L'intervista è stata registrata venerdì 8 gennaio 1993 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Ambiente, Disastri, Ecologia, Inquinamento, Mare, Petrolio.
La registrazione audio ha una durata di 6 minuti.
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professore
Radio radicale abbiamo al telefono il professor Giorgio nebbia
Professore all'università di Bari docente di merceologia
E così vogliamo parlare dell'ennesimo disastro ecologico verificatosi nel Mare del Nord dove una vecchia petroliera sta riversando in queste ore in acqua tonnellate di greggio professor nebbia la sua opinione di fronte a quanto sta accadendo quale
E perché
Le opinioni sono due una né che era un evento prevedibile dal momento che con tutte le parole che si sono dette non si è fatto niente per tenere sotto controllo
Questo tra ricco di petrolio che non è soltanto fermare ma che avviene anche il mio ruolo quindi oleodotti
I fiumi che avviene il mio con oleodotti per terra
Luigi spaventiamo quando siamo di fronte a un episodio virtuoso come Roberto che ha che ha presentato in questi giorni ma proprio ieri dall'alto ha citato ma c'è stata un'altra perdita di petrolio vicino a Praga quindi questi eventi che sono a purtroppo abbastanza diciamo
Il secondo punto che è invece di diminuire come frequenta
Come risultato di tutta la apparente attenzione
La difesa dell'ambiente per l'ecologia sembra che tutti anni non ecologia in realtà invece questi episodi determinanti per proprio conto
Primario di incidere in delle public si stanno facendo sempre più frequenti e quindici per vedere qualche cosa che non funziona tra le grandi dichiarazioni a parole e le azioni pratiche per evitare
E quel pure esistono accordi internazionali tra i Paesi per evitare che delle vere e proprie carrette vadano in mare aperto e vadano a contaminare zone
Diciamo ancora puliti
Certo che esistono sette aveva buona osservanza di questo accordo internazionale comporta dei costi comporta dei costi che le
Senti ne per le Compagnie Petroni per esempio gli armatori
Il ritardo io nei movimenti per Madre e Costa uniti lire agli armatori e si capisce che davanti al rischio che succeda un incidente che poi coperto dalle assicurazioni in gran parte nel nome del profitto queste compagnie fino all'anno le norme di sicurezza inviò le norme antinquinamento
Fino ad arrivare per a questi incidenti che cosa racconta per queste agenzie se ci sono dei costi dei costi in vite umane dei costi per gli ecosistemi
Dei costi per la vita del mare tanto quelli li paga alla collettività ecco mi pare che il punto centrale sia questa contraddizione fra pubblico e privato
Il privato si tiene profit
Pubblico Paganico per la mancanza di attenzione secondo lei a questo punto come si dovrebbe intervenire sia per ripulire il mare ormai inquinato che per evitare altri disastri
Infine il problema difficile soluzione e per ripulire il mare inquinato c'è poco da fare chi può raccogliere come viene fatto il petrolio il maggiore superficie quando è abbastanza spesso di di spessore da tanto elevato sulla superficie del mare però ci sono delle specie di e che aspirano ma acqua e petrolio e lo trasferiscono in qualche cisterna
Lasciandolo poi separare grosso pericolo perché la maggior parte dei questo petrolio si spende come pellicola sottili le sul male oppure Baso sporcare le le coste le spiagge e le coste rocciose e dalle non lo rimuove più nessuno tutti i rimedi che sono stati proprio quelli che si chiamano
Gerardo assorbenti
Con l'altra reagenti altri solventi giardino specie di polveri o sostanze chimiche
Che dovrebbero assorbire il mare spesso non fanno altro che dovrebbe assorbire il petrolio dal mare spesso non fanno altro che disperde repertorio in un maggior volume di acquamarina e quindi moltiplicando ed estendendo il pericolo oppure non fanno altro che fare precipitare il petrolio insieme a queste sostanze a addizionate
Pronto fermare il che vuol dire trasferire dalla superficie al fondo del mare
Perché evita per gli ecosistemi discutiamo invece che cosa si potrebbe fare per prevenire che sarebbe la strada veramente unica e per affrontare il problema
Allora bisognerebbe organizzare dei sistemi di controllo più rigorosi delle multe delle punizioni più severe per chi scarica petrolio nel Mare per chi impiega natiche non sono adeguate mi per esempio questa che ha subito un incidente di alle isole Shetland non aveva un secondo scafo di protezione prima vi era che questo scafo esterno con secondo scafo tutto anche lascerà Ricci a contatto con le rocce
E ma resterebbe per caso il miglior
Intatta invece la resterebbero intatte le circa teme che contengono petrolio e qui si sono lacerate direttamente letale che registrano il petrolio è finito nel mare ma soprattutto una dovrebbe essere attuata una volontà di fare rispettare gli accordi internazionali le leggi e Maria da passare dalle dichiarazioni di principio ad una a azione anche repressivo ha percepito dalle leggi contro l'ecologia se ci fossero dei controlli sulle navi fossero tenute per quando sono inadeguate
Si vedrebbe allora che gli armatori eliminò le vecchie carrette esercitano maggiori controlli e così via grazie professor nebbia De Santis grazie
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