Presentazione "Vademecum "Riferimenti utili per la comunità penitenziaria"

Con la foto
Apro io vado subito
Chiedo a tutti di accomodarsi siamo per cominciare
No
Buongiorno a tutti e ringrazio tutti i partecipanti a questa conferenza stampa voluta dal Consiglio regionale del Piemonte in particolare presidente ma lo la los e dai comitato
Cominciamo per radio radicale
La
Siamo sala milione di Palazzo Lascaris vi ringrazio per la partecipazione a questa conferenza stampa voluta
Dal Consiglio regionale in particolare dal presidente Mauro Laus che è presidente dell'Assemblea regionale ma anche presidente del Comitato diritti umani è stato costituito due anni fa
In Consiglio regionale sulle tematiche appunto anche dei diritti dei diritti umani nel nostro Paese e nel mondo l'occasione fece ovviamente articolarmente
Felice per l'ufficio del garante delle persone detenute le persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Piemonte e quella di una doppia presentazione la presentazione di un vademecum al comunità penitenziaria i riferimenti utili
Per la comunità penitenziaria del Piemonte nel Piemonte che è un lavoro che abbiamo fatto in sinergia e anzi qualcosa in più che in sinergia con l'Università di Torino che ha realizzato all'inizio dell'anno una pochi a guidare i diritti
Che è stato lo stimolo è anche in qualcosa di più che abbiamo voluto percorre seguire per cercare di avere uno strumento correlato alla guida i diritti con un vademecum
Sui dati sui riferimenti sì gli indizi sui numeri di telefono
Do subito la parola indica pericolo che consigliera regionale vicepresidente del Comitato diritti umani del Consiglio regionale che la persona che ha reso possibile la nostra partecipazione con il vademecum ad un progetto dell'Università di Torino perché il Comitato diritti umani che ha realizzatore
Garantito l'uscita di questo nostro prodotto di cui parleremo coi nella conferenza stampa con gli altri relatori la dottoressa lava scompare integre direttrice del dipartimento di Giurisprudenza all'Università di Torino e deliberato guerriero che il nuovo a luglio ma insomma siamo siamo alle prime battute pubbliche il nuovo provveditore dell'amministrazione penitenziaria per il Piemonte la Liguria e la Val d'Aosta
Un compito importante gravoso
Di ampia portata di un ampio territorio su cui obiettivamente abbiamo molte speranze di collaborazione e di lavoro nel quotidiano ma nel prossimo futuro unica Baricco attacca
Buongiorno a tutti intanto il porto i saluti del presidente l'house che oggi aveva un altro impegno istituzionale e mi ha chiesto di essere qua con voi piccola piccola brevissimo accenno al Comitato dei diritti dei diritti umani e Consiglio regionale intanto la prima e primo organismo in Italia che esiste di questo tipo all'interno di un'istituzione di questo genere
La storia arrivata da un comitato per il Tibet che quando siamo arrivati in Consiglio c'era e si è pensato tra tutti di riuscirà heard allargarlo quando faremo i diritti parliamo di un sacco di diritti tanti diritti e quindi era giusto che un comitato di questo tipo si allargasse ci siamo dati delle regole ogni anno abbiamo un tema una volta immigrazione altra volta l'infanzia però dall'altra cerchiamo di essere intanto di far sì che ci sia sinergia con altri organismi che non solo in Consiglio regionale e quindi in questo caso l'Università di Torino ovviamente i garanti con cui si collabora associazioni in modo da aprire l'istituzione a quelli che sono soggetti che sul territorio di questi temi si occupano tutti i giorni
Dall'altra riuscirà garantita parlare di diritti in termini di tutela in termini di promozione in termini dis di sensibilizzazione quindi per sensibilizzare cosa c'è di meglio che informare quindi in realtà questi strumenti che vanno la guida degli ai diritti da una parte curato dall'Università e mi piaceva prima vedere questi studenti perché dico cosa c'è di meglio per fare un'esperienza del genere mi sembra molto che metta l'approvano arrivare dal pensiero di una cosa poi alla realizzazione ha quindi doverla come vi spiegherà poi la dottoressa
Spiegare in carcere quindi arrivare davanti a quelli che sono poi i gli ultimi a cui noi indichiamo questo lavoro questo pensiero
