Migrazioni. Scenari per la società e azioni della politica

Benvenuti a tutte a tutti a questo convegno migrazioni scenari per la società
E azioni della politica
Al tavolo con me per i introduzione di saluti iniziali il senatore caro Martini il sindaco di Bologna Igino Merola il ministro alla Giustizia
Nonché presidente evidenze che ha organizzato questa iniziativa Andrea Orlando io direi immediatamente la parola a Claudio Martini per introdurre la giornata di oggi
Buongiorno
A tutte a tutti all'incontro di oggi intende rilanciare un più approfondito dibattito culturale politico sulla questione forse più complicata che si possa discutere oggi
Quella delle migrazioni
Vi saranno riferimenti all'attualità
Alle politiche europee per l'immigrazione e l'asilo
E alla necessità di varare in questa legislatura la legge sullo ius soli
Ma soprattutto proporremo di aprire una nuova riflessione su tutti i dati culturali e sociali e politici della questione
E ragioneremo sulla cultura politica e sulla piattaforma programmatica del Pd e dello schieramento progressista proponendo di rafforzarle innovare le e correggerle dove occorre
Oggi partiamo da due assunti basilari
Il primo e che il tema dell'immigrazione destinato a modificare la forma e il contenuto della politica per molti anni per una lunga fase storica
I dati demografici esce o sulla mobilità tra Sud e Nord figlia di guerre carestie miseria sono stati evidenziate molte volte negli ultimi tempi sono assolutamente eloquenti e non li riprende
Il secondo assunto e che sulla questione immigrazione si guadagnano e si perdono voti concretamente e consistentemente ed è più facile che negli ultimi anni in Italia e nel mondo la sinistra le abbia perso il piuttosto che guadagnati
E che possa perderne altri
Perché accade questo personalmente non credo che la responsabilità sia del nostro buonismo
Come si dice nella vulgata politico mediatica
Penso invece che bisogna guardare molto più in profondità
E che noi non abbiamo consolidato su questo cruciali Simo tema un fondamento culturale è una posizione politica compiuti articolati e coerenti chiaramente comprensibile
Quando dico noi dico noi Pde nomi Sinistra e centro sinistra è nata in Italia noi cultura progressista e ancor di più noi Sinistra Europea
Oscilliamo evidente tra posizioni di grande apertura irresponsabilità ispirate a forti valori morali e visibili timori sulla tenuta dei consensi che ci fanno accodare al linguaggio della destra
Noi sosteniamo contemporaneamente o alternativamente parole d'ordine come subito lo ius soli
Aiutiamoli a casa loro
Nel mio Comune non c'è più posto e salviamo la gente in mare
Non abbiamo l'obbligo morali di aiutarli e papa Francesco ha ragione
Chi non accoglie non abbia fondi europei e per gli immigrati ci vuole il numero chiuso contemporaneamente alternativamente ma ragionando così chi ci può capire
Che idea chiara ci si può fare del nostro posizionamento morale e culturale politico pur riconoscendo un'ispirazione sicuramente positivo
Da qui nasce l'esigenza voglio farla breve di uno sforzo ideale politico del tutto nuovo all'altezza della più grande questione sociale culturale dei prossimi cinquant'anni
La nostra posizione fondamentale sul tema non può essere costruita intorno a due negazioni
Nella Charly affogare né accoglierli tutti
Sono due concetti che prese asse sono comprensibili ma da soli non fanno una politica che va invece definita in positivo
Cosa vogliamo e dobbiamo fare e perché dobbiamo e come facciamo fronte alle grandi sfide che ci verranno dalla demografia dal futuro del mercato del lavoro dalle risorse necessarie per pensioni e Wells welfare
Come costruiamo una società aperta inclusiva organizzata e sicura
Ecco io penso che questi punti di fondo padano fissati bene se volete quasi Reed fissati consapevolmente dando loro dignità teorica e politica e io dico persino costituzionale ascolteremo con attenzione l'intervento che a fine mattinata farà Roberto Zaccaria perché parliamo di un tema basilare che la nostra carta può illuminarci affrontare con umanità e intelligenza
Del continuo evolversi dello scenario internazionale da cui partiremo stamani tratteranno i contributi di analisi geopolitica di Salvatore Ippolito e Riccardo Cresci
Diremo anche che va esplicitato meglio quello che ci aspettiamo dall'Unione Europea in concreto
E come pensiamo di ottenerne gli obiettivi proposti dal presidente Gentiloni nelle sue ultime comunicazionale camere sono senz'altro condivisibili ma quali alleanze costruiamo quali iniziative politico diplomatiche prendiamo in sede comunitaria
E quale sostegno attivo riusciamo a suscitare nel Paese muovendo le forze produttive e culturali e più in generale l'opinione poi
Cecina Kyenge Brando beni Fay e natanti Petrovici inquadrando il decisivo tema del ruolo dell'Europa sui sul nodo migranti
Credo poi si debba accettare la sfida dell'aiutiamoli a casa loro ma facendolo davvero non limitandosi ad uno slogan spesso consolatorio o dilatorio
Vanno costruite le condizione le coerenze perché ciò accada con alcuni interventi in particolare quello di Paolo Morozzo vogliamo sottolineare l'urgenza di un salto di qualità delle politiche di cooperazione e aiuto allo sviluppo
A che punto siamo cosa si può fare di più e meglio sui due temi cruciali l'Africa e il Mediterraneo assumendo anche il punto di vista dei nostri interlocutori della riva sud sono grato all'ambasciatore della Tunisia Roma muezzin Haugwitz di essere qui tra noi il successo del processo democratico a Tunisi è un traguardo anche nostro ed è parte delle risposte giuste ai fini di un partenariato sempre più proficuo
Sul piano interno il punto di partenza sta nel non eludere Manzi assumere pienamente il tema del disagio popolare del mondo del lavoro verso immigranti
Stiamo tardando ancora troppo davvero
La cultura democratica e progressista deve guardarci senza esitazione cogliendo il nucleo politico ed economico che genera la paura ossia le crescenti disuguaglianze sociali
Vero filo conduttore di tutte le tensioni e fratture del nostro Paese dell'Europa
Su questo tema parleranno in vari momenti del seminario Andrea De Maria Luigi Manconi emula il è la cui mi sindacalista della CGIL se far sine Gachet ci racconterà le storie dell'immigrazione dal di dentro
E monsignor Matteo Zuppi illustrerà la posizione della Chiesa e il messaggio di papa Francesco
Insisterei nel dire che ci serve anche un giudizio documentato sulle politiche di accoglienza nazionali e locali sulle loro potenzialità e insufficienze
Le deficienze dell'accoglienza contribuiscono non poco a rafforzare le paura degli strati più deboli perché trasmettono l'idea di un fenomeno non gestito abbiamo quindi l'obbligo di fare meglio come aiutiamo i comuni le regioni come coordiniamo Enti pubblici e volontariato quali incentivi quali risorse servono come costruiamo una politica sociale più moderna non basata solo su pensioni e ammortizzatori ma allargata alle nuove grandi emergenze
Su questi altri interrogativi ascolteremo subito Virginio Merola e stasera David Sassoli Domenico Manzione Sandra Zampa Stefano Bonaccini
Svolgeremo infine una riflessione sui rapporti politici e parlamentari sulla centralità del tema migrazioni per le prossime alleanze e di programmi elettorali
Marilena Fabbri tornerà sulla battaglia emblematica dello ius soli che noi vogliamo davvero portare in fondo
Con una convenzione tale che ci sembra persino riduttiva quasi una diminutio una motivazione che ci spinge essa concludere questa battaglia giusto per provare a riannodare i rapporti dentro la sinistra
Bene ovviamente ogni rilancio unitario è una posizione che sosteniamo da sempre
Ma la cultura che sottenda lo ius soli è qualcosa che va al di là delle tattiche politiche è uno di quei punti forti che ci danno identità riconoscibilità e credibilità con gli oneri e gli onori che ne consegue
La giornata sarà chiusa dalla tavola rotonda con Andrea Orlando Romano Prodi e monsignor Nunzio Galantino
Ad essi spetterà il non facile compito di trasformare gli stimoli della discussione in suggestioni per l'azione la cosa di cui più abbiamo bisogno
Ho finito lanciamo da Bologna l'idea di fare del tema migrazione uno dei punti alti della campagna elettorale
Con una grande iniziativa italiana europea coraggioso intelligente concreta che promuova l'obiettivo di un governo sociale largo responsabile del fenomeno
Un grande appuntamento nazionale che potrebbe tradurre in pratica una delle idee più originali che Andrea Orlando ha sostenuto nel recente congresso quella di primarie tematiche che coinvolgano iscritti militanti e simpatizzanti nel costruire
Da protagoniste dal basso la linea del partito ed è la linea della nostra del nostro campo culturale e non solo le liste di candidati alle varie scadenze elettorali
Bene il materiale non manca cominciamo dunque il nostro lavoro
Grazie caldo Martina adesso la parola per un saluto al sindaco di Bologna Virginio Merola
Care compagne cari compagni benvenute in Benvenuti davvero a Bologna un saluto particolare al nostro ministro un ben trovato all'ambasciatore di Tunisia
Credo che sia un tema questo delle migrazioni che ci poniamo tutti amministratori e politici fronde ora da vera dalla quale dipenderà come sappiamo la convivenza civile nelle nostre città e negli Stati europea oggi a fronte amo insieme affronterete questo tema da diversi punti di vista con ospiti qualificati cercano di fare qualcosa che in pochi provano a fare in questo determinato periodo storico
Sostanzialmente il nostro partito le associazioni impegnate su questo tema capire e quindi agire capire a dire
Non fa un fatto fondamentale l'emigrazione il modo di affrontarle hanno mutato l'agenda politica come sappiamo di questi anni
Con esiti di cui non possiamo essere soddisfatti vista la situazione europea e visto il dibattito nel nostro Paese
Credo che dobbiamo al contrario essere preoccupati per questo abbiamo tutti assieme il compito di invertire una rotta da questo punto di vista dobbiamo essere soddisfatti per il voto del Parlamento europeo che ha dato il suo via libera ai negoziati con il consiglio la commissione sulla riforma del Regolamento di Dublino
Questo voto ha in sé una valenza storica visto che la modifica più netta è anche quella più attesa
Stabilisce che il paese in cui o richiedenti asilo arriva per primo non sei più automaticamente unicamente quello che deve valutare la richiesta di asilo
E solo uno a mio avviso degli aspetti positivi di questa proposta ma sappiamo che la battaglia vera sarà in seno al Consiglio europeo e i rischi che la riforma venga abbassata sono tanti nella nostra città di Bologna abbiamo prova ha provato ad affrontare il tema dalla presenza dei migranti
Indicando una strada l'ho fatto chiedendo al governo di chiudere il CIE di via Mattei per trasformarlo in una bara di transito per i migranti in questi anni abbiamo gestito in modo ordinato l'afflusso delle persone
Trasformando un luogo di sofferenza in un luogo dove anche tra qualche difficoltà quando la pressione la multa è stata mostrata capacità di accoglienza e di umanità
Questo tema e il modo di affrontarlo Attraverso anche il nostro dibattito politico e l'esempio di questi giorni credo
Sia evidente
Abbiamo bisogno di volontari tenacia per determinare una politica migratoria dell'Italia come sta facendo a mio avviso il nostro ministro interno Minniti su un su questo tema attualissimo
Dalle nostre parti non lo definiamo non sanno pragmatismo
Ma questo sano pragmatismo
Non è proprio perché Sarno
I sente anzi da preoccupazione per i diritti
Egli ha avuto il merito finora di fare emergere una questione italiana in Europa
Anche se forse suscitata Dinoi diverse reazioni io credo che ci indichi una strada a quale accennava Claudio Martini il punto non è dividersi
Tra accoglienza qui o accoglienza a casa loro il punto è governare questo processo agendo su entrambi i punti e insieme accentuare
Di ordinare e dare spinta propulsiva più forte alle nostre politiche di integrazione da sindaco credo che non sia possibile
Continuare ad attendere nelle nostre città cresce un sentimento di risentimento si amplificano le preoccupazioni e abbiamo il dovere di farsene carico perché altrimenti si imporrà sempre chi propone soluzioni semplici
A problemi complessi
Soluzioni che magari sono impraticabile impossibili da raggiungere ma con confidando sul fatto che queste soluzioni semplici e inattuabili si comprenderanno solo dopo si è votato
Penso che abbiamo il dovere di non dividerci su un tema come questo di capirci e di agire
Nella nostra città come in altre esiste un patrimonio di sapere e di buone pratiche per quanto riguarda l'accoglienza
Le racconterei che oggi nel corso dei tavoli che sono stati organizzati delle sessioni specifiche e importante per me che questa giornata sia stato organizzata Bologna
Questa è la città metropolitana dove abbiamo voluto con tenacia il primo sparo metropolitano
In Italia
E mi permette di accentuare un aspetto che spero si è tenuto in considerazione nel vostro convegno di oggi
Lei cita la loro autonomia
è il tema urgente di un'agenda urbana nazionale
Questo tema ed avendo orrende evidente quanto sia importante nel nostro Paese smetterla con una sull'azione continua fra ipotesi neo centralistiche e improbabili scenari federalista ICI
Far riemergere con piena evidenza la necessità di un forte rilancio delle autonomia di quella bella parola che usavamo e che oggi ritrova secondo me tutta la sua centralità una agendo rubare nazionale una battaglia per la democrazia perché questo si tratta se vogliamo parlare di convivenza per i prossimi anni si gioca nelle città
Nella vita quotidiana delle persone
E quindi è è assolutamente importante che nei nostri programmi non su questo si segni un'inversione di tendenza
Ripeto puntando sulla fatto che le città per tanti motivi non solo questo dell'immigrazione debbono essere i motori di un nuovo sviluppo del nostro Paese quindi la questione delle città sta sempre più coincidendo con la questione democratica nel nostro nel nostro Paese
E chi come me ha sostenuto le posizioni che oggi qui sono rappresentate dal ministro Orlando bands eccetera
Non può non sottolineare questo tema dall'agendo rubare nazionale questo tema dell'uguaglianza
La mia città
Andrea oggi terrà fotografo così abbiamo molti operosi
Che stanno nel mondo cattivo e globale si danno da fare ed esportano insieme a una parte del mondo le professioni che si sta aggiornando
Abbiamo avuto un aumento dei poveri anche se non in dimensioni come nel resto del Paese e poi abbiamo una zona dove è possibile che ci sia il ceto dei rancorosi
Il setto medio impoverito
Che ha fatto la forza di questa città e continua a farlo quindi il tema è come costruire secondo me nelle città questa nuova alleanza
Tra operosi
Cittadini che vogliono collaborare per il bene comune riducendo i tassi di rancore il nostro vescovo se la può cavare dicendo beati gli ultimi che saranno i primi
Io penso che noi dobbiamo aggiungere bisogna dare anche una risposta ai penultimi che ci chiedono e io
Questi penultime devono essere al centro della nostra attenzione e quindi quando parliamo di eguaglianza
Abbiamo qui la chiave per dire che il mondo non si può dividere fra stranieri
Inattivi il mondo si deve dividere tra chi sta sopra e chi sta sotto
E quindi evitare tutta centralità al tema dell'istruzione della sanità
Del lavoro e della casa intorno al quale costruire un progetto condiviso tra nati qui non nati qui cittadini
Che vogliono giustamente aveva risposte i loro bisogni
Loro io i loro diritti
Da qui tutto il mio sconcerto Orlando lo sa
Rispetto a una discussione che fa balenare il fatto che la chiave di volta per prendere i voti sarebbe quella state tranquilli riduciamo le tasse per tutt'
Questo è lo sconcerto forte
Perché il Bologna vive del fatto che noi la principale in lingua di equità la raggiungiamo colpendo l'evasione fiscale
Per i nostri dati di questo ne sono orgoglioso e la vive sul fatto che il principio chi ha di più deve pagare di più
Finora non è stato messo in discussione nel senso che su questo i populisti non fanno breccia rispetto ai servizi che riusciamo a garantire quindi attenzione ho visto che si torna dall'America
Dopo aver detto peste e corna di tutti dicendo che bello tran-tran
Quindi c'è una battaglia politica e culturale forte da fare
Credo che le posizioni di dance siano quelle più adeguate però credo che spetti hanno il compito di convincere questo benedetto il centro sinistra
Che se si va alle elezioni
Pensando di schivare l'oliva e non affrontare determinati temi saremo condannati a fare la fotocopia della destra e quindi perderemo ho fatto un appello pochi giorni fa natanti parlamentari nostro partito c'era anche Sergio noi vogliamo che sia approvato lo ius soli
Abbiamo dato fiducia su tante cose diamoci fiducia su questo perché questi ottocento mila cittadini italiana al quale non riconosciamo la cittadinanza sono un investimento
Per il futuro di questo Paese e per una vera battaglia di di di civiltà ecco questo mi sentivo di dire da questa città che continua a essere una frontiera di buone pratiche e anche di contraddizioni oggi ho parlato molto di più delle contraddizioni ma perché penso che abbiamo l'occasione insieme di aggredirle con la necessaria capacità che ci che ci può contraddistinguere se come sinistra comprendiamo che
Lo so che Andrea si sta provando io lo ripeto ogni volta se comprendiamo che osiamo plurali e decidiamo di convivere insieme diamo l'esempio su questo oppure questa sinistra rischia di essere emarginata per un lungo periodo dalla storia di questo Paese io sono fiducioso
E spero che riusciremo insieme a al finire questa rotta
Per il futuro del nostro Paese
Ringrazio Virginio Merola per il suo saluto viatico alla ai lavori di oggi io a questo punto facciamo un cambio di tavolo
Andiamo alla costituzione del primo focus della giornata sul contesto internazionale chiamerei qui al tavolo con me Salvatore Ippolito esperto di politiche migratorie
Riccardo Clerici responsabile Ufficio protezione un UNHCR
Paolo Morozzo Della Rocca della Comunità di Sant'Egidio l'ambasciatore la Tunisia in Italia muoversi da un prego
Siamo un po'in ritardo con la tabella di marcia quindi cercheremo di essere di essere rapidi dare fondo a tutte le nostre doti di di sintesi
Il e tema di questo incontro è appunto il contesto internazionale e la reazione dell'Europa di fronte al fenomeno migratorio
Va da sé che il fenomeno migratorio è per sua definizione diciamo otto evidente un fenomeno transnazionale perché consiste nel superamento di un confine ma c'è anche un tema di relazioni internazionali di convenzioni internazionali di Politiche Europee per esempio che condizionano in maniera forte quello che noi riusciamo a fare nel nostro Paese e su questo cercheremo di mettere a fuoco alcuni elementi importanti io darei subito la parola
A Salvatore Ippolito che collabora con coordina il progetto vecchio più del futures qua accanto a me e alla mia destra che si occupa soprattutto di assistenza al ritorno ai Paesi di origine via rimpatri e che quindi ci può dare un punto di vista interessante su cosa succede fuori dei confini italiani cosa succede nei Paesi di origine e su cosa ci dobbiamo interrogare rispetto a questi fenomeni per poi riuscire a mettere in campo le strategie migliori nella nella nostra azione nel nostro Paese
Grazie
Compito arduo
Perché mi tocca un po'banalizzare da via con i lati mi dispiace però è inevitabile
Quando si parla di immigrazione ormai diventato un tema di grande interesse e purtroppo quando i temi delle grandi interessi abbiamo una moltiplicazione di esperti su questi temi
Che complicano un po'l'argomento si è parlato di migrazione qui dal dalla mattina alla sera insomma con un effetto anche mediatico però per rimettere le cose in ordine migrazione sempre state ci sarà sempre lo sappiamo sono tutti figli di immigrati di fenomeni migratori
Però attualmente negli ultimi venti trent'anni nel mondo se no migratori rappresenta il tre per cento della popolazione mondiale quindi siamo sempre attorno a duecentocinquanta milioni il persone che sono nati in un Paese diverso da dove stanno
Mettiamola così questi Almirante no
Cesta in un Paese dove non
Quindi parliamo di in grande numero perché esso duecentocinquanta milioni però è una cosa più o meno stabile nel tempo aumenti sarà perché aumenta la popolazione a Montreal mondiale ma in percentuale siamo sempre attorno al tre per cento
I fenomeni migratori cambiano anche di di origine di di caratteristiche perché molti di questi sono dovute a a a movimenti reali di bilanciamento dei vari mercati del lavoro immigrazione economica come come si suole chiamare altre son dovuta a fenomeni contingente insegue R. calamità è un fenomeno nuovo e quello della migrazione dovuta alla alla al al gli effetti del cambiamento climatico e quindi quello che qualcuno vorrebbe chiamare rifugiati ambientali
Che sono fenomeni che già comincia a muovere vedere con una certa insistenza ecco questo per diciamo e tutta la a fare di cui stiamo parlando la migrazione la cosa più preoccupante
Le agenzie internazionali umanitarie calcano attorno a cento ventotto milioni invece le persone centoventotto milioni le persone che in questo momento sono folla per un motivo o un altro la guerra terremoti disastri vari naturali inondazioni cambiamenti climatici ma soprattutto guerre e queste persone sono sfollate sia all'interno del proprio Paese sia quando ce l'hanno vicino a una frontiera passando la frontiera Denton rifugiati questa è l'unica differenza che stiamo vedendo
Perché è cambiato molto anche lo scenario internazionale su un rifugiato è il migrante economico molte volte rifugiati sono obbligati a rimaner nel proprio Paese
Perché non hanno una fonte vicina quindi
Voi pensate alla Siria
Cinque milioni sono fuori però non ce ne saranno nove milioni che sono all'interno sfollati non aveva una volta una frontiera vicina o r fonti erano bloccate per cui non potevano andare all'estero
Le cose son cambiate anni fa rifugiato erano casi individuali l'Italia
Ha ha firmato la Convenzione di Ginevra solo negli anni Novanta in strada novanta firmato il protocollo di New York per cui accettava rifugiati di origine varia
Quindi
Però parlavamo di qualche centinaio all'anno
Non era un Paese che era coinvolto nel grande movimento dei dei rifugiati e neanche nei grandi movimenti migratori se non in città non in entrata in Italia
Ecco questa che un po'lo scenario seicentoventotto milioni di persone che sono forzate a muoversi non sono quei migranti che dicevamo prima
Ma sono questi che hanno una contingenza
Su cui non è che si può fare un grande disegno strategico di lungo periodo
Perché normalmente che scatto per un motivo convincente spera di poter ritornare indietro appena possibile
Per questo anche le scuse Nestore qualche anno fa
Sur la nostra crisi demografica e l'uso dei siriani in Germania
Rimpolpato alla demografia di un Paese Sempronio poi cinica
Perché si suppone che in Siria appena la situazione si stabilizzerà più parte dei filiale loro vorranno vorranno tornare
Indietro e non l'abbiamo visto io fu quarant'anni di attività con l'agenzia delle Nazioni Unite in giro per il mondo tra cui la gran parte lo ha fatto con l'UNHCR le
La cosa che noi possiamo dirvi è che i conflitti e finiscono
Uno di questi è stato in Mozambico
Quasi due milioni di rifugiati all'estero ma finita la guerra
La maggioranza stragrande maggioranza è tornata indietro la stessa azione sia sa che ne grandi conflitti del dell'Africa centrale
Se il ruandese anche loro son tornati indietro Pelé son cose un po'diverse il piano lungo termine migratorio o un oggetto migratorio può farla anche un rifugiato che alla fine decide di rimanere il all'estero per ragioni varie però l'arte la maggioranza di chi scappatoie questioni contingenza di conflitto soprattutto normalmente torno indietro i nostri kosovare sono tornati indietro
Ne avevamo settecento mila in Albania quasi tutti son tornati dall'Albania Kosovo c'è un piccolo gruppo che si è aggregato al movimento migratorio di lungo termine
E quindi è rimasto in Europa presidente non da noi
Ma in Germania Svizzera dove già avevano dei preesistenti gruppi di il forte emigrazione
Quindi questo permette un po'di ordine nella nell'aspetto attuale quelle tra questa massa di persone che si perché scappano nei vari conflitti poi ne abbiamo sessantacinque mila che son proprio quelli che non si sono scappati perché temono della loro vita su questi sessantacinque milioni Perrone
Sessantacinque milioni ventidue milioni su quelli che sono all'estero che mi sorge
Su Dubai parlerà molto nostro amico della venne a che si è Riccardo
Ecco
Su queste persone qui noi abbiamo un problema
Perché normalmente
Le persone che scarpe passo una frontiera vanno vicino dove si può fare un'accoglienza immediata perché come dicevo prima aspetto vedere quanto tornare indietro nel paese di origine
Dove sono in questo momento sono sparsi un po'sui vari continenti ma soprattutto il Paese che ne ho spedito in questo momento e la Turchia
La Turchia c'era due tre milioni
Dei rifugiati sul proprio territorio
E abbiamo visto che se non si fa un negoziato serio con la Turchia
C'è la tentazione da parte di quel governo via dire una porta
è un milione nel due mila e quindi sono
Passati
Io non c'ho mai creduto che era un movimento spontaneo perché siriani in Turchia ci sono da un pezzo da quando è cominciato il conflitto
Quindi se qualcuno lì spinge a muoversi poteri c'è un interesse a farlo
Improvvisamente quello che era un piccolo movimento i siriani verso l'Europa per ricongiungimenti familiari varie
O tentativi di fare una migrazione di lungo periodo è diventato un flusso enorme che ci ha messo in ginocchio
Ha messo in ginocchio l'Europa
E tutti i Paesi del Mediterraneo cominciando dalla Grecia perché ha creato un fenomeno a cui non eravamo abituati
Certo finalmente siamo trentatré come tutti gli altri Paesi vicine conflitti sì travolti dall'entrata massiva a una frontiera la Grecia non se l'ha fatta la la l'Ungheria non ce l'ha fatta sbandamento e tutti dicevano voglio andare in Germania
E quindi noi abbiamo avuto uno scenario un po'particolare
Però questo è uno scenario contingente
Qui dobbiamo la Turchia un altro paese che ospita milione di rifugiati distante col conflitto con l'Afghanistan vicino
E poi abbiamo altri paesi tempo libero sempre questi piani la giordane sempre così reali
E poi ne abbiamo un problema molto più vicino
L'altro ieri hanno pubblicato i dati due gli M Organizzazione internazionale delle migrazioni è riuscita a a definire un numero di migranti stranieri presenti in Libia in questo momento
Quindi li li li mette attorno a cinquecento mila
Di presenza attuale Libia
I cinquecento mila non credo siano cioè i nostri interessi non so tutti lì aspettando barcone
Per andare via
Più della metà sono egiziani
E di nazionalità preesistenti a questa ultima infrastrutturazione come la chiamano questa ultima fuga attraverso libica
Se parliamo di di vecchie migrazione
I libri cioè quelli che fanno funzionare il Paese perché l'idea senza questi migranti della Libia non avrebbe mai e non vada avrà neanche nel futuro capacità di autosostenersi perché funziona così libici son poche l'economia enorme
E quindi è comunque esito del Golfo dove ottanta per cento popolazione immigrante
Queste gli Emirati Uniti il Qatar vivono così l'Arabia Saudita per chi fa tutti i lavori sono migranti
E Libia era così anche prima c'erano più di un milione e mezzo egiziani che mantenevano la l'infrastruttura del
Più qualche centinaia di migliaia di tunisini per dire quelli che son vicini che mantenevano i quadri medi dell'impresa e delle dei vari servizi e poi c'era una massa un milione subsahariani
Che liberamente entravano nel nel in Libia per fare tutte le altre attività di manodopera servizi utili
E di mantenimento del Paese delle varie infrastrutture questo era e questo tornerà pena simili bontà dei signori che hanno creato quel disastro in Libia
Ci sarà una stabilità che permetterà di nuova alla Libia verso un Paese una economia forte
E con una capacità ricettiva immigrazione che non ci interessa direttamente
In questo caso poi la della metà esserci cinquecento seicento mila migranti identificati
Saranno non ti come dicevo prima soldi preesistenza e non sono interessate al al barcone che scappa che parte dalla LIPU
L'altra metà probabilmente sì perché si tratta di subsahariani
Ho di nuova entrate Libia perché l'idea si è aperto un corridoio
Di fuga
Ed emigrazione irregolare
E questo è quello la situazione attuale aprì dovremmo prepararci
A tutta questa
Tutta questa storia assieme
Non ha molto a che vedere
Come dicevo prima con la fuga di guerra
Pensiero valide un caso particolare che la Libia siccome destabilizzata apre un corridoio
In quel corridoio nomineremo entrare alcuni che sono legittimamente persone che richiede richiedono una Sivo
Molti di questi sono dei veri tre
Però la maggioranza vedo nulli un canale migratorio
Fatti nostri arrivi sono categorizzati come nigeriani il primo gruppo
Bangladesh
Ci sono gli eritrei ovviamente
Ci sono anche un po'di sudanesi che legittimamente cerca una fuga dal conflitto
E altri i numeri molto inferiori che vengono da da vari conflitti però il grosso problema che noi abbiamo il leader di questo movimento e stiamo osservando sono paesi che su cui noi dovremmo fare un programma di lungo termine secondo me
Di una migrazione
Controllabile controllata razionale è utile a tutti
Sì emigranti sia noi
Quindi la Nigeria debba essere dell'Africa occidentale
Con cui dovremmo aprire un un negoziato molto più importante di come si fa adesso come abbiamo cercato di fare con un paese del Nord Africa
Tipo la Tunisia è molto interessante che abbiamo qui l'ambasciatore della Tunisia il perché
Questo è uno dei Paesi con cui l'Italia deve interagire per forza ma non per svuotarlo e avere i loro migranti da noi
Ma per riuscire a stabilizzare un movimento fruttuoso per il mio Paese
Aprire un canale in vegetazione
Ecco
Questo un po'la lo lo scudo lo scenario globale a cui siamo presenti quindi la nostra migrazione attuale che l'emergenza
Attraverso la Libia
Si unisce alla migrazione che abbia avuto negli anni passati con ammirazione di tipo economico e è stata fatta anche quella di in Tibet di tipo spontaneo non è stata mai programmata
L'abbiamo tutto un pacchetto migratore del più cinque milioni migranti in Italia che sono arrivati per i fatti loro
Hanno scoperto loro
Il segmento del mercato del lavoro dove incunearsi
Non l'abbiamo programmato ci sono creati interi settori del lavoro proprio delle badanti assolutamente in modo spontaneo
