Città d'Africa

Signore e signori ministri signori signori sindaci onorevoli autorità tutte signore e signori benvenuti
Al ministero degli esteri della cooperazione internazionale Benvenuti a la conferenza sulle città d'Africa è un evento di metà percorso dell'iniziativa italiana Africa
E impreparazione della prossima conferenza Italia Africa
Vorrei anzitutto ringraziare il ministro Alfano il viceministro giro per il costante sostegno a questa iniziativa e dare immediatamente la parola al ministro degli affari LSD della cooperazione internazionale l'onorevole Angelino Alfano signor ministro prego
Grazie rivolgo un caloroso benvenuto a tutti alla Farnesina in particolare ai colleghi ministri viceministri sottosegretari e sindaci dal Congo dall'Angola dalla Tunisia dalla Guinea Conakry lì dalla Somalia dal Ghana e dal Mozambico agli ambasciatori
Che sono oggi qui con noi
All'executive sequestri dell'unica vera Songhua
Al viceministro giro e tanti amici te africani
E amici dell'Africa per un evento dedicato al grande potenziale di crescita e di sviluppo sostenibile delle città del continente nell'ambito degli amici dell'Africa vorrei sottolineare in particolare la presenza della dottoressa della presidente letizia Moratti
Presidente della Fondazione che sostiene l'imprenditorialità sostenibile in in Africa sono anche sul piano personale davvero contento di rivederla qui e in questa circostanza sin dai tempi degli antichi
I greci per poi passare all'epoca del Medioevo e del Rinascimento le città sono fondate
Sulla vitalità e sono allora vota a loro volta fonte di vitalità fonte della vitalità della nostra cultura europea
Dall'agorà greca al Foro Romano e fino ai nostri tempi la città ha avuto la funzione di garantire l'attiva partecipazione dei cittadini alla vita pubblica del Paese
Di trasformare il potere in strutture l'Energia della comunità in cultura arte creatività e le città hanno avuto il compito di favorire lo sviluppo economico e sociale
Questa visione che affonda le radici nella storia ci ha spinto a dare grande importanza a questo evento sulle città africane
Siamo infatti convinti che la urbanizzazione non sia soltanto un fenomeno sociale da osservare ma sia anche fattore di crescita e di prosperità
Non è un caso che quando abbiamo definito l'agenda venti-trenta per lo sviluppo sostenibile ai negoziati hanno partecipato numerosi sindaci del mondo
Oggi sarebbe impossibile realizzare i diciassette obiettivi globali senza un contributo diretto delle città perché oltre il sessanta per cento dei centosessantanove parchetto dell'agenda richiedono un impegno a livello di città e di regioni
Le città africana in fortissima espansione sono un nostro partner fondamentale verso questa meta
L'ho detto in occasione della giornata dell'Africa lo ripeto oggi il perno della politica estera italiana deve sempre essere rivolto verso il Mediterraneo verso l'Africa
Perché lo sviluppo del Mediterraneo e dell'Africa significa pace sicurezza e prosperità per i nostri popoli è un fatto geografico che vi invito peraltro a valutare Roma la città nella quale oggi noi ci troviamo e esattamente a metà
Fra Brussel e di Tunisi
Fra la capitale dell'Europa
L'Africa
Ma è anche nello spirito della diplomazia italiana quello di costruire un ponte tra l'Europa e l'Africa per superare le contrapposizioni di questa epoca
Fra chi intende innalzare i muri e chi invece vede giustamente nel dialogo Euro-Africana un elemento indispensabile per risolvere le grandi sfide comuni dal terrorismo alla crisi migratoria
Lo sviluppo sostenibile delle nostre città e la loro capacità di rispondere adeguatamente ai bisogni dei nostri cittadini e la chiave per rispondere a queste sfide con efficacia e concretezza
Pensate soltanto alla condizione dei giovani europei ed africani che nelle città cercano di realizzare i loro progetti di vita che si scontrano con una disoccupazione insopportabile
Una condizione che genera fatica democratica
E alimenta il sentimento che la politica non persegue i loro interessi o peggio ancora diventano preda di fanatici ed estremisti perché troppo spesso la radicalizzazione attecchisce dove manca lavoro dove c'è disagio sociale povertà in Africa e in Europa
Come in passato lecita devono essere il luogo dove confrontarsi con questa realtà
Serve uno sforzo politico considerevole perché l'Africa in particolare e l'epicentro della crescita demografica e della urbanizzazione globale
La sua popolazione attualmente di uno virgola due miliardi e raddoppierà fino a due virgola cinque miliardi entro il due mila e cinquanta ore un quarto della popolazione del pianeta
L'Africa avrà più abitanti urbanizzati dell'Europa ovvero quasi cinquecentosettanta milioni di persone e per sostenere questa dinamica
L'Africa dovrà creare ogni anno quindici milioni di posti di lavoro e generare una crescita di più del cinque per cento del PIL
Per approfondire queste urgenti questioni abbiamo deciso di articolare il nostro incontro di oggi in tre Pannella distinti
Il primo dedicato al al rapporto tra urbanizzazione e sviluppo economico
Il secondo sui profili sociali ed ambientali della crescita delle città il terzo sulle implicazioni in termini di pace e sicurezza
Il filo conduttore dei lavori e la costruzione di un partenariato molto più forte differenziato fra l'Italia e l'Africa
L'Italia vuole ambire a diventare un fatto degli investimenti dell'Europa verso le città africane come uno dei paesi europei più vicini all'Africa e più sensibile alle vostre esigenze
Energia
Infrastrutture industria trasporti meccanica tecnologie digitalizzazione e con le medie imprese vorrei che queste fossero le parole chiave verso l'obiettivo delle smart cities a misura di cittadino e in grado di rispondere alle sue concrete esigenza
E non stiamo parlando di un futuro lontano al contrario
Abbiamo già eccellenti esempi in Africa come CONSAP siti in Kenya Kigali in Ruanda
Diamo nativo in Senegal che attraverso una efficace pianificazione favorita da digitalizzazione d'energie rinnovabili sono modelli virtuosi di gestione della urbanizzazione
L'Italia è pronta a fornire maggiore assistenza anche sul piano della cooperazione allo sviluppo trovando i punti di convergenza tra l'Agenda venti trenta e l'Agenda venti sessantatré dell'Unione Africana
Ricordo che il nostro aiuto pubblico allo sviluppo bilaterale in Africa è già al sessanta per cento delle risorse trecentoquarantatré milioni di euro
Un impegno che si è rafforzato ulteriormente quest'anno con la istituzione del fondo Africa duecento milioni che stiamo ora rifinanziando attraverso la legge di bilancio ma non è esclusivamente una questione di risorse la cooperazione italiana vanta una lunga tradizione di expertise nel promuovere la cooperazione decentrata fra regioni province e città
E siamo stati tra i principali ispiratori in ambito di Unione europea e di OCSE dell'approccio territoriale per la diffusione di conoscenze know how innovazione direttamente
Fra territori
Negli anni abbiamo coinvolto più di duecento regioni province città in progetti di questo tipo dal Marocco al Mozambico
Investendo in capacity building processi di decentralizzazione che facilitano le decisioni a livello locale che facilitino la trasparenza l'accesso al credito per l'agricoltura e che facilitano anche le infrastrutture e i servizi
Ciò che crea
Cioè le condizioni per lo sviluppo delle piccole e medie imprese
C'è poi un'altra esperienza importante che vorremmo condividere con le città africane
Quella della gestione del nostro tessuto urbano coniugando tradizione e innovazione Simone affiancando alle trasformazioni infrastrutturali la tutela del patrimonio artistico culturale e dello sviluppo del turismo asma Maputo Luanda Addis Abeba avanti ma anche Timbuctù Algeri Gadames Marrakech Luxor cui indole
Sono città che hanno una importante tradizione storica e architettonica che merita di essere salvaguardata tutelata e valorizzata come ricchezza che per promuovere sia il turismo che l'occupazione
Anche nell'ambito dell'Unione Europea i nostri amici africani devono sapere che troveranno sempre nell'Italia un attento avvocato dell'Africa
Abbiamo stimolato l'Unione europea a percorrere la via di un dialogo strutturato e costante con i Paesi africani
L'Europa può fare ancora davvero tanto per l'Africa
E certo non può stare a guardare le questo un messaggio politico che noi europei dobbiamo in primo luogo dare a noi stessi non può stare a guardare mentre Russia e Cina fanno enormi investimenti in Africa
Perché a differenza di Russia e Cina investimento dell'Europa in Africa e un investimento in un destino comune
L'Europa per sua stessa geografia ma mi sia permesso di dire non solo geografia ma per sua stessa storia
E consapevole che in Africa nelle sue città e in gioco il futuro stesso dell'Europa in una buona parte degli equilibri del mondo
E non bisogna mai dimenticare che l'Africa è un continente di grandissime opportunità
Da valorizzare le opportunità che dall'Africa e inquietante constatare come il continente africano venga considerato da una parte dell'opinione europea dall'opinione pubblica europea da una parte di essa almeno come un il continente povero quando invece immensamente ricco di ogni risorsa
In Africa si trova il trenta per cento delle riserve mondiali di minerali e in particolare il cobalto l'uranio i diamanti e il dieci per cento delle riserve mondiali di petrolio
L'Italia ci crede siamo già da tempo il primo donatore bilaterale del fondo fiduciario dell'Unione Europea per l'Africa e crediamo di potere dire senza tema di smentita che il contributo italiano e quasi la metà dei contributi di tutti gli altri Paesi europei sommati insieme
E crediamo anche
Che sia giunto il momento per l'Europa di fare una scelta strategica e fare un grande investimento in Africa
Il nuovo piano europeo per gli investimenti esterni dedicherà anche esso nuove risorse al tema delle città sostenibili ma siamo solo all'inizio serve ancora più ambizione
E questo lo spirito con cui l'Italia guarda al quinto
Incontro unione europea e Africa fra pochi giorni ad Abidjan per tracciare una nuova e più ricca partnership tra l'Europa e l'Africa
Una nuova e più ricca partnership con questo auspicio cari amici qui presenti il rinnovo il ringraziamento per la vostra presenza qui oggi e vi auguro una proficua continuazione dei lavori di questa giornata grazie ancora
Grazie signor ministro grazie per il suo intervento e per la sua presenza qui oggi do ora la parola per il secondo intervento della sessione di apertura al segretario esecutivo dell'un'etica su eccellenza vera sono due
Sì l'ex CT stufo viziose
Io ex Renzi
Eccellenze signor ministro al fanno esimi ministri e rappresentanti delle autorità locali Messia
Consentito di individuare in modo particolare la signora Moretti qui presente
Buongiorno apprezzo molto l'invito sancito dal governo dell'Italia alla un'esca
Al partecipare questa riunione sulle città africani è un momento di grande importanza
Perché si cerca di contribuire ad attuare la legge e la il programma
Venti trenta
Anche gli obiettivi delle Nazioni Unite sul lo sviluppo sostenibile sono molto lieta di essere qui di parlare di come vediamo noi l'urbanizzazione in Africa una delle tendenze principali dello sviluppo globale non solo in Africa
Come ha detto il ministro
Come le città europee le città africane per decenni per se il Coni sono stati al centro dello sviluppo economico
