L'orizzonte del PD - Fest'Unità Bologna 2016

Buonasera a tutti subiamo scusa se qualche minuto di ritardo sa
Chiediamo scusa
Presento subito i nostri o io sono Giuseppe lordi diretti pure per sette presento subito i nostri ospiti Matteo Ruffini
Presidente del partito ospiti che naturalmente voi conoscete benissimo Marilena Fabbri
Senato no senatrice già sbagliato
Sergio Lo Giudice senatore userà sei al
A che ama la scusa che sono già comincio con delegato messo carbone alla Camera si aggiunge il Senato lumi dal Senato
è comincia a parlare subito dell'orizzonte del PD è un tema un po'basso vedremo di capire come la situazione
Del partito
Sono sotto vari aspetti ecco diciamo che in questo momento il tema più discusso e quello della
Riforma costituzionale ovviamente una riforma costituzionale
Che diciamo vede per certi aspetti delle divisioni all'interno del partito è l'idea di cominciare subito dal Presidente
Delle divisioni perché ci sono alcuni esponenti anche illustri del partito come
Massimo D'Alema non esempio pensiamo al caso che a
E contrario decisamente a questa riforma l'ordine di chiedere subito al presente al partito Orsini ecco questa
Diciamo queste fibrillazioni interno al partito interne al partito che evidenziate anche dal televisione della riforma costituzionale rischiano un po'di creare
Qualche malumore e quali sono le prospettive di questo orizzonte del perché
Ma innanzitutto buonasera scusate il ritardo perché in effetti abbiamo fatto un po'tardi io credo che insomma non siamo un partito grande plurale discutiamo sempre a volte anche troppo
Quindi è naturale che ci siano anche posizioni differenti tra di noi è naturale anche su un argomento importante come la Costituzione
Mentre su altre cose
Tutto sommato sarebbe auspicabile ci fosse il maggior
Disciplina anche quando non si è d'accordo io mi son trovato in questa legislatura che per me la prima
In più di un'occasione a votare cose che non condividevo fino in fondo ma era la scelta fatta la maggioranza del mio partito e nel voto parlamentare mi sono adeguato perché così mi hanno insegnato a fare
Però sulla Costituzione credo sia assolutamente legittimo esprimere proprio giudizio anche se è difforme a quello della maggioranza partito e anche esprimere nel voto un voto differente perché la Costituzione la bibbia della democrazia il testo sacro della nostra
Repubblica e quindi ognuno ha il diritto di agire pienamente rispondendo alla propria coscienza la propria valutazione politica e quindi anche a dire di no
Quello che a me convince poco di alcune posizioni che sono emersi in queste ore sono le motivazioni nel senso che
Se ne discutiamo di
Del merito di questa riforma discutiamo di una riforma che
è tutto sommato nella nel nella storia delle posizioni e delle proposte politiche la sinistra in questo Paese il PDS di Occhetto tema
Proponeva un sistema elettorale con il doppio turno al superamento del bicameralismo perfetto era un programma con cui si candida ma le elezioni non c'era il dettaglio di una riforma ma
Erano i pilastri della riforma che noi oggi abbiamo approvato compreso il mitico combinato disposto legge elettorale
E che riforma costituzionale le pluri citate tesi dell'Ulivo di Prodi raccontavo nano dell'indie un'Italia che avrebbe dovuto superare il bicameralismo perfetto cioè noi stiamo discutendo
Di una riforma che non è
Rivoluzionaria rispetto alle cose che la sinistra in questo Paese ha sempre raccontate
Ora è legittimo che uno la condivida a patto che non condivida il merito di questa riforma a volte si ha la sensazione che invece ci sia qualcosa di diverso
Io l'ho detto provocatoriamente a a allo gnomo
Amico e compagno D'Alema a cui sono legato da tanti anni
Che
Io sono diventato dalemiano quando ero
Né
Proprio perché D'Alema era il simbolo di una
Sinistra che voleva produrre una svolta riformista in questo Paese
Che accettava la sfida del Governo che rompeva con una sinistra identitaria minoritaria
E radicale e cercava di aggregare un campo di forze che
Misurasse una storia che era sempre stata perché c'era
Democrazia bloccata perché c'era muro di Berlino certe
Che non aveva mai potuto misurarsi con la sfida del Governo la tra il dettava in una fase diversa e accettava di misurarsi con quelle sfide
E non poteva punto con una cultura minoritaria radicale di un pezzo della sinistra italiana proponendo tante cose tra cui
Appunto un pacchetto di riforme che poi non sono riusciti a far non siamo riusciti a fare in quegli anni
E che in parte sono la ragione del ritardo del nostro Paese
A volte addirittura spingendosi oltre la Bicamerale di ma di D'Alema proponeva il semipresidenzialismo alla francese cioè
Altro che questa riforma
Riscrive da un'altra Costituzione
Ma non saremmo più stati una Repubblica parlamentare ma di fatto una Repubblica se mi permette presidenziali con una svolta diciamo molto più profonda di quella che oggi stiamo proponendo
Ecco in nel nella posizione uso D'Alema perché appunto oggi è il più alto in grado ad aver nel nostro partito aver detto che votano
Non capisco guardando alla sua storia alla storia e la sinistra riformista di colui è stato il capo indiscusso operando in questo Paese ragioni di merito di quella sua posizione
Non vorrei che ci fosse dell'altro cioè dove oggi votiamo sulla Costituzione non facciamo il congresso del Partito Democratico non votiamo su quanto ci sta simpatico densi su quanto ci sta simpatico il Governo su quanto ci sta simpatico questo o quel provvedimento del Governo votiamo sulla Costituzione io sono uno che non hanno in più
Ogni volta che ben si sa è candidato a un congresso votato un altro
Non l'ho mai votate magari sarà così pure la prossima volta vedremo
Ritengo legittimo che si organizzi
Kim il Partito Democratico vuole sfidare Renzi al Congresso e che prepari quella battaglia
Però quella battaglia si fa al Congresso non si scarica sulla Costituzione questo non perché lo dico io
Ma perché è un insegnamento che quando c'era un altro partito ti facevano al primo giorno in cui andare a Frattocchie ti dicevano che le divisioni interne del partito dell'allora Partito comunista
Mai si sarebbero dovute a scaricare sulle istituzioni perché era l'insegnamento base che fece di quel partito un grande partito che pure dall'opposizione sempre sviluppare una grande cultura di governo del di rispetto delle istituzioni
E che ha consentito proprio quella cultura di fare grande questo Paese perché c'era un'opposizione che mai
Scaricava le proprie problemi proprie divisioni sulle istituzioni ecco io non vorrei che questo insegnamento lo qualcuno lo avesse dimenticato dopo averlo tramandato alla mia generazione
Cioè oggi discutiamo di merito discutiamo della riforma costituzionale capiamo se ci sono dei problemi visto
Molti hanno appunto segnalato l'esigenza di una modifica della legge elettorale ne parleremo probabilmente nel corso del dibattito discutiamo di queste però sgombriamo il campo d'altro allora se
Questa discussione avrà queste caratteristiche non sarà un danno e non la dobbiamo temere
E io sono talmente convinto delle ragioni del sicché non ho alcuna
Difficoltà misurarmi e confrontarmi con chi la pensa diversamente domani sarò fuori casa a Pescara
Alla festa di sinistra italiana dibattere con De Magistris da Torre della riforma costituzionale sarà un momento
Abbastanza divertente probabilmente spumeggiante
Ma tanto sono convinto che siano buone ragioni anziché quando entriamo nel merito della discussione più
C'è confronto più quelle ragioni si afferma e quindi non lo temo a patto che
Di questo discutiamo se
Come dicevo c'è la volontà di usare il referendum per colpire Renzi per preparare il Congresso per fare qualcos'altro io credo che questo sia un danno non al PD
Ma sia un danno al Paese che sia qualcosa che soprattutto segnala
Una mancanza di rispetto nei confronti della Costituzione e questo davvero sarebbe qualcosa di molto grave
Direi di stare su questa postazione politica Marilena Fabbri abbiamo sentito Ruffini dire che le divisioni interne
Al partito non si devono scaricare attenzione al microfono
Esso sulla su questa riforma c'è la volontà di colpire Renzi ecco che da chiatte qual è il tu giudizio su questa fase che sta vivendo il partito per quanto riguarda la riforma costituzionale
Non funziona
Si sente premesse no messa messa in funzione
Ma
Quindi
Siamo andati sicuramente si è creato nella nel Paese un dibattito più legato al tema Renzi si Renzi no una diciamo un'opportunità di
Così colpire il Governo attraverso il referendum
Io condivido quello che diceva Orsini sul fatto che sia assolutamente sbagliato quindi io spero auspico che
Non sia questa la motivazione quindi chi è è porta avanti le motivazioni del no come D'Alema o come tantissimi nostri iscritti perché va detto
Che c'è anche questo tema
Per cui molti dei nostri iscritti molti dei nostri militanti sia o non sono ancora convinti nel merito della bontà della riforma io credo che su questo noi dovremmo avere maggiore disponibilità a discutere sviscerare
è proprio il merito e quindi far comprendere meglio il perché
