Sono intervenuti: Pierluigi Di Piazza (SACERDOTE), Michele Colafato (SOCIOLOGO), Aloisio Tosolini (giornalista).
Tra gli argomenti discussi: Assistenza, Emarginazione, Immigrazione, Razzismo, Solidarieta'.
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SACERDOTE
SOCIOLOGO
giornalista
Giuliano è un paese del Friuli ad otto chilometri da Ludina
Siamo andati a fare un servizio a Giulianova pre perché proprio a Zugliano un paese soltanto mille duecento abitanti perché a Zugliano negli ultimi giorni è stato inaugurato un centro di accoglienza
Immigrati a cosa vuol dire questo col dire che proprio in un paese il un paese piccolo ci dà l'esempio si può anche convivere si può anche aiutare il prossimo trovare il modo di dialogare in questi tempi quando sentiamo ogni sera in telegiornale
Che cosa fanno i naziskin in Germania ma che il razzismo sta dilagando anche in altri in altri Paesi compose sospettabili come la stessa Svizzera ricordiamo che in Svizzera
Poco tempo fa si è svolto un referendum
Per perché la gente decide se tenere o Cacciari stranieri e il quaranta per nove per cento degli svizzeri ha votato per Cacciari stranieri cioè c'è mancato soltanto l'uno per cento per cacciarli per decidere fondo a cacciarli
E in altri Paesi ancora come l'Austria come la Francia c'è un crescente razzismo c'è proprio uno scontro qualche volta anche fra poveri
Ma anche in Italia abbiamo i noti esempi di alcuni mesi fa di Roma di aggressioni razziste nei confronti di tunisini e poi l'ultimamente a Caserta è successo un po'tu di tutto
Proprio in questo momento di grande difficoltà economica che passa l'Italia cioè il pericolo che ci sia una recrudescenza del razzismo della guerra insomma fa i poveri non siamo andato proprio andati proprio a Giuliano a essere presenti sia nel inaugurazione di questo centro ma anche nel dibattito organizzato organizzato in questo per questa occasione
Dal tema razzismo possibile razzismo reale
Mi sono andati proprio perché non mancano i riflettori su i sulle Grasso i grandi avvenimenti sui avvenimenti più
Come come gli assalti dei naziskin Avellino o in altri in altri luoghi della Germania
Ma quando si tratta di paga anche di iniziative positive i riflettori della ribalta mancano perciò noi siamo andati a fare un servizio proprio proprio a Giuliano abbiamo fatto bene perché non abbiamo visto nessun altro rappresentante di organi di di di comunicazione neanche Luca
Non non soltanto nazionale ma neanche locali
Prima di tutto abbiamo parlato con con padre per Luigi di piazza che all'che il perno di questa iniziativa
Pierluigi come è nata questa iniziativa
Questa iniziativa è nata circa tre anni e mezzo fa quando avevamo avuto un contributo della Regione perché qui la nostra zona l'ultima zona toccata dal terremoto lievemente danneggiata
E allora c'erano dei fondi per la ristrutturazione delle case parrocchiali e degli ambienti ad essa ammessi a quel punto la Regione ci dette un contributo consistente di centosessanta milioni e io in chiesa proposi che questi soldi erano soldi pubblici di tutti dei di coloro che sono credenti e no ma anche se io dico sempre in chiede che solo Dio che dà un giudizio sulla pelle delle persone ma appunto proposi in chiesa non creare una villa per il parroco chiusa
Ma di creare un luogo aperto e di dividere una casa grande e anche bella nella ristrutturazione in due
E di creare un appartamento per ospitare persone che avessero avuto bisogno di una casa di un'accoglienza così è nata l'esperienza che poi si è allargata
Avendo noi poi un altro luogo
In fondo al cortile
Che era destinato inizialmente a un altro progetto di una sala obitorio m'incontri dibattiti abbiamo deciso di finalizzare anche la ristrutturazione di questo luogo all'accoglienza
Per realizzare o insieme a due casette anche nel Paese un'accoglienza per venti ventiquattro persone
Ora come veniva e detto nella domanda quello che singolare certamente importante è che
Se il l'ente regionale per i problemi dei migranti di cui la Regione Friuli-Venezia Giulia
Come dire protagonista ha dato sessanta milioni per la questa ristrutturazione cento del sessanta moglie potrà voliera che centosettanta milioni sono stati dati da persone le più diverse
Bambini pensionati gruppi scuole associazioni persone che frequentano le comunità parrocchiali persone che mai mettono piede in una chiesa a me sembra che in qualche modo un ritorno di di un percorso che in questi anni