Senta se lo son fatte basso il rumeni
Moldavi lo Krajina si è trattenuto questo ma è già stato molto importante autonomo spontaneo è molto caotico anche che noi abbiamo regolarizzato con le varie sanatorie
Poi c'è ovato quei flussi organizzati e abbiamo non hanno avuto molta fortuna però almeno era un'iniziativa politica interessante a qui dovremmo ripensare nel prossimo futuro regolarizzare le con le quote migratoria
Ed evitare chi vuole migrato dalla Nigeria dovrà farlo in questo modo assurdo diventando rifugiato
Anche perché poi
Nei due anni passati abbiamo ricevuto quaranta quarantacinque mila nigeriani
I quali sfortunatamente passando per il canale dell'asilo saranno quasi tutti i delegati e poi ci ritroviamo con un decreto di espulsione o con un po'a un foglio di via
E poca possibilità di pianificare qualcos'altro
Perché non abbiamo un'altra via per mantenerli qui a meno che qualche fortunato riceva o via ricorso ovvia della terza commissione un un permesso umanitario
Che il quadro regolarizzò un po'in termini brevi come migrante occasionale e di corto periodo se non trova un permesso di lavoro poi si deve discutere sul permesso di di soggiorno quindi voglio finire su questi su questo aspetto
Abbiamo quinte le due migrazioni nostre che sono state sempre fatto in modo caotico purtroppo l'ultima e sfruttamento drammatica perché arriva con con i disastri che abbiamo pellicole morte sul Mediterraneo e si confonde molto con la richiesta d'asilo però che non è la stessa cosa
E quindi dobbiamo regolarizzare tutta questa partita secondo me arrivare a vedere un po'più chiare su cosa fare e pensare molto anche a accertavo usare finisco la l'arrivo di queste persone come una specie di processo formativo
Perché non pensare molto investire sulla formazione di queste persone anche per reinserirli R. integrale nel paese di origine
L'iniziativa quale partecipò personalmente anche io che su queste ritorni volontari assistiti oralmente siamo numeri piccole ancora
Però sono significative del fatto che qualcuno che ridisegna la propria integrazione nel suo paese d'origine c'è
Abbiamo rimpatriato qualche decina qualche centinaio di nigeriani
Altre senegalesi erano venuti credo la speranza di riprodurre un certo una certa informalità del lavoro di certe periferie urbane africane in Italia i venditori di strada per esempio il piccolo commercio eccetera
Molte di queste Sone hanno approfittato del soggiorno Peter more qualcosa nelle loro idee e hanno disegnato un progetto il re integrazione
Pochi soldi che abbiamo però con quei pochi soldi e molta gente è riuscita a rientrare
Se questo diventa un trenta interessante
è un una review investimenti importanti da parte da parte del governo italiano soprattutto dall'Europa legata al fatto che come sapete noi abbiamo una delle più europea
Ci obbliga ai rimpatri
Sembrava quasi che quei ce lo dimentichiamo segnalerete al due mila otto che disse figli e
Non è munito presso il giorno i Paesi membri sono obbligati
A rimpatriare
Obbligato per questo si dice tutto il meccanismo dei centri di detenzione in quasi tutti i Paesi CGIE Cpr chiamata di come volete però uno schema di limitazione
Della fuga di chi non ha diritto di stare ci deve essere secondo le regole europee
Infatti c'è il rimpatrio forzato si fa in modo organizzato anche dei Paesi europei su cosa di cui si parla poco perché son cose che non piacciono però esistono
L'Italia quasi un procedimento infrazione credo qualche tempo fa
Perché non emetteva un sacco di espulsione però rimanevano sul territorio e quindi se rimango sul territorio passano gli altri paesi e poi c'era il meccanismo Dublino che terrà rimando indietro quindi e ricominciamo tutta la tragedia questa un posto enorme
è un costo enorme
Ora al superamento di Dublino sarà interessante però stabili sarà più o meno quello che si sta facendo adesso ci ha permesso una un ricollocamento equipaggi equiparare un po'la la pressione nei vari Paesi quando ci sono molto richiesta d'asilo però non cambierà così drammaticamente così come adesso non è che adesso tutti quelli che arrivano riceverà nel paese dove andare non credo succederà ma quindi questo è un po'la la per l'altra cosa che mi premeva un po'DR in tutti gli arrivi che ne abbiamo breve tra Libia in grande conflitto ma la Libia non l'abbiamo richiesta d'asilo
Chiedete il perché
Cioè il libico sarebbe quello legittimata scappare da lì perché si spara un po'tutti gli angoli del Paese noni abbiamo uno degli assi
Se ne vanno nei Paesi vicini perché sono sostenute da loro quel rimanente quel fare
E definisce lì la storia un altro paese che avrebbe legittima nel sistema di fuga per per per poca capacità di reddito che nel Niger invece è un transito mi Gerini sono pochissimi e arrivano fino sono unità non abbiamo un grande fuga da un Paese poverissimo comincia anche lì dovremmo chiederci perché i nostri emigranti o quelli che seguiva migrazione economica arrivano da Paesi che sono più o meno che hanno un reddito più alto per Capital la Nigeria che un Paese ricchissimo però con squilibri regionali enormi è una grande povertà nell'Antonio Russo
Questi sono i temi che dovremmo trattare io credo che grazie
Grazie mille a Salvatore svolto per il quadro che ci ha fatto adesso passo la parola Riccardo Clerici che responsabile Ufficio protezione
Dell'UNHCR l'Alto commissariato per i diritti umani delle Nazioni Unite
Come dire svolge un un un azione di sostegno alle istituzioni al Governo del nostro Paese come gli altri paesi ma anche ha un ruolo di garanzia qui di monitoraggio i verificatori
E il fatto che quell'equilibrio così difficile che ha sempre c'era un meccanismo efficiente di valutazione delle richieste d'asilo in un momento in cui queste richieste al nostro Paese sono numericamente esplose
E il rispetto dei diritti umani sia effettivamente
Rispettato piccato Klee
Grazie buongiorno a tutti bentrovati grazie dell'invito
Il collega Salvatore c'ha dato tanti numeri quindi ha fatto una non ci ha dato una visuale molto concreta io farò alcune osservazioni alcuni commenti più generali su cooperazione pare riuscito
Fatemi fare una premessa iniziale che
Fatta anche dal senatore Martini oramai positivo osservare che inerenti sul tema immigrazione oramai siano state mainstream
Concetti come l'immigrazione resterà con Noemi ci segue un fattore che non cambierà anche non c'è una soluzione semplice la complessità del fenomeno e importante partire con questa premessa
Soprattutto quella della migrazione che c'è sempre stata continuerà ad esserci
Spesso si cercano o utilizzate varie metafore per qualificarla quella forzata e quella volontaria l'acqua questa questa fluidità oggi ve ne propongo una migrazione anche quella forzata ma non solo come meccanismo di contrasto liquido a contrasto cioè come strumento che permette di evidenziare la salute della comunità internazionale dei singoli Paesi evidenziando dove ci sono quelle patologie ma anche dove ci sono opportunità e situazioni di salute questa nel mondo del lavoro le guerre i regimi politici
Il panorama internazionale quello con cui vorrei riflettere con voi appunto il concetto di cooperazione che nella convenzione di Ginevra è fondamentale ed è parte del nostro ruolo pudica non sia come diceva
Lo Giudice
Coop azione internazionale declinata poi in vari modi solidarietà responsabilità e dirvi anche in maniera più dettagliata
Settembre due mila e sedici New Yorker gli Stati ci riprovano e rilanciano la sfida per un'azione collettiva per affrontare i temi della migrazione e dell'asilo
Non ovviamente vediamo questo a questa iniziativa in maniera costruttiva e positiva
Perché
Perché essi c'è l'intenzione di mettere insieme i vecchi strumenti già testati ad alcuni nuovi e creare un nuovo prospettiva di gestione del fenomeno quali sono questi elementi tramite la risposta di crisi dei rifugiati e il così detto Re Fiji compatta che dovrà essere presentato l'anno prossimo l'idea e di avere quella solistico anche qui niente di nuovo
Ma rivisto rivisitato con misure di prede medio lungo periodo che riguardano la società nel suo complesso ogni attore della società è responsabile del Polo osso Saiti approach così viene definito da Società Civile a tutta una serie di interlocutori
In maniera olistica su toccando tutti i settori quello economico quello culturale e quello sociale quello politico queste sono le premesse lavoro che si sta facendo certo è che quando poi si Suma sulle singole crisi potremmo parlare della Libia lungo
Questi propositi vengono fortemente testati e messi in discussione ora sulla Libia potremmo parlare già Salvatore l'ha fatto per ore io vi invito settimana prossima
A sintonizzare di su col senatore Manconi perché il nostro rappresentante in Libia tra l'altro un italiano Roberto Mignone sarà audito e fornirà un resoconto un po'più completo di della situazione limite di quelle che sono le ultime vicende
Cooperazione quindi internazionale il tema qui è sicuramente sui contenuti ma siccome il tema immigrazione e l'asilo è talmente complesso che non dobbiamo opporci l'obiettivo di trovare delle soluzioni ma dei meccanismi di dialogo e di trattazione del tema immigrazione e asilo come un percorso un percorso la natura delle partnership internazionali spesso si legge anche nell'iniziativa europea il così detto partnership framework
Lanciato dal vicepresidente Mogherini di win win situation cioè una soluzione positiva
Per i due interlocutori spesso la commissione uno Stato un altro Stato beni diciamoci che la natura delle partnership della cooperazione non è solo bilaterale tra gli stati per essere effettiva noi dovremmo perseguire una win win win win win situation in cui gli altri interlocutori sono i rifugiati migranti le comunità locali
L'ambiente eccetera eccetera eccetera quindi teniamo presente la natura di queste partnership come un dibattito aperto un esercizio continuo di compromesso e di negoziazione
Quindi quello che è importante sono sì le misure ma gli strumenti di verifica a livello internazionale e nazionale che la cooperazione sia efficace sia giusta sia equa e questi sono vari
Sono le istituzioni democratiche o le istituzioni in generale pensiamo non so a alla passaggio parlamentare sugli accordi di riammissione
è l'informazione è la stampa è sicuramente la politica
è anche il quadro normativo pensiamo al ruolo che ha avuto in Europa la Corte europea dei diritti dell'uomo il famoso caso io sì con gli altri
Una narrativa non di Europa o Paesi più sviluppati verso i Paesi di transito questa narrativa e questo modo di approcciarsi quando voi sentite la parola cooperazione fatto una valutazione di cosa mi viene in mente così un'autoanalisi
Deve essere una cooperazione che funziona in maniera diversa
Si dice su questo aspetto della natura delle partnership anche noi spesso lo diciamo che il tema dell'asilo è stato politicizzato
In senso negativo lo si dice perché ahimè come è stato detto in precedenza tutta una serie di conseguenze sulla consenso sul dibattito politico io trovo che sia positivo che il tema asilo rispetto anche anni passati sia adesso
Soggetto di analisi perché è un'opportunità di incontro o di scontro di informazione e di ragionamento
Questo sulla natura delle partnership qual è lo scopo di queste della cooperazione internazionale se vogliamo che sia in futuro vincente BPER UNHCR
è chiara innanzitutto tener presente le Solone si parla spesso di flussi misti come diceva Salvatore rifugiati e migranti economici definizione che serve ma che poi nella sostanza
Molto sottile per certi aspetti flussi misti però flussi sempre di persone l'elemento individuale delle migrazioni non va mai sottovalutato bene la macro analisi la metanalisi ma anche quello personale per UNHCR lo scopo delle partnership
Innanzitutto ovviamente occuparsi delle cosiddette cause fondamentali in inglese dicono le Ruth così tema compreso ecco perché è un percorso lasciatemi dire senza fine
L'altro concetto fondamentale quello della condivisione della responsabilità Salvatore ha citato i sessantacinque milioni di persone diciamo di nostro interesse i rifugiati le persone si forzate
Uno l'unica altra cifra che videro quella che noi diciamo spesso le nostre portavoce il preside la presidente Boldrini prima adesso Carlotta Sami che il più dell'ottanta per cento di queste persone non sono nei paesi di sviluppati ma stanno nei paesi di transito o nei paesi adiacenti in via di sviluppo alle zone di crisi
Quindi condivisione della responsabilità deve essere lo scopo di qualunque partnership
Nella comunità internazionale e un terzo aspetto per ciò che riguarda lo scopo di queste partnership è chiaramente garantire accesso diritti e rifugiati accoglienza servizi
Ma anche canali d'ingresso sicure sono sicuro che l'amico Paolo poi ne parlerà il re insediamento il ricongiungimento familiare i canali umanitari sono strumenti in cui la cooperazione deve dare un segnale forte di credibilità altrimenti quelle politiche solo di contrasto ossa se non sono
Se non hanno a titolo di complementarità anche queste misure di accesso e di ingresso regolare finiranno per non realizzarsi natura scopo della cooperazione internazionale ma anche i partners chi sono i pards abbiam detto sì gli stati quelli tradizionali
Io voglio evidenziarne due
è una ruolo della società civile anche questo detto già detto ma e qui l'elemento tecnologico ci può dare un elemento di innovazione e come vediamo le partnership futuro
è nei paesi sviluppati o meno ruolo della società civile e e quindi anche dei partiti e quindi anche delle associazioni qua
Presidente Zaccaria che a nome del Cile insomma una delle tante organizzazioni Italia che ha un ruolo fondamentale unica associazione che si occupa solo d'asilo questi devono essere parte della cooperazione internazionale e l'altro aspetto i rifugiati
Dobbiamo andare oltre alla rapporto periodico dal titolo la voce dei rifugiati rifugiati parlano benissimo e benissimo mi stesso mi ha fatto dei focus group per il piano integrazione
è stato licenziato da poco e dobbiamo garantire lavorare perché i rifugiati stessi diventino linfa della nostra società civile qui e altrove
Era giunga nulla bello di rappresentatività anch'essi per poter parlare delle politiche che li riguardano
Gli ultimi aspetti in questa così breve carrellata sulla cooperazione internazionale e possibili cambiamenti
Per gestire fenomeni migratori in futuro è sicuramente quello anche della prospettiva temporale
Mi sembra sia chiaro che non possiamo creare delle partnership a breve termine per bisogno interesse contingenti di solito legati ai cicli politici
E su questo aspetto se le partnership hanno e la cooperazione una visione che va ben oltre fatemi dire l'importanza del quadro normativo perché al di là dei cicli politici noi dobbiamo ancora are
Nei una normativa internazionale bis quella costituzionale
Quelli che sono i valori e i principi spesso mi si chiederà parte anche del a dell'intervento creduto fare oggi rifugiati e migranti economici ma questa distinzione regge
Come dicevo prima ci sono delle zone d'ombra se ne può parlare ma il tema grosso è che se si vuole adesso affrontare una revisione della convenzione di Ginevra del concetto di rifugiati si rischia di avere una rinegoziazione al ribasso cioè bisogna stare molto attenti quando si vogliono rivedere in Costituzione ma i trattati internazionali alcuni principi e valori nati da crisi forte
La crisi attuale del due mila e quindici stato una crisi importante per l'Europa
Ma non forte come quelle da cui la convenzione di Ginevra Renata le ultime due considerazioni la fattibilità di queste nuove parroci
Allora penso che sta emerga con chiarezza da quello da quelle poche osservazioni con fatto di tutti quelle che sono le sfide politiche culturali ne potremo parlare però con la
Ridiciamo ci che ci sono delle sfide anche di fattibilità economica
Il Trust Fund per l'Africa sono queste risorse sufficienti e che tipo di intervento pensiamo in Africa il coinvolgimento auspicato anche dal vicepresidente Mogherini intende settore imprenditoriale con un effetto esponenziale di raccolta fondi
C'è molto da ragionare su quello che è l'impatto economico le risorse da mettere nella cooperazione internazionale
E poi sugli impegni che vengono presi in termini di fattibilità dici di cito solo le cifre del re insediamento secondo l'UNHCR ci sarebbero dei bisogni dell'insediare almeno un milione di persone
All'anno ci sono quote reinsediamento i per cento mila la Commissione europea avete visto lanciato come target cinquanta mila l'alto commissario ha chiesto che ne vengono aggiunti altri quaranta mila di posti sulla il linea del Mediterraneo centrale
Per ora ci sono trenta mila Offerte
Di quote siamo ben lontani come dicevo prima da una politica dire insediamento o di ingressi sicuri che vada compensare quelle e qui si può discutere la legittimità in modi di restrizione di controllo dell'immigrazione
L'ultimo punto la cooperazione le partnership e quella dei rischi carissimi e carissimi
Se le partnership non vengono fatte con Rispetto con questi criteri meccanismi di sicurezza possono creare più danni di quelli che invece degli obiettivi che si pongono adesso io sono stato rassicurato ma o abbiamo citato la Libia il Niger
Cinquanta milioni dell'Italia non termini Jair contrasto ai flussi benissimo
Bisogna guardare con molta attenzione i miei colleghi mi dicono che la situazione per ora è tranquilla che interventi che non garantiscono sicuramente delle fonti di reddito alternative all'indotto che vive sul sul traffico possano ingenerare di nuovo una delle tante situazioni di tensione del Nord e ricerche poi vuol dire Chadha che vuol dire sud della Libia
Tra le varie di bruchi tv in tv i tuareg e sulle mani quindi concludo dicendo che come input di oggi
Nella gestione di migrazione asilo per cui le misure nella sostanza sono tante sono contingenti variano facciamo una riflessione sugli strumenti di metodo e della cooperazione non solo come strumento ma come fine
In se stesso per la gestione di questi fenomeni grazie
Grazie volte Riccardo Clerici adesso
Do la parola al professor Paolo Morozzo Della Rocca che è responsabile parlare legale della comunità di Sant'Egidio
Chiedendogli anche alla luce di quello che abbiamo sentito e alle necessità di mettere in campo come paese delle misure che spezzi non può questo corto circuito per cui è difficile entrare nel nostro Paese e quindi è difficile entrare in modo legale l'unico strumento l'unico modo per accedere ai nostri confini eh
Quello che
E non è previsto dalle nostre leggi questo duramente che cosa comporta in relazione appunto anche alla questura la cooperazione che prima veniva veniva accennata con gli altri Paesi è cosa dovremmo fare per riuscire a
Modificare questa situazione nel senso di garantire
Una modalità più strutturata logica più efficace anche più umana più solidaristica nei nei nei limiti del possibile ingestione di costose
Bene grazie grazie anche dell'invito dell'occasione di riflessione
Uno dei refrain che accompagnano gli studi sul messo cooperazione immigrazione io non vi parlerò di cooperazione ma ti parlerò del nesso tra cooperazione immigrazione
E dice che l'obiettivo della cooperazione è quello di rendere l'emigrazione una scelta evitabile è un'affermazione che si ripete
Senz'altro non contestabile ma aggiungerei che tuttavia questa forse è la parte forse addirittura non principale
Della realtà perché la verità che sottostà questo refrain Rota è un altro cioè obiettivo della cooperazione dovrebbe essere quello di rendere l'emigrazione non solo una scelta evitabile ma soprattutto una scelta non illegale
Perché io credo che la cooperazione non serva ad abolire i flussi migratori
Anzi per certi versi un mondo più interconnesso e più solidale è un mondo in cui in futuro le migrazioni continueranno a essere importanti
Che dovranno essere legali dovranno essere più circolari
E soprattutto dovranno essere e già lo sono vedete l'aumento degli italiani all'estero nel due mila sedici rispetto agli anni precedenti
Che oggi sono in numero maggiore del numero degli stranieri regolarmente residenti in Italia
Di poco ma maggiori perché ne parliamo di un confronto tra cinque milioni e due gli italiani all'estero e poco più di cinque milioni di residenti in Italia compresi i cittadini europei
Quindi il vero tema non è quello di usare la cooperazione per abolire i flussi migratori
Ma è quello di rendere illegali di Lande due circolari e anche di renderli in un percorso nord-sud e non solo sud-sud o sud nord che è un po'diciamo lo scenario che ci lasciamo all'orizzonte
In questo senso
Parto da una riflessione su un caso di corridoi umanitari corridoi umanitari sono un'iniziativa disposto città organizzata
Per contrastare le morti in mare di un flusso particolare di migranti che sono i migranti forzati i richiedenti asilo principalmente dalla Sire poi anche da altri Paesi nello sviluppo oltre due ore
Ma in fondo qual è l'idea dei corridoi umanitari l'idea è quella di una società civile che Possa allargare diventandone protagonista
Il teatro delle operazioni con i quali governare i flussi migratori
Qual è la speranza che noi abbiamo quella che questo modello torni a essere un modello legale a regime
Tra le persone morte in mare
Ci sono molti i ventenni
Ci sono molti ventenni che hanno le loro famiglie in Italia
Sono figli già maggiorenni esclusi dal ricongiungimento familiare sono catene migratorie familiari rese illegali dalla impossibilità di un percorso di migrazione legale
Se solo noi mettessimo al rendimento
Le capacità di inserimento e di chiamata dell'emigrazione legale noi aboliremmo una fetta di quell'emigrazione illegale che nessuno fermerà mai che sono le catene migratorie familiari che hanno come Fazi come fattore di attrazione la presenza di una diaspora già ben inserita nel Paese di destinazione ma forse più in generale e qui riprendo
Ciò che diceva Riccardo forse il tema più generale è che noi oggi contrastiamo l'immigrazione illegale non illudiamoci di farla con i rimpatri
La nazionale nazionalità di maggiore l'impatto di un'Europa sono Albania e Ucraina negli atti e non riusciamo allontanarmi e quelli che mandiamo in Albania c'è una buona possibilità che rientra quindi e di rimpatri costano molto e l'Italia può passare da farne cinque mila l'anno a dieci mila ma non sarà la risposta all'immigrazione illegale
Io credo che in realtà creare dei canali di ingresso legale sia un modo di governare le migrazioni e nello stampo sia il vero modo di creare cooperazione con i paesi di de di di origine dei flussi migratori
La cooperazione va fatta
L'idea di una cooperazione affidata alle ONG è una parte minima della cooperazione Raffa
Io vorrei che in Africa ci fosse non solo più Sant'Egidio ma vorrei che in Africa ci fosse più ENEL
Anche più ENI
Anche molto di piccola e media impresa italiana che vada alla riconquista dell'Africa
Però io sono convinto che il problema non sia porsi il dubbio se le politiche di cooperazione debbano avere o non avere delle clausole di condizionalità
Ben vengano le clausole di condizionalità se queste non implicano rendere i governanti carcerieri dei loro cittadini
Ma noi dobbiamo orientare la condizionalità in modo lungimirante
Nel due mila nove il governo francese fece un accordo con il governo del Mali per il rimpatrio dei cittadini italiani soggiornanti legalmente in Francia
Ci furono immediatamente grandi manifestazioni di Mariani sia in Francia
Perché il Mali lo sapesse sia in Mali dove non potevano essere evidentemente non conosciute e il governo del Mali denunciano
A breve tempo quell'accordo col governo francese
Perché il governo del Mali sarebbe caduto
Se avesse tolto alla sua società le rimesse degli emigranti
Che sono di gran lunga il fattore di cooperazione allo sviluppo più efficace quando ho iniziato a occuparmi di immigrazione all'inizio degli anni Novanta tutti mi dicevano sì le rimesse ci sono
Ma sono una cooperazioni ragionevole perché le famiglie non sanno reinvestire
A tanti anni di distanza oggi scopriamo che la cooperazione nell'efficace tante volte quella che si realizza con gli Stati mentre le famiglie continuano a investire e continuano a investire con una certa efficacia e questo ormai i governi lo sanno e non vi possono rinunciare
Ma
Tra l'altro cura quali sono
Allora le chiavi della cooperazione le chiavi della cooperazione sono quelle di creare decreti flussi una sanatoria forse non crea cooperazione
Sanare una presenza irregolare non crea una cooperazione anche se può creare benefici per il Paese che realizza la sanatoria
Ma fare decreti flussi ogni anno e orientarli sui Paesi significa fare cooperazione
Ora
Sulla cooperazione va spesso molto di più certamente e forse bisognerà stare attenti a spendere meglio
Mi colpivano i dati per esempio di Italia lavoro sulle attività di cooperazione in termini di formazione pre lavorativa sui Paesi di origine
Parliamo di una Spesal Typ tre milioni duecento mila cinquecentosettantotto euro nel periodo due mila quattordici no due mila undici due mila quattordici
Che ha prodotto duecentotredici comunicazione obbligatorio di assunzione vuol dire che noi in questo tipo di cooperazione abbiamo speso quindici mila euro per ogni lavoratore che abbiamo fatto venire in Italia
Allora mi chiedo se tutto questo non faccia parte anche di un problema della cooperazione che è quello di non verificare in tempo reale l'efficacia delle sue azioni
Poi c'è il grande tema dell'Africa
Di quale deve essere la cooperazione per la figura l'Africa sta crescendo sta crescendo molto
Ma insieme alla crescita dell'Africa cresce la percezione degli africani
Di essere società senza speranza perché l'Africa cresce anche in termini di insopportabile diseguaglianza e cresce anche in termini di gigantismo di urbanesimo che è un urbanesimo di protezione dal nulla
E di abbandono totale
Di tutto ciò che non è megalopoli
Ora l'Africa è ancora oggi il continente più disabitato nonostante il tasso demografico di alta crescita
Cooperazione vuol dire essere presenti in Africa al di là delle grandi città e questo secondo me impone un problema il problema è quello quale deve essere il nostro obiettivo oggi per l'Africa
Secondo me l'obiettivo è quello di creare
Due mercati complementari il più grande mercato europeo e in particolare quel mercato quella sezione di mercato europeo
L'Europa mediterranea e in particolare l'Italia che deve trovare in Africa il suo alleato ideale
Perché nel grande mercato di cui noi abbiamo bisogno il nostro know how può andare là e può produrre lavoro
Ma allora direi obiettivo della cooperazione oggi è in un certo senso e torna all'inizio
Quello no di fermare le migrazioni
Ma quello di incentivarle in modo meno univoco con flussi regolari sicuri e circolari dove forse compito dello Stato è quello di sostenere ampiamente un ritorno dell'impresa italiana insieme a una conferma e un aumento della cooperazione non profit in un continente che a mio parere ci attende non per smettere di emigrare
Ma per emigrare meglio
Grazie grazie al favoloso Della Rocca
Adesso do la parola compiacere a volessi da Howie avvocato ma soprattutto ambasciatore ad unirsi evitare che ringrazio particolarmente avere accolto il nostro invito la Tunisia
Fatta la tara del fatto che novanta per cento dei l'immigrazione in Italia in questo Paese arriva dalla Libia è uno dei degli altri paesi
Che dico da cui c'è un flusso migratorio certo mano consistente ma significativo ministro Minniti è stato in Tunisia qualche mese fa
Per affrontare anche questo tema per me particolarmente
Utile interessante ascoltare appunto dal punto di vista rappresentante dico dei paesi con cui appunto la relazione dell'Italia è quella di un Paese che accoglie appunto flussi immigrato
La parola lei ambasciatore
Grazie signor senatore anzitutto un giorno a tutti tutt'
Anzitutto vorrei ringraziare il senatore Martini
Per darmi questo invito andranno in questa occasione venire qui a Bologna per parlare della Tunisia delle politiche migratoria
è un tema io grandi appoggi all'attualità la
All'indice dal mio intervento collega lasciare un pochino l'attualità e fare forse in poltiglia storia
Sta la storia la farò per dire che all'immigrazione fra l'Italia e la Tunisia non è stata dico senso salta il sample due sensi io per illustrare questo vorrei leggere
Forse tradurlo la prima pagine di un quotidiano il tunisino Sandro forse settanta anni
Negli anni cinquanta gradi quando dove cinquantadue credo
Il titolo rischia francese prova prova tratturo rischiando la morte la prigione
Il turisti clandestini che vengono dalla Sicilia attraversano duecentocinquanta chilometri di mare
Per la portare il capo
E questo articolo può essere oggi in qualsiasi colti diano Sicilia o italiano Romano ma nell'altro senso questo per spiegare segare che la cosa non non non è così semplice come mostrano un certo
Qualche milione
Certe occasioni
Per parlare di storia e devo dire anche che la italiani Tunisia erano nel Secolo ventesimo erano la prima comunità
Straniera in Tunisia erano cento mila in un attimo sia chi contava
Quattro milioni di abitanti e dunque erano veramente i più e francesi durante l'occupazione francese facevano tutto lavori erano tutti le classe dalla migrante clandestini tra virgolette a Grande mi aveva dottori anche erano ministri e per fare una battuta
Il presidente attuali decine di Sky se ci si che esprime il presidente eletto democraticamente nel Paese a nei Paesi arabi nei servizi e di origine sarda
E dunque dovette questo per illustrare e spiegare qual è la l'importanza dei flussi nei due sensi fra i due Paesi
Oggi dalla dall'immigrazione tunisino ha perso l'Italia iniziato fasce verso gli anni Sessanta
Pescherecci e cantava nuova Mazara del Vallo perché avevano in Sicilia perché va a condizioni di questa mano dello d'opera
Se proposte proseguita negli anni novanta con una immigrazione più economica che dei lavoratori tunisini cantavano al nord dell'Italia
Dove c'era il lavoro degli altri l'Italia più industriali clou e nel mondo nel settore dell'Acri tuttora come come fosse il caso negli anni Sessanta settanta oggi abbiamo duecento mila tunisini che dicano d'Italia siamo nell'ottavo posto
Per quanto riguarda i paesi non comunitari sia siamo al terzo posto per quanto riguarda i Paesi dall'Africa del Nord
La la migranti tunisini palla la metà più della metà hanno meno di quarant'anni dunque sono giovani per il i due terzi hanno un titolo di Miss soggiorno regolare
Io non andrò da effetti positivi o negativi fare quando direttamente per parlare del l'argomento di oggi ieri che l'immigrazione clandestina uno irregolare