Primi se non una bellissima esperienza noi un po'rara insomma in ambito universitario
Detto ciò ci siamo appoggiati ha cominciato a collaborare con loro avevano già messo accostato buon fine questa guida dei diritti e ci siam detti ok informa sui diritti quali sono i diritti ma poi chi ti aiuta
In quella realtà in cui sei chi tipo ricordare poi salito i diritti e soprattutto riuscire ad ottenerli e ci sono tantissimi soggetti a partire dai dai garanti a partire da associazioni che si spendono tutti i giorni nelle carceri quindi insomma credo che i due valori principali siano questi riuscire a lavorare su strumenti informazione perché i diritti siano conosciuti
Riuscire a lavorare per il fatto che questi diritti riescano a essere spiegati in modo tale che le persone di cui ha bisogno
Riescano ad a venirne a conoscenza nel modo più semplice possibile e il segno anche di riuscire a lavorare a più umani a progetti di questi tipi quindi università garanti Consiglio regionale
Studenti mi piace molto questa cosa quindi mi fa molto piacere o di essere tutti qua ci siamo visti anche altrove non perché anche bello fatto che si porti questi progetti in vari ambiti Better oggi star qua e anche un buon segno impulso di arrivo e di partenza finché si è dilungato di più il più possibile grazie a tutti
Grazie delega Baricco che appunto fa riferimento ad un lavoro che è in corso ma che da oggi in qualche modo almeno dal nostro punto di vista prendevo un avvio nuovo nel senso che
Materialmente da oggi non li abbiamo La Stampa del vademecum che quindi potrà essere nell'idea progettuale iniziale che sono contente di dare atto pubblicamente un'idea della cosa sta scomparendo
Di abbinare strumenti simili diciamo sinergici in una distribuzione capillare e una distribuzione che possa davvero portare in mano agli interessati uno strumento che presenta
L'informazione per capire dove sia finiti insomma sia dal punto di vista legale di orientamento giuridico sia dal punto di vista di orientamento nei servizi
Siamo tutti inseriti in reti siamo tutti inseriti in comunità siamo tutti inseriti in dinamiche relazionali che spesso sono una risorsa ma molto spesso sono anche una Rete una trappola
Capire qual è l'ufficio giusto capire a chi fare la domanda giusta a chi
Andare a disturbare per la poco esige un po'più diritto allora la guida dei diritti e il vademecum sono strumenti che dal nostro punto di vista sono idealmente accada divulgare assieme proprio per poter dare una completezza di informazione
Al
Utente ultimo che
Sicuramente il detenuto ma in molti casi può essere anche l'operatore può essere anche il volontario può essere anche la persona che si avvicina alla comunità penitenziaria al problema del carcere
Do adesso la parola Laura scomparì che dice appunto direttrice del dipartimento di Giurisprudenza rivalsa di Torino
Perché lo abbiamo detto in altre occasioni
Le voglio dire no anche oggi con una specifica in più
Di guide se ne sono fatte tante in questi anni il problema dell'informazione alla persona del cittadino ristretto e sicuramente è stato un problema cardine che si è affrettato da molti punti di vista
Alcuni lavori sono stati di grande importanza nel passato praticamente è un terreno in continua evoluzione
Credo che come nata la guida i diritti il l'utilizzo che vogliamo farne assieme credo che sia una specificità e una unico Umma
Non solo regionale ma nazionale credo che il lavoro prodotto dalle cliniche legali dei ragazzi con la supervisione
Detti autore dei docenti abbia fornito ci abbia dato in mano una guida i diritti che un prodotto assolutamente da valorizzare divulgare il più possibile proprio per la valenza e la leggibilità dello strumento
Laura
Grazie
Sono contenta di essere qui perché questo è un punto di arrivo anche se al contempo un punto di partenza il punto di arrivo per quanto riguarda la mia parte cioè la parte che hanno svolto le cliniche legali del dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Torino
Perché abbiamo lavorato alcuni anni nel nell'ambito di un progetto che ha ottenuto il finanziamento della Cassa di risparmio di Torino che ha creduto fin da subito alla nostra iniziativa
