Conferenza stampa di presentazione della ricerca "Smart cities quali impatti sulle città del futuro?"

Perfetto allora buongiorno ma un pomeriggio e benvenuti alla sala stampa della Camera
Per
Il nostro incontro
Incontro conferenza stampa presentazione
Di questa ricerca che si chiama Smart siti quali impatti sulle
Città del futuro
Nella prima presentazione quindi è il primo momento nel quale questi dati questa ricerca che è stata
Attuata messe in atto dal digita trasforma esce un istituto che è una realtà
Relativamente nuovo anche se un anno di vita nell'era digitale equivale come per il preliminari sei sette anni a sette anni si adesso
Esitava dire come per incarichi che non volevo che il paragone sembrasse una gara esige manco li cani in ma il
Insomma che cose o il Presidente Stefàno Epifani gita meglio di me che cos'è questo
Istituto che comunque unisce un po'di campioni delle digitale italiano
Ovviamente con il supporto in questo caso di
Per questa specifica ricerca di un'azienda importante come Cisco ma
Come supporto anche di altre realtà
Del digitale anche realtà associative aspetto del dell'istituto pare era Stefano Epifani al quale darò subito la parola ringraziandolo per la
Mi averci stimolato a a lavorare per organizzare questo nostro incontro perché
Credo sia importante continuare a riflettere su questo tipo su ciò tutte le declinazioni possibile digitale
Che non è più una novità ma è un fenomeno ormai diciamo
Consolidato e quindi quel po'di storia e questi pochi anni che AKP valgono a molti anni di più
Credo che adesso possono consentire di cominciare a fare dei primi bilanci poter valutare le cose che funzionano e quelle che non funzionano come
Vedremo poi parlando della ricerca e riorientare sia le politiche
Proprio delle istituzioni ma anche
Da un lato la consapevolezza
Degli attori e digitale d'altro lato ha consapevolezza e tutte le persone riescono convinto chiudo che essendo essenzialmente questa trasformazione di natura culturale prima ancora che
Tecnologica che coinvolge la vita di tutti noi allo nella consapevolezza di tutti gli attori in gioco stava gran parte del fatto di farcela tutti insieme
Quindi o terminato nel mio incipit iniziale compiacere appunto a processo stesso Epifani il Presidente del digita trasformi chavisti tuttora il i beni nuovamente il benvenuto e il non deve ma anche l'onore di dare calci Manzo nostro incontro
Grazie onorevole Palmieri come mi piace in queste occasioni ufficiali torniamo a lei dieci anni che si torna che si torna i relativamente al lei
E grazie a tutti voi per per essere qui
Riprendo dalle ultime parole di Antonio passerei alle quote più sociale tu riprendo le ultime parole di Antonio
Che dice dobbiamo costruire momenti di incontro che se in qualche modo interdisciplinari e multidimensionale aggiungerei perché è proprio l'elemento che ha dato il si il il la alla nascita del dell'istituto
Il digital trasforma esce l'istituto non è altro che un punto d'incontro tra esperienze diverse io dico sempre che nasce un po'con una barzelletta degli anni Ottanta perché a valle del fatto che ho sentito parlare di trasformazione digitale in tanti contesti ogni volta che sento parlare in funzione del contesto cambia
Il significato di questo termine e quindi se se ne parla tra ingegneri esce fuori una trasformazione digitale se se ne parla tra architetti nasce un'altra
E in poi alla fine cosa sia questa trasformazione digitale non esce mai fuori
Al che appunto come dicevo provino ottica barzelletta mio tanto presso l'ingegnere un architetto un urbanista nello specifico un un economista un informatico ci siamo messi insieme abbiamo abbiamo comincerà buttarli dall'aereo come si facevano le famose barzellette ossia abbiamo cominciato a ragionare assieme perché perché la trasformazione digitale è un fenomeno di cambiamento di senso per interpretare il quale non possiamo non avere un approccio multidisciplinare e multidimensionale
La trasformazione digitale digital trasforma esce o non è semplicemente l'applicazione dell'informatica
Ai processi questa cosa già la facciamo da un po'di anni da da qualche decennio la trasformazione digitale quel momenti in cui l'information technology entra nella società e mi cambia la struttura
Perché quello acquistiamo assoluta assurse assistendo oggi è un vero e proprio cambiamento di senso delle cose quali che siano queste cose la tecnologia persone la società il business
Per comprendere questo cambiamento abbiamo bisogno tutti quanti ognuno dal suo settore disciplinare di fare singolarmente un passo indietro per farne tutti insieme qualcuno avanti
E da qui nasce appunto all'Istituto che da una parte aggrega alcuni attori del dell'Accademia qui abbiamo alcune delle più durevoli fondatori del dell'istituto Alberto Marinelli e Maurizio Carta poi si presenteranno
Da soli dall'altra abbiamo le aziende nel mondo l'information technology Cisco per che per prima devo dire ha creduto nelle potenzialità dell'istituto ma anche strutture come come Google Facebook che sono entrate
A far parte dell'istituto con l'intento di creare una piattaforma di discussione e di lavoro questo è il di Tito trasforma esce un istituto un contesto dove si possa ragionare in maniera aperta
