Radio Carcere: L'ERRORE GIUDIZIARIO: il caso di Guido, impiegato e incensurato, che è stato in carcere per 6 mesi e poi per 23 mesi ai domiciliari, e che alla fine è stato assolto. E' la giustizia che crea ingiustizia. A seguire le lettere scritte dalle persone detenute.

Adesso aliena aumentate
Ma già
Qualcosa tutti a
Come è possibile che potete fare quello che fate
Scusi secondi no secondi non esce fatica superiore
Una volta con l'italiano il tribunale
Cinque del codice di procedura penale già italiano trattato di Palermo seconda sezione
Capacità e affidabilità la voce
Buonasera buonasera e ben trovati all'ascolto di radio carcere da parte di Riccardo Arena dedico subito che questa sera anche se martedì
Leggeremo le lettere dalle carceri lettere che purtroppo per ragioni di palinsesto da qualche giovedì non siamo riusciti a leggere quindi insomma
Siccome teniamo molto queste lettere dalle carceri vogliamo recuperare il tempo perduto ma prima ma prima di leggere le lettere dalle carceri vogliamo occuparci
Di uno dei tanti errori giudiziari erano lì giudiziari che certificano il collasso della nostra giustizia anzi Errori giudiziari che certificano il fallimento del processo penale
Se è vero infatti che abbiamo bisogno di una giustizia dei tempi ragionevoli e anche vero è anche vero che abbiamo bisogno di una giustizia che produca appunto giustizia in sol ma occorre non soltanto intervenire sui tempi del processo penale ma serve anche intervenire sulla qualità della risposta di giustizia e dico questo perché oggi spesso troppo spesso avviene l'esatto contrario avviene che come ha detto l'importante magistrato la giustizia crea ingiustizia come dire oggi non abbiamo soltanto una giustizia lenta ma abbiamo anche una giustizia ingiusta e sono questi due aspetti su cui una politica che si dice seria
Dovrebbe dovrebbe concentrarsi ed infatti al di là dei casi famosi che vengono riportati dall'informazione oggi tanti cittadini senza nome senza fama subiscono un danno dal processo penale
E sono vittime di errori giudiziari e appunto la giustizia che crea ingiustizia
Si tratta certamente di vittime del reato che non ricevono una tutela per il danno subito ma si tratta anche di imputati che vengono accusati ingiustamente ingiustamente detenuti
E che poi vengono magari prosciolti dopo anni e anni quando ormai la loro vita è stata distrutta proprio a causa della giustizia
La giustizia che crea ingiustizie e allora noi oggi
Vogliamo raccogliere la voce è la testimonianza di uno tra i tanti cittadini che appunto sono stati vittima di un errore giudiziario oggi vi racconteremo la storia del signor Guido che quale ha detto alla cancelleria della Corte
Di cassazione è stato accusato di reati gravissimi come concorso esterno in associazione mafiosa corruzione in atti giudiziari
è stato sottoposto a misura cautelare in carcere pensato un po'per ben sei mesi
Per ventitré mesi poi è stato sottoposto agli arresti domiciliari ma che poi alla fine alla fine è stato prosciolto perché perché il fatto non sussiste
è la giustizia che crea ingiustizia ebbene per raccontare la sua vicenda e qui con noi il proprio il signor Guido grazie signor Guido per estrarre giocarcela grazie a voi
Allora signor Guido lei già nel due mila sei e lavorava come addetto alla cancelleria della cassazione giusto sì sì sì ecco sta di fatto che proprio nel due mila e sei la procura distrettuale antimafia
Inizia un'indagine in merito a delle presunte irregolarità e presunti favoritismi commessi all'interno della cancelliere corte di cassazione dove lei lavorava esatto esatto questa è una cosa che questo lei scoprirà in seguito ivi ma ovviamente
Signor Guido quali erano i reati ipotizzati dalla Procura distrettuale antimafia reati gravissimi verso est dall'associazione Sternhal l'associazione mafiosa
Al corruzione in atti giudiziari quindi appunto reati gravissimi sì comunque sia le indagini proseguono lei signor Guido ovviamente e ignaro di tutto con synth continua tranquillamente il suo lavoro
In cancelleria ma sta di fatto che il diciassette giugno del due mila e otto lei viene arrestato perché il Gip presso il tribunale di Palermo hai messo l'ordinanza di misura cautelare in carcere per diverse persone tra cui lei esatto esatto
Dove e e a che ora viene arrestato io sono stato arrestato alle tre di mattina a casa mia dove mi trovavo possano stava dormendo quando ho sentito sommarie
Ed erano i carabinieri ed erano i carabinieri dell'antimafia di Caltanissetta Palermo insieme ad altri carabinieri certo presumo che lei sentendo bussare alla porta alle tre di notte mai avrebbe pensato che erano perché erano i carabinieri che lo stavano arrestando beh né io né nella mia famiglia
Ovviamente quindi quando ha visto i carabinieri davanti a sé cosa ha pensato e che stava crollando al mondo che c'era qualche cosa di decisivi inconciliabile con qualsiasi teoria che potesse
Dare il ragionamento sa che stava succedendo uno rimane senza parole cioè ovviamente dunque il diciassette giugno due mila otto lei signor vede viene arrestato e in quale carcere viene portato io sono stato portato a Regina Coeli
Al giudice
Quanti anni aveva quando è successo l'arresto e dunque nel due mila otto io avevo cinquantacinque anni ma mi dica signor Guido quel giorno che l'hanno arrestata quel giorno di si è trovato in quella cella di Regina Coeli cosa ha pensato dentro di sé
Chiuso in quella cella l'improvviso è la prima cosa che la prima cosa che si pensa
Come sopravvive
