FestaReggio - Presentazione del docufilm «Indizi di Felicità» di e con Walter Veltroni

Buona sera
Intanto un grande applauso all'ospite di questa sera in seguitissimo Walter Veltroni
Un ben ritrovati a tutti voi che avete usato sfidare il freddo che ci sta perseguitando da qualche giorno a questa parte
E avete vinto l'incremento del tempo che oggi pomeriggio bagnato il campo volo in maniera importante quindi un applauso anche a voi pare essere qua con questa sera
Con Walter faremo una chiacchierata molto informale a canovaccio molto libero
Che preludio a quello che è il vero appuntamento dalla serata e cioè la proiezione del suo ultimo docufilm indizi di felicità
Che ne ha fatto piangere in alcuni tratti e ci tenevo nel salutare Walter a spiegare a condividere con voi anche il ragionamento che c'è dietro ha precorso presenza sul palco di festa Reggio nell'edizione di milizia sette è la proiezione del film indizi di felicità ora queste edizioni né l'abbiamo voluta dedicare alla bellezza
è un'esigenza che abbiamo sentito fortemente
Forse sopraffatti no a un certo punto dalle ondate continue e sempre più forti di odio di cattiveria di insofferenza di intolleranza che il mondo ci restituisce
Abbiamo voluto immaginare che queste ventitré sera al campo volo fossero una parentesi diversa in cui provare a recuperare la bellezza del pensiero e da cui siamo arrivati anche all'invito a Walter e come persona che lavora pensiero e come persona che ci ha regalato un documentario bellissimo che già dal titolo ci fa capire di che cosa si tratta indizi di felicità
Volendo anche noi tentare quello che racconta uno dei protagonisti di questo film a unire i puntini in un mondo in cui qualsiasi giornale apre i
Per il giornale guardi o in qualsiasi ora del giorno apre la schermata del computer sembra che ci sia solo e soltanto oggi o durezza difficoltà sofferenza in realtà spuntano come una margherita sulle rocce
Beh i momenti momenti di felicità belle storie ecco ne abbiamo immaginato che festa leggi in queste ventitré se ne potesse essere il luogo in cui queste storie vengono raccontate questi indizi di felicità vengono raccontati
E ci siamo assunti l'onere e l'ambizione di provare a unirli Walter raccontaci anche tu da cosa nasce il tuo docufilm
E dicci se condividi l'idea che effettivamente c'è una sofferenza un dolore una infelicità diffuso e dilagante che
Alla quale però non possiamo concedere più spazio di quella che è
Allora intanto grazie ad Andrea che mi aveva scritto più volte suo Zappa rubano una cifra per perché venissi e grazie a tutti voi perché in effetti la serata
Meriterebbe altra altra condizione ambientale
Dunque l'idea del film mi è venuta quando ho girato l'altro film nel film sui bambini
A un certo punto in quel film ho intervistato un bambino da un insieme a Francesco
Al quale ho chiesto
Che cosa di suggeriva la parola futuro
Lui mi ha risposto per me futuro la parola bellissima e già questo mi era piaciuto
Poi gli ho chiesto se lui vedeva i telegiornali e lui mi ha risposto che non li vedeva e con la immediatezza agli anni le persone davanti bambini in particolare che non fanno tanti giri di parole
Mi ha detto non li vedo perché permesso non solo tuoni fulmini e saette
Allora la percezione perché diciamo bambini da un estraggono il DNA delle cose no come se sport Cuasso la la natura delle cose per per andare all'essenza
L'idea che un bambino vede ai telegiornali e ne tragga un'immagine di tale cupezza col buio sostanzialmente o comunque il pericolo è il la molla che mi ha fatto scattare la voglia di andare a capire se ci sono se è possibile essere felici voi adesso vedrete il film saremo molto breve anche appunto per ragioni di temperatura
E vedrete come inizia il film il film inizia con una diciamo contestualizzazione
Delle testimonianze che voi vedrete dopo
La domanda che mi sono fatto è è possibile essere felice in questo tempo
Se voi veramente io adesso venendo qui guardavo come facciamo tutti come qualcuno sta facendo e che adesso le notizie che scorrono sul computer sulla il padre sulla il fondo dove diavolo volete
La stragrande maggioranza sono notizie che raccontano paure
Minacce no pensato in questi giorni la malaria il tifone
