La riforma dei rifiuti. A 20 anni dal D.Lgs 22/97 e alla vigilia delle nuove Direttive sui rifiuti-circular economy

Il primo di questi temi
A che vedere con la domanda i nuovi obiettivi proposti a livello europeo sono raggiungibili per l'Italia
Io penso che questa domanda non ci sia per nulla banale anche perché noi abbiamo alle spalle un'idea
Non so se prevalente però piuttosto forte che in Italia la gestione dei rifiuti sia carente aggiungerei particolarmente carente perché fanno notizie
L'albero che cade non la foresta che cresce
In questo settore la foresta che cresce è cresciuta parecchio però
Noi siamo molto focalizzati sull'elemento di crisi su prima Napoli poi adesso anche romane
Se l'assessore tanti auguri rinuncia di Roma
E non invece
E non
Abbiamo abbastanza presente invece la strada che è stata fatta in questi anni
Ed è molto secondo me importante non è che celebra attivo e capire quali sono anche i nostri punti di forza
Non abbiamo con l'obiettivo confermato del cinquanta siamo dei rifiuti urbani del cinquanta per cento al due mila venti che aumento al sessanta per cento
Di preparazione per riutilizzo per il riciclo dei rifiuti urbani in peso al due mila e venticinque al sessantacinque per cento al due mila e trenta
E lo smaltimento dei rifiuti urbani dovrebbe scendere sotto il dieci per cento queste sono le proposte della Commissione alcuni poi son preoccupati per capo al Parlamento nel dibattito sta proponendo anche mi
Come abbiamo anche sollecitato noi e
Grazie anche al buon lavoro
Di Simona Bonafè dei miglioramenti
Per esempio sulla discarica il dieci per cento al due mila e trenta francamente non è un obiettivo particolarmente sfida
Io penso che in che una riflessione sui cambiamenti che sono avvenuti ci aiutano a capire che questi obiettivi per l'Italia non sono affatto difficili o impossibili sono sfidanti ma sono fattibili
Guardiamo la strada che abbiamo fatto dei passi avanti nel novantasette venivano smaltite in discarica ventuno virgola tre milioni di rifiuti urbani tonnellate di rifiuti urbani
Circa l'ottanta per cento nel due mila e quindici anche se i rifiuti urbani prodotti sono aumentati di tre milioni di tonnellate
Siamo saliti a ventinove virgola cinque milioni di tonnellate quelli smaltiti in discarica sono scesi a sette virgola otto milioni di tonnellate il ventisei per cento
Beh
Dal ventuno virgola tre
Più tre
A sette virgola otto milioni capite che qualcosa di grosso è successo nel settore della gestione rifiuti urbani
La raccolta differenziata infatti è passata dal nove virgola quattro per cento nel novantasette al quarantasette virgola sei per cento
Del due mila e quindici Emma i numeri poi ancora finisce imprinting
Interessanti da due virgola cinque milioni di tonnellate a quattordici milioni di tonnellate
Oggi ce n'è misuriamo la traiettoria l'aumento medio delle raccolte differenziate tenendo conto della quantità degli scarti e quindi dell'avviato riciclo col metodo di calcolo
Adottato da Ispra
Che non è quello tedesco siamo già in traiettoria verso il cinquanta per cento al due mila e venti
E con un po'più di sforzo di raggiungere il sessanta al due mila venticinque sessantacinque al due mila e trenta anche distinguendo riciclo e riutilizzo come opportunamente
Il Parlamento e la relatrice stanno chiedendo perché fa altrimenti noi rischiamo
Importantissima che riutilizzo ma se
Mischiamo gli obiettivi e rischiamo di perdere di vista le strategie che sono non solo ma sicuramente ma anche organizzativamente industrialmente differenziate
I ritardi ancora persistono in alcune città e regioni e questi ritardi richiedono un nuova attenzione anche a livello nazionale
Qui la storia ce lo chiede l'Europa secondo me vale fino a un certo punto dobbiamo farlo perché non è più possibile
Che abbiamo grande città in ritardo e non il Mezzogiorno non si può e fortuna non si può più dire il maggiordomo diventammo o un alibi
Ma solo una parte del Mezzogiorno questo il punto
Noi abbiamo tre Regioni del Mezzogiorno che sono la Sardegna che sta al cinquantasei per cento
La
La stessa Campania vi ricordate le Lella la via Crucis fatta in Campania sta circa il cinquanta per cento e l'Abruzzo che sta
Circa il cinquanta per cento
Abbiamo cinque Regioni del sud
E anche lì ve lo ripeto ci parliamo di Regioni ma se poi vai a vedere le città vedi che anche queste Regioni non sono omogenee
Comunque le tanto per avere un quadro sapendo che dentro le Regioni poi ci sono città in situazioni diverse abbiamo fanalino di coda della Sicilia è veramente
Sta al tredici per cento la Calabria il venticinque insieme al Molise la Basilicata e la Puglia intorno al trenta ora qui
Io penso che non si debba utilizzare la fanalino di coda di questa Regione per frenare
La crescita del riciclo e
La raggiungimento di obiettivi avanzati europei ma si deve
Fare di queste regioni una questione di impegno regioni e città in arretrato di tipo nazionale questo il punto
Sono una questione nazionale come si affrontano B più a verifica le risorse i piani regionali le azioni delle regioni
L'impiantistica
E anche
Io non ho so che quando si parla di commissari
In materia di rifiuti per esempio Abrate gli viene la pelle d'oca
E
Parliamo di commissari ad acta cioè se poi un Comune gli glielo dici rimetti a disposizione del supporto tecnico le risorse ci sono
E questo non fa è qualcosa bisogna fare non è che può
Continuare così va bene per vent'anni
E se ne dica i trend non non miglioreranno ecco i trend degli ultimi dieci anni questi resteranno sotto il trenta sotto il il quaranta per cento non si può più qualcosa bisogna fare
Io penso che questo sia un tema
Cosa bisogna fare per raggiungere gli obiettivi europei non fare errori primo secondo recuperare questi ritardi questi secondo me sono le due priorità facendo così noi
Raggiungiamo i nuovi obiettivi anche se auspicabilmente saranno migliorati
Secondo tema perché abbiamo raggiunto mediamente su scala nazionale buoni risultati
Sulla gestione dei rifiuti urbani per due
Scelte fatte
Una buon sistema di gestione dei rifiuti di imballaggio e i miglioramenti che si sono stati nella gestione della frazione organica dei rifiuti queste sono le due cose importanti che sono successe
Insieme a tutto il resto ma
Le due scelte fondamentali
Per i rifiuti organici occorre proseguire sulla strada a avviata rendendo obbligatoria senza un bilingue età
La formulazione dalla Commissione europea sull'obbligo dalla raccolta dalla frazione separata a condizione che sia ambientalmente troppe condizioni Sokal
Qualcosa lo diciamo anche a sostegno
Questa cosa qui va resa netta
Perché se non c'è questa raccolta separata in maniera estesa generalizzato obbligatoria in obiettivi non si fa
E anche
La filiera del riciclo
E qui abbiamo
Prospettive promettenti sul biometano
Ne approfitto per dire però un decreto che era stato annunciato all'inizio dello scorso anno doveva andare in Gazzetta
Alla fine dello scorso anno e invece si parla che
Decorra dall'inizio del due il
Due mila diciotto francamente no non funziona così per
Promuovere l'innovazione industriale nel settore con una tecnologia da Berna importantissima
E la chimica verde altro settore in cui siamo molto promettenti
E siamo leader addirittura europeo ovviamente anche qui sappiamo che è molto più complessa che non gli imballaggi però qualche forma di responsabilità estesa dei produttori
Almeno nelle filiere principali bisogna affrontare meno male che mi pare che sia stato fermato il tentativo di rinviare l'attuazione di una forma sia pure moderata della
Contributo sul recupero degli oneri c'è stato
Un emendamento che era stato presentato meno male è stato dichiarato inammissibile sono cioè continuamente i questi tentativi di
Ritardare dei processi che sono molto importanti
Parliamo degli imballaggi del tema invece su cui si sta discutendo di più
Gli obiettivi europei prevedono sessantacinque per cento di tutti gli imballaggi immessi al consumo
Avviati al riciclo e riutilizzo entro il due mila venticinque e l'obiettivo è già superato dall'Italia
Come sapete molto spesso noi superiamo gli obiettivi europei in anticipo
Quindi è una cosa molto normale
Perché siamo sessantasette per cento e dovrebbe salire al settantacinque per cento al due mila e trenta obiettivo impegnativo ma fattibile
Per le e lo stesso si può dire per le diverse tipologie dovremmo salire al cinquantacinque per cento perché il riciclo della plastica siamo al quarantuno
Qui c'è un po'più di difficoltà perché
C'è un aumento consistente del ricorso alle plastiche miste più difficili da riciclare qui vedo
Una qualche difficoltà siamo sessanta per cento lo sessanta per il legno siamo il sessantuno settantacinque per la carta siamo l'ottanta alluminio al Satta passiamo al settanta
Metalli ferrosi settantacinque siamo settantatré
Il vetro sempre Obiettivo settantacinque
E siamo al settantuno gli obiettivi
Gli obiettivi al due mila e trenta per gli imballaggi sono più impegnativi dovranno salire al settantacinque per il legno l'ottantacinque e parta vetro metalli ferrosi alluminio la plastica resta al cinquantacinque
Ma io penso che partiamo da un fatto che il sistema italiano dei rifiuti di imballaggio ha dato prova di buon funzionamento almeno questo penso che per i risultati
Sia un dato difficile da contestare
Il recupero degli imballaggi e non solo del riciclo anche questo è anche interessante è salito dal trentatré nel novantasette
Al settantotto virgola cinque per cento nel novantasette il recupero sessantasette all'avvio al riciclo
Dell'immesso al consumo però attenzione che quel trentatré nel novantotto il mercato del recupero raccolta assorbiva una raccolta differenziata del nove
E quattro per cento tre virgola tre erano rifiuti di imballaggio
Composti
Da due virgola quattro milioni di tonnellate di rifiuti di imballaggio industriali e commerciali cioè quelli che erano
Diciamo facili da raccogliere mercato senza organizzava da solo come è ovvio
E solo zero virgola nove milioni di tonnellate di imballaggio venivano dai rifiuti urbani quindi praticamente non c'era la raccolta
Degli imballaggi dai rifiuti urbani quindi quel trentatré per cento non tragga in inganno perché ha fatto per la gran parte di rifiuti industriali e commerciali che andavano per conto loro che non venivano buttati via perché era stupito buttarli via
Sarebbe stato molto costoso e secondo me è impossibile far crescere la vedo raccolta differenziata livelli elevati affidandosi solo al mercato
Senza garantire sempre che dovunque il ritiro l'avvio al riciclo di tutti i rifiuti raccolti separatamente senza assicurare sempre
Un ritorno economico cioè discutibile però c'era un ritorno economico certo a chi faceva la raccolta
Il sistema CONAI consorzi di filiera assicura comunque come sapete e prioritariamente avvio al riciclo tutte le frazioni raccolte separatamente di carta vetro plastica legno alluminio acciaio anche quando il mercato
Non le assorbe direttamente versando i Comuni in corrispettivo che come dice la formula copre i maggiori oneri sostenuti per la raccolta differenziata
Mi è stato detto quando vado questo privazione sì ma bastava alzare il prezzo per mercato lì assorbiva tutti a grazie chi pagava i cittadini certo cassetto invece che per piazzare a cinquanta Piazzi accento e aumenti la tariffa del cittadino chiaro qualcuno te li prendesse gli dai cento euro anziché cinquanta
Però qui a sarebbe avvenuto il famoso principio chi meno inquina più paga un un principio molto avanzato che avrebbe portato a
Penalizzare i cittadini che avrebbero
Partecipato la raccolta differenziata perché
Se tu mi conferì ICI
Pur di soddisfare quelle condizioni e che faccio pagare di più e male veramente
E ovviamente avremmo avuto frotte di cittadini accorrere a fare la raccolta differenziata pagando di più
Perché inquinava hanno di meno
Quindi le cose vanno lette secondo me incoerenza
Ma
E cos'era consentito i produttori utilizzazione di imballaggio di organizzarsi anche autonomamente dar vita in forma associata ad altri consorzi
Purché assicurino la raccolta dei propri imballaggi sull'intero territorio nazionale
Poiché è questa condizione ostacolato la nascita e di altri consorzi
Quindi vuol dire che produttori e utilizzatori dire imballaggi avendo l'obbligo di raccogliere i propri imballaggi sull'intero territorio nazionale hanno ritenuto non conveniente farsi proprio consorzio
Rispettando quella condizione
Ma poi che questa condizione ostacolato la nascita di altri consorzi e c'è chi ha proposto di eliminarla per alimentare la concorrenza fra numerosi consorzi nell'asse stessa filiera
Ovviamente nella stessa logica per sviluppare il mercato e consentire
L'approvvigionamento in concorrenza di più consorzi di filiera
Occorreva affidare più operatori in concorrenza fra loro negli stessi Comuni la raccolta dei rifiuti
Quindi bisognava mettere in bisogno erette mettere in discussione anche la privativa dei Comuni
Perché altrimenti il sistema non è concorrente per niente perché se è solo il
Un'azienda sull'intero territorio comunale che fa la raccolta
Poi può essere un atto problema però è una che opera sul testo territorio è chiaro che
Poi CONS conferisce
Se voi la concorrenza
Nello stesso i materiali interi superare anche la privativa comunale
Io penso che questo sarebbe un errore
Ho ringraziato prima nella del professor Grillo per questo cherry picking io me ne intendo di ciliegie mal cherry picking no
Non lo conoscevo
Non vi racconto come mi intendo di ciliegio che andavo fregate da ragazzino
E
Si sa che gli alberi ciliegie proprietari prendono quelle più facili quelle quelle basse quelle intorno papaveri immane un sacco di ciliegie sopra
Quindi niente da il problema della raccolta dei rifiuti urbani degli imballaggi e più facili da raccogliere e più conveniente convenienti da riciclare questo il punto
Se tu privilegi la concorrenza rispetto agli altri obiettivi ai i seguenti le seguenti conseguenze
Che non viene assicurato il servizio universale di raccolta dei rifiuti urbani non solo degli imballaggi che è una parte importante
Universale di tutti i rifiuti prodotti troppo prodotti da tutti i cittadini hanno risposto questo obiezione dicendo
Le
Imprese fanno concorrenza prendersi rifiuti che gli ha più convenienti e gli altri li mettiamo a carico della fiscalità se ne occupa il comune amore come razionalità complessiva non c'è male
Sia come risultato che dal punto di vista dell'efficienza economica del del sistema
Te come vedete i problemi vanno viste in maniera organica e integrata altrimenti
Poi
Secondo è difficile non penalizzare i cittadini che fanno la raccolta ecco lordo dette prima
Non facendo pagare loro di più perché succede che dove è conveniente tra lo prendo dove non è conveniente te lo paghi tu e quindi ovviamente il risultato complessivo che tu paghi di più
Facendo c'è anche il tema della Bassa elusione dell'obbligo da responsabilità estesa fra virgolette anche condivisa del produttore
Tema non banale
Perché ne abbiamo circa novecento mila
Quasi un milione di produttori e utilizzatori di imballaggi
Dei pensare un sistema dove non è che hai cinquanta consorzi come dice io faccio capo quello sono apposto Valia controllare
Devi avere un sistema dove abbattere l'elusione è un obiettivo di interesse pubblico un sistema semplice che sai paghi o non paghi io so
Se paghi forse non paghi e o
Il sistema sotto controllo questo non è affatto un obiettivo banale
Poi bisogna
Si può anche dire che il sistema basato su organizzazioni che hanno finalità non lucrative non sia il modello ideale
Io però continuo a credere che il un sistema basato su organizzazioni che hanno finalità non lucrative sia
Diciamo più compatibile con obiettivi di interesse generale
Se invece io privilegio una dinamica di mercato privilegio impresa e che noi non è un delitto ma dipende da cosa devono fare devono fare profitti devo avere finalità lucrative
Funzionano meglio per questa specifica attività secondo me è da vedere
è da vedere
E poi non dimentichiamoci allora ci sono obiettivi europei vincolanti sia quantitativi che qualitativi cioè la priorità del riciclo e al raggiungimento controllato di quegli obiettivi come si fa
Ad assicurare ovviamente questi erano temi già presenti allora ma sono presenti tutt'oggi perché non è che
Arriva al il mago fa fare
Diciamo cambiamo quello che mi fa comodo e perché non mi occupo della coerenza di sistema
Sull'entità del contributo ambientale ovviamente si discute da anni è quello si è discusso io non ricordo bene sta discussione forse meglio di me se la ricorda Gianni Squitieri che gestiva il tavolo
Perché tu arrivi e dice guardate in prese
Con Confindustria per fortuna c'era Cipolletta che era persona molto intelligente che anche
Come
Certo senso diciamo dell'interesse pubblico oltre che dall'impresa che ha rappresentato
Dovete pagare un contributo ambientale
Dovete pagarlo ma gli altri le altre filiere i rifiuti non pagano niente va be'calma adesso cominciate voi già questo ma assicuro che non era una discussione così semplice
Perché appunto se c'è la responsabilità allora si diceva più condivisa oggi Istrice tutte e due
Secondo me va bene tutte e due ma ovviamente nella i rifiuti urbani non ci sono solo gli imballaggi
E e quelli pagavano produttori e utilizzatori pagava un contributo ambientale
I Comuni hanno sempre detto giustamente chi paga dice io pago troppo chi riceve tendenzialmente dice non ricevo troppo fa parte del diciamo del
Norma strette dite
E
Paradossalmente secondo me anche i comuni avevano ragione uno
Perché le i livelli di efficienza delle gestioni che non era un dei Comuni ma dell'impresa la molto differenziati
E anche oggi vediamo delle differenze misurate da Ispra che no uno Moshe le spiego abbiamo rapporto uno a tre
Ed è chiaro che il Comune l'amministratore vede i conti e dice cavolo me costa 'sta roba
è difficile che faccia l'analisi comparativa dei costi ottimizzati e veda secondo
L'unità dei costi delle raccolte differenziate di tutti e vede i proventi
Non è che fa sempre un collegamento fra Polo enti che riguardano solo gli imballaggi e costi gamme riguardano tutto
Eccetto quindi c'è una insoddisfazione ovviamente tutto si può fare meglio
Ma questa dinamica è piuttosto complessa da governare non pensiamo che ci sia la formuletta magica
Io penso che l'EPR dalla nuova direttiva sia un'occasione per aggiustare un po'il tiro su questa questione anche per abbassare un po'il tasso di polemica che danneggia
Il sistema una cosa importante
E cercare di estendere la responsabilità estesa del produttore non solo gli imballaggi questo io penso che sia sacrosanto
Studiando bene le cose come possibile estenderla questa cosa
Secondo ci vuole un maggior legame fra il contributo in via di tali costi di raccolta alla loro qualità alla loro riciclabili tale questa importante questa è una delle osservazioni che sfata anche dall'Autority che io condivido
So quel comma e ha cominciato secondo me un po'tardi a fare questo tipo reale preso anche già una delibera in questa direzione però a questo io penso che sia utile una precisazione di tipo
Tecnico-normativo
E poi qui bisogna fare qualche passo avanti sui costi ottimizzati
Sui costi ottimizzati per
Incoraggiare l'efficienza nelle accolte
Non è solo una razionalizzazione contabile una spinta a razionalizzare i costi
E i sistemi di raccolta e di gestione delle raccolte perché altrimenti diciamo si rischia di introdurre dei meccanismi di premio dell'inefficienza questi secondo me sono sì aggiustamenti
Importanti da fare in questo ambito di gestione degli imballaggi stando attenti ad operare con cure col cacciavite che non co con
La vanga e
Il piccone
La formula
Non mi ricordo come si chiamava
Però era un comune Idim in
Un grande imprenditore
Che diceva state attenti dal mercato quando si occupa di ambiente alla delicatezza dalla valanga del piccone no in questo caso sì fino a tenerlo presente siamo qua però usiamo più il cacciavite da non lavanderia e il piccolo
Tre
E c'è il tema dell'endo fu esito cioè della riciclo effettivo che non riguarda solo i rifiuti urbani ovviamente anzi come quantità in prevalenza
I rifiuti speciali di origine
Di origine non urbana
La nuova direttiva affida salvo eccezioni le chiamo così salvo casi che decide
La Commissione agli graffi dagli Stati l'applicazione dei criteri comunitari che fissano le condizioni del trattamento di un rifiuto che consentono di realizzare un prodotto un non più rifiuto
L'end of waste
Io penso che questo sia
Giusto fare così sommariamente
Spero che sia mantenuto questo impianto perché questi regolamenti di dettaglio europei su tutte le filiere non sono mai arrivate forse per fortuna
