Intervista ad Alfredo D'Attorre su Giuliano Pisapia, sul decreto "salva banche venete" e sulla fine del Patto del Nazareno

Radio radicale siamo con al freddo da Torre di ambiti articolo uno m tipi per capire che cosa sta succedendo
Sia nella strategia nei confronti del del Governo che del
Dire di di campo progressista allora voi avete fatto un una direzione in cui mi sembra avete messo un po'in discussione il ruolo di Pisapia è così o ci sbagliamo no
Non è così il della direzione in continuità con l'iniziativa del del primo luglio l'obiettivo è quello di costruire
Con Pisapia e altri non soltanto la lista elettorale ma un progetto politico a un soggetto politico la linea ieri ha detto che si va avanti su questa direzione
Naturalmente per fare questo occorre che articolo uno sia in campo che metta tutta la propria forza a disposizione questo processo
Che questo processo abbia anche caratteristiche democratiche per la scelta del nome del programma dei candidati dei gruppi dirigenti ed è una sfida rilanciamo sia quanti ancora rimangono tra mille incertezze nel PD
Sia alle forze di altre forze di sinistra che vogliono misurarsi diciamo con un programma di di governo e quindi mi riferisco a possibili a sinistra italiana
Apriamo subito un confronto sui punti programmatici decisivi a partire dalle idee che Bersani pensati hanno lanciato il primo luglio
E su questo si va avanti nelle nelle prossime settimane il punto qual è non fare il solito cartello elettorale
Ma dare l'idea la realtà la certezza di italiani che stiamo costruendo qualcosa di più solido destinato a durare
Sul Governo qual è la vostra opposizione allora voi avete diciamo criticato duramente questo decreto sulle sulle banche
Venete proprio nello stesso momento in cui Renzi diciamo sta andando a testa bassa mi sembra contro a il Governo allora siete uniti separati per colpire insieme
Ma a testa bassa controllo dato che l'hanno resa al Governo tosto in continuità con tutto quello che era in sé ha fatto a partire dal
Dal dalla sua composizione
Renzi ha fretta di tornare a Palazzo Chigi quindi da questo punto di vista chiaro naturalmente inizia a nutrire anche qualche gelosia nei confronti di di di Gentiloni
Però hanno i questi aspetti diciamo psicologici naturalmente interessano fino a un certo punto il problema è quello che il Governo fatta di italiani
E sulle materie decisive dal lavoro alla la sanità le pensioni all'economia
Non mi pare che ci siano grandi segnali di di cambiamento c'è stata una scelta grave sui voucher che abbiamo denunciato che ci ha portato a non votare la la la fiducia
A denunciare anche la allo strappo grave che si è compiuto compiuto sul piano democratico togliendo i cittadini la possibilità di votare il referendum
E adesso siamo di fronte ad altri provvedimenti ci convincono molto poco a partire da questo sulle banche su cui nel merito ci portate la fiducia ci sarà la scelta qui e al Senato soprattutto di diciamo non aprire un'avventura perché è evidente che il il voto contrario alla fiducia
Rispetto alla situazione che si è determinata rischia di aprire scenari imprevedibili e anche per il sistema finanziario italiano
Ma diamo un giudizio severissimo sul modo in cui il Governo ha condotto tutta la vicenda banche una soluzione sbagliata inadeguata che tra un enorme regalo a un unico gruppo bancario
Che non mette in discussione l'impianto del del delle regole europea in maniera strutturale
Che rinuncia a quello che andava fatto cioè l'intervento pubblico diretto che sarebbe stato anche molto meno costoso in prospettiva per i contribuenti italiani
E che tra l'altro ci lascia una condizione in cui ne scegliamo la strada peggiore
Si consentirà alla Germania ad altri partner europei di dire di no in definitivamente anche alla tutela la garanzia europea sui depositi
Quindi una soluzione che ci vede molto contrari anche perché c'è stata l'indisponibilità a discutere anche emendamenti su punti specifici come
L'interdizione perpetua dai pubblici uffici per
I responsabili di questi disastri
Poi c'è un tema di prospettiva settembre la manovra economica su quello presenteremo le nostre idee evidente se
Il Governo continua avanti su una linea di continuità non non credo che ci potrà essere più il nostro sostegno nel libro che Renzi aveva pensato per le elezioni anticipate
è scritto che a Roma rompere il patto del Nazareno estratto D'Alema con un patto segreto con Berlusca le logistica
Ma è un patto segreto con Berlusconi e poi viene immediatamente riferito da Berlusconi a Renzo evitare abbastanza poco segreto
Semplicemente Ezia Bersani sia D'Alema sia altri avevano riferito ai diversi interlocutori politici innanzitutto Renzi coi il Segretario di altre forze politiche l'opinione di tanti di noi all'epoca nella sinistra PD
Che eravamo disponibili a votare candidature di alto profilo come quelle o di Sergio Mattarella che poi la scelta che è stata fatta che ha visto il nostro convinto sostegno nel del voto segreto
Sia quella eventualmente se fosse stata fatta di Giuliano Amato è questa la realtà dei dei
Dei dei fatti tutto molto trasparente ringrazio ringrazio Alfredo dottore di articolo una mediti