Pensavamo per esempio alla Nigeria una città alle città che sono state costruite su una scala enorme attorno alle mura della città vi erano circa dire Cimbri villa migliaia
Di
Difese costruite
Secondo il DNA sbocco a burraco insomma ci dice che è stato lo sforzo più grande mai effettuato e quindi le città africane
Sono state centro di pensiero di commercio di scambi commerciali bene e nel bene a ora se visitate per esempio ai musei di Londra di Roma o della Francia è nello stesso Benigni vedrete
L'ho un'arte molto bella immacolata un famoso artista italiano Benvenuto Cellini e ha detto che non aveva mai visto nulla di più bello dell'arte del Benin secoli fa quindi la tecnica della scultura del bronzo era impeccabile
Quindi la villa borghese per esempio è un tributo all'arte italiana e quindi si trova diciamo il Benin allo stesso livello quindi un centro di cultura di sviluppo dei commerci di cultura proprio come le città europee come lecita della Asia e dell'Africa orientale nella quattordicesimo secolo la Cina l'Iran e l'Iraq career Marlene
E la famosa cita di Timbuctù erano le più sviluppate la città di tipo tuttora nascita Fiore ente con accademici e intellettuali scambi commerciali sulla via Della Seta naturalmente
Era e
E quindi continuare con la sua tradizione di scambi con le città africane quindi pensiamo alla marea Mauritania pensiamo a Mombasa Lux orine gir però al beni le la Nigeria orientale Alessandria sono facciamo parte di una storia globale collettiva hanno solo africana aggiri ci incontriamo di nuovo a parlare delle città africane vogliamo parlare di una arrivai vola della cultura dell'innovazione degli scambi i commerciali dell'intelletto che una volta era proprio la storia delle città africane anche lo sviluppo come si vede a Roma
Abbiamo appreso molto per quanto riguarda le infrastrutture quindi cerchiamo di vedere come realizzare infrastrutture nei nostri Paesi in maniera sostenibile
Sempre con riferimento all'Agenda venti trenta quindi nell'incontrarci non parliamo solo del futuro ma parliamo anche per apprendere qualcosa dal passato
Più possa essere utile a edificare il futuro signore e signorine
Il progresso notevole dell'Africa negli ultimi anni è stato bello ed occupato alla crescita e documentato la crescita del PIL notevole però dal crescita non ha dato luogo alla prosperità o all'eguaglianza come vorremmo
Qui non ha creato sufficienti i lavori ne in Europa né in Africa quindi quando parliamo delle città prima di scelta che speriamo possano dare prosperità posti di lavoro ecco indipendenza economica
Quindi
Quindi lecita e inefficienti riesce sbalzi ci s'quindi la collaborazione dall'Africa all'Europa e l'Italia in particolare è qualcosa di molto importante perché
Non abbiamo bisogno soltanto di grandi città ma anche di medie città e di piccole città questa è una delle lezioni che possiamo apprendere
Oggi cioè come garantire di non passare
Da piccoli borghi rurali e a enormi città senza passare attraverso le medie dimensioni
Per esempio piccola e media impresa deve sono cresciute molto in Italia proprio le piccole e medie imprese come dicevo ed è qualcosa che possiamo apprendere dall'Italia per quanto riguarda l'urbanizzazione africana
C'è qualcosa
Non è stato creato un collegamento diretto
Tra il tra l'ambiente rurale e l'ambiente diciamo urbano quindi abbiamo avuto nella rapida urbanizzazione senza avere al tempo stesso un'economia di servizi per cui
è una sfida questa
Perché nel due mila e cinquanta
E saranno quattrocentocinquanta milioni di giovani nel nostro continente rispetto al settantadue milioni in Europa e quarantadue milioni negli Stati
Uniti
Per cui è un numero gigantesco queste persone questi giovani si troveranno nelle città dovranno essere formati quindi e l'urbanizzazione africana
Una forza enorme che può dar luogo ad una crescita sostenibile ma questo dipenderà dalla qualità dell'organizzazione
Dobbiamo quindi studiare come collegare l'organizzazione allora sviluppo ovviamente la pace la sicurezza
Perché solo in un ambiente urbano
Pacifico si potrà garantire lo sviluppo e la stabilità per una migliore qualità dell'organizzazione è indispensabile che si integri l'urbanizzazione con le priorità
Dello sviluppo la l'agenda
Del due mila sessantatré l'Agenda venti trenta sono qualcosa a cui noi delle Nazioni Unite guardiamo con grande attenzione
Sarà importantissimo non solo per l'Africa ma per lo sviluppo globale perché la popolazione
Dell'Africa è è quella che ci fornirà maggiore produttività
In tutto il mondo noi diventeremo il mercato diventeremo il mercato degli scambi per il mondo intero quindi si tratta di un bene globale
E che se gestiremo questi sviluppi in maniera collettiva e ringrazio tutti dell'invito
Dovremmo creare infrastrutture
Abitazioni
Poi promuovere l'agricoltura il business della finanza
Quindi nella già per quanto riguarda le finanze o i finanziamenti
E in Africa si dice sempre che abbiamo bisogno di più finanziamenti la abbiamo il sessanta per cento delle risorse mondiali che ne abbiamo bisogno
Di guardare in maniera diversa quello che
Il rischio la proposta che l'Africa presenta oggi
è questa considerato i giovani africani non come fattore di rischio ma come fattore di crescita un bene è una asset quindi la cosa vogliamo dirci noi in Africa
Non li hanno
Sì migliori quella che è la percezione del rischio
Lavoriamo con la gli istituti come la banca europea dell'Investimenti ed altre quindi certo
No e possiamo fornire delle garanzie per gli investimenti che verranno fatti in Africa perché cercando di garantire la pace la sicurezza dobbiamo avere una chiara percezione dei rischi
Quindi
Sociali e finanziarie
Molti industria lei molte industrie italiane
Sono operative in Africa come l'ENI l'ENEL e quindi i rappresentanti di queste industrie vi racconteranno una storia completamente diversa rispetto a quella che la percezione
Perché il fatto che si che si considerino gli investimenti come un aiuto
Un errore quindi bisogna modificare questo tipo di percezione quindi insistere sul quelle che sono le opportunità
Abbiamo molte città che che escono sia in Etiopia Ruanda in Tanzania quindi grandi mercati
La potenziale Investimenti potenziali e innovazioni e non soltanto per quanto riguarda le infrastrutture ma anche l'arte
Quindi come imparare a come le città africane possano guardare a Roma
E per capire come mantenere il loro retaggio culturale quindi
Ai fare in modo che vengano forniti dai servizi
Così che
Se
Nelle città vi sono dei ragazzi vi sono delle donne che hanno bisogno di servizi questi servizi vengano forniti quindi
O la piattaforma globale questa
Certo non si può ottenere tutto subito quindi cercare di vedere come gestire tutti assieme queste tutte queste politiche
Quindi
Visto che la popolazione africana crescerà rapidamente
Bisognerà stabilire delle
Priorità per quanto riguarda la il programma di infrastrutture
Migliori infrastrutture consentiranno all'espansione dell'economia
Del più efficiente fornire se servizi sociali e nelle città una volta che vi saranno delle infrastrutture se non si terrà conto di queste implicazioni
Sì otterrà soltanto l'esclusione sì desta Billy zero a l'ambiente urbano i Paesi africani si stanno organizzando in un periodo abbastanza Breve
Mentre per l'Europa ci son voluti sei cori per un'urbanizzazione e mentre in Cina per esempio trenta anni l'Africa si è organizzata in quindici anni e quindi il ritmo è molto più rapido
E quindi le
Bisogna che queste cambiamenti e vengano fatti in modo corretto non abbiamo molte possibilità di sbagliare
Ma riconoscendo il l'importanza dell'urbanizzazione della nostra Commissione
A sviluppato un programma modo che l'urbanizzazione sia seguita in maniera corretta
Lorefice sta leggendo a grande velocità un testo scritto che l'interprete nonna e l'interprete cerca di fare del suo meglio per seguire ci auguriamo che collaborando riusciremo a a operare insieme per realizzare l'agenda globale
Signore e signori concludendo vorrei sottolineare alcuni aspetti circa quello che noi dovremmo fare
Per quanto riguarda l'urbanizzazione della free in primo luogo
Abbiamo trovare una soluzione collettiva se non riconosciamo che si tratta di un problema universale
Che è necessaria la solidarietà avremo dei problemi quindi
Possiamo operare insieme prosperare questo avverrà più rapidamente si tratta di una mega tendenza globale una finestra di opportunità importantissima
L'urbanizzazione richiede notevole Investimenti
E offre la possibilità di notevoli il Investimenti oltre seicento milioni di persone
Non hanno a disposizione energia elettrica questo è un fattore molto importante in cui investire quindi creando maggiore valore
Quindi
Bisognerà integrare l'urbanizzazione in tutte le sfaccettature della vita economica e sociale di tutti e non possiamo tener presente soltanto un elemento che promuove lo lo sviluppo
E questo aspetto è riconosciuto dal Sudafrica fino al Senegal
Si sviluppano tendenza incoraggianti quindi dobbiamo considerare queste tendenze come delle priorità mi auguro che concluderemo i nostri lavori con delle proposte concrete su come sostenere lo sviluppo globale e in particolare degli Stati africani
Sottolineiamo l'impegno della nostra organizzazione a favore di questi sviluppi ringrazio
Pentium ex grazie a alla segretaria esecutiva samba la sessione
Riapertura il ministro Alfano dovrà purtroppo lasciarci per altri concomitanti impegni della sua complessa agenda internazionale
E facciamo adesso un paio di minuti di sospensione per consentire al ministro di lasciare la sala grazie
Inizia adesso il dibattito ministeriale che verrà avviato e condotto dalla dice il ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Mario Giro prego si
Grazie grazie a tutti di essere qui già
Il ministro ha fatto tutti i saluti i loro naturalmente quando portare
I miei a sua Eccellenza verrà Songhua la Giuseppe Sartori reca e a tutti voi
E devo ringraziare rimasto direttore generale Gaiani per organizzazione di questo evento che secondo me molto importante
Come voi sapete nel solco della rinnovata attenzione che da ormai a questa tutta questa legislatura caratterizzò all'Italia nei confronti nel continente africano abbiamo voluto fortemente organizzare un evento sulle città in Africa e sull'urbanizzazione
è una tappa questa verso il secondo vertice Italia Africa previsto nella seconda metà del prossimo anno una abbiamo fatto sulle leggi abbiamo fatto altre ne faremo ancora modo per
E in qualche modo nutrire il nostro dibattito non solo a livello politico ma anche a livello concreto con questa visione pragmatica che abbiamo voluto vedere
La questione della delle città e dell'urbanizzazione secondo me
Una questione cruciale nodo fondamentale della nostro tempo è un nodo che riguarda tutti i continenti anche perché come è stato già detto la maggioranza della popolazione anche in Africa vive ormai in città
Ma questo non è soltanto un cambiamento istituzionale non è soltanto un cambiamento economico
è un cambiamento sociale direi meglio è un cambiamento antropologico
Le città sono l'attore principale della globalizzazione
Non soltanto la maggioranza della popolazione vive in città ma la maggioranza della popolazione il sessanta per cento filetti in città hanno meno di cento chilometri dal mare
Ed è facile capire perché c'è questo movimento perché il novantacinque per cento al commercio internazionale si svolge via mare
E cita sono quindi puntino oggi della Rete della globalizzazione
Molte città infatti stanno cambiando
