Presentazione del libro "Le stanze dell'addio" di Yari Selvetella

è così qui buonasera a tutti ciao siamo qui e a parlare di un libro di cui mi ha detto una mia amica nata come mi avete dice diventata mia amica rese è difficile parlare di questo libro no malati appena detto Mariapia è vero è difficile parlare di questo libro come in parte perché è difficile parlare di tutti i libri molto belli
E il e in parte per per il libro in sé
Lo facciamo in un posto speciale in un posto che
Anche
è una stanza dell'addio che però poi si è trasformata in una stanza del del del del benvenuto dell'accoglienza ci sta accogliendo tutti anche questa sera l'ho fatta parecchi Nesi e Grazie a Marta Battista
E diceva Pasolini
Un libro può diventare necessario a chi lo legge se è stato necessario a chi l'ha scritto
Io ci credo ci credo fortemente quando vado a insegnare nelle scuole di scrittura che cosa si può fare per dico
Racconta una storia che interessi e te che ti riguarda che che che abbia che abbia una voce quella voce non non può che essere la tua
Il questo invito di di di Pasolini si incarna perfettamente nella nella storia di di questo libro
Perché questo libro non nasce per essere pubblicato nasce proprio perché Yari doveva doveva scriverlo
Un giorno me lo mandavano meno manda dicendo uscirà lo è leggi che cosa dovevo scrivere io mi
Meno lo leggo come si dice le stesse tutta d'un fiato un po'corriva che però rende rende il senso e lo mando subito nella notte a Giulia Ichino che è una mia amica con cui abbiamo lavorato e vissuto
Se la prima più importante mia avventura editoriale e poi siamo diventate amiche e Giulia mi risponde subito dopo pochissime ore ma raccontare intanto che fetta fatto Vanotti arrivato manoscritto viene
Ora grazie
Nulla posto che come dice Chiara è sempre difficile parlare di libri e c'è sempre un po'di pudore a a trovare le parole questo è un libro così io mi interrogo sempre su questa definizione di letteratura necessaria perché tante volte sento proclamare anche da colleghi che stimo molto il fatto che cercano di pubblicare dei dei libri necessari probabilmente sia molto di moda dire questo
Chi fa l'editore in realtà sperimenta che quasi però ogni autore anche di peste notarili pessimi libri i libri che lui scrive gli sono molto necessari quindi è una come dire a una categoria dello spirito letterarie di quindi phylum post quello di letteratura necessaria
E invece penso semplicemente che ci siano dei casi abbastanza rari
In cui improvvisamente leggendo qualcosa si avverte come come musicalmente
Che c'è una profonda corrispondenza della forma con la sostanza allora io ho letto il nucleo di questo libro Cara decisamente più breve del libro che adesso avete fra le mani perché Yari poi gli con una grande un militare una grande naturalezza accettato anche di ricevere
Dei suggerimenti e come dire di di di provare a distendere un po'alla narrazione ma insomma la sensazione che ho avuto leggendo le prime forse trenta quaranta pagine che avevo era che quello che era uscito dalla penna di Yari fosse un racconto molto intimo e pure capace di trasformarsi in un universale perché trovava esattamente le parole giuste non una di più e non di meno e la forma giusta
Io penso che la grazia profonda di questo libro sia proprio questa e cioè di nascere da una storia dolorosissima personale unica in ogni suo dettaglio lui ce l'ho rende benissimo quest'idea dell'unicità di un lutto del dell'infinita specificità del dolore che si incarna in ogni minimo oggetto della vita quotidiana in ogni situazione di non mi ricordo insieme di assumere una forma una levigata ESA una appunto quel che si dice forma letterariamente che ci riguarda per cui tutti questi infiniti dettagli personali diventano un po'un'esperienza una stanza proprio un luogo che attraversiamo insieme a lui
è una cosa che non capita molto spesso a chi fa il mio lavoro e quindi ho subito pensato che ero felice vivendi avverrà avuto da Chiara ed Ayari l'onore gaffeur e fra i primi lettori di pubblica grazie
è così
E mentre venivo questa sera pensavo
Perdonate la piccola confidenza mia personale però questo libro le chiama
Io la prima volta che esco dopo che data mia figlia un mese e mezzo fa rabbia volta che mi stacco da lei e per presentare questi libri mentre e mentre veniva qui pensavo e dicevo certo che
Sembra una banalità per Amnesty nata invece è una cosa grandiosa mi
è in calo
E e incredibile che quando
Qualcuno nasce o quando qualcuno se ne vada
Sono proprio le due esperienze di fronte alle quali l'espressione rimangono senza parole perché qualcosa che io sto vivendo
L'esperienza felice delle due