Attraverso una dinamica che sia realmente multidisciplinare in questo contesto abbiamo cominciato a lavorare abbiamo cominciato a lavorare delle ricerche una delle prima era prima che la seconda che si chiude realtà e questa sulle sulla Smart City
Ricerca sulla sbalzi di che parte da una serie di considerazioni
La principale delle quali è quella per cui disfarsi di se ne è un po'come il sesso per gli adolescenti cioè tutti quanti ne parlano e in realtà nessuno lo fa tutti quanti pensano separando meglio qualcun altro in altri termini
A me stessa siti le vediamo
Parliamo spesso dei vantaggi delle smart c.d. parliamo spesso di reti ne abbiamo i rating delle smart siti ma dove stanno queste Smart City
E ci rendiamo conto che le Smart City si stanno sviluppando ma si stanno sviluppando in maniera molto meno strutturata di quanto si pensi molto meno progettuale di quanto si pensi guida della da ragazze sono più sociali che non come dire top down
E in questo senso abbiamo già dei casi di studio di casi di studio che ci insegnano cosa fare
E proprio qui mi fermo perché da questa considerazione parte la nostra ricerca quando ci siamo seduti intorno a un tavolo con pro loco Maurizio ed Alberto per ragionare di cosa si poteva fare per dare un contributo che non fosse in qualche modo
Come dire di di pragmatica a questo tema ci siamo detti che facciamo gli analisti dei casi l'analisi dei successi siamo sicuri che i successi ci insegnino davvero qualcosa senz'altro un successo una best practice ci insegna che qualcosa si può fare
Ma la realtà che soprattutto in un progetto complesso una collina Smart City ogni progetti replicabile unico e di conseguenza se è vero che le best practice ci insegnano che qualcosa è possibile
Per probabilmente la strada migliore per comprendere cosa fare e capire cosa non fare e quindi partiamo da ieri sale cioè partiamo dagli errori
Tradotto in una dinamica un po'più accademica facciamo analisi dei rischi e quindi le notifichiamo analizzando i progetti Smart City quali sono gli errori da non fare perché se è vero che ogni progetti replicabile quindi ognuno fa bene a modo suo è altrettanto vero che tutti sbagliamo allo stesso modo
Quindi quando dobbiamo riflettere su quali sono le cose da fare per costruire un progetto Smart City probabilmente la cosa che possiamo fare e comprendere quali sono le dinamiche di abbattimento del rischio
E farlo vuol dire capire che la Smart City è una struttura
Persona Tura multidimensionale perché si affastellano sulla dimensione la Smart City senz'altro a dimensione tecnologica ma la dimensione organizzativa una dimensione relativa la visione una dimensione relativa al coinvolgimento dei cittadini una dimensione economica
Queste dimensioni se vengono visti in una maniera tradizionale rischiano di rimanere di classe cioè dei silos ognuno separato dagli altri mentre per far funzionare un progetto dobbiamo renderci conto che dobbiamo
Come dire uscire da queste scatole progettuali dobbiamo rompere le scatole
E in qualche modo comprendere che il successo di un progetto Smart City dipende dalla nostra capacità di comprendere i punti di contatto tra le diverse dimensioni e per questo abbiamo fatto un lavoro molto complesso perché in diversi mesi
Di attività e qui devo ringraziare se fare falsariga organizzato e coordinato il gruppo di loro e delle sedute in prima i vede che lì seduti in prima fila
Il il plurale maiestatis ma come dire embedded a un un secondo individuo
E Stefania coordinato gli sforzi diciamo così
Di persone difficili da coordinare perché voi questo universali sono difficili da coordinare gli esperti di azienda fondi fisica coordinarlo Stefania con tenacia
Ha fatto sì che tutti questi attori coinvolti nella ricerca tutti quanti nell'ottica di fargli un passo indietro per fare tutti un passo avanti netto ok
Partiamo dal presupposto che non è vero che il mio settore e quello determinante per quindi non è la tecnologia che guidano nella sociologia che guidano psicologica guidano allo non e urbanistica che guida ma tutto quanto richiede un percorso coordinato
Abbiamo sviluppato una serie di Focus group interviste in profondità che ci hanno portato a costruire un modello di analisi del rischio che consente oggi
Hai project manager di delle delle città penso le città metropolitane questo mentre sta chiudendo la riunione del Comitato di sorveglianza del Po metrature peraltro questo modello
è stato presentato proprio proprio oggi
Dove appunto i project manager di questo tipo di strutture possano in qualche modo avere una sorta di bussola per comprendere quali sono i rischi che si corrono se non si tengono in considerazione sotto controllo le diverse dimensioni
Del problema dimensioni che come vedete sono riassunte in questa in questa info grafica ovviamente difficilmente leggibile in questa in questa sala e comunque potete poi eventualmente recuperare on line sono sei dimensione economica sociale e tecnologica la comunicazione della visione dell'organizzazione
Che in qualche modo contribuiscono a creare una vera e propria Singer print della città
Perché perché ognuno di queste dimensioni è strutturata in fattori di rischio fattori di rischio che I quali dobbiamo fare attenzione per comprendere se
Nell'assetto del progetto si è tenuto in considerazione la giusta dimensione
Costruire
La l'impronta digitale della propria città vuol dire comprendere quali sono le dimensioni di rischio che si sviluppano nella costruzione del progetto