O seguito a cui ho partecipato di diffusione della cultura della pace della solidarietà in tanti Paesi scuole quartieri del Friuli lanciando questa proposta o abbiamo avuto come un esito di ritorno
E questo è stato un fatto comportante perché come io ho scritto anche nel dépliant illustrativo dell'iniziativa
Ringraziare in questo modo momento non è uno ringraziare formale e come un di consegnarci reciprocamente un sostegni una fiducia continuare su questa strada
Come veniva detto nella domanda e in un momento difficile e complesso perché
La il superamento della logica della conservazione dei due blocchi il sistema delle esche finito
Il problemi impellenti che restano i più drammatici del sud del mondo la crisi della nostra società porta in effetti a convivere i tre soggetti di questa crisi io la crisi non do una valenza negativa complessa sì allora questi tre soggetti possono guardarsi insieme con inimicizia oppure a guardarsi
Chiedersi insieme quale sarà la strada di un futuro più umano dove la diversità degli altri sia considerata non più un pericolo ma una possibilità di convivente di arricchimento
I poi intitoliamo questo centro a padrone sto Balducci mettiamo veniamo dopo
Ma come spiega che proprio in un questo Paese nei Paesi d'intorno c'è un atteggiamento positivo o o almeno comprensivo verso gli stranieri
Ma io penso che non sia di tutti questo perché chiaramente Cioli son tante ma sono stati dati da tante parti anche di una regione che è grande come il Friuli
Però
Guardando all'esperienza di sul piano io che sono anche parroco di queste comunità
Posso indubbiamente osservare che anche se ci sono come dei segnali così di lontananza oppure di sorda opposizione
Diremo anche il Paese che per me oggi non coincide con la comunità cristiana
Parrocchiale però il Paese attenuto sostanzialmente di fronte a questa presenti una quindicina di immigrati per ora poi dieci in più fra qualche tempo secondo me per un motivo
Perché ed è quel ben la grande questione della e dunque di una permanente educazione culturale perché è sempre stata data una motivazione del perché di questa presidenza ed è la possibilità di un rapporto positivo con gli stranieri
Cioè io stesso in chiese tantissime volte motivo era il motivo da un punto di vista religioso e culturale e sociale l'importanza dell'accoglienza abbiamo fatto come è successo anche stasera poi dei dibattiti finalizzati opportunamente
A la diffusione di queste idee
Ecco io penso che sia importante motivare le scelte e poi rimotivare le quando accade qualcosa che potrebbe mettere in pericolo in qualche modo o in difficoltà in rapporto con l'altro perché succedono episodi in cui chi ha il pregiudizio in qualche modo e confortato nel suo pregiudizio
Perché può succedere un fatto spiacevole di cui protagoniste un immigrato a quel punto a rileggere comprato proprio un fatto simile in cui ha temuto poiché ci sarebbe una reazione azione cattiva del Paese
Sì ci sono stati più lì qualche il più ricco il fatto se ad esempio il punto di primo ragazzo ghanese ospitato qui dopo un anno
Era stato anche bene accolto nel Paese è stato
Dopo un anno è stato cioè e se n'è andato lui
Forse avremmo sbagliato intanto anche noi ma è stato in qualche modo così accolto bene ci pareva lui se n'è andato perdendo il lavoro qualche molo assumendo i tratti peggiori della società consumistica nostra
E lasciando un debito consistente nel negozio che sta sulla piazza del paese questo quella gente l'ha saputo
Chiaramente qualcuno ha detto al parroco sta bene alla comunità sta bene ecco cosa succede ospitando gli stranieri poi c'è stato un altro che siamo aveva lasciato in giro la ragazza è successo un fatto che appunto peraltro fatti molto frequenti quando c'è spostamenti di popoli o di eserciti no
Ma sarebbe pensare al Vietnam sono migliaia i figli
No di Vienna miti gli americani però è una piccola comunità il fatto che una ragazza fra l'altro minorenne fosse in attesa di un figlio di un immigrato che poi non si è mai dichiarato anche se si può pensare che sia temevo che in qualche modo determinasse una negazione della situazione in effetti poi invece la situazione è stata assunta è stata interiorizzata nell'universo delle autorità questa io penso dissi guardando globalmente al di là di un piccolo episodio l'altro ma nella globalità nella considerazione no
