Le origini della Costituzione Italiana

Autorità civili religiose militari
Signore e signori cari studenti
Due ricorrenze hanno ispirato la programmazione della nostra accademia per l'anno due mila diciassette due mila diciotto
I settant'anni della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
E i settanta anni della Costituzione italiana
Negli ultimi anni e potremmo dire decenni il dibattito costituzionale è stato particolarmente vivo anche in sede politica
E alimentato progetti di riforma dei quali taluni pochi
Sono stati consolidati e altri non approvati per volontà degli elettori
I radicali cambiamenti subiti dal sistema politico ben prima che si esaurisse il sistema dei partiti che ha caratterizzato per quasi cinquant'anni la vita politica italiana dal dopoguerra
Sono stati di stimolo alla revisione costituzionale
è un'esperienza politica e culturale iniziata con la Bicamerale
Di Aldo Bozzi che avvio i suoi lavori nell'ottobre mille novecento ottantatré e che si è arrestata per ora con il referendum istituzionale del quattro dicembre due mila sedici
Se il Bilancio storico delle tentate revisioni della Carta e stato a oggi complessivamente fallimentare
Tuttavia la storia della carta come tessuto normativo portante della comunità nazionale
Nei suoi valori espressi e nel coinvolgimento della stragrande maggioranza degli italiani è stata di alto profilo
Per usare la terminologia corrente presso i politologi l'opera dei costituenti è stata un grande successo di ingegneria costituzionale
Perché ha dimostrato nel tempo di a vere Espresso una carta profondamente radicata nell'animo degli italiani
Gli enormi progressi fatti dall'Italia repubblicana nei più che settant'anni che ci dividono dalla fine della guerra
Sono stati anche corroborati da una Costituzione condivisa che in un paese tradizionalmente diviso e lacerato da conflittualità
Da conflittuali identità territoriali
E dai nani da talora in anni contrapposizioni ideologiche e iconoclasta è ha esercitato una meritoria e decisiva funzione di amalgama nazionale
Per questo senza agiografia ma con spirito profondo di adesione alla realtà storica della nostra Costituzione
L'Accademia ha ritenuto di concerto con la classe di Scienze giuridiche economiche e sociali presieduta da Enrico Spagna esiste di organizzare un ciclo di lezioni sul tema
Tutte affidate a insigni giuristi nostri Socci
Oggi abbiamo l'opportunità e ci ha riservato l'onore
Di inaugurare il ciclo con una lectio magistralis su le origini della Costituzione italiana tenuta da chi alla Consulta è titolare al massimo grado della tutela dei valori della Costituzione della Repubblica
Quando ho interpellato il professor Paolo Grossi nella sua veste di presidente della corte e di socio effettivo dell'Accademia oltre che di Insigne il collega dell'Università di Firenze la sua disponibilità è stata pronta e immediata
Abbiamo dunque questo privilegio
Per il quale gli siamo tutti grati riaprire i lavori dell'Accademia nel due mila diciotto con una sua lezione
Non abbiamo pensato questa lezione per i soli soci
Ma per tutta la cittadinanza e soprattutto per i giovani che sono il futuro del nostro Paese ai quali Soccer il presidente professor Grossi si rivolge con particolare piacere
Siamo felici quindi che siedano in questa sala alcuni studenti di un liceo fiorentino abbiamo solo il rammarico di avere dovuto contingentare nel numero per la limitatezza del nostro spazio il professor Brozzi non poteva meglio dimostrare l'affetto per la sua accademia di antica appartenenza con questa disponibilità a intervenire oggi io che la rappresento pro tempore non posso che manifestare degli pubblicamente la gratitudine dei soci tutti e mia personale
Ho ricordo del professor Grossi quand'ero studente e poi giovane ricercatore in quegli ambienti di via Laura quarantotto
Divenuti presto angusti per le due facoltà di giurisprudenza e di scienze politiche
La sua fama di maestro di storia
Del diritto e la sua saggezza ed equilibrio di preside della facoltà di giurisprudenza
Oltrepassavano i confini della sua facoltà e divenivano un riferimento per tutta l'Università di Firenze della quale è stato anche decano
Per noi giovani Paolo Grossi era un modello di dedizione sacrale allo studio di impegno rigoroso e sempre innovativo nell'insegnamento
E del fare scuola dell'essere maestro era un modello certe o inimitabile e irraggiungibile ma sempre una guida sicura
Un valore normativo per tutti noi
Poi verso la mia persona il professor Grossi ha sempre manifestato sì stima e sentimenti amicali