Certe forme di violenza
Viviamo in una condizione paradossale perché probabilmente dovremmo essere la generazione intendo dire quelli che sono sulla terra in questo momento
Più felice della storia dell'umanità perché i nostri nonni hanno fatto due guerre mondiali
è nostra e non avevano i bagni comuni non c'era l'acqua calda sfida lavano i panni con le mani posso continuare non c'era lavoro lascia l'analfabetismo c'erano malattie che oggi sono curabili si viveva molto meno posso continuare per un'ora a dire tutte le cose che sono migliorate oggi
Eppure
Mentre generazioni precedenti avevano una grande energia e perfino una grande allegria
Persino quelle che hanno vissuto la guerra oggi ha ragione Andrea
Oggi la percezione che abbiamo e di un clima di cupezza di paura
Qualche caso di odio
E comunque di deriva individualistica
E come se fosse sparito la bellezza delle cose che si fanno insieme anche politica anche in politica
E se sparisce la bellezza delle cose che si fanno insieme ciascuno di noi nessuno
Sì poi c'hai dodici mila amici centoventi mila amici su Facebook non so dove
Però
Però poi è una categoria che gli psicanalisti delle nuove tecnologie giustamente si applicano a immaginare come sarà il mondo intanto avremo tutti dei pollici giganteschi via qui a qualche generazione perché forza di di spingere sulla sulla tastiera
Ma
La definizione di questa di questo diciamo tempo dal punto di vista sì catalitico è soli insieme cioè una condizione di grande solitudine
Che però si svolge in una apparenza di colleganza
Ciascuno è solo ma si è soli insieme sono tante solitudini insieme
Lo si vede l'olio ieri sera hanno raccontato oggi pomeriggio a Bologna ieri sera ero a Milano
Mi hanno invitato a parlare prima del
Il concerto che hanno organizzato a Milano per il cinquantesimo anniversario del lavoro degli Inti Illimani è già stato altre siano passati cinquant'anni da quando vinti rimane si sono formati faceva impressione
Però
Sono andato lì ho parlato ho capito che le persone che stavano lì davanti non avevano un clima reduci lista Ceccon poi quando hanno cominciato a a cantare pueblo Unido Camassa Ravel sito probabilmente tutti si son sentiti di quarant'anni più giovani
Ma c'era qualcosa di diverso c'era un un bisogno di ritrovare passione
O persino di ripensare alla passione di sosta
Perché oggi viviamo paura e non speranze dedichiamo solitudini e non dimensione comunitaria
E in questo io sento una grande responsabilità della politica
Che invece dovrebbe essere proprio questo dovrebbe essere lo strumento attraverso il quale le persone si incontrano hanno piacere di stare insieme divide l'insieme delle esperienze di fare insieme delle battaglie
Anche perché non è un momento semplice su scala mondiale lasciamo stare le nostre vicende italiane
Ma su scala mondiale i pericoli di varia natura da quelli ambientali a quelli geopolitici sono molto elevati se la politica non sarà in grado di interferire positivamente con la direzione che queste tendenze sembrano avere i rischi sono molto elevati e l'assenza della politica lascia il campo alle suggestioni emotive delle quali Andrea parlava
Bisogna stare attenti perché
Ci sono stati dei momenti storici in cui emotività e paura hanno prevalso sul ragione speranza
E sono tutti finiti molto male molto male
Io ricordo sempre a tutti noi che Hitler è andato al potere con il consenso dei tedeschi
E Mussolini è stato per più di vent'anni alla guida del nostro Paese col consenso degli italiani
Salvo quelli che avevano capito come le cose sarebbero andate essi erano coraggiosamente impegnati nella Resistenza
Ma hanno erano dei dittatori Stalin dello stesso
Ci sono in questo momento altri dittatori
In altre parti del mondo
Che godono di consenso comunque godono dell'assenza di coraggioso dissenso e questo consenso è prodotto spesso nelle dittature dalla paura
Che cosa fa un dittatore quando è in difficoltà epoca una paura spesso un amico esperto
No lo vediamo anche in questi giorni varie varie forme no in vari posti del mondo
Allora io ecco quello che veramente cerco di dire da anni è proprio questo stiamo attenti perché