Del tutto io penso sia un fatto di maturità anche se ripeto non tutto il paese di Giuliano lavorava speculativa tutto liscio sempre nome filato liscio che cosa è successo
Ma è non è filato liscio perché gli stessi immigrati alle volte ripeto sarà anche io dico sempre per mia o per nostra
Incapacità ma anche magari per una coinvolgimento nell'esperienza così anche motivo così disponibile
Senza magari mirare finalizzare un intervento sarà anche per questo però alcuni come si dice comunemente hanno approfittato cioè se da una parte c'è stato un paternalismo
Dall'altro c'è stato chi e ne ha succhiato per vantaggi propri e ora mi pare una fase di fermenti razzisti ci sono stati anche Zuliano fa razzisti civili qualche volta qualche cosa sessanta ha qualcosa di strisciante sì beh qualche scritta è una una volta si fece Moro molto bello peraltro suggestivo e partecipato il battesimo in chiesa il giorno di Pasqua di un bambino nato da una coppia ghanese qui presente in cui fra l'altro io all'inizio ho chiesto scusa anche a Volo simbolico a tutti gli africani per tutte le violenze che noi occidentali gli abbiamo fatto subire in cui gli amici immigrati hanno letto nella loro lingua le letture della Bibbia
In cui hanno fatto di canti africani durante l'Eucarestia nella nostra chiesa e il giorno dopo sulla porta c'era scritto della Chiesa Silvia ieri da Giuliano no però la come dire l'intuizione e la partecipazione del giorno prima per me così è stato anche spiegato in pubblico valevano molto di più di quelle scritte
Il il centro di accoglienza porta porta il nome anti padre Ernesto Balducci perché mai
Innanzitutto per un senso di riconoscenza di stima e di affetto io penso che essere padre Ernesto che conoscevo negli anni sessantanove settanta fosse stato vivo
Sarebbe certamente venuto lui attenere una relazione una conferenze come sapeva fare lui per l'apertura di questo centro
Abbiamo pensato di titola lo Luís non in modo formale
Ma come appunto riconoscenza quello Crui
Ci ha detto in tanti anni soprattutto nell'ultima fase del Sud la sua elaborazione concettuale dove appunto ha ipotizzato un uomo planetario
Là dove appunto l'universalità non è più un riduzione di tutte le differenze
Ha un unico modello unico paradigma culturale a dove l'universalità significa riconoscimento delle particolarità delle diversità di ciascuno
Per l'arricchimento di tutti l'uomo planetario che lui ha descritto trova qui in Giuliano un piccolissimo umile
Segno di de di questo percorso per cui in intitola eremo Luís centro che sarà ufficialmente aperto il ventisette mattina
E in modo semplice perché scriveremo sulla facciata semplicemente ecco a padre Ernesto Balducci settembre mille novecentonovantadue in questo modo pensiamo non solo idee di caldi
Così sulla parete una scritta a pensiamo poi di riproporre ogni anno ad esempio operi di Occam mente alcune iniziative che nei ricordi no il pensiero e l'opera e quindi in qualche modo di farlo rivivere qui Priuli
Prima pensare per fatto molto e non sono molte quelle che possono dire di aver fatto la stessa cosa che fatto fuori ma pensata veramente di fermarmi qui
Ma io penso che se ci fermassimo qui saremmo prigionieri dei di una piccola ma anche grande per la realizzazione penso che non ci fermeremo qui
Come ci diceva che nel dibattito di questa sera io mi auguro e per questo spenderò le mie energie morali e culturali perché questo luogo oltre al piccolo numero di effetti di immigrati no anche rispetto alle emergenze venti tra eventi quattro persone sono poca anche se son tante rispetto alla media no di un Paese ecco io penso che questo luogo
Dovrebbe diventare proprio un laboratorio di riflessione sulla diversità sul rapporto con l'altro col diverso
Con le diverse culture anche con le diverse religioni di fatti come aveva eletto anche tu dal programma il prossimo appuntamento della settimana fu intra ante sarà quello di un incontro fra le diverse religioni
A Michele quella fatta docenti enti Sociologia complessità la Sapienza di Roma propone questa domanda
Anche nel suo intervento nel dibattito
C'è stata molta riflessione sulla questione degli immigrati in Italia ma fosse partendo proprio da questa realtà di Zugliano un però dico sono un po'una isola felice in questo elemento
A che cosa al quale conclusione si può giungere
