Quale Europa per il XXI Secolo?

Buonasera a tutti
Iniziamo
Questo primo incontro
Dal titolo
Abbastanza
Impegnativo
Quale Europa nel ventunesimo secolo
Ora l'obiettivo di questo quest'incontro
Che innanzitutto quella di cercare di comprendere che cosa stia accadendo in Europa
E che cosa stia accadendo all'Europa come istituzione
Quali trasformazioni sono in atto sul piano economico sul piano politico sul piano sociale e sul piano culturale
Abbiamo
Invitato
Persone che età da tempo si interrogano su questo
Su questo difficile e al tempo stesso per noi
Importantissimo tema
E
Non è un caso che il gruppo del Partito Democratico insieme al
Al partito è annullata
Responsabile del dipartimento formazione Andrea De Maria abbia pensato proprio di avviare questo questo ciclo riflettendo appunto sull'Europa
Io darei
Subito la parola capogruppo Ettore Rosato per
Prima primissimo intervento e poi
A seguire il responsabile della formazione del partito Andreina
Grazie Andrea il mio sarà invece un solo un breve saluto perché credo che siamo tutti interessati qui
Ad ascoltare i nostri relatori poi in particolare il ministro che ringrazio grazie Paolo perché queste giornate sono molto intense il fatto di aver Trovato del tempo per ragionare con noi su questi temi per noi è importante aiuta in una fase
Molto delicata così come ringrazio Roberto quartieri a cui peraltro dobbiamo riconoscenza per il lavoro che svolge prezioso
In sede di commi sia in sede di Parlamento europeo Preside ma una Commissione dedicata lo sappiamo tutti che ha dato un grande contributo anche nella definizione di partite perno irrilevanti
Con quella del gestione
Del del del Bilancio
Dell'Unione europea ma anche in particolare sulla flessibilità che noi abbiamo
Chiesto una delle
Questioni che stanno al centro del nostro dibattito politico del dibattito politico dell'Europa così come ringrazio Lucio Caracciolo che ci accompagna spesso nei nostri lavori peraltro
Credo che insomma almeno per me la sua rivista un punto di riferimento di vista se che
Che dirige è un punto di riferimento di lettura sempre attenta a Kuta di quello che accade nel mondo e quindi
Il suo contributo qui è un contributo
è un contributo prezioso anche su temi su cui recentemente proprio avete fatto un
Un numero dedicato e mi sembra che
Sia un
Sia uno spunto per di riflessione per noi lo ringrazio anche Marina Sereni che qui
Ci porta il suo contributo non istituzionale di presidente vicepresidente della Camera la quello di persona corpo insomma inquilini temi della politica estera che ha sempre le sempre vissuti consentitemi anche di ringraziare andrebbe Maria e Andrea Giorgis che hanno voluto questa iniziativa fa parte di un pacchetto di cose che il gruppo
Sta sta facendo e che sono particolarmente utili io credo anche per l'incrocio delle attività del partito del gruppo con quello che accade fuori delle nostre aule ed i nostri monti e quindi molte grazie
La mia la mia è il mio saluto vuole essere una così una anche una domanda una riflessione molto breve
Su quello che sta succedendo in Europa sì quando qualcuno mi dice ma su che cosa siete preoccupati sulla politica interna sull'accordo sulle soglie rapporti sul
Finanza pubblica sull'immigrazione la nostra la mia prima preoccupazione sempre dove sta andando l'Europa il più grande investimento politico degli ultimi cinquant'anni quello su cui abbiamo
Fondato anche molto della nostra
Della nostra visione delle delle delle cose su cui delle energie che abbiamo preposto che hanno riposto i nostri Governi quel particolare centro il centro sinistra in questi anni ma su cui a hanno anche estinto hanno investito i Paesi fondatori dell'Unione europea pensando a una prospettiva di lunga durata invece oggi ci troviamo di fronte
A
Steccati muri muri che sono fisici ma anche
Muri che sono
Per dal punto di vista politico molto preoccupanti spesso ormai lo vediamo nelle nelle né le le cose che succedono che i problemi dei Paesi
Sul fronte interno vengono risolte addebitando tutto all'Unione europea e quindi tirando sul muro al Brennero nella campagna elettorale dell'Austria
Ho facendo le cose che abbiamo visto anche in campagna elettorale in Ungheria negli altri Paesi
L'unione delle del dell'ex
Europa dell'est e questo ci spinge a dire qual è il punto di equilibrio che dobbiamo ricostruire qual è il legame che dobbiamo ricostruire tre nostri tre nostri Paesi qual è il il senso di prospettiva che va recuperato perché l'Unione europea va costruita giorno per giorno non è una cosa stabile che possiamo lasciare lì pensavo di aver raggiunto un risultato lo vediamo costantemente
E su questo ci pone anche dei quesiti rispetto delle scelte che non li abbiamo sempre sostenuto e che oggi vanno pensate non ripensate vanno pensate anche alla luce delle cose che accadono
Faccio l'esempio faccio un esempio su una l'allargamento dell'Unione europea possiamo dire che visto i problemi che abbiamo concluso e quindi Paesi dei Balcani su cui che hanno un'enorme aspettativa che hanno visto o dopo la Slovenia anche la Croazia entrare e concluso e quindi la la Serbia
La Bosnia devono lasciare le loro speranze di poter un giorno entrare in Europa e questo naturalmente non riguarda solo questi ma il dibattito con la Turchia
Penso che questi temi qui spingono l'attenzione delle del governo del Ministro essere presenti sempre su questi su questi nostri tavoli di confronto con u un obiettivo che è quello di rafforzare l'Europa sono le cose che noi abbiamo sempre fatto rafforzare l'Unione europea
Mettere sempre più cose in condivisione fare uno sforzo per condividere non solo l'informazione non solo le politiche non solo le risorse ma anche le scelte
Ecco io penso che su questo
Su questa preoccupazione nostra su questo occupazione che ha caratterizzato anche l'impegno del nostro Governo perché noi abbiamo sempre fatto questa scelta qui oggi una riflessione comune inutile farla per vedere quali sono
Gli anche i tasti
Quali sono gli elementi
Su cui lavorare con una
Un'intesa che deve essere più ampia io dico anche in campo politico nel campo socialista
Dove purtroppo vediamo che anche nella stessa famiglia socialista tante divisioni perché tante scelte sono
Tra noi contrastati perché poi governi socialisti che fanno scelte che noi non condividiamo intorno a noi ne vediamo parecchi ecco io penso che su questo tema che noi oggi
Introduciamo che vogliamo approfondire ce una grande riflessione che riguarda proprio il futuro del nostro Paese non riguarda solo il futuro dell'Europa perché noi qui
Siamo un pezzo dell'Europa l'abbiamo fatto per scelta in maniera molto forte e vedere che la nostra casa
Per qualche volta a dei cedimenti ecco penso che sia una fonte di preoccupazione forte per tutti noi quindi buon lavoro grazie grazie per essere qui particolare ripeto a Paolo io mi sposto anche per dare spazio agli altri e agli altri relatori
Ascolto volentieri quelle sono l'evoluzione di questo dibattito grazie
Signora si era a tutti occhio davvero voglio fare un saluto molto molto rapido
Anche so per presentare un po'il lavoro che stiamo facendo con Andrea Giorgis
Voi sapete che da un certo tempo insomma il PD nazionale si è dotato di nuovo di un Dipartimento formazione politica
Siamo abbiamo promosso diverse iniziative l'ultima è stata quella di classe democratiche somme un saluto particolare lo voglio fare
Le ragazze e ragazzi classe democratica anche stasera sono qui
Molto numerose che ringrazio per la presenza
Nella nostra attività formativa già avevamo avuto diverse iniziative
Promossa insieme al Gruppo della Camera come anche al gruppo al Senato una collaborazione
Però adesso anche il gruppo si è della Camera si è dotato di una
Responsabilità e una personalità peraltro di di grandissima qualità e capacità come quella di di Andrea Zorzi si in materia di formazione e quindi con André abbiamo subito pensato insomma di costruire un pacchetto di iniziative gruppo dipartimento del partito di sul sui temi della formazione insomma
Questa di stasera è la prima
Tanto per diciamo non
Non farci mancare nulla diciamo così martedì prossimo ce n'è un'altra il dieci maggio perché sono abbiamo voluto a collocare anche nei giorni della dell'anniversario della morte di Aldo Moro come sapete il nove maggio
Ed è appunto dedicata anche risultati del lavoro della Commissione more quindi sarà anche un'occasione
Credo interessante per fare il punto su su questo tema appunto ne discuteremo in quell'occasione più in generale abbiamo pensato di costruire questo progetto formativo comune
Questo progetto l'abbiamo
Sostanzialmente fin da subito insomma immaginato tenendo insieme i colleghi parlamentari colleghi deputati del gruppo del PD con dirigenti militanti persone
Che lavorano con premi democratico che abbiano voglia di partecipare ai nostri sappia formative anche stasera ci sono molti che non non svolgono funzioni
Da parlamentari ma appunto sono oltre vago appunti ragazzi classe temi sono dirigenti
Prima di tutto sul territorio del Partito Democratico persone che seguono anche nella nostra attività la nostra attività di formazione
L'idea di questi incroci e dentro una un modo di intendere l'attività di formazione politica che abbiamo e cioè l'idea di una formazione che prima di tutto vuole contribuire a costruire una classe dirigente diffusa il Partito Democratico
Che abbia le conoscenze le consapevole la consapevolezza
Gli strumenti per affrontare le sfide che ogni giorno ci ci troviamo ci troviamo di fronte e l'idea di farlo incrociando diversi livelli e a quel livello appunto dal livello parlamentare
La Camera vive da chi lavora nella Camera deputati a tutti i livelli istituzionali politici in cui
Si svolge l'iniziativa il lavoro del Partito
Democratico
Quando abbiamo pensato quest'ultima cosa che voglio dire e a che cosa indicare la prima la prima al primo appuntamento comune non a caso abbiamo scelto Polo delle politiche europee co che per le ragioni che spiegavo molto bene anche adesso Ettore
Questa forse è veramente la grande priorità che ci troviamo ad affrontare insomma rispetto all'iniziativa del Governo del Parlamento del nostro Gruppo al Parlamento europeo
E poi anche rispetto alle ricadute che la dimensione europea tutti i livelli istituzionali tutti i livelli di vita del nostro Paese del nord e dell'attività del primo democratico e quindi abbiamo non a caso ho scelto questo tema anch'io voglio ringraziare i relatori per la loro disponibilità punto e con con la sera questa sera non a caso diciamo cominciando a parlare di Europa appunto vogliamo dare vita a una serie di appuntamenti
Pensiamo possono essere appunto di grande qualità sicuramente come come sicuramente questo
Aggiungo che so voglio fare un ringraziamento particolare Radio Radicale questa stiamo seguendo tutti i nostri lavori e poi insomma come sempre la nostra attività formativa sul sito del partito e credo anche sul sito del gruppo insomma
Tutti i video di questa di queste elezioni saranno disponibili a tutti norma abbiamo costruito anche un piccolo archivio insomma
Video delle nostre delle nostre attività di formazione che
Credo possa essere una possa essere anche uno strumento utile di lavoro ma sto ha detto questo vuole avere a tutti grazie alle persone che sono presenti e