Delle ragioni del sì espresse dal Parlamento
E io personalmente
Sono per il sì nonostante diciamo finora sia stata della minoranza interna al partito ma penso che e la discussione debba essere anche Astra Cesa soprattutto su questo tema per quanto riguarda
Come parlamentare all'interno del contesto
è parlamentare poi nel momento in cui si vota credo che insomma valga
Il valore di quel voto insomma anche se effettivamente ci sono
Una serie di aspetti collegati alla legge in tali contesti in cui
Anche all'interno del nostro partito insomma vengono espresse delle difficoltà nel combinato disposto riforma costituzionale e legge elettorale
Anche se va ricordato che la riforma costituzionale lo diceva prima Fini non introducendo un sistema presidenziale non introduce assolutamente neanche un sistema semi Perkins semipresidenziale rimaniamo
In una sistema
Parlamentare
In cui il Presidente continua a dare l'incarico per la formazione del governo
Che secondo l'Italie sommarsi presuppone sia
Il capolista la persona che guida l'esponente politico che guida la la coalizione alla lista in questo caso che vince le elezioni
Ma potrebbe anche essere qualcun altro insomma no anche oggi noi diamo per scontato che chi vince l'idea della lista o del partito che vince le elezioni sia anche quello che naturalmente viene incaricato
è nella formazione del governo
Poi diamo distanti in queste elezioni inizialmente era stato Bersani non ci sono state le condizioni per un Governo quell'incarico è andato a letta e e a Renzi
Queste no da a
Che hanno dato profano ovvio
Niente di presa minori
Quindi questa prospettiva rimane alla d'interno della riforma costituzionale
E va detto anche che il pavimento è sganciato dai destini del premier no quindi questo può essere anche considerato da alcuni
Un elemento negativo perché chi ama diciamo i sistemi maggioritari spinti vorrebbe che invece il Parlamento fosse fortemente legato i destini del premier e del Governo
Invece nel sistema parlamentare che quello che rimane i destini del Governo sono sganciati da quelli al Parlamento quindi una mozione di sfiducia non necessariamente determina la fine della legislatura è questo ritengo che sia anche un elemento di garanzia
Della dell'autonomia parlamentare
Io quindi credo che
Sia importante davvero entrare nel merito a prescindere da quello che abbiamo alle spalle da quello che è la posizione né personale o
Diciamo di aria perché va detto nel nostro partito ci piaccia o non ci piaccia le aree comunque
Ci sono io credo che appunto la valutazione sulla Costituzione debba essere sganciata
Da maestro
E perché
è effettivamente un momento importante un po'mento dirimente in cui scegliamo quale
Linea dare al nostro Paese io non credo che nessuna delle due proposte sia migliore dell'altra si pone degli obiettivi diversi
L'attuale Costituzione privilegia il sistema proporzionale la rappresentanza e quindi diciamo il valore del voto del cittadino ma porta male conseguenza di retta che è il Governo di compromesso
Quindi noi dobbiamo avere questa consapevolezza sì
Diciamo ci piace di più il voto il sistema proporzionale dobbiamo essere anche capaci di sopportare i limiti dei Governi di compromesso
E quindi il fatto che chi va a governare Nonda porta a casa il suo programma elettorale quindi i motivi per i quali noi abbiamo votato una determinata forza politica non necessariamente li vedremo rappresentati
Nel momento diciamo della del Governo ed è quello che un po'stiamo vivendo non è la difficoltà anche di questa fase per cui non ci riconosciamo completamente
Nel voto del Parlamento primo noi che siamo di tanto meno i nostri elettori è la difficoltà
Così come a rischio anche che si sta verificando in Spagna c'è di tornare al voto per una terza volta nel giro di pochi mesi perché non ci sono le neanche le condizioni di un Governo di compromesso
L'altro sistema pensiamo la riforma costituzionale in realtà non determina questa svolta collegato all'i cali comma invece INPS introduce un sistema diciamo maggioritario e quindi il fatto che il sistema maggioritario riduce il valore della rappresentanza a favore della governabilità e dico della responsabilità perché questo vuol dire che poi chi governa alla responsabilità
Di
Raggiungere gli obiettivi del programma elettorale coi quali si è presentato e quindi poi rispondere ai cittadini
Quindi
Prima di secco le due riforme Siria poi la la la riforma costituzionale lanciata di tali Consi pongono degli obiettivi
Diverso io credo che su questo noi dovremmo
In qualche modo discutere sganciando dalla strumentalità politica almeno noi diciamo della del Partito Democratico perché credo davvero che sia
Un momento importante di svolta per il Paese non è detto che sia positivo o negativo io penso sempre che il cambiamento in sé
Non non è non non porta in sé è un cambiamento positivo o negativo sarà quello che se riusciremo a costruire il valore che riusciamo a darli che voi
Qualificherà
Quella quel cambiamento però ecco nel dibattito ossia iniziale che è quello di nel seguito sicuramente questo momento di di voto sul referendum si presta a essere diciamo strumentalizzato
E in una
Per colpire diciamo il il Governo questo va detto che poi ogni voto viene no in Italia è sempre stato strumentalizzato è stato sempre colto come un'occasione
Per dare un segnale ecco io credo che come cittadini fosse dovremmo imparare di più
A esprimerci nel merito di ciò che ci viene chiesto e non a lanciare segnali rispetto ad altri obiettivi per cui poi si rischia di fare dei danni vediamo anche
Magari la brezza hit no cioè io credo che
Dobbiamo imparare sentiti uva esprimersi su ciò che ci viene
Chiesto di di valutare e poi magari usare altri strumenti per fare le altre battaglie politiche
Ecco Sergio Lo Giudice
Fino abbiamo sentito due esponenti convinti proprio
Di questa riforma costituzionale carbone convintissimo quindi dopo ci
Ecco
Tu sei un po'critico
Su questa riforma
Ma guarda io ho già annunciato il voto Rossi allora a referendum a
Non decisione assunta
Compimento di una di un percorso in cui ho cercato di seguire questa riforma e di partecipare e contribuire in Senato
La definizione di questa riforma nel merito delle questioni io sono uno dei quattordici senatori che nell'estate del nel due mila e quattordici non voto in prima lettura il testo della riforma costituzionale
Criticando quel testo sulla base di alcune questioni di merito
Quel testo è stato modificato nelle varie letture sia alla Camera sia al Senato alcun e delle questioni che dovevamo posto sono state assorbite dal testo finale approvato e questo mi ha portato
A dare la mia relazione
Alla al si al referente
Ciò premesso però fare alcune puntualizzazioni perché
Ho raccontato come la mia adesione
Alla si a referendum costituzionale e alla riforma quindi al testo approvato lo stesso votato punto in ultima lettura
In Senato sia legato a questioni di merito quella riforma così come era stata approvata all'inizio
Risponde l'accetto ad alcuni obiettivi del tutto condivisibile
Io credo che non esista un italiano oggi che non sia convinto che si debba superare il bicameralismo perfetto cioè dire che non si debbano differenziare i ruoli di Camera e Senato per esempio questo il mio cominci mento magre e anche
Il la proposta della riforma approvata dal Parlamento ma credo che possa essere
Un punto ampiamente condiviso che sia una sola Camera a dare la fiducia al Governo
Ed evitando così per l'appunto un doppione che rischia come è successo in questo in questa legislatura di paralizzare e l'azione della del Governo
Che sia una sola Camera ad approvare il il bilancio quindi differenziando anche su quello che reputo fondamentale del Parlamento cioè il volto appunto sui conti dello Stato una funzione rispetto all'altra credo che non ci sia nessun italiano che non sia d'accordo fatto di diminuire il numero dei parlamentari
O di abolire il nella
O di fare quelle riforme necessarie a rendere più efficace più efficiente
Il lavoro del Parlamento però poi ci sono dei particolari cioè il modo in cui questo viene fatto in una prima versione per esempio c'erano alcuni punti che poi modificata hanno reso a mio giudizio
Più accettabile quel nuovo equilibrio
E la riforma sta delineando
Fra i poteri dello Stato
Nel senso di salvaguardare un po'di più
Un principio di bilanciamento fra poteri nel momento in cui la riforma vuole assolvere all'obiettivo ho
Necessario che è quello di rafforzarlo governabilità e quindi rendere più efficace il lavoro l'azione del Governo
Penso per esempio alle modifiche introdotte in corso d'opera rispetto all'elezione del Presidente della Repubblica o all'elezione dei componenti della Corte costituzionale
La prima versione
I quel partito e avesse vinto le elezioni alla Camera quindi unito consistente insomma un significativo
Premio di maggioranza che garantiva appunto che garantirà se la riforma sarà approvata partito che vince le elezioni di avere la maggioranza assoluta dei parlamentari
Avrebbe
Ha avuto il potere di vincolare in una maniera eccessivamente forte sia l'elezione del Presidente della Repubblica che oggi la nostra Costituzione