Il centro di accoglienza di Giuliano
Non mi pare che sia un'isola felice
Mi pare invece
Che sia una iniziativa importante e utile
Ma non un'isola felice
Gli stessi organizzatori di questo centro di accoglienza hanno sottolineato le difficoltà che hanno incontrato nel portare avanti questo poco Progetto
Hanno sì ottenuto
Un forte largo consenso da parte di moltissime persone
Che volontariamente hanno contribuito
Al finanziamento del progetto ma contemporaneamente
Hanno riscontrato nella società
L'esistenza
Chi resistenze
Critiche e anche riserve su quello che si stava facendo
E dunque da questo punto di vista forse l'importanza di questa iniziativa
Sta non solo nel suo esito
Che consentirà alto un certo numero di immigrati
Di potere
Raccontare su un centro di assistenza nessun aiuto da parte di italiani
Ma anche nel percorso che è stato fatto
E cioè nell'affrontare il conflitto
Che sempre determinato
Dall'inserimento in una situazione sociale
Con le sue tradizioni con le sue abitudini e con i suoi interessi di un gruppo Esterni
Mi pare che una cosa importante
Un insegnamento utile
Sia proprio
Nell'aderire esplicitato
Questo confine
Per esempio nella Casale che è stato ristrutturato a centro di accoglienza
Ci è stato detto che una volontà aveva sede la locale associazione degli alpini
E che da parte degli alpini
Che sono una importante realtà
Anche del volontariato locale con certe sue
Caratteristiche
Patriottiche forse anche conservatrici eccetera
Almeno all'inizio
L'idea di sloggiare da quei locali per far posto a degli stranieri non era stata ovviamente accolta con grande entusiasmo mi pare che il valore di questa iniziativa
Di cui stiamo parlando
Non sia soltanto mi ripeto nei soldi che sono stati raccolti nell'impegno a trasformare questo casale
Ma anche
Nel coraggio
E nella capacità di affrontare all'interno della società
I contrasti e gli ostacoli che l'iniziativa stessa provocato
Questo probabilmente è un insegnamento
Di come si può costruire
Un dialogo
Di come si può affrontare anche il conflitto
Questa mi pare una
Una esperienza utile
Come spiega il fatto lei che lo studioso dei problemi dell'immigrazione del cosiddetto razzismo che fenomeni più violenti
Ci sono proprio in in in zone come zone del sud del suo presente quello che sta succedendo in questi ultimi tempi a Caserta nella dimostrazione
Non solo di preciso
A cosa lei si riferisce
Citando Caserta
Però se ci si riferisce
Ai
Casi di
Pentito conflitto tra
Lavoratori stranieri che sono
Impiegati nella raccolta
Dei prodotti della terra con lavoratori locali
Credo che le spiegazioni
Possono essere molte
E quelle che mi vengono in mente
Sono
Che nella società
Del sud
C'è una più evidente
E più pesante carenza di servizi pubblici
Che già avviene
Pagata
Scontata dalle popolazioni locali
Ci sono anche
Più lavoratori disoccupati
C'è una situazione
Dissoluzione della società civile
Che è molto più marcata
C'è forse un clima di paura
Generalizzato
Che ha a che fare con l'incertezza
Che ha a che fare
Con l'assenza
Dello stato
E che può
Esplodere coagularsi
Intorno a una presenza
Che non è integrata
Forse questi possono essere alcuni motivi
E fenomeni di cui lei sta parlando
Al direttore del della rivista al fazenda mensile
Allora Iseo
Tu Giulini alla all'Eliseo Tosolini chiediamo
Facciamo una domanda proprio partendo dal tema del convegno in Italia attualmente c'è più razzismo possibile o già si può parlare di razzismo orale da
Ma in parte credo che esista un razzismo reale durante il convegno io ho definito razzismo usando la definizione dello studioso tunisino Albert nemiche dice il razzismo è la sottolineatura di una differenza vera o presunta che sia a scopo di dominio o per giustificare un'aggressione
E credo credo che questo in parte in parte in Italia esista ovvero la sottolineatura di una differenza la pelle la cultura la ricchezza anche anche per gli italiani da questo punto di vista esiste l'attivismo
Per giustificare un dominio per giustificare il possesso di ricchezze in esubero senza pretendere se senza pensare di rimetterle in discussione
Devo anche dire però che l'Italia è giovane è giovane rispetto a questa problematica quindi il proprio il tema del razzismo ancora oggi più sul possibile che sulla reale ma sta diventando lentamente da possibile a reale cioè si sta realizzando questo per un verso perché la crisi economica che stiamo vivendo