Ti travolgenti per per ti lascia in una in una in una sensazione fondatamente di incredulità non non non non capisci non figuriamoci se trovi le parole non non sai che cosa sta succedendo non devi accettare questa anche questa mancanza di senso questo non distare di perché ci sono cose troppo grandi per entrarci dentro tutte insieme ma per per per essere realizzati e non
In questo libro c'è una persona che morì ma c'è anche una persona che nasce sono tutte e due donne
E
E Jaric lo Yari scrittori
Si dimostra proprio figlio di di questo secolo che che il Novecento e che che ignari ama noi ci scambiamo da quando ci siamo conosciuti molti consigli ispirazioni e siamo innamorati di questo secolo
I
Su
No non
Sì dogana il bisogno di addomesticare l'assurdo
In questo libro non sia domestica l'assurdo non era ad non non non si dà nessuna spiegazione
A quello che di immenso ingiusto e tremendo succede
Che hai ragione ha detto musicalmente è vero e più della musica e più della poesia
La possibilità di affrontare qualcosa di così
Immenso
E e e quindi di affrontare il fatto che le parole non esistono e invece in questo caso lo fa la letteratura voi direte come come possibile chi di voi ha letto il libro loro lo sa come possibile e come fatto
Intanto devo trasmettervi
In questa
Sensazione fortissima di avervi davanti così così tante insieme una sensazione di accoglienza di assedio
Perché
Questo libro per me è anzitutto una provocazione perché una provocazione che
Avuto per compiersi l'aiuto di tante persone ma comunque una provocazione cioè io in un certo senso
E vedete vestito ma sono venuto qui davanti a voi
Immaginate ecco adesso nelle rivestiti e di guardarti intorno così composta prete quello che sto sentendo io in questo momento i questa sensazione però esattamente quella che cercavo ed in questo ho avuto diciamo così di ed i compagni di strada soprattutto delle compagne di strada devo dire o libro che deve molto a tante donne non solo
Alle donne che sono protagoniste
Di di questo libro ma anche collega mi hanno aiutato a farlo a farlo nascere al primo a cui l'ho mandato
Penso che sia la mia amica Caterina Venturini riconoscere come scrittrice ma e anche una cara amica
Che mi ha consigliato insomma con
Molta grazia di farro reggerà anche a delle altre persone pre naturalmente la vota la mia gente che si chiama lavora cerca c'è una bellissima agenzia che fare tante cose interessanti e belle egli e subito dopo è arrivato la chiara questo momento in cui lo dovrà chiara avevamo parlato me lo ricordo particolarmente perché è una delle delle tante cose inverosimili ma effettivamente accadute e che fanno parte di questo libro certa quando abbiamo cominciato a parlarne
C'è stato il terremoto diceva eterno veramente il terremoto tant'è che io accennato di questa cosa e poco dopo
Ero in viaggio con
Ne amico regista Giuseppe Sottile verso Ascoli Piceno perché c'era stato un il terremoto ha quindi
Diciamo ci siamo incamminati in questa
Notte buia e tempestosa ma veramente buia e tempestosa anche perché poi Giuseppe
Finita fino alle quattro di notte insieme al genio civile sud in una contrada sperduta come insomma gravità a tanti colleghi che con piacere vedo
Quindi
Qui stasera di invece quando per la prima volta sono andato nella sede milanese della Bompiani
Giudice si ricorderà
C'era una luce vero era reale vero non comunque
C'era quella luce eccezionale e io di fronte a questi diciamo così segni mettere o logici
E di fronte a tante altre cose serie ci sono capitate negli ultimi anni belle e brutte ho spesso pensato che era la mia immaginazione che si rischiava a qualcosa che effettivamente stava accadendo
Ripeto nel bene e nel male scrivere serve anche a prendere coscienza di qualcosa c'è vederlo trasfigurato in una in un segno un fatto
Ci ricorda che quel fatto è esistito anzitutto prestato per questo che ho cominciato a scrivere per credere che quello che era accaduto era veramente accaduto
Dopodiché
Penso che alcune
Esperienze
Diciamo pure nella loro banalità ecco
Una nostra famiglia una famiglia molto diciamo tra virgolette complicata dal punto di vista genealogico dal punto di vista si direbbe oggi della razza direi
Tutti questi elementi non fanno parte del libro qui c'è un uomo che mio alter ego che perde la la sua compagna va be'voglio dire
So che succede tutti i giorni e questo succede anche in cronaca insomma tutti i giorni in Francia morti tre quattro cinquecento mila cento mila
Però
Esiste un confine
Che una volta che lo sia attraversato secondo me indimenticabile
E non deve essere dimenticate questa il confine per esempio di un ospedale
Cipro Dundalk una soglia e non sei lì per un diciamo
Esame qualsiasi masselli per un motivo molto preciso che ha a che vedere con la malattia e con la morte
Come si intorno a te guarda osserva si un popolo nuovo un popolo altro dice ma possibile che tutti 'sti migliaia e migliaia di persone che stanno in qui in questa mia stessa città che sono me io norme considera di esattamente come me dov'era appena
