Migrants and refugees across Europe: how to share the challenge for a shared world of peace (1ª giornata)

Buonasera a tutti diamo evidentemente
Un segnale serio
Siamo
Sensu su un tema che ormai da diverso tempo al centro del dibattito politico in Europa e che giustamente suscita la massima attenzione
Ed anche preoccupazione nelle opinioni pubbliche dei nostri Paesi
D'altronde le dimensioni assunte dal fenomeno dei flussi migratori verso l'Europa negli ultimi anni sono tali da investire un complesso di aspetti che non si limitano
Al salvataggio delle vite in mare alla prima accoglienza e alla gestione delle domande di asilo
Si pongono problemi più generali che attengono all'impatto amministrativo ed economico finanziario della gestione dei migranti alle sfide connesse
Alla loro integrazione delle nostre società anche le diverse questioni di ordine pubblico per il peso
Che le organizzazioni criminali nazionali e transnazionali esercitano sul fa sottrarsi sul traffico di esseri umani così come sullo sfruttamento dei lavoratori clandestini
è evidente che in questo quadro non sono molto utili analisi sommaria semplicistiche del fenomeno che invece molto più complesso
Purtroppo le difficoltà evidenti che l'Europa ha manifestato di fronte alle spese all'esplosione dei flussi migratori costituiscono
L'ennesima conferma della fase molto complicata che sta attraversando e della necessità
Di imprimere alle sue politiche una svolta nel senso di adeguare i suoi strumenti iella tempistica della sua capacità di reazione rispetto
All'evoluzione del contesto internazionale
L'emergenza migratoria si è aggiunta ad altre emergenze
Che stanno a siglando l'Unione europea
Dalle evidenti difficoltà ad uscire definitivamente dalla più grave crisi economico-finanziaria dal secondo dopoguerra
All'impatto delle condizioni di stabilità e di conflitto che contraddistinguono molti dei Paesi che sono i confini dell'Unione europea e che si traducono spesso nel ripetersi sempre più gravi e frequenti attentati terroristici
Proprio la perdurante instabilità di alcuni Paesi prossimi alle frontiere dell'Unione europea a cominciare dalla Siria
Dalla Libia insieme alle drammatiche condizioni di Paesi come l'Eritrea soggetti a efferati regimi dittatoriali
Sono all'origine del vero è proprio è sodo di massa che si sta registrando e che si è tradotto nel due mila quindici nella nell'approdo nel territorio europeo di oltre un milione di migranti
L'anno in corso segna un andamento ancora crescente dei flussi sia pure con alcune variazioni per quanto riguarda le rotte
In relazione alle misure che di volta in volta vengono assunta relativamente a rafforzo dei controllo al rafforzamento dei controlli alle frontiere esterne e in parte anche alle frontiere interni
L'Unione europea ha tentato di dare una risposta un problema che oggettivamente assai difficile
Di difficile gestione
Attraverso l'adozione dell'agenda per la migrazione che segna in effetti una svolta importante perché intendeva gestire contemporaneamente e in termini coerenti diversi aspetti del problema
Dal rafforzamento delle frontiere esterna del controllo alle frontiere esterne
Mediante un potenziamento del ruolo di Frontex all'inserimento sistematico tra gli obiettivi prioritari
Dell'Unione europea del salvataggio dei naufraghi alla uniformità dei criteri per il riconoscimento
Dello status di rifugiati
All'avvio di una effettiva solidarietà tra gli Stati membri tra l'altro prevista dai trattati in modo da alleviare
La pressione gravante sui Paesi che sono più esposti per ragioni geografiche a partire dalla Grecia e dal nostro Paese dall'Italia
Purtroppo le resistenze di diversi partner hanno sino a questo momento rallentato se non addirittura impedito
L'attuazione dell'agenda con particolare riguardo i programmi e di seppur mente di dell'ok sciocca che stanno procedendo molto molto lentamente
Paradossalmente sta avanzando più rapidamente il programma dire insediamento con la Turchia rispetto a quello tra i diversi Paesi dell'Unione europea
Si sono conseguentemente accentuate
Le difficoltà mi sono esposti alcuni Paesi di Unione europea mi riferisco in modo particolare alla Grecia
Che già deve far fronte alle pesanti conseguenze economico sociali delle politiche di risanamento finanziario che si trova nella obiettiva difficoltà se non impossibilità di gestire
Un flusso di arrivi così consistente come quello che dallo scorso anno pressoché ininterrottamente sta subendo
L'assistenza e la collaborazione delle agenzie europee competenti in materia penso a fronte
Adesso
L'attivazione degli hot spot può soltanto parzialmente alleviare l'immane lavoro cui le strutture amministrative della Grecia sono chiamate non è certo cavo casuale
Che il Papa abbia ritenuto di richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica mondiale sul dramma dei migranti proprio recandosi nell'isola greca di lesbo
Che come sapete più di ogni altra are al mondo ha dovuto registrare una vera e propria invasione
Di profugo
Un altro preoccupante segnale
Delle resistenze della indisponibilità di molti partner ad affrontare nella logica della solidarietà
E della condivisione degli oneri il problema è costituito dalla frequenza con la quale si fa ricorso Bossi minaccia il ripristino dei controlli alle frontiere interni come sta accadendo in questi giorni in Austria
Vanificando in tal modo uno dei risultati più importanti che abbiamo realizzato grazie all'integrazione europea il sistema Schengen
Di fronte a un problema di queste dimensioni dovrebbe risultare chiaro risultare chiaro a tutti che le risposte non possono che essere condivisa
La vicenda delle migrazioni conferma quanto già dovrebbe essere chiaro a tutti ossia
Che fenomeni come la globalizzazione l'accentuazione della competizione economica internazionale o l'accentuazione delle minacce terroristiche la volatilità dei mercati finanziari le migrazioni
Hanno tutti dimensioni di scala che supporre o no largamente le capacità di risposta dei singoli Paesi me impongono
All'Unione europea di superare egoismi di pervenire al più presto ad un assetto più avanzato nel senso di una vera unione politica che comporti una piena corresponsabilità nelle decisioni
Nello specifico è indispensabile che la Commissione europea eserciti una più forte pressione sugli Stati membri più refrattari per indurli a mantenere
Impegni assunti ad assicurare la massima collaborazione nei confronti dei partner più esposti e della stessa Commissione europea al fine di garantire la piena attuazione dell'agenda per la migrazione
Si dovrà inoltre realizzare quanto prima il Progetto che prevede ad esempio la creazione
Di una guardia di frontiera e costiera europea che unisca le risorse dei vari Stati membri e ne consente all'uso
Più razionale ed efficiente ed efficiente e contestualmente pervenire all'aggiornamento del cosiddetto regolamento
Di Dublino in modo da evitare che i Paesi di primo approdo debbano far fronte da soli al numero eccessivamente
Elevato di richieste di ASI
Desidero da ultimo
Sottolineare che in uno scenario caratterizzato da comportamenti spesso incoerenti e poco generosi da parte di diversi Stati membri in Italia
Ha sempre mantenuto una linea encomiabile nella responsabilità e nella capacità propositiva
Il documento che abbiamo presentato il sedici aprile scorso che è stato presentato dal nostro Presidente Consiglio
Renzi e inviato alle istituzioni europee intitolato migration compatta contributo a una strategia europea per l'azione esterna sulla migrazione si inserisce
Nel solco di una politica che ha sempre cercato di conciliare la massima sensibilità verso il dramma dei refusi dei rifugiati con la necessità di una gestione razionale ed efficiente
è appena il caso di ricordare che l'Italia
Per molto tempo si è fatta carico da sola con uno sforzo rilevantissimo sotto il profilo finanziario dei mezzi e degli uomini impegnati
Del pattugliamento delle acque del Mediterraneo centrale del salvataggio di molte vite umane con l'operazione Mare Nostrum
E che soltanto dopo il ripetersi di drammatici naufragi che hanno causato la morte la morte di migliaia di persone all'Europa attivato un programma che di fatto è subentrato alla missione che stavamo facendo come Paese
Ma è nostro
Connor con il documento che abbiamo trasmesso il sedici aprile scorso il Governo italiano dichiara di appoggiare con piena convinzione
Le proposte di istituire una guardia di frontiera e costi europea e di uniformare il sistema di Dublino tali prospettive tuttavia
Potranno dare risultati concreti soltanto se la gestione dei flussi migratori passerà da una fase di emergenza ad una più ordinata è strategica gestione
In questa logica anche l'esigenza cui giustamente il Governo italiano pone l'accento
Di prevenire i flussi migratori intervenendo in maniera più massiccia nei territori di provenienza per promuoverne lo sviluppo appare pienamente coerente
