Intervista a Matteo Grandi sul suo libro "Far Web. Odio, bufale bullismo: il lato oscuro dei social" (Editore Rizzoli)

Radio radicale siamo con Matteo grandi giornalista autore di fare un web il lato oscuro del delle de de dei social network libro edito da riccioli è un saggio che ripercorre diciamo
Quello che viene detto e scritto
Sui sui sociale che anche un pollo specchio di della della situazione che viviamo che viviamo oggi secondo lei perché molte persone comunicano attraverso il web sentendosi deresponsabilizzate per quello che dicono
Io credo perché a monte manchi una bagaglio culturale digitale che permetta effettivamente le persone di comprendere che quello che si dice Rete ha un peso e vale esattamente come quello che si dice
Fuori dalla Rete anche da un punto di vista normativo le le leggi le regole che valgono a fine valgono anche on line ma purtroppo tante persone secondo me questo oggi ancora non l'hanno capito
E hanno come d'illusione di agire in una sorta di zona franca quando si trovano a a scrivere Rete quindi credo che il primo
Compito che abbiamo sia come società che anche come mondo politico e quello di immaginare proprio una forma di educazione digitale e di alfabetizzazione degli utenti
Ecco lei nel corso della conferenza stampa che ha tenuto qui a Montecitorio ha presentato anche un manifesto della comunicazione non ostile cosa ha voluto dire
Allora in realtà si manifesta la comunicazione non ostile
è opera della associazione parole stili di di cui oggi
Era presente fra l'altro la responsabile Rosi russo ed è un una prima goccia secondo me di consapevolezza in questo mare magnum dell'UE ebbe della Rete solo dieci semplici comandamenti
Che secondo me stimola più la riflessione non sono Querci tiri ma dovrebbero insegnarci alcuni precetti della Rete sono educativi e sono degli utili consigli per muoversi meglio rete magari evitando quelle forme d'odio gratuito che veramente lasciano il tempo che trovano mi sento di citarne due in particolare il numero uno virtuale e reale quindi ricordiamoci sempre che mi pare reale
E il numero sette condividere una responsabilità oggi si parla tanto di tecnico Ústí può fare un argomento molto molto caldo ebbene magari riconoscerle non è sempre semplice però uno strumento ce l'abbiamo quello di non condividere quello di cui non siamo sicuri
Ritiene che la politica comunque il legislatore abbia trascurato a questo aspetto del nostro vivere quotidiano così come accaduto per la web tax e che sia rimasta una il web sia rimasta ancora una zona grigia
Assolutamente no io anzi sono convinto che
Non servano leggi per il web del legislatore non siamo il paese dei writer legislazione andare a normare la Rete significherebbe semplicemente creare dei doppioni di norme che già esistono la rete non ha bisogno di leggi speciali la diffamazione di formazione in rete fuori dalla Rete
Illecito renderci dentro e fuori l'avete la violazione della privacy se io di fondo una fotografia
Di una persona che non mi ha dato il permesso non mi ha dato l'autorizzazione è un reato sia che lo faccia ma in sia che lo faccia fra impegni io credo che in Rete non servano leggi nuove non servono leggi ad hoc
E questo è un grande equivoco del quale secondo me occorre uscire ma serve invece una grande battaglia vocazione culturale per far capire alle persone che la Rete è un contesto
Sicuramente un metro diverso ma è un contesto nel quale valgono le stesse norme che valgono nel contesto reale ecco secondo lei
Chi è in in che diciamo si può identificare politicamente chi diffonde le bufale in Rete
Spesso viene fatta un'analogia tra il Movimento cinque stelle chi diffonde questo sistema in realtà alle bufale vengono utilizzati da tutti i partiti o non è così debbo fare vengono utilizzati da tutti proposto diventano troppo spesso l'alibi
Di chi non ce l'ha fatta o di chi si vede sconfitte sopraffatto adatto oggi dire se c'è uno schieramento che utilizzare vuole più di un altro rischia di essere
Pericoloso so che molti associano un incerto uso disinvolto di Totti se non verificate ai Cinquestelle ma non credo che sia questo il problema il cuore della questione che le bufale possono sicuramente condizionare la politica
E per riconoscere noi dobbiamo a fare una battaglia a dei fantasmi immaginando che ci sia chi le diffonde più Fini risponde Mino per riconoscere tutelarci abbiamo in Italia utilizzare il pensiero critico dobbiamo imparare tra utilizzare la rete in modo consapevole chi è secondo lei il politico che ha utilizzato al meglio alla Rete e non ha mai abusato di bufale
Zeppo identificarlo
Io credo che degli esempi di di di di politici virtuosi nel loro e nel loro utilizzo della rete ci siano penso per esempio a alla ministra fedeli che mi sembra la persona che fa un uso molto molto corretto molto al Senato dei propri soci armata potere alta fare anche altri esempi cioè la Rete è un qualcosa che non sempre va criminalizzato si può usare anche per fare propaganda con dei toni forti la politica porta spesso a dei toni forti il che è legittimo e lecito l'importante è non passare mai la soglia di di guardia
