Presentazione del libro postumo di Valerio Zanone «Il liberalismo moderno» (Edizioni UTET)

La sede
Presentiamo
Un libro che ci sta particolarmente a cuore il quello postumo di Valerio Zanone il liberalismo moderno
Ringrazio prima di tutto
La Biblioteca del Senato e ringrazio sfortunata per l'immigrazione
La signora
In cui mi scuso di non ricordare il nome
Soprattutto
Dottoressa elemento che ci aiuta ad organizzare questo di irrigua deviazione molto
Tutti i presenti e soprattutto i piemontesi a Roma
La volevo ascoltare introduce il scegliere di questo
Sì
Sì
Possono casi vicinanza il
E ringrazio i piemontesi forse non si tratta
Aumenti un poi il
Il volume
Ringrazio piemontesi a Roma che spero di rivedere di frequentare velenosa ho scoperto ora che c'era un associazione mi dicono piuttosto
Importante venne organizzata
Ringrazio la squadra di liberalismo lì sullo storico delinque per il pensiero liberale che oggi
E qui a rappresentarlo vi dicevo questo libro
è nato nel momento stesso
Diciamo il giorno dopo
La morte di Valerio Zanone quando ho saputo che mi sarebbe toccato sostituirlo alla presidenza della Fondazione Burzio fondazione che alla quale lui ha dedicato molte energie fino alla fine dei suoi giorni
Ho pensato che la prima cosa fosse onorevole Duilio per quello che aveva fatto per noi anche per la lunga amicizia che il PCI che ci lega
Mi ricordo anche se penso che lo sappiate tutti che la Fondazione Burzio Filippo Burzio
Porta il nome di una complessissima figura di intellettuale italiano che fu giornalista che fu scrittore che
Filosofo avrete sentito
La sua
Teoria del demiurgo che fu due volte direttore della Stampa e fu il più uno dei più drammatici direttore della Stampa perché è diventato direttore alla caduta del fascismo
Fu fu condannato a morte Vassallo
Sono appena
Si fondono la Repubblica e quindi lui dovette rifugiarsi
Sfuggire tornò direttore della Stampa alla definitiva liberazione del Paese il
Il libero il libro tutti che abbiamo voluto che era possibile fare c'era forse urgente fare
Nasce da un'altra cosa in un è un saggio è un saggio che Valerio Zanone aveva scritto per il quale
Era stato coinvolto nella storia del pensiero politico dell'Europa
Donando è una grande opera
Edita dalla UTET
Ne la utente
Tra l'altro come la stampa eccome
Come nella scuola di applicazione dell'esercito perché Filippo Burzio fu anche licenziato perito balistico eccetera
E tra i fondatori della
Della Fondazione Burzio e quindi è stato abbastanza agevole ottenere di poter pubblica questo saggio di pubblicare questo saggio pubblicano con la stessa put e lo abbiamo un
Ringiovanito attualizzato perché
Quindi questa era una ragione per farne un pochino parlare
Renderle onore per per dare le lettere
Mentre firme ad appoggiarne in uscita e appunto a suscitare un po'di dibattito sul libro abbiamo chiesto
Dei testi introduttivi dei saggi introduttivi
Stefano Folli a Sergio Romano e a Domenico Siniscalco uno ovviamente per l'aspetto per quello che era stato il liberalismo in Italia
Temo minuti dover dire era stato perché purtroppo tutti si sentono liberali e continuano a ripetersi la bocca di queste parole ma
Non c'è più traccia di quel lavoro di quel partito di quello che
Zanone aveva rappresentato Sergio Romano per quanto riguarda il liberalismo
Nel mondo e Domenico Siniscalco per gli aspetti economici dell'idea liberale
Io lascerei la parola
A Stefano Folli che ringrazio ancora e per la sua presenza oltre che per il saldo che ha scritto che molto molto bello e molto lucido
Di
E anche perché io temo che fretta terribile ci lasci prima della fine del nostro incontro ma intanto approfittiamone ascoltiamolo assaporiamo quello che dice
Grazie
Grazie Alberto
Grazie per questo invito
E
Come
Tu hai detto adesso Buziol fu una personalità complessa io credo che Zanone non fu da meno
Può anche io un personaggio estremamente complesso certamente più complessa di come apparve superficialmente
Ad alcuni
Giovani giornalisti che magari
Seguivano subiamo sul piano politico mi ci metto anch'io fra questi
Ma
O puoi imparato
A conoscere meglio il personaggio anche se forse non l'ho conosciuto come avrei voluto
Perché la sua complessità la profondità della sua cultura la sua
Adesione a valori profondi e veri del liberalismo ne fanno un personaggio fuori dal comune
Nella sua vicenda personale anche nella sua sofferenza
C'è
Tutta la storia del liberalismo e c'è anche purtroppo la crisi del liberalismo hai detto bene
Oggi
è facile per tutti definirsi liberali in realtà non lo è praticamente nessuno anche per un deficit di memoria storica che uno dei dei drammi del nostro tempo
Comunque anche in relazione
Quel breve
Soggettiva che ho scritto per
Il libro
Insieme Sergio Romano via Domenico Siniscalco io ho avuto la possibilità di
Approfondire alcuni aspetti della del pensiero e dell'azione politica di Zanone
E sono contento di avere individuato
Una citazione che quella di di quegli ENI che io ho messo a conclusione del mio scritto che mi sembra
Che sia dati abbastanza bene definire
Un certo aspetto di Zanonato
Scrive quegli ENI che lo conosceva bene molto suo amico zero si considerava un arnese di partito
E forse lo fu
Ma gli si può anche considerare il capo ideale del pre e partito che Benedetto Croce riteneva dovesse essere il Partito Liberale
E ben fatti e la sensibilità di andare oltre i confini del partito inteso alla maniera novecentesca in questo senso tutti liberali nessuno escluso non possono non dirsi zanobiniani
In modo diverso in misura diversa la sua testimonianza di Perale destinata a durare oltre le meschinità della politica quelle meschinità