Cambiando pelle e diventano delle specie di nuove città-stato connesse ad altre e a nessun altro più connesse ad altre città magari lontane geograficamente che al territorio che hanno attorno e questo è una sfida che ci riguarda tutti perché mette in contrapposizione alla fine politica ma inizialmente sociale e antropologica città e territorio intorno
E sempre più noi abbiamo poi con questo movimento di flusso ci sono gli esperti che chiamano la città contemporanea la città dei flussi
Una contrapposizione latente che si crea tra città e territorio intorno
E il discorso sulla Suburban Suburbs urbanizzazione o la bidonville infrazione o il discorso sulla periferia per esempio Papa Francesco porta molto avanti il discorso centro periferia questo cambiamento antropologico ha delle conseguenze di impatto sulla società e sulla sua struttura pensati alla sfida contro la famiglia
La famiglia Moro nucleare
Diciamo occidentale così come la famiglia allargata all'africana subiscono entrambe l'impatto forte Della nuova urbanizzazione in Italia città come Milano città come Bologna hanno chiude la metà della popolazione composta da gente che vive sopra
Ora noi possiamo come dire in qualche modo addobbare questa parola dicendo singolo che sembra elegante ma vivere soli cambia la percezione della realtà
Soprattutto per esempio in Europa in cui la popolazione più anziana più anziani soli significa una società più pauroso impaurita per esempio e questo ha delle conseguenze antropologica e sociale quindi è politica
Cresce il bisogno di sicurezza e la sicurezza è diventato un'industria non c'è un'industria un settore industriale che va così bene oggi se non quello della sicurezza dalle porte blindate i sistemi di allarme eccetera eccetera eccetera
All'indietro il communities alle città ai quartieri si chiudono come Santon per esempio in so
A Johannesburg ma è solo un esempio cinque quartieri che si chiudono con grandi muri e si isolano in genere sono i dirigenti Solazzi
Quindi c'è un cambiamento antropologico in atto sono quindi i luoghi di tutte le sfide c'è per esempio un altro grande cambiamento che è quello della commissione incita sia nella mescolanza tra popoli
Lingue etniche diverso molto di più che altrove
Noi che siamo nostalgici o coloro che sono nostalgici di un mondo statico perché lo rappresentano come un mondo più ordinato abbiamo a che fare una città dei flussi che è una città disordinata
Prima ancora che parlare di problemi di povertà ci sono questi problemi antropologici se poi ci si aggiunge
Il problema della povertà e la mancanza di servizi acqua
Di energia elettrica eccetera la situazione diventa esplosiva ma sempre per rimanere a i cambiamenti antropologici noi riteniamo che ci sia un enorme problema giovanile
Siamo arrivando lo toccheremo con il due mila e cento al picco del numero dei giovani mai stati presenti sulla faccia del pianeta e noi sappiamo che la maggior parte di questi giovani sono in Africa innanzi
In Africa sarà il primo continente il picco dei giovani crea delle delle Cardin un forte cambiamento di percezione anche questo i giovani mettono paura
Tanti giovani in particolare se senza lavoro preoccupano tanto che specialisti hanno coniato il termine ius Baggio il bubbone giovanile
Secondo costoro in una società in cui ci sono molti giovani in particolare se sono senza lavoro
Che dicono tendenzialmente da soli non illustro Tura familiare e si possono potrà diventare pericolosi possono diventare un pericolo per lo Stato per le istituzioni
Allora quindi discendono tutta una serie di discorsi sulla radicalizzazione l'estremizzazione eccetera eccetera che non è il tema della nostra conferenza ma questo è un altro tema
Molto forte e poi
C'è il discorso dei flussi stessi flussi in entrata e in uscita la città è un organismo vivente se non è attraversata da flussi muore
O diventa un museo
E questo è un altro tema molto importante perché è un tema che preoccupa perché finché si tratta di flussi di merci va bene flussi di denaro già cominciano a come ha creare dei problemi per il problema della corruzione eccetera eccetera
Flussi di persone diventa una grandissima preoccupazione sia all'interno dei Paesi che trapanesi vedete la crisi per l'ossessione migratoria come ha cambiato
Come in qualche modo la qualità della vita sociale in Europa
Per questo però è un problema globale
Quindi noi riteniamo che
Il discorso sulle città sia un cambiamento epocale che ha a che fare con la cultura con la cultura nel senso più profondo del termine non la protezione dei beni culturali ma manca la autocoscienza che un popolo alti se stesso
E quindi della sua relazione con le istituzioni nazionali locali nazionali e
Lo guardi
Tant'è che si comincia a parlare non solo difese tristezza cioè di Stati fragili o falliti ma di fare non si fisso cioè di città pericolose
O parti di città che escono fuori dal controllo del potere centrale dello stato del potere locale soprattutto pensiamo alla questione favelas Balliol Francesc quando la gente cominciata autorganizzarsi per vivere
Che è un fenomeno che noi vediamo dovunque
Quindi questi temi sono al centro di questa conferenza
E noi pensiamo che siano temi il lungo di pensiero lungo e quindi dalla portata molto lunga non temi soltanto che riguardano le questioni strettamente economiche noi dobbiamo capire come governare questi cambiamenti come governando insieme proprio perché lei cita come nodi della globalizzazione sono collegate assieme
E soprattutto sfuggire ai grandi semplifica Torino quando per esempio si come ha detto il ministro poco fa entro il due mila cento l'Africa avrà quasi triplicato se non quadruplicato la sua popolazione entro il due mila cinquanta l'africano sarà avrà un quarto della popolazione mondiale l'effetto che questo ha agli orecchi
Per la
Opinione pubblica per esempio europea è un effetto minaccioso
Ma l'opinione pubblica europea all'opinione pubblica europea va spiegato classica aveva già un quarto della popolazione mondiale prima della tratta degli schiavi
E che non fa che tornare a quello che aveva prima della tratta degli schiavi e che questa dall'ossessione migratoria la situazione demografica il passo è breve certo
Come ha detto giustamente vera il problema è che abbiamo una crescita ce l'abbiamo oppure una crescita in Africa ce l'abbiamo ancor più che in Europa che non produce lavoro per non produce attività e quindi abbiamo un problema
Diciamo di lavoro dei giovani
Ma non è legato al tasso di crescita demografica è legato alla qualità del modello economico
Piuttosto
Perché sembra semplice direbbe siamo troppi
Però dire siamo troppi e come dire sono troppi gli immigrati sono troppi quelli di una certa etnia sono li abbiamo sempre detto da millenni che ruote che l'essere umano si spiega i fenomeni sociali dicendo quelli sono troppi
Ma in realtà il problema è un altro
Quindi dobbiamo riflettere profondamente e poi dobbiamo anche questo è un lavoro che dobbiamo fare noi europei soprattutto
Capire che l'Africa non è un'unità omologata ci sono tante affiche così come ci sono tante uno
Poi con l'apprezzo l'abbiamo visto chiaramente
Quindi
Dobbiamo cercare di entrare nei problemi
Quello di cui vogliamo discutere anche questo Continuum che si sta creando nel continente africano tra aree rurali villaggi paesi e città
Perché la urbanizzazione africana tiene in maniera diversa che l'urbanizzazione in attorno alle città storiche come sono quelle europea così così anche ai quello che avviene in Africa avviene in maniera diversa da quello che avviene per esempio in America Latina per l'urbanizzazione ci sono tante esperienze che vanno prese ad esempio anche tante buone pratiche
Vi faccio un esempio a Lima in Perù
Quando si sta creando una nuova bidonville con gente che viene dalle del e verso la città perché sulle Ande non è facile vivere
Quel montagna più che campagna
Le autorità locali mandano i caterpillar a segnare sulla terra
Ci strade
E e piazze che cosa vuol dire vuol dire noi non abbiamo ancora adesso i mezzi per urbanizzare formalmente quell'aria che si sta creando spontanea
Ma lasciamo il segno che questo si farà
E ridisegniamo già il quartiere come essere come sarà quando avremo la possibilità di mettere l'asfalto su quelle strade di mettere i pali della luce la luce elettrica pubbliche cioè cioè un modo formale
Anche se di secondo livello
Questo è molto importante per dire che c'è un modo creativo anche a costo ridotto di non lasciare che le cose avvengono in maniera spontanea
E poi c'è il problema della campagna perché l'Africa a una punto strategico per quanto riguarda l'aria rurale
Voi vedete come in Italia si sta abbandonando l'area rurale di montagna agli Appennini
Complici anche i terremoti pensiamo territorio di terremoti vulcanico lo sapete
Ci sono molte aree del medio Appennino dell'alto Appennino che era aree se volete di piccolissimi insediamenti Rigatti anche a certe culture nella terra eccetera vengono in città
E tant'è che ci sono dei casi in cui immigrati stranieri popolano
Certi per esempio in Calabria sta succedendo certi villaggi Manas che è diverso
E dato che è molto diverso
Perché l'Africa e l'unico è l'ultimo
O continente che a terra arabile libera e se vogliamo tutti i dettagli del pianeta dovremmo concedere all'Africa la possibilità di entrare nell'atrio
Globalizzazione con la la l'agricoltura industriale con la Colombia ISTRESCO siccome Lanzi entrata nella globalizzazione con la manifattura industriale
Quindi c'è un problema di strategia che riguarda tutto il pianeta
Poi c'è un discorso sulla nuova classe media urbana che anche questo un altro tema antropologico prima di diventare sociale quindi politico c'è una nuova classe media urbana africana sempre più numerosa fatta di essenzialmente imprenditori
Quindi di gente che non aspetta più dallo Stato il lavoro e che si ingegna a creare lavoro creando di impresa
è una classe media molto diversa antropologicamente dei propri predecessori
Gente che crede meno se vogliamo i sogni di unità
E una volta e crede di più medesime nell'intrapresa personale
E qui nasce il discorso sul fatto e creare lavoro significa innanzitutto creare una cultura del lavoro
E la cultura del lavoro si crea attraverso una cultura dell'imprenditore imprenditorialità che poi è quello che fa restauri Frassica ne parlerò
Cioè
è tutto legato
E quindi questo l'Italia può offrire un'eccellenza perché l'Italia come voi sapete non è un Paese dal dalla presenza di materie prime né da una forte agricoltura espansiva
Con grande pianure ma ho dovuto creare la sua colonia sulle piccole e medie imprese sull'agricoltura di qualità e di nicchia
Quindi molta qualità
Più alto tasso possibile non siamo siamo soddisfatti della crescita siamo soddisfatti di essere il terzo
Paese per investimenti nasca subsahariana il quarto se consideriamo l'Africa nel suo complesso anche con la sua frontiera mediterranea
E che i critici anche sorpreso perché vuol dire che le imprese sono andati a investire in Africa non pensavamo di andare così in alto partendo nel due mila quattordici dal ventunesimo posto arrivare terzi cioè prima degli altri Paesi europei
Non so se riusciremo a raggiera attenere questa posizione probabilmente no ma noi dovremo stare comunque tra i primi dieci questo significa che c'è un interesse del settore privato va bene
E però questo significa anche che c'è un modello italiano di piccola e media impresa che possiamo in qualche modo condividere sapendo che è difficile
è difficile perché da lui è un ecosistema sradicare un ecosistema portava un'altra parte