Portas spostare l'ottica su coloro che si si crede siano quelli che potrebbero mettere a repentaglio la nostra presunta ricchezza scatenando una guerra fra poveri
Guerra fra poveri che molti pensano di risolvere con una ricorsero autoritario e anche la fine da democrazia bisogna anche dirlo sinceramente dico sull'altro versante
La cultura non solo dell'antirazzismo è come anti qualche cosa ma della costruzione di una società interculturale
Questa cultura si sta elaborando molto faticosamente
In tutta sincerità io credo che questa cultura stia nascendo oggi soprattutto a livello di scuola
Laddove riesce a nascere a livello di asili nido a livelli di scuole materne a livello di scuole elementare io vedo le due figlie che hanno compagni di scuola elementare e materna
Dei bambini figli di lavoratori stranieri che con loro sono amici come io onestamente non posso dire di essere amico di nessuno dei molti lavoratori studenti stranieri con cui convivo questo perché perché a quel livello in quell'età ci si costruisce un'amicizia che va al di là del colore la pelle
Un'amicizia che si costruisce facendo marachelle rubando le ciliegie imbrogli hanno la maestra giocando insieme condividendo della vita scusi se la interrompo forse ritorna proprio a un affermava che io intendevo Barile
Forse questi bambini che vivono insieme cioè un marocchino né italiano primario Chino
E un marocchino soltanto fosse per la per la pelle ma è un italiano perché parla meglio l'italiano che l'arabo perché
E
Ormai
Abituato ai giochi a tutte le altre cose che fanno i bambini italiani allora forse vuol dire che un uno straniero
Per di più uno extra come extra comunitari come in si intenda questo termine in Italia in altri Paesi può diventare
Però integrarsi e può diventare parte integrante di un Paese soltanto se diventa ovvero cittadino di quel Paese
No non non è questo che voglio dire anch'io credo a livello culturale sono contrario alla logica della integrazione come omogeneizzazione
Ecco io voglio dire una cosa privo occorre stabilire dei rapporti di amicizia
E i rapporti di amicizia e credo che il luogo migliore dove si stabiliscono in maniera più forte questi vincoli questi vincoli che derivano dal condividere delle esperienze comuni sia a livello propriamente laddove ci si costruisce come personalità quindi anche a livello scolastico l'altro versante credo che un rischio sia quello di pretendere dai bambini ad esempio marocchini di aderire in toto la cultura italiana rinunciando alla loro quindi abbiamo due processi per un verso il processo del bambino marocchino
Forzato dalla famiglia che dice no così perdi la cultura originaria non diventi nessuno perché tanto da grande quando vogliono sanno che tu sei un marocchino anche se parli benissimo italiano
Sull'altro versante quindi il rischio di questa adesione alla cultura in modi di vivere italiano rinunciando alla propria cioè il rischio di non essere nessuno né italiano né marocchino ecco io credo che il gioco stia qui nella capacità di non conservare in maniera chiusa la propria cultura questo vale sia per gli italiani che per i marocchini ma nella capacità di partire dalla propria cultura attraversarla per costruire una cultura nuova assieme
Questa è la sfida del futuro la scusa del domani ma anche la sfida dell'oggi che il che non vuol dire rinunciare alla propria cultura ma a partire da quelli che possiamo chiamare conta nei difficili paradigmi i valori la propria cultura metterci in gioco assieme
Su questo ed io non credo che si tratti di una integrazione nel senso che gli altri si riducono a noi
Questo non mi sembra creare una società interculturale Società interculturale significa appunto una compresenza di culture che si rapportano assieme a partire dalla loro specificità per risolvere assieme i problemi che tutti assieme hanno
Che possibilità di riuscita da questa sfida in percentuale
A questa sfida credo in percentuale se devo parlare come sociologa insegnano che Sociologia
Una percentuale molto bassa se devo parlare come colui che s'se cerca di impegnarsi in attività in senso lato politica culturale credo che comunque dipenda da noi dalla nostra capacità di rodare consenso alla violenta la sopraffazione al rifiuto dell'altro
Qui è una scommessa sul futuro certa oggi è molto molto difficile compiere questi percorsi ma mi rendo anche conto che questi percorsi