Poi sarà Andrea concludere a condurre la serata io vado vicino Ettore
Abbiamo
Che cosa sta dunque accadendo in Europa e che cosa sta accadendo all'Europa
L'Europa come istituzione all'Unione europea
Editoriale dell'ultimo numero di GMES inizia così
Uno spettro si aggira per l'Europa lo spettro dell'unione europea
Settant'anni dopo il suo primo concepimento queste ingegnosa macchina barocca pare ripercorre il destino del Sacro Romano Impero di nazione germanica dopo la pace di Westfalia
Ne resta il corpo no l'anima
Ma non è alle viste nessun Napoleone pronto a decretarne la fine per un filmato
L'inerzia di una costruzione tanto complessa da sopravvivere investiti fantasma all'esaurimento della sua ragione originaria
E soprattutto la carenza di leadership politiche in grado di proporre un'alternativa autorizzato a pronosticare che il certificato di morte dell'impresa comunitaria non sia per domani
L'Unione europea non finirà con un venga ma la luce del crepuscolo arriverei tratti del paradigma europeista celati nel fulgore autocelebrativo della sua trascorse età dell'oro ovvero dei tabù
Giacché a quel tempo specie in Italia bastava pronunciare la parola Europa per bloccare ogni pensiero critico su di essa
Eravamo presi per incanta mento
Si è dunque rotto l'incantesimo
Ciò però professor Caracciolo non potrebbe anche costituire la premessa
Per rilanciare il progetto europeo in una prospettiva meno funzionali vista emendi antistante
Meno dissidente cioè nei confronti dei popoli e soprattutto
Meno permeata di ideologia pratica neoliberiste
Tocca a lei professore
Intanto grazie di cuore per questo invito
Il titolo
Di questo incontro con l'Europa del ventunesimo secolo
Mi fa venire in mente
Un incontro che si svolse
Il dodici maggio del due mila all'università un posto di Berlino
Quando il ministro degli esteri tuo collega tedesco Joschka Fischer parliamo di parecchio tempo fa si presentò
In scarpe da ginnastica davanti agli studenti per pronunciare un discorso dal titolo la finalità dell'Unione europea
Spiego di essersi messo in tenuta tardo sessantottina perché il tema era
Non trattabile dal Ministro degli esteri e quindi doveva in qualche modo autonomia universitaria
E presentarsi come cittadino semplice e questo credo che ci dica molto
Su quello che Stato e in parte rimane il problema della costruzione europea per dirla con un commissario francese l'Europa è stata fatta per gli europei non con gli europei
Un modo piuttosto elegante per dire che è stata fatta senza gli europei
Ora quel meccanismo che ha funzionato brillantemente per i suoi primi decenni di vita evidentemente entrato in una fase critica
Che non vuol dire a mio avviso che l'Unione europea sia sull'orlo della scomparsa vuol dire qualcosa di peggio
L'Unione europea si sta svuotando di senso
Invece che produrre integrazione produce disintegrazione tu spingi quel bottone che immaginabili avrebbe prodotto una maggiore integrazione io tieni dei risultati che tendenzialmente virano nel senso opposto
Quali sono le ragioni di fondo e soprattutto che cosa possiamo fare per invertire questa tendenza perché questa legge non credo che sia una discussione accademica cui ci stiamo giocando il nostro futuro forse ci sono dei paesi anzi sicuramente ci sono dei paesi
E dei popoli dei leader che in Europa pensano che il loro Paese il loro popolo possa serenamente sopravvivere
Al
Allo svuotamento di senso dell'Unione europea per un Paese come il nostro credo che sarebbe letale e quindi io credo compito di tutti
Ragionare
Su come invertire questa tendenza
Un paio di considerazioni di fondo che poi entrerò brevemente nel merito di alcune crisi che ci toccano molto da vicino in questa fase
Un famoso scienziato della politica Peter Meier scomparso recentemente di cui sta per essere pubblicato in italiano il suo saggio fondamentale che si chiama governare il vuoto lo svuotamento delle democrazie occidentali
Definisce così l'Unione europea
L'Unione europea non deve essere vista come qualcosa di eccezionale un sui generis
Ma piuttosto con un sistema politico costruito dei leader politici nazionali quale sfera protetta in cui le scelte politiche possono evadere i vincoli imposti dalla democrazia rappresentativa
Io credo che la rappresentazione plastica di questa idea dell'Unione europea come area protetta siano le maratone notturne del Consiglio europeo quelle che cominciano con l'aperitivo finiscono con il cappuccino dell'alba
E che quando vanno bene tamponavano di crisi
Ma che certamente non producono mai almeno a mia conoscenza delle strategie comuni di lungo periodo che sono quelli che ci mancano appunto un dibattito aperto
Sulle finalità
Di questa struttura sulla quale abbiamo tanto investito
Ci sono dei dati che non ripeterò ma se ne prendiamo semplicemente l'eurobarometro vediamo che in ventuno Paesi su ventisette dell'opinione pubblica tende ad avere un'opinione negativa dell'Unione europea
Secondo una recente indagine Ilvo Diamanti il nostro Paese sarebbe addirittura più scettico della Gran Bretagna che per un Paese come il nostro evidentemente abbastanza nuovo e forse anche difficilmente spiegabile esiste quindi un problema
Di immagine che poi diventa politicamente un problema di legittimazione
E cioè
Nel momento in cui
Il meccanismo non produce più integrazione scattano dei riflessi nazionali i leader nazionali che
Ragionevolmente devono
Trovare un consenso su base nazionale considerano le rispettive opinioni pubbliche e scoprono che i loro interessi sono difficilmente componibili con quelli degli associati
Questo meccanismo l'abbiamo visto all'opera nelle crisi strutturali che hanno investito l'Unione europea negli ultimi cinque sei anni nessuna delle quali è stata risolta cito il governo dell'euro zona
Che abbiamo soprattutto grazie a Mario Draghi parte tamponato ma certamente non risotto
La crisi con la Russia
Che forse abbiamo un po'perso di vista negli ultimi tempi ma che a mio avviso è una crisi grave di medio lungo periodo che non potrà essere facilmente risolta ma che è estremamente pericolosa c'è bisogno di spiegarmi perché
Il terrorismo che tutto sommato fra le crisi che ho citato né fare quella minore
E
Quella più significativa dal punto di vista dell'Europa
Riguarda appunto invece le migrazioni
A queste quattro crisi
Speriamo che non si aggiunga
Ma nessuno può dire adesso una quinta crisi di carattere strutturale che potrebbe essere il Braxton labbra exit strategy
Vorrei soffermarmi in particolare
Sugli effetti di queste crisi sull'edificio europeo
Gli effetti di queste crisi provocano non tanto da disintegrazione quanto l'aggregazione di Gruppi interni all'Unione europea i quali trovano ritrovano
Anche su base di antiche rappresentazioni del proprio compito storico del proprio carattere nazionale degli interessi in comune che sono
Oppositività rispetto a quelli di altri Paesi vogliamo pensare per esempio quello che è l'atteggiamento dei Paesi
Baltici e dell'Est nei confronti della Russia che certamente non è l'atteggiamento italiano questi stessi Paesi spesso si ritrovano su una linea comune
Per farlo divise grande non solo per quanto riguarda la questione migratoria
O pensiamo fa quello che
è lo spazio
Economico tedesco diciamo tutta la catena del valore dell'economia tedesca che fra l'altro a
Un riflesso immediato anche sul sistema italiano visto che ne comprende la metà ma ne esclude l'altra metà
In sostanza dentro lo spazio dell'Unione europea si formano si dispone si riformano
Delle costellazioni
Che potrebbero poi consolidarsi e dar luogo se non formalmente di fatto ma dell'Europa e nell'Europa
Alcuni hanno anche teorizzato addirittura la necessità di questo parlando dell'utilità di creare magari sulla base di cooperazioni rafforzate delle maggiori un minore o minori aggregazioni e integrazioni
Ma non mi pare questo lo spirito di chi affronta le crisi in modo separato in questa fase
Non si ritiene utile creare dentro lo spazio europeo degli spazi maggiormente integrati e coesi per socializzare le rispettive sovranità
Si cercano dentro lo spazio europeo le ragioni e le Risorse
Per tratte mire il massimo di sovranità possibile all'interno del proprio spazio è inutile girarci troppo intorno sappiamo che questo vale
Non solo ma soprattutto per i Paesi dell'est i quali dobbiamo ricordarlo solo in una fase risorgimentale
è molto difficile che un Paese che recupera la sovranità dopo aver la seduta per decenni in parte Hitler in parte a Stalin abbia come prima preoccupazione è quella di ricerca e l'attrice
è evidente che integrando questi Paesi nello spazio comune abbiamo integrato dei Paesi che vivono un tempo storico diverso e quindi non possiamo per rimproverati lì semplicemente fanno quello che sono deputati fare da quelle che sono le condizioni storiche geopolitica di questi Paesi
Però forse quando li abbiamo integrati nel sistema europeo non abbiamo considerato completamente questo aspetto
Ma dicevo la crisi che trovo più preoccupante soprattutto significativo del nostro Stato quella migratoria dove la risposta e rigorosamente per ora
Nazionale nel senso di cercare di scaricare sul vicino al problema
Questo vale fra Inghilterra e Francia chiunque di voi abbia visitato raggiunga dica le
Ce ne sarà reso conto in qualche misura è basso anche tra Francia Italia e la crisi di Ventimiglia in qualche modo ed hanno gestito
Potrebbe valere anche nel momento in cui come tutti speriamo in Libia si riformasse
Un governo responsabile anche fra Italia e Libia nel senso che la Libia potrebbe svolgere
Una funzione di contenimento del fenomeno che per il momento non può svolgere per le ragioni che conosciamo
Ma sul fronte balcanico è inutile parlare perché è stato già detto vi sorgono antichi steccati fili spinati
Ho trovato anche piuttosto significativo dello stato dell'Europa il comportamento della Germania
O meglio della signora Merkel perché tanto da quanto si sa la decisione di settembre di aprire illimitatamente le porte ai siriani è stata una decisione largamente della cancelliera più che te ne corre
Io credo che li abbiano giocato due tipi di considerazioni una di carattere umanitario e culturale conoscendo anche la storia
Personale di Angela Merkel diciamo
Il rapporto
Con la sua vicenda nella DDR e poi un calcolo di tipo banalmente ma concretamente socio economico la Germania in deficit demografico e la Germania ha bisogno di forza lavoro qualificata a basso costo
E come mi disse a suo tempo uno dei Consiglieri la signora mercati interni facciamo entrare ottocento mila duecento mila ce li mettiamo nelle nostre fabbriche seicento mila rimandiamo indietro
Un calcolo forse eccessivamente ragionieristico perché si presenta venendo dalla tragedia siriana sul suolo di un grande Paese industriale
Ma l'aspetto più significativo di questa decisione è stato che è stata presa non solo a quanto pare all'insaputa del suo Governo ma senza nessun tipo di consultazione con i partner europei
Quasi che la Germania potesse decidere una svolta di questo momento nella questione dei migranti come un atto puramente nazionale che non avrebbe avuto riflessi con questi li avesse avuti non sarebbe stato comunque un suo problema