è evidente infatti che l'Europa non può sostenere a lungo flussi di migranti così ingenti che non possono essere facilmente integrabili se non altro in considerazione del basso tasso di crescita
Delle nostre economia almeno in questa fase
Quota parte delle risorse ingenti che vengono attualmente destinate
Alla
Gestione dei flussi potrebbe essere più efficacemente investita per favorire lo sviluppo proprio nei panni nei Paesi di provenienza
Ciò implica che si aggiornino le politiche europee di cooperazione dotando le di più ingenti risorse
Voglio ricordare
A tal proposito che proprio gli Stati Uniti dopo la Seconda guerra mondiale si fecero carico della necessità
Di stabilizzare e promuovere la ripresa economica e produttiva dell'Europa uscita devastata dal conflitto della seconda guerra mondiale proprio impegnando una quota
Molto rilevante delle proprie disponibilità finanziarie attraverso il cosiddetto Piano Marshall
Il Governo italiano prefigura la creazione di un nuovo fondo europeo per gli investimenti nei Paesi terzi l'emissione
Di obbligazioni specificatamente destinate ad agevolare l'accesso dei Paesi africani I mercati dei capitali
L'emissione di bond comuni europei per sostenere le politiche connesse alle migrazioni e non è un'idea peregrina ma risponde ad una logica sistemica che appare
Necessaria
Per evitare di dover continuare ad intervenire affannosamente in maniera disordinata cercando tra le pieghe di un bilancio europeo che resta comunque inadeguato
Le risorse da destinare a questa emergenza ovvero consentendo dopo faticosi negoziati e i Paesi più esposti di scomputare da i saldi di bilancio le specie eccedenti cui devono
Far fronte
La risposta che abbiamo avuto dal Presidente della Commissione europea Juncker apre lo spazio per un negoziato che deve essere condotto evitando posizioni pregiudiziali sogna essere chiari
Di fronte a problemi di questa portata non sono accettabili risposte liquidatorie
Che si limitino sommariamente a escludere qualunque iniziativa che possa interpretarsi nel senso di una mutualità azione degli impegni fu finanziaria la luce
Di un'ortodossia di Bilancio che appare Stedile stelle sterile e non sostenibile neanche da parte di Paesi come la Germania
Che ne sono stati più rigorosi interpreti senza tuttavia essere nelle condizioni di gestire come è capitato negli ultimi mesi efficacemente proprio l'emergenza migrazione a dimostrazione del fatto
Che su un tema di questo genere o la risposta è corale
è collegiale da parte del tutto a loro o rischiasse affidata
E i singoli Paesi di essere assolutamente inadeguate e insufficienti
Si potrebbe
Addirittura affermare che quindi il dramma di questo momento del del fenomeno dell'immigrazione può rappresentare
L'occasione per realizzare finalmente quel salto di qualità nelle politiche dell'Unione europea nel senso di una maggiore integrazione da compiere sulla base di un terreno concreto e non astratto
Per concludere il tempo dell'europeismo di bandiera insomma che si limita a proclamare obiettivi di principio che viene
Poi regolarmente smentito dei comportamenti reali è finito
I fatti dimostrano che molto spesso l'inconcludente retorica europeista
Alimenti alimenta soltanto l'euroscetticismo e la demagogia
Noi abbiamo invece bisogno di risposte concrete e quello che ci serve e un nuovo europeismo che dimostri di saper adattare strumenti e politiche all'evoluzione degli scenari
In modo da individuare le soluzioni più adeguate a risolvere i problemi evitando di farli incancrenire
Come purtroppo avvenuto negli anni scorsi per quanto concerne
La gestione della crisi economico-finanziarie le sue conseguenze sul piano sociale se l'Europa saprà fare così se l'OPA saprà fare scelte concrete di questo genere a
Una
Grande prospettiva come noi immaginiamo se invece
Continuerà ad assumere sempre posizioni generiche ogni summit
Sarà continuamente l'occasione per rinviare le decisioni a quello successivo il rischio
Di fermarsi o di fermare il processo di integrazione esiste ed è veramente concreto ed è quello che noi
Vorremmo assolutamente che non succedesse vi ringrazio
Buonasera
Il
Le parole che abbiamo appena sentito sui
Ci chiariscono ma soprattutto civile evidenzia nonché il clima politico che ancora
Un po'di anni fa pensavamo guardavamo con maggiore ottimismo sicuramente cambiato
Le critiche alla politica della Comunità europea
Sono evidenti soprattutto sono tracciate da un populismo che è pericoloso dannoso per molti
Però il clima di solidarietà che ancora qualche anno fa sentivamo con uno spirito
Assolutamente attento assolutamente corrispondente al pensiero generale dell'Europa sicuramente un po'incrinato se incrinato forse di più in quei Paesi
Che hanno subito come diceva prima il relatore
Il la crisi economica la crisi finanziaria più profonda è chiaro che in situazioni di difficoltà
Il affrontare dei temi che sono poi quelli della solidarietà sicuramente più difficile più impegnativo però proprio su questi credo
Che ci si debba impegnare
Sul piano
Lei parlava prima non ti astrattezza ma di interventi concreti
E tra gli interventi concreti c'è quello della diffusione culturale di questi principi per farli rispondere farli corrispondere farli
Interagire con all'attività e l'impegno nei confronti degli studenti
Parlare enti
Di sostenibilità dell'ambiente ormai sembra quasi una ripetere delle frasi fatte delle frasi che
Riempiono dei concetti però in realtà ancora non li vediamo bene concreti come questi possano possano avvenire io credo che parlare di sostenibilità debba essere associata ad un altro termine ad un'altra aggettivo che quello della sostenibilità responsabile
Cioè solo se siamo pienamente responsabili che vogliamo il per la
La sostenibilità come politica come Nuovo Progetto culturale finanziario sociale per la società
Allora forse in questi termini possiamo andare avanti
Che significa sostenibilità riportato al tema dell'immigrazione quindi a queste difficoltà anche dal punto di vista sociale finanziario economico che i Paesi attraverso secondo me c'è quello della impostare un nuovo progetto
Che sappia valorizzare nelle paesi di partenza nei Paesi di origine dei migranti non una semplice solidarietà o un aiuto ma investire perché il silenti non Paesi
Economicamente solidi che quindi sappiano intercettare quella fugata loro Paese attraverso non il
Semplice slogan apportiamo la democrazia o altro portiamo realmente la
Quella quegli investimenti che possano sostenere lo sviluppo di questi Paesi
Però contemporaneamente dobbiamo anche intervenire né al nostro interno l'Europa è sicuramente un punto di frontiera da questo punto a questo punto di vista
Allora dobbiamo dobbiamo proprio intervenire con un concetto di sostenibilità lei prima parlava di integrazione forse il concetto di integrazione va addirittura
Ampliato nel concetto di inclusione
Perché forse il concetto di integrazione anche semplice da acquisire cioè accetto che un altro venga purché riconosca
La la la la la cultura del paese di arrivo e quindi accetti di stare all'interno di questo forse lo sforzo ancora maggiore che dobbiamo fare
Che è quello che deve sovvertire questa condizione di mancanza di perdita di solidarietà è proprio quello di far passare un concetto di inclusione cioè quello di essere convinti
Che in realtà il le scelte sociali culturali della la la provenienza dei Paesi deve essere paritaria con la nostra quindi costruire una condizione di questo genere
Ecco io credo che io faccio il professore universitario il non non faccio il politico e non voglio fare il politico quindi credo che l'università non possa risolvere un problema politico di questa dimensione
Però sicuramente può partecipare a fare qualche cosa
Può partecipare nel senso che può fare degnamente il suo mestiere
Allora ricordandone la storia del Mediterraneo che sicuramente il Mediterraneo è il posto più caldo da questo punto di vista perché le differenze economiche ci sono tra la sponda nord
E la sponda sud sono sicuramente molto grosse molto notevoli e molto consistenti ebbene
Nel periodo classico gli interscambi all'interno del Mediterraneo erano frequenti erano riconosciuti greci e romani avevano accettato una lingua comune per parlare per comunicare all'interno di tutto il Mediterraneo forse lo sforzo che dobbiamo fare
è proprio questo della riconoscimento di una cultura comune e appoggiare per molti anni nelle università soprattutto quelle europee ma anche quelle romane
Abbiamo sempre guardato il nord Europa
Abbiamo anche in quella politica della sostenibilità dell'ambiente guardato in che modo il si potesse produrre energia a basso costo per imitando quello che avveniva in Germania in Danimarca e in Olanda forse non dovremmo proprio guardare invece la sponda sud del Mediterraneo anche le condizioni climatiche sono più simile a quelle della sponda sud del Mediterraneo