E ed è un progetto che ha coinvolto di lettura tre annualità di studenti della Clinica legale la prima annualità stiamo parlando del due mila tredici due mila quattordici sei studenti che hanno avuto l'idea hanno pensato andando delle carceri nell'ambito dell'attività della Clinica legale a rispondere acquisita incontrare i detenuti che su alcuni temi su alcuni profili c'era una un grosso bisogno una grossa domanda di chiarimenti e fra l'altro di chiarimenti
Dati con terminologie semplice accessibili comprensibili
Non dimentichiamo che oggi la popolazione penitenziaria soprattutto nelle grandi carceri del Nord costituita per quasi cinquanta per cento del tutti stranieri quindi con particolari difficoltà di comprensione non solo linguistica ma anche culturale e quindi di conseguenza giuridica
Questi studenti studenti sono tornati e han detto ma non possiamo fare qualche cosa di più
Le l'anno successivo la clinica legale è stata dedicata una incontro con i detenuti per raccogliere i temi i temi più importanti su cui era richiesto un un una specifica informazione questa è la ragione per cui nella guida non c'è tutto
Planimetrici fosse tutto sarebbe un trattato e diventerebbe di difficile consultazione ci sono soprattutto i temi su cui i detenuti avvertono un maggior bisogno d'informazione
Quindi forse anche opinabile da un punto di vista teorico dogmatico la scelta di alcuni argomenti piuttosto che di altri mandati via Lazio dieci importa poco quando facciamo uno strumento che deve essere utilizzato da tutti e in particolare da chi ristretto nella libertà personale e quindi i suoi bisogni le sue giuste esigenze vengono prima
Hanno lavorato hanno redatto delle schede abbiamo dovuto aggiustarle controllarle alcuni casi risistemarla perché l'informazione per quanto sommaria deve essere naturalmente più possibile corretta
Un testo i testi che abbiamo poi validato sono necessariamente soggette ad invecchiamento e quindi abbiamo già in mente che dovremmo risistemare riaggiustare in alcuni casi alcuni passaggi sono comunque migliorabili e quindi nel corso di questo anno provvederemo anche a questa esigenza
Ma l'anno scorso è stato poi momento cruciale perché abbiamo fisicamente dato il via a questa guida fisicamente
Nasconde le modalità che abbiamo voluto essere tu coinvolgenti possibili e quindi siamo tornati nelle carceri sottoponendo le nostre schede i detenuti con cui avevamo dialogato per vedere se la risposta era sufficiente se era comprensibile
Abbiamo lavorato con stampati in galera della carcere di Saluzzo che ha curato l'editing di questo Progetto e devo dire un editing particolarmente felice
E devo ringraziare il Consiglio regionale che ha in qualche modo seguito questo input e quindi non il proprio proprio seguito che sto in poi e quindi anche lei editi l'impaginazione del vademecum segue quello della guida i diritti e di Rai è particolarmente felice
Abbiamo poi coinvolto il carcere di Ivrea e la tipografia del carcere di bere a terra materiale stampa delle guide e dovremmo probabilmente li coinvolge lo comunque dobbiamo attrezzarci perché dobbiamo nuovamente provvederà alla stampa di altri esemplari
Ma voglio dire ancora un paio di cose un io ho detto è un punto di arrivo e questo è l'arrivo ma anche un punto di partenza il mezzo si è inserita la Regione che ha apprezzato il nostro lavoro e ha ritenuto giustamente di poterci aggiunge una parte più operativa più concreta più di immediata fruizione con i riferimenti della magistratura di sorveglianza delle associazioni che si occupano all'interno dei vari istituti delle attività educative della i riferimenti dei garanti che possono essere contattati dai nostri detenuti all'interno delle carceri piemontesi
E anche agli sportello per il del cittadino fosse l'ordine degli avvocati alcune informazioni più pratiche che sono un utile complemento che sono in realtà ancora di più facile invecchiamento in qualche cosa in qualche caso rispetto alla guida
Questa è la fase intermedia la fase di di partenza in realtà no io ora siamo appena all'esordio di una distribuzione di queste guide ai destinatari
La cosa migliore che possiamo fare su questo anche il provveditore concorda e coinvolgere le comunità penitenziari in particolare coinvolgere i direttori degli istituti e coinvolgere i responsabili della educativa