è abbastanza complicato la Regione Marche per ricostruire una specie di distretto e la scarpa in Messico nel distretto di Leon c'ha messo più di quindici anni
Quindi ci sono cose che hanno bisogno del loro tempo è più facile spostare una impresa multinazionale o transnazionale molto più rari però tra l'altro tipo di problemi e poi è difficile trattare anche per noi con una grande impresa pensate a tutta la polemica che noi abbiamo paesi europei e Unione europea oppure con il le grandi nuove bluechips cioè non so Google eccetto Amazon che non pagano le tasse eccetera eccetera qui è molto difficile trattare con queste transnazionale
Quindi io penso che e crede che questo tema diventa sempre più cruciale ancor di più se non lo neghiamo l'aspetto ambientale
è evidente che l'aspetto ambientale un aspetto molto grave ieri stavano Università di Palermo e mi faceva una domanda su qual è il miglior modo di investire senza incorrere in rischi di corruzione sull'energia in Africa
E io penso che qui l'Italia sta facendo una sua strada attraverso le energie rinnovabili
Se voi guardate i maggiori investitori in Africa per società e liberi prese ciò che ci ha portato a quel terzo barra quarto posto vedete che l'ENEL cioè nostra Società di energia elettrica
è diversa della società che ha più Progetti undici in questo momento cosa sono questi progetti tutti Energia rinnovabile tutti in Africa subsahariana
Perché
E lì bisogna affidarsi alla cartina Peters guardando l'Africa nella sua enorme estensione geografica
E anche gli spazi vuoti che ce ne sono tanti
è difficile immaginare un elettrificazione che avvenga attraverso enormi lime
Portate da tralicci
Che poi disperdono moltissima energia come voi sapete le linee
Il Virginia disperdono circa il trenta per cento bisogna creare limitrofi delle migliori delle micro criteri e mini grida di cui parliamo da almeno due anni molto spesso sono tutte quante
Preferibilmente basate sulle energie rinnovabili ciò che crea l'autonomia energetica di intere regioni africane
E può essere possono essere installate anche in zone dove la popolazione è rarefatta ho presente
Paolo l'ammissione che abbiamo fatto in Namibia dove la popolazione molto rarefatta malgrado non gli manchi niente dal punto di vista tecnologico di base almeno e dove è stato assolutamente necessario inventarsi dal nuovo
E questo vale per tutte le aree interne
Naturalmente poiché anche in città è diverso perché soprattutto quando incita
Hai bisogno di Energia che può ci sono dei picchi di richiesta di energia hai bisogno come anche in Europa di centrali di tipo più tradizionale quelle che poi accendere e spegnere sono sperando e questo a questo l'ENEL si è impegnate entro il due mila e trenta di passare al bloccando cioè solo Galasso e rinnovabili
Questo è un altro tema molto importante dicevo citavo prima rare sforato ricca e ringrazio Letizia Moratti di essere qui con noi
Che non solo si occupa di energie rinnovabili appunto di soluzioni a vicenza energetica ma anche di Cuba attori e di creazione d'impresa e che sono assolutamente fondamentale naturalmente
Questo letizia Moratti lo rappresenta bene essendo lombarda Lombardia è un quarto del Pd italiano ma è anche come dire il crogiuolo Delors curve la cultura imprenditoriale italiana quella che ha fatto la ricchezza del Paese
E guardate io vi posso testimoniare ma basta che voi ciliati un po'per l'Italia ci sono delle imprese italiane piccole
Non so cinquanta detti meno di cento attenti che producono cose che non produce nessun altro al mondo
Perché tasso di innovazione tecnologica e fortissimo
E chiaro che noi sappiamo che bisogna sfuggire a come dire alle retoriche grande è bello così come piccolo è bello ci sono delle anche delle fragilità nel piccolo intendiamoci
Però è molto necessario che anche nella gestione delle stesse città i giovani abbiano la possibilità di immaginare che cosa è necessario il quale impresa anche di servizi sia necessario creare nella gestione delle città scrisse
La cooperazione italiana che io rappresento
Si è molto concentrata su questo quindi sulla creazione di opportunità di lavoro attraverso vari programmi
Vari programmi di tipi diversi stiamo vedendo quali sono i più efficaci che ne parleremo in particolare fra pochi giorni alla un'altra tappa di avvicinamento alla grande conferenza nazionale che è quella delle diaspore
E diaspore organizzate africane noi solo africane ma in questo caso parliamo di quell'africane in Italia sono diventati un attore della cooperazione facendo da ponte tra i due mondi
E anche da ponte tra i due mondi imprenditoriali e che è molto interessante che abbiamo molte esperienze io le ho viste morto di successo core molti dei vostri Paesi
E questo ci permetterà di uscire da qui gli stereotipi di cui accennava il ministro
Vedere il continente africano solo come una minaccia minaccia demografica ossessione migratoria eccetera eccetera eccetera ma anche comunque utilmente di opportunità evitando però il cadere nell'altra retorica della opportunità come se fosse facile andare prende le materie prime andarsene però opportunità di partnership io credo che l'unico modo per risolvere i problemi che abbiamo è che l'Africa produca e l'Africa diventa diventi un continente che abbia la sua parte di produzione mondiale particolare dell'agrobusiness ma non soltanto
Sfruttando i suoi a tutte quelle gioventù crac dall'altra parte penso che l'Europa debba trattare l'Africa come un continente come tutti gli altri normali con il quale fare realmente un trattato il commercio di produzione come si fa con gli altri continenti
Bastano queste relazioni speciali che sono sempre ambigue perché sono una medaglia dalle due facce
Io credo che questo è una nostra battaglia che abbiamo fatto l'Unione europea cercando anche di convincere i nostri partner europei di convogliare parte
Dello dieci e dell'aiuto pubblico denaro dell'aiuto pubblico allo sviluppo verso un'integrazione con i
I finanziamenti privati
E che è un cambiamento diciamo di mentalità perché molti dei nostri partner dicevano anche con le loro ragioni io lo ammetto
Dicevano no i soldi dell'aiuto pubblico allo sviluppo non devono essere toccati non sono non devono mescolarsi mai con altro tipo di soldi perché se non c'è dubbio che questi soldi servano
Per diciamo fare profitto
Eh sì è giusto dobbiamo stare attenti a questo ma se questi soldi servono per invogliare i settori privato ad andare laddove non andrebbe spontaneamente perché il profitto è sicuramente almeno a modello economico dato che questo una delle leve dello sviluppo quindi alla crescita e quindi lo sviluppo è necessario trovare il modo di connettere i due mondi
E citato investment esterne resta Plant è il frutto di questa discussione
Per permette con garanzie anche di secondo livello
Finanziaria alle imprese di essere più tranquille e sicure andando investire anche in zone di difficile investimento per esempio perché non ci sono i trasporti
E poi c'è tutto il grosso capitolo dei lavori infrastrutturali già l'ha detto che erano ripeto è fondamentale ci sono delle città che diventeranno ab AB portuali ferroviarie e stradali evidente che abbiamo bisogno
Di più connessioni e trasporti in Africa è assurdo che ancora per andare da un paese a un altro soprattutto da una regione dell'Africa un'altra bisogna ripassare per l'Europa questo non è assolutamente accettabile bisogna cambiare anche in questo senso il paradigma
Sono stato per esempio in tante occasioni con le imprese italiane con la cooperazione italiana insieme con lei leggi in tanti posti ho visto delle ottime esperienze
Cito come esperienza solo quella della sarà un promo oltre il Benin Camerun a Yaoundé dovevo tante imprese italiane
Erano presenti insieme alle leggi e insieme agli studenti laureati a ivi camerunese in Italia che facevano da ponte ed erano stati assunti diventavano intesi imprenditori insomma un circolo virtuoso
Naturalmente ci vuole tempo bisogna che tutta l'Europa lo faccia pone soltanto l'Italia però è molto importante
Ed è dimostrato non solo dai risultati sugli investimenti come che già vi ho detto ma anche dall'esposizione la SACE che la nostra c'è un agenzia di garanzia sugli investimenti è passata ad essere esposto sull'Africa da seicento milioni circa a quasi tre miliardi il che significa un grosso investimento anche sul piano del rischio
Ci sono molti altri lavori che si stanno facendo noi siamo tradizionalmente come paese tra i primi dei grandi lavori infrastrutturali dighe ponti eccetera eccetera ma ce ne vogliono molti di più
Ce ne vogliono molti di più anche perché hanno un impatto e dobbiamo studiare l'impatto di impatto ambientale l'impatto sulla popolazione
Sul piano finanziario la cooperazione ha destinato alcunché al continente circa centoquaranta milioni di euro sedici elevando abbia centottanta diciassette e quindi tra i Paesi del G7 siamo quarti per cooperazione in Africa il che ci rende
E fieri ma orgogliosi ma ancora troppo poco
Pensiamo che bisogna ci voglia di più e per spiegare alla nostra opinione pubblica che la cooperazione non è un lusso dobbiamo connette la costruttore privato per spiegare che creare lavoro lì crea lavoro anche qua
Questo è l'unico modo per andare avanti
Io credo abbiamo anche naturalmente tutti i programmi come voi potete immaginare in parte sapete anche di appoggio
Completamente autonomo in certe situazioni che riguardano per esempio l'educazione penso che l'educazione sia dei settori tradizionali quello più strategico bisogna elevare la qualità
Dell'educazione pubblica bisogna fare in modo che gli Stati africani che hanno visto passare l'educazione pubblica verso il privato molto spesso ritornerà in possesso dell'educazione pubblica
Soprattutto quella tecnica
E questo è molto importante il problema che abbiamo anche in casa
E che non è ti sto dicendo perché poi vedete quante sono le condizioni di interesse a a a livello diverso abbiamo gli stessi problemi
Va bene infatti noi ci come dire
Facciamo molta fatica ma continuiamo a spiegare alla nostra opinione pubblica che per esempio la questione migratoria è una questione che va vista dai due lati perché se per noi ha un impatto sociale ha un impatto anche diciamo che crea delle preoccupazioni nel nel raggio tra la gente le migrazioni hanno un impatto anche dai Paesi di origine e di transito i Paesi di origine che perdono due volte perché hanno formato questi giovani che Giorello sono sicuramente i più istruiti dei loro genitori e che se ne vanno per i paesi di transito hanno un impatto perché sono flussi che attraversano il talvolta complici anche i trafficanti mettono in crisi gli Stati stessi
Cari amici non voglio dilungarmi perché ci sarebbe tanto da parlare io voglio solo conclude dicendo che se il futuro dell'altra si gioca anche in città
Dobbiamo fare in modo insieme a voi che queste città siano sempre più connesse fra di loro e con il loro territorio e siano sempre più a misura duo
Esempio che dobbiamo a cui dobbiamo attingere anche noi europei che siamo anche noi pur avendo delle città storiche
Diciamo che sono un modello rischiamo di vivere gli stessi fenomeni tre anni fa la Triennale di Milano ha dedicato all'urbanizzazione in Africa una mostra dal titolo b Cenci vinciamo
E questo molto significativo e voi sapete che la Triennale di Milano è la grande kermesse dette esanime in cui tale prima al mondo quindi
E quindi questo cambiamento che si che l'Africa sta affrontando le chiedo Europa anche in un altro modo affronta è e norme che connette i nostri interessi cari amici e mio auspicio che Italia e Africa Europa e Africa possono cogliere questa sfida assieme e vi ringrazio