L'ISU via della Pineta Sacchetti pure sto insomma come possibile ecco fatto un un metro e sono un'altra persona questo libro occorre continuamente su questo confine perché trovavo
Quando ecco c'è questa formula che le è stato risottoposto recentemente dice cedendo mia cosa ne pensavo
E la formula rielaborazione del lutto la prima cosa che ho detto che non mi piaceva molto la parola perché mi sembra un po'alla parola del calcolatore non andarono da modernariato che sembrava l'immaginavo qui film di anni cinquantanove con tutte le ma la parola insomma questa questione diciamo così pure di
Di gusto
è molto difficile questo chi ha perso una persona cara
Lo sa bene
Mantenere
Mantenersi anche qui sul confine in questo equilibrio tra la necessità e la voglia di non perdere
Tanti i ricordi il desiderio
La voglia di andare avanti e soprattutto di non perdere il contatto con una particolarissima percezione della realtà che ci dischiude la morte di una persona cara
Questo è un po'scandaloso per dire ma è un'esperienza che ha un suo fascino
Cioè perdere una persona essere così vicini alla morte ci dice qualcosa del della della nostra esistenza qualcosa da cui in genere cioè tendiamo a dover scappare non giocava tanto ci sarà tempo esatto sì penso di sì sono nascita così prudente
E questa esperienza mi sembrava
Subito grave non tentare di condividerla perché ho pensato che forse anche a me avrebbe fatto comodo prima
Chissà questo forse un po'banale però
Essere
C'è l'aver rimosso meno questa eventualità ecco a vivere un rapporto più naturale con questa con queste evenienze infine voglio dire che la cosa più importante che abbiamo avuto
Durante primo durante la malattia e poi successivamente nel ricordo e neanche nella forza di di ricominciare
è stata la parola la libertà che ci danno le parole
No
Che libertà ci danno le parola che serve a leggere e scrivere secondo me in un ospedale questa cosa larve di maniera lampante chi ha chi sa leggere chi può leggere chi può scrivere è più libero
Il provveditore abbiamo
Veramente perché se no devi leggerti non lo so ma non voglio fare nomi di testate o di programmi televisivi o del Kosovo però lo sapete bene leggere Lillo vedi proprio e la libertà quando tu ai i problemi di un corpo e puoi leggere
Non so un bel romanzo disegnano la sera ma insomma sei libero meglio tutto più bello allora che serve scrivere a vivere
E lì lo scoprì la scoprì veramente leggere scrivere servono a vivere
E quindi
Questa forma di grande libertà ci è c'è tanto servita
Alla fine impedì un'altra cosa questo libro si nutre agivo un'ulteriore diciamo scandalo oltre che
Diciamo così ecco per scherzare scandalo
Oltre al fatto della fascinazione che sta nella morte certa nel fatto che in una vita si può amare profondamente tante volte
Ecco questa è una cosa
Molto importante per me
Non credo nella retorica del dell'unico grande amore la trovo consolatoria ma nella sua il suo essere ridicola in fondo
La trovo figlia di un concetto molto sbagliato calcolo dell'appartenenza
C'è una persona siccome nonostante come dire io sono suo lei è mia allora per sempre tuo per sempre mia invece penso che l'amore sia qualcosa di più importante compresso una scuola una
Un tirocinio un flusso anche sì qui proprio tutto mare tutto no
No dico nel libro c'è tanto mare tanto liquido tanto e si per cui sarebbe
Per me insomma impossibile grave pensare che dopo aver amato una persona allora poi non non non ami più e non ami meglio
Queste sarebbe una forma di ancora più odiosa di di oblio e di
Permette di rinnegare quello quello che c'è stato naturalmente non vale per tutti gli amori vale per quegli amori che c'hanno la qualità
Diciamo così del confronto della chiarezza reciproca dello scontro che però va da qualche parte
C'è l'amore non solipsistica all'amore come direbbe il nostro amico Rondoni che diventa una forza giusto Andrea
Allora però
Io io mi alzo perché loro hanno reso omaggio nel tardo Novecento io rendo omaggio la Prima Repubblica milioni quando parlare devo parlare in piedi diciamo il più forte di me
Allora permettetemi conoscendo Yari da molti anni
Il conoscendo Gianna Gancia da prima di te diciamo quindi perdono il restano questa prepotenza
Di dire una parola sola poi parlo del libro solo del libro
A una donna che qui in sala
E che secondo me è una donna straordinaria perché grazie a lei secondo me che questo libro e potuto uscire diciamo no
è stato sì Simone perché
Bisogna vivere un grande amore bisogna esso una grande donna per permettere un uomo di li scrive un libro così
Piccoli producono sul libro come dire che fa espone diciamo così non soltanto la ferita ma anche una luce diciamo no
