Stati Generali dell'Esecuzione Penale - seconda giornata

Anch'io la delega è stata approvata dalla Camera un'ora e al lavoro del del Senato e mie le direttrici entro cui abbiamo inteso operare il Governo ha inteso operare il Parlamento
Ha cercato di lavorare in questo senso è appunto quello della semplificazione delle procedure della revisioni dei presupposti di accesso alle misure alternative
A fine di facilitare il ricorso alle stesse ovviamente non si tratta di allargare
Le maglie in maniera semplicistica ma occorre innanzitutto riordinare in via sostanziale queste misure alternative che sono adesso tante varie tipiche c'è stato una sovrapposizione del tempo anche alla luce
Degli interventi che si sono succeduti
Ma bisogna pagarle anche a quella che è l'esigenza e di sicurezza e quindi valutare questo è un intervento che ha voluto fare il Parlamento valutare anche
Categorie di reati di eccezionale gravità e pericolosità con specifico riferimento ai reati di mafia e terrorismo anche internazionale
Si tratta di quei diritti per la cui e per la cui peculiarità criminologica la possibilità agile realizzata di intimidazione controllo
Del territorio delle popolazioni necessito di più di
Di una valutazione più attenta e quindi non si può negare al legislatore nell'ambito di delle linee di politica
Minale che deve tracciare di alzare le soglie di presupposti necessari per accedere a qualche beneficio per i condannati appunto di reati più pericolosi queste l'innesto
Che è arrivato da in sede parlamentare rispetta la delega governativa
Ma ovviamente è necessaria una riorganizzazione in senso costituzionalmente orientato della pena una valorizzazioni
E di una piena individualizzazione del trattamento rieducativo la valorizzazione del lavoro la previsione di attività di giustizia riparativa de e le relative procedure come momenti qualificanti del percorso di recupero sociale
Questo è un altro punto dove a cui noi per in Spagna elemento ci siamo dedicati in maniera e specifica fin dalle prime primi nostri passi
Devo dire che eravamo un po'indietro utile rispetta gli altri Paesi europei come è stato
Constatato anche orletto i lavori del tavolo tredici insomma che mi ancora siamo un po'indietro nel riconoscere a questo tipo di giustizia la piena di dignità e il pari rango
Rispetta la rieducazione al trattamento
Ma in questa legislatura si è
Approvata la legge sulla messa alla prova degli adulti e e si è data piena attuazione della direttiva ventinove del due mila dodici sulla tutela della vittima
E un altro facendo la scaletta ovviamente a flash dei principi e che sono stati varati dal Parlamento dal da ad almeno da una Camera in materia di riordino dell'ordinamento penitenziario
Non so non è mancata l'attenzione alla medicina penitenziaria alla
Necessita di un utilizzo di collegamenti audiovisivi al riconoscimento del diritto dell'affettività e in particolare la più completa fruizione della genitorialità
Con una specifica poi attenzione alle esigenze educative istruzione e formazione professionale detti detenuti minori di età
Proprio nell'ottica di una sorriso se socializzazione della responsabilizzazione della promozione della persona pensiamo
E l'attuazione dell'ordinamento penitenziario minorile in realtà era previsto dall'articolo settantanove della legge del settantacinque e lo Stato in mora
Da ben quarant'anni
E poi c'è il lavoro questa è una parte che per me molto importante agli punto di vista anche che sento particolarmente qui i dati sono signor ministro un po'
Sappiamo ancora
Diciamo se le percentuali sono molto basse
Anche se le ultime statistiche vedono vedono segnalato al miglioramento però è poco più del due per cento dei detenuti che in impiegato alle dipendenze di più i privati un numero esiguo che mette in dubbio
Lascio entra all'età che l'ordinamento penitenziario riconosce al lavoro quale M. elemento fondamentale per la concreta attuazione del dettato costituzionale
E che conta è l'unico uno dei percorsi obbligati per abbassare il tasso di disciplina
E quindi
Io credo che in questo
Se questa grande e importante iniziativa culturale che lei ha voluto che il Ministero a voi il ministro ha voluto mettere in campo
Servirà e sarà un percorso è un percorso necessario per la un cambiamento di mentalità sinergico perché ovviamente come è stato ieri ben detto
A un modello virtuoso di penalità non si arriva soltanto con le riforme legislative messi arriva attraverso una sinergia che coinvolge tutti i soggetti che temi sociali del territorio Regioni-Enti locali società civile
C'è anche il bisogno pare di capire
Che
Che la
Sicurezza maggiore per i cittadini e quindi anche la risocializzazione perché ha sbagliato che e che deve quindi pagare attraverso la pena
Passa attraverso anche un cambio di passo un cambio anche di in mentalità per chi per attraverso quindi un investimento maggiore di risorse
Abbiamo capito è ormai è stato sperimentato e questo è il messaggio che vuole mandare anche il Parlamento attraverso i provvedimenti gatte approvato
E che è una segregazione passiva senza nessuno responsabilità richiesta al detenuto e una legislazione premiale basata sulla regolarità della condotte l'assenza di rilievi disciplinari non esclude non è escluso il rischio di recidiva quindi c'è bisogno di un'adesione consapevole e positiva del detenuto al programma poi trattamentale
C'è bisogno di opportunità di lavoro
C'è bisogno punto di poter considerare le tappe dire di adattamento
E quindi per far questo ci vuole sicuramente che
Le norme vadano avanti e quindi noi in Parlamento facciamo il nostro compito che quello di approvare le riforme
E quindi consentire poi al Governo di dare attuazione alle tele che
Avvalendosi di questo materiale di questa grandissimo materiale questa linfa che arrivata da questo da questo grande lavoro
Ma è necessario anche però
Investire cioè investire in
Avere il coraggio e forse quindi il coraggio perché
Per ieri è stato detto parlare di carcere non non porta molte volte consenso elettorale ma sa bisogna essere lungimiranti consapevoli e responsabili e quindi bisogna che la politica abbia il coraggio di investire più risorse
Più risorse
Umane più risorse economiche professionalità specifica modelli organizzativi e quindi parliamo anche ovviamente di adeguamento delle piante organiche dei magistrati di sorveglianza degli uffici di esecuzione penale esterna
Di chi per professionalmente qualificate
Se non si vuole correre il rischio
Ecco di mettere in campo buone riforme ma di rimanere con un sistema a metà che possa poi rischiare di non avere una completa e esaustiva
Diciamo attuazione per quello che il nostro modello modello appunto di una società democratica che investe e sta investire anche sul recupero di chi ha sbagliato vi ringrazio
Grazie
Presidente Ferranti
Adesso siamo curiosi di capire proprio in Senato approdata la delega
A che punto siamo con il Presidente la Commissione giustizia del Senato Nicola Scola prego Presidente
Grazie io intanto inizio ovviamente dando del lei informazioni all'uditorio che mi competono perché
Per come lei ha detto il la delega al Governo sulla riforma dell'ordinamento penitenziario si trova attualmente dinanzi alla Commissione Giustizia del Senato
Ebbene una dato quantitativo che mi pare nel sia preliminare al disegno di legge due mila sessantasette
Sono collegati benna altri quaranta disegni di legge sulla base della necessario rispetto del Regolamento parlamentare
Che vuole che i testi identici o connessi vengano collegati quindi la Commissione giustizia si trova ad affrontare il nonno un unico disegno di legge bensì quaranta disegni di legge collegati al disegno di legge principale
Quello del quale ci stiamo occupando sia pure per la limitata parte della riforma dell'ordinamento penitenziario
La discussione generale si trova in una fase avanzata tant'è che in questa settimana credo giovedì
Il credo ovviamente sempre necessario perché i lavori parlamentari non sono mai
Perfettamente prevedibili si dovrebbe concludere con poi l'assegnazione di una termine per gli emendamenti
Quindi ci troviamo in una contesto direi abbastanza evoluto dal punto di vista della
Trattazione una Commissione e poi giustamente il titolo del questi di questi interventi che ci sono stati assegnati
Riguarda un tema atteggiamento del legislatore ovviamente nei confronti
Di una così impegnativo e complesso diciamo disegno di legge
E sia pure occupandoci noi ora soltanto di un unico aspetto di questo complesso disegno di legge quello dedicato alla riforma dell'ordinamento penitenziario
Orbene io credo e non penso di sbagliare nel manifestare questa mia opinione
E che quando una dei lega intanto rispetta i principi costituzionali in virtù dei quali occorre indicare criteri direttivi e principi che siano tassativamente
Chiari nella definire quello che sarà il percorso che poi il Governo delegato compirà
E e costituzionalmente orientata nel senso che condensa
Tutta una serie di sentenze della Corte costituzionale ma anche di principi costituzionalmente esistenti
E per giunta a una chiara visione sistematica
Insomma questo disegno di legge costituisce una complesso normativo che si facilita e grandemente facilita il lavoro
Delle assemblee parlamentari perché si trovano diciamo a dover operare su di un territorio che è qualificato
Oltre che essere costituzionalmente orientato facevo riferimento non soltanto al rispetto di principi costituzionali e della giurisprudenza costituzionale ma anche ad una chiara visione sistematica che c'è in questa riforma in quanto l'ordinamento penitenziario ma di certo non possiamo immaginarlo come scollegato rispetto agli altri diciamo rami della diritto penale
Sia pure qualificando il diritto penale nel suo complesso
Dobbiamo immaginare l'ordinamento penitenziario collegato al diritto processuale penale al diritto penale sostanziale con il quale forse esistono delle relazioni ancor più fitte perché tutte le volte in cui si tratta
Di discutere di pene della sostituzione in via alternativa delle pene
Della esecuzione delle pene principali e della loro trasformazione ovviamente le connessioni con nel diritto penale
Non lo possono in alcun modo essere dimenticate
Sotto tale profilo ovviamente emergono quelle che sono le insufficiente le insufficienze in un certo se in so la natura in un anacronistica del diritto penale che si regge su di un arsenale sanzionatorio estremamente povero
Non c'è dubbio
Povero perché orientato per come era comprensibile nel mille novecentotrenta esclusivamente sulle pene carcerarie
Quindi sulle pene detentive carcerarie
Ignorando sì le pene detentive ossia privative della libertà personale non carcerarie e anche le pene che non sono né detentive né carcerarie ciononostante determinano una riduzione un controllo
Di un soggetto e chiaro pertanto
Che si dovrà ma questi sono operativi che riguardano il futuro pensare anche a distribuire sul versante del giudizio di cognizione e dell'arsenale sanzionatorio del diritto penale
Misure alternative che non dovrebbero stare soltanto sulla versante dell'esecuzione era necessario iniziare da qui ciononostante
In un certo senso potrei dire che il biglietto da visita di questa legislatura nel settore difficile complesso del diritto penale
è stato per l'appunto costituito dai tre decreti legge dettati in materia di svuota carceri dalla complementare riforma della custodia cautelare
Che come diceva per l'appunto il la Presidente della Presidente Ferranti ha riguardato ma diciamo la individuazione degli arresti domiciliari come misura cautelare personale di ordine generale centrale rispetto al sistema della custodia cautelare
E di prevedere la custodia cautelare in carcere soltanto appunto come una caso eccezionale ossia una ipotesi alla quale si può giungere
In tutte quelle circostanze nelle quali il ricorso agli arresti domiciliari appaia sproporzionato per distinti per difetto
Rispetto alla pericolosità alla gravità ma insomma se il diritto penale deve essere nel contesto diciamo della torto oggettivo un'estrema ratio
Se nello stesso tempo la pena detentiva nel contesto separato del diritto penale isolato del diritto penale deve essere anche se un'estrema ratio
La strada sulla quale questa legislatura ma il Governo poi in particolare con le sue iniziative si è posto è una strada che non alternative di questo noi dobbiamo
Ovviamente essere persuasi
Certo ripeto non soltanto
Ci si deve interrogare sulla povertà dell'arsenale sanzionatorio di diritto penale ma questa è una riforma di sistema
Noi abbiamo dovuto gestire emergenze che abbiamo ereditato ovviamente quindi gli interventi sono stati
Condizionati dalla necessità di risolvere i problemi che non potevano essere affidati alle inevitabili giustificate le indagini della riforma
Di sistema insomma certo bisognerà guardare anche allorquando si avrà la possibilità di farlo alla recidiva al bilanciamento sia
Del bilanciamento tra circostanza eterogeneo ossia quella sterilizzata riforma del mille novecentosettantaquattro
Che ha costituito nel contesto delle tante inutili riforme di diritto penale di diritto processuale forse una passo significativo
Immediatamente successivo alle riforme legge luogotenenziale della settembre della mille novecentoquarantaquattro
Si dovrà anche riflettere probabilmente mi permetto come queste mie affermazioni di anticipare temi che comunque stanno nella riflessione del legislatore
Anche ai minimi edittali perché la riforma dell'ordinamento penitenziario e trova una sua precisa connessione con il rispetto di limiti edittali minimi che siano gestibili
Quindi con noi il riconoscimento di quella discrezionalità favorevole in capo all'autorità giudiziaria che per l'appunto la riforma del mille novecentosettantaquattro aveva poi voluto valorizzare questo per dare conto
Di quella mia iniziale affermazione secondo la quale qui c'è un volto sistematico di una riforma
Che in questa fase io penso riguarda l'ordinamento penitenziario ma certamente guarda ad una riforma complessiva
Diurno diritto penale da umanizzare certamente nel contesto del rispetto però di esigenze di sicurezza che non a caso compaiono voglio dire
Sul materiale pubblicitario
Di questo incontro estremamente importante alcune considerazioni conclusive per non occupare troppo il la tempo di una convegno che dovrà ovviamente occuparsi di altro insomma certo però vengono
Rimessi alla coloro i quali intervengono temi talmente complessi che quasi si è si sente la necessità di scusarsi con l'uditorio per il fatto di dover parlare in maniera frammentaria incompleta ma ciò ovviamente inevitabile
La Presidente appunto della Commissione giustizia della Camera Ferranti faceva dal CONI e riferimenti che danno conto dell'orientamento costituzionale della diciamo delega che noi dovremo dare alla Governo intanto la scomparsa di automatismi preclusioni presunzioni
E qui mi piace soltanto ricordare
Come questa diciamo indicazione legislativa sia perfettamente conformi alla giurisprudenza costituzionale fin dagli anni Sessanta quando
Cominciarono progressivamente a cadere le presunzioni di pericolosità sociale
Legate al riconoscimento della incapacità di intendere e di volere quindi insomma a distanza di tanti anni si riconosce ovviamente un principio che sta nel nostro sistema costituzionale la presunzione ovviamente
E un contrasto con le principi costituzionalmente riconosciuti può essere affermata per come recentemente la Corte Costituzionale ha riconosciuto soltanto in presenza di titoli di reati
Particolarmente gravi e qui il riferimento è anche alla sentenza recentissima della Corte costituzionale che chiude però un intero capitolo di sentenza della Corte costituzionale
Concernente il terzo comma del duecentosettantacinque e quindi la pericolosità sociale presunta sia pure sul collegato e non estraneo versante del diritto processuale penale quindi
Diversi ordinamenti che dialogano che si guardano reciprocamente
Come anche diciamo la semplificazione processuale strumenti processuali semplificati ma nel rispetto di garanzie essenziali tutela
Del diritto della difesa partecipazione dell'interessato e nello stesso tempo pubblicità delle udienze qui appunto perché e conosce come tutti quanti noi conosciamo l'evoluzione della giurisprudenza costituzionale si pensa
Alle sentenze della Corte costituzionale anche dettate poi successivamente per i processi camerali ma inizialmente
Per il processo camerale in materia di misure di prevenzione insomma
La procedura di cui all'articolo centoventisette sarà una procedura non soltanto partecipata ma resa pubblica poi
Forse bisognerà unificare queste diverse ipotesi perché la Corte costituzionale
è intervenuto ovviamente inizialmente ripeto solo con riferimento alle misure di prevenzione e poi successivamente al giudizio di sorveglianza
Perché in quel separato contesto delle misure di prevenzione e la camera di consiglio e aperta al pubblico sia pure a richiesta dei soggetti interessati
Il limite di quattro anni per quanto riguarda la sospensione dell'emissione dell'ordine di carcerazione e poi mi piace dire ovviamente eliminando tante altre cose
Che avrei avuto il piacere appunto di comunicare all'uditorio ma ovviamente chi parla non può pensare alla propria soddisfazione ma deve soprattutto interessarsi
Della soddisfazione di chi ascolta
La rieducazione questa volta intesa sul versante del suo profilo contenutistico ricchissimo dibattito
Che diciamo la dottrina italiana penalistica di diritto penale sostanziale devo dire
Ha da sempre valorizzato con gli iscritti iniziali di bricolage di Marcello Gallo insomma rieducazione vista non come etichetta dietro la quale addirittura si potrebbero celare
Dei processi di imposizione di contenuti di coscienza alternativi che uno Stato democratico non si può assolutamente permettere
Marri educazione vista sul versante dei suoi contenuti come programma di reinserimento allora se si parla di lavoro se si parla di diritto all'affettività di diritto al mantenimento delle relazioni familiari
Se tutto è presidiato da un'osservazione scientifica sia anche la soddisfazione devo dire io di vedere
Che certe idee che la dottrina anche ha usato il principio di rieducazione logo trema penalistica anche per dare contenuto oltretutto al principio ora costituzionale riconosciuto costi come costituzionale di offensività
Ha in un certo senso aperto le porte allorquando sin dagli anni Settanta messo proprio l'accento sulla necessità di ancorare il principio di rieducazione dei contenuti
Che siano contenuti verificabili insomma
Se tutte queste considerazioni e le tante altre che ho ritenuto doveroso risparmiare all'uditorio convergono per come certamente convergono
Nella delega che mi auguro il Parlamento conferire al più presto al Governo non soltanto su questo limitato ma estremamente importante settore perché sappiamo che il due mila sessantasette
Se interessa anche di tanta altra materia che riguarda il Codice di procedura penale il diritto penale sostanziale non soltanto l'ordinamento penitenziario
Io credo che anche in questa occasione questa legislatura avrà segnato una tappa veramente importante e decisiva grazie per l'attenzione
Grazie Presidente da Scola grazie per l'intervento grazie Presidente e allora adesso proviamo a da
Andare avanti un po'più speditamente
E chiamo sul palco il Presidente della Corte di Cassazione il dottor Giovanni Canzio che sarà interessante anche
Sentire il suo intervento a proposito di giurisdizione ed esecuzione della pena
Prego Presidente ricordo nel frattempo che siamo collegati anche su
Streaming vi assicuro che un segnale ottimo ieri lo vedevo da casa quindi complimenti anche a chi ha allestito tecnologicamente queste riprese prego Presidente
Io credo che gli stati generali dell'esecuzione penale
Meritino una riflessione
Attenta
Su che cosa
Sia punta ancora vivo cosa sia morto cosa invece abbia subito modifiche
Direi di grandissimo rilievo sul terreno dei rapporti tra la giurisdizione l'esecuzione della pena
E cioè qual è il il ruolo l'identità del giudice dell'esecuzione oggi
Qual è la dimensione della giurisdizione nella fase esecutiva
Come si è cambiato
L'atteggiamento
Rispetto a principi tradizionali che sembravano solidissimo i come l'intangibilità del giudicato come il giudice l'esecuzione si muove sul terreno della verifica della legalità della pena inflitta
Con l'entrata in vigore del nuovo Codice procedura penale il giudice dell'esecuzione non è più il giudice degli incidenti di esecuzione ma i giudici conosce quindi c'è il termine conosce fa riferimento a un quinto di perché nella cognizione
Dell'esecuzione del provvedimento un cambiamento non formale di contenuto
Perché nel Codice abrogato il carattere incidentale dell'intervento
Del giudice posto remi giudicare si reggeva su due cardini la stabilità dell'ARES indicata e la funzione redistributiva della pena
La fase esecutiva quindi era
Intersecato assoluta sporadici interventi
Il processo penale era il processo del giudice della cognizione
Esecuzione penale una mera appendice del processo cui non era riconoscibile un'effettiva natura giurisdizionale bensì amministrativa
E la giurisdizione veniva recuperata solo incidentalmente illimitatamente alla cognizione di quelle controversie circa l'esatta interpretazione del contenuto del comma
La risoluzione di queste questioni era quindi considerata solo come il completamento il complemento del fondamentale compito che era affidato al giudice del processo di cognizione
Spettava solo a quel giudice
Che avete messo il provvedimento deve seguire posto in esecuzione apportare termine il compito affidato
Tale impostazione
Può dirsi superata
La Costituzione sancisce la finalità rieducativa della pena e quindi
Come ha riconosciuto la Corte costituzionale già dal mille novecentosettantaquattro con la sentenza numero ventiquattro il condannato ha diritto a una verifica periodica della pretesa punitiva
Di qui la crisi di identità del giudice dell'esecuzione la ricerca difficile della definizione dei confini nei limiti dei poteri il giudice dell'esecuzione
La crisi entità deriva certamente dall'ampliamento delle funzioni di giudice esecuzione
Ma anche dalla giurisdizionalizzazione della fase esecutiva conseguente al nuovo Codice procedura penale
Dall'introduzione da parte del legislatore di nuovi istituti processuali dentro l'esecuzione
Basti pensare
Al seicentoventicinque visto seicentoventicinque terre codici sua prima all'articolo due comma tre del Codice penale oppure interventi forti della giurisprudenza basti pensare soltanto
A
Importantissima sentenza cioè circa centotredici del due mila undici la Corte costituzionale che inserito un procedimento di revisione così detta la riscossa e televisioni europee dalla condanna
Però questo processo evolutivo a mio parere strettamente connesso
Allora diversa prospettiva
Che è orientata alla tutela dei diritti fondamentali della persona sono in gioco i diritti fondamentali della persona
E quindi
La
Il giudicato diventa potenzialmente cedevole perché deve fare i conti e trovare il punto di equilibrio con la garanzia e con la tutela i diritti fondamentali della persona
La stessa Corte costituzionale
Pur restando
Per definizione giudice delle leggi in realtà
Svolge un controllo è una verifica di conformità
Si è orientata sempre più grazie
Allora tutela dei diritti della persona
I giudici costituzionali non solo quelli italiani le Corti costituzionali nel mondo si orientano sempre più verso la tutela dei diritti più che sulla legittimità della legge astratto
Il centro di interesse va spostandosi dal modello
Di
Garanzia di costituzione della legge al modello di garanzia dell'effettività dei diritti fondamentali previsti dalle costituzioni
E quindi quel
Principio granitico della intelligibilità del giudicato
Ecco che
Potenzialmente invece e cedevole rispetto alle illegalità della pena colpisce il diritto fondamentale della persona sia pure condannato
L'orizzonte e cioè la prospettiva mi sembra
E quella della sostituzione alla certezza del diritto della certezza dei diritti
Una posizione di assoluta centralità
La stessa Corte europea
Che sarebbe il giudice pretorio per eccellenza è chiamata a gestire il caso concreto e realtà si esibisce anche indecisioni pilota
Qual è quella che abbiamo avuto nel caso Torreggia elusioni pilota in cui denuncia carenze strutturali degli ordinamenti coinvolti
Mette in gioco i diritti costituzionali della le persone i diritti fondamentali e quindi va molto al di là del compito che astrattamente sarebbe affidato alla stessa
Non può ancora sostenesse certamente
C'è la certezza giuridica debba sempre e in ogni caso cedere il passo alla valorizzazione dei diritti della persona
Questo è
Questo si ottiene attraverso assestamenti confronti di altri contrasti anche interpretativi
Ma l'effetto di tale dinamica
Una relativi distrazione della rigida distinzione tra cognizione l'esecuzione
Costruita sul presupposto ormai rivisitato della necessità di una conclusione ultima definitiva dell'accertamento della impossibilità di un nuovo ciclo cognitivo oltre una soglia procedimentale
Non è più così
E diffuso a partire soprattutto dal due mila dieci
L'affermazione secondo cui la Corte Costituzionale ha superato la risalente cautela ad affrontare in ambito penale questioni di legittimità costituzionale concernenti la mera identità del trattamento sanzionatorio
Un gruppo di sentenze ha dichiarato l'illegittimità di norme del genere faccio riferimento solo così semplificativamente
Alla Corte Costituzionale trentadue del due mila quattordici in cui un'intera cornice edittale quella della fine del giovane arte è caduta sulla distinzione tra dopo le droghe leggere e pesanti
Oppure quell'ente le più recenti in tema di recidiva gli automatismi la centottantacinque del due mila quindici o la più recente settantaquattro del due mila sedici
Queste sentenze hanno dichiarato incostituzionali norme penali sosta sostanziali
Ben diverse da quelle incriminatrici
Non sono state caducata e fattispecie criminose
Ma norme non processuali che comportando una differenza di penna in conseguenza di determinati comportamento situazioni avevano una natura sanzionato
Quindi come vedete un problema nuovo si pone all'orizzonte in relazione alle pene già erogato in via definitiva
Non è più necessario intervenire sulla norma incriminatrice
Quando l'illegittimità della norma penale sostanziale comporta una più mite risposta sanzionatoria da parte dell'ordinamento
Ma la norma incriminatrice non è stata dichiarata incostituzionale si sosteneva che continuasse a persistere la punibilità delle condotte accertato
Non veniva meno la doverosità delle condanne della loro esecuzione potendosi escludere la revoca delle sentenze
E neppure era in gioco la assenze di equità del procedimento che potesse sostenere un procedimento di revisione europea
E però si rileva che tali condanne definitive cristallizzano pene la cui misura ex post si rivela esorbitante
Perché è evidente che se i casi fosse lo Stato stati decisi secondo norme conforme a Costituzione le sanzioni sarebbero state diverse meno afflittiva
Private di un valido fondamento normativo esse possono essere definite illegittime e quindi vanno rideterminate in fase esecutiva superando il limite del giudicato
E questo è il tema all'ordine del giorno il vero tema all'ordine del giorno la cedevolezza del giudicato la prospettiva orientate diritti alla persona che pone in discussione la definitività del giudicato e ne impone in taluni casi la cedevolezza
Nel ricordare alcune tappe fondamentali di questo processo che secondo me di ridimensionamento non solo tecnico giuridico ma culturale direi di politica giudiziaria di democrazia e della giustizia
Di questa concezione assolutizzando del giudicato esercire unite della Corte di Cassazione hanno dato un contributo sistematico ripetuto fondamentale
Ricordo solo tre due sentenze le prime due sentenze importanti in materia del due mila e quattordici delle Sezioni unite Ercolano il gatto che hanno sviluppato il tema della pena illegittima
E forme di contenimento del valore del giudicato e le più recenti sentenze del due mila e quindici Sezioni unite gli azzurri Marcon Basile Butera e infine della Fazio
Se una pena inflitta sulla base di una legge illegittima anche la sua esecuzione deve considerarsi illegittima e in uno stato di diritto non può non esserci un giudice che faccia cessare l'esecuzione di tali prima o la riduca in misura legittima
Questo è in estrema sintesi il messaggio fondamentale lanciate alle sezioni unite penali nella Corte di Cassazione
Credo
Recepito anche dai giudici di merito
Sono state individuate con puntualità
Le fattispecie in cui il principio dell'intangibilità del giudicato soccombe rispetto ad altri valori
In cui determinate situazioni devono essere emendate dallo stigma dell'ingiustizia
Si fa riferimento all'abolitio criminis in più è prevista la revoca dalla sentenza di condanna la cessazione degli effetti penali
Alla dichiarazione di illegittimità costituzionale della norma in più incriminatrice
Alla incostituzionalità di una norma non nella parte in si Min attrice ma in quella relativa al trattamento penale quindi
All'articolo trenta comma quattro della legge numero ottantasette del cinquantatré sento con secondo cui devono cessare l'esecuzione e tutti gli effetti penali
Della sentenza irrevocabile di condanna pronunciata in applicazione della norma dichiarata incostituzionale
Infine all'articolo due comma tre del Codice penale
Qual è lo strumento processuale idoneo a consentire l'intervento correttivo
Ecco
Entriamo
Un momento applicativo in cui occorre
Il giudice ovviamente si avvalga degli strumenti che
Normativa processuale mette a sua disposizione
In realtà la Corte di Cassazione a Sezioni Unite ha fatto un passo straordinaria
A mio parere
Nel momento in cui per assicurare la cedevolezza del giudicato e quindi sormontare la cosiddetta intangibilità del giudicato ha fatto riferimento direttamente alla norma
Fondamentale è quella di cui all'articolo trenta della legge ottantasette cinquantatré sul funzionamento e la Corte costituzionale
Il principio è che nell'ipotesi in cui il giudicato sia aggredibile nella parte relativa alla specie sulla pena inflitta in sé di ricognizione
Il giudice dell'esecuzione non deve procedere alla revoca dalla sentenza di condanna neppure parziale
Ma deve limitarsi avvalendosi degli ampi poteri conferiti dalle Regolamento procedura
Materia ci articolo seicentosessantacinque seicentosettanta CPP a ritenere non eseguibile la Pininfarina
Ovvero a sostituirla con quella convenzionalmente è costituzionalmente legittimo
Di qui gli ampi margini di manovra più conosciuti nella fase esecutiva al giudice dell'esecuzione
Quanto ai limiti
Dei poteri valutativi giudice esecuzione si è chiarito che questi deve procedere
Nei limiti in cui gli è consentito dalla pronuncia di cognizioni in sintesi le valutazioni di merito che il giudice l'esecuzione non potranno contraddire quelle dei giudici della cognizione nel merito dell'accertamento
Il tema è stato ulteriormente sviluppato non ho qui il tempo ovviamente di indicare
In profondità
Quali sono gli attuali assetti interpretativi dopo il due mila quindici dopo queste importanti sentenze delle Sezioni riunite
Voglio soltanto
Sottolineare
Che ormai insostenibile la vecchia concezione circa la natura secondaria accessori della fase esecutiva
Perché grazie alle nuove attribuzioni del giudice e alla giurisdizionalizzazione del procedimento questa qui ci di una dimensione centrale complementare a quella della cognizione concorrente o
Parimenti al completamento funzionale del sistema processuale
Sulla base di tale presupposto si è ritenuto che un limite poteri del giudice esecuzione è costituito da quei casi in cui questi non è chiamato a un'opera di nuova commisurazione o sostituzione matematicamente aritmeticamente dire scontata
Rispetto a quello che costituisce oggetto del trattamento illegale fissato dal giudice la cognizione ma De Bianco debba compiere un nuovo complessivo giudizio questo sì del tutto eccentrico rispetto all'ambito riservato
A rappresentare un crocevia di fondamentale importanza era il modo di concepire gli interventi posto remi giudicata
Per legittimare questi ultimi si diceva sarebbe stato necessario una previsione che consentisse di elidere la forse esecutiva della sentenza irrevocabile
Le Sezioni Unite si sono allontanati in modo definitivo giudizi
E hanno ribadito che poco dopo il formarsi in giudicato le norme penali nel giustificare l'esecuzione della condanna presso lo suscettibili di essere così applicate sono soggette a un costante vaglio in termini di legalità
Un controllo quindi estrinseco al ruolo del giudice esecuzione perciò tale da non richiedere che venga dettata per via legislativa un'autonoma fattispecie di deroga
Tale forma di verifica
Risponde a scopi di tutela che sono irrinunciabili
Perché il rapporto esecutivo resta aperta fino alla definitiva avvenute espiazione della pena
E alimentarlo ad alimentarlo sono le norme penali su cui si basa il titolo
Al giudice dell'esecuzione riconosciuto non solo il potere di sostituire una pena illegittima pensiamo l'ergastolo con una predeterminati trent'anni caso Scoppola ma anche a rimodulare il trattamento sanzionatorio
Il regime il giudicato lascia alcune questioni sui certamente sullo sfondo
E sulle quali occorrerebbe una più ampia riflessione faccio riferimento alle norme strettamente processuali del rapporto con le norme sostanziali o all'allargarsi della revisione europea anche a casi diversi da quelli tradizionali
Testo nei nodi degli strumenti che il giudice l'esecuzione deve impiegare dei limiti al potere di determinare rideterminazione i problemi applicativi e le regole
Se il principio è nitido nella misura in cui impone di modificare il comando espresso dal titolo esecutivo l'ampiezza dei relativi poteri limiti sono da stabilire in via interpretativa cosa che stanno facendo i giudici legittimità i giudici di merito
Data la latitudine estremamente vasta del meridione
Le sezioni unite penali hanno suggerito
L'adozione di un principio logico il principio di razionalità del sistema processuale
Secondo cui quando la legge processuale demanda al giudice una determinata funzione
Allo stesso giudice conferita la titolarità di tutti i poteri necessari all'esercizio della funzione
Il giudice dell'esecuzione potrà esercitare ogni potere necessario al fine di divise da tempo rideterminare le Pen illegittime
E ormai radicata nel sistema la previsione di penetranti poteri che nonostante ricevo Kabila della sentenza consentano di rivisitare il fatto a fini sanzionatori
Ho visto ma anche per stabilirne la sopravvenuta irrilevanza penale faccio riferimento agli articoli seicentosettantuno seicentosettantatré CPP
è un ulteriore elemento innovativo e sul piano del materiale utilizzabile
Mentre fino a poco tempo fa si registravano indirizzi restrittivi per i quali
Gli unici strumenti di lavoro del giudice esecuzione sarebbero stati l'imputazione originaria la sentenza
Bandito ogni esame degli atti processuali o iniziative istruttorie
Le Sezioni Unite hanno superato questo limite
Lavorando su una corretta interpretazione dei poteri attribuiti al Giudice l'esecuzione dell'articolo seicentosessantasei co comma cinque CPP
Che legittima quindi l'esame del fascicolo di merito essi occorre anche il ricorso approva ed acquisire nel rispetto del contraddittorio
Di fronte all'intricata opera ricognitiva del giudice esecuzione non è più facilmente spiegabile la limitazione dell'angolo visuale alla sola sentenza
Il caso che la pena illegale paradigmatica
E paradigmatico la modifica normativa dovuto alla declaratoria di illegittimità si riflette anche sui confini e sui limiti all'accertamento