Proteggerci dal caldo forse più importante che proteggerci dal freddo
Le nostre maestranze nella metà dell'Ottocento le maestranze napoletane andavano a costruire in Algeria i paesi le case quindi forse
Andrebbe proprio recuperato questa questa questa lingua comune che non è tanto la parola la lingua parlata ma quanto proprio il modo di pensare di costruire la città
E di dire delle condizioni che hanno delle situazioni climatiche annui sicuramente simili
Ecco su questo tema le università almeno romana e laziale lo stanno sentendo con grande convinzione
Tant'è che abbiamo organizzato dei convegni quattro convegni che si stanno succedendo nel nell'arco di un mese e mezzo
Sul tema della sostenibilità cercando che ogni ateneo laziale
Avesse le sue specializzazioni la sua personalità nel caso nostro e l'ambiente nel caso della Sapienza il patrimonio culturale
Di Tor Vergata e del benessere della salute quindi sono su questi temi che stiamo lavorando proprio perché riteniamo che solamente un nuovo progetto culturale che vede
L'uomo nuovo forse su questo nuovo un prevista
Che riesce a cogliere gli elementi comuni presenti nel Mediterraneo possa essere quella forza culturale che forse ci può far superare
Anche delle difficoltà che oggi ci sono si sentono e che questo tema di solidarietà e un po'incrinato
In concreto lei diceva
Andiamo a vedere anche fuori dall'astratto cosa in realtà riusciamo a fare in concreto
Non ci stiamo muovendo io sono il Rettore di Roma Tre ci stiamo muovendo su un'operazione su un progetto sicuramente molto ambizioso
Che è quello di prevedere per all'autunno in Italia nel nel nostro Ateneo la presenza di un seminario residenziale di trenta ragazzi che vengono dai vari Paesi del del Mediterraneo
Avere insieme ragazzi Nardelli danesi siriani Giordani palestinesi e israeliani
Farli lavorare insieme su questi temi della sostenibilità dello sviluppo turistico ed è la possibilità di avere delle condizioni di sviluppo dei singoli Paesi che nascono proprio nei loro Paesi
Quando questo progetto è partito è stato messo in piedi
Io mi ritrovavo mise il l'operazione
è partita che eravamo che eravamo in Israele e alcuni rettori tra israeliani e palestinesi mi hanno anche detto ma lei si rende conto qual è la situazione nel nostro Paese
Che lei sta pensando ha questo di così io le con la situazione la conosco lo so che ci sono dei muri di divisione però un professore deve fare il suo mestiere
Deve cercare di insegnare ai ragazzi quale il patrimonio culturale della loro terra cercare di farli lavorare insieme in un Paese che fa parte del Mediterraneo quindi venire da noi per un mese stare insieme lavorare su questo
Credo che possa essere un primo passo per recuperare restituire
Quella se non proprio solidarietà però comunione di interesse su alcuni temi che sono di carattere culturale e scientifico quali quelli che l'università deve affrontare propagandare ragazzi grazie
Ringrazio molto
E il Presidente bordo per la sua presenza e per
Le sue parole di benvenuto non solo ma per averci introdotto a molti dei temi che sicuramente saranno oggetto di questo seminario
E ringrazio anche il Magnifico Rettore per queste sue parole che
Hanno colto lo spirito che sottende questa iniziativa riguardo appunto ruolo che
Le università possono giocare
Su temi come questi e non solo ma soprattutto all'interno di un'aggregazione che esprima valori esprima consenso che cerchi di raggiungere obiettivi concreti come ci è stato ricordato
Detto questo
Non posso però mancare di esprimere il mio più sentito forte ringraziamento alla Presidente Laura Boldrini
Per
L'ospitalità concessa ACI e che ci consente
Di Dario avvio
In questa splendida sala ai lavori
Di questo nostro seminario
Che
Lo dico a beneficio del pubblico che pure ringrazio per la
Numerosa presenza soprattutto vedo di molti giovani di molti studenti
Dicevo questo seminario che comunque
Proseguirà
Domani presso l'Aula Magna dell'Università Roma Tre e dopodomani presso Istituto Luigi Sturzo quindi non finisce qui
Ma questo ringraziamento
Vuole essere anche un modo
Per sottolineare a tutti noi l'importanza fondamentale strategica dei Parlamenti nazionali nel processo di integrazione europea
Un ruolo mi permetto di aggiungere
Di cui proprio la Presidente Laura Boldrini
Si è fatta ed è
Interprete convinta
Tenace e direi pure coraggiosa
Con iniziative importanti
E
Assieme con la testimonianza personale diretta di attenzione di vicinanza al mondo dell'università e della scuola per la promozione degli ideali europee in particolare tra i giovani
De quindi motivo in più di soddisfazione
Da parte di
Coloro tutti coloro che ugualmente ringrazio che hanno collaborato all'organizzazione di questo seminario
E
Ugualmente di tutti coloro
Che contribuiranno ne sono sicuro la sua buona riuscita
A cominciare appunto da oggi e da questa occasione che ci fu che ci viene offerta di inaugurare questo nostro seminario in questo modo così simbolico e così carico di suggestioni
Ciò detto passerei
A esporre alcune mie riflessioni sul tema appunto del seminario nella lingua ho fatto questa scelta di lavoro
Che è l'inglese
Ovviamente lingua
Veicolare
Che in questo caso torna utile
Per la semplice ragione che e qui voglio sottolineare
Sono tanti coloro che hanno aderito alla nostra come
Quando noi l'abbiamo lanciato
Di partecipare a questo seminario e quindi noi oggi
Abbiamo
Partecipanti di vari Paesi
E io voglio ricordarli con la speranza di non dimenticarne alcuno che esso no
Vecchio Francia Israele Italia Polonia Repubblica Ceca Romania Spagna Ungheria
A testimonianza del fatto che la comunità accademica è davvero una comunità senza frontiere
Ma
Che questo seminario nato
Da un'idea condivisa con la professoressa lì a poco
E organizzato dal Centro Altiero Spinelli dell'università Roma Tre
Insieme con il centro da lei diretto un centro specializzato sui problemi dell'immigrazione presso l'Università di oraria
Con uno spirito di collaborazione che unisce come vedete il mondo istituzionale mondo accademico e più in generale e società civile
Vuole appunto offrire un'occasione di dialogo di confronto tra studiosi ed esperti provenienti appunto da diversi Paesi ma
Anche da diversi ambiti
Accademici disciplinari e professionali
A livello internazionale a livello locale
Per insieme
Uno sforzo di riflessione di approfondimento
E direi possibilmente come noi ci
Auguriamo anche di proposta alla fine di queste tre giornate
Per quelle
Sfide per quelle problematiche che sono appunto davanti
E di questo quindi
Mi correva l'obbligo di dare atto a tutti voi a tutti noi perché su questo che questo seminario gioca le sue chance di insuccesso e mi piaceva giocare appunto a carte scoperte per così
E adesso vengo a questo
Intervento
Su quello che
Anche per mia predilezione tematica
Vorrei fosse potesse essere possa essere uno dei leit motiv di riflessione
Riguardo
Alle sfide che ci vengono appunto dal tema dell'immigrazione uguale integrazione uguale coesione uguale società tanti uguali che sono tutti
Indi Kabili tracciabili in una stessa direzione di marcia
Va beh questo pressanti usciamo mai
Vorrei condividere con voi
Alcune considerazioni relative al nostro seminario questa non è un'introduzione
Al nostro lavoro
Quanto piuttosto il tentativo di richiamare la vostra attenzione su alcuni aspetti primo i flussi migratori
E l'emergere l'emergenza umanitaria connessa questi flussi
Stanno mettendo in discussione
Le attitudini e le capacità le politiche dell'Unione europea sotto come un fenomeno
Che in un modo o nell'altro riguarderà il futuro dell'Europa ma
E più in generale
Dell'area out euro-mediterranea intesa il non senso molto ampio che va dal Medio Oriente fino all'Africa settentrionale
Includendo i Paesi subsahariani fino al Corno d'Africa
Secondo
Partendo da questo scenario la dimensione globale del fenomeno è tale da non poter più
Essere considerata
Com'è una responsabilità puramente nazionale ma in modo molto più ampio
Partendo dall'assunto
Mai
Se un documento lussi migratorie
Dovranno essere affrontati come il nuovo normale in questo ambito
Forse ancora per molto tempo
Terzo punto in questo ma
Contesto
La migrazione
Tu che comprende sia la migrazione economica o
Di coloro che fuggono dalla fame dalla povertà e dalle privazioni sociali
Sia la migrazione umanitaria di coloro
Che fuggono dalla guerra dalla violenza dalle persecuzioni
Emerge come una questione centrale a prescindere dalle periferie in cui sorge in cui nasce
E questo esattamente perché le cause alla sua radice
Oltre che
Le sue implicazioni su vasta scala hanno il tetto su entrambe le sponde del Mediterraneo
E
Veniamo quindi al cuore del nostro seminario come condividere le sfide poste dalla crisi migratoria per un mondo di pace condivisa senza preziosità neanche con l'intenzione di affrontare questa questione in modo completo cercherò di individuare un punto che mi sembra sintetizzare al meglio un argomento centrale