Soltanto la sicurezza della maturità diciamo una grande intelligenza ma grande sicurezza una un grande amore poteva permettere questa libertà e quindi veramente Simona competenti perché Mosca riuscirà
Il filmato
Questo giuro che l'unica diciamo nota più intima che che però stasera il mio brevissimo intervento perché Chiara Gamberale giustamente mi ha detto di essere breve conoscendo la mia l'amore per la Prima Repubblica io io parlerei anche tre ore diciamo se volete non ho problemi a questo
Sì sì sono brevissimi per questo questa del preambolo diciamo d'essere l'introduzione dirò brevissime cose allora prima cosa è questa prova a essere molto freddo su questo libro essendo coinvolto essendo anche qua e là per presente diciamo in almeno un paio di scene
Avendo vissuto questa pagina dolorosa però devo dire da onestamente vuole anche Giovanna e questa forse la seconda nota privata che devo tirare fuori Giovanna voglio dire io avevo questa straordinaria dote di di farla ridere molto diciamolo perché facevo limitazioni finita o Marcello Fois Walter Pedullà ero bravino eccetera limitare Marcello Fois provvede un giorno organizzano una serata pagherete ovviamente
Fermò Pedullà credo di essere nono padre padre
Aldo Rosselli moriva era è una donna mo'ante molto intelligente molto divertenti diciamo così e credo che ci farebbe una grande pernacchia diciamo stasera c'era assumesse un tono eccessivamente solenne e ieratico
E così oltre tombale insomma citare dopo una sonora pernacchia perché aveva una un disprezzo proprio tutto ciò che era retorico eccessivamente sentimentali sta e quant'altro insomma quindi in omaggio Giovanna di hai pure di alleggerire un po'perché francamente tutto vorrebbe tranne che questa questa adunata di Dietrich di facce lunghe di musica e si dà tiriamoci su tutti perché insomma c'è Giovanna leggevo onestamente diciamo era dai l'avrebbe detto ai a Roma che sta a far cedere Titti preda molto in giro quando soprattutto Pegli a Ripoli e qui è un sentimentale fomentano anche lei lo era però era molto più laica molto più le dico ottica accusava di essere un un cripto cattolico fondamentalmente non credo
Allora
Allora va
Ma Marano verdi degli di modelli no
Allora diciamo c'era i no il punto era questo i letterati
Hanno di ogni età diciamo i veri letterati sia giovani e meno giovani hanno da una parte forse un po'una fascinazione ma dall'altra un disprezzo per tutto quello che ha a che vedere con il giornalismo
Perché sempre una una cultura così una specie di
Sì riduttore oggi ecco si dava perché intendo dire che
Il tutto sei un letterato traditore ecco prestato alla alla televisione pesava questa guardarli che ringrazio veramente tantissimo di esserti posso dire grazie a Franco Corbelli che avvenuto passati
Andava via va be comunque insomma c'è stata una bracciata io sono molto contento che sia venuto
E e quindi adesso che voi mi parlano attimo del libro per favore dai allora e
Quindi se dovessimo se dovessi giudicare questo libro per il coinvolgimento emotivo per la materia diciamo per l'argomento è chiaro che dovrei inevitabilmente dirne bene diciamo ad essere diciamo il quindi ho cercato di leggerlo con grande distacco come serve un argomento che mi riguardasse
E cinque ci sono riuscito tranne in alcuni momenti alcune pagine in cui devo dire infatti gli ho scritto
Un messaggio iscritto alle undici del mattino un Campari Gino non non me lo meritavo diciamo no insomma un paio di momenti questa veramente dura però a parte questo
Devo dire la verità e il lo stile sorvegliato
Il rigore nell'hard disk in nelle descrizioni
Devo dire alla la stessa invenzione narrativa perché poi uomo coi baffi diciamo tutta la vicenda comunque i baffi quest'uomo che per anni continua ad andare in ospedale
Compito della moglie non sia morta ma sia scappata da una stanza in dal taglio medico per un certo punto spiega l'alter ego diari in questo libro che quel quell'uomo torno in ospedale a cercare a Modena la moglie morto danzo
La vicenda anche quell'atroce cervice sono elementi narrativi va al di là dell'argomento e la tematica diciamo sentimentale emotiva
Credono questo libro uscito c'è un libro scritto veramente bene
Perché c'è anche un certo di stanziamento della materia consiste non si insinui insiste molto secondo me sull'elemento più melodrammatico non per cui credo ciò a cui si è indubbiamente questo tipo di un poeta
Ho pensato anche in passato mi capita di leggere libri di poesia di poeti italiani contemporanei che hanno dedicato dei libri alle loro mogli i loro compagni scomparsi
C'è una tradizione in questo penso penso a Montale diciamo penso a Montale vivi ho sceso dandoti le scale almeno
Jean dandoti il braccio almeno un milione scale incomincia a perdere colpi duri propenso presenta Milo De Angelis c'erano già una sigaretta