Ecco penso che questo ci debba fare riflettere e mi permette di concludere su quella che secondo me la chiave attuale di questa crisi e anche forse una delle chiavi
Di risalita
Di una idea di Europa soprattutto di una idea di Europa confacente agli interessi italiani
Vedete l'Italia si trova oggi a causa di questa crisi migratoria oggettivamente esprime una posizione di centralità in Europa
Perché improvvisamente i nostri partner del nord che avevano sempre guardato al Mediterraneo con sovrano disinteresse quando non con disprezzo si rendono conto che il loro futuro destino
I popoli e di Nazioni si gioca qui si gioca nel Mediterraneo
Vi invito come immagino abbiate fatto a visitare principali città del nord Europa in questa fase con i loro paesaggi tipicamente magrebini vi renderete conto di che cosa intendo dire
Soprattutto considerando gli effetti politici sui sistemi politici di questi Paesi che sta avendo questa pressione migratoria con l'affermazione di partiti gruppi xenofobi e con la prima volta
Dal mille novecentoquarantacinque un partito alla destra dell'azione di un
Che minaccia di avere un buon risultato elettorale alle prossime elezioni federali
Dicevo la centralità del Mediterraneo ma parlando di centralità del Mediterraneo in quanto Area di
Raccolta dei principali flussi migratori evidentemente parlo di centralità dell'Italia
Dal modo in cui il nostro Paese affronta questa crisi concretamente dipende molto del futuro non solo del nostro Paese ma del resto dell'Europa
Che io credo che
Questa questo ritrovato interesse non spontaneo necessitato ma quindi ancora più importante
Dei paesi del centro del nord dell'Europa verso l'area in cui l'Italia ha una posizione centrale
Possa aprirci intanto ci dia delle responsabilità enormi di cui dobbiamo essere consapevoli ma poi costruirci anche delle opportunità
Perché se noi sapremo gestire in modo umano ed efficiente come possiamo fare e come in parte abbiamo anche dimostrato di saper fare questo problema
La nostra posizione in Europa sotto ogni profilo non ne potrebbe guadagnare e con la nostra posizione in Europa mi potrà guadagnare anche il grado di coesione fra di Paesi europee sotto questo profilo le proposte del Governo italiano
Per una gestione comune di questo fenomeno che come sappiamo non è affatto un'emergenza ma occuperà le vite dei nostri nipoti
Questo proprio queste proposte italiane
Che
A quanto pare qualche accoglienza positiva hanno avuto almeno in alcuni Paesi in ambito in Commissione possono essere un buon
Indicatore di un percorso che dovrebbe
Da una parte
Consentirci di affrontare questa
Pressione migratoria in termini anche positivi perché noi sappiamo che il nostro Paese come tutta l'Europa non va da nessuna parte senza una certa capacità una certa capacità non illimitata
Di integrazione di persone che vengono da fuori e dall'altra parte può servire al nostro Paese anche per ottenere
Un ambito
Come quello europeo scambio negoziale di risorse qualche vantaggio anche su altri tavoli
Quindi questo significa però e qui concludo su un punto che mi pare dolente ma spero di essere smentito dal ministro
E che riguarda la nostra capacità di creare delle alleanze in Europa cioè io credo che in una fase come questo sia assolutamente evitare individuare
I paesi su cui fare riferimento per delle politiche
Di carattere più profondo e soprattutto anche di medio periodo
Per quanto riguarda d'Europa in generale per quanto riguarda anche la crisi mediterranea io credo che non possiamo girare intorno alla necessità
Di ristabilire un rapporto intanto di maggiore
Operazione e poi anche progettazione comune con la Germania
L'idea che ogni tanto sento di emergere anche in questo Paese di creare dei corto circuito intorno alla Germania con dei Paesi mediterranei che con noi in realtà non vogliono collaborare
Che lo vediamo anche per esempio alcuni scenari mediterranei tanto per non fare nomi penso a quello che combinava francese in Libia
Allora
Proprio per questo motivo e anche per altri motivi io credo che
Andare direttamente verso il Paese centrale
In Europa e quindi anche sulla questione mediterranea sia una necessita per questo Paese
Poi naturalmente questo non è affatto sufficienti
Da queste
Quattro crisi noi possiamo uscire solamente insieme dubito che riusciremo rapidamente
Ma se l'Italia non si fa promotrice di proposte concrete come in parte già fatto ma
Io penso che possiamo fare ancora di più soprattutto in intesa con altri Paesi europei
Su queste quattro crisi speriamo non anche sulla crisi del tre SIT credo che qualche prospettiva per ridare un segno positivo ha una macchina che a mio avviso ora funzione in modo negativo ci sono grazie
Insomma il quadro è complicato
Il processo di integrazione europea vive una stagione difficile
Tuttavia
La stagnazione economica con le conseguenti
Disuguaglianze che produce tra i diversi Paesi all'interno di ciascun Paese e la pressione migratoria dall'altra non paiono affrontabili su una scala nazionale
L'Europa le ragioni del progetto europeo Dante difficoltà che abbiamo di fronte sembrano trovare
Una
Diciamo maggiore non mangia ragion d'essere
Impossibile affrontare problemi di questa portata senza
Un protagonismo rinnovata delle istituzioni dell'istruzione europei
Certo un protagonismo rinnovato dell'istituzione europea passa attraverso
Protagonismo altrettanto efficace dei singoli Paesi innanzitutto dell'Italia
Marina Sereni
Grazie Andrea io sono Fanfani costretta dai due Andrea stare qui questa sera non sono un tecnico non mi occupo più quotidianamente di di politica estera e di Europa in particolar modo quindi parlo di politica lo dico subito
Siamo
Diciamo anche con degli studenti della scuola di politica del del Partito Democratico farlo di politica mi servo di alcuni
Elementi che sono stati in parte citati anch'io avevo preso l'eurobarometro due mila quindici ultimo rapporto dell'eurobarometro per vedere che cosa pensano gli italiani dell'Unione europea e il rapporto è compresso da anni non è
Il primo anno che questo
Diciamo questa ricerca ci segnala degli elementi di criticità però sono elementi di criticità non uniformi per esempio
Agli italiani
Hanno una preoccupazione diminuita per quanto riguarda le questioni economiche e l'occupazione hanno invece una preoccupazione più alta
Sul il terrorismo e sulle migrazioni e quindi i cittadini italiani seguono l'evoluzione della vicenda europea la leggo no
E pensano che le sfide più importanti oggi mentre alcuni anni fa erano i temi economici e sociali oggi
Ritengono che le sfide più importanti siano l'immigrazione il terrorismo ci sono alcuni dati negativi per esempio il cinquanta per cento dei cittadini italiani a differenza di molti altri Paesi europei
Non si sente cittadino europeo si sente prima di tutto cittadino italiano e fa fatica a sentirsi cittadino europeo mentre in molti altri Paesi Danimarca cedere altri Paesi è molto più ampia la percentuale dei cittadini che ritengono la loro identità europea prevalente rispetto a quella nazionale
Ci sono
Alcuni risultati degli italiani riconoscono l'Unione europea la libertà di movimento e la pace prima di tutto
Ma per esempio molto alto e anche il il loro giudizio sui programmi di studio offre su quello che concretamente riguarda la vita delle delle famiglie come si informano gli italiani sull'Unione europea principalmente con la televisione
Sanno lo dicono di essere poco informati ma i loro mezzi principale di comunicazione di informazione e la televisione
Perché parto da cui parto da qui perché è un grande partito come il nostro sia per il versante parlamentare sia per il versante partito in senso stretto
Credo si debba fare una domanda e cioè se siamo in grado possiamo influire sul discorso pubblico relativo all'Europa e all'Unione europea
Possiamo vogliamo abbiamo inteso un messaggio che vogliamo mandare agli italiani sull'Unione europea
C'è uno spazio io penso di sì ma perché diciamo sono
Ottimista di professione c'è uno spazio per fare una buona comunicazione politica sull'Unione europea
E questo è il primo tema diciamo che propongo e pongo anche all'attenzione dei dei ragazzi che stanno qua la seconda questione Andrea Giorgis diceva cosa succede in Europa cosa succede all'Europa però cosa succede nel mondo perché se guardiamo bene
L'Europa il trend difficoltà per quattro fattori che sono fondamentalmente esogeni
Uno la globalizzazione l'entrata in campo di soggetti protagonisti straordinariamente grandi che mettono in questione le
Come dire le regole del gioco economico la concorrenza commerciale la concorrenza
Sul piano industriale due la crisi finanziaria che non cominciava all'Europa una crisi finanziaria del due mila sette due mila otto che non comincia dall'Europa che certe dopo destabilizzato euro
E
Mette sotto pressione i conti pubblici europei tre le migrazioni
Quattro i conflitti che sono attorno ai confini dell'Europa e il terrorismo in parte collegate con i conflitti in parte in parte no
Quindi sono quattro fattori adesso io vi dico diciamo molto brutalmente esogeni
Che impattano sull'Europa in maniera
Difficile cioè che mettono in luce in maniera più assoluta una fragilità e una inadeguatezza della costruzione europea
Che certamente preesisteva questi fattori
Esogeni e soprattutto mette in evidenza una cosa avviene in una situazione ordinaria stava diventando insoddisfacente ma tutto sommato tollerabile la breve la prevalenza di una logica intergovernativa rispetto ad una logica comunitaria
Quella prevalenza di una decisione in forma intergovernativa
Piuttosto che informa comunitaria in una situazione ordinaria era insoddisfacente sì ma non era deleteria
Mentre di fronte a quei fattori esogeni così
Pesanti così forti la prevalenza a livello
Europeo di una logica di decisioni una modalità decisionali di tipo intergovernativo naturalmente fa emergere
Prima di tutto le differenze di interessi e di punti di vista nazionali rispetto Alpa dal punto di vista l'interesse
Dell'Unione in quanto tali
Se a questo aggiungiamo che sull'austerità questo collasso
Diciamo Gualtieri che la risposta alla crisi ha avuto
Per tutto il periodo della Commissione Barroso in maniera
Drammatica molto di meno nella con la Commissione in un che ma siamo ancora distanti da quello che ci servirebbe una
Come dire una cifra
Prevalente e anche fortemente prevalente quella delle politiche dell'austerità della disciplina di bilancio che hanno creato indubbiamente degli impatti negativi nell'opinione pubblica e anche dei risultati frustranti no perché diciamo i numeri sono davanti a lui
Se c'è se ci mettiamo questa evidente che la crisi dei migranti Landini fenomeno diciamo la dimensione
Dei migranti
In questo contesto ha provocato e sta provocando un rischio serio di frattura ma ecco io punto politico che vorrei porre questo io non vorrei che noi in Italia essendo stati per molti anni
Euro entusiasti
Per moda diciamo così senza pensarci adesso diventassimo euroscettici
Allo stesso modo
Tanto perché ci dobbiamo in qualche modo uniformare al ad un sentimento diciamo
No che ci circonda ecco io penso che i minori non possiamo accedere noi come Democratici ma noi come italiani non possiamo accedere all'idea che il declino del Progetto europeo sia inevitabile