E una visione
Sulle scelte e le responsabilità legate alle sfide che ci attendono
Brevemente
Già solo per le sue ampie indicazioni e per i suoi effetti a lungo termine
La migrazione è
Una quei io ne autenticamente border line sono
Per spiegare
Questo apparente gioco di parole possiamo fare riferimento
All'evoluzione stessa del concetto di cittadinanza
Fino a quando
è stata introdotta la cittadinanza dell'Unione stabilendo così un nuovo paradigma di adesione di appartenenza socio-politica per cui ciascun cittadino di uno Stato membro dovrà essere un cittadino dell'Unione in aggiunta alla propria nazionalità giusto
Siamo abituati a parlare di la cosiddetta area Schengen come un'area di libera circolazione senza frontiere interne ma in aggiunta a Schengen
Il trattato dell'UE
Recita
L'Unione offre ai suoi cittadini
Uno spazio di libertà sicurezza e giustizia e giustizia senza frontiere interne in cui sia assicurata la libera circolazione delle persone insieme
A misure appropriata professor Colombo per quanto concerne incontro
Gli alle frontiere esterne
Casino l'immigrazione e la prevenzione della criminalità e la lotta contro quest'ultima
Che vuol dire mettere insieme unire la cittadinanza dell'Unione con i confini esterni che l'Europa
In modo molto semplice anche se non è ancora del tutto ovvio almeno Vergine
Questo significa
Innanzitutto che
Come ciascun cittadino di uno Stato membro è anche il cittadino europeo
Ciascun con il fine interno nazionale è anch'che un confine esterno europeo quindi se il Governo di uno Stato membro
Decide
Di chiudere il proprio confine interno
Erigendo muri o dispiegando forze militari e di polizia il vero il tetto di questa decisione
è quello di
Temere l'Europa fuori dalla porta non soltanto i migranti e i rifugiati che arrivano da fuori nella misura in cui
Possiamo parlare di una cittadina ansa comune europea allora dobbiamo parlare anche di un
Col fine comune europeo nell'unico modo in cui questa espressione quale che senso
E cioè non solo come elemento cartografico che delimita
Una linea territoriale di inclusione esclusione manca
Come un atteggiamento politico istituzionali culturale e sociale perché far pensare europeo in termini di valori principi interessi regolamenti dirigendo ieri che dà forma ad uno spazio europeo di libertà sicurezza e giustizia come vuole a tutti coloro che vivono in Europa in scusi coloro che da migranti età rifugiati arrivano qui
Neanche con una valigia in mano
Primo
Ma soltanto con la speranza di avere una vita migliore
O ma c'è un fatto che dinanzi ai flussi migratori su vasta scala che hanno inondato i confini dell'Unione di recente
L'Europa avuto difficoltà qua
E
Per l'Europa
E difficile fare buon viso e offrire ospitalità e speranza a coloro che arrivano perché hanno bisogno di aiuto
L'Europa sta dando l'impressione
Che è diventata particolarmente evidente di voler chiudere se stessa nei propri confini interni come una fortezza
Con muri che tornano e che servono per delimitare altri confini quelli mentali emotivi dettati da paure insicurezze impulsi xenofobi
E allora
Succede che avanza
L'antica europeismo sulla base di una nazionalismo e addirittura addirittura di un populismo
Con toni razzisti e discriminatori contro le minoranze ma sotto attacco sono principi fondamentali e in corrispondendo rispondenti diritti e doveri che dovrebbero appartenere a ciascuno e condivisi essere condivisi dal due chi
Come il principio di solidarietà l'obbligo legali di dare asilo il diritto di tutti che spesso è negato nei Paesi di appartenenza alla libertà personale alla sicurezza che sono alla base della dignità della persona
Per utilizzare le parole usate da parte francese con il suo discorso al Parlamento europeo nel due mila quattordici le soluzioni che non tengono conto della
Dignità umana degli emigranti
Sono destinati a fallire
Quello che vediamo oggi in Europa sembra essere la tendenza prevale ente a chiudere con Fini dinanzi a persone che chiedono aiuto
E utilizzare i cosiddetti allo sport come centri simili a prigioni
Per contrastare questa tendenza all'Europa è chiamata a tener fede e a dare attuazione ha i suoi valori fondanti
Assumendo decisioni e azioni per dimostrare innanzitutto ai propri cittadini che
Risolvere la crisi migratoria con soluzioni europee è impossibile
Spetta all'Unione agire
E fare pressione
Vuote
Stabilire
Obiettivi più strutturati e assegnare responsabilità più efficaci e maggiori risorse alle proprie Agenzia i propri uffici
Incaricati di occuparsi della gestione dei confini esterni penso a
Frontex e che si occupano di asilo e alzo
E dobbiamo citare come ha già fatto il nostro Presidente
La necessità di adottare il pacchetto legislativo che è istituisca una guardia costiera e di frontiera europea permanente secondo la proposta della Commissione europea poi spetta all'Unione avviare una revisione del Regolamento di Dublino attenuanti escano
Un'equa distribuzione distribuzione di tutti i rifugiati e migranti tra tutti gli Stati membri dell'UE in uno spirito di autentica solidarietà europea a parte le emergenze umanitarie e le misure urgenti da adottare tutti sanno perché il vero problema della migrazione in tutte le sue forme
Sta da una parte
Nei Paesi di partenza dei migranti quindi l'Europa è chiamata e dovrebbe impegnarsi ad assumere
Aperte virgolette politiche
Ecco coraggiose e realistiche nei confronti dei Paesi di origine
Al fine di sopportarne lo sviluppo politico e sociale aiutarvi a risolvere i loro conflitti interni per citare di nuovo chiuse le virgolette le parole di Papa Francesco
Dall'altro lato
E nei paesi
Dove dico le persone arrivano per
Starei a ricevere per motivi familiari o per altre ragioni
Che le politiche le risorse e mezzi europei devono essere messi a disposizione
In uno spirito di sostegno reciproco di autentica collaborazione con le autorità nazionali oltre che tra gli Stati membri coinvolti
Restano però altri compiti all'Europa tocca all'Unione europea agire come
Attori principali nell'area euro-mediterranea per contribuire a creare
Nei paesi di partenza di origine di transito condizioni esterne sostenibili inclusi i canali umanitari e altre soluzioni che tengano conto degli o i previsti dal diritto internazionale insieme chiaramente al chiaro impegno
A lanciare iniziative di pace in tutta questa Regione tutta la regione del mondo
Spetta
Sempre l'Unione affrontare i problemi di coesione socio-economica e territoriale
E
I prodiani dell'integrazione culturale sulla base di una strategia lungimirante in termini di programmi e progetti azioni soprattutto a livello locale
Nei territori più
Dove l'impatto della migrazione sul piano sociale ed economico e più forte
E dove le paure le resistenze
Delle
Della gente sono più forti più diffuse per questo la crisi dei migranti e rifugiati chiama in questione la il tema del confine europeo comune e quindi diventa una vera questione borderline a tradurre alternative diverse difendere da parte di ciascuno Stato membro i propri confini come confini e interni secondo un'agenda politica di chiusura nazionalistica e di sicurezza in altre parole restare divisi
Sotto l'ombrello di una finta Unione o al contrario accettare l'idea di confini nazionali come il lato interno di un confine comune europeo lungo il quale
Adottare misure opportuna relative ad un sistema di asilo comune al ricollocamento come esercizio concreto di solidarietà ripartizione degli oneri
Coesione economica sociale e territoriale e azioni voi al terzo a realizzare obiettivi di sicurezza comune in altre parole
Forte restare uniti dagli enti da interessi da politiche
Da valori diritti e doveri condivisi insieme in questa cosiddetta Area di libertà sicurezza e giustizia non so quale scelta prevarrà alla fine
Ma è facile prevedere che nel caso in cui prevalga la prima scelta
La conseguenza sarà un insieme di frammentario di misure nazionali che non farà che esacerbare la crisi migratoria
E infliggere un altro colpo alla credibilità
Della coesione e dell'integrazione europea colpendo il concetto stesso di cittadinanza europea e svuotando la promessa di una sempre più stretta unione tra i popoli dell'Europa
Come dice il Trattato sull'Unione europea
Quindi una conclusione può essere questa spetta a tutti noi
Prendere posizione su questa questione borderline sicuramente sulla base
Di un approccio meditato non ha accademico
Nei confronti dei vari e complessi aspetti ricordando sempre
Che io
è in gioco dietro e oltre l'emergenza umanitaria il futuro dell'Europa non soltanto con le Progetto di pace e prosperità ma in termini pratici come opportuni
Concreta per dar forma ad un'unione più simile ad una federazione che non ad una associazione di ventotto Stati membri