Penso a Ugo Ronfani sessennio cavalli Nicola dischi sul libro bellissimo sua compagna che morì pensate degno cavaliera finalista al premio Campiello era in un albergo di Venezia stava andando si stavano preparando lui la compagna che erano poetessa
E felicissimi perché vera finalista vicina per queste così il soprano tutti felici e contenti quest'albergo mentre stavano sia ordina l'equazione albergone boccate
E insomma la vita è fatta anche di queste cadute improvvise e devo dire ne tirò fuori un libro un libro molto molto ben quindici una tradizione poetica in questo senso credo che in questo libro per la prima volta in Italia bianche manifestato diciamo così la sua la sua come dire lo Stato il suo stile poetico narrativa perché gli atti di romanzi secondo me erano molto più romanzi romanzi come si dice cioè costruite su una fabula molto più molto più distaccate molto più articolata e qui poi emerge gli ha descritto alcuni libri di poesia il libro più vicino a questi in assoluto della storia letteraria letteraria diciamo recentissimi brutte immediatamente in mente Nati due volte di Giuseppe Pontiggia
Io quando lessi dati due volte perché io personalmente ho avuto la fortuna di conoscerlo Giuseppe Pontiggia
Era un uomo molto mite era un uomo di una cultura sterminata
Però era anche affilato nel nei giudizi però era ripeto un bar di Pompa avvenuta dopo una volta che lo presentò proprio Pravo lombardi possono che sale lentamente ma sale veramente cioè non si ferma mai
E Pontiggia aveva vivevano questo dramma di un figlio handicappato uso questo termine politicamente scorretto poi va be'non so più come bisogna parlare perché le parole ormai sono quasi tutte vietati però questo figlio handicappato
Mentre altri scrittori hanno scritto di queste vicende con una maggiore emotività uno stile uscito strutturato ustionato ustionante penso mi torna in mente adesso in questo perché non ho preparato il mio discorso perché non mandava la spirale tentativo di via Ennio Flaiano
E li frena non certo punto stima cui si è tra i più atroci grasso del Novecento no incuria mette tutto il suo fallimento di uomo di padre di tutto no
Mi pare di Nizza se penso a questa mia vita che freddo alla schiena eccetera eccetera quattro se ricordo prima
Cosa voglio dire voglio dire che Giuseppe Pontiggia differenza di Ennio Flaiano che pure aveva quel dramma lì
A un certo punto trovo la capacità di trovare un punto di sintesi tra il dolore
Il baratro la soglia marcati Chung tanto prima
La letteratura
La dittatura che qualche cosa che non può soccombere di fronte ai sentimenti di fronte alla all'emotività la letteratura è qualche cosa che deve superare questo
Quindi questo al di qua
E Nati due volte era un libro scultore o cristallino che mi impressionò mentre sono moltissimi lettori devo dire la verità
Imprese moltissimi attori fu in quell'anno mi pare che uscì nell'anno Duemila uno denti dei libri che legge libri più letti perché Pontiggia riuscì a raccontare con ironia con distacco col con grande intelligenza e con grande che età
Questa vicenda sua privata diari qui a chiaramente un elemento di fuoco quel subisce lo ce l'hai inutile nasconderlo è un libro di staccato
Però devo dire lo stile lo stile permette lo stile che l'utilizzo che ricrea permette di dire che non è un libro importante per la materia per l'argomento
Ma è un libro importante per come è scritto
Altrimenti staremmo a fare un epicentro staremo a fare una rievocazione sarebbe una sorta di messa diciamo abbiamo esibiti messa laica per Igor Iezzi in omaggio a una persona che non ci che invece non è così un libro importante
Ora perché io è un libro problematico per noi e del grande tema diciamo da sempre della letteratura
E il solo il problema del rapporto fra letteratura e vita
Un problema drammatico perché anche il rapporto fra la lingua della realtà e la lingua della letteratura
Le due cose si incrociano e si intrecciano e spesso si no
Si scontrano e però non è mai facile trovare un punto di sintesi in cui non si è né nella vita né nella letteratura me sì in una un punto diciamo di sintesi che ti permetti dire non sono né letterariamente
E non sono nemmeno nel testimoniale non so nemmeno il cronachistico non so nemmeno nel perché nel creaturale ecco mettiamola così quindi devo dire che questi sono dal mio potessi libri più complessi
Perché in apparenza sembrerebbero ricattatori
Sembrerebbero dire io ti racconto una storia molto forte una storia una storia
Ma questo libro che secondo me non deve essere letta in questo modo assolutamente anche perché torno a ripetere
Libri di questo gene potevano essere racconta di maniera completamente diverso diciamo con tali competenze verso anche perché ripeto Giovanni era
