La difesa della città storica in Italia

Intanto grazie vi chiedo sembra ed includere tutti i microfoni in modo da non a farmi impazzire a seguirli
A chiudere veri mentre chi sta parlando o fare colazione
Che comincio
Tendo
On line senza Facebook reazione
Che succede eccoci
Siamo ormai un possiamo iniziare a intanto ringrazio
L'azione dei Lucia Piero Bevilacqua credo subito la parola per la presentazione della tensione odierna vi ricordo che questa come le altre saranno disponibili
E al Learco leggiamo parte sono già disponibili sul sito del transito in Italia
E a a Piero direttamente alla parola
Grazie a Roberto per il tuo grande prezioso aiuto grazie grazie di cuore a Vezio De Lucia che ha accettato di tenere la lezione questa sera sul tema sequestrati delle città storiche naturalmente non dirò nulla sul tema perché lascio lascia un po'più autorevolmente la parola
A a De Lucia qualche elemento di Carate biografico qualche nota sul suo
Curriculum muove il percorso di urbanista voglio subito dire che Vezio De Lucia è una insegne urbanista che ha nel segnato negli ultimi cinquant'anni una delle pagine più importante dell'urbanistica democratica e in Italia poi dovrà o qualche contenuto a questa affermazione
Ricordo che è stato direttore generale del coordinamento territoriale presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici è stato presidente dell'associazione da Nuccio Bianchi Bandinelli
Segretario generale dell'Istituto intrugli hanno di urbanistica consigliere italiano di Italia Nostra abbiamo delle rappresentanti tra il nostro pubblico
Ha coordinato il piano è il piano comprensoriale di Venezia e della laguna a soprattutto coordinato la ricostruzione di Napoli dopo il terremoto del mille novecentottanta
E qui
Diciamo il lavoro di Vezio De Lucia è stato straordinario vi ricordo che allusive i suoi allievi e ai suoi amici che hanno
Compiuto un lavoro straordinario per ricostruire Rapone dedicato libero di Gabriella Corona che s'intitola i ragazzi del piano appunto il piano il piano della ricostruzione libro pubblicato da Donzelli nel due mila sei
Dal mille novecentonovanta nelle novecentonovantacinque è stato consigliere regionale del Partito Comunista Italiano nel Lazio sempre impegnato civilmente e politicamente
Ha lavorato come urbanista in vari paesi città del nostro della nostra Italia
è stato un progettista dei piani provinciale di Pisa di Lucca di Caserta e dei piani regolatori Vasco rassegna di emboli di Pisa
Il Positano di emettere Sorrento di Pontassieve e di tanti altri comuni
Ma la metodologia oltre a molto operare
Contrariamente a quanto l'UE con grande modestia sostiene ha scritto molto
Ha scritto diciamo giornalisticamente per il Messaggero per l'Unità terrorismo ha ripreso pongono ho capito davvero con saggi sulle riviste specializzate per favore includere
Chiudere
Però insomma
Ma ha scritto anche molti libri su questo spicca questo lo voglio ricordare subito se questa è una città pubblicato per la prima volta
Dagli Editori Riuniti nel mille novecentottantanove con nomi
Diciamo scritto in prima edizione e con una prefazione di Antonio Cederna e ripubblicato io ho avuto l'onore in questa seconda edizione di Donzelli due mila e sei di fare di scrivere
La prefazione
E vi assicuro libero senza aver letto il quale non si comprende che cosa è successo alle città italiane del dopoguerra della da Napoli a Palermo
Da da da Siracusa
A tante altre città a Roma ecco la demolizione la devastazione o tenenze accerto la devastazione urbanistica
Che la nostra nata il nostro amato Paese il nostro bel paese ha subito
Allora ma ricordo rapidamente alcuni altri titoli importanti per chi voglia farsi un'idea
Della storia delle città italiane del dei beni monumentali del nostro Paese e anche della attività scientifica di Vezio ricordo le mie città di Abbas due mila dieci Nella città dolente Castelvecchi due mila undici Roma disfatta scritti insieme
Francesco Erbamil sempre Castelvecchio due mila sedici tele ultimamente l'Italia era bellissima città e paesaggio
Nella nell'Italia nell'Italia repubblicana terribile e ancora oggi
Ecco io mi fermo qui do la parola avverso per un tema rilevantissimo
Cioè la difesa dei nostri centri storici del nostro grande unico patrimonio mondiale
Che
Oggi è sotto attacco da
Una molteplicità diciamo di avversari e nemici interni ed esterni
Di e do la parola così Luigi racconterà
Di che cosa si tratta grazie ai mezzi grazie attenti anche per il esagerata
Presentazione ed entriamo pensiamo nel merito dunque la moderna cultura della città storica che il tema di questo di questo incontro che la difesa della città storica allora dicevo la cultura della città storica si è formata in Italia
è una nostra specialità diciamo così all'inizio degli anni settanta nel secolo scorso con gli interventi finalizzati alla realizzazione di edilizia popolare nel centro di Bologna
Esperienze che poi raccontò più diffusamente in seguito intendiamoci più o meno importanti interventi di recupero di porzione anche rilevanti dell'abitato storico
Sono stati operati in molti luoghi nei tempi passati
Ma quelle bolognesi sono le prime operazioni di risanamento urbanistico
Consapevolmente improntate credo che questo sia il punto percepite come espressione della cultura urbanistica modernità il merito è in larga misura di Antonio Cederna il primo a capire che la città antica non è un coacervo di edilizia minore e di architetture più o meno importanti
Riporto solo qualche riga da quel testo fondativo secondo me dell'urbanistica moderna che l'introduzione vandali in casa nel cinquantasei scrive Cederna il carattere principale di questi antichi centri di città
Nostrane monumenti principali Francia un bisticcio
Ma nel complesso contesto stradale di edilizia nell'articolo articolazione organica di strade case piazze giardini nella successive complicata successione compatta di stili e gusti diversi
Nella continuità della composizione minore che di ogni nucleo antico di città costituisce il tono il tessuto necessario l'elemento connettivo in una parola l'ambiente vitale questi antichi centri urbani continua Cederna
Sono un patrimonio incalcolabile perché la storia vi si è sedimentato e stratificata
Accordando la diversità
I nomi da viva intangibile tanto più ammirevole quanto più varie composite diffuse sono le sue testimonianze
Un patrimonio dategli storia colmo e compiuto nel suo ciclo necessario allori oggi proprio perché irripetibili e insostituibili sono i valori che l'hanno determinato conclude conclude Cederna
Due parole su Cederna Cederna era nato a Mila no nel ventuno morto a Sondrio nel mille novecentonovantasei
Laureato in archeologia Pavia specializzato a Roma condisce condusse uno scavo Carsoli in Abruzzo esperienza narrata nel suo libro qualcuno disordini libri Brandelli d'Italia
Non lascio presto l'archeologia comincia a scrivere d'arte moderna sullo spettatore italiano rivista diretta da Elena Croce
Dal quarantanove collaborò con il Mondo di Pannunzio dal sessantasette scrive sul Corriere della Sera dove era stato chiamato
Da Giulia Maria Crespi poi sulla Repubblica dalla fondazione del quotidiano nell'ottantadue e sull'espressione accanto all'attività di giornalista quando è due volte consigliere comunale a Roma
Da cinquantotto sessantuno mille novecentocinquantotto al mille novecentosessantuno per il partito socialista dal mille novecentottantanove al mille novecentonovantatré come indipendente di sinistra delle bici