Come lei coerentemente come sopravvivere in un mondo voi così esaurendo in un mondo così così così estranea mi permetto un breve inciso io sono stato trattato dal tutti coloro che avevano
Né i carabinieri sempre con riguardo non
Non posso dire il contrario però il mondo è quello che
è sempre una cella Seredova dall'infelice la cella di isolamento di solamente su questo ci arriviamo venire dice io lì per lì quando sono stati le prime ore in cella il mio primo pensiero al di là della disperazione di quello che mi stava accadendo era sopravvivere
E la assistito che sopravvive l'istinto di sopravvivenza senza ovviamente
Lei signor Guido non aveva mai conosciuto il mondo del carcere no e allora come è stato l'impatto con quella realtà tanto sconosciuta quanto degradata perché Regina Coeli è un carcere indagato
Terribile
Terribile
Terribile perché oltre a essere un carcere è una struttura degradata antica
Già di per sé
Opprimente già di per sé opprime
Poi il l'isolamento per come mi era stato dato senza televisore se vuole parlare con nessuno oltre che l'avvocato
Oltre che l'avvocato mio nemmeno l'infermiera che mi mi misurava la pressione poteva darmi nemmeno la parola nemmeno il bombolone signor Guido tra l'altro leggo nell'ordinanza del Gip ma lei faceva riferimento anche prima che lei in carcere è stato sottoposto
All'isolamento ecco questo isolamento quindi l'arrestano la mattina del dieci sette giugno due mila otto all'improvviso in Trentino termini carabinieri busso alla porta la portano così d'emblée in e
A Regina Coeli isolamento la settima sezione cioè ecco che significa servi in isolamento e sono descrivere
Significa che distaccano dal mondo chiude una porta chiudono i battenti alla finestra e le chiudono tutto e sei
Staccato dal mondo da solo dentro la celletta da da solo dentro una cella le le cui condizioni
Di salubrità gliele lascio solamente che immaginare cella rovinata sporca solamente immaginare sono in erano in condizioni a Regina Coeli indescrivibili
In descrive lei si è trovato come persona incensurata cinquantacinque anni all'improvviso sbattuto dentro questa ce l'aveva dato sì Hînceşti insalubre sporca
Quanto è rimasto nel carcere di Regina Coeli sono rimasto ventuno giorni in queste condizioni con una con non potendo io fare l'ora d'aria cioè l'ora che in cui uno viene portato fuori
Per fumare la sigaretta eccetera non potendo io vado con nessun altro se non con me stesso ero ridotto che loro dicevano per problemi di sovraffollamento l'impossibilità a cinque minuti cinque minoritaria che io affrontavo sempre
Per parare riparando mi come per uscire facevo la barba mi cambiavo
Doppio rifiuto gli abili nella mia famiglia e commissivo stessimo uscendo per fare una passeggiata nera il tempo esatto Luna sigarette cinque minuti dopodiché si niente
Quindi lei è rimasto per ventuno giorni chiuso in una cella sostanzialmente oltre ventidue ore al giorno non ventitré ore al giorno venti terrori cinquantacinque
Ecco ma dice no prima traccia l'isolamento non soltanto chiuso da solo in una piccola cella sarà stato una celletta no immagino
Dicendo inducendo normale all'interno e sono per due persone ma come non poteva esserci nessuno comunque sia l'isolamento non significa soltanto salita sullo ma significa anche non avere televisione non la vede proprio nessun contatto con l'esterno è giusto no io non avevo televisione
E tutto il giorno che faceva in quella cella
E che facevo sopravvivevano nel senso che mi ero dato immediatamente delle delle degli obblighi di sopravvivenza cioè si scriveva da quell'ora quell'ora si mangiava quando me lo portavano ovviamente
Si faceva la doccia due volte a settimana da solo sempre perché non potevo fare luce sulle menti ammesso
Con nessuna allegria faceva riferimento all'ora d'aria ma insomma
E se stanno isolamento è vero che chi senza un lamento fa allora da qui vicino non l'ora d'aria quei cinque minuti di Ora d'aria in un cortiletto che minuscolo esci va invece in inchiostro è è un chiostro la stanzetta la Berto
Pensi poco più di una stanzetta
The Artist
Tra l'altro poco dopo l'ordinanza di misura cautelare in carcere la procura distrettuale antimafia ha disposto anche il sequestro del suo conto corrente verso chi che poi ha determinato un danno anche per la sua famiglia perché è ovviamente ovviamente
Signor Guido i primi di luglio del due mila e otto il suo difensore ricorre al tribunale libertà di Palermo ecco come si pronuncia del tribunale la scarcera oppure no
No in prima istanza il tribunale della libertà di Palermo
Diciamo così uso un termine forse inappropriato comunque cancellò il reato di associazione esterna concorso esterno in associazione mafiosa questa è la dicitura nella dicitura precisa però non mi scaccia no perché le condizioni che ritenevano io dovessi essere
Costretto in carcere ritenne che fossero ancora attuali quindi sostanzialmente se ho ben capito il tribunale libertà di Palermo
Non ha ritenuto sussistenti i gravi indizi in ordine al reato di concorso esterno in associazione mafiosa sì ma li ha ritenuti sussiste
Enti per quanto riguarda la corruzione in atti giudiziari giusto sì di fattore resta in carcere sì anche perché ancora l'indagine stavano andando via
Però signor Guido lei viene spostato a un certo punto dal carcere di Regina Coeli ma in quali carcere viene portato
Dunque improvvisamente una mattina mi viene detto che e dovevo andarmene e
Per pura cortesia quando domandai dove perché dentro al carcere si perdono
Due diritti immediatamente si perde il il diritto ad essere chiamato con il Leo con il voi e si perde il diritto a fare domande però con molta cortesia da parte di un ovviamente la persona mi disse che sarei stato spostato nell'ambito dell'azione degni portato verso la casa circondariale di Velletri di Velletri