Un critico letterario non saggista era una traduttrice era un editor molto importante insomma quindi me avrebbe meritato diciamo peraltro analisi voglio dire è una persona di grande intelligenza quindi è un romanzo che però secondo me interroga profondamente su quel confine appunto fra letteratura e vita noi che siamo cresciuti con il mito di chiuso un noi oramai che psicotico perché francamente mi sono solissimo quindi però ho sempre il mito delle letture con i miei compagni di università quando si discuteva di di
Renato Serra per dire no all'esame di coscienza e le terapie per me è stato un libro importante perché lì c'era proprio il letterato Massimo non certo punto dice
Questa guerra fa schifo guerra mondiale
L'Italia è un Paese moralmente però nonostante questo bisogna andare in guerra bisogna andarci perché c'è uno spirito del tempo
E che c'è una un un sentimento comune
Un'energia comune che ci accomuna destino per cui alla fine già pronti e andò in guerra volontari Maurice
E l'esame di coscienza di un letterato per me è proprio il massimo campioni sento di questo questa contraddizione di questo di questa questa dilania mento fra letteratura e vita
E devo dire che i libri migliori sono proprio quelli che stanno su questo crinale Caterini che qui presenta Andrea ha sempre ma sempre fatto una testata anta libro di Philip foreste no che c'è molta ma
Anche quello un libro parla della morte un figlio eccetera quindi Mobutu non leggere questo libro perché sei mamma da poco quindi
Philippe Forest non legge però in generale
Quando la materie così evidentemente biografica così evidentemente forte inni in un critico letterario sorge il sospetto e quindi ho chiaramente l'amico una cosa il lettore di professione un altro è chiaro che l'ho letto con grande sospetto
Devo dire alla fine gli ho detto che se noi siamo amici fraterni né non importa nulla cioè io ti freddo una valutazione mia personale
Diciamo fredda distaccata è veramente un libro bello per alcuni più importante
E devo dire si è riuscito a a spiazzare a spiazzare perché torno a ripetere è vero che si parla di morte è vero che si parla di un'esperienza personale di una perdita eccetera però le cose più importanti che tu qui racconti sono
La memoria quella soglia di dei dei dei nuovi linguaggi
Nei nuovi spazi nella vita si incontrano
Gli ospedali gli ospedali sono degli universi strofinaccio un poeta che amo moltissimo Mauro Fabi che ha scritto un libro molto bello e siamo fuori pericolo solo se sulla sua esperienza di malato
Ma è un problema ai reni di dialisi e quant'altro di questa quest'altro spazio eccita raccontano secondo me con grandissima freddezza lucidità e ed empatia
E che cosa voglio dire voglio dire che ha raccontato la vita però salvando chic da quella cosa che la testimonianza che lo stile di uno scrittore vero quindi complimenti Ari e complimenta Simona di
Grazie a fine partita di quella
Che diceva Andrea ci faceva piacere
Aprire la terapia di gruppo diciamo anche a voi e Ezio voi siete in tanti che si doti qua dire io l'ho letto io ci piaceva sentire magari se aveste delle domande triarii o delle
La sera mi presento vediamo Tullio Della Seta
Sono a grazie
Sono la parte diciamo no letterario sono uno anestesista in pensione ma in particolare un palle di vista mi occupo del binomio dolore sofferenza mi ha colpito molto l'autore quando ha parlato di elaborazione del lutto
Le migliori scuole da questo punto di vista sia di Psichiatria che di psicanalisi ma assoluto di psicosomatica
Considerano l'elaborazione del lutto l'unica strada per uscirne non è una strada facile è una strada che è una scelta non ancora sono venuta proprio qualche no però mi riferisco ad un dialogo io ho avuto l'anno scorso con Pierluigi Battista a proposito del suo libro su questo tema
E credo che effettivamente a al al di là di qualunque altra considerazione
La scelta diciamo di lavorare sull'elaborazione del del lutto sia l'unica che può dare qualche risultato
Un'altra cosa volevo dire molto brevemente peraltro le parole le parole lo sappiamo sono pietre
L'incontro con l'incomunicabilità la difficoltà di esprimere con le parole emozioni e sentimenti eccetera
Sono effettivamente è un qualcosa che può creare grossi problemi
Si parla spesso anche un modo molto grossolano diciamo della comunicazione medico-paziente no me su questo ci sarebbe da lavorare moltissimo moltissimo
Perché la comunicazione molto spesso
è terribile io ho fatto trentacinque anni l'anestesista alla San Camillo e credetemi ne ho sentite di cotte e di crude fino a convincermi
Che
Chiamare i pazienti gravi terminali è un'assurdità una vera assurdità pensateci bene perché a chi fa comodo mettere questa etichetta l'etichetta fa sentire il dolore dieci volte di più
è proprio così è proprio così
Dopodiché ringrazio per l'occasione e vi auguro un buon proseguimento