Perché lì si parla anche di sicurezza sicurezza sia per la Tunisia che per l'Italia
C'era un una data importantissima e nel due mila undici due mila undici gli l'hanno dato i voli sono in Tunisia in aprile due mila undici in tre giorni due ventidue mila tunisini sono arrivati a Lampedusa
Ha creato veramente una scossa
In Tunisia in Italia in tutta l'Europa
Dopo di questo la Tunisia e l'Italia hanno riscritto a fare un accordo all'accordo che io lo vedo esemplare la cordoli di aprile due mila undici
E la cosa cooperazione per la gestione dei flussi migratori cosa diceva questo accordo
La Tunisia e un unico l'Italia ma riuscito a fare un altro accordo del cenere con gli altri paesi provenienza di flussi migratori diceva che l'Italia l'Italia aiuterà la Tunisia per la sorveglianza della frontiere marittime
Nello stesso tempo c'è un aiuto per lo Sviluppo Italia delle regioni molto
Otto potere povere dalla Tunisia
Nell'altro senso la Tunisia accettati il impazzito
Tu tutti tunisini che sono che arrivano in Italia ma tutti
E questo accordo dell'italiano Mario Cito a a farlo a tal punto che
L'anno scorso due mila sedici
Maggior il numero degli tunisina riammessi rimpatri ci vuol dire verranno mille settecento rispetto al quelli arrivati clandestinamente che erano mille e duecento e dunque l'accordo è stato un grande successo sia per la Tunisia che per l'Italia perché dovete sapere con non è una volontà politica di lasciare questi giovani andare in Italia perché sugli atti nella Tunisia democratica in un problema
Terno perché sci criticano non dare lavoro e questa gioventù
Di lasciarla al mare
Ultimamente c'era un flusso che è un montante della Tunisia nel mese di ottobre
Io vorrei dire quali il perché perché il e più che raddoppiato che tutti siamo a tre mila clandestini e quest'anno due
Perché perché l'Italia quando ha dato questi motovedette per la sofferenza
Non ha fatto il sia qui sapremo vuol dire che questi motovedette sei motovedette hanno a Biserta perché i dopo cinque anni di lavoro non hanno più non hanno più la siano aveva mesi di la capacità tecnica via
Farle funzionare di nuovo e dunque è stato abbiamo fatto riunioni perché c'erano ogni tre mesi riunioni fra due ministri degli Interni e l'Italia è tornata per riparare questi questi a Napoli e nell'assenza di queste motovedette italiane le l'esercito tunisino faceva alla sopra in Sardegna contiene marittima a tal punto che una volta uscito quarantacinque i giovani tunisini che volevano andare in Italia che non fu il volevano fermarsi era uno scandalo un problema politico dico questo per sottolineare la volontà politica della Tunisia
Via andare Amanda avanti in questo senso gestioni concertata
Dell'immigrazione clandestina
L'altro lato l'altro senso dopo stiamo lavorando con l'Italia come avete detto
Il prima
E quello di fare un accordo di cessioni di migrazioni regolare perché perché la qualità delle migrazioni tunisina in Italia è molto bassa
Arrivano giovani senza lavoro
E hanno o fanno diventano clandestini banditi fanno delle cose liberamente ho vanno in prigione
E quando vanno in prigione sai possiamo avere arrivano delinquenti scomode Pisoni italiana mostri l'abbiamo visto a Berlino
E dunque c'è un problema interno
Prigioni italiane dunque per aumentare anche per noi la qualità di questa immigrazione per Tare
Aprirà porta infine tecnici e ingegneri quando c'è lavoro dovremo con dei numeri
E per dare anche
In senso all'altro accordo dove in Tunisia ci criticano molto
Io opporre sa illustrare anche questo caso ultimamente ho mandato con sede di Tunisia in Sicilia Lampedusa per andare in questi sensi antica accoglienza
Era quasi rischia dalla sua vita perché era quasi di montature questi clandestini non vogliono credere lo Stato tunisini perché lo Stato utilizzino il traditore collabora con l'Italia e sta aspettando per niente aprire tutti questi non volevano vederlo questo per sottolineare qual è la l'atteggiamento di questi clandestini qual è la volontà politica del dello statuto
E dunque per noi questa questo accordo sulla gestione concertata lo sviluppo solidale è un di importanza maggiore sia politica che economica che sociale per noi siamo negoziando con l'Italia
Speriamo di avere forse è un risultato fra qualche mese per andare avanti perché noi palazzo di storia appunto perché i flussi migratorio oramai non possiamo fermare la gente un Guinness alla conto com'era caso durante l'impero romano non si può avere un limes
Fra la appunto daccapo Ponnelle Pantelleria sono settanta chilometri dove dobbiamo incoraggiare la gente a rimanere a casa o loro vogliono rimanere a casa lo Stato tunisino vuole che i suoi cittadini che mandano a casa
E questo l'argomento perbacco porco operazioni lusso letterarie più rafforzata fra la Tunisia e grazie
Bene grazie all'ambasciatore della Tunisia grazie a tutti i nostri ospiti do e adesso procediamo a una cambio di tavolo
Cambio di scenario avvocato di scenografia addirittura per la tavola rotonda sull'Europa e l'Italia grazie ancora
Subito rispetto
Inviterei raggiungermi qui
Cécile Kyenge
Nathan Petrovic
Luigi Manconi e Roberto Zaccaria
Comunico nell'attesa che appunto si confonde il tavolo dalla presidenza che è previsto un buffet nella pausa tra i lavori di questa mattina da quei del pomeriggio quindi vi invito a terminata questa sessione a raggiungerci al piano al primo piano
Dove della servitù fra
Buongiorno
Prima di introdurre i lavori quel di questa sessione mi corre l'obbligo di condividere con voi una situazione di imbarazzo politico
Che si sa che segna questa giornata in continuità con quella che lo spirito con il quale ci muoviamo oggi ovvero sia il la celebrazione in queste ore a Salerno
Dei funerali delle vittime
Appunto migranti che approdarono nel porto di Salerno trovare spagnola canta briga
Che riguardavano ventisei donne e di cui oggi appunto di a le autorità di governo della Regione Campania stanno vendendo maggio perché segnala ancora una volta quella che è la tragedia di più badiamo in questi giorni
Quindi penso che un collegamento quanto meno simbolico tra quell'avvenimento la discussione di questa mattina fosse d'obbligo mi piaceva ricordarlo in questo momento
Senza nessuna retorica e dico quindi che il dibattito di oggi assolutamente centrale per la vita democratica di questo Paese e per le modalità attraverso le quali noi decidiamo di confrontarci sul controllo dei flussi sul sulle paura che questa società stimola non ruberò certamente il ruolo ai relatori che interverranno adesso segnalando chiaramente la necessità di restare umani nel rispettare i diritti umani
Do quindi la parola Cécile Kyenge che affronterà all'interno del discussione di oggi il tema relativo allo stato dell'arte delle politiche dell'Europa sulle sull'immigrazione e l'asilo pensando che chiaramente non c'è un collegamento simbolico filosofico tra il pensiero di mano il cantante quello che l'Europa di oggi cerca di costruire prevale
Grazie prima di tutto vi faccio i complimenti ma faccio i complimenti anche al ministro Orlando a tutti voi ma anche a quelli che hanno con l'avvocato alla alla realizzazione di quest'incontro
Al per aver pensato di affrontare questo tema che molte volte
All'interno del nostro partito viene sempre messa non come priorità a un pochino all'angolo
Oggi non abbiamo bisogno di mettiamo al primo piano e di comincia a far vedere anche quello che stiamo facendo ipotesi che facciamo in tutte le istituzioni dall'Europa fino al territorio
Allora ha io inizio da una grande vittoria anche a abbiamo tenuto ieri e poi a vi parliamo un po'di quella che noi stiamo facendo lo stati della dello stato dell'arte e anche tutte le modifiche che stiamo facendo
Ieri abbiamo votato all'interno della Parlamento europeo due punti e a se ne è parlato soprattutto di A uno in particolare e a i negoziati il Parlamento ha dato mandato alla
Alla squadra che ha lavorato su Dublino della mia Commissione la commissione di cui faccio parte della Commissione libertà civile giustizia affari interni
Allora ha dato mandato per partire con il testo che abbiamo votato
è un testo molto ambizioso un testo sulla modificare il Regolamento di Dublino e praticamente sarebbe il pilastro di tutte le politiche d'asilo
A un testo che ci ha visto e ha visto ha visto la commissione impegnata sì alla commissione parlamentare sia la Commissione a di un che impegnata per trovare un compromesso
E a quel compromesso così ambizioso che abbiamo trovato oggi abbiamo dato il mandato di poter andava negoziando direttamente con il Consiglio cioè con gli Stati membri
E agli stati membri e Popper punto più delicato
E molte volte io continuo a dire anche attraverso i miei discorsi che se se c'è un soggetto latitante quello si trova all'interno del Consiglio cioè gli Stati membri
Perché a causa di atelier egoismo di moltissimi Stati membri è stato difficile applicare la solidarietà e l'equa ripartizione delle responsabilità cioè l'articolo ottanta del trattato di funzionamento dell'Unione Europea
Cosa abbiamo fatto abbiamo avevamo già tracciato la linea attraverso il rapporto d'iniziativa a che il Parlamento aveva avuto mi aveva e consegnato in mano insieme a un'altra deputata a una risoluzione per tracciare la strategia del Parlamento dicendoci fateci vedere le proposte la strada quella che dobbiamo fare
E su base di quella la commissione ha fatto poi che le proposte su Dublino che quello che abbiamo votato ieri abbiamo chiesto chiaramente di andare verso un sistema centralizzato andare verso un sistema ha dove la solidarietà ed equa ripartizione delle responsabilità un sistema che poteva essere potesse essere finalmente più Europa e a e soprattutto dove le persone che arrivano sulla sua lo italiano le persone che arrivano e ha in Italia Grecia Spagna in tutti i Paesi frontalieri di fatto arrivano in Europa
E quindi abbiamo chiesto di andare in quella direzione e di cambiare tutto di riprendere Dublino di cambiare tutto il pacchetto asilo ferve ne parliamo punto per punto di via tutti i punti all'interno del pacchetto asilo il Regolamento di Dublino
Che ora si basava sul principio del paese di primo accordo
Ha abbiamo lavorato con i giuristi con a molti docenti moltissime persone che ci hanno aiutato per dare giuridicamente
Accoppo a quello che poteva essere il la il passo decisivo quindi questo cambio di paradigma finalmente è un passaggio molto importante
Quando una persona arriva in Italia infatti oggi non si può dire che arriva in Italia arriva in Europa sinteticamente i punti che abbiamo portato abbiamo messo all'interno di questa ha di di questo nuovo testo
E a a una prima conquista nel fatto che riguarda proprio la cancellazione di questo concetto quindi finalmente il il Paese acquifera attribuita la responsabilità di trattare la domanda di asilo e nell'ordine il paese in cui il richiedente asilo dichiara di avere un legame familiare
Quindi siamo andati a toccare anche quello che riguardava il tema del ricongiungimento familiare
Siamo andati a rivedere anche il Paese su base di questa quindi il paese in cui il richiedente asilo appunto in precedenza una residenza o uno o un visto anche per cominciare a parlare di un percorso di integrazione cioè la persona che arriva sul territorio deve essere una persona che arriva in un territorio che non può essere così ostile o sconosciuto del tutto
E a da lì cominciare anche a facilitare un percorso di integrazione quindi non semplicemente si prende una persona lo si fa rifare ovunque sia ma si deve tener conto anche di tutti i criteri che vi sto elencando
L'altro punto il paese in cui i richiedenti asilo ha ottenuto uno studio un titolo accademico poi il paese in cui qualcuno ha espresso la volontà di Dio
Sponsor Scippa oppure se si applica anche la clausola la clausola discrezionale quindi come vedete che questo è un grande cambiamento in quella che era
Né semplicemente un approccio che dipendeva dalla primo Paese in cui la persona metteva il piede cioè l'Italia la Grecia la Spagna che ha provocato il blocco ha provocato la paralisi in tantissimi Paesi fino al punto in cui e ha c'è stato un momento a in cui è partita una
Ha
Un un azione di solidarietà e la cosiddetta vedo che Jean la ridendo rilocalizzazione a un certo punto la commissione decide ai dice benissimo io voglio venire incontro Alitalia voglio venire incontro alla Grecia
E allora cerchiamo di ricollocate le persone che poi vengono da questi Paesi quindi chiari Fano e a richiedente asilo che provengono dall'Italia e Grecia per ricollocando in tutta Europa la cifra a non è una cifra di cui andar fiero perché erano centosessanta mila
Questo passaggio non ha funzionato cioè questo questa azione non ha funzionato tant'è vero che sono partite Lea
Di procedure di infrazione
Ha Ungheria Polonia Repubblica Ceca perché questi Paesi non volevano ricollocate non volevano nemmeno ricevere persone sul loro territorio
La Commissione all'inizio ci aveva chiesto all'interno della sua proposta di partire con una sanzione
Dicendo benissimo io parto con una sanzione di duecentocinquanta mila euro
E l'abbiamo rifiutato dicendo queste aumentare il populismo perché è un migrante non costa duecentocinquanta mila euro e la Commissione aveva detto se una persona si se un Paese e a rifiuta di accogliere i migranti per ogni migrante rifiutato dovrà pagare duecentocinquanta mila euro l'abbiamo bocciata quella proposta
E abbiamo detto no queste aumentare il populismo in un momento in cui le persone si stanno lamentando per la crisi economica per una tutto quello che c'è
Non possiamo uscire e dire dobbiamo pagare duecentocinquanta mila euro vuol dire che i popoli Serafin è cominciano anche a
A dire vedete quanto ci costano e a e quindi abbiamo potuto bocciato e la seconda ha quindi la grande conquista quindi questa seconda conquista epopea quella che abbiamo detto benissimo
Applichiamo altre cose abbiamo degli strumenti giuridici
Abbiamo degli strumenti che possiamo applicare mettere in campo partiamo da quelli per cominciare anche a lavorare sulla responsabilità sul concetto di responsabilità degli stati membri e quindi sono partite le potrebbe poi cedute di fazione
All'inizio l'Ungheria si è opposto insomma questa
E a a queste procedure dicendo che non le non voleva e a non poteva pagate in sì
Non voleva non voleva continuare insomma sua quella strada ma la Corte europea insomma ci ha dato ragione e quindi insomma questa questo passaggio a
Questo passaggio è stato praticamente e a è stato vinto insomma da parte nostra la seconda
La seconda e la terza conquista era quello della soppressione del controllo di ammissibilità che era previsto poi all'articolo tre della proposta della commissione no abbiamo chiesto in particolar modo a che se la domanda fosse inammissibile in ragione del fatto che il richiedente provenisse da un paese di asilo un Paese terzo nel caso in cui richiedente doveva essere rinviato nella primo Paese
Di asilo reo un Paese sicuro insomma a di di di riguardare anche questo perché inizialmente era che la persona a arrivati in Italia l'Italia doveva prendersi carico di tutto qui è compreso anche il il punto che riguardava di inammissibilità cioè
Rimandare la persona nel Paese terso sicuro
E l'abbiamo cambiato rendendolo anche facoltativo io vado velocemente perché ho toccato solo i dati con lamento di Dublino ma almeno e cerco di dirvi quali sono gli altri elementi in due minuti spero al abbiamo chiesto di rivedere tutte le direttive la direttiva accoglienza anche rimasta direttiva la direttiva Pocci dure che abbiamo trasformato il Regolamento
E a Regolamento vuol dire un'applicazione immediata c'è una di immediata applicazione ma che deve essere applicata così come in tutti i Paesi e quindi per accelerare anche alcune procedure e quindi la procedura la direttiva qualificati abbiamo trasformato il Regolamento questi tre punti li abbiamo rivisti tutti anche la direttiva accoglienza pur rimanendo direttiva ma siamo andate a ritoccare nel fondo quello che era il suo contenuto
Ha abbiamo rivisto al regolamento di Dublino ma compreso la revisione anche era quotata per quello che riguardava e alla le impronte a digitale quindi tutti la le procedure della registrazione
E questi erano i punti che riguardava il pacchetto asilo a in sostanza cosa abbiamo chiesto alla alla commissione di avere un approccio olistico
Quindi se da una parte gli ho parlato delle procedure d'asilo di quella che vogliamo cambiare poi non sono entrate nei dettagli di quello che vogliamo cambiare per ogni punto dall'altra parte gli abbiamo chiesto un approccio olistico che riguardasse asino e immigrazione
Uno li giacché salvataggio per noi è una priorità io sono partita dall'Italia dal governo per entrare al Parlamento europeo portando dietro a quella che era la mia esperienza di Mare Nostrum portandole lì
E cercando di dire per noi prima di tutto salva delle vite umane
E quindi ricerche salvataggio
E l'abbiamo messo abbiamo chiesto alla Commissione di mettere in tutte le azioni le gli azione tutte le attività dell'unione europea e a questo punto ricerche salvataggio secondo punto le vie legali affossate le figlie legali
De vie legali purtroppo ne abbiamo pochissime e quindi se le persone se non la possiamo definire legali le persone si affideranno sempre di più ai trafficanti per andare poi la lotta contro il traffico di esseri umani che anche un altro punto importante l'altro punto importante sono ha alle vie legali per quello che riguarda la Silicon Rita ma in Italia ne abbiamo già parlato
E a due punti per quello che riguarda alla staticità che abbiamo chiesto al Parlamento
Quella di rafforzare il nostro partenariato con i Paesi da dove provengono i migranti ecco l'altro documento che abbiamo votato ieri il documento che abbiamo votato ieri e di cui se ne parla pochissimo
E la strategia per affossare il partenariato tra l'Unione europea e in Africa perché per noi l'Africa è una priorità
Abbiamo voluto cominciare a dargli abbiamo cominciato a vedere quali sono gli strumenti a disposizione dal tra spande appena arrivata questo strumento nuovo dove Young a un certo punto mette sul tavolo dice io metto cinquanta miliardi
Voglio fare un Piano Marshall voglio lavorare da qui pubblico-privato tutto ma nella direzione di partenariato win win cercando di dare degli strumenti anche alle persone che sono a dall'altra parte quindi non riguarda solo l'Africa ma riguarda anche qui
Questo è l'altro documento che noi abbiamo votato ieri e che presenteremo alla fine TA del mese di E.R.
Di novembre quindi il ventisette ventotto e ventinove ha Bigio nel quinto summit dia tra l'Unione europea e l'Unione africana poi per i particolari possiamo discutere dopo grazie
Molte grazie
Nel solco di questa discussione si inserisce anche l'intervento di natanti
Petrovic anche insegna Università di di Roma la Sapienza su il tema abbia segnato e quali politiche di integrazione con vini convivenza in Italia i limiti e i modelli e l'efficacia delle politiche Europa
In buona sostanza di prendo un dibattito a mio giudizio che è stato efficacemente raccontato da Chennedy nel centro e nel incertezza anniversario del Unità d'Italia sullo il ruolo dell'Italia nel Mediterraneo
Prego
Grazie mille per questa opportunità opportunità non solo ma parlare in questo contesto ma anche ma anche a parlare di parlare di tema dell'integrazione che come cercherò a come dire dimostrare è stato sempre un tema residuale nel dibattito nazionale sull'immigrazione
Parto da due considerazioni di fatto che di solito aiutano a capire il contesto è un po'il la prima è come siamo messi dal punto di vista delle statistiche questo
Spesso impressiona nei talk show televisivi certo come dire e cercare di orientarsi se c'è un'invasione in atto non ce ne sono tanti sono pochi sono troppi
L'Italia ormai uno dei paesi al mondo uno degli undici Paesi che con la maggiore presenza migratoria al mondo uno dei quattro Paesi dell'Unione europea col maggior numero degli immigrati
Per quanto riguarda le richieste d'asilo il Paese che ultimi dieci anni è stabilmente nella parte alta di classifica l'anno scorso era terzo al mondo dopo gli Stati Uniti d'America e la Germania
Questo ha portato una situazione dove di fatto dove l'Italia circa otto per cento dalla presenza straniera sul totale della popolazione ma questo vuol dire chi è sul territorio nazionale ci sono già i Comuni che hanno una presenza straniera superiore al dieci quindici venti e in alcuni casi addirittura del venticinque per cento cioè uno su quattro questo in altre parole ci vuole dire che Italenergia oggi un Paese multiculturale
E questa tendenza tenderà a crescere non a diminuire nel futuro perché già oggi ci sono i comuni dove uno su due stranieri è nato da un genitore
Del genitore straniero e nonostante come dire assenza del della ius soli ci sono oltre cento mila nuovi cittadini tutti gli anni mi sembra l'ultimo dato circa centotrenta mila avanti
L'altra considerazione di fondo è che tutto il resto è venuto in un arco di tempo molto breve nell'Unione europea solo Spagna avuto una crescita migratore maggiore dell'Italia quindi noi in sostanzialmente quindici anni prima della crisi economica forse venti tra Milano e centonovanta nel due mila otto
Ne ha avuto una crisi in crescita
Molto molto sostenuta e come dire in quel in organizzare questo processo vitale io uso spesso il termine si è dimostrato un paese resilienza nel senso ha colto
Cinque milioni di immigrati senza una politica nazionale di integrazione nel senso che le persone si sono come dire sparse sul territorio a seconda delle esigenze del mercato di lavoro e del delle possibilità del male mercato immobiliare questo è avvenuto si potrà discutere una serie di di motivi uno dei motivi è che di fatto le politiche non esistono politiche europee di integrazione se noi guardiamo nostro sistema ordinamento dell'asilo è fatto all'ottanta per cento dalle norme europee
Non ci sono le norme europee sull'integrazione
Ci sono c'è un po'di Sorgo europeo diciamo sul sull'integrazione c'è piano d'azione sull'integrazione del due mila sedici che però dice chiaramente politica di integrazione sono appannaggio degli stati membri
E il secondo motivo che forse diciamo forse anche più ancora più plausibile era chi tale di fatto non necessitava di una politica di integrazione perché di fatto altri modelli sono falliti assimilazionista multiculturale e da noi di fatto i ghetti non esistevano sostanzialmente c'erano con con Livenza
Direi che c'era una sostanziale apertura della Società italiana se non addirittura curiosità io ricordo primi anni novanta permettetemi la battuta la curiosità che manca nell'Est europeo assessore rispetto ai nuovi arrivati
Però diciamo che tutto è cambiato dopo la crisi economica che iniziata nel due mila otto ed attuale forse stiamo uscendo o se stiamo uscendo durata molto
E quindi quello che non ha fatto la politica nazionale quello per esempio Bailly è francesi sono nati come precisa scelta
Politica del governo francese a creare l'equitazione da noi che sta effetto l'ha prodotto la crisi economica c'era il terremoto economico e sociale che ha rappresentato la lunga crisi italiana ha fatto sì che come dire si sono creati anglo Merati
Da un atto come dire con una fortissima presenza
Multietnica diciamo e e ha fatto sì che è una vera e propria rivolta sociale assume come dire abito bianco di razzismo a mio modo di vedere e quindi a maggior ragione io penso vado a chiudere
Non è più rinviabile diciamo la necessità di dotare il Paese di una strategia di medio lungo periodo anche di lungo periodo dal punto di vista di integrazione per me vedere la battuta anche su questo alle volte io non so se c'è la volontà politica di arrivare a questa integrazione recentemente partecipo una da una cooperazione interuniversitaria anglo tedesca italiana su integrazione dei rifugiati
E si trovano i modelli molto diversi tra loro cioè il modello inglese che addirittura teorizza che mira a creare questa e le Novaro mentre ambiente ostile per i rifugiati c'è invece politica tedesca è andata via completamente
No ci sto arrivando abbiamo politica tedesca che parla di piano c'è una legge sull'integrazione c'è che chiama viene chiamata piano di solidarietà ma di fatto prevede così detta fast track Integration veloce integrazione lavorativa
Allora io per fortuna noi non abbiamo ancora doveva ospitato l'incontro italiano ma sono in difficoltà perché a me sembra che noi come dire investiamo quanto i tedeschi però per creare un alla fine è risultato come gli inglesi nel senso che noi come dire
Dichiarato realmente nei nostri centri di accoglienza devono essere erogati una infinità dei servizi ma come dire o a alle volte impressione che i nostra coerenza si potrà restare fino alla morte naturalmente in presenza dell'arresto della copertura finanziaria il che è come dire a mio modo di vedere non dovrebbe essere esattamente funzione di un sistema di accoglienza però diciamo superstiti riportate invece chiudo davvero
Io invece ritengo che e naturalmente su questo ci aspettiamo anche del piano integrazione irrituale già si è accennato diciamo qualche spinta propulsiva
Però il punto penso non è neanche solo questo perché quel poco che che dicono gli strumenti europei sull'integrazione dicono molto chiaramente integrazione non è solo lender language sfanga giorno ha un senso
Ma l'integrazione è un processo molto più ampio che parla di in fin dei conti di partecipazione sociale culturale politica diritto di voto politica
E in fin dei conti anche pari opportunità allora io ritengo che noi diciamo dovremmo a vere una una prospettiva una una programmazione di quel periodo e mi fa piacere che oggi c'è onorevole chiedevano quindi era ministro per l'integrazione ministero come sapete abolito
Si lavora ho avuto modo di collaborare sul resto nel nella tedeschi posizione di un programma strategico nazionale sull'integrazione sul modello spagnolo
Una programmazione Stato Regioni che metta insieme quello che già esisteva di programmazioni dei vari dicasteri
Perché vari dicasteri hanno la loro provocazione che non è solo interno
Lavoro istruzione
Salute il sistema delle regioni perché non c'è la integrazione inutile parlare di integrazione senza le Regioni e gli enti locali e naturalmente tutto l'apparato delle delle non non l'apparato scusate né tutto il come dire tutta la società civile come dire organizzata mondo delle case accademia e via dicendo
Ultima battuta naturalmente nel piano dovrebbe avere anche una buona copertura finanziaria penso che questo si potrà questo si potrebbe arrivare anche con un combinato disposto delle risorse europee da quelle Fanny al Fondo sociale europeo al fondo di sviluppo regionale
Ma dico solo che per quanto possa essere alta questa diciamo copertura finanziaria e è universalmente noto in altri Paesi di più lunga tradizione che il costo del non integrazione molto superiore a quello viene investito in queste
Riflessioni che hanno ci sono abbiamo potuto ascoltare in questo momento sollecitano evidentemente come conseguenza naturale gli interventi che chiamerò tra un attimo non prima di aver fatto presente il vero problema che qui condivido il passaggio dell'urbanistica partecipata dal di questo paese è un problema che oggi dovranno sta cercando di affrontare in un certo modo azzardava fanno parte periferie che è stato fatto per cercare di di cui si parla da poi anche nel pomeriggio
Credo che realmente qui la la provocazione che lanciamo prima
La la ribadisco che quando si è parlato fanno del centesimo anniversario che ne di parlava per Forza Italia nel Mediterraneo come lingua di giudizi pensasse già quello che il fenomeno l'epifenomeno che molti anni dopo abbiamo vissuto stiamo vivendo adesso puntano ad agenziale ovvero sia la perfetta consapevolezza per questa Europa se vuole esistere deve guardare le cose con gli occhi di sì anche i diritti che
Pensiamo di dover di affermare
Non sia diventato evidentemente di disuguaglianza penso al dato statistico che ci viene presentato in questi giorni su lo spostamento della democratico del Paese nel due mila e quarantaquattro per da suo tasso il Meridione aumentare il Settentrione ma allo stesso tempo nelle realtà del centro nord aumentare il numero di morti rispetto ai nascituri
Tema evidentemente col quale il controllo dalla democrazia il controllo di un Paese che alla capacità di volersi diedi fornisse dovrebbe confrontarsi io ridefinito contesto proprio perché le stesse statistiche ci dicono invece che il nord Europa si va spopolando e continuerà a spopolarsi
Penso che questo nel dibattito che riguardano nostra Costituzione do la parola al professor Zaccaria che sì interverrà su questo tema è sui temi legati al fenomeno migratorio la tutela del diritto di asilo in Costituzione fosse già patrimonio dei costituenti
Dunque allora è molto difficile tra l'altro quando si parla di Costituzione
Bisogna confessare che ciascuno
Ha un problema e cerca di vedere se se il suo problema
Che magari non risolve una legge non risolve un comportamento la prassi lo risolve la la Costituzione
Ora io parlo di costituzione diciamo avendo un'economia di tempo che ci siamo dati abbastanza breve quindi io vi dirò subito che io ho scritto una una relazione relazione poiché la manderò gli organizzatori adesso qui dico alcune cose perché se no persona andrei fuori fuori tempo non fuori tema
Allora comincio però col dire proprio in termini di principio che con riferimento all'immigrazione cioè noi siamo abituati un po'anche nel dibattito se fatto sembra noi abbiamo la costruzione più bella del mondo ai non è vero ma insomma sull'immigrazione no no ma non è vero ma sull'immigrazione la nostra Costituzione è veramente un po'pasticciata non voglio dire
Cioè anche le cose pasticciate possono essere gustoso è però la nostra Costituzione su questo punto non la metterei in cima ai nostri desideri Concetta
E così
Perché dico questo perché basta scorrere qua e là
Il testo costituzionale
E voglio dire si vede tanto per dire che c'è una visione molto italiano centri già insomma quindi si parla insomma l'articolo trentacinque della libertà di emigrare naturalmente poi con alcune cautele si parla della tutela del lavoro italiano all'estero
Ma voglio dire non si va molto più in là poi si vara l'articolo dieci
Dove è c'è ma ci arriva dalle macerie Sant'Angelo allora non si spaventi non si fa va quella la conosco il testo lo conosco a volte difficile della Costituzione conoscere l'effettività perché il testo