E poi deputato indipendente del Pci dal mille novecento ottantasette al mille novecentonovantadue
E negli anni della sua collaborazione con il mondo che l'urbanistica l'urbanistica moderna diventa l'argomento principale dei suoi scritti
Moderna è l'aggettivo che Cederna non dimentica mai di abbinare alla parola urbanistica l'urbanistica che ama
E questo bel chiarirlo da fin dall'inizio che c'era non era un passatista come purtroppo molti denigratori ancora continuano a ripetere
I vandali in casa
Raccoglie alcuni degli articoli scritti per il mondo del cinquantuno cinquantasei l'articolo del titolo al libro denuncia il previsto sventramento di via Vittorio a Roma
Una delle strade che congiungono via del Corso via del Babuino
Per collegare in galleria piazza Augusto Imperatore con via Veneto
Uno scempio autorizzato da una delibera della giunta comunale cinquantuno quand'era sindaco il democristiano Salvatore Rebecchini
Cederna fu sostenuto da un folto gruppo di intellettuali dall'a alla zeta come scrisse come scrisse lui stesso da Corrado Alvaro Ruggeri
Che ottenne il ritiro del Progetto ed è una prima importante vittoria dalla quale dalla Moche prese le mosse
Un movimento d'opinione che pochi anni dopo dette vita Italia Nostra la prima più nota associazione per la tutela dei beni culturali del nostro Paese
Dei vandali oggi ha definito gli irrinunciabile la lunga da lunga prefazione la lunga introduzione Cederna contesta l'impostazione allora prevalenti
Che si rifacevano all'Algeria de il diradamento di Gustavo Giovannoni autore di un libro di un libro famoso recita Edilizia Nuova nel mille novecentotrentuno
E consentivano di manomettere anche di distruggere i centri storici per ragioni di traffico di genere di estetica
Fatti salvi gli edifici di pregio palazzi chiese dicendo che andavano tornavano conservanti in alternativa sceglierne sostiene invece Albert primo
L'inscindibile unitarietà degli insediamenti storici cioè come ho detto all'inizio che la città antica è un complesso unitario non un assortimento di edilizia minore di architetture più o meno importanti l'impostazione dell'impresa
E perfezionata nella relazione che Cederna scrisse con Mario Manieri Elia per il famoso
Convegno di Gubbio
Ho dove convegno nel quale fu fondata Lancs all'Associazione nazionale centri storici artistici nel mille novecentosessanta
Ma siglare la seguente a defilarsi definizione
La cultura moderna esteso il concetto di tutela del singolo monumento tutto l'ambiente antico della città e ci impone quindi di considerarli esso come essenziale e determinante
Per il carattere di insieme per la stratificazione delle fasi seguita complessiva la continue composito configurazione edilizia innaturale
Per cui possiamo dire se vogliamo continuare a usare la parola monumento che oggi monumento da rispettare e salvaguardare tutta la città storica tutto l'insieme della sua struttura urbanistica quale sia venuta lentamente componendo nei secoli insomma
Per centro storico e monumento definizione che da allora è ricordata come sintesi della carta di Gubbio
Il pensiero di cederlo fu profondamente innovativo quando ancora prevaleva il convincimento della tutela dovesse essere limitata agli edifici di rilevanza monumentale già detto mentre il tessuto edilizio di base era disponibile
Demolizioni sostituzioni
Per dirigere il traffico l'estetica era sempre in vigore sulla già citata teoria del brevità del diradamento di Gustavo Giovannoni
Ne va dimenticato che nel mille novecento venticinque
Nel suo famoso discorso chiamiamolo programmatico di Benito Mussolini su Roma aveva impartito la direttiva che i monumenti millenari devono gigante Giare nella necessaria solitudine ai tempi della mia formazione universitaria era invece di moda l'ambientamento
Metodo mai unificante univocamente definito volta a volta differita limiti volumetrici
Ho una sorta di mimetizzazione della modernità in ambiente storico
La data di Gubbio fu repressa dalla cosiddetta legge ponte del sessantasette voluta dal ministro socialista Giacomo Mancini
Un uomo politico i cui meriti in materia di urbanistica secondo me sono stati finora sottostimati
Dopo la frana di Agrigento
Lui si il degno molto nelle vicende non le vicende dell'urbanistica italiana
E credo che vada ricordato
Che Ameneh altrove lavori pubblici no ministro dei lavori pubblici se non l'ho detto il vi chiedo chiedo scusa
Stavo dicendo
La carta sulla carta di Gubbio cioè rivela con la forte presa dalla cosiddetta legge punta di sessantasette voluta dal ministro socialista già comunque Mancini cui meglio questo al di sotto sottovalutati
La la legge ponte su un primato della cultura urbanistica italiana governo in Parlamento danno forza di legge a un principio di tutela radicalmente nuovo che solo pochi anni prima era stato elaborato quello della tutela appunto del centro storico sul piano teorico un altro grande merito delle leggi Bond che secondo me è l'unica riforme urbanistica dell'Italia repubblicana
Solo l'introduzione fra i contenuti del piano regolatore della tutela del paesaggio dei complessi storici monumentali e ambientali archeologici per la prima volta la parola paesaggio compare in una legge
In una legge ordinaria della della Repubblica e anche forse anche del Regno d'Italia
La legge ponte subordine nuovi interventi nei centri storici all'approvazione di appositi piani particolareggiati
Una soluzione labile e semplicistica come intendono bene
I miei colleghi e chi se ne intende anche un po'di diritto urbanistico che però con il passare degli anni si dimostrò paradossalmente efficace cioè in quanto mentre in ragione della loro oggettiva complessità non furono quasi mai approvati i piani particolareggiati dei centri storici come prevedeva la legge la legge ponte
Mettendo fine alle gravissime alterazioni siano le vere e proprie distruzione avvenuta a causa dalla secondo guerra mondiale e nel dopoguerra per malintesa mobilità per esempio a Milano
Che proprio nei nei negli anni del boom immediato dopoguerra ha sbrigativamente raso al suolo centro storico e proprio Cederna nel mondo e sui vandalismi hanno raccontato la distruzione
Nessuno può sostenere che la tutela del patrimonio immobiliare di interesse storico sia dal Lura pienamente garantita
Ma certamente non sono più all'ordine del giorno gli episodi di gravissima alterazione se non di vera e propria distruzione come appunto la bella lettera successo a Milano
Procederà si schierò con entusiasmo anche sulle cose positive a favore del recupero del centro storico di Bologna
Al tempo di Pierluigi Cervellati dell'audizione del vedi Ferrara dell'urbanistica napoletana degli anni ottanta e novanta del secolo scorso
Non si può
Come ho già detto trattare di difesa della città storica senza riconoscere il primato di Bologna
L'esperienza bolognese comincia negli anni Giuseppe Dozza
Sindaco comunista dal quarantacinque al sessantasei
Nel mille novecentosessanta il giovane architetto romano Giuseppe Campos Venuti
Che aveva collaborato con Aldo Natoli allora segretario del Partito Comunista Italiano di Roma alla famosa indagine sulla concentrazione in poche mani della proprietà fondiaria nell'agro romano
Ho chiamato a Bologna dal Partito comunista italiano per coprire la carica di assessore all'Urbanistica Campos accomoda Elli inediti di politiche di pianificazione del territorio