Prende ora la parola il ministro della Ricerca scientifica e di innovazione tecnologica del Congo su basta passi il Micca Soddu ma pongo seguirà poi l'intervento della
Ministro della Repubblica di Guinea che è riuscito a raggiungerci da poco e che quindi interverrà subito dopo
Il ministro Bondi prego
Grazie innanzitutto a nome del Presidente della Repubblica del Kongō
Il governo
Retto da
Da Clermont va desidero dicendo ringraziare il governo italiano dell'invito dell'accoglienza che c'è stata riservata
Dal nostro arrivo qui a Roma ringrazio subito il ministro Mario Giro del messaggio così diretto che ha inviato e con uno stile così Franco
La Repubblica del Congo membro dell'Unione europea situato in Africa centrale
Tra il Gabon la Repubblica democratica del Congo la Repubblica Centrafricana il Camerun la gol
Trecento quarantadue mila chilometri quadrati circa cinque milioni di abitanti
La caratteristica della nostra repubblica
Che
Gran parte del nostro del territorio abitato circondato da foreste abbiamo cinquecento chilometri di costa
Tra noi e il grammo siamo il secondo bacino per quanto riguarda la conservazione della natura il secondo paese dopo l'Amazzonia
Fini
Il conto con grande favore ripeto l'iniziativa che ci consente di ioni Erchie così
In preparazione del vertice Italia anticrimine la Repubblica del Congo a parecchie città
E la più importante
La capitale Grazia villa
Sono qui con il sindaco di ebbrezza di il trasferire il
Ora Città che reca il nome di sarà doniamo di terrazza di origine italiana l'esploratore di origine italiana quindi vi è una sorta di consanguineità tra Brazzaville e l'Italia signore e signori oggi parliamo di urbanizzazione
è una cosa importantissima
Ed è qualcosa alla quale tiene molto alla Repubblica del Congo
L'urbanizzazione di aver deve tener conto dunque del dello spazio che viene occupato quindi tener conto della distribuzione anche dei terreni
Abbiamo il diritto consuetudinario e abbiamo anche ovviamente delle leggi moderne
I molto importante per quanto riguarda il catasto
Teniamo a creare delle buone condizioni
Fornire alcuna di buona qualità
Con tenendo conto di quella che è la gestione del territorio l'agricoltura e il turismo
La Repubblica del Congo ha avviato un sforzo di ammodernamento e di sviluppo in nelle zone economiche speciali
Una vera stuprata lungo il mare a quella che noi chiamiamo all'azione economica speciale di ponente noir signore e signori la Repubblica del Congo tenendo conto della specificità e della città
Ammesso nella sua nuova costituzione del due mila quindici è l'elemento fondamentale di decentra mento
Dando tutti potori alle città
Già che si possano sviluppare secondo tutto quanto è stato cicchetto
L'italiano
L'Italia è presente nel Congo da lungo tempo lunghissimo tempo
Accompagna la Repubblica del Congo nel suo sviluppo economico e in particolare a portino a a oggi
E come o gente però al piano settecento e passa chilometri costieri e quindi paese produttore anche di Petronio la società petrolifera Annie via installata
E come l'abbiamo sentito dire da il viceministro gitano il nostro Paese anche
Pronto a decollare con le energie rinnovabili e oggi è la società ENI
Affronta a far sì che questo accada
Ho notato e questo verificabile nel nostro paese che l'Italia ovviamente si basa sulle piccole medie prese in particolare con la Lombardia
E quindi non vi è dubbio che l'Italia può diete
Assicurare o un particolare assistenza per i Paesi africani e in particolare il mio Paese ovvero la Repubblica del Congo
I temi che qui verranno trattati sono al centro dello sviluppo delle città del Congo il sindaco della città dei passanti il qui presente avrà la possibilità di menzionare in particolare il il attività di sviluppo la Repubblica del Congo indie incoraggia le iniziative private
E questo in quanto nella nostrano meccanismo di sviluppo abbiamo creato le condizioni per uno sviluppo economico sociale signore e signori ogni città mette in atto la sua politica di espansione alla volontà poi ti svilupparsi anche con le altre città attraverso lei le attività di gemellaggio e le con consultazione fra città e città e questo deve essere portato avanti
Però prima di chiudere il mio intervento che si terrà direi che il nostro dovere oggi e fitta e di
Pronunciare parole da anni di esistenza politica ma concentrarsi sul concreto
Per un'assistenza concreta impalpabile a favore del non si popoli signore e signori la presenza oggi della repubblica del Congo nel ministero del libro è perso la collettività locali contrassegna la cooperazione con Italia ed è esattamente quello che l'Italia vuole fare per il Congo grazie per la vostra attenzione
Andrea Silvio Sciuto diverso grazie ministro
Adesso vorrei dare la parola al ministro della agricoltura della repubblica di cui lei ha bijou su fachiri Bing con cura
Grazie presidente vorrei trasmettere a voi organizzatori al Governo al popolo italiano il saluti del presidente della Repubblica di guida che era impegnato per l'Unione africana
Signore e signori Age sono qui come ministro ti è stato segretario generale alla presidenza anche se in questo momento ad interim
Sono ministro dell'agricoltura ministero assai importante però vorrei parlare con altrettanta schiettezza entrare nel cuore e dei là fuori cercando di dare una prospettiva e che quella dei dei Africa oggi che oggi si trova di fronte al discorso dell'urbanizzazione che il destino dell'Africa Toni cioè tutti i nostri continente non possono essere che urbani
Allora il contesto una città non si crea attraverso la volontà attraversa la realtà i popoli si sono basati sulle nelle città progressivamente i o perché hanno avuto la possibilità di sviluppare nelle campagna oppure perché le dinamiche che sull'educazione dei loro figli era in queste città quindi Malgrate tutti risponde sforzi sviluppo rurale in questi paese questa dinamica se mantenute sia amplificata ad oggi
I giovani africani che attraverso il Mar Mediterraneo non vengono più dalle dai villaggi mantengono invece dalle città
Non vengono più da pesi remoti non vengono più
Cioè dalla famiglia tradizionale classica dove c'è il patriarcato alla famiglia estesa l'arcata mantengono da queste famiglie che non sono riuscite a entrare nella classe media quindi il mancato accesso alla classe media che uno dei motivi che fanno partire i nostri giovani la città offre problemi esso test soluzione è un'opportunità l'esito del opportunità e sfida effettivamente giusto è un'opportunità per la città più quella campagna perché più quella gente città più per la gente deve mangiare
Deve quindi utilizzare una serie di materiale che possono essere proposte soltanto sui campi però è anche
Significa investimenti a nel l'investimento di curare l'anno meccanizzazione erano trasformazione agroalimentare rende queste capace incapaci di fornire alle città e quindi anche questo meccanismo importante ecco e questo per dire che questo tremenda scelto alla governo italiano ci conforta perché di fatto tema chiave di tutta la riflessione strategica per lo sviluppo dell'Africa e credo che questo è ciò che giustifica la presenza di ma dando il via ad affrontare
Che è
Segretario esecutivo durante la c'era e e molto importante vedere accettano solo comune un tessuto economico sociale nello spazio ma come una formalizzazione del futuro africana in termini economici stalinisti
Politici in termini culturali e in termini di proiezione nel mondo prendiamo il caso del mio Paese la Guinea che
Un Paese che un Paese estremamente agricolo settanta per cento della popolazione vive dall'agricoltura a una oltre cinquanta per cento delle sue risorse nel sonno
Di bauxite e altre risorse risorse minerarie con molta energia
Siamo un Paese che a un morto in casa riguarda il pene è anche un Paese che molto vette allora come possiamo parlare qui di cioè tenere conto di questa barchetta di specificità e allora proprio per questo noi siamo estremamente interessati al questo costo della convenienza e delle città che va oltre discorso della decentramento tutte le crisi che nascono nella citano sono crisi politiche ma in crisi
E delle città strumentalizzare crisi politica molto spesso vediamo per esempio
Quindi a Mollaro questa è un problema politico ma se questi giovani
Avessero dell'opportunità di formazione pari passo carenza divertenti recano scendere prestata per fare dei motivi che ci sfuggono io ogni volta che si chiede loro perché sei partecipe questa manifestazione
Dice ma sono venuto perché è stato un mio amico a dire di venire quindi ecco dobbiamo parlare molto onestamente di questa tematica
Cioè la responsabilità del governo africano c'è però oggi è diventato un problema di fatto globale che noi non possiamo risolvere che se non nel contesto della cooperazione internazionale
E vorrei adesso insistere sulla esperienza dell'Italia nella urbanizzazione e ruralità tutti noi conosciamo il non passato remoto delle campagna
E delle piccole le imprese rurale che poi sono diventati piccole-medie imprese questa evoluzione tenuta su un periodo molto lungo ed ecco la massificazione delle grande industria che piano Pagno
Della senescenza delle dei villaggi a poi prodotto tutta questi laboratori nelle città in Africa diverso c'è una porta impara Regione e te le terre era di lì e la disponibilità dell'acqua un paese come la Guinea a sei milioni duecento mila
Ettari di terre a rapida e e a migliaia di Vienna di capire che fanno sì che già abbiamo duecentocinquantaquattro chilometri quadrati con una popolazione di soltanto dieci
Milioni di abitanti e quindi a trasformazioni o rurale agricola la gran l'ultima chance che la fricativa controllare la lo sul PON Artico delle città di ad avviare un discorso sociale storico tra città e campagna perché la campagna non sia più luogo dei poveri di coloro che sono stati abbandonati per la sabbia ma che diventino proprio luogo dove si viene l'alimentazione della città si danno gli strumenti per la città ecco perché questo dibattito per noi è molto importante allora questo non è un dibattito protocollare ma è un dibattito che narra problematiche storiche tutele Agenda due mila trentadue mila varie
Parlano di dati che fanno paura ecco io di parlo disprezza vissuta sempre nella quinario sul un colle il litorale lì ci sono polli e noi dobbiamo dove l'icona avremmo alle industrie di trasformazione della boxe i teli dove voi avrete le possibilità i porti per
Produrre i prodotti quindi quindi noi dobbiamo adeguarci affinché possiamo mantenete quindi la sicurezza per tutti garantire le libertà permettere agli investitori privati dividere in sicurezza nel nostro Paese
E poi l'ultimo punto che desidero menzionare che l'Africa delle città già esistente
Il mondo delle città già esiste per molti giovani africana annientarne africani Dubai è diventata una città vicina questi è diventata una città vicenda di
Le dinamiche lì poi magari li portano ovunque quindi non siamo più in un mondo in cui noi possiamo dare protegge rovinate siamo in un mondo in cui dobbiamo imparare a scambiare a frequentarci aspettarci
E questo io lo dico perché questa iniziativa del governo italiano la prova provata
Che possibili oggi parlare di problemi realmente africani macché hanno anche la loro evoluzione della problematica globale del mondo nessuno oggi può