Si fa presto a fronte agli atti il problema di quello che poi è la portata effettiva quindi l'articolo dieci però voglio dire quando si preoccupa dello straniero chiamiamolo anche non cittadino in realtà non è che detta delle garanzie costituzionali diretto ma dice lo affida la legge o a ai trattati internazionali quindi come dire
Rinvia
Dove la nostra Costituzione è particolarmente avanzata
E nell'articolo dieci terzo comma quando parla dell'asilo perché sull'asilo come dire la nostra ecco ritorna a essere una delle più belle costruzioni del mondo perché sull'asilo mentre più o meno il dettato comune internazionale
E quello che si tutela il rifugiato e quindi come dire è la cultura della convenzione di Ginevra che ispira la la maggior parte delle costruzioni contemporanee la nostra è andata
Nel quarantotto molto più in là perché ha detto che noi diamo asilo non soltanto chi è rifugiato perseguitato il tutto ma a chi nel suo Paese non gode delle libertà democratiche ma che noi assicuriamo è bellissimo questo perché come dire è una specie di Porta non aperta ma spalancata
L'unico problema è fatto di due osservazioni che questa norma costituzionale non ha avuto l'attuazione legislativa come dire quindi e la la no la legge
Nazionale sull'attuazione di quell'articolo dieci terzo comma non c'è
Adesso c'è un leggero spiraglio perché forse potrebbe essere fatta con una delega alla fine del processo di di recepimento di una serie di direttive una delega al Governo peraltro ma la cosa principale dobbiamo anche dire una cosa che i costituenti quando hanno scritto all'articolo dieci terzo comma pensavano molto ai nostri rifugiati che andavano all'estero andavano a Parigi e pensavano delle individualità quello che ha in qualche modo scompaginato lo schema è che di fronte a un asino di massa
Asilo di massa quella porta strappa langue a spalancata in oltre misura
Diventa assolutamente difficile da gestire quindi noi ad oggi abbiamo un'apertura costituzionale la parte più più aperta che però non ha avuto una conseguente applicazione normativa con una legge ad hoc come ci vorrebbe io provai a farla in in Parlamento ma insomma non se ne parla
Detto questo però c'è un altro elemento che voglio ricordare che poi l'articolo centodiciassette quello nella versione del due mila uno
A molto centralizzato la materia dell'immigrazione di non si parla dei contenuti come nel trentacinque l'articolo dieci
Ma si parla delle competenze e sostanzialmente l'articolo centodiciassette dice tutto ciò che cittadinanza immigrazione diritto d'asilo religione eccetera
E Europa dello stato e quindi competenza esclusiva anche se poi questo non è vero fino in fondo
Volevo dirvi questo per dirvi che la nostra Costituzione ha degli elementi se uno dovesse fare un bilancio rapido dei del solo testo ma io non posso farle solo testo gente minuta
Adesso
Adesso no no no no ma adesso io faccio Verlaine percorso Breve va benissimo non lo posso fare
Genova con grani caso lo sarò sarò assolutamente esauriente devo dire una cosa appunto il problema e proprio poi sulla cittadinanza perché insomma Valerio Onida quando ha fatto a Cagliari nel convegno dei costituzionalisti una relazione di questo tema
Ha parlato dello statuto costituzionale del non cittadino
Per non usare neanche la parola di straniero ma proprio però ha fatto rilevare una cosa che è molto importante
Che mentre il concetto deciso cittadinanza nata nasce storicamente in tutte le costituzioni moderne
Come sinonimo di eguaglianza cittadinanza eguaglianza pensate
A tutte le categorie che c'erano i nobili del clero che insomma i sudditi e quando si introduce il concetto di cittadinanza c'è un respiro globale uguaglianza
Poi però si comincia ad applicare la normativa sulla cittadinanza e si vede che non sempre c'è uguaglianza in questa è una diva ad esempio tutta la la struttura voglio dire
Collegata a a questa materia pensiamo soltanto a quando in Italia si decide di dare il voto
Agli italiani all'estero cioè un po'di diceva non so chi chi di voi diceva
Ormai gli italiani all'estero si equivalgono quali straniere in Italia come numero b ci si pone un problema
Degli italiani all'estero va bene ma sulla gente che magari ormai ha perso qualsiasi collegamento col suo Paese mentre gli stranieri che sono in Italia di collegamento ce l'hanno e norme come dire non sono minimamente tutelati
Ma il dato di fondo e proporre leggi sulla scia di Ranza che non ne facciamo un anni Centanni speriamo ora di di ridurre due mila mille novecentododici
C'era una certa apertura dopo cinque anni nel Paese si poteva diventare cittadini
Nel novantadue facciamo la legge sull'azione avanza e praticamente portiamo in periodo a a a dieci anni quindi allunghiamo allunghiamo no questo è il concetto di uguaglianza
E al tempo stesso incominciavano a risiedere in Italia degli stranieri e però diamo diamo queste alla porta l'anticipazione dello ius soli no diamo la cilena Anza a chi nasce in cui però al diciannovesimo anno a condizione però che non si allontani neanche per un attimo il territorio nazionale quindi come dire lo dobbiamo tenere qui prigioniero ecco
Questo è un è una cosa che insomma
Capovolge lo schema ecco perché chi parla dello ius soli
Si pone questo problema fondamentalmente io credo che sia giusto alla vigilia delle elezioni anche se qualcuno parla di referendum
Scegliere questo tema come competizione perché io lo farei dieci mila volte un referendum su questo tema perché è un tema di emancipazione fondamentale allora fatemi fatemi dire solo una cosa noi in questo momento abbiamo a han detto ora tu l'hai detto abbiamo più di cinque milioni di di stranieri
Ha poi detto con gioia diamo centotrenta le cittadinanze l'anno facciamo il conto di quanti anni servono per darne sei razze a queste persone a che sono qua ormai radicate da uno due tre generazioni
Ci vogliono cinquant'anni è una cosa impensabile questa e poi possiamo parlare
Di integrazione di di modelli a che cosa diciamo siamo e fatemi concludere perché poi vorrei dire tante altre cose ma
Cioè
Nella costruzione che ho detto in questa parte non è entusiasmante però
Si possono stabilire dei collegamenti perché
Ad esempio questa non non penso che si possa provare rapidamente ma la libertà religiosa ci siamo chiesti in qualche modo se un Paese che non dà attuato la libertà religiosa che non hanno in costruzione un articolo ma ne ha cinque
Che tutela la libertà religiosa e che noi chiediamo all'estero per i nostri in Italia se uno non è di quelle poche religioni fortunate che hanno avuto l'intesa al concordato etc è regolato da una legge del ventinove periodo che conosciamo abbastanza bene
Allora se noi non facciamo queste cose
Una legge sull'immigrazione che non sia un colabrodo ormai tale diventato per effetto degli interventi alla Corte costituzionale
La legge Turco-Napolitano poi rivisitata in vari momenti ormai c'è più norme assenti che presenti perché la Corte Costituzionale le ha taglieggiato e giustamente ma noi non abbiamo una legge sulla cittadinanza perché come dire s'abbiamo ancora quella del novantadue e speriamo di ius soli non abbiamo una legge sulla libertà religiosa ecco in questo quadro come dire i fondamentali ce li ha dati la Corte costituzionale però su questo io non vado però la Corte cost male ha detto che i diritti dello straniero sono in base all'articolo due della Costituzione che non parla di straniero ma parla grazie al cielo dell'uomo c'è parla di tutti
Sono praticamente uguali sui diritti fondamentali a quelli anche dei cittadini italiani e li una copiosa giurisprudenza
Che come dire ha riscritto la Costituzione italiana quindi la costruzione un po'incerta la corte buona però anche il legislatore deve fare la sua parte grazie
Ringraziamo Roberto Zaccaria anche per la capacità di sintesi in pillole nella costruzione strato
Non è la parola Luigi Manconi che si occuperà delle paura degli per gli immigrati nelle società europee rifiuto dell'accoglienza quindi il caso italiano i viene in mente che la similitudine a questo argomento invece ha una sua accattivante tutti notiziabilità
E quella con le fette di uso
Cioè quel dramma che esiste rendendo tizia falsa e quella costruzione della paura che allo stesso tempo esistere la costruzione dell'immigrato come un elemento di preoccupazione esistessero non è un'altra un dovere della politiche riservati intervenire su questi problemi
Su queste tematiche un dovere dell'informazione il saper fare buona informazione
Un'etica della comunicazione che andrebbe ripristinata il caso italiano probabilmente con le sue da dice racconti sulle violenze penso al caso di Rimini che ha una per questo territorio è stato un caso emblematico racconta sempre del cattivo immigrato che non rispetta le regole
Questo lo lascio come elemento di di riflessione pre
Grazie buongiorno e
Ancora
Grazie per questo invito
Siamo tutti indotti opportunamente a un ritmo mi può affannoso quindi scontiamo un po'di schematismo e grossolanità io
Qualche rozzezza inevitabilmente la esprimerò ma
Solo fortemente agevolato dal fatto di parlare dopo il professor Zaccaria il professor Petrovici
Quindi alcune cose le rimando direttamente a quanto da loro detto
In particolare mi muovo dentro
Il quadro descritto da professor Petrovic facendo proprio split cito con riferimento ad alcune delle sue considerazioni
Alcune affermazioni intanto estremamente sintetiche ma motivate
Se noi intendiamo
Il razzismo come ideologia e pratica di una concessione gerarchica delle relazioni tra quelle che venivano chiamate razze etnie e gruppi
Noi possiamo affermare che questo razzismo come fenomeno eccome ideologia e oggi in Italia appannaggio di esigue minoranze prima affermazione seconda affermazione
E indubbio che queste esigue minoranze siano oggi in crescita e altrettanto indubbio
Il dato rappresentate da queste minoranze resta ancora in una dimensione che possiamo definire fisiologico
Detto questo
E quindi entrando immediatamente nel cuore del titolo dà atto a questo mio intervento dobbiamo passare al secondo fattori di analisi
In Italia
Oggi
E all'opposto
Assai diffuso
E crescente
Quella dimensione che dobbiamo definire con una parola esatta con termini precisi e puntuali la xenofobia
Io attendo addirittura a ridurre al minimo per tante ragioni che purtroppo non ho il tempo di dire il ricorso a quel termine al razzismo e razzista e molto più a ricorrere a questo termine Complesso già nella formale linguistica ma esatto io ritengo nella suo contenuto che quello di xenofobia come tutti sanno perché tutti abbiamo fatto il liceo classico seno fobie alla lettera significa se Biglia paura nei confronti di sei non su ciò è lo straniero in realtà questi due termini possono essere meglio analizzati e approfonditi
Si può dire che quella fobie a ricorrendo come doveroso fare al linguaggio delle discipline della psiche sia intanto definibile come è qualcosa che ha a che vedere con la dimensione profonda dell'individuo dunque attinge all'inconscio Essien manifesta con un termine che la Sociologia delle origine già studiato con grande interesse con notevole risultati che il panico
Dove dunque l'elemento della irrazionalità e particolarmente rilevante perché sottolineare l'elemento bella razionalità
Perché la Fondiaria
Non ha motivazioni
Fondate scientificamente e nemmeno dovuta all'esperienza del reale
Alla vita vissuta ma si fonda appunto su un movimento di interni alla sfera psichica che trovano nell'esperienza del reale
Le sue
Pretese conferme
è importante questo perché anche quindi accetto
La sollecitazione la risolvo con una parentesi e rapida anche la questione delle spezie negli USA e quindi il riferimento alle false rappresentazioni
Giocano un ruolo come tutti sanno determinante nel produrre quella fu BIA nel produrre il panico
E non a caso quel termine panico nella storia proprio delle paure collettive
è stato spesso collegato al diffondersi delle epidemie vi dice qualcosa vi farà venire in mente polemiche recentissime relativamente alle malattie alla loro diffusione
Ecco che allora
La questione della xenofobia e la vera questione e a mio avviso anche il vero tema
Che tale a mio avviso anche per l'azione politica
La seno fobie a dicevo oggi e in una fase di crescita
E possiamo
Considerarla in relazione a delle variabili che hanno l'effetto di incentivarla
Agevolarla
Giallo va Nizzar lampo e appunto
Diffonderla le tre variabili sono sufficientemente note alcune professor petto così li ha già ricordate la prima sicuramente la più importante e quella della decennale crisi economico sociale che ha diffuso
Negli strati più vulnerabili della popolazione una sensazione di insicurezza strettissima mente collegata a questa prima variabile
Cioè quella che possiamo definire della crisi del sistema di protezione sociale
Questa fattore anch'esso
Sosterrà noto fino al fatto che se ne abusi nell'evocarlo però nel caso delle relazioni terrà resi denti
E stranieri ha una rilevanza tutt'affatto particolare per una ragione essenziale che
L'insicurezza
Tra i distratti più vulnerabili della popolazione nei confronti della presenza straniera
Si gioca
Nel casi più frequenti intorno una competizione che e meno frequente
Rispetto al posto di lavoro molto più frequente rispetto alla disponibilità di quella risorsa fondamentale è rappresentata dagli spazi non a caso negli ultimi venticinque anni in Italia i conflitti che possiamo chiamare a base etnica si sono sviluppate in in primo luogo su tre e
Poste in gioco
I servizi pubblici
La disponibilità degli alloggi è il vero e proprio problema degli spazi comuni
Cioè della presenza di stranieri in spazi considerati fino a quelle tempo prerogativa esclusiva proprietà
Esclusiva dei residenti
Queste erano tre variabili
Negli ultimi dieci anni si sono addensati sovrapposte e cumulate producendo
Il diffondersi della xenofobia dove l'elemento
Evidentemente più immediato
Quello rappresentato come dicevo dall'OCSE i nostri giovani dallo straniero
Oriana ha una sua addirittura elementare spiegazione nel momento in cui la crisi economica si presenta così
Aggressiva e del tutto evidente che l'insicurezza
Sociale che si manifesta come vera e propria angoscia collettiva tende a concentrarsi su un bersaglio
Che non può essere il Fondo monetario internazionale non possono essere le grandi agenzie finanziarie troppo lontani riconoscibili raggiungibili e dunque fatalmente destinati a concentrarsi sul bersaglio prossimo
è il bersaglio prossimo è rappresentato appunto dallo seggi cioè dallo sconosciuto dall'ignoto da colui che titolare di un anonimato che sembra appunto
Incontro uscì Piller non a caso lo straniero è rappresentato come folla e la folla e fattore decisivo per la produzione di panico folla anonima di cui non si conosce la biografia lo stile di vita la cultura la tradizione la confessione religiosa
Allora se tutto questo è vero e cerco di correre il più possibile
Noi abbiamo provato dico noi perché faccio riferimento recentissimo libro scritto insieme a Federica resta mai abbiamo provato Adami ad analizzare tra le tante
Movenze linguistiche che hanno a che vedere con questa congiuntura quello che forse la frase che meglio rappresenta
Questa diffondersi della paura
Abbiamo cioè considerato analiticamente
Numero particolarmente differenziato di variabile quella frase di senso comune che si esprime nella formula non sono razzista ma
Tenete conto che questa frase
Già esattamente un quarto di secolo fa nel mio intimo duecento novantadue capito sempre a me e con un'altra coautrice all'epoca era
Laura Balbo di essere analizzata proprio per le implicazioni che sospettavamo rivelasse bene confrontando le due fasi e i due linguaggi di senso comune balza agli occhi immediatamente una radicale Different
La differenza di cui tanti oggi abbiamo fatto riferimento è che nel mille novecento quanto al dunque gli stranieri residenti in Italia e non seicento mila questo il dato pazzesco che troppo spesso ignoriamo erano seicento mila oggi sono cinque milioni duecento più irregolari
Quindi siamo un po'sotto i sei milioni rispetto appunto ai seicento mila di venticinque anni fa all'epoca quella formula non sono razzista ma era già ampiamente diffusa
All'epoca la leggemmo corsi
Cioè
Molto
Che io trovo bellissimo ma di cui non ricordo
Ogni volta che cito l'autore quindi alla fine tenderò attribuito a me stesso cosa del tutto falsa è il motto il seguente
L'ipocrisia è l'omaggio che il vizio orrende all'agricoltura
Questo motto si applica perfettamente alla frase non sono razzista ma
Perché Kapur
Quel dire non sono razzista come prima proposizione
E esattamente un omaggio cioè il riconoscimento del valore universale
Dei principi fondamentali e dei conseguenti diritti che si ispirano a i valori di parità e dignità
Affermato questo cioè dato questo riconoscimento all'universalità dei principi d'eguaglianza si introduce la deroga
Non sono razzista ma
Gli albanesi sono tutti ladri
Non sono razzista ma i romeni sono tutti stupratori tenete conto che questa frase raggiunge persino una sua ulteriore
Dimensione sofisticate da
Anche qui tenendo conto di muniti che grazie al cielo in ragione della mia città annuncia vedo ha da fare un a fare in fretta però faccio in fretta lo stesso tese intanto è invalida
Presente che sono solo se nell'ambiente emettere tirarli Bergomi persino no nel senso che
Tanto vale questa proposizione avversa attiva queste ore lo studio che abbiamo fatto con grande Luca Serianni che si può applicare ad altre dimensioni faccio ad avere una parente rapidissima
Non sono omofobo
Virgola
Sono amico di tanti Finotti mai Jason proprio esibizionisti
è fondamentale sono amico di tanti fino non sono razzista conosco tanti Negri ma insomma gli albanesi i criteri non sono essendo Bianchi sono tutti ladri allora all'epoca dicemmo era questa
La principale interpretazione perché all'epoca l'interdizione giuridica e morale nei confronti del razzismo del razzismo come tabù nelle società democratiche resisteva ancora
Ancora nel mille novecento novanta il termine razzista era un termine pesantemente denota attivo che esprimeva una grave riprovazione morale oggi analizzando questa frase in decine e decine di situazioni noi vediamo un'altra lettura
Leggiamo cioè in quell'urlo che spesso si manifesta come un urlo cioè come grido esasperato dentro conflitti sociali
Segnati dal disordine qua è proprio un termine necessario disordine leggiamo qualcosa di più profondo
Che così
Proponiamo alla vostra analisi
C'è in quella frase anche una sorta di grido di aiuto
Una domanda di soccorso che traduciamo Cusin
Aiuto tattici anni non diventare razzisti
Perché quello spazio della xenofobia pestato in questo cono venticinque anni uno spazio essenzialmente deserta
Dove la politica la buona politica quella che io sono stato sempre abituato a considerare intendo ancora considerare la buona politica di sinistra
è stata pressoché assente e sempre più se ne le qua
Mai successo qualcosa di peggio
Che in quello spazio dove cresce la xenofobia hanno operato ma davanti da venticinque anni gli imprenditori politici della
Leghisti neonazisti fascisti neo fascisti razzisti di tutte le confessioni
E questa formula imprenditori politici della paura anch'essa e del primi anni novanta
Solo che nei primi anni novanta quando la inventammo e Lalla Boran mo'c'era no appunto esigue irrisorie minore
Oggi non è più così quando a Roma un mese fa si manifesta una delle più inizio due vicende di conflitto
Di quartiere intorno alla questione dell'abitazione ancora una volta dietro quelle donne
Esasperate c'è Forza Nuova presi senta al Trullo da venticinque anni
Che ci crediate o commenta
Allora e finisco davvero
Se fosse vero quello che io ho appena detto cioè che in quello non sono razzista ma c'è anche magari oggi sopraffatta da altre motivazioni ma c'è anche
Un grido di aiuto una domanda di soccorso aiutateci a non diventare sta a chi è rivolto se non annoia
A chi parla
Quella sbarra alimento a chi chiede risposte quello stato di insicurezza
Che non è in primo luogo insicurezza nei confronti degli attentati alla proprietà o l'integrità fisica e psichica ma in primo luogo insicurezza per il proprio presente per il futuro proprio e dei propri figli ecco allora qua e una spazio dove la sinistra o
Interviene interviene in forza o è presente è presente in forze ovviamente perde completamente non solo la sua identità ma la sua assistenza ragione d'essere e di definirsi sinistra
E per buttarla direttamente in politica con una sola frase che corrisponde a due soli numeri
Perché non sembri velleitario ciò che sto dicendo
Ho sentito l'intervento iniziale del sindaco Merola
E parlava di Bologna la città dove siamo come la prima città metropolitana che ha diritto allo sparare la prima grande citate
Sentite questi numeri molti dal conoscono già
I comuni italiani sono sette mila novecento settantotto sette mila novecento settantotto
I comuni italiani che hanno diritto allo sparare sono mille trecento quaranta
In questa disparità in questo scarto in questa dismisura clamorosa
Tra i Comuni virtuosi e quelli non virtuosi c'è una non l'unica ma una delle più importanti e ragioni
Delle contraddizioni delle fatiche e delle sofferenze che vive oggi l'immigrazione nel nostro Paese
Grazie a Luigi Manconi anche perché il suo saggio sulle scusate se non pentita ma che è stato l'accusa Anzio manifesta nei confronti di alcuni cattive abitudini
Vi ricordo che c'è la cosa buffa è che tra un'ora di lavori riprenderanno giudizio
Non avviene
Della della RAI canali
Quando distinte
Sì psicologiche travolti fisiche delle persone
Per quello
Chi fanno per noi perché la il nostro benessere
Parte da lì
Delle venti ventidue milioni
Chi lavora in questo Paese si producono il bene comune e il nostro benessere una piccola suscita dentro dentro questo questo grandi questa grande platea c'è ci sono appunto quasi sei milioni come diceva la compagnie chi proprio con echi loro
E il nostro benessere che in un anno costato per lo Stato per la collettività nulla perché queste persone perché se pensate noi abbiamo in questi quasi sei milioni di persone abbiamo quasi tre milioni di persone che lavorano
E questi quasi tre milioni di persone non hanno accostato per la collettività nulla in termini di educazione di sanità di scuola sono persone che sono arrivati adulti pronti ad entrare nel mercato del lavoro
E contribuiscono come diceva compagni alle nostre pensioni al nostro benessere al nostro Guelfa travolto non usufruiscono che poi su questo ci torno dopo
Noi sì nel sindacato come dicevo prima io da protagonista per me è una scuola noi abbiamo la mia organizzazione dello Stato Chiesa si accinge l'abbiamo più di due mila dirigenti sindacale da delegati dirigenti territoriali nazionale che si confrontano sui diritti delle persone di tutti i lavoratori immigrati che gli italiani a livello globale quindi facendo la contrattazione le vertenze si confrontano in un mercato del lavoro come ben sapete io che vivo qui da trent'anni venendo da monti dell'Atlante del Marocco
Tante cose
Gli ho vissuti più visti i cambiamenti che sono successe in questo Paese ahimè distruggendo il patrimonio straordinario se il diritto al lavoro previsto dalla nostra Costituzione questi anche a partire da perché le leggi che noi abbiamo visto in questi anni
Parte vive e lavora dalla centonovantasei Pacchetto tre fino alla legge trenta fino ad arrivare
A Lucio PAC
No non voglio fare diciamo lo voglio fare
Diciamo commenta il sequestro perché questo il punto
La distruzione di diritti delle persone che producono il benessere e il bene comune in questo Paese perché guardate
Nel faccio ragionamento un po'generale nel mondo del lavoro oggi
Più di sindacalisti nessuno può sapere quello che dicono i lavoratori in questi questi mesi in questi anni in questi giorni
E lo schiavismo siamo quasi schiavi
Controllo a distanza dei lavoratori anche quando fanno delle cose violata quasi la privacy delle persone e al ricatto la libertà di licenziamento
Tutte le cose immaginate inimmaginabili in un tempo passato di recente potesse percepire un cittadino italiano
Questo il mondo del lavoro
La frantumazione pensate solo l'edilizia l'agricoltura Andrea ha fatto una una norma o importantissima quale del caporalato come ben sapete attuato e cose molto importanti per arginare questo attacco ai diritti alla dignità delle persone qui si parla di una dignità delle persone
Che qui c'è il tema della dignità delle persone
E quando io sento qui i compagni e io mi sento qui a casa mia vecchia politicamente appartengo anch'io
Questa partita questa parte
Quando sento i compagni lo dico anche in CGIL quando siete compagni dicono gli immigrati bisogni raccoglierle perché producono il pilota la sinistra deve andare oltre questo c'è il diritto umano delle persone prima della quantità di PIL prima di di del contributo alla alla vostro benessere c'è il diritto umano delle persone
E questo deve essere il punto fondamentale passiamo dalla logica
Della solidarietà meccaniche ma passiamo alla solidarietà organica delle persone questo e il il cori della sinistra questa è la storia della signora
E politicamente
Molto c'è una responsabilità enorme da questo punto di che la politica non è una cosa
Gli ha detto ieri inesperto e la politica stabiliti
Quindi c'è Compay c'è sul lavoro per davvero da da fare tantissime cose sì vogliamo recuperare
Comperare quel diritto fondamentale delle persone chi che lavoro perché questa Repubblica è fondata sul lavoro
E le persone non possono vivere il disagio psicologico il fisico avvolti tutti i giorni vivendo nella sua città
Così democratica guardando alla politica politica Craxi
Poi anche qui quando si parla di integrazione di persone pari qui qui lo dico per davvero con la massima franchezza
L'integrazione e la parole che non mi piace
Per Mele la questo vali per tutti i cittadini l'integrazione per me e la responsabilizzazione delle persone bisogna responsabilizzare le persone
A livello politico a livello sociali a livello culturale
Ecco quanto rispose stabilizzi le persone lavorano per il bene comune si è persona se responsabili gelo si prendono la responsabilità questa è l'integrazione
E questo è il compito che la sinistra
è un problema e capisco che è un problema non è un problema solo nazionale proprie Moro bene proprio problema globale
E l'immigrato per andare nello specifico questo disagio lo dicono di più ancora di più
Molto di più
Perché il sentimento oggi un sentimento dello siamo via del razzismo
A volte razzismo perché una cosa pericolosa che sta al pavimento che il razzismo e passato dal razzismo biologico differenziato culturale sta diventando e al razzismo istituzionale che è una cosa grave
Che la politiche o la tra questi due istituzioni
Gli aspiranti del Governo CasaPound per non dire e è un problema
E a sinistra su questa ha un compito
Chiaro ha una responsabilità enorme
Per dare un messaggio positivo per creare e le prospettive delle persone di tutti i lavoratori
E ne spiego spiciforme l'immigrato e perché
Come dice dicono i sociologi l'immigrazione come l'acqua non si può fermare impossibile
Si infiltra dappertutto è un fatto una
E questa consapevolezza deve partire dalla politica
Che è è è il punto fondamentale su quali dobbiamo fare nostre idee geniali
Allora ricevono compagni e la diffidenza nei nei luoghi del lavoro
Io non considererà diffidenze lavoratore come dicevo prima abbiamo più di di cui mille dirigenti delegati sonda sindacale
Immigrati ma ci sono migliaia e migliaia di delegati sindacali italiani continuo insieme e e combattono tutti i giorni per i diritti dei lavoratori punto it problematiche
Specifichi per queste persone pesanti soltanto al tema dell'Islam e i musulmani e non voglio fare qui una una valutare di ridefinizione Sociology ex dei termini
Mi lo vide lavora la persona musulmani considerata la persone che deve essere emarginata
Come si fosse l'Islam è quello che porta diciamo non so
E problemi di tutto questo mondo
In termini di di lavoro di cultura qualcuno che spende anche le parole dicendo noi altra parcheggio tra qualche anno diventiamo tutti musulmani
Sia
E sentita chi Sperti Sperti di sociologia che afferma lo questo principio ma tra qualche anno l'identità musulmana quel problema se diventassimo tutti musulmani diventiamo Christian quel problema
Qual è il problema
Quindi compare per non la faccio lunga perché il tema per davvero appassionante come come sindacalista un anche un connettore che sociale
Occorre per davvero passare dalla logica che noi come sinistra
Di una una società che padroni parliamo tutti perché questa logica M dalla vostra sinistra negli ultimi anni riparliamo tutte nessuno ascolta
Scriviamo tutti nessun leggi
E poi ci lamentiamo tutti non c'è nessuno a chi poi chiedo alla soluzione dei problemi
Quindi dobbiamo a mio avviso conclude per davvero
Riprendere io ringrazio per davvero Andrea ringrazio tutti
Compagne e compagni che hanno organizzato questo il vento molto importanti che deve essere diciamo un inizio di un progetto
Nazionali e non solo europee globale per dare un messaggio positivo e ripristinare per davvero la normalità sul tema dell'immigrazione dall'attività la discriminazione perché qui è questo il punto fondamentale per una sfida non solo nazionale nuova sfida globale di il mondo perché l'immigrazione la redistribuzione delle ricchezze sta qui
Perché un problema fondamentale anche quando parliamo di musulmani di religione problemi la ridistribuzione delle ricchezze a livello mondiale il su quali credo che la sinistra italiani tutta la sinistra europea e mondiale deve fare riflettere
E per davvero tracciare un percorso straordinario che ci permette di ripristinare per davvero
La convivenza che la pace nel mondo grazie
Brando ben sei euro parlamentare i temi legati agli immigrati ma anche ai rifugiati sicuramente sono stati al centro in questi anni sono tuttora dell'Europa
Remo hanno raccontare cosa sta succedendo
Sì io mi sono occupato in questi anni della legislatura europea diverse forme diciamo del tema dell'integrazione sociale lavorativa non non tanto in generale dei migranti quanto dei rifugiati
La prima di tutto faccio una brevissima riflessione più generale per riagganciarmi a quello che dicevamo l'altra io arrivo adesso direttamente da Göteborg dal Pilar dal scusate dal summit europeo dove oggi c'è il nostro premier Gentiloni sulla la proclamazione del pilastro sociale della unione europea ieri abbiamo fatto il nostro pre-vertice diciamo dei socialista
Si è discusso molto di una campagna centrale su cui il nostro partito europeo vuole lanciare una campagna forte da far vivere anche nel territorio che si aggancia alle cose che diceva Mülheim cioè quella del inserire un protocollo sociale nei trattati perché oggi se uno guarda la giurisprudenza della corte di giustizia è chiaro quanto i diritti dei lavoratori sono totalmente subordinati nella costruzione