Sovrani abbastanza ad essere in disaccordo tra loro ma non così tanto da resistere da soli all'impatto di un fenomeno che ha conseguenze per tutti
E ovviamente per i loro cittadini in quanto cittadini europei
Con questa
Preoccupazione di fondo che vuole essere allo stesso tempo una speranza vorrei ringraziare tutti voi della vostra presenza e in particolare i partecipanti di questo seminario internazionale e vi auguro
Un fruttuoso dibattito
Per i prossimi giorni
Eccetera
Grazie
Comuni
Vorrei ringraziare il professore moscia
L'Università Roma Tre
Il centro Alfiero sfida
Vorrei
Ringraziare anche a nome del mio centro di ricerca dell'Università di orario in Romania
Abbiamo apprezzato la vostra disponibilità ad esaminare questo tema insieme a noi
La vostra disponibilità a tenere questo seminario
Insieme
A nulla vostro preziosissimo contributo accademico
Onorevoli è
Gentili partecipanti vorrei condividere con voi
Alcuni punti soprattutto
In merito
All'approccio dell'Unione europea nella
Cuore in una relazione alla crisi migratoria
Il titolo della mia presentazione migranti rifugiati attraverso l'Europa
Una sfida per l'Europa unita
Ipotesi
Di guerra sta presentazione si basa sul fatto che nella sfera pubblica europea
Esistono
Delle tendenze
Che
Potrebbero essere messa in discussione perché
Rinnovarla affrontano il tema della migrazione con
Risposte accademiche
Pro europee
Credo
Che si debbano prendere in esame dunque gruppi di domande
Ladri il primo gruppo quanto viene promosso il nostro credo europeo sul piano professionale
E
La seconda domanda è gli attuali concetti di migranti richiedenti asilo rifugiati
Quanto sono esaminati
Con severità la realtà
In quanto
Qua anche voluto sonori politica e della Commissione europea su questo tema noi vediamo tre livelli di confusione nel dibattito pubblico in relazione a questi punti
Noi confondiamo il cittadino con il migrante perché
Perché dico questo
Questo accade perché utilizziamo contermini come migranti persone che sono cittadini dell'Unione europea
Il mio che nel caso si basa sul caso per esempio del gruppo deriva rom della popolazione dei nomi ci sono documenti ufficiali in cui si parla
Lei migranti di seconda e terza generazione a volte
Si usa
Il termine
Sì europeo nato all'estero queste espressioni sono discriminatoria non sono corrette perché escludono
Queste persone dalla cittadinanza europea questo è il terzo livello di confusione il secondo livello di confusione
Riguarda la confusione che si fa
Tramite anche i migranti e noi
Poniamo il problema così
Noi
Abbiamo parlato soltanto di immigrati
Dicendo che questi sono migranti
Ma tornerò su questo punto
Noi
Non consideriamo per niente quanti europei lasciano l'Europa
Eppure non ci sono politiche europee per questo punto e non esistono politica europea
Che si occupano della diaspora
Degli europei
Sicuramente esistere per tutti i cittadini europei la protezione consolare
Ma
Emergenze quindi volevo la confusione preoccupante
All'interno di questa sfera degli immigrati
Direi
Che esistono sette diverse forme di confusione o di
Purtroppo ho dimenticato i miei occhiali e quindi
Non riesco
A leggere ma
Primo
Noi tendiamo a confondere
Il
Gli immigrati illegali con quelli legali
Noi
Li mettiamo tutti insieme
E
Non consideriamo
Le nostre
Politiche attiva
Per
Per assumere
Studenti ricercatori e vediamo tutti sotto la parola sotto l'ombrello comune di immigrati
è così non creiamo un certo un'atmosfera di accoglienza per queste persone un'altra confusione che ricorre
è quella
Che tende a confondere gli immigrati
Con
I richiedenti asilo
E
I rifugiati come ha detto il professor Moccia
No
Pensiamo partiamo dall'assunto che tutti i richiedenti asilo siano migranti ma secondo i loro documenti e non è vero e non voglio insistere su questo punto
Ma
Serie vi interessa ho preparato del materiale per la distribuzione dopo il al mio intervento
No voi
Confondiamo anche
Critico
IVA richiedenti asilo e io le giacché
Ma non sono le stesse la stessa categoria di persone i richiedenti asilo sono tutti coloro che presentano domanda
Di
Prevede di protezione europea
Ma alcuni non rispondono
Ai requisiti richiesti e quindi non sono idonei per essere considerati rifugiati e noi però
Lì mettiamo tutti insieme
A voi confondiamo gli immigrati semplice
E i rifugiati e incidenti asilo ricordiamo tutti con i terroristi poi confondiamo anche
Le vittime dei trafficanti con IMI i migranti ecco perché
Non trovo più il foglio che avevo preparato è un po'complicato
La vittima dei trafficanti anche di vittime hanno bisogno alle vittime hanno bisogno di protezione sono le persone più vulnerabili
Di cui dovremmo
Occuparci e per le quali dovremo preparare specifiche politiche
Mi riferisco per esempio al secondo Protocollo di Palermo
Che
Non viene applicato nelle ovunque e nelle stesse modalità in Europa
Forse ci sono alcuni Paesi più precisi
Ma la tendenza non è uniforme
E poi confondiamo i trafficanti
Con i membri di
Il SISP per esempio i trafficanti sono criminali
Ma appartengono ad un'altra categoria di criminali il nostro compito nel mondo accade record
Come ha detto il Magnifico Rettore
Nostro compito è quello di formare gli studenti
Su questo
Tema
Per cercare di chiarire
Quali sono i limiti affinché si evitino li confusioni è un altro punto
Che vorrei evidenziare
è che
Dobbiamo proporle ai decisori europei
La possibilità di valutare meglio questa categoria
Distinguendo anche lei politica
Per la migrazione con me politiche economica dalle politiche per i richiedenti asilo e i rifugiati
è chiaro che sul piano dell'accoglienza e difficile ma
L'obiettivo ultimo dovrebbe essere questo
Al
E come ha detto il magnifico rettore
Dobbiamo
Attrarre
Dobbiamo formare l'opinione pubblica affinché ci sia una maggiore accoglienza
è una
Migliore propensione all'accoglienza
Gli esponenti del mondo accademico dovrebbero dovrebbero partecipare al dibattito pubblico e ad attività di vario genere per contro il
Unire a
Chiarire questi punti il nostro compito è quello di dissipare le confusioni la e le confusioni esiste aiutare lo sviluppo di politiche europee grazie
Giorgio
Più o tutto vorrei ringraziare all'eroe italiano poi parlerò anche un po'miles
Un misto comincia un po'l'italiano vorrei ringraziare il professor
Moccia per l'invito
Sono molto
Contento di essere qua
Ho sentito Fitto sono già su questo sono direttore dell'anti elencate miliardi promessi allora
Darò una visione un po'non così europea se posso anche se io sono uno cioè a
Uno dei negoziatori e per un Paese che ha aderito
All'Unione europea
Ma mi trovo in questo questa posizione vorrei portare un po'
Un'idea un po'diversa più tutto cominciamo con
Ho sentito attentamente l'interventi di prima del Magnifico Rettore
Del Presidente del professor Moggi del processo Moccia
E anche dalla tutta la professoressa
Se uno oggi IV apprende
Presenti i giornali
Pubblicati
L'ho fatta stamattina stamattina lo preso l'aereo da Londra ho preso nove giornali
Di lingua diversa nove giornali diversi sulla prima pagina
Tutti Rippo
Portano un articolo sulla migrazione
L'ho fatta due settimane fa
E tutti i giornali in prima pagina hanno qualcosa da dire sulla migrazione
Non vi sembra perché anche anche se ci sono altre cose Panama dei perse eccetera eccetera che stanno cercando di entrare su questa
Ma
Nessuno muove questa notizia
Abbiamo parlato abbiamo sentito anche questo pomeriggio a parlare di una cosa globale
Non
Una cosa europea io non sono d'accordo con
Quelli che dicono che questa
Un problema europeo non è un problema europeo
è un problema
Ho un problema globale come era
Un problema globale quando abbiamo avuto già
Grandi flussi migratori nel passato non soltanto dopo la guerra ma anche per esempio
Nei Balcani
Quando c'era il grande flusso dal Vietnam ricordate
Grandi flussi
Erano problemi globali non erano un problema europeo
L'Europa naturalmente secondo me
è qui Pallo di Europa non dell'Unione Europea per sé
Ma dell'Europa perché son tanti Paesi dell'Europa
E anche altri Paesi purtroppo non ho sentito
Dei due oltre
Grandi Paesi che hanno più
Mai Giddens
Utilizzando la parola della professoressa più di tutti che sono al Libano e la Giordania più di tutti quanti
Quelli che apparivano i nei nostri Paesi Malta
Grecia Italia eccetera col vogliono andare su e su
Presso gli altri Paesi
E sono una goccia di quelli che stanno là
Purtroppo secondo me l'Unione europea ha sbagliato e dobbiamo cominciare a dire e qui parlo di Unione europea ha sbagliato il modo
Di
Rappresentare
Un'idea nuova
Il professor Moccia ha parlato di forte stress gli organi è quello che abbiamo in questo momento è una forte pressione a una fortezza
Anche cartoon Sbai due interessante se uno guarda i cartoons dei giornali tutti filo spinato muri questi sono le cose che uno trova
Anche
Le elezioni
Di partiti
Populisti o nazionalisti quello che devono folle chiamarli