Che turbavano disturbavano Zanone che aveva
Un alto senso del connubio tra culture politiche quindi avere un altro senso della politica
E aveva anche
Un'idea molto forte della storia del Piemonte
La sua testimonianza di valori antichi che per lui però perenni moderni e data
Da quest'altra situazione che
Li mette in una nota
Del suo scritto nel suo saggio molto bene il
Detti riferita Einaudi l'autore e Giovanni Spadolini né il mondo di Giolitti
E parlando inauditi io credo che
Tutti noi possiamo comprendere come queste queste righe posso potrebbero tranquillamente riferirsi anche a Zanone la descriveva Spadolini forse nessun uomo come Luigi Einaudi De Rita del Risorgimento si identificava con una vera visione della vita
Assurgeva ad autentica tavola di valori di stile di costume
Do nel Risorgimento eroico della leggenda e dell'orografia
Ma il Risorgimento che era il frutto delle virtù native del vecchio Piemonte delle virtù di previdenza di pazienza di risparmio indagate appunto nelle lontane storia e delle finanze sabaude
Non è il PIL Risorgimento le conquiste illusorie e dei miti di Potenza mai Risorgimento che era apertura all'Italia e all'Europa dell'Italia all'Europa
Prima la cemento dei rapporti con il mondo d'Oltralpe la finestra spalancata sull'ombra su Parigi
Il suo ordinamento di Cavour in una parola
Ecco questa definizione di Einaudi a mio avviso sì attaglia perfettamente Azzano vuole fatti naturalmente le debite differenze di tempi di contesto storico nel
In uno dei
Che i tre brevi saggi che appaiono il libro curato da
Da Alberto Sinigaglia
C'è il Pezzi Sergio Romano e cioè quello di Domenico Siniscalco
In quella di Domenico Siniscalco
Non si parla molto di Zanone però si parla
Appunto della cornice nella quale egli si è trovato ad agire
Lui liberale antico liberale
Formato
A una scuola di valori morali profondi
Zanon è che
A mio avviso
Pur essendo grande estimatore Rinaldi
In fondo lui riconcilia la famosa polemica Croce in auto in cui tanto si si è parlato e si parla
Il fondo Zanone dare concilia
Il suo sforzo a mio avviso è proprio quello di riconciliare i due piani quello morale quello economico liberalismo e liberismo e dare dando al liberismo
Un
Una dimensione sociale
Non è chiaro forte dimensione sociale in zone c'è questo sforzo di sintesi questo non
Rassegnarsi ha un'antica
Spaccatura peraltro superata poi dalla storia
In fondo cosa non è
è uno dei cultori di quello che
Negli anni ottanta era detto Illy blabla
Cioè l'incontro tra liberali
Diciamo pure progressisti
E
Sociali riformisti
In lui c'era la lezione Einaudi di Gobetti
Direi anche di Giovanni Amendola per certi aspetti ma certamente c'era c'era Gobetti c'era un liberalismo
Impegnato nel sociale
Sono quando liberalismo dogmatiche dottrinario
E questo lo porta inevitabilmente a trovare un punto d'incontro attraverso il filtro di Norberto Bobbio con
Il pensiero Conte socialismo democratico
Quella forma Lelli bla bla
Avuto alterna fortuna
Ma non c'è dubbio che era esprimeva bene questa tensione Zanoni Anna verso
Una dimensione
Moderna
E politicamente applicabile del suo liberalismo
Che cosa succede succede quello che descrive Siniscalco dicevo in questo in questo suo saggio
Che
L'esplosione della globalizzazione
La
Deregolazione perdente deregulation della dell'economia internazionale
Che prende sopravvento proprio negli anni direi né della Thatcher
Determina un grande cambiamento di paradigma di schema sul piano
Internazionale sul piano economico
Questo
Questa alterazione del del grande schema
Produce
Che probabilmente il liberalismo di Zanone questa sua grande attenzione
All'incontro con le forze riformiste
Da qualunque parte provengano quindi anche dal dalla sinistra
Viene
Un po'stravolto dei tempi
Probabilmente
Una delle ragioni per cui poi
Il pensiero politico Zanone non
Si trasforma in un'azione politica
Di successo
E anche questo per il suo perché racconta bene Siniscalco il mondo è cambiato
Il mondo dell'estremo globalizzazione
Cambia i parametri nei quali Zanone aveva era vissuto era cresciuto che erano gli elementi fondanti della sua cultura
Poi
Oggi che zona non c'è più vediamo anche quali sono stati i limiti di questo processo di globalizzazione oggi c'è un ritorno a forme di protezionismo ne parlate Sergio Romano nel suo del suo peso c'è una
Ci sono dei chiusure nazionaliste o anche populiste se vogliamo che il mondo sta ancora cambiando
Chissà se fosse in questa fase di contrazione
Della globalizzazione estrema
Forse lei dedizione none avrebbero
Maggiore successo avrebbero politicamente una maggiore
Attenzione o se fosse invece
Oggi stiamo assistendo alla crisi di tutti i partiti forse
Anche lì sarebbe
Travolto come sono stati travolti tutti gli esponenti del pensiero liberale
Se vogliamo anche riformista inattesa
In attesa che
I de di fondo di Berardi risolvere in maniera in forme nuove naturalmente si guarda alla Francia oggi siamo al
Ama Kron
Si guarda
Lei se gli espressione
Di una forma liberale se vogliamo che tende a superare il nel vecchio spaccatura fra destra e sinistra
Inteso nel senso che sei il termine dar luogo a nuove aggregazioni
E di oggi la nomina di un Primo Ministro che viene dalle
Dalla
Dal partito dei repubblicani del partito
Puntuale neogollista
C'è un superamento così come macro supera sul centro sinistra
Le vecchie impostazioni una vecchia cultura così il suo nuovo Primo Ministro tende a superare allo stesso modo in modo simmetrico sul centro destra
è un incontro nuovo vedremo le elezioni di giugno come andranno ma non c'è dubbio che è una risposta della Francia
A
A uno scenario che nel corso di questi anni a schiacciato le vecchie formule politiche