Dei trattati europei a esigenze assolutamente importanti e fondamentali ma sicuramente da equilibrare più fortemente con i diritti sociali
Della mobilità dei lavoratori delle imprese la libertà di stabilimento eccetera se ne è discusso proprio ieri io credo che sia un tema fondamentale perché oggi proclamiamo il pilastro sociale queste raccomandazioni non possono essere venti che sono oggi approvate non possono essere venti
Orientamenti per i giudici essere una sorta di soft loro diciamo che rimane come criterio orientativo deve diventare una vera diciamo piastra di costruzione di iniziative legislative esecutive di azione
Si è andati un po'oltre lo schema che siano solo gli Stati il genio soltanto che l'Unione europea proponga discuta soltanto di cose che sono di competenza dell'Unione cerchiamo di dire con chiarezza quel pilastro sociale c'entra molto sul tema dell'integrazione dei rifugiati su cui ora dirò qualcosa che bisogna coordinare con più forza con più attenzione i nostri sforzi anche nella implementazione delle norme perché tante norme esistenti se si leggono le raccomandazioni del pilastro sociale
E guardiamo alla realtà non sono applicate in maniera corretta e quando parliamo proprio dell'integrazione dei rifugiati nel mondo del lavoro i richiedenti asilo e rifugiati che spesso sono essere parrocchiali fra di noi anche migranti economici che hanno fatto domanda d'asilo perché nostro paese non si può immigrare come migranti economici se non in determinati casi in tema della riforma
Del sistema sicuramente ne ha parlato la collega chi anche questa mattina dei canali legali
Di immigrazione economica è strettamente legata anche per normalizzare e in qual modo inquadrare il fenomeno invece della richiesta
Di asilo allora dicevo molto forme importante questo tema al centro oggi del Pilar della discussione che avviene oggi in Svezia sul piatto sociale quello dell'implementazione perché se andiamo a vedere io sono stato relatore di questo rapporto sulla integrazione lavorativa di rifugiati
Molte norme che già ci sono di accesso ai servizi pubblici di accesso a all'educazione di possibilità di esercitare determinati diritti e banalmente non sono implementati in molti Paesi
Il sì non solo spesso è un problema di implementazione normativa ma è anche una questione di prassi amministrative di esecuzione allora io nel mio lavoro ho cercato insieme ai colleghi parlamentari di andare un po'al nocciolo del al nocciolo del problema cioè il fatto che si crea una situazione di lasciatemi usare un termine forte e il nostro Paese se andiamo a vedere le nel raffronto abbiamo fatto è messo molto meglio di molti altri Paesi europei anche alcuni che non ci aspetteremmo delle forme di razzismo istituzionale per cui di fatto sì accettano pratiche discriminatorie in maniera diciamo anche per prassi di azione ma io sono voluto appunto andare al fondo in quel rapporto al punto fondamentale come si fa a sradicare il razzismo nei confronti di chi potenzialmente o né infatti perché lo sta facendo si può integrare nel mondo del lavoro pagare le tasse creare lavoro a sua volta diventare attore in questo caso quando i rifugiati anche qualcuno che ha ottenuto un sostegno e che in qualche modo poi restituisce qualcosa la comunità nel momento in cui diventa un attore sociale fiscale lavorativo attivo
Come si fa a sradicare lo si fa si si mette in chiaro che questo lavoro non è un fatto a scapito di altri gruppi vulnerabili questa è sul punto cruciale perché nel momento in cui noi abbiamo per esempio il Fondo sociale europeo che è utilizzato a livello regionale sono fondi strutturali
Che deve essere direzione atto anche per investire sulla sacrosanta necessità di integrare con corsi di lingua con percorsi specifici con attività dedicate i richiedenti asilo e i rifugiati nel mondo del lavoro non può passare il messaggio con la popolazione residente autoctona diciamo precedentemente
Insediata che si stanno togliendo risorse ad altri gruppi vulnerabili è per questo che la dimensione europea è essenziale perché l'addizionalità
Europea è proprio quella di dire noi non chiediamo ai decisori politici
Locali
O meglio chiediamo di adottare determinate frasi dirò una cosa rapida sullo SPRAR ma non chiediamo di al legis al gol a chi governa a livello regionale alle strutture che amministrano il fondo sociale di togliere i fondi per i disabili per i disoccupati di lungo periodo noi chiediamo che ci siano più risorse per affrontare questa specifica necessità che oggi è una nostra necessità quella di investire nell'integrazione di persone che solo investendo ci poi possono istituire se vogliamo usare un termine pratico in qualche modo di concretezza di chi ci chiede sulla migrazione dovete avere risposte concrete una restituire un sostegno che è stato ricevuto allora questo tema di come dicevo poi intervenire anche rispetto a quelle che sono le buone pratiche già esistenti in Europa e diffonderle lasciatemi dire lo SPRAR che citavo prima noi l'abbiamo presentato al Parlamento europeo in varie occasioni anche una volta con il collega Sassoli che in sala
Con lanci perché il la lo SPRAR come sistema di distribuzione come di un e e di organizzazione sul territorio è stato considerato una buona pratica europea così come per dirvene un'altra del tutto diversa che abbiamo approfondito e quella dell'utilizzo di portali e di applicazioni digitali per integrare quei famosi ragazzi persone donne e uomini vanno ragazzi giovani che arrivano senza nulla ma con il telefono che viene questa cosa molto criticata ma vorrei capire se uno va via
Dal luogo da da dove da dove abitava è chiaro che ogni il avrà prima di tutto voglio di avere un mezzo per ricontattare parlare con la famiglia che lascia indietro ma noi vogliamo invece e ci sono esempi importanti di soprattutto tedeschi e svedesi di utilizzo anche con le strutture diciamo
Dello stato di
Ieri per l'integrazione quindi abbiamo lavorato dicevo poi sulle buone pratiche sulla questione dell'implementazione che citavo la questione cruciale della necessità di fare più spesa sociale più sfondo sociale
Per l'integrazione tornare perlomeno nel prossimo bilancio pluriennale quello post due mila venti perlomeno ai livelli pre-crisi al Bilancio oltre due mila quattordici e quindi almeno il venticinque per cento dei fondi di coesione dedicati a il fondo sociale su tutto questo abbiamo fatto appunto un lavoro parlamentare la Commissione europea ha raccolto molte delle nostre sollecitazioni
Su una no su cui voglio dirvi che è una battaglia ancora da fare perché molto faticosa da far vincere
Diciamo che la discussione con i governi quella di creare anche un fondo che possa fare accedere direttamente più di quanto oggi
Si riesce molto limitatamente alle migliori esperienze di integrazioni territoriale
Un sostegno che salti i livelli diciamo regionali e statali che sia un fondo diretto questo per i problemi che dicevo prima perché molto difficile chiedere a qualcuno
Ho in una situazione in cui non è chiaro quanto avremo di investimento sociale di dirottare fondi che sono a sostegno di altre categorie vulnerabili per un investimento che però è comunque necessario
Quello dell'integrazione dei richiedenti asilo e rifugiati quindi portare sul livello europeo dove la pressione del ciclo elettorale di breve termine meno forte
La di spie diciamo l'invito la la la la la il deplora inventrice in gergo di fondi e e secondo voi un ragionamento da approfondire perché la dimensione europea proprio questo valore aggiunto quello di poter fare quel ragionamento di medio termine non pressato dalle esigenze elettorali che proprio questo tema richiede che altrimenti edificio affrontare molto brevemente aggiungo che abbiamo lavorato poi era stato al centro anche del del rapporto che citavo sulla carta blu perché poi esiste una migrazione altamente qualificata che vuole poter accedere penso ai professori universitari molte università ci hanno chiesto un impegno e sta andando Fini ormai in fondo il Parlamento ha approvato la sua posizione io salto relatore per la mia Commissione la carta blu per quei migranti altamente qualificati sappiamo che l'Italia su questo tema anche di attrarre
Con diciamo competenza intelligenze particolarmente qualificate anche da fuori dell'Unione Europea
A un come di anche uno una difficoltà rispetto altri Paesi europei e questa è una nuova importante opportunità infatti molte come dicevo per esempio università ma anche alcune aziende
Molto specialistiche italiane sono state contente dell'avanzamento che sta facendo in Europa su questo
Concludo con la vero perché se no la faccio troppo lunga su un flash su un paio di altre cose
Importante la questione dell'accesso ai programmi europei esistenti per i richiedenti asilo e rifugiati la carta blu per esempio che già esisteva anche oggi riforniamo noi andiamo a renderla accessibile anche per i richiedenti asilo e rifugiati
La questione di garanzia giovani che in cui io mi sono occupato tanto come parlamentare che non in tutte le regioni accessibile a richiedenti asilo e rifugiati
La questione del corpo europeo di solidarietà che è stato lanciato dal presidente Juncker avete visto il sottosegretario boschi è stato a Norcia
Perché già in questa prima fase sperimentale dei giovani sono andati a sostenere le popolazioni
Colpite dal terremoto oggi stiamo dando una forma stabile a questo progetto bene anche i giovani che sono in Italia come rifugiati devono poter partecipare a questo tipo e di programmi quindi l'accesso ai programmi esistenti è un altro grande tema gli ultimi due rapidissimamente uno eh
La questione città due che ha citato la collega parentali nazionale Fabbri che con cui voglio concludere o nella questione ius soli che in Europa da parte sommando il PPI e viene come si si è buttata palla in tribuna si dice ma dovremmo risolvere a livello europeo salvo che non si può fare perché ad oggi non è competenza nostra risolvere quindi presiede il Parlamento europeo Tajani quando dice queste cose fa e diciamo della del populismo lasciatemelo dire perché inventare che si può fare qualcosa che non si può fare fare del populismo così come quando per essere chiari perché c'è anche chi dice che tanto siamo tutti europeisti il il presidente del Parlamento europeo
PPE Paola di Forza Italia dice che bisogna essere indignati fa un minuto di silenzio per la giornalista
Uccisa Malta un quarto d'ora dopo non dieci giorni dopo un quarto d'ora dopo il PPE sulle norme per la produzione dei whistleblower spie proprio alla Camera in questi giorni in Italia sono state definitivamente approvate proprio il la prodezza e transnazionale viene affossata proprio dal partito del Presidente del Parlamento questo per chi ci dice che paraffine siamo un po'tutti europeisti
Concludo con l'ultima cosa le rimesse le rimesse che sono un tema centrale perché a livello europeo anche in collaborazione con l'alto rappresentante Mogherini stiamo lavorando per impedire i cartelli che oggi esistono cartelli soprattutto di aziende americane che tengono alti le commissioni rendono molto meno
Conveniente piloti manda le rimesse perché ci perdono una parte alta di denaro perché c'è di fatto un cartello e dall'altra parte stiamo ragionando di come invece i per esempio gli in Italia la Cassa depositi e prestiti possa avviare dei Progetti invece perché questi diciamo costi di commissione possano invece in qualche modo rientrare in un sistema Pubblico grazie dell'invito a materia molto vasta ma spero di aver lasciato lanciato qualche diciamo elemento europeo ne
Tanti elementi adesso se farsi negarci un educatore sicuramente una storia l'integrazione cittadinanza Pinuccio raccontarci rispetto a quella che è stata la sua esperienza qui a Bologna ma con uno sguardo viene anche al territorio nazionale
Grazie a voi
Avevo scritto un intervento che non non lo faccio perché è un po'cambiato tutto
Perché è cambiato tutto perché
Io sono in Italia da ormai quasi diciassette anni
Guardando sta platea siete tutti più grandi di me
E questo per dire che c'è bisogno di veramente cambiare
La prospettiva di vedere il problema stiam parlando di migranti ma di persone che vivono come cittadini
Sono d'accordo con pollai che diceva integrazione non mi piace a nessuno
Cittadino di origine straniera piace integrazione perché viene letta come assimilazione
Tu deve assomigliare a me
Noi invece stanno dicendo né crediamo nel meticciato perché se tutti quanti ogni volta che viene in Italia di voglio andare
La città di cittadinanza onoraria Robert De Niro
Tutti vogliono che lui diventi italiano ogni paesino riconosce ma suo nonno forse era di questa appare
Lui è americano
L'americano perché l'America ha accettato questo meticciato
All'inizio un po'assimilato perché è un po'eliminato gli autoctoni però dopo ha capito che
La prima fase dopo la prima fase ha capito insiste
Secondo me in Italia c'è bisogno di questo passaggio e siamo arrivati paese che non conosceva la migrazione però ci sono i miei amici che hanno trentacinque anni sono nati in Italia
Dai cittadini del Sudamerica che non hanno la cittadinanza italiana
E degrado
Perché il trentacinque anni significa metà qui un esistenza
Se ne c'è una legge sulla cittadinanza
Si discute forse non conviene conviene non conviene politicamente vediamo domani cosa succede io leggo sempre e il il giornale per vedere l'oroscopo per capire se la legittima cittadinanza l'approvazione invece d'essere una questione di diritti è una questione di diritto e non viene messa in discussione perché i diritti di alcuni perché sono alcuni adesso sono trecento mila persone
Sono i diritti di tutti perché si sono cittadini
E se questo veniva fatto forse cinque sei anni fa
Qualcosa qualcosa di buono adesso non c'era neanche questa discussione razzista
Su questa legge
E invece è molto in ritardo è su un ritardo c'è ancora un ritardo politico perché politici purtroppo vedo non solo sei mesi
Noi vogliamo dei politici che guardi non per cinquant'anni
Cinquant'anni significa un po'creare un solco di un ragionamento fare una
Fare disegnare una società una società che potrebbe essere diversa
Ma migliore
Non è detto che il mio apporto che vengo da un Paese ex colonie per le proposito ed il treno
Siamo un apporto debole
No
Perché come sto dicendo
Robert De Niro tutti vogliono riconoscerlo come italiano perché suo apporto a una cultura amo l'arte americana è stato altre
Questo è quello che dobbiamo vedere gli scrisse
L'hanno messo anche Organizzazione Mondiale della Sanità adesso con una cosa molto importante
Tutti gli stranieri anche quelli che arrivano che sono arrivati oggi forse a Lampedusa cotone Catania non significa che non sanno fare devono essere poi bloccati
Trattati come dei bambini sono tutte persone capaci che forse non sanno parlare di tutto qua
E se se creano esse creano una ricchezza
E perché e come quando arrivi in una piccola città e cioè degli amici
Che ospitano e la prima cosa che fanno è ti mostrano le stanze ti dicono questa è la stanza dove dorme io con mia moglie quest'altra nella stanza degli ospiti questo il mio studio questo il stanza dei miei figli
Questa non andarci perché se aprirla sgabuzzino può perdere tutto questa non ha non far questo questo è il bagno degli ospiti
Questa la cantina
Questo in Italia non viene mai fatto
Di imprinting iniziale fatto bene non esiste
Potete intervistare son fatti tutte le ricerche
L'imprinting iniziale e così vago
Che non si capisce niente
Ci guadagnano le cooperative le aziende tutto quanto ma lo straniero o il cittadino straniero esce che e e meno del server anzi aveva qualche sicurezza quando è arrivato con il barcone dopo un anno in un centro d'accoglienza non ci capisce niente
L'imprinting iniziale e i diritti son questi la stanza che per entrare questa la stanza che non può entrare questa tu poi fare questo ma poi fare questo significa poi usare anche la mia coperti perché io che io ospito ma non non ti considero un cagnolino
Se questo passa all'inizio egiziani stranieri saranno più italiani degli italiani
Perché se andate in giro andate a Londra in altre città a Gotti Amberg tepori come diceva
In Svezia sono dei tassisti che sono passati dall'Italia
Sono il miglior ambasciatore dell'Italia quando sulla gente sale pensano che Santa Lando con degli italiani
Son tutte persone cittadini stranieri che dura dopo la cittadinanza italiana se ne sono scappati dall'Italia
Se ha se vedete i dati tutti i cittadini stranieri quando prendo la cittadinanza italiana se ne vanno
Uno che si sente cittadino non se ne va allora sotto te le mie creazioni io parlerei della emigrazione perché sono due cicli di duecentocinquanta mila italiani che emigrano dall'Italia
Quando ne arrivano forse cento mila adesso poi è chiuso non si può arrivare però perché se ne vanno sono tanti se l'Italia non riesce a rispondere a quelli che se ne vanno
Fa fatica a rispondere anche quelli che arrivano ma non significa che sono stranieri il discorso non deve essere a io devo fare i diritti come diceva è una questione di di di io se faccio i diritti porto rispondo a una domanda di
Punto
Spero che un partito una realtà un'entità di sinistra
Netta i diritti all'inizio
E spero anche che la legge della cittadinanza passi perché sono veramente
Voglio dire una parolaccia però
è una cosa seria se non passa questa cittadinanza questa legge sulla cittadinanza perché veramente si perde la fiducia di quasi un milione di ragazzi
Ed era una fiducia di quasi un milione di ragazzi significa veramente
Dai Sipro per le martellate
Non capire proprio il futuro
Detto questo vi vi invito lunedì faremo sempre in Flash muovemmo fin manifestazioni per ricordare ci tenevo a fare a questa manifestazione
Questa approvazione di questa legge e lo faremo ma in centro al centro a Bologna alle sei
Ho spero di vedere tutte queste facce ci saranno anche bambini perché saranno gli insegnanti che ricordano che nelle scuole purtroppo
Ho i politici non lo vedono ma società e cambia sì ma se io farei fare proprie come quel quella Nando
Quella la fiaba del Di Natale quello che faceva affari girino del futuro
Alla persona farei fare giri ai politici nelle scuole italiane
E bastava quello forse per approvare grazie a tutti voi spero di vedere dei giovedì prossimo
Grazie
Adesso abbiamo Andrea De Maria che ci ci illustra il rapporto tra quest'indagine delle periferie il tema della presenza e straniera ricordando che siamo in una regione qui in Emilia-Romagna che per quanto riguarda i cittadini stranieri abbiamo il record assoluto di presenze il dodici per cento
E una media di indici del cinquanta per cento dei comuni quindi il tema del rapporto anche tra il tema dell'immigrazione il tema dei Comuni sappiamo essere un tema centrale il cinquanta per cento dei Comuni che accolgono richiedenti asilo il nostro modello di accoglienza tra l'altro anche ispirato lo sappiamo la legge
Nazionale ma la media nazionale è più bassa perché siamo intorno al trentadue per cento proviamo a raccordare come dire gli elementi che hai tu con questo tema sicuramente centrale e fondamentale anche per la nostra riflessione
Sì buon pomeriggio pomeriggio tutti
Prima di svolgere alcune considerazioni davvero molto rapide anche per dire di un po'da questa esperienza che stiamo facendo con la Commissione periferie sotto con le missioni stiamo facendo un po'nelle principali città in particolare
Città metropolitane volevo solo ringraziare che ha organizzato questo evento in particolare Andrea Orlando per avere scelto Bologna come facciamo
Città dove svolgono Giulio diceva che c'ha lavorato di più
Insieme ad altri che se anche sono qui sono abbiamo condotto anche un percorso congressuale con con Andrea
Partito con apparteniamo democratico
E penso che oggi quel percorso debba trovare un sogno una prospettiva proprio iniziative come queste cioè nella capacità di tenere anche nel Pd alto un dibattito un confronto con un dibattito un confronto un approfondimento dei temi di alto profilo con coinvolgimento di forze ed energie diverse come stiamo facendo sì
La commissione periferie è una Commissione della Camera dei deputati
Che ha il compito di costruire un'indagine conoscitiva in particolare relativo alle più grandi aree urbane sulla situazione delle periferie in particolare insomma il riferimento alle condizioni di disagio sociale di tensione di sicurezza che si possono verificare in queste aree del nostro Paese
è la prima volta che il Parlamento si dota di una commissione che si occupa di periferie peraltro iniziativa che sta dentro un progetto più complessivo del governo della maggioranza in questa direzione anche l'esperienza del bando periferia che ovviamente non è oggetto soltanto la discussione di oggi ma l'esperienza che segnalo una nuova attenzione a queste questi questa parte la nostra società del nostro tessuto urbano e l'esperienza che ho fatto soprattutto con le missioni mi porta a provare a portare in questa sede un sostanzialmente un contributo di insomma di indirizzo politico che in parte è già stato detto ma che io penso sia il grande tema che abbiamo di fronte oggi insomma quando si si discute e decide migrazione di accoglienza di politiche di coesione sociale legata all'immigrazione l'accoglienza e si vede molto le periferie e cioè una connessione molto stretta fra questione sociale governo dei fenomeni migratori
Perché nelle periferie noi siamo di fronte vogliamo dirlo con un in modo un po'semplificato davvero a un contesto di guerra fra poveri
Cioè le situazioni di degrado di crisi della coesione sociale di mancanza di lavoro di solitudine degli anziani di fragilità sociale di insicurezza
In presenza di un livello di popolazione diciamo al per dico lo dico per brevità siamo non di origine italiana
Crea una condizione un contesto di di scontro e di contraddizione assolutamente esplosivo
E noi dobbiamo capire proprio dal punto di vista l'indirizzo politico dico anche della cultura politica e della anche della nostra idea di governo come questa situazione la ribaltiamo
Cioè come mettiamo in campo un'iniziativa che consenta di fare quello che poi risponde alla vera realtà dei fatti
Cioè che che quindi che quei diversi soggetti hanno in realtà interessi in comune
E che noi dobbiamo renderli protagonisti di un impegno collettivo generale per un riscatto complessivo di alcune aree del nostro Paese per esempio delle aree periferiche del nostro Paese una crisi così alle sociale di lavoro stesso sale di sicurezza per tutti
Dove insieme
Dico sempre per brevità italiani perché poi una cosa è dire italiano a partire cittadini italiani sono peso così capiamo lo dico per portare il contributo di merito e persone che vengono a vivere e lavorare in Italia da altri Paesi davvero si sentano di condividere un destino comune
Questo per me è un punto assolutamente rilevantissimo Valle voglio dire con una provocazione è facile parlare di ius soli una platea come questa o parlare di ius soli in un quartiere bene di Milano dove le contraddizioni non ci sono
Probabilmente troveremo un ascolto e anche una sensibilità particolare
Il problema la sfida e diciamo far capire a chi vive di più oggi la crisi è una situazione sociale drammatica che la battaglia per i diritti meno immigrati una battaglia per la crescita complessiva della qualità della vita della giustizia in Italia
Questo per me e il grande nodo politico che abbiamo e guardate che se non lo sapremo affrontare il Paese rischierà di di diciamo di trovarsi di fronte a situazioni drammatiche
Io sarà perché ho fatto il sindaco di Marzabotto forse sono particolarmente sensibile ma il ritorno di fenomeni neo fascismo che invito assolutamente da non sottovalutare a non sottovalutare
Nascono anche da qui salutiamo il prefetto di Bologna che c'ha raggiunto che ci fa molto piacere avere qui
Dicevo il crescere di questi fenomeni
E legato appunto alla difesa anche la difficoltà di costruire questo Progetto Comune di coesione sociale perché la mia impressione e che ne che per come anche il popolo italiano come sono anche le nostre periferie non c'è necessariamente un razzismo di fondo
C'è il fatto che di fronte alla carenza di servizi alle contraddizioni sociali alla mancanza di lavoro
Scatta appunto il meccanismo del conflitto fra soggetti diversi che vivono questi problemi e allora scatta l'idea per cui non è giusto che vengano dati servizi opportunità agli immigrati quando non vengono date ai cosiddetti italiani
E quindi e il nesso tra una politica di giustizia sociale di creazione di lavoro di di giustizia sociale nel Paese e il governo dei fenomeni migratori a mio avviso num è un è un nesso è un nesso strettissimo
Io penso che sia insomma
La direzione verso cui muoversi e da da da da diffondere anche tra le persone quella che tu dicevi benissimo cioè l'idea del meticciato io le voglio fare un esempio che riguarda Bologna
Bolognano delle città è una città che è stato storicamente per sua natura aperta al mondo prima di tutto per la sua caratteristiche città universitarie
E poi Bologna è stata grande ed è cresciuta
Prima di tutto perché ha saputo integrare italiani che venivano da altre regioni del Paese la famosa sanità bolognese che è penso spossato emiliana che Esopo e noi tendiamo a essere un po'K le disse ma mi pare indiscutibilmente una delle migliori d'Europa diciamo
Ma si è fatta Coppo ultimissimo con operatori sanitari del sud Italia che sono venuti a vivere lavorare a Bologna arriverà a Bologna hanno studiato qui
Si sono fermati qui e hanno contribuito a fare la celletta la nostra comunità quindi per me è questi e questo è la sfida di oggi io meticciato la intendo così una comunità che cresce nelle differenze
E che è più forte ad affrontare le sfide di oggi perché valorizza le diverse differenze in un progetto comune il punto che abbiamo noi oggi e che anche nella Bologna di oggi
Questa capacità di valorizzare le differenze in un progetto comune abbiamo difficoltà a mettere in campo
C'è la diciamo a mettere in campo finché siamo nemmeno e gli attivisti del ceto politico nelle fasce sociali medio-alte
Non riusciamo a diffondono nella comunità e questa è la vera sfida che abbiamo di fronte che secondo me facile a dirsi e non a farsi si affronta con due corpi d'iniziativa uno è il programma di governo
E quindi una politica di giustizia sociale di creazione di lavoro di contrasto alla crisi di contrasto le iniquità perché come dice il molto bene tu
Se se i diritti per tutti crescono si diminuisce la forbice tra chi ha di più chi ha di meno e si fa più giustizia sociale per tutti
Anche appunto diciamo sempre per capirci gli italiani fra virgolette che vivono la situazione di disagio
Ci stanno dentro un progetto di riscatto per cui si possono misurare meglio col fenomeno
Con il fenomeno migratorio e quindi le politiche e poi sottrarre sociali
Questo è uno dei punti che per esempio mi ha portato sono nippo portato anche condividere un solo tipo di posizione del PD perché queste operazioni non si fanno solo con le politiche si fanno con grandi soggetti collettivi che le governano e guardate che la crisi dei partiti e in parte anche la crisi di rappresentanza elezioni sindacali
è un problema enorme di fronte alla necessità di governare questi processi noi abbiamo girato per periferie dove storicamente erano insediati grandi partiti di massa e dove adesso non c'è più niente
Dove non c'è più una rete politica che costruisca la coesione sociale e unisca le politiche di governo alla costruzione radicamento dal basso delle politiche di governo e questo guardate un altro tema enorme ed è una responsabilità dichiara responsabilità politiche per invece questo noto discorso mi mi colpiva ma è una fase che stiamo vivendo il problema non è solo chiedere ai politici di fare qualcosa
Il problema è che tanti cittadini
Siano protagonisti della della vita pubblica ecco e ci aiutino a governare i processi perché senza questi processi non si governa no
E facile no difficilissimo però guardate che non bastano le buone politiche che pure sono molto importanti se non si ricostituisce una coesione sociale dei soggetti collettivi e soggetti collettivi sono anche i grandi partiti politici e averli troppo destrutturati è stato un grave errore io presentassero una cosa del tutto impopolare
E che non c'entra niente con la serata ma tanto sulla falsa sconvolti aspettiamo approfitto della del del del del fatto che molti dei presenti sono amici quindi possono prendere con simpatia diciamo presenta aver abolito così il finanziamento pubblico dei partiti
Magari inseguendo una vulgata diffusa anche indebolito dei soggetti collettivi che magari potevano pagare un funzionario che andava in una periferia e organizzava delle assemblee fra italiani emigrati per farli stare insieme
Io penso che noi entrambe queste questi termini dobbiamo avere in campo certo nella nettezza della battaglia politica per esempio ma lo dico sinceramente non so elettoralmente se lo ius soli si favorirà forse ci aiuterà a costruire la coalizione ma non so quanto si favorirà letteralmente però io penso che lo dobbiamo fare lo stesso perché penso che ci sono delle battaglie di civiltà di valore che è un grande soggetto collettivo se vuole la sera l'altezza e la sosta per la sua identità deve fare comunque
Se necessario anche controcorrente perché servono a mettere in campo un'idea di società un'idea di cultura politica e a costruire davvero quel cambiamento che in Italia è necessario e quindi io dico sono d'accordo un riformismo che vuol dire radicalità sui valori radicalità sulle battaglie politiche
Dire che in Italia non è non esiste che si lascia morire un bambino nel Mediterraneo
Dire che per noi qualunque forma di razzismo di estremismo di destra di xenofobia va contrastato e condannato politiche concrete di coesione sociale
E appunto una ricostruzione di un tessuto democratico collettivo certo sfidando su questo anche le comunità dei kit di chi è venuto a vivere lavorare in Italia
Anche qui credo che
Bisogna fare forse anche qualche battaglia che può apparire controcorrente o poco poco politicamente corretta faccio un esempio io sono perché si dica qualunque religione abbiano ovviamente a tutte le comunità che vivono qui
Che in Italia le donne si rispetta non si rispetta la loro incolumità fisica rispetta le loro diritti si riscatta la loro autonomia
Perché appunto parità di diritti e di doveri è una comunità che nasce da le differenze che si incontrano in positivo
E anche una comunità che sa appunto condividere alcuni
Obiettivi alcuni valori condivisi di fondo da come mi deve dire qui mi guarda le Malpensa del dovere finire