Perché alcuni risvolti fattuali prime rilevanti o se contrari potrebbero assumono un peso ben diverso
Quindi occorre andare oltre la semplice analisi della sentenza dell'imputazione
Concludo
La posta in gioco estremamente importante
Perché quanto più si riconoscono al giudice dell'esecuzione poteri valutativi e discrezionali tanto più si realizza un avvicinamento che la fase dell'esecuzione a quella cognizione
A me sembra che diventi sempre più uniti dall'esigenza di attribuire autonomia alla figura del giudice dell'esecuzione rispetto a quella del giudice che ha emesso il provvedimento del seguite
Il che
Anche ai fini organizzativi è destinato a rilevare
Perché potrebbe perseguisse una via
Secondo me virtuosa della costituzione di organi specializzati per l'esecuzione penale come oggi avviene in sé simmetricamente nel processo civile
E spero con questo davvero concludo signor ministro non sono consentite clausole di invarianza della spesa
Perché
L'orizzonte
Le prospettive
Così larghe così aperti
Orizzonte prospettive che lei coraggiosamente tiene aperte
Hanno bisogno di risorse di organici
Di misure appropriate di misure organizzative di personale e cioè hanno bisogno di Investimenti grazie
Grazie
Presidente Canzio grazie e complimenti
Allora adesso andiamo avanti nel frattempo
Ci hanno
Già raggiunto il
Ministro Giuliano Poletti vedo che c'è anche il ministro Beatrice Lorenzin benvenuti anche a loro quindi io direi di chiamare subito il Ministro Giuliano Poletti Ministro per il lavoro
Ascoltare anche il suo contributo pervenuto Ministero io
Sa assolutamente
Può assolutamente stare seduto ci mancherebbe altro visto infatti che è avvenuto aiutandosi
Allora Ministro buongiorno benvenuto questo è il
Su un microfono
E allora allora la cosa buongiorno a Torino di interessante da dirci o vuole gliele faccio un'intervista cosa ancora preferisce
Suo valore onoriamo possiamo chiacchierare forse si viene abbiamo volete tra via molto tempo perché siamo in gravissimo ritardo rispetto qualora sia leggeremo bene nostro tempo allora prego Ministro
Ma io credo che sia
Bene intanto io voglio ringraziare per
Questo invito per questa opportunità e
Per come
Questa
Discussione è stata costruita nel tempo quindi una riflessione che non è stata improvvisata che ha dietro un lavoro importante
E naturalmente questo tema del lavoro è
Assolutamente essenziale lo vorrei dire a partire
Non tanto dalla specifica riflessione di oggi quindi la pena e quanto questa connesso ma in termini generali perché
Io credo che dobbiamo
Riacquisire la convenzione
Del lavoro come una parte essenziale della nostra vita non l'abbiamo sempre considerata in questi termini l'abbiamo spesso considerato una sorta di
Afflizione di dove era inevitabile ma che alla fine
Clan posso dire non raramente
Qualcosa che avremmo volentieri evitato
Io credo che sempre di più
Per moltissime ragioni
Oggi assumiamo l'idea del lavoro come un elemento essenziale della dignità della persona dalla sua completezza della sua possibilità di esprimere fino in fondo la proprio personalità le proprie aspirazioni il proprio essere una persona
Integralmente intesa allora questo è io credo il primo tema da cui dobbiamo partire
E io permettetemi di dirlo in una battuta molto semplice molto secca io non credo
Che nessun magistrato possa infliggere la pena ad una persona
Di essere o di sentirsi inutile a sei agli altri questa non può essere mai una pena che può essere comminata e quindi noi dobbiamo fare
Tutto quello che è possibile fare perché ogni persona in qualsiasi condizione nello specifico in questa condizione possa sentirsi utile assai agli altri e allora se e come
A si è riflettuto in questa sede sulla possibilità necessità di abbattere il muro tra carcere e società
Per cercare di costruire
Una continuità una possibilità di cambiamento nell'oggi ma per un cambiamento nel futuro
Beh io credo che davvero questo tema del lavoro allora possa essere debba essere un elemento essenziale di questo impianto
Se guardiamo
I dati vediamo che c'è già in essere un'azione in questo senso
Credo che possiamo tutti quanti convenire insieme che non possiamo dirci soddisfatti di questo esito sappiamo che ci sono persone che sono impegnate nella
Amministrazione la gestione sappiamo che ci sono persone che sono impegnate in attività anche esterne
Beh io credo che da questo punto di vista su tutti questi versanti si possa approvare di lavorare e si possa cercare di costruire una collaborazione più ampia
Beh io l'ho detto non credo che questo tema vada considerato solo perché corrisponde perché dobbiamo corrispondere pienamente al dettato dell'articolo ventisette della nostra Costituzione
Quando dice che le pene devono tendere alla rieducazione del condannato e certamente l'accesso al lavoro durante i periodi di detenzione costruisce uno strumento essenziale per la
Rieducazione
Non solo perché
Approvato di dirlo il lavoro offre concrete occasione di riscatto e di reinserimento sociale a persone che avendo commesso dei reati e stando né scontando le pene hanno anche voglio volontà di recuperare le condizioni per una vita onestà
Ma perché è proprio
Cercare di promuovere
Le più ampie occasione di lavoro anche per i detenuti costituisce un investimento
Dagli gli effetti positivi assolutamente la posso dire
Fuori discussione ormai io credo che siano del tutto evidenti i dati le analisi le statistiche rispetto le recidive rispetto a tutta una serie di situazioni
E qui stiamo di fronte ad un tema che ho sentito anche nell'intervento che ci pena concluso
Noi spesso da questo punto di vista guardiamo questo dato solo sulla colonna del bilancio delle spese per cui quando dobbiamo costruire qualcosa il primo tema che ci troviamo di fronte ma costa
Costano i lavoratori costano i tutor costano
Ma
Se avessimo
L'ordinata attitudine a fare i bilanci come i bilanci vanno fatti e cioè
A valutare quando una spesa è un investimento quando produce in prospettiva magari delle economie
Ma quante economie produrrebbe il fatto di non avere delle recidive quante economie si produce il fatto di avere una persona che cambia la propria condizione di vita
Come si può considerare una comunità che è capace di gestire anche una situazione di problematicità ma l'assume come tale ed assume come
Un elemento su cui vale la pena investire
Giocare una parte dalla propria prospettiva immaginare che è un problema a una soluzione
E che non è tra virgolette qualche cosa di definitivo ineluttabile al quale non si può guardare in nessuna maniera ben io credo che
Questa strada se una strada importante perché ci riconsegno l'idea di comunità un'idea di società non solo
La singola situazione parliamo di una persona un individuo certo parliamo di una persona un individuo ma stiamo parlando di una società che ha un'idea di sè
Che pensa come costruirsi
Tutelarsi essere sicura ma contemporaneamente immagina che ad ogni fenomeno il processo c'è una possibilità di evoluzione c'è una possibilità di cambiamento c'è la possibilità di determinare una nuova situazione io credo questo sia un terreno molto importante su cui
è possibile e necessario lavorare
Se guardiamo le esperienze forse dobbiamo intanto interrogarci su un punto come spesso accade nel nostro Paese nostro Paese una sorta di stranissimo animale pieno di macchie qua era cioè abbiamo esempi meravigliosi
Cose bellissime che possiamo raccontare con orgoglio e poi abbiamo buchi neri cui abbiamo situazioni dove quelle cose non si fanno e la domanda che che ti nasce inevitabilmente ma perché
Perché qui sì e lì no
Perché questa cosa a cui si può fare funziona e la no come mai non riusciamo a dare tra virgolette uno stand al Congo ruolo di risposta ad un problema perché è una buona pratica deve rimanere il fiore che facciamo vedere
Che se volete è la testimonianza rovesciata dell'errore
Perché ce l'hanno fatto lì
Come cavolo è che noi diciamo farlo per altre parti non come sono bravi quelli lì se smettessimo di dire come sono bravi quelli lì e cominciassimo chiederci come cavolo è che non lo facciano tutte le altre parti beh forse l'approccio prenderebbe un'altra piega
Cominceremo a guardarla come un'opportunità un impegno un dovere ho bisogno di una cosa da fare piuttosto che invece della serie avete visto do e ne abbiamo fatta una no il problema non è avete visto l'abbiamo fatta ognuno abbiamo visto che si può fare ma che avendo visto che si può fare
E non ci si spiega perché non lo si faccia
E quindi voglio provare a rovesciare l'approccio a questo tema e bisogna farlo sia nella dimensione interna sia nella dimensione
Aperta cioè non abbia bisogno di produrre anche condizioni di conoscenza di sapere di capacità di professionalità cioè abbiamo bisogno di dare una
Infrastruttura di conoscenza capace
Di poter essere utilizzata
Per sulla quale costruire un pezzo di futuro per questo penso che ad esempio trovare anche relazioni con soggetti esterni con impresa con cooperative conforme che consentono la partecipazione attiva e responsabile cioè
Questo tema guardate non è un tema
Che è di oggi in questa sede la nostra società a un gigantesco problema che si chiama inclusione perché la crisi
Perché i grandi cambiamenti perché all'innovazione perché alla clamorosa differenza di velocità tra i cambiamenti tecnologici e i cambiamenti sociali ci consegna una società sempre più
Sì poi dell'Ata frammentata slabbrata
Incapace di dialogare al proprio interno e allora se noi non costruiamo meccanismi di inclusione
Che si misurano con la capacità di far stare insieme queste diverse situazioni e consegnare a tutti la speranza di poter giocare la partita non c'è un pezzo di società che prende il treno al volo perché il treno e moderno vai duecento i trecento all'ora e c'era un passo che rimane a piedi ed è condannata
Permanentemente ed eternamente ad essere a piedi e stare in stazione guarda passare i treni
Questa società diventa una società che è inefficiente inefficace rancorosa incapace di costruire un senso del suo futuro quindi quando ragioniamo di inclusione ragioniamo di Clusone in questo senso
E allora per stare molto al nostro tema e due battute finale su questo versante per quel che riguarda il Ministero del lavoro noi siamo molto interessati a collaborare su questo versante a cercare di costruire
Progetti e se mi permettete vorrei evitare una parola per favore
Evitiamo le sperimentazioni perché l'Italia è un Paese spettacolare quando non ha i soldi per fare una cosa siccome servono cento Euro e non ce li abbiamo e ne diamo solo dieci proviamo
Guardate che non bisogna approvare già cominciare a fare
Con dieci euro si comincia a fare una cosa che ne vale cento se invece con dieci euro decidiamo che facciamo un esperimento l'anno dopo possiamo anche non averci più i dieci euro perché tanto l'esperimento così come è nato e morto
Questi parole bisognerebbe cavarne di lei come ad esempio emergenza guardate che l'emergenza novantanove su cento non esiste
Si parla di emergenza migranti ma le migrazioni sono i due milioni di anni come cavolo si fa a dire che sono emergenza saranno l'urgenza ma non un'emergenza non sono imprevedibili
Non solo qualche cosa che è lontano dalla nostra possibilità di immaginare che accada si sono
Allora noi dobbiamo cominciare a pensare illogica di urgenza è urgente fare delle cose
Perché l'emergenza alla vigliacca attitudine che i cosi come arriva scompare basta mettere un tampone tanto avremo un'altra emergenza che cancella quella di prima e allora usare le parole
Correttamente aiuta a fare le cose fatte per bene
E quindi affrontare una cosa che è un'urgenza che ha bisogno di progettazione che abbiamo di impegno permanente che abbiano di un impegno stabile
Non lo puoi chiamare emergenza perché se la chiami emergenza gli hai dato un timbro che di far agire in un'altra maniera che non è la maniera giusta per affrontare quella questione allora per favore
Non propone temi delle sperimentazioni perché io non sono interessato a farne propone temi
Un impegno un programma una prospettiva un orizzonte dentro il quale con il tempo le risorse che abbiamo disposizione metteremo insieme potremmo fare delle cose che nel tempo cambiano in maniera strutturale le cose un'ultima battuta per la piccola esperienza che ho fatto dal ministro
Pensavo che la cosa più difficile da fare forse prendere decisioni
Mai orrore fu più tragico
Decidere
è persino semplice c'è ai
La disponibilità a prenderti qualche insulto qualche fischio naturalmente se invece sei molto sensibile a tutte queste cose che difficile contesto decidere un po'più complicato però mettiamola così decidere non è particolarmente complicato
Complicata e farle le cose e fare in modo che le cose accadono perché approvare una legge ti fanno persino un titolo sul giornale il giorno dopo
Ma scassare metabolismo tutte le mattine a quelli che debbono fare una cosa e non hanno voglia di farla non ti fanno un titolo
Sfidando i casi nelle gambe ti fanno molto lungo così
E ci vuole una pazienza fuori di misura
Però se voi che le cose accadono devi tutte le mattine a vere la sana costanza di scassare le scatole a quelli che le do cosa debbono fare questo è quello che bisogna fare e quindi ci serve
Un'infrastruttura ci serve qualcosa che in maniera sistematica
Abbia il compito di fare le cose
Poi gli cambi la legge poi la legge può aiutare quelli che devono fare le cose ma la prima cosa che serve e averci qualcuno che tutte le mattine che Ca'sono sulla faccia della terra sa che deve fare con la cosa e sa che c'è uno il piano di sopra che altri il telefono egli scarso il metabolismo allora se fai così
Vedrà che le cose accadono
Grazie
Complimenti Ministro
Questa passerà tre interventi grazie volte
Adesso chiamerei sul palco il ministro per la salute Beatrice Lorenzin anche lei potrà scegliere se
Preferisce stare sul podio osé accomodarsi
Deve ponete avevo fatto un'eccezione perché stava male prego prego
Ministro della salute
Ecco parlerà
Viene
Al
Le condizioni del ministero e preferisco dall'allora ministro siamo curiosi di sentire adesso quale potrà essere dovrà essere il contributo del
Ministro per la salute
Lungo questo percorso che dovrebbe condurre poi qualcosa di concreto non tanti
Dei propositi vediamo un attimino di capire
Accenda un seguito a lanciano agrari impostazione culturale e logica
Il ministro Poletti io non dico che ci deve essere un nuovo inizio dico vediamo quello che stiamo facendo e come implementarlo perché altrimenti ne siamo sempre che ricominciamo daccapo ma lo siamo all'anno zero tutt'altro
Siamo in una fase invece in cui sono stati apportati in molti diciamo molti fattori positivi per lo screening e per la individuazione delle patologie principali del territorio che riguardano
La salute
Carcerare la
Ovviamente così come Terrassa del sistema sanitario nazionale in particolare e anche in questo in questo campo c'è molto da fare e ci sono grandi immagini di miglioramento
Noi passiamo
Siamo sa come tutti voi sapete è qualche anno la salute diciamo carcerarie passata nel sistema sanitario nazionale quindi è andata
Nelle dinamiche di competenze regionali questo ha comportato che come diceva giustamente il ministro che mi ha preceduto per altri si fattori
Così come il il sistema sanitario è a macchia di leopardo in Italia per cui ne abbiamo delle
Dei luoghi dove ci sono grandissime eccellenze dei luoghi in cui purtroppo ci sono ancora delle di Simone generica di intervento la stessa cosa accade
Per la popolazione carceraria quello che però io ritengo siccome questo di fatto è una popolazione istituzionalizzata
E quindi alla popolazione è più facile anche da controllare
Credo che dovrà essere invece questo sì un compito particolare da portare in Conferenza Stato-Regioni quello di avviare un monitoraggio dell'attuazione delle Frati che delle misure di prevenzione e di
Presa in carico del paziente perché proprio essendo la popolazione istituzionalizzata e ben circoscritta di fatto e anche più semplice rispetto
Ad altre ad altre situazioni ovviamente ci sono le quelle condizioni di di differenziazione tipica di questa popolazione quindi abbiamo due dicasteri che devono interagire
I permessi le condizioni che si possono verificare
Ma un grande aiuto c'ero dalla tecnologia quando
La telemedicina a mio parere la vera risposta per il futuro della salute carceraria nel senso che grazie a te le mani medicina
Si potranno risolvere molti molte questioni in tempo reale ed assicurare il massimo dell'assistenza
Anche nelle condizione di urgenza ai ai pazienti così come si attuano non solo nella gestione dei cronici ma anche delle urgenze e questo per impegni individuali percorso immediato il migliore
Nel caso di un ricovero sulla popolazione normale il negli anni Papon proprio recentemente il dieci aprile del due mila e quindici è stato presentato
Un rapporto che ha fatto il centro delle quello del controllo delle malattie il CCM proprio sulla salute penitenziaria
E in Italia quello che gestire è emerso da questo rapporto ci dice che quindici mila settecentocinquantuno mila soggetti
Sono per il novantaquattro virgola due per cento sono uomini con una media di età del trend di trentanove anni e mezzo
Il quarantasei virgola tre per cento sono stranieri e
La le patologie che caratterizzano maggiormente queste
Questa popolazione abbiamo innanzitutto purtroppo come potrebbe essere prevedibile sono le patologie mentali quindi sono tutte le nella sfera psichica
Non soltanto la
Diciamo depressioni ora anche in forma grave ma anche proprio neuropsichiatrie conclamate alcune che peggiorano nel momento in cui ovviamente c'è
L'entrata in carcere altre che arrivano dalla sono preesistenti su questo tasso le persone più colpite sono le donne quindi la popolazione femminile e gli italiani
Nella popolazione è straniera abbiamo una maggiore indicizzazione di patologia che erano già precedenti alla alla diciamo la detenzione quindi
In cui su questa popolazione c'è da fare un grosso lavoro dal punto di vista della della salute e cinquantatré per cento quindi abbiamo un rischio non il cinquantatré per cento dei soci di me un rischio
Del suicidio al cinquantatré per cento tra l'altro lo dico insomma purtroppo io parlo sempre di queste cose non quando facciamo questo tipo di quegli interventi non è che parlo di cose molto allegre
Ma adesso il siamo nella stagione lei ad essa fa apriremo una fase di prevenzione molto forte perché il mese di maggio il mese di ottobre sono immessi più più difficili per quanto riguarda il rischio il rischio di sui figli e non solo nella la popolazione carceraria ma in generale e su questo bisogna fare delle misure ad hoc così come sempre pensiamo che il quaranta
Più del quarantatré per cento sono malattie mentali il ventidue virgola tre per cento abbiamo malattie le tutti i fenomeni legati alle tossicodipendenze
Quindi se vogliamo andare sui disturbi del comportamento le problematiche legate all'aria significa
Abbiamo che più del sessanta per cento della popolazione carceraria a questo tipo di
Di problematica ed è ovvio che qui ci deve essere una prese in carico del paziente e della persona
Mirata e benna anche
Formata cioè ci deve essere la presa in carico circoscritta
Poi ci sono le altre patologie alcune che sono legati anche ai comportamenti agli stili di vita quindi immaginiamo le il fumo rischio del cancro escludere malattie l'obesità
Malattie croniche non trasmissibili e invece sulle malattie trasmissibili e quindi epatite HIV anche qui ci deve essere un di degli strumenti di screening e di interventi mirati
Per questo noi abbiamo stanziato proprio nella legge di stabilità dicembre quattrocentocinquanta mila euro per uno screening mirato sulla popolazione carceraria questo vi dicevo
è veramente più facile farlo rispetto ad altre
Ad altre popolazioni perché sono appunto popolazioni istituzionalizzate
Con anche delle campagne di prevenzione da spenda fare all'interno del delle carceri e di formazione di stewardship per quanto guardate psicologi e psichiatri e medici e infermieri che devono intervenire su delle su delle patologie bella ben precise
Io credo che questo dal punto di vista della salute
Ci permetterà di fare sicuramente un salto in avanti
E accompagnando le queste misure ad altre che da quelle di cui parlava il Ministro Poletti sicuramente non sono miglioreremo la qualità della vita
Del diciamo della della popolazione detenuta ma offriremo loro anche delle possibilità maggiori per un inserimento l'inclusione della vita fuori dal carcere oltre al fatto che per quanto riguarda le malattie
Non le malattie trasmissibili è evidente che fare screening ed terapia e cura delle malattie trasmissibili vuol dire avere un impatto poi positivo sulla possibilità di trasmettere queste queste di queste malattie sia dentro che fuori dal carcere
Sono stata sintetica perché lei è stato detto di essere se esclusivamente
Assolutamente sintetica grazie Ministro
Lorenzini sarebbe stato curioso chiedere come mai a maggio ottobre si intensifica questo tipo di cosa ne parliamo un'altra o tutta grazie molte
Grazie allora adesso attenzione io mi sposto perché io devo lasciar assolutamente il campo visivo libero perché sta calando
Il telo dello schermo c'è un momento un po'più distensivo diciamo così un paio di minuti
Molto intensi con il videomessaggio di Checco Zalone
E vi invito
A sentirlo perché è tra il serio e faceto butta dentro delle piccole chicche che di invito a sentirle a recepirla vediamo un po'
Il videomessaggio e saluto del noto a
Interessato perché ha studiato anche come siderali stesso diritto penale diritto costituzionale prego
Buongiorno a tutti io sono stato contattato dal ministro Orlando per partecipare a questo evento purtroppo non possono essere lì
Inerisce portanti di richieste di partecipazione aderenti questo ministero che è stato così particolari telefono devo dire perché hanno detto che sta tentando di parlare di detenzione di problemi legati all'irrisione
Nelle trasmissioni televisive ma non solo nessuno perché dici che non fa audience quindi chiudono le porte mi è stato siglato il Ministro Landolfi
Bisogna sui livelli dell'altro perché sinceramente non
Ce l'hanno presente lo saluto saluti tutte le autorità presenti in questa manifestazione che cosa posso dire come dare il mio apporto all'inizio non volevo fare questo io poi mi sono ricordato che il consumo anche una persona
Non subire c'è uno studio del diritto costituzionale e qui
Ci resti peraltro Presidente mutuato c'era scritto l'articolo ventisette
Che la detenzione deve avere una funzione anche rieducativa purtroppo sappiamo che non è così noi tendiamo a cui hanno allontanarmi persone che hanno subito una condanna come fossero diciamo
Macchiati ardite no dovrebbe essere così io mi auguro crei un giorno un ex detenuto possa entrare in una banca essere disgiunto da un due diretto purché giudice amministrativo in carcere leggo il punto perché lei evocato o che
Che vi sono
Che si votino i politici perché sono stati casi perché il cittadino diciamo così è stato in carcere quindi gli educatori lotto
Mentre sappiamo che non è sostenibile
Contrario c'è un'opinione
Turche voi lui diseducativo ematica
Nell'asse calzetti il mondo un giorno possa cambiare io volevo esprimere la mia vicinanza quante persone soffrono condizioni purtroppo non
Durissima
In cui si trovano nelle carceri ho iniziato la mia carriera facendo un personaggio che salutava proprio gli amici della Casa Circondariale di Taranto di Trani con l'augurio di una presta libertario il cantante
Mione Rovigo diciamo l'unica figura
Vicina a voi lo rifaccio saluto nei casi circondariali di tutt'Italia con l'augurio di una premessa diventa una mitragliata di baci come se non altro generi undici Comuni o meno dico cacciabili voglio bene ciò
Geniale
Geniale veramente secondo questo teorema di Zalone dunque potrebbe essere il carcere un ottimo apprendistato per la carriera politica all'acquisto e ciò fosse stato in carcere lo votiamo allora adesso
Passiamo subito alla prima tavola rotonda anche sarà affidata alla collega Donatella Stasio giornalista del Sole ventiquattro Ore invito sul palco l'architetto Luca Zeni vinto
Il dottor Marcello Bortolato magistrato di sorveglianza il dottor Stefano visto una magistrato Capo l'ufficio legislativo del Ministero del lavoro
Il grande elemento di Albertini io sono un appassionato di stimoli calcio non posso che presentarlo così ovviamente qui e nel suo ruolo di viscere Presidente della Federazione gioco Calcio
Il dottor Francesco Viganò dell'Università degli Studi di Milano
L'avvocato Riccardo Polidoro responsabile dell'osservatorio del carcere dell'Unione camere penali buon lavoro vi lascio a voi e alla collega Donatella Stasio grazie
Buongiorno buongiorno a tutti le presentazioni sono state fatte
Questa tavola rotonda la prima
Scarpa
La prima di una lunga serie si occupa degli spazi e dei tempi per una migliore organizzazione della vita detentiva
Riassumendo sintetizzando in una parola diciamo si parla di vivibilità di condizioni di vita del carcere siamo dentro
Due parole
Il tema è un tema cruciale
è un tema cruciale perché innanzitutto è la Costituzione che impone
La vivibilità che il carcere sia vivibile ce lo impone appunto quando dice che deve essere rispettata la dignità del detenuto devono essere rispettati i suoi diritti fondamentali ricordiamo che i detenuti
Sono persone private della libertà ma sono integre in tutti gli altri diritti fondamentali quindi la salute il lavoro
La privacy liste l'istruzione anche in movimento sia pure lì la libertà di movimento sia pure
Limitata quindi diciamo che il tema della vivibilità
Nelle sue varie articolazioni è un tema dovrebbe essere un imperativo categorico scontato sappiamo che non è così sappiamo che le carceri
Sono sia pure con qualche lodevole eccezione sono
Carceri criminogene sono carceri carceri Tatò gene
Sono anche carceri illegali lo abbiamo sentito dire per molto tempo Pezzino da ministri della nostra Repubblica
Quindi la visibilità come imperativo costituzionale dovrebbe appartenere al nostro DNA ma la vivibilità del carcere fondamentale anche se non bastasse il richiamo ai principi costituzionali
è fondamentale anche per garantire la sicurezza collettiva di cui appunto abbiamo parlato molto in questi giorni e non solo in questi giorni
E ed effettivamente c'è un rapporto diretto tra la vivibilità e la sicurezza collettiva
Anch'io qui voglio citare cioè voglio citare abbiamo in questi giorni e non solo in questi giorni ricordato come
Le misure alternative cella l'esecuzione penale attraverso le misure alternative riduce la recidiva
Bene io vorrei ricordare qui una ricerca scientifica la prima in Italia che poggia su basi scientifiche
Che e che ritengo fondamentale per svariate ragioni che invece in misura proprio il rapporto di causalità tra
Le condizioni di vivibilità del carcere e la recidiva
La voglio citare non solo perché voglio rivendicare anche con un po'di orgoglio il fatto che è nata da un impulso del nostro giornale quindi insomma anche per dire che qualche volta la la i media fanno delle cose utili
Nelle battaglie di tipo culturale ma anche perché per me è un formidabile argomento politico questa ricerca è stata condotta da due economisti Giovanni nastro buoni Daniele Terlizzi ESE
Ed è durata due anni è partita nel due mila e dodici ancora in corso per alcuni a spetti mangia arrivata delle conclusioni naturalmente la collaborazione del Ministero
Nella giustizia è stata preziosa perché perché sono arrivati appunto a a delle conclusioni su basi scientifiche ripeto il pay per allegato alla e agli atti degli stati generali
Sono appunto conclusioni che non lasciano dubbi sul fatto che il carcere aperti tono
Inteso nel senso di carcere che rispetta la dignità del detenuto i diritti fondamentali che dialoga con l'esterno ha un rapporto continuo con l'esterno
è in grado di ridurre la recidiva è in grado di ridurre la popolazione carceraria quindi di contenere i costi
E di aumentare la sicurezza dei cittadini infatti i due economisti dimostrano che a parità di pena da scontare
Per ogni anno passato in un carcere aperto invece che non tradizionale carcere chiuso la recidiva si riduce di dieci quindici punti percentuali a partire da una recidiva media del quaranta per cento
Ecco dicevo formidabile argomento politico che dovrebbe veramente mettere fine in maniera io una volta per tutti ai luoghi comuni alle Bugie vorrei dire che sentiamo soprattutto in occasione di campagne elettorali e che dovrebbe anche consentire di investire come è stato detto
Poco fa e non solo poco fa perché poi si tratta anche di investire per migliorare la vivibilità del carcere allora venendo
Alla
Al concreto diciamo della vivibilità io vorrei partire innanzitutto dai nuovi dei luoghi intesi in senso fisico appunto il carcere
Il carcere che sia diciamo le carceri antiche o o moderne che siano sembrano
Progettata in funzione del controllo totale della punizione più che della funzione rieducativa diciamo di reinserimento sociale la galera e galera quindi la galera devi essere
Dirige la scomoda marcia non a caso si dice marcire in galera e quant'altro
Ecco
E anche diciamo le galere moderne poi dal punto di vista architettonico non sono non sembrano rispondere ad un'idea di risocializzazione
Dal tavolo appunto che si è occupato di questo aspetto dell'aspetto architettonico architetto che cosa è emerso
Il capitale dell'approccio che è stato espresso ieri dal ministro clangore al professor Giostra
E dagli altri oratori che sono intervenuti non poteva
Nona vere un riflesso sul piano delle condizioni fisiche
Del carcere e quindi
A una considerazione della giustizia dell'esecuzione penale che non fu che forse non soltanto relativa ai modi ma anche ai luoghi
Questa riapertura di una considerazione per i luoghi è assolutamente fondamentale perché
In Italia è mancata da quarant'anni
Quarant'anni che ci sono costati molto cari perché io vorrei ricordare che
La riforma dell'ordinamento penitenziario del mille novecentosettantacinque arrivava
Alcuni ne e in qualche modo anche diciamo
Stimolata da una straordinaria stagione dell'edilizia penitenziaria italiana alla quale hanno contribuito alcuni dei migliori architetti e che ci aveva portato all'avanguardia
Danny nel campo appunto dell'elaborazione dei luoghi della pena
Durante i lavori dell'esecuzione degli degli stati generali dell'esecuzione penitenziaria noi e tutti i tavoli hanno fatto alcune missioni
Una in particolare la prima è stata in Spagna noi siamo andati in Spagna a studiare delle delle operazioni molto interessanti che sono state fatte
Vorrei che noi provassimo a immaginare per un attimo qual era la condizione delle carceri spagnole sotto Franco nel mille novecentosettantacinque questo significa che ha la Spagna ha fatto diciamo un
Grosso percorso diciamo evolutivo e noi invece un po'ci siamo fermati quindi
La riconsiderazione delle della pena dal punto di vista degli spazi è un passo avanti
Estremamente importante che infatti ha raccolto cioè lo straordinario entusiasmo che ha accompagnato i lavori in particolare del tavolo uno e l'impegno diciamo incondizionato è stato proprio
Credo determinato anche dal fatto che si riapriva una partita che sembrava diciamo chiusa da quarant'anni
La composizione di questo tavolo è stata molto varia professionalmente
A cena no
Oltre agli architetti naturalmente sociologi avvocati giù magistrati direttori di carceri i e quindi diciamo un dibattito molto vivo ma un aspetto diciamo particolarmente importante è stata la presenza di
Esponenti dice della amministrazione penitenziaria che hanno veramente messo a disposizione tutto il
Patrimonio che avevano per contribuire ai lavori di questo tavolo perché come tavolo noi abbiamo detto
Noi riteniamo giusto che noi elaboriamo sui massimi sistemi e poi dall'altra parte come dire la gestione dell'ordinario e quindi della vita dei detenuti va avanti
La sua strada e quindi grazie a questa collaborazione il coinvolgimento degli organi tecnici dell'amministrazione penitenziaria anche quelli credo mi è sembrato molto entusiasti del fatto che venisse loro chiesta
Di affrontare il tema non semplicemente come è stato negli ultimi quarant'anni con una considerazione puramente tecnico securitaria ma invece diciamo di quello che è il contributo degli spazi
Alla
Alla riabilitazione diciamo dei detenuti
E
Abbiamo lavorato
Diciamo quindi la cosa molto interessante è stata che mentre esponevamo un principio lo sperimenta avevamo su quelli che erano i casi che stavano affrontando in quel momento stava affrontando l'amministrazione penitenziaria
Questo naturalmente ha fatto sì che pur nella sottolineatura dell'importanza strategica delle misure alternative di cui è stato detto e che saranno e devono essere
Un tema di elaborazione appalti dava semilibertà a tutte le altre misure devono essere nei temi di grande importanza si sia affrontato il tema di come
Diciamo quali sono devono essere i requisiti
Di
Un
Istituto penitenziario che intende preti la linea politica che è stata introdotta
Molto bene ieri e come
Diciamo questo possa avvenire sì nei in calce di nuova realizzazione che
Io condivido perfettamente il fatto che debbano essere molti mi meno di quelli che si pensava quando il calcio era la soluzione a tutti va bene e non l'extrema ratio come è stato detto adesso
Quelle
Che sono le caratteristiche le sintetizzo per brevità
Sottolineando il fatto che sono emersi e dalla dall'affrontare dei problemi concreti ecco non sono state solo dei principi astratti allora anzitutto
Se questo è vero cioè non è più afflizione ma riabilitazione allora il carcere non deve essere più un universo Morato non deve essere più
Un'istituzione totale circondata da da un muro e nascosta alla vista ma deve diventare
Vado per immagini per brevità un isolato urbano
Quindi
Con grande economia il muro la la realizzazione e la manutenzione di un modo recinzione e costosissima quindi
Porre diciamo lungo il perimetro dell'istituto tutte le attività non strettamente residenziali
Significa creare una fa a trasformare questa barriera invalicabile in una cerniera poco USA fra la società e
Il carcere stesse
Questa cerniera e deve essere progressivamente più facilmente valicabile quindi
La il carcere non è più un universo insieme e tutte quelle che sono le strutture di contatto da
Un ripensamento radicale della zona degli incontri dell'affettività della sessualità su cui abbiamo lavorato molto e che devono conoscere naturalmente soprattutto periti detenuti la cui residenza è lunga diciamo in casa
Un ripensamento totale sul quale il Giardino degli incontri di Giovanni Michelucci nel calcio di Sollicciano a Firenze rappresenta una un'anticipazione molto illuminata
A tutte le possibilità naturalmente di permessi di andare fuori permessi non soltanto di lavoro ma anche di ricongiunzione con la famiglia
E poi
La
La
Quotidianità attenta dell'istituto qui è stato detto il ministro proporrete ha parlato in particolare del lavoro ma in generale quello che ha acquisito è che
L'attività il lati
La giornata all'interno dell'istituto deve essere quanto più simile possibile a una giornata che si trascorre fuori quindici impegnata dal lavoro dalla formazione e dalla socialità
Per questo ecco gli ha la la parte dedicata alle attività collettive con l'obiettivo di avere un minimo di otto ore fuori diciamo dal luogo di residenza che non chiamo cella ti spiego subito perché
Questo diciamo è un qualcosa che impone che per esempio tutto il livello otterremo delle degli istituti sia dedicato appunto a queste attività che non sono di tipo residenziale
Questo
Può essere fatto
Per i nuovi istituti ma anche
Mi riferisco in particolare alla cerniera attenti quindi