Perché bisogna proprio intervenire
In moltissimi settori con molte tecnologie seguire l'evoluzione molto complicato non si riesce
E sarebbe sbagliato fare
Però
Affidargli statici anche il rischio da Lecce eccessiva frammentazione stati vuol dire che vanno in autorizzazione ordinaria e ogni Regione fa da sé
E qui abbiamo anche diciamo sia tecnologie sia modalità di intervento che non possono essere diverso in Veneto in Calabria oppure in Calabria non si fanno in Veneto si
Adesso sta al accade ho citato il Veneto non a caso oppure se lì c'è un direttore non faccio nomi che dice no
Per me Land of waste solo il DM cinque febbraio novantotto scambiandolo per
Testo sacro importantissimo ma non è proprio il Vangelo anche lì ce ne sono quattro con diverse versione ufficiale
E però bisogna a è qui aggiornare
Io penso che questa roba qui cioè il sistema del recupero in procedura semplificata con delle
Modalità abbastanza precise nazionale di recupero completo quindi di andò fuori strada
Sia un patrimonio italiano da mantenere e da aggiornato
Guardiamo anche come è andata
La gestione dei rifiuti speciali io credo che
Andrea Bianchi fama
Un po'un bilancio di questa cosa nel intervento sul oltre che il testo verde che la riforma dei rifiuti
E
Io mi mi associo a questa parte qui delle sue riflessioni
La la per la quantità dei rifiuti speciali prodotti in Italia è cresciuta da sessantuno milioni di tonnellate nel novantasette a centotrenta milioni
Di tonnellate nel due mila e quattordici ovviamente non è solo una crescita fisica
è una crescita per la maggior cura con cui sono calcolati i rifiuti speciali sono intervenuti adesso
Nuove modalità e quindi son calcolati meglio anche se permangono difficoltà
Differenze con Francia e Germania
Siamo andati a verificare Grazia ecco serve ad perché c'è questa differenza che deriva esclusivamente
Credetemi sulla parola dal diverso modalità di calcolo delle terre e rocce da scavo in Italia
Comunque lo smaltimento di in discarica dei rifiuti speciali è sceso del ventuno milioni di tonnellate nel novantasette
A undici milioni di tonnellate nel due mila e quattordici a fronte di una crescita i sistemi da sessantuno a centotrenta sono scesi
Anche in assoluto lo smaltimento in discarica e il riciclo recupero di materia dei rifiuti speciali è impressionante da tredici milioni tonnellate nel novantasette
A ottantatré virgola quattro milioni di tonnellate nel due mila e quattordici
Con questo per forma di voi nel settore dei rifiuti speciali
Siamo leader in Europa buongiorno ministro
E siamo leader in Europa siamo davanti alla Germania cioè qualcosa è successo ovviamente perché siamo riusciti a fare un salto di questo genere
Qualcuno ricorderà perché non sono solo io credo passato questi vent'anni ma ce ne sono altri
Che c'era quella reiterazione di quei decreti sulle materie prime seconde sui residui industriali reiterati sedici volte mai convertiti dal Parlamento
Io stavo già in Parlamento allora
Che ci hanno ha portato la Corte costituzionale a dire adesso non se ne può più basta
Non solo questi ha fatto scuola e il liti dette la reiterazione non convertita e ha detto da altri da allora in poi il decreto lo convertito decade a perché capite che
Finisco Parlamento non direi per la lega e non ti converte il decreto tu lo rifai perché continui a ritirarlo all'infinito il potere legislativo da qualche parte nella Costituzione affidato Parlamento quindi è un problema c'era ovviamente
Quindi figuratevi il livello critico a cui era arrivata la situazione con
E
Il i DM sul recupero semplificato con quella procedura hanno certamente contribuito a questo salto che c'è stato
Ora adesso con l'end of waste
Occorrerebbe aggiornare
Questi DM perché Xu cambiate molte cose molte tipologie di rifiuti il più Ministero Ambiente ha cominciato di istruire
Allora alcuni di questi cambiamenti aggiornando il DNA però io penso che sia una strada per noi molto importante
Che ci mettete in qualche modo con un passo già avanti perché abbiamo alle spalle tutta questa esperienza già consolidata di queste procedure
Io penso che anche il tema delle procedure delle
Procedure semplificate che erano all'origine di quei DM non il recupero completo K diventato quando fuori
Io ricordo la discussione che ci fu anche con carissimi amici che
Erano in disaccordo con ma in quel periodo
Sul fatto dei novanta giorni decorsi i quali sulla base di norme tecniche precise avveniva all'iscrizione dell'impresa che faceva il recupero recupero procedeva la Provincia era obbligata a controllare
Una specie di silenzio assenso chiamiamolo così
Io mi rendo conto che qualche rischio c'è stata non troppi a consuntivo come documentano anche lì rapporti sulle ecomafie non è stato questo che ampie perché ha inciso in maniera
Negativa
Ma ricordo che non è che noi viviamo nell'Olimpo
Ma nel mondo reale se non fa il recupero dei fanno smaltimento
Il confronto non è fra un recupero perfetto ma essere su un recupero che si può fare e uno smaltimento del devi fare
Pensate il milione di tonnellate di cui parliamo al numero di discariche che sarebbero servite alla localizzazione alla gestione di queste discariche che hanno alimentato
La principale fonte del malaffare nel Mezzogiorno era lager nei rifiuti era gestione degli scali
Prego ancora adesso noi
Quelle procedure di infrazione che ci fanno fare brutta figura in Europa non sono non dipendono dalle politica attuale dipendono dall'eredità di quelle discariche che ancora non sono state risanate
Bonificata e quindi
Il paragone andava fatto se non
Gli faccio fa un recupero devo continuare con lo smaltimento in discarica questa era la sostanza perché poi
Questa era la dinamica reale bene però a questo tema delle procedure semplificate
In vista dell'economia circolare cioè di un rafforzamento della dimensione economica nella gestione dei rifiuti e non è un tema che
Possiamo trascurare io penso che va
Tenuto ben presente perché è molto importante
E cito su due su due temi sui sottoprodotti che è un aspetto rilevante della prevenzione
Che non è che ti devi far diventare rifiuti per difficoltà burocratiche e interpretative
Se è un rifiuto è un rifiuto ma stiamo attenti che a volte ormai disperato dice basta allora è un rifiuto per difficoltà burocratiche e interpretative e questa non è la via da incoraggiare
E poi la costruzione di nuovi impianti di riciclo io penso che bisogna le cautele ambientali sono
Ragiona per me insomma
In un fondamentale e irrinunciabile però non è possibile che io abbia le stesse procedure le stesse verifiche per un impianto di smaltimento per uno di riciclo
Anche proceduralmente
Il l'impianto di recupero deve essere agevolato perché deve avere condizioni privilegiate
Cominciamo a a vedere se siamo d'accordo su quel paio bisogna vedere il come ovviamente stiamo le cautele ci vogliono ma io penso che in linea di principio queste sia
Un'affermazione che vada perseguita con la massima determinazione economia circolare economia anche
Cioè vuol dire fare impianti attivare un percorso industriale
E via via recuperare i ritardi impiantistici e non è possibile che
Perché gli impianti di riciclo sia così complicato da localizzare è una cosa fondamentali
Quarta osservazione
Siamo alla vigilia del recepimento di nuovo norme in materia di gestione dei rifiuti
E di circolare economico occorre evitare con cura legislazione scoordinate
Il quei successi che sono raggiunti a mio parere dipendono da un impianto normativo organico e unitario così come alcuni problemi che si sono manifestati
Non sono così sganciati da norme
Che sono risultate inadeguate
Colleghi qualche esempio pratico
Posso farle
Il nel le definizioni tutti le le modifiche delle definizione per favorire questa cosa o quell'altro
Il SISTRI
Che le procedure delle bonifiche c'è ritardo ma insomma di essere stato una tale
Successione di norme che è stato difficile in seguirle e rendere quindi
Non è che serva una norma ad ogni costo
Non è che risolve il problema ogni volta attaccando una norma bisogna cercare c'è una piccola lezione possiamo trarre spero a vent'anni
Diciamo la storia insegna che la storia insegna poco però qualche volta la
Qualche riflessione può essere utile
Secondo l'elaborazione di eco cioè per questo lo voglio ricordare fatta sulla base dei dati del registro delle imprese del mutuo Bri canta in Italia e del riciclo
Due mila e quattordici dalla Fondazione sviluppo sostenibile voi doveva citarlo almeno volta
Si è il direttore la Came guardava e la Fondazione qua non è pari
E da FISE UNIRE
Le imprese che fanno attività di gioco finito di gestione dei rifiuti in Italia sono sei mila e diciassette
Con centocinquanta mila addetti cinquantacinque mila addetti di queste ben cinque mila e seicento quarantaquattro la gran parte
Fanno attività di recupero si tratta di riciclo di materia visto che le unità locali che fanno recupero di energia in Italia sono solo sessantatré
Con centoventotto mila addetti gli addetti delle imprese di recupero sono aumentati del diciannove per cento dal due mila otto hanno scelto non a caso
Due mila otto comincia in Italia la recessione cala l'occupazione il riciclo va in controtendenza e aumenta l'occupazione del diciannove per cento
Delle sei mila e diciassette imprese che gestiscono solo rifiuti sono di disponibili dati economico-finanziari di bilanci di solo circa la metà il quarantasette per cento due mila ottocentocinque impresa e con centoquattro mila addetti
Che hanno un fatturato pari a trentatré virgola sei miliardi di euro
Basandoci sul fatturato medio per addetto potremmo Potì Zanon fatturato totale del settore del recupero di circa cinquanta miliardi dia euro riferiti al totale dei centocinquanta mila addetti
Bene al seimila impresa e dedicate può andrebbero aggiunte altre tre mila e cento con altri che gestiscono rifiuti come attività secondaria accolte Lizzano recupero rifiuti
Nel proprio ciclo produttivo caratteristico canone a dire che riciclo dei rifiuti
è ancora più in generale di gestione di sottoprodotti dei rifiuti è un problema economico rilevante per l'approvvigionamento di materie prime e per la competitività economica
In un contesto di green economy gli aspetti
Ecologici ed economici vanno affrontati insieme
Le attività dell'impresa e richiedono un quadro di riferimento chiaro coerente possibilmente stabile per sviluppare ricerca innovazione Investimenti
In materia di rifiuti ormai così importante e in una prospettiva di green economy crescente
Occorre prestare attenzione a evitare norme sporadiche scoordinate difficilmente applicabili che generano effetti non previsti e non adeguatamente per valutare
Ecco questa la invito con la quale concludo questa mia
Relazione penso sia anche una conclusione della mia
Riflessione sulla riforma dei rifiuti grazie
Grazie do Ronchi per questo affresco che ci ha fatto di questi vent'anni anche dal punto di vista
Dei
Protagonisti e delle difficoltà che questi protagonisti a cominciare dal CONAI hanno avuto in in questo in questo periodo me pare interessante anche il metodo con cui si è arrivati a
A mettere in piedi il sistema della raccolta differenziati la promozione la circolare economiche è un sistema basato
Sul dialogo tra le parti sull'accordo molto ampio
Sono stati messi allo stesso tavolo soggetti che prima non si parlavano
Questa
Penso che sia stato un'innovazione di sistema molto importante che ha permesso di arrivare dai rami bassi delle ciliegie no seppe spiegarsi veramente gravi bassissima
A metà albero c'è ancora
Un altro pezzo da fare però tutta la parte subito dell'autore ancora da esplorare e per questo che mi sembra interessante e che
Nella relazione di Edo siano stati messi a fuoco non soltanto i numeri positivi che pure abbondano ma i ritardi
Perché me trafori ritardi vuol dire concentra l'attenzione sugli aspetti economici che
Di che sono in larga parte
Ancora impotenza parlato di
Ritardo normativo tratturale del biometano ma non solo ritardo geografico non solo su un tema
A macchia di leopardo evitando di impiantistica forse queste punto essenziale quindi volevo chiedere
A Eduardo conosci
Ecco cosa nel suo intervento anche
Come vede questa prospettiva che ancora
Rimane da giocare per i prossimi gli anni e non parliamo di venti perché ormai i tempi sono accelerati e ce la giochiamo NIP in un pacchetto di anni molto più più ristretto
Cioè senza con questo ritardo di impianti se non si avvarrà pienamente sull'enduro insiste
Alla fine questo potenziale di raccolta rimane dal punto di vista economico largamente inespresso
Beh intanto
Voglio ringraziare
Sinceramente
E do Ronchi per avermi invitato a questo compleanno perché questi venti anni sono un compleanno importante un compleanno importante per il Paese
Perché la riforma Ronchi
è uno di quei momenti di modernizzazione del Paese non ce ne sono stati così tanti in un settore importante
Come quello di rifiuti e qua lo voglio dire insomma il merito è stato anche personale di chi ha ricoperto ruoli istituzionali di Ministro allora perché
Sappiamo bene che poi al di là
Di
Consulenti uffici con testo alcune decisioni difficili di forte cambiamento richiedono anche una forte volontà politiche è un impegno personale fatta questa doverosa premessa
Faccio subito l'executive summary del mio intervento così se poi qualcuno si distrae comunque sa qual è il messaggio che ho dato il messaggio è queste
Il messaggio è che
Questa riforma così importante
In parte ancora una riforma incompiuta perché è una riforma che
Avuto una serie di passaggi e trasformazioni rilevanti importanti
Che hanno trasformato un settore uno dei settori più importante la green economy in modo positivo per il Paese anche esemplare
Però è una riforma proprio perché anche incompiuta dove ancora ci sono una serie di ostacoli da superare e di risultati non raggiunti
Ora nel momento in cui col nuovo pacchetto sulla circolare condominio obiettive diventano ancora più ambiziosi nel contesto più ampio
è importante in questo trasformazione che ci aspetta non perdere risultati acquisiti e partire da questo punto di forza
Fatto leggerti summary passo alla relazione vera vera e propria allora intanto
Sicuramente
Si è creato con la legge Ronchi un sistema organico di gestione dei rifiuti passando dal concetto di smaltimento
A quello di gestione questo inciso profondamente anche
Sul modo di operare di tutti gli operatori della filiera
Pensiamo a quegli operatori meno visibili quelli che si oppone il trattamento che stanno un po'in mezzo
Dove prima c'era un è c'era di tutto non voglio dire che possono economia criminale ma certamente insomma poco attenta e sensibile dal punto di vista ambientale oggi questo sistema di filiera un sistema organizzato per fasi
Con operatori professionali controllati in relazione ciascuno con la fase che sta a monte stava al
E questo è un risultato
Importante
Altro aspetto che è stato naturalmente detto ecco il mio ruolo lo vedono tratte come di di scarsa Sante rispetto alla relazione
Di di Edo Ronchi altro aspetto importante quindi mi richiamo ovviamente alle cose che ha detto
La logica
Sottostante al sistema sottostante al sistema cioè finalmente una logica di tipo economico qua lo dico anche l'economista ambientale
Cioè questo sistema si regge
Su una logica economica che evidentemente funzione e che è una logica di
Internalizzazione dei costi esterni relativi alla ciclo dei rifiuti
Questa internalizzazione che traduce il principio chi inquina paga il principio di restare responsabilità estesa il produttore anche di responsabilità condivisa è
La logica che tiene in piedi l'intero sistema
Ed è anche una logica che poi è stata anche se in modo diverso successivamente applicata anche oltre che agli imballaggi insomma che erano il cuore della della riforma
Anche a tutta una serie di altri materiali
Prodotti
Compreso
Forse ultimo quello dei dei RAEE che in modo diverso comunque hanno applicato una logica economica il sistema questa logica economica
Poi si traduce
Di fatto è una forma di tassazione ambientale che viene riscosso come contributo annuale al sistema CONAI
O come contributo che si dà nel momento in cui si ci dissi ci dissi ci disse ci si discuta di un di un vecchio prodotto per comprarne uno nuovo o nel momento in cui
Voglio dire si porta il prodotto in discarica ma comunque insomma in un punto del ciclo si paga una tassa è questa fatta sa tiene in piedi il sistema e questo ha dimostrato di di funzionare
L'altro e diventare anche un modello per i sistemi successivi che si sono sviluppate in Italia su altre filiere di materiale di prodotti
Ma anche come modello su cui c'è stato un grosso interesse da parte dell'esterno cioè finalmente
Sistema insomma che è stato guardato per per risultati ottenuti
Partiamo da
Da da questi aspetti e dal fatto che
Naturalmente sistema
Ha contribuito anche a creare un nuovo settore
Di cui stime diverso e parlano delle missioni intorno ai dieci miliardi di euro annuali che non è poco insomma
Quasi come pure le rinnovabili sono i due grandi pilastri economici della green economy e quindi un settore di
Tutto rispetto in termini economici
Ancora c'è da fare dicevo prima lo vedremo dopo
Altre stime parlano invece ancora di circa un miliardo di euro all'anno mediamente persi dico in termini di valore per quello che viene dato in discarica e non invece
Riutilizzato o riciclato quindi insomma comunque un settore che ancora delle opportunità sul da sfruttare
E che
Ha inciso profondamente e questo è un altro punto da mettere in evidenza
Sui comportamenti si degli operatori ma anche dei cittadini in qualche modo contribuendo anche a una sensibilizzazione detrazione ambientale nei comportamenti dei cittadini una maggiore consapevolezza
Anche degli impatti ambientali della della propria attività
Quindi sicuramente insomma
Risultati di grandi ridiedi l'Italia a anche su questo tenuto delle eccellenze misurabile ad esempio in termini di numero di brevetti green legati al settore dei rifiuti dove
Siamo arrivati ad avere il dodici per cento di quelli europei secondi solo la Germania quindi vuol dire che anche un settore che ha portato capacità di innovazione in modo in modo stabile
E certamente anche a una riduzione dell'economia criminale problema non risolto qua siamo al Parlamento che sa bene che il problema
Persiste ma certamente insomma eliminando tutta una serie di sommerso oscuro facendola emergere ha dato un contributo importante anche
In questo senso e poi non dimentichiamolo
C'è un impatto positivo importante
Del del del settore del sistema anche in termini di contributo riduzione dell'emissione di gas serra che costituiscono Obiettivo internazionale anche e anche nazionale
Sui risultati
Raggiunti ha già detto ha già dato ampia
Anche a dimostrazione insomma di dei passi fatti in avanti sia sulla
Serra sul recupero riutilizzo il riciclaggio di adatti decreto Ronchi non ci torno è evidente che i progressi sono importanti evidente che rispetto agli obiettivi del due mila venti
Siamo siamo siamo vicini se non addirittura superati in qualche caso
E quindi è evidente che il progresso continua a esserci di anno in anno è evidente che il sistema un sistema pervasivo con oltre un milione di aziende aderenti ad esempio sistema CONAI che riguarda tutta la popolazione italiana tutti i Comuni insomma quindi su questo mi mi soffermo poco con delle eccellenze in termini tassi di riciclo per alcuni materiali primo della carta che arriva all'ottanta per cento
Insomma quindi i numeri sono numeri che evidentemente dimostrano una una trasformazione
Rilevante importante avvenuta tutto sommato in un periodo abbastanza breve perché venti anni sono un periodo breve è un sistema ancora
In divenire e su questo non non vi è dubbio
Passerà e quindi
A vedere dove invece siamo ancora un po'arretrati e dobbiamo fare dei dei dei passi in avanti
Sicuramente
Cioè l'aspetto del conferimento in discarica sul tema del
Conferimento in discarica mentre altri Paesi l'hanno sono usciti quasi
Ad azzerare urla
Da noi c'è ancora circa il ventisei per cento che è una percentuale
Alta
Certamente non in linea con i traguardi più ambiziosi del del pacchetto Circular economi dove si dovrebbe arrivare a un dieci per cento forse dal Parlamento ridotto al cinque insomma quindi
Quindi ancora ancora più difficile ci che ci porti fanno sì che siamo ancora lontani da da quel traguardo
Il tema delle differenze territoriali
Rimane
è vero che le medie non dimostrano tutto anche quale ha detto bene Ronchi cioè
Interno le medie poi troviamo invece delle delle eccellenze anche il sud e rilevanti però le medie sono ancora abbastanza impietosa
Perché se guardiamo la percentuale di raccolta differenziata Betta nord-ovest del sud