Furono espropriati la maggior parte dei suoli edificabili per destinarli a case popolari le abitazioni private furono spostati in periferia dimezzate le visita raddoppiate le destinazioni a servizio quintuplicate quelli davvero bene e fu impostato il recupero urbanistico e sociale del centro storico strategia come tutti sappiamo l'impresa poi e resa celebre da Pierluigi Cervellati successore di campo su cui si deve
Il cosiddetto fair play centro storico settantatré cioè il piano per l'edilizia economica e popolare adottato appunto nel settantatré dal comune di Bologna il piano era basato sul metodo
Nell'analisi della classificazione tipologica
Negli anni precedenti elaborato da Saverio Muratori Gianfranco Caniggia Paolo Marelli peraltro era corredato il piano di Bologna dà un'interpretazione evolutiva della legge per la casa del settantuno
Dovuta noto giurista Alberto prelievi che supportava con grande sapienza giuridica appunto la legittimità e la fattibilità dell'esproprio dell'edilizia storica da destinare case popolari
La centralità di Bologna nella maturazione di nuove esperienze di tutela e valorizzazione del territorio fuoco all'orata dalle famose campagne di rilevamento di manifattura Ali nell'Appennino tra Firenze e Bologna
Condotto in quegli stessi anni D'Andrea Emiliani inizierà allora soprintendente alle gallerie Andrea Emiliani
Il fratello di Vittorio Emiliani giornalista che tutti conoscete Illy
Il recupero del centro storico di Bologna fu conosciuto e apprezzato in mezzo mondo
E si ripete nel resto dell'Emilia Romagna Modena Reggio Emilia e soprattutto dove si sviluppa tra l'altro l'innovativo esperienza degli asili nido
Fino all'eccezionale al Parco Nord di Ferrara più di mille ettari
Dalle mura urbane all'alveo del Po
L'importanza del parco previsto dal piano regolatore settantacinque ordinamento colta da Antonio Cederna da Paolo Ravenna uno studioso amico di Giorgio Bassani di cui era stato allievo
Nella scuola ebraica dove lo scrittore insegnava dopo le leggi razziali del mille novecentotrentotto
Sul Ravenna a definire il nuovo parco addizione veri il nuovo piano pardon organo regolatore
Addizione verde richiamando la celebre addizione Erculea l'espansione di Ferrara voluta da connesse progettata da viaggio Rossetti alla fine del quindicesimo secolo
Secondo Andrea Malacarne esponente vita erano stati Ferrara nonostante la riduzione del tempo dei vincoli di tutela naturalistica ambientale
Nonostante che la parte del parco di proprietà pubblica sia solo di poco meditate rispetto agli iniziali cento ettari
Nonostante che le amministrazioni pubbliche continuino a non avere piena coscienza
Del miracolo urbanistico che si trovano per le mani nonostante tutto ciò il sistema mura parco urbano
Sì auto difende e rimane un fattore di equilibrio è un fattore immensa per la città di Ferrara
Il modello bolognese ripresa romantiche dove nella seconda metà degli anni Settanta
Quand'era sindaco Giulio Carlo Argan assessore al centro storico vittoria Calzolari
In pieno centro a Tor de'Cenci a San Paolino alla Regola sullo restaurati alloggi destinati a edilizia popolare e ricordo bene e l'assegnazione delle case
Se adottata da festosa partecipazione di popolo ed artisti di strada
Il simbolo disegnato sui muri in quei luoghi dove lo zittisce il restauro era l'asino che vola che da parte degli autori giovane street artist voleva rappresentare un'utopia che si realizza è la destinazione di quegli alloggi case popolari alcun documento via realizza più
Va ricordato Venzone magiche magistralmente ricostruita dopo il terremoto del Friuli nel settantasei e poi Como Brescia Venezia Palermo Napoli non dimentico Taranto
Che alla fine degli anni Sessanta prima ancora di Bologna
Aveva messo mano al recupero nella città vecchia
Grazie a Franco Bellino
Il benemerito il riservatissimo architetto credo che pochi lo conoscono che ha dedicato la vita al centro storico della sua città
Infine la vicenda dei Sassi di Matera e del Borgo La Martella i sassi sono due valli contigue Sasso cavilloso quello Barisano
Che precipitosamente discendono verso il torrente Gravina erano occupati dagli alloggi in parte scavati nella roccia due braccianti e contadini poverissimi vivevano insieme agli animali
La materia non materia borghese era stata invece costruita su un piano
Che sovrasta i sassi e fu Carlo Levi in nel suo libro Cristo si è fermato a Eboli del quarantanove
A denunciare per primo l'inaudita stratificazione bestie contadini sotto la città borghese dando luogo a un fasto straordinarie dibattito alimentato anche dagli studi condotti
Quand'era presidente Avellino allineano li legge dal sociologo americano Felix Friedman
Ma risanamento il recupero dei sassi
Furono continuamente rinviati mentre cominciava il trasferimento degli abitanti nella nuova edilizia popolare nelle borgate rurali tra le quali il Borgo La Martella un'affascinante sperimenta di rinnovamento senza rivoluzione
Che oggi è un fiore appassito la definizione di Tommaso giura Longo cui si deve l'ultimo tentativo anche se è un
Ma condotto a termine di restauro integrale di sassi senza risorse per il risanamento seguitando attuata l'evacuazione totale dei sassi che gravita primitivo
Sono diventati luogo di sfruttamento turistico è stato recuperato Montella riutilizzabile il resto è abbandonato
Nel dibattito internazionale sui sassi ha comunque generato a Matera una vitalità intellettuali ignota ad altre province meridionali
In seguito sino alla fine del secolo scorso
Si sono sviluppate le esperienze di grandi e piccole città parlavano sempre di centri storici da Como a Brescia da Venezia a Palermo a Napoli sulla più bella stagione secondo me
Balistica italiana dell'ultimo mezzo secolo è vero che allora come quasi sempre in gran parte d'Italia prevalevano al governo interessi fondiari
Ma fu una bella stagione una delle proprietà del loro credo di non esagerare perché era diffusa la speranza che le cose potessero cambiare la speranza
Era alimentata nel nostro campo parlo delle cose di cui mi occupo io soprattutto dagli esempi di Bologna quindi ridurli
Di tutto ciò oggi restano solo macerie materiali ideali ma prima di concludere mi pare importante ricordare che nel due mila diciotto l'Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli organizza un convegno sul diritto alla città storica nel corso del quale fu denunciata l'assenza a ogni livello della politica e dell'amministrazione dell'osso vestiti adeguati interventi
A favore del più antico diffuso pregiato patrimonio d'arte del nostro Paese quello appunto delle grandi e piccole città d'arte
In quell'occasione ho anche presentato una proposta di legge sulla tutela dei centri storici che merita di essere ricordata e concludo con questo il contenuto più importante di questa legge ero più di un programma straordinario per l'edilizia popolare nei centri storici
Con proposte essendo convinti che per quanto rigorose ed efficaci siano le norme di tutela
Se non si affronta con determinazione il disastro dello spopolamento il destino dei centri storici assegnato il solo recupero monumentale sentirsi montati simultaneo recupero sociale
E demografico diventa un inutile spreco di risorse perciò serve l'intervento diretto dello Stato come nei casi di grave calamità d'altra parte lo spopolamento di Venezia
Secondo me è una cosa più grave dell'alluvione del sessantasei
La nostra proposta prevedeva interventi molto risoluti l'utilizzo la sorvolo dell'edilizia popolare
Del patrimonio pubblico dismesso statale e comunale del grana si pensi a Roma per esempio Pasqual grandi caserme che sarebbe possibile recuperare
E destinato a edilizia edilizia popolare come si diceva un tempo