Questo mi ha sempre confortato e di questo gli sono e di sono stato Sempre profondamente grato non potevamo quindi avere oggi con noi maestro più infimi e verso il quale va il nostro grazie e mi sia permesso di aggiungere quello di tutti gli italiani
Il suo magistero ci rincuora e ci compensa di molte miserie con le quali dobbiamo quotidianamente confrontare
Ci suggerisce che il nostro Paese a risorse di saggezza che permettono di superare anche le più gravi difficoltà
In una parola ci dà speranza ringrazio quindi tutti presenti e le autorità civili militari e religiose
Espressione delle più alte istituzioni della città di Firenze della Regione Toscana e dell'ordinamento della Repubblica che hanno inteso manifestare con la loro presenza
La loro deferenza al presidente della Consulta e all'insigne giurista e dicendo la parola grazie
Autorità
Carissimi colleghi
Signore e signori carissimi studenti
Una presenza che mi è particolarmente cara e ha detto bene il presidente Rugari
Ringrazio soprattutto il Presidente Roncari per l'invito
Che mi ha consentito di ritornare finalmente
Dopo un lungo esilio romano
Dopo un lungo nove Ennio romano che sta per concludersi in questa a me carissimo accademia toscana
La Colombaia
Sono stato molto negligente
Nei lavori dell'Accademia per impegni
Che mi hanno trattenuto e mi trattengono tuttora Roma ma tra poco più di un mese ritroverò la mia privatezza e quindi anche la mia libertà di essere un accademico
Diligenti dissi ma
Direi che e approvabile
Soprattutto questa iniziativa
Una serie di conferenze
Sulla Costituzione
Purtroppo in Italia noi subiamo certi appuntamenti liscio Priamo con delle celebrazioni spesso nominali formali burocratiche
La Costituzione una realtà viva
Proprio ieri ho licenziato
Per la stampa
Qualcosa che mi era chiesto da
Un direttore di un foglio giuridico storico giuridico
Intitolato questo
Piccolo saggio che avrebbe aperto il volume
Una Costituzione da vivere
Ecco la Costituzione è tutto fuorché una carta
O meglio è anche una carta me qualcosa di ben più
Come dirò tra breve è il breviario giuridico del cittadino italiano quindi non vogliamo sciorinare apologia e la nostra Costituzione non ne ha bisogno però vogliamo
Arrestarci almeno di fronte ad un imperativo cerchiamo di conoscerla
Anche perché e me ne lamentavo col ministro fedeli proprio lunedì scorso
Lo accennerò alla fine della mia lezione
Il cittadino italiano non conosce la Carta costituzionale
E questo è un difetto della nostra organizzazione scolastica perché è molto giusto che si impari la chimica la fisica la biologia il greco antico ma si deve a queste discipline sacrosante
Unire anche una conoscenza di quello che è uno strumento del vivere quotidiano di cui il cittadino non può fare a meno e se ne fa a meno diventa una vittima del della protervia altrui
Detto questo come sfogo e quindi come omaggio
Cari Eugenio
E come omaggio alla attività del presidente erano cari che governa in modo sapiente saggio
Che sono due aggettivi che non sono affatto dei sinonimi l'Accademia inizio questa mia lezione cercando di contenerla in termini di ragionevole brevità
Primo gennaio mille e novecento quarantotto
è
La data con cui la Costituzione inizia a vivere
E sono passati settant'anni
E
La prima idea che potrebbe venire immediatamente
è una Costituzione incredibilmente vecchia
Una Costituzione da rifare
Vediamo se questo è vero
Ecco intanto io farei una prima grossa distinzione
La Costituzione è certamente una realtà unitaria pensata unitariamente ma che si può scomporre in due parti
I principi fondamentali la prima parte fino all'articolo cinquantaquattro e una seconda parte la seconda parte riguarda la struttura
Dello stato
Ha avuto delle modifiche
Forse discutibili le ha avute
Può darsi che ne abbia in futuro
Può darsi che sia in parte modificabile
Però questo discorso a mio avviso non investe affatto né i principi fondamentali né la parte prima
Cioè in quella parte dove
La Costituzione affronta il grande problema del rapporto da tra cittadino e Stato
E affronta il problema centrale la libertà e la dignità del cittadino le garanzie da offrire al cittadino per rendere quella libertà e quella dignità sempre più intensa
Perché
Noi riteniamo che questi settant'anni non siano
Passati in modo da usurare
Ciò che i costituenti vollero
Quand'è che nasce è nasce lo sappiamo bene in quegli anni tragici dell'immediato secondo dopoguerra
Anni che io che sono molto vecchio
Direi io fortunatamente vissuto
Erano anni tragici avevamo alle spalle
Una dittatura un ventennio di regime autoritario
Con il soffocamento