è un momento straordinario dal punto di vista delle possibilità ma come tutte le fasi di transizione delicata e nella storia umana
Può andare in una direzione o nell'altra
Se prevalgono il fegato
E la rabbia
I rischi sono molto elevati per cui anche questo Fini come vedrete è il racconto di altre possibilità io non ho chiesto alle persone se sono felici
Se qualcuno chiedesse a me sei felice non saprei rispondere se qualcuno mi chiedesse come io ho fatto ci sono stati dei momenti tra autorità in cui sei stato felice allora una risposta non saprei dare la felicità non è una condizione un'esperienza parziale momentanea
E in generale lo vedete dal film è un'esperienza di condivisione
Solo i fessi son felici se si guardano allo specchio
La felicità è sempre un'esperienza di Dolo di scambio
Di acquisizione da parte dell'altro
Di accettazione dell'altro poi alla fine vedrete
Che tutto questo film fino all'ultima testimonianza che per me è la più
Bella io eravamo io lo due operatori del fonico quando abbiamo girato l'ultima intervista che voi vedrete
E piangevamo tutti
L'intervistato e noi io peraltro è una storia che avevo sentito molte volte ma ogni volta che la sento piango
Perché si tratta di un un sopravvissuto di Auschwitz
Persona meraviglioso a proposito della rabbia
Entrato bambino nel campo di concentramento con la madre il padre e la sorella
è tornato solo lui
Ed è la persona più dolce che io abbia mai conosciuto in vita mia
Quando noi abbiamo le rabbie per certe fesserie abbiamo sempre ricordarci
E relativizzare e questa persona a me ha detto io sono contento
E quando mi ha spiegato perché era contento era contento perché raccontava agli altri
Perché trasferiva la sua terribile esperienza ad altri e trasferendola
Sapeva di fare in modo che non si sarebbe ripetuta la sua felicità era il dono
è molto più bello fare un dono che riceverlo nella vita
è molto più bella la gioia degli altri della propria o se volete con un massimo di come posso dire di egoismo immaginabile di sano agonismo la tua felicità la felicità degli altri tu sei felice perché hai reso felice è un altro che è una forma sublime di egoismo
Che confina con il totale disinteresse
E allora ecco se in questa festa che voi avete giustamente dedicato alla bellezza non dobbiamo smettere di pensare che le persone siano belle
Io all'idea che questo Paese sia come come emerge da certi Twitter da certe
Beh esternazioni da certe dibattiti politici
Non mi rassegno questo Paese è fatto di persone molto diverso
Molto diverso ecco una grande
Quantità di domande di interrogativi di attese io penso che la politica dovrebbe cercare di incontrarle il più possibile anche di rispettare il fatto che possano avere oggi una specie di disincanto disamore
Se le persone si allontanò dalla politica
La politica non può pensare che sia colpa delle persone
Deve andarle a cercare a uno a uno
Ai
Hai detto
Molte volte la parola politica ci arrivo perché vorrei farti due sollecitazioni due domande una verso e una dopo sempre tenendoci un tempo limitato di di chiacchierata prima di arrivare a recuperare la questione politica che mi sta moltissimo cuore
Mi soffermo secondo sulla felicità Nye raccontata l'hai declinata utilizzando alcune delle parole che abbiamo immaginato anche non utilizzato
In questo primo scorcio di festa quando la sera dell'inaugurazione
Davanti a sei mila persone
Abbiamo deciso di rinunciare al classico taglio del nastro e di invitare Giusi Nicolini a raccontare la sua esperienza di sindaco di frontiera che aveva provato a restare umana di fronte ai flussi migratori
Lo abbiamo fatto in onore della bellezza del gesto umano no della capacità di essere generosi senza comunque minimizzare le istanze e le Paure che attraversano le nostre comunità
Abbiamo immaginato questa festa che è popolata da una comunità di quasi cinque mila volontari perché che sono quelle persone
Che hanno quel cuori inquieti che non riescono a rinunciare alla felicità e sanno benissimo che la nostra felicità non può essere a scapito della felicità degli altri
E che insomma hanno ancora in testa quella dimensione di felicità come momento collettivo
Ma ti chiedo
Può essere
Dal momento che io condivido contee che la felicità non è mai un approdo definitivo ma eh che felicità anche il percorso che noi facciamo