Intanto perché ci dobbiamo dire che cosa è ancora oggi l'Europa
Certo è chiaro che l'Europa era una cosa prima che la Cina entrasse nel mercato mondiale adesso è un'altra cosa no
Si sono ripresi di ridefinire ridefiniti i numeri diciamo così
Ma ancora oggi l'Europa l'Europa di oggi quindi compresa la Gran Bretagna che è uno dei motivi per cui è importante che la Gran Bretagna ci sia perché l'Europa di oggi è questa roba qui
Cinquecento milioni di cittadini la prima potenza commerciale al mondo la prima per PIL la prima per aiuti allo sviluppo
E tra i primi per potenziare i militari io penso che questa dimensione dell'Europa noi non ce la possiamo far sfuggire
E non possiamo non averla presente anche mentre vediamo i punti di criticità di difficoltà di stanno del progetto europeo anche perché altrimenti noi non capiamo nemmeno perché tante persone vogliono venire in Europa
Io sono stata molto colpito una volta andando c'è un'iniziativa da una ragazza che raccontando
Parlando di migrazione diceva ma noi vogliamo venire in Europa che l'Europa e la terra dei diritti
Ecco io non vorrei che a noi sfuggisse quello che a chi sta fuori non sfugge per niente
Allora sui principi quello che mi preme di dire che ci sono dei nodi aperti irrisolti molto seri molto gravi anche diciamo molto complessi
Ma per ognuno di questi abbiamo la possibilità di scegliere siamo ad un bivio abbiamo la possibilità di scegliere tram una soluzione di rottura una soluzione di unità
Migrazioni la soluzione di rottura far rivivere le frontiere nazionali la soluzione di unità e far vivere le frontiere la frontiera europea
Perché diciamoci la verità noi non enti
Abbiamo già
Come dire
Fondato la frontiera europea non c'abbiamo tutti gli strumenti che consentono di fondare una frontiera nuova frontiera europea andrebbe difesa vigilata
Abbiamo iniziato ora a fare questo progetto a cura insomma da poco a fare questo ragionamento se esistono frontiera europea allora ha senso dire
A chi vuole erigere muri che non possiamo ritornare le frontiere nazionali ma allora la frontiera europea va vigilata difesa protetta
E io penso che noi ha ragione
Caracciolo quando dice possiamo trovare le alleanze per ma allora le alleanze vanno trovate su questo se ci sono una soluzione di rottura e una di unità una disintegrazione una disintegrazione
Noi dobbiamo trovare delle alleanze e personalmente non penso che possiamo scegliere
Tra i tedeschi e i francesi per esempio
Per costruire la soluzione di integrazione
Noi abbiamo presentato una proposta sull'immigrazione e l'abbiamo presentata il sei il sedici
Aprile ma il sei aprile c'era una proposta della Commissione sul tappeto e io non penso che la posizione
Della Commissione la posizione italiana siano molto distanti credo che ci sia lì lo spazio per costruire le alleanze necessari altro esempio crescita e poi
Diciamo vado alla conclusione
L'accordo soubrette sistema
Diciamo su cui non interverrò io perché penso che Paolo avrà diciamo molte possibilmente a dire si fonda però su una distinzione molto netta tra
Euro zona e Europa fuori dall'euro
Vedremo se questa accordo reggerà referendum noi diciamo non solo incrociamo le direttive ci speriamo e ci lavoriamo anche ma intanto quel
Come dire quell'approccio ci dà un suggerimento
E il suggerimento è che si può creare unione più stretta nell'area dell'euro cioè che l'euro zona può essere
Una unione più stretta più integrata
Che possiamo averi più politiche comuni nell'aula nella zona dell'EUR possiamo cominciare a separare appunto
Siccome c'è un'ipotesi di rottura una potente di unità anche qui ipotesi di rottura che si continui a tenere separata la politica finanziaria
De di Draghi dalle politiche economiche
E questa è un'ipotesi di rottura alla fine perché non regge
è insostenibile l'ipotesi di unità e di integrazione che invece accanto alla politica finanziaria della BCE non ci mettiamo delle politiche la politica economica e politica
Del lavoro eccetera le politiche degli investimenti anche qui c'è una proposta italiana
Presentata anche questa febbraio io penso che quella proposta contiene tanti punti positivi anche rispetto alla riforma più complessiva dell'Unione Europea voglio segnalare un punto credo che dobbiamo rassicurare i Paesi del nord Europa sul fatto che non chiediamo una garanzia per i Paesi troppo indebitati come il nostro se non chiediamo necessariamente diciamo di arrivare subito a quello che comunque prima o poi
Ci dovrà essere l'autorizzazione del debito
Però credo che possiamo intanto strappare su un punto risultato e cioè che se vogliamo nell'area euro fare più investimenti più crescita dobbiamo e possiamo avere più risorse proprie dell'Unione
E qui c'è un punto che riguarda che fare una proposta italiana e che può trovare interlocutori alleanze anche tra i Paesi che non hanno esattamente la stessa posizione nostra
Per esempio sul tema della disciplina
Di bilancio
Infine break sito ci dice un'altra cosa che si può cambiare molto cioè il trend è l'accordo sul Brezzi te scusa che si può cambiare molto senza toccare i trattati cioè che scene una flessibilità
Dellas come dire della struttura giuridica non so come dire del quadro giuridico dell'Unione
Chiesta se possiamo se lo abbiamo potuto utilizzare
In quell'accordo fatto per scongiurare l'ipotesi malaugurata dell'uscita dalla Gran Bretagna dall'Unione europea forse lo possiamo utilizzare anche peraltro
Non è necessario modificare i trattati per fare dei cambiamenti ci sono molti cambiamenti che si possono fare
A trattati vigenti diciamo un po'e naturalmente
è chiaro che è auspicabile che ci si arrivi a delle riforme più più complesse e più complessiva però io mi volevo soffermare su questo per dire che cosa che
Stando fermi non diciamo è chiaro che prevale la parte negativa diciamo della dell'analisi
Partendo dalle politiche comuni nella zona euro nell'area euro l'euro zona io credo che si possa preparare il terreno anche per una riforma dell'architettura istituzionale che sia
Avanzata finisco con due considerazioni c'è
Per il contributo di cinque Presidenti c'è il contributo italiano ci sono le iniziative del Parlamento europeo ma qui c'è Roberto Gualtieri che le dirà tra questi contributi del Parlamento europeo visto che c'è già una relazione depositata da Bresso il broker alla Commissione affari costituzionali del Parlamento europeo
Che indica una cosa che riguarda anche noi in questo caso cioè
Il l'esigenza di un maggior coinvolgimento dei Parlamenti
Cioè l'esigenza nell'architettura futura e costruenda diciamo dell'Unione di un ruolo dei Parlamenti sia del Parlamento europeo ossia dei Parlamenti nazionali noi abbiamo uno strumento che sono le conferenze interparlamentari
Ne abbiamo fatte alcune anche in Italia durante il periodo del semestre italiano
Penso che dobbiamo ragionare sulle ipotesi che se ne possano fare altre per esempio sul tema delle migrazioni
E per esempio sul tema dell'occupazione della protezione da dare diciamo a rischio di disoccupazione se questi sono due temi cruciali per le nostre opinioni pubbliche
Perché non cercare di coinvolgere di più la politica nazionale anche coinvolgendo di più i Parlamenti nazionali poi come sapete noi abbiamo fatto una ipotesi di siamo proprio promosso un'idea
Titolo di fare delle primarie per scegliere i prossimi candidati alle cariche europee
Questa ipotesi è stata lanciata recentemente in un seminario dei gruppi dei leader progressisti dei gruppi parlamentari
Dal da Matteo Renzi da dal PD e abbiamo trovato una discreta attenzione
Significherà pure qualcosa e penso che questo è un altro modo per avvicinare la politica europea il tema dell'Europa al nella politica
Alla vita quotidiana dei cittadini finisco ieri l'altro ieri Guardian a scrivere un articolo divertente diciamo così che sostanzialmente diceva
Non aveva diciamo non era raffinato come nelle conclusioni del Caracciolo però diceva insomma i tedeschi dicono sempre di no a tutto
I francesi devono aspettare le prossime presidenziali sospendersi
Gli spagnoli devono tornare a a votare la Gran Bretagna vuole perfino uscire stai a vedere che ci sta l'Italia che si prende carico del problema no e si occupa di rilanciare di rilanciare e
Il progetto europeo nell'articolo nell'ordine venivano citati Draghi Padoan Renzi Gentiloni Mogherini cioè una serie di italiani che per tante ragioni diciamo così secondo l'articolista del Guardian
Stavano facendo un buon lavoro non per l'italiano ma anche diciamo per l'Europa il cinque maggio noi ospitiamo
Vengono per un altro votivo perché vengono per andare dal Padre cinque Presidenti vengono a Roma
Per andare a consegnare il premio Carlomagno ma al Papa poi però parleranno dal Campidoglio eh ecco insomma in un modo o nell'altro non solo per ragioni geografiche geopolitiche
L'Italia torna cruciale torna ad essere un crocevia della possibilità di
Non rassegnarsi e non cedere alla cultura del declino inevitabile grazie
Dice Marina Sereni la struttura istituzionale delineata dai trattati è una struttura relativamente flessibile ed in effetti è così è una struttura che consente di prefigurare
Modalità di funzionamento delle istituzioni europee differenti
Al tempo stesso questa struttura ed altro molto tempo considerata
Una struttura
Non in grado di sostenere un processo di integrazione sostanziale un processo di integrazione che
Consenta
Una maggiore
Appartenenza all'Unione europea la costruzione di una cittadinanza europea
Spesso nell'architettura istituzionale
Deve essere trattati si individua una delle cause della difficoltà di costruire appunto una cittadinanza europea e al tempo stesso una delle difficoltà anche di realizzare politiche che siano in grado davvero di perseguire un interesse sovranazionale l'interesse ad esempio l'interesse economico sovranazionale
Allora chi doveva
Roberto Gualtieri di aiutarci Bova come dire da dipanare questo intreccio tra
Scelte che potrebbero essere fin da subito compiute nell'ambito di questa struttura istituzionale questa architettura e che quindi sono rimesse più alla alla politica che oggi nelle strutture europee e gli Stati sono in grado di praticare e invece
Le innovazioni che sarebbe importante
Promuovere al più presto
Grazie grazie anche per
Questa bellissima opportunità ma come diceva il filosofo a la nottola di Minerva volo al tramonto e quindi è sempre difficile per un contemporaneo avere asina consapevolezza di quello che sta succedendo però questo è l'esercizio assolutamente
Più necessario
Per diciamo così improntare l'azione politica a realismo vero che è quello di
Nella consapevolezza profonda anche che la storia non si ripete mai e che siamo quindi
Tempi inediti e nuovi che sono difficilmente leggibili forse con le categorie tradizionali ora è difficilmente contestabile Caracciolo che ha fatto puntigliosamente l'elenco che siamo di fronte a delle crisi
Molto molto difficili del processo di integrazione quindi legale né naturalmente sarebbe stupido sbagliato
Anche se io condivido molto quello che ha detto Marina Sereni sulla spesso sorprendente capacità di
Solidità e flessibilità del nostro ordinamento