Vede che dell'Unione europea il la la risposta a tutto questo non è una risposta globale ma una risposta
Di frontiera dico costruire qualcosa di di di di di diritti di duro di lasciare fuori quello che ci sono i barbari stanno arrivando e noi ci troviamo dentro questo nel modo di di di di pensare di tanti
Cosa significa purtroppo parlando di Mediterraneo si vede che dopo il processo di Barcellona che tutti abbiamo detto a questa
Asse
Non si può continuare a quella fare questa cosa perché ci sono si aiuta i regimi eccetera secondo me abbiamo sbagliato di non offrire una soluzione un'altra soluzione che
Diventerebbe una cosa molto più importante
Non vorrei parlare perché ci sono tante cose che se sono già tetti vorrei soltanto
Prendere due parole del il Magnifico Rettore ha parlato di
Sostenibilità responsabile
E abbiamo anche un'altra parola che mi preme a me piace moltissimo che della del realismo e io aggiungo ancora un'altra parola un più nel
Pragmatica cosa dobbiamo fare
Cerchiamo di fare ho sentito anche il Presidente prima che di alla rettifica
Della proposta del comparto ma greci Compaq Alitalia ha proposto
Porre
Aggiungere così pensiamo un secondo questi titoloni inglese ma naturalmente possiamo anche discuterli in italiano
Sei
Cosa secondo me molto molto importante poiché faccio una piccola conclusione la prima
Quali sono le proposte concrete che uno può fare
Quando ci ha migrazione molte volte mancano tre
Tre pilastri tre
Tre chiavi di ad di lettura la prima la stabilità non c'è stabilità né in un Paese ecco perché le persone si muovono secondo non c'è sicurezza si chiariti
E la terza non c'è trasferiti
Secondo
Me senza questi tre ingredienti possono essere anche altri ma secondo me senza questi in treno ingredienti uno comincia a pensare di emigrare
Di muoversi di portare i figli ecco perché cercano molti di questi
Di cercare di portare i figli anche non nati fuori dal loro Paese
Cosa dobbiamo fare in quella
Cercare di arrivare a stabiliti Security entro aspetti
Perché non pensiamo di costruire delle zone di Enterprise e io sono molto d'accordo con i i relatori di prima non soltanto
Campi i campi non si fa niente
Zone protette di Enterprise
Che hanno anche
Adesso aggiungo una cosa accesso al mercato dell'Unione europea diretto
Un mercato aperto come tutti i cittadini europei
Su cosa si basano questi questi campi
Di stabilita di security anche prospetti possono essere campi anche piccoli ci
E arie
Non voglio fare chiamarli campi Elias
Che hanno dentro
Ente Air France
Il Magnifico Rettore ha parlato di è difficile anche la professoressa educazione molto molto importante di dare sbocco a quest'idea
è anche
Aggiungerei un'altra cosa io Sefil
Society partnership l'ITEA di collegarsi con la società civile molti
Paesi che sono failed States che sono stati che
Sono falliti hanno bisogno di ricominciare da zero
Cioè di costruire lo Stato pesca
E questa è una cosa secondo me assolutamente importante e questa è una cosa che l'Unione europea se vogliamo dare un contributo può essere
Un ente molto importante
Non vorrei e quindi non abbiamo parlato di questa
Vorrei aggiungere la sera se possibile porrei dire un volgarmente il business
è importante questo non è
Un problema soltanto dei Paesi così
L'aria commerciale l'aria può economica
La piccola media impresa ma anche le grandi imprese devono essere
Anche loro partecipi a questo fenomeno globale
Ho avuto ieri a Londra o in questo momento stiamo attenti alla discussione su break settori Mele
Dentro l'Accademia però ho avuto il piacere di avere il ministro del per l'integrazione europea dell'Albania
Che è stato anche a chiamata in causa dagli inglesi perché il primo accordo che quelli che vogliono uscire vogliono fare e con l'Albania e con l'Ucraina è stata fatta questo questo è stato fatto durante
Un colgono i miti molto importante al mondo recentemente tra uno dei campi del tendente al momento del breaks
Lei ha studiato lei era una che è uscita
Ha studiato in Inghilterra è ritornata nel loro nel suo Paese il caffè giovane donna
Che adesso sta cercando
Di andare in giro anche parlare con gli altri è di chiedono puoi entrare nell'Unione europea in questo momento tutti parlano di mai crescita di migrazione eccetera sicura che voi
Una donna con finta di cercare di fare delle cosa importante ma
Anche lei parlando ha parlato di un di questo concetto
Perché era la stanno cercando di entrare dentro l'Unione europea
Uno di Bloomberg siete la televisione Bloomberg gli ha chiesto ma perché state cercato di entrare mi ha detto qua da noi anche se
Abbiamo siamo usciti abbiamo fatto dei cambiamenti molto importanti stiamo ancora costruendo lo Stato
E questa secondo me e molto molto importante ma lo Stato non si costruisce soltanto attraverso
I diritti umani eccetera importantissimi ma anche attraverso la prosperità
Vorrei
Magari finirà con un con un po'co.co.co. o una cosa importante sul su questi sette sei concreti propose scontenti e dobbiamo anche assicurarci che c'è quello che in inglese si dice Brenta Serchio perisce
La circolazione dei menti non
Non
Brain tre
C'è anche se uno viene un altro Paese
L'idea e di pensare
Parlare e discutere ma anche di contribuire alla costruzione del dette del
Del
Tuo paese non soltanto
Attraverso mandando i soldi che è uno guarda ANIA e facendo ritornare i soldi così ci sono tanti Paesi che altri lo fanno
Ma quelli che
Hanno avuto veramente successore dove anche la giorno dati di giovani sono ritornati a dare un contributo al loro Paese dove c'è quei tre stabilita prosperità e anche sicurezza
Vorrei finire perché non voglio portare
Se uno è malato
Non prende secondo me se uno malato molto malato non non non prende soltanto l'aspirina spera
Che uno simile
Si utilizza il POR FERS
In questo momento e cui ritorno alla discussione dell'Unione europea l'Unione europea cosa può fare prima il tutto
Parlando di Siria
Perché
Abbiamo questa
Questo fenomeno
Dobbiamo dare come europei dobbiamo dare tutto tutto nostro appoggio alla
Buona riuscita dei discorsi del del discussione che sono
A Vienna sulla soluzione sulla Siria cioè quella è una cosa politica da fare
Ed è molto importante che è uno l'attacca questa
Seconda cosa
Che secondo me
Libia
Ci sono definiti i nostri colleghi qui della Libia
Questo è un Paese da ricostruire nel senso che State Kraft sarebbe alla base della costruzione di questo Paese anche perché questo Paese secondo me questo adesso metto
Il cappello accademico è non ha avuto la possibilità di di essere un Paese
Ci terrei a essere
L'idea ricostruire il Paese
E dobbiamo so che l'Italia stiamo parlando di Italia qui sta dando una forte mano dobbiamo continuare non soltanto l'Italia ma anche come Unione europea a dare una mano
E combattere e poi anche i fenomeni
Non libici che stanno operando sull'aria
L'altra cosa che secondo me è molto importante nella l'Africa subsahariana
Abbiamo avuto tentativi di progetti ma non abbiamo mai avuto una politica vera politica io spero
Cioè Federica Mogherini eccetera il tour suo team fanno veramente
Una politica verso l'aria subsahariana
Non abbiamo magari parlato del come si dice in inglese dia le finte di RU che
La sicurezza
Purtroppo stiamo parlando non era il caso prima non era il caso prima quando abbiamo avuto grandi flussi di migrazione
Adesso
è
Un fenomeno che uno non può
Tralasciare è molto molto importante di pensare anche
Come
Insieme non soltanto da soli
Non soltanto tra sordi
Cerchiamo anche attraverso altri metodi ho parlato di globale finisco
Perché io anche qui aspetto una mano forti non forte
Ma fortissima anche della delle Nazioni Unite su questo fenomeno perché dobbiamo assolutamente
Sottolineare che questo non ne soltanto un problema o un'opportunità perché anche un'opportunità europea male
Sulla carta e anche
Globale
Grazie
Nella la parola al dottor Ferruccio Pastore
Grazie professore buon pomeriggio a tutti è stato chiesto anche a me di parlare in inglese e lo faccio volentieri anche come segno di benvenuto agli ospiti stranieri ricercatore colleghi stranieri che
Sono venuti per il convegno per il seminario di domani
Sono certo in dieci altro Sherman reciproci all'ANCI
Il sistema questi io
Valichi potrebbe occorre pertanto lobbies con Francia
Anticrisi invito Kruscev qua al centro
Di questo seminario neve la domanda fondamentale
La sfida di gestire la migrazione la migrazione forzata in particolare
Sia sul piano umano che su quello soste di dire cito anch'io il termine sostenibilità
Non può essere vinta da nessuno Stato da solo deve essere condivisa e affrontata in modo cooperativo ma come farlo come distribuire ruoli e responsabilità tra gli Stati
Attraverso i livelli istituzionali tra tutti gli attori e le organizzazioni responsabili e coinvolte questa e la domanda fondamentale che al centro di un dibattito europeo
Aspro come mai prima d'ora