Ecco questo spostamento che in gergo viene chiamato traduzione eccetera
Viene è stato effettuato all'interno di quei furgoni di quei ducati blu che vediamo ogni tanto in autostrada sì
Spesso non gli agganci ci siamo occupati di questi furgoni Sabbio cercando di entrare all'interno di questi furgoni ci dicono le persone detenute che hanno vissuto questa terribile esperienza dello Swat che all'interno di questi furgoni John delle gabbiette piccolissime dove uno viene
Chi rinchiuso ammanettato e così anche lei ha subito questo trattamento ero chiuso ma non a manetta
Però stava chiuso sempre dentro una gabbietta dentro al Ducato
Per rendere l'idea io so precisamente come si sta dentro una casa ma dentro una cassa da morto
E come stare dentro la cassa da morto uguali nel in minimi Sforza e via essere calmo e di cercare di respirare il Sanremo perché non ti giri nemmeno non TG ecco è un viaggio terribile questo fatto detto questi furgoni blu della polizia penitenziaria
Terribile un incubo unico
O da lei viene portato dopo ventuno giorni passati nel carcere di Regina Coeli viene portato abbiamo detto nel carcere di Velletri ecco ma nel carcere di Velletri era detenuto in una sezione comune oppure Sabine alta sicurezza
No io ero in Alta sicurezza proprio perché c'era il reato ostativo ancora che
Ecco che in realtà trovato nel carcere di Velletri e nel calcio dicendo non peggiori di quelle di Regina Coeli no assolutamente no saldamente
Questo questo no intanto immediatamente ha parlato per tre ore con la prima persona col panico sano sembra certo dopo Messina altri giorni da solo sì sì sì sì tanto da costringerla viene da ora come rimedierà ai domani mattina ora proviamo almeno proviamo proviamo a dormire poiché la situazione era quella anche qui nuova per me voglio dire di condividere comunque con delle altre persone nelle quali io sono stato accettato senza nessun tipo
Nessun tipo di di problema di alcuni delle quali persone mia mi ha stupito per lo meno nella nella quasi totalità alla loro non estraneità a questo a questo sistema sembra la casa reale solidarietà hanno anche a là dentro è un mondo che dove gli angeli custodi li trovi ad ogni ad ogni Pasco siccome cessano Regina Coeli Regina Coeli ho ricevuto un un un lezioni di vita che me la ricorderò finché vivo a chi si riferisce
A Regina Coeli come dicevo io non potevo essere contattato nessuno
Però più di una volta trovavo
Nel nello spioncino appoggiato mi giravo e sentivo il profumo del caffè era un bicchierino di caffè che mini appoggiato da coloro che vengono chiamati i lavoranti cioè coloro che là dentro detenuti che porto nel carrello fanno le pulizie
Ecco questo questo primo anno di questa norma mi lasciava questa questo questo caffè
Insomma è una sciocchezza per noi liberi ma una volta che Stella è un è un raggio di sole è un raggio di sole allora quanto rimane nel carcere di Velletri io sono rimasto ulteriori ulteriori cinque mesi
Fino al venticinque novembre del due mila
E non è poco
Signor Guido qua però l'otto ottobre del due mila e otto ovvero dopo circa cinque mesi passati in carcere lei inizia a intravedere una luce in questo tunnel inizia a vedere la fine di questo incubo infatti proprio l'otto ottobre due mila otto la Corte di Cassazione
Sesta sezione penale annulla l'ordinanza di misura cautelare rinvia al tribunale libertà di Palermo per un nuovo esame ma mi dica signor Guido dopo cinque mesi in carcere cosa ha pensato quando ha saputo
Di una bella notizia finalmente Prodi la notizia di questa decisione della Cassazione eh beh sia il si comincia ad aprire un un un uno spiraglio con lavoro degli avvocati io per cui l'ha denunciato risalito finalmente c'è un giudice sì ho detto finalmente si cominciano a riconoscere queste queste qualche cosa di quello che vado dicendo di quello che sto dicendo di quello che è giusto ha detto anche nell'udienza di convalida
Di convalida di convalida di jeep ma senza senza soverchie illusioni perché le questioni mici presentavano come lunghi però io ricordo incidentalmente che questa sentenza della Corte di Cassazione che appunto annullato
La sentenza l'ordinanza del tribunale libertà di Palermo
Sostanzialmente ha demolito quell'ordinanza del timore libertà di Palermo questa sentenza della corte di cassazione sesta sezione penale presidente era agro relatore il bravissimo Francesco Ippolito demolisce sostanzialmente il l'impianto le motivazioni del Tribunale libertà di Palermo quindi insomma questa sentenza della Cassazione sulla misura cautelare poi dopo abbiamo capito che apre la strada per un chiarimento più ampio no pesci questo senz'altro
Questo il prezzo senz'altro se non ci fosse salsa sentenza magari
Arriviamo a bloccarne man forte improbabile molto propensi ad aver paura voglia fermarsi senza signor Guido tuttavia lei però anche dopo questa sentenza della Cassazione che all'
Un lavoro d'ordinanza di quella libertà di Palermo tuttavia lei resta in carcere attendere un nuovo giudizio da parte del Tribunale della libertà di Palermo è vero sì
Non deve essere stato l'attesa piacevole
Non è mai un'attesa per firma quindi in special modo per re chi è in regime di detenzione che incoccia nei periodi feriali
Dovuti per l'amor di Dio ma però ma lì si sa che sono qui sessanta giorni in cui nulla si muove delle Turci persino questo
Infatti infatti finalmente il dieci novembre del due mila otto il tribunale libertà di Palermo sostituisce la misura cautelare in carcere con quella degli arresti domiciliari è vero il dieci con me
