiedi CIPE e poi hai un uno stretto parente
Come il nonno che Carosi riuscito nonostante tutto non solo a costruire una famiglia ma anche adesso è una parola una persona straordinaria straordinariamente ironica piena di gioia che l'edilizia quello che ti porti e da un lato un come dire uno cuore si ferma dall'altro riparte pensando che tutto sommato nonostante tutto ci sono persone che sono riuscite a andare ad andare oltre e ovviamente il ricordo poi visto che anche l'altra parte della famiglia ha dovuto subire il la ferocia nazi-fascista e invece chi non non ce l'ha fatta come i fratelli dell'altro mio nonno che sono stati sterminati tutti dei campi di concentramento
Questa è la voce di Gabriella colla dell'Ufficio scolastico territoriale di Novara
Sas Gabriella coda Ufficio scolastico territoriale di Novara mi occupo di educazione a legalità
E quindi sto lavorando parecchi anni sui temi della Shoah assieme agli studenti e studentesse di tutte le scuole di Novara e provincia abbiamo elaborato Simi ragazzina capo nella vita civile Pietro patrocinato dalla Commissione europea di Milano rifacendoci alla Costituzione italiana
E anche alla Dichiarazione dei diritti dell'uomo gli obiettivi di Lisbona e all'ottantesimo delle leggi razziali
Vuol dire per capire i ragazzi dal vivo indiretta quello che la storia quello che è accaduto
E di come devono comportarsi quotidianamente dai cittadini attivi responsabili perché certi fatti non accadano mai più e soprattutto essere testimoni di tolleranza nei confronti di tutti di persone provenienti da Paesi diversi e virile diversi etnie diverse e e quindi si decide di dare il massimo su quello che la responsabilità civile
Però era importantissima per graduare quella che ci fa quotidianamente portare avanti quello che il nostro senso civico e quello che il nostro sentire comune qui la memoria deve essere sempre coltivata e sempre rappresentato da tutti noi specialmente in questo momento
Di così
L'Abi l'equilibrio mondiale le memorie quella che reca in pratica il perno attorno al quale far svogliato tra notazione didattica i docenti e anche di di persone umane
Dopodiché ha reagito Marietta di tanti altri campi di concentramento che ha avuto in questi anni modo di visitare insieme ai ragazzi Buchenwald Dachau Mauthausen sempre un grande senso di smarrimento
Del perché l'uomo l'individuo
Debba comportarsi in certi modi non rendersi conto
Che la vita e soprattutto delle più importanti per tutti noi per cui non ci possono essere assolutamente momenti di intolleranza di odio nei confronti di tutti bellissima sempre testimoniato che portano i sopravvissuti qui e ad altri per perché non è assolutamente odio nelle loro parole ma sempre un senso di trasmissione di valori a tutti e in modo particolare le giovani generazioni
Nelle aziende i ragazzi un senso di profondo sconforto e di grande dolore in modo particolare quando
Vedono i forni crematori quando mito dei depositi degli occhiali del protesi
Dei capelli un senso di sconforto nel constatare che l'Humanitas con portate in un certo modo e nello stesso tempo hanno anche una grande forza interna per poter rappresentare a tutti i loro coetanei quello che deve essere la legalità e conviene porsi dei contesti di legalità
Ilaria Antinori studente del liceo scientifico Antonelli di Novara
Ilaria io vivo a Novara
E vado al al liceo scientifico Alessandra Antonelli frane in quinta quelli tra qualche mese gettava viene veniva detta una Peroni empietà
è stata molto interessante e ci siamo aggregati prestissimo questa macchina
Niente siamo usciti per andare abbia imparato ancora inciampava Raffaele la storia di questo diciamo secondo campo
Che praticamente diventeremo genetica che spetterà al citofono
Che peraltro ha introdotto inquadrature diciamo all'ambiente che si respirava in quei quei ampie Kakà e dinamica discrezione di arrivo quindi una parcheggi definire io che ora Riccardi con me
Peccato che avvenivano le deportazioni delle divisioni agli domani si ogni ne facciamo Arlacchi invece ad addirittura in cui diciamo a destra
Invece qui abbiamo visto quello che io definisco un po'più plastico abbiamo visto dei blocchi
E gli occhi e alcuni di questi sono però come hanno nella e quarantuno quarantadue alcuni diciamo ai quarantacinque e quindi con effetti tipo abita proprio lì