L'obbligo di mantenere le destinazioni di Cynthia lì con la decadenza dei cambi d'uso verso destinazioni diverse da quelle abitative Champlain
Stabilizzarlo gruppo quanto rimane della popolazione tentare di incrementarla ma non si possono più mettere in discussione le destinazioni abitative dei centri storici
L'erogazione di contributi a favore dei Comuni affetti la forte riduzione dei dissidenti per l'acquisto di alloggi decenti storici da cedere in locazione a canone agevolato
La possibilità di suo di subordinare la fattibilità di interventi nei centri storici promossi da operatori privati alla stipula di convenzioni nelle quali si ha definito l'impegno allocare una quota degli alloggi restaurati a Cannone concordato
Il testo fu liberissimo dei deputati Stefano Fassina Rossella Muroni dalla senatrice Michele Michela Montevecchi
Ma le proposte di legge sono poi finite negli archivi delle buone intenzioni
Ed allora che io sappia l'argomento del recupero e della valorizzazione della città storicamente ahimè dimentica
Affinità grazie azioni visto
Spenta la delega morale
Grazie vecchio io prima di dare la parola a chi vuole intervenire voglio aggiungere una considerazione a supporto
Delle ultime notazione che faceva Vezio e del rilievo che ha dato all'esperienza umana all'inizio del suo
Scusi una domanda esperimento di Bologna ricordando un aspetto fondamentale e cioè che Pierluigi Cervellati urbanista che ha condotto un'ora intera operazione consistenza nel momentaneo trasferimento della popolazione che abitava i quartieri storici di Bologna da restaurare
E il loro ritorno una volta restaurati si riempì i luoghi dirle abitazione
E all'oro diciamo al loro posto originario una grandissima operazione che con il esatto contrario di ciò che sta avvenendo alla città
Alla gente dedicazione di cui ci ha parlato ci ha parlato Tomaso Montanari perché capite bene che se la città rimanere i centri storici rimangono corno
Le proprie strutture urbanistiche Coleraine proprie pietre ma la popolazione viene sostituita da frettolosi turistiche che soggiornano per poco tempo la città muore il centro storico è una quinta teatrale un mondo artificiale ma la città è fatta anche vicini Sassano è fatta anche dalla cultura dalla vita quotidiana della popolazione che ci vive stabilmente
Scopo do la parola chili
Ilaria perché adesso uno
Poi una sera non residenti
Allora volevo dire una cosa a livello aneddotico che mi sembra importante immaginata scusi
Aneddotico tutti così
I nostri i dottorandi e studenti di urbanistica ormai chiama nuovo De Lucia col solo nome Venezia un po'come se fosse un Dante dell'urbanista ecco questo ormai agli esami gli studenti non omettono il cognome parlano di Venezia come un una personalità che non ha bisogno di altre qualità ecco di più rispetto semplicistica
No io volevo chiedere avvezzo visto che c'è una uno un uditorio molto dopo fitto di urbanisti di di di di persone che hanno ragionato molto su queste cose di condividere quell'osservazione che abbiamo un po'costruito insieme insomma ovviamente Vezio c'era già arrivato ma insomma
Poi ne abbiamo parlato insieme al dottorato qualche settimana fa
Dottorato di Roma ingegneria momento nel quale presentando il libro Vezio ci ha ricordato come l'articolo centoquarantacinque del Codice dei beni culturali e del paesaggio
Mente diciamo così la tutela di diciamo l'articolo l'articolo lei cita questo cioè che il piano paesaggistico
Prevalente sulla pianificazione del territorio pianificazioni di settore quindi Vezio come giustamente ci ha fatto notare che l'urbanistica questo documento diventa disciplina non non del tutto ma insomma in capo anche al ministero dei beni culturali questo sarebbe un passaggio importantissimo sottaciuto come ci ha detto Persio
In quell'occasione io vorrei che che insomma che se ne potesse ragionare un po'insieme Marchese Belsito dice meglio quello quei io un po'così come grazie
Non so se continuiamo a
Come preferisce adesso se voi hanno forse è meglio ancora raccoglie un po'di pidiessina
Succedendo rinviata credo che prima Tonino Perna Tonino Perna chiede la parola
Prego Antonino
Non sento
Tonino l'audio non si sofferma l'audio
Nel caso l'audio
Aperto non significa uno luglio chiuso
Una velocità siccome questa legge numero centosessantasette le detta legge trenta entrando di un ragazzo che vuole anche Luigi Mancini
Nominare questa legittimi raggiungono in zona russa benissimo di Reggio e Messina ora invece da quello che ho sentito tutt'altro emunge viene citata
Ma nato con la persona su questi sono già una sospensione indubitabile una conoscenza indubitabile ora poco fa uno l'ho sempre sentito dire perché fino al mille novecentosessantasei entra non ce ne siano sempre due centrali che avevano subito il presente il terremoto del Novecento
Non trovino sanno che una legge non si è voluto cento mila morti c'è una cosa che non c'è stato in nessun'altra parte del mondo
Nel secolo scorso
E come un segnale luminoso antifascismo
Erano diciamo congiunte case a due piani stile liberty
Non si è sempre presente questa casistica Liberty impressione stavolta hanno fatto superfetazioni Cesare Lombroso contro il centro storico si rileggeva grossi ragguardevole
Ricordo che lo Scalo San Giorgio esorcismo a rendere un messaggero veramente notevole ora non capisco perché sarà sicuro questa legge sincero uno stinco impongono scomposta e spero venissero dislocare cioè bloccati da Bompiani erano bloccate e così indietro personale domanda regina ne sa niente dell'argomento
Grazie Tonino continuiamo con gli aspetti Cinnamon sergente Renna prepotenza stabile
Grazie
Prudenzio saggia come la e insisto su questi argomenti penso che bene mi pare che anche lui su questo in nell'intervento
Abbia seguito un po'alcuni ragionamenti che mi sono permesso di suggerire giacché la legge
Sette sei cinque sessantasette aleggia il ponte e il successivo decreto ministeriale del mille quattrocentoquarantaquattro del sessantotto il cui evidenzio è uno dei principali autori
Sono un patrimonio di riformismo che ma difeso dato tutta una serie di
Come dire di denigrazione Echelon vorrebbero far passare come ormai è un retaggio del passato di fronte al fa emergere di nuove esigenze
Di carattere ambientale e il risparmio del consumo di suolo il risparmio energetico eccetera io sono il primo a riconoscere che
I contenuti del decreto ministeriale del Sessantotto risentano di tutta una serie di limiti dell'epoca
La copertura del suolo fra i parametri i Normanni dell'urbanistica era un dato secondario che veniva definito in P riccamente
Così in maniera un po'senza troppa tensione
Altri aspetti della Jacket eccetera non rientravano assolutamente nel col nella cultura dell'epoca io sono d'accordo che radono introdotti tutta una serie di
Fattori nuovi ma
Temo che l'impostazione attuale intenda dire una volta che gli edifici
Applicano le migliori tecnologie di risparmio energetico con non consumano suolo nel senso che si impiantano sua Reggiana utilizzate magari con destinazioni diverse
Aree industriali dismesse oppure si edifici già esistenti surreale si può fare ciò che si vuole in termini di condensazione edificati IVA altezze distanze dal contesto
Un'impostazione che le archistar accettano con grande bene facoltà di aprire piena libertà e che forse a REM Koolhaas aveva o sintetizzato molto volgarmente vincendo Facca del contesto potiamo ce ne del contesto
Io sinceramente non me ne faccio convinto di questa idea che la novità i nuovi parametri di risparmio del suolo di contenimento energetico eccetera siano legittimati a spazzare via una cultura del riformismo urbanistico