Sono assolutamente necessari perché ho qui ci si salva insieme non si salva o non ci sale non si salva nessuno almeno in e il bambino marocchino di cui parlavamo prima è è una scommessa sta anche a noi ai mass media collo agli uomini di cultura
Far comprendere che questa sfida oggi è in ineliminabile e questa sfida Bari soltanto e non possiamo far finta di niente chiudendosi a riccio non abbiamo risolto il problema l'abbiamo solo spostato per poco nel tempo e nello spazio ma come diceva Paolo sesto prima o poi i poveri del Sud del mondo vi invaderanno e verranno a chiedere di conto Kojo ad Acri stiano da cattolico
Sento che questa invasione può essere letta come una guerra o comuni incontro fra culture
Noi abbiamo davanti questa strada devo dire che almeno per quanto riguarda la politica italiana ad esempio il nuovo modello di difesa si sta scegliendo la logica dello scontro o dell'integrazione chi è dentro è dentro chi è fuori è fuori
Ecco credo che questa non sia propriamente la strada corretta e credo che questo non risolve i problemi ma solamente disposti per poco in avanti ma solo spostare dietro la siepe di problemi non significa averli risolti
Grazie
Giancarlo Giampaolo Giampaoli quando devo più angoscioso agricola
Già Palombini docente delle più Antropologia all'università di Trieste
Vuole porre questa domanda Caro
Berti rifiutano di Asm di diventava razzisti perché rifiutano di lui accettare il diverso
Secondo lei perché rifiutano quali sono le cause di questo rifiuto
Ecco
Domanda molto difficile le ragioni quei cento milioni
Che ragioni possono essere tante
Io credo che
La possibilità di risoluzione di questa domanda stante l'analisi venticinque al problema del rapporto tra identità e alterità
Fondamentalmente
Questo rifiuto può nascere da paura
Molto spesso la radice nei comportamenti aggressivo in genere governerà la paura orobiche
Paura di per paura che nasce da una identità roccaforte
Non ha identità non maturata da complessi di inferiorità
Problemi diverso si il mostro è migliore di noi
Dal all'arbitrio
Sopra la sensazione
Che in diversi sono potenzialmente possono essere potente possono diventare più forti possono in
In entrare nel territorio e occuparono
Le ragioni fondamentalmente sano queste poi naturalmente questo problema viene enfatizzato quando questa paura della diversità che abbastanza naturale in qualche modo parte del corredo istintuale contro gli uomini viene mania volata viene utilizzata via internet i varchi blocca su questa paura sulla presenza di questa formula gioca e l'auto si parla di priorità esaurita
Secondo lei la presenza degli stranieri nei paesi occidentali è un bene o un ma le
è un bene
Lo dimostra il fatto credo che tutti il mondo della produzione o altro direbbe tranquillamente
Così come da noi in Italia cinquanta anni fa
Una ricostruzione la rivoluzione industriale italiana è stata fatta comunque stranieri
Erano i meridionali nel Settentrione prima ancora erano i contadini Durbati nelle città lettera di fatto di fenomeni salti di qualità in quel modo per quaranta industriali vengono patriottiche
Do la mano d'opera a basso oppure gli stranieri oggi forniscono quello che
Il processo di deindustrializzazione procede
Diventa a questo punto dal punto di vista del dunque la ricchezza culturale eccetera è un bene
Il problema decrescita tutti noi riusciamo in qualche modo confrontandoci con gli altri confrontando in maniera dialettica con la differenza
Naturalmente il problema no i problemi sociali che nascono e quando
La dialettica che esiste farà nei proteggono diversi viene utilizzata in termini ideologici viene utilizzato termini politici quindi
Serve a processi che non sono quelli del rapporto in retta d'accordo proseguiamo nel territorio esponendo se venisse fatto se venisse ordinato un referendum in Italia del ministero si stranieri o Cacciari che percentuale voterebbe per tenerli e quale percentuale potrebbe faccia
No io ho l'impressione che il chiamo Jim Brown cinquantacinque sessanta per cento voterebbe per cacciare
E se venissero cacciati per operatori per farli ritornare sì
Molti credo che facendo il conto di quanto quanti stranieri il coro di quanti infermieri sono impiegati nei lavori che gli italiani fanno più
Ogni aperti ritornerebbe rimpiangere però questa io ma purtroppo nel momento in cui si vota il tentativo
