Le condanne a morte emesse dal tribunale militare di Sarajevo nei confronti di due serbi

Amnesty International ha espresso la propria preoccupazione per le condanne a morte emesse il trenta marzo dal tribunale militare di Sarajevo
Nei confronti di due servi Boris ad era che terrestre corda Magnoli cioè giudicati colpevoli di genocidio stupro e saccheggio organizzazioni per i diritti umani ha chiesto alla presidente bosniaco Isabelle Covic qualora le sentenze saranno confermate in Appello di esercitare la sua alta autorità per garantire clemenza e Como per le condanne a morte
Abbiamo in collegamento telefonico il portavoce della sezione italiana di Amnesty International
E ci facciamo spiegare da Riccardo Noury quali sono queste preoccupazioni di Amnesty
Ma ridotto ma ne una più generale che riguarda il nostro giudizio critico sul fatto che giustifica nella ex Jugoslavia ci posso fare
A colpi di condanne a morte io credo che la nostra opposizione alla pena capitale debba essere rigorosamente di principio debba basarsi e trarre la propria forza anche da Camfin accomodi
Quindi come anni fa immediatamente mettemmo una una protesta per la condanna a morte di Ceausescu allo stesso modo ritengo necessario farlo in questo momento
Nel caso specifico devo dire che gli elementi di preoccupazione
Per la la iniquità del processo sono numerosi altri tutto la prima è che le condanne nei confronti di Kerak di Damiano vice sono state badate quasi interamente sulle dichiarazioni rese dal primo lavori saltuari e laica dichiarazioni su cui coi la giuria non ha ritenuto opportuno fare ulteriori accertamenti
Lo stesso era che aveva chiesto nel corso del processo di essere condannato la morte che la concreta possibilità al più presto
Per quanto riguarda Damiano vice che è stato chiamato diciamo in correità da era kbit quale vorrei ricordarlo ha ha dichiarato di aver violentato tredici donne di aver ucciso undici di queste per quanto riguarda Damiano vice e gli ha dichiarato nel corso del processo di essere stato costretto ad assumersi la responsabilità dello Stura per uccisione di alcune vittime sotto i colpi di alcuni di alcune guardie di polizia quindi sotto tortura e e le sue dichiarazioni sono state poi confermate da una perizia medica che è stata ordinata dalla giuria del processo che ha riscontrato appunto sul corpo di Damiano vice segni di torture tali da rendere quindi veritiera la sua la sua denuncia
Io mi rendo conto che la la nostra posizione può essere impopolare in questo momento ma ribadisco che la la lotta alla pena di morte deve essere condotta attraverso prese di posizione impopolari o di parlare a un come dire un po'l'uditorio sensibile da questo punto di vista giacché vorrei ricordare che all'epoca della condanna a morte di Ceausescu
Le prime condanne vennero proprio da Amnesty International e dall'onorevole Bonino quindi questo discorso della delle testimonianze scomode come argomento abolizionista e estremamente importante in più mi pare di aver elencato sufficienti motivi per ritenere che il processo possa essere stato inficiato per quanto riguarda la l'equità del giudizio
Bene Ricardo passiamo a un altro caso invece che oggi la sezione italiana di Amnesty a affrontato in particolare che riguarda sempre l'ex Jugoslavia ce ne vuole parlare
E i partorì di un cittadino serbo-bosniaco richiama richiesto fare minacce
I quali però attualmente in in Italia rifugiato Cappato dalla ex Jugoslavia dalle alture di Sarajevo dove stava dove era costretto
Effettuare bombardamenti sulla popolazione civile ha detto no a questo
A questa carneficina ed è è riuscito ad arrivare in Italia accolto da da parenti a Biella porre il problema è che a questo ragazzo disertore Padoa notificato un provvedimento di espulsione dal nostro Paese
Che diventerà operativo entro la mezzanotte del nove aprile lui che odia cioè il dieci aprile dovrebbe tornare in aiuta l'aria su quale fronte non si sa a combattere con evidenti ripercussioni
Penali soprattutto in quanto il reato di di diserzione soprattutto in guerra è punito con pene assai elevati addirittura possibile la pena di morte e allora abbiamo chiesto al ministro Mancino
Di sospendere Mirny chiaramente questo provvedimento di espulsione per un fatto molto semplice il governo spesso a e Marathon decreto poi convertito in legge da legge tre nove zero del mille novecentonovantadue
Il cui articolo due impegna il nostro Governo a garantire l'ingresso e l'ospitalità ai giovani cittadini delle repubbliche ex jugoslave che siano di età di leva richiamati alle armi che risultino disertori prototipo di coscienza
Il problema mi sembra di capire che sia nato in quanto la questura di Vercelli ha ha invitato ritornare verso l'avvalersi della legge Martelli
Allora secondo la legge Martelli centrale nel dettaglio la persona non ha i requisiti per ottenere lo status di rifugiato politico
Utilizzando invece quest'altra procedura della legge tre nove zero è chiaro che a ristorare nasce dovrebbe essere garantito il diritto di rimanere provvisoriamente in Italia
Questo è il senso dell'appello che abbiamo fatto al ministro Mancino non pare un caso assolutamente Pacifico quindi mi auguro che non vi siano problemi di sorta che ostacolino il ritiro di questo provvedimento di espulsione
Allora ringraziamo Riccardo Noury portavoce la sezione italiana di Amnesty International per questa intervista grazie