Costituzionale europeo che tutto fuorché perfetto perché una costruzione sovranazionale in divenire e che tuttavia poi a dispetto della clausola che impediva il salvataggio della clausola che impediva il finanziamento monetario della clausola
Che impediva
Una serie di misure poi invece approvato di fronte all'emergenza anche la capacità volontà politica di di affrontare e che quindi
Porre rimedio delle crisi che sembravano irreparabili
Ma al di là di questo io penso che
Personalmente ecco punto-punto dirà lo storico del futuro se siamo di fronte al declino dell'impero romano io tendo a vederla più
Come una crisi di crescenza
C'è una crisi che determinati sarebbe sbagliato secondo me leggere come accennano c'era l'età dell'oro dell'Europa e adesso questo spirito si è smarrito anche perché occorre sapere che
Limitate loro non c'erano il poteva non esserci nell'Europa di allora nel complesso al setto economico di Bretton Woods dell'egemonia pubblica degli Stati Uniti della guerra fredda eccetera poteva non esserci
Una politica economica e monetaria europea delle dell'una politica di Schengen e quindi semplicemente quelle cose non c'erano nell'integrazione europea quindi
Nel momento in cui lei si porta dentro e chiaro perché checché entriamo dentro la dimensione di condivisione di dimensione della sovranità così profonda
Che sarebbe anche stupefacente se tutto questo avvenisse con una certa leggerezza funziona liste tecnocratica è così senza colpo ferire passassimo
Ha una politica economica e monetaria comune uno spazio sicurezza libertà giustizia con attori pesanti e con una certa diciamo così speso specifico storico-politico come sono le nazioni europee
Con loro lungo percorso storico quindi io personalmente ecco non sono d'accordo con Caracciolo tendo più a vedere questa comunale complessa delicata difficile
Crisi di crescenza potremmo di un parto doloroso incuria dobbiamo anche avere consapevolezza della
Complessità invece una domanda anche sull'assetto istituzionale del di questa nostra costruzione intanto è bene sapere
Perché poi può piacere o non piacere ma lo si deve anche attrezzare che cioè c'è una dimensione della costruzione europea che
Dove non siamo già in una dimensione di diciamo così unione federale
Non Stato federale gli onesti la ciò che si è costruito intorno alla dimensione del mercato unico è stata originariamente la scritta propulsiva del processo di integrazione
Europeo per effetto di una serie di elementi le famose sentenze della Corte che hanno reso direttamente applicabile il diritto europeo hanno fermato il suo primato
La querela con la formazione di un Parlamento europeo eletto direttamente il voto a maggioranza qualificata la codecisione hanno fatto sì che
Oggi una
Alcune dimensioni così della
Fondamentali sono sono sottoposte a un regime di tipo federale come l'originario bicameralismo in costruzione tra Camera degli Stati e Camera di cittadini che
Che che è complesso da metabolizzare il e introiettare perché naturalmente non essendoci uno spazio una uno politico europeo come c'è negli Stati Uniti ma oggi avendo noi
Gli stessi poteri del Congresso in alcuni ambiti perché ieri abbiamo chiuso il criterio di MiFID sui mercati finanziari darli le le regole prudenziali delle banche anche alcuni casi abbiamo persino più poteri
Del Congresso degli Stati Uniti e questo richiede naturalmente una
Una
Questo processo va digerito anche dal punto di vista di danni una dimensione democratiche questo un compito fondamentale
Per un partito politico poi c'è un'altra componente quella che si è aggiunta quando è diventato prima necessario e poi possibile
Necessario fine dell'egemonia cooperativa degli Stati Uniti fine il segreto pur se possibile fine del bipolarismo
Unificazione tedesca entrare fare allargare questa dimensione della della sovranità condivisa insistere davvero sensibile inedite appunto e lo spazio di libertà sicurezza e giustizia frontiere comuni
Nell'Unione economica e monetaria munita moneta unica questa costruzione
E poi
è questo pilastro delle politica estera di sicurezza comune queste queste politiche hanno
Ed è sarebbe appunto difficile pensare che sarebbe dovuta avvenire diversamente anche se indubbiamente c'è stato un certo punto una certa forzatura giacobina di dell'organo detto
Ora facciamo la riunione come monetaria non è
Una unione comune di Pedara completa perché abbiamo una
Una come dire competenze esclusive compiutamente federale sulla politica monetaria dove cioè una un'istituzione non solo delle regole
Che posta Amparo immunità Insiel visto anche recentemente che i trattati
Niente affatto precludono la possibilità di svolge una funzione non troppo diversa un giudizio
Assolutamente equiparabile a quella di altre banche centrali ma
La politica economica rimane
Un complesso intreccio tra regole comuni definite anche col metodo comunitario ma allo stesso tempo invece una dimensione di competenza
Quindi coordinamento dove gli Stati rimangono
Rimangono rimangono sovrani e quindi e non ci sono risorse comuni meccanismi di formazione del risorse comuni sono limitati a quella funzione della politica agricola reclusione che era
Compensazione del mercato unico
Non di unione economica e monetaria quello a quello serviva e a quello era sufficiente l'un per cento del bilancio
O meglio delle regole che vi lasciamo teoricamente già oggi arrivare qualsiasi cifra semplicemente Bilancio si spezzi formato un sulla regola dell'unanimità ben difficilmente ovviamente può
Può poco superano certe mie ma quell'era sufficiente se era una funzione di
Compensazione della costruzione di un mercato unico quando si tratta di una politica
Economica e monetaria egli uno spazio libertà e sicuri cioè tutti giustizia che poi si scopre di fronte a una crisi non è sufficiente avere delle
Delle regole comuni o costituita rifare regole comuni se una capacità di infossamento
E e delle risorse comuni questo naturalmente DTT pone anche un problema un problema di risorse concentrandomi di più poco tempo a disposizione sul
Sull'aspetto economico non sicuro Paolo parla più della dimensione esterna della questione
Migratoria
Questa costruzione imperfetta ha già conosciuto una prima significativa evoluzione salti in avanti quando
E si abbattuta su di essa la crisi economica e finanziaria e si è visto che l'Unione non poteva funzionare senza un meccanismo di solidarietà comune dicendo no ognun per sé
Non possiamo salvare uno Stato la BCE si limita a garantire la stabilità dei prezzi e quindi sono è stato costruito una specie di grande scambio politico
Si è consentito
Di è entrare in una dimensione nuova e quindi fondo salva stati prima e poi politica col Draghi che ha potuto dire la quota e la ricchezza cioè io i titoli sul mercato secondario si ma ricopre in modo illimitato
E allo stesso tempo questo ma questo è stato un trade-off puramente politico
Irrigidimento delle regole di bilancio sì fa poiché è stato Compact per scolpire diciamo nella pietra delle costituzioni nazionali quella regola cosa che però non è avvenuta perché non siamo riusciti a introdurre la flessibilità suo tempo nel se ci fa
Pur votando contro e nel e nel fiscal Compact per cui oggi sull'APPA la legge di attuazione del pareggio di bilancio dice pareggio di bilancio come definito dalla Commissione quindi se la Commissione applica la flessibilità questo che diciamo
ATO automaticamente
E valido anche dal punto di vista del nord dell'ordinamento costituzionale interno
Da questo primo grande e poiché non è bancaria concepita però come
Riduzione dei rischi essenzialmente quindi supervisione comune risoluzione comune meccanismo del Bellini per evitare che le crisi bancarie si trasferissero sui sovrani e quindi di nuovo diciamo così escluse determinassero una crisi come quella che c'era innescata per diciamo il travaso delle crisi bancarie sulla crisi sovrane nel nel due mila dal due mila dieci dal due mila dieci al due al due mila dodici
Questo questo trade-off ha consentito di evitare il tracollo e tenuto insieme l'euro zona cosa che non va sottovalutata ma sicuramente non è la base per per per per gestire una politica economica perché
Perché è un meccanismo che che vincoli le politiche di bilancio nazionali senza al tempo stesso costruire degli strumenti comuni a livello europeo
è un meccanismo che inevitabilmente risulta prociclico come come avvenuto e quindi lui ci siamo evitati il tracollo ma ci siamo anche
Auto indotti una seconda riflessione dopo quella prima determinata da Lehman brave o se e appunto come diceva Marino come diceva Marina durante la Commissione Barroso in una costellazione politica di centrodestra queste politiche si sono rivelate diciamo così
Sufficienti a a evitare il tracollo dell'euro zona ma sicuramente non sufficienti a rilanciare la crescita e occupazione ancora oggi ci troviamo anche per effetto di una congiuntura internazionale complessa in una situazione
Difficile e complesso noi ci siamo posti
Non da non da oggi sul su un terreno di una visione strategica noi intendo l'Italia il Partito Democratico sia sul piano del merito delle politiche
Sia sul piano del breve periodo e del lungo periodo e anche su su su sull'elemento della della loro diciamo dimensione istituzionale e costituzionale
E abbiamo messo stiamo
Svolgendo diciamo così una una strategia europea
Che che io penso sia dotata di un certo grado di coerenza e divisione tra la dimensione istituzionale
Tale idea appunto di quanto larga deve essere euro pezzi e come si deve combinare allargamento e approfondimento il contributo che abbiamo dato anche il negoziato Brezzi
Mostra questa questa visione di
Di l'integrazione differenziata e una certa idea evolutiva di come si può correggere l'indirizzo delle politiche
Economiche affrontare le crisi principale al tempo stesso costruiti semi di una di una governance più organica e più e più epiche più efficace affrontando anche
Dei problemi di problemi di problemi strutturali sul piano delle politiche economiche e monetarie
Ne abbiamo posto il problema della FED come no della flessibilità degli investimenti come elemento
Sto fondamentale su cui costruire il patto di coalizione per dar vita alla Commissione Juncker e questo è stato un elemento di grande anche modernità costituzionale istituzionale perché ci si è posti
Contrariamente a quanto si dice come come Alitalia che ripropone una una certa visione
Nazionalistica ora che ci debba essere una componente di assertività nazionale perché una una un'unione federale in formazione composta una a una legittimazione doppia dei cittadini degli Stati gli Stati esistono e devono e e
E spezzato un problema retrospettivo di una certa di una stagione di fragilità della della della politica democratica italiana dovuta alla transizione tutti conosciamo che dovuto prevalere in quella fase una concezione così del vincolo esterno che ci ha che ci ha anche per elementi di fragilità della nostra quadro politico non ci ha consentito di essere come sono gli atti perché gli atti non è che pongono il tema degli interessi nazionali
E quindi il fatto che l'Italia quando l'Italia ha cominciato a fare certe sviluppato nostrano dibattito come se l'Italia ha cominciato a fare così avere una
Un rigurgito nazionalista semplicemente cominciato è stata nelle condizioni di fare anche per la credibilità delle riforme interne