Norma
Cercando di garantire un principio cioè a dire che il partito di maggioranza non si elegge da solo il suo Presidente Dellai
Quella prima versione conteneva una modalità di elezione dei componenti di nomina parlamentare salvato i cinque componenti
Della Corte costituzionale
Che essendo
Eletti a Camere riunite anche lì
A sarebbero state di patto eletti quasi esclusivamente dalla forza che avesse vinto il premio di maggioranza alla Camera questi punti sono stati cambiati
Così come è stato cambiato quel punto fondamentale che poi
Personalmente mi ha convinto anzi
Alla avvolto in Aula e anche al sì al referendum su cui però c'è un passaggio da fare adesso dirò o meglio che riguarda l'edizione
Degli nuove senatore da parte dei cittadini
Il testo approvato dal Parlamento dice che
I Consigli regionali
E leggo i consiglieri regionali che andranno
Apparati senatori e in conformità con le scelte espresse dai cittadini lasciando aprendo così
A chi chiedeva
Che siano i
Cittadini ad eleggere
Quei senatori che attraverso il ruolo di consigliere regionale andranno a sedere a Palazzo Madama e non lasciando quindi nella piena discrezionalità dei Consigli regionali e quindi comunque
Degli alleanze fra gruppi e quindi le segreterie dei partiti di fatto l'elezione dei senatori dicevo c'è un altro passaggio da fare
E qui anche questo è un elemento su cui io voglio sperare
Che anche il nostro partito faccia una riflessione nelle prossime settimane nei prossimi mesi
Che
Quale legge elettorale per l'elezione dei senatori
Perché questo punto che io ho citato e che rimane ancora
Nella Costituzione
Frutto di un compromesso e quindi anche nella stesura letterale con un margine di ambiguità
A mio giudizio deve trovare una legge elettorale che chiarisca che i cittadini
Chiamati a eleggere i consigli regionali siano chiamati a indicare i nomi di quei consiglieri regionali che hanno del Senato restituendo quotidiani cittadini la possibilità Bisceglie
I propri parlamentare perlomeno da parte dei propri parlamentari perché poi la stiamo ragionando appunto di un sistema elettorale per la Camera che prevederà
Per
Una gran parte la maggior parte Dei deputati saranno scelti fra i capilista bloccati e quindi non saranno frutto l'espressione di
Di di retta della scelta individuale nominativa dei cittadini
è questo il motivo per cui in questi giorni
In questi mesi si parla di
Modifica dell'Italia come di leggere torna al Senato legata alla RAI alla riforma costituzionale
Io non faccio parte di quelli che pongono ultimato l'ho già detto in premessa che io comunque statica questo referendum vuote Rossi
Però è vero
Che la legge costituzionale non può essere confuso sovrapposta con legge ordinaria perché
La legge costituzionale è una legge reale non foss'altro che per la difficoltà della suo cambiamento della sua approvazione poi è una struttura
Più solida più forte si suppone che debba durare maggiormente nel tempo mente leggi elettorali vanno e vengono possa essere modificato qual è il momento in cui
Dove abbiamo l'esigenza ed è un'esigenza che io condivido
Di modificare
L'assetto dei poteri dell'equilibrio dei poteri dello Stato in particolare quello fra il Parlamento e il Governo che i nostri costituenti avevano voluto disegnare appunto attraverso un'elezione
Puramente proporzionale dei parlamentari che
Evidentemente rappresentava un antidoto rispetto al rischio di un Governo eccessivamente forte
Venivamo dalla dall'esperienza del fascismo e che oggi però ci consegna come ci insegna la storia di questi sessant'anni ci consegna una a settanta anni ci consegna una
Bur dei Governi eccessivamente deboli qui io sono d'accordo sul fatto che si modifichino
Questi equilibri per rafforzare l'azione del Governo ma nel momento in cui noi andiamo a modificare Uto equilibrio delicatissimo disegnato e la nostra Carta costituzionale non possiamo non tenere conto che il modo in cui saranno eletti deputati e senatori fa parte di questo equilibri
è che il modo in cui funzionerà anche prossimo Parlamento le istituzioni alla Repubblica il nostro Paese saranno combinato disposto come si dice
Della riforma costituzionale delle nuove leggi elettorali quindi io mi auguro che sia rispetto al tema della legge
Di elezione diretta dei senatori da parte di cittadini
Sia rispetto alle modalità di elezione dei deputati su cui mi auguro che ci sia anche lì una modificazione che possa perlomeno ampliare
Il numero dei deputati che sarà eletto direttamente cioè prettamente tramite proprie preferenze da parte dei
Dei cittadini
Faccio una parentesi personalmente non sono un fautore delle preferenze io sono come dire paura affezionato sostenitore bene nell'uninominale maggioritario del dono di quella legge elettorale che si chiamava Mattarellum chieda sarà rappresentato secondo me la fase più virtuosa anche di rapporto fra i parlamentari e i cittadini
E che poi è stato puto superato dalla dalla porcellum di Calderoli Berlusconi però nel momento in cui tu decidi di fare delle liste
Ebbene a quel punto le liste non possono esservi essere bloccate
Ecco anche se il nostro sistema evitando prevede delle liste molto più ristretta rispetto
Alla la precedente legge elettorale legge elettorale Calderoli io mi auguro che comunque ci possa essere una modifica ulteriore di quella legge che
Assegni che consegna cittadino a maggiore capacità incisivo quindi
Finisco dicendo una cosa sul referendum e poi mi piacerebbe che nel prosieguo del nostro dibattito un parlassimo solo di referendum costituzionale perché
è vero che non dobbiamo fare il Congresso sul referendum è vero però che noi abbiamo
Nel nostro partito una serie di nodi irrisolti
Di cui in qualche modo in qualche tempo in qualche luogo bisognerà che parliamo ci confrontiamo
E che i nominati doppi naturalmente sono stata sono stati lasciati lì non discussi aggravare sul dibattito sul referendum
In gran parte per responsabilità di chi a impostata a partire da premier Renzi che ha se non si è assunto questa responsabilità modificando in corso d'opera il suo atteggiamento è come dire chiarendo come è giusto e stesso è stato positivo che lui abbia fatto chiarendo che appunto il referendum costituzionale non è un giudizio sul Renzi non è un giudizio il Governo non è un dato della resa dei conti del Partito Democratico ma deve essere volto sulla costituzione però per l'appunto
Chiudendo questa parentesi dico l'ultima cosa sul referendum siamo in tempo lo stiamo facendo in questi giorni in diversi luoghi ed è bene che sia così
A modificare un tratto caratterizzante l'inizio di questa campagna referendaria
Che si è
Impostata impostata come una sorta di diffusione apologetica delle ragioni del sì
I dibattiti a cui ho avuto modo di partecipare o di cui ho sentito in cui tutti quanti sanno Lear esprimere la Regione del sì sono dibattiti poco interessanti per i cittadini e che non favoriscono la partecipazione
Ce ne vogliamo che la riforma costituzionale sia effettivamente condivisa
E se vogliamo che il momento del referendum confermativo sia effettivamente un momento di crescita culturale e politica
Nel nostro Paese bisogna che noi riusciamo a costruire dei momenti in cui entriamo nel merito mettendo a confronto le ragioni diversi
E le ragioni del no sia per offrire un servizio informativo vero ai cittadini sia per evitare
Per l'appunto
Che chi nel nostro partito sostiene raggio diversi e qual è il non pochissimi che nel nostro partito sostengo da ragioni del no
Si trovino dopo questo referendum a dovere ricostruire un percorso politico sulle macerie del partito del no
Ecco Carbone giudice ha messo molta carne al fuoco ha detto comunque che sono molto
Nodi irrisolti nel partito che poi andranno affrontati
In pratica su questa riforma costituzionale alcuni tensioni si stanno scaricando quindi
Ti chiedo
Cioè se c'è il rischio che su questo terreno minato si scarichino le tensioni del partito
Grazie io mi auguro vivamente che non sia così
Mi auguro e qui riprendo le parole Di Matteo Fini
Nel primo intervento mi auguro che
Che convintamente all'interno del nostro partito ci sia
Il sì referendum e vorrei però
Leggerti una cosa per rafforzare quello che dicevo
Vi leggo queste parole poi vi dico chi le ha scritte in che anno eravamo
Dirigente politico che sta facendo l'intervista a certo punto dell'intervista dice è ora di affrontare il problema delle riforme costituzionali
Basta con questo assunto bicameralismo perfetto unico nel mondo e causa dei ritardi
Basta con mille parlamentari quante ne alla Cina ma loro sono un miliardo e trecento milioni
Più penetranti poteri di controllo del Parlamento federalismo istituzionalizzato trasformando il Senato in Camera delle Regioni e dei poteri locali
Era il mille novecentosettantasette ed era intervista al presidente Nilde Iotti
Chi nel dibattito
Dice che questa riforma costituzionale
Quella come giustamente diceva Sergio prima nata da un dibattito
Forte alla Camera è un dibattito forte al Senato nato da lunghi e forte discussioni all'interno delle nostre Direzione nazionale interno della segreteria retta delle assemblee