E quindi e quindi nell'avviare niente spontaneamente concludere volevo volevo volevo dire questo insomma io penso che no ma da vero stavo finendo spaccio case
Volevo dire questo insomma
è chiaro che oggi fare un discorso di razzismo
Di rifiuto più o meno mascherato è più facile che farle discorso che facciamo noi
Perché è in un momento così la paura il rinchiudersi in circolo il più possibile ristretti un certo richiamo all'egoismo anche per la drammaticità della crisi
Ovviamente a un a un suo spazio nella società di oggi però però la sinistra non può essere questo cioè noi dobbiamo tornare a fare un discorso di speranza di futuro
E se anche vogliamo vincere le prossime elezioni come credo sia bene per il Paese
Io penso che la dobbiamo mettere su questo piano cioè c'è che c'è qualcuno che ha l'Italia può fare un discorso positivo
Va più che
L'al di qua questo caso capitare prima disperata di futuro
Cioè il problema non è difendersi dal futuro è che si può costruire tutti insieme per il futuro una società migliore
E che su questo su questo per questo esiste da sempre la sinistra
Centrosinistra riformismo e che per questo è anche insomma vale anche la pena di combattere battaglie scomode difficili perché alla fine sarà tutta la società ad andare avanti grazie
Tante le questioni monsignor Zuppi è in arrivo inattesa
Se ci sono delle degli interventi delle sollecitazioni delle domande ai nostri relatori ovviamente sono sono bene accetti altrimenti chiedo ai relatori qui presenti se hanno piacere di portare qualche altra considerazione all'imbattibile di questa di questa tavola
No volevo solo aggiungere
Mi sono ricordato che io faccio dei tre scusate
Bisogna e lavoro nelle periferie
E questo mi aiuta anche a discorso di Andrea
Ne è vero le periferie e difficile parlare dello ius soli
Però
è vero anche che non è stato mai provato una comunicazione alternativo significa che se si è lasciato un po'sullo spazio ad altre persone spiegare lo ius soli dicendo che erano i barconi
Non è vero la confusione poi sono stato son bravi e gli altri a farlo
La cosa la comunicazione secondo me né né quella televisiva o giornalistica perché ha ormai preso in pratica Chan tante persone che non leggono ore la televisione anche funziona o funziona
Purtroppo l'altra parte
Secondo me è quello di essere presenti
Presente significa fare delle opinioni andare nelle nelle periferie incontrare le persone
E spiegare alle persone che questa cosa questa legge e fondamentale fondamentale è proprio una questione di dei diritti che fa partire una rivoluzione non è una questione che mi fa vincere mi fa perdere le elezioni no è una identità mia di partito
Di organizzazione e la faccio perché ci credo era anche nel programma io mi ricordo programma ed è la centrosinistra estratte eletto come dicevano la prima legge mi ricordo Bersani che parla allora siccome non ci scordiamo di queste cose noi
E non ci scordiamo se non passa o comunque non ci sia provato fino alle fine
Ci scorci ricordiamo sempre
Di di consiglio di vedere un cortometraggio che si è stato premiato anche che si chiama ambaradan
è stato anche proiettato parla di un ragazzo di seconda generazione che poi fa un ragionamento però è di testa
Fasciste
Ed è interessante
Vederlo per capire le contraddizione e l'identità e tutto il lavoro
Che c'è all'interno di una persona che cresce sapendo che sua madre non lo riconosce
Allora quando la tua madre non ti riconosce
Che lo Stato non ti riconosce a un certo punto arrivi anche a essere un po'lontano da questo Stato anche essere distruttivo verso questa madre
Allora questa psicologicamente socio liberamente non è da da analizzare perché è una questione normale da capire
Le periferie secondo me è importante che
Il centrosinistra vada nelle periferie sia presente nelle periferie per spiegarle
Io sono sicuro che se la gente capisce che ci sono alcune variazioni
Riesce anche a trovare ad accettare una legge come questa io sono sicuro che l'accetta l'asse siamo stiamo insieme siamo insieme per questa rotta
Intanto diamo il benvenuto a monsignor che c'ha raggiunto e che avrebbe interverrà prego c'è una contributo assi prego
Piuttosto che
Va
Chiuso
No
Voglio dire che
Quando prima usavamo il termine buonista era proprio per dire non non non noto il contenuto consideriamo d'offesa Manzi insomma non è un'offesa né a una scelta e risponde anche a degli elementi razionali oltre che alla nostra cultura di riconoscere i diritti come veniva detto sono come è stato già detto data tutti io credo che questa è una legge che noi dobbiamo fare non ci sono affezionata solo perché ho avuto la fortuna di essere nominata relatrice
In questo provvedimento credo che sia un provvedimento di compromesso che tiene insieme i diversi aspetti quello di chi ha paura quello che invece di chi chiede di essere riconosciuto là dove è nato e dove ecco che o dove sta crescendo dove si sta formando la sua identità e come dicevo prima no no ma anche economica e che serve per la sicurezza nazionale quello è degli elementi aggiuntivi
Ma credo che insomma questo se debba essere una legge che il Partito Democratico approva a prescindere da ciò che succederà alle prossime elezioni
Perché come abbiamo detto tutti sono le leggi giuste si fanno a prescindere da come vengono in quel momento accolte rispetto a chi sono rivolti quindi insomma
Spero che festeggeremo intanto ricordiamo che il ventisei il flash Moba a Bologna ma non solo a Roma in diverse città italiane e vi posso assicurare che in questi due anni e mezzo anche se in silenzio e fuori dalla diciamo dai media nazionali
Tantissime iniziative sono state fatte dal territorio che sono partite dal territorio dalle associazioni dalle parrocchie dai sindacati dai partiti per sostenere questa legge quindi in realtà il Movimento Popolare che a suo tempo ha sostenuto la legge di iniziativa popolare c'è ancora non ha la stessa voce urlata di chi va in televisione del centro destra ma nel territorio c'è e sostiene questo provvedimento
Bene grazie grazie a tutti grazie ai nostri relatori io chiederei al monsignor gruppi di raggiungerci
E gli do il benvenuto al con una l'altro da parte di tutti noi caldo la foresta
La sua voce per noi che è importante e preziosa la posizione della Chiesa sui temi dell'immigrazione è lo sguardo che lasciatemelo dire monsignor Ruppi ha rispetto al tema
Dei diritti di cittadinanza di inclusione di integrazione e tutto quello che ha detto in questi in questi anni anche qui a Bologna io passerei la parola a lui e ringraziando l'ancora per la sua presenza oggi a questo convegno
Dopo tanto la voce autorevole da voi sentirete il il segretario della conferenza episcopale ma io porto volentieri il saluto a questa questo convegno questa riflessione
Su una delle delle sfide più grandi alcuni tutta la nostra comunità
Si trova a rispondere
E che qualche volta attraversata da tensioni pericolose da tentazioni
Chiusura
Perdita di sentimenti e la persona e questo ci deve preoccupare profondamente e partirei da una delle affermazioni di papa Francesco
Sull'Europa
Perché questo al tema è ovvio che non possiamo e anche insieme la vostra impostazione e proprio partire dall'Europa
E Tevere coinvolgere tenere presente l'Europa
E del fu il il ultima affermazione di un sul discorso quando ricevette il premio Carlo Magno
Proprio sull'Europa e dei il sogno sogno d'Europa in cui se l'immigrante non è delitto
Bensì un invito a un maggiore impegno con la dignità di tutto l'essere umano
Credo che questo sogno
Affidato appunto a tutti mani e con responsabilità diverse con ma a tutti perché l'Europa punto garantisca ai migranti un la dignità di dell'essere umano
Nella in un altro documento che è un po'il documento chiave di papa Francesco
Michele Evangelii gaudium dice immigranti mi pongono una particolare sfida perché sono pastore di una chiesa senza frontiere che si sente ma dei di tutti
Perciò io so esorto i Paesi ad una generosa apertura che invece di temere la distruzione dell'identità locale se capace di creare nuove sintesi culturali
Poi qualche volta l'accoglienza che l'apertura l'accoglienza il non aver paura di questo
Viene visto appunto come praticamente è stato interpretato come fosse il Papa Francesco fosse e quindi la posizione della Chiesa
Non soltanto i parroci Scoma tutta quanta la Chiesa e per della Chiesa italiana come se fosse vedete non rendersi conto
Forse irrealistico
Al contrario mi sembra che la posizione di rado Cesco ci obblighi a un pelo realismo
Che sia capace però di coniugare la gestione di questo fenomeno che è un fenomeno diverbio ampiezza storica è evidente che non si dica che non che non si interrompe Comuna in pochi giorni poche in cui con la gestione di piccolo cabotaggio
Ma allo stesso tempo con la difesa dell'umanesimo cioè di quell'umanesimo di cui che ci viene affidato e che la nostra vera forza
Allora mi sembra che noi dobbiamo evitare che questa materia si diventi motivo di conflitto ideologico
Non si può ragionare solo in termini di sicurezza ma dobbiamo ispirarci a problemi di umanità e puntare sull'integrazione
Dobbiamo puntare su delle vie di ingresso legali come per esempio la sponsorship oppure i corridoi umanitari
Mi sembra che sia solo delle indica
Sono importanti che aiutano anche dire si può gestire non è impensabile
Quando poi il una non gestione ombre rimando la gestione provvisoria è chiaro che purtroppo può essere facilmente utilizzata per aumentare Paure
Ore che noi dobbiamo su con cui dobbiamo dialogare che dobbiamo capire chi sono anche conseguenze di tante difficoltà ma che appunto
Ci sfidano perché l'immigrazione è una sfida è un po'banale ma quante vero complessa che non si vince però nei con i muri
Nei con
Una non politica cioè con non non gestione anche l'immigrazione pensiamo come è stata temi dell'immigrazione in anni passati che sono stati motivo invece al contrario di una grande spinta per il nostro Paese
Riportare anche i dati reali mi sembra che siano importanti cioè le cose purtroppo per niente scontate cioè le tutte le le false notizie il ferro rubano il lavoro e via dicendo no
Del ricordarci anche che per esempio nel due mila quindici abbiamo perso circa centoquaranta mila italiani come saldo negativo sostituiti da non più di quaranta mila immigrati
Io non c'ho paura che ci siano nuovi italiani
Vorrei fare anche un percorso patriota
Purtroppo il termine è stato anche un po'pericolosamente utilizzato
Ma e anche la bella sfida avere nuovi italiani non ci abbiamo proprio niente paura di avere nuovi italiani credo che sia anche qui un diritto che speriamo che venga garantito
E soprattutto io credo che e anche diciamo institute sì dobbiamo ragionare e che potrebbe essere anche pericoloso ma se dobbiamo ragionare in termini di interessi nazionali
Accetto avere dei nuovi italiani è una è una è una bella sfida ed è anche un motivo per i vecchi che ricordassero capito per oltre che per in qualche caso diciamo così essendo Loewe sculture e obbliga tutti a rendere un po'più di cultura a mio parere qualche volta ho l'impressione che manchi
Ecco
Perché Lazio parliamoci più sculture non non non è come sia di una certa insistenza sul contrario insomma ecco l'ultima considerazione questa però che gli sbarchi diminuiscono ma le tragedie continuano
E questo ci deve porre tante domande perché
Sì per esempio nel luglio agosto rispetto al due mila e sedici si è passati da cinquantadue mila attenti tre mila ma il numero di morti
è rimasto praticamente identico
Nel due mila due scusate duecentottantotto del due mila sedici contro i duecentottantatré di questa quindi il numero degli arrivi vi è praticamente dimezzato il numero dei morti e quasi uguali
E questo ci deve interrogare tantissimo per chi per continuare in quelle grandi anche spetterà un affronto serio
Umano
Che il nostro Paese ha saputo garantire
Qualche volta appunto anche con scarso aiuto dell'Europa
E il ma anche con tante positive esperienze di accoglienza e di inclusione di integrazione che son quelle su cui peraltro che è la sfida che dobbiamo accettare tutti
Tutti quanti a mio per per perire per esempio nella scuola in genere ci sono già sviluppate forme di integrazione ben riuscite
Ma anche delle famiglie
Penso soltanto pensano soltanto al alle badanti ha come qualche volta le badanti sono qualcosa di che garantisce la villa una la vita di di per tantissimi anziani no
Allora credo che dobbiamo a maggior ragione investire nell'integrazione e a maggior ragione investire perché liberati da una da strumentalizzazioni politiche di bassissimo conio
Dobbiamo garantire una gestione che permetta dei migranti diritti dei migranti che permetta gli ingressi illegali nel nostro paese
L'ultima notazione vorrei riprendere un di corso che Papa Francesco ha rivolto alla da quando è venuto a Bologna
Riparto da quello un po'perché ci ha coinvolto c'è anche aiutato tutti a guardare negli occhi le persone
A capire
Che l'integrazione comincia con la conoscenza
Comincia con lo conoscenza che qualche volta contrario nella non conoscenza è molto più facile pregiudizio molto più facile il il rifiuto è molto più facile
Creare credere che con i muri possiamo avere tranquillità non sono i muri che garantiscono la sicurezza
Io quando nel corso di accoglienza al Papa
Ho detto una cosa che mi aveva colpito appena sono arrivato a Bologna che a Bologna c'erano le mura
Sino al mille novecento
Credo dodici poco prima della della prima guerra mondiale sostare buttare giù
Per cui e perché al tavolo a crescere
E non c'è niente da fare si vogliamo guardare avanti dice abbiamo speranza se citiamo il futuro
E dobbiamo butta giù le mura
Per la sosta rimaste le porte
Sono state lasciate le qua le porte quelle sono rimaste per indicare gli operosi alle mura ma una volta deve essere aperta non c'è niente da fare che senz'altro non c'è accoglienza non c'è futuro dati sulla parte
E che lei poi le mura diventa l'una una prigione da una parte o dall'altra c'è da tutte e due le parti diventa una prigione
Allora il Papa nel sua
Bellissima profonde profonda visita alla ben
Ha detto che si vede bene e solo con la vicinanza e che l'integrazione
Inizia con la conoscenza
Che il contatto con l'altro porta a scoprire il segreto che ognuno porta con sé
E vengo in mezzo a voi perché voglio portare nei miei occhi i vostri occhi
Voglio portare i commi i vostri volti che chiedono di essere ricordati direi adottati siete i lottatori di speranza
Io credo che integrare dirottatori speranza ci serve perché abbiamo tanto bisogno di lottare per la speranza non dorme non abbiamo paura della della integrazione tutt'altro credo che questa sfida
Che che stiamo vivendo non è il resistenza del passato ma deve aprirsi al futuro
Non abbiamo paura di questo credo che dobbiamo dotarci di strumenti per perché la migrazione possa avere delle vie legali
Perché dall'emergenza si passi sempre di più ad una gestione consapevole
E che garantisca i diritti di ciascuno
E anche ovviamente che quelli che lui non vediamo siano garantiti cioè credo che non vedere le cose non significa che non ci sono e si i diritti umani libero sono garantiti questo ci interroga nuovi anche se immediatamente non ci riguarda ma ci riguarda anche quello
Allora credo che la riflessione di oggi le parole che ascolteremo
Ci aiutano a guardare con serenità con forza con quella consapevolezza che abbiamo a guardare anche il futuro del nostro Paese a non aver dei nuovi dei nuovi italiani di garantire i diritti che si son per loro saranno per tutti
E quindi buon lavoro ricchi questa riflessione passa anche agli aiutare nelle sedi competenti ad avere il coraggio delle scelte
Esca
E diamo il benvenuto perché Gianlorenzo contava monsignor Galantino era Marco Trani che completeranno la giornata viaggi dava
Richieda Giulio Calvisi in un'altra tavola rotonda in cui si parlerà anche nelle scelte perché sono necessari dal punto di vista politico ad affrontare le sfide che abbiamo oggi sottolineata nei confronti udienza sì e quindi in avanti il nastro elabora grazie a tutti
Sedici no va bene sono già arrivati tutti Sassoli dove mancavo Mancini
Scusi onorevole
Senta successa Sonia sia composto manca Bonacci
Forse
No mi
No
Ci hanno comunicato che impegni istituzionali
Iniziamo
Questa tavola rotonda
Il ragazzo che dovrebbe in qualche modo lanciare la tavola rotonda finale perché dopo le riflessioni sullo scenario internazionale di questa
Sullo scenario internazionale la discussione sui modelli di convivenza questa riflessione più specifica che abbiamo fatto sulle politiche di integrazione in Italia a partire dai luoghi di lavoro adesso abbiamo voluto
Fare una riflessione sul tema delle urgenze le scelte della politica fondo il titolo del seminario a scenari per la Società adesso veniamo al concreto alle azioni della politica più impellenti più urgenti
Che poi insomma sono stati anche il filo conduttore di tutte le riflessioni che abbiamo fatto a partire da questa mattina e anche nella tavola rotonda che precede questa questo momento di di riflessione sono qui con me Davide Sassoli vicepresidente del Parlamento europeo Domenico Manzione sottosegretario di Stato all'interno Sandra Zampa parlamentare
Primo primo firmatario della legge importante sui minori stranieri non accompagnati e il dottor Mauro Palma garante dei diritti delle persone detenuto private della libertà personale
Abbiamo avuto una defezione per il momento che non sappiamo se riusciremo a recuperare durante il corso dalla tavola rotondo perché era prevista la partecipazione anche del presidente della Regione Emilia-Romagna
Che avuto degli impegni istituzionali che tutto a Bologna conosce sta arrivando a sta arrivando e l'assessore al Bilancio
Della regione Emilia Romagna si dice che si aprisse un presidente sta sta arrivando allora io non farei così
Fare delle domande vostri
Ai nostri interlocutori cioè ecco per evitare di fare delle delle relazioni qui magari ogni tanto forse l'intero però anche il fronte la vostra la vostra esposizione piuttosto che fare quattro relazione di un quarto d'ora ciascuno prova a fare domande a rendere un po'più snella la nostra riflessioni
Io inizierei da dal dall'Europa inizierei da Davide Sassoli
E chiederei insomma a a a Davide
Ma
L'Europa è emersa con forza nella riflessione di questa mattina la centralità di un recupero del rapporto dell'Italia con l'Africa e di un recupero del rapporto con l'Africa da parte dell'Europa
Sapendo che forse veniamo da un momento nel quale l'Europa è stato molto molto centrata o molto attrazione nordista ecco tra le urgenze della politica europee naturalmente della politica italiana come khomeinista l'Africa come pista una politica di cooperazione
Aiuto allo sviluppo ma anche di
Di cose sviluppo
Ceca e come questo stemma si incrocia con la riflessione che oggi stiamo facendo sul tema dell'immigrazione
Sì grazie buonasera
E che siamo in tanti a non essere scaramantici e questo mi fa molto piacere
Però la sede anche si presta diciamo
Signora una valutazione perché in realtà oggi non è solo venerdì diciassette entra il giornale che per esempio per
Cattolici presenta un Vangelo particolarmente impegnativo
Angelo Di Luca che richiama la responsabilità verso il nostro ecco non una responsabilità astratta
Responsabilità verso il nostro tempo perso Dinoi esuli così
Che noi possiamo in qualche modo occorre
Di cose da correggere ce ne sono naturalmente tantissime del mitico una brutta notizia perché poco fa mi ha chiamato un mio collega che conciliazione sul bilancio dell'Unione Europea se si sta discutendo in questo in questi giorni
E da parte del consiglio c'è una proposta di bilancio che taglia tutto quello su cui voi avete ragionato
Dalla notizia grazie non è una bella
C'è una proposta del consiglio e della presidenza che taglia dall'Erasmus all'immigrazione
Che Italia tutte le politiche
Sui giovani
L'Italia sulla ricerca che taglia sulla sull'università
Che Italia i fondi
Per le politiche di vicinato
Siamo in presenza rispetto a tutto quello che queste ore ci siamo detti
è stato detto qui a una scellerata macchinazione
Di un'Europa che vuole non solo impoverirsi ma non vuole farsi capire da nessuno
La conciliazione si andrà avanti così dal mio punto di vista spero che questo bilancio venga mandato indietro naturalmente questo avrà dei costi
Ma che i governi europei pensi Ino che tutto quello che può far crescere deve essere tagliato che tutto quello che deve essere solidale deve essere tagliato beh questo la dice lunga
Sulla grado di responsabilità come ci richiama il Vangelo di Luca
Alle grandi questioni che abbiamo di fronte
Anche perché effettivamente dal punto di vista parlamentare alcuni passettino avanti ultimamente sono stati fatti vanno anche sottolineati ieri abbiamo votato una riforma che aspettavamo da almeno sette otto anni
Noi arriviamo sempre in ritardo e naturalmente però arrivarci è già stato un grande risultato la riforma del Trattato
Di Lisbona è stato cancellato il criterio ipocrita del primo Paese di approdo è stato detto bene chi arriva in Europa chi arriva in Italia o arriva in Grecia arriva in Europa
Qualche passettino è stato fatto anche sul piano per l'Africa
Stato votato a luglio
Si tratta certo di non tanti soldi tre virgola tre miliardi che con la leva famosa del piano Juncker possono arrivare anche a quarantaquattro a sessanta
Ma che comunque impegna l'Unione
In una politica di sviluppo
Passettini
Rispetto a sfide che naturalmente avrebbero bisogno di ben altro di ben altro approccio mentre ero lì ad ascoltare la tavola
Precede alla tavola rotonda precedente fatto questo schemino o memoria
Europa
Nel mille novecento era il ventuno per cento della popolazione mondiale
Nel due mila cinquanta ci dicono tutte le informazioni che abbiamo nazioni unite
Europa altri istituti
Stati Uniti Europa saranno il sette per cento della popolazione mondiale
L'Africa nel mille novecento era l'otto per cento della popolazione mondiale
Nel due mila cinquanta sarà il diciannove per cento della popolazione mondiale
Sono destini che si incrociano
Guardare all'Africa come a qualcosa di molto lontano da noi bene non capire
Quale sarà quello che ci veniva chiesto non mi ricordo da Kim ma aggiusta mente di avere una politica che non guardi la punta delle scarpe ma guardi
Un po'più in là
E naturalmente questo destino incrociato deve essere
Incrociato non soltanto sulla capacità di accoglienza ma anche sulla capacità di collaborazione
Ecco perché
Quel
Provvedimento che a luglio abbiamo votato il piano per l'Africa poteva essere
Un salto di qualità
Nell'approccio dell'unione europea
Nel suo insieme nei confronti di alcune priorità beh certamente la priorità della lotta alla povertà
La priorità degli investimenti per il lavoro in particolare per le piccole e medie imprese la lotta al cambiamento climatico
Che è così importante
Tutte le questioni che a catena l'Africa sta sta vivendo e poi anche per dare una politica
Europea
Alla domanda di difesa di diritti umani
Credo che se il bilancio dell'Unione non consentirà questo piccolo passo beh io penso che torneremo a guardare la punta della scarpa ma certamente hanno rispondere con quella responsabilità che oggi i nostri governi e l'Unione Europea dovrebbe
Manifestare
Credo che
Sul bilancio dell'Unione
Di cui non si parla in Italia
Forse bisognerebbe cominciare ad avere qualche giudizio anche da parte del nostro governo che naturalmente accanto a lui ma dovrebbe forse farci sentire con un pochino più di determinazione grazie
Arrivato il presidente della Regione
Stefano Bonaccini lo invitiamo ad accomodarsi perché abbia una presidenza corta quindi dopo faremo vicino al professor Romano Prodi
Poi faccia
Quanto quanto tempo hai Stefano o
Quarto
No no no siccome sappiamo che l'oggi e per bocca per
Sì
Pertanto ti faccio una domanda che sai risponda non muore mai viene dai se facciamo cambiamo
Ci siamo messi d'accordo prima da
Io vi chiedo scusa
Quando gli ho detto di sì non era previsto che occupa su tutta la mattinata per la partenza sulla trattativa col governo sull'autonomia differenziata allora dovuto spostare un po'di
Allora se prendiamo subito nel nel vivo insomma di di una discussione che che attiene all'alcun ruolo alla tua funzione di presidente della della Regione perché nel corso della discussione di questa mattina di questo pomeriggio abbiamo discusso di di più di modelli di accoglienza abbiamo discusso di politiche di di integrazione e forse la regione su questo le Regioni la tua regione generale tutte le regioni italiane devono recuperare forse un volo politico e più grande rispetto anche a quello che hanno avuto in in passato considerando che quando si pensa all'accoglienza diffusa non si pensa allo SPRAR alle politiche dei comuni e sembra quasi che le vecchie ruolo delle regioni sia sullo sfondo così non è perché sappiamo che le regioni non solo hanno grosse responsabilità ma fanno anche molte iniziative interessanti e sappiamo che la regione Emilia Romagna è all'avanguardia sotto questo punto di vista e quindi di chiedere insomma un po'di raccontare anche questa tua esperienza e le politiche che voi state portando avanti sia in materia di accoglienza di ampliamento della rete dell'accoglienza diffusa ma anche di ampliamento delle possibilità di delle politiche di integrazione per sia per i rifugiati che per gli immigrati regolari residenti in Emilia Romagna
Una sera a tutti grazie intanto per
L'invito
Visto che c'è la presenza del Governo credo si possa testimoniare che abbiamo fatto un gran lavoro no adesso io parlavo del ministero con
Andrea figurate
Un gran lavoro rispetto agli ultimi piani che abbiamo approvato perché
Ci sono state tensioni su quello che è accaduto negli ultimi in particolare ultimi due anni anno e mezzo rispetto al tema degli arrivi degli sbarchi ciò che è accaduto rispetto a una crescita anche di una polemica politica che spesso non ha fatto i conti nemmeno con un briciolo di umanità
E che sembrava rovesciare attorno al tema
Dell'arrivo di migranti di profughi eccetera una discussione che a un certo punto occupava quotidianamente le prime pagine dei giornali e spesso anche le prime notizie dei telegiornali e questo spesso non ha permesso un ragionamento è una discussione cui liberata che dovrebbe invece a chiedere a che fare con una questione anche di più lungo periodo di quello che noi spesso discutiamo mi verrebbe da dirle raccontarla così
In primo luogo io davvero sono convinto che non è non è che dobbiamo porci il problema di accogliere tutti quelli che partono da altri luoghi perché ho sempre sostenuto
Fuori dagli slogan che un Paese da solo non può affrontare
Tutte le emergenze possibili anzi se un Paese è lasciato solo perché c'è il tema dell'Europa che credo sia uno dei temi più cogenti
E e che dobbiamo affrontare rispetto al quale mi pare che le istituzioni europee molto spesso abbiamo girato la testa dall'altra parte rispetto ai bisogni le richieste che anche l'Italia che rischia di pagare una sua posizione geografica prima ancora che una politica giusta o sbagliata che sia
Ha determinato una discussione che però ripeto noi non credo abbiamo il dovere di accogliere tutti ne abbiamo il dovere di salvare ogni vita umana possibile in primo luogo perché c'è un tema di umanità
Abbiamo il dovere di fare in modo che chi arriva sia messo nelle condizioni migliori possibili asseconda anche dello status conclude arriva per aprire e vedere rispettati tutti i propri diritti
E si decide di rimanere qui per lavorare o studiare per far sì un futuro sia messo nelle migliori condizioni di integrarsi rispetto anche al territorio il contesto
Esistente la popolazione residente dirò tra poco qualcosa su questo anche relativamente all'Emilia Romagna
E dall'altra parte però è evidente che siamo in presenza penso credo di un fenomeno che non si fermerà
Nei prossimi mesi o nei prossimi anni
E che essendo un fenomeno tra virgolette strutturale
Se non congiunturale avrà bisogno ad esempio da parte di questo continente dell'Europa di una risposta che sia all'altezza di una risposta che ha che fare con una questione che in primo luogo si chiama di civiltà io parto domani per la Cina per una missione istituzionale nella settimana della cucina italiana nel mondo e andremo con l'impresa le fiere l'aeroporto di Bologna i Consorzi destinazioni turistiche ma prima di tornare in Italia faccio tappa da Pechino un solo giorno ad Abidjan
Perché in Costa d'Avorio con l'associazione che presiedo da un anno quella delle regioni e dei comuni europei che a cento trenta mila enti locali associati per quarantun Paesi d'Europa quindi anche oltre l'Unione europea
Andiamo a firmare un accordo per certi aspetti storico con l'omologa associazione africana che riguarda tutta una serie di questioni che attengono al tema della cooperazione internazionale
Degli scambi di opportunità delle questioni anche attinenti ovviamente alle migrazioni che credo sia un bel segnale una risposta che mi auguro anche verso
Le istituzioni europee possa essere raccolto in questo caso penso all'Unione Europea come un elemento di valorizzazione perché ho sempre pensato che i prossimi anni prossimi decenni l'Europa l'Africa sarà lo specchio dell'Europa
E tanto meglio stare all'Africa tanto meglio stare all'Europa il contrario tanto peggio starà quel continente tanto peggio secondo me l'Europa starà e non se la caverà con qualche
Twitter o qualche slogan da un palco di un comizio per raccogliere qualche voto in più quindi io in primo luogo penso che serve un grande lavoro
Perché l'Europa a differenza di quello che ha fatto in questi ultimi anni
A partire anche dalla redistribuzione del proprio territorio delle persone che arrivano guardate
C'è un calcolo matematico molto banale visto che i numeri non sono né di destra e sinistra si facesse un calco della redistribuzione
In tutti i Paesi europei
Almeno dell'Unione europea degli arrivi che ci sono stati
Mi verrebbe persino da dire in questo Paese se tutti i sindaci si facessero carico di accogliere qualche
Decina di persone perché poi citata spesso di questo talmente dove avremmo discusso e avremmo visto un altro film proiettato sugli schermi
E quindi intanto questo tema della solidarietà istituzionale è un tema che secondo me va affrontato immediatamente per evitare che verrebbe da dire
Mi tolgo la giacca da rappresentanti sto male penso la mia parte politica
Non è che non ci sia da discutere tra di noi a livello europeo
A proposito di valori di identità di quello che storicamente scrivevamo nei programmi anche elettorali perché mi pare che anche nel campo socialista ci sia chi ha girato le spalle dall'altra parte non solo magari governi a guida di destra
E credo che questo sia una riflessione per una nuova impostazione anche chi viene da dire di un nuovo centrosinistra con la sinistra abbastanza gigantesco rispetto ai nostri valori la nostra identità