Precedenti parlavamo per esempio alcuni giorni fa la Cappella Orsini c'era anche il Sottosegretario migliore
Di Regina Coeli che in pieno centro devo mangiarcele adesso sotto diciamo lungo il fiume è stato fatto uno straordinario fregio da William Kentridge che trasforma
Una muraglia cieca in un grande messaggio alla cittadinanza ecco questo potrebbe avvenire anche
Per alcuni muri di recinzione
Di istituti dicevo della degli aspetti residenziali e qui è un discorso importante se è vero come è stato detto anche questa mattina che
La quanti la vita all'interno dell'istituto deve quanto più possibile replicare a riprodurre quella che è l'esistenza all'interno dell'istituto
Allora anche gli aspetti residenziali devono riprodurre queste da parte del tavolo c'è stata un'elaborazione diciamo molto radicale
Talché alcuni membri delle minitavolo anche legittimamente ha pensato che fosse troppo radicale di dire se è vero chi deve riprodurre preparare a un'esistenza all'esterno allora
Celle no
Corridoi no sezioni no reparti no braccino si deve di proprio dove una situazione attraverso la quale il detenuto dopo aver finito la sua giornata attiva
Prende la scala l'ascensore e arriva sul pianerottolo dove impera
Nella propria residenze che è una residenza ieri un gruppo limitato di persone
Che in qualche modo nelle ore serali
Stabiliscono un rapporto fra di loro che debiti in qualche forma di produrre quello che poi andrà a vivere all'esterno del carcere
Questo quindi questo lavoro che abbiamo fatto sulla che
Sia su una tipologia che possa riguardare il sito ripeto i nuovi istituti ma anche la ristrutturazione e da questo punto abbiamo visto
Che
Rispetto a quello che lei diceva
Paradossalmente è più forte il a più facile adeguare alle
Nuove esigenze che si manifestano di
Le carceri più vecchie più ottocenteschi che avendo diciamo un'ambizione rappresentativa più forte hanno anche beni spazi diciamo più generosi che possono essere strutturati che non magari
Quelli del più recente più aggiornato piano carceri che invece hanno una rigidità molto maggiore per quanto riguarda questi
Alloggi di cui parlavo
è chiaro che
Quello a cui si tende e a vere poiché il detenuto in questa nuova prospettiva trascorre l'intera giornata in una dimensione collettiva in vive diciamo in una piccola collettività è giusto che abbia
Anche un luogo dove potersi concentrare stare da solo quindi
Sono una sorta di
Appartamento in cui ognuno alla sua stanza e poi ci sono degli spazi comuni
Chiudo con una proiezione
Oltre il carcere in qualche modo
Tutto quello che è stato detto in questi giorni approda al fatto che nonostante oggi la tendenza sia
Quella contraria ovvero che sta di nuovo aumentandolo un po'
La popolazione carceraria c'era ragione di pensare fissi verrà seguita la linea politica di questo Governo quella tornerà diciamo ridursi e allora
Noi auspichiamo che si arriverà a degli istituti ha una capienza degli istituti superiore a quelli che sarà necessaria per il numero dei detenuti e allora
E allora
L'istituto queste apposita questa permeabilità dovrà
Falsi che alcune funzioni magari
Della città che oggi sono nella città potranno entrare nel cancello facendolo diventare un organismo complesso polifunzionale anziché semplicemente
Un luogo mono funzionale
E allora in questo senso
Si può immaginare una situazione in cui congestione dei detenuti quindi i detenuti possano gestire sì la loro quotidianità ma anche
Delle attività che non riguardano direttamente la vita detentiva che in questo modo
Arrivare a una OSP morosi
Fra il carcere la città fa il carcere le società
Che moltiplichi quella che il professor spalmata ripetutamente ha sottolineato come la necessità di responsabilizzazione dei detenuti responsabilizzazione verso se stessi ma anche verso la società
Che è attualmente ha in mente la chiave per cui
Il processo penale
Possa diventare realmente un processo di riabilitazione e non semplicemente di afflizione o nell'uno né l'altro come adesso con la produzione di recidiva che ben conosciamo ragazzi
Diciamo il più possibile mi rendo conto Bree corresponsabilizzazione diceva adesso l'architetto che è una parola chiave così come
Autodeterminazione non il carcere anzi un servizio che deve accompagnare o i alla diciamo il detenuto in un percorso nel rispetto della sua
Capacità di civiltà
Esistono le condizioni oppure invece in realtà oltre ad abbattere il muro fuori bisognerebbe abbattere anche dei muri che stanno dentro e che per esempio
A sono visibili in un linguaggio che è un linguaggio che non esiste fuori rapportino domandina spesi non c'è tutta
C'è qualche cosa che poi si spinge il detenuto non appunto all'autodeterminazione anche cosa Marcello Bortolato magistrato di sorveglianza nel mio
Grazie devo dire che
Ai colto esattamente quale è stato uno dei nostri principali obiettivi
Cioè il primo obiettivo è stato del tavolo che ho coordinato il tavolo due sulla vita detentiva la sicurezza
E il quarantuno bis è stato innanzitutto quello di rivisitare il modello di vita detentiva che è ancora sostanzialmente caratterizzato da
Passività e segregazione in cui il detenuto continua è essere un mero destinatario passivo
Di programmi trattamentali stereotipati ai quali ho chiesto solo di aderire ieri è stato detto molto giustamente che la società
Che sta intorno a noi è cambiata in questi trenta quarant'anni mentre il carcere è rimasto sempre uguale a se stesso ecco noi quindi abbiamo cercato anche di cercare di valorizzare di fare delle proposte operative concrete nel senso della responsabilizzazione del detenuto il detenuto deve essere invitato
Se non obbligato a gestire innanzitutto parti della propria giornata infatti una
Inedita attenzione dopo i luoghi e quella che è sta è stata data da questi stati generali ai tempi
Della pena e quindi ai tempi in carcere questo tempo secondo questa quella felice espressione che ieri ho visto usare da da Glauco Giostra di una clessidra senza sappiano
In carcere il tempo trascorre senza che nulla succeda ecco io credo che questo sia
Un punto fondamentale e quindi in una parola il detenuto deve essere sfidato ad assumere decisioni responsabili il discorso del linguaggio poiché è stato un punto cruciale del nostro esame
Al detenuto come è noto ci si rivolge ancora contermini infantili tanti e quindi dove sappiamo invece quante in una comunità in una comunità ristretta come quella del carcere il linguaggio assuma un ruolo fondamentale quindi parole
Spesi lo scopino portavitto tutte parole che dovrebbero essere eliminate d'imperio quindi se culturalmente non si riesce
A a fare in modo che la vita in carcere sia uguale a quella che sta fuori per cui il lavoratore del calcio deve essere chiamato lavoratore non lavorante
è è necessario che sia imposto e quindi noi abbiamo anche tra le nostre proposte indicato delle raccomandazioni in in proposto quindi questa deprecabile infantili trazione del detenuto non fa che
Provocarne un isolamento dal mondo esterno che crea ulteriori difficoltà poi per il possibile
Reinserimento ma la responsabilizzazione è centrale anche per chi come noi fa il lavoro del magistrato di sorveglianza perché
La responsabilizzazione è parte integrante del trattamento penitenziario
Se infatti il trattamento tutto quel complesso di attività che devono promuovere un processo di modificazione significativa delle condizioni e degli atteggiamenti personali
Del condannato che sono di ostacolo ad alla sua concreta partecipazione sociale se quindi si intende la rieducazione modernamente come appropriazione di valori di solidarietà politica
E sociale ed economica che sono propri di un sistema democratico da parte di coloro che qui valori
Non hanno mai posseduto che hanno perso diciamo proprio attraverso il processo che li ha portati a compiere il il delitto allora
La il processo di l'acquisizione di una progressiva responsabilizzazione è sicuramente una questione cruciale si ricordava prima che le regole penitenziarie impongono la via per raggiungere la responsabilità Siena Traverso
Tutto ciò che possa rendere la vita del carcere uguale agli aspetti positivi della vita all'estero ovviamente non prendiamo noi gli aspetti negativi prendiamo solo gli aspetti
Positivi detto queste scendendo più nel concreto quali sono le proposte che noi abbiamo individuato nella nostra relazione nel lavoro finale del tavolo numero due
è allora innanzitutto oltre a quello del linguaggio anche può esserci una rivisitazione del sistema per esempio dell'accompagnamento
Del detenuto in carcere spesso anche se su questo sono stati fatti dei progressi il detenuto dire sempre accompagnato in un luogo da solo non ci va mai
Per chiedere qualcosa deve presentare appunto la famosa domandina oppure lo ricordava l'architetto Zevi prima il la chiusura obbligatoria della cella nelle ore diurne
Cioè la cella così come previsto prevede la legge deve essere solo il luogo di pernottamento quindi la vita della venire fuori quindi finché non in poni sia pure attualmente progressivamente come abbiamo visto nei sistemi spagnoli
La chiusura obbligatoria della cella durante le ore le ore diurne il detenuto non scenderà e quindi deve essere obbligato a su ad appunto a decidere per stare spostabile in mente anche come occupare le ore della sua della sua giornata l'uso delle tecnologie digitali dicevamo prima il mondo è cambiato e il carcere è rimasto uguale
Internet internet e oggi so che ne abbiamo partner se n'è parlato
Per un recente fatto di cronaca che ha tanto colpito l'opinione pubblica ma è internet
è quanto di più positivo ci sia nella vita pubblica fuori e quindi necessariamente deve anche entrare dentro il carcere e anzi è proprio tra verso l'internet internet e gli strumenti di comunicazione moderna
Che si obbliga il detenuto a ad assumere decisioni di responsabilità ovviamente nei limiti che possono essere
Indicati sia dalla legge si dei regolamenti sia dalle prescrizioni del magistrato di sorveglianza un'altra proposta
Interessante che emersa dai dai nostri lavori e quello dell'introduzione della mediazione dei conflitti dentro le mura non parliamo della mediazione fuori tra vittima e colpevole
Che è stato poi oggetto di un altro tavolo ma la mediazione interna
Perché il conflitti in una piccola comunità come il carcere noi sappiamo essere molto frequenti ma soprattutto il problema è che hanno delle conseguenze molto gravi soprattutto a carico dei detenuti
E quindi è importante che si pensi uno degli strumenti di mediazione interna per sanare il conflitto tra amministrazione detenuti tra operatori della Polizia penitenziaria e detenuti prima che si arrivi poi alla sanzione disciplinare e alle
Difficili conseguenze che che abbiamo detto infine il tendenziale superamento dei circuito di delle sezioni protette
Dico qualcosa sui protetti e poi vorrei parlare dei circuito e sia un po'di tempo allora sui protetti è evidente che il principio
Che ha informato la nostra riflessione che lo Stato non può far propria la mentalità carceraria
Quindi non può legittimare una gerarchia all'interno del carcere tra reati più gravi e reati meno gravi quindi il fatto che esista una sezione in cui alcuni detenuti debbano essere protetti dagli altri
Già è già una
Una come dire una perdita dello Stato perché lo Stato si adagia una mentalità carceraria dovrebbe essere il contrario dovresti inserire in una Sezione protetti il detenuto che non rispetta la persona che secondo te commesso un reato
Più grave sui circuiti penitenziari e quindi alta sicurezza e quarantuno bis io vorrei dire qualcosa anche
Sesso capisco quanto sia difficile parlare proprio oggi
Di circuito i penitenziari e di prevenzione della criminalità proprio perché in tempi di emergenze anzi accolgo l'invito del del ministro Poretti di urgenze
Quali quelle del terrorismo internazionale della radi collante radicalizzazione anche in carcere ci impongono di andare sempre di essere molto
Cauti però il tendenziale superamento della separazione in base al titolo di reato all'interno delle carceri c'è sembrato che fosse un obiettivo
Da raggiungere la linea di fondo che ci ha ispirato eh
Che va ribaltata la prospettiva
La prospettiva deve imporre una generale diritto un trattamento penitenziario uguale per tutti non differenziato e poi si dette deve determinare invece in base
In maniera precisa e non generica un'eventuale differenziazione in base alla pericolosità del detenuto e alla necessità di assicurare la sigaretta sicurezza interna ed esterna
E non quindi in base alla gravità
Del reato che si è commessi vorrei fare un ultimo accenno su quarantuno bis perché ieri se n'è parlato diffusamente il fatto che se ne sia parlato in maniera così differente abbiamo sentito due opinioni totalmente divergenti ieri sul punto
Ci fa capire che l'argomento nell'immaginario collettivo è diventato quasi un simbolo quindi ogni discussione
Ragionata intorno al tema del quarantuno bis deve fare i conti con questa
Percezione che di per sé costituisce un problema
Vedete il problema fondamentale io credo che anche qui il tema del quarantuno bis vada affrontato sotto una prospettiva totalmente diversa da quella
Con la quale si affronta oggi perché oggi si parla sempre di attenuazione del carcere duro di umanizzazione del regime non è questa la prospettiva il problema non è un manifestare i rigori del quarantuno bis è di riportare questo strumento alla sua originaria vocazione
Questo è il punto fondamentale
Nessuno nega che il quarantuno bis sia lo so sia stato e sia ancora uno strumento di importanza strategica
Nella lotta alla criminalità organizzata però non dobbiamo innanzitutto Domenti care che si sottrae la procedura rompeva dell'articolo quindici della Convenzione dei diritti dell'uomo una procedura che necessaria ad attuare sospensioni
Di diritti e di garanzie del processo giusto e soprattutto io credo che presenti oggi dopo la riforma del due mila e nove
Un riferimento che inconferente alla necessità
Di prevenire contatti con l'organizzazione criminale di appartenenza come obiettivo soltanto principale
E non esclusivo della normativa speciale
Invece lo scopo del quarantuno bis deve essere esclusivamente quello non principalmente perché nel momento in cui si dice che solo principale allora si legittimano
Le limitazioni e le proroghe che hanno travalicato lo scopo del quarantuno bis trasformandolo i non pochi casi in uno strumento di detenzione
In un Mana e ed eclatante si tratta quindi di un ulteriore inasprimento non necessitato dello scopo originario che quello della prevenzione in senso esclusivamente retributivo del regime carcerario mi devo fermare qui grazie
Allora spettano visionano aggiustato Capo ufficio legislativo del Ministero del lavoro tavolo sul lavoro
Lavoro allora come si fa passare dai lavori di ai alla ai lavori veri che cosa avete questo non abbiamo inventato nulla di particolare il tema come ho già anticipato le assolutamente complessa stiamo
Implicitamente anticipatamente
Siamo tutti convinti che il lavoro o in carcere stirava fondamentale sia fondamentale alla buona riuscita del processo di risocializzazione
Però credo che a proposito di vini impopolarità dei discorsi sul carcere il discorso sul lavoro in carcere si colloca in buona posizione
Tanto più oggi in cui il lavoro è una risorsa scarsa anche se fortunatamente i dati segnano una ripresa e le persone o almeno come qualcuno ha detto ieri quel che delle persone restituiscono i media
Non sembrano particolarmente disponibili a idee di investimento di risorse a favore proprio in carcere
Però quando si parla di lavoro in carcere c'è poco da fare le risorse servono qualunque sia all'approccio e l'approdo alcuni che si intende perseguire
E quindi discorso sul lavoro in carcere come come più di altri rischia veramente di diventare un
Sono un esercito di buone intenzioni
E quindi è condivisibile assolutamente ringrazio molto gli stati generali le regnato dal cittadino per aver deciso di dare corso a questa riflessione collettiva su questo tema
E per quanto riguarda in particolare il lavoro in calce alle persone discussione che con argomenti razionali che alla fine di cittadini che probabilmente sono meno peggio di quelli che
Ci figuriamo possono capire con argomenti razionali bisogna spiegare che promuovere sviluppare il lavoro in carcere
Non è solo l'adempimento di un dovere oramai imposto dalle fonti nazionali internazionali una connotazione di un trattamento improntato a criteri di umanità ma è anche un vettore di utilità specifica e come diceva
E anticipava le ministro Poletti in precedenza un vettore di utilità specifiche per tutti consociate
Innanzitutto la lei sia stato ricordato i dati parlano chiare lavoro in carcere un lavoro strutturato vivamente di abbassa di molto il tasso di recidiva abbassare il tasso di recidiva significa
Migliorare la sicurezza e quindi poter liberare risorse per la sicurezza e parimenti un lavoro in carcere fornisce provvede al al detenuto una retribuzione
Con la quale gli ha consentito di concorrere a fini di responsabilizzazione perlomeno al suo mantenimento in carcere
Al mantenimento dei suoi congiunti all'esterno del calcio che è un pericolo fondamentale per mantenere quel legame affettivo che poi è molto utile soprattutto nella fase del reinserimento
E di consente pure eventualmente di provvedere agli obblighi che sono stati che sono stati imposti in conseguenza del reato
Ora per quanto riguarda la domenica non c'è la difficoltà del problema dipende dal fatto che il non non ci sto non ci sono molti interventi normativi da fare a scrivere norme
Non è non è complicato
Come è complicato scriverle bene
E non sempre si se riesce però immaginare norme non è complicato ma il problema del lavoro in carcere non è un problema
Ad avviso mio credo non credo ha bisogno e credo anche dei componenti anzi sono sicuro dico solo termine codice dei componenti del Tavolo otto che ha avuto
L'onore di coordinare
E
Il non è un problema di norme perché le norme ci sono nel nostro ordinamento ci sono norme che
Ci sono norme che sanciscono principi alti come quello per cui lavora stereo volontario così come volontario in effetti nella società libera non può essere imposto come una punizione o come
Un'attività utile per definizione all'emendamento bene terreni
Tanto più che anche ai sensi della nostra Costituzione l'articolo quattro il cittadino può può concorrere all'altro presso sociale e materiale della società anche con l'attività e funzioni che non sono un lavoro
Il lavoro dice ancora nel nostro ordinamento penitenziario che non dimentichiamoci è stato emanato nel settantacinque quando
La Costituzione era entrata anche nel diritto del lavoro e quindi che che già molti princìpi che si trovano anche nello Statuto dei lavoratori il lavoro diciamo norma solamente nell'ordinamento pensare ad un'opportunità
Che deve sofferta appunto come occasione di risocializzazione
Ora qui qui c'è un po'un problema la la la le norme parlavamo appunto quasi di
Di un obbligo di di dare lavoro alle persone detenute
Anche se poi coraggio importi o parlando di in quanto possibile quanta parlando di quanto possibile vola probabilmente non c'è un vero e proprio obbligo almeno un obbligo che se violato possa avere luogo
Conseguenze risarcitorie però è chiaro che
Questa norma afferma un impegno molto forte da parte dello Stato a darsi da fare per approvare occasioni di lavoro
Altro altro principio fondamentale già affermato nel nostro ordinamento penitenziario e che il lavoro deve svolgersi con organizzazioni e metodi tali da riflettere quelli del lavoro libero il lavoro questa abbastanza pacifico e tanto più
Socializzare quanto più assomiglia al lavoro che si svolge all'esterno ed è necessario dunque soprattutto nei servizi di domestici o di istituto
Il lavoro venga appunto organizzato con metodi quasi aziendali
Ovviamente la somiglianza postula anche che tanto datore di lavoro quanto lavoratori che preferiscono rapporto si atteggiano come lo stato di libertà vale a dire innanzitutto mantenendo fede all'impresa di che anno
Impegni che hanno preso con con il rapporto il che significa per il detenuto in particolare organizzare il proprio tempo all'interno del carcere e quindi colloqui le visite
E tutto ciò che accade anche in ragione dell'impegno lavorativo secondo il fondamentale principio di responsabilità
Anche quanto la retribuzione il nostro ordinamento direi che
Presidente
Non non presenta
La necessità di di grossi interventi come sappiamo la retribuzione una dipendenza di terzi uguale retribuzione che viene pagata per il lavoro video
Andiamo verso la fine benissimo
Invece la retribuzione per i per coloro che lavorano alle dipendenze ha pubblicamente l'amministra bene azionariato è commisurata a quella di contratti collettivi seppur ridotta a due terzi e questa cosa sembra sostanzialmente equilibrata anche se si può discutere sulla percentuale ma insomma
La linea di fondo va bene l'ha avuta anche l'avallo della Corte costituzionale
Abbellendolo diciamo alle alla al al punto fosse centrale nostro tavolo trenta secondi
Il nostro tavolo ha chiuso i propri lavori piuttosto che con delle soluzioni con una fondamentale domanda fondamentale secondo noi e cioè il lavoro per quanto lo disciplini bene bisogna trovarlo
E trovare lavoro come sa chi l'ha cercato è un lavoro
Quindi il problema per noi fondamentale che non mi sembra fondamentale e come organizzare questa ricerca di lavoro come portare chi lavora in carcere
E
Termino in venti secondi fossero miliardi cinquanta
E a questo punto l'altro interrogativo che ci siamo posti rema non sarebbe forse il caso di pensare
Non per dispiacere a qualcuno per criticare l'operato di qualcuno in sala per caso il caso di pensare a un ente un organismo
Che si occupi specificamente del problema del lavoro in carcere e di tutti gli aspetti connessi alla loro in carcere
Certo aliquota si parla di schieramento e l'organismo
Non è molti storcono la bocca però non dimentichiamoci che il problema del Carta del lavoro in carcere va affrontato con specifiche professionalità
Quindi persone che capiscano riprofilazione persone che capiscano di marketing eccetera eccetera eccetera esperienza che peraltro in altri Paesi è stata
Effettuata di che per i dati almeno disponibili fatta pure la tara per orgoglio nazionale sembra ad oggi funzione piazze
Allora Demetrio venendo al pettine dirigente Federcalcio ma più noto per i suoi successi calcistici invece ha per ho citato al tavolo sullo sport e non solo sullo sport attività culturali attività di studio eccetera eccetera
E quindi ci dirà di questo anche se
Anche sullo sport che penso che abbiano almeno del lavoro anche una funzione formativa importantissima nella più personalità e nella vita delle persone uno
Buongiorno a tutti
Ma io faccio parte di quel gruppo che ieri citava il ministro Orlando che conosce poco la vita carceraria o almeno la conosceva poco adesso la conosce un po'dopo un po'di più dopo questo
Impegno questo lavoro che
Con grande passione con grande entusiasmo ho fatto ho portato a termine con i miei con mio con la mia squadra il gruppo e il gruppo del tavolo nove
Prima sentendo l'intervento del
Del detenuto di Rebibbia venute in mente una una frase che c'era scritto in uno spogliatoio non in un carcere com'era ha citato ieri il ministro
Dice così la partita finisce al novantesimo la speranza l'ultima a morire peccato che prima la facciamo soffrire quindi credo che questo
Prenda un po'quello che che sono quello che è uscito quello che ho sentito in questi due giorni di lavoro e di sintesi
Il tavolo numero nove ha cercato che sull'istruzione sulla cultura lo sport ha cercato di
Portare proposte
Che credo siano solo dipendenti dalla volontà o almeno quasi tutti dipendono veramente dalla volontà e come ha detto il ministro Poletti forse anche dalle risorse economiche e che bisognerà vedere
Siamo focalizzati su un concetto che è già uscito anche negli altri interventi che
Che fa seguito al all'obiettivo che agli interessi di una piena che ha sicuramente arrivi integro nella società del detenuto e allora è necessario dare una dignità una dimensione concreta al tempo
Bisogna cercare di poter riuscire a
Consolidare i tempi trascorsi dentro il carcere con i tempi che si che si vivono quotidianamente fuori dal carcere
E quindi bisogna assolutamente pensare che tutte le attività che verranno proposte siano responsabilizzate
Responsabilizzare anti per quanto riguarda i detenuti che possono essere condivise magari anche poter benessere proposte il compito sicuramente alla Polizia penitenziaria e quello di orientare queste decisioni e guidare e controllare queste questi progetti
Credo che non si possa prescindere dal
Se si è parlato di sport dal benessere psicofisico che passa attraverso lo sport che è necessario per reintegro nella società
Ci siamo focalizzati su tre secondo me
Concetti uno l'istruzione una l'inclusione e l'altro quello di fare sistema ma soprattutto
Dei progetti sistemici
L'istruzione deve essere progettata per l'utilità intellettuale personale ma sicuramente per l'acquisizione di professionalità utili per il dopo per le per il dopo reintegro nella società e quindi dare poter potersi allenare io dico per allenarsi per il futuro potersi allenare per poter essere preparati al rientro nella società
Molto bene quello che dei centri educazione di educazione per adulti appena introdotti proprio perché tengono conto di una diversità di Progetto comunque di percorso scolastico diverso da quello attuale quella
Esterna proprio perché tiene conto del della mancanza di libertà che possono avere di gli studenti o comunque i detenuti il disagio che possono vivere in un qui in questo momento
Credo che si è parlato tanto anche dell'istruzione tecnologica oggi è fondamentale poter avere il tempo per poter a prenderla può essere una risorsa anche per per
Tutti quelli che tutti quelli che poi dopo riusciranno ad integrarsi nel miglior modo possibile magari essere introdotti nel lavoro
Per quanto riguarda la cultura
Abbiamo affrontato abbiamo delle eccellenze parlato prima delle cose di ma degli altri due ministri ho parlato del
Le situazioni a macchia di leopardo che ci sono nel nostro Paese credo che il teatro sia una di quelle esperienze italiane fondamentale che va valorizzato e quindi va difeso espressiva difesa soprattutto in un percorso
Per le in un percorso per la libertà di espressione
Quindi nell'integrazione delle persone che ci possono essere di Varzi culturali di diverse paese nel nelle nelle carceri
Il personale stato sollevato la possibilità o comunque l'esigenza che il personale vada preparato affinché
Questi si chiamiamoli spettacoli o queste opere possano essere anche
Godute all'esterno e vissute all'esterno del carcere quindi la può dove dove si potrà
Poter portare fuori questa esperienza
E quindi credo che questo vada assolutamente difeso e valorizzato e farlo diventare sistemico
Ieri il ministro ha parlato del della frase mi riallaccio che il carcere un'opzione difficile no
Io aggiungerei che porta ad che porta la distrazione tante volte lo sport mi ha insegnato che il contrario di distrazione non è attenzione me attrazione
Quindi poter attrarre le persone per poter raggiungere attrarre l'allora attenzione per poter fare qualcosa credo che lo strumento più potente che io conosco si allo sport
Lo sport per attrarre i ragazzi le persone o la possibilità di poter
Trasferire anche delle regole perché quello intrinseco
Quindi credo che lo sport vissuto nelle carceri non deve essere solo riempiti Ivo di tempo non deve essere un diseducazione tante volte nelle carte non ci deve esser leggerla diseducazione al benessere perché tante volte ti porta dei privilegi che possono essere
Considerati quelli della dell'uscita dal carcere
E quindi no alla limitazione di di poter fare sport e tante volte ci sono solo dei tempi di poter
Godere di questo di quindi questa funzionalità
Si è parlato prima e credo che questo sia fondamentale tra frontalmente fondamentale per il nostro tavolo per tutte le tre attività che sia veramente la progettazione degli spazi comuni
Sociali perché se parliamo di istruzione cultura e sport questo sia fondamentale
La Pro
Una delle cose che va valorizzato tantissime fatto sistema fare sistema che possa essere valorizzato come prima ha parlato del teatro parlo di tante attività di varie Federazioni sportive che sono già all'interno di alcuni carceri
E quindi anche dei progetti CONI che che possono essere valorizzati e portate sul tutto il territorio
Una delle proposte forse così concludo con la proposta forse
Cara chiude un po'tutto questo discorso e tutto il lavoro è quello che oggi c'è esiste la figura del dell'educatore
Però oggi va forse affiancata la figura educatore anche delle procedere figure professionali che possono indirizzare soprattutto i detenuti alla cultura alla all'istruzione allo sport
Grazie
Grazie
Velocissimamente anche se mi verrebbe da dire che fai tutto questo che abbiamo parlato lo voglio dire le le le detenute donne son quelle che soffrono di più invece la mancanza nell'offerta
I di studio di sport di attività ricreative per ragioni note di cui penso si parlerà successivamente nell'altra tavola rotonda
Professor Viganò professore diritto penale a Milano che cosa possiamo importare di positivo dagli altri sistemi europee i
Nella nostra diciamo realtà per cambiare il carcere nostro carcere
Mille grazie appunto il compito nostro tavolo è stato quello di esaminare le fonti internazionali cosa ci dice il diritto internazionale li Standard internazionali in materia di esecuzione
Dipendente azionarie in tema anche di esecuzione extra muraria che è stato pure un
Un campo indagine significativo i quali esempi significativi siano attratti o sia possibile trarre dall'esperienza sovranazionale ecco
Il nostro scopo lo scopo fondamentale del nostro lavoro è stato quello di cercare di formulare alcune proposte concrete per adeguare nostro ordinamento agli Standard internazionali
Prendendo magari spunto da questi esempi virtuosi ma soprattutto di aiutare lì referente di di aiutare
Diciamo chi come il ministro Orlando si che si propone meritoriamente di fare qualcosa in materia di carcere individuale dei messaggi chiari e semplici che possono essere comunicati all'opinione pubblica
Che siano
Chi siano empiricamente fondati che possano contrapporsi alla retorica sicuri tirare via e puniti vista imperante nell'attuale dibattito politico che stronca o che rischia altrimenti riscontrare
Questi esiti discorso serio sul carcere
Allora il
Principale messaggio che il principale messaggio che ci siamo sentiti di proporre in termini appunto semplici e chiarire
Che occorrerebbe a agire nella direzione di una riduzione decisa dello spazio riservato alla pena carceraria detto in modo
Estremamente più semplice abbiamo bisogno realtà di meno carcere
L'esatto contrario di quello che si acché si sostiene che
E che il cittadino in buona fede sembrerebbe sempre per ragionevolmente pensare nella situazione attuale pure
Abbiamo visto
Abbiamo visto che cosa è successo le sollecitazioni che sono state indotte dalla sentenza Torregiani che è stata citata anche questa mattina
Sono stati sono stati messi in libertà circa ventimila persone più o meno nello spazio di due-tre anni
Non mi pare
Che i tassi di criminalità si siano significativamente innalzati questo significa
In modo molto semplice
Che c'erano probabilmente ventimila detenuti di troppo né nelle nostre carceri cioè non c'era la necessità di tenere queste persone in carcere per gli scopi di sicurezza sociale
E allora occorre però anche anche evitare una volta passata l'emergenza Torregiani che e che non si pensi di far fronte al fenomeno del sovraffollamento carcerario semplicemente costruendo nuove carceri
Il messaggio che dovrebbe essere convogliato all'opinione pubblica in termini il più possibile chiarire è che il carcere la risposta alla criminalità in assoluto più costosa
E secondo punto è la risposta che meno protegge la Società contro il rischio di recidiva del condannato
I costi del carcere devono essere sottolineati in modo molto chiaro all'opinione pubblica così come ha fatto il Presidente Obama l'anno scorso e che ha e che ha quantificato concretamente quanto costano
Le carceri né agli Stati Uniti per proporre un superamento radicale del modello che ha portato in quell'ordinamento a a una carcerazione di quasi due milioni di persone
E per altro verso si è molto sottolineato in queste
In questi interventi sia di oggi si è di ieri come le alternative all'esecuzione intramuraria comportino un radicale abbattimento dei tassi di recidiva questo è stato dimostrato nel nostro Paese ma e il frutto di osservazione di studi empirici
Che sono concordi un po'in tutti gli ordinamenti in Francia in Inghilterra nella relazione
Abbiamo abbiamo cercato di selezionare di cristallizzare alcuni dati particolarmente significativi che nei dibattiti presso anche voglio dire
Le le le trasmissioni come dire che più frequentemente vengono viste vengono seguite dall'opinione pubblica possano essere facilmente riprodotti
Si tratta dunque una certa assolutamente strategica quella di
Di individuare alternative al carcere Mendo conto che sto parlando non di carcere che l'oggetto di questa tavola rotonda ma sto parlando proprio di qualche cosa che
E a confine nel senso che
Abbia bisogno di meno persone in carcere anche per migliorare la situazione delle persone che sono in carcere qualsiasi politica di miglioramento de degli stand carcerari
Non può essere realisticamente impostata con un numero troppo elevato di detenuti
E quindi è indispensabile forse ripensare
Ha dei progetti largo respiro come una rivitalizzazione della pena pecuniaria che sembra qualcosa come dire che non ha nessun futuro in Italia ma che in tutti gli altri Paesi europei funziona perché in funzione in altri Paesi
E
Abbiamo forse bisogno di pensare anche a delle pene principali anni alternative rispetto al carcere quanto allora
Alle alle misure alternative soltanto una battuta e poi faccio una battuta sul carcere e chiudo e poi dobbiamo chiudere sulle misure
Alternative diceva
La Presidenti Ferranti citando oggi un pezzo tre della sua relazione assolutamente senza né di queste misure non vengano percepita dall'opinione pubblica
Come una mera fuga dalla pena
Questo messaggio sarebbe completamente contrario all'esigenza anche di rassicurare l'opinione pubblica e di impostare un serio trattamento risocializzazione o che presuppone però un rapporto one to one un rapporto personalizzato con l'operatore
Con l'individuazione raccomandata dagli strumenti internazionali di un
Un responsabile un soggetto responsabile per il trattamento essa morale
E quanto alle carceri si sono dette molte cose consentitemi soltanto di aggiungere un un
Un ultimo riferì do al problema dell'affettività in carcere sì so che si tratta di improvvisamente sensibile dal punto di vista della comunicazione
Su questo profilo si scatenerebbe le si scateneranno probabilmente molte speculazioni si tratta però di una scelta di civiltà che anche in questo caso
E è stata compiuta con decisione da tutti gli ordinamenti che abbiamo considerato ma appunto di come punto di riferimento
Per la nostra analisi anche in questo caso non saremo soli e si tratta di una scelta di civiltà che in ultima analisi
E funzionale alle
Alle stesse esigenze di sicurezza e all'abbattimento dei tassi di recidiva che tanto preoccupa dall'opinione pubblica grazie mille
Argomento terribile molto difficile da far conciliare con questa nuova visione del carcere che l'argomento dell'Arkansas Tolo
Con parla l'avvocato Riccardo Polidoro che è anche responsabile dell'Osservatorio carcere dell'Unione delle Camere penali italiane
Grazie mille buonasera a tutti mi consenta penalmente ringraziare i componenti del tavolo che hanno lavorato con me che hanno dato un grandissimo contributo al lavoro svolto