Chi dice che questa riforma costituzionale è una riforma costituzionale che stravolge i poteri dello Stato che
Mette a rischio la democrazia
E che non è in linea con la storia della sinistra prima e del centrosinistra dopo nel nostro Paese dice una bugia
Dice una bugia
Perché
Possiamo andare anche più indietro e Meuccio Ruini quando presentò
La Costituzione è uno dei costituenti disse abbiamo fatto uno straordinario lavoro ma abbiamo lasciato risolto il problema del bicameralismo perfetto e potremmo arrivare fino alla tesi quattro dell'Ulivo del mio centonovantasei
In cui si diceva eliminiamo il bicameralismo perfetto siamo l'unico Paese al mondo che ha mille parlamentari siamo l'unico Paese al mondo che ha due Camere che fanno lo stesso lavoro
Ecco quindi io tornando alla domanda originaria
Ed è giusto discutere
è giusto discutere perché noi abbiamo la democrazia nel nostro DNA e di questo dobbiamo esserne fieri e orgogliosi mentre altri prendono ordini da un computer della Casaleggio associati noi discutiamo
Pubblicamente siamo quelli che facciamo le nostre direzioni di screening non abbiamo paura di far vedere le nostre discussioni e nostre discussioni ci portano a cambiare spesso anche idea perché è giusto che sia così
Ci porterà a migliorare i provvedimenti che scriviamo
Però poi bisogna arrivare un punto in cui
Con profonda onestà intellettuale
Bisogna arrivare a riconoscere che un partito una comunità di persone
è una comunità vive di regole e le regole vanno rispettate perché se io discuto e voto per sei volte questa riforma costituzionale se lo discuto nel merito di questa riforma negli organi del mio partito
Onestamente vedere dei colleghi parlamentari e degli amici senatori che sottoscrivono il Comitato per il no dopo aver votato con la riforma
A me lascia l'amarezza in bocca
Rapido ed incisivo
Poi si
Sentiamo
Quindi biossido carbone parlare di amarezza abbiamo scritto Lo Giudice dire che ci sono comunque i nodi irrisolti nel partito
Entriamo più nel merito del partito hai fatto anche un appello a sciogliere le correnti recentemente no ecco l'impressione che sia del PD che sia un partito dove all'interno c'è un po'di tutto un po'ricco avvolte ricordava che erano grazie che si annuncia senza
Fare riferimenti lontane nel passato ecco in cui c'è anche una certa divaricazione tra cosiddetta minoranza e maggioranza
Su molti temi si è divisi su tutto ecco qual è lo stato di salute del partito
Guarda io io insomma non noi siamo appunto un grande partito e quindi è normale che ci sia il pluralismo e che ci siano posizioni differenti io credo che però insomma noi ogni tanto andiamo oltre
Nel senso che in una grande famiglia come la nostra il punto non è il pluralismo è intorno a cosa lo si costruisce cioè se l'articolazione si fa intorno a delle idee
Ha delle visioni a dei progetti politici va bene
è naturale persino benefico il pensiero unico sarebbe drammatico in un partito che si chiama democratico
Cosa diversa esse quel pluralismo si organizza verticalmente in filiere di potere cioè dal parlamentare consigliere di municipio magari intorno alla somma delle preferenze si costruisce la corrente e Aimi molto spesso nel nostro partito succede questo
Ai componenti che si organismo fra enti che si organizzano intorno a un cognome di un leader non ha un'idea o una visione
E questo rischia di diventare pericoloso io penso che noi dovremmo cercare di funzionare in modo diverso dietro fatto una provocazione qualche
Un mese fa prima dell'estate dicendo uno dei problemi che noi abbiamo
Parere che il modo in cui funzioniamo cioè ognuno di noi da
Il Presidente del partito al Segretario disdette dell'ultimo circolo del nostro Paese
Passa il novanta per cento del suo tempo occuparsi di comporre le divisioni interne sì
Diciamo è uno caratterialmente portata questo se non li alimenta che partecipa alla costruzione di divisioni interne questa è la nostra vita di dirigenti politici sfido qualunque dirigente appunto
Nazionali e locali a dire che non è così è questo noi facciamo questo per il novanta per cento del nostro tempo il restante dieci per cento lo dedichiamo a fare quello che dovremmo fare cioè convincere quelli che stanno fuori dal Partito Democratico
Parlare con i cittadini gli elettori e magari convincere avvenire nel PD quelli che ancora non ci stanno
Ora è irrealistico pensare che la prima parte non esista più cioè un pezzo del lavoro della politica però forse andrebbe invertita la percentuale cioè noi avremmo bisogno di un partito che dedica il dieci quindici venti per cento del tempo
All'organizzazione la propria discussione interna ma che poi
Nell'ottanta per cento del suo tempo si occupa
Di conquistare consenso nel Paese di fare battaglie di di interloquire con quello che c'è nella società oggi noi non siamo questi
E in parte non lo siamo perché diciamo questo
Rigida
Regimentazione in concorrenti
In qualche modo produce inevitabilmente questo meccanismo io sono Presidente del Partito Democratico sono anche un capo corrente mi autodenuncia ha detto l'ha sciolto se il senso facciamolo tutti
Cerchiamo di capire se rinunciando a questo modo di funzionare possiamo costruire un partito diverso ce ne fosse uno dei leader del Partito Democratico ha detto d'accordo o è un ragionamento sensato nessuno
Perché alla fine questo è anche un meccanismo comodo perché garantisce i destini individuali perché
Garantisce quella filiera che ti consente di tornare in Parlamento in Consiglio regionale in Consiglio comunale
Magari sembra comodo ma alla fine è un meccanismo che può portare alla distruzione di un partito
Allora io credo che ne dovremmo su questo avere un po'più di coraggio metterci in gioco accettare l'idea che si può costruire un modello differente discutiamo quale e poi anche cercare però nella nostra discussione direttore recuperare
Paio dei un po'di garbo nel senso che
è naturale che ci sia una dialettica maggioranza e minoranza
Ci sta
Io trovo però che a volte da una parte e dall'altra si passi il segno cioè io ho passato l'estate a legge dei interviste dei leader di alcuni leader del mio partito che sui giornali cioè non nelle loro riunioni
Discutevano di quale fosse la strategia migliore per cacciare Renzi cioè il segretario del loro partito
Ora io sono abituato che
A un mondo diverso in cui i miei compagni di partito sui giornali fanno interviste per capire qual è la strategia migliore per battere Grillo e Salvini
Non per cacciare il segretario del loro partito perché questa dovrebbe essere la fisiologia ora arriva il congresso a congresso che raggio
Io ho votato Cuperlo all'ultimo congresso otto dicembre vincere anzi il dieci dicembre faccio intervista all'Unità in cui
Dico
Renzi non è un barbaro che ha saccheggiato le nostre città è il segretario del nostro partito perché così hanno scelto gli elettori del Partito Democratico e gli scritti del Partito Democratico quindi da questo momento diventa il mio segretario
Perché a me altri
Avevano in una fase precedente insegnato che quando finisce un congresso il buon dirigente politico di partito lavora all'unità del partito non all'unità della minoranza e della maggioranza del partito
In realtà non funzioniamo più così perché c'è persino una rendita di posizione nell'essere minoranza nell'essere maggioranza e quindi il giorno dopo del Congresso tu hai l'interesse a mantenere quelle divisioni
Perché tutto sommato ne trae spazio sui giornali in televisione la dialettica e quindi anche capacità di
Costruire un pezzettino di consenso nel partito nel Paese
E no anche questo è sbagliato cioè l'idea che quando si costruisce Celli
Il pluralismo serve per trovare una sintesi tra di noi
E Sergio faceva contava che mi fa piacere che lo faccia lui come quella riforma costituzionale è cambiata nel corso della discussione
Perché il testo iniziale governa un testo diverso da quello che ne abbiamo parlato in ultima lettura oggettivamente perché abbiamo discusso tra di noi
Abbiamo discusso con gli altri perché poi servivano i numeri in Parlamento per approvarla non siamo autosufficienti e questo ha prodotto le modifiche sufficienti insufficiente però abbiamo discusso ci siamo ascoltati certo
Non tutto approvo
Arrivato al punto di sintesi da convincere proprio chiunque però sia discusso ed è stato così su tanti passaggi decisivi
Il gioco Sacchi io fui protagonista di del del
Tanto ormai in prescrizione perché la la passata cioè prima della direzione soggiorno Satta che doveva essere uno dei momenti più laceranti nelle previsioni ci vedemmo a pranzo vicino al Nazareno io la setta Chiani Guerini e speranza
Cercando di trovare un accordo
Trovammo un punto di sintesi ragionevole cioè che era
Inserire mantenere l'articolo diciotto per i licenziamenti i disciplinari e discriminatoria un'altra serie di cose io fui spedito a Palazzo Chigi a convincere Renzi a a recepire quell'accordo e un po'faticosamente visto
Diciamo l'uomo riuscì a a diciamo a convincerlo e portammo in direzione un documento che è consentito