E quasi doppio insomma cioè quindi è una un differenziale con un gap
Da colmare ancora ancora rilevante quindi pure appunto con delle isole felici anche al sud con delle differenze rilevanti però questa questa differenza tra tra territori
Fa sì che insomma
Il Paese abbia ancora delle sacche di inefficienza da da colmare
Rimane o il fatto questo sì particolarmente ulteriormente spiacevole
Che anche sulla parte raccolta in modo differenziato ancora ben il venti per cento finisca invece discarico destinata alla termovalorizzazione
E questo certamente è un aspetto su cui lavorare in un e non accettabile così come rimangono sempre a livello territoriale differenze rilevanti in termini di impianti di recupero energetico dove accelerato
Pertanto già detto tutto nelle nell'inizio per cui il resto a dettaglio credo che detta accelerò vado rapidamente alle cure
Però vado rapidamente alle conclusioni e quindi insomma anche dal punto di vista impiantistico si vede che il sud e ancora indietro da questo punto di vista così come
Un altro tema preoccupante è quello legato
A alla ancora all'esposizione che il mercato ha rispetto alla quotazione delle materie secondo a livello internazionale
Dove il calo di quello che viene accolto che quando i prezzi rimettere seconde alto dimostra insomma ancora una presenza
Di qualche forma di mercato nero
Richiamo anch'io l'aspetto legato alla complessità del sistema italiano e anche lo sviluppo che c'è stato ad esempio sul pagamento del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti
Sfido persino i presenti a dire in ordine come è cambiato il tra
Passando da tassa a tariffa come è cambiato il nome io stesso se mi dicono dirlo in fretta non lo so dire negli ultimi dieci dieci anni e quindi con una complessità che poi può incidere anche
Anche negativamente
Arrivo
Quindi alla conclusione visto che sono stato anche richiamato i tempi
Parlando brevemente poi del
Di quello che ci aspetta in tema di di circolare condoni ecco parlando di circolare economia evidente che non stiamo più parlando solo di gestione del sistema di rifiuti ma stiamo parlando di qualcosa
Di ancora più ampio e quindi si inserisce
Il sistema o i sistemi della gestione dei rifiuti all'interno di un quadro più ampio dove si passa appunto da una migliore manutenzione del prodotto al al riuso
Al
Al tema del re remano fai cioè in riciclaggio e a tutta una serie di business model si innovativi che vanno dall'aumento della durata del prodotto alla sharing economi
Alla
Riciclaggio questo c'eravamo già
E al considerare il prodotto come un servizio alle forme di dematerializzazione il prodotto quindi la gestione dei rifiuti si inserisce all'interno
Di un più ampio concetto
Di circolare con nomi ancora più pervasivo che riguarda
Tutti gli operatori cittadini e le diverse fasi
Del ciclo produttivo che portano evidentemente a delle sfide ancora più ambiziose e a delle opportunità però anche interessanti
Qua io dico di mercato di mercato perché poi
La maggiore efficienza alla riduzione degli sprechi che si possono attenere ad attraverso questi modelli di business
Sono poi di fatto anche misurabili in termini di vantaggio economico oltre che di vantaggio ambientale quindi rassicurare con nomi
è sicuramente è una componente importante della trasformazione verso la green economy ed è destinata
Ad avere
Il tema della gestione dei rifiuti come uno dei temi principali nella logica nella logica finale l'obiettivo finale che è quello di avere sempre il più un disaccoppiamento che peraltro già in corso
Tra la nostra crescita economica e gli impatti ambientali misurati soprattutto con con due indicatori oggi arriva l'internazionali che sono le emissioni di gas serra
E la riduzione del consumo di materie prime
Ho concluso davvero dicendo quindi come questi due macrobiettivi sono due macrobiettivi di cui ancora oggi
La
Riforma Ronchi e quello che la riforma Ronchi va conservato come punto di forza alla logica la circolare economica sono punti di forza per questa ulteriore transizione
Grazie Michele Grillo
Buongiorno a tutti
Consentitemi di associarmi Edoardo Croci nel ringraziare Edo Ronchi vi di poter partecipare a questo compleanno il mio intervento sarà focalizzato sull'esperienza dei rifiuti di imballaggio i cui buoni esiti sono stati richiamati nella relazione introduttiva di Ronchi
E che ha rappresentato come sappiamo il comparto trainante della riforma e quindi appare un paradigma di riferimento importante per gli avanzamenti che sono da compiere
Richiamo il punto sul quale intenderei attirare l'attenzione il disegno di attuazione del principio di responsabilità estesa del produttore come sappiamo ha dovuto confrontarsi nel due mila sei con una normativa europea
Che impone al sistema consortile di operare in condizioni di compatibilità con la concorrenza e con il libero mercato
E la risposta che è venuta la norma dall'anno nella normativa nazionale è contenuta nell'indicazione delle tre soluzioni di gestione alternativa l'adesione al Consorzio
CONAI la possibilità di organizzazione autonoma ma con un vincolo di copertura dell'intero territorio nazionale oppure i sistemi cauzionali
Su questo quadro l'Autorità garante della concorrenza del mercato con un'indagine conoscitiva
Si è fatta carico dei vincoli i posti dei principi comunitari dei principi nazionali e ha sollevato sostanzialmente tre aspetti
Il primo è la mancanza di una
Alternatività effettiva tra sistema consortili e sistemi autonomi e nel far questo appuntato la critica sull'obbligo di copertura dell'intero territorio nazionale
Il secondo aspetto riguarda il meccanismo di finanziamento del sistema tramite il contributo ambientale CONAI e qui due sono gli aspetti che l'Antitrust ha messo in evidenza
L'applicazione a tutti i produttori gli utilizzatori dell'obbligo di contribuzione al sistema anche nel caso in cui
Intervengano operatori indipendenti
Il secondo aspetto che è il e contributo ambientale non differenziato e non dagli incentivi appropriati per potere suscitare sollevare scelti a minor costo e a maggiore tutela ambientale
Il terzo punto sollevato nella relazione dell'Antitrust e riguarda più in generale l'intero sistema dei rifiuti quindi non attiene rifiuti di imballaggio e cioè che il sistema ha delle implicazioni ovviamente con la relazione introduttiva di nonché messi in evidenza in regime di privativa comunale nella raccolta differenziata di tutti i rifiuti
Sulla superficie pubblica
Dei risultati della ricerca che vorrei brevemente presentare che è stata condotta con i colleghi della LUISS questa Ulivieri Giandomenico Moscon vorrei mettere in evidenza due elementi fondamentali il primo il seguente
Nel principio fondativo della tutela ambientale che è quella della responsabilità estesa del produttore c'è un'implicazione importante anche per un principio basilare di tutela della concorrenza
E a mio avviso era questa in quest'ottica che vanno lette le considerazioni che e l'Antitrust a posto
Se i produttori di utilizzatori devono farsi carico della gestione dei rifiuti grava su di loro anche la responsabilità finanziaria cioè l'obbligo di pagare per le risorse sociali che devono essere utilizzate per questa attività
In questa prospettiva i produttori gli utilizzatori appaiono come i consumatori primari e diretti dei servizi che questa attività fornisce
Ora un principio basilare del diritto della concorrenza e il diritto all'autoproduzione nella normativa italiana è sancito nell'articolo nove della legge che istituisce l'Antitrust
Il diritto alla o prodotta all'autoproduzione fa sì che in qualche modo noi ci troviamo di fronte ad una convergenza importante che va sfruttato al massimo grado tra l'interesse economico del soggetto su cui grava la responsabilità
E il principio di tutto il giuridico del diritto all'autoproduzione e questa convergenza produce lo stesso risultato
E il risultato è che non può esservi una giustificazione per invocare il mercato in astratto
Invocando in astratto la necessità del ricorso a soggetti delegati nel mercato per svolgere questa attività
E non può essere giustificazione per tutelare
Il diritto di un soggetto terzo ad assumere su di sé lo svolgimento di questa attività attraverso l'invocazione di un principio anche sua astratto di tutela la concorrenza quindi
Le indicazioni dell'Antitrust lette in questa luce della tutela del diritto all'autoproduzione
Ci dicono sostanzialmente che l'obiettivo della concorrenza deve essere vista non come tutela di astratta di un soggetto terzo potere intervenire nello svolgimento dell'attività economica ma nell'organizzare
Il
Il il meccanismo concorrenziale del mercato Ai fini della
Organizzazione più efficiente del servizio stesso
E su questo naturalmente incide il fatto che vige la gestione dei rifiuti e riconosciuto nel diritto europeo come servizio l'interesse pubblico generale
E questo implica
Che il vincolo di economicità deve gravare sulla intera collettività servita come un tutt'uno e non sui singoli individui
E la circostanza fondamentale che i costi della fornitura del servizio possono essere molto difformi da soggetto a soggetto per la collocazione regionale o anche per il modo in cui dinamicamente si evolvono i mercati delle materie prime secondarie
Va bene far sì che la fornitura non può essere condizionata come nelle condizioni del mercato dove quello che il Cal contare e la tutela
Nelle condizioni di scambi indica individuale a vincoli individuali per cui
Al singolo soggetto si richiede di
Potere a vere e adito a come dire accesso allo scambio nella misura in cui la sua disponibilità individuale a pagare copre il costo che il non specificamente
Impone per la
Fornitura del servizio che laddove questo vincolo di economicità non è soddisfatto questo non importa perché non quello che in che importano nella realizzazione del singolo scambi individuale ma è la realizzazione della
Di generale offerta di una servizio di interesse pubblico generale alla collettività e questo naturalmente ci hanno in causa il problema della prestazione università universale del servizio
E l'immagine che
Zero anche voluto
Richiamare
Degli questa espressione che è tipica nell'analisi del funzionamento dei mercati che è il fenomeno del cherry picking parco parlare di ciliegie in caso
Di rifiuti ingenti lisce mostro l'argomento
E questo può essere particolarmente piacevole ma fondamentalmente si la metafora è quella che abbiamo un bel cesto di ciliegio ricchi di ciliegie il compito di sbarazzato
Questo cesto questo contenitore di ciliegie ma di ciliegio sono di qualità diverse se si dà a qualcuno l'incarico di sbarazzare
Le ciliegie da questa
Da questo cesto che le contengono naturalmente tutti quanti si butteranno capofitto sulle sue già oggi migliore i ma vi saranno anche ciliegie
Peggiori non può
Con il verme via di seguito la prestazione nel settore universale del servizio deve garantire che alla fine il servizio della completa come dire liberazione del cesto di tutte le ciliegie più sia garantito come esito e questo è messo in rete in palio
Quando le condizioni di concorrenza nel mercato vengono esposte con attenzione non alla realizzazione dei singoli scambi individuali alla condizione di economicità dei singoli scambi individuali
Ma contravvengono permesse a confronto con le condizioni di economicità dei singoli scambi
Dei dei singoli scambi individuali
Quello che conta è che il principio di concorrenza nel mercato invocato dalla
Dalla normativa nazionale deve essere vista condizionatamente alla realizzazione degli obiettivi della prestazione università universale del servizio
E qui non abbiamo se non lo due alternative delle quali
Io immagino che il legislatore deve avere piena consapevolezza da un lato
La concorrenza vincolata all'obbligo di servizio universale giustifica l'obbligo di
Servizio sull'intera
Territorio nazionale che effettivamente è stato recepito dall'intervento del due mila sei
L'alternativa ad una concorrenza regolata in questo modo è soltanto quello di immaginare che la libertà di mercato
Consenta che una parte soltanto del cesto delle ciliegie delle buone ciliegie sia sbarazzato ma poi quando arriva il riciclo delle ciliegie che nessuno vuole allora a questo punto è necessario intervenire
Con altre modalità per poter intervenire
Per potere o conseguire il risultato e queste altre modalità
Sostanzialmente finirebbero con l'essere tutte quante ricondotte ad una sorta di asta
Basata su un meccanismo di sovvenzioni pubblico affinché il residuo delle ciliegie che nessuno vuole possa essere liberato da soggetto che è disposto ad accettare il più basso valore di Sordi sovvenzione pubblica per poter lotte
Quindi l'invocazione del mercato come autonomia dell'esercizio naturalmente non consente di liberarci da quello che sarebbe
Un vincolo regolamentare e probabilmente molto complesso dal punto di vista dell'attuazione burocratica
Per poter risolvere questo secondo problema
Non ci può essere una enunciazione generare
Ad una libertà di autonomia del mercato senza tener conto che di questo rifiuto bisogna far conto
E in qualche modo la scelta ecco quale delle due forme una regolazione della concorrenza
Comunque regolata è condizionata
Dal vincolo della servizio universale oppure il misto di una concorrenza ma che non garantirebbe il soddisfacimento Piero
Il risultato che si desidera e lascerebbe alla intervento regolativo con tutte le implicazioni ovviamente della
Dell'intervento regolativo di risolvere questo problema
Quindi
La conclusione è che i vincoli che il disegno del due mila sei ha imposto sono funzionali alla tutela della prestazione del servizio
Universale e questa è la tesi della ricerca e che ugualmente funzionale e il vincolo sulla partecipazione obbligatoria al pagamento del contributo ambientale nel caso di operatori indipendenti
Resta un secondo aspetto che è quello sollevato dall'Antitrust che è il problema della necessita di una differenziazione del contributo ambientale come condizione necessaria per mandare i corretti incentivi di riduzione dei costi di massima tutela ambientale
E questo problema è certamente un problema importante ma ancora una volta l'apertura incondizionata al mercato non è in grado di garantire questi incentivi in maniera corretta perché l'apertura incondizionata al mercato
Consentendo di risolvere soltanto una parte del mercato e lasciando un residuo diventa anche fonte di formazioni di rendite nella parte del mercato dove il mercato produce
I suoi effetti concorrenziali ma laddove queste rendite si formano ovviamente la stessa pressione per un contenimento dei costi per un'organizzazione
Efficiente del processo produttivo nel senso desiderato anche a tutela dell'ambiente non sarebbe garantito
Quindi da questo punto di vista
Anche questo è il secondo risultato della ricerca
Non è l'apertura incondizionata al mercato che può garantire questi incentivi corretti l'apertura condizionata al mercato può in parte agire ma lascia un problema e forse questo problema resta
Ambito in eliminando ove è ineliminabile la necessita di un intervento della pubblicare della regolazione pubblica grazie
Bene
Abbiamo visto l'evoluzione del sistema legislativo del sistema di mercato e resta da vedere qual è la reazione in questi vent'anni
Del del senso comune come gli italiani si sono adattati a questa nuova attività questa nuova gestione anche del dello spazio domestico e questo ce lo racconta Nando Pagnoncelli
Grazie buongiorno a tutti
CONAI ci ha chiesto di realizzare una ricerca
In questa circostanza per fotografare rapporto diciamo tra i cittadini e la raccolta differenziata sono trascorsi vent'anni vent'anni caratterizzate accadimenti molto profondi registrati delle ricerche sociale ricerche su opinione
Dei cittadini rispetto a quelli che sono i comportamenti le prassi ma soprattutto quello che la cosiddetta sensibilità ambientale dei cittadini
Questi vent'anni abbiamo veramente osservato dei cambiamenti che vengono registrati
Anche a livello internazionale basti pensare che per esempio ricerca eurobarometro che molti di voi conoscono
Fa registrare sistematicamente quelli che sono gli atteggiamenti degli dei cittadini europei rispetto i temi ambientali qui c'è una differenza molto importante che riguarda il nostro Paese
Rispetto agli altri cioè se negli altri Paesi si pone più attenzione i grandi temi il i temi del clima
Quindi
Surriscaldamento climatico la difesa e la protezione del suolo del territorio e così via da noi in Italia siamo questo credo che sia un tratto antropologico pensiamo un po'di più
Alla nostra sfera ristrette quindi pensiamo alla serve stare l'aria dell'acqua gli alimenti e così via
Ebbene
Dicevo è cambiata profondamente la sensibilità ambientale dei cittadini e d'altra parte chi l'avrebbe mai detto che avrebbe potuto affermarsi anche in Italia la cosiddetta economia circolare nella sensibilità dei cittadini
O l'economia della condivisione nasce nell'economia ecco sono tutti i cambiamenti che in realtà sono stati probabilmente attivati dalla crisi che si è conclamate nel due mila otto ma che si stanno
Affermando rapidamente
E non rappresentano più fenomeni di nicchia
C'è soprattutto una maggiore consapevolezza dei cittadini di quella che la loro responsabilità rispetti i temi ambientali
Una consapevolezza fatta poi tipico le scelte di piccoli comportamenti quotidiani che però contribuiscono a un miglioramento complessivo del Paese a questo proposito
Cito un dato che mi ha colpito molto che traggo dall'Osservatorio sul senso civico che realizziamo per la Comieco
L'ottantotto per cento dei cittadini ritiene che fare la raccolta differenziata rappresenti un indice di senso civico di un Paese
Ecco allora che i risultati l'avete in cartellina quindi scorro rapidamente quelli più significativi la ricerca è stata realizzata nel corso del mese di gennaio su un campione rappresentativo della popolazione più di mille le persone intervistate rappresentativo Pergine retta area geografica
Stato occupazionale il titolo di studio un primo dato importante riguarda appunto la percentuale di coloro che dichiarano a realizzare abitualmente la raccolta differenziata novantuno per cento novantatré per cento quindi la quasi totalità
Ritiene che sia un utile necessita attenzione non sono dati banali perché io ricordo venti anni fa quando facciamo queste ricerche
C'era una forte polarizzazione c'era un gruppo davvero molto limitato i cittadini che come dire animati
Da uno spirito ambientalista ritenevano che fosse un'iniziativa molto importante quella di differenziare i rifiuti e però c'era una stragrande maggioranza considerato un fastidio era recalcitrante rispetto al cambiamento e ricorderete credo tutti quella che l'opinione prevalente è un fastidio dobbiamo differenziare e poi in discarica rimettono tutto assieme e quindi è inutile quindi l'atteggiamento vessatorio nei confronti di cittadini
Questa è la fotografia vent'anni fa
Oggi vediamo un quadro molto molto diverso trentadue per cento è convinto che la rete perché era raccolte non rappresenti un problema ma una risorsa
Il cinquantotto ritiene
Che tutti siamo davvero più attenti del riciclo ma sessantotto percepisce la fatica nel gestire una crescente quantità di rifiuti vediamo rapidamente questo novantuno per cento a cosa si confronta ad altri comportamenti Guaratto l'ottantadue per cento
Dichiara di separare l'umido e laddove non ci siano provvedimenti legislativi ad hoc vediamo percentuali più basse ma tutt'altro che trascurabile sessantaquattro per cento dichiara di chiudere sempre l'acqua quando
Lava i denti oppure cinquantatré per cento quando si Saponaro vedete ci sono alcuni atteggiamenti che non sono così scontati sicuramente dire ti voi sono mossi da dove Rismondo Iside rapidità sociale probabilmente così si tende talora a voler accreditare l'immagine più virtuosa
E poi ancora se lo confrontiamo quei temi della mobilità questo novantuno per cento del PIL cinquantuno dichiara di usare la bicicletta per percorsi brevi trentasette per cento il tipizzare i mezzi per i percorsi quotidiani i mezzi pubblici ovviamente per scuola lavoro è così
Quindi vedete
Sta cambiando qualche cosa e in questo cambiamento vedete lo vedete in questa in questa slide
Novantatré per cento ritiene
Che sostanzialmente quello di cui stiamo parlando Racco la differenza tra rappresenti dicevo un utile necessita solo sei per cento fastidio perché è un fastidio prevalentemente perché complicato differenziare i materiali c'è poco spazio in casa non si sa domandarle conferire sono distanti cassonetti eccetera eccetera
