L'intervista è stata registrata martedì 5 gennaio 1993 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Balcani, Bosnia Erzegovina, Guerra, Jugoslavia, Pace, Pacifismo.
La registrazione audio ha una durata di 6 minuti.
Rubrica
giornalista
Radio radicale siamo collegati telefonicamente con Claudio Fracassi che direttore del settimanale dell'Alta Italia avvenimenti avvenimenti è stato uno tra i promotori insieme un cartello vastissimo di associazioni
Pacifiste poi magari Fracassi ci dirà meglio quali
Di un'iniziativa nei territori della ex Jugoslavia un Capodanno di pace nei luoghi di guerra però fare un bilancio questi darci il senso di questa iniziativa Claudio ma e
L'iniziativa par
E si collega direttamente alla marcia la a devo che è stata utilizzata dai Beati costruttori di Pace che noi come gli avvenimenti abbiamo sostenuto e carenti cui anche radio radicale ha dato opportunamente notizia
Lì c'è stata una un incontro straordinario trarrà i cinquecento italiani le comunità mussulmana per va provata ebraica di Sarajevo e credo che questo rimanga non solo una utopia ma una strada politica l'unica strada politica concretamente e percorribile per arrivare ad una ad una pace che è quello di
I nuovi di dialogo tra le varie comunità
Data l'iniziativa tempo ospite chi ha portata Ielo mille a Sarajevo nel
In vari luoghi della RAI Jugoslavia in campi troppo
E nell'incontro con le varie comunità
Mille cinquecento persone provenienti dall'Italia e anche da altri nazioni si è conclusa due giorni fa il tre di gennaio e credo che questo significativo perché come Tiger dalla tutto una polemica
Vuolo del movimento pacifista e non violento ma della Jugoslavia non ve ne frega niente
Pisano soltanto quando c'è da protestare contro gli Stati Uniti eccetera eccetera io credo che invece
Per iniziative
Che sono capi lari che coinvolgono migliaia di persone e che hanno anche un obiettivo concreto quello di portare solidarietà concreta dimostrino che c'è una nuova maturazione del movimento pacifista in Italia
Claudio voi avete in qualche modo quindi smentito quelli che dicevano in queste prospettive la prospettiva cioè di passare dei giorni in luoghi di guerra fosse una possibilità irrealizzabile su o l'altra accusa però ciò che queste iniziative fossero sostanzialmente utopica cosa hai da dire
Innanzitutto l'utopia non è una parolaccia
Diciamo il compito credo dei cittadini e delle
Cittadine non è soltanto quello di fare diplomazia di mettere d'accordo gli Stati i governi ma anche di gettare le basi per una convivenza futura perché l'idea di pace e di convivenza non matura tra al la gente io dico che in mente ci sarà pari anche nel nostro continente poi
Io vorrei anche sottolineare che queste iniziative hanno come dire raggiunto risultati molto politici molto concreti non sono state predicatori e
Do
Si sono riunite insieme a Diego le
Comunità ogni giorno si sparano addosso quantità
Di cittadini sono incontrati con i cittadini musulmani
Tornò il cannone atta asciutto e io credo che questo è un grande risultato politico come dire impegna un metodo io credo che la Conferenza in corso a Ginevra non può che seguire a un altro livello questo metodo
A quel punto l'alternativa è solo una intervento armato la guerra sacro e io credo che queste un'alternativa che va evitata con tutte le nostre forze anche perché
Quella è davvero l'utopia cioè una guerra che pretende di
Corre la pace attraverso il metodo della guerra è una è una è una via veramente
La risultati
Ti volevo fare un'ultima domanda Claudio nell'articolo che pubblicate sul numero di questa settimana avvenimenti di monsignor Bettazzi
C'è anche un'allusione al ruolo dell'ONU l'ONU lo dite voi avrebbe mal digerito questa vostra iniziativa
Ecco anche a proposito dei dei colloqui di pace che continuano a Ginevra che valutazione date voi del ruolo dell'ONU voi nel senso che forse credo che tu come direttore di questa rivista posso parlare un po'a nome e l'arcipelago pacifista in Italia in qualche non
Non mi prendo questa Fontana anche perché veramente
Ciò che di che diciamo Bettarini probabilmente si riferisce
E a ad una come dire particolare parte il della marchesa di cinquecento che all'inizio è stata sconsigliata da tutti quanti non solo l'ONU ma il governo italiano il ministro degli Esteri ha mandato un fonogramma l'ambasciata sparato riferendo fermatevi fermatevi non andate avanti e c'è stata una valutazione sbagliata da parte di tutti questi organismi politici
Valtur Utopia dei non violenti in linea generale io credo che le Nazioni Unite Michele
Mi pare che stiano riprendendo in mano la questione bosniaca nel senso giusto è quello di portare
Le comunità in lotta al tavolo della pari credo che sia giusta la linea
Che viene sostenuta fra l'altro dalla comunità bosniaca di non arrivare ad una partizione dei la Bosnia perché la linea della ivi io ne etnica è una linea suicida che non prepara alla pari che ma come nuove guerre
Fazio molto rivedere
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