Come avvocato sento di dire che l'avvocatura vicina detenuti più di altre figure perché da un punto di vista professionale dei tutela i diritti
E poi c'è una cubatura politica anche con
Da tempo con un osservatorio carcere dell'Unione Camere penali svolge un'azione politica molto molto credo molto forte
E cerca di
Sopperire all'enorme problematiche che ci sono di denunciare norme problematiche ci sono nel mondo del carcere
E allora se io oggi fossi un giovane detenuto presente in questo teatro
Tornerei
Nella mia stanza di pernottamento e sottolineo stanze pernottamento cioè nel senso che
Regina Coeli aperte risale al settantacinque oggi lo stiamo praticando ritardo tornerei pieno di speranza
Perché
Ho sentito cose giuste cos'è bene cose condivise dagli addetti ai lavori
Condivise ed amministrative
Non solo amministra la giustizia Ministro del lavoro ci ha parlato dell'urgenza del lavoro anche per i detenuti
E quindi tornerei c'è latina di speranza ma se in questa cella avissi un detenuto
Un po'più anziana diciamo
Detenuto da quarant'anni e più
Cioè dal mille novecentosettantacinque
Sarei mediatamente disilluso
Perché questo mio compagno
Mi chiedo guarda che già dal settantacinque
Queste cose erano scritte oggi in gran parte le stanno riproponendo
Il problema non sono le norme non sono le leggi
Il problema sono le persone
E mi fa piacere che oggi
E anche ieri soprattutto ieri da autorevoli interlocutori sicuramente più autorevoli di me
è stato fatto riferimento alla necessità
Di informare l'opinione pubblica di cosa è il carcere perché esistono dei principi costituzionali ahimè non parliamo del settantacinque ore e quarantotto quindi ben oltre quarant'anni fa
Io spiegherei a queste persone
Perché necessario un carcere diverso
E non è necessario vuol solo parlare necessario fare le cose
Perché ne stiamo parlando troppo tempo io credo che
è imprescindibile una corretta informazione sul carcere
Io ringraziato l'Unione camere penali ringraziato il presi il ministro Orlando per questa bellissima iniziativa esaltare il Primo Ministro la giustizia in cui rispetto al carcere è stato riconosciuto un cambio di passo
Va detto personalmente il presidente metropolitana più volte ministro quando ha parlato di una rivoluzione culturale
Quindi io credo che il ministro abbia ben chiaro questo punto c'è abbia ben chiaro che per poter andare avanti bisogna informare informare in un certo modo
L'Unione camere penali da più di un anno ha sottoposto all'attenzione del Ministero un progetto di pubblicità istituzionale quella che noi vediamo in televisione cosette pubblicità progresso
Da fare in televisione con questo grandissimo mezzo che finalmente entra nelle case
Io credo che sia molto semplice basterebbe per esempio far sapere all'opinione pubblica che quando il ministro ha inaugurato a Bollate il diciannove maggio
Il questi Stati Generali e affianco c'era l'Expo di Milano basta deve informare l'opinione pubblica che contemporaneamente c'erano ben cento detenuti che lavoravano all'ex post
E
Sono poi ritornare in cella non vi sono stati grandissimi problemi e quindi il lavoro è utile a me ha dovuto utile per il detenuto ma è utile anche nella società civile vede io mi auguro che questi stati generali abbiano dati su una rilevanza mediatica finalmente
Abbiamo avuto due capi di Stato
Ministri mi auguro che finalmente i giornali ne parlano e si apre la nuova stagione dell'informazione perché fino ad oggi io credo che
Gli Stati Generali coloro che hanno partecipato agli Stati Generali è una specie di setta segreta cioè
A pochi siano a conoscenza di questi Stati Generali nonostante ci siano state varie
Conferenze stampa e questa non ne faccio un addebito veramente al Ministero però è chiaro che l'informazione deve essere diversa se il ministero non riesce a sfondare questo tipo di
Di di situazione credo che ci sono dei problemi chiudo rispetto atterrato alte rivolto questo argomento che sia un argomento che
E per rimediare a tutto allora sul per quanto riguarda velocisti dello velocemente va
Allora però solo se è chiaro allora
Per quanto riguarda la posizione delle Camere penali e su quarantuno bis e il
Chianese Vergassola ostativo alla ne chiediamo l'abolizione tout court è chiaro che i lavori che del tavolo però hanno dato
Hanno dovuto necessariamente partorire un prodotto che non era solo quello che voleva l'avvocato Polidoro ma era il confronto fa un'altra varie anime io perciò vi voglio anche ringraziare perché voi ritengo che poi il tavolo si dice ho avuto l'onore di coordinare
è riuscito a raggiungere un obiettivo ben preciso con l'eliminazione delle preclusioni assolute con un percorso che non sto qui a dire però ci veniva anche chiesto e credo che noi occupandoci di fosse ostacoli normativi all'indicazione del trattamento rieducativo siamo riusciti a raggiungere l'obiettivo
E grazie può andare ivi citazione del quattro bis
Siamo riusciti anche ad arrivare all'eliminazione del gas ostativo che ed è veramente una cosa odiosa per quanto riguarda
La nostra la nostra nazione
Voglio dire sul quarantuno bis che ho sentito parlare ieri da un relatore che andrebbe potenziato
Questa è stata la parola usata io non so che cosa si può fare oltre quello
Che abbiamo
Quarantuno bis ha una sua ovviamente una sua necessità
E
Però deve essere solo una necessità la necessità del qui è nato cioè evitare contatti con la guida organizzata tutto il resto e molto cede eliminare va sicuramente eliminato
E ultimamente e
Per quanto riguarda il quarantuno bis e la nostra relazione abbiamo concluso di affidare al giudice il potere di applicazione per la richiesta che viene fatta dalla Procura nel contraddittorio delle parti
E sono assolutamente contrario siamo stati contrari grosso di quel tavolo
A questa competenza esclusiva di Roma ieri è stato detto che è necessario per evitare il contrasto giurisprudenziale
Ma il contrasto giurisprudenziale la nostra vita e la vita stessa di diritto non può esistere un tribunale di sorveglianza centrato solamente a Roma
E questa è una mancanza di fiducia nella stessa magistratura
E mi dispiace ieri è stato detto quindi l'abbiamo lavorato anche per questo che la competenza ritorno è sua competenza distrettuale
Deve essere un una Procura che lo chiede il deve essere dato poco al Rettore delle parti grazie
Grazie allora
Delle conclusioni dicendo solo una cosa perché visto abbiamo parlato del carcere che è successa ieri la voglio raccontare brevissimamente uscendo chiamato un taxi il taxi avvenuto mi ha detto ai lei
Dice no perché sa io non vengo molto volentieri da queste parti perché
Non prendo volentieri chi esce dal carcere si riferiva ai detenuti ecco io penso che si anche indicativo
Della percezione del carcere all'esterno di quanto come dire debba cambiare completamente la prospettiva cioè fare in modo che chi esce dal carcere detenuto che ha scontato la pena
Possa salire su su un taxi
Senza vedere questo pregiudizio addosso
Conclude Federica chiara Roli sottosegretario alla giustizia
Grazie
Io
Racconterò la
Brevemente la mia esperienza personale perché questo testimonia
Il grande valore che hanno questi Stati Generali
Io
Ho iniziato il compito che mi è stato affidato da poco e vengo da un mondo completamente diverso quindi
Ho vissuto anche l'attività in Parlamento in Commissioni diverse
E l'immagine della realtà che avevo prima di iniziare
Questo mio nuovo lavoro era davvero distante dalla realtà
Io ho avuto chiaramente il privilegio di godere
Di un osservatorio diretto
E quindi ho visitato in questi
Messi diverse strutture ho incontrato detenuti ho incontrato operatori ho incontrato la Polizia penitenziaria ho incontrato
Tutti e o io sono giunta alla personale conclusione che il mondo del carcere ma il mondo della giustizia in generale eh rappresentato
Molto male all'esterno rappresentato il carcere poco e quando è rappresentato è rappresentato molto male tanto che nell'opinione pubblica
Ci sono ancora i pregiudizi del dei quanta arrivava giustamente la nostra moderatrice e allora qual è il compito grande
Che io riconosco a questi Stati Generali per chi non ha
Il privilegio di avere uno stile un'osservazione di retta e quello di abbattere il muro di abbattere il muro e di creare
Una finalmente uno sguardo che vada dall'esterno verso l'interno e dall'interno verso l'esterno
E questo
Questo
Sguardo che deve andare deve andare in tutte e due le direzioni perché
Lo ha detto lo ha detto bene prima il detenuto che cosa ci ha chiesto ci ha ringraziato chiaramente le istituzioni sono vicine ma cosa ci ha chiesto ma perché non fate delle intese con le aziende italiane
Ecco io credo che
Uno un grande
Obiettivo degli stati generali e anche quello di aprire il mondo del carcere chiamare alla responsabilità sociale delle nostre aziende perché
Non è che esempi positivi non ci sono perché io li ho visti con i miei occhi ho visto in un carcere di periferia della mia regione peraltro l'Abruzzo
Al carcere di lanciano c'è un imprenditore
Che ha aperto un laboratorio in carcere nel quale ha mandato un suo dipendente e nel quale lavorano quattro detenuti regolarmente assunti e regolarmente pagati che producono
Produce dolciumi che producono una parte del dei suoi prodotti che lui poi regolarmente
Vende ecco io credo che aprire il mondo del carcere
Debba servire anche a questo certo sono consapevole che soprattutto per il mondo del lavoro questo
Potrebbe non essere sufficiente io una parola la voglio dire su questo tavolo che
è stato oggetto
Di richiamo da parte di tutti ed è una delle cose che i detenuti chiedono di più quando noi li incontriamo probabilmente
L'apertura all'esterno e l'informazione non basterà e potrebbe una soluzione potrebbe essere quella che ha
Proposto il per
Stefano bisona
Che è quella di farsi che quelle che sono buone pratiche che esistono a livello territoriale diventino delle buone pratiche a livello nazionale con l'intervento di un ente di un organismo che non solo
Conosca bene il territorio che faccia attività di relazione di con le aziende ma
Che poi consenta che queste attività si facciano un po'ovunque perché altrimenti il rischio qual è
Il rischio è che ci siano alcuni territori che sono più fortunati che abbiamo un tessuto produttivo più
Checché è più reattivo che possano avere delle possibilità in tal senso ed altri no quindi
La frontiera che questo tavolo lancia una frontiera interessante me lancia un'altra che a mio avviso deve essere oggetto di approfondimento che quella dell'utilizzo del contratto di apprendistato
Perché il contratto di apprendistato incontrato
Che tipicamente risponde alle esigenze dei detenuti perché è uno dei problemi che il tavolo individua è il problema della qualificazione di questi lavoratori con contratto di apprendistato è un contratto che ha formazione
E lavoro insieme e allora la riflessione che ci chiedono è di superare il limite che consente l'applicazione di questo contratto
Fino a ventinove anni ecco io credo che questi siano degli spunti molto importanti
Credo che ancor di più sia importante questa apertura all'esterno perché
Io l'ho letto nel nel nei lavori del tavolo quattordici quello sulle esperienze internazionali uno dei Paesi che ha il più basso rapporto
Di popolazione in carcere che è la Finlandia che ha cinquantasette detenuti su cento mila abitanti
è un Paese che ha investito molto nel rapporto
Con la collettività nel rapporto con la società che l'ha informata passo passo del fatto che non solo eh
Un sistema più giusto quello che
Concede la seconda opportunità ma che è anche un sistema più conveniente ecco a mio avviso la frontiera di questi Stati Generali e proprio questa quella di coinvolgere
Tutta la nostra società tutti gli attori della azione penale che sono le vittime che sono le famiglie che sono gli autori che sono l'immagine strati gli operatori le cooperative le impresa e il volontariato tutti quanti a condividere la responsabilità che ci affida l'articolo ventisette della nostra Costituzione
Che non è una responsabilità che è affidata al Ministro della Giustizia o al DAP o al dipende dal Dipartimento della Giustizia minorità e di comunità soltanto è una responsabilità che essa è
Condivisa dalla società tutta ci consente
Di raggiungere davvero gli obiettivi che alla pena sono affidati dalla nostra Costituzione grazie
Il
Se non era
Vere
Grazie grazie a tutti gli interventi gli intervenuti adesso dobbiamo procedere speditamente perché come avrete notato
Il tempo è tiranno e allora io comincerei a chiamare sul palco il direttore di Avvenire Marco Tarquinio
Perché prima peraltro è stato accennato al fatto lo diceva anche Zalone nel suo divertente ma anche molto puntuale intervento parlare di carcere
Non fa audience sdoganare certi argomenti sempre molto difficile rigoroso direttore ci sediamo ci sediamo qui
E quindi
Avvenire si è sempre distinto
Diciamo nel panorama giornalistico nazionale
Per aver voluto e saputo affrontare le tematiche senza alle facili retoriche che certe circostanze impongono magari senza questo rischio
E allora per non perdere molto tempo direttore diamo subito subito
Al sodo cerchiamo di capire anche
Cosa occorra per poter parlare compiutamente anche di
Di carcere e soprattutto piacerebbe sapere
Da lei se questo tipo di percorso
Possa poi
Giungere in concreto perché poi tutto si traduce Lino
Cioè il Parlamento avvertirà l'esigenza di conciliare meglio una certa
Come dire sette un po'populistica anche di giustizialismo con la necessità invece di
Dare una dignità glielo seguito anche l'intervento
Di di Bagnasco è stato molto molto apprezzato prego direttore grazie
Buongiorno intanto grazie per questo invito
Per io son qui probabilmente anche perché sono il direttore del quotidiano più presente nelle carceri italiane
Abbiamo cinque mila copie diffuse ogni giorno oltre sessanta istituti di pena amministrativa che è partito nel due mila e tredici dal basso attraverso
Una spinta che è venuta sia da cappellani delle carceri che dalla rete del volontariato
E questo è molto importante per me
Come consapevolezza
Che la prima domanda che bisognerebbe false nel momento in cui voi e parliamo del carcere dei problemi connessi sapere a chi ci rivolgiamo e io so che mi rivolgo ogni giorno a quelli che sono fuori a quelli che sono dentro
Questo cambia radicalmente e dovremmo ricordarcelo sempre il nostro mestiere caro collega appunto
Che ne parliamo non solo alle persone che sono spettatori dei fatti ma quelli che sono protagonisti dei fatti io ogni volta che scrivo Bovisio i miei colleghi di un fatto
Di sangue un fatto drammatico è accaduto so che parlo anche la persona che accusata in quel momento e che per la nostra Costituzione
è un presunto innocente anzi
è innocente fino a che ho
Non dire stabilito qualcosa di diverso nei suoi confronti
Qualcosa che tendiamo a dimenticarlo però abbiamo bisogno degli esclamativi nei titoli dei giornali molto spesso
è questo come vi dicevo sapere a chi si rivolge
Aiuta molto e
Ed è vero e qui vengo alla domanda che mi è stata fatta direttamente che c'è
Un circuito vizioso terrificante che si rincorre fra informazione e politica come luogo delle decisioni come luogo della regolazione nella nostra vita comune
Perché i clamori un dato in questi anni ho assistito a cronista so poi discende che faccio questo mestiere
A fasi alternate di giustizialismo e di garantismo per usare terminologie in voga dentro la nostra vicenda collettiva
E accompagnate da campagne informative simmetriche rispetta questi sentimenti
Credo ci si avvicina di molto sangue freddo di molta onestà
Da parte di tutti la riconosce qui sta uno dei problemi quegli alloggi
Mi son qui oggi gli Stati Generali del carcere so che nel mio paese sta correndo una vena neanche troppo sotterranea di risoluzione dei problemi l'allarme sociale generato certi tipi di riunirci crimini con la pistola in mano
Perché abbiamo ancora nelle orecchie e ho avuto dibattiti televisivi sulle pagine del giornale con quelli che pensano di una sfiducia totale nei confronti delle forze dell'ordine la Magistratura che l'unica giustizia possibile e quella che lo si deve fare da sé
Quindi le carceri sarebbero vuote perché la risolviamo prima la questione brutalizzare ante portando alle estreme conseguenze
I ragionamenti questo è un clima che c'è io so che parlo anche a persone che ragionano così oggi
Quindi
Per fare il suo diventato direttore
Nel nel settembre del due mila nove
Cominciato dopo una vicenda abbastanza
Scottante clamorosa quel mondo informazione che amo avevamo appena cominciato a luglio di quell'anno io ero vicedirettore l'aumento è stata impostata in quell'estate una campagna sulla sulla sulla vita nelle carceri
Non abbiamo mai sospesa
Anche adesso che la
L'emergenza è finita
Perché ciò che accade nelle carceri è qualcosa che riguarda la società che ci sta intorno a un mondo separato
Questo è il primo punto che io cerco di di di di di di raccontare attraverso il giornale perché raccontare che il carcere anche queste e dire che la relazione più rigida che noi possiamo immaginare dentro la società che è quella che che si realizza dentro un carcere perché la relazione più rigida
Che porta al punto di rottura umano
Tutto
è una relazione che riguarda profondamente la sono sentito con molto interesse ma non è la prima volta abbiamo ospitato anche in forma intervista di interventi sul Barcellona le alcuni delle prime che sensazione questo son qui presente parleranno anche come relatori
E
Il
Il portare dentro il carcere la Società che c'è fuori ma non perché in manette ma perché di veramente porta a ciò che
Di cui ha bisogno e dal caso proprio una risposta precisa e laboratori che sono stati realizzati in questi anni penso
All'esperienza che qualcuno può considerare forse può etica pura poesia dentro il carcere ma se io penso che oggi in questo momento sono quattrocento mila ostile
Che sono state fatte da tre detenuti per fatti di sangue
E che vengono consacrate nelle chiese d'Italia ed Europa
E alcune sono arrivate fino all'eventuale sta arrivando
Anche il vicino Oriente dove c'è la guerra mi son fatti da uomini esso macchiati
Le mani di sangue dico anche i nomi perché non gli uomini non sono mai i numeri e basta si chiamava Giuseppe Cirà cristiano
Lavorano al carcere di Opera hanno incontrato il Papa anche pochi giorni fa a piazza San Pietro è un'iniziativa che mossa dall'Associazione benemerita da cappellano in quel carcere ed altri
Che la stessa della croce di Lampedusa quindi tutto si tiene
Quelli che stanno immagine nostra società ecco questa è un segno dico piccolo no perché riguarda tre persone ma dice cosa può cadere dentro un carcere perché nessuna persona e mai chiusa lì dentro per esempio so che parla queste persone da giornalista
E se racconto queste storie di coloro che c'è una via d'uscita che quella visita non è inesorabile come ho cercato di dirlo come cerco di far sapendo che parola Società spaventarci
Oggi lo è particolarmente poiché per come vengono usati i numeri delle persone carcerate con la percentuale di immigrati che sono in carcere abbiamo visto
è una polemica politica insensata persino nel giorno della visita del Papa allego qualcuno ha pensato bene
Di dare le percentuali degli stranieri detenuti nelle nostre carceri per risolvere il problema a dire che la catastrofe qui non altrove a catastrofi umanitarie questa è la catastrofe una catastrofe dal mio punto di vista
Della politica perché se questi sono gli occhi niente le questioni non risolveremo mai
C'è una dimensione come come le questioni la migrazione Ugo in qualunque altra messi questo perché
C'è una dimensione che deve essere cerchiamo di portare attraverso le faceva venire a che l'altezza io la chiamo così l'altezza d'uomo un'altezza di Donna
Se ci mettiamo a questa altezza anche dentro le carceri e febbrili entrarci perché l'ultimo atto che sono entrato per l'ennesima volta sentirmi chiuderne porta dietro
Pur sapendo che mi aspettavo una una situazione particolare attivamente di festa è il brivido uno se lo sente correre dietro le spalle pensa che se quelle persone sono ristrette lì un motivo c'è
E quella ed altezza terribile anche le varie regolamento di conti tra fra la gente altri propria testa la sto facendo lungo e qui voglio chiudere
L'altezza d'uomo è atteso dal nell'unica altezza fossili attiva e ci sono solo i fenomeni che un po'che pensiamo di non poter governare dice ogni persona va guardata in faccia per quello che so che questo è lo sforzo l'umanizzazione che la giustizia il mio Paese sta cercando di fare con delle con degli errori delle imprecisioni Civitate delle fasi
E di caduta legata a quel circuito vizioso dicevo prima perché c'è un momento rivogliamo tutti dentro momento che invece siamo costretti a metterli fuori fino che non arriva una sentenza europea che ci ricorda fare e c'è un giusto mezzo che va perseguito
Perché lo faccio questo voglio dire perché è un tratto autobiografico anche
Lo faccio perché sono figlio di un uomo spionaggio otto Tarquinio che è entrato e uscito dal carcere ma non perché ci finisse dentro volontariamente involontariamente ma che ci veniva volontaria mettere un professore di filosofia un pedagogista
Adesso maturità entrava usciva dal carcere anche dei manicomi perché andava a parlare con queste persone
E questo le cose che forma
Perché li ho imparato che nessuna relazione anche questa è la più dura la più esclusiva la più respingente nell'azione univoca
Che le persone a mio padre andare incontro in carcere poi quando uscivano era bussa alla porta di casa nostra cerca il professore
E mi son trovata davanti come si direbbe in termini giornalistici si faccia anche per stimolare insomma un euro
Si chiedeva ci caspita macchine chi frequenta mio padre
Mia madre
Era abbastanza spaventato anche a questo per nessuno
Ma è stata la porta chiusa e sono seduti alla nostra trarrà gli ho imparato
Appunto accordare in faccia alle persone
E ho capito che ciò che cercano è
Educazione
Tanti la stragrande maggioranza e lavoro ho sentito parlare delle due cose formazione e lavoro qui questo è l'unica strada
Per rieducare perché la testata cosa sono l'indottrinamento in qualche senso no
Cioè ciò che dà dignità alle persone il lavoro e ciò che dà speranza e sapere perché lo si fa un lavoro
Ecco io mi auguro che la giustizia al mio paese persegua sempre più questa strada so che ci sono gli operatori che possono farlo ciò so che ci sono anche
Gli operatori gratuiti volontari
Stavo dentro le carceri non dovrebbero starci ma ci stanno
Come accadeva mio padre entrano e escono perché lo scelgono ebbene
Andiamo avanti fare la strada giusta dice Prodi continua a raccontare grazie direttore questo intervento veramente appassionato
Una passione tra la vita anche da una punta di commozione quando è stato ricordato
L'impegno del padre di Marco Tarquinio adesso procediamo sempre più speditamente chiamo sul palco il dottor Francesco Cananzi
Il Consiglio Superiore della Magistratura il Presutti è il Presidente dell'Unione Camere penali italiane dottor Beniamino Miglio Ucci e il Presidente emerito della Corte costituzionale dottor Valerio Onida
Ai quali
Mi perdoneranno chiedono subito interventi quanto più concisi brevi possibili perché purtroppo come dicevo prima tempo è sempre tiranno e sotto inghiottito da precedenti
Interventi
Allora io se voi non avete nulla in contrario
Continuerei proprio rigorosamente in ordine alfabetico così non facciamo torto a nessuno e convincere appunto con il dottor
Francesco Cananzi prego a lei la parola sì la ringrazio
Io devo prima prima di tutto ringraziare il ministro di questo invito ma anche di questa straordinaria occasione di confronto
Ecco il il Consiglio superiore a con una recente risoluzione
Soprattutto
Messo al centro l'importanza di un metodo che si sta seguendo con questi Stati Generali
Un metodo che viene dal basso un metodo che
Secondo me ha il pregio di aver
Colto un'occasione che veniva da un forte atto di accusa che era la sentenza Torregiani non per dare una risposta di carattere palliativo a un problema reale
Bensì per dare una risposta e provare a dare una risposta che avesse
Una sua approfondita che avesse delle radici più profonde che potesse effettivamente ripensare
L'idea della sanzione penale in questo Paese
Il Consiglio superiore da questo punto di vista
A espresso con il suo parere questo compiacimento c'era si è astenuto come
è necessario che sia per ragioni istituzionali dalle esprimersi in relazione a quelle che possono essere le scelte politiche che poi dovranno venire perché il compito
Che spetterà al al Ministro della giustizia al Governo sarà quello di tradurre questa sfida culturale che si sta come dire attuando e cominciamo attuarsi
Da oggi in scelte concrete
Sentivo prima il l'avvocato Polidori con il quale ho condiviso tante tavole rotonde a Napoli su questi temi e lui faceva riferimento al tema dell'informazione il problema è la
Sostenibilità politica delle scelte che si andranno a fare e la sostenibilità politica passa evidentemente per una capacità di informare e forse anche di formare l'opinione pubblica
Perché qui scelte che hanno a che fare con temi di come quelli dei quali stiamo parlando sono scelte che devono essere
Comprensibili devono essere digeribili per l'opinione pubblica quale ruolo del Consiglio Superiore
In relazione a tutto questo il Consiglio devo dire a un'attenzione al carcere dal mille novecentottantasei con degli organismi dedicati una Commissione mista per
La magistratura di sorveglianza esiste dal mille novecentottantasei ha offerto contributi nel corso diciamo di questi anni continuativamente
Abbiamo più volte detto cose che abbiamo
Riscontrato nei lavori dei tavoli degli Stati dell'esecuzione penale la riduzione dell'aria della penalità
Con l'individuazione dei beni di rilievo costituzionale da tutelare e solo di quelli il tema della depenalizzazione è un tema che
Si sta cominciando da affrontare in maniera più significativa ma forse si dovranno fare dei passi in avanti ulteriori
La decentralizzazione della pena dal Cal cercarci ho sentito più volte il tema delle misure alternative vedete io credo che
La c'è un principio che della le Corti europee ma la Corte costituzionale ci insegna che è quello della
Proporzionalità
E la proporzionalità sta a significare il fatto che rispetto a una grave alla gravità di un determinato reato
Rispondo con una sanzione proporzionata al ma la proporzione non significa solo la durata della sanzione ma significa anche la qualità della sanzione e se la qualità della sanzione derisi deve essere
Non
Quella carceraria occorre scegliere quello se la funzione della pena ha una funzione e quella di carattere educativo dico questo
Ponendo attenzione sul tavolo tredici che quello della giustizia riparativa
Dal discorso della sanzione penale non si può escludere il tema delle vittime dei reati
E le esperienze che esistono in questo Paese sulla coinvolgimento delle vittime dei reati e dei parenti delle vittime dei reati io vengo da Napoli dove c'è un'esperienza straordinaria
Di parenti di vittime innocenti della camorra
Di persone che hanno saputo convertire il dolore di un delitto subito senza nessun delitto ha una sua ragione
Ma un delitto subito da una vittima innocente è un delitto che non ha veramente ragioni di nessun genere
Ebbene la conversione il dolore di queste persone
In un'occasione di impegno sociale di testimonianza nelle scuole negli incontri diciamo
Con i ragazzi è una conversione straordinaria e dà il segno il senso di quanto
Un investimento sul coinvolgimento della vittima nel percorso di recupero e di reinserimento del detenuto
Possa con tutte le cautele del caso
Con tutte le cautele del caso produrre effetti positivi mi avvio alla conclusione pongo un tema che so che i professori di diritto penale mi diranno sei fuori strada ma io devo porre e l'abbiamo posto anche come Consiglio e il tema del trattamento dei detenuti in attesa di giudizio
I detenuti in attesa di giudizio
Hanno una dignità che non può essere
Diversa da quelli che sono condannati in via definitiva e anche loro hanno diritto
A riconoscimento di questa dignità bisogna trovare il modo e gli strumenti per poter offrire questo tipo di
Di aiuto concludo slogan certezza della pena io voi io una pena che sia certa ma voglio una pena certa in tutte le sue faccende anche nella faccia della rieducazione
Voglio una pena che sia in grado effettivamente di dare speranza prima lo diceva Demetrio Albertini bene
La pena deve poter dare speranza penso che quando i costituenti hanno pensato l'articolo ventisette che va letto sempre con l'articolo due con l'articolo tre
Hanno pensato che nessun detenuto in questo Paese debba entrare in carcere senza speranza questa è la sfida che dobbiamo raccogliere
Certo
Per dare giustamente una speranza bisognerebbe probabilmente cominciare intervenire lo sull'ostatività perché ancora lì
Nel foglio matricolare dei detenuti condannati all'ergastolo ostativo il fine pena non è mai informale attori ama e trentuno dicembre nove mila novecentonovantanove questo fa un po'
Distrugge ogni speranza allora dottor milioni circa prego con il suo intervento
Anche a lei purtroppo devo chiedere di essere sarò velocissimo io intanto ringrazio per l'invito devo dire che ho seguito tutta questa è l'evoluzione degli stati generali si sono aperti a Bollate
Si chiuderebbero qui io penso invece che sia necessario che non si chiuda qui l'attenzione che le idee che ci sono qui oggi
Sulle quali credo che quel di presenti sono tutti da
Siano tutti d'accordo debbano essere esportate canalizzate fuori e questo non è semplice il tema è quello della formazione delle informazioni
Io credo che si debba
Essere grati del iniziativa al Ministro D'Orlando per una ragione fondamentale spesso noi acquisiamo la politica di non formare o di non tentare di formare più l'opinione pubblica
Ma di farsi guidare dall'opinione pubblica nelle scelte
E questa iniziativa è un'iniziativa impopolare bisogna dire alla realtà
In questo periodo e quindi chi promuove una iniziativa impopolare ma giusta
E culturalmente adeguata deve essere ringraziato
Perché sì la politica spesso ricerca un consenso facile io credo che sia più apprezzabile inseguire un consenso ragionato Orazio ragionevole e consapevole
Dice si diceva prima della del tema del trattamento bene certo la custodia cautelare è un problema
Le ingiuste detenzioni che ammontano a più di seicento milioni sono un altro problema
E quindi dobbiamo farci carico anche di questo dobbiamo capire che in carcere entrando persone che poi
Si riveleranno innocenti e che così come è giusto assicurare
Il trattamento e condannati è giusto anche evitare che le persone vadano
In carcere quando non devono andare in
Nel periodo in cui ci stanno abbiamo delle condizioni di vita dignitose dicevo che
Il discorso del ministro Orlando di Glauco Giostra hanno associato ieri per quanto sono riuscito a sentire pragmatismo passione e da parte del ministro Orlando da parte del professor Giostra
Così lo definirei cercato scientificamente
Di coniugare realismo giuridico col utopia
Il primo
Il primo aspetto che vorrei sottolineare lei ha parlato prima anche l'avvocato Polidoro il perché la riforma del settantacinque probabilmente
Nona dato i frutti che si spera ma perché probabilmente non è stata neanche culturalmente condiviso è stata male interpretata
Ha trovato
Una
Magistratura all'Avvocatura
Metto anche gli avvocati forse non all'altezza del ruolo ha trovato una magistratura actinidia
Perché dobbiamo ricordare
E non solo per colpa sua che quando un magistrato di sorveglianza fa uscire qualcuno
Dal
Una misura alternativa e poi magari uno su mille commettono un reato viene tagliato a pezzi e non sempre
L'Associazione nazionale magistrati interviene a favore di quel magistrato
E non sempre invece in media segnalano quante storie positive ci siano con le misure alternative e allora ecco perché
Bisogna cercare di cambiare modello di cambiare cultura di avere un'altra idea
Di quella che
La
Il beneficio che queste misure vedete l'altro giorno ne ha parlato credo uno degli interventori prima il ministro Orlando è dovuto intervenire addirittura la Camera
Su un caso di una ragazza di una signora che aveva
Pubblicato delle fotografie sulle sedi
Poi si è chiarito che il magistrato di sorveglianza sospeso per altre ragioni sarà il Tribunale che a comprendere a capire se quelle ragioni fossero più o meno
Però partecipando anche a qualche trasmissione si è capito se ho capito due cose prima
Che la maggioranza dell'opinione pubblica era scandalizzata già del fatto che questa persona fosse uscito dal carcere evidentemente c'è un problema di mancanza di formazione corretta di informazione
La seconda e che la gran parte delle persone
Avevamo ritenuto che quel sorriso fosse un elemento indicatore di una della impossibilità di completare un percorso di trattamento positivo
E allora se è così e se le cose stanno così e purtroppo stanno così l'impegno credo che debba essere
Ancora più
Importante certo
La politica anche delle colpe perché quando si
Aumentano le pene
O si creano dei reati che non consentono altro se non il carcere sono delle scelte che si pongono evidentemente in
Contrapposizione
Con questo con quello che stiamo dicendo oggi quindi bisogna cercare sempre di dare la possibilità di una
Pena che sia alternativa mi avvio verso la conclusione sperando di avere rispettato evidentemente i tempi credo che occorra avere coraggio
Fantasia
Credo che bisogna
Cercare
Di sconfiggere
In tema di fondo venete parafrasando una
Celebre definizione di fuoco il carcere quella detestabile in
Istituzione della quale non possiamo fare a meno
Oggi
Il carcere divenuto per molti quella istituzione per nulla detestabile della quale non vogliamo affatto fare a meno
Quindi io credo che si debba cominciare da qui cercare davvero io non so quanti i giornali abbiamo dedicato oggi spazio la giornata di ieri
E questo mi permetto di dirlo
è un fatto
Disdicevole
Perché vuol dire che noi non riusciamo
A cercare di inserire nella società un discorso che dovrebbe
Riguardare tutti
Certo
Dicevo prima
Per dare concretezza effettiva articolo ventisette bisogna anche avere il coraggio di dire no all'ergastolo all'ergastolo ostativo era più ostativi in genere
Dire che se il quarantuno bis al quale noi siamo contrari deve esistere deve esistere solo solo per la funzione per la quale è previsto e non portare pene aggiuntive
E concludo dicendo anche questo di ricordava il direttore Tarquinio prima
Che nel carcere bisogna portare istruzione e lavoro io dico anche che bisogna apportare calore umano e ricordare anche che nel carcere c'è tanta umanità che ha avuto a che fare con detenuti chissà anche
Quanto calore quanto umanità dei detenuti spesso accusati di gravissimi reati
Siano capaci accordando
La loro umanità a chi magari in carcere entra per la prima volta o magari non ci doveva entrare
Aiutandolo in un percorso ancor più di tanti altri temi svolgono l'attività il lavoro per cercare di alleviare le sofferenze questi carcerati
S'sono un il segnale
Che la società non deve disperdere quello umanità deve dare una speranza davvero a tutti che che non siano solo parole al vento
Grazie grazie Presidente
Solo umanità ma ci sono anche
Importanti i percorsi di resipiscenza in carcere di recupero veramente straordinari
Presidente unitario concludiamo con le dalla sua presenza mi come si dice scalda la mia prima giornalistica mi verrebbe da farle tante domande ma
Il tempo stringe per una cosa per introdurlo io la vorrei chiedere
Ma affatto bene secondo lei la Corte europea dei diritti dell'uomo in tutti questi anni a bacchettare soci e non solo