Mentre invece tutti gli aspetti positivi fanno capo a tre aree uno l'idea di poter ri utilizzare immateriali da ridare infinita immateriali quindi il riciclo vero e proprio il riciclo riuso in taluni casi
A seconda dei materiali
Due l'investimento sul futuro tre il risparmio e poi ancora
è interessante osservare che diciamo oltre un quarto della popolazione differenzia da oltre dieci anni trentanove per cento da tempi più recenti
C'è una sostanziale percezione che il sistema sia profondamente migliorato negli ultimi anni settantadue per cento
La pensa così però attenzione perché c'è anche la consapevolezza che il la quantità di rifiuti e destinato aumenti dare talora esponenzialmente ci dicono i nostri intervistati e questo può rappresentare un problema molto serio in prospettiva
E ancora abbiamo voluto chiedere quali sono sostanzialmente le modalità con cui differenze hanno i rifiuti e vedete ci quanta nove per cento utilizza cassonetti diverse fogge colori condominiali per l'avevo per la famiglia per la raccolta rifiuti differenziati però il dato più interessante è che
Guardandosi allo specchio dicono cinquantotto per cento siamo tutti più attenti al riciclo dei materiali mente quarantadue per sento ritiene che
Senza particolare attenzione a questo aspetto tuttavia raccolta si fa perché siamo obbligati a farla
E ancora che cosa lo vediamo qui la percentuale di coloro che differenziano vedete percentuali oltre novanta per cento per carta cartone vetro e plastica sopra l'ottanta per cento per i rifiuti umidi e anche qui vedete la differenziazione tra raccolto domicilio Porta a Porta
E il conferimento in un punto ovviamente che tocca di più i materiali che vedete nella parte bassa di questa
Di questa di questo grafico quindi RAI quindi fitte elettrici elettronici in acciaio sfalci verde legno e così via
Abbiamo aggiunto un confronto utilizzando i dati rilevati l'osservatore senso civico
Cui facevo menzione prima nel due mila il cinque e vedete come sostanzialmente chi sia stato una crescita molto rilevante talora davvero più che doppia guardati dunque i rifiuti umidi per esempio
Rispetto diciamo a dodici dodici anni fa
Ovviamente c'è sempre spazio per un miglioramento
E mi avvio rapidamente alle considerazioni conclusive cioè vedete che sostanzialmente quando mostriamo una fotografia come quella che talora
Troviamo sui giornali e sui media e che non fa come dire
Fare una grande figura nostro Paese vedete un quarto delle persone che depuriamo dice che sempre spesso trovano la propria zona una situazione di questo tipo molto di più nel su d'e nel centro rispetto al nord però di fronte a queste cose c'è l'idea che la responsabilità sia una responsabilità condivisa e ciascuno deve fare la propria parte
E a proposito della propria parte l'impresa abbiamo voluto approfondire questo tema le imprese secondo gli italiani sono fortemente impegnate
Nella come dire nell'innovazione
I nel miglioramento degli imballaggi soprattutto nell'area della sostenibilità e nella facilità destinare a Ricci lo dette in questo in questa in questa slide e da ultimo il CONAI il CONAI conosciuto dal trentasette per cento
Dei cittadini italiani quindi quasi diciotto milioni di persone è un dato tutt'altro che trascurabile tenuto conto come dire degli investimenti in comunicazione
Del CONAI che non sono paragonabili a quelle dei big spender in pubblicità nel nostro Paese
Trentotto per cento ne ha
Anche una come dire conoscenza approfondita e attinente rispetto all'attività che CONAI svolge e ultime due slide solo per dirvi che in realtà una volta descritta l'attività del CONAI i richiama dall'attenzione quello che è stato il proprio impegno negli ultimi anni appunto vedete che ci sono percentuali molto rilevanti rispetto al ruolo attribuito al al CONAI come regista il dialogo cui diversi stakeholders quindi i cittadini istituzioni e impresa è fondamentale Volo nella educazione la sensibilizzazione dei cittadini non dimentichiamoci non era solo un problema di normative e di obblighi del cittadino ma anche di vi è consapevolezza di quello che è il proprio ruolo e poi via via diciamo il ruolo anche nei confronti dell'impresa e delle municipalità
Il voto e questo è l'ultima slide medio attribuito appunto l'attività del CONAI il sette punto quattro quindi
Implicitamente invitato a proseguire nella sua nella sua missione CONAI considerato regista di un
Procede se come tale risponde a richieste consumatore intima di semplificazione e di collaborazione e di promozione diciamo che in un Paese non particolarmente incline
Al cambiamento dove il cambiamento tende a essere più rivendicato reclamato che non ha agito ecco forse quello che è avvenuto in ambito ambientale rappresenta una felice eccezione
E ci può far ben sperare rispetto soprattutto alle generazioni future che risultano ancora più sensibili rispetto a questi temi grazie mille proprio status
A questo punto faccia un passaggio di tavolo ringrazio i relatori di questa prima parte passiamo agli interventi e quindi chiamo al tavolo il ministro l'ambiente Gianluca Galletti il Presidente la Commissione ambiente territorio e lavori pubblici della Camera Ermete Realacci
Il Presidente la Commissione
Ambiente beni ambientali del Senato Giuseppe Marinello
Il Presidente la Commissione di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti Alessandro Bratti
La relatrice al Parlamento europeo per
La norma per il pacchetto sulla assicurate economisti ma una buona fetta il presidente Lecon ai
Roberto De Santis
E il Sindaco di Catania Presidente Consiglio nazionale l'ANCI Enzo Bianco
Bene diciamo che in questo raccontò da questo racconto dei vent'anni Ministro sono emersa se in controluce tante richieste quindi
La mia domanda semplicemente una
Ma con la sedia farmaco Cavaliere
Manca il Cavaliere persone
Ma
Adesso arriverà
Eccolo
Allora
Diceva un ministro che
Sono emerse
Una serie emerso la semplicità di di domande in questa in questa rassegna dei vent'anni in questa proiezione sull'immediato futuro
E in particolare
La la questione della possibilità di
Sviluppare questo settore la green economy attraverso una accelerazione sia di alcuni della normativa che in parte è in evoluzione europea ma in parte
è legata i provvedimenti endo Wiest per esempio come ha ricordato
Edo Ronchi la sua relazione introduttiva
E e qui e e poi in parte anche a riti ritardi di impiantistica che a loro volta sono collegabili a una deficit di gli incentivi Perrino nuovi impianti rispetto alla situazione normativa che ci sta per gli impianti tradizionali e che qui
Accennato prima Edo la all'idea che un impianto di di ciclo abbia lo stesso iter di un impianto di vecchio tipo e come dire che per costruire una casa di legno bisogna un piano bisogna avere la stessa normativa anti terremoto alla stessa normativa di un edificio
A otto piani in cemento armato
Grazie intanto permettetemi di ringraziare e do Ronchi per l'appuntamento di oggi auguri e dove l'attuale forma
Forse invecchiata meno di noi in tutti questi vent'anni si è mantenuta più giovane di quanto
Abbiamo fatto noi perché la trovo ancora attualissima guarda
Penso che i miei complimenti valgano doppio non perché mi faccio da Gianluca Galletti ma perché rifaccio dal ministro conosco quanto sia difficile portare avanti il processo riformatore in questo Paese
E tu sei riuscito vent'anni fa a fare una riforma di sistema una riforma di sistema che oggi possiamo misurare possiamo misurarne di affetti e vediamo quanto sia stata positiva l'introduzione di quella riforma
Questo ci deve fare anche riflettere immagino che allora vent'anni fa
Tu sia stato subissato anche di critica in alcuni casi sia stato difficile portare avanti questa riff riforma alla fine però
Le polemiche le chiacchiere stanno a zero oggi abbiamo visto che quella riforma così
Come tante altre riforme di cui al Paese il Paese oggi ha bisogno servono e fanno bene al Paese stesso quindi
Credo che sia un esempio che vada anche al di là del settore rifiuti quello che tu hai fatto vent'anni fa partivi da una situazione difficile da una situazione
Nel quale mi sono andato a rivedere i dati
La raccolta differenziata era proprio al di all'inizio si parlava del
Diciassette per cento nel nord l'uno per cento nel sud allora quindi un mondo dai esplorare
Oggi i dati ci ci confortano il rifiuto il rapporto dei rifiuti urbani dell'Ispra
Nel due mila sedici ci mostra un andamento incoraggiante la raccolta differenziata dal quarantacinque virgola due del due mila quattordici sale al quarantasette virgola cinque e due punti
E e mezzo in più in due anni credo che sia un buon risultato anche un buon viatico per quello che abbiamo davanti per per la strada che dobbiamo ancora percorrere avrei tanti dati positivi
Sui rifiuti a incominciare da una grande dal grande lavoro che hanno fatto i consorzi che si è dimostrata nel tempo una scelta vincente in particolare su determinati prodotti però credo che sia un errore
Fermarsi sull'analisi del passato penso che noi dobbiamo partire da quello che abbiamo fatto per migliorare ancora perché non c'è dubbio
Che il gli obiettivi molto qualificanti che l'onorevole Bonafè ci sta per dare
Con la sua direttiva
Sull'economia circa circolare ci impongono una sfida davanti molto importante
Io credo che la soluzione sia proprio nell'interpretazione del nuovo mondo che abbiamo davanti
Cioè noi dobbiamo culturalmente oggi fare un passaggio come quello che dovrò Monti fece fare al Paese vent'anni fa
Perché è cambiata la filosofia con l'economia circolare cambia la definizione di rifiuto
E noi o lo capiamo oggi o rischiamo di rimanere indietro non solo nella gestione dei rifiuti attenzione non è più solo un problema di gestione dei rifiuti
Diventa un problema economico del Paese
Ben più vasto di quello
Che siamo stati abituati a considerarlo fino ad oggi
Cioè oggi i rifiuti si inseriscono nel disegno più complessivo del Progetto economico del Paese per i prossimi anni
Ne fanno parte integrante sono parte essenziale di questo progetto cioè gli rifiuti che si trasformano da costo a risorsa per il Paese allora detto così sembra uno slogan no da lasciare sul ai ai posteri come
Si è abituati spesso a fare nei convegni io credo invece che noi dobbiamo incominciare da oggi a interpretare questa nuova filosofia con gli atti con gli atti e con la cultura di governo che vanno di pari passo
Con la cultura DVD Governo con la cultura di governo io credo che sempre di più l'ambiente debba essere visto nella prospettiva della politica industriale Paese
Per questo io ho voluto che l'ambiente fosse
Parte cardine del provvedimento industria quattro punto zero del Ministero dello sviluppo economico voi li oggi trovate incentivati
Tutti quegli enti Investimenti che vanno nel senso dell'economia circolare anche
Lo dico Cianciullo quelli che riguardano
La la gestione dei rifiuti oggi quegli investimenti godono del duecento Cinquale dell'Amm super l'ammortamento del duecentocinquanta per cento
Così come la ricerca e sviluppo in campo ambientale
Gode del credito di imposta al venticinque per cento prezzi onesti le normative che permettono al valore che senza la normativa
Si può dire in bar sono due le tre cose che ci indicano che ci che ci dicono che ci dice questa strada che abbiamo intrapreso
La prima
Ripeto i rifiuti cioè la gestione ambientale rientra a pieno titolo nella politica industriale del Paese
Secondo che oggi l'economia italiana ha bisogno di ricerca e sviluppo in campo ambientale
Io questo ci credo molto cioè noi quando parliamo di rifiuti non possiamo chiederci solo che cosa succede al fine vita ma dobbiamo chiederci cosa accade quando il rifiuto nasce
Perché parte grande del problema sta lì non sta alla fine sta nella ricerca dei nuovi materiali
Perché dove smaltire SCO quel materiale
Dipende dal materiale che io impiego all'inizio della produzione
E di quanto materiale sono in grado di riciclare durante il ciclo di produzione oggi siamo tutti concentrati sul web sul sulla fine no io credo invece che oltre che sulla fine dopo dirò quello che stiamo facendo
Noi ci dobbiamo concentrare sull'inizio
Quindi ricerca e sviluppo di nuovi materiali la nuova frontiera sarà prevalentemente quella
Quella è quella è un campo inesplorato nel quale noi ci dobbiamo arrivare per primi e ci stiamo arrivando e
Noi in Italia abbiamo delle delle esperienze che sono il top del mondo
Quando io parlo di chimica verde sto parlando il questore
Quando io parlo della produzione di chimica verde in Italia sto parlando di come impiego una materia prima che mi permette di arrivare a sacchetto biodegradabile
E quindi una materia prima che mi dà un prodotto
Che alla fine non mi pone un problema di avvalermi rifiuto allora qua è stata la nuova frontiera sul quale noi dobbiamo incominciare a ragionare e credo che Niccoli industria quattro punto zero ci stiamo arrivando se
Altra cosa ieri abbiamo avuto altro tema
Ieri abbiamo avuto una bellissimo convegno in Bankitalia la presenza di Visco del Governatore Visco del Ministro dell'economia
Padrone che egli intervenuto sulla finanza in campo ambientale promossa dal mio ministero dal Ministero
Dell'ambiente io credo che anche qua non sia un altro pezzo del problema
Cioè come portare parte della finanza che oggi è
Una parte strategica
Della produzione italiana anche in campo dei dei rifiuti ad occuparsi sempre più di green
Questo è un tema che noi abbiamo davanti ad un tema
Enorme nel quale stiamo sviluppando buone pratiche e accordi che dovrebbero incentivare nel futuro nel futuro un maggiore coordinamento fra questi due settori allora
Mettendo insieme tutto questo viene un panorama diverso da quello con cui noi siamo abituati fino ad oggi ad affrontare il tema dei dei rifiuti o il tema ambientale
I problemi che abbiamo immediatamente davanti quali e quali sono allora
Per rispondere anche alle tre domande di Cianciullo il primo
Sottoprodotti è vero articolo centottantaquattro bis del codice ambientale due mila e sei due mila e sei prevedeva il decreto sottoprodotti
Il decreto sottoprodotti è alla registrazione della Corte dei conti io credo che entrò
Fine mese spero adesso i tempi non dipendono più da me ma non possono essere più lunghi di di tanto noi avremo finalmente quel decreto sottoprodotti che aspetta da undici anni
Questo è un grande aiuto per andare incontro
Alla minor produzione di riti rifiuti perché col decreto sottoprodotti
Molti di quelli che oggi considerando consideriamo rifiuti saranno in sarà invece possibile utilizzare cosiddette da classificarli come sottoprodotti e quindi Rizzi crearli in produce in altri tipi di produzione o nella
Nella stessa prodotto d'ufficio
Io sinceramente non credo ma sono pronto a valle a valutarlo che noi abbiamo un problema di tipo legislativo sulle concessioni degli delle autorizzazioni degli impianti attenzione
Trovare qui il punto di equilibrio fra trasparenza esemplificazione non non è mai facile non è mai facile
Perché è troppa semplificazione porta un problema di trasparenza e anche di altro genere
Troppa attenzione alla trasparenza all'anti corruzione per dirla come si chiama ti porta un problema di burocrazia allora bisogna trovare la giusta via via di mezzo io sinceramente
Non individuo lì il problema o individuo nella volontà e nella competenza di alcuni enti locali di alcune regioni di procedere in tal senso
Allora
Oggi il problema che abbiamo noi non al Lullo vediamo dai dati è che abbiamo
Zone del Paese che hanno raggiunto livelli di raccolta differenziata e di riciclo dei prodotti elevati quindi vuole dire che le regole ci sono e funzionano bene se applicate
E abbiamo altre zone invece che hanno problemi sia di raccolta differenziata sia di chiusura del ciclo integrato dei rifiuti
Questa è la situazione che abbiamo davanti ma non è un problema di regole
Perché se le regole funzionano in certe zone
Non vedo perché non debbano funzionare in altre e noi abbiamo casi di eccellenza allora
Il problema è di volontà politica che è un'altra roba o di competenze professionali allora se il problema è questo dobbiamo affrontarlo con altri vettori
E io l'ho affrontato con un altro metodo di cui
Ne vado mi mi assumo tutte le responsabilità che all'articolo trentacinque
Debbo sblocchi Italia cioè io lo dico chiaro e tondo io voglio che le Regioni chiudano il ciclo integrato dei rifiuti
Perché io non posso esporre il Paese a sanzioni comunitarie e soprattutto da un punto di vista ambientale non posso sopportare di avere ancora delle percentuali di rifiuti in discarica come quelle italiane che sono fra le più alte in Europa questo è il intollerabile
Allora io chiedo alle Regioni di fare quanto prevede la legge cioè di chiudere il ciclo integrato dei rifiuti
E che sia chiaro io non dico di chiuderlo con la termovalorizzazione
Non ci sto a fare il difensore della termovalorizzazione non ci sto io
Voglio che lo chiude mi dimostrino coi dati che sono in grado di chiuderlo
Che lo chiudano come vogliono come vogliono ma quello che non lascerò che si faccia è che non si chiuda
Dicendo no alla termovalorizzazione no a tutto il resto aveva se una Regione mi viene
Con la raccolta in un progetto credibile di raccolta differenziata al novantacinque per cento ma io non solo gli dico di sì gli faccio un monumento
Sono il primo
Non posso sopportare che le Regioni vengano con
O progetti che non stanno in piedi o oppure con progetti che alla fine non sono in grado di e smaltire tutti i rifiuti che producono perché in quel caso ripeto
Facciamo male al Paese dal punto di vista ambientale perché quei rifiuti o si mettono a girare come delle palline impartite per tutta l'Italia e per tutta l'Europa su dei camion oppure ancora peggio finiscono indichi in discarica
Non vado oltre va bene perché se no se devo dire dove finiscono andiamo
In un giorno una brutta
Rubin un brutto film quindi io non non permetterò questo mi sembra che il disegno sia assolutamente conforme sia alle norme che alle aspettative di questo di questo Paese
Abbiamo fatto un altro passaggio importante a cui io do molta rilevanza che è contenuto nel decreto legislativo sui servizi pubblici locali della del passaggio della regolazione dei rifiuti all'Autorità
Io credo che quello sarà
Una innovazione per il sistema molto forte quel sistema fra l'altro ha già dimostrato di funzionare bene con l'acqua per cui se ha funzionato bene nel sistema idrico non vedo perché non debba funzionare ugualmente bene nel settore del latte
Dei rifiuti
L'ultima cosa la voglio dire ringraziandola all'onorevole Bonafè noi sosterremo il suo provvedimento
Sull'economia circolare io credo che quella sia la grande sfida che avremo davanti negli ultimi nei nei prossimi anni e credo che da quello dovremmo partire per rendere il nostro Paese
Più virtuoso ed è già uno dei più virtuosi indenne in Europa ma soprattutto anche più attrattivo e più competitivo grazie
Grazie
Al Ministro dell'ambiente
Temete Realacci prima il ministro diceva che
A parità
Deve andare
Grazie
Ciò a parità di di leggi in alcune in alcune zone del Paese c'è una risposta positiva in altre negativa quindi il problema non è tanto quello delle leggi quanto la capacità di risposta
C'è però sulla nuova frontiera quella dell'economia circolare
Una diciamo un'evoluzione del sistema normativo
Che fra chi ha fatto sì che alcune Regioni recepiscano delle donne delle norme altre no lo stesso impianto a distanza di cinque chilometri in una regione si può fare e nell'altra no questo non è un sistema che aiuta l'impresa italiana
E quindi quel c'è un problema di tipo legislativo e c'è anche un problema di agevolazione dei nuovi impianti
Nel Lazio
Bene o male con tutti i limiti che ci sono stati a Roma che sconosciamo bene qualcosa di organico è stato raccolto però in questa raccolta di organico fa un bel viaggio prima di perché nel Lazio un impianto non lo trova manco morto
E quindi questi sono problemi che sono legislativi e il sistema industriale che rimangono aperti proprio perché la raccolta differenziata uno cessa
Sì di poi rapporto Stato-regioni politiche nazionali è complicato in parte era oggetto di un referendum per finire un'affinità quindi pub sale del neanche
Che conto diciamo quando poi si verificano queste diciamo differenze io penso che la Repubblica che la cosa principale sia però sostanzialmente la volontà politica i la volontà dell'istituzione
Cioè a quanto loro mettono in agenda questo tema perché qua parliamoci chiaro le Regioni l'hanno fatto poco sono anche regioni in cui questo tema non è stato mai messi in agenda o si è cercato di risolvere una scorciatoia
Adesso io capisco ed ho fatto l'eccellente relazione capisco quello quello che dicendo sulla questione dei commissariamenti no
