Torino-Milano: la "guerra" del salone del libro - Intervista alla Presidente della Commissione Cultura della Camera Flavia Piccoli Nardelli (Pd)

Radio radicale ci occupiamo della guerra del del libro ovvero della guerra del del salone delle del libro come sapete che perché settimanale fa ci fu una forte polemica perché
Si voleva trasferire il Salone del Libro da da Torino
A Milano che la ospita dalla dalla seconda metà degli anni ottanta quando la manifestazione fu ideata tra l'altro da un radicale D'Angelo
D'Angelo Pezzana che cosa è successo che ruolo ha svolto il Ministero dei dei prezzi dei beni culturali su questa su questa vicenda ma soprattutto quali erano le intenzioni degli episodi dell'Associazione italiana editori che ha spinto per trasportare questa manifestazione da Torino
A Milano trattante polemiche e poi il divorzio tra
Dopo la il tentativo di mediazione e di cercare di unire le due le anime delle due delle nove due iniziative ne parliamo con la Presidente della Commissione cultura della Camera
L'onorevole Flavia Piccoli e Nardelli che del Partito Democratico Presidente della Commissione cultura della Camera allora Presidente ci spiega che valutazioni può fare su questa
Guerra che confonde le acque tra iniziative culturali e iniziative commerciali
è una guerra che danneggia tutti questi anni amano il libero e tutti quelli che impegnano per la promozione del libro abbiamo assistito in queste ultime settimane devo dire ok con grande sconforto a una specie di balletto in cui
Lotta per conto dell'Aie spingeva per per Milano con
Già dei piani molto ben definiti con una organizzazione una programmazione in cui ci andrà fosse prevalente quello che era il ruolo degli editori di tipo commerciale
Con Torino in difesa di quello che è stato il salone quello che per trent'anni trattato un ruolo soprattutto culturale di promozione
Del libro nei suoi vari aspetti io non non voglio entrare nel merito di chi ha torto o di chi ha ragione dico soltanto che
Il ministro Franceschini ha svolto un tentativo di mediazione alta che non possiamo non apprezzare
Devo dire con
Con grande attenzione
A rispettare le autonomie di tutti
Chi ma ribadendo quello che io credo sia un concetto fondamentale che intere e del mondo del libero
Che non ci siano due piccoli saloni che ci fanno concorrenza fra di loro in un mondo come questo in cui tutto eh ormai in una dimensione molto grande
è evidente che tentativo non riuscito di Franceschini
Degni dei certifica la fragilità ulteriore di questo mondo quindi e quanti con desolazione che vediamo il risultato così negativo
Sesto le volevo chiedere una cosa Franceschini ha fatto bene a bollare nella nuova iniziativa di Milano con un'iniziativa commerciale diciamo si poteva evitare di scavato un fosso più profondo tra le due iniziative diciamo agendo un po'più pilatesca mente
Ma io temo che il posto sia stato scavato rare dichiarazioni reciproche che ci sono scambiate
Torino e Milano da questo punto di vista nelle settimane precedenti Franceschini ha registrato quello che era stato una prima posizione dell'Aja molto precisa lì c'erano dichiarazioni
Di del Presidente morta in merito concerto registra questa posizione di Franceschini la consapevolezza che non c'è più niente da fare che è una mediazione non si può più pensare
Io continua a pensare che essi si fosse messo davvero al centro
Di tutta questa questione e l'interesse che il nostro Paese ha per promuovere la lettura per farla riprendere per far recuperare questa dimensione
Per cui noi dobbiamo lei lo sa bene
Andare a riprendere anche povertà educative pesantissimo nel nostro Paese ricordo soltanto che
Il tredici per cento della povertà registrata come povertà educativa nel Paese
Ecco se questo fosse stato fatto io credo che questo avrebbe dovuto spingere tutti a maggiore flessibilità
Perché noi abbiamo ben chiaro qual è l'obiettivo da raggiungere è evidente che chi si muove intorno a questo obiettivo sacrifica anche una parte dei propri interessi curdi raggiungerlo nell'interesse di tutti io credo sesto si
Qual qual è il modello lei pensa che il Salone del Libro di Torino abbia in qualche modo seguito bene il modello di di Francoforte è quello il modello da seguire