Felicità è avere un obiettivo verso il quale tendere felicità è un traguardo che ci possiamo dare come individui e come collettivo può essere
Che siamo meno capaci di pensare alla felicità perché nella nostra società attuale abbiamo anche perso la dimensione della prospettiva
Cioè viviamo qui è oggi avendo rinunciato a una prospettiva ma attenzione avendo rinunciato ed è ancora peggio forse perché da questo discende poi l'altro
Avendo rinunciato a un progetto culturale
Noi parliamo per atti che si concretizzano e finiscono nell'immediatezza
Ci siamo dimenticati invece che tutto quello che facciamo dovrebbe stare dentro a un percorso che noi ci vogliamo dare di prospettiva e dovrebbe essere quindi cultura dovrebbe contribuire a formare quella cultura immanente
Che emerge dalla relazione che instauriamo con gli altri e che cita una prospettiva una visione un indirizzo di medio-lungo periodo
Noi forse abbiamo perso questa dimensione della prospettiva e il fatto che viviamo schiacciati nell'oggi e quindi solo delle azioni che compiamo che si esauriscono nel minuto stesso in cui le compiamo forse abbiamo perso anche l'idea di una felice di felicità come prospettiva
Sì tu sai che io uso un'espressione per per per dire quello che tu hai appena detto cioè il presidentissimo
Cioè
La mia impressione è che
Lo spirito pubblico sostanzialmente suggerisca
Di fare una doppia operazione da un lato di rimuovere il passato
Passato viene considerato roba per fare i vecchi
Per per per cimiteri di auto arrugginite per usare espressioni di Albino
E e dall'altro
Per avvelenare il futuro cioè dire sostanzialmente che il futuro
Minaccioso
E che l'unica cosa da fare dunque vivere nel presente il presente di che cosa ha fatto
Del consumo
Del consumo di tutto come unica forma di appagamento se tu dai un passato e non hai un futuro cos'è che ti dà soddisfazione nel breve il consumo
Il consumo di qualsiasi cosa non solo il consumo nel senso dell'acquisto ma anche il consumo delle relazioni umane
Di quelle affettive e sessuali tutto viene diciamo giocato sul sul breve periodo
Questo toglie fiato la società nel senso che toglie la prospettiva le toglie
Faccio un esempio se tu hai un telefonino
E il telefonino non si accende
O il telefonino non trova le tattiche come si dice
Perdi la brocca
Così alla società tutto subito anche in politica tutto subito
E badate che questo tutto subito rischia di andare in conflitto con la democrazia
Perché la democrazia non è tutto subito la democrazia il processo
Il processo comporta perché la decisione rispetti anche le opinioni degli altri
Tutto subito significa che uno decide
E se lo stiamo attenti i postulati
Psicanalitici di questa società ci portano verso quella prova
Quindi una società senza prospettiva ridotta nell'ambito delle ventiquattro ore di ventiquattro ore occupate da un bombardamento di informazioni che tu hai la possibilità di consumare solo superficialmente perché non ha il tempo di approfondirle e al tempo stesso un bisogno di decisione che corrisponda alla velocità generarono una domanda di carattere autoritario
Tanto è vero che stanno venendo fuori delle forme di democrazia autoritaria
Paesi nei quali votare si vota i partiti ci sono ma decide uno solo
E questo è
Se non stiamo attenti è un rischio che poi si poco
Faccio questa terza e ultima sollecitazione o altri
Questione politica
Questa è una festa di partito
Io ho l'onore da quattro anni di rappresentare la comunità politica dei del Partito Democratico regimi de quindi è giusto affrontare di petto di fronte a chi
Frequenta il campo vuole quindi guarda al Partito Democratico con speranza le questioni che non ci stanno bene
Da ex ragazzo di trentanove anni
Che ritiene che la politica vada fatta non per la gestione del potere
Ma per cambiare il modo con cui le persone guardano le cose
E quindi sia profondamente connessa dei processi culturali e io faccio sempre questo esempio
La legge sulle unioni civili è un atto amministrativo se non ci fosse stato un percorso trentennale precedente che ha cambiato il modo con cui le persone guardavano l'omosessualità tu a quell'atto amministrativo non ci sa dire sta arrivando quindi la politica vista da questo punto di vista fare in maniera che le persone guardino diversamente possibilmente medio da una prospettiva diversa e migliore alle cose