Bisogna capirli ridire che però i commissariamenti in Italia non sono nel campo dei rifiuti
Sono state ingenerosa di non per mettere in piedi una politica a per facilitare alcuni impianti e non hanno neanche fatti in generale prima potremmo fare un lungo elenco non a caso l'ultimo commissariamento richiesto
Dico nell'ordine di tempo è quello della Sicilia in cui non è caduto un meteorite
Se la Sicilia è l'ultima Regione italiana dal punto di vista del ciclo dei rifiuti chiaramente una disastro della politica delle istituzioni nonno
Un disastro dovuto a cause esterne quindi non c'è motivo di un commissariamento in materia a meno che non si capisca un meccanismo premiale o o punitivo che
Però è difficile da applicare in un sistema complesso diciamo come quelle italiane o molto rapidamente anche perché purtroppo
Devo salire al piano di sopra del Preside la Commissione poi Rory scendere se facciamo presto vedo vizio qui colleghi autorevoli che
Sono seguire i lavori voglio provare a fare rapidamente un ragionamento primo eccellente relazione eccellente studio
A me piacerebbe una cosa e dove venisse calcolata anche perché noi quando si fa questo ragionamento io trovo che la riforma dei Consorzi che poteva anche andare a sbattere per capirci poteva che essere un altro carrozzone all'italiana che non funzionava e aggiungo che siccome il grande Velasco c'ho sempre detto le squadre si cambiano quando si vince
Quindi noi siamo qui a H imbalsamati e un sistema perfetto possiamo per capire quello che si è fatto per capire qual è la direzione
In cui andare avanti
Però mi piacerebbe fare un calcolo perché poi c'è questo ragionamento anche sulla concorrenza degli altri fattori co quanto hanno risparmiato le imprese il sistema delle imprese italiane con la scelta fatta col Greco il con la legge Ronchi perché se facciamo il paragone con il Paese con comunque ha più senso paragonarsi che la Germania
In Germania esiste una cosina che si chiama due al sistema
Che dal punto di vista dell'onere sul sistema economico enormemente più pesante di quella dei Consorzi
Allora mi non mi dispiacerebbe ed ho visto che
C'è questo desiderio sono oltre il calco di quanto
Diciamo il sistema delle imprese il sistema economico italiano ha
Risparmiato adottando un sistema più flessibile che indubbiamente ha delle criticità soprattutto proprio nella cosa vi dicevo prima Antonio cioè nel fatto che quando poi questo sistema si incrocia
Con le istituzioni diciamo inefficienti è un sistema che fa fatica diciamo va ad agire però è un sistema di grande efficienza
Per essere breve brutale sintetico cos'è cambiato da allora nelle finalità di questa azione io credo lo dice un po'Kruscev entrare che c'erano due temi che allora forse erano meno forti di quanto non siano adesso
Uno è il tema energetico e dei mutamenti climatici
Quando questi stavo messo in atto
Fu messo in atto per affrontare un tema ambientale per fondare anche un tema di legalità adesso vedo qui Stefano Cianfanelli con Sandro ci abbiamo lavorato tanto ricordiamoci che il termine ecomafia nasce nel novantaquattro
Dal primo rapporto sulle ecomafie fatta all'epoca era Legambiente lo smaltimento illegale dei rifiuti era uno dei cespiti principale da cui nasce diciamo quel filone di riflessione
Nel novantasette c'era anche questa componente di agrumi scorcio raccolte differenziate mettere in ordine al sistema di rifiuti ridurre l'impatto ambientale sottrarre materia prima affari illegali e spesso pericolosissimi
Però c'erano due temi a mio avviso che allora erano meno sentiti di oggi uno il tema dei consumi energetici
Cioè allora c'era la percezione del recupero di materia adesso vedo Montalbetti
Se non sbaglio allora negli Italia importava un milione di tonnellate di carta da macero ogni anno perché il sistema delle cartiere italiane era organizzato per usare la carta da macero ma non c'era carta da macero
Nazionale adesso se non sbaglio siamo addirittura legge esportatori di carta da macero un passaggio enorme
Però si era sottovalutato allora invece oggi conviene tenere un campo perché adesso Galletti andato via quando si parla di strategia energetica nazionale
Di cui si sta discutendo è il caso di parlarne con un'ottica meno riduttiva di quando si è fatto nel passato non foss'altro perché la precedente se ne è nata vecchia
è stata rapidamente superata dei fatti una strategia energetica nazionale sta oggi riguarda l'insieme del Paese
Difficile farla se non parli dei trasporti dell'edilizia ma anche del dell'economia circolare del ciclo delle materie prime e qui se andiamo a vedere questi numeri
Alcuni dava anche dodici paragoniamo con resto dell'Europa scopriamo che l'Italia in Europa e il primo Paese per recupero di materie prime
Non sto parlando quindi signor raccolte differenziate urbane parlo dell'insieme del recupero delle materie prime noi recuperiamo ogni anno quarantasette milioni di tonnellate di materie prime qua parlo vuoto per pieno per capirci
Carta metalli plastica eccetera eccetera la Germania che ha un'economia di quasi il doppio della nostra
Recupero quarantatré milioni e mezzo di tonnellate di materie prime quarantasette milioni donati madre prima recuperate sono diciassette milioni di tonnellate sicuramente di petrolio risparmiate e sessanta milioni di tonnellate in più due meno emesse
è un pezzo della politica energetica
Ed è un pezzo Napoli Malgieri dica che è figlia delle leggi me finanche dei cromosomi non ci dimentichiamo questo perché nell'economia circolare noi dobbiamo mettere in moto intelligenza brevetti
Filiere istituzionali ma anche i cromosomi perché noi siamo forti in questo settore perché siamo un Paese povero di materie prime
E quindi da secoli siamo organizzati per fare
Per per fare di necessità virtù come si suol dire
E
I rottami di Brescia le cartiere della lo che sia gli stracci di Prato sono un pezzo di quella che oggi chiameremmo economia circolare ma che allora era una maniera obbligata delle imprese italiane di organizzarsi
In assenza di materie prime quel tema allora era sottovalutato il tema quanto si stanno ed energie quando si risparmi termici o due
Secondo tema che allora era
A mio avviso torva perché sia il rinvio di non avere grande efficacia è il tema dell'intreccio fra la raccolta differenziata il senso civico i rapporti buona mie buona politica
Io se vedo l'andamento del raccolto differenziate
Nando caro lo sanno singola Jonathan collaborino per capire che rapporto c'è fra la coesione territoriale e la competitività dell'impresa si vede che i posti dove le raccolte differenziate sono più alte
Sono i posti in cui diciamo il rapporto fra cittadini e situazione migliore
C'è un indicatore di successo politico quando Milano e assieme a Vienna la città europea con raccolta differenziata crescita sopra il milione di abitanti
Con la raccolta differenziata più alta quello significa c'è una buona apporto
Rispetto al resto fra cittadini e amministrazione ma lo stesso vale indipendentemente dai colori politici per capirci
Vale a Parma barra Salerno vale lo dico qui perché c'è Enzo Bianco che quando nel disastro della Sicilia che addirittura calato raccolta differenziata quindi già questo è un indicatore oggettivo per così dire vedo che le esperienze fatte penso a Catania vanno in direzione completamente diversa allora lì c'è un pezzo diciamo di risorse di civismo
Che è misurato dalle raccolte differenziate che si incrocia con tante altre cose l'avevo provato anche a normarle questi ricordo che
Croff Sandro proporre il colgano ambientale venisse messo che poi l'abbiamo ripreso in altri provvedimenti
Uno spazio noto non è così detto tu Croci per il recupero dei materiali delle vede degli oggetti di manufatti
Perché io in questo oltre colpito molto la dalla metafora delle ciliegie condivido quella del cacciavite
Nel senso che queste politiche richiedono una visione molto ambiziosa ma poi dietro il cacciavite cacciavite significa un richiamo attenzione continua
Spesso lo dico qui anche agli esponenti restituzione che ci sono richiedono più Lusi Izzo della buona amministrazione che non degli atti legislativi o troppe volte vedo richiesta al Parlamento di fare leggi
Per cose che invece vanno affrontate a livello di decreti ministeriali a livello di circolari orientative e ci sono infiniti esempi in cui questo è possibile
Incrociando anche una nuova idea dei cittadini di cittadinanza
Che lascia di Mirko nonché recupero materiali che l'utilizzo collettivo di una serie di cose e che hanno una gamma di aspetti molto vari
Il frontiere anche nuove ve ne dico una piccola
Di
Le sì c'è un problema enorme sulle raccolte delle parrocchie per imitarli
Perché non può chiedere alle parrocchie e a tutte le organizzazioni di volontariato di organizzarsi per la raccolta delle valli come se fossero un imprenditore del settore allora queste cose vanno fatte con l'intelligenza
Ovviamente se ci sono abusi colpiamo ri
Ma permettiamo un po'questo spazio lo stesso vale per tanti altri settori l'abbiamo dovuto normare nello nell'hardware collegate ambientale bene la distinzione fra i rifiuti di origine Schroeder perché veniamo dalla cellulosa che potrà essere usati
Per lo smaltimento per per per le biomasse diciamo produzione di energia da biomasse da quelli che potesse usate Petrus curati di cui l'Italia leader nel mondo queste cose vanno fatte in maniera amministrativa adesso
Cioè c'è per esempio una norma che per quanto riguarda il digestato per quanto riguarda il la filiera biologico che rende complicato per chi utilizza ma materie prime alimentari di scarto egli mette impianti a biogas
Poi smaltirli
Come se fossero quello che sono cioè un digestato
Perché ma questo non è che si può fare una legge non so come dire e questa è una cosa importante
Perché sono filiere sono interessi sono economie e depurano per esempio il settore delle biomasse da quello che è uno dei problemi cioè la competizione con il settore alimentare
L'impianto che sono stati fatti che usano ancora mai si è insediato
Sono un relitto del passato non dovremo permette di più se possiamo sostituire quelle materie prime come delle prime disponibile sottraendolo al circuito dei rifiuti ti e creando nuove filiere economiche e potremmo
Continuare in materia penso alla partita tutta la filiera dei RAEE
Che è di grandissimo interesse non solo per sottrarre i rifiuti ma anche per recuperare una delle prime strategiche perché voi siccome non possiamo competere con i cinesi
Per il collo delle terre rare in Africa no è il caso che ci attrezziamo appunto e quindi innovazione i brevetti per usando e di meno ma recuperarle di più
Questo in sostanza penso che sia oggi la frontiera
Di questa
Partita sapendo diciamo che abbiamo accumulato una forza
Una forza con forza organizzativa di brevetti forza organizzativa qui condivido dal mentre cose dicendo che non va dispersa guardare la generalità del servizio di un anno dalla relazione che ha fatto prima era
Perfetta rispetto all'inquadramento dell'Autorità per la concorrenza
Io ho avuto il sospetto che lo della concorrenza in quell'inquadramento l'abbia tenuto conto di obiettiva ambientali
L'abbia fatta un po'in astratto l'abbia parlato di questa materia come se stesse parlando della produzione di noccioline no in realtà diciamo la generalità del servizio della componente che legittima questo tipo di politica quindi apriamo
La possibilità di concorrenza ma se non si garantisce agenda il servizio che oggi è garantita essenzialmente dai Consorzi si fa un danno all'Italia
In sostanza e termino io penso che dobbiamo guardare a questa politica come tutte le altre politiche ambientali sempre più non solo come una politica ambientale
Ma come una politica economica sociale e culturale come un pezzo della sfida ad evitare il futuro colgo l'occasione per ringraziare veramente da un po'
E con quel più quel provvedimento ha dato un pezzo aiuta ha dato un aiuto forte non all'Italia che c'era ma l'Italia del futuro
Bene grazie a Ermete Realacci
Giuseppe Marinello Presidente della Commissione ambiente del Senato
Ecco Ermete ci ha descritto la cascata di benefici anche sotto i vari profili che vengono da una buona gestione di rifiuti qui diciamo da
Quello energetico a quello economico non stiamo messi male da questo punto di vista in Europa diceva perché quarantasette milioni di tonnellate
Però sono centosessanta milioni di tonnellate italiani quindi centosessanta meno quarantasette per cento tredici qui di centotredici milioni rappresentano un potenziale di espansione molto interessante
La sua previsione per i prossimi anni quanto riusciremo a sfruttare
Ma dare un dato quantitativo ovviamente impossibile possiamo parlare soltanto di previsioni e questo già abbiamo detto è emerso dalla relazione è un settore anticiclico non sto in un periodo in cui dal due mila otto oggi
La crisi economica a danneggiato ha continuato a mordere il nostro Paese
Invece ha progredito aumentandolo numeri aumentando il fatturato aumentando in occupati questo è un settore che ancora notevole marginalità e notevole possibilità espansione
Ma evidentemente il dato non va solo interpretato a mio avviso dal punto di vista economicistico
A mio avviso bene bisogna lavorare molto dal punto di vista della formazione
Quando parlo di formazione mi riferisco ovviamente non soltanto alle coscienza e degli italiani iniziando fin dai primi anni di vita
Ma soprattutto lavorare bere molto nella formazione dell'informazione Vermeer procedure
Connesse non soltanto al ciclo ma anche alla produzione e per le materie
E a mio avviso bisogna lavorare molto sulle strategie e sulle politiche industriali del Paese
Perché il tema dei rifiuti il tema della prevenzione rifiuti come giustamente ha detto l'Arlecchino suo intervento inizia beh dal momento stesso in cui si progetta e si lancia
Sul mercato un prodotto e tutto quanto meno è connesso a quel determinato prodotto
E di tutta evidenza che questo è un sistema lo possiamo dire a vent'anni oggi appunto oltre la riforma Ronchi del novantasette
Posto a cardine importantissimo rodaggio appunto rodaggio vent'anni
Che evidentemente in questi vent'anni
A spron te di situazioni politiche economiche storiche sociologiche assolutamente diverso e perché no
Dal novantasette al due mila diciassette al Paese normalmente bene cambiato
Evidentemente questa riforma invece ancora attuale a mio avviso bene dimostra proprio dalla positività dei dati non vederlo oggi presentati
Tuttora ben nella sua piena a attualità
Tutta la sua piena attualità che evidentemente impone non dico una imbuto abitativa una un quadro assolutamente immutabile ma che impone evidentemente una serie di tagliandi tagliandi che possono essere comparati
E voglio subito entrare su gomma
Tema principale che il tema dei Consorzi che è stato
Evocato dal professore Grillo però anzi trattato il professore Grillo e per certi versi trattato anche aveva Ermete
è evidente che il sistema dei Consorzi è un sistema che ha garantito la crescita la progressione di questo sistema
Però in tutta
Evidenza che questo sistema probabilmente va affrontato con una riforma bene di settore che un certo qual modo attualizzati
Il sistema dei Consorzi stessi bisogna evitare ovviamente alle spinte demagogiche come bisogna anche evitare tentativi che talvolta noi legislatori operiamo cioè
Il la follia di intervenire a spizzichi e bocconi cioè Orlando meno
Caso tipico quando nel collegato agricoltura del del collegato con l'agricoltura si è tentato di sono introdotte delle norme
Che di per sé
Già andavano a minare almeno alcuni settori importanti questo sistema veri veri dei Consorzi è evidente che un restyling del sistema dei Consorzi è una riforma bene al settore deve tener conto delle regole del libero mercato
Questo è ovvio ma alle regole del libero mercato quali sono
Una sorta venerdì giungla selvaggio dove tutti possono fare tutto ed ho evidentemente viene data la possibilità all'operatore di scegliere il meglio lasciando lo scarto agli altri
Ci sono dei settori in cui le regole del libero mercato
Devono per tener conto dell'interesse va bene generale al di fuori dei rifiuti il nell'ambito UPB come sempre faccio sempre ovviamente per vicinanza la mia formazione culturale al settore della sanità sotto nella sanità
Ci sono bene c'è la consistenza tra pubblico e privato bene ci sono delle regole di mercato ma le regole di mercato devono tener conto di una serie di parametri che iniziano con l'Eritrea
E che iniziano con gli indici di propria pezza però Pertica e che continuano alle fine avvenne con tutta una serie di procedure standard che nel mondo e la sanità oggi tendono ad omogeneizzare le prestazioni
Elevando evidentemente il contenuta la qualità di quelle prestazioni e degli standards che avvengono che partono sorta dai parametri dall'Organizzazione mondiale della sanità
Allora all'interno brevi quei parametri oggettivi va bene la liberalizzazione ma una liberalizzazione al di fuori delle regole al di fuori dei parametri evidentemente diventa la giungla dove ciascuno bene fa quello che io che ritorna più comodo
Questo evidentemente non farli interesserebbe nel settore potrebbe
Portare all'est come conseguenza al collasso del settore stesso
Infine si è molto parlato delle strategie industriali del Paese della politica industriale del Paese soprattutto in questa sorta di opzione la quattro punto zero alla quale parlava Galletti
Questo secondo me rappresenta una sfida assolutamente importante per il nostro Paese è una sfida
Che dobbiamo imparare accogliere che dobbiamo saper cogliere
Dove di tutta evidenza dal punto di vista ambientale noi ci dobbiamo porre non soltanto il problema dell'utilizzo delle risorse messe a disposizione ma dobbiamo a invece cambiare completamente mentalità ed è un invito che io faccio
Soprattutto al mondo l'impresa
Quello di capire che la salvaguardia dell'ambiente elaborare dei prodotti che siano ambientalmente sostenibili
Ed elaborare delle strategie ambientali che guardino in maniera particolare allarmi e alla riduzione delle emissioni e al contenimento dei consumi energetici specialmente dei consumi energetici ebbene derivanti
E da fonti non rinnovabili rappresenta bene a mio avviso non una penalizzazione ma un'ulteriore opportunità
Ultime due considerazioni perché sono delle questioni che oggi sono state evocate
Le questioni che sono state votate sono evidentemente alla regionalizzazione che caratterizza il nostro Paese il nostro Paese evidentemente abile ti regioni e il venti Regioni che legiferano ma soprattutto hanno dei modelli comportamentali completamente diversi questo evidentemente crea delle distonie
E queste distonia e mettere in difficoltà non solo il paese mettono in difficoltà molto spesso le imprese addirittura talvolta anche creano distorsioni del mercato
Da tutto questo poi deriva evidentemente delle parti del Paese e che corrono verso delle soluzioni più avanzate delle parti invece assolutamente in grande difficoltà
Mi dispiace che sia andato via Galletti io magari su questo tema solo un po'in controtendenza rispetto alla vulgata generale o comunque l'opinione generale
Ci sono delle situazioni in cui il lo Stato centrale deve operare bene nei limiti della legge ovviamente e se talvolta anche legiferando in tal senso
Bene operare bere facendo valere il proprio i poteri sostitutivi dello Stato perché prevale sicuramente all'interesse generale e l'inserimento bene delle questioni ambientali per le questioni di interesse generale è una di quelle materie
In particolare credo che su mille su alcune regioni del Meridione in parte con
Pare sull'arredo Sicilia una politica va bene più coraggiosa anche era bene più forte da parte dello Stato centrale sicuramente
A mio avviso non guasterebbe
E non guasterebbe per un semplicissimo motivo proprio per le ragioni opposte
Alla considerazione faceva Ermete Realacci
Vero che un commissariamento normalmente interviene quando c'è un fatto straordinario un fatto eccezionale non un fatto ordinario
Ma se è un fatto ordinario ebbene non è riuscito a trovare una soluzione in Bongiorno nell'arco del vent'anni evidentemente c'è una patologia
Se c'è una patologia di qualsiasi natura
Derivante da qualsiasi natura
è evidente che lo Stato a il diritto è per certi versi anzi soprattutto Ibla il dovere di intervenire credo che questo debba essere a bere un po'o una
Una nuova conosciuta che a partire dai primi mesi del due mila diciassette deve contraddistinguere la politica ambientale nel nostro Paese
Concludo con un'ulteriore considerazione vent'anni sono passati adesso noi dobbiamo creare le condizioni per ripartire