Che va migliorata
Nel decreto ministeriale si parla di trentacinque metri quadri per abitante gli spazi pubblici demodé recita europeo ormai ne
Pretendono cinquanta e oltre sciolto
Possiamo possiamo come dire migliorare anche quei parametri non sono disposto ad abbandonare quella cultura del riformismo in nome di una innovatività Dini farà metri dieci forse allora non erano stati sufficientemente considerati e che oggi vorrebbero spazzar via quella
Quella quella cultura quella quello retaggio che oggi viene considerato un questa lo dico perché l'esperienza milanese soprattutto per il figlio conosciute col cercato di contrastare l'ma abbondantemente in questo senso
Invece ha citato il caso appunto di Milano negli anni Sessanta settanta
In cui essere inventata appunto le concessioni in precario cioè se anche non si faceva il piano regolatore si cominciano a costruire dicendo che un futuro piano regolatore avrebbe poi eventualmente spazzato via le cose che si erano fatte così all'impronta e che hanno distrutto appunto il centro storico milanese ed io credo che la falsamente accattivante innovatività delle cosiddette rigenerazione urbane
Così appunto accattivanti piene di novità dal punto di vista del contenimento energetico di immagini come gli edifici per con i banconi pieni
Di alberi boschi verticali eccetera eccetera in realtà sotto sotto assomigli non moltissimo
Alle convenzioni senza piano regolatore degli anni cinquanta sessanta cioè prima della legge ponte delle chiamiamo in una maniera accattivante mente innovativa la rigenerazione urbana eccetera
Ma assomigliano tantissimo a quel disastro che si chiamava allora le mani sulla città i cui nel privato propone da sé quanto vuole costruire in base alle sue capacità di risorse economiche
Di aspettative di collocazione sul mercato
E il Comune al massimo corrispondenti io rimando sì o in farlo ma almeno dammi qualche contropartita eccetera facendo venir meno l'idea invece di una
Visione pubblica della costruzione della città
Quello che Desio Vieri chiamava disastro peggiore dell'alluvione all'edilizia cioè la sutura trasformazione turistica sta venendo a Milano sotto altri aspetti di un turismo che aiuti al valore della città pensa appunto alla questione del glamour della partecipazione delle Fashion Week eccetera ma è esattamente la stessa cosa
Sostituire un'idea di una città che si basa prevalentemente su cittadini insediati con cittadini-consumatori
Barbacetto in un recente articolo sul fatto quotidiano diceva che questo ha come corrispettivo del fatto che ci sono i granchi e di massa ormai ben dei bed and breakfast gli affitti a Breve eccetera eccetera non ci sono più cittadini che abitano ci sono cittadini che intendono usare la propria casa come fonte di reddito
Ecco io credo che noi dobbiamo riflettere punto su questa cosa
Lei novità che ci vengono proposte la rigenerazione urbana
La legge ponte prevedeva appunto le famose zone a sud Willis si sarebbe dovuto intervenire appunto con caratteri particolari rispetto alle zone di espansione
Se credo che noi dovremmo punto riflettere su questo aspetto cioè di non accettare l'innovatività che viene sbandiera ma il nome dell'ecologia
Della risparmio di suolo
Anche di un modalità di uso dello spazio pubblico che è fortemente condizionata da una visione ludico consumistica connaturato alle proposte dei privati quando sono i privati con un vero
Proposte a guidare la pianificazione e il Comune agisce solo di rimando dicendo sì mi può andare meglio andare con qualche correzione eccetera la visione ludico consumistica sia della città anche dei suoi spazi pubblici è inevitabili nel caso per esempio del Progetto che ha vinto la risistemazione economia alzare Loreto
E a tutta valenza di richiamo
Storico gli eventi che vi si sono svolti e che sposta il museo della Resistenza imposto qualunque
Vede che nello spazio pubblico che viene proposto è una sorta di delle gelate impazzito in cui tutto è legato alle uso consumistico
Anche passeggiare passeggiare fra spazi pubblici Soggetti alle proposte del primo e su questo dovremo provare a riflettere con tra un'idea che parta di nuovo da un'idea di visione del pubblico
Che tenga conto di quei rapporti si sono conquistati con la legge ponte che quindi propongo una pianificazione dei centri storici di iniziativa pubblica anche qui Roma so che alle prese con il fatto che le palazzine storiche vengono con una legge apposita demolite e ricostruite purché il nuovo edificio
Abbia appunto caratteristiche di risparmio energetico eccetera siamo di fronte a questa cosa essere tornati al caso per caso la proposta del singolo privato in nome di un innovatività
Che è retrograda che falsamente innovativa che ci riportare in mani sulla città degli anni cinquanta e sessanta
Le conquiste che così faticosamente avevamo avuto con la legge ponte Condi episodi di cui ha parlato il vento ci rivediamo spazzare via insorga a fronte di una l'innovatività di parole d'ordine accattivanti su cui io sono il primo a dire che bisogna tenerne conto ma che rifiuto di accettare si pretendono di cancellare le conquiste del passato
Grazie ho finito
C'è insomma non Enzo Scandurra
Ma le conquiste del passato di cui parlava Sergio Brenna
Sono in quel periodo
Già ricordato da Ezio un periodo d'oro dell'urbanistica che va che coincide grosso modo con i trent'anni gloriosi dello sviluppo cioè fino agli anni settanta perché poi dopo gli anni ottanta voglio dire l'urbanistica ha completamente adesso quest'incapacità di di di di influenzare lo sviluppo della città
In quegli anni furono fatte molto riforme tutte le riforme anzi furono fatte in quel periodo
Come dire c'erano le lotte per la casa lotte per i servizi manifestazioni imponenti in questo senso etico ma questa appartiene a Roma questa storia appartiene a un passato che non si può certo riproporre così semplicemente
Dio dopo dopo quel periodo ci sono stati anche altri momenti interessanti per esempio menzionata arrivato nella sua modestia del del dell'esperienza napoletana del del primo Bassolino io primo governo Bassolino io personalmente l'ultimo dell'anno lo festeggia e a Napoli perché non volevo stare in questa città di Rutelli punte andai a Napoli
Per per per per festeggiare questa questa questo questo rinnovamento napoletano mi ricordo che lo scrittore Starnone disse che a Napoli così era si era c'era creare un clima così tanto di fiducia che i napoletani ripreso però pagare il biglietto dell'autobus non preso dice questa battuta che fece Starnone
Ecco adesso le città sono una cosa molto diversa nel senso che sono governate dai gruppi finanziari da voglio dire che che localizzano infrastrutture impianti magazzini eccetera
Senza delle senza senza che ci sia una una una capacità di che io Saponaro in questi queste iniziative lecita sono diventate veramente degli incubi insomma nel senso che il traffico mia le distanze la difficoltà di raggiungere i posti
Normali di dirgli eccetera sono sono sono piuttosto invivibili e il consumo di suolo per esempio Sergio Brenna diceva
Che non bisognerebbe tener conto che di queste fantasia ecologiche io voglio dire mi ieri c'è stato l'approvazione del Rapporto dell'Ipcc
Che che voglio dire mette in guardia proprio sul fatto che siamo ormai sul sul punto di non ritorno insomma in cui il consumo di suolo voglio dire