Naturalmente questo praticamente ma anche a multare ACI per le condizioni in cui abbiamo trattato tra virgolette nostri detenuti fermo restando che negli ultimi tempi le cose sono
Nettamente migliorate e questo
Giova ricordarlo
Sì grazie se sono migliorate e proprio perché la Corte europea ha pronunciato alla condanna
Contro chi ha fatto benissimo non dico tutti i casi ma in questo caso ha giustamente bacchettato lo Stato italiano la risposta c'è stata è
Io non credo che questa risposta che sancisce arrestato sarebbe stato altrettanto sollecita
Ho diciamo completa se non ci fosse stata la condanna della cosa della Corte di Strasburgo
Questi Stati Generali hanno
Fornito materiale immenso direi di riflessione di
I considerazioni
Ma adesso è il momento di passare alla realizzazione piena passare ad H dalle tantissime cose giuste
Sacrosante che sono state elaborate dette nei numerosissimi tavoli di questi Stati generali alla realizzazione ci avvicina farlo passare nelle cose
Speriamo senza bisogno di una nuova condanna dalla Corte europea
E perché si passi alla realizzazione ci sono delle condizioni ci sono condizioni culturali nel rapporto degli Stati Generali emerge chiarissimamente che creare nel Paese una nuova cultura della pena è una premessa essenziale
Ci sono condizioni
Di risorse non è pensabile che le cose che si debbono fare si possono fare senza risorse e quindi occorre anche che vengano che lo Stato destini risorse
Ad esempio
Una delle tantissime cose
I Comuni nell'ambito dei quali c'era un carcere possono avere debbono avere un grande ruolo allestimento di quei servizi di quelle condizioni
Che stanno al margine esterne
Mamma che riguardano il carcere dice manca questi comuni siano date delle risorse vincolate a questo scopo
Poi sono le condizioni politiche normative
All'inizio proprio del rapporto finale degli Stati Generali c'è una frase capo allarmare perché si dice ci rendiamo conto che forse non ci sono le condizioni politiche per
Volere queste cose per evitare queste cose io credo che le condizioni politiche vadano costruite e Codice normative
Ecco nascono da quelle politiche
Ma non ha costruito e come per
Forse lo ha detto già anche l'avvocato Minucci il consenso viene visto come una ostacolo
A certi tipi di misure di cui qui si parla
Deve diventare invece una spinta e come si raggiunge si raggiunge questo costruendo il consenso alla politica noi chiediamo non di seguire di inseguire il consenso facile diciamo così
Ma di costruire il consenso sugli obiettivi giusti
Tra le condizioni normative le indico soltanto due
Uno che il
Il detenuto
Riconosciuto come persona alla sua dignità
Necessità di una attività sulla bolla bruttissima parola del trattamento ma insomma di tutto quello che si fanno sui confronti necessariamente individualizzata non è pensabile che si adottino nel carcere
Strategie puramente astratta e generica l'individualizzazione
E l'individualizzazione
Del del del trattamento delle misure che si adotta nei confronti dei dei detenuti richiede inevitabilmente l'eliminazione o l'attenuazione di quei numerosi automatismi che invece il legislatore via via dopo la riforma nemmeno centosettantacinque andato introducendo
Almeno deve avere non puoi godere di questa risorsa e non ai trascorso tra questi ha voluto ma gli automatismi sono per definizione contrari al all'individualizzazione
Presentano anche la corte arbitrale avuto modo di dirlo soprattutto a proposito del trattamento dei minori dicendo che non si poteva novantotto applicare certi automatismi a casa dei detenuti e minori ma anche per via detenuti a
Ad olio adulti questo vale
E io penso che era automatico peggiore
Stai in quella norma che costituisce un po'il corpo estraneo nel nostro ordinamento penitenziario il quattro bis corpo estraneo perché non so perché nasce dopo stiamo Pistone un caso ma in un articolo che c'era originariamente nella legge
Ma perché e come dire il concentrato il residuo di di di tutto
L'anti trattamento cioè tutto quello che si dice dalle altre norme qui trova delle deroghe o delle o delle esclusioni
E quindi rischia di essere il quattro bis il luogo in cui c'è una sorta di fortino in cui si resiste rispetto alla attuazione reale di ciò che sta facendo se non entro nel dettaglio di qualche quattro bis dice come o dovrebbe dire ma certamente questa idea di un doppio regime
Che non non è non non riguarda la considerazione del singolo individuo e della delle sue esigenze della sua
Caratteristiche anche della sua concreta pericolosità
Ma riguarda una tipizzazione tutti coloro che simpatico un attimo a certi reati eccetera eccetera questo meccanismo esattamente il contrario di quello che gli stati generali dicono che si dovrebbe fare per il carcere
E ultime tipo di condizione per la formazione sono stati tutti coloro che hanno a che fare col carcere evidentemente questo l'ho detto molto bene nel merito nero le rapporti finale anche dei magistrati ha avuto l'onore di presiedere per quattro anni la Scuola della Magistratura
Scordamaglia dura un anno e un grande compito anche da questo punto di vista perché la formazione dei magistrati in generale rispetto al carcere ricordo che la nostra scuola a instaurato la prassi per cui nel tirocinio dei giovani magistrati
C'è compresa con
Due settimane di visita non di visita di conoscenza diretta della realtà carceraria per tutti i giovani magistrati
Ma poi c'è il maggior la magistratura specificamente a detta alla al carcere c'è la magistratura di sorveglianza che ha bisogno di un'attività
Formativa di riflettere
Perché è un tipo di lavoro quello del magistrato che si occupa di carcere che a
Anche se lo ha in comune con tutti gli altri i valori della giurisdizione
L'eguaglianza la imparzialità la legalità eccetera ha però qualcosa in più e di diverso tutti i giudici hanno a che fare con persone e non con carte anche quando giudicano però il magistrato di sorveglianza più che mai
A che fare con persone e non con carte allora liberiamo i magistrati di sorveglianza presente in una serie di adempimenti burocratici valutare tutte le domande devo dire la liberazione anticipata che sono tutta per essere automaticamente date dalla dal da della direzione e facciamo sì che i magistrati di sorveglianza siano davvero i magistrati che stanno in carcere che conoscono le persone i detenuti che stanno in carcere quindi adottano
Quelle misure sia di sorveglianza sia di decisione che a loro spettano grazie
Portare un saluto sapete che l'Unione trasversale non è politica trova Marco Pannella che una persona che si è sempre speso molto per un carcere umane dignitoso
Grazie grazie Presidente grazie grazie a tutti adesso abbiamo l'
Ultima tavola rotonda prima di andarcene rifocillarci se vorrete
Parleremo dei protagonisti dell'esecuzione penale tutela dei diritti e competenze professionali che amo il collega della stampa Francesco green Vietti che la coordinerà
Io ospiti di questa ultima tavola rotonda di questa prima parte della giornata conclusiva degli stati generali sono Marina Graziosi sociologa del diritto
Franco della casa dell'Università degli Studi di Genova
Rita Bernardini
Partito radicale il dottor Paolo Brondi a un magistrato dottor Sebastiano ardita procuratore aggiunto di Messina è concluderà la tavola rotonda il sottosegretario
Alla giustizia Gennaro migliore benvenuti lascio volentieri il microfono
Al
Collega
Oggi
Allora buongiorno a tutti partiamo subito purtroppo siamo un po'in ritardo
A differenza di quanto annunciato
Introdurrà con un saluto il Sottosegretario migliore chiamato impegni parlamentari e poi proseguiremo con i lavori
Buongiorno a tutte tutti
Devo dire che questa è una di quelle scene che non solo non vorrei mai fare ma in particolare non avrei voluto fare in un'occasione del genere però vorrei spiegare a chi è qui presente a chi ci ascolta
Che la presenza dei sottosegretari nella discussione parlamentare è indispensabile perché i lavori parlamentari possano
Continuare e quindi io sono vincolato ovviamente
A mantenere questo questo impegno
Ci tengo innanzitutto a ringraziare
A partire dal dal luogo in cui sono perché non è la prima volta che vengo a Rebibbia devo dire che l'organizzazione e anche all'accoglienza che cento riservato il personale e anche ovviamente a partire dal direttore Mariani
Dei questo istituto rappresentano insieme alla possibilità che tecnicamente grazie alle risorse messe a disposizione dal Ministero
Si possa seguire questo importante appuntamento uno degli elementi
Che ci consente di valicare quel muro non solo simbolico ma come è stato spesso richiamato all'interno di questo di questo di questa serie di interventi
Anche materiale che c'è tra il dentro e fuori
Del del carcere
Da quando recentemente ho assunto l'incarico della della della funzione di sottosegretario e da quando il ministro Orlando
Perché ha voluto più di tutti e che ringrazio davvero perché erano anni che molti di noi anche prima dell'impegno diretto governativo aspettava un appuntamento di questo genere
Da quando mi ha dato la delega sul trattamento del dei detenuti e sull'esecuzione penale esterna la prima cosa che ho cercato di fare e cercare di seguire esattamente i lavori della degli stati generali
Perché l'articolazione la profondità il la relazione che si è messa in campo
Tra vari soggetti oltre ad essere un'innovazione dal punto di vista metodologico e soprattutto una
Possibilità concreta
Di dare rassicurazione se posso usare questo termine hai tanti che qui hanno chiesto certezza
Certezza della prosecuzione di questo percorso e siccome io ho una vocazione piuttosto pragmatica certezza che comunque noi faremo qualsiasi sforzo perché
Non solo venga affrontato il tema della grande riforma ma che venga affrontato almeno il tema di singoli pezzi della esecuzione penale che possono essere trasformati sulla base di queste indicazioni
Quindi tenterò di anche per davvero scusarmi con gli interlocutori dei questa tavola rotonda che avrei voluto ulteriormente sentire come gli altri di fissare alcuni punti sui quali ho potuto riflettere
Che vorrei trasferito
In primo luogo
Si è molto parlato né in termini del trattamento di quale deve essere il principio che sostituisce la propensione all'infatti Nizza azione dei
Dei detenuti si dice con una formula che questo deve passare alla responsabilizzazione
è un concetto giusto vero però io mi sono fatto una domanda in più anche perché
Credo che il primo
Elemento prima ancora di essere liberi i detenuti devono provare e devono riuscire a liberarsi
Nel senso che ci sono delle condizioni che ho potuto verificare nel corso di tanti anni ma che in realtà mi sono state confermate da persone molto più autorevoli di me
Che rappresentano una sorta di diciamo così impedimento interno che molti detenuti non riescono a superare
Molti si sentono dei predestinati anche il fatto che si è parlato poco della composizione sociale
Delle nostre carceri rappresenta l'indicazione dal mio punto di vista che non esiste un solo carcere da riformare ma che i carceri sono tanti
Che devono essere contemperate le varie esigenze e siccome
Alcuni si sentono predestinati
Per perché sono stranieri alcuni si sentono predestinati per la loro storia familiare altri
Per il posto in cui vengono a me è sempre venuto di chiedermi che cosa avrei fatto se avessi incontrato uno dei miei compagni di scuola venendo io da un territorio
E da un realtà di periferia di Napoli dove molte delle persone che
Ho conosciuto nella mia infanzia hanno attraversato non per visitarle ma per starci
Le porte del carcere che cosa avrei potuto fare rispetto
A persone e non solamente a detenuti in senso astratto
Quindi la prima cosa da fare e chiudere una stagione di autoreferenzialità interna e
Esterna nel senso dell'isolamento che purtroppo anche i media in questo caso ce l'hanno riservato
Parto da un dato materiale la sorveglianza dinamica se ne è molto parlato e io penso che diciamo i protagonisti alcuni dei protagonisti fondamentali cioè la polizia
Penitenza e aria abbiano posto anche criticamente molto spesso e non voglio mettere anche in questo in questo contesto che non deve essere solo autocelebrativo il tema della sorveglianza dinamica nel tavolo precedente
Si è detto di quale deve essere la funzione dello spazio però è chiaro che noi abbiamo una determinazione più volte ribadita anche da Andrea Orlando che regime di sorveglianza dinamica
Sia affrontato per quello che cioè come uno strumento per affermare il principio costituzionale della di dilazione
E in questo io considero il fatto che ci debba essere una sempre maggiore qualificazione
Anche del personale è quello divi indivisa quello civile quello sanitario e anche con il contributo fondamentale dei cappellani delle persone
Che volontariamente attraversano le mura del carcere e che rappresentano spesso il punto di tenuta fondamentale
Rispetto alle condizioni carcerarie noi dobbiamo dare una risposta adeguata
Per questo motivo considero fondamentale che ci sia
Un applicazione non solo dell'articolo ventisette nel trattamento ma di tutti gli articoli della Costituzione
A partire dall'articolo tre che è quello relativo all'uguaglianza
Non solo perché è un'affermazione di principio astratta ma perché noi abbiamo un principio di uguaglianza sostanziale che viene negato lo dirò proprio per cenni per mantenermi negli massimo dieci minuti che mi sono stati assegnati
Il carcere faccio una domanda e una struttura per donne
Siccome le colonne sono due mila su cinquantaquattro mila forse no non solo per lui dato numerico ma anche perché tutto il sistema carcerario e pensato in funzione maschile
E a parte quello che ha ottenuto dall'articolo undici sul servizio sanitario
E i commi otto e nove che fanno riferimento alla specifica che la condizione della maternità questa differenziali TA che in realtà e l'affermazione di un principio di eguaglianza viene sostanzialmente negata
Come il diritto agli affetti ma qui Rita Bernardini anche per il tavolo che ha coordinato vi saprà dire molto meglio di me
Ho anche con le persone straniere a partire da quelle
Donne che come sapete nella maggior parte sono rom io vorrei che la nostra discussione entrassero termini un po'più diciamo così ostili anche all'opinione pubblica rom
Tossicodipendenti leggi che in qualche modo questi non ci sono le condizioni politiche che producono anche l'ingresso in carcere nonostante le sentenze della Corte costituzionale che con grande abilità
Sono state e precisione ricordate dal Presidente Canzio che le stanno passo passo smontando
Ma questo è il punto che determina la condizione reale del carcere perché esiste un carcere
Astratto ed esiste purtroppo un carcere reale la settimana scorsa siamo andati con il ministro
La sottosegretaria che a parole anche il Presidente del Consiglio anni si dà dove abbiamo visto anche che cosa significa un'attività trattamentale fatta con un percorso rieducativo anche in uno dei posti più belli del mondo
E quindi l'idea che ci possa essere lì per esempio la recidiva più bassa dovrebbe essere uno degli elementi che anche nell'opinione pubblica attraversa quel muro di indifferenza che c'è però purtroppo che cosa ci troviamo di fronte
Che se la signora Dorina Mattei invece di sorridere avesse compiuto un reato sarebbe stato il crocifisso anche il giudice di sorveglianza mentre invece adesso è stata luci visto solo lei
Relativamente al fatto che il reato di sorriso diciamo Nonda per il magistrato ma per l'opinione pubblica come qui ha ricordato l'avvocato mi gli uccelli assolutamente insopportabile allora il punto
E mi chiedo se su questo noi non facciamo abbastanza
SI anche per affrontare temi scottanti come quello della radicalizzazione il tema del trattamento non sia l'elemento fondamentale
Scegliamo la strada che è stata scelta dalla Francia quella cioè della scusa eccessiva diciamo della carceri Zazzera è molto forte per i soggetti vera radicalizzare atti
In modo tale che abbiano una fruizione tale che li rivedo che in questo senso con una pena puramente retributiva oppure facciamo la strada che è stata avviata per esempio del Regno Unito
Dove si fa un trattamento esterno
Che consente di fare magari un recupero di persone che voglio ricordarlo spesso sono di radicalizzare a quattordici quindici sedici anni e che poi diventano terroristi pericolosi ahimè
Diciamo per noi e per loro si fanno esplodere a vent'anni e quindi diciamo non è che stiamo parlando di persone con una grandissima esperienza dal punto di vista della vita per molti di loro e per molti anche ragazzi delle periferie che stanno
Nelle nostre carceri l'incontro con il carcere e il primo incontro con l'istituzione non sono andati a scuola non hanno avuto una famiglia regolare non si sono ritrovati con i servizi sociali allora questo ruolo di istituzione
Più che di bontà deve essere ribadito di affermato anche nel percorso trattamentale
Infine vorrei concludere con una cosa che
Mi fa davvero davvero molto piacere il Ministro stia spingendo molto cioè quello della giustizia riparativa
Io quando leggevamo valzer e la sua Teoria sulla giustizia riparativa
Fui convinto da una da un argomento fondamentale e cioè che è quello che poi ha ribadito il Presidente Canzio passare da una certezza astratta del diritto ad una certezza concreta dei diritti
Cioè passare dall'idea che il reato è una violazione di una norma alla quale poi corrisponde una conseguenza giuridica quella della pena
Ad un'idea in particolare per i dati ovviamente diciamo così meno meno gravi che vi sia una possibilità nell'incontro
Una possibilità nella relazione tra persone perché questa è una rivoluzione copernicana perché la pena
Deve e può essere una scelta sociale non una conseguenza astratta e giuridica
E quindi la pena e anche l'esecuzione della pena diventa no una funzione da questo punto di vista anche di risocializzazione in questo senso io ho fatto un'esperienza molto bella anche relativamente a quanto diceva prima l'avvocato il dottor Cananzi
Che è stata la via Crucis organizzata a Poggioreale con don Tonino parmense delibera dove hanno partecipato anche le vittime innocenti che hanno attraversato la porta del carcere e si sono fatti un diciamo così un percorso hanno fatto un percorso che era anche simbolicamente molto
Per i religiosi molto importante di riavvicinamento che era stato preparato i danni anni e hanno di lavoro
Penso che questo aspetto della giustizia riparativa sia l'aspetto che più ci può mettere nella
Condizione di
Salvarci diciamo così da una restrizione della nostra testa prima ancora delle misure carcerarie che portano ad un aumento della pericolosità ed è
Questo il motivo per il quale con grande umiltà io cercherò di portare soprattutto per quello che mi compete avanti la
Porzione che è quella che c'è stata assegnata cioè quella del fare e di trasformare un pezzo di questi Stati generali in realtà giuridica sostanziale
Dunque alcuni temi di questo nostro tavola rotonda che acché il fedele
Incentrata sui protagonisti dell'esecuzione penale sono stati quindi già chiariti dalla sottosegretario migliore
Manteniamo un ordine
Di tavoli il
Uno delle figure il protagonista del carcere la donna se n'è occupato il tavolo tre ce ne parla la professoressa Marina Graziosi sociologa del diritto
Sappiamo appunto che i numeri che hanno a che fare con le donne sono numeri minimi il rischio è che questo
Piccola quota diventi marginalità nel ragionamento sul carcere
No
Dicevo ringrazio dell'invito e soprattutto ringrazio
Le persone che sono state
Insieme a me nella tavolo numero tre perché è stata un'esperienza molto interessante
Proprio per la la possibilità di incontrare le persone di diverso e professionalità
Tre componenti per le componenti del tavolo non solo operatori penitenziari
I giuristi
Direttori dei dica direttrice del carcere veramente
Persone appunto di
Con o dei punti di vista spesso
Molto differenti esperto alla pianeta carcere
Nell'occuparsi di donne di le donne in carcere stata considerata per moltissimo tempo una sorta di tematica aggiuntiva poco rilevante poco interessante
Sappiamo che in infetti il dato di fatto come ricordava anche migliore il dato di fatto più macroscopico
Che abbiamo sotto i nostri occhi da cui parte ogni discorso sulla detenzione femminile è lo scarso numero di
Do
Donne in carcere e basso numero di reati commesso da donne
Sono dati questi non soltanto statistici ma dati anche di che hanno a che fare
Con
Diciamo la la visione che sia della figura femminile il ruolo del modello che viene proposto per le donne dati
Che ci danno la presenza femminile in carcere
E intorno al quattro cinque per cento dati che in Italia perdurano fin da quando si raccolgono le statistiche
Cioè fin dagli anni Sessanta dell'ottocento mille ottocentosessantuno il primo annuario di statistica
In cui si vede appunto una presenza così poco rilevante una presenza sporadica questo tipo di visione diciamo della criminalità femminile
Che ancora ne risente per molti anni ancora sicuramente fino agli anni Cinquanta
Fino ad arrivare agli anni Settanta addirittura
è un tipo di visione che appunto vede
La tematica della criminalità femminile della detenzione femminile come una tematica non molto interessante da nessun punto di vista diciamo dal punto di vista accademico sicuramente
E una tematica in qualche modo aggiuntiva
Cosa intendo dire quando dico aggiuntiva aggiuntive in quanto le donne sono diciamo delle donne non si tiene conto non si è tenuto conto diciamo
Fino a tempi abbastanza recenti
Della loro specificità e delle dei bisogni e dei diritti che l'essere
Donna comporta sappiamo che in questo momento in Italia le donne sono
Circa cinque carceri interamente femminili e poi le altre sparse in molte sezioni femminili di grandi affollati carceri maschili
Cosa significa tutto questo significa che l'attenzione che ricordiamo
L'attenzione specifica al
Alle donne è stata richiamata anche
Nelle regole penitenziarie europee
Il
Diciamo con l'imposizione di non solo una focalizzazione sul tema
Della donne in quanto troppo in quanto madre e addirittura dirittura
In quanto madre con bambini
Di età inferiore ai tre anni e quindi viventi con lei in carcere ma diciamo per sé
Questo elemento della donna come madre è stato
Particolarmente scandalizzano ante quindi centrale nella
Nell'approccio che ultimamente sia voluto realizzare sappiamo anche sappiamo che
La figura della detenuta semplicemente e solamente con la madre non sicuramente
Esaustiva della complessità ITEA una detenzione della detenzione femminile
Si è parlato al nostro tavolo naturalmente dell'importanza anche della realizzazione sempre più basta di questi diversifica ma di questi istituti
Che tengano conto di questa condizione
Ma anche si è voluto porre l'accento in modo più forte sul tema della per esempio della formazione del lavoro
Del superamento come diceva questa mattina nell'altra tavola rotonda o come si diceva in quell'altra tavola rotonda il superamento del tema dei piccoli lavori
Della formazione a
Soltanto voltata piccoli lavori femminili che
Escludano una visione un po'più ampia che delle speranze delle ambizioni delle prospettive
Delle donne che prima di essere detenuto il sonno donne a tutto tondo
è importante
Un altro tema che emerso anche questa mattina fortunatamente
Con le parole era Ministro della salute il tema della salute della donna in carcere noi sappiamo
Che
Il momento è la carcerazione non solo nel momento in cui
Le donne si trovano con il loro corpo davanti a loro stesse anche alla vita difficile che hanno avuto il tipo di vita pregressa è un qualcosa di estremamente rilevante
Per la salute in generale del della donna ci sono
Sardo si sa donne che hanno vissuto anche non solo per esempio all'esperienza della tossicodipendenza della Polito ostico dipendenze ma anche storie di vita
Pesanti di violenza familiare
Molto rilevante un tipo di vita vissuta che incide deserti fortemente sulla loro salute bene
La salute che ciascuno portare l'aspettativa di salute che ciascuno porta con sé sicuramente è per le donne e persone in carcere molto problematica
Per quello anche non è così ovvio
Pensare che venne per la donna sia
Vivere in un carcere che rispetti il criterio della territorialità cioè che la faccia stare magari in un grande carcere maschile una piccola sezione femminile di un grande carcere maschile magari vicino a casa
Dove però le risorse per
Tutte le attività formative ma anche le risorse per un'attenzione maggiore alla salute sono risorse
Che sono debbono necessariamente essere ripartite con la grande maggioranza dei detenuti che si trovano nello stesso carcere sappiamo che una
Branca moderna della
Medicine attualmente quella della medicina di genere cioè si sta vedendo
Sempre più in modo netto scientificamente un qualcosa che all'apparenza molto ovvio
E che non soltanto le donne hanno un diverso modo diciamo di affrontare i temi della salute ma soprattutto
Che perfino i farmaci quanto di più
Di più neutro possiamo immaginare hanno opposto fa vere una
Valenza diverso su un corpo femminile come
Si sa che le case farmaceutiche
E esteso e ricerca scientifica attestato
Anche i farmaci più banali su quel uomo medio di settanta chili che è il punto di riferimento anche per la costruzione
Di nuovi farmaci rispetto a questo
C'è un'evoluzione abbastanza significativa e
Nel ed proprio in questo in questi termini che andrebbe
Proseguita quell'attività per esempio dei di di
Di screening di lavoro continuo dei medici penitenziari
Creando come ci suggeriscono con le regole europee delle competenze
Più ampia naturalmente il
Le donne che sono in carcere scontare il fatto
Di essere un piccolo numero il paradosso dei piccoli numeri è quello che
Non più attenzione non più pura non più risorse
I piccoli numeri trascinano con sé la Marcinelle tale disattenzione la sottovalutazione c'è anche che le donne
Non
Hanno speso la possibilità di usufruire delle misure alternative proprio per la precarietà della loro condizione
Nella condizione economica la assenza di casa di appoggi familiari diciamo che
Un domicilio sicuro più difficile che sia
Nelle disponibilità di una donna e quindi che sia anche più difficile
Che le donne un possano utilizzare tutte quelle misure anche le pene alternative di cui
Si è molto parlato ultimamente
Per migliorare o promuovere la loro condizione
E il
Nel
Tavolo a cui ho partecipato
è stato per esempio
Sottolineato come sarebbe opportuno proprio in base alle
Nuove regole europee la creazione sarebbe opportuna la creazione
Di un ufficio
Amministrativo una ufficio detenute che abbia l'appare una pari dignità che si
Pari dignità rispetto a
Alla pesantissimo ufficio detenuti e che appunto si crei attraverso
Questa
Questa creazione un'attenzione specifica o del Po con del personale specializzato per la condizione femminile e
Cosa
Cosa sarebbe opportuno fare proprio dal nostro tavolo è venuto il richiamo
Un richiamo a non accantonare questa tematica che comincia
Piano piano ad emergere continuare con il lavoro
Che è stato così
Iniziale realtà perché tutte quante noi sono eventi
Con
Sto Sisino affinità
E l'idea è quella sarebbe quella già esposta proprio poco fa di continuare queste questa esperienza e non abbandonare
Questa analisi che ci ha tutte quante molto coinvolte grazie
Il professor Franco Della Casa Professore ordinario di diritto processuale penale ha coordinato il tavolo cinque dedicate i minorenni problema naturalmente molto complesso il tavolo elencato una serie di proposte
Chiediamo al professore di
L'illustrazione
In sintesi
Grazie
Saluto tutti ringrazio preliminarmente i componenti del Tavolo cinque che
Hanno collaborato con estrema competenza e dedizione hanno permesso di arrivare di fare un lavoro perlomeno a nostro avviso buono di buon livello
Di tempo a disposizione
Molto esiguo e quindi io procederò per flash
Mi ricollego a quello che ha detto la Presidente dalla Commissione giustizia Ferranti stamattina
Nel settore dei minori l'ordinamento italiano in mora da quarant'anni
E in mora da quarant'anni perché nella legge penitenziaria da settantacinque c'è un solo articolo che si occupa specificamente
Della situazione penitenziaria minorile e costituisce una promessa una promessa per il futuro fino a quando non sarà provveduto con apposita legge
Qui la promessa si applica ha iniziato icona i minori degli anni diciotto le misure previste dall'ordinamento penitenziario per gli adulti
Probabilmente c'era fretta di
Per portare a casa
Una la prima riforma repubblicana nel settore penale non dimentichiamo la legge del settantacinque la primari grande riforma repubblicana nel settore penale
C'era fretta di portare e perché il clima alla metà degli anni Settanta stava diciamo cambiando
E quindi si può comprendere l'atteggiamento del legislatore del settantacinque si può comprendere ma se
Lo giudichiamo con gli occhi del giurista
Non possiamo che arrivare a una condanna
Nel senso che applicare a dei soggetti minori un ordinamento penitenziario scritto per adulti significa una patente violazione del combinato disposto degli articoli tre
E trentuno della nostra Carta costituzionale
Che il il minore
Coinvolto in una vicenda penale
Debba vedere una legislazione sua propria se n'è reso conto benissimo
Il legislatore del mille novecentottantotto quando nel riformare il Codice di procedura penale per gli adulti a contemporaneamente riformato
Il Codice di procedura penale codicillo la legge processuale minorile
Non si trattava tanto di creare il giudice specializzato perché il giudice specializzato esisteva dal mille novecentotrentaquattro
Si trattava piuttosto di creare un corpus normativo che fosse ritagliato sulle esigenze psicologiche psico affettive del minore
E allora come come possiamo giudicare il fatto che nel processo penale il legislatore si è reso conto di questo mentre nell'ordinamento penitenziario dove
Ci sarebbe un'esigenza
Analoga e forse anche più forte non le condizioni non sono non sono maturate per un intervento
Probabilmente possiamo fare un tentativo di spiegazione può essere fatto richiamando i piccoli numeri dei minori che stanno in carcere
In questi giorni abbiamo ieri e oggi abbiamo denunciato molti molte disfunzioni del sistema punitivo italiano
Ed è godiamoci allora il fiore all'occhiello che costituito dal fatto che la presenza media giornaliera dei minori negli IPM
Negli ultimi dieci anni non ha mai superato quota cinquecento nel due mila quindici è costituito da quattrocentotrentasei presente è stata quattrocentotrentasei presenze
E questo piccolo numero
Può avvenire in un'ottica a mio avviso miope
Contribuito a a ritardare nel tempo la sacrosanta riforma dell'ordinamento penitenziario minorile
Io dicevo prima una patente incostituzionalità ma come mai allora la Corte costituzionale la questione non è stata portata davanti alla Corte consona alle sì
Ma alla Corte costituzionale nella sentenza centoventicinque del novantadue
Arrivata pervenuta ad una di quelle classiche sentenze di incostituzionalità accertata ma non dichiarata e non dichiarata perché
Fulmina Recco una declaratoria di illegittimità l'articolo settantanove della legge penitenziaria avrebbe significato
Togliere ai minori anche quei pochi vantaggi vedi in primis misure alternative che sono contenuti erano contenuti nella legge del mille novecentosettantacinque
Un atteggiamento molto più rigoroso su questa stessa materia è stato ottenuto invece
Dalla Corte Costituzionale tedesca la quale in una situazione abbastanza simile dove non c'era
Una legge penitenziaria minorile con una pronuncia del due mila sei a dichiarato l'illegittimità del sistema tedesco
E questa sentenza la cito non tanto per una contrapposizione che non ha ragion d'essere tra le due Corti perché probabilmente le situazioni di fondo erano profondamente diverse
Quanto per il fatto che talune
Argomentazioni sostenute dai giudici di Cavazzo l'UE
Sono molto interessanti anche per lo studioso italiano di diritto minorile infatti la Corte Costituzionale tedesca
Per rivendicare l'esigenza di un ordinamento penitenziario minorile sottolinea alcuni dati importanti
Ad esempio che la dimensione del tempo per il minore è tutt'affatto diversa della dimensione del tempo che all'adulto per cui quando sta in carcere le sue giornate diventano interminabili
Non solo le esigenze di movimento del minore sono molto molto proprio pronunciate che non quelle che l'Aduc all'adulto di qui una maggiore sofferenza a soggiornare in spazi ristretti
I legami affettivi siano di carattere familiare siano di carattere amicale
Che il minore a
Costituiscono una lacerazione molto più forte che non per l'adulto ecco tutte queste diciamo sottolineature
Mi sembra che ma spero mantengono la loro attualità
E mantiene una sua qualità anche un'argomentazione che la Corte Costituzionale tedesca fa a proposito dei costi di una esecuzione minorile
Con più attenzione alle esigenze del minore
Ricorda che sottolinea che
Il minore di solito è sottoposto a pene detentive non lunghe e quando esce ha di fronte a sé una lunga aspettativa di vita e da qui l'estrema opportunità
Di fare in modo che la a permanenza in carcere porti a una sua ha un suo reinserimento sociale
Alla luce di tipi di queste premesse risulta estremamente importante che gli stati generali abbiano individuo nell'ambito degli stati generali sia stato individuato un tavolo
Che si è occupato esclusivamente di minorenni autori di reato anche se questa tematica
Emersa poi è stata toccata trasversalmente da numerosi altri tavoli cito ad esempio gli stranieri l'esecuzione banale cito il tavolo quindici operatori penitenziari e formazione
Detto questo il tavolo cinque si è mosso
Diciamo in parallelo con l'approvazione da parte della Camera dei deputati
Della legge del Progetto di legge delega per la riforma dell'ordinamento penitenziario minorile
Dove sono contenuti otto criteri otto criteri al quale il delegato si dovrà attenere per e lavorare il nuovo ordinamento penitenziario minorile
Ecco la lacuna
Se si se si può parlare se
La lacuna più vistosa
Che riguarda questi otto criteri
è determinato dal fatto che intervengono solo sulla fase estrema strettamente esecutiva della sanzione detentiva o delle misure alternative
Ma non fanno limitarmi minimamente a toccare l'arsenale sanzionatorio che invece una precondizione
Necessaria se si vuole poi pervenire ad un ordinamento penitenziario miniere ile che funzioni
Detto quello detto individuato il limite più auto più grande di questi criteri
Sugli altri criteri invece il tavolo sia trovato d'accordo e ha cercato di interpretare di elaborare delle sue proposte alla luce di questi criteri e le proposte che sono uscite
Io le che riassumo un pochino velocemente vale a dire favorire la responsabilizzazione del del detenuto
Fare in modo che il personale penitenziario abbia una forte competenza pedagogica
E in base a quello anche che ricordava ieri il dottor Cascini che ci siano numerosi mediatori culturali all'interno dell'IPM
Che la dimensione dell'IPM sia ridotta non sarebbe male se per ipotesi il legislatore volesse fissare come ha fissato per le Remus un numero uno una un parametro aritmetico
In modo che non possa essere superato che venga rispettato il principio di territorializzazione della pena
Che il regime disciplinare non con non si allontani totalmente dal disciplinare Jim disciplinare fissato per gli adulti
In cui prevale una una una situazione dico rimane aperto il conflitto
E invece la proposta è di fare in modo che il
Regime disciplinare utilizzi il criterio della giustizia riparativa
Per questo per quanto riguarda il regime infra murario per il regime extra murario
Lo dice già il legislatore delegante devono essere abbandonate preclusioni ostatività
Incentrate sia sul quantum di pena già ispirata sia a maggior ragione sul tipo di reato commesso
Questo è un tema che è già stato toccato ripetute volte