Nei prossimi minuti cercherò di dare la mia adesione di questo punto ma
Voglio parlare brevemente soltanto brevemente di questo ne informato di questa cosa seminare o come è stato detto dai colleghi che hanno parlato prima di me questo seminario internazionale il risultato di un progetto congiunto
Che riunisce diverse università europee
è un
Un'iniziativa molto significativa importante soprattutto in considerazione delle specifiche caratteristiche della cosiddetta crisi migratoria dell'asilo che sta colpendo l'Europa
C'è una fondamentale paradosso al centro di questa crisi che allo stesso tempo divide e unisce l'Europa la dividente
Rivelando quanto è in profonda
Preesistente e una serie di divergenze
E voi sottolineando la debolezza della superficialità del collante giuridico politico e morale che tiene insieme gli europei
Ma la crisi sta anche unendo le uno paradossalmente nel senso che
Ci riunisce tutti insieme di fronte alle stesse questioni
E mostra
Quanto sono profonde e veloci le interdipendenze tra di noi e vorrei azzardare l'ipotesi e come è stato tetto
Anche prima del mese che questa crisi
Sta generando quella sorta di sfera pubblica europea di dibattito pubblico europeo
Che il Movimento federalista desidera da decenni il problema è che questo dibattito pubblico sta emergendo questa sfera pubblica emerge ma in una maniera molto conflittuale
Quello che vorrei sottolineare in particolare all'inizio di questo seminario oggi
è la natura profondamente intrinsecamente transnazionale che la crisi dei rifugiati che chiede un consistente rafforzamento della cooperazione scientifica internazionale nel campo di gli studi sulla migrazione soprattutto nel campo di l. scienze sociali e politiche europea in generale ed ecco perché sono particolarmente lieto di essere qui in questa iniziativa congiunta di varie università europee
E
Nei prossimi minuti vorrei
Dista sì Armeni porrei prende le distanze dai LEA degli sviluppi frenetici giornalieri della crisi
Per cercare di isolare alcuni aspetti forse trarre alcune lezioni alcuni insegnamenti da quello che abbiamo visto negli ultimi mesi
Una cosa importante da dire è che l'ordine precedente non dimentichiamo che Schengen è stato lungamente lodato come una delle conquiste più grandi più solida e dell'integrazione europea ma lo status quo ante di fatto era illusorio o almeno molto fragile perché si basava
Su fondamenti specifici e possiamo dirlo adesso molto deboli oggi sembra quasi incredibile
Che
Una assetto internazionale
Intrinsecamente fortemente squilibrato come quello costituito nel giugno novantadue piena Schengen nel giro di pochi giorni abbia potuto tenere così a lungo
Un assetto un ordine
In cui la responsabilità dei controlli alle frontiere della valutazione delle domande di protezione
Faceva capo insaccato essenzialmente ad un gruppuscolo di Paesi
Di confine
Soprattutto
Alloro sospese e allora come è stato possibile aggiungere un accordo così squilibrato e come è potuto resistere vent'anni
Questo il punto essenziale questo
è stato possibile solo grazie ad un ambiente geopolitico relativamente stabile ebbero tetto e in un contesto economico relativamente stabile un ambiente geopolitico in cui la pressione migratoria sui confini esterni dell'Europa è stata
Contenuta già una cintura
Distanti relativamente stabile e autocratici che sono stati ben lieti di fare i guardiani di queste frontiere per conto nostro e poi in un contesto economico in cui l'Europa meridionale
Nei primi anni due mila
Senza
è stata è diventata esattezza un'imposta una delega importante destinazioni del migrazione di manodopera
Con la capacità e parlo per la Spagna il Portogallo l'Italia Malta dirittura anche la Grecia
Con la capacità di integrare destabilizzare
Alti e i numeri
Numerosi emigranti poco specializzati molto molti dei quali più o meno forzati
Che tutte le già non avevano bisogno di chiedere asilo perché potevano
Hanno potuto contare su una indulgenza relativa e sulle modalità azioni periodica
Ma questo chiaramente non vale di più
Soprattutto dalla fine dell'ultimo decennio in tal modo particolare a partire dal due mila undici in termini mica a Torino le cause alla radice del problema erano già chiaramente visibili allora ma è stato soltanto l'anno scorso nel due mila quindici
Che la crisi è stata riconosciuta apertamente a livello europeo
E non è un caso che questo riconoscimento
Sia coinciso con la per Tura della cosiddetta rotta dei Balcani
Con flussi migratori misti attraverso il Mediterraneo
Che sino ad allora erano stati una questione squisitamente sud europea e hanno iniziato ad aggiungere ad arrivare in Germania i numeri elevati da allora come sappiamo gli eventi si sono succeduti
In modo molto rapido
Quasi tragico non voglio ricostruire i
Ricostruire questa escalation perché ci vorrebbe troppo Emma anche in questo caso mi limito ad alcuni punti da sottolineare innanzitutto di grande importanza come è stato detto la crisi
Ha rivelato ha fatto capire quanto siano vulnerabili le democrazie europee dinanzi alla migrazione non riescono a respingerla facilmente ma hanno addirittura problemi maggiori ad accettarla
Ma
Molti anni addirittura decenni di un approccio negativo nei confronti nella migrazione in maniera sistematica e piuttosto indiscriminata hanno trasformato la migrazione in un grosso rischio politico
Diciamo in quello che si può definire chi è il
Più evidente tallone d'Achille
Completamente esposto la seconda lezione che traiamo da questo anno terribile che ha trascorso
è che
La solidarietà europea sull'emigrazione anche se
Prevista
Formalmente nei trattati e molto molto molto difficile da ottenere in pratica
Il fallimento citato dai precedenti relatori delle decisioni su Irvine collocamenti e
In senso più ampio di qualunque tentativo di riformare i dubbi in modo
Rappresentano la dimostrazione tangibile di questa difficoltà ad andare avanti si potrebbe dire che per la maggior parte dei Paesi europei in particolare per quelli dell'Europa centrale e orientale
Questa incapacità ad aprirsi ai nuovi arrivati da suicida e sto parlando soltanto per motivi
Tecnici e democratici
Demografici ma questo
Non è abbastanza per provocare i cambiamenti
A breve termine
Tutto ciò che
Contribuisce arrendere altamente improbabile una soluzione interna della crisi dei rifugiati
Qualunque tentativo molto assolutamente improbabile o e in questo ha orientato ha fatto diventare sempre di più tutti gli attori principali Germania Italia la Commissione europea ad aprirsi a
Risposte che si né sembra esistere un messaggio implicito nelle più Lecce di misure politiche assunte a partire dall'ultimo vertice una Fricano della Valletta del novembre scorso
Proseguendo fino a marzo di quest'anno con
L'importante accordo UE Turchia fino ad arrivare più di recente allertato sulla migrazione ma è cresciuta in parte ho citato prima proposto dal Governo italiano
E questo messaggio essenziale è che sarò Franco non siamo in grado di affrontare in questo internamente quindi cerchiamo di agire esternamente per
Cercare di impedire
Quello che sta accadendo e cercare di tenerlo lontano da noi
Questa chiaramente non è una ricetta nuova come ho detto all'inizio l'esternalizzazione come dicono spesso gli accademici
Ed è finita come illumina modo per affrontare la migrazione fuori dai confini e questa esternalizzazione
è sempre stata una componente chiare anche se non sempre in modo esplicito dell'affetto per la gestione della migrazione a livello europeo per evitare
Equivoci voglio chiarire un punto cercare di gestire la migrazione con mezzi esterni insieme non è una cosa negativa l'esternalizzazione in quanto tale
Non dovrebbe essere demonizzata come accorpare a volte da parte dei sostenitori dei diritti umani eh sicuramente una soluzione
A volte problematica ma in alcune condizioni può essere considerata una necessità se consideriamo il continente africano per esempio come ha detto il professore messo UTAP l'Africa è un orizzonte del nostro dibattito
è chiaro che la migrazione in quanto tali non può essere considerata come una soluzione sostenibile
Agli squilibri strutturali enorme tra i due continenti ma
L'esternalizzazione le politiche la migrazione possono variare e passare da una mera delocalizzazione della repressione
Ad un serio tentativo
Vi affrontare in maniera cooperative e cooperativa le cause strutturali dei movimenti forzati promuovendo la sicurezza umana e la protezione internazionale in una sfera internazionale più ampie
Più ampia quindi di quale strategia esternazione della migrazione stiamo parlando cosa sta accadendo cosa è realisticamente prevedibile
Il punto di partenza di qualunque riflessione seria su questo punto è rappresentata dall'accordo UE Turchia dello scorso marzo
Non possiamo non partire da qui semplicemente perché
Questo all'accordo rappresenta il più grande tentativo concreto fatto si allora per gestire