Sbucciare bisogna sfruttare diciamo queste dinamiche per cercare di cogliere le opportunità per fiorire partecipare alla costruzione di una sicurezza collettiva questo è possibile in Africa con i giovani capiamo e però vorrei ricordare ancora una volta non sono più le campagne che si svuotano per venire in Europa sono le città che si svuotano
Per venire una ruota e quindi questo cade profilo antropologico dei migranti e cambia il modo in cui noi stiamo affrontando questa migrazione perché come governa Frick nessun governo africano vedere questi giovani
Giovanni che sono anche de informatiche si assume il rischio della loro vita attraversare il Mediterraneo East assoluzione non è più dalla campagna alla soluzione e si trova lampeggiava prelevata nelle città
Varrà io ora citare un giovane della Guinea che ritornato da poco dice noi
Abbiamo attraversato la Lippi apre quando c'è respinto ho visto che i primi amici avevano dei brevetti
Professionali chi era elettricità avevano detto i propri professionisti pur sottotono trovar lavoro Livia io che non avevo formazione invece non ha trovato per niente lavoro ecco perché mi voglio scrivere i mondana
Appunto formazione professionale allora gli ha chiesto ai giovani migranti che sono ritornate cosa volete fare adesso bollette avviare
Un'attività professionale ma però farle tornare a scuola voglio avere una formazione professionale ecco questa è stata la risposta quindi nostra incarico
E quello di sfruttare intelligenza di questi giorni i giovani non sanno che cosa succede nel mondo sanno quali sono le opportunità quali sono i rischi quali sono le sfide quali sono le poste in gioco
Mobilitiamo le diamo non Roll giusto posto insieme a loro potremmo invitare le città inventare città africane per domani grazie a
Le assicurazioni del ministro
Grazie sinistra del riordino del territorio dell'abitazione dell'Angola il signor Angelo
L'estrema se mi dessero
Segna la relatrice Ministro degli esteri
Maria girerò cari membri del corpo diplomatico cari membri organizzatori e oratori ente la conferenza odierna cari ospiti signore e signori Buongiorno
Desidero iniziato appunto cercando dignitario una ciao caloroso dal mio Paese Angola ed è con grande piacere che partecipa a questa sessione di apertura Quincey Diderot ringraziare il ministero degli affari esteri e tutta l'organizzazione per avere inviato fate rinviato il mio paese vietato il mio Paese
A a partecipare a questo evento qui saronnese attività che deve essere lodata proprio per l'interesse che ha in sé la pertinenza degli argomenti che vengono posti sul tappeto
La qualità dell'ISPI credesse che fanno riunire la trasversalità e Lella competenze multidisciplinari e che sono in gioco
Analizzare dibattere celebrare lecita africane senza dubbio una finalità che deve mobilizzare i nostri paesi e le istituzioni e rilevanti considerando l'importanza di questi argomenti per il futuro di tutti noi
In asset ti in tutto il mondo
E in particolare nel nostro continente noi siamo redento
L'organizzazione frettolosa caotica di grande porzione del territorio dovuto a dei fattori prevalentemente politici ed ambientali
Il risultato è stato integrato tra la qualità della vita dei popoli e questa situazione
è diventata una sfidata affrontare per la sopravvivenza stessa dei nostri popoli
All'inizio il ventunesimo secolo i dati indicati anche se possono sembrare
Minacciosi propongo che vengano vive così siccome sfide per trovare delle soluzioni per poter risolvere i problemi
Dei popoli tutti i Paesi africani e passa a dire tutti e noi abbiamo lottato con questo con dei programmi a lungo termini alcuni hanno permesso di raggiungere obiettivi altri nomi
Le concentrazione nelle zone urbani una tendenza inesorabile e l'angolo la come Paese africano naturalmente non sfugge a questo fenomeno di conseguenza fondamentale adottare delle procedure più sostenibile di pianificazione urbana e gestione del terreno
E prese con tutela ambientale per evitare danni irreversibili la tendenza della concentrazione delle popolazione in grado sezione urbani
Ha conseguenze negative tenera la qualità della vita
Dei nostri cittadini e per contrastare queste conseguenza alcuni progetti sono in corso in Angola
Per rendere i centri urbani più dinamici attraverso il piano nazionale
Di nuovi alloggi che sono stati ormai portate avanti negli ultimi decenni e che ricoprono tutto una canna di interventi fra i quali appunto cioè hanno leggeri qualificazioni
Di
Tutte i terreni a
Attività di ammodernamento alcuni procedimenti sono stati implementati hanno porta portato a progresso economico crescita urbana ciò nonostante anche sei
Questa la visione e gli occhietti devono ancora essere raggiunti per un un
Urbanizzazione insostenibile perché hanno avuto il contraccolpo della crisi economico finanziario che e si è appartata su tutto il mondo
E hanno notevolmente rallentato all'attuazione del piano nazionale e di urbanizzazione in Angola
L'urbanizzazione sostenibile una delle sfide principali e per questa nuova legislatura che iniziata ad ottobre
E di conseguenza sta apportando ti sta provocando le aspettative del settore con un impatto diretto sulla implementazione della Progetto
Uno di questi settori la formazione specifica per esempio di conseguenza e riteniamo che la conoscenza multidisciplinare calzante per la urbanizzazione fondamentale per tre individuare non strutture in grado di raccogliere le risorse umane fisica finanziaria
Per una in fertilizzazione incrociata delle competenze e Fleur cercare di rafforzare la conoscenza prodotta in queste aree noi dobbiamo tutti lavorare insieme
E tutto questo sotto il cappello di un concetto interdisciplinare un altro settore chiave l'edilizia noi riteniamo sia fondamentale incentivare
L'edilizia locale interventi diretti nel settore pubblico privato
Nella alla costruzione delle infrastrutture così come lo sviluppo
Della settore immobiliare
In Angola
I criteri TC Lupo dello Stato genera la
Hanno dei parametri di industrializzazione azione dei paesi accidentale naturalmente dipende dall'orientamento politico degli Stati e poi che vari tipi di sviluppo non sono sempre complementari
E per esempio lo sviluppo non sempre si traduce
I un e crescita economica
Le non si traduce sempre poi in uno sviluppo sociale la parola la crescita si distingue da Sviluppo
In quanto significa un aumento quantitativo della produzione le conseguenze di cui saranno l'arricchimento della nazione e
E un miglioramento dello standard di vita però se non vi terranno però senza miglioramento delle condizioni di vita della società invece il concetto di sviluppo oltre alla crescita
Presuppone anche delle ripercussioni sulla qualità della vita delle persone e sul sistema e tessuto sociale in generale il programma nazionale per urbanizzazione alloggio
Anche la nostra maggiore sfide non soltanto te fra l'aspetto formale ma soprattutto per la qualità di vita che ne consente quei termini di quelli entrambi al tale di Social Welfare e di modernità culturale tecnologica e non eviteremmo di Ciampi di raggiungere questo obiettivo roseo premette consapevoli dell'importanza della sviluppo umano sostenibile
Quando ci troviamo di fronte al problema della crescita gusto dell'urbanizzazione in ecco perché oggi così come ieri noi siamo aperti alla cooperazione e alla panchina Scherrer
Con istituti pubblici e società per promuovere lo sviluppo sostenibile
E in particolare la l'elaborazione di programmi municipali di gestione
Con lo scopo di date le aumenta alle autorità locali e noi abbiamo il grande compito di trasformare il la nostra politica
Nel giro di cinque anni e si tratta di un compito gigantesco ma cercheremo di essere all'altezza di questo compito
E poi bisogna parlare anche dei progetti e e i Tilli
E per cercare di garantire i diritti fondamentali del degli ai cittadini e in particolare per coloro che hanno maggiormente bisogno anche se non siamo più un paese in guerra noi ancora sentiamo le conseguenze di questi conflitti
Anche in termini di problemi ambientali e che si ripercuotono sui gruppi vulnerabili la maggior parte dei quali si sono andati paura segnare in paesi in aree difficili
E quindi Silupa re delle infrastrutture per garantire anche la continuazione del piano urbano che già in atto
Il governo angolano ha investito quasi un per cento di terre pubblica e per promuovere un piano nazionale
Per una riorganizzazione per gli alloggi che era presenza quasi cinquant'
Trenta mila interi di terre no che oggi viene utilizzato per promuovere e gli alloggi e quindi il piano di urbanizzazione e la gestione Entella retaggio culturale la sua quota importante ed è uno degli obiettivi in particolare
Per una diversificazione della nostra economia e per
Trasformarlo il un asset strategico per il nostro sviluppo nazionale l'accetta storica di Balzac Congo per esempio è diventato uno dei nostri successe a tale riguardo
Parliamo proprio di retaggio culturale internazionale e patrimonio culturale internazionale questo molto importante perché ci permette di dare un ulteriore incentivo alla nostra economia
E non dipendere soltanto sul settore primario secondario dell'economia ma anche
Di
Andare oltre ciò che noi vediamo oggi e vedere i nostri rispettivi Paesi del nostro continente come strategico perché la cultura è a sua volta una risorsa che tutti noi abbiamo e
Non è
Quindi una cosa che appartiene soltanto all'Italia dove tutto sicuramente patrimonio con col tour dalle però ogni paese ha a sua volta la cultura che una risorsa importante questo è un atto delittuoso nel quale noi siamo investendo massicciamente al proprio nostro patrimonio culturale per cercare di è far sì che non sto patrimonio culturale africano venga messo il valore e poi dobbiamo ha anche parlare dia altre iniziative
E ovvero circa il sessanta per cento delle nostre ci tale hanno una struttura urbana che deve essere potenziata il sono a far per la fonte della nostra forza sociale perché proprio lì che ne troviamo anche e delle fonti di resilienza sociale molto importante vedere la nostra diversità con me diciamo diversità nell'utilizzare il nostro la nostra terra
Si parla di Energia si e parla di approvvigionamento idrico di alloggi e via dicendo però tutti questi aspetti tangibili si traducono in crescita ma ciò di cui noi abbiamo bisogno non dobbiamo perdere di vista il discorso anche dell'educazione della cultura questi a spenti quest'ultimi aspetti non sono duellanti di una monete ma sono due monete diverse
Sono due di diverse scale di implementazione a livello anche di obiettivi contesto sociale
Bene tutto questo
Vere menzionato proprio per dire che le città africani e in generale
E lecita angolano in particolare e affrontò hanno fa anche devo sono oggetto di una particolare attenzione da parte del mio paese questo messaggio proprio voglio lasciare tutti voi messaggio di speranza
E di positività un messaggio che di consapevolezza che futuro nelle nostre male e che tutte le forze che aderiranno annoi saranno accolte
Lena colte per cercare di rendere più forte nell'affermazione e vorrei chiudere quindi è tua curando via tutti a dovranno tutti voi buon lavoro e auspicando che in futuro avremo anche la Portogallo il portoghese come una delle razze lingue ufficiale perché molti parlano inglese francese ma ne parliamo portoghese
La parte che essa e qui finora ci auguriamo che questi eventi potranno essere opportunità di nuovi spunti di riflessione per sviluppo sostenibili e per incentiva nel nostro continente ma siamo africani credo di parlare a nome di tutti gli africani