Sul quale sembra ci sia stata una maggioranza schiacciante favorevole all'abolizione di questi automatismi io posso solo dire che per le soggetto minore
Questa diciamo la bontà di questa impostazione è ancora più alta
Eliminare i limiti di te di pena
Per accedere alle misure alternative significa
Eliminare una incoerenza sistematica
Che noi ci siamo portati dietro in tutti questi anni infatti avevamo un articolo ventuno del regio decreto del trentaquattro che prevedeva la possibilità di concederà liberazione condizionale al minore
In qualunque tempo quale che fosse stato reato commesso la pena riportata
E avevamo poiché l'ordinamento penitenziario delle misure
Di contenuto inferiore alla liberazione condizionale vedi libertà vedi semilibertà vedi permesso premio che esigevano invece dei dei dei tempi di attesa
La logica del trattamento progressivo veniva palesemente ribaltata
Io arrivato a questo punto vorrei semplicemente dire per sottolineare l'importanza della riforma dell'ordinamento minorile vorrei richiamare un dato normativo
Che è conosciuto senz'altro da tutti ma sul quale non abbiamo riflettuto abbastanza
Il legislatore italiano nel licenziare la legge sessantanove del due mila del due mila cinque che dà attuazione al mandato di arresto europeo
A ha stabilito in un articolo che lo Stato italiano non consegna allo Stato richiedente il minore
Quando l'ordinamento dello Stato che ha emesso un mandato
Non a reca distinzioni tra il regime carcerario per gli adulti e il regime carcerario per e minori
è una norma sulla quale non c'è nulla di eccepire da eccepire
Ma è una norma che secondo me crea non poco imbarazzo quell'imbarazzo che proviamo quando si chiediamo agli altri delle condizioni che noi per primi noi per primi non rispettiamo
Grazie professore Rita Bernardini onorevole Egea segretario del Partito Radicale
Conosce il mondo del carcere ed è conosciuta nel mondo del carcere ha coordinato il tavolo sei affetti e territorializzazione della pena
Sì
Ma intanto voglio ringraziare il ministro Orlando
Il capo del DAP Santi Consolo se non altro per un motivo perché mi sopportano perché sono insopportabile e
Come era insopportabile destato insopportabile credo in tutti gli anni precedenti potremmo dire decenni Marco Pannella lo è stato per esempio nei confronti
Del precedente Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano quando ha invocato per anni per almeno un paio d'anni ha fatto una sorta di stalking un messaggio alle Camere
E che
Ponesse il Parlamento di fronte alla responsabilità
Della violazione di norme
Non solo secondarie ma anche di norme fondamentali come la Costituzione e la convenzione europea dei diritti dell'uomo devo dire che questo stolti in via dei confronti
Del Presidente Napolitano di cui ieri ho apprezzato l'intervento così come quello del ministro Orlando
Bene è stata una sorta di dialogo potremmo definirlo così Franco perché le cose ce le dobbiamo dire altrimenti
Il rischio e che si rimanga sul pianeta delle parole sul pianeta dei principi che non principio no alcunché
Allora
Noi
Abbiamo un ordinamento penitenziario che compie quarant'anni
Per avere il regolamento d'attuazione abbiamo dovuto aspettare fino al
Duemila
Chi è
Fondamentalmente stato in tutti questi anni parte Illy modifiche e che
Ne hanno
Nominato i principi ispiratori
Abbiamo un ordinamento perizia ad hoc che non è stato attuato in non è attuato
Allora
Io posso parlare di del lavoro che ho fatto insieme a persone splendide
Sull'affettività in carcere e come risolvere il problema
Della territorialità della pena però credo che dobbiamo porci e dei problemi della piscina legale
Che è quella che ci è stata rimproverata commedie legale dalla sentenza Torregiani
Io credo che noi
Se avessimo seguito i princìpi del nostro ordinamento penitenziario se l'avessimo fatto vivere nei quarant'anni in cui è stato in vigore non ci saremmo trovati nella situazione umiliante
E per cui
E con una sentenza pilota il nostro Stato è stato condannato per trattamenti inumani indicata
E allora io ho bisogno di porre alcune domande per sapere come andranno a finire questi Stati Generali recarci
La prima domanda è questa
Siccome l'hanno detto tutti anche la segretaria generale del Consiglio d'Europa è stata superata l'emergenza sovraffollamento
Io mi permetto di dire che questa emergenza non è stata superata
Perché posso presentati le lento di almeno settanta istituti penitenziari che hanno un sovraffollamento fra il centoventi e il duecento per cento
Allora che cosa succede che ci sono l'ho visto l'ho verificato in Abruzzo ci sono istituti vuoti
Cioè dove ci sono molti meno detenuti rispetto alla capienza regolamentare e ci sono istituti sovraffollati
Allora
Ce lo vogliamo porre questo problema vogliamo essere ligi rispetto alla sentenza Torregiani che non parlava solo di sovraffollamento
Parlava di condizioni di vita in carcere del trattamento che subiscono i detenuti allora l'altra domanda che volevo porre
Quanti sono gli educatori perché questi dati non sono stati forniti quale carenza cioè
Di educatori negli istituti penitenziari
Io dico che c'è carenza l'ho verificato in Abruzzo allora se noi vogliamo indirizza are la nostra azione per esempio sulle pene alternative
Gli educatori l'Area educativa diciamo sono fondamentali
Gli assistenti sociali su questo ho un dato che scandaloso
Dovrebbero essere mille seicento
Sono
Novecento
Allora gli assistenti sociali sociali sono fondamentali no per l'esecuzione penale esteri
Ecco perché io mi pongo il problema della direzione in cui stiamo andando armati di tantissima buona volontà
Però si dice che le nozze con i fichi secchi non si fa
Il magistrato di sorveglianza sappiamo tutti che c'è una carenza feci anche uno sciopero della fame per
Che non è stato risolto cioè ho avuto l'illusione per qualche mese che finalmente Modena avesse il suo magistrato sorveglianza e poiché capita che c'è stato una sostituzione grazie all'intervento di Legnini ma
E adesso non c'è più
Per cui senza maggio mancano due magistrati di sorveglianza al Tribunale di Bologna in Abruzzo sul sei ne mancano due e mancano due Presidenti
Allora i magistrati di sorveglianza e poi bisognerebbe vedere e verificare se quelli che sono indicati in servizio sono
Effettivamente in servizio
Perché in molti casi non è nemmeno così
Gli psicologi
Categoria in via
Di estinzione
Non si trovano quasi più nelle carceri
Il direttori
Consentitemi di esprimere qui io ho una preoccupazione
Dal mille novecentonovantasette non viene fatto più un concorso e sappiamo tutti che ci sono direttori che governano
Più carceri
Allora
è non è che così nel silenzio generale ci stiamo dirigendo da una parte che io reputo completamente sbagliata per cui i direttori
Saranno sostituiti il direttore una figura terza
Che coordina il lavoro dell'Area educativa dell'area sanitaria
Di degli agenti di Polizia penitenziaria non è che stiamo andando in una direzione per cui
I direttori saranno sostituiti
Magari di figure da figure di primo piano della Polizia penitenziaria Luigi
Io che ho sostenuto i diritti sindacali
Della Polizia penitenziaria la reputerei una scelta veramente sbagliata e contraria allo spirito e del nostro ordinamento non si può far fare
Far fuori una figura di garanzia
Come quella del
Direttore per questo mi batterò invito tutti i direttori e siamo pronti all'azione non violenta mi rendo conto che è passato già molto tempo però voglio dire una cosa
Va be'fin qui abbiamo Lia sacerdote il problema dei bambini e so che
Il ministro è attento a questo e che penso che verrà anche Santi Consolo verrà
Firmato e il re di nuovo firmate reso operativo questo protocollo del bambino che si reca in carcere a visitare il proprio congiunto detenuto però fatemi dire una cosa da
è possibile che sia proprio debba essere una radicale
A far risuonare una parola che il Papa ha detto più volte e che è stata censurata
Nemmeno gli esponenti meno il Cardinal Bagnasco
Ha ricordato che questo pontefice ha parlato per due volte di amministriamo
Apposto comunque un problema
Che a mio avviso eh in linea con quanto ha detto
E ha fatto concretamente il Presidente emerito Giorgio Napolitano quando nel suo messaggio alle Camere ha detto è fatto obbligo pieni poteri dello Stato far cessare
Le violazioni di diritto nazionale e internazionale
Quindi ha posto un problema ma papà Francesco è è stato ricordato per le ostie poco Francesco è quello che ha abolito l'ergastolo ci dà una lezione
All'interno dello Stato del Vaticano è quello che ha introdotto il reato di tortura a proposito a che punto siamo
Non se ne sa più niente
Papà Francesco è quello che proprio in quest'ultimo intervento in cui ha parlato di amnistia ha usato la parola non violenza
La non violenza che hanno praticato decine di migliaia di detenuti
Proprio nel momento in cui
Erano sottoposti a trattamenti disumani e degradanti una risposte ISE entrare da esempio per la collettività
L'informazione e concludo
Bene
Ieri abbiamo avuto l'intervento della Presidente della RAI
Monica Maggioni ma l'intervento
Dove si firma
Il Consiglio è uscito sui telegiornali rispetto sui mezzi di informazione RAI sul servizio pubblico
Del lavoro che stiamo facendo qui
Allora ecco il vero timore
Però
Sapete che quando uno ha un timore non è che di vicinato sono sconfitta no Marco ci ha insegnato qui grande Pannella spesse contrasta Emma
Che è più importante
Riuscire ad essere speranza piuttosto che avverrà così come qualcosa che potrà avvenire esser loro è qualcosa di veramente diverso però una letterina
Alla presidente della RAI io gliela manderei perché tutto il lavoro la fatidica che è costato perché sono costati questi Stati generali delle carceri ecco non siano solo parole
E che poi non si confrontino con i dati che ho ricordato prima grazie
Grazie a Rita Bernardini
O nella quasi contato siamo figli un po'fuori tema dai risultati strettamente del tavolo ma erano indubbiamente riflessioni che le premevano e che ci premeva ascoltare
Il tavolo sette stranieri di esecuzione penale ci pone dei problemi ahimè molto pratici ce ne parla il dottor Paolo Borgna Procuratore aggiunto a Torino grazie grazie a tutti
La riforma del settantacinque o che è stata continuamente evocato in questi giorni aveva come riferimento un universo carcerario
Molto diverso da quello di oggi
In cui quasi tutti i detenuti del nord erano del nostro Paese
Parlammo non l'hanno la lingua italiana erano per lo più cattolici aveva una famiglia una rete di relazioni amicali con cui manteniamo rapporti con il mondo esterno
E questo molto importante come sapete per l'applicazione
Dei benefici potevano sperare di trovare un lavoro una volta
Scarcerati quella quella riforma del settantacinque aveva come riferimento un mondo carcerario che a quell'epoca era ancora caratterizzato da tante pulsione autoritari e questo non dimentichiamolo che oggi sono la patologia ma allora erano abbastanza normale chi come me
Ha iniziato a fare il Pubblico Ministero nello tra l'ottantuno e ottantadue e quindi entrare nelle carceri ricordo un rapporto tra le guardie carcerarie detenuti che
Oggi e inimmaginabili quindi qualche passo avanti anche per grazie a questa riforma l'abbiamo fatto però rimane il fatto che l'universo carcerario di oggi
Che vede per il trenta per cento i detenuti detenuti stranieri
Per quel terzo di popolazione straniera questi presupposti della riforma del settantacinque non ci sono più
Non ci sono
URSS quel terzo detenuti fatica parlare a comprendere l'italiano sono persone che sono in Italia nella stragrande maggioranza senza radici quindi senza legami familiari senza una rete apicale sterno
Hanno lasciato la va famiglia nel loro Paese d'origine hanno differenze culturali e religiose anche questo conta intravedono soprattutto questo fondamentale intravedono
Per il momento della loro liberazione un futuro incerto che oscilla tra il forzato ritorno in patria e la re inversione in un diffuso mondo di illegalità per questo noi del tavolo State sette che sta composto
Da molti da molte diverse professionalità e da cui da ciascuno dei componenti del tavolo è venuto un contributo fondamentali di conoscenza io personalmente voglio ringraziare anche Palermo
Tutte cose che un parlato comparato da ciascuno componente del tavolo noi del tavolo sette abbiamo parlato
A proposito di discussione della pena per lo straniero di supplemento di afflittività usato elemento che intendiamoci è nelle cose non sta sulla carta voglio dire
Noi abbiamo una perfetto uguaglianza teorica tra detenuti italiani tutte e detenuti straniere
Non abbiamo ad esempio quello che c'è in altri Paesi ad esempio in Olanda periti i detenuti stranieri sono espressamente esclusi per legge
Dal Community Service o dal monitoraggio elettronico non è questa esclusione per legge non l'abbiamo ma abbiamo per molti dei benefici previsti dalla riforma del settantacinque una esclusione
Di fatto non mi dilungo perché la platea e quella che conoscete benissimo che cosa significa applicare dei benefici che
Presuppongono quale una qualche relazione un po'una famiglia che non c'è ai detenuti stranieri di cui spesso così come ci ha nemmeno la precisa
Identità
Anagrafica loro il compito del nostro tavolo è stato di studiare
Come attenuare questa penalizzazione utilizzando meglio utilizzando meglio
Gli strumenti che già ci sono quindi in questo quadro normativo in questo quadro di circolari ministeriali
Come utilizzare me Paci c'è bisogno anche di riforme ma intanto stando al contrattuale come utilizzare meglio gli strumenti che già
Abbiamo e allora qua elenco perché il tempo è quello che e leggo semplicemente facendo rifermento per chi vorrà leggerà alla rapporto finale del tavolo
E lei in coro
Le cose che si possono fare
Rendere più fruibili colloqui telefonici per chi non può fare colloqui con i familiari perché i familiari non sono in Italia
Rendere maggiormente più fluida mente fruibili i colloqui telefonici e qua c'è una parola che viene in mente tutti ce Sky vedere studiare come se come utilizzare l'elemento lo strumento di Sky
Introdurre valorizzare la figura del mediatore culturale buone sappiamo che la figura del mediatore culturale
E prevista dall'articolo trentacinque del Regolamento del due mila ne è uno strumento per larga parte inattuato a proposito di riforme
Che stanno sulla carta e che dobbiamo ancora applicare il mediatore culturale e strumento essenziale certo questo compone comporta uno sforzo anche finanziario però le priorità sono è questo
Potenziare la presenza dei volontari che già
Danno un contributo importantissimo fondamentale e
Che non so solo a cui non solo non dobbiamo
Rinunciare ma che dobbiamo Predonzan a potenziare ugualmente potenziare il lavoro all'interno degli istituti e Ponzo Perilli stranieri sta parlando agli stranieri
Estendere e rendere concreta la conoscenza dei propri diritti abbiamo intitolato il paragrafo del di quanto dedicata a questo
Con le parole il diritto alla conoscenza dei propri diritti che spesso non vengono non sono conosciuti ma accanto a questi diciamo così
All'utilizzo di questi strumenti
Diciamo concreti che già sono nel nostro ordinamento e ci sono altre altri due strumenti che secondo me secondo noi vanno incentivati
Napolitano nel suo messaggio le carte il Presidente Napoletano nel suo messaggio alle Camere dell'otto ottobre due mila tredici dopo la sentenza Torregiani
Richiamava la necessità anche di sfoltire la Presidente la presenza degli stranieri utilizzando gli strumenti che sappiamo quali sono le espulsioni come sanzione sostitutiva al carcere l'articolo sedici del testo unico
Del sull'immigrazione ma anche il trasferimento dei detenuti per l'esecuzione della pena in un Paese di origine noi sappiamo che
Soprattutto per
I detenuti stranieri c'è bisogno del consenso del sul trasferimento bisogna comunque sempre verificare che non ci sia un radicamento in Italia figli una famiglia eccetera ma in assenza di queste radici
Si può operare il trasferimento soltanto col consenso però sappiamo anche che la
Novecentonove c'è la decisione quadro novecentonove del due mila otto dell'Unione europea prevede la possibilità di trasferire
Sempreché non vi sia radicamento in Italia a trasferire anche senza consenso semplicemente sentito il parere del tenuto del detenuto gli stranieri i non gli stranieri i cittadini
Comunitari non italiani
Questo è uno strumento che va studiato meglio va applicato meglio cito soltanto un dato nella al trentuno luglio del due mila e quindici avevamo circa duemila detenuti Comuzzi nelle carceri italiane avevamo circa due mila detenuti
Comunitari non italiani condannati appena definitiva antichi tralascio quelli detenuti in attesa di giudizio duemila detenuti condannata per la definitiva
E c'erano state soltanto soltanto settantaquattro trasferimenti soltanto settantaquattro e sul due mila trasferimenti di Sarti e chiusa dire
Decisione novecentonove sul punto e qui finisco all'interno del tavolo c'è stato una proficua bella discussione che a me ha insegnato moltissimo
Tra chi sostanzialmente diceva ma
Noi
Dobbiamo fare rieducare formale
Tratta sottoporre un trattamento di rieducazione il detenuto e poi alla fine li prospettiamo di farlo
Tornare a casa e quindi in questo modo
Sosteneva una parte dei componenti del Tavolo sarebbero vanificati
Gli sforzi di di recuperi percorsi di recupero sarebbero
Vanificati da misure di allontanamento dal territorio nazionale al termine della pena e dunque sarebbe bene studiare la possibilità
Di concederà il termine di un percorso riabilitativo che abbia avuto successo le concede concedere dei permessi di soggiorno premiali chiamiamole così anche se il termine non è proprio corretto
Altri componenti del Tavolo ponevano la difficile praticabilità altri politica
Di questo di questa soluzione perché sostanzialmente lo dico in modo un po'rozzo se mi consentite visto il tempo che abbiamo rischia questa soluzione è quella del permesso premiale al detenuto che ha
Fatto questo percorso in carcere
Rischia di pormi il cittadino straniero che abbia commesso reati che spesso sono anche gravi in una situazione di
Vantaggio rispetto allo straniero
Che pur essendo irregolare
Ha però sempre rispettato le norme del Codice Penale leggi le regole lavori onestamente e che ciò nonostante ciò nonostante ciò
Nonostante non riesce a ottenere il permesso di soggiorno per l'infernale meccanismo dei permessi di soggiorno e aspetta finite lavoro che sono previsti dalla nostra legge stiamo parlando anche in un'epoca oppure
Mi pare da tre anni non vengono più fatti decreto flussi e quindi capite
Che cosa può significare l'idea che è più facile ottenere un permesso di soggiorno essendo condannati per un reato al grave danno in carcere quando se ne esce rispetto a chi invece sto allora queste alla discussione che c'è stata data all'interno del tavolo
E stata molto aperto è un problema aperto
E una discussione che all'interno di ciascuno di noi perché anch'io sento
Le e entrambi le esigenze che emergono e che in qualche modo devono devono coniugarsi un po'se mi consentite come la domande come applicare
La parabola evangelica del figliol prodigo non dimenticando però che noi dobbiamo
Come uomini dello Stato dobbiamo anche
Non svilire il
Il senso di responsabilità individuale responsabilità personale è una
Lo dico in una battuta è una scommessa molto difficile ma signor ministro le prometto che cerchiamo di accettare questa scommessa grazie
Concludiamo con le parole del procuratore tunisina Sebastiano Ardita che avuto
L'onere
Non facile di coordinare un tavolo quindici quello sugli operatori tendenziali che
Si evince da dei testi si è spaccato e quindi davo al coordinatore
L'onere di riuscire a portare avanti un lavoro
Che in partenza era già più arduo di altri
Ringrazio credo
Proverò a dare una mia
Persona lettura riferendo anche lupi né da altri naturalmente della questione vorrei partire però
Da quella importante domanda che si poneva ieri il professor Giostra nel corso del suo appassionato intervento
E
Si chiedeva perché
L'ordinamento del settantacinque una legge così ricca di contenuti e di proiezioni
Costituzionali non è stata attuato
Beh io Polonia una mia idea su questa
La risposta da dare a questa domanda
Ritengo che non sia stata attuata perché adesso non si è puntato su chi dovesse attuarla sia un grande progetto un progetto importante che cambia il volto dalla però occorre anche avere gli operatori avevano
Che devono attuarlo e e
Investire su questi operatori credere che questi poteri siano in grado di portare avanti questo progetto
Ma poi ciò non è avvenuto perché il clima di quegli anni era un clima avvelenato da
Da gravi conflitti importanti conflitti anche ideologici che oggi per fortuna non sono presenti con la loro derive
E che portò i parti della riforma penitenziaria e quindi il pacificatore i colori i quali volevano superare quel carcere ingiusto e il limitare lo scontro sociale che c'era in atto a pagare con la vita per questa loro scelta
Tant'è che mi piace nominarli perché purtroppo li abbiamo dimenticati Girolamo Tartaglione giorno Minervini e Riccardo Palma furono uccisi per questo fatto
Pucci sì perché il momento nel quale
Vi era un fortissimo conflitto sociale evidentemente loro quel progetto di unità di unificazione non andò in porto ma non dobbiamo commettere l'errore di tanti anni fa
E certamente sicuri al fatto che oggi il carcere diverso perché la società è diversa e che le ragioni di distanza ideologica non ci sono più
Non dobbiamo continuare ai immaginare la realtà degli operatori in conflitto perché quel modello che non venne mai attuato trovo un ostacolo insormontabile nella circostanza che
Il contesto il contrasto di quegli anni si era polarizzato nelle varie categorie che contermine un'espressione
Diciamo così mistica venuti delle famiglie la mia azione penitenziaria miliardo parecchio litigato nel corso degli anni
Ma che poi nel corso del tempo
Hanno riscoperto una unità gli obiettivi oggettivamente e che hanno poche ragioni tuttora per essere distanti tra loro se non il fatto di avere piccole rivendicazioni quindi carattere personale volte sindacale molte di corporazione
Da qui nasceva l'idea di un in Corte di giustizia che tutto riunisse portasse a sintesi molte realtà e e facesse superare a taluni obiettivi ma raggiungere gli obiettivi ma qui il problema
E un altro e si fa più forte più pressante
è un problema che riguarda
Anche un po'il modello di sicurezza perché nel carcere il carcere l'istituzione di sicurezza
Questo modello è e determinante per capire come funziona l'applicazione del nelle regole e poi cita dei costi più alti di un modello sbagliato
Qualche giorno fa ho letto sui giornali una intervistato il segretario il principale sindacato di Polizia penitenziaria il quale lamentava che da qualche tempo ha seguito la vigilanza dinamica gli agenti hanno subito
Dei danni personali delle aggressioni e quindi pagano un prezzo per questo fatto
Ghezzi al all'integrità fisica rischio anche la vita volto per questo
In realtà la sorveglianza dinamica che è stata più volte evocata
Null'altro è che un sistema che si applica a un modello di sicurezza in grado di sicurezza quello del carcere aperto a celle aperta io ricordo bene insomma ho visto nascere
Quando una cosa certe regole
Di recente sono state in parte ristabilite per un periodo insomma queste regole non sono valse è passata una indicazione del tipo si levano via le celle
Questo modello di sicurezza come dire identifica un modo di intendere la gestione del carcere che è esattamente quello degli anni Settanta
Cioè fondato sulla custodia
La custodia era un'attività che veniva svolta senza che si desse a comprendere agli agenti di custodia per questo ma da voi anche
Una categoria editori di dirigenti si fermavano al maresciallo no quindi dovranno nelle carceri le ragioni degli input che arrivano dal centro questi imputati o dal centro sopra sulla mediazione che veniva fatta tra istanze contrapposte nella logica nel conflitto ideologico
Ma questo cosa comporta oggi comporta alcun rischio rischio grave c'è il rischio che il modello di sicurezza che ne vorremmo applicare al carcere
Passi da un sistema antiquato
E cioè che il corpo di polizia che io nomino più volte ma naturalmente la mia conoscenze nel carcere so bene che di settori educatori
Assegni sociali svolgo un'attività che e è pari a quella la Polizia penitenziaria per l'impegno per serietà e per tutto tra polizia vinse la ha il compito di portare come dire in esecuzione
Certe modalità e e quindi è costretta a subire maggiori danni da un modello di sicurezza sbagliato se ne vogliamo costruire pensare a un diverso modo di intendere
E la sicurezza dei in seria è una posizione unitaria faccia della polizia pensa in maniera polizia e non un organo che esegue compiti diversi occorre riportare il sistema unità rimetterla in condizione
Rimettere in condizioni sui dirigenti
I soggetti che hanno una responsabilità nell'ambito di questa realtà di governare questo momento dalla sicurezza perché il bilanciamento dei beni è stato fatto molto ragionamento su queste questioni io sicuramente
Condivido e sottoscrivo i principi che sono stati esposti
Sul carcere civile inerme anche
Anche lì riprendo per la
Cento per le tante volte che di questo abbiamo discusso
Per questi principi obbediscono vacatio fondamentale che i diritti
Valgono per tutti ci sono i diritti di tutti
E allora quando si pensa e con l'ipotesi
Di far guadagnare qualche spazio di libertà in più i detenuti si pensa una cosa giusta che devo dire con delle regole con regole di sicurezza che non finiscano per regalare spazi libertà a chi
Per essere pericoloso non li merita
E a offendere finiscono per offendere ittica integrità fisica e gli altri soggetti che sono gli operatori che non devono sarà dimenticati
Questo è un modo di ragionare che ci rimette la condizione
Di stare sotto l'ombrello della legalità che vale per tutti e lontani dalla retorica che molte volte ci porta a essere distanti da quello che vorrebbero gli operatori ma
Qui il problema si fa più profondo e si fa più radicale io credo che un'amministrazione
è un Governo che voglia stimolare veramente perso uno sforzo che porti un carcere civile non può fare a meno
Di lavorare sui suoi operatori sulla gente che portava divisa va porta a dire in questa realtà che l'Amministrazione non possa non investire in questo personale
Non ridere centralità Esperanza questo personale tutto collegato l'entusiasmo degli operatori euro convinzione di essere
Nel caso della Polizia penitenziaria un mero corpo di polizia
Poi si sono dette tante cose ho detto di tutto la posizione tenuta nel tavolo è stata variegata ci sono stati due sostanza ventidue diverse opinioni c'era chi nel tavolo riteneva che
La molteplicità delle figure professionali fosse una ricchezza che è un principio che in linea di massima viaggiare e condivido il problema è
Che quando questa molteplicità produce
Centri sicurezza che ci sono solo su una categoria dieta più problematico attuale perché viene meno questo principio rispetto indichi tu
Ma c'è indubbiamente un'opinione diffusa anche e una sensibilità diffusa che vuole una diversa organizzazione interna che possa dare
Maggi i centri di responsabilità è modificare quello che l'attuale assetto in un assetto che mortifica i centri di responsabilità sono due visioni diverse
Non ho mai creduto sinceramente che
Ci fosse una una vera volontà di
Individuare in un corpo unico che assomma assumi tutte le competenze in tutte le realtà penitenziarie nel mondo penitenziario
Diciamo
Il punto centrale della riforma
Ma non lo che il modo per una ragione semplice perché le scelte organizzative vanno in direzione opposta
Quindi mentre c'è il bisogno hanno punto di vista no punti sta personale come vi ripeto Filippo fra questi punti a unità di rimettere
Ordine
Nel modello di sicurezza vedo dall'altra parte che c'è il la possibilità all'opzione di moltiplicare ancora di più le realtà professionali quindi
Il doppio Dipartimento di probe Sean e di esecuzione interno mi preoccupa perché determina un proliferare di culture diverse che non fanno bene a questa Amministrazione l'esperienza di chi ha vissuto all'interno
Ecco io credo che ci sia disegni di equilibrio e che in questo
Su sono molto tranquillizzato dal discorso ieri sul ministro alla giustizia
Che ho trovato assolutamente ineccepibile
Situazioni diverse
E regole diverse applicate o
A oggettive ti diverse situazioni di pericolosità
Non è il pensiero che attraversa tutto il mondo che guarda al carcere non è che non è Heine alla fine la finale risposta che viene data a quelle che sono le esigenze
Di sicurezza che e anche diciamo
Di
Trattamento che devono essere imposte da un da un moderno modello di amministrazione penitenziaria il mio timore è che
La pressione anche culturale
Politica che vi è su certe questioni riguardano la sicurezza penitenziaria il quarantuno bis che non vanno viste come bandiere o come luoghi diciamo di accanimento ideologico ma come
La legge la Costituzione la Corte costituzionale la Corte dove hanno stabilito
Possano essere in qualche modo cavalcate anche attraverso un modello di sicurezza frazionato nel quale si perda il bandolo della matassa e quindi
Si finisca alla fine
Per far passare sempre più l'idea che
Gli agenti penitenziari sono chiamati a
A eseguire a inseguire senza capire senza costruire questo modello di sicurezza quindi siano portati a diventare né i fatti quei custodi diciamo per i quali precisa cui idea non vi è nessuna concreta
Proposta di legge ma
La cui diciamo idea aleggia idea di un di un corpo di custodi disarmati civili e privi quindi incidere sulla sicurezza uso sarà questo il grosso rischio che bello dal punto di vista
Delle tre scelte che oggi si possono fare c'è
Una dichiarata volontà di rimettere in ordine alle cose
Creare una unità definizione di
Principi fondamentali e poi c'è una strisciante modalità che porterà la polizia sempre meno capacità di incidere sulle questioni
Incidere nell'interesse dei cittadini te la costituzione delle regole dello stato di diritto nonché l'interesse di una pregiudiziale istinto privati prima interrotto Orio così come spesso si vuol far credere
E dunque questo è il punto su cui vogliamo attuare
Un principio di civiltà della pena dal mio punto di vista o devo lavorare su questi punti irrinunciabili dobbiamo lavorare
Sull'entusiasmo gli operatori sulla professionalità ma soprattutto dobbiamo lavorare per il rispetto dei loro diritti diritti dei cittadini ti ringrazio per la vostra attenzione
Nostro nostra tavola rotonda finisce qui grazie
è ora di una pausa
Siamo pronti per nella seconda parte questa giornata conclusiva degli stati generali dell'esecuzione penale
Che ci condurrà poi all'intervento conclusivo del ministro per la giustizia Andrea Orlando quindi invito per cortesia
Che non l'avesse ancora fatto a prendere posto e cominciamo andrà dove
Avevamo cominciato questa mattina questa
Apertura che abbiamo voluto dedicare tangibilmente a chi sta avviando un
Serio percorso di recupero
Nelle nelle nostre carceri ho il piacere di invitare sul palco un giovanissimo detenuto detenuto di origine romena si chiama
Daniel colte hanno
Che tra non molto usufruirà del così detto articolo ventuno che tradotto significa
Potrà lavorare all'esterno del carcere e questo testimoni anche
Il buon percorso che questo giovane ragazzo sta facendo
Prego a te il microfono benvenuto
E abbiamo
Curiosità
Il suo
Il suo
Il suo intervento
Ad dobbiamo pazientare due minuti
O che allora mi dicono che da un punto di vista tecnico siccome siamo come saprete in diretta streaming questo in proposito mi piace
Perché ieri l'ho seguito un po'da da casa devo dare atto veramente che tecnologicamente è un lavoro straordinario anche perché
Vi è stato prima ha spiegato che la uni data che è la società che gestisce
Questo intervento utilizza tecnologico mi diceva che
Io non lo sapevo neppure che il carcere di Rebibbia e il primo carcere al mondo ad avere introdotto questo sistema di alta definizione quindi una cosa di cui fregiarsi
Tra le tante cose che purtroppo
Ci sono ancora da migliorare allora se ci siamo ok prego Daniel
Porta il tuo contributo
Scusate sono c'è un pochino di ansia
Perché ottobre sono stato l'omaggio microfono
Ultima volta davanti al microfono nella condannato quindi non non è facile per me spero che il pubblico sarà Clemente come
Alla saldatura ti buongiorno innanzitutto e primi volevo ringraziarvi per avermi dato la possibilità di partecipare a questo incontro stravolgente del vostro calibro non non mi capita sempre di stare di stare in mezzo a gente come voi insomma quando cose voglio ringraziare
In seconda cosa volevo ringraziare anche dico di cuore tutti coloro che stanno che stanno impegnando e stanno lavorando per
Non so per farci avere una una detenzione più dignitosa più un migliore e più costruttiva Pastorale dello ringraziare di cuore pensa a nome di tutti i detenuti che sta nelle carceri
Ninja avanzano marce tra un po'di sintetizzare il mio progetto al quale ho percorso comandata con sono entrate in carcere fino ad oggi
Mi chiamo Danilo diciannove anni sono detenuto dal ventuno ottobre due mila quattordici presso l'istituto penale minorile Casal del Marmo
Ho avuto molto tempo per riflettere
Non solo se mi sbaglio ma anche sull'inefficienza della semplice reclusioni in quanto la giudico costruttiva non poco costruttiva allo stesso tempo non
Non dal condannato la possibilità di comprendere rimediare propri sbagli
Il mio progetto sta andando bene appreso però assegnato alla alla misura alternativa dell'articolo ventuno salve la semilibertà quindi dovrò dovrà uscire la mattina andare a lavorare
Mi è capitato anche per fortuna direi ultimamente di di avere un tirocinio formativo presso la Società abbastanza conosciuta la Ferrero
Quindi mi appresto iniziano questo tirocinio formativo che spero di portare a termine volevo dire che anche grazie al fatto che sono stato detenuto e
Diciamo col tempo riferentesi lustri sbaglio che ho fatto quindi
Non solamente come deve stare in cella di apposito mondo fanno negli anni di galera uscire
Pro capite anche in qualche modo come cercare di dire sì che diciamo la società non sono la parte offesa colloco facilità di rimediare anche alla mia vita un certo senso
Sono personalmente oggi credo molto nel nell'inserimento sociale attraverso l'utilizzo di strumenti molto più efficienti come lavoro il volontariato i permessi premio utilizzati per un riavvicinamento di una maggiore comprensione dalla società e della ricca cultura di cui disponiamo
Se devo essere sincero tempo fa non cadiamo in tutte queste cose a cui ho capito che la mia vita e coraggio tutte le persone detenute è veramente troppo bella meravigliosa per interesse vissuta fra le sbarre
Questo incontro mi sta dando forza e coraggio per portare a termine il mio progetto
Devo dire veramente perché vedo tutti voi persone che in qualche modo cercate di discutere l'istante le sanno come atti anche a Como fritto un futuro migliore credere prospettiva diverse da quelle del carcere
Io
Quando mi sveglio la mattina che se mi sveglio in carcere però
Diciamo che anche
Mi sento come come se posso dire anch'io ce la farò un giorno un senso di avere i presupposti e e le qualità anche per per dire un giorno anche ce l'ho fatta non ce la facevo fattami scusate
Questo è più o meno in sintesi è tutto Polo cogliere l'opportunità di microfono adesso di ringraziare pubblicamente la mia educatrice Antonella Fava che purtroppo non può essere qui
Anche e la direttrice dell'istituto la dottoressa Liana Gian Vartolo nei
La quale la stima l'apprezzo molto perché
Può sembrare un appassionato a proseguire se lo fosse pure provando educatrice