Chi chiedi come sia possibile e io mi chiedo come sia possibile per il come
Diciamo valido Johanna dati personali che
Ha un un diciamo un'esperienza emotiva o lesso bagaglio hanno
Non non Dias e Ciani a quelle persone che diranno gli ed è andato in pratica un animale perché non lo erano
Pietre non erano proprio per pacchi come niente niente che possa definirsi umano
Non hanno idea umano
Erano che ha che erano ancora vive
Che derivano aveva un'utilità
E la loro utilità era al servizio dei lavori
Che gli altri riteneva la giustizia
Era una lotta tra riempie di quella che era l'atletica
E anche e
Perché chi in qualcosa anche a domande appartiene a Dio perché è pensiamoci che Calderari i campi
Però la continua cioè turtei qua dentro tenta Little Italy idealità quanti rallentare però l'indomani dovremmo chiederci carica quindi io fomenta dedicandolo ai canili
Chi mi armata orientale preti operai con la comunità ebraica
E per con grande passione Gallery telecronaca
Dangerous Nation valere negativi come era ancora bene la la rabbia della neve in poi gli avvocati e realtà mi aspettavo prima di partire vive come un fine anno al nucleo irradia in questo momento opero allora no valgono il pagamento fare qui debbono uniti ed hanno dovranno bere bevande con omettendo importantissimo
Potremo fare un appello trova la realtà perdere eravate bellica la tragica ma il vino la scarpetta di ampi codardia ma avrà avuto un anno
La nota che era ad un anno radicale tratta una tra le quali insieme Caro keniano paventava il tema etico che viene prima di decide gli eventi nella categoria nell'epoca rimanere la piccola vedemmo avrebbe anche tanti siamo ideale preparava
Ed è a comunque può tentare insomma neanche pagata conferma qualcosa dettagliate
Ma in poco tempo un uomo però penale
Questa la testimonianza di Luciano Fiorenza studente dell'istituto tecnico fa Auser di Novara
Però non c'era più lenta
Nel istituto tecnico tecnologico pausa di Novara
Che il mio percorso di odierne
Pertanto veramente è un percorso inteso perché alle testimonianze delle sopravvissuti della della comunità ebraica minimal militare che abbiamo fatto qui al campo di concentramento di al Fruit
Pertanto veramente un percorso emozionante
Anche perché cioè qui nel campo di concentramento abbiam vinto cambiamento proprio come venivano trattati Arpino ricognitori venivano spinti gli ebrei
E veramente una lamentare era una mentalità così come quella dantista veramente una cosa
Veramente contorta perché le persone perché alla fine gli ebrei erano e sono sono pure tuttora persone come tutti noi e erano veramente erano veramente importanti come condizioni veramente vite umane
Età per entità non dimenticherò mai
Soprattutto quando siamo entrati in una cella e ci è stato detto che in quella cella era veramente una cella un momento per un uomo
E in quella cella venivano detenuti addirittura cinque o sei persone costa Edgar tali numeri in una cella di un metro per un metro
Nei loro dovevano fare tutto lì in onore di rito in quella cella dovevano viverci
Vieni veramente veramente data un mi ha dato l'impressione veramente veramente di quella che la la la la vita nei campi di concentramento che mi ha dato mi ha veramente aperto gli occhi sicuri su quelli a che era negli in firmò eccome veniva vissuto dalle dalle persone che l'hanno veramente quell'epoca hanno veramente vissuta
Ci sono ancora purtroppo mentalità che riportano alle alle all'ideologia Tonelli impasse e dei dei fascisti che vogliono isolare
E vogliono fare un po'come dire Carla FIAT di altri uomini e secondo me un Paese pura follia
Perché alla fine siamo tutti uomini qui c'è ogni vita e e degna di essere vissuta perché devo essere c'è viene l'esempio pratico in una classe stiamo stiamo di dive affettivi e di divertente al marchio di diverte culture
Perché io dovrei andare contro un mio compagno mio compagno di carte che alla fine Palio stesso percorso di studi agli stessi i miei diritti agli a c'è è un bel praticamente quella persona tale e quale
Tale caritatevole a me
Andrei Tatiana Bucci sono due sorelle superstiti dell'Olocausto di origine ebraica sono testimoni dunque attivi della Shoah italiano autrici di memorie sulla loro esperienza dava fiscalmente scambiate per gemelle vengono tenute in vita