Io visto che abbiamo poco tempo perché abbiamo abbiamo un'ora direi che al di là della la presentazione strutturate come le ho saltato a
A piedi pari
Mi mi taccio torneremo ovviamente a parlare della struttura della ricerca nel corso di questi di questi quarantacinque minuti che rimangono ma vorrei lasciare la alla parola Fabio Florio responsabile smaltiti di di Cisco che ovviamente a collaborato con noi per la costruzione della Della dice che peraltro una strana sponsorizzava la struttura
Grazie Stefan grazie anche per l'invito
Ma sì allora intanto devo dire una cosa che sin dall'inizio abbiamo proprio deciso di impostare insieme tutto ragionamento partendo da quelli che sono gli errori da evitare perché nostri lavori e stiamo lavorando sulla Smart City in Italia da tanti anni anche nel mondo
Se alla fine queste Smart City non si sono sviluppate non è forse più necessario andare a dire come bisogna farle ma capire che cosa finora ha impedito o ha rallentato la possibilità di costruirle diretti svilupparla
Eravamo anche un po'curioso di vedere i risultati della ricerca perché volevamo capire se questi risultati era veramente in linea con quella che era stata la nostra esperienza nel lavorare tutti i giorni con amministrazioni pubbliche centrali e locali quindi anche i vari Comuni Regioni Città metropolitane
E devo dire che con con anche siamo soddisfazione abbiamo visto che in effetti i risultati sono in linea sono Elia perché gli stessi problemi che non abbiamo trovato nell'arco di questi anni sono emersi dall'analisi e ricerche qui l'accorgimento dei vari esperti
E devo dire che ci sono delle cose veramente macro che sono in realtà
Ad accomunare in generale la trasformazione digitale perché
Come diceva Stefano modo più semplice per descrivere cos'è una Smart City è il fatto che si aprono trasformazione digitale a dei servizi che fino ad oggi magari di digitale avevano poco o niente no
E questo è il grande punto perché vuol dire rendersi conto che è necessario un cambiamento incremento importante in un cambiamento che comporta
Tanto incremento culturale
E che prevede il coinvolgimento inevitabile secondo noi doveroso di tutti i cittadini cioè non è possibile pensare una città con dei servizi costruiti senza che i cittadini siano coinvolti diventino parte integrante attiva
Nello sviluppo di questi servizi
Con un'equazione molto semplice sulla carta da da raggiungere ma complessa perché parliamo di città e cioè ridurre i costi
Migliorando la qualità dei servizi che vengono offerti cittadini stessi queste le questione difficile da da raggiungere ma
L'obiettivo di tutti perché altrimenti non possono decollare queste Smart City
Abbiamo anche ribattezzato come si scompone questo nome perché SMA si tira denota un concerto molto un pochino abusato no come termine
E parliamo più di servizi digitali il cittadino che deve in dono conto rendono anche l'idea secondo noi nel fatto che la digitalizzazione comporterà un miglioramento di questi servizi e obbligatoriamente la riduzione dei costi perché comunque esiste un tema economico importante
Un tema economico che alcun questo l'abbiamo sperimentato abbiamo vissuto anche partecipando a progetti importanti mentre l'Expo due mila e quindici piuttosto che il piano di investimenti che abbiamo in corso ormai da un anno e mezzo
E cioè
Che serva una collaborazione pubblico-privato perché altrimenti non si possono raggiungere questi obiettivi perché altrimenti non ci sono sufficienti investimenti quindi parliamo di
Coinvolgimento cittadino come dicevo prima
Di
Di rapporto pubblico-privato
E partiamo dal fatto che lo dico da azienda tecnologica che la tecnologia deve essere considerato uno strumento nella soluzione di di di di di questa rivoluzione digitale
è uno strumento che aiuterà e sta aiutando a introdurre e migliorare questi servizi ma non si può partire da tecnologia bisogna partire dei processi dalla cultura dalle persone
Perché solo così si può pensare di raggiungere un obiettivo sfidante come quello delle dei servizi citare il cittadino
Perché alla base esisteva anche un tema
Che in qualche modo emerso anche nella ricerca sta un po'annunciamo nel sottofondo e cioè
Che si stia recita e far evolvere servizio cita e molto complesso è un tema complesso soprattutto se poi si pensa a Civita di una certa dimensione come città metropolitane
Perché comunque
E ci vuole anche parecchio tempo
Ci vuole una visione creiamo un altro punto che verso la ricerca una visione che abbia anche un termine temporale un pochino più lungo non è un progetto che si risolve in sei mesi o in un anno c'era il fare cose dei servizi alla città vuol dire
Pensare in una logica di cinque dieci anni no come hanno fatto le grandi città europee e mondiali anche alcune città italiane hanno cominciato a fare
Vuol dire focalizzarsi anche con delle priorità
E dedicando risorse che vuol dire solo risorse economiche faccio un esempio su tutti molte città adesso stanno identificando dei ruoli specifici all'interno della propria Giunta ad esempio
Definendo l'assessore la digitalizzazione l'assessore la Smart City eccetera questo vuol dire prendere consapevolezza che questo tema importante e che solo dedicando anche tempo e priorità e risorse
Del delle del collega di quella disposizione è possibile raggiungere questo obiettivo