Ora Zanone
Sotto questo aspetto
Era un uomo che apparteneva a un mondo
Come dico che oggi forse non c'è più
Il suo tentativo generoso
Di immaginare uno spazio nuovo
Del partito liberale
Che fosse pienamente aderente alla tradizione ma anche pienamente attento I mutamenti sociali
Riuscì
In modo molto parziale
Negli anni ottanta
Negli anni ottanta il partito liberale non riuscì realmente a trovare un suo spazio
Nell'Italia
Di Craxi
Nell'Italia in cui
La frammentazione del mondo laico e anche del mondo di Perale intesi in senso più generale
Il re considerevole questa frammentazione non fu superata diede luogo
A sedimenti
Politici partitici che è vero anche un loro spazio una loro
Dignità sulla scena pubblica
Ma l'idea di riuscire a creare un partito liberale fondato su solide radici
Capace di
Espandersi rispetto ai partiti di massa e rispetto anche alla dinamismo ed è servita del Partito socialista di Craxi questo non riuscì
O forse non fu nemmeno tentato nelle forme
Nelle forme giuste
E quindi
Si ritorna
Parlando di Zenone naturalmente si ritorna a riflettere
Sulla sul dopoguerra delle forze laiche è inevitabile
Zanon è
Ottiene
Un successo di terra per deliberare nel momento in cui si contrappone a Malagodi che lui considera
Un conservatore un uomo legato a una Destra liberale
Che
Gli eventi tendono
A lasciare i margini
Scontro a Pola Malagodi e cerca di stare nel percorso della storia e nella dinamica politica
Però
Evidentemente
Occorreva qualcosa di più e di più incisivo per aggregare forze
Che rimangono comunque divise fra loro
Partito liberale di Ugo la Malfa e poi di Spadolini non trova mai un punto d'incontro vero e profondo con
Il partito di Zenone
Un partito liberale in generale
Con i radicali sappiamo bene come
Non ci fu mai la possibilità di una vera aggregazione ci furono anzi forti rivalità personali come ci fu uno peraltro fa tutti questi esponenti laici di matrice liberale
E quindi
La lezione
Del Mondo di Pannunzio reazione dei grandi spiriti liberali la lezione di quanto dico liberale c'era nella
Nella relazione di Norberto Bobbio
Non
A
Non ottiene un riflesso politico
Che probabilmente avrebbe potuto cambiare un po'la storia d'Italia
Rimane una bellissima ispirazione
Rimane una grande testimonianza rimane la capacità di incidere in alcuni momenti
Non va trascurato questo nel primo menti si riesce a incidere sulla dinamica politica
Guidata comunque dalle dettati di massa doveva essere istriana da prete comunista all'opposizione ed al Partito Socialista che a un certo punto si in Comune a
E lì naturalmente c'è il momento anche
Della illusione li blabla tentativo di aggregarsi alla al dinamismo di Craxi per imporre
Induce un'alternanza fondata su forze socialiste
Le sue forze liberali
Tutto questo oggi appartiene un po'alla alla preistoria
Poiché avvengono cose che sappiamo bene che cambiano completamente la cornice Tangentopoli il crollo arrivare pubblica una lunghissima transizione oggi parlare
Di partito liberale
Ho nell'accezione più conservatrice di Malagodi una la cessione più progressista di di Zanon è sembra quasi un controsenso
Però
Inevitabilmente
Le cose gli scenari cambiano cambia da così come
Lo scenario internazionale la l'esplosione della globalizzazione quella sua crisi ha inciso inevitabilmente sulle vicende italiane così come
L'inciso logico la la filiera contrapposizione est-ovest il crollo del muro di Berlino
Così allo stesso tempo
Allo stesso tempo
I fenomeni politici possono rinascere possono rimettere radici
Come e molto difficile poterlo dire oggi
è molto difficile dirlo oggi io credo che se non è sia vissuto in un'epoca che non gli era congeniale
Lui
Chiamava il Piemonte cavava a Torino chiamava soprattutto la la sobrietà
E
L'attenzione la
L'adesione a valori di fondo fortissimi probabilmente si trovava
Già disagio nella su Italia degli anni settanta ottanta
E probabilmente si sarebbe trovato a disagio ancora maggiore nell'Italia di oggi
Però io credo che
Egli rappresenti una delle figure di riferimento a cui si deve dare rilievo
Spiegando sono tutte i giovani si era Zanone
Quale
Capacità di sintesi che egli abbia saputo operare in un paese che aveva bisogna di grandi sintesi tra politica e cultura
Lo ha fatto lo ha fatto con la sua azione di studioso prima ancora che della sua azione di uomo politico ha fatto nella sua amore per l'Italia verso le istituzioni oggi
è abbastanza raro trovare degli esponenti politici cammino fortemente restituzioni Zanon è era un uomo
Del vecchio Piemonte che sapeva mare in senso moderno le istituzioni italiane
Io credo che
Il seme
Di questi valori di fondo sia rimasto
In che forme potranno essere
Riscoperti quali piante potranno un dare
Non non lo sappiamo esattamente
Quello che possiamo sapere che
Iniziative come quella della Fondazione Burzio la ripubblicazione degli scritti Zanone
Tutto quello che permette di tramandare gli allora la sua ispirazione ideale insieme a quelle naturalmente
Di tanti altri personaggi che hanno rappresentato questa tensione ideale Filippo pulsioni già citata è uno dei
Dei primi
Sia
Qualcosa di rilevante importante l'importante e
Non ricostruire steccati come diceva Spadolini cercare di
Trovare elementi di convergenza
E
Zanon e non a caso che era un attento studio di Giolitti era capace di cercare di trovare una presente una sintesi tra Giolitti e Gobetti due personaggi molto diversi tra loro che
Come sapete bene
è vero
Sono forti incomprensioni tra loro ma che
Ma che Zanoni al pari di Spadolini aveva cercato di riconciliare in un'ideale Pantheon di personaggi città avevano fatto