Per essere usati e poi come cavie per gli esperimenti condotti dal dottor Joseph Mengele sono tra i pochi a sopravvivere nel quando le abbiamo raggiunto erano appena rientrati a casa Roma giunte dall'aeroporto di rientro proprio dalla Polonia avremmo rivisitato con i ragazzi il campo di Auschwitz questo luogo Genesi
Delle loro esistenze la più piccola delle due sorelle e Andra Bucci e ci ha detto questo
Ma in questo momento mi sento leggera perché terminato il viaggio
Che c'è stato pesante perché non lo sono e sono due
E quindi mi sento nostra predisporre sebbene ma insomma sollevata
Abbiam possano tornare indietro perché magari sentiamo un rumore uno dolore qualcosa perché le spera ormai sono quelli permanenti
Che non accadrà anche Ennio Maccari attiva una cosa del genere anche se i tempi che stiamo vivendo oggi non sono dei più infelici visto che in questo adesso verrà rimesso in un po'dappertutto
Facciamo questo
Questo percorso con i giovani anche proprio per far sapere allora no quello che che è accaduto quello che i mi auguro ma sono cercano potrà può esserci una un altro Shoah
E non è in questo modo ci saranno tante ci potranno essere al massimo insomma insomma
Anteguerra e tanti eccidi ma non con questo sistema perché è una cosa studiata a tavolino ad andare praticamente porta a porta portare fuori dalle case anzi anni dirigente ammalata è una cosa che e unica lasciano ancorché unica
Non ci sono altri storie simili questo non non posso pensare che ci saranno con
I nostri ricordi sono fatti tutti invitati cresce non abbiamo una memoria di una quotidianità la cosa che ricordiamo può essere successa appena arrivati a metà delle nella nostra primigenia o quasi alla fine
Ma non ci ricordiamo proprio il momento preciso ma abbiamo tanti ricordi abbiam ricorrente di quello che si faceva di quello che si vedeva abbiamo tantissimi ricordi
No non sono io ad esempio mi ricordo benissimo al fumo che usciva da da Cortona ciminiere dato questo cammino altissimo uscivano anche delle Fiamme Nere mi ricordo lari è che non era mai limpida ci ricordiamo in tutto tutti credo questo i sopravvissuti specialmente del freddo perché era proprio cento
Il ricordo non sono le hanno il nostro blocco che metteva in
In punizione e le donne in ginocchio sulla ghiaia delle ore con su nelle mani dovevano tenerle
Un po'come le linee strategiche Comandini mattoni sulle mani
Questa invece la voce di Tatiana
Bucci la sorellina più grande ghianda
Allora noi chiama impreca d'Africa ed il quattro del quattro del mille novecentoquarantaquattro
No no no lo citiamo noi siamo entrate a Birkenau
Che che sarebbe ossia il chiamata anche autocritici due
Per poi i uscirne non c'è un di ventisette del del uno A Tel quarantacinque quindi abbiamo passato ben dieci mesi in in quel campo
Sì avevo poco più di sei anni quando ci sono entrata poi sette quando quando diciamo state liberate ma che chiude gli occhi la prima cosa che vedo è il cammino il cammino dal quale uscivano fiamme e e fumo praticamente ventiquattro ore su ventiquattro
Proprio è un ricordo
Che ha chiarissimo chiarissimo e inconscia mentre inconsciamente sapevo
Già già allora che da lì come sì sì sì vuol dire in gergo del campo che molti di noi uscivano
Dal dal dal camino
Dire quando si era cremati che dieci si diceva e uscito dal cammino e questo perché sicuramente l'avrò sentito dire da quelle poche donne che avevamo gli occasione
Di di vedere durante il giorno in campo che poi queste donne erano le le Cappone capo blocco che noi chiamavamo blocco
Che è una parola polacca è sicuramente e le capo blocco erano tutte penso non solo tedesche ma comunque erano prigioniere Herat erano tutte erano tutte state prese fuori dalle dal carcere diciamo che erano delle delle delinquenti comune comuni ecco pre prede fuori dal dal carcere per fare le sorveglianti a a Birkenau in questo caso
Ma dentro di me
O tutti quelli che senese che sono entrate che non sono più usciti ma anche questo mi fa mi fa pensare allo chic Birkenau
Che molti di noi sono entrati gli parlò al per non uscire mai più mi ha mi ha insegnato che ma insomma
Comunque che noi siamo siamo sopravvissute ce l'abbiamo fatta