A Torino lo abbiamo già fatto e il direttore Minervini che qui che ringrazio c'ha suggerito un uno strumento che per una grande carcere come Torino una casa circondariale di quelle dimensioni è molto efficace
E abbiamo iniziato prima dell'estate una consegna una consegna che coinvolge la scuola di accoglienza e quindi i nuovi giunti
Trenta quaranta cinquanta a seconda dei mezzi che si alternano nella momento formativo della sezione
E che hanno la possibilità di ricevere la guida in un momento che è tenuto direttamente dai nostri studenti il filo che conduce a questo lavoro e continuerà anche nel prossimo anno non solo su Torino con cui abbiamo un appuntamento ormai adesso calendarizzato mensilmente
Con i nuovi detenuti quindi ogni mi sembra di aver capito l'ultimo mercoledì del mese sarà la consegna delle guide all'interno della scuola di accoglienza
Questa modalità probabilmente la esportiamo anche nelle altre carceri che si sono già dette disponibili ad una consegna e ad una coinvolgimento nel progetto
Di come ultima piccola cosa oppure sono qui un paio di studenti ce ne sono molti come avete sentito il racconto che hanno lavorato a questo progetto e ce ne saranno molti ancora che l'ha votata hanno non solo alle correzioni all'aggiornamento ma che faranno quello che non è un aspetto materiale cioè la consegna delle guide ma incontreranno i detenuti per offrirgli uno strumento che noi speriamo e confidiamo possa essere utile nei prossimi anni Piazzi
Grazie Laura
Adesso darei la parola prima di passare al provveditore ai due ragazze appunto a Francesco Caio Martin a Pietro Danna
Che sono appunto rappresentanti ideali ma non solo del lavoro fatto dagli e dagli studenti adesso passiamo un microfono allora no
E però di ritenere alle sale fin quassù
Scusate per la voce buongiorno sostanze Io sono Francesco Neri dietro e portiamo la testimonianza di cosa voglia dire vivere questo progetto da studenti
Io porto la cosa più importante che ho detto ha già anticipato la dottoressa Baricco primo
Vivere così procedono studenti per noi un'opportunità rara perché l'università raramente abbiamo la possibilità di entrare in contatto davvero col mondo che studiano in questo caso specifico il mondo carcerario
L'attività delle cliniche legali è un'attività che comprende tante tanti progetti e questo è un progetto che e proseguito nel tempo partendo dai nostri predecessori arrivando ancor stanno la cosa bella e che che ci ha stupito è stata quella di capire come nel contatto con i detenuti
Il vedevo chiudendo il nostro apporto sia percepito da loro con risorsa e capire perché questa guida è nata non solo dal nostro lavoro dal lavoro dei degli studenti precedenti
Ma dalla loro collaborazione nel capire quali siano le loro esigenze
Ed è una cosa che raramente ne possiamo fare perché normalmente studiano ma senza veramente accorgerci di cosa significhi poveri e di come si svolga effettivamente la realtà
Di cui ci occupiamo ed è una prostituta molto bella io personalmente o non ancora potuto presunta riequilibrare all'interno del carcere di Torino Pietro la fortuna e quindi cedo la parola lui vuol contare cosa servono anche a voi su
Ok sì io partecipato alla prima presentazione né presso la Scuola di accoglienza del carcere di Torino di queste guide
E stato un è stata un'esperienza decisamente interessante nonostante le iniziali paure di cui la professoressa Giorgis può essere testimone
è stato decisamente una esperienza positiva sia per i detenuti che hanno manifestato un grandissimo interesse siamo stati letteralmente sommersi dalle loro domande dalle loro richieste domande volte anche piuttosto difficile è stata assolutamente una bellissima esperienza anche per noi studenti appunto Tarchi e ci ha permesso di entrare in contatto con questa realtà
Chi di solito ci estranea anche in quanto studenti di giurisprudenza
Nel senso quando noi studiamo il diritto penale la procedura penale e sempre uno studio molto distante molto Fred per certi versi mentre invece questa esperienza
Ha per me ci ha permesso anche di andare oltre di vedere quali sono le conseguenze materiali
Dunque appunto è stata un'esperienza meravigliosa che si spera possa perdurare anche per probabilmente creare una nuova generazione di giuristi più attenti più sensibili anche a queste tematiche