Della dignità e della libertà dei cittadini
Avevamo una guerra
Che aveva raso al suolo le città le strade
L'intera l'intero tessuto
Della costruzione
Dello Stato italiano
Però era uno straordinario momento
Munito di una grande vitalità morale io ero io sono nato nel trentatré avevo dodici tredici anni quattordici quarantacinque quarantasei
Ed ero molto attento a quello che vedevo intorno no un popolo in festa ma non una festa
Il ragionevole
Una festa
Per dimenticare qualcosa certamente per dimenticare qualcosa ma anche per costruire qualcosa
Cioè erano momenti di grande speranza quella speranza che dà il coraggio della costruzione del futuro e si incominciò allora
A gettare le basi di questo futuro
Ritrovando che cosa ritrovando quei valori che non si erano perduti ma che erano latenti alle radici della società civile italiana che il nostro popolo finalmente munito della forza di poter avere la spontaneità dei propri comportamenti
Riscoprire va e faceva propri
Quel momento lì
La strada per costruire la nostra Costituzione la Costituzione della Repubblica fu veramente una strada proiettata verso il futuro
Lasciandoci alle spalle parecchio del passato
Qualcuno potrebbe dirmi
Ma il costituzionalismo non nasce con la costituzione nostra
Abbiamo il precedente illustre della Costituzione di Weimar del mille novecentodiciannove ma possiamo andare ben oltre il costituzionalismo ha però
Una distensione nel giro di circa tre secoli
Dal tardo Seicento inglese al Settecento al tardo Settecento nordamericano e francese soprattutto
Fino ad arrivare poi alle costituzioni novecentesche ma farei una distinzione fondamentale
Noi abbiamo una prima fase di questo costituzionalismo
Quell'appunto che noi siamo soliti qualificare come il costituzionalismo delle carte e dei diritti
In cui si cerca di fissare in delle carte
Ma in proposizioni che sono più che giuridiche filosofico politica
I diritti fondamentali del cittadino in modo che il cittadino abbia una regina di fronte agli arbitri del potere politico
è un primo passo in avanti questo primo costituzionalismo sei settecentesco ottocentesco è un grosso passo in avanti
Anche perché finalmente
Libera il cittadino da quelle iniquità c'è tua Ali dell'antico regime prima della rivoluzione francese e proclamate nettamente quella che l'uguaglianza di ogni cittadino
Quella uguaglianza che noi troviamo scritti dei nostri tribunali la legge è uguale per tutti qui c'è il primo magistrato della Toscana mia vecchia li hai paura primo presidente della Corte d'appello di Firenze
Lo sa benissimo la legge è uguale per tutti e questo è già un una conquista
Una conquista grossa
Però il vecchio mondo ci della civiltà liberale amburghese quello che si chiude in fondo con la prima guerra mondiale
Si arresta questo
Cioè è pago di queste proposizioni nobilissima di indole filosofico politica che riuscì vana a liberare il cittadino da certi fardelli
Che gli erano stati piombati addosso
Ma lo fa non scendendo sul terreno della concretezza di vita né ai fatti di vita del cittadino
Cioè il cittadino che viene preso in considerazione in quelle vecchie carte dei diritti è un modello di uomo è un cittadino astratto
Ed è astrattamente sì configurano dei diritti
Se nella fattualità dell'esistenza quotidiana questo cittadino avesse un'infinità di pene fosse nella miseria o nella ricchezza nell'ignoranza o nella sapienza questo non è preso in considerazione
E ricordo sempre quello che dicevo
Ai miei studenti quando felicemente felicemente per me non per gli studenti forse insegnavo nella facoltà giuridica fiorentina io citavo sempre a questo proposito una frase di quel grande scrittore che fu Anatole France
Il quale in un bellissimo romanzo storico il giglio rosso leader USA
A un certo punto si pone questa domanda retorica
Ma io non so proprio capire
La mai vistosa astrattezza delle leggi quando proibiscono al ricco e al povero di rubare il pane dal fornaio
Al pezzente e al proprietario di un palazzo di pernottare sotto i ponti della Senna
Non era un turista Anatole France ma coglieva nel segno
Finché il comando la proibizione restano astratti
Colui che viene trascurato che viene dimenticato o che viene colpito è soltanto il povero il derelitto
Occorre un secondo momento in cui il cittadino sia visto nella sua esistenzialista
Nella sua quotidianità come suo oggetto concreto o come amo dire io cittadino in carne ed ossa
Ecco
Noi abbiamo un risultato di questo tipo proprio con la seconda fase del costituzionalismo
Quella fase che viene inaugurata in un clima autenticamente democratico dalla Germania dopo il crollo dell'impero Guglielmino e cioè con la Repubblica di Weimar