Sentenza ma poi in realtà il venticinque perché ci sono corsi quindici giorni per ecco infatti questo mi ha colpito leggendo le carte che lei mi ha mandato infatti lei lei non esce subito il dieci novembre due mila otto quando si pronuncia il tribunale
No rimane in carcere ci si e uscirà il venticinque
Che novembre venticinque nove quindici giorni dopo
Sì e come hanno specificato questo ritardo
Non non non lo so non sorridi
Cioè versato quindici giorni nel limbo era in teoria scarcerata Mele ma rimasto in carcere sì in verità noi non sapevamo nemmeno che questa agisce non era stata per i cinque sindaci tutto si tiene
Va be'sta di fatto sembra tutto normale comunque sta di fatto che il venticinque novembre lei signor Guido viene scarcerato dal carcere di Velletri ma cosa ha pensato quando il portone del carcere si chiuso dietro le sue spalle qual è stato il primo pensiero
Beh intanto io ho salutato tutti
Quando si lamenta di società si è trovato libero cosa pensate finché si ricominciava a vivere
Capì che si cominciano a vivere
Che è un grande passo era stato fatto
Ma conoscendo la giustizia le cose da fare ancora era ancora allora in pace i miei che erano là fuori ad aspettarmi
Che sembrava mi salutarono come se tutto fosse finito io gli dissi vandali che non è più di niente eccetto perché si è iniziato un incubo da niente definito passo è finito un passo però insomma deve essere stata una sezione importante emersi di sentire il portone che si chiudeva dietro di sé no sì
Sì sì sì sì sì dopo sei mesi di carcere insieme alla sensazione di Villa Scheibler
Sta di fatto che la sera lei torna a casa però viene sottoposto ad arresti domiciliari Ceretto
Quanto tempo è che resterà sottoposto agli arresti domiciliari oltre i due
Quindi circa ventitré mesi se non sbaglio sì più o meno intorno a ventitré mesi oltre due anni agli arresti domiciliari no ventitré mesi per l'esattezza nell'ultimo mese l'ho fatto con l'obbligo di mora esatto
Ma debba signor Vito mi faccia capire lei aveva il conto corrente sequestrato non è la persona ricchissima impiegato in Cassazione hanno preso avvio normale
Lei conto corrente sequestrato quindi non poteva non poteva prelevare i soldi non aveva soldi e anche la sua famiglia aveva soldi come come faceva vivere come faceva a sopravvivere abbiamo vissuto con la pensione di mia moglie
Abbiamo vissuto con un piccolo aiuto da parte di mio figlio perché mio figlio lavorava pendeva novecento euro al voto immediatamente prendere un prestito per far fronte alle spese che c'erano fece gli avvocati del cioè nel per cui con qualche piccolo aiuto di mio figlio perché io prendevo le il cosiddetto assegno rime alimentari da parte del della mia amministrazione
Che però non potevano né poteva beneficiare perché il conto era sorvegliano l'altro aspetto è che si si va ogni mese veniva versato nel conto ma dove si versava lo stipendio ma il il conto era era era sequestrato e non potevo prendevo ma non potevo mono ma non potevo quindi lei sua moglie e suo figlio per ventitré mesi avete vissuto di stenti abbiamo vissuto di questi pochi soldi questi nuovi
Abbiamo vissuto di questi pochi nell'aria causa di una giustizia che sbagliata io nella nella domanda quale con la quale io
A un certo punto intrapresi la richiesta al presidente del tribunale di Palermo di dissequestrare questo conto per poter accedere a questi piccole somme si trattava di intorno ai cinquecento euro al mese nulla
Nulla di più dissi per l'appunto che dovevo vivere Nikon terreni dalle centrali di poter di poter sopravvivere mamma mia comunque sia il dodici novembre due mila otto il GIP di Palermo dispone il rinvio a giudizio ecco signor Guido quando inizia il processo di primo grado
Intorno all'aprile del due mila nove
Attorno aprile due mila uno ecco il quante durato questo processo di primo grado
Dunque il processo di primo grado e due durato circa circa due anni qualcosa
Ricordi e udienze sono state fatte durante a saranno state fatte non lo so trenta quaranta mila senta signor Guido ma poi il suo conto corrente glielo hanno dissequestrato giusto sì sì sì sì sì presidente nel dice messa nel conto
Signor Guido quote quasi alla fine del processo di primo grado e dopo ventitré mesi passati agli arresti domiciliari il Presidente del Tribunale di Palermo sostituisce la detenzione domiciliare con l'obbligo di dimora esatto sì
Sì dopo ventitré mesi e semplici
Comunque dopo due anni e sei mesi di questo incubo
Arriva finalmente una buona notizia ovvero la prima assoluzione infatti il due dicembre due mila dieci il tribunale di Palermo l'assolve perché perché il fatto non sussiste ecco il fatto non sussiste perché ha già molte cose con l'assoluzione piena
Non c'è una soluzione superiore a questo signor Guido cosa ha pensato quando ha saputo di questa prima soluzione ma ho pensato che veniva riconosciuta
Una certezza che io avevo io non avevo fatto niente
Perché questa Iraq queste domeniche questa
Va detto però che il ventitré mesi sei mesi in carcere ventitré mesi agli arresti domiciliari con tutte le difficoltà che abbiamo visto e poi dopo dopo due anni
La soluzione forse se questa soluzione fosse arrivata prima certa ovviamente c'è anche la De Beers anche la carcerazione preventiva fosse stata inferiore quel problema della durata del processo ma il tutto è durato collegate spionaggio
Ma il tribunale di Palermo assorbe soltanto lei oppure tutti gli imputati no no no a tutti gli imputati quindi sostanzialmente la sentenza di primo grado demolisce