E siamo stati molto preoccupati anche fino ad oggi con i nostri problemi abbiamo tutti dell'iter da poter condividere e undici auguriamo che possano essere oggetto di aiuto e di assistenza e di avere tutta l'assistenza di cui abbiamo bisogno vorrei chiudere con una citazione che ho visto ieri su internet
E si tratta di una citazione stanca un cardinale Tarzan e degli tetto che
All'economia e qua coralmente Pernilla Patta che c'era tenta la visione a lungo termine richiede la pazienza di investire nel futuro grazie a tutti e di OffiCine etica
Parecchio minestra
Ringrazio signora ministro grazie ad un intervento grazie di aver parlato in inglese pure voglia Quartapelle della commissione Esteri della carne tutta spreco
Grazie mille ringrazio davvero il ministero non solo per l'invito ma in particolare per la scelta dell'argomento ne abbiamo parlato con il direttore generale italiani con il viceministro giro
E con altre persone che interverranno successivamente la scelta di focalizzarsi in preparazione della conferenza Italia Africa sul tema
Del dell'urbanizzazione in Africa io credo sia una scelta estremamente azzeccata
Non solo perché la storia dell'uomo è effettivamente segnata dallo sviluppo urbano come come veniva anche ricordato da da vera son quelle la storia dell'Africa è una storia di città
Ed è una storia di tutti noi quando gli uomini e le donne si sono messi insieme nelle città
Questo insieme di capitale umano di scambio di idee e di possibilità di incontro ha creato grandi cose in Africa come nel resto del mondo
Ma soprattutto perché noi viviamo in un'epoca di città c'è un economista italiano che studia negli Stati Uniti Alessandro il professore alzando Moretti che ha spiegato molto bene come lo sviluppo economico dei territori delle Nazioni dipende sempre di più dall'attrattività urbana cioè laddove ci sono città attrattive appunto per il capitale umano per gli investimenti per le opportunità d'impresa come spin raccontava anche prima il ministro Alfano quelle nazioni che ospitano territoriale tratti vi sono nazioni che riescono a svilupparsi di più e c'è una connessione molto forte tra attrattività
E cita
Al tempo stesso penso che una delle grandi questioni della contemporaneità stia tutta nello squilibrio tra sviluppo delle città e quelli che sono chiamati Left Behind dei territori le persone l'abbiamo visto in modo drammatico in Europa con la vicenda di Londra la città delle città probabilmente l'esempio
A cui siamo o più legati a cui tutti quanti guardiamo come una città straordinaria
Che però proprio per questa suo
Iper sviluppo forse eccessivo sviluppo ha creato all'interno
Del Regno Unito è una dinamica di si sente dentro i meccanismi di sviluppo e chi si sente fuori una dinamica che è stata ratificata in modo estremamente evidente dal voto della Breaks creando una spaccatura estrema nel Paese tra una città che ha votato molto favorevolmente controlla Brezzi terrazzo del paese invece che si è espresso diversamente non sono considerazioni politica ma sono considerazioni dinamiche
Laddove c'è sviluppo urbano si deve cercare di evitare che questo sviluppo collassi solo sulle città lasciando da parte il resto del Paese e questo ci porta un po'al tema del del mio intervento che la questione della sostenibilità
Ringrazio però ancora una volta il ministero degli Esteri perché il tema delle città e della collaborazione tra Italia e città africane ci viene riportato anche dall'attualità ieri abbiamo avuto delle notizie drammatiche dalla Libia
Un reportage della Siena anche ha fatto vedere quello che insomma noi sappiamo da tempo ma non l'avevamo mai visto in modo così chiaro c'è una un mercato degli schiavi ecco l'Italia rispetto alla Libia rispetto al tema delle migrazioni sta facendo moltissimo siamo in prima linea da anni
Su sul tema della politica migratoria per avere una politica migratoria effettivamente complessiva che tenga insieme il salvataggio delle vite umane
Così come il contrasto alle cause profonde delle migrazioni e uno degli strumenti che noi abbiamo scelto per essere presenti in Libia e non solo a rassegnarci a guardare le immagini che ci arrivano appunto da da fonti anche giornalistica autorevoli come la Cnn
E quella della collaborazione con le città con le autorità locali ed è per questo che questo ministero e il ministero degli interni hanno stretto un accordo questa estate con ventuno città libiche perché solo con la collaborazione con le autorità locali si può effettivamente far fare dei passi in avanti rispetto ai grandi alle grandi questioni dell'oggi ecco arrivò oggi alla riflessione arriva ora la riflessione più puntuale sul tema della sostenibilità
C'è uno dei i più vari della letteratura italiana
Che alle Città invisibili di Italo Calvino adesso insomma senza fare una lastra della letteratura italiana però è una racconto di cinquantacinque città città immaginarie che vengono raccontate da Marco Polo che ha un grande viaggiatore italiano agli Kublai Khan all'imperatore della Cina
Attraverso questo dialogo sulle città si affrontano tantissimi temi e si affronta anche il tema della sostenibilità imperatore a un certo punto
Si lamenta del fatto che il suo impero è troppo grande a troppi problemi a troppe questioni e Marco Polo in risposta agli racconta di una città che si chiama la laringe
Che è una città che hanno addotte e ha la fortuna di crescere e leggerezza
Ecco mi sembra questo spunto che viene data uno degli scrittori più amati in Italia e della crescita e leggerezza
La migliore definizione la la più poetica di definizione di che cosa voglia dire effettivamente sviluppo sostenibile continuare a svilupparsi ma senza che questo sviluppo diciamo metta in discussione la possibilità di poterlo fare ancora nel futuro ma che sia una crescita appunto leggera
E questo elemento del della crescita e leggerezza è un elemento che sicuramente guardando alle dinamiche demografiche africane ci deve certamente fare pensare come diceva ancora una volta vera somme prima c'è il tema della velocità dell'urbanizzazione
Dell'Africa che si va in parallelo con la crescita demografica l'Africa un continente che probabilmente da qui al due mila cento arriva ai quattro miliardi di persone e che si sta organizzando
Del cinquanta o del sessanta per cento entro il due mila cinquanta
Ed è quindi sulla possibilità di avere uno sviluppo sostenibile delle dinamiche dell'urbanizzazione africana che si decide il futuro del continente stesso mi sembra che questa questa sfida questo elemento
Cruciale del futuro del continente africano fosse molto evidente negli interventi dei dei membri di governo precisa che mi hanno preceduto da del continente africano è molto chiaro a tutti voi che via che affrontate queste tematiche ogni giorno che è un pezzo di sfida del futuro del continente sta nella nella dinamica africana che Agrate sto munito o a interventi Savoldo do ministro ecologista & ancora ed è su questo tema sulla sostenibilità ambientale che sostenibilità ambientale sostenibilità dello sviluppo che credo ci possa essere una vera collaborazione tra Italia e Africa da un lato certamente noi abbiamo come veniva detto anche prima una serie di buone pratiche che possono essere messe a disposizione dei partner a ficcare di collaborazione con le nostre con le nostre autorità locali anche il paper che viene distribuito dal ministero degli esteri l'organizzazione come fattore di crescita del continente africano sottolinea alcune azioni che possono essere fatte c'è una cosa sulla quale io vorrei invece focalizzare l'ultima parte del mio intervento
E lo faccio parlando della mia città Milano e lo faccio di fianco un grande sindaco della mia città letizia Moratti
Che è stata una delle persone che ha preso delle decisioni che hanno reso più attrattiva la nostra città negli ultimi anni con l'impegno che lei ci ha messo in particolare per far sì che Milano vincesse expo
E parlo di Expo perché il tema della sostenibilità ambientale può essere secondo me declinato guardando alla questione del cibo la città di Milano durante la manifestazione di Expo quindi due anni fa si è data da fare perché il comune potesse far firmare a un certo numero di città del mondo
Un patto per la sostenibilità e le politiche dell'approvvigionamento del cibo
è un patto che alla fine è stato firmato da centotrentacinque città nel mondo quarantatré delle quali africane concentrarsi sul cibo non era solo un modo per valorizzare certamente il tema dell'esposizione universale
Ma perché dalla gestione delle politiche alimentari delle grandi aree urbane passa un elemento di sostenibilità
Del futuro delle nostre aree urbane dalla gestione delle politiche del cibo passano certamente riflessioni sull'approvvigionamento approvvigionamento alimentare
Sullo smaltimento dei rifiuti
Sulla pianificazione urbana e sull'agricoltura urbana su questi elementi io credo si possa e si debba fare avanzare un pezzo di riflessione comune tra Italia in Africa un po'perché appunto c'è una parte di lavoro già fatta dalla città di Milano e dall'Italia
Nel portare assisteva buone pratiche iniziative delle città ma un po'perché certamente sul tema della provvisoriamente alimentare della sostenibilità della crescita
Del del legame tra ambiente e le città in forte crescita si gioca un pezzo di futuro del continente africano e quindi anche dell'Europa perché se si sviluppa bene
Il continente africano certamente ne possiamo beneficiare tutti ed è su questo che io credo lasciando questo spunto per per la discussione per per i lavori successivi che io vorrei concludere il mio intervento grazie
Grazie onorevole Quartapelle muso duro inverno la Paolo sospette del travaso afferma Luca e ovvio ma Montalbano ci misi luci Shock figli assieme
Versi
Grazie segnala
Ministero vice ministro degli affari esteri
Signora segretario esecutivo signor direttore generale signore e signori Buongiorno
La Tunisia si è impegnata in un processo di decentramento in maniera incontrollabile dopo l'approvazione della Costituzione del due mila quattordici quindi importanti riforme pubblica sono state attuate
Per applicare i principi costituzionali questi sono gli obiettivi primo assicurare un'ampia partecipazione di tutti gli interessati secondo tener conto delle considerazioni tecniche e politiche voi
Relax rapporti tra decentramento e centralizzazione miglioramento dei processi la loro qualità
Ho detto ai migliorare la trasparenza attorno ai processi è stata pubblicata con la legge nazionale comunale regionale approvata nel luglio del due mila e diciassette poi è stato approvato un progetto per le collettività locali
Che
è stata approvata dal governo ed è all'esame del Parlamento in sostituzione di una legge precedente elettori creazione di oltre tant'è
Tra sei no vi con Moni quindi gli abbiamo adesso trecentosessanta comunicherei
Sono dotati di tutti i mezzi umani e materiali
Spietata
Creata la possibilità di accompagnare con il processo di decentramento RAI ha un impegno per quanto riguarda lo sviluppo urbano
Al fine di attuare le disposizioni costituzionali relative al decentramento
Poi approvazione di meccanismi di democrazia partecipativa e principio
Per quanto riguarda la libera amministrare nella autonomia dei comuni sul piano amministrativo
Quindi con l'appoggio dei servizi dello Stato tutte queste norme sono il quadro di riferimento per le attività delle collettività locali i poteri locali avranno il compito di svolgere un processo partecipativo elaborando piani per lo sviluppo
Integrato
Circa quattrocentocinquanta milioni