Quindi adesso anch'io visto il tempo se stretto chiudo che intatta ringrazio tutti per la partecipazione sono convinto che sia molto interessante entrare nelle pieghe di questa ricerca quindi
Immagino che avrete il tempo di entrare leggera per benino perché emergono veramente tanti fattori che fanno capire quel contesto e come si può arrivare al risultato grazie
Bene grazie grazie all'ingegner Florio
E adesso punto senza indugio perché
Smart City allora
Allora ha in sé anche il paradigma della velocità
Antico della pazienza
Però le due cose
Devono imparare andare insieme
Io do subito la parola professor Maurizio Carta che appunto come è già stato detto di tre membri fondatori del digita trasformi c'è un istituto ed è appunto ordinario di Urbanistica prevedere il suo
Punto di vista
Grazie onorevole Palmieri anche per l'invito e per aver organizzato insieme al mio Presidente questa questa iniziativa
Una delle prime domande che mi sono fatto quando Stefano mi ha coinvolto nella nella ricerca chiedendovi di a di approfondire in particolare questione della visione è stata perché io e avendo scartato l'amicizia come motivazione la seconda motivazione quella rilevante
Perché l'urbanistica più tradizionale le città come le conosciamo solo in questo momento il soggetto più resistente ad onta del nome SMA siti alla trasformazione digitale
Cioè nei fatti noi abbiamo un paradigma che diciamo posturale città come il luogo dove avviene questa trasformazione digitale dove a tre a terra l'Intelisano o intelligenza digitale e nei fatti le nostre città un impatto reale e quotidiano sulle nostre vite non lo lo manifesta ne abbiamo ancora città che sono figlie di un modello ottocentesco
Di un modello che localizza funzioni indipendentemente alla capacità di relazione dagli impatti dalle
Data l'influenza e quindi se
Diciamo questo questo rapporto è un rapporto deve partire dagli errori niente di meglio che uno che gli errori ha in casa propria cioè gli atti in quella disciplina che dovrebbe essere quella
Oggetto di maggiore trasformazione di maggiore salto di paradigma
Ed è così che noi abbiamo agito abbia cercato di capire
Quali sono i gli elementi che impediscono che davvero il progettare e gestire pianificare le città
Possa avvenire attraverso un utilizzo che non sia di tipo protesico della tecnologia perché in questo momento questo avviene ne utilizziamo
Tutto un sentimento è un universo molto ampi tecnologia immettendo in un corpo vetusti una modalità vetustà ecco per cosa serve avere una visione diversa una visione talmente diversa che
Tutti noi che lavoriamo nelle SMA siti siamo un poco allergici al termine ognuno di noi cerca di trovare probabilmente un termine diverso
Un termine che alleggerisca la dimensione retorica che la banca la che la parola ha assunto
Io le chiamo mente CT città home intatte proprio lavorando sulle modalità con cui la realtà home intatta ci restituisce una visione diversa più hard più ricca più abilitante la realtà
Io credo che il passaggio per le città i passaggi intermedi vision sia questo
Passare da una città tradizionale
Che somma lei ieri di tecnologia abilitante ad una città essa stessa abilitante
Si sia che il primo elemento che deve cambiare il modo con cui pensiamo le città
Il modo con cui localizziamo funzioni il modo con cui localizziamo i servizi lo stesso scrisse essi strumenti della progettazione delle città e non possono essere quegli strumenti puramente regolative che ancora informano la nostra disciplina urbanistica siamo l'unica nazione al mondo che nei fatti continua oggi
A progettare città intelligenti o meno residenti o no creative o o non creative con strumenti che sono figli del mille novecentoquarantadue perché di questo stiamo parlando
Il nostro il strumenti che poi lo sono in grado di
Conformare rimodellare lo spazio e le nostre città sono fermi al mille novecentoquarantadue quindi non sanno non saprà non sanno nemmeno che esiste una digital trasforma esce anche esiste
Esiste internet sono figli un mondo completamente diverso puramente regolativo di funzioni
Allora questo a
Il questo obiettivo
La nostra ricerca
Non soltanto mettere insieme imbrigliare diversi punti di vista ognuno di noi disponibile a fare un passo indietro per farne molto in avanti come diceva Stefano
Ma anche individuare in che cosa ognuno dei segmenti che compongono l'impronta digitale della C del della SMA siti debba essere debba agire
Su
Modifiche normative modifiche strumentali modifiche regolamentari per arrivare a quelle trasformazioni culturali cui parlavo l'onorevole Palmieri la questo se
Per per essere previa
Anche io
Se vogliamo individuare un
Un ruolo
Oltre quello puramente strumentale scientifico tecnico indispensabile di questa ricerca di questo rapporto per me è lo spartiacque che ci permette di passare dalla prima metà della scacchiera la seconda metà della scacchiera
Perché un quesito come Dio innovazione la metafora della scacchiera della prima della seconda metà e notava la ricordo a tutti noi
La scacchiere quella dell'imperatore coopta sesto secolo avanti Cristo imperatore indiano che
Volendo riconoscere un premio all'inventore degli scacchi che rinviano inchieste cosa volesse
E l'inventore degli scatti furbo molto più furbo dell'Imperatore il GIP ha richiesto un chicco di riso nel primo quadrante della scacchiera il doppio al secondo quadrante della scacchiera il doppio del precedente nel terzo dal terzo quante la scacchiera e così via