Repubblica sfortunata effimera che dura quattordici anni ma che è un esperimento di grande valore sul piano politico sociale e anche giuridico
La Costituzione di Weimar è la prima costituzione appartenenti a questo secondo momento in cui finalmente il clima è autenticamente democratico
Non dimentichiamoci che in Italia un quasi perfetto suffragio universale maschile lo si ottiene soltanto col mille novecentotredici e che nel mille ottocentosessantuno prima primo anno di inizio del di un regno unitario d'Italia non ancora perfettamente dominante tutta la penisola ma già buona parte di essa
Non era nemmeno il due per cento dell'elettorato maschile che era chiamato al voto
Per e leggere
I membri del Parlamento cioè
Non c'erano più
I vincoli cioè tua all'incerto la rivoluzione francese li aveva completamente
Eliminati però c'era ancora
Comune elitarismo economico l'ambiente la proprietà incenso il possesso
Erano qualcosa che valevano in ordine al potere di e leggere un rappresentante del popolo nel Parlamento nazionale
Conquista tarda quindi mille novecentotredici poi la prima guerra mondiale poi il ventennio della dittatura fascista
Quindi per noi
La vita nuova comincia con il mille novecento quarantaquattro quarantatré quarantaquattro quarantacinque e comincia
Il ritrovamento di valori
Autenticamente condivisi e autenticamente letti e percepiti nella loro miti dita
Voi sapete tutti che
Ci fu un'Assemblea costituente
E questa Assemblea costituente
Individuò nel suo seno una grande commissione
Che viene chiamata la Commissione dei settantacinque proprio per redigere quella che sarebbe stata la futura carta costituzionale
A fondamento della Repubblica i della neonata Repubblica italiana
Io suggerivo ai miei studenti una lettura che ritengo importante per ognuno di noi
Gli atti dell'Assemblea costituente ecco li vediamo come lavorano come hanno lavorato
Era nuovo personaggi di ideologie differenziati Issime
Marxisti cattolici liberali
C'erano state delle contrapposizioni anche anche altri
Però se voi leggete bene gli atti dell'Assemblea costituente voi vedete che c'è una tensione cercare di trovare un comune accordo su cento i punti fondamentali
Cioè vedere quali possono essere i pilastri fondamentali del futuro edificio giuridico politico e su quelli avere
Se non l'unanimità una larga maggioranza di consensi
Intanto
è aperto
Con chiarezza quello che l'orientamento
Dobbiamo costruire un qualcosa che si opponga al vecchio Stato fascista
Occorre
Dare Fondazione ad una democrazia non di facciata come spesso era quella degli Stati liberali ma una come una democrazia sostanziale
Nella Commissione dei settantacinque
A noi interessa soprattutto
La prima sottocommissione quella che si occupa proprio dei diritti e doveri del cittadino dei rapporti fra cittadino e potere politico
La relazione introduttiva che poi viene accolta come
Una bussola orientativa oggetto di discussione ma certamente valida nella sua nervatura
Si deve proprio ad un nostro
Sindaco a Giorgio la Pira che allora era soltanto un membro dell'Assemblea costituente e che poi lui c'era già il immedesimato con la cultura fiorentina con la città di Firenze con questo microcosmo che è Firenze no e poi sarebbe diventato il sindaco Amato da tutti è ricordato ancora oggi
Ecco quello a cui La Pira attende
è che si costruisca
Un vero pluralismo
Pluralismo sociale pluralismo economico pluralismo giuridico
Dalla relazione di rapire la si vede ciò che si vuole evitare
Uno stato troppo distante troppo separato dalla società civile
Lo Stato liberale
Nutrito questa separazione
A maggior ragione la tirannia fascista Liza spero questa separazione
E come si deve
Costruire rispettando quella che è l'articolazione naturale della società
La rivoluzione francese aveva fatto dei grandi passi in avanti
Però per esempio
Era dominata dal culto dell'individuale
Esistono solo
Due soggettività il marco rosso oggetto Stato
Costruito proprio come come persona giuridica e
Il microfono getto individuo e individuo singolo
Se c'è una dimensione che ripugna alla rivoluzione francese eh la dimensione del collettivo
Tant'è vero che nel mille settecentonovantuno la legge le frappe ieri
Intende Anne's antivirali cioè dire annullare eliminare completamente ogni formazione sociale
Eccettuato ovviamente la famiglia legittima che il cardine della prosecuzione della specie ma certamente non solo le corporazioni religiose
Ma anche quelle assistenziali quelle para sindacali ogni associazione doveva essere vista come lesiva di quella compattezza che era il pregio maggiore dello Stato