La migrazione con mezzi esterne il più grande concreto tentativo il più impegnativo
Se vogliamo definirlo così
Compiuto dall'UE in quanto tali tutta la sua storia non voglio analizzarlo in dettaglio la vogliono aiutare l'accordo in dettaglio ma voglio sottolineare che un elemento di fondamentale importanza sono state numerose le critiche nei suoi confronti
E devono essere prese in esame
Ma
è vero anche che nessuno è stato mai in grado di formulare un'alternativa prevede due mila e concreta a questo accordo
Sino ad ora i numeri di migranti espulsi dalla Grecia in Turchia come il numero di coloro insediati dalla Turchia nell'Unione europea
Secondo l'accordo uno uno
Sono numeri molto bassi nelle siamo nell'ordine di poche centinaia ma questo fatto apparentemente sembra essere stato sufficiente a generare un effetto deterrente sul contributo sul mercato del contrabbando quindi
Il numero degli arrivi in Grecia sia ridotto notevolmente il che rappresenta una conquista importante il problema è che d'altra parte
L'accordo non è stato in grado
Di riportare
Lei sul nel dibattito europeo un po'una visione a lungo termine un po'di nazionalità per esempio l'accordo
UE Turchia per me è una misura temporanea non è certo una soluzione a lungo termine è una soluzione temporanea ma non è stato abbastanza per impedire al Governo austriaco di minacciare la reintroduzione di controlli sistematici al Brennero e quest'la mossa che è stata fortemente criticata a sua volta non è stata abbastanza non è stata sufficiente a impedire la decisa vitton Maria del partito fai in Austria anti uguali anti migranti nella prima tornata delle elezioni presidenziali austriaca
Nessuno a Bruxelles o nelle principali capitali europee sembra essere
Del intenzionato a mettere in discussione indicata l'accordo UE in Turchia
Ma adesso il punto è
Come fare ad attuarlo perché tutto dipende da questo
Quanto dovrebbero essere rapide veloci le concessioni ad Ankara
Quante condizionalità dovrebbero essere legate a queste concessioni chiaramente il potere negoziale dell'UE nei confronti della Turchia con il nostro tallone d'Achille è così esposto è limitato
Ma esiste ancora su un importante margine di manovra strategica che richiede anche coraggio leadership creatività
Pensiamo anche alla liberalizzazione dei visti per i cittadini turchi
Rappresenta sicuramente è uno degli ostacoli più grandi per l'attuazione dell'accordo UE Turchia molti ritengono infatti che
L'UE
Non sia pronta attiene fede agli impegni
E quindi agile non sarà non arriverà pronta a giugno quando è previsto l'entrata in vigore della condizione dei visti il dibattito sinora estro si è svolta in termini puramente difensivi
Quindi
La domanda nell'Unione europea
Quanto potrebbe essere grande l'ondata di farsi turisti turchi o di irregolari quelli che soggiornano più a lungo
Dobbiamo
Non dobbiamo dimenticare che
Qualche anno fa
Era il Paese che mandava il maggior numero di migranti in Europa
Quindi queste domande sono legittime e comprensibili ma non c'è una seria analisi delle opportunità
Che esistono per e la complementarietà medio termine Atatürk tra i mercati del lavoro turco e dell'Unione europea da poter ragioni grazie credo che
Occorra una visione alternativa se vogliamo evitare che l'accordo UE Turchia diventi
Semplicemente una nuova più ampia versione degli accordi bilaterali sulla migrazione degli anni Duemila quelli che abbiamo concluso con i vari Gheddafi ben alieneremmo baracca
Brevemente vorrei parlare delle relazioni con l'Africa e vorrei parlare dell'orizzonte euro africano che rappresenta un'importante orizzonte a medio e lungo termine per il nostro di partito anche se
Questo accordo con la Turchia fosse attuato in maniera
Efficace e in un modo moralmente e giuridicamente accettabile
Anche se un accordo analogo
Fosse raggiunto nel futuro con un nuovo Governo consolidato a Tripoli anche se tutte queste questioni condizioni che al momento sembrano remote fossero raggiunte
Saremo comunque all'inizio di quella che
Una sfida storica enorme a lungo termine per l'Europa
Al centro di questa sfida non c'è il Medioriente nell'Africa settentrionale
Costruzione anche
Se queste regioni con alta probabilità continueranno
A rappresentare una sfida migratoria importante dell'Europa ma lo scenario
Prevede al centro al suo centro l'Africa subsahariana partendo
Dal Corno d'Africa fino alla cintura di fai fino al Golfo di Guinea se partiamo da questa prospettiva è chiaro che l'accordo UE in Turchia soltanto un rattoppo in un altro
Frattura molto grande la più grande
Spaccatura mondiali socio economica e demografica
Le cifre
Sono note anche se se ne parla molto di rado secondo
Le
Proiezioni dell'Unione delle Nazioni Unite sulla popolazione secondo l'ipotesi media
Tra quindici anni a partire da oggi in Europa avrà iniziato a perdere popolazione mentre l'Africa avrà guadagnato quasi mezzo miliardo di abitanti arrivando a uno virgola sei mi giardini e
Non si tratta della previsione più pessimistica se guardiamo oltre e arriviamo al due mila cinquanta l'Africa
Avrà superato la soglia dei due miliardi di abitanti queste cifre chiaramente sono preoccupanti
Devono essere gestita in maniera irresponsabile
Ma
Per responsabilità intendiamo che la necessità di non trascurare queste chief tre
Bisogna
Averle aumenta sempre chiare oggi
Nonostante quello che i media globali suggeriscono
L'Africa è il continente che produce il minor numero di migranti degli oltre duecentotrenta milioni di migranti in tutto il mondo soltanto trentuno milioni sono africani
E di questi trentuno milioni la metà è migrata in un altro Paese africano
Questo
Che l'avere un termine di paragone nel mondo
Ci sono più di novanta milioni di migranti asiatici e quasi sessanta milioni sono migranti europei quindi finora i termini migratori l'Africa
è stata un'entrata
Cioè un continente
Chiuso in sé
E
Ritenere
Che l'emigrazione possa fungere da stabilità stabilizzatore dell'Africa sarebbe sciocco le soluzioni per l'Africa devono essere trovate al suo interno
Certo gli attori esterni possono e di fatto devono contribuire in modo
Forte e costante sostanziale e questo vale in particolare dell'Unione europea
Su questo dibattito a lungo termine sull'Africa
Come
Centro della migrazione gli orizzonti futuri resta decollando alcune settimane fa Davos Wolfgang Schäuble Ministro delle Finanze tedesco
Ha espresso dei validi una vaga idea della necessità di un Piano Marshall per il Medio Oriente l'Africa lo stesso contesto innanzi minestra
Di recente ha parlato della possibilità di creare e di introdurre una tassa europea su cui combustibili fossili per finanziare questo norme Progetto
Adesso anche il Governo italiano a lanciato
Nuovi idee in questo settore parlando
Anche
Di il bond UE Africa
Tutte queste iniziative sono notevoli ma siamo solo all'inizio il punto era dove deve arrivare il denaro se da nuove tasse orda urna
Dal mercato osso se da una ristrutturazione del bilancio uguale questa è soltanto una domanda altre
Domande sono cosa si deve fare con tutto questo denaro e
E
Anche
Il fondo fiduciario per l'Africa di cui si è parlato a andava letta e di uno virgola otto miliardi una cifra che sembra ridicola
Tutti i leader presenti alla Valletta si sono sentiti delusi se non
Offesi da questa
Cifra così irrisoria rispetto all'enormità delle sfide da affrontare quindi il punto è cosa fare con questo denaro e voi come fare a raggiungere un consenso politico sono lieto e costante in Europa
Che dia sostegno a questo sforzo
Necessario ma impegnativo non spetta a me dare risposte a queste domande ma sicuramente ci terranno occupati ancora per molti anni grazie
Delle
Qualche minuto ancora rispetto a al tempo stabilito se ci fossero eventualmente domande altrimenti siccome
Il convegno il seminario chiedo scusa noi ci teniamo molto a questa parola con l'amica e collega via Po il seminario
Perché pensiamo che come Seminario possa avere una struttura a tetto cioè avere una prospettiva di continuità
Essere rinnovato come ulteriore occasione e mi pare di capire dalle prospettive appena ascoltate che proprio questa esigenza di avere una prospettiva di
Prolungata
Di riflessione e di approfondimento data la vastità dei problemi che sono genericamente riconducibili sotto l'etichetta migrazione
E ripeto l'invito è se mai a seguire i lavori da domani
Al dalle nove in poi presso l'Aula Magna
E comunque
Ci sono pochi minuti se ci fosse qualche domanda per qualcuno dei debiti dei presenti che
Altrimenti il ringraziamento e molto sentito per tutti quanti davvero
Grazie per questa presenza insisto soprattutto dei giovani studenti a chi ci ha aiutato a far circolare questa notizia e quindi
L'invito e
A essere presenti spero altrettanto numerosi ancora domani e poi nel terzo giorno del nostro seminario grazie davvero a tutti
Domando