Ma io la ringrazio molto ringrazio Matteo grandi autore di for web saggio edito da riccioli
Radio radicale siamo con Matteo grandi giornalista autore di fare un web il lato oscuro del delle dei social network libro edito da Rizzoli è un saggio che ripercorre diciamo
Quello che viene detto e scritto
Sui sui sociale che è anche un po'lo specchio dei della della situazione che viviamo che viviamo oggi secondo lei perché molte persone comunicano attraverso il web sentendosi deresponsabilizzate per quello che dicono
Io credo perché a monte
Manchi una bagaglio culturale digitale che permetta effettivamente le persone di comprende che quello che si dice rete ha un peso e vale esattamente come quello che si dice fuori dalla Rete anche da un punto di vista normativo le le leggi e le regole
Che valgono Fly valgono anche on line ma purtroppo tante persone escono in quest'oggi ancora non l'hanno capito e hanno come disillusioni di agire in una sorta di zona franca quando si trovano a a scrivere Rete quindi credo che il primo
Compito che abbiamo sia come società che anche come mondo politico è quello di immaginare proprio una forma di educazione digitali e di alfabetizzazione e
Ecco lei nel corso della conferenza stampa che è tenuto qui a Montecitorio ha presentato anche un manifesto della comunicazione non ostile cosa ha voluto dire
Allora in realtà si manifesta la comunicazione non ostile è opera della associazione parodie stili di di cui oggi era presente fra l'altro la responsabilità Rosi russo ed è un una prima volta secondo me di consapevolezza in questo mare magnum del web della rete sono dieci semplici comandamenti
Che secondo me stimolo di una riflessione non sono Querci tipi ma dovrebbero insegnarci alcuni precetti della Rete sono educativi sono degli utili consigli per muoversi meglio vecchi magari evitando quelle forme d'odio gratuito che veramente lasciano il tempo che trovano mi sento di citarne come in particolare il numero uno virtuale e reale quindi ricordiamoci sempre che faranno il numero sette condividere una responsabilità oggi si parla tanto di Tecnost può fare un argomento molto molto caldo ebbene magari riconoscerle non è sempre semplice però uno strumento ce l'abbiamo quello di non condividere quello di cui non siamo sicuri
Ritiene che la politica comunque il legislatore abbia trascurato a questo aspetto del nostro però vivere quotidiano
Così come accaduto per la web tax e che sia rimasta una riguarda sia rimasta informazione grigia
Assolutamente no io anzi sono convinto che
Non servano leggi per il web legislatori non siamo un Paese che lei per legislazione andare a normare la rete significherebbe semplicemente creare doppioni di norme che già esistono la rete non ha bisogno speciali la diffamazione di formazione proletari che invece dentro o fuori dalle l'abitazione della privacy serio di fondo una fotografia la persona che non mi ha dato il permesso nemmeno trasmigrazione è un reato sia che lo faccia ma inserito in un faccia a faccia in quindi io credo che li avrete non servano Brigitte muovendo conserva dieci ad hoc e questo è un grande equivoco nel quale secondo me conoscere ma serve invece una grande battaglia locazione culturali far capire alle persone la vita è un contesto
Sicuramente alimentata malinconica stagione valgono le stesse norme valgono
Ecco secondo lei
Chi è in in che diciamo si può identificare politicamente fisico delle bufale dunque in rete
Spesso viene fatta un'analogia tra il Movimento cinque stelle chi diffonde queste sistemi realtà alle bufale vengono utilizzati da tutti i partiti e i benefici le Befane vengono utilizzati da tutt'altra opposta ancora troppo spesso l'alibi ed io ce la fa teoriche si vede sconfitta si tratta oggi dire se c'è uno schieramento che utilizzano imbufaliti dilata rischia di essere pericoloso so che molti associano un certo uso disinvolto organizza incontri truccati ai Cinquestelle ma non per la la questione che le bufale possono sicuramente condizionare la politica e per riconoscere noi ricordiamo a fare una battaglia a dei fantasmi immaginando che ci sia chi diffonde e utili
Riconosce la tutela perciò abbiamo instaurato utilizzare il pensiero invece dobbiamo imparare arrivare contro
Chieste quel veleno tonificante iniziato al meglio
Letterario né ha mai accusato risale se può identificarlo e degli esempi di ditte di politici virtuosi nell'horror nel loro utilizzo della rete ci siano penso per esempio alla all'amministrazione sembra personalmente fa un uso molto molto corretto mutuo ho accennato dal professor Giarda cosa in realtà fare anche altri esempi cioè la Rete è un qualcosa che non sempre va criminalizzato si può usare anche per far propaganda con i toni forti la politica porta spesso all'Italia forti il che è legittimo e lecito l'importante è non passare mai la soglia minima riguardo
Bene io la ringrazio molto ringrazio Marco Grazioli autore di for web rispetto a ritoccare i soli