E per far sì che il nostro Paese bene continui lungo per la strada che con grande intelligenza dal novantasette era stata tracciata
Credo che questo appunto sia oggi va bene una grande scommessa che rappresenta una grande scommessa non solo per le istituzioni ma per tutto il Paese credo che in un momento in cui il Paese ancora delle difficoltà a uscire da questa crisi economica
Una nuovo rilancio delle politiche ambientali possa deve costituire alcuna del ricette per che oggi riteniamo imprescindibili per il nostro Paese e soprattutto non interessa della giovane generazione
Grazie Enzo Bianco chiamato in causa come rappresentante della Sicilia ma anche come sindaco di Catania in controtendenza rispetto alla Sicilia quindi una serie di meccanismi che si intrecciano prego
Grazie vorrei però anch'io esprimere piacere la gioia di un
Di un festeggiamento di un compleanno vent'anni sono compleanno davvero importante
In questo modo cioè con una riflessione tra tutte le parti in causa su un tema delicato per
La vita del nostro Paese
E do Ronchi in quell'occasione Luino e la sua squadra le strade dimostra di avere
Una visione
Coraggio e anche una squadra di persone attorno che hanno reso possibile una netta inversione di tendenza nel nostro Paese
E do ricorderà che di quella squadra fecero parte anche i sindaci italiani il suo DPCM ebbe non solo un sostegno formale ma un sostegno concreto della sua osservazione dei Comuni d'Italia
Che è stato pare una protagonista importante di questa stagione lo cito perché il Presidente dell'ANCI allora ero io e quindi sono in caso di riuso naturalmente come dire
Che
Che
Siamo efficace forse
Oggi sono Presidente del Consiglio nazionale dell'ANCI
Sono lieto
Di
Di arricchire
I dati che sono Taveggia forniti con alcuni ulteriori che riguardano proprio i Comuni sono
Nel due mila sedici tremila cinquecentoquarantanove i Comuni italiani
E di quasi la metà dei comuni italiani quelli che hanno
Raggiunto l'obiettivo del cinquanta per cento di avvio al riciclo e cioè l'obiettivo che l'Unione Europea fissa per il due mila venti
Ma di questi tre mila cinquecentoquarantanove oltre sessanta per cento
E già oltre la percentuale di raccolta del sessantacinque per cento
E quindi siamo sostanzialmente in una condizione in cui la stragrande maggioranza dei Comuni italiani e già su una performances più elevata di quella richiesta dagli obiettivi comunitari
Questo è stato possibile lo voglio ricordare anche grazie
Alla
A un accordo di Colle bordi collaborazione che ANCI ha firmato nel due mila o quattordici con CONAI con una durata quinquennale
Corna e ha fornito una cosa diciamo davvero importante fondamentale in questa scommessa molte cose ma in particolare assistenza tecnica che poi quella che ci ha consentito di fare veri e propri salti di qualità
I Comuni italiani voglio anche dire nel loro complesso hanno investito negli ultimi anni in questo settore oltre un miliardo di euro
E lo cito perché in questi anni sono sono esattamente gli anni questi sono esattamente gli anni in cui sui comuni italiani si è abbattuta la scure di un vigoroso taglio
Di finanziamenti sia a livello regionale più alta che gli altri livelli dello Stato e il fatto che l'insieme dei comuni italiani abbia diciamo avuto il coraggio
E la determinazione di investire in questo settore dimostrato realmente vede premiata da questi risultati
Il dato più importante che emerge dalle relazioni dalle riflessioni non sono state fatti oggi è però che esiste unitaria a due velocità
Un'Italia perfettamente già in Libia e anche oltre rispetto agli obiettivi europea è un pezzo dell'Italia
Prevalentemente allocata nel sud non tutto il sud ma nel sud che invece drammaticamente indietro questo è il vero elemento il riflessione su cui il sistema Paese non solo le Regioni
Del sud direttamente interessate non solo i Comuni del Sud deve riflettere seriamente perché e lì che si giocherà una partita decisiva
In in questi anni
Naturalmente pesano su questa vicenda e non voglio fare un discorso di analisi fattori
Di remora certamente
è ovvio ed evidente che è una maggiore presenza della criminalità organizzata
O di economia legata alla criminalità organizzata in alcune Regioni di questo tipo gioco un ruolo molto pesante il business dei rifiuti è drammatico e in particolare sulle discariche io sento pesante nella mia terra in Sicilia
No l'odore sgradevole
Non solo fisico ma anche morale di quello che è legato naturalmente a questo settore essendo un condizionamento molto molto molto molto pesante
Nella mia città
Il Ministero degli interni il prefetto ha proceduto al commissariamento per fatti legati alla mafia di
Lei delle imprese che avevano il
Diciamo la gestione
Del ciclo dei rifiuti il TAR di Catania confermato in un giudizio amministrativo lo scioglimento il Consiglio di giustizia ministra viva della Regione Siciliana è un bel regalo che ne abbiamo quello di avere anziché il Consiglio di Stato come organi secondo grado un Consiglio di giustizia amministrativa a Palermo in parte nominato dalla stessa Regione Siciliana
Ha annullato il provento del Ministro dell'interno e li ha rimessi di nuovo in regola
E sentiamo naturalmente il peso di questa vicenda
Così come
Sento il peso lo devo dire con assoluta franchezza di una condizione talvolta anche di cartello
Io appena pubblicato in collaborazione con Anna ho richiesto quindi la collaborazione e preventiva di ANAC sull'appalto dei rifiuti
Con un bando come dire come correlato anche dalla loro dai loro suggerimenti alla loro esperienza un bando tra l'altro colossale dal punto di vista del del della somma
E purtroppo sento aria di cartello perché nessuna impresa si è presentata
Al
Diciamo a alla a una gara di questo tipo quindi immaginate che non sempre e solo del responsabile dall'Amministrazione ma anche di pesanti interessi che abbiamo di fronte
Come si esce da questa condizione guardate la mia esperienza e devo dire anche quella di Bari perché a Bari con il sindaco De Caro si è fatto l'esperienza analoga non abbiamo avuto una
In alcune aree dove abbiamo sperimentato la raccolta differenziata porta a porta
Assistenza da parte
Del del del CONAI abbiamo fatto delle squadre in un quartiere prima periferico della città si chiamava il villaggio Santa Maria Goretti vicino all'aeroporto da cita un piccolo quartiere
Abbiamo sperimentato la raccolta differenziata porta a porta e nel giro di un paio di mesi abbiamo già raggiunto performances superiori al sessanta per cento
Devo dirvi con due soggetti che ci hanno aiutato forse l'esperienza può essere interessante uno la scuola
Una una preside della Scuola coraggiosa e in gamba che ha motivato i ragazzi e attraverso i ragazzi le famiglie e l'altra la parrocchia cioè con elementi sociali determinanti anche in quartieri popolari si riesce a vincere questa sfida
Lo dopodiché l'abbiamo esteso nella parte della città in cui il Comune di Catania ancora la gestione diretta e siamo già con una percentuale superiore al cinquanta per cento
Pur
In una condizione difficile perché sapete che fare la raccolta differenziata porta a porta in un pezzo della città
Mentre nell'altra evidentemente si continua con i vecchi sistemi naturalmente non produce performances eccellenti allora la strada è esattamente questa i risultati arrivano abbiamo bisogni di assistenza tecnica
Abbiamo bisogno che
Si semplifichi un po'il bosco amministrativo che vede contemporaneamente sulla stessa materia
Competenze delle dei Comuni delle città metropolitane e delle Province dell'ambito della Regione
E quando quella regione una regione a statuto speciale che non fa particolarmente buon uso della sua autonomia i risultati sono addirittura peggiore abbiamo bisogno di semplificare notevolmente questa materia ma soprattutto vi è bisogno di qualcuno che ci dia una mano come assistenza tecnica
Per vincere una sfida che non è una sfida solo
Del dei nostri Comuni e delle stragi arriva credo che sia la vera sfida del sistema Italia grazie
Grazie a
Enzo Bianco
Pressando Bratti Presidente la Commissione d'inchiesta sulle attività illecite legate ai rifiuti
Perché insomma in questi vent'anni
Qualche riflettore stato acceso sulla a materia e a guardare il la quantità il numero e la qualità delle inchieste che sono state svolte dalla magistratura gli arresti i patrimoni confiscati
C'è anche onestamente a dire che sono stati fatti dei passi avanti d'altra parte il fenomeno e ancora importante
Così c'è una connessione tra gli interessi che ruotano attorno al vecchio mondo dei rifiuti che le difficoltà che il nuovo mondo a
Nel
Trovare spazio
Grazie poi risponderò a questa domanda specifica reale però ci tenevo anche fare qualche ragionamento di carattere generale riguardante ovviamente la giornata di oggi perché poi
Pur avendo un'ottica purtroppo la mia deviata perché tendo a vedere sempre le cose che che non funziona d'accordo mi sposto però in quanto anche parlamentare insomma
Ricercare vedere perché di vedere anche quelli che sono gli aspetti positivi che come è stato ricordato sono tanti perché non hanno nulla da invidiare alle migliori tra realtà europee nel senso che noi
Le nostre positività sotto sicuramente fra le prime anche in Europa alla luce anche di cioè l'ho potuto sperimentare
Indirettamente questo
Questa non solo sensazione ma dato oggettivo anche per quanto riguarda tutto il tema della dei controlli e dell'attività della magistratura delle nostre Forze di polizia
Se non abbiamo niente da invidiare nessuno anche da questo punto di vista
Detto questo però volevo fare un paio di considerazioni
Che ritengo abbastanza
Per me importante qua non so se lo sono per gli altri ma
Io vedo nella riforma Ronchi non solo tutte le cose che sono state dette ma una cosa
Che fosse stata data per implicita ma che è implicito non era a suo tempo cioè il tentativo di rendere il ciclo dei rifiuti un vero e proprio ciclo industriale perché c'è stato un passaggio epocale da una gestione
In cui ogni Comune aveva la sua di scarichi Ina perché così funzionava a un tentativo di creare un vero propria già allora sistema industriale
Che in alcuni casi
Come è stato riportato adatto per il settore del recupero del riciclo adatto il la a tutta una serie di risultati assolutamente positivi
Che per quanto riguarda anche il ciclo integrato dei rifiuti laddove dove c'è stato l'applicazione corretta della legislazione anche per quello che riguarda la governance del sistema
Penso a regioni come la mia l'Emilia-Romagna la Lombardia Veneto insomma
Regioni che oggi appunto anche nel ciclo integrato dei rifiuti dove per ciclo integrato dei rifiuti intendo dalla raccolta allo spazzamento alla alla utilizzo della raccolta differenziata ovviamente come strumento al recupero della materia ma anche della chiusura del ciclo
Perché io almeno la penso così ce lo dobbiamo dire le politiche virtuose si riescono a fare questo il mio osservatorio della mi sono le mie considerazioni dall'osservatorio in cui sono
Nella misura in cui a sia una dotazione impiantistica
Sufficiente Ebit nella misura in cui ci si chiude il ciclo dei rifiuti cioè c'è una parte che ancora oggi è residuale che deve essere
Trattata in maniera corretta se manca questo pezzo finale tutto il resto non si riesce a fare perché se andiamo a analizzare quelle regioni che oggi sono profondamente in crisi
Ce ne sono ce n'è anche una settentrionale mi permetto di dire la Liguria che oggi chiude il suo ciclo dei rifiuti mandando una parte dei rifiuti a terno distruggere a Torino nel nell'impianto di Torino
E mi permetto di dire se oggi la Campania raggiunge dei risultati interessanti ed è uscita da una situazione di emergenza e perché
Ha costruito un'infrastruttura sicuramente su cui si è discusso molto ma che oggi mi consente di trattare ottocento mila tonnellate di rifiuti
Questo è cioè questa è la fotografia e invece se si va a vedere una Regione per esempio come l'arte che sicuramente ha una dotazione impiantistica
Che sicuramente può fare di più ma non riesce a chiudere completamente il ciclo dei rifiuti
Perché ha basato la sua impostazione assurdi cosiddetti TMB che altro non sono che impianti
Chieda rifiuti producono altri rifiuti che poi devono essere gestiti correttamente nel nel
Nella Regione stessa per cui i casi solo due
O noi diciamo che e continuiamo a dire che ogni Regione deve chiudere il suo ciclo dei rifiuti
E a quel punto lì bisogna trovare il modo e doti lavorare su quelle inadempienti per cercare di capire come possono fare non è semplice perché purtroppo il commissariamento in questo Paese alle bonifiche rifiuti
Hanno dato dei risultati molto precari oppure e si ragiona su ambiti diverso sì rispetto a quelli su cui ragioniamo oggi almeno l'ambito regionale cosa che tra l'altro non in tutte le Regioni
Oggi si si ragiona ma anche su un ambito nazionale tra l'altro ricordo nel libro ci sono alcune alcune considerazioni dell'avvocato credo sia Paola Bologna rispetto al tema rete transnazionale
Dei rifiuti della della del
Dell'impiantistica che la stessa normativa europea
Non viene mai citata perché noi citiamo sempre la parte che riguarda che l'impianto deve essere vicino a dove vengono prodotti rifiuti giustamente
Ma c'è anche tutta una parte che dice ipotizza anche una rete impiantistica traslazionale quindi io non dico che quella sia la soluzione anzi però dico anche
Cioè o l'uno o l'altra perché se non si chiude il ciclo dei rifiuti noi ci ritroveremo fra
Altri dieci anni forse a parlare
Di Regioni e di situazioni ultra virtuose e altre situazioni ancora
Diciamo al palo per cui mi rendo conto è difficile oggi perché l'interlocuzione con le comunità da parte dei decisori amministrativi è molto complessa e complesse per costruire un impianto di compostaggio figure un'isola ecologica figuriamoci
Per un impianto diciamo di chiusura del ciclo però secondo me noi se vogliamo fare una discussione corretta non possiamo sfuggire da queste o da questo ragionamento
Il tema della coca ecco la la venivano prima snocciolato anche rispetto al ciclo integrato dei rifiuti il fatto che noi mandiamo ancora il ventisei per cento circa di materiale nelle discariche
Ora
Io credo siano stati fatti passi giganteschi per quello che era il nostro Paese fino a qualche anno fa nel senso che
Si è sviluppato questo sistema del recupero del riciclo si è sviluppato questo questa filiera e quindi è una percentuale che rimane una percentuale alta ma il problema mi permetto anche qua di dire e riguarda anche in parte il tema che è stato citato
Della raccolta differenziata e la qualità e che cosa ci va a finire perché in materia di quel ventitré per cento del fine discarica
Però oltre il settanta per cento più o meno forse un po'meno darci in patria
è materiale che non ha le caratteristiche rispetto anche alla normativa vigente sul palco se ragioniamo di indice respirometrico cd organico per poter andare in discarica
Perché significa creare un problema successivo significa parlare di percolato significa parlare di inquinamento significa parlare
Di un problema che non si lascia quelli che accetti e vengono successivamente quindi
C'è sicuramente un tema di qualità così come il tema della raccolta differenziata
Roma con il quaranta e oltre per cento di raccolta differenziata la percentuale è un'ottima percentuale per una città come Roma ottima
Perché le altre grandi capitali insomma più o meno
Il problema è la qualità del materiale che viene raccolto in maniera differenziata poi credo che quando lo possiate
Ampiamente testimoniare quindi non c'è dubbio che un lavoro deve essere fatto su o la qualità perché la percentuale in sé a mio parere dice assolutamente assolutamente
Pochi
Un altro tema che sempre riguarda la governance rimango sempre al ciclo integrato dei rifiuti è uno la costituzione di questa nuova Autority
Bisognerà anche qui capire bene
Io credo che sia importantissimo avere un punto di riferimento che dica eccetera giorni sui costi che ragioni sulla qualità del servizio perché oggi è un settore questo che è completamente derogare deregolamentato
Da questo punto di vista così come ripeto
Si è avviata anche nel Paese c'è una una strana discussione rispetto al fatto che colui che gestisce
Il ciclo integrato dei rifiuti debba gestire il ciclo integrato dallo spazzamento a alla alla
Diciamo allo smaltimento o comunque se il recupero o se
Chi fa raccolta e spazzamento debba essere soggetto diverso rispetto
A chi invece fatti il resto
E qui voglio dire è una discussione curiosa perché mentre le Regioni come la mia dove sono raggiunte dei livelli molto elevati a mio parere ma non solo a mio parere sono dati parlo dell'Emilia Romagna di raccolta differenziata e dove
è legare dove sono stato impostato verranno impostate su un ciclo verticale cioè chi vince gestisce darà l'ha detto il ciclo per cui ai la parte il costo che la lo spazzamento e la raccolta e il buono che è e la gestione impiantistica
Si sta avviando un ragionamento per cui si tende invece a dire di diva richiamo questa situazione in una regione invece come l'astio cioè vede Roma dove ci sono due player pubblici
Molto importanti uno e accetta che di fatto gestisce l'impiantistica quindi la ciccia
E l'altro e ama che oggi invece si gestisce un costo
Insiste si sta ragionando per dire forse non sarebbe meglio avere un ciclo verticale in cui avere tutto il ciclo dei rifiuti all'interno di un unico gestore cioè che un unico gestore facesse un unico applica su un unico sistema quindi anche in questa è una discussione perché guardate vedendola proprio nell'ottica
Purtroppo che vedo io del malaffare
Sempre di più illeciti si stanno spostando all'interno di aziende che
Fanno la raccolta lo smaltimento rispetto a chi ha una volta gestiva gli impianti
Anche perché ovviamente uno si tratta di
Un costo ripeto dove per poter guadagnare devo lavorare sulla qualità spesso delle
Del servizio quindi in qua un servizio scarso magari non garantendo gli operatori degli stessi diritti dal punto di vista il lavoro quindi c'è un problema cioè non è un problema secondario quelle delle aziende di raccolta dette spazzamento
Per quanto invece riguarda il mercato del riciclo io stiamo facendo un un lavoro come Commissione proprio sull'analisi del mercato del riciclo perché anche qua vorrei sfatare
Una tantum una vulgata cioè non è ogni tanto sento dire il criterio diciamo le attività illegali sono nel mercato dell'indifferenziato mentre il mercato del riciclo no non è così
C'è il mercato del riciclo nel momento in cui diventa un mercato che rende
Così come tutte le attività che rendono diventano appetite da parte di chi
Cerca e cioè vuole fare facili profitti dal punto di vista illegale quindi non è
Questo l'abbiamo visto anche purtroppo nel mercato delle rinnovabili no dove cioè non è detto che
Nell'eolico o o o o non non ci siano queste situazioni
E quindi la l'asticella vada tenuta assolutamente alta stiamo facendo diciamo questo lavoro sul mercato del riciclo per cercare proprio di dare un contributo perché noi riteniamo che innanzitutto il sistema dei Consorzi abbia dato dei risultati eccezionali ma che ci sia l'abbiamo già detto un po'tutti forse la necessità anche di rivedere alcune questioni non in maniera spot
Non in maniera frettolosa c'è bisogno di fare un confronto serio soprattutto col con gli operatori evitare alcune nei provvedimenti legislativi di cacciar dentro robe
Spot
Quella quelle sono creano il doppio dei problemi però chiaramente io credo che un tavolo di confronto per cercare di capire dove siamo arrivati e che cosa si può fare
Per migliorare
C'è tutto un un problema che per esempio riguarda il sistema dei controlli e ritorniamo al tema dell'Autority
Avrebbe senso siamo attori che si occupasse anche dell'acqua della della tema riciclo ex post non solo ex ante è un tema assolutamente aperto che io credo si debba affrontare in maniera molto laica così come credo
Che una delle questioni molto importanti la Toccata credo e do prima la questione dell'omogeneità
Volendo può esporre sottoprodotti e cioè bisogna evitare di creare delle situazioni dove ogni Regione si crea una modalità diversa abilità di di di di Ando queste
Con Simona abbiam parlato anche io direi che visto che il mercato un mercato europeo bisognerebbe evitare che anche i singoli Paesi membri avessero metodologie diverso perché se no in Germania è un vantaggio e in Italia un costo
Perché su un sottoprodotto è un vantaggio se diventa un un rifiuto e un costo quindi c'è occorre sicuramente è una battaglia questo proposito come credo che a livello nazionale un ragionamento sulla fiscalità
Ce lo siamo sempre detti vada fatto anche con Simone abbia visto questo non è materia a livello europeo il tema della fiscalità ma qualche ragionamento permettere anche il sistema in protezione