Questo è il ritmo con cui crescono le applicazioni le sperimentazioni e le pratiche delle Smart City nel mondo e anche in Italia
Un raddoppio costante quello che poi dato vita alla legge di Moore che conosciamo tutti cioè il raddoppio ogni sei mesi possa adesso ogni tre mesi delle capacità tecnologica della nostra informati
Bene l'imperatore Bouchta credette di aver diciamo fregato presso il riuscito a a ad mettere nel sacco il geniale inventore degli scacchi perché riteneva che tutto sommato insomma era gestibile
è finita la prima linea sono quasi mille mi chicchi di riso la seconda arriva un milione chicchi di riso la metà della scacchiera Riva quattro mila di chicchi di riso quattro quando qual è la nella prima metà la spiegati sono quattro miliardi di chi risorse volete quattro miliardi di pratiche crescenti sull'asma siti
Imperatore Bouchta capì che era stato preso in giro dal geniale inventore degli scacchi
Perché il passaggio alla prima metà la seconda metà significa sa dover gestire non più soltanto computare non più soltanto fare un indice di buone pratiche o una collezione di buone pratiche
Significa gestire un passaggio paradigmatico che che fa sì nella scacchiera che da quattro miliardi si passi arrivando alla sessantaquattresimo a casella
A diciotto quinti rioni di chicchi di riso
La produzione nel nel pianeta DD dire io sono un anno e raggiunto nemmeno un decimo di questa quantità una cifra incalcolabile
Allora passare dalla prima metà all'asta che a seconda metà la scacchiera significa passato una visione in cui noi
Elenchiamo computi amo segnaliamo buone pratiche o stigmatizziamo fallimenti ad una fase in cui gestiamo questa esplosione
Perché c'è l'esplosione continuerà la crescita esponenziale delle pratiche della tecnologia la riduzione dei costi la la per tu ora dei dati delle pratiche continuerà non ci basta più guardarle con la la seduzione che abbia avuto in questi anni dobbiamo gestirlo
Ecco perché è importante nomi se volete tanto il nostro rapporto
Ma il fatto che il rapporto veda una
Collaborazione di soggetti istituzionali soggetti scientifici e importante presentarlo qui presentando presentarlo di presentano lì dove
Un'attività una visione parlamentare possa contribuire a quel cambio di paradigma che non può essere anche che un cambio gli strumenti di normative ora non dobbiamo aspettare riforme normative alcune cose possono far normativa vigente
Però io credo che se non vogliamo essere sommersi dalle pratiche rimanere soltanto affascinati da esse
L'abbiamo bisogno di questo cambio di paradigma
Passando da una Smart City come locuzione ad una
Comunità intelligente vera e non con quella separazione che spesso utilizziamo Smart Cities and communities
Do le due cose sembrano camminare in maniera parallele non essere invece una grande trasformazione una grande metamorfosi
Di questo l'urbanistica straordinario bisogno perché tra le discipline che concorrono il nostro rapporto e quella che finora sembra più indietro perché arranca dovendo utilizzare strumenti puramente regolative non quegli strumenti generati ivi
Di cui abbiamo bisogno grazie
Io grazie grazie perché
Io che non sono architetto
Ne urbanista ora va preso un punto di vista sicuramente interessante quindi in quell'ottica che c'era prima
Stefano Epifani cioè nell'ottica del che caratterizza l'istituto cioè il fatto di mettersi mi un punto di vista diversi
Per arrivare una sintesi
Comune più avanzata per così dire allora inerenti verbalizziamo
Nel nostro ragionamento con Alberto Marinelli che è appunto un sociologo dei media e quindi porta un altro punto di vista arricchente sia per quanto riguarda l'oggetto in generale il tema delle
Smart City o come vogliamo chiamarle perché parto dall'esterno prossimo sia più il contesto è il nome tuo in tipici Bartók prestiti appunto porta un nuovo punto un punto di vista nuovamente arricchente
Grazie all'onorevole Palmieri e grazie a tutte le suggestioni che sono già arrivate perché io mi limito ad accogliermi alcune e a rilanciare con altre parole no su state usate delle parole che permettete sono moltissimo dal punto di vista del della professione
E degli studi che ho fatto senso rischio ma anche i chicchi di riso nel senso che chi ci diviso la la espressione più vicino al primo termine
Che volevo buttare in campo il termine volevo computer incappa complessità
La complessità e la totalità dei ricchi deriso la totalità degli eventi ed è un prodotto dall'osservazione della scacchiera o delle città o della
Per la nostra realtà perché i complessità perché abbiamo l'ambizione di come dire tenere sotto controllo la complessità trattando datti
E automatizzate do sempre di più questo tipo di processo per velocizzare hanno per rafforzarlo per
Consentire al processo stesso di farci vedere cosa che prima non vedevano associazioni imprevisti B sapete che tutti questa è una prima
è una priorità ricordati di qualifichiamo Bigon quelle scelte ma al di là di come li classifichiamo
E la nostra maniera intelligente distribuita per trattare complessità e questa è la prima
La prima soglia però andiamo a sbattere con una seconda soglia che
è ricondotta alla parola tempo
E che nella teoria i sistemi e sostanzialmente l'assassino dalla complessità nel senso che il tempo scioglie la complessità
