I tre referendum abrogativi sulla riforma del lavoro: intervista ad Andrea Giorgis

Radio radicale siamo col professor Andrea Giorgis deputato della Partito Democratico per
Del fare una daremo una valutazione sull'ammissibilità delle dei due quesiti su tre sui LEA il referendum promossi dalla CGIL
Professore è stato bocciato il il il quesito referendario sull'articolo diciotto mentre gli altri due sono stati considerati ammissibili che valuta se ne può fare se l'aspettava
Ma
Sembra una pronuncia per certi aspetti in linea con i precedenti che la Corte ha in più occasioni ribadito
Come hanno osservato molti commentatori il quesito sull'articolo diciotto presentava un grado di manipolati vita
Che lo o lo rendeva rischio inammissibilità ora ad esso leggeremo poi le motivazioni ma è probabile che la Corte abbia ribadito la propria giurisprudenza e abbia quindi dichiarato inammissibile
Quel quesito tra i tre che presentava appunto aspetti di manipolati vita eccessivi e quindi che rischiavano di trasformare la consultazione popolare da una consultazione avente natura abrogativa in una consultazione avente ad oggetto sostanzialmente l'introduzione di una nuova e prima inesistente disciplina
Quindi la Consulta non può essere in nessun modo accusata di avere preso una decisione politica sull'ammissibilità e ha rispettato la sua giurisprudenza
Ma io guardando anche i commenti che molti colleghi hanno fatto nei giorni passati sulle riviste specializzate ho visto da più parti avanzare queste perplessità e in effetti già adire la Corte da molto tempo
Ha cercato di porre un freno ai quesiti manipolati dice ha cercato di evitare che il referendum da abrogativo si trasformi in proprio ritiro poi in molti casi è difficile tracciare il confine tra abrogativa propositivo ma in questo caso effettivamente la normativa di risulta
Avrebbe di linea atto un sistema di applicazione della tutela reale
Non presente nel nostro ordinamento neanche durante la vigenza del nostro dei lavoratori e quindi dire si può immaginare che la Corte abbia siamo fatto leva su questo su questo aspetto ripeto vediamo le motivazioni però
Direi che l'esito del giudizio della Corte e un esito che molti commentatori avevano previsto e dunque tenderei a a considerare questo pronunciamento con pronunciamento in linea
A con con i precedenti in materia di di giurisprudenza di ammissibilità io approfitto di lei per chiederle un'ultima cosa hanno deciso in tredici
Il pm di quindici ne manca uno oggi vi dovete riunire per
Per non è leggerne un altro volevo sapere se lei è preoccupato visto che la Consulta continuerà ad avere anche vuole importanti importi in altre scelte
Ma guardi io sono sono preoccupato nella misura in cui ci sto c'è un qualche organo costituzionale che non è
Nella sua formazione nella sua composizione integrale
Io mi auguro che il Parlamento riesca rapidamente a
Determinare le condizioni perché si arrivi a quella maggioranza qualificata che consenta di eleggere il giudice che che che manca
Solo uno una considerazione sul referendum ecco adesso la Corte ha dichiarato ammissibili due dei tre quesiti questo non significa
Che il Parlamento debba attendere il pronunciamento popolare
Questo significa che il Parlamento può valutare
Se eccome sta già facendo ecco se e come modificare la normativa oggetto di consultazione popolare su questo
Io temo che si genererà un po'di confusione ci sarà sicuramente qualche scaramuccia politica ecco da un punto di vista costituzionale
Deve essere del tutto chiaro
Che l'ammissibilità di un quesito referendario non fa venire meno la competenza del Parlamento la piena competenza del Parlamento a legiferare sulla materia naturalmente io da questo punto di vista mi auguro
Che il Parlamento non solo legiferi ma legiferi nella direzione
Che
Diciamo presupposta dai tanti cittadini che hanno sottoscritto i quesiti referendari in modo da dare soddisfazione a quelle che sono state le ragioni dei sottoscrittori ringrazio ringrazio Andrea Giorgis del Partito Democratico