In questo senso uno dei danni maggiori diverse nostre città speculazione ho parlato lo ha ripreso un po'lo ha sollecitato un po'Ilaria non ho parlato di una proposta che lui stesso cresce
Cioè di di come dire dice niente lasciare un segno rosso sulle città e linee di stabilire che oltre il signor Russo non si deve più costruire voglio dire ecco questo lo dico perché
C'è oggi un'ideologia anche delle dei delle città metropolitane dei sistemi metropolitani anca anche da sinistra
Che spaventa nel senso che la città deve ridiventare
Io luogo uno uno uno spazio formato da luoghi da comunità da da da relazioni eccetera ecco stiamo prendendo tutto questo per il clima e non sto qui a parlare di neoliberismo
Che voglio dire vita trasformando appunto gli abitanti in consumatori io clienti eccedere generazione volevo dire questo che mi pare cioè che l'ultimo il futuro l'urbanistica si è piuttosto unirsi è piuttosto scuro ecco
Mezzo coerenti Carleton
Sì non so se
A queste interventi fatti in vorrei riprendere soprattutto perché mi mi sono sentito un po'in colpa per non aveva affrontato nella relazione alla la l'osservazione che ha fatto Ilaria Ilaria Agostini
Cioè Ilaria Agostini ha citato
C'ha citato il Codice delle del paesaggio e in particolare l'articolo centoquarantacinque del codice otto che è stato oggetto di discussione in un altro di incontro non universitarie
Bene io
Quindi facendola facendo ammenda per
Impossibile
Sono stato strettamente al tema nella mia relazione quello del della città storica la storia della città storica diciamo così
Ecco però giustamente vengo richiamato vengo richiamato all'attualità ecco io l'attualità scusate voglio una specie di integrazione quindi alle cose che ho detto
Raccogliendo l'invito di larga Agostini adesso anche da parte prevede dei successivi interventi il codice del paesaggio
è una cosa molto più importante di quello che è comunemente parlo almeno del del mio del mio ambiente
Io mi sono convinto studiando il codice del paesaggio che quella cosa
Alla quale quelli meno giovani fra noi hanno dedicato il meglio della propria vita
E che era la riforma urbanistica e ogni giorno sì non c'è una stanza piena ancor di cartelle nevicata le infinite discussioni proposte eccetera sul sulla riforma urbanistica partire dall'immediato dopoguerra in poi fino appunto ai magnifici trenta
Ma come come stato dentro cosa
Importantissima bene la riforma urbanistica secondo me c'è c'è nei codici cioè nel codice del paesaggio il codice del paesaggio ha fatto delle cose
Ci sono punti in genere probabilmente ignorante anche dal dal mio mondo del nostro mondo eccetera restituito competenza Allo stato in materia di territorio
Questo io credo che si debba fare un lavoro di di divulgazione di diffusione di di di di di queste cose e
Il recupero del potere da allo Stato dove viene collocato anche a me questa cosa sembra sembra straordinaria viene collocata
Nel ministero dei beni culturali una novità dirompente assolutamente importanti fino adesso l'urbanistica
Per restare in questa specie di di di metafora che facciamo per il riferimento alla le competenze ministeriali eccetera era paventata diciamo così ai lavori pubblici
Cioè alle trasformazioni all'espansione urbana eccetera adesso questo è stato cancellato loro dal Codice in particolare come è stato detto telai dall'articolo centoquarantacinque del codice
Che affida invece restituisce potere urbanistico dallo Stato spesso al ministero dei beni culturali quale compete la politica la politica delle città il secondo me no allora
Chi è ignorata queste cose perché credo che la prima cosa che avrebbe dovuto fare
Il ministero dei Beni culturali del governo in genere era quello di rendere operativa
Questa questa conferimento di poteri di poteri dallo Stato che io sappia
Nel ministero dei beni culturali non esiste un ruolo di urbanisti non credo che si sia in una cupa ed urbanistico adesso la legge gli dà questo questo enorme questo enorme potere di
Appunto proporre una politica nazionale sulle città alzata attraverso che cosa la pianificazione quale forma di pianificazione
Sì restavano i piani paesaggistici che quelli che chiamavano anticamente piani paesistici poi giustamente sostantivo al Ligera corregge indiani
Correttamente detti i piani paesaggistici e coprendo tutto il territorio nazionale
Dei piani paesaggistici che sono pochi edificati fra le regioni il ministero sotto lo stimolo e la la volontà e la determinazione del ministero che fino adesso lunga minimamente segno di averlo di aver capito queste cose
Deve disciplinare l'attività poi urbanistica di Comuni Province eccetera tutti tutta la la la cascata degli enti degli enti locali
Ecco è la riforma urbanistica semplificata tra l'altro molto chiaramente delineata un argomento però assolutamente ignorato ignorato da tutti ringrazio
La ringrazio ed è così che per aver sollevato questo questo problema sugli altri interventi cerco di essere telegrafico io sono molto in sintonia
Anche con con Sergio Brenna sono molto d'accordo con lui anche in quel con questo tono
Ma come dire di di rinviando per i magnifici trenta I magnifici cinquanta ma diciamo che quello che è successo allarghiamo anche un po'la dotazione nel nella nella seconda metà del del secolo scorso l'
Nel nostro campo delle nostre cosa è stato è stato solo è successo di tutto e sosterrà anche gli anni delle Mani sulla città ma appunto però
Quello che c'era questa non era una sensazione
Era un modo un modo di essere un modo di di operare decida anche nell'attività nell'attività professionale dell'attività accademica eccetera
Di più speranza
Raggiungibile che certi obiettivi certe cose avevano assolutamente che era porta a portata di mano dell'azione politica
Politica amministrativo poi c'è stato voglio ripetere recuperato abbondantemente dal per alcuni aspetti ma quelli più importanti dal codice del presente sarebbe importante poi mi mi permetterei di in
Di suggerire fra i temi
Che vengono ripresi da queste in queste in queste occasioni di dedicare un incontro anche al al codice al codice dal Codice del paesaggio quindi dicevo di Sergio Brenna condivido quelle il rimpianto per per cui il clima per quella speranza che c'era allora e che adesso credo che non ci sia che non ci sia che non ci sia più poiché i riferimenti i riferimenti a Napoli Piazza Plebiscito lungamente io Rollo
Non mi sono soffermato su questo su queste cose non mi sembrava
Ho però visto che esso non è stato citato sollecitata piazza del plebiscito che in qualche modo ha rappresentato
Ha rappresentato un po'il simbolo del del rinnovamento fatto negli anni diciamo negli anni di di Bassolino
Io non ho non versa in questo momento immagine ma sarebbe molto importante proiettare penso che tutti però la gallerista che cos'era piazza del Plebiscito prima della nostra amministra
Si onera una immobile distesa di alcune migliaia molte migliaia di ruggine più grande parcheggio del del pianeta probabilmente su questa immensa splendida piazza assolutamente ricoperta ricoperta di rumori si si decide
Allora i testi di un certo giorno
Ci segnala destinare sulla pedonalizzato dai evitare nel modo più assoluto il parcheggio di una vera e propria rivoluzione io non ho raccontato ma non lo ricorda spesso
Una
Intanto i membri insomma io non so se mi ricordo che la mattina in cui si sì per umanizzare attenevate pennellata la rivolta bella polesane si si temeva ma anche i giornali la stampa non non non non ebbe nulla una posizione come dire così no era cioè pensare che che quella piazza sane pensa ricordo di tutti di tutti voi
Potesse essere un immane garage e continuare a esserlo