Processuali Zandonà
La gestione degli orizzonti temporali però è un po'un bel problema adesso la butto in filosofia e sociologia ma vengo al concreto perché
Perché c'è una
Grandissima sfasatura dal processo decisionale e la rivendicazione immediata di bisogni
Allora tutto questo sovraccarica in maniera diabolica il mestiere di chi è costretto a
Pensare ad osservare a produrre a gestire processi e soprattutto veniamo
Alla comunicazione a raccolta questi processi perché poi
Questo il tipo di
Ragionamento che ho fatto sulla
Complessità sul tempo ma sul rischio come detto Stefano i fattori di rischio sulla necessità di produrre nuovo senso del rispetto
Va sospesa in realtà tende a sovraccaricare la parola magica comunicazione nel senso che valuta la comunicazione è affidata la soluzione di tutti i mali del mondo
E la comunicazione in realtà a
Poche risposte semplici per ragionare con questo sovraccarico e sono le risposta che in qualche modo abbiamo provato a dare in termini di collante sia nella visione sia nel
Nella parte della ricerca di cui mi sono in particolare occupato lavora sostanzialmente di dialogo di ascolto di trasparenza interoperabilità quindi mette a disposizione dati early
Tende a valorizzarli crea occasione di dialogo su questi dati tende a valorizzare la partecipazione e le intelligenze distribuite rispetto ai dati
Allo stesso tempo come sapete benissimo è capace di
Ascolto di dialogo continuo non di superficiale
Attenzione di maniera no tutti abbiamo bisogno di un salto di qualità
Sostanziale che spesso si racconta e poco si fanno ma ne abbiamo bisogno tutti perché è un'esigenza della condizione complessa in cui viviamo
E infine dedico
Un minuto in più a questa terza parola ha bisogno non ho paura usarla visto dei tempi no sorride lui una parola che spesso viene maltrattata abusata è invece l'unico processo il processo di maturazione
Che può dar senza accompagnare le trasformazioni che si producono nella
Nella società
Ogni passaggio produce la perdita di senso allora se non lo ricostruiamo questo senso non è più identità aria non è più di appartenenza non è più legata al passato
No abbiamo questo compiti Minale tutte le sere
Di ricostruire il senso di quello che stiamo facendo e allora se non lo affidiamo alle narrazioni appunto all'osso ribelli
Non è che ci rimane molto e rosa di pallini non F criminoso me quella roba che spesso
Ci raccontiamo anche in dibattiti parlamentari è una cosa nobile no e il tentativo in questo caso
Di accompagnare le trasformazioni che abbiamo di fronte dando degli orizzonti temporali ma anche dando degli obiettivi dei luoghi in cui si discute dei contesti dei momenti di valutazione
Quindi lo storica e l'India sensato in queste situazioni non lo so sto ritagli che che accompagna d'assenso alla trasformazione
Se manca questo è evidente che scatta la molla no sotto la spinta della crisi ma evidente che a chi sente la morsa del del bisogno immediato non poi raccontargli la città del futuro
E dire che dalle tecnologie verrà la salvezza di totali perché evidentemente ti risponde insultando tipo rivendicando
Allora in questo difficile equilibrio si gioca una delle partite che abbiamo davanti ma è un equilibrio rispetto al quale
Veramente dobbiamo impegnarci tutti a non voler fare no fare ciascuno la propria parte e soprattutto hanno un
Scendere non è di eccessi
Mi assumo la responsabilità volgare in o di populismo DD di racconto immediato della realtà e accettare invece che la complessità trovi le sue soluzioni
Non la butta in filosofia finisco con un esempio banale serissima l'avvio dato retta gli oppositori dell'alta velocità non avremmo avuto un'azienda bene o male che funziona non avremmo avuto
Le trasformazioni che adesso stanno avvenendo sui treni regionali eccetera si tratta banalmente qualsiasi cosa si possa pensare che ero io lo stato del ferroviario di
Assegnare orizzonti temporali incasellare scelte
Questo credo che sia il nostro compito e penso che la comunicazione non possa essere lasciata da sola no quel
Arretrare tutti di un passo per poter fare
Un passo più avanti insieme è un po'lo slogan che ha contrassegnato il nostro lavoro ed è quello
Che credo possa segnare anche il percorso che abbiamo di fronte grazie
Grazie grazie professor Marinelli che insomma adatto un elemento
Arricchito la complessità del ragionamento con elementi
Interessanti anche il
Il focalizzare il tema dello costo ritenne utile sia appunto che questa è la parola abusata adusata anche poi nella comunicazione politica e
Mente
Costruire cornici dissenso che aiutino tutti a capire
Il quale direzione vogliamo andare
è molto importante oserei dire vitale oggi la questione la credibilità del soggetto che
Costruisce le cornici ma questo ci porterebbe a un altro tipo di incontro
Non sapete
Noi ricercatori derogano no
E in questo senso direi il discorso della passi indietro per fare i passi in avanti
è stato talmente fatto proprio dagli attori a questo tavolo che abbiamo ancora
Ne ha fatto l'hanno fatto loro un passo indietro nel consumo nel tempo quindi questo ci consente di avere ancora qualche minuto per poter approfondire i temi della ricerca io per questo ridare la parola a Stefano Epifani
Per chiedendo il punto sette
Qualche
Epica fine o qualche approfondimento Patto sui risultati della ricerca
Che ci possono aiutare