Grazie anche per questa battuta finale sui giuristi sensibilizzate
Potrebbero essere molte le figure professionali che escono fuori dal percosso scolastico
Universitario che poi dimenticano fosse un poiché diretto il diritto ci son le persone verso possiamo dirlo no non non faccio battute specifica però a volte
Riuscirà a capire che la norma poi si cala in un contesto sociale umano e che insomma
Dietro quelle norme sempre ci sono delle persone in difficoltà e chi va in carcere voi l'avete visto io ho presente alla vostra presentazione sempre un panorama umano di grande difficoltà di grande marginalità
Certo da in molti casi non sempre anche colpevoli ma insomma però voglio ringraziare Barbara Jones il lavoro per la presenza anche qui oggi che cordina questo progetto deve cliniche legali che segue
Anche questa parte
Importante delle presentazioni della divulgazione voglio ricordare e rincasata la presenza qui del direttore di Torino
Minervini che ci ha
Insomma in effetti dato la possibilità di fare la prima presentazione ma con l'idea poi che dal modello Torino no del modello di diffusione capillare
Di queste guide di questi vademecum si possa poi andare a implementare e questo progetto nelle altre carceri piemontesi sono tredici
Alcune di queste già coinvolte nella fase di realizzazione della guida ma in tutte e tredici dove c'è una presenza e un garante quindi ringrazio per la presenza
Monica Cristina Gallo garante del Comune di Torino Bonacchi ottica Intel comuni Saluzzo e pensando Prandi grande il comune di Alba perché anche attraverso il loro lavoro sarà valorizzata sicuramente la guida i diritti e il vademecum
Do adesso la parola al liberato guerriero sono dovevo Contento tre
In qualche modo possesso e questa è una prima uscita pubblica del nuovo provveditore dell'amministrazione penitenziaria per il Piemonte la Liguria Val d'Aosta insediato qui a Torino dalla quattro di luglio scorso ma insomma la ripresa anche se il lavoro non si è mai fermato l'estate è stata calda sotto molti punti di vista anche tragici i punti di vista
Sia per il sovraffollamento sia per dei suicidi che abbiamo dovuto registrare anche nelle carceri piemontesi sono contento che questa presenza qui oggi coincida con una sul suo in qualche modo prima venuta nell'istituzione del Consiglio regionale e in un lavoro che avremo da fare assieme a cominciare e con questo ti do la parola
Dal prossimo appuntamento abbiamo già calendarizzato per il ventidue settembre dove incontreremo l'assessore alla sanità
Sanità
E non a caso la guida i diritti dell'Università di Torino a tantissimi argomenti ma l'argomento su cui è si è più diffuso è a più pagine proprio l'argomento della sanità perché non a caso è un argomento cardine
Rispetto alla vita all'interno del carcere e quindi do la parola ha liberato guerriero
Buongiorno a tutti
Io provengo dalla dal profondo Sud dalla Regione Campania
Con piacere il registro una un'attenzione alle questioni che riguardano il nostro mondo il movimento degli operatori penitenziari
Da parte della della regione da parte delle dell'università
Da parte dei cittadini
Spesso infatti la sensazione di chi vive da operatore penitenziario le vicende di cui Bruno
Di cui Bruno ha parlato è è quella dall'abbandono dato la e la delega
Quasi a voler dire ecco problema nostro
Siete pagati per questo
Che siete l'unico delle situazioni di Alma nel modo che ritenete più opportuno salvo poi a evidenziare le défaillance che nella nostra amministrazione come credo in tutte le altre puntualmente
Si verificano fino a dettare spesso la gente come capita spesso quando vado in un istituto un suicidio
Posso garantire che il per il dramma più grande oltre a quello della della famiglia del malcapitato e quello degli operatori che si trovano a a porsi delle domande cosa abbiamo fatto cosa non abbiamo fatto cosa avremmo potuto fare
Sentite le istituzioni e l'Università decine in questa in questo lavoro è già un messaggio di e grande carica
Perché si pone l'obiettivo così di di fare ogni sforzo possibile affinché l'esercizio dei diritti delle persone dei cittadini detenuti possa essere facilitato nel modo tutto quello per quanto è possibile