Ed è in larga misura sostenuta anche da autorevole intellettualità intellettualità napoletana insomma in gran parte eravamo convinti che non sarebbe stata accettata dalla città la mattina Mondovì tutta la notte la mattina all'alba
Labbra sono andata a piazza del plebiscito ho visto distanza di poco tempo due scene due scene indimenticabili una tuttavia una coppia di sposi fare fotografie ricordi la strategia la mattina molto presto verrà fare la fotografia ricordo del del matrimonio che mi sembra un non costruisce bellissima sono niente
E poi un'altra cosa più
Molto più significativa che a un certo punto una un'auto dei dei carabinieri
Circa di entrare cerca di entrare nella piazza di forzare i tempi picchetto di di vigili urbani di Djerba instabile al Napoli sono una categoria diciamo non amata insomma nanna
Ebbene io da quello che è successo questo parliamo perdutamente
I vigili urbani blocca bloccano i carabinieri il trionfo il blocchetto per fargli la multa i carabinieri cercano di di forzare
Ma la gente che era lì non era tanta immediatamente corre verso ma indifesa indifesa
Della pedonalizzazione
Devianze applaudiranno applauso
Ai vigili urbani di Napoli che non crede alla
Abbiano mai avuto avuto prima scusate io chiedo scusa a tutti se ne sono disordinato però non vorrei interrompere altri interventi poi cerco di recuperare le cose da dire mio successivo all'intervento grazie
La relazione violazione
Renzo il moldavo sì
Grazie grazie all'estero circa questo tensione anche il il passo successivo intervento così come da altri colleghi che sono intervenuti prima di me non lo so fare un'osservazione condividerà con voi
Rispetto al fatto che la cosiddetta urbanistica fascista di demolizione dei centri storici a una linea di continuità con il tutto ciò che succede dopo cioè il passaggio da un regime totalitario
Ha un regime democratico non segna un vero e proprio cambio di cultura anche se spesso queste cose ci viene presentata così
A Milano per esempio cioè questo piano Bertini dalla metà degli anni trenta che sostanzialmente sulla scia di di un Progetto di Crotta Lupi presentato un concorso
Del ventisei ventisette prevede la quasi totale demolizione del centro storico di sostituzione con uno un'edilizia volumetria maggiorata e anche
Diciamo che rivolta ACC sociali più abbienti
Non certo quelli che abitavano nel centro di Milano in quegli anni ebbene il primo con con passaggio diciamo nel quarantacinque CLN
La prima scelta del fine quella di sospendere forse legalmente questo piano libertini che era stato approvato per regge con una legge nazionale
Io avviare questo venire anche diciamo di quanto un piano è ancora sinonimo di esercitare la forma della città e ancora sinonimo di identità
Con la con la collettività piano sono sceso avvio diciamo di un percorso democratico di gestazione di un nuovo piano regolatore si fa un concorso attento tutti non solo ai professionisti avvengono mila novantasei proposte se ne discute al Castello Sforzesco insegnante pubbliche per capire insomma orientare quella pianificazione futura si arriva finalmente nel cinquantatré nel nuovo piano la faccio molto molto querele ma è lo stesso piano del quale Cederna scrive
Un pezzo intitolato e il cliente Milano no cioè che ha contiene sostanzialmente le stesse logiche molte
Forse io voglio vedere il titolo dell'articolo dice scusa non ho seguito Milano avrei avuto no in me lo ricordo ci
Che sostanze negare stesse Cederna denuncia il fatto che sostanzialmente questo nuovo piano regolatore a ho dimenticato di dire
Dopo dopo il convegno Castello Sforzesco vengono coinvolte più di cento
Persone giovani professionisti che sostanzialmente nel periodo tra le due guerre non avevano potuto esprimerà alcunché diciamo rispetto al futuro della città quindi un piano ampiamente democratico nel suo concesso nessun cinesi
Dove diciamo questo processo di partecipazione di coinvolgimento di molte figure che erano state escluse per ragioni politiche dalla pianificazione milanese nel periodo tra le due guerre eppure quello che viene prodotto di fatto diciamo dal punto di vista della cultura
Del rapporto diciamo con il centro storico è sostanzialmente in gran parte in continuità con quello che aveva fatto il fascismo quindi
A me questa cosa colpisce molto cioè diesel nell'ordinamento tra la cultura umanistica e diciamo di processi i processi democratici e questo per dire che probabilmente se non c'è una cultura umanistica diffusa attenta a certi valori
In processi democratici sei probabilmente civilmente ormai pare ci tranquillizzano da molti punti di vista ma rispetto a certi contenuti forse non lo fanno dell'ambiente grazie
Mi sembra
Grazie Elisabetta Forlì
Realistico il modo molto confuso mi sentite molto confuso a tra tutto quello che è stato detto sono sono stati aperti ed eversione
E anche su i successivi interventi estremamente incisivi secondo me nel mettere in luce la complessità e l'importanza del dell'argomento diciamo il mio contributo invece confusionaria tutto questo
Rompo nella nella direzione di sottolineare al CUP alcuni a specchi uno io ero il l'insoluto rapporto tra centro e periferia delle città
Che continua ad essere del critico
Assolutamente critico e invece credo che proprio in questo in questo no rivoluzione del rapporto centro-periferia e stia un pezzo della della soluzione dal punto di vista
Di chi abita le periferie di che abita il centro
Credo che sia fondamentale
Ripensare ad un ripopolamento del centro anche tenuto conto
Di soggetti sociali e il comune di categorie sociali che ne sono sempre più esclusi in soprattutto i giovani per esempio
Allora delle politiche che che Brusca che guardino invece no alla al veri ripopolamento del deve dei centri storici naturalmente con adeguate le politiche di sostegno a allora certe forme di affitto appunto che un calmierato convenzionato naturalmente ma che possano individuare nei giovani e anche in diverse forme di abiti dell'abitare no un po'la soluzione del problema in alternativa appunto al da da un lato l'agente di Picasso e dall'altro alla trasformazione dei centri in di alberghi diffusi diciamo no al tempo al tempo breve allora su questo credo che ci sia appunto un lavoro di riflessione importante da fare
E sul quale dovremmo impegnarci così come la questione della rigenerazione sono d'accordissimo anch'io con Sergio Brenna sul sull'uso improprio di questi di questi termini che mistifica in una realtà che soltanto fatta contorno di di speculazione no e di disattenzione realtà
Ma problematica vere problematiche ambientali e sociali ecco però vi domando e vi domando se non sarebbe importante invece riuscire a ragionare a trovare una soluzione per coniugare i due aspetti per rigenerazione sociale ambientale è chiaro che dal nostro punto di vista debbono essere
Cruciani ente interagire tra di loro no perché la rigenerazione sociale anche quella che fatta appunto no di nuovi soggetti che popolano la città e soprattutto i centri storici città ma che si che in uno scambio anche con la periferia ma anche in una in una
Rivisitazione di di come dire anche di problemi
Che si va a me vengono completamente l'usino a il Bosco verticale no ci vogliono dei posti orizzontali in città come Torino per per esempio dove ci sono ancora milioni di metri cubi di rinviare industriali dismesse di cui non si sa che cosa fare