Ha una larga parte del Partito Democratico di votare quel testo è un'altra parte di
Non votare contro o astenersi qualcuno comunque avuto
Però anche quella norma fu cambiata espropri in una discussione tra di noi lo stesso è successo sulla legge elettorale
La legge dell'Italia e con iniziale molto diverso dall'Italia con finale io l'avrei fatto ripreso proporzionalista anch'io ho fatto un compromesso nel votare una legge come quella
Per me era dirimente per accettare di votarle ci fosse il premio alla lista non alla coalizione e e il fatto che abbiamo ottenuto quel cambiamento mi ha consentito di vendita meno al mio fastidio per i sistemi per maggioritario a doppio turno ancora peggio
Penso ancora che andrebbe migliorata è cambiata una discussione che abbiamo ho attuato però ne abbiamo discusso e
Badate bene ne abbiamo discusso come diceva Ernesto in streaming alla luce del sole negli organismi dirigenti
Cosa che non facevamo prima nella passata legislatura io ero in segreteria con Pier Luigi Bersani
è una legislatura in cui ne abbiamo deciso di sostenere il Governo molti deciso di
Peggiorare la Costituzione votando il pareggio di bilancio inserendoli in Costituzione
Deciso di andare avanti con il sostegno al governo Monti oltre il lecito fatto una serie di leggi che oggi diciamo essere stato un danno per il Paese
Però che allora difendeva no senza alcuna discussione del livello di quelle che abbiamo fatto se ne discuteva né i caminetti ricorrente
Allora io credo che non è questo ce lo dobbiamo riconoscere tutti insieme è un modello imperfetto sì va migliorato sì però noi in questa legislatura abbiamo discusso tra di noi in modo trasparente nelle sedi proprie di partito
E lo dico perché se no diciamo il tentativo di
Perpetuare in eterno le divisioni nell'ultimo congresso che pregare il congresso successivo fanno un danno
Perché stanno poco a poco minando quel senso di comunità che è la base in un partito cioè non è che noi discutiamo solo oggi
Non è che noi discutiamo solo oggi tra di noi io ricordo almeno per chi viene dall'alta la mia storia PC PDS DS Pd direbbe Berlusconi
Cioè non è che il congresso di Pesaro sia stata una passeggiata chi c'era se lo ricorda abbiamo fatta capocciate in un modo poco diciamo piuttosto violento
Io ero segretario della sezione Mazzini di quel partito
Che era una roccaforte della sinistra interna quel congresso lo vinsi centodue a venticinque ancora me lo ricordo per quanto fu duro
Cioè vinse la mozione Fassino a sorpresa e come Segretario con un risultato molto molto largo dopo una discussione di tre giorni perché allora i congressi o che sono
Un po'all'antica o o una certa nostalgica di quando i congressi erano discussione non solo l'espressione di voto in un'urna o sotto un gazebo però diciamo oggi il mondo è cambiato però furono tre giorni di discussione cento interventi cento su centotrenta votanti tutti volevano parlare
Uno scontro durissimo o Lezzi restavamo insieme a cena dopo il dibattito a prenderci in giro su come erano andate le elezioni ma perché eravamo una comunità
Oggi quel senso di comunità un po'
Almeno in alcune parti d'Italia ma sempre di più sia un po'sgretolato ci sta perdendo e io credo che questo sia responsabilità di
Tutti noi
Soprattutto quando utilizziamo toni e modi del nostro dibattito interno che quella comunità la mettono intenzione vale per rendersi
Che diciamo è diventato Renzi anche grazie a questi eccessi perché la rottamazione resta una brutta parola secondo me
Vale per la minoranza quando raccontare anzi come fosse Berlusconi perché non è così e non è vero
E però o noi recuperiamo quel minimo di senso di esserlo
Del nostro essere comunità e capiamo che ogni volta che diciamo ci passa ci scappa la selezione come si dice a Roma e usiamo un aggettivo al termine sbagliato i né nel più lontano circolo danno e abbiamo dichiarato c'è qualcosa che si rompe oppure non ne usciamo
Allora primo recuperare quel senso di comunità
Secondo cercare di fidarci tra di noi e capire che serve un partito che si occupa non solo di istruire questa eterna discussione tra di noi ma soprattutto di convincere quelli che stanno fuori
Treni comprendere che con tutti i nostri limiti però noi stiamo
Facendo qualcosa di straordinario perché questo Paese era
Distrutto da scelte sbagliate che anche noi abbiamo sostenuto
E oggi diciamo è una cosa diversa certe ci sono i dati dell'Istat che dicono che non cresciamo abbastanza certa ci sono i problemi dell'economia c'è c'è tutto però noi tre anni fa
Andavamo in Europa a dire che l'austerità era giusta oggi abbiamo un Governo che è alla guida del fronte europeo contro le politiche di austerità
Facendo qualcosa io me lo ricordo quando arrivo la lettera e la BCE in Italia
C'è io affascinati Orlando dicemmo che era irricevibile fummo trattati come degli eversori Scalfari via se la nostra espulsione dalla segreteria del Pd grazie a Dio eravamo già un partito messo così male che non è in grado di spendere nemmeno me Fassina nette
Scrivemmo che dovevamo aderire al PSE
Scalfari disse che se il PD avesse dato retta noi non non lo avrebbe mai più votato perché lui non non si poteva riconoscere delle radici socialiste anche il fumo crocifissi ma non solo da da da altri e anche all'interno del nostro partito
Non è che il Segretario di allora fosse felice di quelle le cose che dicevamo noi Bersani andò in campagna elettorale dal Ministro dell'economia della Merkel a dire se vinco io non cambia niente stai tranquilla oggi noi andiamo dalla Merkel a dire deve cambiare tutto perché se no salta l'Europa
Cioè queste sono delle cose che ce le dobbiamo di perché oggi sulle due questioni fondamentale
Cioè la
Il completamento del percorso politico della del Partito democratico con la scelta di aderire al partito socialista che lo colloca nel bipolarismo europeo
E la la
La vera battaglia che dobbiamo compiere contro le politiche di austerità che hanno strozzato d'Europa noi siamo stati in prima fila protagonisti di una svolta questa roba qui non è che l'ha fatta Renzi
L'ha fatta un gruppo dirigente che ha tanti limiti perché diciamo evidentemente se noi guardiamo la foto di gruppo del PD piogge la confrontiamo in quella di cinque anni fa è un altro mondo
è un altro è un'altra foto
E c'è una generazione ma insomma non è tanto il dato anagrafico che conta c'è un gruppo dirigente nuovo che sia misurato
Nella fase più complicata la vita di questo Paese con una sfida enorme io me lo ricordo il giorno dopo le elezioni
Me lo ricordo quando abbiamo perso le elezioni me lo ricordo il giorno dopo i centouno
Quando sparivano tutti e c'erano pochi scemi come me che andavano in tv cercando di spiegare cos'era successo per non lasciare i nostri elettori nostri militanti senza qualcuno che spiegasse perché il leader erano scomparsi
E non parlavamo e non sapevano cosa dico
Nel fuoco di Nesi di battaglia politica difficilissima è emersa una classe dirigente che ci sta provando con i suoi limiti
Che è giusto che venga criticata è giusto che venga stimolata fare di più è giusto che si si organizzi qualcun altro per mandarla casa se ritiene che quello che si fa insufficiente
Però vorrei che almeno si riconoscesse che sulle grandi questioni
Su cui noi abbiamo sbagliato in passato oggi abbiamo messo il timone nella direzione giusta perché questo fa una certa differenza
Marilena Fabbri occorre Fini ha detto bisogna ritrovare un po'il senso di comunità volte scappa la frizione nel partito ecco
Chiedo un commento su queste frasi un po'sullo stato di salute del partito secondo tema c'è bisogno di cambiare qualcosa
Il Segretario Renzi a volte viene accusato di avere trascurato questo partito
Sicuramente
Penso che diverse cose dobbiamo cambiare
E credo che ci sia anche nelle considerazioni che ha fatto il Presidente Orsini insomma
Ed è dato da da quello che poi ci dicono gli elettori nocciole e anche dalla fase di conflittualità diciamo non è che stiamo vivendo
Come partito come gruppo dirigente un rapporto idilliaco con i nostri lettori cioè c'è un rapporto abbastanza dialettico e
Diciamo conflittuale
Insomma conflittuale lo vediamo anche nelle ultime elezioni amministrative la società abbiamo alle spalle però li abbiamo avuto un segnale significativo di scollamento di una parte del nostro elettorato
E quindi credo che quello dimostri un disagio dimostra al disagio e dimostra il fatto che qualcosa dobbiamo cambiare
E dobbiamo cambiare a mio avviso diverse cose e dobbiamo ritrovare la modalità e il modo di
Discutere oppure dialogare comunicare informare meglio con i nostri militanti iscritti ed elettori
Io credo che nonostante viviamo una fase di comunicazione siamo perennemente si sociale Twitter blog Facebook e quant'altro ma in realtà
Non riusciamo però a
Comunicare veramente c'ho l'impressione che questo flusso di parole
Alimenti la conflittualità anziché creare il senso di comunità che richiamava prima
Ora Fini qui dobbiamo interrogarci perché magari le intenzioni sono può essere anche quelle giuste però gli affetti
Non sono quelli che vogliamo
Io credo che è vero che in questi anni si è discusso in direzione