Il bene dell'Italia in una nella loro fase storica e che avrebbero potuto indirizzare il Paese in un'altra direzione se non fosse poi intervenuta dalla nostra dittatura
A modificare le cose ecco io credo che oggi ci sia bisogno soprattutto di iniziative come queste iniziative culturali
Senza aspettarsi che ci siano delle ricadute sul piano politico a breve termine ma credo che proprio dal punto di vista
Della seminagione culturale si possa fare qualcosa e per onorare Zanone e per preparare il terreno
Forse un giorno anche la rinascita di questi ideali grazie
Grazie Monte Stefano Folli già abbinate le tue parole politica culture
O mettete mense mentre come valori morali
Profondi e ci fa ci fa
Parlare di epocale
Che speriamo
Che esponiamo dividere presto
Perché speriamo di poter vivere studi che sono parole che dobbiamo lottare imparare a pronunciare intellettuale aspettiamo dei rappresentanti
Battini Massimo Teodori adesso tocca a te
Grazie fondazione
Burzio
Particolare Sinigaglia che mi hanno chiesto di
Di parlare di partecipare questo incontro per per Valerio Zanone e
Mi fatta di quel mette piacere perché
Io vissuto una vita politica
Per sessant'anni
Parallela quella di
Di Valerio
In cui però
Ci sono stati molti
Punti di contatto di collaborazione oltre che di costante simpatia
Valerio
Si scrisse dal Partito liberale del mille novecentocinquantacinque diciannove anni
Io nel mio novecentocinquantacinque a diciassette anni
Uscì dal Partito liberale
In cui avevo militato già per tre anni
Per andare
Nella partito radicale se non iscritto quando avevo tredici quattordici venti
Valerio
Ed io siamo stati insieme in Parlamento alla Camera dei deputati per tre legislature
Lui era stato eletto la prima volta nel settantasei io sono stato eletto nel settantanove ancora nell'ottantasette nella ottantatré nell'ottantasette fino a novantadue
E quindi lì il rapporto era continuo il quotidiano direi
Poi ci sono stato alcune cose che abbiamo fatto insieme
Ne voglio ricordare soltanto due
Nel mille non adesso cento ottantasette
Facemmo un accordo per il Senato
Per sette
Regioni per la
Per presentare insieme in queste sette Regioni
Socialisti socialdemocratici radicali e liberali
E fu una cosa santa e su quello che bisogna
Bisognava fare in tutta la storia vitale che
Riuscire
A farlo io mi ero operai molto perché ricordo che
I i due le due persone che
Furono molto con le quali se si fece si riuscì a fare alla fine erano state tutte e giro sia tutto il resto ripartita eccetera
Questo accordo che poi chiedevano tutta una serie di scrivere senatori e furono
O Batistuta si
Per i liberali e Claudio Martelli per i socialisti e questo ottenne
Buoni risultati in quelle sette regioni in cui ci fu una specie di volumi di accordo laico
Con quale poi io ho fatto anche dal senatore eletto anche dei liberali oltre che per i radicali e socialisti ho fatto anche
Un un pezzo di legislazione nel negli anni Novanta per cui io ho finito la mia carriera
Istituzionale come senatore
Fortunatamente di socialisti socialdemocratici radicali e liberali questa cosa a cui io ho aspirato
E in tutta la vita
E
Poi nel mille centottantanove
Sta accenno la Federazione dei laici
Con la dunque vista comune per le elezioni europee liberali repubblicani
E quello sciagurato di Pannella che naturalmente immediatamente
Dopo essere stato eletto la la
Distorsioni quel tanto di difficili accordi rapporti che eravamo riusciti a fare
Facendo anche un comitato di a di alto livello con tre tre tre presieduto da Ernesto Galli rock quindi e tutto questo
Naturalmente sempre con
L'accordo con il suo carattere diplomatico tranquillo piemontese quale era Valerio ma sempre con l'accordo di Valerio che in fondo poi veniva in questa spinta
Diciamo dell'unità all'altra sostanzialmente qualcosa che lui aveva aveva molto
A cuore
Che anch'io avevo molto a cuore
Beh basta ricordare che
Nel mille novecentottantaquattro ottantacinque su lui era ministro di Craxi
Sul concordato io naturalmente io e pochi altri votammo contro
Loi e anche dal ministro del del governo Craxi che era stato l'autore del nuovo Concordato si astenne
Co comporti alcun con pochi altri liberali per tenere fede
Alla sua dalla sua posizione intransigente mentre
Laica il tutto quello che potrei fare
Beh io direi che
Della parte più
Politica dire Valerio Zanone di cui io voglio parlare anche per questa
Parallelismo durato
Sessant'anni ed è grave cui ho assistito con
Con grande simpatia vicinanza
Io direi vorrei mettere in risalto alcuni a spetti che mi paiono importante anche oggi anche se
Lo dicevo prima che iniziasse queste riunione anche il sette ormai mi pare quando parliamo di queste cose o di noi io compreso
Eccetera mese mi sembra di di fare dell'archeologia politica in un tempo in un'epoca nella quale ormai queste cose sono consegnate
Alla storia forse la storia alla memoria di sempre più poche persone
Io direi
Che
Il primo punto di Valerio
E
E si inserisce nel dramma del Partito Liberale italiani e del liberalismo italiano
Qual è il dramma qual è stato il dramma del liberalismo italiano
Del dopoguerra
Il canale radio libera del dopoguerra è stato sempre quello di
Dividersi frammentarsi
Tra
Un'ala
Cosiddetta conservatrice
è una la cosiddetta riformatrice
è stato il dramma così come è stato il dramma della politica italiana la frammentazione
Fra tutte le forze
Laiche divise prima in tre partiti cosiddetti allora si diceva
Minori e poi il lotta l'uno con l'altro con le proprie gelosie con le proprie idiosincrasie e con i propinarci SISMI dei rispettivi leader perché poi questa
Questa storia vera è che non abbiamo avuto dei grandi personaggi che si chiamano