L'ipotesi accusatoria costruita dalla procura disse tuba distrettuale antimafia
Le carte così dico
Ma questo
E non è poco e demolisce anche i provvedimenti del Gip Jeep che ha disposto la misura cautelare il provvedimento i tribunali della libertà di di Palermo che inizialmente le nego la scarcerazione e così via
Ma non finisce qui infatti la procura distrettuale antimafia propone appello contro questa sentenza assolutoria
E l'incubo continua e sta di fatto che dopo ben tre anni dalla sentenza di primo grado inizia l'appello ecco signor Guido quanto è durato questo giudizio d'appello il giudice d'appello è durato stato breve
Adesso non vorrei dire una cosa qualche mese qualche mese qualche mese il diciotto novembre direttrici la corte d'appello di Palermo conferma il finalmente la sentenza di primo grado e quindi lei viene nuovamente assolto perché il fatto non sussiste
Conferma in pieno la sentenza di primo grado per cui significa che non fa altro che ripetere che tutto ciò che è all'interno della sentenza di primo grado e tutto confermato nemmeno una virgola è stato tra l'altro per cui assoluzione perché i fatti non sussiste a questo punto qui sei mesi di carcere quei ventitré mesi di detenzione domiciliare sono l'errore giudiziario no io faccio fatica a chiamarlo diversamente anch'io
E ancora una volta però non finisce qui non finisce qui l'incubo non è finito infatti la procura generale presso la Corte d'appello di Palermo presenta ricorso in Cassazione
Ora signor Guido dopo due sentenze di assoluzione conformi Tribunale e Corte d'appello con la formula qua così ampia
Quest'ulteriore ricorso fatto dalla procura generale e di Palermo le ha fatto pensare uno a ad un accanimento
Dopo due sentenze
Per cui i due collegi diversi si chiama doppio con forme no in senso sì che giudicano una persona che giungono hanno assessore identica conclusione l'unica cosa che mi sono chiesto perché ci siamo chiesti di questi ivi compresi i miei avvocati ed dove
Il signor Procuratore generale della corte di appello di Palermo avesse trovato
Un motivo un motivo per potersi appellare anche in Cassazione
E infatti il motivo poi alla fine si scoprirà che il motivo non c'è adesso io stavo cercando con la sentenza della Cassazione ma comunque sia il quattro maggio del due mila e quindici quindi poco tempo fa se la sesta sezione penale della Corte di Cassazione
Dichiaro addirittura il ricorso fatto dalla procura generale presso la Corte d'appello di Palermo inammissibile
Ma la cosa peggiore che che può capitare avvocato figuriamoci a un magistrato ebbe questo lei lo dice io
Lo dice la stessa penale dove risiedo dice la sesta penali io mi limito a dire che lo dice la sua e staminali cioè la il collegio cioè cinque giudici
Della sesta di cassazione della sesta penale dicono che il ricorso della procura generale di Palermo nei miei confronti e nei confronti della sentenza della Corte delle corti d'appello e dichiarato inammissibili
Ecco io adesso vado a memoria perché non riesco a ritrovarmi la sentenza che evidentemente ho lasciato ho lasciato la mia stanza ma comunque sia la corte la sesta sezione penale della Cassazione dichiara inammissibile il ricorso della procura generale perché sostanzialmente
E si dice che la procura all'una criticato le motivazioni della Corte d'appello di Palermo ma si è limitata a dare una nuova versione
Degli elementi di prova e chiaramente chiede la Corte un un esame che la corte essendo giudice di legittimità non può operare
Ecco perché dichiara inammissibile
Morale signor Guido nove anni tra indagini e processi una misura cautelare durata due anni e sette mesi prima sei mesi in carcere coi ventitré mesi ai domiciliari infinite difficoltà personali e familiari e alla fine
La soluzione questo è un incubo sì ci si avvicina molto ci si avvicina molto un incubo pure costoso perché lei quanto speso per per per la difesa Paolo soldi ne occorrono non diversi anni per poter
Di lavoro per guadagnare i soldi trenta quaranta mila i soldi che ho speso e che ancora in parte devo dare il mio avvocato
Perché io parlo di amici più che di abusi lo so comma però parliamo di trenta quaranta mila euro cifre importanti anche di più anche di più
Chi gli ridarà mai questi soldi alle
Il signor Guido concludendo
Lei ha subito lei è stato vittima di un errore giudiziario una delle tante vittime di un errore giudiziario come sa
I cittadini liberi perché purtroppo non sono adeguatamente informati quando si parla di giustizia della nostra malandata giustizia dicono a b mamme
Non capiterà mai almeno capiterà mai di essere arrestato alle tre di notte di passare sei mesi in carcere ventidue mesi ai domiciliari e poi di essere prosciolto ecco a queste persone cosa gli vorrebbe dire
Di non spendere mai parole in questo senso
Mai
Mai
Mai
Perché poi succede da tutti porti purtroppo e e auguro che non ci sia niente di simile
Per nessuno perché ho visto persone perdere la famiglia ho visto persone perdere i figli ho visto persone per dignità ho saputo di persone che son tutti si sono lasciati morire
Ho saputo le le cose peggiori
Però ecco chi non ci passa attraverso la vostra Marandola giustizia il tritacarne chi non ci basta non si rende conto quello chiudi la porta e butta e butta la chiave fino a quando non ti tocca personalmente con un con i figli allora poi
Ti pone il problema tipo ti poni il problema è quando dello polmoni il morso pesante e dovrebbe bene grazie signor Guido e soprattutto buona fortuna grazie grazie alle