Io non sono nella direzione sono alla Camera dei deputati abbiamo discusso pesantemente in Commissione io sono in Commissione affari costituzionali quindi insomma dove si è discusso di dei temi
Che sono oggi all'ordine del giorno riforma costituzionale tali con mano sono riforma della pubblica amministrazione
E
E quant'altro
Però ho l'impressione che nonostante comunichiamo tanto ci sia un deficit di informazione ho l'impressione che non riusciamo però a comunicare e a condividere
Quella che è la visione cioè qual è la prospettiva
E anche delle riforme che noi abbiamo fatto io trovo un limite nella comunicazione molto spesso abbiamo comunicato le riforme
Come se fossero qualcosa contro qualcuno contro un sistema e non una riforma appena
Migliorare il Paese per innovare il nostro modo di agire per essere più efficaci
Spiegando anche quali erano gli elementi del cambiamento
Perché le riforme determinano comunque in ciascuno di noi o chi ha in coinvolto un cambiamento dello stile di lavoro nello stile di vita ma anche nell'approccio ai problemi
E questo nonostante
Diciamo ciascuno di noi rivendichi il cambiamento e le riforme le rivendica sempre per qualcun altro mai per sé o per il proprio ambito di lavoro mentre noi in questi anni abbiamo agito su diversi fronti
Abbiamo toccato tutte le categorie a me abbiamo messo in fibrillazione il sistema e quello che abbiamo comunicato è stato che
Fossimo sempre contro la categoria alla quale ci tappe rivolgevamo
Quindi non abbiamo creato neanche nei confronti dei cittadini una condivisione anche un richiamo a dire si cambiamo lo facciamo insieme
è vero si sta destabilizzato magari punti di riferimento che abbiamo avuto fino adesso ma ricostruiremo dei punti di riferimento insieme c'è la necessità
Di del lavoro di tutti è che tutti si mettano in discussione quindi credo che
Abbiamo Channel abbiamo comunicato tanto ma non abbiamo creato impatti inviando abbiamo creato condivisione
E questo a mio avviso sia in parte all'interno del nostro partito che all'esterno con i i cittadini
Ed è a mio avviso il motivo uno dei motivi per cui oggi sentiamo una conflittualità
E vediamo che il sulla riforma costituzionale si stanno scaricando
Moltissime di queste diciamo conflitti o comunque tensioni che si sono create nelle varie nelle varie riforme per cui
è molto più facile ovviamente
E coalizzare il no perché nel no ognuno mette la sua di motivazione e chi più di merito sulla riforma chi magari il contrasto perché è stato colpito non sarà la riforma della pubblica amministrazione la riforma delle Province piuttosto che dalla riforma
Peggio batte quindi ognuno magari mette la sua la sua motivazione di contro una politica di governo più difficile quali Zare Sussi perché il sia è puntuale è quella riforma che ti chiedo con i suoi limiti
Con i suoi pro e i suoi i suoi contro ecco io credo che
Quindi dobbiamo ripensare la nostra comunicazione dobbiamo a mio avviso avere dei toni meno violenti meno arroganti
E anche nel momento in cui ci confrontiamo con persone che hanno le idee profondamente diverse dalle nostre
Secondo me non possiamo perdere di vista al fatto che l'altro è comunque portatore delle sue ragioni anche quando tiene un atteggiamento strumentale
E quindi io credo che sia necessario davvero abbassare i toni perché penso anche sembra al fatto che le istituzioni sono il luogo e la politica è il luogo della mediazione dei conflitti è il luogo della mediazione delle idee diverse
Non possiamo trasformarla in un campo di battaglia
Altrimenti vediamo poi quello che che succede anche magari che che stiamo vivendo anche sul tema primarie o dei momenti congressuali prima ostili ricordava
I congressi in passato erano sì un momento di scontro duro ma il giorno dopo nessuno si ricordava più perché aveva votato
Io li ha fatti anch'io diversi di di congressi sicuramente con meno consapevolezza di quello di Dio Fini non del P.C.I. perché sono entrata dopo ma
Dalla PDS DS e quant'altro e
Non mi sono mai riconosciuta in una corrente non mi è stato mai richiesto non sia mai creato il clima di una di un'area o di una corrente
Ma perché sera il reciproco riconoscimento delle diverse posizioni e per i diversi punti di vista e la consapevolezza che la politica e il luogo di mediazione
Per eccellenza e dove la mediazione è una parola positiva perché riconosce le ragioni dell'altro oggi noi invece abbiamo portato in politica il conflitto
E quindi la politica e le istituzioni sono diventati un campo di battaglia dove non si fanno prigionieri o si vince o si perde
Ma non può essere questa l'anima della politica le istituzioni è perdente perdente per tutti e lo stiamo vedendo perché nel momento in cui noi ad ogni elezione registriamo l'aumento dell'astensionismo
è perché stiamo
Abbiamo eccessivamente creato divisione abbiamo creato
Diciamo un non riconoscimento reciproco delle ragioni dall'altro per cui o ci si riconosce al cento per cento o ci si astiene ecco io credo che tutto questo de derivi anche dal fatto che cessi comunicazione
Ma non c'è reciproco ascolto voi condivisione e volontà di contaminarsi a reciprocamente è ovvio che noi più di tanto non possiamo incidere su altre forze politiche
E quindi sugli atteggiamenti sui toni violenti di Salvini anche del Movimento cinque Stelle perché devo dire che
Il Movimento cinque Stelle ha una doppia faccia
Da un lato tiene un linguaggio profondamente violento e dall'altro rivendica invece collaborazione per cui abbastanza
Diciamo ambiguo da questo da questo punto di vista però possiamo agire molto su di noi e quindi riducendo la conflittualità interna credo che sia assolutamente
Necessario e e ritornare a dialogare ecco
Questo giusto intorno così polemico è vero che in Parlamento abbiamo discusso molto però diciamo che ogni spazio di discussione è stato conquistato vecchie diciamo
Era nelle cose no testo Sergio io il senso abbiamo battagliato noi nelle commissioni non è che massive adesso ne parliamo vediamo no cioè
Sì sì sì no sì sì sì anche
Più non faccio parte degli organismi di partito e quindi è su quello diciamo autorevole quanto quanto affermavo Fini e io non posso assolutamente
E esprimere posizioni diverse però in Parlamento ogni posizione è stata conquistata sicuramente con la dialettica diciamo è molto aspro e forte e credo che quello sia l'ambito nel quale assolutamente dopo il partito
Comunque continuare a discutere
Ecco io credo che noi questo ambito dobbiamo riprendere il nostro partito è plurale
Non lo so se sia giusto o sbagliato le correnti credo che sia effettivamente un limite
Come ricordava Fini un limite nel momento in cui è più un'organizzazione gerarchica che non effettivamente uno spazio comune di condivisione di idee
Va detto a mio avviso che secondo me ed uno e l'altro ecco non ma
Non so se si riesce a eliminare del momento in cui comunque ci stiamo trascinando
Diciamo R&S richiamo aree che derivano da comunque la congressi abbastanza diciamo arretrati nel tempo errori ma non so nuovo solamente l'ultime
Dell'ultimo dell'ultimo congresso
Però io credo che anche qui se noi partissimo già da
Uno reciproco riconoscimento
Il due il fatto che chi ha vinto l'ultimo congresso è assolutamente legittimato sia guidare il partito che a guidare il Governo
Ma nell'ambito di questo riconoscimento c'è il fatto che l'apporto che ciascuno può dare di merito è assolutamente può essere positivo per
Migliorare anche l'azione la politica di governo
L'ultimo così lo butto lì io credo che noi dovremmo anche modificare il nostro rapporto con i gruppi i corpi intermedi
Io credo che dovremmo ripensare a come noi ci relazioniamo con le organizzazioni sindacali abbiamo cambiato negli ultimi mesi
Con chi esprime comunque le categorie eccetera che questo non vuol dire che dobbiamo fare il Governo il Parlamento deve fare ciò che
Gli stakeholder diciamo ci dicono ma credo che sia importante e di condividere delle politiche
Con il tessuto sociale anche quando non condividono le nostre stesse ed è corretto
Diciamo ridurre una certa autoreferenzialità
Proprio perché le riforme che stiamo facendo sono importanti stanno cambiando radicalmente il Paese e noi abbiamo bisogno che i cittadini ci aiutano ci aiutino a dare concretezza quelle riforme altrimenti rischiano di rimanere ferme bloccate o comunque con e Setti
Meno significativi di quanto invece gli avevamo gli avevamo pensati
Quindi la comunicazione il come e dove ci approcciamo ritengo che sia assolutamente fondamentale in parte lo abbiamo cambiato nelle ultime settimane credo che dobbiamo essere più convincenti sia all'interno che all'Istat
Giudice richieste dei parlato prima di nodi irrisolti nel partito
Chiedo anch'io
Marilena Fabbri ha parlato di riconoscimento reciproco ritrovare
Un po'armonia così come ai fini documento
Vorrei riprendere un
Cosa che diceva Marilena su cui sente vero sono molto d'accordo con lo diceva sì una volta
Non c'erano le corrette o comunque non era così presenti così invadenti così ingombranti come adesso
Perché c'era comunque una la possibilità