Importare viene caricata di un termine motivi in termini politici e ideologici l'agente scelto in base a questi così come se oggi leggevo le percentuali fra oggi gli italiani votassero potrebbero al cinquantadue per cento per la pena di morte
Perché quando si vota
Ma si vota in astratto allora il sorgo impulso di emozioni di morte oneri propaganda
Alla fine di luoghi comuni gli stereotipi rinuncia oggi lo stereotipo che è meglio che gli stranieri che meglio aiutarli a casa loro e lo stereotipo dominante
L'atteggiamento dominante chiacchierando sentendo i discorsi da osteria degli italiani discorso dominante come sui bisogna tale però aiutiamoli a casa loro questo è il principio per cui molti voterebbero per cacciarli perché rifiutano la presenza di straniere in Italia altri potrebbero nonché cacciarli che è la parola che non sarà potrebbero perché tornassero a casa loro però sarebbero disponibili ad aumentare il contributo di aiuto qui per l'edizione neanche qui all'interno della gamma delle persone
Che vedono con difficoltà e con diffidenza gli infermieri posizioni poiché non molto diverso
Ma questo tipo di problema come si può superare superabile o no
Di convivenza e superabile
Concretamente era
Dolce girando in qualche modo ai problemi economici cercando di risolvere i problemi le difficoltà tutte queste situazioni si esaltano nel momento in cui le crisi interni moltiplicatore quando le critiche all'interno del gruppo sono molto forti chi paga veniva sempre qui a guardare le stelle chi paga il più debole più debole Travaglio straniera
Né tanto più gli strani Eriksson poveri e tanto più lo sono pagano i conflitti che questo è un meccanismo di proiezione purtroppo funziona
E credo che più la situazione si fa una critica anche all'interno la situazione economica si farà altri i quali era l'Europa tanto più separa critica la situazione per gli stranieri in Europa nel senso che
Una reazione sarà sarà questa somma troveranno i incolpata di tutti i mali che non hanno di molti banali che non hanno
Era e dedita Sabella un paese vicino al microfono sì
Pace appesa ad Amanda perché è venuta questa sera in questo convegno a perdere tre ore
Ma io manzoniano trentadue anni Tenchi occorre
Ci ha fatto per caso avendo mio figlio che nasce con l'obiettore di coscienza in Caritas e quindi lavorata con i primi extra comunitari che son venuti qui a Udine
E mi ha chiesto aiuto a un certo momento non c'era gente ho cominciato lì due anni fa poi ho saputo di questa comuni tali Giuliano e son venuto giù tanto così vedere come funzionava chi c'era chi non c'era
E poi inquilini sono occorsi trovata così bene con queste persone
Che ho continuato a venire alle riunioni del sabato e fatto un po'da tramite perché finito il lavoro in Caritas si è aperto il Centro di Ascolto del Comune di Udine euro continuato andare lì qualche volta circostanza regolarmente insomma
Nella settimana e poi ho fatto un po'di da collegamento tra qui e in centro di Udine adesso che si è anche al centro di Zugliano penso che mi dedicherò di più questo centro soprattutto io sono insegnante e quindi vicinissimi all'Italia
Gianluigi Soru ruandesi e siccome conosco l'inglese atto inglese con lei lasciare un esame all'università quindi mi sono integrate di più questo piccolo c'è in e mi sento più a mio agio già direi che è anche più facile comunicare variante contro le persone collaborare con queste persone sono sempre le stesse mentre al centro d'ascolto molto specie abbiamo volontari che vanno vengono e qui dir ci si incontra non ci si incontra
Della Porta diventa più laboriosa qui ci sono sempre le solite persone ci troviamo molto bene insieme molto bene con Caro Coppi argomenti quindi penso di dedicandosi poi allora non potevo quant'è la
Me lo sono chiesto non lo so mi sono trovata in merito per caso per caso proprio perché è venuta a mancare una persona mi ha detto vieni tu perché parlo inglese parla in francese quindi ti arrangi
In quel momento perché potevano entrare al meglio il loro
Emporio visto che tutto sommato poteva essere utile e non mi sono chiesta se andava bene ammesse mi piaceva se non mi piaceva penso soprattutto perché era una cosa utile
Di cose di questo tipo non erano mai state non mi sento di fare una cosa particolare anche perché appunto le persone
Con cui Motta mi troppo lavorano con molta semplicità e naturalezza