Questo questo lavoro fatto dalla dall'università di led e dalla Regione sicuramente va in questa direzione le indicazioni soprattutto all'Italia dice ai cittadini stranieri ai cittadini che oltre alla difficoltà ti vivere in un Paese che non è loro si trovano anche a vivere in una istituzione che impedisce spesso anche dei movimenti che purtroppo sono un po'connaturate all'idea della privazione della libertà personale
Ecco questo aiuto è un aiuto anche per gli operatori penitenziari
Operatori penitenziari spesso hanno difficoltà di approccio quando le persone hanno nel con le quali delle persone con le quali non si riesce poi ad avere un dialogo normale qual è quello che può avvenire con con con i cittadini con i cittadini italiani
Quindi affianco a agli operatori penitenziari ci fa piacere poter registrare l'impegno del l'impegno delle delle istituzioni anche perché una riflessione che spesso abbiamo fatto
Nella nostra amministrazione è vero che l'amministrazione penitenziaria l'amministrazione per eccellenza che Guido e gestisce la fase dell'esecuzione penale
Ma stando alle norme a partire dalla costituzione alla legge penitenziaria e non è la sola amministrazione chiamata in causa
Le istituzioni hanno l'obbligo di crediti e organizzare corsi di formazione di gestire la sanità penitenziaria di gestire la l'istruzione nel carcere
La comunità tutta la così della comunità esterna
A gli spazi di previsti dalla legge affinché per consentire l'una ma una presenza sempre più massiccia e importante negli istituti penitenziari
Noi come operatori operatori penitenziari in generale abbiamo anche l'obbligo di garantire la sicurezza
La sicurezza dei cittadini che spesso sono quando queste materie sono affrontati a livello come dire di opinione pubblica c'è una grande grande conflitto di di di di opinioni in grande conflitto di di paresi basti pensare al grande clamore che può suscitare una una costa una un arresto domiciliare il luogo di una custodia cautelare in carcere in presenza di un né di un di un di un reato
Oppure ancora quando si parla di detenuti che all'all'esito di un percorso per trattamentale riescono ad ottenere
La prosecuzione della loro espiazione di pena in misura di Raimi ma in maniera diversa attraverso la misura alternativa attraverso il permesso
In mari sappiamo tutti qual è l'olio il sentire comune su queste cose
Bastos vasta così l'episodio in cui un detenuto un un detenuto in permesso viene coinvolto in qualche vicenda
Negativa oppure violazione del muto duecento l'evasione del di Johnny lo Zingaro
Ecco questi sono percorsi previsti dalla legge semplicemente nessun nessun e operatore penitenziario nessun magistrato si sogna di di di fare delle cose che non siano e che non sia prevista la legge però la la vicinanza la conoscenza del sistema dall'interno
Consente anche all'opinione pubblica avere un'informazione corretta su queste su queste vicende sappiamo tutti ad esempio che l'esecuzione penale quando riesce a concludersi nel modo previsto dalla legge attraverso la la la misura alternativa attraverso di Hiller graduale rientro nella società
Attraverso il lavoro all'esterno all'affidamento in prova al servizio sociale dà risultati molto
Molto migliori dal punto vista proprio della della lotta alla recidiva della della del recupero della persona condannata ma quando queste queste cose poi avvengono e c'è purtroppo un insuccesso
Cosa in tutti che in tutti i sistemi di problemi ci sono e devono essere considerati all'ordine del giorno allora allora lì cominciano un valore le le le contestazioni cominciano a vedere
Con lei quelle campagne portando di stampa che portano spesso hanno portato nelle negli anni negli anni nei decenni scorsi ANDI legislatura restrizioni un Prodi quando di là
Ebbe un affetto se vogliamo naturale di questa della paura
La della paura che Coria e come diceva conduceva il giovane studente che la paura quando si quando si doveva entrare in carcere a parlare con con i detenuti dalla paura che che spesso hanno anche operatori Governo del Territorio salvata da scoprire tanta umanità e tante tante opportunità di conoscenza
E sicuramente aiutano a Varsavia a vivere la la la vita di tutti i giorni sapendo che oltre a alla nostra vita c'è quella di chi per vicende