Giuseppe Saragat
Giovanni Malagodi Bettino Craxi
Giovanni Spadolini e Marco Pannella i quali tutti quanti hanno pensato al proprio prego narcisistico equiparazione un piccolo gruppo di fedeli piuttosto che pensare che l'Italia aveva bisogno di una grande forza liberale riformatrice per affrontare quelle che erano le le altre forze in campo da una parte e dall'altra cattolici e comunisti nella Prima Repubblica
Eccetera
La la il dramma del perito liberale
è stato quello dicevo appunto di sempre
Farsi la guerra fra un'ala chiamiamola così come ho detto conservatrice u per un al riformatrice basta ricordare
La prima cessione nel mille novecentoquarantasei tra quelli che volevano la Repubblica e quelli che volevano la monarchia ed cominciano a uscire già un bel gruppetto di ottime per di ottime persone
La la scissione del mille novecentoquarantotto quando
I conservatori fecero blocco insieme qualunquisti dei generi
Lasci Sirone del mille novecentocinquantacinque quando noi della sinistra liberale lussi mortali Palio radica è andiamo avanti
A a ad oltranza riducendo sempre il Partito Liberale
Diciamo a una
A non
A quella cosa che che poteva essere anche in Italia dove poi
In realtà
L'elettorato le simpatie verso un mondo laico liberale nelle sue diverse sfumature non sono mai state
Così poche come
Si è sempre pensato ma sono state fino alla fine della della Prima Repubblica sempre abbastanza l'ARDIS si comprende
In in questo paniere i i vari ispezioni
Valerio in questo dramma superarle
Il dramma decisioni però entrando a dei reali liberali strana degli scontri liberali eccetera
Beh è stato anche con il suo carattere che non è stato mai un carattere combattivo diciamo con la verità è stato sempre quello
Che ha tentato di tenere insieme queste diverse anime e di rappresentare queste diverse anime perché dal mille novecentocinquantacinque fino al mille novecentosettantacinque
Noi che è stato sempre un liberaldemocratico diciamo la verità che è stato sempre un liberale e riformatore questo e la sua anima il suo spirito alle di cose che ha fatto le cose che ha scritto basta
Rileggere attentamente il liberalismo poterlo per capire
Che cosa è sempre stato Valerio Zanone poiché
Posso citare alcuni passi espliciti
Bene Valerio restando nel partito liberale nella lunga nella lunga
Egemonia di di Malagodi che non è stata soltanto uno il giorno un'egemonia teorica ma è stato en anche il fatto che nel mille novecentosessantatré lui si è schierato contro il centrosinistra e che ha mantenuto tutta questa posizione contro diciamo l'ipotesi poi falliva andata male
Del della di un riformismo i italiano che ha mantenuto fino fino a metà degli anni settanta poi con i Governi con i Governi di nettamente
Schierati sul centrodestra collante ottimismo eccetera l'inizio degli anni Settanta
Valerio
Appunto senza mai una
Una battaglia esplicita ancora
Ha sempre rappresentato non soltanto l'anima liberaldemocratica sempre rappresentato la volontà
Vi è il punto parte di una forza liberale
Che comprendesse le varie anime io questo mi mi sento di dirlo perché avendolo conosciuto nell'ambito del fuoco aveva della lotta politica posso dire che in realtà questo è stato
Valerio Zanone e in questo avuto importanza nel liberalismo italiano quell'anima che poi
Diventa nel mille novecentosettantacinque estremamente esplicita nel momento di in cui lui diventa diventa segretario del partito e sostanzialmente dopo essersi opposto al al dialogo fra cattolici e comunisti
Del compromesso storico sostanzialmente entra in maniera organica nel centrosinistra anche se poi
Come ha scritto Stefano Folli e come accennato adesso anche ripetendo lo
In realtà al di di fronte a a Craxi di fronte
Al al craxismo in realtà Luini non non ce l'ha fatta ad avere una posizione diciamo forte
Davvero li bolla anche perché un'altra sciagura che c'è stata dal dalla metà degli anni Settanta
A tutto alla fine della Prima Repubblica quale è stata è stata
L'olio chiamiamolo le cose col loro nome fra repubblicani socialisti
Chiamiamolo francamente che ha rovinato
La possibilità di fare quello che alla fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta era
Concretamente possibile vale a dire nel momento del crollo del Partito Comunista assorbire in una
Forza liberale e riformatrice quello che si poteva servire se non ci fosse stata
La
Questa avversione fra questi due
Poi
Di di i socialisti
Per i repubblicani e quindi con le conseguenze anche sui liberali di una avversione e un un odio spaventoso che che tuttora io non so sono amico
Tantissimi socialisti tantissimi repubblicani che tuttora si si perpetua come un fatto no io con quello socialista non nord non ci voglio parlare
Un bigino carissima vico Repubblica e viceversa core cose inc compatti incomprensibili nella storia d'Italia Valerio invece
è stato uno che
A sicuramente capito
Non solo in termini
Di riflessione politica come
Questo bellissimo soggetto sul liberalismo moderno dice
Che il problema
Italiano non era soltanto quello di dare una forma
Al liberalismo moderno in tutti i suoi aspetto corta
Intelligente avanzata nera quello di portare
Nel vivo di una politica di italiana sempre
Schiacciata è sempre sotto il peso dei dei cattolici e dei comunisti che tendevano sempre
Incontrarsi portare
Invece quello che era accomuna quello che ho noi un tempo chiamavamo la vita risorgimentale ma che poi
Eravamo
Era
Alla questione del del
Del della forza
Liberale moderna dell'occidente europeo Atlantico eccetera eccetera eccetera
Quindi Valerio ha rappresentato questo e bisogna
Bisogna dirlo
Esplicitamente rappresentato questo