A maggiore stabilità eccetera di
Di esercitare una una una una dimensione diciamo di questa complessa costruzione sovranazionale che che che sette semplicemente consentiva e tuttavia e il terreno su cui ci si estese quello proprio dell'inedita costruzione di una dimensione democratica e politica europea perché aver affrontato il tema non come eccezione nazionale ma come
Costruzione correzione l'indirizzo delle politiche economiche europee da definire a livello di formazione dell'esecutivo comunitario sulla base di un accordo politico transnazionale tra famiglie politiche europee e tra Governi con un intreccio politico da una maggiore
Politicizzazione del Consiglio e la capacità di anche far valere una dimensione nazionale del Parlamento qui non solo quello
Diciamo cittadini stati Marco uno questo è stato a mio giudizio una elemento di grande modernità europeisti cacciato di un europeismo più
Radicato incarnato nella politica della democrazia dispetto alle alcolismo all'organismo funzionali stico che era
Sufficiente a darvi da un mercato unico ma che certo non è uno strumento adeguato per costruire appunto per darsi una politica economica
Essa politica
Migratoria comune quindi l'abbiamo fatto con un metodo mettono l'impianto costituzionale
Di una certa modernità nel giudizio che ha consentito anche a queste cose di funzionare perché sono sarebbero avvenute
Se non avessimo impostate in questo modo oggi saremmo in procedura di deficit eccessivo oppure avremmo dovuto fare delle politiche
Di Bilancio talmente restrittive che ci avrebbero
Fatto collassare l'economia perché questo era l'alternativa a cui noi ci siamo trovati nel due mila quattordici e e quindi essere uscito invece a
A evitare questo duplice scenario è un risultato a mio giudizio
Assolutamente molto di di di grande di grande rilievo quindi il tema flessibilità ora senza entrare in tecnicismi
Andando a ripescare degli elementi di flessibilità erano presenti nel patto di stabilità e impostando lì attraverso una visione di quella che dovrebbe essere la politica aggregata delle delle delle volare anche adesso nel DEF noi diciamo
Noi siamo siamo siamo i primi
A Audi a ritenere preferibile
Rafforzare gli investimenti a livello comune e rafforzare la domanda interno attraverso una correzione degli squilibri macroeconomici facendo in modo chiaro spazio fiscale lo usi e ti all'avanzo delle partite correnti dovuti
Però noi dobbiamo non possiamo mettere a repentaglio oltre alla nostra ripresa fragile anche la la flautista la stanza aggregata dell'area euro
E quindi noi contribuiamo e adesso se si leggono le
Le le previsioni di primavera ma anche recentemente altri così documenti del dell'Eurogruppo si rileva e questa stanze più espansiva che l'Italia sta contribuendo a dare è una componente non marginale del fatto
Che siamo tenendo una posizione di scala aggregata che che ci consente di resistere a questo impatto della riduzione della crisi dei mercati emergenti la riduzione delle esportazioni e quindi questo elemento che che occorre
Certo rafforzare come riforme strutturali il potenziale di crescita certo rafforzare la competitività certi usare anche dei forti incentivi di mercato
Per rafforzare la nostra la nostra produttivo ma al tempo stesso che occorre un equilibrio maggiore tra un modello di sviluppo export led
Come quello che è appunto era
Basiliche Adelaide nostri ritardi politiche restrittive quindi una sorta di
Compensazione della salute le
C'è nel cambio con la traduzione di prezzo invece rispetto a un rafforzamento e all'Umanitaria investimenti c'è questa idea più equilibrato e più bilanciata Chiarini c'è stata molto ambita oggi sta diventando mainstream perché è oggettivamente corroborata dalle dinamiche
Ma che l'economia internazionali ed è la ricetta che ti dice il Fondo monetario internazionale
Il G venti e e gli altri attori perché non è più diciamo così anche se all'inizio è stato è stato anche il momento di forte
Confronto politico acceso tuttora su su alcuni passaggi è tutt'altro consensuale questo passaggio quindi questo elemento
E al tempo stesso simmetricamente vorrei dire sulle sul terreno degli USA e bancaria dove pure si sono costruite un sistema di vincoli di regole
Molto rigidi molto vigili giusti è perché io con io difendo il principio del del banking cioè nessuno me è sbagliato
Dire che condannare questo principio cioè quello che le crisi bancari non devono essere addossati ai contribuenti
Il problema è che
Per una serie di condizioni questo principio è stato incardinato legislazione europea con meccanismi di rigidità eccessivi
E con un approccio anch'esso troppo rigido della delle politiche della concorrenza che non è solo un problema per l'Italia spaventa i mercati cioè i mercati internazionali titoli Ban cari ballano anche perché gli investitori internazionali sono adesso che questa costruzione entrata in vigore il primo gennaio due mila sedici compiutamente dicono ma
Questa roba funziona siete in grado
Di gestire quindi non ci siamo applicando tutti per fare una simmetria con il tema della flessibilità
Nelle regole non contro le regole anche sul terreno del web bancaria con alcuni primi risultati
Significativi la garanzia sui crediti cartolarizzati la possibilità di ristoro agli obbligazionisti subordinati inizialmente negata teoricamente dalla lettera diciamo così della disciplina degli aiuti
Gli aiuti di Stato e quindi invece il tema della transizione come posto messo sul terreno e adesso Atlante eccetto è una risposta nazionale
Sarebbe stato meglio un atlante europeo però ha dimostrato anche la possibilità
Su cui adesso si ci si esercita nel nel valutare la potenza di fuoco anche con un eccesso di commenti
Nel positive di pessimismo e con commenti a mio giudizio non totalmente
Così
Equilibrati che sono sono venute dal CUD alcune parti
Ma capisco che alzare un pochino il valore dei crediti pignorati rispetto al prezzo di saldo su cui si poteva trovare è è un'operazione che può trovare che poche funziona una parte tipo
Non far piacere a qualcun altro ma comunque
Diciamo un insieme di azioni e cercano di dare
Una sostenibilità di breve periodo a questa costruzione di una bancaria così come la flessibilità corregge l'indirizzo del
Politiche economiche europee ma questi due aspetti si accompagnano invece a delle a delle a delle a delle proposte più di di prospettiva divisione
Perché e questa combinazione
Che a mio giudizio rende le politiche europee forti se noi a lecco fino non come Italia come Partito Democratico della strada di Amsterdam di pochi giorni fa abbiamo tenuto uno straordinario successo
Costruendo intorno alla leadership italiana una maggioranza di Paesi che ha detto no alla anticipo rispetto all'esclusione di Basilea della ponderazione del rischio dei titoli di Stato nei bilanci delle banche una vittoria enorme
E abbiamo anche affermato alcuni principi non marginali di revisione di alcuni meccanismi di calcolo del deficit strutturale che consentono appunto delle approcci meno Proci giudici
è questa forza è stata possibile perché
Diciamo così a una certa diciamo così anche assertività della difesa direbbe Caraccio dell'interesse nazionale sia accompagnato però anche una capaci dati alleanze e di proposta politica compiutamente europeista come sul terreno economico è stato il Progetto
Di positivi modello di vitigni di governance dell'euro zona che che è stato presentato dal Ministero dell'economia
Delle finanze come sul terreno della crisi migratoria e strutturale dell'immigrazione
Sia ed è stato colma action compatta eccone con uno degli elementi di simmetria cioè a capacità di affrontare la crisi immediata ma allo stesso tempo costruzione
Di passaggio dal sistema basato prevalentemente scrivente sulle regole a un sistema basato su istituzioni e risorse comuni per costruire politiche comuni
Non è non entro nel dettaglio del ma cresce un compare del mondo e dell'integrazione fondamentale che in esso c'è anche della dimensione interna con quelle sterno cioè l'idea del Moro colmo ora e di una
Anche messa in filiera di tutti
I
Poderosi strumenti se organizzati politicamente dell'azione esterna dell'Unione da quei delle politiche di vicinato da quelli della politica e si sicurezza comune
A cui la cooperazione allo sviluppo se tutto questo da una logica da una diciamo così strabismo tra una componente comunitaria un po'però tecnocratica ed economicistica è una componente
Politica ma tutte in governati intergovernativa dopo il mio babbo ognuno ognuno va per conto suo se queste cose si fondono in un progetto in una visione politica europea che affronta i problemi nodo Africa da una parte nodo Balcani
Questo ha un impatto trasformati vuole e può definire il processo credibile ambizioso soprattutto in alcune componenti gli eurobond finanziare
Questa questione sia della gestione delle frontiere checché ne dica il MOL for more o come appunto le dissi legati il sistema europeo di garanzia
Sul sulla sulla disoccupazione che è una degli elementi delle proposte
Sul piano della corsa economici
Ma che delineano una strada una un indirizzo un punto di arrivo è un percorso di avvicinamento in cui i principi e chiudo davvero sono primo primato del metodo comunitario sul metodo intergovernativo
Secondo integrazioni differenziata non no al dilemma pochi ma stretti o Lardi ma ma diciamo così in belli
Ma come abbiamo mostrato nel nella nel nel negoziato sul sulla Brezzi Ist la è possibile
Avere un'integrazione differenziata dentro il quadro giuridico delle europea mantenendo l'unità del quadro giuridico e costituzionale del dello dell'Unione europea
Spostamento da modello incentrato sul sulle regole un modello fondato su istituzioni comuni
Costruzione graduale di un set di un meccanismo di risorse comuni dell'Unione
E questo è diciamo così l'indirizzo dentro cui naturalmente c'è una visione c'è una determinata visione europee ampia italiana di come rapportarsi con aree del mondo
Attenti alla manifattura nella nella Cina economia di mercato favorevole al PTA etti fortemente sosto sostenitori di un Consiglio avvento del nocciolo duro ma spesso senza in posa in prediamo cantico Regno Unito cioè che ci sono anche elementi
Profondi della tradizione della politica estera italiana anche noi cerchiamo di declinare
Sul terreno ora compiutamente compiutamente europei esporti attenzione questo davvero l'elemento più costitutivo alla
Nascente perché continua a vederla così
Dimensione democratica e politica europea eh una sfida enorme un qualcosa da far tremare le vene ai polsi ma qui sta già avvenendo
Cioè quella la politica europea non può e non può essere compresa a mio giudizio se la si legge unicamente con una somma di spazi politici nazionali
C'è
Una componente transnazionale che si sta costruendo in un modo molto complesso contorto
Quelle politiche quella stagione Barroso c'è stata si può esserlo storico del futuro la potrà leggere costruendo la maggioranza che la Merkel ha saputo costruire intorno al PPE intorno alcuni assicurasse con la Spagna l'asse con la Polonia e non era solamente
Un'alleanza tra Stati
Quindi è sbagliata anche la categoria solo l'Italia con la Francia l'Italia con la Germania c'è una dimensione Inter statuale e c'è una dimensione politica internazionale che si intrecciano