Con queste premesse
Non nascondo da questo palco
La delusione per il momento storico che la politica sta attraversando
Tutta schiacciata nel dibattito sull'attualità
E in particolare la delusione per la sinistra il centro sinistra
In questa particolare fase storica
Che all'inizio degli anni due mila governava quasi ovunque
Che vent'anni dopo è all'opposizione quasi ovunque e che ancora una volta in segue la destra che è diventata quella che alla fine degli anni Novanta ci parlava di globalizzazione
E oggi è quella che ci dice che dovremmo fare l'esatto opposto antiche come sinistra come centrosinistra ma non italiana europea mondiale
Riuscire a mettere in campo
Un linguaggio nuovo e diverso che non sia all'inseguimento della destra che ti dice no alla globalizzazione torniamo i muri
E noi non sappiamo come rispondere ma inseriamo non riusciamo a costruire una prospettiva diversa che ti dice no la globalizzazione è un bene
Ma avendo conquistato che è un fattore umano e non più ineludibile e quindi governabile
Guardiamo la qualità di quella globalizzazione
Non ritieni anche tu
Che in questa particolare fase storica
La parte politica alla quale guardiamo e per la quale iniziamo e nella quale crediamo potrebbe avviare un'occasione storica
Per fare politica in maniera alta e nobile e forse rischia di perderla
Non so perché per quale somma di difetti ma che però rischia di perdere sussidiario come occasione
Ma tu sai che si sono robot parlo poco
Perché ho fatto una scelta di vita di uccelli un certo tipo
Però le poche volte che ho parlato esattamente cercato di richiamare l'attenzione su questo cioè
A me pare che questo sia un momento storico per le ragioni che dicevo prima molto delicato
E che se non stiamo attenti
La possibilità diventa pericolo
Ho detto prima le condizioni della società moderna sono condizioni
Che sono anche il prodotto delle nostre battaglie gran parte di quello che è accaduto il prodotto delle battaglie tu hai citato un caso ma se ne possono citare tante
Ora noi spetta il compito che il compito storico della sinistra in tutti i passaggi di fase dal fondo
Per me quello che sta accadendo è paragonabile alla rivoluzione industriale inglese con la rivoluzione industriale inglese nacquero le fabbriche
Nacquero le classi sociali una partiti del Novecento oggi stanno sta succedendo qualcosa di analogo come dimensione come portata anzi se volete per la sua pervasività nella coscienza delle persone qualcosa di ancora più diffuse
Che per esempio fa passare dalla nasce dalle classi sociali e la scomposizione delle classi sociali
Il segno di questo tempo il segno della precarietà della vita e e delle relazioni e del lavoro e dunque della ricchezza e dunque della fiducia nel futuro
La vita delle generazioni precedenti era fatta di studio lavoro famiglia attenzione
Ditemi adesso per un ragazzo che ha venticinque anni quale di queste condizioni è certezza lo studio
Poi
Il lavoro è certezza la famiglia Primo ci riesce a mettere la sua prendere una casa secondo la famiglia sta in piedi regge
La pensione
Come si può pensare che un ragazzo di oggi abbia come posso dire le stesse condizioni
Antropologiche delle generazioni precedenti
Allora alla sinistra spetterebbe esattamente questo compito quello di
E riuscire a far sì che questa grande messe di opportunità di cui l'umanità dispone in questo momento
Venga
Declinata secondo dei valori che sono valori di giustizia sociale di equità di inclusione di civiltà diritti di ambiente eccetera
Non esistono più destra e sinistra io ho sempre ritenuto questa una fesserie
E penso che Trump si spia in carica Ando di ricordare a tutti noi qual è la differenza tra destra e sinistra in ogni campo
Sta cancellando ad uno ad uno le decisioni di Obama dall'ambiente ai migranti a tutto il resto ecco la differenza tra destra e sinistra interesse particolare o interesse generale
Ma a sinistra si deve vedere in
Per i suoi valori non deve essere timida