Prego invece qualcun altro riguardi
C'è qualcuno che libro magari la metto
Cinquantenne salvo e
è
Sì
Sì
Sì
Sì ma grazie di aver notato questa cosa del mare effettivamente che prima un po'alla
La stanno lambendo come cosa è successo a un certo punto che senza volere diciamo così senza sceglierlo
Mi trovavo a leggere sempre dei libri che avevano a che vedere col mare forse una forma di avvicinamento all'elaborazione no
I no
Quindi voglio dire
Sì
Nel manca infatti guardi che ciò avvenga immaginazione un po'banale
Perché capisco no diciamo comune no e e di
Però diciamo
Ci sono stati dei libri particolarmente importanti per me
Nella stesura di questo romanzo uno penso che sia colibrì importante per tutti coloro che si trovano in delle condizioni così difficili è Moby Dick
E infatti so che tante persone lo leggono
In determinati frangenti e libro forse un po'difficile da avvicinare ma che a tutto il potere
Diciamo dell'avventura della letteratura Kei che ci porta lontanissimo molto lontani da dove stiamo e quindi è particolarmente adatta all'ospedale invece diritti dice che devi stare lì
A tutti i costi
Mi ricordo poi che a un certo punto questa cosa ho iniziato a notarla che leggevo tutti DPEF cioè leggevo la scialuppa leggevo
L'ultimo la per tanti anni mi ero lasciato da parte l'ultimo romanzo per me dice anglo di Tso che era marinai perduti siccome a me piaceva molto Izzo cioè su un certo non lo voglio leggere questa è l'unico che non ho letto che sono che non avrebbe scritti più e quindi va be'adesso che leggo anche finalmente marinai perduti e e poi i Alvaro Mutis libero piccolo molto belle l'ultimo scalo del tram stima Bello
I e insomma a un certo punto ho capito che un po'come Fantozzi quando avrebbe che tutti i dischi latini le pagnotte ho capito che e questo venne terribile sospetto che il mare doveva doveva accadere qualcosa tra me e e il mare no a parte questa questa cosa così un po'un po'banale però l'idea di essere in qualcosa di profondo scura affascinante liquido qualcosa che è come diceva chiare all'inizio allo stesso tempo vita e morte un'idea che io a parte che la sposo filosoficamente
Amica molto antica molto radicata nella nostra cultura più più profonda e poi l'idea molto bella come questi a dello scorrimento infatti c'è un capitolo
Nel nel libro che si intitola scorre con un punto interrogativo perché la vita che scorre allo stesso tempo ci consuma ma il viaggio
No eh viaggio della verità il viaggio delle parole il viaggio dell'esperienza e della passione il viaggio delle parole me piace che un testo che funziona scorre
No perché ricrea una perfezione interiore che è quella e che
Che assomiglia al
Al viaggio della
Della nostra resistenza adesso io siccome non sapevo se sarei stato in grado di farlo ma invece mi sento in grado di farlo vi vorrei leggere
Qualche
Qualche cosa perché tanto del libro poi alla fine
L'importante
Solo che
Vediamo un po'se riesco col microfono
No
Il tanto che si muove è una murena nel mio petto entrato questo animale dei miasmi del forno crematorio lo convoca i tempi dell'ospedale ma qui per la prima volta lo sento
Si è nascosto in qualche scurissima Tana e da lì si ciba inesplorati affonda i suoi denti aguzzi mi scuote col suo guizzo di serpente appoggiarci acquattato nel buio
Accetta i movimenti dei miei umori più reconditi le profonde correnti poi con le forze accumulate nei riposi colpisce
So che devo combatterlo ma mi distraggo ripasso davanti agli uffici del cimitero ora avrei voglia di incendiarsi o più precisamente di entrare di appiccare il fuoco conquistando proprio lì dentro la mia dannazione
Impiegati se la terebra gambe anche l'usciere psicotico smetterebbe di fischi e Tare il tema di Robin Hood ora mi è tornato in mente io rimarrei lì da solo io il rumore del fuoco
A cominciare dai mazzi di ricevute siglate e poi gli armati stipati di faldoni gonfi allacciati
Ma non mi verrebbe del tutto giusto soprattutto perché io sono complice
In quell'umiliante messinscena della burocrazia lo riconosco si cela anche un'utilità profonda anzitutto è un momento di espiazione di errori commessi nella gestione del male
In fila sia tanto tempo per pensare in colpa anzi avrei potuto e dovuto fare altrimenti imporre si imporrà un altro ospedale quell'altra terapia avrei dovuto insistere è colpa mia avrei dovuto certo e le cose sarebbero andate forse e non mi merito almeno dipanare un pochino di giorno in giorno di sportelli sportello
E poi soprattutto quegli uffici che mostrano la confortante persistenza di un oscuro innominato potere le cui ragioni cui torti potrebbero essere sondati sono nel momento in cui mi liberarsi del controllo che esso esercita su di me
Fuori dalle procedure insomma potrei e dovrei pensare