In parte ovviamente anche frutto di scelte sbagliate a volte anche scelte maturate in in in condizioni non proprio ottimali di di serenità e di e di e di tranquillità portano poi all'all'effetto della privazione la libertà personale al carcere a tutte le e tutte le le le le le le le privazioni di cui
Il carcere portatore quindi io ringrazio veramente e spero che questa cosa sia sia seguita cioè nel senso questo questo vademecum deve essere portato negli istituti
Deve essere io vedo rimediare devono essere affiancati quest'opera di informazione nei confronti della della della popolazione detenuta che anche nella nell'Obiettivo così dire di creare condizioni di serenità negli ambienti negli ambienti penitenziari che è condizione per poter poi programmare per costi trattamentali idonei per poter programmare
Interventi sulle persone
Capaci di di così di di dare delle indicazioni positive
Nella nell'ottica di quello del recupero delle persone che nostro compito fondamentale
Allora
Abbiamo voluto fare una conferenza stampa per poter dare spazio ai giornalisti che ringrazio sono anche numerosi oggi
Di fare domande di chiedere approfondimenti io voglio ringraziare per la loro presenza qua anche molti operatori vedo educatori del carcere persone per due rette del provveditorato
Lo diceva prima la dottoressa scomparire la guida è già stata tradotta in varie lingue arabo francese inglese è previsto anche lo spagnolo
Anche il Consiglio regionale sempre di una imitazione positiva
Si sta attrezzando per avere questi strumenti tradotti la guida ai diritti e già
Pubblica sul sito del
Dell'università ma oggi di fatto e anche sul sito del Consiglio regionale e con il vademecum che ovviamente il vademecum a disposizione dell'università per eventualmente essere diffuso con i mezzi on line
E uno strumento che per i liberi è facilmente raggiungibile nella Rete il cartaceo in questa fase ancora indispensabile perché siamo ancora in attesa che l'amministrazione penitenziaria superi un attimo le difficoltà che ci sono per i nuovi strumenti comunicativi che diventano però su menti indispensabili per il recupero e per il reinserimento
Abbiamo voluto mettere nel vademecum anche
Questa se che molto lunga degli indirizzi dei centri per l'impiego devono lavorare
Devono lavorare la galera deve servire per e il problema è che poteva anche dare degli strumenti nell'uscita per un reinserimento
La Regione ha fatto un progetto una prima edizione adesso se ne dovrebbe aprire una seconda di borse lavoro e il problema è che ci sono delle regole del mercato del lavoro che prevedono un contatto diretto fra l'agenzia di inserimento lavorativo e il l'utente in questo caso il detenuto quindi le cose sono sempre un po'problematiche
Lo strumento della rime compone in qualche modo Butti piccola misura anche riuscirà a dare le indicazioni per superare queste queste difficoltà
Mi fermo qua o promesso che do la parola a chi volesse fare domande sono stati esaustivi lo so
Sì Marina ti chiedo però di avvicinarti perché abbiamo una registrazione a cui teniamo parecchio perché appunto tra tutti i mezzi di informazione un mezzo di informazione che segue da sempre il carcere radio radicale
Grazie
Il
Che i carceri minorili di oppure soltanto i carceri per per gli adulti se ci sono delle modalità diverse per per i minori oppure se è una guida che che per tutti i detenuti grazie
Guida aveva di me guide vademecum non fa parte allora diciamo che fra i progetti che ne abbiamo ne abbiamo due
Come dipartimenti giurisprudenza uno e quella di dedicare una apposito strumento alle carceri minorili
E l'altra è anche più ambiziosa siamo in un contesto è vero c'è il provveditore ma c'è anche il garante dei diritti e persone ristrette della libertà personale in generale l'altro grande sogno e poter fare la stessa cosa sui centri come si chiamano adesso Cpr qui i vecchi centri di identificazione e di espulsione perché sono due contesti in cui c'è molto bisogno il secondo in particolare però sicuramente questo è una delle idee è uno dei progetti che credo io spero a breve su alcune cose cose sulle tracce minorili la collaborazione la do per presupposta mentre Sulley centri di identificazione ed espulsione
Il lavoro è più complessa ma credo che più e compresso e più ce n'è bisogno