Per chi stava dentro il partito di avere i luoghi in cui è diverso pignoli diverse posizioni potessero trovare un è un luogo di espressione
Oggi purtroppo le così io sono molto d'accordo con quanto prima diceva Matteo Fini già dire sulla necessità
Di
Sgravare il Partito Democratico da questo penso da questa morsa asfissiante della delle del correntismo
Io sono portavoce di un'area del partito che è un po'il contrario di quello
Del modello negativo di cui a Partanna partiva parlava Matteo cioè dire della filiera la cordata verticale Casey costruisce attorno a un ha un nome perché io cordonale che quella
Degli ex Civati anni del Partito Democratico in un'area orizzontale senza leader una Rete che per l'appunto quale lettera se le persone che hanno delle idee e non rappresentare o un un po'di metà casca dall'alto verso il basso
Questo luogo che come dire
Di per sé potrebbe essere un modello positivo rispetto alla necessaria una positiva al nostro ospite abile articolazioni posizioni culturali politiche ritenuto un partito un partito voglia aspirare
Ad essere un paio maggioritario non può che essere un partito plurale al proprio interno che
Tenga lento come Partito Democratico fa culture politiche di per venti posizioni politiche differenti che è bene anche che trovino il luogo di un lavoro di una loro così espressione
Ma
Il punto Hoecke
Che è il punto condivido meno nell'analisi che faceva via Matteo
Non è che
Questo moltiplicarsi di correnti sia la causa del fatto che dev'il nostro partito non c'è un dibattito vero franco aperto e non si riesca a costituire una vera comunità politica
Io credo che noi stiamo andando proprio a consolidare il meccanismo opposto
Cioè a dire che
L'assenza di luoghi di discussione di confronto interni al Partito Democratico produceva un irrigidimento delle correnti che come l'unico luogo in cui
I singoli aderenti iscritti o componenti la direzione prodotta dal Parlamento trovino una loro collocazione
Perché è vero che ne facciamo le direzioni streaming
è però anche che quelle direzioni direzionali nostra direzione Paglione vocale e corposa all'organismo composto tra componenti effettive completi dividono quasi duecento persone non sono effettivamente dei luoghi di decisione
Non sono luoghi di costruzione delle decisioni
è
Anche i livelli più bassi del partito dal circolo all'unione territoriale oggi non sono luoghi di partecipazione alla costruzione delle deliberazioni
Ora non è che ogni riunione di circolo del PD
Può pensare che è un ordine del giorno approvata la vita del Circolo diventi automaticamente una delibera del Sindaco o un'azione del Governo
Ci sono dei luoghi deputati ad assumere delle scelte amministrative o le scelte politiche e Parlamento il Governo che evidentemente si assumono fino in fondo senza vincolo di mandato come dice la nostra Costituzione delle proprie
Verità e non al sono come dire attuatori di decisioni prese dal partito stiamo vedendo cosa sta succedendo al Comune di Roma dove il Movimento cinque stelle con la sua struttura di partito anche se non ha chiamano Partito col suo direttore o pretende imporre le scelte al Sindaco e ai componenti eletti un modello negativo che riguarda ricorda pagine antiche Bouyeri rapporto fra i partiti e l'Amministrazione
Questi dunque dicevo
Non ogni circolo o da ogni comitato di cittadino d'ogni direzione regionale del partito può pensare può pretendere che la propria decisione diventi dopo decisione nazionale o atto amministrativo
Ma
Noi dobbiamo pretendere se vogliamo veramente tenere in piedi un partito dobbiamo pretendere che
Quello che si discute in un circolo di unione territoriale o dalla direzione nazionale
Rappresenti un contributo alla discussione generale un picco di grano
Che però sappiamo che qualcuno prenderà e porterà al livello successivo perché diventi una come dire Farina con cui costruire la pagnotta comune
Invece oggi questo nel nostro partito non c'è e non c'è neanche a livello nazionale perché torno a dire Direzione nazionale è un luogo in cui il segretario fa la sua prolusione iniziale
Dopo si dà sfogo alle opposizioni che lo criticano poi interviene qualcuna la maggioranza che compensa le critiche della
Della minoranza e poi si va tutti a casa è legittimo di sono state assunte comunque in altri luoghi ecco si fa valere una maggioranza congressuale che è però dopo come dire non diventa armonizzazione di posizione diceva bene la mia varierà prima quando parlava della politica come sintesi come mediazione io sono abituato a un partito ho in cui se io non sono d'accordo con le posizioni di maggioranza o luoghi in cui dire come la penso e so che qualcuno in qualche modo si farà carico
Per fatto che la decisione finale tenga in qualche modo anche conto del mio punto di vista oggi questo non sta accadendo più
Nel nostro partito c'è un atteggiamento muscolare per cui le posizioni si misurano in termini di volti come dire prima che la discussione inizi
E non c'è più quindi il luogo della sintesi ora
Il punto non è tanto se noi
Come dire non siamo bravi a gestire un partito come si vede il punto fondamentale per me e capire se siamo d'accordo su quale modello di partito ne vogliamo ottenere
Io non penso certamente
A un partito di vecchio stampo noi ce lo scordiamo oggi il partito come dire leninista di Stam come dire ha costruito sul modello della Chiesa cattolica delle parrocchie o dei
In ogni in ogni angolo di strada
Ce lo scordiamo lo vediamo a Bologna che un luogo in cui partite più radicato in cui sono ancora tante sezioni territoriale ma che nel corso del tempo
E si sono sono state assorbite si sono ridotte
Sono sempre più vuote non è quello il modello che dobbiamo perseguire come dire come l'accanimento terapeutico che guarda al passato io credo che un sei
In merito bisogna dare a Renzi è quello di avere imposto a questo partito un'accelerazione nel senso che la modernizzazione del rinnovamento che era assolutamente necessaria
E penso che tutte ITT le linee che i difetti che questo partito oggi a non sono imputabili a questi giovani Renzis
Ma sono imputabili a degli errori più profondi
A degli errori fatti anche dalla precedente classe dirigente Avellino all'Aula Howard e incapacità di costruire un partito nuovo
O che poi come dire ha lasciato spazio oggi audio di idea di un partito leggero leggerissimo liquido
Fondato basato sul leader o una cosa vorrei dire sul
Sul tema dell'iter
Noi oggi viviamo e inevitabilmente un periodo di maggiore personalizzazione della politica di rafforzamento delle leadership
Ma non in modo molto diverso che è passato alla fine cioè il leader non sono solamente Renzi o Grillo Berlusconi i leader carismatici erano anche Berlinguer Moro Pannella
Il punto quindi non è
Che non sia bene che la politica del nostro partito
Passi anche attraverso la personalizzazione della politica l'incarnazione lotta politica IVA figura autorevole riconoscibile che riesce a parlare alla alla gente il punto è che quegli ideali
Avevano dietro delle comunità politiche solide che discutevano producevano proposta politica e affidavano al loro leader l'attuazione di quella proposta politica
Oggi invece questo processo di costruzione faticosa ma necessaria di deliberazioni condivise di riflessioni ampie di democrazia partecipata oggi non c'è
Allora il problema non è tenere aperti e mille sezioni del partito
Il problema è fare in modo di consegnare anch'segretario del partito ai gruppi parlamentari e i gruppi dirigenti una politica che possa essere
Come dire cogliere quelli che sono i bisogni della popolazione benediceva Marilena quando parlava
Di un la rapporto malato che noi abbiamo oggi con i corpi intermedi con le rappresentanze sociali
Con le rappresentanze di categoria con gli organismi di di categoria con le con le associazioni
Sindacali
Perché noi rischiamo di perdere il contatto
Facendo la tara della rappresentatività effettiva di organizzazioni di categoria dei sindacati che è un tema che esiste
Ma noi se no semplici di tutti usiamo la scorciatoia in onda coltivare il rapporto con i portatori
Di bisogni di interessi di punti di vista
Costruendo la democrazia plebiscitaria del capo che parla al popolo ebbene così facendo condanniamo il Partito Democratico all'insistenza
Ora c'è un dibattito che mi appassiona pochissimo
Che è quello legato al doppio incarico
Del premier segretare il nostro Statuto prevede che non è il segretario del Partito Democratico sempre del Partito Democratico vince le elezioni vada a fare il premier qualcuno dice no non va bene bisogna eliminare questa cosa perché altrimenti nessuno pensa al partito
Io non sono convintissimo che non vada bene
Sono convintissimo che non andrebbe bene il fatto che il segretario del Partito Democratico diventa premier e nel momento in cui diventa premier il Partito Democratico legge un altro Segretario
Perché abbiamo visto già com'è andata quando avevamo un premier espressione del nostro partito è un altro leader in carica
Penso per esempio alla sostituzione del Governo Prodi con i leader dei DS cioè Massimo D'Alema penso per esempio l'India