A capirne meglio i contenuti e quindi cominciare a farli nostri questo prima sede di presentazione per poi poterli continuare a raccontare una forma adeguata
Sì onorevole Palmieri parlava di azioni passa da lei istituzionali se su questo
Parlava di cornici di senso ecco io parlerei di percorsi di senso
Perché uno degli errori che e emerge evidente quando si vanno ad usare i pattern appunti percorsi di costruzione di progetti
Che poi chiamiamoli Smart chiamiamoli residenti ci sono duecento mila definizioni io penso al fatto che mai faremo davvero s'mazzi di quando smetteremo ricerca ridefinirle quando ci riuniremo dentro
Perché tutto sommato ogni città deve diventare Smart grazie a un sistema organico fatto di azioni sociali politiche tecnologia e via dicendo quindi voi davvero remore s'mazzi di quando smetteremo richiede di preoccuparci come si chiama né quando remoto un sistema di servizi
Realmente efficace per il cittadino efficace ed inclusivo per il cittadino perché dico percorsi non cornici
Perché il concetto di cornice è un concetto progettuale
Il concetto di percorso un concetto programmatico
E una città non può essere un progetto deve essere un programma
Un programma politico un programma sociale un problema economico
E vediamo che le città i progetti città Smart falliscono quando si configurano come progetti che cercano di risolvere un pezzetto di un particolare problema
E quello è come dire il la strada migliore per il fallimento di un progetto
Perché perché la città smart phone Smart
Non può essere Smart se risolve il problema dei rifiuti ma non quello dei trasporti il problema dei trasporti ma non quello dalla collettività il problema dalla collettività ma non quello dell'inclusione sociale
Quindi un progetto Smart è un programma Smart e la cosa divertente in qualche modo e che per avere un reale programma di una Smart City un programma su Marte ci pone un problema politico
Per quello che sfugge e che le smart siti sono prima di tutto progetti politici nel senso più pulito più puro più sensato del termine
Sono progetti politici perché dietro una Smart silicio ad un'idea e l'idea da una visione politica e noi dobbiamo renderci conto del fatto che oggi elementi come quelli che citavano i colleghi la complessità
Lo sto ritenga
Sono elementi che rendono la costruzione di una visione politica di una città Smart sempre più importante per un motivo banale
Perché se manca la visione politica viene meno il senso e di conseguenza viene meno anche lì ci si è visto la necessità di storica limite storica è lui che è fondamentale per un per un motivo semplicissimo
Vediamo nell'epoca dei big data che sono stati ovviamente evocati poi sapete cosa sono i big data anzi cos'è l'analisi di vita perché vi darò sono un concetto l'azione è quella di realizzarli
Ecco l'analisi dei big data si basa sulla ricerca del cosa e non del perché
Quindi in un modello
Di attuazione che sposta il focus con l'analisi Inferentia con la statistica finanziare dalla ricerca del perché delle cose
Alla ricerca del dei paternali ricorrenza cioè del cosa sta succedendo se non sia questa ricerca non aggiungiamo un leader
Di tipo politico cioè non diamo un perché è un senso alle cose stiamo perdendo di significato e se perdiamo il significato parliamo di coerenza e la città perde di consistenza e l'urbanista che se ne quindi c'è una città che perde consistenza muore
Quindi la ricerca del perché delle cose che in qualche modo e funzionale alla costruzione di un programma di Smart City
è un'azione politica che richiede che tutti quanti appunto sviluppino un processo di costruzione condivisa di pensiero
Ecco se dobbiamo identificare quello che forse l'errore più comune nei nostri progetti sparsi e la mancanza di costruzione condivisa di pensiero critico rispetto al pensiero politico che ruota attorno alla città che diventa la dimensione urbanistica vinse Prodi la dimensione sociale la dimensione economica
Io ringrazio il
Nessuno di voi
è così esploriamo tutti gli ambiti bevande
Pregiato così no grazie a Stefano Epifani perché ha aggiunto un elemento importante anche questo di natura culturale
E
Sotto sto pensando
Fatto domenica Simpson ballottaggi in tanti Comuni
E credo che
Nessuno ho avuto modo di approfondire programmi in altri Comuni però non credo che questo
Tipo di impostazione la si possa ritrovare molto facilmente perché nuovamente un
è un fatto di natura culturale
E quando si fanno i programmi elettorali per un'Amministrazione
Questo tipo di approccio non c'è cioè il passaggio faceva riferimento prima igiene Florio cioè il fatto che si creino adesso figure apicali siamo assessori che hanno delle che esplicite
Al tema delle città digitali attenuata sull'azione di citare
Che è sicuramente un passo in avanti
Non c'è questo approccio però sistematico e sistemico cui faceva riferimento invece Epifani
Questo io credo che per questo
Torno a alla mia destra in senso logistico e non politico il
Ci vuole tempo ci vuole approfondimento ci vuole sicuramente una rivisitazioni anche di norme e regolamenti
Perché poi ci sono le norme che
Nazionali ma poi sul piano urbanistico la
Potestà dei singoli Comuni è importante per esempio penso alla mia città Milano che in questo
è stata
Capofila in questi ultimi vent'anni di profondo rinnovamento a legislazione nazionale vigente quindi suo volere è potere anche in questo campo io