Mi sono segnato qui invece quello che dice la pigra
In quella sua
Eccezionalmente intelligente e lungimirante relazione introduttiva
è proprio questa diversa concezione cioè diversa dal totalitarismo fascista contro cui la Pira patto frontalmente si oppone
è proprio questa diversa concezione pluralista
Pluralismo economico giuridico politico
La concezione che corrisponde alla struttura organica del corpo sociale
Perché la realtà di questo corpo sociale non è costituita soltanto da singole persone
Le persone sono naturalmente raggruppate in tanti organismi che sono elementi essenziali e perciò ineliminabili del corpo sociale
La comunità familiare
Quella religiosa quella professionale che sono altrettanti elementi costituzionali della società
Esistono nel corpo sociale e lo articolano e lo definiscono
Lo Stato ha desse il nuovo Stato ad essere pluralista proprio perché se vogliamo evitare quella separazione che era stata perniciosa fino ad allora
Lo si poteva fare soltanto registrando questa complessità del sociale che deve diventare anche una complessità dell'universo giuridico
E al Centro la Pira ammette la persona
Badate non l'individuo la persona
Il raffreddore alle sue pretese
L'individuo era
Una realtà insulare
Tutto sommato egocentrica
Che tende a diventare microcosmo esso stesso
La persona è una realtà relazionale
è una creatura pensata in rapporto con gli altri
E questo rappezzata era il rapporto con gli altri crea non solo situazioni di diritti ma anche situazioni di doveri
E
Deve essere pensata questa persona certo in questo modo ma soprattutto come una realtà anteriore allo stato
E la Pira lo dice chiaramente
E lutti lo ripete Dossetti
Lo Stato deve costruirsi in vista della persona e non viceversa
Già che esistono dei diritti naturali dell'uomo
Esiste una anteriorità dell'uomo rispetto allo Stato
L'uomo a valore di fine e non di mezzo
Alla pira lo Stato fascista
Si presenta proprio come lo strumentalizzato ore
Dell'individuo
Strumento dagli strumentalizzato ore in ordine a questo Moloch
Onnipresente che è lo Stato
La Pira inverte completamente il le posizione
Anteriorità della persona la persona come fine
Dello Stato così come la persona e il fine della società civile
Ma ogni persona non l'abbia in mente Noli il proprietario non cioè colui che è titolare di un certo censo
Il ricco come il povero il potente come l'inerme il dotto come l'ignorante
E permettetemi anche seri lo conoscerete molto bene
Che vi legga
Quel grande prodotto innovativo che è l'articolo tre della nostra carta costituzionale
Che è composto in due parti quelli che noi giuristi chiamiamo con mi
Il primo
è relativo al problema della uguaglianza
Il primo regista
Quella importantissima nozione di uguaglianza che è quella giuridica quella fermata da tutte le dichiarazioni nordamericane francesi del vecchio costituzionalismo
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale
E sono eguali davanti alla legge
Senza distinzione di sesso di razza
Di lingua di religione di opinioni politiche di condizioni personali e sociali
Nobilissimo incipit di questo articolo
Necessario sgombrare
Il passo al cittadino
Di tutte queste discriminazioni
Io ero lunedì con la ministra fedeli all'istituto tecnico agrario Sereni di Roma
Per parlare proprio della Costituzione
E la ministra fedeli nel Real pregato oggi siamo nel due mila diciotto purtroppo una brutta ricorrenza
Una ricorrenza
Di quelle terribile mille novecentotrentotto quando il regime fascista Paro le cosiddette leggi razziali
Ecco
Qui noi abbiamo chiaramente detto
La razza non è fonte di discrimine ammesso che la razza esista
Non ci sono razze inferiori non ci sono razze superiori quindi questa prima parte è una parte nobilissima e necessaria però la fortuna di quest'articolo è che dopo il primo comma ce n'è un secondo
E se voi leggete gli atti dell'Assemblea costituente voi vedete che su questa seconda parte questo secondo comma c'è discussione perché certi giuristi per di marca liberale
E hanno un po'annoia che Sicali dal piano delle astrazioni dei principi astratti alle situazioni concrete ai fatti economico-sociali
Fortunatamente
Vince una maggioranza che pretende che ci sia anche questo articolo che è l'articolo che proietta la carta costituzionale non sono né il suo tempo ma anche verso un tempo futuro
Ecco il secondo articolo è compito della Repubblica
Rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale
Che limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini
Impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica economica e sociale del Paese
Ecco finalmente noi abbiamo un cittadino in carne ed ossa
Cioè un cittadino misurato nella sua esistenza quotidiana
Che che ha intorno a sé una fattualità economica e sociale che non rende povero ricco inerme o potente e di questo la Repubblica deve tener conto se vuole veramente operare
Sul terreno della giustizia
Che cos'è allora
Questa nostra carta costituzionale
Le vecchie carte quelle dell'età liberale un grande giurista Santi Romano le leggi le definiva forse con un eccesso di di polemica dei cataloghi dei catechismi
Erano
Dei cataloghi di diritti
Molto astratti
I quali non tentavano un inserimento di questi diritti astratti all'interno della vita dei cittadini
Se voi prendete per esempio una declamazione in francese del mille settecentottantanove novanta novantaquattro novantacinque e la misurate
Con la Costituzione di Weimar o con la costituzione nostra del quarantotto
La differenza è enorme
Quella di Weimar come quella nostra del quarantotto
Frutto d'un autentico clima democratico
Hanno un cursus completamente diverso
Un grande giurista nostro Costantino Mortati che si premurò di tradurre la Costituzione di Weimar per gli italiani nell'immediato dopo secondo dopoguerra
Nella sua introduzione notava è la prima volta che una Costituzione si occupa di tante cose dei fatti della vita quotidiana del cittadino
E così la nostra se voi aprite si parla di economia di lavoro di scuola di educazione di cultura di paesaggio di religione
Di rapporti economici cioè è la vita del cittadino che ha lì una sua
Trasfigurazione in centotrentanove articoli e questo perché
Io spesso stupivo gli studenti quando dicevo che cosa hanno fatto i padri costituenti in quei due anni quarantasei quarantasette anni di un lavoro prodigioso e Prodi sono il frutto del lavoro
Io dicevo al loro hanno letto si sono dati alla lettura
Di un libro di parecchi libri certamente erano uomini di grande cultura
Ma io volevo dire solo questo leggevano alle radici della vi è una da società civile italiana finalmente libera finalmente padrona di se stessa
Finalmente afferma felice di autentici valori leggevamo i valori condivisi dal popolo italiano
Li traducevano in principi e da questo insieme di principi nasce la nostra carta costituzionale
E nasce nel modo che
Calamandrei avrebbe qualificato Crespi che cioè con una vista molto proiettata in avanti
Quella vista proiettata in avanti che ha permesso almeno per i principi fondamentali e la prima parte di essere a mio avviso ma che non è un avviso solitario è un avviso di molti di quasi tutti
Essere ancora perfettamente vitali come dicevo io all'inizio una Costituzione da vivere
Per cui
Non dovete individuare nella Costituzione
Un insieme di comandi
La Costituzione intende ordinare
Ordinare i fatti sociali economici politici
Da questa riduzione
Individuare i valori portanti
Trasformare questi valori portanti in principi ed ecco il testo della Carta del mille novecentoquarantotto
In altre parole
La costituzione
E
Il breviario giuridico del cittadino
Quel breviario giuridico che il cittadino fa bene a conoscere
Perché lì sono le sue garanzie la Costituzione è il primo strumento di garanzia del cittadino
Perché lì sono segnate con lettere aure
I suoi diritti di libertà
Che sono a fondamento della sua dignità che sono i due punti centrali della nostra carta costituzionale
E permettetemi
Che io ricordi anche quel tribunale supremo
Che ho l'onore di presiedere
Proprio perché ma il tribunale supremo
è inserito nella seconda parte ma che ha una intitolazione precisa garanzie
Garanzie costituzionali ecco la prima grossa garanzia costituzionale è proprio la Corte la corte la Consulta quella che usualmente viene chiamata la Consulta
Perché
Un organo garantistico proprio perché la corte la la Corte costituzionale ha questo compito primario
Che i valori segnati nella costituzione non siano delusi non siano violati
Ma c'è un compito anche ulteriore
Se la Costituzione è fatta di valori estratti dalla vita del popolo italiano dalle radici di questo popolo il popolo è un corpo vivente
è un corpo che in questi settant'anni ha vissuto pienamente
I valori tendono a durare ma non sono delle realtà immobili
Io facevo sempre ai miei allievi l'immagine dei ghiacciai apparentemente immobili ma
Lentissimamente
Incidenti e e con una forza incisiva enorme e ce ne accorgiamo proprio per le vallate che essi
Vengono a dar forma
Ecco
Questi valori possono modificarsi
Questi diritti possono anche moltiplicarsi Paolo Barile un grande giurista nostro nostro collega