Allora questa è la storia del signor Guido che è stato vittima di un errore giudiziario ma adesso entriamo in tante calci italiane perché è arrivato il momento di leggere proprio lettere scritte dalle persone detenute
E allora ci scrive Sabino che persona detenuta nel carcere eterni Sabino che afferma cara radio carcere forse saprai che il caso interni che è stato costruito nel mille novecentonovantadue
è una struttura assai particolare questo perché ospita soprattutto detenuti ristretti in Alta sicurezza
Di conseguenza è facile immaginare che qui noi detenuti se è vero che ci fanno stare fuori dalla cella
Per circa otto ore al giorno è anche vero che siamo costretti all'ozio forzato per tutto il giorno e questo perché al di là di qualche corso Colas Zico non ci danno a nessuna nessuna possibilità di fare qualcosa di utile ma c'è di peggio scrive ancora Sabino dal Caccini cioè di Terni
Ma c'è di peggio
Infatti il carcere non ci fornisce con una regolarità nei saponi per lavarci nei detersivi per tenere pulite le nostre celle con la conseguenza che chi
I tra di noi ha possibilità economiche è costretto ad acquistare questi beni al soprabito soprabito che però contrariamente a quanto stabilisce la legge
è carissimo e ha dei prezzi altissimi Renzi che non tutti si possono permettere di pagare e bada bene
I più fortunati si possono permettere di comprare un sapone
Mentre chi qui non ha soldi è costretto a vivere nella sporcizia e con il caldo che sta facendo si pone seriamente il problema che riguarda il mantenimento dalla nostra igiene
Per suonare infine scrive ancora Sabino recarci Terni infine anche nel calcite Ernie si pone una questione che riguarda il controllo di chimici De Benedetti controllare o di chi ci deve aiutare e vi dico questo perché qui siamo abbandonati a noi stessi
E se qualcuno di noi subisce un abuso non sa a chi rivolgersi
Ora e sperando che la situazione migliori vi saluto cordialmente la lettera appunto è firmato da Sabino persona detenuta nel carcere di Terni
Paesi scrive ci fa tanto piacere Erminia che donna detenuta dalla sezione femminile del casi Lecce Erminia che afferma carissimo Arena nel carcere di Lecce siamo circa settanta donne detenute
E ti dico subito che davvero davvero viviamo in condizioni disperate ma prima che volevo segnalare che qui con noi c'è una donna che soffre di una grave patologia psichiatrica e che in carcere non ci dovrebbe proprio stare
Infatti si tratta di una donna che proprio a causa della sua malattia
Spesso diventa violenta sia con le detenute che con gli agenti della polizia penitenziaria inoltre essendo imbottita di psicofarmaci non si rende conto di quello che fa e non a caso la sua cella è andata a fuoco per ben due volte mettendo così in pericolo sia la sua vita che la nostra che rischiamo di morire
Nel sonno intossicate dal fumo
Inoltre scrive ancora Erminia della sezione femminile del carcere di Lecce inoltre siamo costretti a subire le sue urla sia di giorno che di notte ti assicura di assicuro che qui sembra davvero un manicomio
E bene bene
Nonostante la situazione sia così grave non c'è verso di portare questa donna in una struttura che sia idonea alla sua malattia e non passa giorno e non passa ora che non ci domandiamo ma è giusto è giusto tenere in galera una donna
Tanto malata invece prosegue Erminia la sua lettera invece per quanto riguarda noi donne detenute in carcere legge ti posso dire che al di là del sovraffollamento passiamo le nostre giornate a passeggiare per il corridoio e questo perché l'unica attività che ci fanno fare ogni tanto è quella di spazzare per terra o di portare il Bitto nelle celle
Inoltre viviamo nel degrado più assoluto visto che siamo costretti a vivere in celle che cadono a pezzi che hanno anche i muri scrostati celle dove si impazzisce dal caldo caldo che non riusciamo neanche a fronteggiare facendoci una semplice dolce perché la maggior parte dei Dolce sono rotte e di conseguenza ci ritroviamo ammassate in una stanza per cercare di darci una rinfrescata
Ora io non so che serve a tutto questo come non so a che serva a trattarci in questo modo ma non voglio rinunciare a un futuro migliore e questo perché ora siamo solo carne da macello
Spero mi potrei mandare i bollettini per iscrivermi al partito radicale e con le mie compagne detenute che si chiama locati a Francesco e Maria ti mandiamo un forte abbraccio la lettera appunto
è firmato da Erminia
Donna detenuta
Nella sezione femminile del carcere di Lecce
Il vanno dal reparto G nove del carcere bibbia di Roma caro Riccardo anche nel carcere di Rebibbia carcere che anni fa veniva definito come un carcere modello la situazione e andata ormai fuori controllo
Prima di tutto abbiamo il problema del sovraffollamento visto che qui
Ci sarebbero circa mille posti regolamentari mentre noi detenuti siamo arrivati ad essere oltre mille quattrocento persone un sovraffollamento grave che ci costringe a vivere in cinque un sei all'interno di celle piccolissime
E anche celle molto rovinate
Inoltre Schieranco Rivano dal carcere di Rebibbia inoltre e come se non bastasse a Rebibbia
è diventato difficile se non impossibile anche solo farci la doccia e questo perché oltre cinquanta detenuti sono costretti a utilizzare solo due due docce due docce non sono Oronte ma anche insorse
Io ormai sono otto anni e tre mesi che sono chiuso qui dentro e ti assicuro che non so più come fare ad andare avanti senza perdere le staffe
Pensa a proposito di rieducazione
Che in questi lunghi anni di galera mi hanno fatto lavorare solo per un anno e poi basta