Non solo perché si era opposta Malagodi ma perché giustamente
A mio avviso dal mio punto di vista secondo la mia storia politica anche
Quel quello io ve giustamente riteneva che l'unica possibilità
I in Italia di costruire
Ho una uno una forza moderna che fosse alternativa al a I grandi colossi che c'erano era era quella lì era quella lividi inserirsi fra Franza comuniste cattolici facendo il grande partito dalla riforma liberale
Questo l'unico lo ha sempre pensato e ho sempre pensato prima guardavo oppositore
Non sotto tiepido interno per tenere i insieme per illiberale e poi dopo negli anni mi assicurava degli anni Settanta negli anni Ottanta e poi ancora
Quando poi finita prima Repubblica con quelle altre vicende che però ancora una volta le quelle altre vicende sono andati a finire su altri blocchi che di nuovo erano dei blocchi che non avevano niente a che fare con secondo me
Né né quello berlusconiano né quello antiberlusconiano Mariano praticamente nulla a che fare con nulla di una o di una linea detenuti un obiettivo liberale non libera riformatore la seconda
Questione su cui
Bisogna
Breve insistere e qui io l'ho visto che mentre
Mentre essa getti di
Bellissimi di di di
Di folli ieri Romano
E di Siniscalco su cui non si insiste abbastanza
Perché l'altro elemento oltre quello che ho cercato di dire fino adesso cioè
Vedere il liberalismo come unità e non come
Ecco una faida continua fra conservatori dei riformisti l'altra cosa
E quello
Della la l'aspetto laico di Valerio ma vogliamo vogliamo dimenticarci questa cosa qui
Aspetto laico che ancora una volta lui ha dovuto difendere all'interno stesso del Partito Liberale parliamoci le cose le cose reali come stanno perché all'interno del partito lì per il liberale
è stato sempre forte della attrazione verso una forma di
Poveri Catto liberalismo moderato ma insomma il perché perché poiché in Italia non non no non aveva senso nel senso che la nostra storia è la storia per cui per cui o i cattolici
Entravano M nello stato di accettavano lo Stato e quindi a cominciare dalla separazione fra Chiesa e Stato a cominciare da l'abolizione del del del concordato di e di tutto quello
Quel maniera di di vedere
Le cose come del resto poi la gran parte dei liberali
Avevano votato alla Costituente
Gran parte non tutti
Circa poco più della metà dei liberali avevano votato insieme agli azionisti insieme
I socialisti
Alla Costituente contro il concordato
Poi
Vogliamo dimenticare Benedetto Croce diciamo può continuamente tutti liberamente così penso che non si è detto croce
Insomma
Quello che ha detto le cose le cose che ha detto B
Bene Valerio
Sempre in questa sua
Capacità diplomatica
Di di di di convivere e via di seguito questa Fiamma del
Del laicismo non come richiamo astratto
Ma come concreto fatto da da dai dai vera fare nella nella battaglia interna la politica italiana perché poi di questo si è trattato negli anni sessanta negli anni settanta anni alle sessanta negli anni settanta
Soprattutto per i partiti minori per i tre partiti cosiddetti minori
Non si trattava tanto di richiamarsi metterà G ulcere una postilla alle proprie dichiarazioni programmatiche sulla laicità a quello di fare le battaglie che poiché è la cosa che che noi radicali
Abbiamo fatto comincia negli anni Sessanta col divorzio e con tutto il resto cioè di risollevare quelle bandiere
Ma non
Ma non in maniera astratta in maniera teorica ma di Sondrio risollevare le fa e facendone una battaglia concreta e
Constatando che la secolarizzazione della della della
Societari italiana in realtà era tale che consentiva negli anni sessanta mila settanta di fare quello che non che probabilmente non era possibile fare negli anni Cinquanta quando la sinistra italiana era era quello
Quello che
E Valerio naturalmente
è stato sempre un pilastro ripeto pre ripeto vorrei sottolineo in un partito in cui le tentazioni via accomodamenti
Anche clericale diciamo la verità erano erano presenti non dappertutto non sempre non con tutti quanti però
Che che erano pur sempre presente così come
Lollo dimostrarono anche proprio quelle le le le le tre scissioni di cui ho parlato in origine che che hanno angustia dei periodi penale quindi
Zanon è
E non è intellettuale
Per quello che è stato abbondantemente detto fino adesso che scritto molto bene innanzitutto
Nel
Nel saggio suo sul liberalismo potente
Liberi moderno in cui il cuore batte
Il cuore batte molto chiaramente
La dottrina della non ingerenza dello Stato viene superata da politiche riformiste che riconoscono necessità dell'intervento pubblico
Al fine di correggere le condizioni di una libertà inizi le condizioni di non libertà insite nei rapporti sociali
Questo che significa oppure
Del rapporto tra liberalismo e democrazia sempre questo ottimo saggezza o indignazione per l'imperfezione della realtà
Ho timore del cambiamento cioè
Anche qui si capisce dove sta oppure nelle sue
Ripetute citazioni deturpate
Che il problema non è quello de del liberalismo
Del liberismo di Einaudi di crocevia su cui tutti i quartieri ma è il fatto che
Poi se andiamo a vedere
Valerio Zanone
No troviamo Keynes peggiori
Che di servitù
Testo che sono nient'altro che il
Che dei dei per impedimenti teorici liberalismo del democratica
Ebbene
Variazioni è stato questo è stato questo e lo dicevo e con questo termino perché lo diceva bene
Stefano Folli
è poi
Stranamente per una specie di
DD eterogenesi dei fini che poi
Il liberalismo oggi vincente
E poi e eh quella cosa
Che adesso tutto l'entusiasmo di mancavano eccetera eccetera ma insomma o ovunque noi vediamo che oggi
C'è di
Una contrapposizione
Qual è la contrapposizione che gira nel mondo che circola nel mondo occidentale che che costante nel mondo e Cina extra