Ma un non Torino è stata una cosa diversa da Francoforte e ha espresso una diversità culturale che teneva conto di editori librai bibliotecari
Quello che tutta la filiera del mondo del libro ci sono stati da parte di molti errori che non ci nascondiamo anche in tempo recente
Andava ripreso in mano completamente che era stato dichiarata l'intenzione di farlo gli editori ai ce ne erano andati e e non era stato fatto tutto quello che era necessario per farli rientrare
Un festival dei grossi anche di tori non ha penso
D'altra parte le confesso che anch'io un'altra manifestazione infatti solo dagli editori altrettanto poco senso continua a pensare
Che il lavoro da fare che a cercare di tenere tutti insieme mi rendo conto che è difficilissimo che è quasi un'utopia però io credo che noi dobbiamo continuare a lavorare in questo modo almeno come Parlamento
Certo senta lei pensa che si arriverà all'estremo di fare due manifestazioni contemporaneamente nello stesso periodo di tempo tra Torino
In Milano pensa che
Ci sarà la saggezza di evitare questa ma io credo che buonsenso da questo punto di vista prevarrà ho visto già delle dichiarazioni
Immagino che anche una scansione temporale diverso aiuterà a rendere
Diverso le due manifestazioni a giustificarne l'esistenza altrimenti sarebbe veramente un anno ancora
Ancora maggiore insomma quasi una beffa
Continua a pensare comunque è una forma di gravissima l'ho letta sì
Senta Presidente un'ultima domanda lei come spiega il successo di queste grandi manifestazioni Salone del Libro di Torino tra l'altro di Radio Radicale dà seguito anche molto che è
Il mente organizzando delle presentazioni dei
Di di libri c'è anche la la sfida della della piccola e media editoria che si svolge qui a Roma il libro del lascia delle delibere antiquario che si svolge la stessa nel
La stessa Milano queste sono iniziative che raccolgono un grande successo però noi mai e poi e qui se lei pensa l'accenno all'aperto ecco li vediamo questo grande successo però ecco io adesso parlo di Roma vedo anche tante tante librerie che chiudono
Ecco sono due tendenze contraddittorio con il mercato si sta espandendo su altri fronti che noi non conosciamo o crede che diciamo Amazonas io chiedo uccidendole libri CIA
Ma il problema è complesso io credo che portar fuori libero dalle librerie
Che sia anche questa è una regola abbastanza importante che anche le librerie hanno capito perché molte di queste manifestazioni nascono e vanno avanti proprio con il favore dei livelli aiutate dalle librerie
Com'è un discorso di
Togliere certi stereotipi liberare da parenti sacralità che
Poi tengono lontano un utente medio evidente che noi dobbiamo cercare di conquistare dei consumatori viverci dobbiamo riapertura
A alla libreria l'uso del libro ma anche alle biblioteche se lei ci pensa tutta una serie di utenti giovani che non sono abituati
E che invece vanno volentieri magari nel momento in cui le trovano il rimpiazzo trovano i libri sotto i portici o ritrovano all'interno di un insieme in cui il fatto di stare tutti insieme acquista un valore ulteriore diverso
Ma
Credo ci voglia duttilità da questo punto di vista e il mondo è quello che accade nel mondo ci spingono verso questo
Dobbiamo registrarla meglio questa situazione dobbiamo trasferire anche
Nelle nostre abitudini quotidiane io credo che le confesso questa storia del buono da cinquecento euro per i ragazzi diciottenni possa essere veramente un test per noi molto interessante se riusciremo a esaminarlo con la dovuta attenzione perché foto crescere a per la prima volta
Quelli che sono i consumi culturali in un mondo quello dei diciottenni che lontano estraneo spesso nei consumi culturali quindi il fatto di poterli spendere dico tre spendere questa card
Per teatri e cinema urgenti e delle dovrebbe aiutarci a capire anche come muoverci
Come aiutarli come incontrare in questo tipo di mondo che per noi è fondamentale perché dobbiamo costruire su di loro futuro
Bene io la ringrazio molto per averci spiegato un po'le sue valutazioni sulla guerra del del Salone del libro che a Milano e Rino ringrazio la presidente la Commissione cultura della della Camera l'onorevole
Flavia Piccoli Nardelli e il Partito Democratico grazie per grazie grazie a voi