In un'evoluzione che graduale che lenta che richiederà del tempo
Per dare i frutti compiuti diciamo così di un modello più federale ma che al tempo stesso già avvenute già iniziata e che sarebbe impossibile gestire affrontare con le catene con le lenti della politica Inter statuale
Io credo che esso anche su questo la posizione anche forse per l'originale intreccio delle sue culture politiche fondative del Partito Democratico
Si sta mostrando anche rispetto a a un campo socialista dove questa questa dimensione meno nemmeno consueta per ragioni storiche profondi sta dimostrando una capacità
Effettiva di leadership e riconosciuta
Come
Oggettivamente ognuno torna in Italia per il dibattimento lunari di altro tipo come la forza più avanzata che pone diciamo così obiettivi
Di progresso molto ambiziosi a quel tempo che al tempo stesso si misura concretamente modem vizioso ma realistico sul terreno inedite appassionante della costruzione della democrazia europea grazie
Insomma quattro in movimento con un protagonismo anche italiano significativo tutti i livelli
Ora
Una domanda però fatto di avere qui no è
Ministro Gentiloni ci consente anche di
Toccare un tema enorme è un tema diciamo classico di ogni
Di ogni ordinamento che voglia costruire le condizioni per una propria legittimazione democratica e che
Nel l'editoriale di Limes iene
Viene trattato
In maniera molto
Molto critica e e anche molto realistica il tema cioè
Del rapporto che c'è tra le leadership
Nazionali
E i rispettivi popoli ora quello che
Chiedere
Oltre naturalmente a aiutarci a comprendere qual è la direzione che le istituzioni europee stanno così imboccando
Anche grazie al protagonismo del Governo italiano e al protagonismo dei diversi Governi
Europei se c'è tuttora
Lei le leadership europee questa paura questa diffidenza nei confronti dei rispettivi popoli che ha caratterizzato l'originaria costruzione dell'edificio europeo e che spiega
Anche il monte delle difficoltà che si sono incontrate e che tuttora si incontrano nel costruire appunto quella cittadinanza europea e quella
Integrazione sostanziale che
Pure tutti a parole evocano tutti a parole dicono essere desiderabile
Ma anche
Forse più difficile di quanto non non appaia ma non per mancanza di volontà ma per condizioni culturali e sociali profonde che caratterizzano lei le società europee
Quanto insomma
E passate quant'è cambiata
La Società italiana Società dei Paesi europei dal secondo dopoguerra e da quella tragica esperienza dei fascismi
Che ha indotto le classi di politiche a diffidare delle rispettive popolazioni
Ma io credo che sia cambiato moltissimo sei cambiato tutto
E tuttavia resta e resta il tema
Politico in questa crisi europea
Io partirei da questo male per dire due o tre cose molto rapidamente
Io faccio fatica al non
Riconoscere la drammaticità
Dei quali
Dell'Unione europea in questo momento cioè
Non credo che
Ci possa essere
Utilmente terrore discussione tra chi
Tra virgolette più pessimista o chi è più utile più ottimista
Penso che siamo tutti dentro un
Un binario abbastanza obbligato
Che da una parte deve avere la consapevolezza della
Dimensione
Gravissima della crisi europea
Ma gravissima davvero
Perché
è una è una crisi meno
A mio parere ma credo sia sotto gli occhi di tutti Lucio descritto alcuni
Alcuni elementi perché è una crisi contemporaneamente di consenso e di valori cioè di consenso quello che c'è e di
Fiducia in una visione
Futura
E perché è venuto meno
Uno dei più di più abusati delle più abusate convinzioni
Euro previste non la fa la famosa citazione di diciamo me per cui l'Europa cresce risolvendo le proprie crisi
E l'Europa le proprie crisi da qualche anno a questa parte fa fatica a risolverlo
No quindi se pensiamo
Da da dalla crisi greca alla alle migrazioni
Vedremo l'esito del referendum britannico
Possibile che l'esito
E tutti ce lo auguriamo naturalmente che l'esito sia positivo
Ma che succede dopo il referendum britannico
Ci sono altri dieci Paesi che
Impostano la loro trattativa la carta con l'Unione europea sulla sull'esempio del Regno Unito o c'è un
C'è un Consiglio europeo abbastanza interessante perché si svolge dopo il referendum inglese dopo le elezioni spagnole cioè nella stessa settimana in cui accadono queste due
Cose interessanti e che dovrebbe discutere anche di migrazione di non so conta oltre quant'altre cose
Quindi
Questa
Fiducia di fondo per cui
Di difficoltà in difficoltà di crisi crisi comunque l'edificio europeo
Andava rafforzando sì
Io credo che oggi è una tesi tutta da dimostrare
Però siamo in un binario obbligato perché contemporaneamente sappiamo benissimo che quello della
Investimento sull'Europa è un imperativo non solo perché come
Come dice anche l'uso che vuole ma è stato quindi super entusiaste dell'Unione europea è ovvio
Ricordo un libricino che
Metteva a confronto le sue opinioni con quelle di Enrico Letta forzosa quindicina d'anni fa dozzina di anni fa
Però
Come dice l'uso non ci sarà il Big Bang probabilmente dell'Unione europea no problema eccome
Di invertire la tendenza a una situazione di
Fatica crescente di potenziale declino di disfa rilevamento e questo pericolo a mio parere è un pericolo piuttosto piuttosto serio
Quindi riconoscere la gravità della crisi di fronte alla quale
Crisi ripeto di consenso e di valori
Di fronte alla quale il progetto europeo ma contemporaneamente riconoscersi nell'imperativo di dare una visione per uscire da questa
Crisi
La base per poter contribuire a dare questa visione io credo sia
Dunque un duplice atteggiamento da parte italiana primo può apparire contraddittorio ma non lo è
L'aspirazione a dare questo contributo
Ridare dignità a quel concetto di interesse nazionale che voi abbiamo
Fintamente escluso dal nostro dibattito politico per
Alcuni decenni
In realtà oggi tu
Riuscirai a dare il suo contributo di sviluppo divisione alla possibilità di rilancio del progetto europeo
Nella misura in cui
Smetterà e di considerare un tabù il fatto che
Anche un Paese come l'Italia non è soltanto
Bruxelles
Intesa come nato che l'Unione europea ma è anche un Paese che facendosi portatore
Dei propri interessi
E delle proprie realtà storiche e culturali geografiche dà un contributo decisivo al rilancio dell'euro dell'euro
C'è l'altro elemento è quello di
Giocare una partita da
Protagonisti
Quello che noi non possiamo fare
Per continuare a coltivare il tabù che l'interesse nazionale non esiste
Fare i nostalgici dell'Europa di una volta
L'Europa in cui
Ammesso che sia esistita che con questa roba qua non funziona non esiste
Ti prendono per matto se questa è l'attuale impostazione
Il punto è
Sulla base di quello che noi sia
Come storia come geografia come interessi economici come realtà culturale in che misura possiamo senza spingersi
All'audacia del commentatore sul Guardian che che citava prima Marina comunque in che misura possiamo essere possiamo avere un ruolo da protagonista
Io penso che possiamo averlo questo ruolo
Roberto mi pare che abbia descritto bene come
Anche in un terreno che non è esattamente il nostro terreno tra virgolette più facile erano cioè quello della
Dell'equilibrio tra regole di bilancio e reimpostazione in modo
Flessibile espansivo delle politiche europee l'Italia sta svolgendo un ruolo
Adesso dire da protagonista può sembrare presuntuoso ma in molti casi anche da protagonista comunque un ruolo centrale
Il tema dei termini
A mio parere se si deve ragionare sul futuro dell'Unione europea che oggi lo si voglia o no perché un po'triste riconoscerlo è il tema dell'immigrazione
La molti leader politici inglesi riconoscono sinceramente il fatto che la loro opinione pubblica non ha la più pallida idea di che cosa sia contenuto
Nel pacchetto che Cameron al negoziato con Brooks del per
Breaks
Idea
Gli orientamenti di voto saranno orientamenti che si giocheranno fondamentalmente
Non sul terrorismo se Dio vuole ma potrebbe accadere se ci fossero delle
Dei fatti di grande rilievo
Certamente su una visione storica nazionale che è molto importante nel Regno Unito
Moltissimo sul tema dell'immigrazione
E non ci sono masse di migranti che premono ai confini del Regno Unito
C'è un pachistano di religione musulmana che dopodomani con ogni probabilità diventerà sindaco di Londra
Che Londra e la cosa più importante eccetera con tutto rispetto
Per il Lester
E aperto
Il punto
Però la cosa più importante che c'è Londra forse nove al punto di vista economico culturale quella roba lì
Il Sindaco giovedì potrebbe diventare un
Laburista di origine
Pachistana non ci sono migranti
Che
Corrono all'invasione dell'isola c'è il Sindaco di Londra ma la questione migratoria culturalmente sarà al centro della scelta che faranno il ventitré giugno
Gli abitanti del Regno Unito
Allora qui
Io vado ancora più avanti di quello che diceva prima Roberto penso che l'Italia hanno giocato un ruolo da protagonista in tutta questa vicenda
Dall'inizio di questa vicenda oggi per caso credo un anno più o meno esatto se non sbaglio forse manca un giorno due giorni
Dal primo Consiglio europeo che si è
Riunito sui temi dell'immigrazione maggio
Due mila quindici
Un paio di settimane dopo quella tragedia al al largo delle coste libica
E la prima Bozzardi un'agenda dell'Unione europea sull'immigrazione arrivo dopo questo Consiglio europeo presentata il dieci giugno
Del due mila quindici
Pensate che il tema che oggi sta scuotendo la alle fondamenta l'edificio dell'Unione europea perché questa è la realtà inutile che
Che non la prendiamo di petto è stato affrontato per la prima volta in un Consiglio europeo circa un anno fa e la prima proposta di agenda comune europea del di di undici mesi fa
Al punto che ci sono molti europei
Che tuttora pensando che la crisi migratoria sia nata più o meno nell'agosto del due mila quindici
Tra l'altro questi stessi pensando che si è finita nel febbraio del due mila sedici che non ci sia più la crisi migratoria
Quindi l'Italia cui ha giocato un ruolo fondamentale da due punti di vista il primo molto a lungo
Per portare questa questione al centro della discussione europea e adesso cerco non solo dell'opinione pubblica ma anche delle istituzioni
E il secondo affinando gradualmente i propri strumenti da ultimo con questa proposta
Nel solco compatta
Cercando di fare delle proposte che possano essere che vengono incontro
Nostri discorsi politici culturali generali ma possono anche essere efficaci e pratica
Il magre sono scomparse non è
Come qualcuno pensa
Un discorso che dice dobbiamo aiutare i Paesi africani a svilupparsi punto no perché se questo fosse
Non è proprio un'invenzione rivoluzionaria certamente questo è un concetto fondamentale attorno al quale
Sono attive politica europea forse
Decente
Il
Il il ragionamento è molto più avanzato e la sfida è anche un po'un pochino più complicata nel senso che si tratta di vedere se i Paesi europei troveranno al loro interno di rapporti di forza e a mio parere li possono trovare anche perché la Commissione spero spinge molto in questa direzione permettere
Dei soldi attorno ad alcune operazioni che bisogna fare come alcuni Paesi africani