Populismo con tutto quello che significa perché il pubblico significa tante cose
Da una parte e e il riformismo liberale perché questa
Queste quello che
Quello che abbiamo visto la contrapposizione avevamo visto negli Stati Uniti che abbiamo
Visto inchieste che poi la riforma liberale significa anche Europa significa anche attaccante altre a tante altre cose che sono diverse certamente diverse da quelle di cinquanta sessanta anni fa e
E stranamente i personaggi come
Come Valerio Zanone come
Diciamo tutta questa
Tutta questa
Tradizione che non è tanto io su questo
Non metterei tanto
Il rapporto fra Gobetti e cioè la la
La la sintesi fra
Giolitti e Gobetti la sintesi non è fra Giolitti Gobetti la sintesi è fra
Fare Giolitti e Amendola offra Giolitti
E Rosselli
Perché Gobetti un'altra cosa è una cosa che sta per conto suo che
C'entra poco c'entra poco per tanti versi co.co.co. con tante cose e il resto perché queste la
E la verità della della anche della cultura di Valerio
Cultura che ripeto e chiudo
Che ha soprattutto saputo inverare
Nel nel fuoco della politica italiana per sessanta
Massimo sulle tra di voi ci sia qualcuno che abbia voglia di intervenire di portare una testimonianza Audi interrogare
Massimo Teodori
Visto che però si parla di Europa trolley appena accennata
Possiamo chiederti di procedere un attimo su questo fronte dell'Europa c'è qualche possibilità qualche esempio di questi sopravviva che qualcuno le interpreti
Vuole porti avanti
Altro fuori dal nostro Paese dove le cose ne conosciamo le vediamo
E ne diventano nei giorni vedo momentaneamente
Cioè
Anche
Non solo come deliberato ma come idea stessa burocratizzazione eccetera io non ho
Dimenticata di ricordare che io feci la campagna remino centocinquantanove da
Da candidato della lista liberale repubblicana
Ecco quello sciagurato interne serio senza aggiungere queste cose perché ha fatto molti danni oltre a tanti meriti che ha avuto una sua vita
Ha fatto anche molti danni io ho fatto tutta la campagna elettorale convegni distinto
Delle distillerie allora era condividere dei liberali inglesi e in quelle elezioni
Europee del mille novecento ottantanove
Per la prima volta c'è la possibilità di candidare nelle liste nazionali qualsiasi persona d'Europa ed io
Giusto data la mia insomma
Fui incaricata di di fare della bella campagna sempre insieme del Stille
Che poi va insomma era l'Internazionale liberale di Oxford di Valerio
Eccetera eccetera
C'è oggi qualcuno non lo so non lo so dunque non lo so
Io so soltanto una cosa è uscito in questi giorni un bel libretto del mio carissimo amico Gerardo Mondelli insieme all'ambasciatore Antonio Armellini
In cui
Sì di pensa un po'
A il fatto del
Che nell'Europa di Ventotene
Né
L'Europa
Dei Governi possono essere la soluzione
Che sulla cosa sulla quale bisogna lavorare solo su qualche
Di cui nessuno oggi alla ricetta ma io penso
Oggi diverso i personaggi in Europa
Qualche forza in Europa sta lavorando in questa direzione certa le cose
Sono
Assolutamente diverso oggi dal
Venti trenta quant'anni fa per permettere il problema della Germania ma detto questo non
Non sono in grado assolutamente di andare avanti e poi sentiamo qualche amico osservo a parlare
No
Diciamo
A
No
A
Ecco non credete che proprio oggi
Sia necessaria una riflessione capace di declinare la possibile da possibile governance rispettosa dei principi del liberalismo
E troppo la lì dove il potere estivo viene esercitata
Io io mi chiedo questo perché ed sembrato
A volte pare che si parli di liberalismo come di una causa appunto di altri tempi di un altro mondo a oggi non è essenziale alla declinazione della democrazia e passo sopra
All'all'ASL all'anno all'la al populismo
Che viene tra l'altro
Trattata questi come se fosse un'apertura all'esigenza della cittadinanza e non come se fosse un modello non democratico semplicemente e c'era ecco in questa fase
Credo che il pensiero liberale promossa non rinnovare ma aiutare a produrre
Nuove idee di governance e di democrazia
Grazie chiedo al massimo signor doveri di risponderle ma
Sono domande
Troppo grandi per essere
Per essere
Trattate così il fondo con non discorso di questo genere
Io da molti anni
Ma anche da prima di di molti anni
Ho sempre pensato
Che in Italia
In Italia
Con una grande tradizione
Nel mondo cattolico
Una grande tradizione di un
Ho comunista postcomunista comunque quelle quelle cose lì
Sotto uno multiformi
Sotto forme varie
Una grande tradizione quindi un grande radicamento parliamo della società parliamo dalla cultura per l'anno intellettualità parliamo anche forze sociali
Insomma tutto
In una situazione storica come quella italiana io ho sempre pensato che i liberali
Chiamiamoli sotto qualsiasi forma sotto qualsiasi cosa al privato e dove riflessioni sulle proprie
Sui litro oggetti che
E eccetera eccetera che ce ne sono stati tanti bellissimi
Non andavano a nessuna parte se non
Marciavano sulle proprie gambe
Io ho sempre pensato così
Comincia a pensare cinquant'anni fa
E ho partecipato a tutte che fossi vive iniziative possibili immaginabili che tendessero a fare della di quello che
Tanti anni fa si chiamava terza forza
Un elemento portante della della politica italiana terza forza che
Non non dimentichiamolo è stata quella che
Che quando si è quando c'è stata
Pur frammentati apporre
Divise alcun segmento intentata
è stata quella che che ha portato l'Italia
A svilupparsi euro pensarsi occidentalizzazione sotto varie forme perché soltanto perché soltanto perché
Siria abbiamo soltanto agli anni Cinquanta e un po'agli anni Sessanta eccetera eccetera