Carissimo che abbiamo ricordato nel centenario della nascita il primo dicembre scorso nella nostra sede della facoltà di giurisprudenza a Novoli
Paolo Barile parlava di una forza espansiva dei diritti ecco di questa forza espansiva la carta corte costituzionale deve essere attenta vigile
Afferma strisce
Percettori e quindi afferma strisce
Non voglio tediarvi troppo
Tengo a un attimo ancora
A quello che dicevo all'inizio
è un disastro dal punto di vista culturale che il diritto e soprattutto il diritto costituzionale non sia insegnato nelle scuole medie almeno scuole medie superiori
Papà frutto di un'incredibile omissione
Il ministro fedeli mi ha detto che si sarebbe occupato di questo e che avrebbe agito facendo qualcosa proprio in ordine alla realizzazione filanti finalmente di
Una presenza almeno dell'oggetto costituzione nelle nostre scuole
E mi permetto di chiudere
Facendovi cenno
Un ripetendo un cenno fatto all'inizio
Su una iniziativa che e oltremodo cara
E che abbiamo intitolato
I giudici i giudici costituzionali in viaggio per l'Italia
Con quale significato
Uscire dal palazzo della Consulta dimostrare che il Palazzo della Consulta non è un castello murato
E andare a spiegare proprio ai giovani
Che sono il nostro futuro
Che cos'è la Costituzione e che cos'è la Corte costituzionale e qual è il fine della corte costituzionale e che cosa ha fatto la corte costituzionale in questa direzione garantistica
Per esempio non solo custodendo
I diritti codificati nel nei centotrenta nuovi articoli ma percependo né di nuovi quelli che il variare del costume il variare della storia poneva in evidenza
E debbo dire che la prima lezione l'ho fatta io nelle in questo istituto tecnico agrario
Di Roma
Con una attenzione è un'appassionata partecipazione proprio di questi giovani che tra l'altro erano avvocati all'agricoltura all'agronomia
E quindi a a a materie sostanzialmente tecniche lo stesso io farò a Firenze a Pisa fra qualche giorno e i miei colleghi si si disse miniera hanno in tutta Italia almeno
Nei capoluoghi regionali proprio per vedere se una cultura costituzionale viene resa un pochino più frequentata
Se si porge finalmente al giovane che è sempre desideroso di novità ecco le novità che sono in una carta che e nuova e vecchia allo stesso tempo
è nuova perché i padri costituenti ebbero il grande di la grande virtù il grande privilegio di cogliere nel segno quando vollero essere lettori di valori condivisi
Quei valori condivisi che sono ancora a fondamento della Repubblica quindi l'invito che facevo all'inizio lo ripeto alla fine
Cerchiamo di conoscere la Costituzione perché solo il modo per cui non la potremo amare e dobbiamo amarla perché è il presidio di ogni cittadino italiano grazie
Va
Solo atti
Dicono degli atti
Della questo questo mi spetta come accademico e ma anche di una uccisione che è stata fatta abbiamo preparato queste che è stata fatta per i duecento settantacinque anni della scuderia inattesa del trecentesimo anno
Il quale a cui non sarò presente mai ma no ma tu sarai Presidente anche fino io non sarò più presidente ma il presidente che sarà
Grazie tante di questo omaggio graditissimo veramente
Come
Le domande lo so sì soprattutto qualche giovane studente vuole fare qualche domanda al presidente
Ecco le domande degli studenti c'è uno studente hanno soli
La meravigliosa lezione dell'amico collega
E anche padrino di un mio figlio Paolo
Mi ha emozionato
è una delle cose che mi hanno emozionato che La Pira è stato autore della relazione introduttiva
E questo mi tocca molto perché io la Pira ci siamo laureati tutti e due con Emilio Betti
E quando la Pirrera sindaco di Firenze siccome non faceva molto le sue lezioni di diritto romano prendeva lo stipendio ma lo dava ai poveri però non faceva lezione ho dovuto fare un anno
Di istituzioni di diritto romano al posto di la Pira
Cosa che mi ha talmente annoiato che poi sono passato alla filosofia del diritto ma volevo
Riprendere questo primato dell'articolo tre secondo comma io dicevo sempre anch'io avevo gli stessi studenti
Si può dividere l'ordinamento italiano in questo modo prima di tutto ci sono le norme legali della legislazione ordinaria dalle e sono prodotto del legislatore
Poi vengono i cosiddetti principi generali dell'articolo dodici delle preleggi al Codice civile che vengono estratti o astratti dalle norme legali e questo è opera della scienza giuridica
Poi vengono i principi fondamentali della Costituzione immaginato un una piramide i principi fondamentali della Costituzione prodotto di nuovo di un legislatore questa volta costituzionale