Alla sfortuna al destino all'eternità al futuro esattamente ciò che non voglio come potrei ora gestire la responsabilità di un ragionamento qua cercare di essere libero di dare una prospettiva alla sua esistenza mentre lei è un barattolo svuotato
Quel giorno al cimitero mi accorgo che non sono pronto che la procedura così come ha dominato tutta la malattia adesso deve continuare a dettare le regole a comandare
Primo ciclo di cure secondo tale farmaco dopo dottore le visite dei parenti non un minuto prima tutto scandito tutto preciso tutto giusto tutto rassicurante
Qualcuno qui al reparto sa tutto conosce formule guarda i microscopi sa tutte le regole tutti gli orari saranno andrà tutto bene
Lo ripeto molte volte non guardiamo il burrone proprio qui al nostro fianco ne sentiamo il vento sulla nuca Manno non ce la facciamo dal resto nessuno ci aiuta a far da quel rifiuto a sporgersi diventa un vizio che ci tutela nei mesi di cura le seguiamo il sentiero da un punto a un altro passo dopo passo passettino passettino lo vedi come si muovono la notte il giorno un minuto un secondo così mai procediamo
E poi e per quanto le cose non vanno per il verso giusto si può passare direttamente alla procedura della rassegnazione con cataloghi di bare e frasi fatte
Hanno nessuno aveva veramente spiegato che proprio ora poteva cadere sì insomma adesso morire non immaginavamo né lei né io il rischio c'era ma era contemplato a un altro punto delle cure
Alla mia penosa impossibile domanda rispondevano arriviamo al trapianto dicevano poi vediamo e io mi sentivo così sollevato pensando che era dopo dopo abbiamo seguito angolo dopo angolo il vostro labirinto e ora proprio quando serviva dov'è la procedura
Non hanno avuto niente da dirci se non una formula magica davanti alla camera mortuaria per ascoltarlo dovuto attuare un suo stratagemma quando una notizia la Toro la fa troppo lei aveva un metodo per creare una distanza da quel dolore
Contava le sillabe lo faceva spesso si concentrava su quel giochino così la notizia faceva meno male
L'ho fatto anch'io quel giorno quando me l'hanno detto ho chiesto ma perché perché ora loro dispiegato una formula fra usata poi saperlo davvero
Se corto di un endecasillabo sepsi batteriche neutropenia
Mi hanno dato la definizione ufficiale erano dispiaciuti quindi siamo qui al giardinaggio ricordo anestetizzati dalla procedura
Non posso liberarmi né anche sia così palesemente fallito se ci divora lo stesso mi tiene in piedi e droga finché c'è una procedura da seguire c'è un tempo in cui continuare a muoversi mentre un altro tempo già si muove dentro
Il mostro il nemico il Leviatano
Che nuota nel corpo il tempo il tempo è potere
Se lo smentirlo s'minuti secondo dopo secondo diventerà un poligono con così tanti lati da sembrare un cerchio perfetto se ti affidi alla procedura passo dopo passo attimo dopo attimo potrei tornare presto nella normalità
E lì celebrare questa vittoria del presente su ogni altra dimensione della coscienza la procedura è sempre nel presente
Non a promesse né rimpianti non muore che asfissiati protegge ordina firma timbra compila raccogli presente a conservare ricordi ricomincia proponi e CPC
Argomenta chiarisce
Ripeti
Paga occhietti vivi
Allora Chiara Gamberale ci ha lasciato dovrà andare via
Ci ha lasciato una struttura
Adesso dai ad no a forme di galattico volevo riconosciamo l'anagrafe la no no no no Scherzi a parte no perché qui spreca esattamente questo il fatto che si ride si piange
E non vi è non capisco proprio perché
Tutto questo lo dobbiamo tenere sempre così nascosto Corsini
Serve l'aiuto di altre persone per poterlo fare una cosa del genere che da soli non non ce l'ha
Non ce la puoi fare e serve l'aiuto anche in questo caso delle parole di tante altre cose i io vedo che sono fatte da otto meno dieci Guidi so che tanti c'hanno appunto famiglie certo frutto se operativa de magari per quindi
Vi ringrazio
Tanto di di essere venuti chi vuole dire qualcosa può continuare a dirlo io sono qui possiamo parlare anche di persone sono tanti tanti amici tanti veramente dovrei ringraziarvi uno a uno per quello avete fatto tanti di voi anche durante la malattia di Giovanna e poi dopo quanto quanti di voi ci sono stati vicini come famiglia continua a starci vicino e quindi questo è molto bello prima di che ci salutiamo però devo
Voglio salutare anche perché non ho avuto altre occasioni di farlo due persone che probabilmente
Stasera
Sarebbero sarebbero qui con noi insomma comunque avrei avuto piacere che ci fossero uno è il collega Massimo Santoro
Che
Insomma che venuto a mancare pochi
Certo fa e l'altro caro amico Alessandro Leogrande insomma che
Su questa nota però i dati tagliava bene fa c'era Rita eppure a si beve la e poi c'è l'anestesista pure se qualcuno proprio stampare diciamo no