Ripeto fuori da qualsiasi elemento solidaristico Duncan che quando utilizzato soltanto per dire che dobbiamo voler bene a tutti a cogliere tutti non risolve il problema è che poi ti trovi tutti i giorni sul campo dall'altra parte però c'è un tema che ha che fare con una parola che ha utilizzato che quello dell'integrazione che è decisivo e gigantesco
Ora a me pare che il tema anche di allora lo slogan tale a casa loro ha creato tanti però il tema di rimettere in gioco in campo una politica
Che aiuti i quei Paesi a intervenire anche ad avere condizioni di vita decente
Prima di democrazia perché in molti luoghi purtroppo manca le minime condizioni
Di rispetto dei diritti perché manca una parvenza democratica ma il tema di aiutare quei Paesi a svilupparsi ed avere condizioni per coloro che li civili ci vivono ma soprattutto ci nascono ipotesi dava vita a un futuro non togliendo a nessuno la possibilità di andare a cercare il futuro e fortuna in altri luoghi io credo che sia da determinare l'ha capito talmente bene la Cina mi verrebbe da dire visto che parlo di Cina
Che sulle politiche in Africa ha messo in campo un po'po'di interventi di risorse che credo determineranno e stanno già determinando un cambiamento per i prossimi anni decenni ma su questo molta meno
Esperienze più ignoranza degli altri protagonisti che sono qui però mi pare di poterlo indicare per quello che tutti i giorni noi vediamo accadere nelle istituzioni mondiali anche non solo in quelle europee
è io penso che in questo sì
Va rivendicato a nome anche per conto del governo visto che ne abbiamo discusso in sede di Conferenza anche Stato Regioni
Finalmente è stato rimesso mano di risorse a un tema che riguarda la cooperazione internazionale
Che va ricordato a tutti quelli che urlano contro i migranti che quando hanno governato questo Paese pochi anni fa avevano ricordo completamente azzerato
E tu non puoi parlarmi di interventi e di politiche di cooperazione internazionale se il tema anche delle risorse economiche e non solo ma anche le risorse economiche non lo mette in campo immediatamente ora dall'altra parte però se ci pensiamo la parola integrazione ha un suo contrario più o meno che si chiama disintegrazione
E se tu non provi a integrare coloro che qui vengono una parte dei quali peraltro verrebbe persino da dire decide solo domattina ritornasse al loro Paese lascerebbero alcuni comparti lavoriamo metto sul cioè cinicamente in termini economici e di lavoro lascerebbero interi comparti dell'occupazione di questa terra anche di questa Regione completamente scoperti e non perderebbe il lavoro solo il singolo nigeriano o pachistano
O dimettete cicli di qualsiasi altro Paese che se ne va sarebbe a casa magari anche l'amministrativo l'amministrativo che fa parte delle nostre famiglie stiamo ben attenti a non discutere di questo e dall'altra parte ancora però
Una regione come questa che ha il numero più elevato chiamiamoli di extra comunitari
Rispetto alla popolazione residente in Italia che si è fatta carico senza batter ciglio dell'accoglienza di coloro che arrivavano per le quote che peraltro se non ricordo male
Fu il ministro Maroni a determinare quand'era ministro degli Interni qui non ci si è inventato una redistribuzione percentuale in base in nome in ragione di qualcosa che non era stato deciso da altri
E se ce l'abbiamo fatta e ce la stiamo facendo e grazie al fatto che ti poni sempre il problema di come questo posso avere un diretto ritorno
In andata in uscita anche sui temi di quelle che spesso vengono chiamate anche a torto problemi di insicurezza urbana
Perché se tu non riesce a garantire la possibilità dei
Dare gli stessi diritti
A coloro che qui vivono e lavorano
è difficile portare gli stessi doveri lancia o viceversa otto dobbiamo pretendere doveri garantendo anche i diritti se parliamo di persone in carne ed ossa e non di numeri
E per fare questo perché è assolutamente normale decisivo del mese capo da sardi politica che permettono di poter garantire le minime condizioni
Vi
Accoglienza
Noi peraltro abbiamo appena firmato il secondo protocollo aggiornandolo che insieme a tante associazioni
Può permettere le parrocchie le associazioni del volontariato del terzo settore ai comuni di fare interventi per i quali coloro che sono qui per un periodo immagino molti di loro pensano persino limitato ma anche fosse più lungo gli permettano di poter essere inseriti nella società che li accogliamo istituire persino attraverso qualche ora del loro tempo libero chiamiamolo in termini di occupazione da un lato fanno una restituiscono alla a coloro che li accolgono un elemento di opportunità per alcuni servizi lavori che possono essere utili per quella comunità stessa
E dall'altro vengono impiegate per evitare di vederli bighellonare magari col telefono in mano anche solo seduti su una panchina di un Paese che anche quando non fanno nulla di male
Rischia di esser colti o percepiti come coloro che son venuti qui per togliere qualcosa a qualcun altro nella propaganda diffusa insomma
Interventi e lavori che attraverso le leggi vigenti ai nuovi regolamenti abbiamo ci siamo permessi di poter affrontare e ci sono in questo momento già credo mille cinquecento ragazze e ragazzi perché spesso sono giovani comunque uomini e donne che sono impegnati in questo tipo di tra virgolette volontariato che dovrebbero secondo i nostri calcoli il prossimo anno diventare fino a quattro mila per i programmi e i progetti che si possono mettere in campo poi è vero la riduzione del numero di sbarchi dal punto di vista anche del della pressione che ha affrontato ha permesso in questi mesi di poter fare
Queste scelte queste politiche con un po'meno di pressione e eccetera l'ultima l'ultima cosa però se abbiamo detto
Che dobbiamo garantire
Gli stessi diritti pretendendo che gli stessi doveri e penso sia stato molto importante l'ha vista di papa Francesco quando è venuto poche settimane fa perché ha scelto un luogo tra le tante cose che ha fatto particolarmente sensibile simbolico da questo punto di vista io credo non vada minimamente banalizzato
Io penso però che allora se questo e
Tutto il tema relativo a questo dibattito spesso con toni che non ci piacciono che fanno ne hanno permettono neanche di entrare nel merito della discussione molto spesso sul tema dello ius soli
Sì ho fatto assolutamente decisivo
E io penso che proprio se tu vuoi pretendere
Che si chiedano gli stessi doveri
A chi
Nasce qui frequenta le stesse scuole dei nostri figli
Va a giocare nella squadra di calcio di pallavolo mettete certo sport che vi piace di più insieme ai nostri figli e nipoti coloro che fanno parte nostra comunità Bema cosa dobbiamo ancora aspettare
Perché gli vengano garantiti i diritti che io chiamo soltanto di civiltà
E io credo che questo non abbia nulla a che fare con il dibattito o lo specchietto delle allodole che vorrebbe dire che attiri qui ma cosa attiri cui qui ci sono ricorso pian discutere
Quindi io penso che tenendo insieme alcuni elementi che per brevità di tempo forse ho messo insieme anche confusamente non possiamo dirci che tutto il tema che ha che fare con la parola come avete scelto
E apprezzo molto Andrea questo dibattito sul tema delle migrazioni io son figlio di la mamma che per vivere orfana di entrambi i genitori con i suoi fratelli nel dopoguerra andò fuori dall'Italia
E poi è tornata qui ed è stata grazie al fatto di essere acconto in un altro Paese per poter lavorare che ha potuto dare un marito una dignità a se stessi alla propria famiglia
E quindi da questo punto di vista ci vorrebbe un po'più di
Approccio serio meno ideologico che faccia cavalcato alla questione che stiamo parlando appunto di persone di donne e di uomini di ragazzi e di ragazze e soprattutto a un tema di una prospettiva rispetta in Europa in cui un vento populista e di destra sta crescendo ma rispetto al quale non credo gli si possa procedere andare contro soltanto negando quella che sono i nostri valori nostre le nostre esperienze nostre idealità con un approccio che io credo debba essere molto pragmatico e concreto per non concedere nulla a chi li usa strumentalmente ma che faccia capo i Veda fino in fondo che non se non c'è una politica strutturata di medio e lungo periodo noi rischiamo che ogni
Ogni pochi mesi questo problema ritorni esattamente come l'abbiamo visto prima senza soluzione secondo me siamo in grado di poter mettere in campo una proposta credibile che attenga anche al tema dei diritti delle persone grazie
Grazie Stefano perché
Voglio ringraziare particolarmente che Stefano non solo ci ha raccontato quello che sta facendo la Regione Emilia-Romagna Marche era di accoglienza e l'integrazione ma ha inquadrato riprendendo un termine che ha usato lui
Dentro la solidarietà istituzionale la necessità che però per fare sempre meglio
Le cose occorre una politica occorre una politica nazionale occorre una politica europea o con una politica che abbia lo sguardo lungo che sappia guardare ai problemi della cooperazione che sappia guardare alle richieste da fare all'Europa che sappia avere insomma una un ventaglio di azioni e di proposte in grado di migliorare poi il lavoro di chi concretamente in una regione un comune si ritrova ad operare mi riservo poi per Davide proprio la suggestione sull'Europa che prima veniva evocata dal presidente Bonaccini però adesso vorrei far parlare vorrei far un giro insomma per tutti gli interlocutori e chiama in causa il sottosegretario agli Interni Domenico Manzione
Ora tutti noi abbiamo letto sui giornali rapporto della Commissione delle Nazioni Unite sui diritti umani
E per quanto riguarda la situazione dei campi Libia abbiamo visto quelle immagini terribili della CMA della Sea MM della vendita all'asta di giovani i giovani ragazzi ecco se quasi chiamato in causa il governo italiano diciamo così RAI questa mattina parlava parlava modifiche se no chiaro che se disse in qualche modo sì sì sì se no o se in qualche modo certamente che non è una Felt Music mancherebbe altro no se in qualche modo diffusa la l'idea e che questi campi fossero sorti in Libia a seguito degli accordi bilaterali fatti dal governo italiano col Governo Libico è chiaro che sui campi esistevano dapprima è chiaro che c'è una situazione dapprima no di violazione dei diritti
Umani molto molto particolare molto molto molto ma allarmante per tutta
La società internazionale e però ecco è chiaro che in qualche modo il Governo italiano è stato chiamato in causa chiederei in particolare a Domenico Di farci un po'il punto della della del del del della situazione per quanto riguarda il rapporto dell'Italia con la Libia e i problemi che appunto si sono create a seguito di questi e di questo rapporto da parte delle Mazzi della Commissione per i diritti umani delle Nazioni
Io grazie Giulio grazie dell'invito buona sera a tutti e buonasera
Per la verità se devo essere sincero io sono abbastanza in difficoltà sia di fronte all'affermazione della istituzione delle Nazioni Unite sia di fronte alla risposta
Più o meno ufficiale che arriva dal nostro Paese
Sono abbastanza in difficoltà perché nella comunicazione che è arrivata sembra mettere in dire in una concatenazione quasi caro causale la sottoscrizione dell'accordo da parte del presidente Gentiloni
Con il parere Selvaggi e la creazione di campi
Cosa che evidentemente non corrisponda al vero quei campi esistevano in Libia da molto tempo questo non significa che l'accordo sia neutro rispetto alle presenze che si trovano dentro quel campo però sicuramente quei campi esistevano già da prima per la verità esistevano già dai tempi di Gheddafi ed erano destinatarie di un numero di persone addirittura superiori rispetto a quelli che ospitano
La il secondo motivo di imbarazzo che provo è che l'agenzia dei diritti umani
Ma ripeto lo dico in termini neutri non voglio essere critico nei confronti non è un'agenzia qualsiasi non è un'agenzia di stampa non è un agenzia di dello fa parte di un'organizzazione che l'Organizzazione delle Nazioni Unite che ha nella sua globalità
Una serie diffida evita e dovrebbe riuscire a ottenere una serie di impegni tra i quali il primo dovrebbe essere esattamente quello della pacificazione della stabilizzazione del territorio libico
Tant'è che in quel territorio opera un delegato dell'uomo oramai da moltissimi anni
Ahimè fino a oggi non con esiti risolutivi
Non mi piace però neppure
Immaginare che grazie a un accordo fatto dal governo italiano oggi i campi siano visitabili quando fino a ieri non lo fossero perché non è nemmeno questo il problema
Il prego con le persone che ora si trova con la e rispetto alle quali occorre garantire il rispetto dei diritti umani entra i diritti umani c'è anche il diritto d'asilo se lo vogliamo dire tutta fino in fondo
Quindi da questo punto di vista io sono caro David un po'sconvolto non solo da Italy ma anche dal fatto che sia nel nostro Paese sia a livello europeo
Arriviamo se in affanno prende il tardo
Noi oggi discutiamo di Dublino e il Parlamento europeo che devo dire sto e l'istituzione europea che è stata più vicina da questo punto di vista più in sintonia ne devo dare atto assoluto con i parlamentari e con il governo italiano per superare
Una regola che di per sé
Secondo me non è un giustamente sbagliata perché è stata fatta con riferimento a un momento storico è una realtà
Che erano radicalmente diverso da quello di oggi
L'ottusità ecco ecco in questo trovo molto interessante da Cerreto cioè politico guarda sei mesi o guarda qualche anno più in là l'ottusità non è nel volerlo oggi dire e colpa tua se c'è quella regola colpo di un altro set l'ottusità il non voler realizzare che siamo di fronte a una situazione che richiede regole diverse ma quando arriva la regola di Dublino nuova siamo già in ritardo rispetto ai campi libici
Perché il superamento di Dublino non ci aiuta a risolvere il problema dei campi libici dove invece bisogna fare lo rammentava perfettamente monsignor Zuppi richiamando le parole del dove invece bisogna immaginare del Mestalla legali di accesso all'Europa
Strade che in questo momento prescindono da Dublino e non sono in alcun modo a
Quando mi si dice che i numeri degli sbarchi in Italia sono diminuiti è vero sono sotto gli occhi di tutti
Quando mi si dice con enfasi
Mi si crea un nuovo stato di disagio
Perché stiamo parlando di quelle persone che abbiamo visto nelle immagini dentro quei campi libici come si fa a immaginare frasi stando delle strutture a quelli che ce l'hanno fatta di mare di qua o a quelli che sono rimasti invece dall'altra parte del del Mediterraneo
Corriamo ancora una volta il vizio di arrivare invitando rispetto alla alle tematiche e problemi che vorremmo affrontare
Grazie Domenico
Volevo solo aggiungere che però perché e per capirci la mia sensazione che questa sia una materia talmente complessa che molto spesso nella comunicazione pubblica si tende a banalizzare
Dove il muovere una pedina implica di necessità
Il dover forse a fronte a un'altra serie di situazione
Quando noi parliamo e devo dire io sono uno dei sostenitori delle vie legali molto spesso lasciamo completamente in ombra il fatto che dovremo di necessità farci carico dell'atteggiamento da tenere nei confronti delle vie legali
Perché mettere sullo stesso piano la via legale e la via illegale produrrebbe probabilmente effetti altrettanto disastrosi che non immaginare l'esistenza degli allegati come accade in questo momento
Grazie grazie a Domenico dopo dopo la seconda domanda te la faccio su questo punto proprio l'efficacia delle misure per il contrasto alle l'immigrazione irregolare perché appunto pura perché qui il ministero dell'Interno
Ti voglio fare una domanda proprio su questo su questo punto però voglio cogliere una suggestione del tuo intervento fare una domanda al dottor Mauro Palma che garante dei diritti delle persone del tutto private della libertà personale perché insomma buona sostanza quello che si aspetta
Diciamo lo schieramento politico che si riconosce in questa sala e dal Governo e che noi siamo irreprensibili quando veniamo chiamati in causa per quanto riguarda i diritti delle persone nelle nostre attività che sviluppiamo all'eccetera Casoni
E quindi si chiede un più forte ruolo dell'Italia la difesa dei diritti umani si chiede una più forte presenza dell'Itala sostegno delle organizzazioni internazionale abbiamo sentito questa mattina
Rappresentante Riccardo Clerici e rappresentante dell'UE Mecca dello Mecacci R e naturalmente e se questo viene chiesto al nostro governo
Nelle sue attività all'estero è chiaro che ancora più forte e questo discorso sul rispetto dei diritti umani deve valere in Italia qui abbiamo appunto il garante dei diritti alle persone detenuto per l'atto della libertà personale e il primo garante nazionale ne fa tant'è stato nominato dal ministro Orlando è stato sì su proposta del ministro all'alta al consiglio proposta legislativa nominato presidente la Repubblica perché c'abbiamo la diretta streaming su proposta del ministro del ministro Orlando perché appunto noi abbiamo stranieri che sono detenuti in in carcere abbiamo i centri veri rimpatri abbiamo gli occhi spot abbiamo i voli di ritorno forzati e quindi abbiamo tutta una serie di misure che in qualche modo chiamano in causa il tema delle azioni
E che in qualche modo sono volte a dare a fare da contrasto all'immigrazione irregolare
E questo chiama in causa il tema delle di queste azioni quanto siano coerenti con quella cultura dei diritti umani che che abbiamo e che veniva ricordata stamattina nel suo bellissimo intervento al professore Zaccaria proprio sul tema insomma della protezione diritti umani e della della della costituzione e quindi le chiederei insomma di farci una panoramica proprio su questo punto e
La coincidenza ha voluto che proprio quando l'alto commissario dei diritti umani ha fatto quella dichiarazione io fossi a Ginevra insieme anche c'era la delegazione italiana Ginevra che doveva rispondere alle i rilievi del comitato anti tortura la questione era che prima nel in primo giorno veniva sentito diciamo l'autorità indipendente quindi sentito io nel secondo e terzo giorno
Veniva sentito il governo in mezzo alle due audizioni è arrivato il filmato che deve arrivata la dichiarazione dell'alto commissario e la domanda più difficile che sembrava la più semplice ma invece che si è rivelata poi molto difficile
è stata quei dati fino a che punto è se effettivamente l'Italia rispettasse il principio di norme sulla mano rispetto alle persone intercetta che e qui che quindi The indietro
Era semplice rispondere immediatamente si e questa era la risposta giusta perché in realtà non facciamo nessun volo di rimpatrio verso la Liberia lo rinviamo verso Paesi c'è stata una situazione un po'complessa lo scorso anno in agosto perché alcuni degli accordi sono accordi come dire tecnici che non passano per il Parlamento per cui per un accordo del tre agosto scorso
Con vorrei sudando sono state rimandate al ventiquattro agosto immediatamente dopo delle persone in Sudan Man al villa di questo aspetto per specifico in generale la risposta diciamo immediata era sì
Ma la risposta sostanziale all'interno delle
Come dire delle nostre riflessioni era quanto forse risplendente alla sostanza questa nostra risposta perché in realtà sa perdiamo e sappiamo benissimo che le l'avanzamento della linea sarà nel Mediterraneo determina della linea di salvataggi al rischio determina qui il fatto che il la capitaneria di porto libico le motovedette libiche possano esercitare ben più nulla
Loro il loro mandato e riportare persone pare all'interno diciamo di un inferno libico da dove stavano venendo via
è una risposta che ci interroga però non come paese ma ci interroga anche comunque Anita complessiva per cui la mia risposta
Diciamo
Al comitato anti tortura e delle Nazioni Unite tenete presente rappresentanti di Paesi che poi non è che abbiano tutti un pedigree più otto Fit più limiti di dieci membri c'era il membro degli Stati Uniti il membro della Cina cioè cono si interroga su
Discorsi di diritti umani insomma con interlocutori abbastanza complessa
è quella del recupero del politica in senso generale qui ora parliamo di quelle italiana ma potremo parlare anche di quelle europee quella anche più ampia TV tintinnio una propria funzione passatemi il termine pedagogica evolutiva del pensiero di innalzamento del livello di pensiero
Una politica di mera gestione vede e lasciare il posto invece ad una politica di costruzione gli elementi di negativi che per esempio David Sassoli cita gli atti citava all'inizio rispetto al bilancio
Uniti anche ad alcune riflessioni che monsignor Zuppi faceva all'inizio sulle mura
Mi facevano venire in mente come noi partiti diciamo con una e con un rilancio dell'Europa alla caduta di un muro di un muro storico dell'ottantanove ci troviamo oggi alla costruzione di nuovi muri materiali di filo spinato e mentali
Mediterranee diventato un muro il l'immagine che io trovo più emblematica in senso negativo di questo ultimo anno ma è stata l'immagine di in ungherese
Di Orban che faceva uscire i detenuti con le proprie divise dal carcere per costruire il muro di filo spinato
Voi capite il doppio livello diciamo di questo aspetto
Allora se non facciamo passati in poco Potì regni un passo in avanti
Rispetto a questi problemi e non recuperiamo un senso della politica che non si limita a fotografare l'esistente e a gestirlo ma che sa lanciare anche elementi di intervento sull'esistente perché insistente non lo si giudica intatto del problema
Su quello che poi ti devi muovere se non facciamo questo non c'è nessun alto commissario passo commissario
Che ha più parole di altri siamo tutti abbastanza afoni siamo tutti abbastanza non interrato per il bene poniamo tutti abbastanza bassa ecco perché secondo me il problema di che e in qualche modo di capire il filo che unisce la privazione della libertà si diceva prima garante dei ritiri
Ambiti molto diversi dei detenuti emigranti e trattamenti sanitari obbligatori ma se non capiamo che c'è proprio la tutela dei diritti di chi ha privato della libertà e l'elemento lo diceva prima mi sembrava tra un supplì prima lo diceva è l'elemento di costruzione anche dei nostri diritti se non capiamo questa connessione abbiamo secondo me delle politiche molto meglio per per quaestio
Penso che l'organo tecnico pur non facendo politica devo garante sia uno un organo profondamente politico
H
Ha inquadrato la sua
Ufficio con la sua situazione dato una politica sui diritti umani
Su cui il nostro Paese deve
La deve su cui il nostro Paese deve sempre dare di più fare fare di più
Un una legge che forse non ha conquistato la la la prima pagina dei giornali anche se se ne è parlato però è un esempio di un'Italia in prima linea nella difesa dei diritti umani e secondo me è la difesa la legge sul sui diritti dei minori stranieri non non accompagnati e col lo chiedo alla prima firmataria della legge autrice della della della legge la l'onorevole Sandra Zampa è giusta questa analisi possiamo inquadrare quella legge non solo in una politica su un
Pezzo molto limitato del flusso migratorio interno ma con una politica più ampia sui diritti umani nel nostro Paese
Sì
Sì mi fa molto piacere prima di rispondere mi fa molto piacere parlare di questa legge
Io
Il sottosegretario Manzione ci siamo trovati dovunque però è la prima volta che lo faccio nella mia città sì possiamo considerarla sotto questo profilo questa legge a una legge
Per per la quale io utilizzerei due aggettivi
è una legge seria perché prende sul serio la convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e quindi la risposta alla tua domanda Giulio si è una legge che risponde alla rispetto dei diritti umani
E poi entrerò un attimo nel merito la seconda aggettivo eh
Una legge ambiziosa perché in realtà risponde anche riprende la conclusione dell'intervento di chi mi ha preceduto dottor Palma perché in realtà ambisce a costruire
Quarta ambisce a fare del diritto un elemento di trasformazione in realtà anche e di cambiamento della società di costruzione di futuro
Entro nel primo punto chi sono i minori stranieri non accompagnati sono ragazze ragazzi qualche volta bambini
Che diventano minori stranieri non accompagnati anche quando magari sono partiti con i familiari nell'ultimo caso e questo bambino che è stato ritrovato
In treno semi congelato al Brennero e che non ha più i genitori ma ce ne sono molti altri cosicché partono insieme a qualcuno e arrivano soli
Sono però molti
In realtà costretti a fuggire dal proprio paese e molti di loro sono spinti dalle famiglie in viaggi che sono ad un tempo della speranza e della disperazione perché
Cominciano con l'idea di un futuro
E spesso per loro sono
Accompagnati da sia perché sono costretti a fare dei viaggi estenuanti sono accompagnati da fatti
Tremendi che segnano le loro vite il loro la loro anima il loro spirito il loro fisico
Subiscono violenze in quei centri che abbiamo visto lì in mezzo a a quella umanità disperata ci sono moltissimi ragazzini giovani che venivano venduti magari sono anche nei ragazzi minorenni
E vengono venduti più volentieri perché sono anche più abili al lavoro
Questi ragazzi in realtà è per questo che dico che è una legge seria
Sono tutelati o dovrebbero essere tutelati dalla Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia che proprio lunedì festeggia diciamo un suo anniversario perché venne proclamata a New York il venti di novembre
E realtà sarebbe sufficiente rispettare la Convenzione ONU
Perché non accadesse a loro ciò che accade che cosa abbiamo fatto noi perché ci siamo diciamo perché l'Italia arrivando sì in ritardo come arriva sempre la politica purtroppo e quando si parla di vite e tanto più di vite di giovanissimi bisognerebbe andare molto più in fretta arriviamo in ritardo ma una volta tanto il nostro Paese è arrivato primo Primo in Europa
A dettare sì di una legge che ora agli altri paesi europei stanno indicando come un esempio siamo penultimi siamo andati a Bruxelles attratti al Parlamento europeo a illustrarle a discuterne
Ma la Svezia si sta no interrogando e altrove anche diciamo il Consiglio d'Europa si è occupato di questa legge
Dicevo la convenzione ONU no
è sufficiente perché quei diritti non sono esigibili non sono esigibili se non ci sono delle norme nazionali che trasformano questi diritti che noi proclamiamo
In diritti che possono essere
Esigenti da chi è titolare di quel diritto e ovviamente Lillo rendano quel diritto un obbligo per chi invece chiamato ad attuarlo e a dare seguito
Questa legge è una legge ambiziosa perché appunto disegna un modo immagina un modo diverso
Di
Affare di lavorare con l'immigrazione intanto perché questi ragazzi sono giovani e come dire integrare dentro alla società a lavorare insieme a giovani è una cosa molto più semplice
Naturalmente è una legge ambiziosa perché anche introduce innovazioni che chiamano in causa la Società questa legge è stata lenta nel suo nella sua nascita ma perché è una legge importante è anche una legge che ovviamente dovrà cambiare molte molti modi di lavorare anche ma è una legge che abbiamo potuto realizzare perché la società che c'ha seguito questo un altro secondo me dei punti su cui noi dovremmo
Chiamare in causa e comunque su cui dovremmo meditare e riflettere quando parliamo di migrazione occorre camminare insieme alla Società
Domenico Manzione ci ha molto enormemente aiutati il Governo c'è stato davvero alla fine quando siamo partiti abbiano deciso che bisognava arrivare in fondo
Ce l'abbiamo fatta ma Domenico sa quanto fuori dal Palazzo
Sia dove si prendono le decisioni di governo ma anche dove si legifera quanto fosse forte la pressione chi è seduto qui davanti a me monsignor Galantino monsignor Zuppi
Sanno benissimo ma credo che Sala molti a molti sia noto che il Papa ha dedicato il suo messaggio per la il rifugiato quest'anno l'ha proprio voluto dedicare ai minori
Che sono la parte più vulnerabile di quel mondo di quel di quel popolo che si muove
Si stima che siano cento mila erano nel due mila e quindici l'Unicef stimava cento mila complessivamente ragazzi ma probabilmente sono molti di più perché la migrazione sempre più giovani
E quindi quello che noi abbiamo fatto è stato di riconoscere che questi ragazzi è questo ma direttamente strettamente che fare quei diritti umani
Prima di tutto non sono immigrati non sono rifugiati non sono profughi non sono richiedenti d'asilo hanno diritto di essere accolti perché sono persone dieta minore
E perché il nostro Paese ha preso sul serio la convenzione ONU non si è limitato a proclamare guardate che anche questo è un altro degli elementi che stai norme mente indebolendo la politica il fatto che i trattati internazionali organismi internazionali proclami non denuncino
Facciano diciamo dichiarazioni alle quali poi non segue non segue la serietà il rigore di ciò che si è proclamato perché
Come ho detto non ci dovrebbe essere bisogno della convenzione ONU sui diritti scusate di una legge speciale basterebbe la convenzione ONU perché quei diritti quindi l'accoglienza il diritto alla salute il diritto a essere tutelato il diritto all'istruzione
Il diritto ha davvero un luogo dove si può crescere al caldo o ai nonni dentro un treno al freddo dovrebbero essere quando si tratta di ragazzini
O di ragazzi molto giovani ovunque dovrebbe essere rispettato
Guardate che il trattato hanno sui diritti dell'infanzia è il trattato più sottoscritto nella storia di tutti i trattati e più sottoscritto dal dal punto di vista del numero di Paesi che vi hanno aderito quindi
Davvero non ci dovrebbe avremmo potuto fare così semplicemente l'Italia ha deciso di fare diversamente ma io credo che questo esempio dovrebbe servirci a riflettere anche sul fatto che al proprio alla decisione di organismi internazionali o di trattati internazionali bisognerebbe dare davvero seguito continuare a denunciare la violazione dei diritti senza poi sul salario fare in modo che consegua qualcosa
Non può funzionare
Dopo tornerò
Sì se vorrai ad approfondire questo tema
Voglio solo ricordare che un grandissimo numero di questi ragazzi scompare
Scompare nel nulla e io credo che questo sia un altro degli elementi su cui avremmo dovuto molto prima
Intervenire in questa stima che vi leggevo del dell'Unicef che ci dice che nel due mila due mila e quindici due mila sedici erano cento mila i ragazzi in movimento nel mondo
Dieci mila risultano scomparsi in Europa doppi il loro arrivo in Europa