Oggi non credo che fare
Paolo veramente ringraziare di cuore per diciamo che abbiamo abbiano poco a vedere il ritorno in mezzo all'educazione insomma con con le proprie carte genitore
Cavolo ringraziare la stimo e
Se
Se oggi forse sono la persona migliore anche grazie a lei alla mia educatrice
Grazie
Grazie e complimenti
Mi permetto di aggiungere che vai molto meglio a braccio rispetto
Quando leggi quello che è scritto allora grazie Daniel
Adesso io chiamerei il Ministro per l'istruzione Stefania Giannini che arrivata già da qualche
Minuto la invito sul palco
Con lei cercheremo anche di capire anche perché stamattina sono stati gli interventi cui è stato rimarcato Pregoni se vuole stare seduta o il sì i suoi colleghi si son tutti seduti stamattina quindi come preferisce stamattina dicevo c'è stata occasione di poter rimarcare per quanto possa apparire abbastanza scontato quanto sia indispensabile un percorso non solo di rieducazione
Ma sono studi formazione formazione culturale formazione scolastica
E per fortuna devo dire chi le parla ma dimostrato con un libro quanto sia
Effettivamente tangibile il percorso rieducativo anche attraverso la formazione culturale ce ne sono
Sepolti nelle nostre carceri come piace dire ci sono degli esempi veramente straordinari di recuperi gente che è entrata presso chiese meno Alfa Beta che ha raggiunto la laurea anche con centodieci e lode che scrive libri ce ne sono tanti
Di esempi quindi è inutile con lei come su una porta aperta a dire e chiederle quanto sia importante fondamentale continuare su questa strada c'è ancora molto da fare immagino
Prego Ministro
Grazie
Buona sera a tutti a tutte grazie a
Ministro della Giustizia grazie all'amico Andrea Orlando
Per avermi invitato ma soprattutto per aver organizzato questi stati generali dell'esecuzione penale consentono per la prima volta nel nostro Paese di vedere il tema della detenzione della pena del carcere tutte queste esperienze che
Devo dire con cuore ci ha appena raccontato e con molta simpatia Daniel
Dal suo punto di vista da punti di vista molto diversi alcuni inediti credo
E a me tocca il compito gradito di darvi uno di questi punti di vista anche se abbastanza inedito nelle occasioni formali ufficiali in cui si parla di questo argomento e punto di vista inedito
E ispirato dall'incrocio di due articoli della Costituzione italiana all'articolo ventisette l'articolo trentaquattro lavoro congiunto che
Con Andrea Orlando che il Governo in un
Rinnovata convinzione che il carcere non possa non debba essere
Solo il luogo in cui si sconta un reato non debba assolutamente essere il luogo in cui si è separati dalla società e lo sia per sempre
Ma debba diventare il luogo in cui si riprende il filo della propria coscienza si ritorna
Ad acquisire consapevolezza di ciò che si può diventare di ciò che si è stati magari sbagliando che quando lo dice un ragazzo di diciannove anni con questa chiarezza e con questa semplicità significa che
è possibile farlo
Ecco noi l'abbiamo fatto e lo stiamo facendo con un impegno credetemi
Ci garantiscono i nostri due ministeri
C'è anche un insomma un piccolo contributo personale dei ministri ma soprattutto sono i due apparati che fino a pochi anni fa non dico che noi dallo gas Roma non arrivano forse tanta ragione di farlo pensavano di non avere tanta ragione di farlo
Noi dicevo ci siamo ispirati a questi due articoli l'articolo ventisette lo conoscete qui dentro tutti molto bene
Tutti i cittadini italiani dovrebbero ricordarlo quando si pensa si discute di questi temi recita come segue che le pene non possono consistere in trattamenti contrari
Al senso di umanità e devono e devono tendere alla rieducazione del condannato e l'articolo trentaquattro dice che la scuola aperta
E non c'abbiamo molto creduto come Governo al fatto che la scuola aperta e la per la sua la pesca significa soprattutto ed anche questo significa dare agli insegnanti agli educatori anche una missione speciale una versione che in questo caso
Va dentro i luoghi di detenzione
E ci fa con un esercito
Armato e di
Di di di di questa convinzione civile di questa volontà di rendere la società migliore recuperando il più possibile i giovani adulti
Al loro ruolo nella società di mille duecento insegnanti io parto da lì parta da un ringraziamento credetemi un per uno veramente sentito per il lavoro non sempre facile che queste persone questi nostri
Educatori insieme agli educatori che sono invece figure che il Ministero della Giustizia affianca ne è stato appena ringraziata
Una
Da parte del ragazzo che è intervenuto e che sono ossatura l'architettura di questo lavoro che facciamo insieme
E questo guardate dal mio punto di vista significa affermare un principio semplice che in altri contesti
Avrei qualche pudore a ribadire perché è talmente ovvio talmente banale in una società avanzata diritto allo studio il diritto per tutti è un diritto comunque un diritto sempre ma detto qui detto in questo luogo detto nel carcere di Rebibbia dette in una struttura
Di pena detto di fronte a
Sono
Alle nostre spalle insomma dell'architettura
Che ci accoglie e quelli che stanno scontando i loro reati che come Daniel riflettono anche credo giornalmente a quello che è stato il loro percorso di vita che li ha portati qua detto qui
Significa dare veramente una prospettiva vedere un'altra far vedere una luce alle persone fisiche ai singoli ma far vedere una luce migliore alla società che noi vogliamo
Rendere più attiva sotto questo profilo
E allora significa anche volerli Ferrieri abbai dire che il carcere non può e non deve restare un luogo e di separatezza e discussione dal resto della società questo è il grande cambiamento culturale
Che una società avanzata può deve portare e questo è un cambiamento culturale che non può farlo un solo ministro pur con tutti gli sforzi pur con il grande impegno pure con i miei non possono farlo gli operatori del mondo nella giustizia
Dai magistrati a chi si occupa dentro le carceri del momento della detenzione
Questo è un è un po'è uno è un compito a una sfida educativa fondamentale per il miglioramento della nostra società sono cinquanta mila in Italia mi pare grosso modo
I i detenuti e tanti sono ragazzi tanti la maggior parte sono stranieri
Anti hanno anche una possibilità se
Questa nostra attività avrà successo sempre più progressivamente nel tempo
Da chi trovare un'occasione di integrazione mi ha colpito
L'italiano splendido perfetta direi che
Questa ragazza sia
Sia presentato imparare la lingua non è solo avere uno strumento in più anche per andare poi a lavorare non è solo rifarsi un'identità o farsene una nuova ma è soprattutto entrare nel contesto sociale nella nella cultura nella
Nella traccia tessuto molecolare di una società e quindi anche questo noi facciamo
E allora visto che vediamo
Rebibbia e tutti gli istituti di pena italiani anche come luoghi di rieducazione
Abbiamo pensato azioni molto concrete abbiamo pensato a iniziative in qualche caso assolutamente inedite nel nostro Paese ne cito una
Che col Ministero della giustizia lanceremo giorni è un progetto che si chiama giovani e legalità
è un bando che vede risorse fresche risorse specificamente dedicate per la prima volta al coinvolgimento di mille giovani
In condizioni di restrizione
Di misure di restrizione che saranno formati professionalmente per poter poi
Ri riallacciare il filo con una lavoro che avevano se ce l'avevano oppure illecita la fascia d'età e tra i quindici
E i venticinque anni quindi si va dai ragazzini diciamo a i maggiorenni ma quelli che definiamo tecnicamente
E non solo i giovani adulti e questo è
Un primo Progetto molto concreto che apre PIST una pista però che intendiamo continuare
Con una sigla formale che insieme al ministro Orlando faremo il ventitré di maggio in un luogo in una data simbolica Palermo nell'aula bunker e che ha invece il grande programma speciale per l'istruzione
E la formazione l'IST negli istituti penitenziari italiani questo è un impegno grande ne siamo consapevoli ci vorrà
Tanta energia ci vorrà tanta attenzione ci vorrà
Una progettualità che non si limita a un segmento specifico ma che intende potenzialmente portare la scuola in carcere ovunque ce ne sia bisogno ovunque ce ne sia domanda
Come dice lei ci son tesori
Di persone che son fatti da persone ci son tesori che son fatti da esperienze che possono essere devono essere valorizzate recuperate
E c'è forse anche qualche tesoro nascosto che magari non è non è stato scoperto nemmeno da se stesso no e che in questa occasione può diventare la leva di uno sviluppo interiore e poi
Di una società migliore abbiamo alcune azioni precise
E sono concentrate i luoghi precisi che sono i poli interistituzionali che metteranno insieme il mondo della scuola quindi istituti scolastici istruzione secondaria di CPA la le aree penali esterni e quindi tutte quelle situazioni che a diverso titolo hanno possibilità di dare un contributo concreto al processo educativo
E due sono le misure importanti che voglio citare perché faranno la differenza è la faranno veramente mettendo all'Italia in questo senso ore in una posizione di avanguardia il primo è la formazione del personale guardate un insegnante ben formato un insegnante che abbia la possibilità di capire quello che va a fare non solo anche qui col cuore perché quella necessaria se no non fai quello non non non non resisti non
Non non interdetti il tuo ruolo
Particolare atipico rispetto all'insegnamento nella classe ordinaria decadere anche gli strumenti per avere degli strumenti che sono strumenti metodologici che sono strumenti psicologici che sono strumenti di preparazione
E questo non è stato mai fatto non è stato mai fatto varate non solo in Italia non è stato mai fatto
Credo sicuramente nei Paesi dell'Unione europea e allora di fronte anche a un ritardo che il nostro Paese a insomma anche credo
Cominciato a recuperare nelle condizioni della detenzione nelle condizioni delle carceri su cui avevamo avuto anche un rilievo motivato da da da parte dell'Europa ecco su questo che i terreni Nova Andrea saremmo
Saremo leader nell'arco di pochi anni perché significa avere una classe di educatori e di insegnanti finalmente formata e finalmente pronta ad affrontare questo compito delicatissimo
Il secondo punto che mi permetto di sottolineare non è un tecnicismo l'ho detto prima
Incidentalmente ma un punto fondamentale
Quando si insegna si deve guardare chi sia davanti questo è il fondamentale principio
Che io faccio l'insegnante universitaria ma insomma alla fine dai piccoli fino agli adulti poco cambia mestiere quello tu devi sapere qual è la la persona o l'insieme di persone a cui ti rivolgi
E come ho detto e come voi ben sapete la stragrande maggioranza dei detenuti soprattutto dei giovani e straniere cioè ha esperienze di vita esperienze di esclusione esperienze di marginalità che dipendono anche da questa condizione
E allora il processo di integrazione che nella scuola con la legge centosette con la nostra visione di una scuola inclusiva
Abbiamo fortemente portato nelle classi diciamo regolari voi lo intensificheremo nella scuola in carcere nella scuola che questo programma speciale da quest'anno introdurrà
E questo significa quindi avere anche strumenti significa avere biblioteche non solo libri ma anche strumenti multimediali perché le lingue la cui Resta insegnano molto meglio se siamo aiutati diciamo da quello che
Il patrimonio fisico che lei interpreta le trasmette
E quindi io credo che siamo pronti a ad affrontare questa grande sfida educativa
Ho avuto anche
Un assist anzi abbiamo avuto col ministro in questi giorni
C'è una pillola comunicativa che potete trovare su internet ho già sul sito di Repubblica che sintetizzi intesa maniera molto più efficace e quello che ho detto io oggi
La interpreta che cozza alone non sono non sono io a farlo ma la sintesi di quel messaggio è questo noi possiamo e vogliamo rieducare cittadini consapevoli cittadini integrati in una società migliore questa quello
Che col ministro Orlando
In differenti fasi ci prefiggiamo di fare credo che abbiamo tutti gli strumenti e le condizioni per poterlo raggiungere nell'arco di pochi anni
Grazie
Grazie Ministro Gelmini è stato veramente un piacere ascoltarla
Anche per gli argomenti che ha toccato allora adesso procediamo speditamente inattesa che arrivi anche e cioè
Garantito la sua presenza del ministro per l'interno Angelino Alfano io procederei con gli interventi di due donne che sono molto attive particolarmente attive nell'associazionismo
Che riguarda le grandi tematiche della detenzione di cui stiamo trattando e quindi invito sul palco Sabina rossa
Docente già parlamentare
E la caro Ornella Favero che ho avuto modo di riconoscere lungo questo percorso che il Presidente nella Conferenza nazionale volontariato e giustizia benvenuta prego non so se in i vostri nomi coincidono si qui c'è
Qui c'è lei Sabina
E lì cioè
Ornella farebbero
Allora
Microfoni ce li avrete io comincerei
Con Sabina Sabina Rossa
E non so se lei ha già preparato un intervento a cui tiene altrimenti io le do il là perché mi piacerebbe appunto capire se
Attraverso questo lungo percorso in cui lei è stata molto impegnata in prima in prima linea si siano gettate le basi per giungere veramente a qualcosa che possa
Farci dire domani stiamo assolvendo a tutti i doveri che riguardano appunto una maggiore dignità per chi la pena e giusto che la sconti
Peraltro io mi permetto per quanti non lo sapessero di ricordare
Che lei ha subito ed è parte integrante se ne parlava anche stamattina di una cosiddetta vittima innocente insomma no lei ha perduto il papà che è stato vittima di una
Attentato delle Brigate Rosse sindacalista Guido Guido Rossa
E
Da quando ha cominciato diciamo ma anche attraverso questa tragedia lei si è impegnata ancor di più quindi
è sempre un po'difficile io credo conciliare l'esigenza di garantire una pena con
L'altrettanta necessità
Di questa pena farla svolgere anche in maniera più dignitosa ecco è molto interessante sentire il suo punto di vista
Cinzia
Rivolgo un saluto al Ministro
I rappresentanti delle istituzioni all'Autorità tutti presenti
Vorrei
Iniziare con una piccola premessa perché
Essere qui oggi
Per chi
è testimone e vittima di
Quello che è stato definito uno dei periodi
Più Buy
Della nostra Repubblica rappresenta un momento importante
E spesso le vittime sono mancati
Spazi il racconto di ascolto di riconoscimento
E credo che oggi abbiano ancora un profondo bisogno di verità più impellente ancora di quello di giustizia
E ciò che siamo risultato di un percorso
Io volley vorrei brevemente raccontare qual è stato il mio percorso
è stato un percorso fatto di volti e voci del passato
Iniziato molti anni dopo domicilio di mio padre è nato innanzitutto dal bisogno di recuperare un confronto mancato quello che fa parte di quelle leggi non scritte per le quali esiste sempre
Un rapporto diretto tra i protagonisti di un conflitto
In questi anni è un contratto
Uomini e donne
Protagonisti della lotta armata degli anni Settanta che ho trovato molto diverso in realtà da come negli ero immaginati non solo perché il tempo gli aveva inesorabilmente cambiati nell'aspetto ma ho anche respirato il peso
Delle scelte che avevano compiuto e che avevano distrutto le loro vite
E
Essere a confronto con chi
C'ha procurato dolore con chi ci ha recato un danno che ci ha privato di qualcosa
Rappresenta per il colpevole trovarsi di fronte a quelle che sono divenute le conseguenze delle proprie azioni
E per la vittima è un'occasione importante per avere le risposte a domande che non ha mai avuto occasione di rivolgere ad alcuno
E ho pensato e penso
Che la sofferenza altrui pur se frutto di un vissuto fatta anche di episodi di sangue di voli e di violenza non possa
Costituire un risarcimento né una soddisfazione in perché è stato vittima di quel comportamento
E il trovarsi a confronto cui colpevoli
Non significa
Quello che può sembrare una negoziazione tra vittima una privatizzazione di quello che il diritto penale
Ma semmai si tratta di un'idea di giustizia riparativa capace di
Risanare le ferite di ricostituire un tessuto umano
E sociale
Al fine di riabilitare i colpevoli nell'alveo costituzionale perché i valori della Costituzione poggiano su principi di
Di giustizia e non di vendetta
è stato scritto il carcere e pena per i gesti compiuti ma la persona non è mai tutta nei gesti che compie buoni o cattivi cristiani
E quando il tribunale di sorveglianza concesso il beneficio della liberazione condizionale alla persona che ha sparato a mio padre l'ho vissuto come un gesto di civiltà
Tempo addietro
Tempo addietro lo avevo incontrato e avevo potuto constatare una sua assunzione di responsabilità per i gesti che aveva compiuto e per il dolore che aveva arrecato
In una lettera mi scrisse l'incontro
Avuto con lei è stato uno dei più difficili ma anche dei più importanti della mia vita
E credo quindi che fare giustizia significhi anche accertare che ha tanti anni di distanza una persona seppur condannata all'ergastolo possa essere cambiata
E ancora oggi però la giustizia che penale che è strutturata tornava puniti alla punizione e la detenzione vista sempre in un'ottica retributiva e questo modello che
Non dimostra attenzione nei confronti delle vittime le vittime
Perché innanzitutto con la pena al colpevole viene a pagare
Il reato e viene ad estinguere il debito con la Società però i conti con le vittime rimangono aperti e partire dalle vittime significa invece innanzitutto farsi carico del bisogno di riconoscimento
E di verità significa riconoscerne il ruolo e la dignità
Spesso i programmi riparati rivengono intesi
Con misure come l'accertamento del sicuro ravvedimento condizione necessaria per la concessione del beneficio della liberazione condizionale
Accade che i familiari delle vittime siano convocati presso gli uffici territoriali di polizia e venga loro domandato se hanno perdonato questo o quel condannato
Credo questo sia un carico morale di cui le vittime non hanno certo bisogno ma soprattutto l'affidamento di un potere nell'esecuzione penale che non spetta a loro bensì allo Stato
In questi
Ultimi anni è accaduto che
Responsabile della lotta armata che hanno tutti scontato la pena
E vittime e familiari abbiamo iniziato ad incontrarsi spontaneamente
Per cercare di ricucire di sarà e di sanare una ferita nella convinzione che fare giustizia non ossia solo l'applicazione di una sanzione
Ma anche una riflessione volta era la ricerca di una di inc di una verità individuale di una verità curativa
Che vada oltre la verità giudiziaria accertata nelle aule dei tribunali e siamo andati percorsi di mediazione guidati da esperti persone straordinarie che ho avuto modo di conoscerle nel profondo
E che hanno realizzato un vero e proprio lavoro di tessitura raccogliendo le testimonianze e la narrazione dei partecipanti al fine di aiutare i colpevoli
Aggiungere ad una piena assunzione di responsabilità e contribuendo a spezzare quella catena di odio e a cercare invece il dialogo
Si fa insomma un gran parlare di giustizia riparativa ma in realtà credo che ci sia ancora molta diffidenza in certi casi un vero rifiuto a voler osservare quello che già accade
In occasione di convegni anche nelle carceri mi riferisco a quei momenti credo no
Confrontarsi autori di reato e vittime fianco affianco e vorrei sottolineare che si tratta di incontri non farci niente per nessuno
Che non si fanno a cuor leggero ma
Sono convinta siano modalità a cui guardare si vuole andare avanti se si vuole davvero voltare pagina
Alla giustizia
Riparativa e vado a concludere
In termini di prevenzione si rivolge anche l'Europa è stato istituito recentemente nel due mila undici un network
Che ha per obiettivo la lotta contro la radicalizzazione violenta e vedere come i giorni coinvolgimento della società civile al fine di diffondere narrazioni alternative avvalendosi di testimonianze
I sopravvissuti ad attentati o di estremisti pentiti per avviare progetti nelle scuole
E nelle carceri minorili dove sappiamo essere alto il rischio reclutamento
In Italia manca ancora una legge che potrebbe forse essere d'aiuto sul piano soprattutto culturale al fine di prevenire nei giovani atteggiamenti indulgenti verso la violenza
E prosciugare quello che
Poi il brodo di coltura del terrorismo
In conclusione sono percorsi quelli che fanno riferimento alla giustizia riparativa che a mio parere devono entrare nel sistema penale e coinvolgere tutti i soggetti
Che hanno un ruolo attivo ed efficace in questo cammino che possa portare noi tutti
Ad interrogarci su quale idea di giustizia vogliamo grazie
Complimenti per questo suo intervento le fa molto onore veramente lo dico fuori dal retoriche che le circostanze imporrebbero complimenti veramente
Quando sentiamo dire che un detenuto si recuperano lungo il percorso
Di di recupero e di riscatto morale etico che fanno non avviene mai da solo o c'è sempre dietro qualcuno ci sono dei dietro
Gli operatori sociali c'è dietro l'associazionismo del volontariato io che giro qualche carcere nel mio piccolo mi è capitato di conoscere Ornella Favero
E so che lei e una di queste ecco quando si possono appalesare spesso magari li vediamo solo nei convegni perché come si diceva anche stamattina e difficile sdoganare la materia nei telegiornali o nei programmi di intrattenimento ecco
Ornella Favero è una e una di queste quindi e con grande piacere che le do la parola per ascoltare attentamente il suo contributo prego Ornella
Sì io inizio con una raccontando un po'uno sdoppiamento perché io ho fatto parte del tavolo numero due ed è stato un lavoro veramente
Interessante bello perché mettere insieme tante competenze così diverse e complementari succede raramente credo che i tavoli abbiamo lavorato veramente bene e questa idea di
Mettere le persone a lavorare così è stata importante
Dall'altra parte sono da pochi mesi responsabile
Presidente la Conferenza nazionale volontariato giustizia
Che è un diciamo una rete che esiste dal mille novecentonovantotto allora devo dire che il volontariato è stato coinvolto ma non come avremmo voluto ma io credo che bisogna guardare avanti
A quello che il volontariato può e vuole fare perché gli Stati Generali non restino sulla carta che credo che sia la cosa fondamentale oggi
Allora
Se siamo qui in un carcere prima di tutto vorrei che questa cosa non restasse una cosa simbolica perché per ora è simbolica abbiamo il cellulare e ci sono poche persone ritenute però e vorrei che andassimo al di là dei simboli e guardassimo a quello che davvero
Deve cambiare nelle carceri credo perché ieri si è parlato della sovraffollamento però il sovraffollamento è un aspetto importante senz'altro
Il la riduzione notevole dei numeri però le condizioni della vita detentiva la qualità della vita detentiva
Fatica molto a cambiare
E guardate ecco per ecco perché io vorrei dire poche cose su quello che il volontariato propone per cambiare davvero o no
Allora prima di tutto il volontariato quanto contatto andate a vedere le schede sulla trasparenza delle carceri interessanti tutte le attività e vi accorgerete che una ma lei ha di attività c'è scritto vicino volontariato volontariato volontariato
Ecco allora io rivendico per il volontariato un ruolo un'autonomia è una dignità diversi da quelli che oggi ci sono perché non basta
Parlare solo
Allora
Credo che se vogliamo davvero in che cosa vuole impegnarsi volontariato a partire da dalle indicazioni che sono emersi anche dei tavoli
Primo credo che sia fondamentale un cambio culturale veramente di un'idea diverso a del modo di scontare la pena e credo che per capire che cosa significa un in cambio culturale bisogna andare a vedere davvero commissive nelle carceri allora io dico una prima contraddizione su cui vorrei che si lavorasse di più
Con lo stesso ordinamento penitenziario si può gestire un carcere come Bollate Padova o altri credo anche Rebibbia anche sono
Non ce ne sono altri però si possono gestire anche calci assolutamente chiusi dove la qualità della vita detentiva è veramente pesante è una vita sentiva di chiusura non di apertura verso la società
Allora e qualche volta noi parliamo di direttori Lumina Tino io credo che ci siano direttori che rispettano la Costituzione e direttori che non la rispettano cioè
Questa è una fortuna la questione fondamentale credo
Perché se vogliamo davvero cambiare le cose dobbiamo io vorrei chiamarle con il loro nome con quello che io credo che il volontariato crede che sia il loro nome e questo mi pare importante quindi lavorare per un cambiamento della qualità della vita delle detentiva
Da questo per esempio il mio tavolo ha fatto una serie di proposte netti ne cito solo due perché sono davvero nuove uno la questione della rappresentanza delle persone detenute se ci fosse stata una rappresentanza seria forse
Anche la partecipazione delle persone detenute sarebbe stata diversa ma lavoriamo perché lo sia lavoriamo perché ci sia davvero una rappresentanza delle persone detenute un coinvolgimento diverso
E credo che questo sia possibile
Così come credo che si parla molto della giustizia riparativa ma io voglio dalla giustizia riparativa ho imparato anche degli strumenti diversi e credo che se vogliamo cambiare la qualità della vita
Uno strumento come la mediazione va introdotto nelle carceri perché guardate
Se andate a vedere la vita delle persone detenute
Sì ci sono persone giovani che hanno preso una caterva di anni di carcere in più per denunce
Perché hanno perso la liberazione anticipata e questo perché non si riesce ad affrontare i conflitti la difficoltà di accettare la detenzione in una maniera innovativa quindi credo che questa possa essere una strada
Elenco brevemente altri temi terreni sui quali il volontariato vuole impegnarsi
Beh io voglio citare una battaglia perché nella mia relazione nell'il volontariato su questo la vuole fare che quella contro l'ergastolo
Perché io credo che una pena così
Che toglie la speranza non dobbiamo farcelo dire ancora dal Papa ce l'abbiamo appare non continuare a dire i tempi non sono ma Turi tempi non saranno mai maturi ma noi
Dobbiamo costruire questa casa questo cambiamento culturale e dobbiamo avere la
La voglia
E anche il coraggio di farlo con strumenti nuovi io non accetto questa cosa che i tempi non siano mai maturi
Poi io credo che dobbiamo lavorare questo spostamento da cioè da meno carcere vuol dire più sicurezza questo lo dobbiamo dire in modo chiaro quindi questo spostamento sul territorio
Che ovviamente non può avvenire a costo zero perché non si può pensare di incremento incrementare le misure alternative e una diverso
Le misure alternative che non sono un beneficio quante non sono così un una ancora è una prerogativa di pochi dovrebbero essere una tappa fondamentale del percorso alla persona perché non si può no rientri cioè un detenuto che sconti la pena fino in fondo è una sconfitta del di tutto il sistema credo un detenuto deve
Fare un percorso se vogliamo davvero
Che la recidiva diminuisca quindi su questo terreno e volontariato è pronto a investire ancora più risorse più forze però le risorse devono essere investite anche il
Dallo Stato
Voi finisco per me velocemente il tema dell'informazione e della sensibilizzazione che mi sembra il tema più caro
Anche al ministro no bisogna informare in modo diverso allora io dico e volontariato due esempi ci dopo
Il Progetto a scuola di libertà che ha varie articolazioni in giro per l'Italia ma comincia a diventare un perché un progetto importante
Perché bisogna cominciare anche dalle giovani generazioni bisogna lavorare perché
Cambi davvero l'idea delle pene del carcere ed è possibile farlo imparando a comunicare cioè gli stati generali su una cosa per addetti ai lavori noi dobbiamo imparare a comunicare la società
E imparare a lavorare lo dico questo dal giornalista diversamente
Sull'informazione un esempio che non abbiamo fatto stiamo da danni portando avanti che con il
Con il volontariato vorrei ancora nella Conferenza nazionale protetto giustizia vorrei ancora incentivare è questi seminari di formazione per i giornalisti
Perché in questo caso siamo noi i nove intendo le persone detenute non intendo gli esperti che noi mettiamo a dialogare per spiegare che cos'è
Che cosa sono le misure alternative che cos'è
Una detenzione vissute in una certa maniera e credo che sia
Questi progetti devono essere incentivati cioè bisogna trovare degli strumenti nuovi non lamentarsi sempre che la società non risponde la società a un modo diverso di comunicare io se spengo la televisione quando il progetto con le scuole sono un po'meno pessimista
Nel senso che vedo che le persone quando tu vai a raccontare davvero
Le storie le difficoltà le fatiche anche le sconfitte
Capisce capiscono di più ma dobbiamo è una battaglia una battaglia che va combattuta con tutti gli strumenti che porci che ci possiamo e dobbiamo dare
Voglio soltanto fare un accenno però mi dispiace che sul caso ultimo di Dorina mantello devo citare perché la conosco tra ed è cioè la creazione del mostro ma voglio dire è possibile che a difendere questa rete ragazza si sia mossa Agnese Moro una vittima e noi le vittime le citiamo sempre ma quando fanno delle cose che ci danno fastidio no
Agnese Moro la sostenuta difesa ed è
E ridimensionato ridimensionato questo caso creato veramente una maniera incredibile
Finisco basta non voglio dire altro voglio dare solo questa disponibilità grande del volontariato che per a cui però chiedo che sia riconosciuta in modo chiaro un ruolo e non semplicemente di citare il volontariato quando fa comodo e poi non farli neanche a vivere i progetti di istituto al un coinvolge il coinvolgimento vero è una cosa diverso è riconoscere anche l'autonomia del volontariato
Da ultimo vi dico che purtroppo lo strumento che io ho sempre di Somma
Ristretti orizzonti di cui sono
Direttore temo che non non ce la sta facendo e questo lo devo dire perché non sono sicura che continueremo a far uscire la rassegna stampa perché
Sapete nel nei gli enti locali oggi
Quello che fanno per nel settore sociale è una cosa di privilegiare i cittadini italiani e anche buoni quindi gli immigrati stranieri i detenuti non sono più soggetti
Che interessino i servizi sociali più di tanto questo succede troppo spesso e noi
Siamo vittime di questa situazione e non
Senza risorse non si fa non si riesce ad andare avanti io sono diciannove anni che l'otto e non ce la facciamo più grazie
Grazie Ornella Favero
E al suo appassionato intervento e grazie la professoressa
Sabina Rossa c'è una ragazza che mi diceva prima si prepara il suo intervento brevissimo da chissà quanti giorni con una punta di comprensibile emozione
E non solo e quindi io
Vengo subito incontro alla sua ansia con cui sta attendendo questo momento e una giovanissima detenuta del carcere di Rebibbia si chiama Filomena
Cioè la Cotelli ISO anche lei come Daniel prima tra non molto accederà
Al così detto articolo ventuno e quindi potrà andare a lavorare all'e sterno emozionata a sky coraggio
Prego il microfono e tutto il suo fido buonasera
Sono un po'emozionata perché c'era la prima volta
Va be'volevo ringraziarvi per avermi dato l'opportunità di essere qui questo giorno
Mi chiamo Filomena ventuno anni sono detenuta nel carcere minorile di cassa della del marmo di Roma fatte dal due mila dodici sono passati quattro anni
Dalla
CER voglio dire che oggi mi sento una ragazza diversa da quella Filomena che ha commesso il reato tanto tempo fa è che ha varcato la soglia del carcere
I primi anni della mia permanenza in carcere sono stati Dori sono stati dedicata alle riflessione a comprendere immotivate significato del reato
Che perché mi sono trovata in tutta quella situazione
Però io ho avviato un grande lavoro somme stessa
Che anche grazie agli operatori allarmi educatrice Elisabetta Ferrari alla mia psicologa Lucia Chiappinelli che in questo momento non sono qui i condoni volevo ringraziare intanto
Che hanno lavorato con me è per me
Grazie al mio cambiamento da alcuni mesi mi è stata data l'opportunità di svolgere un percorso esterne
Di tirocinio come aiutante cuoche in una mensa
Quindi esco dal carcere di mattino per alcune ore
è fresco anche dei permessi premio per andare a trovare la mia famiglia Napoli perché stando lontano dalla mia famiglia un po'è un po'dura
Questa possibilità è importantissima per me perché mi permette di di cominciare a sentirmi parte della società
Esterna ed imparare un mestiere di sentirmi un termine per le altre persone
Di che recuperare quindi la libertà non tanti fondi non tanto fuori dal carcere quanto dentro me cioè vorrei fare anche un ringraziamento alla mia direttrice Giuliana Bartolomei come diceva prima
Il ragazzo che mi è stata vicina anche nei momenti difficili come degli assistenti che ci seguono all'interno grazie
Grazie
Grazie a Filomena
Adesso il piacere di chiamare sul palco il Ministro dell'Interno Angelino Alfano
Che ci ha raggiunti prima
Prego Ministro
è sarà interessante conoscere anche il punto di vista del Ministro Alfano benvenuto non foss'altro perché è stato ministro per la giustizia quindi adesso da
Un'angolatura un po'diversa sono curioso
Di sapere qual è il suo punto di vista però nella necessità
Di coniugare le esigenze di dare più sicurezza ma anche se mi permette ministro di aggiungere
Di sfatare un po'questa equazione secondo cui ancora fomentate vada da certo populismo chiamiamolo come vogliamo
Di fronte al
A un reato grave si sente sempre dire ahimè anche nei in taluni talk show
Purtroppo questo viene alimentato buttiamo via le chiavi quindi lei si trova nel ruolo di dover garantire sicuramente sicurezza che non sempre deve coincidere anche perché è emerso questo in questa due giorni di lavoro meno carcere
Garantisce meno recidiva home o comunque
Esecuzione penale esterna ecco che cosa ne pensa lei si possano coniugare le due cose
Innanzitutto
Vorrei ringraziare innanzitutto il collega Andrea Orlando che ha voluto la mia presenza e dunque
Gli sono grato per l'occasione che mi ha dato di tornare
In
Contesti a me particolarmente cari sì in effetti la domanda del di Carmelo sardo e molto pertinente propria nel senso che io ricordo come fosse oggi
Che la prima disputa vera nel governo di cui facevo parte come ministro del della giustizia avvenne esattamente con il Ministro dell'Interno da allora e aveva come tema la messa alla prova
Cioè l'idea che la messa alla prova fosse un allentamento del vincolo di sicurezza all'interno del sistema punitivo
E che le misure alternative alla detenzione fossero un favore nei confronti dei criminali o di coloro i quali dovevano scontare la pena
Questo per avvalorare l'idea lo dico al a chi mi ha fatto la domanda l'intervistatore che in effetti spesso l'idea di offrire sicurezza al Paese è stata vista come un'idea antagonista rispetto all'idea di offrire garanzie al detenuto e di offrire la possibilità di una nuova chance a chi ha sbagliato
Ed è su questo che io vorrei
Fare una riflessione io credo che non ci sia articolo della nostra Costituzione tanto citato con uso proprio a volte con abuso quanto l'articolo ventisette dalla Costituzione
E l'idea stessa che oggi
Noi siamo qui a parlarne e probabilmente perché penso che Andrea Orlando abbia voluto nel due mila quindici quando ha fatto il decreto con cui ha istituito la Commissione
E voluto trovare una nuova via per ragionare su come applicare al meglio l'articolo ventisette della Costituzione
Però io credo che al fondo di ogni cosa vi sia un quesito quasi esistenziale cioè se
A chi ha sbagliato nella vita il sistema nel suo insieme garantisce una seconda chance
Cioè una seconda occasione a chi ha sbagliato l'ordinamento democratico della Repubblica italiana intendo Frittoli intendo fila questa è la domanda di fondo cioè la domanda di fondo è