Di cooperazione e contemporaneamente di collaborazione per il contenimento dei flussi migratori
Quando qualcuno fa dei paragoni con la Turchia naturalmente non stiamo paragonando la Turchia la Libia non è ovvio
Nessuno pensa di respingere migranti verso la Libia nessuno pensa di
Definire la Libia un Paese sicuro
Stiamo parlando però del fatto che
Non è possibile
Che l'Unione europea per far fronte alla crisi migratoria la rotta balcanica decide di mettere tre miliardi e forse altri tre sul tavolo e quando si parla della rotta del Mediterraneo centrale
Do un commissario europeo ci dica che nel bilancio ci sono già ventiquattro milioni stanziati ecco da se queste l'impostazione non andiamo da nessuna parte e
Africa Bond o non Africa Bond
Perché si possono trovare anche gli altri strumenti
Noi
Credo realisticamente otterremo dall'Europa un impegno significativo che Postel tradurrà i raccordi con Paesi politiche di rimpatrio
In quell'elemento che hanno in sede di riduzione dei flussi per poterli gestire
Perché noi non li cancelleremo di faremo i conti per decenni e ne abbiamo perfino bisogno dei flussi migratori non solo non dobbiamo
Illuderci di cancellarli ma ne abbiamo perfino bisogno ma naturalmente ne abbiamo bisogno con dei flussi che possano essere gestiti e organizzati potenzialmente in modo
Regolare euro devastante
Svolge un ruolo la l'Italia da protagonista anche sulla politica estera europea
Se non altro perché
Ha fatto affatto siamo stati protagonisti di un'operazione gli australiani direbbero da una
Cioè di capovolgimento del punto di vista
Dell'Europa intese in questo caso sia come Unione europea che come è nato che vi assicuro
Io ho cominciato questo lavoro da un anno e mezzo quando l'ho cominciato
Guardare
Il mondo dal Mediterraneo era quasi impossibile sia in sede NATO che in sede europea forse l'aver per la crisi ucraine esplose in quel periodo
Adesso e assolutamente passato questo discorso
Ed è passato ragione l'uso di questo moltissimo anche con il contributo da Germania
Io non ho nessuna difficoltà a dire che
Si parliamo di politica estera il Paese il Ministero degli Esteri detenuti più precise
Con il quale io di gran lunga ritrovo il più totale accordo e il Ministero degli esteri tedesco
Ma senza dubbio alcuno
Tranne che ogni tanto scappa romana non nasce il raddoppio del nord strilli cioè succedono non è che poi
C'è un c'è un un
Una comunanza di amorosi sensi su tutto
Ma non c'è dubbio che questo capovolgimento di punto di vista è stato possibile perché dice
In alcuni grandi Paesi una consapevolezza quindi l'Italia che non nasconde più
Pudicamente il fatto di essere un Paese con una storia un'economia
Per gli interessi nazionali anche su questa base svolge un ruolo da protagonista
Lo fa sulle questioni economiche con tutte le difficoltà che derivano
Nostra situazione lo fa a mio parere in modo evidentissimo su quello che oggi è il cuore della crisi politica europea
E cioè la crisi ma migratoria
Contribuisce a farlo sulla politica estera deve ragionare sul fatto di farlo anche sulla prospettiva istituzionale pre
Cosa assolutamente complicato
Che quindi da non trattare questa sera complicata perché
è chiaro che
Noi possiamo anche ripeterci tra di loro che
Come dicono i sacri principi
Vogliamo un'unione sempre più stretta e tendenzialmente federale tra i ventotto Paesi che fanno parte dell'Unione europea
Ma mentre
Lo ripetiamo sappiamo che non succederà
E non succederà per almeno due elementi il primo è che la differenziazione per questi ventotto paesi già esiste
è una differenziazione tra monete diverse trascende abbiano Schengen tra meccanismi di Dior team e ottavo c'era differenziazione non è una scelta la differenziazione
E contemporaneamente perché come diceva prima l'uso c'è una tendenza a organizzarsi
Tenendo conto della storia della geografia di punti di vista nella discussione europea perché piuttosto evidente ed è
Molto molto delicata
Da gestire
Poi non parliamo sempre di Visegrad perché la cosa più evidente ma sappiamo che non è solo
Vi seria
Quindi noi possiamo ripetere il discorso federalista che riguarda tutto il ventotto e i Paesi ma di fatto io credo che inseguiamo
Un'utopia
E che forse ci dobbiamo porre il problema difficilissimo per questo dico ne parliamo stasera di come dare
Alla differenziazione e in primo luogo alla differenziazione delle differenziazioni cioè che c'è un gruppo di diciannove Paesi che ha
Una
Moneta unica e altri nove Paesi che hanno diverse movente come dargli organizzazione istituzionale democratica
Se noi
Pensiamo di farlo a ventotto non andiamo da nessuna parte se noi pensiamo che l'organizzazione
Dei diciannove sia
Affidata alle dinamiche dei ministri della finanza non andiamo da nessuna parte
Quindi abbiamo bisogno di dare a questa differenziazione una risposta democratica
E in questo l'Italia di nuovo può svolgere un ruolo importante
Per dire noi abbiamo fatto due cose apparentemente schizofrenia
Negli ultimi mesi da una parte abbiamo fatto una riunione dei sei Paesi fondatori
A Roma per
Rilanciare
Un gruppo di Paesi adesso ce ne sarà una seconda il venti di maggio forse allargata anche a qualcun altro un gruppo di paesi più
Vogliosi di fare un nucleo
Compatto dell'Europa sul piano politico naturalmente
E contemporaneamente abbiamo fatto un documento insieme al Ministro degli esteri inglese
Che dice anche Italia il Regno Unito che sono forse
I paesi più lontani come punto di vista sulla prospettiva federalista possono avere degli interessi comuni e possono convivere l'Europa che abbiamo in mente un'Europa in cui
C'è un nucleo forte a cui va dato senso futuro istituzioni ed però c'è lo spazio per il mercato unico con tutta la sua forza o addirittura più efficiente e concludo
Venendo anche sia pure in modo molto superficiale alla domanda enorme
Che faceva prima Giorgis e
C'è in tutto questo c'è naturalmente un un risvolto politico che ci riguarda direttamente come Partito Democratico
Una quindicina di giorni fa c'era c'era Marina presente abbiamo fatto una riunione di questo gruppo che si chiama policy Network
In cui uno dei temi eritrei fondatori del del new labour inglese
Peter Mandelson diceva noi del PD guardate che in Europa se parliamo di
Sinistra Europea si vede solo adesso ci siete se voi esagerato però diceva
Per fortuna che ci siete voi perché avete e rendetevi conto della responsabilità gravi
Io penso che noi dovremmo rendersene conto
E
Innanzitutto rispondere a questa domanda che cosa si fa di fronte a quella crisi di consenso di valori
E quindi anche al montare di un clima anti Unione europea come rispondiamo facciamo quadrato
In Austria il candidato della di destra diciamo così ampia anti europeo ha preso il trentasei e mezzo per cento
I due candidati storici dei partiti di Governo socialdemocratici e popolari austriaci sommati insieme avevo preso il ventidue per cento
Quindi anche se fai quadrato
Se se questo è il trenta non vai lontanissimo è chiaro vi era una situazione particolare tutto quello che vogliamo no
Ma è una riflessione più di fondo la risposta a questa crisi politica dello dell'Europa è una risposta da
Uniamoci contro i barbari alle porte
Una risposta da grandi coalizioni perché le differenze tra quelle che un tempo chiamavamo destra e sinistra non hanno più molto senso
Guardate che può essere cioè
Io
Non la penso così però chi sostiene questa tesi
Se ci fosse tempo avrebbe negli argomenti per sostenere no e ci possono anche essere delle circostanze molto particolari in cui
A questo chiedevi presta
Ma contemporaneamente io credo che noi
Dobbiamo avere
La consapevolezza
Che oggi è impossibile fare una doppia operazione
Da un lato a vere
Leadership di governo che abbiano però delle caratteristiche diciamo così antiestablishment
Quindi delle caratteristiche di movimento
Non è necessario che le leadership di Governo siano
Considerate
Chi nelle Filippine richiamano tarato traditional politici al Sud visto che sullo slogan su c'è la campagna elettorale contro il capo la la loro rottamazione è possibile avere leadership di governo
Che però rappresenta noi pur essendo di partiti di Governo la spinta anti establishment che c'è oggi nelle nostre società
E che se noi finge sicuro di non vedere faremmo un grosso errore e che contemporaneamente annuo dei valori diversi nuovi
Che definiscono una Sinistra Europea
Guardate che questa roba qua eh
Uno dei compiti più preziosi che il Partito Democratico Italiano può contribuire a svolgerlo non è che lo facciamo noi da soli
Non c'è dubbio però una cosa è certa una sinistra che insegue le posizioni
Antimmigrazione protezioniste di chiusure dei muri di innalzamento di steccati non va da nessuna parte
Anche in termini elettorali l'illusione che queste posizioni possano pagare da un punto di vista elettorale penso che ce la dobbiamo togliere
Dalla testa e che alcuni punti senza accorgersi troppo sopra che il nostro Governo ha affermato
Come il nesso tra sicurezza e cultura
Vedi quello slogan un po'sbarazzino Unione europea con la sicurezza ovvero per la cultura che BO detto così sembra quasi una boutade
E poi nella discussione che tu vedi in corso in Europa è una roba che va
Fortissimo perché la consapevolezza del fatto che lo sradicamento del terrorismo è una battaglia è innanzitutto culturale è una consapevolezza che qualifica una posizione di sinistra oggi
Non non basta dire siamo in guerra bisogna anche vedere come la vinciamo questa guerra
Come siamo in grado politicamente e culturalmente
è la nostra posizione sull'immigrazione
è la nostra posizione sulle politiche espansive che però tengono conto del del mercato non sono posizioni protezioniste
Ci sono tre quarti dei mondi sindacali europee che solo contro il ti dico
Noi siamo un partito di sinistra e siamo a favore vestiti
Vi sembra una follia io penso che sia un sentiero non una follia
Penso che l'altra impostazione l'impostazione protezionista
Sia molto pericolose
E in fondo tutto questo naturalmente c'è
Il nodo
Della società PET-TAC chiamiamola così
Che poi è il nodo al centro di questo scontro sull'immigrazione
Di cui stiamo parlando ricorra lo scontro sull'immigrazione non è un caso che
Caratterizzi anche Paesi che sono lontanissimi dai flussi migratori
Perché quello che si sta rimettendo in discussione è la grandissima
Prospettiva e visione
Della parte migliore del Novecento di una società aperta
è possibile una società aperta in tempi di globalizzazione di terrorismo di flussi migratori di comunicazione iper individualizzata sicché possibile
Ci vuole una sinistra che abbia la forza e il coraggio di affrontare questi concetti e io penso che il Partito Democratico possa dare da questo punto di vista un contributo davvero importante grazie
Grazie grazie davvero Paolo Gentiloni
Grazie a Caracciolo grazie a Marina Sereni a Roberto Gualtieri
E questo
Come ho detto in apertura soltanto un primo incontro ne seguiranno altri aventi carattere anche più monocratica nel quale
Apriremo il confronto con chi
Come questa sera accetta di partecipare però
Siamo
Oggi
Volevamo aprire è
Porre
Come dire un primo grande tema che necessita come abbiamo anche ascoltato dai diversi interventi
Di molti approfondimenti morte riflessi riflessioni
E naturalmente anche
Molto appassionato grazie grazie
Grazie