E che hanno problemi di bonifiche costosissime che hanno comunque è un sacco di altri Problemi no di di viene di dare un senso a questi spazi ecco lì per esempio una politica coraggiosa potrebbe immaginare la ricrea la la creazione di boschi urbani Fitto o comunque di spazi nei quali la l'ambiente e natura naturale plebe riprende il sopravvento del su su su una una una un degrado spaventoso che ha caratterizzato la fase produttiva e adesso la fase di abbandono di questi spazi che sono veramente in balia
Delle diciamo del degrado più più totale no il discorso dell'alfabetizzazione e delle culture la cultura umanistica diffusa secondo me anche cruciale perché noi non ci rendiamo conto e lo dico subito insomma
Mettendomi nel nel nel impropriamente insomma nel novero dei appunto della della della vostra autorevole professione di di urbanisti io sono solo sociologa e l'urbanistica l'ho l'ho incrociata nel nel nel mio lavoro universitario ma non durante non ne sono assolutamente non me ne sono anch'né impossessati in termini diciamo professionali e di competenze ma mi rendo conto che invece è uno sforzo che deve fare tantissimo
Di alfabetizzazione perché altrimenti difficilissimo far capire alle persone tutto quello che passa attraverso l'urbanistica e attraverso anche la speculazione sulla città no allora tutto questo
Credo che ci vorrebbe una scuola soltanto l'Inter per realizzare questo questo obiettivo no perché soltanto così creando consapevolezza nelle persone comuni si può pensare di potere avere un sostegno se si vogliono fare delle proporre delle delle politiche alternative una società diversa in quanto e anche la questione della formazione dei giovani dei giovani che si dovrebbero occupare professionalmente e anche a livello istituzionale di queste questioni credo che ci sia un enorme lavoro da fare e mi auguro che e anche in questa occasione chiesti che ci è stata offerta da da da da Piero con questa iniziativa della scuola possa prendere anche
Delle appunto no di delle nuove vie via via approfondimento e di coinvolgimento perché questo che che vogliamo realizzare non un cambiamento nella società nel relazione che i io do I do ancora Sergio richiesto di parlare però moderno c'è siccome alle spalle sette e mezzo dobbiamo chiudere mio essere molto ombrelli il di dare modo poi dopo poi tirare
Emissivo brevissimo Antonio piano si scusa
Rigetto l'etichetta di nostalgico per la difesa non è una questione di Norvegia le ritengo fortemente progressive quelle conquiste del riformismo di quegli anni e io sono il primo a dire accetto l'invito anzi insomma lì come Jodie sorbetto uniamoli il le nuove necessità e i nuovi parametri risparmio di suolo eccetera
Al potenziamento dei vecchi parametri impieghino più trentacinque metri per abitante ce n'erano cinquanta cento perché abbiamo lo spazio per farlo
Non accetto l'impostazione siccome abbiamo nuove necessità nuovi parametri solleva un risparmio di suolo sul contenimento energetico eccetera
Purché rispettiamo questi nuovi parametri Dedei chi e sul già edificato possiamo fare quello che vogliamo duplicare triplicare la densità edilizia non dare più nessuno spazio pubblico
Altezze spropositate non ci sto consistono per me fare così e tornare a dire accettiamo le mani sulla città sotto l'etichetta io nemica ma così siamo molto ecologisti ecco mi pare il vero inganno
Chiuso
Nell'America garantirà sentimento positivo di cui non vergognarsi anzi da rivendicare se non abbiamo Nostalgia tutto ciò che avviene il presente futuro sono sono sempre accettabili Lele non criticarla Nostalgia
Rivendichiamo
Grazie verso il mondo chiusura del poi
Ci troviamo con Piero va bene io approfitta di questa dei minuti conclusivi per
Affrontare quel quell'argomento che non di cui non ho parlato nel non nella relazione che però è stato richiamato da qualcuno che oggi è una cosa sulla quale io non questo impegnato da abbastanza tempo da qualche anno negli anni più recenti quella che tanto che l'ultimo libro che ho scritto l'ultimo capitolo del libro cioè la la linea la linea rossa una sorta di secondo me necessarie indispensabile enorme
Semplificazione
Della della disciplina urbanistica vorrei presentato da presentarla così questa cosa
Nel senso che alla fine bisognerebbe poi naturalmente trovando tutti i mondi per legittimato da un punto di vista giuridico eccetera però concettualmente bisognerebbe fare un'azione
Ne molto diffusa volontà a far capire la necessità assoluta vitale per la nostra stessa sopravvivenza di fermare nel modo non
Non ridurre ogni tanto anche nel merito nell'ultimo provvedimento di governo proposta di legge urbanistica del governo c'è c'è la riduzione del consumo cioè no no no
Bisogna fermare brutalmente fermare a vorrei che se in tutte le amministrazioni che ha più sensibilità
Muovendosi ciascuno nel suo ambito come può fermare il consumo del sole questa cosa rappresentano presentandola come una mappa
Una mappa aggiornata della della città
E dalla quale sia molto evidente il territorio lo spazio edificato in quelle norme edificante
E disegnare tutto intorno allo Spazio edificato questa linea rossa qualcuno mi ha detto che dovessimo ricadere benissimo il bronzo mi pare che sia che sia questo questo il problema
Che non significa ecco qual è il concetto secondo me nel quale dovremmo tutti i nuovi farmaci
Così diffusori che non è firmare il consumo del suolo non nel fermare lo sviluppo
Niente affatto perché il perimetro che chiude in qualunque vorrei dire luogo d'Italia l'edificato rispetta non edificato in serie
Sconfinate possibilità anche gli spazi non ancora occupati dall'edilizia per soddisfare
Qualsivoglia bisogno arretrato non bisogna dire noi non vogliamo che si facciano più residenza in alcuni posti servono ancora nuove residenze dice
Tutto si può fare tutto può essere discusso di situazioni per nostra fortuna nel nostro Paese tutto così fortemente differenziato ecco ma una cosa dev'essere assolutamente assunta come non possiamo più continuare neanche un metro quadrato di suolo
All'interno dell'aree edificate ci stanno tutte le condizioni
Per poter fronteggiare adeguatamente
Abbondantemente senza problemi di compressione delle legittime
Esigenze di di di di servizi di necessità di spazi pubblici eccetera che più che essere invocati dappertutto all'interno della linea all'interno della linea
Colorata rosso verde come vi pare io credo che questo debba essere un po'come dire l'appello
Da fare da parte di chiunque sia impegnato a Bianco comunque dimestichezza con con questa materia
Impedire il lavoro tutto deve essere svolto sviluppato all'interno di questa di questa linea rossa questo è stato accennato anche stasera da qualcuno e io credo che in questa direzione noi dobbiamo dobbiamo operare io vi chiedo scusa ma almeno stando mi pare che il tempo sia sia scaduto non so se c'è ancora qualche coda di di intervento daranno al quale dare dare spazio pieno affido atteso dalla conclusione del
Ma credo grazie penso e credo che sia stata una serata veramente molto ricca perché c'è un ascensore perché a parte a parte la tua splendida relazione alla tua elezione il livello del la qualità di chi degli interventi è stata davvero notevolissima una serata
Di grande pregio reti informazione e formazione per tutti tutte quante tutti quanti io devo chiudere perché scade sta per scadere il tempo ricordo la lezione del prossimo giovedì trenta marzo che sarà tenuta da Guido viale sul tema la crisi ambientale e l'economia della cura
Ringrazio ringrazio ancora Ortensio ringrazio Roberto Morea
Tutte tutti quanti che avete reso possibile questa straordinaria serata
Grazie e a presto