Soprattutto alcuni alcuni beni va fatto sto penso alle plastiche soprattutto al costo al costo del petrolio chiudo
Problema illeciti e controlli allora l'ho detto prima per noi io credo oggi abbiamo due i grandi problemi uno e questo punto delle aziende e delle società
Cioè uno ci sono società che fanno benissimo il loro lavoro che che di raccolta e spazzamento e poi non voglio essere frainteso però sicuramente questo è un settore che va attentamente monitorato così come tutto il tema del trasporto dei rifiuti
Di cui si parla sempre molto poco c'è un tema generale che riguarda il trasporto di rifiuto transfrontaliero lo dico così
Ci sono alcuni beni penso al materiale informatico i Consorzi sta facendo un grande un ottimo lavoro ma c'è ancora una fetta importante che sfugge al controllo
Noi stiamo facendo questo lavoro sui porti come Commissione per verificare ciò che esce sul tema dei veicoli usati
Chiedo che c'è un tema che riguarda non solo l'Italia ma riguarda tutto Europa ma anche quello del materiale informatico e non è che riguarda solo l'Italia cioè l'altra il fatto che ci sono paesi come il Nordafrica che continuano
Io ieri sera ce lo ha trasmesso nel qualcuno
Decolla viste presa diretta ovviamente alle infatti è stato molto ma non c'è dubbio
Cioè quello è un tema serio quello della traffico di questi rifiuti
Verso Paesi del Terzo Mondo che voglio dire che si occupa di ambiente non solo deve pensare a casa sua secondo me
Ma c'è anche un problema etico perché io non vorrei che pensassimo che ci sia sempre sub nel mondo e questo vale anche per i rifiuti urbani tal quali perché
Questa tendenza da parte di alcuni amministratori per risolvesse il problema in casa sua mandando i rifiuti
Fuori è una tendenza che rischia di essere come posso dire molto interessante per questi qui perché vuol dire che non mi
Mi assolvo Lacoste cioè non non
Non mi discuto con i miei cittadini mando tutta la roba verso Paesi che magari dove i controlli sono un po'più bassi che mi sono risolto il mio problema ecco questo io credo sia una deriva etica
Da fortemente la compro stare
Per ultimo
Cosa che dicevi tu prima Antonio rispetto al tema c'è un impianto autorizzato in un modo qui a cinque chilometri autorizzato in maniera diversa e vengono
Noi oggi abbiamo una grande sfida davanti che riguarda
Di questo tentativo di creare
Un sistema di agenzie ambientali in Rete che definiscano dei cosiddetti livelli essenziali per la tutela ambientale uniformi in tutto il Paese cosa significa che a parità di legislazione
Occorrono dei comportamenti omogenei sia nei controlli che nell'autorizzazione ecco di controlli si parla sempre poco perché sembra che sia un un una parola che crea
Un una sorta di estrema
In realtà io continuo a sostenere che per le imprese virtuose i controlli siano gli alleati maggiore
Chiedo sempre all'impresa e che siano loro che anche a noi legislatori e al Governo chiedano
Controlli non di più controlli maggiori ma controlli più efficienti e più efficaci per questo vuol dire
Significa avere del personale preparato significa avere una pubblica amministrazione all'altezza della sfida di un'industria che invece cammina oggi con un passo sicuramente diverso e più accelerato verso la sostenibilità FIAT
Grazie sì ma la buona fede
Abbiamo
Parlato più volte di ritardi legislativi dei ritardi normativi beh da questo punto di vista il Parlamento europeo si sta esibendo
In una performances di velocità sul pacchetto per l'economia circolare con quali sono le prospettive e i tempi che abbiamo davanti
Sì grazie
Beh sicuramente il Parlamento si è mosso in maniera molto veloce determinata ai proprio settimana scorsa abbiamo approvato in Commissione il pacchetto
Il pacchetto legislativo il pacchetto sull'economia circolare devo dire sull'abbiamo approvato anche con una larghissima maggioranza il che fa ben sperare per i passaggi successivi
Io però voglio prima di entrare anche un po'nel merito insomma delle della così della proposta legislativa presentata dal Parlamento voglio ringraziare io do per quest'invito devo dire che mi ha fatto particolarmente piacere essere qui questa mattina e ascoltare SMA gli interventi che si sono succeduti perché è vero che oggi siamo davanti con il pacchetto europeo e con la implementazione del P.O. di questo pacchetto italiano non appena sarà approvato definitivamente
Siamo davanti a un passaggio passaggio importante per cui è stato giusto approfittare di questo ventennale
Per fare un po'il punto il punto della situazione in Italia e per ricordare da dove partivano allora voglio dire anche che non ed economia circolare stiamo parlando in maniera insistente ultimamente
Anzi mi fa piacere insomma osservare come nell'ultimo periodo il dibattito sull'economia circolare sia un dibattito mai come dire un dibattito ormai molto diffuso nell'opinioni anche pubblica
E lo sappiamo sui giornali insomma se ne parla se ne parla abbondantemente
E però mi pare di poter dire che insomma in nuce in nuce
La necessità di superare un modello di consumo lineare quindi prendi consuma e getta e avvicinarci verso un modello di consumo circolare e ancora di più un modello in cui il rifiuto
Era da considerarsi risorsa beh in nuce io questo penso di potere dire che ecco si trovasse già ben esplicitato
Nella nel decreto Ronchi nel decreto del novantasette cioè già lì veniva detto appunto che c'era la necessità di appunto di andare di andare oltre il PIL rifiuto vissuto con me come problema
E la la scelta di allora a me appare a quanto lungimirante perché adesso è facile ragionati economia circolare sappiamo quanto incide il costo delle materie prime sulla competitività del nostro sistema Paese
Allora caro vero caro vedo era un po'più difficile perché indubbiamente indubbiamente non sentivamo la concorrenza dei player internazionali sulla diciamo sulla
Sulla fornitura di materie prime
Una settimana in maniera così pressante e soprattutto venti anni fa il tema era quello di come conferire i rifiuti in maniera meno costoso possibile
Con il decreto Ronchi beh si fa una una primo cambio di paradigma importante c'è una prima rottura importante l'hanno detto tanti interventi prima di me lo voglio dire anch'io
Con il decreto Ronchi si passa finalmente al concetto di gestione del ciclo integrato di rifiuti di gestione dei rifiuti e non solo di smaltimento
E devo dire anche un'altra cosa che ho scoperto recentemente che con il decreto Ronchi di fatto ancor prima dell'Europa si inserisce la gerarchia dei rifiuti
Dove è una parte principale cioè la la la prevenzione ma anche il riciclo e prima e il recupero quindi
Sono tutti diciamo punti che ho ritrovato adesso nella proposta presentata dalla Commissione sull'economia circolare
E voglio dire che sono tutti punti che hanno permesso all'Italia di raggiungere i risultati che venivano ricordate nella roulotte nella relazione introduttiva di Ronchi
Risultati molto importanti risultati che fanno vedere e dicevo dobbiamo dire forte che l'Italia non è il fanalino di coda nella gestione dei rifiuti in Europa anzi anzi
I dati sul recupero di materia i dati sul riciclo ci fanno vedere come invece nel nostro Paese siamo ben avanti forse sul riciclo secondi solo alla Germania ma
Ma
Sappiamo benissimo anche come la Germania calcola il suo riciclo la Germania oggi calcola come rifiuti riciclati tutti quelli che raccoglie poi certo si può discutere di come li raccoglie la Germania e di come li raccogliamo noi ed è la qualità delle raccolte differenziate tedesche rispetto alle nostre
Però c'è un dato che con quel metodo di calcolo lì da noi oggi insomma saremmo abbondantemente sopra la Germania e questo è uno dei vulnus che abbiamo cercato di colmare con la normativa che che ci accingiamo ad approvare
Per cui ecco mi piace dire che decreto Ronchi è stato un bel punto d
Di partenza
E da lì insomma siamo
Siamo partiti abbiamo portato a casa buoni risultati adesso c'è un'altra ma c'è un altro steppa
C'è lo spettro della futuro recepimento di questa normativa
Cioè lo stato dell'economia circolare e e io dico anche che insomma questa è una nuova sfida che noi dobbiamo raccogliere
E la dobbiamo raccogliere non perché ce lo chiede l'Europa perché insomma non mi sembra di essere la maestrina cattiva che si mette dietro la lavagna insegna un Paese peraltro abbiamo capito anche virtuoso come si deve comportare
Ma è una nuova sfida perché dietro l'economia circolare io penso che l'Italia con il suo know how con la sua capacità di innovazione e proprio perché povera di materie prime può fare la differenza e Java sta facendo di fatto la differenza perché noi siamo campioni di green economy
E non sono nel settore della chimica verde come ricordava prima il ministro in tanti altri settori non abbiamo
Veramente delle delle delle grandissime eccellenze per cui la sfida sta tutta lì sta nel capire quanto questo passaggio è fondamentale per rilanciare la competitività del nostro Paese quanto sia importante legare
Appunto alle politiche industriali sostenibili di questo Paese tutto il tema dell'economia circolare
E quanto punto abbiamo fatto ma ancora possiamo fare
E qui passo velocemente a questo questo provvedimento di cui stiamo discutendo in Europa
Beh io dico subito che insomma tante sollecitazioni mi sono arrivate a tante persone che
Che trovo qui anche oggi
Dalla Fondazione sviluppo sostenibile tante ne sono state raccolte mi piace dire che insomma è un io ritengo che sia un provvedimento ambizioso ma pragmatico
Ambizioso perché indubbiamente alzare i tassi di riciclaggio al settanta per cento di rifiuti urbani nel due mila e trenta o l'ottanta per cento di rifiuto da imballaggio sempre nel due mila e trenta o ancora lo dico
Il cinque per cento perché non è questo che andiamo a chiedere di conferimento massimo di rifiuto urbano
In discarica non riciclabile sia chiaro
Rispetta la proposta della Commissione che chiedeva il dieci per cento per noi nella proposta che abbiamo approvato alla in Commissione siamo nati che andiamo a chiedere il cinque per cento quindi mi rendo conto che siano target ambiziosi
Però insomma
Dati alla mano vediamo anche chi sono targhetta che alcuni Paesi hanno raggiunto che si possono raggiungere
E che noi siamo nella traiettoria giusta per poterle raggiungere per cui era giusto alzare il livello di ambizione
Ma non è solo sui target che non abbiamo alzato molto il livello dell'ambizione io prima parlavo del metodo di calcolo
Beh mi fa piacere dire qui che il Parlamento ha approvato per esempio un unico metodo di calcolo per tutti i Paesi europei e l'unico metodo dei calcolo si basa sull'input nel processo finale di riciclaggio io questo scusatemi se ve lo dico proprio così con tanta passione non lo ritengo un risultato meraviglioso perlomeno dal mio punto di vista
Perché non era facile sapevo quali erano le condizioni di partenza oggi lo sapete anche voi quanti metodi di calcolo ci sono quelli che poi appunto dei generano le classifiche
Perlomeno adesso se questa posizione venisse confermata come io spero come farò di tutto per ottenere
Ed è per lo meno ci confrontiamo tutti partendo tutti tutti dallo stesso punto di partenza
Ed è appunto ripeto un risultato che non era scontato e che ritengo molto molto molto utile anche perché se noi vogliamo andare verso un'economia circolare anche quello è un metodo che ci permette di appunto di alzare il livello della nostra ambizione
E poi ecco sicuramente
Tutte le misure che riguardano la prevenzione questo pacchetto sull'economia circolare è stata rafforzata tantissimo la parte che riguarda la prevenzione della generazione
Di rifiuti
E questo non perché appunto sia al primo livello della gerarchia dei rifiuti ma anche perché se noi a parità di consumo produciamo meno rifiuti vuol dire che noi siamo avviati sulla strada dei commi a circolare
Vuol dire che noi abbiamo già messo in moto a diciamo a monte tutti quei processi di innovazione di prodotto di sistemi
Diciamo produttivi ma anche di mo'nuovi modelli di business
Che fanno in modo appunto che il prodotto rimanda più a lungo sul mercato e terrei rimanga più lungo intatto il valore
E quindi è punto che i prodotti siano già concepiti allora inizio come più riciclabili e recuperabili e Ripa labili eccetera eccetera quindi l'innovazione a mio parere proprio un tasso di misurazione dell'economia circolare
E per questo l'abbiamo previsto tantissime tantissimi misure che vanno assolutamente in quella direzione
Poi certo c'è tutto il tema del mercato delle materie prime secondarie e quindi insomma devo dire che i sollecitazioni ne sono arrivate molte altre anche questa questa mattina
Da io da questo punto di vista di cos'è una cosa che è chiaro che un mercato delle materie prime secondarie ha intanto un presupposto c'è una raccolta differenziata di qualità
Si sottolinea di qualità quindi non solo dobbiamo migliorare nel nostro Paese la quantità delle raccolte differenziate ma domani dobbiamo migliorare la qualità delle raccolte differenziate
E peraltro noi nella direttiva abbiamo inserito anche l'obbligo di raccolta differenziata dell'organico che già in Italia facciamo ma non è così negli altri Paesi europei per esempio
E può abbiamo levato tutte quelle scuse
Che ricordava Edo nella sua introduzione che hanno permesso a molti Stati di fare i furbetti
E quindi di non estendere la raccolta differenziata laddove non era economicamente più che ambientalmente sostenibile
L'abbiamo levato tutto abbiamo detto la raccolta differenziata si deve fare ma si deve fare di qualità perché appunto il mercato delle materie prime secondarie ha come presupposto la raccolta differenziata di qualità
E poi è evidente che evidente che soprattutto in una prima fase
A mio parere ci vogliono anche degli strumenti economici di sostegno
Penso ad alcuni materiali penso alla plastica per dire dove oggi è chiaro che per esempio
Col calo del del del costo della del petrolio cioè è più facile utilizzare plastica vergine che plastica riciclata per cui non c'è dubbio che noi di tutto questo insomma in qualche modo se vogliamo veramente avviare
Una
Una a un'economia circolare ci dobbiamo ci dobbiamo fare carico
E chiaramente non somma non nomini coi problemi che sono ancora aperti nel nostro Paese sull'endo vuoi spesso i sottoprodotti
E qui con Alessandro punto se ne è parlato cosa ne è parlato tanto
Io dico queste o che ma abbiamo cercato il più possibile di rendere beh di semplificare i criteri
Ma soprattutto di renderli armonici perché è verissimo rischio che c'è dietro e rischio che c'è dietro a chi si creino delle come dire distorsioni competitive fra paesi europei perché è chiaro che se un Paese europee considera rifiuto un prodotto è un altro Paese invece non lo considera rifiuto ma lo considera sottoprodotto ed è evidente che i processi
Di smaltimento son diversi che i processi di recupero son diversi che i costi sono diversi che si creano svantaggi competitivi
Prego ne abbiamo cercato punto su cui soprattutto di armonizzare armonizzare criticati
No abbiamo fatto tutto quella che tutto quello che era possibile fare probabilmente noi probabilmente ci saranno ancora
Tante cose che saranno migliorate nella sono anni prosecco però
Io dico questo ci vedo oggi due diciamo punti di di debolezza principali uno e l'iter
Perché è vero che la nostra proposta è molto ambiziosa come dicevo pragmatica ma ambiziosa è vero anche che la proposta del Parlamento
Anzi ad oggi ho in mano la proposta della Commissione nemmeno del Parlamento che ricopre molto della proposta del relatore ma è la proposta dalla Commissione quindi il prossimo passaggio
PIN plenaria insomma non non dovrebbe riservare grandi diciamo grandi sconvolgimenti rispetto all'impostazione della Commissione dove vedo il problema perché
Lo vedo lo vedo nel Consiglio cioè lo vedo lo vedo agli Stati membri ora Galletti ho già speso parole molto interessanti che ho subito annotato
Che sosterrà quello che c'è nell'aria la proposta mi son convinta che che la posizione italiana ricalcherà molto quello che c'è scritto perché appunto noi siamo campioni economia circolare per cui ha nel nostro interesse sostenere che il livello di ambizione
Non sarà così per altri Stati membri insomma è evidente che se noi andiamo a imporre il limite massimo del cinque per cento a Stati come la Romania che oggi conferiscono in discarica l'ottanta per cento dei rifiuti beh qualche problema aspetto di trovarmelo
Però somma io spero che poi mi ecco quando saremo a lottare per far venir fuori la versione definitiva a nessuno sfugga
Che dietro appunto questo pacchetto non c'è una politica dei rifiuti ma c'è una politica industriale
E allora è inutile continuare a parlare in Europa nodi come rilanciare la la reindustrializzazione quando abbiamo una miniera abbiamo un'innovazione abbiamo il know how e non lo stiamo sfruttando per cui mi auguro che prevalga questo tipo di impostazione
Tant'è che insomma lo stesso piano Juncker né al rinnovo di questi fondi che mette a disposizione per i grandi investimenti c'è proprio tutto un canale che riguarda l'economia circolare
L'altro punto di debolezza di tutto il tutto questo ragionamento che ci stiamo facendo è che noi stiamo parlando del sette per cento dei rifiuti
Ne stiamo parlando del sette per cento dei rifiuti urbani
C'è tutta una parte che manca che quella dei rifiuti industriali
Che abbiamo cercato di insomma di di di di inserire all'interno di questo pacchetto per quanto fosse fuori dalla diciamo la materia che stavamo trattando
Però per lo meno per aprire un come dire un warning per dire
L'economia circolare può essere poi può essere veramente un'alternativa al modello di produzione se consideriamo anche rifiuti industriali ma non per appesantire di costi le imprese questo deve essere molto chiaro
Ma come valore aggiunto rispetto a un processo che può veramente mettere in campo altre materie prime altre risorse
E
E poi e con l'ultimo punto su cui io spero che invece si arrivi il prima possibile ad avere una proposta e la tutta la direttiva ecco Desai una
Io prima parlavo delle misure di prevenzione
Però cioè è chiaro che noi de ed ha come produciamo un prodotto che poi come dire determiniamo la vita di questo prodotto
Per quella direttive quote esamina che fa parte di questo pacchetto ma che non è ancora stata varata dalla Commissione diventa un pezzo fondamentale per la riuscita della insomma delle della dell'ambizione di tutto di tutto il processo
Per cui traccia aspettiamo che in tempi rapidi veramente l'Unione europea arrivi la Commissione europea arrivi a
A prevedere dei criteri sulle quote design che mettano in moto anche di un processo un processo virtuoso
Ecco questa un po'il lavoro che stiamo che stiamo facendo in Europa però davvero io sono particolarmente orgogliosa insomma di
Di essere italiano in questa fase perché appunto perché più vada avanti
Nelle ponendo sono più avanti nel lavoro di di di questa normativa e poi davvero mi rendo conto delle tante eccellenze che ci sono nel nostro Paese
Per questo ma è bene dirlo qui
Perché troppo spesso quando parliamo di rifiuti siamo noi stessi i primi a considerarci un po'deboli e invece è bene dirlo qui che noi siamo veramente avanti che possiamo
Se ci crediamo sia al siamo ancora un po'livello dell'ambizione imparando da quando è stato da quanto è stato fatto in passato col decreto Ronchi che già allora in una condizione difficile aveva alzato il livello dell'asticella desse adesso tutti insieme al siamo ancora liberare l'asticella secondo me
Possiamo raggiungere risultati come Italia davvero sorprendenti
Grazie a Simona buona fede
Tra l'altro credo che lo dico come giornalista dovremmo riuscite a trasferire questo qua il concetto dell'importanza del metodo di calcolo no perché ente poi nella comunicazione larga finiscono i target di raccolta e quanto a indifferenziata quanto ed è ovvio che questo sia un elemento colpisce
Ma se Hill unità di calcolo è sbagliata non si possono fare le comparazioni tra Paesi i sistemi di efficienza vengono rallentati quindi questo è un elemento veramente di base come se
In termini energetici e grappe
Casse un un'unità di misura diversa e non computabile in quella della dell'altro Paese non sarei bene impossibile fare della buona economia e questi sono i freni che rallentano l'economia circolare che tra l'altro punto
Non ho anni rifiuti urbani che sono quelli meglio contabilizzati una parte di gran lunga
Minoritaria quindi sono tutti elementi che sono fondamentali nella prospettiva di una buona gestione dei dei prossimi anni
Roberto De Santis presidente del Co.la.Ri.