Ieri siamo qui penso che sia utile che sia necessario questo punto far qualcosa e lo faccio volentieri va
Insomma le da due anni lavora con gli extracomunitari cosiddetti extracomunitari che impressione ha avuto sul lavoro cioè con attraverso rapporti con queste persone si sentiva più vari iniziare che impressione ha di quest'
Siamo questi unita al grido problemi cosa ne pensa beh penso soprattutto di aver capito ma scritta di vita ecco senz'altro diversa da quella che ho vissuto fino in quel momento
Dirò anche che fino a due anni fa quindi anche lui non c'era un problema e quindi meno posto soltanto a livello così culturale interesse giornalistico sociale
è stato un impatto e certamente ho imparato diverse cose
Da loro ma soprattutto dalla Colari in comunità con altre persone attracca esperienza che non hanno mai tanto fra la possibilità di scambiarsi delle idee di opinioni di dibattere di venire qui questa sera egli sentiva neppure delle se persone che hanno conosciuto il problema e l'hanno conosciuta dal nostro inviato in maniera molto approfondita molto ampia ma forse gli ho avuto l'impressione come un riscontro nella realtà inferiore a quello possono era vivo io e quindi è interessante vedere questa o la prossima volta che ci troveremo appunto con gli amici quindi Giuliana e parleremo proprio di questo fatto di fa il principio siano belli e giusti da seguire e poi nella realtà possano realizzare solo reparto ecco questa sarà un motivo in regime
Ulteriori perché non mancano no avuto aggiornamenti Antonio globale ma dall'esperienza non soltanto di Zugliano ma anche dei paesi intorno collegi che è possibile convivenza
Extracomunitari e italiani è
Questo di questo ha parlato prima con il professore di Roma volontà dicevo che io sono piuttosto pessimista per natura mila credo almeno mille piccole realtà come questa penso che qui si possa fare qualche cosa dicevo ma quante di queste case possono essere portate e diventare ed essere portati in altri luoghi e diventare un rione diventare un'intera città in cui si può condividere così ecco io su questo sono pessimista cioè il problema dell'integrazione
In Axa
Lo vedo molto difficile soprattutto come si diceva anche nella nella relazione qui in questa sera perché
Momento fanatico ma
Ciò divenne la state Zuliano dei paesi intorno a Roma una isola felice niente di più
Io direi che è difficile realizzare qualcosa di così come letto dico il Complesso
Perché ci sono tante persone che ruotano intorno a questo piccolo centro capisce già in un centro d'ascolto del comune
Non è possibile fare una cosa del genere è possibile fare un ascolto è possibile dare un aiuto anche materiali materiale trovare un alloggio venire incontro alle necessità più immediate mai una cosa del tutto diversa temporanea poi come alcune di queste persone si riesce a stabilire dei rapporti più duraturi Parma
Non è la stessa cosa
E anche qui devo dire che essendo un centro dal accoglienza l'accoglienza dovrebbe essere Breve dove e a volte si riesce a per vedere i buoni rapporti con le persone che però trovando una sistemazione definitiva in un appartamento ma ricorda se ne vanno ed apodittici nelle vele ecco per esempio ci sono delle esperienze quelle cui si perda o no
Ora responsabilità Colombo continuerà ruolo uno aprile
Ma io dico che continuerà assi fintanto che c'è un'emergenza nell'agenda di persone che non ha l'alloggio a volte non hanno nulla contro e quindi qui trovano una sistemazione
Dovrebbe e sarebbe auspicabile Ignis am
Devo Benigni sorridente c'è un'altra intendeva un'altra cosa la gente forse un giorno si stancherà anche a Giuliano
Speriamo di no però no era una diciamo che forse quel l'entusiasmo l'avventura dopo appunto altruista verbalizzare del dare e inizialmente gli allevatori soggetti adesso si è ridimensionato anche perché si rendeva conto che non è il modo ristrutturare
La regolare dare
Dobbiamo cercare di ad avere un rapporto completo cioè che ci siano anche queste persone passano di qui e che abbiano qualcosa Halloween ci insegnino qualcosa instaurino con voi dei rapporti costruttivi ecco non non è venuto meno l'entusiasmo diciamo che ci siamo resi conto che i problemi sono Tampieri difficoltà sono sempre maggiori ecco abbiamo capito di più le difficoltà entusiasmo consente
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