E come e come si si fossero dimenticati di me mentre io avrei bisogno di lavorare anche per aiutare in mia moglie e la mia bambina che ha soltanto nove anni un capitolo a parte merita poi l'area educativa Area educativa capace solo di fare sfilate ma anche capace di diventare fantasmi quando gli chiedi
Di poter parlare con loro ora ti mando un grande salute sappi che lotterò sempre con voi appena uscito di qui
Ti chiamerò e ti racconterò delle belle Chávez grazie la lettera appunto è firmato da Ivano persona detenuta in reparto G nove del carcere
Rebibbia di Roma Francesco dal carcere Secondigliano cara radio carcere sono ormai undici anni che mi trovi in carcere a scontare una serie di reati contro il patrimonio
E vi scrivo per informarvi di come sono costretto a vivere la mia pena a causa della mia malattia
Dovete sapere infatti che sono affetto da una rara malattia genetica che si chiama Porfiria cutanea tarda una malattia dal nome difficile e che ti rende la vita davvero impossibile soprattutto se sta in carcere
Infatti questa malattia mi impedisce di espormi alla luce del sole e di conseguenza sono costretto a restare sempre chiuso nella mia cella visto che mi è impossibile anche andare a fare l'ora d'aria
Ma non solo scrive ancora Francesco calci di Secondigliano ma non solo
Visto anche che nella cella entra ogni tanto il sole mi sono dovuto proteggere mettendo delle tende sia sul cancello di ingresso della cella che alla finestra dall'ascella in poche parole
E in poche parole passo le mie giornate non solo chiuso in cella ma nell'oscurità
Ora è evidente che si tratta di una malattia che andrebbe costantemente monitorata ma siccome io non ho soldi per un avvocato di fiducia per me diventa impossibile ricevere un'adeguata assistenza sanitaria
Inoltre proprio perché non curato in questi lunghi anni di carcere o contratto altre malattie correlate con quella principale come ad esempio la cirrosi epatica
E dopo aver fatto una denuncia alla Procura della Repubblica di Napoli finalmente lo scorso anno un PM ha aperto un'indagine su questi fatti
Sappi comunque che non mi sono fermato qui e che ho scritto sia al Presidente della Repubblica sia il capo del Dap Santi Consolo che al ministro della salute Beatrice Lorenzin
E appena proprio tizio ti farò sapere ciao e grazie alla lettera appunto è firmato da Francesco persona detenuta
Nel carcere di Secondigliano Paci schivo la persona detenuta nel carcere di Pontedecimo in provincia di Genova che chiede l'anonimato e che afferma
Carissimo Arena ti scrivo per raccontarti le violenze che ho subito mentre ero nel carcere Marassi Genova violenze i cui danni mi porto ancora appresso
Devi sapere infatti che un paio di anni fa sono stato preso a manganellate da un agente della polizia penitenziaria
E ho preso talmente tante talmente tante di quelle botte che ancora adesso ne subisco le conseguenze
Sia sulla mia salute
Fisica Kay su quella mentale
Insomma un fatto grave una violenza ingiustificata per cui sono stati rinviati a giudizio benne quattro agenti tra cui uno dovrà rispondere per le botte che mi ha dato mentre gli altri per favoreggiamento
Pensa solo che il giorno che sono stato picchiato
Non mi hanno neanche fatto visitare da un medico e tutta la vicenda è uscita fuori sulle il giorno seguente quando lo psichiatra con cui facevo regolari colloqui si è resa conto delle mie condizioni e ha denunciato l'accaduto
Tra poco pare ci sarà la sentenza di primo grado io spero tanto che la giustizia sappia darmi una risposta in quanto sarebbe un segnale importante per tutti quei detenuti che come me subiscono delle violenze nelle carceri
Tra l'altro io soffro di diversi problemi psichiatrici
Tanto che lo psichiatra nominato dalla corte d'appello di Genova mi ha riconosciuto incapace di intendere e di volere e i giudici mi hanno applicato due anni da trascorrere
In un eremo s'ma ecco che poi mi è arrivato una vecchia condanne di fatto anche se dovrei stare in una Renzetti mi trovo abbandonato in una cella senza essere seguito
Da nessuno ti sembra normale ora ti ringrazio per ciò che fai e ti saluto con stima la lettera punte firmata da una persona detenuta
Nel carcere di Pontedecimo in provincia
Di Genova o poi voglio ricordare quelle persone detenute che anche in questi giorni ci hanno inviato le loro lettere per dieci che hanno aderito alla lotta non violenta al Satyagraha promosso dal Partito radicale
Per aiutare il ministro Orlando a fare approvare i decreti attuativi
Dell'ordinamento penitenziario il prima il prima possibile a questo proposito ricordo
Giuseppe insieme dieci persone detenute nel carcere di assi che hanno fatto lo sciopero della fame centonovantacinque persone detenute
Nel carcere Don Soria di Alessandria
Che hanno di Jules nato il diciassette e il diciotto agosto e che poi hanno fatto lo sciopero del carrello quasi tutto il carcere insomma Giuseppe la sezione di alta sicurezza dei casi lanciano che ci invia un telegramma per dirci che tutti i detenuti da sezione di alta sicurezza lì hanno aderito
All'osso apro della fame come Giuseppe grazie ma
Dovresti e dirci quanti siete stati magari mandarci Elenco con tutte
Le firme anche Fabio insieme a compagni detenuti
Nel calci Pontedecimo ci dice che hanno fatto lo sciopero e la fame promosso dal partito
Radicale anche per Fabio chiedo cortesemente di inviarci
L'elenco di tutte le persone che hanno fatto lo sciopero della fame duecentotré persone detenute nel padiglione Roma del calci Poggioreale che anche loro nonostante le difficoltà che devono vivere nel carcere di Poggioreale
Hanno fatto lo sciopero della fame per chiedere al ministro Orlando di approvare il prima possibile i decreti attuativi