A quasi
Vent'anni dalla usate e un po'di raffreddore quindi scusate se parlerò in maniera un po'un po'Rocca
A circa vent'anni no dalla fondazione del CONAI a vent'anni dalla legge poco quasi vent'anni dalla fondazione del CONAI io credo che forse sia il caso di riflettere su quali siano alcuni punti chiave della normativa che hanno consentito di raggiungere i successi di cui
Almeno di cui tutti quanti abbiamo parlato
Ricordo soltanto che ove le cinque regioni del sud delle quali parlava il Presidente Ronghi raggiungessero e credo che ci siano tutte le condizioni perché questo avvenga alla percentuale media di raccolta differenziata mediare un'altra
Delle Regioni dal nord noi risulta eremo secondo nostri calcoli i primi in Europa per performances di riciclo degli imballaggi
Allora nel il primo aspetto e secondo me quello che ha consentito di conseguire questi risultati è a nostro avviso alla natura privatistica del con Klein scheme italiani
Aggiungerei a privatisti in carica e la natura imprenditoriale e no profit del sistema con ai consorzi
Perché accenno alla natura privatistica perché a mio avviso dalla natura privatistica discende un altro concetto che l'autonomia gestionale che la legge assegna a CONAI Consorzio la legge riconosce correttamente
All'autorità ministeriale il compito di vigilare e di controllare ma
Lascia
Sostanzialmente
Naturalmente si tratta di un'attività ovviamente di interesse pubblico senza tuttavia che sia lesa l'autonomia gestionale organizzativa statutaria
Di CONAI e dei Consorzi
E allora la natura privatistica si sostanzia quindi nella legge in che cosa nella previsione in primis di lasciare all'autonoma e negoziazione
Tra con ai Comuni all'ANCI per loro conto quindi all'autonoma negoziazione la determinazione leggo tra virgolette dalla legge della entità dei maggiori oneri
Per la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio secondo criteri di efficienza efficacia economicità e trasparenza di gestione dalla raccolta
Affidando cioè a una responsabilità
Gestionale condivisa ai Comuni la raccolta differenziata ai Consorzi di avvio al riciclo e ha una responsabilità economica piena delle imprese
Il compito di raggiungere gli obiettivi di Lecce
Ed è così che questo accordo ANCI CONAI in quasi vent'anni ha garantito grazie anche al contributo che è stato dato dalle aziende di servizi zone di riciclo ha consentito
Un funzionamento corretto e aggiungerei soprattutto trasparente dell'intera filiera
In che cosa si sostanzia ancora questa natura privatistica nella autonoma determinazione che viene lasciata CONAI
Per la determinazione dell'entità degli oneri economici a carico delle imprese
Rifinanziamento del sistema cioè la determinazione da parte del collega e del sistema delle imprese del valore del contributo ambientale guardate una determinazione complessa
Perché gli interessi in campo sono potenzialmente confliggenti gli interessi dei produttori non coincidono con gli interessi degli utilizzatori
Gli interessi dei diversi materiali sono potenzialmente contrastanti ciò costante in questi vent'anni sia la sintesi è stata raggiunta e sono stati determinati con efficacia ai valori del contributo ambientale
Che una determinazione aggiungo io oltretutto anche estremamente rigorosa
Stante il naturale interesse delle imprese acché questo contributo ambientale sia contenuto a livelli minimi cosa che può essere assicurata soltanto da una gestione efficiente e trasparente dell'intera attività consortile un'ultima considerazione sulla natura privatistica riguarda
L'autonoma determinazione del CONAI qui qualcuno ha accennato a questo aspetto e non viene ricordato mai anche della modalità di discussione dal contributo ambientale si tratta che è stato recepito
Nella governance del CONAI di un meccanismo assolutamente originale quello che richiamiamo il meccanismo della prima cessione
Cioè riscossione che avviene all'atto del trasferimento dell'imballaggio finito dall'ultimo dei produttori al primo dei duty i settori accenno a questo fatto perché per noi questo meccanismo è stato determinante per assicurare in questo Paese
Il livello minimo di evasione ed elusione contributiva che si realizza in Europa sembrerà strano ma in Italia si registra livello minimo di evasione ed elusione contributiva con un altro beneficio
Della fair competition fra tutte le imprese che sono obbligate e descritte accorciare
Ho accennato prima anche alla rottura no profit di questo sistema qui non c'è una regina vita italiana in considerazione che la maggioranza ormai dei comprai stime europei si orienta verso sistemi no profit
Perché è importante ricordare questo qui perché con ai Consorzi svincolati da stringenti obiettivi di profitto riescono sul conto man non soltanto aria banalmente ad occuparsi del ritiro dell'avvio al riciclo
Ma di un obiettivo di obiettivi ambientali molto più generali
Se volessi sintetizzare di come massimizzare il coefficiente l'indice di riciclo cioè qual è la quota parte della raccolta differenziata che venga effettivamente avviata riciclo
Occupandosi che cosa dell'intera filiera
Cioè dalla testa dalla fase della produzione dell'imballaggio fino alla fase finale del riciclo finale
Ed è a questa natura quindi no profit a questo sganciamento della natura del CONAI dall'obiettivo di profitto che si lega con le iniziative previste dalla legge del Co.la.Ri. per la prevenzione
Cioè le iniziative di stimolo e di supporto alle imprese
Per produrre imballaggi più ecocompatibili
Molti di voi credo lo sapranno ci sono una serie di meccanismi di incentivi di natura economica all'impresa e oltre che naturalmente forte trasferimento di know how perché l'impresa ha realizzato imballaggi via via
Più compatibili si legano a questa natura profonda finte il discorso che faceva prima il Sindaco bianco
Del forte intervento di CONAI per supportare quegli enti locali che intendono sviluppare
Dal punto di vista qualitativo e quantitativo la raccolta differenziata il supporto che CONAI garantisce
Noi forniamo la progettazione esecutiva del servizio di raccolta differenziata forniamo la formazione degli operatori
Sosteniamo
L'avvio su
Supportiamo l'avvio al riciclo
Facciamo la comunicazione ai cittadini eccetera
Sono tutte indici incentivi meccanismi che hanno portato sicché e lo dico con grande orgoglio che quella realtà del sud Italia alle quali virtuosi alle quali prima si faceva riferimento grandi realtà urbane soprattutto capoluoghi di provincia
Sono state tutte aiutate da CONAI
Il sindaco bianco prima ricordato nel corso degli ultimi anni successi che sono stati conseguiti in realtà urbane molto importanti e quali varie Catania naturalmente per merito in primis della forte determinazione dei loro Sindaci
Ripeto ci occupiamo dell'intera filiera ci occupiamo della fascia alle un argomento che a me interessa tantissimo è stato accennato ripetutamente al contributo che l'innovazione scientifica e tecnologica può portare in questo settore
E quindi al sostentamento al finanziamento di attività di ricerca sulle tecnologie di riciclo quel ci progetti riciclo di imballaggi complesse
Ne parlavamo ripetutamente anche con l'onorevole poteva fare c'è una tendenza ad complicare l'imballaggio arrendono più complicato per assicurare migliori prestazioni
Naturalmente la complessità non va di pari passo con la DC probabilità
Da qui questa esigenza fondamentale di supportare iniziative di ricerca che noi supportiamo economicamente in collaborazioni con l'università e centri di ricerca
Per ultimo vorrei accennare a un concetto quale però non di uno tantissimo che il discorso della universalità del servizio
Che ha reso dal CONAI dai Consorzi lo hanno trattato sia Edo Ronchi il professor brillo eccetera quindi non mi dilungo su questo aspetto professor Villone
Mi pare investigato i casi in cui la tutela della concorrenza rischia di confliggere con la tutela dell'ambiente
Mi limito soltanto a sottolineare questo è un punto però al quale noi teniamo moltissimo che non è sana concorrenza quella che consente ad alcuni
Di occupare tutti i possibili spazi di lucro scaricando sulle spalle degli altri gli oneri ambientali connessi alla loro attività questa per noi non è concorrenza
Cosa accadrebbe per esempio tanto e quindi faccio un caso concreto che è stato anche citate c'è per esempio i sistemi autonomi quelli che la legge prevede siano esonerati
Dal pagamento del cacca occupandosi dei propri imballaggi sull'intero territorio nazionale
Fossero come dire esentati fosse fosse data un'interpretazione all'aggettivo propri un poi sotto
Ma proprio in italiano significa proprio
Non significa simili
Non lo dico a caso perché ci sono stati alcuni tentativi di interventi legislativi in cui dalla oggettivo proprio un modestissimo quando si parla simili queste un classico caso in cui ripeto è un classico caso direbbe professor Grillo probabilmente vi cherry picking in cui ognuno non è un problema di concorrenza è soltanto qualche dubbio che si approfitta di alcune ciliegie buone lasciando le ciliegie cattivi a tutti gli altri
Ma al netto non era questo volevo riprendere il concetto di Università non per questo
Ma
Perché
C'è un due accezioni del concetto di universalità alle quali secondo noi non si dà forte attenzione
Due dimensioni
Due dimensioni che caratterizzano anche in termini più problematici la gestione di un servizio quale quello dei rifiuti rispetto all'Aula e personalità che garantita ad altri tipi di servizio quale il servizio postale o il servizio ferroviario ci sono queste altre due dimensioni
La prima di minore importanza ma
Credo che occorra ricordarla a con I spetta secondo la legge il compito di programmare
L'intesa attività di gestione di raccogliere informazioni e dati e di pubblicarli dell'intero settore non solo del settore consortile
è questo questa caratteristica come di rischi tutsi orale del CONAI che voglio ricordare anche per
Non senza un pizzico di orgoglio credo che lo abbia accennato anche l'onorevole Bonafè
Che secondo X-Tracker l'Associazione europea dei comprai su stime no profit europea
Che ha affermato pubblicamente una pubblicazione che i dati di riciclo italiani no sono prime più affidabili e consistenti dell'intera riunione europea
Ma c'è soprattutto nella accezione di universalità un altro concetto che è un concetto di tipo temporale lo ha mi ha parlato credo che
Specifiche molto specifico del settore degli imballaggi ne ha parlato
L'onorevole Bonafè cioè con ai Consorzi che assicura nulla universalità del servizio qualsiasi sia la situazione macroeconomica del mercato delle materie prime
Questo è un punto secondo il centrale
Il caso più emblematico evidentemente riguarda tutte le commodities ma è palese cose significativo nel caso delle commodities petrolchimica in cui evidentemente noto che ci sono andamenti fortemente i ciclici del mercato del mercato delle materie plastiche quando per effetto non solo dal
Calo del prezzo del greggio
Ma l'effetto per effetto di un eccesso dell'offerta dovuta non so a un eccesso di capacità produttiva UA fatta un eccesso di stoccaggi il prezzo delle materie plastiche vergine tende a crollare
Cosa ne sarebbe senza l'universalità del servizio del riciclo delle materie plastiche evidente che converrebbe profittare
Delle materie plastiche vergini rispetto alle materie plastiche il fatto che il CONAI assicuri anche in queste contingenze il servizio universale se noi estremamente importante
Credo che sia stato molto sintetico ma questi due-tre punti e quale accennato sono secondo noi
Due-tre cardine della legge Ronchi che hanno consentito questi successi e che nella ipotesi non so se in fase di recepimento delle nuove direttive europee da parte del Governo del Parlamento italiano
E che nel caso di remissione andrebbero a nostro avviso strettamente
Conservati se si vogliono e ci sono tutte le condizioni perché questo avvenga i nuovi e più ambiziosi obiettivi di riciclo grazie
Bene credo che in questa mattinata abbiamo
Come dire messo sul tappeto dei temi dei numeri e delle prospettive che aiutano a inquadrare questi vent'anni in una dimensione europea in una dimensione di futuro
C'è ancora qualche minuto di tempo che abbiamo a disposizione quindi sono delle osservazioni da parte la Sala delle
Domande convegni o delle
Altre cose da dire su questi temi cioè la possibilità di fare
Mi pare che nessuno nessuno voglia intervenire ecco Roberto sancì nelle Presidente di FISE Assoambiente prego
Più informale
Per
Grazie beh del vent'anni questo questo vent'anni sono stati molto importanti perché
Oggi infatti grazie a questi vent'anni possiamo dire che siamo entrati anche in una in una nuova fase oggi ormai l'indirizzo dalla
Economia circolare è proprio direi che è proprio figlia di questo di tutto quanto è stato fatto in questi vent'anni
Questo indirizzo economie circolare adesso però ha bisogno
Per essere
Perché si sviluppi
Da bisognasse supportata anche da una legislazione che vada in questo senso una legislazione che ancora non è ben chiara la somma deve fare deve si deve deve assolutamente
Affermare dei punti per cui l'industria che oggi purché l'industria perché al CONI circolare ormai
Degli enti ficcata in un'industria che utilizzerà il rifiuto in sostituzione di molte materie prime fossili
Quindi abbiamo necessità di una legislazione
Che porti
Proprio faccia chiarezza e che faccia sì che questo rifiuto vada perso e vada ad Isernia venga messo a disposizione dall'industria
Solo così noi potremmo
No progredire proprio nella valorizzazione del rifiuto
E queste cose qui direi che molto importante perché oggi noi vediamo occorre invece che purtroppo
Se parliamo dei rifiuti urbani
C'è ancora molto ancora si riesce si è portati a
Neanche a fare chiarezza perché quando un servizio che viene
Fatto un bando per un servizio del parliamo ancora di raccolta e smaltimento ma addirittura neanche i termini stiamo ancora usando il correttamente qual parliamo di raccolta differenziata
Dovrebbe essere un servizio di raccolta e avvio
A recupero riciclo
Ecco questi sono
Sono cose che formali ma non sono poi tanto forma sono importanti perché la gente deve capire quel rifiuto dove va a finire e che
Destinazione prende
L'abbiamo già proprio legislazione faccia chiarezza soprattutto su questi due punti per gli urbani che il servizio che fra l'altro
Già
Un'attività che di per sè stessa in remunerata e remunerata
Chi fa questo non abbia
Automaticamente anche il diritto di
Disporre di quel rifiuto
E quindi del come
Dallo smaltimento può anche essere perché lo smaltimento direi che è un problema e quindi il problema probabilmente va visto anche assieme al al servizio di di di raccolta
Ma
Per quanto riguarda il fiuto raccolta differenziata assolutamente bisogna che questo sia
Una materia che venga messa a disposizione dal mercato di andare in questa direzione bisogna fare una legislazione dalle disposizioni ben precisi per esempio noi vediamo che ancora si parla anche di prossimità
Racco sì ma la prossimità dalla raccolta del mille
Nel rifiuto idea si è trattato in prossimità dove raccolto io sono perfettamente d'accordo se il rifiuto è un problema
Qual è il momento di filo da dei prezzi atta è
Ormai in questo indirizzo che è destinato anzi il saldo è
Sempre più sarà destinato a sostituire in materie prime fossili
Devi andare questo rifiuto dove l'industria lo richiede non l'industria dove si raccolti del rifiuto
Sono un po'
Questi aspetti che a noi ci preoccupa come associazione di aziende private che
A cose che trattano
Il riciclo rifiuti grazie
Ultimo
Ultimo intervento
Sì sì certo
Devo ultimo intervento è
Cercherò di essere velocissimo grazie mi chiamo fenia lavoro presso l'Istituto nazionale di statistica e mi occupo da circa vent'anni di conti i flussi di materia
E di conti flussi fisici in generale vorrei
Intanto
Anch'io ringraziare
Ronchi per aver portato il nostro Paese
Molto avanti su questa materia vorrei ritornare un attimo sul discorso dei metodi di calcolo
Che ovviamente
Di importanza fondamentale
E richiamare l'attenzione anche sul discorso della ricerca e sviluppo sono Visco se sto tre sono stati aperti qui ora
Non abbiamo fonti per calcolare
L'input delle attività produttive come lo calcolerà Emo
Io condivido col professor me abbia il sogno di fare di costruire per il nostro Paese delle tavole input output in termini fisici che sono le uniche che ci potrebbero fornire questi dati
Però a loro volta si devono basare su fonti
Ora per farla statistica per fare la ricerca statistica ci vogliono
Le fonti è le risorse
Anche questo è un problema di sistema
E quindi vorrei concludere
Con un pensiero ai miei colleghi precari che in questo momento erano nel mille proroghe
Per avere l'estensione dei criteri della legge da Lia onde poter essere stabilizzati
Diciamo dare il che il loro contributo anche alla costruzione di questi dati sicuramente importanti per il Paese
Grazie
Diamo qui grazie a tutti coloro che sono intervenuti alla fondazione per lo sviluppo sostenibile che ha organizzato questa mattinata Edo Ronchi che tra l'altro ha scritto il decreto