Ringrazio tutti quanti
Collocano ascoltata partecipato con noi e preso dirigente nota come come ho visto in tante situazioni tanti casi i relatori da questa parte del tavolo mortale perché che effettivamente questo un calcio di inizio credo che
In tema di comunicazione
Tema qual è il suo paziente sensibile uno dei compiti del
Del di citata scommesso istituzione poco di potenziare appunto da la circolarità della comunicazione a partire dall'esito di questa ricerca quindi non so
Adesso non so cosa vi inventerei tema
Così lo lo seguirà forse qualcosa si possa fare anzi con sempre consista abbiamo messo sulla base dei risultati di questa ricerca abbiamo messo in piedi uno strumento che alla fine la ricerca bella ma se non esce come dire
Dalla dimensione di ricerca rimane poco poco utile
Abbiamo messo insieme un in piedi uno strumento di analisi una sorta di autodiagnosi del dello stato di salute tradotto del coefficiente di rischio od uno strumento di analisi del rischio per i siti manager non so se voi approfondire
Passi infatti il tema invece la ricerca però poi la domanda che chiunque si può fare ma io come faccio applicavate citata dove partono come comincio perché temi sono tanti su sei punti di visione quindi ci sembra che un po'questo timore dire
Di essere un po'spaventati da tante cose poter uscire riuscirà a partire da da nessuna parte
Magari accordo porto anche a un contributo comunque d'azienda tecnologica dicevo prima che la teologia uno strumento non è la soluzione però
Quello che stiamo vedendo che effettivamente le tecnologie ormai ce ne sono già vigenti disponibili e si tratta solo di riuscirà scaricarle a terra per farle diventare parte integrante dei processi dei servizi che vengono forniti i cittadini
Quello che stiamo notando e del motivo per cui stiamo facendo anche tanta sperimentazione giunta con le amministrazioni pubbliche locali e che c'è una lacuna lacune importanti di competenze e alcune importante di esperienza perché
Spesso ci si focalizza giustamente sulle competenze cioè chiunque deve portare a termine un progetto nuovo di digitale deve comunque sapere come farlo deve imparare eccetera
Ma l'esperienza secondo noi glielo gioca un ruolo ancora più importante cioè capire poi quando gli ho creato questo progetto come faccio gestirlo come faccio a portarlo avanti come faccio coinvolge il cittadino faccio farlo evolvere perché poi una città non si ferma mai non è in continua evoluzione e quindi quello che io oggi sto realizzando stimo già pensare a quel fare a farlo evolvere domani e dopodomani
E quindi ha con l'apporto che possiamo dare come esito tecnologica è
Oltre a
Aiutare con la ricerca dire dove posso partire con la mia situazione in questi ambiti sono stati realizzati anche capire come sperimentare e come portare a termine dei primi progetti che consentano di mettere dei semi
Per fare
Sviluppare e allargare poi a tutta la città nel tempo
Ne veniamo a dire che
Appunto abbiamo aggiunto ancora un tiro l'evento di chiarezza ringrazio nuovamente tutti
Sono
Siamo tutti curiosi di vedere appunto gli sviluppi
E
Devo dire sono contento
Di aver ospitato
In questo luogo la presenza prima presentazione di questa
Di questa ricerca che sicuramente
Appunto è un primo passo cioè non
Questo lavoro che faccia riferimento Florio cioè deve diventare effettivamente un aiuto perché a gestire la complessità perché poi chi si trova a dover amministrare realtà locali in questi tempi difficili che
Non è che viviamo è sopraffatto dal presente dalle urgenze del presente e quindi da
Il fatto di poter essere aiutati su un discorso
Di prospettiva che però coinvolga effettivamente cittadini faccia partecipi apro una parentesi penso appunto
Questi giova dibattito sullo ius soli
Che dal punto di vista imposto con con prepotenza rispetto a un al far capire effettivamente aveva le poste in gioco chiusa parentesi il
Il lavoro di coinvolgimento il lavoro di
Aiuto a chi deve prendere decisioni a ogni livello penso che sia un lavoro importante
Conoscere per deliberare è antico Mottoni odiano ma e più che mai necessario nera come questa che i miei dita sotto tutti gli aspetti
E che ha bisogno di essere costantemente attento accompagnata in qualche modo se fosse possibile preceduta
Da una riflessione quindi grazie nuovamente grazie oggi una cipolla che anche questa circostanza ha lavorato per consentire il buon esito di questo nostro incontro quindi a questo punto tutti torniamo nei cantieri
Per dei cantieri digitali e non per
Dare proprio con il nostro contributo per costruzione cita più niente
Come teniamo
Mi sento un serpente sarà sarebbe sufficiente posso più vivibili attività forse ecco guarda forse città più vivibile potrebbe essere
In italiano peraltro la definizione più azzeccato per tutto questo questo portato di pensiero che ci portiamo portiamo con noi e che ha visto peraltro investire negli anni passati anche risorse pubbliche molto importanti
Aggiungerei più belle perché stiamo perdendo il senso profondo della bellezza vivibili più belle qui sopra
La prossima ricerca è un contesto on line adesso già ce l'ha fatto superflue o attendiamo l'esito del contesto è un buon pomeriggio ancora tutti quanti grazie
Lì in fondo se volete ci sono gli abstract delle ricerche propriamente potere richiedere alla sua formulazione integrale al all'Istituto