Dell'ordinamento penitenziario e andrei insieme a circa cento tante persone nel carcere
Due palazzi di Padova totale cinquecento novanta nuove adesioni allo sciopero della fame promosso dal Partito Radicale per aiutare il ministro Orlando ad approvare i decreti attuativi
Riordinamento evidenziare o del nuovo ordinamento evidenziarlo il prima il prima possibile ne approfitto anche per rivolgermi alle persone detenute e ricordare quello che ha detto proprio martedì scorso Rita Bernardini ovvero che la lotta continua la lotta continua finché questi decreti attuativi non verranno fatti non verranno fatti bene
Quindi vi invito avvenisse nelle carceri ai vostri familiari a scriverci se vi organizzate di nuovo per fare altri giorni di mobilitazioni di Satyagraha di lotta non violenta Latrun violenta che può consistere
Nel digiuno ma anche nello sciopero nelle attività lavorative in carcere ma anche nel rifiutarsi dell'andare allora dare insomma qualsiasi attività non violenta
Ebbene e ben voluta per la quando scrive dici
E inviateci anche l'elenco delle persone che hanno aderito e i giorni in cui avete organizzato appunto questa ulteriore azione e non violenta dobbiamo stare attenti perché come giustamente ricordava proprio martedì sera Rita Bernardini sta denti perché se non approvano adesso questi decreti essendo li approvano bene quindi se non li iscrivono bene
Qua passa il treno e finisce la legislatura e quindi si sprechi era un'importante un'importante occasione
E di e cambiamento poi saluto Horacio dal carcere la Bicocca di Catania che ci chiede notizie sui decreti attuativi dell'ordinamento evidenziare io e caro ratio se non abbiamo i decreti non possiamo darci notizie sul contenuto gli stessi decreti per questo tra l'altro si sta facendo ancora
Lo sciopero della fame il Satyagraha la lotta non violenta secondo Giuseppe da calci di Pavia che ha solo ventisette anni che si trova in carcere
Per scontare una condanna di sei anni relativa a due rapine Giuseppe che scrivo una lettera bellissima per chiedere semplicemente
Perdono perciò che ha commesso bravo Giuseppe saluto Josef dal carcere di Asti che si professa innocente Antonio che da poco uscito dal carcere di Gorizia Antonio chiamarci così ci racconti
La tua esperienza detentiva seduto Vittorio calci Secondigliano andrei dal carcere Due Palazzi di Padova una donna detenuta nel carcere di Pontedecimo che preferisce mantenere l'anonimato ed ancora Romano dal carcere Sami che ad Alessandria
Che chiede anche notizie sui decreti attuativi dell'ordinamento evidenziati anche per Romano dico
Che non ti posso e devo dice perché qui si deve gli ancora non sono stati approvati e per questo rilanciamo la lotta non violenta perché il ministro Orlando
Faccia presto e bene questi decreti attuativi dell'Oriente evidenziarlo saluto Mauro dal carcere Caltagirone che si trova da poco detenuto per un reato pensate un po'commesso quindici anni fa Paolo dal carcere Bollate
Che chiede quanti detenuti condannati per stalking potrebbero essere innocenti visto che spesso si tratta di processi basati solo sulla parola della persona
Offesa ed è questa un'osservazione che meriterebbe una puntata di Radio Carcere
Sono dove un gruppo di persone detenute nel carcere di Taranto che ci informano che gli restano quasi sempre chiusi nelle celle che non solo devono fronteggiare un caldo insopportabile ma che sono anche invasi
Dalle zanzare e poi saluto Antonio che ci scrive dal carcere Torino
E allora come sempre ecco i nostri recapiti ovvero come entra in contatto con noi di radio carcere prima di tutto il numero di telefono di qui di radio radicale ovvero zero sei quattro otto otto sette otto Hondo ripeto zero sei
Quattro otto otto sette otto uno chiamateci se da poco siete usciti dal carcere e volete raccontare la vostra esperienza detentiva chiamateci se siete stati vittime di dolore giudiziario ovvero se prima siete stati arrestati e poi si è stati assolti e chiamate Cissé come vittime del reato non siete riusciti a vedere giustizia mi raccomando mi raccomando zero sei quattro otto otto sette otto uno e il numero da fare
Per parlare con radio carcere poi vi ricordo che siamo presenti sia su Facebook che su Twitter basta infatti cercare radio carcere o Riccardo Arena ET spunterà fuori
Sia su Facebook su Twitter il simbolo di radio carcerati vi ricordo il nostro indirizzo e-mail ovvero radio
Carcere chiocciola
Radio radicale
Punto Titti e soprattutto alle persone detenute ricordo l'indirizzo dove inviare le vostre lettere dal carcere lettere che leggiamo ogni giovedì alle ore ventuno questo è l'indirizzo per scrivere dalle carceri
A Radio Carcere ovvero radio radicale
Rubrica radio carcere
Via principe Amedeo due
Zero zero uno otto cinque Roma lo ripeto sempre
Scrivete scrivete scrivete radio carcere non lasciate che le ingiustizie che subite tutte tutte le ingiustizie rimandano protette dal Silenzio e da quelle maledette quattro mura scrivete a Radio Carcere denunciate le vostre condizioni detentive bene io ringrazio Lorenzo Bruschi per l'assistenza in regia audio e poi grazie grazie di cuore a tutti voi che anche questa sera
Da una casa dalla macchina da un camion o dalla c'era sporca sovraffollata nella CISL Maradi per ascoltare una piccola voce
La voce di Radio Carcere l'informazione sul processo penale e la detenzione a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Una volta con l'italiano il tribunale
Cinque codice di procedura penale Italia l'appello di Palermo seconda soluzione
Forma
Cinque aprile del mille novecento