Credo che che che tutto sommato grazie forse grazie anche ad Hanoi fat a Birkenau piuttosto perché noi abbiamo cioè non ci siamo mai citate
Ci sono diventata una donna positiva
Tutto sommato forse perché noi che l'abbiamo fatta
E penso anche che nonostante tutto la vita è bella
E forse proprio anche grazie ad Auschwitz
Esattamente no non lo so pare non me lo ricordo come è stato quando abbiamo lasciato il campo perché ci è stato detto che prima di lasciare la la Polonia siamo state nelle vicinanze di di di di Birkenau archetto vite dove c'era un centro di raccolta per Bertelli bump sicuramente per i bambini ed è de de del campo e ho anche bambini rimasti orfani durante durante la guerra
Però nessuna delle due si ricorda quei poco quel poco di tempo che abbiamo passato lì invece siamo state poi portati a Praga e in un altro centro di di raccoglimento specie di orfanatrofio doveva essere
Dei bambini
Dove abbiamo trascorso quasi un anno della nostra vita
E siamo siamo parte Lilli e abbiamo incominciato ad andare a scuola li abbiamo incominciato a parlare il cecoslovacco
E quando ci trovavamo lì abbiamo dimenticato l'italiano perché eravamo le uniche due italiane quindi a parlavamo il ceco che abbiamo
Sappiamo è cominciato a leggere a scrivere in ceco righe che hanno portato a scuola ci portavano a scuola e nel campo nel frattempo durante la nostra periodo di soggiorno nel campo abbiamo imparato il tedesco
E poi ogni giorno c'è stato una specie di selezione anche anche lì ci hanno chiesto chi di noi era ebreo
Abbiamo ci siamo dichiarati perenti cinque a mia sorella Iddio e altri tre altri tre bambini
Due erano sono gemelle di origine check cecoslovacche un ragazzo
Invece lui a dire di origine tedesca
E quel che due bande questi tre bambini erano con noi nel nostro nella nostra stessa baracca a a Birkenau ma è una cosa stranissima nessuna di noi due sfide ricorda
Durante il soggiorno e a Birkenau ma che li ricordiamo a partire da quel momento da quel momento lì
E
Quindi ci siamo quindi questo vuol dire che la maggior lampo cioè il eravamo agli ebrei solo ho solo detto l'in cinque in quella orfanatrofio lì e da lì siamo state portate poi in Inghilterra
In un altro centro di raccolta che era a bambini play in questo caso sopravvissuti ai campi oppure di bambini che erano stati nascosti durante la guerra
Quindi arriviamo in questo in questo posto che per noi è stata la nostra rinascita
Veramente siamo siamo rinate abbiamo ricominciato a vivere come ci come si deve proprio in questo in questo luogo che si chiama Linfield
Che si trova nel Sharpay non non non non è molto lontano da da da da Londra per esempio
E e lì era da comunista ebraica che aveva creato questo questo questo rifugio diciamo
Per noi c'erano tutte donne tedesche ebree che avevano lasciato il la Germania proprio diciamo all'inizio della verso la fine degli anni Trenta
Insomma quando era incominciato proprio il in Atm una persecuzione con con per gli ebrei e ed il tutto era con la supervisione della della figlia di Freud Anna Anna Freud
E egli abbiamo poi incominciato a parlare l'inglese ad andare a scuola un'altra volta ed eravamo seguite come se fossimo una grande una grande famiglia
Qua a guerra la mamma no non non l'abbiamo più vista quando eravamo nella nel campo e quindi l'anno e l'abbiamo pensata l'abbiamo pensata morto
E invece era per fortuna era soltanto stata trasferita in un altro campo in Germania
Dove era andata in un posto che si chiama che si chiama Licci tredici era una fabbrica di munizioni è aveva elaborato in quella fabbrica quindi la mamma ha fatto ritorno anche lei ha e a a a Fiume in questo caso perché noi veniamo da da Fiume che ora è riesca lei lo saprà sicuramente
E vi ha ritrovato anche papà che papà nel frattempo era stato fatto prigioniero dagli inglesi in Sud Africa perché papà era marittimo
E quindi si trovava lì quando è scoppiata la guerra si sono ritrovati e si sono messi subito alla la nostra ricerca con l'aiuto della Croce Rossa sono arrivati fino fino a noi
E e e quindi nel fine dicembre già il nove inizio dicembre del quarantasei abbiamo fatto ritorno a casa
Con questo abbiamo terminato finisce qui spazio transnazionale di oggi dedicato al giorno della memoria sabato ventisette gennaio un buon proseguimento da Francesco De Leo nell'ascolto dei programmi di radio radicale