Sì aggiungo sul fatto che zitto sottolineava come questi strumenti hanno il rischio di diventare obsoleti va be intanto lo strumento informatico ci permette una modifica anche al volo cosa che va fatta anche l'altro giorno mentre andavamo in stampa con un numero sbagliato ma perché ci permette di adeguare velocemente il prodotto alla diffusione questo per dire che siamo inattesa questi mesi sono decisivi sua alcuni passaggi normativi essenziali che speriamo ci possono far diventare obsoleta la guida o comunque necessitante di una allargamento di un approfondimento perché siamo in attesa dei decreti delegati del ministro Orlando che tra l'altro saranno le commissioni istituite sono tre perché i filoni di delega sono tre sull'ordinamento penitenziario in generale sull'intervento penitenziario minorile
C'è una posizione di legge che dal settantacinque prevedeva un un ordinamento specifico per i minori
Siamo in dirittura di arrivo quindi su quello avremo materiale produrre guidare indicazioni si sono ottimista volutamente e e poi va be'anche su le misure di sicurezza quindi ci sono filoni di attività immediata che ci chiederanno interventi e specifiche sul minorile nella teme con abbiamo solo brevemente citato l'esistenza di tutta quella
Amministrazione legata alla giustizia di comunità
Legata al due penale d'ufficio esecuzione penale esterna anche perché obiettivamente uno dei risultati
Delle misure straordinarie
Emergenziali provvisorie di questi ultimi anni è stato quello di a allargare molto la platea delle persone in esecuzione penale non in carcere in Piemonte siamo a quattro mila detenuti ristretti ma vado a memoria
Siamo a tre mila
Casi di persone seguite sul territorio in misure alternative domiciliari affinamento
Messa alla prova un numero molto significativo che tra l'altro chiede un'attenzione specifica perché se falliscono questi percorsi fuori dal carcere sappiamo già che i il destino sarà diritto verso quelle persone in futuro magari a me dovrebbe ristrette quindi c'è una un campo di lavoro non non da poco su questo sicuramente
Cercheremo di di lavorare con l'università travolto non è un segreto anzi lo diciamo qui è siamo stati poco l'altra settimana giovedì a fare una lunga visita ispettiva al
CPA ex CIA di corso Brunelleschi
Garante del Comune di Torino garante della Regione Piemonte
Università di Torino con la responsabile dipartimento
Di giurisprudenza ma anche i professori che hanno seguito un gruppo di studenti che stanno facendo un lavoro specifico sempre di Clinica legale rispetto a quella a quel tema anche su questo avremo a breve dei lavori prodotti che cercheremo di valorizzare perché come diceva possesso Scomparin quello è un terreno assolutamente indispensabile su cui lavorare e la notizia è che come garante della Regione Piemonte ho appena firmato una raccordo con il garante nazionale per partecipare ad un progetto di monitoraggio sui rimpatri forzati una questione delicatissima complicatissima e siamo in una riflessione diciamo neanche troppo semplice ma nella definizione di una rete con il garante nazionale che rispetto ai garanti regionali e comunali a una piccola mano indifferente qualifica che per l'Italia il garante nazionali diritti detenuti anche il rappresentante della o carte del protocollo opzionale
Firmato dall'Italia in sede ONU
Ci è stato chiesto di collaborare di diventare parte di questa rete internazionale dove il monitoraggio di tutte le forme di privazione di libertà
Cominciare dal Cpr è uno degli elementi cardini con Poteri anche più evidenti definiti di quelli che sono pura significativi della garante nominato dalla Regione Piemonte quindi c'è un lavoro in questo campo non dopo
Altre domande
Allora se non ci sono domande se ci sono
Interventi ancora allora
Ringraziamo tutti i partecipanti a questa conferenza stampa il lavoro che è già stato cominciato dall'università proseguirà anche con la partecipazione dei garanti nei singoli istituti sia insomma aggiorneremo sulle sulle tappe sui sui prossimi appuntamenti
Grazie all'interruttore grazie liberato guerriero grazie a Lalla Scomparin va bene grazie per il lavoro per il percorso che abbiamo fatto insieme al Comitato diritti umani in particolare Anjelica Baricco
Grazie
Monica