Toh nel secondo governo Prodi nel momento in cui non abbiamo conferito a Veltroni il ruolo di leader Partito Democratico penso a cosa è successo al letta nel momento in cui Renzi diventato
Segretario del partito quinto non credo che sarebbe la risposta migliore è quella di dire il Segretario a fare il premier e Patitucci in un altro Segretario a me andrebbe bene anche l'attuale modello
Ciò a dire che il Segretario fa il premier rimane Segretario ma Sant'Iddio c'è qualcuno che cura il partito
Noi abbiamo due Lorenzo Guerini e devono serrati hanno sui due vice segretari ciò le persone di altissima caratura politica sub due persone poi che
Saprebbero pelle come fare a gestire un partito
Il punto è che mandato hanno i nostri due vice segretari
Cosa stiamo facendo noi oggi per ri portare il nostro partito con un calzino perché questo dovremmo fare costruire una partecipazione che tenga conto per esempio delle nuove forme di partecipazione noi
Quasi dieci anni fa abbiamo scritto nel nostro Statuto adoprati sono soltanto Udo i referendum fra gli iscritti oggi potremmo utilizzare gli strumenti telematici per
Per avere il posto di quello che pensano i nostri iscritti sulle varie questo non l'abbiamo mai fatto abbiamo neanche definito arriva ad avere i regolamenti necessari
A attivare referendum interni insomma c'è un grande lavoro da fare per ricostruire una comunità politica se noi vogliamo veramente poi essere pronti ad accettare quella sfida di un rafforzamento a tutti i livelli
Della governabilità dell'Esecutivo dell'efficacia delle decisioni perché rafforzamento della governabilità rafforzamento degli esecutivi rafforzamento dell'efficacia delle decisioni
Ho
Si perseguono sacrificando la rappresentanza la democrazia la partecipazione e questo modello che sinceramente non mi piace
Oppure trovano alimento in una
Rafforzamento della democrazia della rappresentanza e la partecipazione e questo io credo che sia
La sfida che il Partito Democratico di fronte
Carbone c'è un grande lavoro da fare per
C'è un grande lavoro da fare per ricostruire questo partito bisogna riportarlo comunque al seno
Ma secondo me il partito
Il partito ricostruito certamente cose vanno modificate però vorrei
Rispetto agli interventi che mi hanno preceduto vorrei chiarire un po'di cosa perché se no se non erro non facciamo un'opera buona innanzitutto per noi
Noi siamo il partito politico più grande d'Europa
Noi siamo l'unico partito italiano che fai congressi
Noi siamo l'unico partito italiano che agli Statuti e li rispetta
Noi siamo l'unico partito italiano che organizzato in modo territoriale noi abbiamo ventuno segreterie regionali abbiamo le segreterie provinciali abbiamo le segreterie cittadine abbiamo le severe comunali
Noi siamo un partito vero
Siamo l'unico partito vero di questo Paese e questo è un dato di fatto punto
Essendo l'unico partito vero i nostri organi sorgano importanti
E in questo mi permetto di dissentire dissentire rispetto a quello che diceva prima Sergio sulla direzione nazionale
La direzione nazionale non è Sergio che
Parla Renzi poi parla la minoranza poi si parla maggioranza poi si si vota e basta è un po'riduttivo così
Partiamo dal presupposto che la Direzione nazionale
è l'espressione della maggioranza del partito
Quindi evidentemente intorno
Che ci sia una maggioranza che fa riferimento al segretario del partito
Ma se tu mi chiedi luogo dove portare le due istanze e la direzione
E quello che dicevi
Norma costituzionale che è cambiata
Rispetto alla prima lettura ma come è cambiata la legge elettorale come è cambiato il job parte come è cambiata la riforma della pubblica amministrazione a cui abbiamo lavorato insieme con Marilena tutti ma
Renzi stesso quando diventa Presidente del Consiglio e si decide il cambio con Enrico letta dove è stata presa quella decisione
è stata votata in direzione nazionale
Cioè io vorrei che
Avessimo un po'più di orgoglio del funzionamento del nostro partito
Perché i luoghi dove discutere i luoghi dove far presenteremo per ragioni ci sono
E io credo che sia
Non solo giusto ma fondamentale ascoltarsi io guarda io ero uno l'acconto un episodio che mi tocca personalmente io ero assolutamente tiepido sulle unioni civili ed ero assolutamente contrario alle specialità DOP insomma
Io ho avuto la fortuna la fortuna perché personalmente credo che sia una fortuna
Di avere miei colleghi di partito miei colleghi alla Camera miei colleghi al Senato che hanno discusso come
Hanno avuto la pazienza di spiegarmi le loro ragioni hanno avuto la pazienza di convincermi e io ti dico che in tre anni di legislatura se ho fatto un voto che mi ha veramente emozionato
Che mi ha fatto venir la pelle d'oca è stato quello sul Ghioni civili e mi è dispiaciuto di aver votato la STET Child
Questo perché e ti ripeto parto se dovessi chiesto cosa ne pensi di due civile stracciare il detto due anni e mezzo fraterna risposto in modo completamente diverso dalla detto le priorità sono altre adesso parliamo di economia adesso parliamo di lavoro sulla strada già dalle detto abbiano mai parlare proprio
E
E queste la ricchezza del nostro partito Sergio market il nostro partito è le nostre diversità e confrontarci
Quotidianamente anche e noi abbiamo i luoghi dove confrontarci lo siamo gli unici che abbiamo questi luoghi confrontarci e poi scegliere perché e qui
Faccio un po'di polemica come Elena Manera è vero che forse abbia sbagliato la comunicazione è vero che forse possiamo fare meglio è vero tutto però perdonami quando io faccio
E ricorda male se per la riforma costituzionale quando io faccio sei voti su quella riforma
Quando ne discuto per due anni e mezzo e dei nostri colleghi che sono seduti accanto a te accanto a me dopo aver votato e aver partecipata modificare con riforma costituzionale
Decidono di sottoscrive il Comitato per il no
Ma perdonami a me va bene tutto ma però qualche domanda sa dovrebbero fare
Quando io
Discuto di gioco staccate quando io arriva a modificare quello che raccontava prima Matteo
E poi mi trovi i miei colleghi in Parlamento che votano contro o si astengono
Va bene anche questo però non non posso oppormi io il problema di chi non rispetta le regole di democrazia perché democrazia vuole che se siamo in cinque persone e tre
Decide una cosa gli altri due si adeguano
Non è che disciplina di partito questa non è disciplina di partito queste sono basilari regole di democrazia di una comunità quindi
è giusto che nel Partito Democratico qualcosa debba cambiare è giusto che qualcosa debba essere rivisto io aggiungo forse più a livello locale regionale che a livello nazionale però
Viva Dio un minimo di orgoglio un minimo di
Voler bene a qualcosa che solo noi abbiamo e nessun altro
Il mio auspicio e che
Possa migliorare questo in primis fra di noi perché se noi poi trasmettiamo a livello locale un'idea non del tutto corretta di quello che avviene nelle nostre discussioni
Non solo interno del partito e
Perché
è vero c'è la direzione ma poi
In tutti questi passaggi dalla legge elettorale il gioco sax riforme costituzionali riforma sulla giustizia
Unioni civili sono stati tanti passaggi anche l'intero dei gruppi parlamentari
Noi avevamo una norma puntualmente ci riunivamo Ostuni una sola Camera al Senato o spesso insieme esiti e si discuteva si trovava un punto d'incontro
E però una volta Berradi punto d'incontro quello deve essere
Io
Anch'io non amo questi tali comma
Io ho preferito il vecchio Eataly COMU addirittura la penso come Sergio per me è un maggioritario secco elettorale il migliore
Però siamo arrivati a questa legge elettorale dopo tante discussioni dopo dieci anni che tutti lo chiamavano porcellum
Chi si inventava il sistema spagnolo che il sistema tedesco che il sistema portoghese che sembra greco non sarà mai a cambiare nulla
Cavolo noi l'abbiamo fatto
Non è quello che piace a tutti al cento per cento sicuramente
Siamo quattrocento fa deputati e senatori siamo centinaia di migliaia di iscritti e normale se non ci sia per fortuna un pensiero unico su questo però una volta che raggiungiamo l'accordo una volta che
L'arte
Della politica di porta
Raggiungere un compromesso che una parola bellissima però raggiunto quel compromesso bisogna rispettarlo
Non si può leggere sui giornali settimane sul settimane su come far fuori segretario del partito su come cambiare questa legge elettorale su come utilizzare questo o quell'altro riforma
Per
Mandar via l'usurpatore
Perché non dimentichiamo che qualcuno ha definito Renzi un usurpatore
E per quanto riguarda è un'offesa attenti non so a chi ha votato Renzi è un'offesa tutti gli iscritti del Partito Democratico perché vi ripeto noi siamo l'unico partito che fa i congressi
L'unico partito che alla democrazia interna nel nostro DNA e la nostra storia che lo dice
Non è una cosa nata due anni fa e la storia dei due partiti fondatori del Partito Democratico
Ecco il tempo a nostra disposizione penso che sia finito quindi deve che possiamo concludere qua ringrazio gli ospiti ringrazio agli spettatori queste datori che avete partecipato fino ad ora grazie a tutti buona serata