Poi vengono i principi e si chiamano principi fondamentali poi vengono i principi supremi quelli che non possono essere modificati nemmeno con leggi costituzionali e questi sono frutto di nuovo della scienza giuridica e infine dicevo vieni principio super supremo della Costituzione che il secondo comma dell'articolo tre perché ci sono lettere antropologie fondamentali quella del cittadino che ha diritto alla libertà e all'uguaglianza e vediamo tutti la rivoluzione francese e quella prima fase di cui ha parlato Paolo Grossi
Secondo il lavoratore che ha diritto alla partecipazione alla gestione dell'economia e della società il lavoratore quindi del socialismo quindi abbiamo la libertà e l'égalité del Che sito Aia liberale la partecipazione attiva del lavoratore nella prospettiva dello stato sociale o socialista in senso buono e finalmente il pieno sviluppo della persona che il culmine della nostra costituzione personalista non a caso foto dei professorini
Ispirati a matita e Moni eccome la pie're Dossetti più avuto anche Dossetti
Come direttore spirituale quando era Monteveglio quindi la Pira Dossetti mi sono stati vicinissimi
Io ho subito insegnamento di Dossetti su come si tira lo sciacquone Monteveglio
Vede lombardi bisogna tirando lentamente credo di essere la sola persona che ha avuto insegnamenti su come si tira lo sciacquone nell'Abbazia di Monteveglio da Dossetti
Ora questa piramide è una cosa per cui secondo me si può dare la vita
Dunque non era una domanda quella dell'amico Luigi quindi era un una una integrazione ecco benissimo
Recentemente
La commissione
Stendere l'attacco costituzionali sugli argini Stati Uniti a Molteno nel commenta di Camaldoli
Non sa se annoiare
Conosciuta perché inanella siriano del contenta ed morì spendono insomma ci sono su ignori sono avvenuti anche nel commenta di Camaldoli
Dunque non credo che Togliatti sia mai stato nel convento di Camaldoli
La no no no no no c'è del vero in quello che diceva la collera la signora cioè dire il il gruppi cattolici appunto trovavano un ambiente ideale per la loro le loro riflessioni per esempio a Camaldoli secondo me lei si riferisce a un qualcosa posteriore
Al a questi anni l'Assemblea costituente si ad una la Roma ufficialmente in ambienti che può darsi Montecitorio non so quali precisare ma certamente ecco non in ambienti non ufficiali e non e ideologo dal punto di vista ideologico assolutamente neutrali ecco quindi i lavori dell'Assemblea costituente erano a Roma ecco a Roma in ambienti ufficiali
C'è un ragazzo
Non lo prego prego prego
Buona sera intanto grazie per questa bellissima lezione sono felicissimo di essere riuscito a entrare
No allora io faccio parte di una associazione qua Firenze che si occupa della dignità delle persone omosessuali e lesbiche
E per questo mi è venuto vorrei fare questa domanda però per questo mi è venuto ma la faccio da privato cittadino quindi non c'è però associazioni in questo caso siccome un paio di mesi fa proprio all'interno della mia associazione è stato fatto un incontro e si è proprio parlato dell'articolo tre
Che erano fuori di suo non centrava realtà
La mia domanda senza apporre nessun giudizio era se secondo lei sarebbe opportuno possibile poter inserire nell'articolo tre anche la la dicitura del l'orientamento del l'orientamento di
Proprio ma
Dunque la domanda deve essere rivolta a una personalità politica proprio perché è e il Parlamento il quale il povero giudice costituzionale
Farà le il suo mestiere che è quello di decidere su problemi che gli vengono sottoposti quindi la mia opinione personale nulla interessa sicuramente e come presidente della corte Chico mi guardo bene dall'esprimerla pubblicamente perché in qualche modo io verrei a ipotecare
E il il mio atteggiamento all'interno del collegio quindi sarebbe una scorrettezza formidabile però la sua domanda concerne un grosso problema
Di a cui noi dobbiamo essere sensibili
E quindi investite di questi problemi i vostri rappresentanti in Parlamento perché è il Parlamento che è la fucina da cui può uscire qualcosa di nuovo su questo problema che è un problema molto delicato e molto grave
Ci sono altre domande soprattutto di giovani
Bene allora se non ci sono altre domande
Vi ringrazio molto per la tra partecipazione così numerosa a questa nostra iniziativa ringraziamo il professor Grossi che ci ha fatto una lezione davvero magistrale
Lo aspettiamo presto
In questa accademia che nella sua Accademia ormai da molti decenni e nella quale rientrerà a pieno titolo alla fine di febbraio prossimo grazie a tutti conosce