E anche questo è un altro elemento su cui una società seria un Paese serio si deve interrogare perché stante che una parte di loro può essersi allontanato e quindi non sappiamo dove perché davvero non siamo in grado di rintracciarlo
è evidente che noi abbiamo prodotto un elemento di non regolarità tra virgolette nel senso che abbiamo persone che ricco si nascondono si rendono invisibili sono costrette a vivere
Senza dovere né con nessun riconoscimento legale questo e ride non produce un bene per la società e e per il Paese e quindi
Come dire mi sembrava persino quando cominciamo a discutere di questa legge mi sembrava persino una cosa così semplice e così immediata
A cui dare seguito che ti colpisce che poi invece la politica debba fare uno sforzo straordinario per arrivare al risultato siccome siamo qui in questa sede
Approfitto però per dire anche un'altra cosa
Questa legge è stata resa possibile perché un pezzo del mondo della politica sia unito intorno a questa legge
Non è indifferente il cosa avviene per esempio quando si fanno le maggioranze in parlamento e come vengono prese le decisioni mi rivolgo a tutti quelli che ovviamente
Si sentono chiamati in causa da questo perché all'ultimo momento mentre questa legge è partita con molte con un larghissimo schieramento politico e partitico che lo sosteneva l'ultimo secondo si sono sfilati
Per esempio dal voto i colleghi di Forza Italia che hanno cambiato idea gli ultimi credo l'ultimo giorno e dopo avere sottoscritto la legge quindi essere partiti insieme ci siamo trovati con forze politiche che invece ad eccezione della lega che non ne aveva mai voluto sapere
Invece si sono sottratte quindi io credo davvero che oggi mentre discutiamo di questi temi ci dobbiamo anche interrogare del futuro
Del futuro di queste persone
E autore ben presente che non è indifferente nelle politiche migratorie
Il che strada si prende e che strada che colore assumerà la politica domani
Grazie Sandra
Grazie per il tuo intervento
Ora inizierà il secondo giro poi chiediamo diamo io tavola rotonda finale
Che vere in causa di nuovo da Bielsa soli perché
Tutti negli interventi questa mattina ma anche adesso il presidente buona ci richiede un diverso ruolo dell'Europa
Nei confronti delle delle sue azioni le sue misure per nelle sue politiche per l'immigrazione si chiede una maggiore vicinanza dell'Europa questo è il tema che è presente nel dibattito politico italiano
Da tanto tempo ecco quali sono queste regole queste misure queste politiche condivise che noi chiediamo al all'Europa e soprattutto ecco questo il e il punto quale Europa ci potrà rispondere perché c'è un'Europa del Parlamento che magari è più sensibile più vicino ad alcuni e temi sollevati al nostro Paese ma c'è qui non rompa della Commissione c'è un'Europa del Conte del Consiglio europeo quale Europa ci risponde ci risponde un'unica dopo tante
Ottanta euro grazie questa domanda volevo solo fare una cileno visto che il dibattito si è sviluppato
Mantenendo un po'al centro la questione libica perché gente che quell'immagine hanno colpito tutti e sono state diciamo
Interpretate in un modo o in un altro sono state viste anche come un forte atto di denuncia morale per quello che sta accadendo
Storia della Libia non siamo in una situazione in cui quando scriveremo la storia
Della Libia
Forse ci accorgeremo di non aver assolto
Un occhio un pochino
Al
Un po'più lungo di quello che
Era necessario e forse quando si scriverà la storia di questa fase
Della Libia ci accorgeremo anche di
Nostre responsabilità
Io penso che tutto quello che
Stiamo vedendo
Si è aggravato anche da un contesto che vede l'area del Mediterraneo in questo momento molto fragile
Addirittura tutti i punti di certezza
Che avevamo si stanno sgretolando
Guardate quello che sta avvenendo in Libano
Guardate quello che è avvenuto negli ultimi anni in Egitto
Guardate anche paesi
A con cui noi abbiamo una relazione è un rapporto molto stretto come la Tunisia
Quanto sta incidendo la crisi
Economica in Tunisia sul sistema democratico
Tunisini
In più il ritorno dei fori in file perse in quel Paese sta creando un divario fortissimo tensioni altissimo
Anche quelli che avevamo come punto di riferimento un po'solidi stanno venendo meno
E naturalmente questo
Incide anche sulle vicende della Libia
Poi magari professor Prodi ce la racconterà meglio la prenderà anche più da lontano
Visto che la conosce molto bene
Per quanto riguarda l'Europa signori l'Europa sta andando a destra
Siamo in un ambito diciamo
E a come simbolo il nostro gruppo
L'Europa sta andando a destra
Più a destra di così
Mi sembra che il commento perfetto
Perché è un Europa di governi che
Hanno a che fare con opinioni pubbliche con umori che
Stanno
Cercando di governare nel peggiore dei modi e cioè assecondando
Per esempio sullo ius soli non facciamo anche noi l'errore di assecondare il vento che tira
Si dice tanto quando non è venuto il momento giusto non è il momento giusto però io ricordo che da quando sono piccolo sulle questioni dei diritti non è mai il momento giusto
Quando si discuteva
Delle leggi sui diritti civili negli Stati Uniti non era il momento giusto poi una legge legge quando diventa legge
E io credo che questa battaglia non solo valga la pena
Di farla
Ma di farla anche per dimostrare che
Forse anche quel tanto o quel poco di buon senso
E nelle culture italiane ancora presente può esprimersi
Intorno a un diritto
Per quello della cittadinanza
E quindi io mi auguro che
Prima della fine della legislatura questa battaglia venga fatta che questa diventi legge quello sarà il momento giusto quando quella diventerà legge
Però non dobbiamo
Nasconderci difficoltà sono enormi
Anche perché abbiamo
Un'architettura europea che privilegia il peso
Dei governi
Anche qui non nascondiamoci le difficoltà
Perché andare ad aprire oggi una discussione sui trattati forse potrebbe farci fare molti più passi indietro dei passi in avanti che noi naturalmente
Auspichiamo pensati a Schengen
Che fine farà farebbe
Schengen
Con il clima che c'è
Abbiamo bisogno di non arretrare sulla politica e qui permettetemi
Le famiglie politiche europee non sono all'altezza delle sfide
Ma questo non risolviamo contrattato lo risolviamo con la politica
Con le classi dirigenti
In questo momento noi dovremmo scommettere a vere noi in particolare in Italia un'attenzione molto speciale
Nel rafforzamento delle famiglie politiche europee
Anche qui lo vediamo forse troppo burocraticamente
E invece ne avremo molto bisogno
Perché le immagini della Libia ma non solo
L'altra settimana
Forse anche voi l'avete visto
Programma televisivo a piazza pulita che intervistava dei ragazzi di ostile
Avevano anche la faccia simpatica ma dicevano che si divertivano come un come Mattia di insultare inermi
Che era il loro divertimento
La credo che di fronte a una frantumazione
Che è molto evidente nell'atteggiamento delle nostre opinioni pubbliche beh qui ci sia una sfida non solo delle istituzioni ma anche proprio della politica
E la qualità della poi
E credo che per noi italiani
Per noi in democratici italiani questo sia un ferma di
Grande riflessione di grande iniziativa con uno spazio che naturalmente esiste per invertire la rotta grazie
Grazie
Al sottosegretario Manzione chiederei questo per a completare questo secondo Giro
Oggi si è detto mille novecentonovantadue seicento mila immigrati nel nostro Paese oggi più di cinque milioni regolare
E noi nel corso del del siamo diventati un Paese
Ai primi posti tra i richiedenti asilo quindi in questi anni si è dovuto adattare tutto il sistema di di accoglienza perché anche lì sul sistema accoglienza adesso
Andando a memoria non ricordo le cifre esatte
Da dove siamo partiti però l'Italia era uno dei fanalini d'Europa per quanto riguarda le richieste dei richiedenti asilo all'inizio degli anni Duemila adesso è tra i primi Paesi se non se non il primo e quindi un sistema di accoglienza che agli inizi degli anni Duemila
Partiva per governare poche decine di migliaia di cui di domande adesso nel governate decine e decine di migliaia secondo qualche centinaio
Volevo chi e soprattutto in questi ultimi anni perché noi abbiamo avuto diverse emergenze dall'emergenza nordafricano emergenza Lampedusa che sono state via via gestite da diversi da diversi governi però oggettivamente il flusso che abbiamo avuto lo scorso anno è stato toccato il picco raggiunto cifre che prima non erano mai state raggiunte nel nostro nel nostro paese e quindi chiederei a Domenico come in questi ultimi anni del nostro sistema di accoglienza si è sia organizzato e poi ti faccio una domanda al volo che potrebbe anche chiedere una lo faccio tutte e due
Ma non pensate che oltre alle politiche di rimpatrio forzoso
Non possiamo lo si può mettere in campo anche una politica vera con un piano nazionale per il rimpatrio volontario cito questo caso emblematico della della Germania Germania invertito le proporzioni tra i rimpatri forzati i rimpatri volontari assistiti nel senso che l'anno scorso ha fatto venticinque mila rimpatri forzosi
E ne ha fatto cinquantacinque mila volontari
Ecco questa può essere una frontiera di un'azione di governo importanti piano nazionale all'impatto con l'intera città e questo lo chiedo a tutti e due
Dunque cerco di essere il più sintetico possibile non senza mi limito a ringraziarla Santa Sandra Zampa perché effettivamente abbiamo veramente lavorato molto sulla legge sui minori non accompagnati non aggiungo altro sono sembriamo due reduci sarà così come ringrazio veramente Marina Fabbri che è stata relatrice
Su una legge che purtroppo è ancora in mezzo al guado perché proprio quella guarda caso che riguarda lo ius soli per ora è ferma al Senato non si sa se decollerà
Beh tra diciamo che ora io riguarda direttamente il ministro Orlando perché giunto al traguardo il Governo anzi direi rispettare
Beh insomma le scelte sono state però molto diverse consentitemi altrimenti cioè poi ci possono essere tante pecche tante cose che non vanno io per carità non sto qui a discuterne
Però le scelte sono state obiettivamente diverse intanto non c'è mai stata una dichiarazione di emergenza cosa alla quale invece volevano arrivare Bonetti
Nel nostro Paese e forse non solo nel nostro Paese perché dichiarazione d'emergenza significava nominare un commissario straordinario
E noi guardare per l'ultima volta che si è verificata quella che abbiamo definito con l'emergenza c'è l'emergenza Africa abbiamo nominato il titolare della protezione civile come se quelli che arrivavano con le barche in mezzo al Mediterraneo fossero spinti da un mare mosso da un terremoto da un incendio straordinario no ma qualche difficoltà di carattere naturale che li spingeva verso il nostro Paese
Ovviamente commissario straordinario significa anche regole particolari
Questo non significa che seguendo le regole ordinarie non ci sia stato qualcuno che abbia immaginato di poter deludere difatti sono nati i processi di mafia capitale e così via discorrendo
Però tutto è stato fatto secondo l'ordinarietà nessuno ha mai immaginato di dichiarare uno stato di emergenza con riferimento al fenomeno dopodiché la prima cosa da fare era quello di far crescere un sistema di accoglienza che noi fra grida lamenti e strepiti
Avevamo ridotto tre anni fa a qualcosa come venti cinque mila ventisei mila posti questa era tutto il sistema d'accoglienza italiana
Di questi novemila spara
Quindi una percentuale tutto sommato ancora abbastanza alta ma complessivamente un numero di persone di accoglienza direi rispetto a un paese di sessanta milioni di abitanti quasi trascurabile insomma quasi insignificante
Negli ultimi tre anni il sistema è cresciuto fino a ospitare quasi duecento mila persone sussistevano
Ovviamente solo distribuite tra centri straordinari e strada la forbice si è allargata perché nello spaccio sono circa centotrenta mila persone
Al trecentocinquantadue mila centocinquantatré mila solo nei centri straordinari che come è noto sono gestiti frattura tutto questo dipende da quello che diceva stamattina Luigi Manconi e che ha ribadito Stefano Bonaccini dinanzi che su otto mila comuni italiani i comuni che fanno accoglienza in realtà sono mille tre quelli che fanno sperare complessivamente quelle che fanno accoglienza sono due mila e quattro qualcosa di questo genere ma dentro ci sono anche quelli che fanno accoglienza attraverso centri straordinari che sono quelli gestiti dalla presa di ovviamente su questo la polemica politica è stata talora scioccamente feroce perché immaginare che prefetto di Bologna
Si accontenta schede Attilio telefonata dal capo dipartimento del ministero degli interni e con la quale distintiva nel giro di quindici giorni di trovare spazio
Per mille persone che sono sbarcate alla alla a Salerno fallire
Si è fatto un film che non esiste non appena piede alla realtà perché non sono mai perfetto il volo sfide che ci sia perché il prefetto il volo di ovviamente esegue come può diciamo così la disposizione che gli arriva dal ministero
Ma immagino con una certa di difficoltà e per Chicago qualche fastidio diciamo così inespresso nello svolgimento della sua attività
L'idea a il fondo ruota tutto intorno al termine territorialità
Perché questo è il dato quando si dice con un altro come dire con un'altra comunicazione politica abbastanza superficiale Emma allo Stato centrale ha scaricato tutto sui comuni
Ma lo Stato centrale e
Lo Stato in quanto entità non esiste senza la territorialità è senza la gente che occupa la territorialità quindi l'accoglienza non può che passare dalla territorialità
La territorialità rende intanto corresponsabile l'ente locale e lo Stato centrale nella gestione di un fenomeno che non riguarda solo il governo riguarda tutti
Cioè la miopia del mondo non solo politico nell'esaminare questa cosa è veramente stupefacente ci dice UNHCR che nel due mila e che l'anno passato si sono mossi nel mondo duecento sessanta milioni di persone
Di cui sessantaquattro milioni circa sono i migranti forzati perché bisogna essere ciechi forte per non rendersi conto di quello che capita nel mondo allora se questo capita è evidente che la territorialità serve non solo per rendere tutti corresponsabili di un fenomeno che ci riguarda tutti
Ma serve anche a vendere
Sostenibile dal punto di vista sociale ed economica al fenomeno quindi è chiaro che è una migliore distribuzione per piccoli numeri
Non con grandi conglomerati vedi modello francese all'interno di una periferia che l'isola è la cosa migliore perché il miglior viatico che va verso l'imprecazione
Questa è la ragione per la quale non abbiamo mai pensato dimettere le quote obbligato
Perché se l'accoglienza deve spingere verso l'integrazione deve approdare alla integrazione cioè a consentire alle persone che sono arrivate da noi a muoverci con le loro gambe
è evidente che non lo puoi può nessuno potrebbe mai di imporre a un altro di essere ben disposto accogliere la persona bisognosa che arbitro per l'unica distribuzione obbligatoria che c'è stata c'è stata a livello regionale ma per un motivo molto semplice perché c'è stato un periodo cioè circa due anni fa nel cui nel nostro Paese
Circa il trenta per cento delle trentatré e trentaquattro per cento delle presenze complessive delle persone che erano sbarcate nel nostro Paese era sostenuta dalla Regione Sicilia e non ma quindi attraverso il meccanismo del fondo sociale siamo riusciti a creare un riequilibrio attraverso tutte le altre regioni il piano Anci che abbiamo appena varato insieme a quella associazione dovrebbe consentire una migliore distribuzione anche a livello comunale e di fatti è cresciuto ma siccome le armi che abbiamo non avendo imposto per così dire presenza obbligatoria è solo le armi della convenzione e dell'incentivo quindi che cosa abbiamo fatto intanto giriamo l'Italia cercando di convincere i sindaci che è molto meglio fare spalla piuttosto che non fra il secondo è un'ordinanza del ministro dell'interno che mette al riparo i comuni che fanno sperare dalle strutture straordinarie volute dal prefetto sempreché lo Spar sia numericamente accettabile avere inteso pesano diventa coprono fare una spada tre posti dire io ce lo spauracchio di una voglio tre qualsiasi pratica l'accollo da parte del ministero di quasi integralmente delle spese dello SPRAR perché il ministero a questo punto nel caso di progetti strada si accollati il pagamento del novantacinque per cento del progetto
L'incentivo legato alla presenza del migrante sul territorio da poter destinare anche a terze persone nel sociale nell'ambito comunale la possibilità di come dire di superare il patto di stabilità con riferimento assunzione di persone che si trovano quel momento allora è evidente che la territorialità gioca un un suo ruolo pesanti somalo gioca anche nel senso che dice di tutte così rispondo come dire alla alla digressione che tu facevi prima
Intanto la fanno i progetti di cosviluppo e per esempio gli accordi che sono stati raggiunti con i sindaci del sud della Libia hanno esattamente questo tipo di scorta per carità diceva Stefano Bonaccini
Avevano azzerato le risorse sul Bilancio con riferimento alla alcol sviluppo allo sviluppo dei Paesi africani noi ci abbiamo messo duecento mila evidente che una cifra risibile rispetto alle rimesse che gli stessi immigrati fanno le loro paesi di origine
Quindi è evidente che una sinergia fra territorialità
E unitamente alle rimesse eventualmente agli investimenti che anche l'Europa se non l'Italia volesse fare su quel terreno
Potrebbero tutti lavorare nella stessa direzione definirmi al fine di migliorare la situazione dei paesi di partenza infine la territorialità importante
Perché è l'unica rete attraverso la quale l'ipotesi dei rimpatri volontari assistiti smette di essere una cosa come dire un programma astratto ma comincia ad acquistare una sua concretezza
Perché mette a contatto diretto le persone che eventualmente vogliono rientrare con una progettualità che li conservare a questa difesa
Grazie Domenico allora abbiamo dieci minuti tempo quindi cinque minuti cinque minuti a testa prima dalla tavola rotonda finale allora oltre ad una sua valutazione sul giudizio sul tema sull'istituto i rimpatri volontari assistiti volevo chiederle fare un quadro oggi qual è la situazione appunto
Decenti per il rimpatrio Scotto il voli di rimpatrio forzoso eccetera eccetera pronto Corcos una fotografia della situazione essere che è una cosa che spesso Columbus non tutti
Conoscono se non gli addetti ai lavori più stretto allora io la fotografia diciamo la faccio dosando lassù gli ambiti del mandato dell'area istituzionale
I l il primo ambito è quello deiscente ricche si amavano che identificazione ed espulsione ora Cpr eccetera è un ambito che che ancora molto ridotto sono quattro centri
Che sono funzionanti adesso in Italia e è un ambito che si vai col vento stando al decreto trasformati leggevo e quest'anno in una sorta di centri anche di tipo regionale qual è l'attenzione che noi dobbiamo a vivere perché per ognuno a me preme vedere qual è il possibile paradigma negativo
è vero che la legge dice che devono essere molto diversi da come la situazione attuale è altrettanto vero che la situazione attuale e ci pone una domanda molto forte
Rilevato bande e bilanciati idee la dignità delle persone con qualunque altra esigenza risposta deve essere no deve essere chiaro
I questi centri che rispondono anche ad alcune esigenze molto spesso l'esistente mi pone dei problemi molto grossi di dignità delle persone che in esse sono ristrette poi terminati Street quindi mi sta bene l'idea di programma di dire totalmente diversi però tenendo presente questo non ci può essere alcun esigenza che mi porti a bilanciare quel far la seconda area diciamo i e esame nostro Ida dacci le nostre sono io sporto gli hot spot in realtà non sono privati della libertà nel senso che non c'è
Un formalmente una privazione di libertà ma questo apre un problema perché non c'è un controllo giurisdizionale sulle persone che sono ristrette e poiché l'Italia devo dire positivamente ha sempre avuto una politica come dire di non forzare al fotosegnalamento non non forzare all'identificazione spesso noi abbiamo trovato che partendo da un principio anche punto positivo e buone le persone rimanevano lì per giorni o per settimane soprattutto le persone più vulnerabili perché magari positivamente si voleva trovare un adeguato posto
Mantenere persone privata della libertà senza controllo giurisdizionale mi pone un problema e mi pone anche un problema di chiarimento scusati linguistico un pollo dico forse perché per informazioni passate non è e non possiamo noi considerare che l'identità di un soggetto corrisponda alla sua identificazione
Identificati è un compito dovuto ma costruire un'identità di un soggetto capire anche qual è il suo progetto migratorio facilitare il progetto migratorio e non limitarsi a prendere semplicemente impronte a capire se Da Rin operation da a richiedente asilo da migranti economico quindi qui il problema che io mi pongo come contraddizione e stare attente all'ambiguità di un luogo che non doveva essere luogo ma una funzione ma che è di fatto spesso diventato un il terzo ambito del nostro del nostro diciamo monitoraggio è quello dei rimpatri forzati e così arrivo anche alla questione dei rimpatri volontari voi sapete
Che l'Italia fatte rettifiche i rimpatri forzati alcuni sono supponi chiamiamole commerciali singolo soggetto che deve essere rimpatriato alcuni sub voli charter alcuni su un po'di charter cortine di coordinamento all'interno del sistema Frontex quindi un vociare te diciamo multinazionale rispetto alla questione noi monitoriamo i voli anche volando oltre che ricevendo dalla buona collaborazione col ministero degli Interni
Ne riceviamo preventivamente i casi che di lì ad alcuni giorni saranno rimpatriati quindi possiamo fare il controllo cartolare
Il le il problema all'interno dei voli dei rimpatri forzati me lo pongo su altri aspetti sugli aspetti anche della del dato economico di questa situazione
Tenete presente che rimpatriare trenta persone un foro di cento persone perché ogni persona ha due persone di scorte ha quindi trenta su altri sessanta e stiamo al novanta poi il caposcorta
Noi stessi che monitoriamo il medico eccetera
Sono cento cento persone questo nonostante che devo dire la la la qualità anche della formazione del personale io come ufficio del Garante ho fatto partecipare alcune persone direttamente alla formazione delle scorte perché in qualche modo partecipando al corso e poi relazionando al ministero degli Interni si vedesse un pochino quale culture che c'erano all'interno però e il problema è che non lo risolveremo questo il si risolve questo operazioni mi sono preso il dato prima avevamo parlato proprio a ieri noi abbiamo fatto cinque mila duecento quattro
Rimpatri forzati nel due mila diciassette
è un numero grande manco numero piccolo cioè
Un numero diciamo che non può risolvere
Alcune questioni e allora la questione dei rimpatri volontari è una questione che si pone
Come priorità non affermata ma priorità in qualche modo vissuta con strumenti da costruire cioè come costruisco la volontarietà
E guardate che uno dei fattori il tempo e qui spezzo
Una lancia perché è stata di molte polemiche sono stato uno con carente critica anche da garanti locali territoriali eccetera ad avere visto in qualche modo positivamente o comunque non negativamente
L'abolizione dell'appello femminile in sede di valutazione dell'asilo perché questo elemento non l'ho considerato negativo perché ho visto troppe persone
Che e venivano rimpatriate dopo un numero alto di anni anche se si sapeva già in partenza che quel caso non poteva trovare una soluzione positiva
Un tempo questa era una strategia per andare verso le sanatorie no come può essere nei casi di diciamo processuali giudiziari per andare verso le prescrizioni ma non avendo quella prospettiva si aiuta la persona volontariamente pongo in altri modi a ritornare nel proprio contesto in tempi brevi ho visto un po'troppe persone che diceva mio nonno più il contesto il posto d'arrivo oltre ora e che ora vengono rimpatriati quindi ci sono molte sfumature questi temi non sono mai affrontabili e molti erano stupiti del fatto che la riduzione di un grado di giudizio
Venisse accolta positivamente da un garante dei dei diritti però laddove il caso non poteva essere secondo me
La Commissione poi il primo grado un amministrativo i giudizi due giudiziari per il primo creato e poi la Cassazione forse potevano facilitare il ritorno di fu questo per dire che non dobbiamo perdere di vista villa il Labib progettualità della persona così come dicevo prima il suo progetto migratorio anche aiutarla in una progettualità stili torno è ovvia progettualità di ritorno a diciamo deve avere degli strumenti di sostegno da cui la volontarietà e anche tener presente il tempo kennediano la possibilità di di insetti
Grazie
Non molti conoscevano la sala poco pubblico peraltro molto qualificato e che
E conosce bene il tema della dell'immigrazione e a Sandra vorrei chiedere per l'ultimo intervento abbiamo parlato di misure di accoglienza di misure di integrazione abbiamo parlato di Europa di stato di regione di comune
Però se parliamo di politiche c'è un ruolo anche della società civile in qualche modo
Quindi
Mi ricordo una cosa proprio la caratteristica della legge sui minori stranieri non accompagnati che fortemente basata sul coinvolgimento della della società civile se puoi fare un blitz ferimento in maggio che sette partite anche da un'idea generale e poi ti chiedo ai carte insomma
Faccio
Fare due risposte insomma ecco chiedo due se faccio due domande ce la fa perché parliamo appunto di Europa di Stato e Regione di solidarietà intesa istituzionale così come come ne ha parlato giustamente il il presidente la Regione Bonaccini però c'è anche un tema politico
Le forze politiche sul tema dell'immigrazione sono fortemente divise questa sala probabilmente idee molto diverse da quelle che si dispiegano fuori
In altri in altri contesti in altre forze in altre forze politiche quindi ti chiederei di fare una battuta su questo perché l'hai fatta prima a me e a me sembra M ci è sembrata molto bella vorrei che la ripetessi all'assalto ventilazione ringrazia Giulio
Sì la scommettere sulla società e costruire insieme alla Società quando si parla di migrazione fondamentale
La legge questa legge sui minori migranti
Prevede la istituzione della figura del tutore volontario credo che questa sala sarà stupita gemello sono stata io quando sa vi dirò che pochissime settimane
E con una diciamo pubblicità prezzo che è inesistente quindi è davvero solo stato avviato il lavoro dalla garante nazionale dell'infanzia per la ricerca dei tutori volontari
Ci sono state già due mila seicento persone
Che hanno aderito
Il Lazio per esempio un numero straordinario il Piemonte la Lombardia anche se devono ancora fare i corsi di formazione ma insomma sono occorsi molto brevis di tre giorni
E il fatto che così tanti persone si mettano a disposizione in realtà ci dice e che forse esiste un Paese che che è coperto dalla polemica che è coperto dalla strumentalizzazione che la politica fa di questo argomento di questo tema scommettere sulla società
E sulla capacità di costruire insieme insieme il futuro la legge come vi dicevo è stata costruita davvero insieme a chi stava fuori dal Palazzo e io penso che anche sullo ius soli occorrerebbe gettare finalmente il cuore oltre l'ostacolo sono certa che l'Italia sarà capace di rispondere ma dicevo avere scoperto che due mila seicento persone che così tanta gente subito perché e tanta non in assoluto ma
Intanto nei numeri perché per esempio il Lazio se i nostri quattrocentocinquanta tutori che si sono dati
Smessi volontariamente disposizioni entreranno inazione
Significa che ad oggi i minori stranieri non accompagnati ospitati Lazio ognuno diciamo però ogni tutore ci saranno due ragazzi cioè ogni due ragazzi hai un tutore che può occuparsi di loro
Sapete che cosa significa questo oggi ci sono luoghi dove l'assessore il tutore di quattrocentocinquanta ragazzi
Vuol dire invertire completamente vuol dire che tu da una piccola cosa com'è appunto la costruzione lavori insieme al tutore e interi in realtà e può ai ricostruire o costruire un percorso di integrazione che accompagna questo ragazzo controlla che le le comunità di accoglienza o le famiglie che lo prendono in affitto
Che tutto funzioni bene che davvero vado a scuola che davvero faccio il corso di formazione
Lo rappresenta nei suoi interessi nel caso in questo in cui questo sia necessario ci sarebbero moltissime altre cose da dire però io so che
Siete tutti quater ascoltare
Professor Prodi il ministro Orlando monsignor Galantino e quindi chiudo davvero con una battuta che ho fatto prima a Giulio
Perché non siamo in una sede
Oppure diciamo perché anche perché io io faccio la deputata di un partito che sta nel centro sinistra
Non è indifferente non cigni nulla credo come l'immigrazione che sia indifferente alla politica oppure viceversa la politica determina davvero le politiche per l'immigrazione
Allora io ho visto in un paese in un paese dell'Europa che però è governato dalla destra i ragazzi
Questi ragazzi che noi accogliamo e che tuteliamo accolti dai carri armati li ho visti con i miei occhi e gli ho anche fotografati
Arrivare a piedi con le a piedi ai confini superare e questo è successo in Ungheria così come io credo che oggi non ci dobbiamo interrogare su cosa sarebbe di coloro che salviamo
Domani
Perché
Poco fa
Il dottor Palma parlava del principio di non respingimento non Reforma in realtà noi sappiamo che fino a cinque sei anni fa i respingimenti anche di minori quindi di ragazzini di quindici anni sedici anni diciassette anni sono avvenuti un porto a due passi da casa nostra che per esempio alcuna
E guardate che è testimoniato che è così e sono avvenuti i respingimenti verso Paesi dove si dice che non bisogna fare respingimenti purtroppo la Grecia uno di questi
C'era Zaccaria insieme a noi in Parlamento all'epoca oggi al presidente del CIR
Credo che ricordi come me
La denuncia e anche diciamo il senso di impotenza con cui noi accoglievamo
Notizie come queste e cioè che un quindicenne che aveva attraversato a piedi l'Asia ed era arrivato finalmente in Grecia essere imbarcato di nascosto su un TIR
Ed era sbarcato ad Ancona non era aveva fatto neanche in tempo a scendere dalla nave che era stato ripreso rimesso sulla nave rimandato indietro
Questo non avviene più io credo che sia una cosa che bene che ognuno di nuovi come dire su cui ognuno di noi deve riflettere
Grazie Sandra adesso tavola rotonda finale il crollo né Orlando professor Romano Prodi monsignor Nunzio calanchiva modera Andrea Cangini direttore del Resto del Carlino