Di euro sono stati investiti
E questo rende possibile il finanziamento dei comuni basati su criteri obiettivi
Per esempio
L'aumento dell'età degli abitanti
Quindi si è seguita una formula trasparente
Sulla base dell'equità basato su quella che la performance dei comuni per quanto riguarda la durata dell'applicazione di tutta una serie di criteri vi è un programma quadro di sostegno alle autorità locali volto a migliorare lo sviluppo umano
Integrando le dimensioni sociali economiche ambientale e di Gardens
Che in questo contesto abbiamo inviato all'attuazione
Di strategie di pianificazione e partecipativa
In alcune città che sono rappresentative come per esempio la città di Monastir non progettazione
Con
Rientra anche in un programma più ampio di sviluppo durevole
Quindi strategia durevole partecipativa misure che colleghi non la strategia nazionale lo sviluppo sostenibile
E
Di qui nel due mila e cinquanta
Misure per quanto riguardano la gente per quanto riguarda la gestione del rischio
E a livello nazionale regionale comunale
Valorizzando la specificità e le potenzialità delle città abbiamo anche attuato un programma di Sos Than Mio
Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti
I abbiamo Piano
Che sarà applicato in un centinaio di condurli un programma speciale di sostegno ai comuni che hanno dei problemi per quanto riguarda per esempio
La manutenzione degli spazi verdi
Abbiamo deciso di abbandonare
Donare
Di abbandonare
Gradualmente la messa in discarica dei rifiuti domestici nella discarica generale in modo da poterli usare separatamente play come fertilizzanti
Io e quindi tutto questo avviene nella massima trasparenza
Per quanto riguarda la gestione degli Investimenti
Promuoviamo l'economia verde l'economia circolare per quanto riguarda la gestione dei rifiuti
Quindi tendendo sempre di più al riciclaggio
Quindi l'applicazione di queste strategie richiede la mobilitazione livello nazionale sia del pubblico che del privato intendiamo avvalerci dell'esperienza di altri Paesi nel quadro della cooperazione nord sud e su due assurdo
Quindi la cooperazione tra Paesi africani
Costituisce un'ottima occasione di scambio reciproco
Quindi specie per quanto riguarda i cambiamenti climatici e lo sviluppo della popolazione della popolazione che risiedeva in sempre in maggior misura nei centri urbani
Quindi dobbiamo concepire una politica per le città che sia duratura
Concludendo il nostro Paese
Ha sempre fatto affidamento e continuerà a farlo
Sull'aiuto dei nostri partner nazionali
Internazionali per l'attuazione dei suoi programmi di sviluppo urbano e rurale e siamo disposti ovviamente a condividere la nostra recente esperienza
In della gestione di questi Problemi
Ringrazio dell'attenzione show gran
Emersi nel sito della sette
Grazie signor Segretario di Stato
Il dibattito ministeriale letizia Moratti presidente io fu rimpatriato ma come è stato ricordato già sindaco di Milano i ministro dell'educazione dell'istruzione Calleri fresco grazie un ringraziamento la Ministro Alfano la viceministro il giro per avermi invitato per avermi dato la possibilità di ascoltare di condividere esperienze importanti
Il
Documenti che ci sono stati consegnati è contenuto un quadro di riferimento con testo
Molto preciso a e quindi credo che rispetto a quello possono essere fatte alcune riflessioni
è un contesto che mostra quelli che sono i punti di forza i punti di debolezza i rischi e le opportunità di un grande straordinario continente e quindi io vorrei concentrare l'intervento su tre riflessioni una prima riflessione di carattere generale e due riflessioni specifiche
La prima riflessione
Riguarda la necessità che è emersa anche negli interventi che mi hanno preceduto dalla l'intervento dell'onorevole Quartapelle l'intervento della ministro segretario tunisino la segretario depone casa Song
La necessità anche con cambio di paradigma del nostro sistema economico e sociale
Abbiamo bisogno di un'economia sostenibile un'economia che rimetta al centro alle persone un'economia a inclusiva un'economia che non guardi solo al profitto di breve periodo faccia anche ricordato giustamente il viceministro dell'Angola
Un'economia reale un'economia che sia più vicina ai bisogni alle aspettative
Che possa dare soluzioni concrete concrete come ci ricordava ministro del Congo
Soluzioni che ci aiutino a a creare uno sviluppo che non sia basato su visione di breve periodo
Ma che sia basato su visioni di lungo periodo quindi uno sviluppo che sia sostenibile nel tempo per i nostri figli per i nostri nipoti per le generazioni future
Uno sviluppo che ci aiuti a sanare le diseguaglianze diseguaglianze che ci sono all'interno dei Paesi che ci sono fra i diversi Paesi che ci sono dal punto di vista sociale dal punto di vista economico dal punto di vista questo ricorda dell'accesso alla finanza quindi diversi tipi ma tutti pericolose di diseguaglianza
E abbiamo bisogno di uno sviluppo che ci aiuti a curare il pianeta
Io dico sempre che questo non è un periodo nel quale abbiamo bisogno di conquiste aveva bisogno di cure
Abbiamo bisogno di cuore per le persone per le persone che non possono essere lasciate sole per a le nostre terre per le nostre città ecco questa è la riflessione generale quindi possiamo chiamarla economia positiva economia circolare economia sostenibile
Ci sono tanti nomi forse dovremmo davvero a aggiungerei degli indicatori all'indicatore del il perché certamente l'indicatore del PIL non è quello che ci dà la dimensione della qualità della vita delle persone
Vengo ora le due fece riflessioni più specifiche
La prima la recessione
Riguardarla un punto che per me a me molto caro ed è relativo alla necessità di concentrare nella la nostra attenzione le nostre azioni sul tema della formazione è stato ricordato anche da chi mi ha preceduto si è parlato a ministro davanti né a parlava di formazione professionale
Sicuramente o lilla lilla le opportunità di avere nel continente africano così tanti giovani
Possono diventare rischi se non vengono a a apportate realizzate politiche di formazione
Per questi giovani che siano sui giovani le possibilità di operare nei loro Paesi possibilmente se non desiderano lasciarli peraltro avventura
Voglio citare un esempio
Uno di collaborazione che quando ero ministro no avendo sviluppato con i paesi della sponda
Nota della dell'Africa quindi Tunisia Algeria Marocco con una ricordo titoli universitari congiunti è ricco e riconoscimento dei titoli universitari era stato un Progetto
Sviluppato quando avevamo come i tagli alla presidenza dell'Unione del Consiglio europeo
Ma era sicché si è chiamata la carta di Catania mi auguro che questo progetto possa rifiorire continuare perché era un progetto che si può anche spendere ovviamente ad altri paesi non solo ai Paesi della sponda nord
Africana
Era un progetto che prevedeva anche la creazione di un'università a distanza che lavoravano a con a questi Paesi e abbiamo avuto i primi ingegneri formati a distanza
In in Egitto i primi tecnici nel settore City in Tunisia era un bel progetto anche questo mi auguro possa essere ripreso
Quindi la formazione l'educazione e la formazione nelle sue diverse dimensioni e forme
Come elemento fondamentale per costituirebbero camion dirlo è il bene più prezioso il capitale umano e sociale perché senza capitale umano e sociale
Non si costruiscono le infrastrutture non si gestiscono bene le città non si sviluppa in maniera sostenibile il nostro territorio
La seconda ed ultima riflessione riguarda il tema delle della partnership
è un tema che era l'ottavo degli Obiettivi del Millennio del due mila e quindici è diventato diciassettesimo obiettivo né il nei nuovi Obiettivi del Millennio ma è un tema che non è mai stato come dire davvero probabilmente sentito perseguito realizzato fino in fondo
Quando parlo di partnership parlo di partnership pubblico-privato profitti no profit io credo che in questo momento dobbiamo superare barriere culturali che CD Clark perché appartengono a un mondo che non è più lo stesso verrà sono anche molto giustamente parlava della velocità cambiamento quale siamo non è che stiamo guardando ecco in questo in questo mondo non credo che non possiamo permetterci
Di elevare barriere giustamente messo giro parlava prima di barriere fisiche io parlo anche di barriere culturali
Barriere tra punto allora i buoni e cattivi il il pubblico perché può essere visto buono o cattivo assecondata giunta che parte lo si guarda e la stessa cosa vale per il privato
Così come la patente del buono non è possibile ce l'abbiano solo lo danneggi ma tutti coloro che hanno interessa al bene pubblico
E vengo quindi alla mia ultima e attuale esperienza che in qualche modo assomma le esperienze precedenti
Ed è l'esperienza della Fondazione con l'onore di aver fondato di presiedere si chiama i Fori Impact una fondazione che ha due obiettivi
Il primo né formare attraverso MBA sì in partnership con università africane
Giovanni a operiamo in questo momento in sette Paesi io veniamo operiamo in Kenya di canna in Uganda in Senegal in Costa d'Avorio in Sierra Leone e in Etiopia ma speriamo di poter continuare operare sempre più Paesi in partnership con università locali quindi io credo molto in questo concetto di partnership quindi non pensiamo di andare a insegnare ma condividere esperienze
A condividere esperienze sulla base delle culture dei paesi che ci ospitano
Il secondo e a oggi abbiamo formato più di seicento giovani creato oltre e un centinaio di imprese creato lavoro diretto per oltre tre tre mila cinquecento giovani
Siamo no una fondazione giovane operiamo da da pochi anni ma abbiamo davvero desiderio di dare il nostro piccolo contributo
E il secondo o alla seconda linea di intervento di i Fori pacta della quale poi parlerà la l'amministratore delegato nel Pannella sulla nel secondo parametri che ci sarà più tardi
è quella della partnership tra in prese italiane e in prese africane è stato citato da più relatori il tema del modello italiano delle medie e piccole imprese io credo sia un modello a manca coerente con il il tipo di diciamo di tessuto sociale ed economico
Nell'Africa e quindi la nostra seconda linea di azione è quella di creare le condizioni perché le imprese italiane possano investire in Africa Consoli può consolidare la loro presenza
Creando a palme cooperative o creando allora organizzando
Diciamo Progetti per aprire bene Cher locali e quindi rafforzando aiutando a rafforzare la partnership Italian africana il tondo anche l'Africa a rafforzare il proprio tessuto a e economico e sociale e concludo su questo perché io penso che l'Africa non sia la speranza del mondo
è una realtà senza l'Africa il mondo non può crescere con un'economia sostenibile
è un'economia che può essere davvero a in questo senso si la speranza di un futuro migliore per tutti Di Giovanni del mondo grazie
Grazie presidente Moratti vorrei ringraziare tutti intervenuti in questa sessione plenaria che termine adesso e il il lavoro della conferenza prosegue nei pannelli parallele
Il primo panel quello sullo sviluppo economico continuerà i suoi lavori in questa sala gli altri due sui profili sociali ambientali e pace e sicurezza in altre due sale del del ministero
Siamo leggermente in ritardo ma credo che abbiate voglia tutti di una piccola pausa caffè Illy Caffè disponibile nella sala accanto alla mia destra vi pregherei solo di ridurre al minimo questa pausa per poter proprio riprendere al più presto i lavori e rimanere la nostra agenda grazie a dopo