Non deve avere l'imbarazzo non deve pensare che il modo migliore per restare al mondo sia mutare se stessi a sinistra vincesse naturalmente la sinistra riformista la sinistra democratica la sinistra
Insomma della quale noi siamo figli è parte
Però si deve vedere
Sì devi vedere la la la la nettezza la chiarezza la limpidezza
Di un disegno che in primo luogo un disegno di valori
Io non ho mai creduto all'idea che
Finiti
Finito il Novecento siano finiti i valori e che i valori fossero solo dentro l'ideologia anzi
Facemmo nasce il Pd per questo
Io ero convinto che finite le ideologie che si potessero liberare fino in fondo i valori perché l'ideologia li comprimeva no e in qualche modo li devi amarlo anche valori migliori
Senza l'ideologia
I valori potevano risaltare in tutta la loro bellezza
E penso che questo sia il nostro compito ci c'è la possibilità di armonizzare la rivoluzione scientifica tecnologica la globalizzazione nel segno della promozione della qualità umana
O c'è il rischio che invece diventi pollice su pollice giù
Che diventi una forma di moderna barbarie uso un'espressione
Una persona che parlo qui tanto tempo fa
USA
C'è questo rischio
è però come sempre la storia
La sinistra c'è dai tempi della rivolta di Spartaco contro lo schiavismo per questo e non è che c'è peraltro
A sinistra c'è per fare in modo che in ogni momento della storia un certo sistema di valori possa prevalere sull'altro
Però si deve vedere deve diventare attraente deve diventare caldo deve motivare appassionare e trasmettere energie a milioni di persone deve far ritrovare gusto la passione e la bellezza della politica
Questa è la sfida per me è una sfida che normalmente affascinante
E penso che lo strumento che abbiamo costruito potrebbe essere utile per questo però appunto deve avere sicurezza orgoglio disse e deve sentirsi una comunità da soli anche in politica
Diciamo il rischio è di non andare molto lontani bisogna andare insieme poi si può perdere si può vincere però insieme perché un partito un movimento
è un'esperienza collettiva non è mai un'esperienza individuale io svolto funzioni di leadership l'ho sempre cercato di svolgerle qualsiasi cosa facessi
Nel senso della promozione
Credo che questa idea della politica quella che poi in fondo no perché delle persone in questo momento stanno preparando dei tortellini non è che prepara i tortellini perché pensano che poi diventeranno consiglieri regionali io o deputati mio
Preparo i tortellini perché pensiamo che in questo modo da un lato possano dare una mano ad una causa collettiva nella quale credono e dall'altro lo dico molto prosaicamente perché è bello stare insieme agli altri a fare i tortellini
Semplicemente il cervello a fare qualcosa insieme ad altre persone
Alla fine un soggetto politico un partito ma qualsiasi cosa una parrocchia una squadra di calcio una classe scolastica
Hanno un senso solo se vivono delle esperienze collettive nelle quali ciascuno esse stesse non è che stiamo parlando della diciamo dell'annientamento nel noi dell'io ma stiamo parlando di una dimensione collettiva che è l'unica entro la quale si può vedere la bellezza di ciascuno di noi ciascuno di noi è portatore di idee e di valori di pensieri di fantasie di sogni
L'uno diverso dall'altro
Bisogna costruire ad ogni livello delle case talmente a collega accoglienti da fare emergere queste diversità se non lo si fa questa diversità si sparge l'anno fino a essere del tutto impercettibili invece a bellezza del mondo e di essere in arcobaleno e non di un colore solo le cose di un colore solo a me hanno sempre fatto paura quale che fosse il colore ho sempre preferito il colore in più più ricco vasto e differenziato possibile e se non si passa da quella cura dall'ago in fondo
Il confine della cruna dell'ago proprio tra un colore solo con l'arcobaleno quella che può far viaggiare l'umanità verso l'arcobaleno e la sinistra e non da oggi
Conferma grazie che lasciamo a commuovermi con
Il docufilm indizi di felicità e ringraziamo davvero di cuore Walter Veltroni per la sua presenza festa Reggio che impreziosisce tutto il lavoro che stiamo facendo in queste ventitré sere per quanto ci riguarda
La generosità l'abbiamo assunta come imperativo morale su quella strada continueremo ad andare grazie va