è stata soltanto la collaborazione fra la terza forza i liberali riformatori che avevano varie varie cose e
I cattolici liberali che sono diversi dei cattolici democratici in realtà soltanto quello
Ha fatto dell'Italia
Do un Paese civile parliamoci molto chiaro e poi questione visto molto poco perché se visto molto così
Con un centrosinistra che va bene che riuscita approvare alcune leggi ma soprattutto per
Per impulso esterno è servito molto poco da
Con
Con tutti i tentativi di rapporti fra
Fra i Comuni stecca tonici
Che poi sono quelli che
Che hanno dato vita al Partito Democratico allora se il Partito Democratico è quella cosa
Che non voglio fare un aggettivo ma perché è quella cosa che il Partito Democratico
Perché perché il padre la mamma dei partiti verde vera del Partito Democratico sono
La sinistra democristiana
E i comunisti sotto varie forme questo è il Partito Democratico che perché le sue insufficienza le sue capacità sua anche
Eccentricità rispetto all'Europa e rispetto a tutto dipende dal fatto che c'era un padre una madre che sono quelle che sono stampa e che
I giudizi
E liberali riformatori socialdemocratici radicali liberali eccetera eccetera sono stati tutti buttati via per loro conto e per loro colpa per loro frammentazione per loro incapacità di eccetera eccetera ma queste questa è la realtà
Italiana parliamoci molto chiaro
Rete italiana è che un partito democratico non c'è niente delle stimmate della democrazia occidentale non ce la
Perché viene da quelle cose lì quindi
Senza alcuna
Senza delle gambe nessun pensiero
Va avanti
E non ho detto una frase difetto però
Cioè
Però
Egli assume
Accetto non c'è il pensiero ed evidenziato però
Va bene
C'è qualche altro intervento
A me spiace che non ci paiono
E ho parlato scusami cioè
Ho parlato come
Uno che ha fatto politica per cinquant'anni insomma notoriamente in una certa maniera infine
No volevo
Tutti
Sempre cerchiamo confusione
Io credo che
Dobbiamo chiudere qui la mancanza in questo caso la mancanza di Stefano Folli
Pesa perché lui sicuramente avrebbe avrebbe potuto completare che completare il quadro per rispondere più compiutamente alla signora che ha toccato dei punti
Molto delicati ma
Prima folli ricordava
Alcune parole che io ho sottolineato e che continua a sottolineare perché ci credo quando parla di moralità no di laicità di
Di pensiero come diceva il signore sono tre elementi che devono mettersi emessi insieme
Qui ci troviamo di fronte invece altri
A una chiesa che ancora molto cioè impotente con i suoi con i suoi principi con i suoi interessi piccoli fogli molti interessi anche pratici
Una presenza ancora molto condizionante la vita del Paese e accanto alla chiesa ci sono dei partiti Chiesa insomma in
Quello che avanza e che resta della DC è questo che resti agli atti ci sono due chiese poi c'è il populismo che invece di essere combattuto viene e continuamente in seguito
Tutto questo mi incontra una debolissima situazione Belgrado e qui ci sono dei colleghi
Dell'informazione italiana del giornalismo che nel mondo a una crisi epocale anche dovuto alla tecnologia ma che come spesso succede
In Italia questa crisi viene esasperata
Per molte ragioni voi pensate all'interpretazione di questa crisi che data nei giornali nel giornalismo il che significa
Prima ancora di sentirci di di di di di lasciare voce a coloro che dicono che il pluralismo è morto
Siti nelle redazioni euro Monelli migliorino nelle maggiori ma ci sono tantissimi non giornalisti al lavoro
E solo magari per la loro abilità nell'usare le tastiere cioè gente che non fa informazione fatto naviga sulla tecnologia fa
Esattamente non quello che chiunque fa da casa propria e cerca di farla forse un po'meglio ma quello non è giornalismo non è informazione e nel momento in cui
Si dice che il terrorismo è morto e c'è una crescente bisogno un crescente bisogno di giornalismo
Che dica all'attimo a chi fa parte della democrazia quale sia la notizia e quale sia la bugia insomma no però siccome dobbiamo chiudere
Io credo che già tornare un pochino alla storia dove certi esempi
Di cultura di moralità laica eccetera la troviamo già tornare un po'indietro e magari di passare
Quello che la storia ci hanno insegnato per non sbagliare per non ripetere gli errori o quello che la nostra storia recente ha dato con il personalità come eccome Valerio Zanone la sua azione il suo pensiero quello che ha tentato di fare
Quello che magari non è riuscita a fare bene tornare tornare
A personalità del genere ci farà bene e anzi mi auguro Spinelli aiutato e oltre
Oltre che ripassi altre così sbagliate
Un pensiero alla memoria di Valerio Zanone oltre a rileggere questo suo scritto sul liberalismo moderno magari mi aiuti altri a diffonde allora fanno ricordare
Se ci saranno occasioni viene io credo che personalmente anche come una fondazione Burzio io tornerò a Roma odore voi mi consentirete di andare
Per aiutare
Attuarsi un po'strada ripeterà a ripassare un po'e la manutenzione di un certo pensiero che credo noi dobbiamo fare
Per mandare avanti un po'meglio questo Paese insomma di trovare dei principi di trovare
Anche un orgoglio no ritorni di trovare dei schiene dritte di cui siamo ancora capaci perché penso che se siete qui vuol dire che condividete quello che è stato Valerio
E ve ne siete ne siamo insieme limpido non dico da un punto di vista del partito dico semplicemente
Da quell'essere persone di culture non ha cultura delle cattedre ma la cultura del ragionare del pensare di guardare le cose con
Con uno sforzo di lucidità e di moralità vi ringrazio moltissimo di essere qui grazie per l'aiuto che non è creata nella vita