Tu hai sbagliato seguire il letto per sempre
Ho il sistema che il costituente previde e
L'intera architettura degli ordinamenti democratici liberali sono costruiti e orientati a offrire una seconda chance a chi ha sbagliato
E questa seconda chance e in spregio alla vittima del reato e in spregio a chi ha sofferto o è una seconda chance che si può comporre che si può coniugare che si può conciliare che si può sposare
Con il dolore della vittima
Perché noi dobbiamo sempre tenere conto che
Almeno dal mio punto di vista
Non ce n'è un approccio buonista e non ce n'è un approccio cattivista c'è un approccio realista perché c'è un principio a cui chiunque governa si deve inginocchiare ossequi angolo che il principio di realtà il principio di realtà
Ci suggerisce una serie di considerazioni la prima di queste e che per ogni reato di almeno una persona che ha pianto
Di almeno una vittima che non va dimenticata e
E diceva bene poco fa
Chi ha detto cioè la la la la dottoressa la professoressa Rossana là che io conosco cioè
Per militanza diciamo istituzionale pregressa
Dicendo che non è a far privato
Il perdono e che
E una vicenda che riguarda l'ordinamento nel suo insieme ed io sono esattamente convinto di questo ma anche la categoria del perdono che è una categoria a volte etico esistenziale
Se non quando confluisce in precisi istituti giuridici che in qualche modo l'assorbono come
L'amnistia o forme
Diverse
Io credo che l'intera architettura degli ordinamenti democratici liberali sia orientata a trovare con realismo senza il buonismo e senza cattivismo con realismo
Il punto di equilibrio tra il dovere di offrire una seconda chance a chi ha sbagliato e il dovere di non violare il dolore della vittima
Allora la ricerca di questo punto di equilibrio
E anche con l'evidenziatore un sintomo dell'avanzamento dello stato di diritto in un determinato Paese cioè
Un Paese che ha la capacità di trovare questo punto di equilibrio è un Paese avanzato anche dal punto di vista del suo ordinamento giuridico
Un Paese che ha il proprio ordinamento giuridico che come un pendolo oscilla in base agli umori dell'opinione pubblica talvolta in direzione
Di un perdono mai perché ha sbagliato talvolta in una direzione opposta e cioè un lassismo che violenta ancora una volta il dolore delle vittime un ordinamento non maturo io credo
Lo credo dal profondo del cuore oltre che per i miei convincimenti ideali che il nostro sia un sistema che ha in un qualche modo trovato un punto di equilibrio perfettibile ma ha trovato un punto di equilibrio e attorno a questa
Idea se
Il dottor Sardo me lo permette svilupperei
Essenzialmente un ragionamento
Che parte anch'esso dal principio di realtà senza ideologismi
è vero o non è vero che più lavoro cioè nelle carceri e meno recidiva cioè
è vero o non è vero che noi oscilliamo tra un
In una in un margine che va dal cinque dieci per cento di recidiva all'ottanta novanta per cento di recidiva asseconda che ci sia un programma sul soggetto che viene in qualche modo a trovare un'occasione di lavoro in carcere un percorso formativo e quello che non lo ha
Cioè coloro i quali lavorano nelle carceri
Trovano un'altra strada nella vita e recidiva no alle dieci venti ora le statistiche aggiornate non le ho ce le ha sicuramente il collega Orlando e qui c'è il Presidente con solo che le avrà a sua volta mare ci dicono poco quelli che lavorano nelle carceri escono e fanno un'altra cosa
Quelli che non lavorano in carcere e drammatico
Quelli che non fanno attività lavorativa in carcere escono e e recidiva no compiono commettono un altro reato e allora realismo che cosa ci chiede di ammettere che
L'investimento nel lavoro delle carceri e nelle carceri è un investimento nella sicurezza del Paese
Perché più investi nel lavoro nelle carceri meno recidiva i fuori più hai l'assicurazione che quei crimini abbiano a non essere più commessi dal meno dallo stesso soggetto e questo è un elemento assolutamente strategico
Per la organizzazione del sistema carcerario cioè il sistema del lavoro nelle carceri anche dal punto di vista etico afferma un principio
Che esse lo Stato
Riconosce
Che il detenuto tante volte senza volere fare Sociologia né men che meno sociologismi
Tante volte si trova in carcere perché l'unica via che ha conosciuto nella vita e quella del crimine
L'unica via che ho conosciuto e quella del crimine
Lo sforzo dell'ordinamento deve essere quello di costruire almeno la possibilità di un bivio cioè se tu hai conosciuto una sola strada io ordinamento devo organizzare il sistema dell'espiazione della pena
In modo tale che attenti hai conosciuto una seconda strada ti sia offerta almeno l'alternativa di un bivio cioè che quando esci oltre alla strada che è conosciuta che ti ha portato dentro ci sia anche per te una seconda strada da seguire
E la devi costruire attraverso un aiuto dell'amministrazione pubblica durante il tuo percorso di
Formazione in carcere di una nuova strada nella vita che io poi alla palingenesi insomma qualcuno ci può credere qualche altro no io penso invece molto più praticamente materialmente che c'è la possibilità di compiere una lavoro rieducativo in carcere che poi si traduce fuori in una
In calo clamoroso della recidiva che a sua volta si traduce in un
Calo
Del rischio di sicurezza nei confronti dei nostri concittadini questo è un punto essenziale
Altro tema
La
Percezione esterna di sicurezza
Noi viviamo in un tempo molto complicato sul piano della percezione esterna posto che non è mia abitudine prendermela cui media
Noi abbiamo credo da studi che ho letto il sistema dei media all'interno dell'Europa che più valorizza le notizie di cronaca nera
Cioè
Noi e lo dico qui davanti un giornalista
Che checché si o che si occupa di cronaca
Nella nell'assetto complessivo della durata e dei minuti dei telegiornali dei talk show e degli spazi dei contenitori di intrattenimento in Europa noi siamo tra i Paesi nei quali la cronaca nera viene valorizzata di più
Io
O le statistiche che mi vengono offerte dal Dipartimento della pubblica sicurezza e che sono l'assemblaggio delle informazioni che derivano da tutte le questure Italia qui ho davanti a me accanto al capo del dato il Vice capo della polizia
Bene queste statistiche mi segnalano che il due mila quindici appena conclusosi tre mesi fa in mezzo
E l'hanno con il minor numero di reati commessi negli ultimi dieci anni cioè nel periodo due mila sei due mila quindici l'anno con il minor numero di reati è stato il due mila quindici
Mi segnalano che il due mila quindici e l'hanno con il minor numero di omicidi Dio omicidi da quando esiste la statistica al Dipartimento della pubblica sicurezza
Se io queste due cose che ho scritto che ho detto appena voi le metto sul mio profilo Facebook o le dico in televisione un istante dopo
Ricevo i commenti e mi dicono toglierlo di mezzo questo qui vive su Marte l'Italia che noi conosciamo e un'altra
Ho fatto fare dei sondaggi molto afferenti i singoli territori quindi non un unico sondaggio con mille telefonate in Italia
Ma con una distribuzione un numero di telefonate più ampie per studiare la percezione del Paese rispetto i temi e la sicurezza e a volte ci siamo trovati con risposta di questo genere
Il tuo Paese di ti senti assicuro no ma senti ma nella tua città ti senti Assisi nella mia città abbastanza nel tuo quartiere molto
Quindi è un problema che riguarda gli altri ora siccome non ce la possiamo prendere con la percezione
Siccome non la possiamo prendere noi con la percezione abbiamo il dovere come uomini di Governo di intervenire per fare sì che la percezione si allinei il più possibile alla realtà dei fatti il tema è lo dico su questo come lo dico su
Altre materie che mi riguardano più direttamente per competenza di delega in questa fase di governo mi riferisco per esempio al tema dell'immigrazione
Per citare il più rilevante da questo punto di vista noi per avvicinare il più possibile la percezione alla realtà non dobbiamo commettere l'errore di arrivare ad alcuni eccessi
Che sposterebbero la percezione verso un dato di tale reattività negativa
Di tale reattività negativa da fare il gioco di chi invece vuole mandare tutto a catafascio dicendo che tutto va male l'ho presa alla larga e arrivo al dunque
Se noi daremo l'impressione per via legislativa di un lassismo
E di una attitudine a fregarcene della certezza della pena
Non avremo la reazione dell'opinione pubblica attesa ma come sono stati bravi questi qui avremo una reazione violenta che aprirà la strada alla giustizia fai da te le cui tracce troviamo troppe volte nelle dichiarazioni anche di tanti esponenti pubblici che vogliono agevolare l'uso delle armi in privato vogliano fare una serie di scelte che sono esattamente la risposta ad una percezione che se fosse alimentata fino all'iperbole o all'eccesso
Porterebbe un pezzo importante dell'opinione pubblica non già riconoscere ma come sono bravi e come sono buoni questi governanti ma a dire lo Stato ha lasciato sole le vittime noi anche se non siamo vittime potremmo essere potenziali vittime a
Diamoci per una giustizia fai da te
Questo e il rischio di chi governa cioè di sbagliare il punto di equilibrio noi come ordinamento credo siamo sulla strada giusta abbiamo alcune cose importanti da fare a mio avviso
E non so se ci sono altre domande o possono non
Allora
Io la cosa che la prima cosa che
Noi dobbiamo fare nella mia opinione e rafforzare il lavoro nelle carceri
Secondo ne abbiamo discusso con il collega Andrea Orlando non abbandonare l'idea di un ammodernamento del patrimonio carcerario italiano perché noi abbiamo bisogno di nuovi edifici perché è inutile girarci attorno
Edifici di tanti secoli fa rendono la espiazione della pena assolutamente più dolorosa è le ristrutturazioni APPA assolutamente più costosa
Terzo elemento la questione dei bambini in carcere e un qualche cosa che va affrontato ancora di più e io mi rendo conto delle mille dei Mille ostacoli che ci sono
Ma io ho sempre pensato il Mai più bimbi nelle carceri Mai più bimbi nelle carceri deve essere un obiettivo programmatico strategico perché
Non si può fare pagare due volte a un bambino
Il conto dell'errore di una mamma il conto dell'errore di una mamma l'altra questione che io sottolineo qui e
E mi sia permesso di dirlo come elemento che non è propositivo ma è di pura gratitudine io sono per un caloroso ringraziamento alla Polizia penitenziaria sono per rafforzare sempre di più il ruolo della Polizia penitenziaria
Perché
Quando noi
Ed io per formazione comunitari lista
Comunitaria o grande attenzione enorme attenzione per il volontariato a maggior ragione quello
Che si esprime per chi ha fede cattolica nell'opera di misericordia di visitare
I detenuti nelle carceri
Io per quanto rispetto abbia per il volontariato non dimentico mai non dimentico mai che il desktop che il desktop
Dello Stato
Dietro le sbarre o davanti le sbarre secondo il punto di vista e la divisa del poliziotto penitenziario
Cioè il ha prima traccia di esistenza dello Stato che ha il poliziotto che ha il detenuto e quella del poliziotto penitenziario e lui la prima volta che il detenuto pensa di vedere lo stato e quando vede il poliziotto penitenziario
Ed è a lui che bisogna
Pensare
Quando noi parliamo anche dei pentiti nelle carceri ci sono storie bellissime di poliziotti penitenziari che hanno convinto mafiosi a pentirsi a dire dai passa dalla nostra parte passa dalla parte dello Stato
Questo tema mi crea un link per andare all'altro tema su cui insieme al Ministro Orlando e al Presidente Consolo stiamo lavorando senza sosta ogni giorno
E cioè il monitoraggio della radicalizzazione negli istituti di pena negli istituti di detenzione
Io vedo qui
Rappresentanti della comunità musulmana in Italia che saluto
E voglio dire a tutti quelli che fanno del cattivismo una linea politica che noi di recente abbiamo arrestato più di un soggetto radicalizzare così
E abbiamo espulso dal nostro Paese per ragioni di sicurezza nazionale più di un soggetto rarità Rizzato sì grazie al contro do delle comunità islamiche italiane che sono state loro stesse a segnalare che c'erano dei casi di mele marce nel loro cesto
Che avrebbero potuto ammorbare altri
Questo è il risultato del lavoro di un grande Paese che
è in grado
Di dire nello stesso momento che i cattolici celebrano il loro Giubileo universale in piena sicurezza che gli ebrei possano al Viminale a dire questo è un Paese nel quale mi sento sicuro che i musulmani cominciano una collaborazione con le istituzioni che dal punto di vista culturale data da prima
Ma qui siamo i primi segni concreti di cooperazione in termini di denunce
Di soggetti che hanno
Compiuto un percorso di radicalizzazione ed io sono da questo punto di vista convinto che ancor di più nelle carceri vale la regola che io ho fissato come linea guida di questo mio ambito di
Competenza ministeriale e cioè quella di separare con nettezza chi prega da chi spara
Chi prega
Prega secondo le libertà che noi come ordinamento democratico non abbiamo concesso ma abbiamo riconosciuto perché il diritto alla preghiera precede la nascita degli Stati
Oltre quello non può andare
Cioè
Chi prega prega e viene riconosciuto il suo diritto a pregare
Ma se la predicazione diventa un inneggiare alla violenza spesso antisemita se la predicazione un solidarizzare con gli attentatori
Se la preghiera diventa uno solidarizzare con i terroristi allora lì ci deve essere o il carcere o l'espulsione dal territorio nazionale perché se non si crea questa linea che varca sì ho né netta e chiara noi avremo anche in questo caso un rigetto da parte dell'opinione pubblica che tenderà a considerare la stessa cosa come quasi fosse un'equazione
Islamismo il terrorismo
Cosa che ovviamente non è tutto questo lavoro è un lavoro che nelle carceri a un di più di responsabilità perché nelle carceri vi è un di più di rischio di radicalizzazione
Quindi questa idea del monitoraggio nelle carceri
Poi gli ha una rimbalzo nel tavolo nazionale all'interno del quale noi affrontiamo queste questioni
E mi riferisco al Comitato di analisi strategica antiterrorismo all'interno del quale si chiede il ministero della giustizia attraverso il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria che offre una grande collaborazione anche tramite i suoi rappresentanti
Che ci offrono un quadro chiaro del rischio di radicalizzazione in carcere
Questo è un altro punto che io
Voglio sottolinearvi vado a
Concludere su un altro tema che investe la questione della rieducazione e i sacri principi nella esecuzione della pena
E che è quello del quarantuno bis
Che è quello del quarantuno bis
Io su questo non so se le discussioni che ci sono state qui ma insomma sono stato firmatario di varie forme di inasprimento
Non me ne pento e sono contrario a forme di attenuazione del quarantuno bis
Io non credo che ci siano molte altre strade molte altre strade
Nell'ambito del circuito della detenzione per fare sì che i boss non collaborino con l'esterno non copre Rino con l'esterno non mandino messaggi all'esterno
Io sulla questione del quarantuno bis o una linea molto chiara da sempre con il massimo dell'riguardo
Per le attenzioni umanitarie di chiunque io sono dell'idea che non bisogna dare
Non solo dal punto di vista tecnico un va un atte un'attenuazione del quarantuno bis ma neanche dal punto di vista simbolico del messaggio esterno ci debba ci possa essere
L'idea che c'è stato un allentamento sul sui temi del quarantuno bis
Ho letto da questo punto di vista delle comunicazioni che sono arrivate dalla Commissione dei diritti umani
Nel o ho notizia che nell'ambito dei diciotto tavoli costituiti all'interno di questa Commissione
Si è ragionato giustamente perché è uno dei temi da dossier anche di questo argomento la mia idea e che non uno non non non è materia sulla quale si possano fare passi indietro
Sono dal punto di vista sempre della pratica sono sempre dal punto di vista della pratica dell'idea che invece ci possa essere un allargamento
All'uso dei braccialetti elettronici abbiamo come il ministro Orlando sa bene fatto un bando o meglio abbiamo fatto uno stanziamento in Finanziaria speriamo che e tutto vada per il meglio con le nostre procedure burocratiche in modo tale che nel corso dell'anno solare due mila sedici ci possa essere un nuovo stock di braccialetti elettronici che possa essere
Immediatamente fruibile per la magistratura di sorveglianza e
Ovviamente per coloro i quali stabiliscono l'uso del
Braccialetto elettronico c'è un punto
Che io voglio sottolineare sempre agli stessi settori della politica delle istituzioni e delle opinioni poi dell'opinione pubblica che si rifà
A ad alcuni leader che
Predicano una determinata linea sulle misure alternative alla detenzione arco concetto al quale mi ha portato il il fatto del braccialetto elettronico io penso e spero che nei dibattiti precedenti si sia detto qual è stato il
Livello di evasioni che vi sono state dai domiciliari nel momento in cui è stato fatto è stata fatta la scelta di concedere i domiciliari cioè siamo praticamente allo zero virgola
Siamo praticamente allo zero virgola
Questa è una misura alla quale io sono particolarmente affezionato
Perché da Ministro della Giustizia feci una norma ingiustamente qualificata svuota carceri non foss'altro che non le svuoto
E per il fatto che non le svuoto e quindi ingiustamente qualificata ma svuota carceri che prevedeva tra le altre cose il fatto che per reati di non particolare allarme sociale vi fosse la possibilità di scontare a casa la parte finale della pena quando vi fosse stato ovviamente
Aspetti oltre al non la la non particolare gravità una buona condotta
In carcere questi domiciliari erano connotati anche dall'inasprimento delle sanzioni in caso di detenuti in caso di evasione e la cosa ha funzionato cioè noi
Siamo in presenza di alcuni esperimenti nella legislazione italiana che hanno funzionato
Ha in qualche modo funzionato questa norma di cui ho appena parlato ha funzionato sotto tantissimi aspetti il quarantuno bis
Hanno funzionato i meccanismi alla problemi c'è una diciamo così e comunque di messa alla prova hanno funzionato le misure alternative alla detenzione hanno funzionato gli investimenti nel lavoro nelle carceri
E allora non dobbiamo disinvestire dalle cose che abbiamo fatto fin qui positivamente che hanno funzionato né dobbiamo insistere sulla cosa che hanno funzionato
Realizzare nuovi istituti di pena e chiarire alla opinione pubblica nazionale che noi siamo per la certezza della pena
E che
Io anche sull'ergastolo opinioni diverse da chi mi ha preceduto ma non voglio abbandonare la voce non come dire io sono convinto che vi sia anche nella vi ita l'ergastolo del dolore a cui sono state condannate tantissime vittime e io non dimentico che ci sono tanti prigionieri del dolore finché non moriranno che rimarranno assolutamente Hervé ascolani del dolore
Ma questa cosa qui e un qualche cosa che non voglio porre nuovamente in questo dibattito quello che invece a me interessava dire
E che nella strategia complessiva
Noi dobbiamo sapere che ai fini della percezione dell'opinione pubblica di sicurezza e non sottovalutate il caso che la sicurezza scritta con la s minuscola poi chiami Consei l'idea di giustizia scritta con la G maiuscola
E cioè che l'idea che un paese sia insicuro porti Consei annidi nel cuore di ogni
Un uomo che giudico un Paese in sicuro l'idea che quel Paese non sia giusto dove giusto sta con la G maiuscola
Ecco
Se tutto questo è vero noi non dobbiamo nel sistema nel suo equilibrio e nel suo insieme
Trascurare il fatto che la certezza della pena della pena e il bisogno primario dei nostri concittadini cioè i nostri concittadini chiedono certezza della pena questa certezza della pena non si traduce in vendetta
Noi siamo un ordinamento democratico liberale che non conosce
Ormai fortunatamente da decenni meccanismi neo retributivi diciamo vecchio testamentari
Da occhio per occhio dente per dente ma dobbiamo essere un ordinamento democratico in grado di fare rispettare la pena una volta che questa venga comminata e dentro questo rispetto della pena
è evidente che ci deve essere quel canone di umanità che è scritto nell'articolo ventisette della costituzione e che deve rappresentare la bussola per il nostro ordinamento giuridico vi ringrazio
Grazie
Grazie ministro Alfano grazie
Adesso andiamo avanti speditamente e chiamo il collega Vincenzo Spagnolo dell'avvenire di avvenire
Per l'ultima tavola rotonda che poi dici condurrà all'intervento finale del
Ministro della giustezza di Andrea Orlando
Subito dopo la tavola rotonda ci sarà però un appuntamento
Molto importante perché spezza un po'
Il tono istituzionale che
Fin qui abbiamo dato come era giusto che fosse allora con Vincenzo spagnolo parleranno del ruolo del territorio il Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Bologna Francesco Maisto
Il Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Messina Nicola Mazzamuto
Dottor Gerardo Colombo
La professoressa Grazia Mannozzi il professor Claudio Sardo Sotti il Sottosegretario di Stato alla giustizia Cosimo Ferri che concluderà a te la parola
Reca prego
Previsto
No va bene così
Grazie a
Grazie
Cioè in sostanza
Allora
Funzionano sì ok
Allora
Il leit motive del tavolo e il rapporto del diciamo di chi è detenuto del carcere delle istituzioni carcerari con i territori se è vero che
Nessun uomo è un'isola è anche vero che un carcere non è e non dovrebbe essere un'isola anzi si trova a cui spessa interagire per con con i territori per questioni importanti
Che riguardano ad esempio la salute del detenuto o o alcuni alcune misure per espiare la pena che siano appunto fuori fuori dalle mura del carcere l'ora i tavoli che hanno affrontato
Queste questi insomma queste sfaccettature di le sfaccettature di queste situazioni sono
Sono diversi noi andiamo in ordine qui di di programma quindi intanto alla al dottor mai visto
Che che da poco in pensione ma che è stato Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Bologna e che è stato coordinatore del tavolo dieci
Quello che che appunto si occupava e che il cui titolo diciamo di molto sinteticamente salute disagio psichico
Io chiederei so che so che nel vostro tavolo Unicost incontri si è discusso di anche di quali siano gli interventi prioritari per garantire un'assistenza sanitaria
Sia all'interno degli istituti che nei luoghi strani di cura che avete individuato delle appunto delle priorità ecco ce le eccellere acconto ce lo può spiegare e anche dei nodi magari
Grazie le proposte del nostro tavolo
Persone attente come voi le troveranno eleggeranno sicuramente nere porte nelle relazioni intermedie quindi rinvio in qualche maniera faccio magari Vescio rispetto alla sua domanda
Invece
Quello che voglio mettere in evidenza in qualche modo il pensiero condiviso di tutti i membri del tavolo
Cioè innanzitutto analisi critiche che sono venute da ospiti involontari di alcuni istituti di pena
Hanno partecipato anche attraverso la redazione di documenti i detenuti della Dozza di Bologna e del carcere di Bollate e del carcere di Opera
Noi abbiamo molto studiato questi documenti e poi abbiamo elaborato delle proposte che
Sono apparentemente asettiche sono proposte tecniche e quindi in qualche maniera
Di una certa complessità anche sul piano della formulazione normativa ma che
Avevano un unico filo conduttore
E cioè
è vero che parliamo di tanti temi parliamo della sicurezza parliamo della Vorobiova modi dell'affettività
Io vorrei che non per ribadire una priorità del tema della salute ma vorrei che si usasse l'aggettivo fondamentale che è usato dalla nostra Carta costituzionale
Il diritto alla salute come diritto fondamentale
Perché se si tutela la salute non soltanto dei detenuti ma di tutti coloro che vivono e lavorano nel mondo carcerario nelle carceri come fatto fondamentale
Non si tutela soltanto un diritto ma come dice la Costituzione è un interesse della collettività
Allora
Credo che l'obiettivo che in qualche maniera ci siamo dati e che si può modestamente a proporre
Ai ministri competenti e quindi non soltanto al Ministro della Giustizia
E
Quello di traghettare andare da un garante carcere malato
E che produce malattia
A un limitato carcere che fa bene nei limiti in cui può fare bene per quanto riguarda la tutela della salute
Abbiamo due constatazioni fondamentali in cui ci siamo imbattuti nella lavorare col tavolo dieci la prima
Che c'è una dispersione una frammentazione di tutta la normativa in materia di diritto della salute e che ormai è quasi tutta fuori dall'ordinamento penitenziario
Ricostruendo costituzione legislazione sovranazionale varie normative primarie nazionali legislative sigle norme legislative secondarie circolari ministeriali
Ma una frammentazione tale
Che non esito a dire potrebbero potremmo rilevare
Al di là di quelli che potranno essere poi gli esiti giurisprudenziali eventuale in Corte di Cassazione
Delle divergenze in punto di imputazione di responsabilità penale per omissione da parte di alcune figure apicali
All'interno degli istituti di pena e ci sono stati degli svarioni di alcuni pubblici ministeri nell'imputazione dalla responsabilità penale ma perché la normativa ormai non è chiara in punto di competenze
O quantomeno è chiara ma non è facile ricostruirla allora il primo punto è la dispersione e la frammentazione nulla secondo punto è quello dei riflessi penalistici in punto di responsabilità
Vedete già qualcuno ha detto
Sì ci sono delle proposte sono necessarie delle proposte di modifiche normative
Ma io direi non tanto finalizzate in primis all'ampliamento delle misure alternative perché bisogna ampliare perché ormai si che fu azione si amplia
Ma perché quanto piuttosto bisogna riconoscere che ci sono nuove patologie nel mondo carcerario che ormai si manifestano come fenomeni della malattia all'interno del carcere
E poi perché
Bisogna riconoscere che ci sono nuove acquisizioni di nuovi esiti scientifici che ci vengono sia in materia di Infettivologia sia in materia di salute mentale
Ma prima ancora di modifiche legislative credo che
Il problema fondamentale da risolvere cui sia quello di una buona amministrazione adeguata ai tempi non parlo soltanto dell'amministrazione penitenziaria
Sapete che
Purtroppo questa per certi aspetti quello che doveva essere credo che sia giusto che sia
La equiparazione della detenuto al cittadino per quanto riguarda la tutela del diritto alla salute
In realtà ha comportato una serie di problemi per quanto riguarda la regionalizzazione
E il passaggio dal Servizio sanitario nazionale ai vari servizi sanitari regionali
L'allora nel carcere dei vari responsabili Tai che la speranza il diritto alla salute viene innanzitutto che si interseca con un'altra serie di aspetti come per esempio pensare che
In certe architetture penitenziarie il diritto dalla sala salute venga maggiormente leso in certe architetture penitenziarie non venga leso di meno
Come non pensare che laddove c'è un trattamento in senso lato penitenziario avanzato
C'è meno produzione di malattia e laddove invece il trattamento penitenziario sia particolarmente restrittivo rigido ma qui non sto parlando del quarantuno bis è un altro discorso quello da fare con molta più ampiezza
Ci sia in quei casi una
Come dire una maggiore produzione di malattia quindi dipende da tante cose la salute mentale
D'altra parte basta scorrere soltanto due
Delle sonore condanne inflitte all'Italia dava CEDU tutti parliamo della della della Torregiani tutti ne parliamo bene ebbene diciamo che si è fatto fino ad ora per rispondere alla sentenza pilota
Però
La sentenza Scoppola del dieci giugno del due mila e otto non quella relativa all'abbreviato ma quello relativo alla tutela del diritto alla salute
Non dipendeva affatto
La violazione dell'articolo tre da una normativa arretrata del nostro Paese
Bensì
Da un cattivo coordinamento tra il trasferimento del detenuto da un carcere all'altro lo dice chiaramente la la Corte di giustizia
E così pure all'altra famosa sentenza che non riguarda il concorso esserne un'altra sentenza nel caso Contrada in cui pure la Corte e questo è un monito invece per e i giudici
Dice ma non è possibile che un Paese si regoli in questa maniera per una persona che è stata tenuta in
Detenzione per un periodo così prolungato in queste condizioni
In tutte e due i casi la Corte ha ravvisato una violazione all'articolo tre della convenzione
Allora non è soltanto come dicevo un problema di
Non è soltanto un problema di nuove normative da proporre ma di sinergie
Da sviluppare tra Ministeri tra di loro e tra Ministeri e Regioni in altri termini l'implementazione l'aumento la frequenza e l'aumento delle quote dei componenti
Del tavolo di consultazione permanente d'altra parte noi abbiamo avuto un esempio guardate che se non ci fosse stato il tavolo di consultazione permanente con il Sottosegretario alla sanità Presidente
Non avremmo non saremmo riusciti a smobilitare come
In massima parte si è fatto i doppi per quanto riguarda gli UPG
Quindi abbiamo diciamo degli esempi che preziose che possiamo seguire allora vengo velocemente alle proposte
Le ritrovate tuteli
Innanzitutto accuratezza nella rilevazione epidemiologica e prescrizioni vincolanti che vengono da un dato nei confronti dei PRAP per quanto riguarda le rilevazioni insomma abbiamo iniziato l'attività del tavolo con una risposta molto leale da parte del dato che non era a conoscenza di quale era il fabbisogno terapeutico dei detenuti
E questo mi pare che veramente sia troppo d'altra parte però devo anche dire che il capo del dato a distanza di alcuni mesi dall'accordo Stato-Regioni ha fatto una famosa circolare di attuazione dell'accordo Stato-Regioni
Allora epidemiologica e monitoraggio seconda proposta il diario clinico del detenuto che non è la solita cartella sanitaria però dovete vedere i particolari in cartellina
è uno strumento nuovo diario clinico del detenuto digitalizzato
è qui
Mi aspetto la solita critica
Ma non abbiamo soldi non ci sono le risorse non è possibile farlo bene noi abbiamo tre Regioni in Italia in cui la digitalizzazione l'informatizzazione dei dati sanitari cioè
E allora dobbiamo chiedere quanto meno come hanno fatto queste tre regioni ad non faccio i nomi
è evidente che c'è un apprezzamento dalla Regione nella quale ho lavorato in questi quasi otto anni l'Emilia-Romagna
E poi l'altra proposta e sono alla terza
L'abrogazione dell'articolo centoquarantotto centoquarantotto del Codice penale la sopravvenienza dell'infermità psichica che oggi ha a leggi fermi a codici fermo dovrebbe portare
Alla alla l'internamento in o PG interne ed ho PEGI che peraltro non esiste ma non essendo possibile metterle in rema se in realtà sano negli istituti di pena
L'abrogazione ma la previsione
Di proposte normative tali da conto da contemperare sicurezza e tutela della salute dico subito in che senso mediante l'ampliamento di casi tipizzati del centoquarantasette
Prevedendo la formula sostituendo la formula attuale del Codice quella di condizioni di grave infermità psichica
La quarta proposta
Ampliamento della detenzione domiciliare di cui al quarantasette quater ai portatori di disturbi psichiatrici
Quinta proposta ampliamento avevate menzione domiciliare quarantasette quater a casi importanti io ricordo la famosa stesura della sentenza Vassalli per quanto consta costituzionale per quanto riguardava l'AIDS
Fondamentale la diffusività di malattie infettive in ambiente penitenziario quando si tratti effettivamente Marche
è una bomba e bisogna stare attenti
E quindi in qualche maniera una manovra legislativa dello stesso tipo nei casi di epatopatia HACCP correlate trattabili CONAI fa
Per ultimo problema e ho finito
Ed è il problema
Come dite tutto ciò che sembra acquisito
In tema di continuità terapeutica
Tutto ciò che sembra acquisito in tema di
Non dispersione delle risorse ma ad infrangersi contro alcune piccole sciocchezze che si verificano per una cattiva interpretazione delle norme
Ed allora possiamo assistere al fatto che il detenuto trasferito da un carcere all'altro nel momento in cui arrivano in vocal ce ne è un nuovo
Cioè uno che non ammalati via bisogna verificare da capo sia malattia oppure no
E questo badate non i casi delle carceri di stile borbonico perché in quelle ancora secondo un vecchio metodo
Il cartaceo viaggia con il detenuto laddove invece si vuole applicare tutta la nuova normativa sulla privacy sui dati sensibili che avendo un fatto altamente problematico
è vero che qui cioè la necessità allora di rivedere i casi in cui si ritenga che
Ci siano tutto una serie di consensi impliciti
Alla
Tra al trattamento dei dati sensibili sanitari e di contemperamento col diritto alla privacy
è molto probabile che sottoponendo questi problemi al Garante della privacy ci possano essere delle direttive più chiare
Ma se questo non fosse possibile bisognerebbe quanto meno assicurare la continuità terapeutica per i detenuti rivedendo l'articolo venti è l'articolo tredici del decreto legislativo centonovantasei del due mila e tre
C'è un grosso progetto che io veramente spero io ma come tutti i membri del tavolo spero io spero che cammini
Ed è
Il protocollo di intesa tra il Ministero della giustizia e Federsanità l'Associazione Nazionale dei Comuni d'Italia
è un grosso progetto
Che investe interoperabilità nuovi programmi
E telemedicina
Pensato soprattutto alcuni istituti dalla Sardegna che hanno difficoltà di collegamento con gli ospedali che sono lontani quanto possa essere utile alla telemedicina ecco questo si dovrebbe veramente garantite
Allora
L'obiettivo quale dovrebbe essere quello direi corale il nome del carattere fondamentale del diritto alla salute
E interesse dalla collettività
Non più un carcere che cura gran parte delle malattie che lo stesso carcere ha prodotto ma un carcere che si prende cura degli ospiti volontari e volontari del carcere stesso grazie
Anni fa la mia giornata di cronista e di diciamo e di cittadina di abitante del quartiere Aventino di di Roma turbata dal fatto che uno dei nostri delle persone che vivevano insomma il nostro portiere conoscevamo danni
Accoltello in una mattina il parroco il ma è una persona che cercava di difenderlo
E chi lo conosceva si preoccupò non soltanto del parroco e di chi insomma allora era dell'altro ferito ma anche di questo ragazzo per sapere che cade su che fine farà
Come verrà trattato dove verrà detenuto perché è di fori fondo era uno che conoscevamo tutti nel quartiere ecco de di queste situazioni delle cosiddette misure di sicurezza anche delle in relative alle persone che sono pazienti cosiddetti
Psichiatria ci giudiziari si è occupato il tavolo undici della dottor Nicola Mazzamuto Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Messina
Con quali con quali risultati dottor ma siamo
Prima
CUS sia fare push sono un pusher
Prima di rispondere alla sua domanda lei mi permetterà di esternare un sentimento perché io credo che tutti noi siamo ancora sotto l'effetto benefico salutare di quella forte emozione di quell'altra mescolanza civile che ha comunicato Sabina Rossa
Pochi minuti or sono
Credo che questa testimonianza da sola ma una tutti gli stati generali
E allora io vorrei anzitutto
Per dovere e istituzionale ringraziare il sinceramente ministro Orlando per l'invito
Ma anche per renderli pubblico omaggio per il coraggio politico sociale e culturale che ha avuto nel promuovere nel sostenere un'iniziativa come gli Stati Generali e di inserirla li batto pubblico e speriamo anche nell'agenda politica parlamentare
Mi fa piacere pensare che il mio ministro guardasigilli o traguardare i sigilli a uno sguardo come dire lungimirante più prospettico progettuale e strategico sul futuro
Del nostro Paese e per dare una speranza e anche agli utenti alla giustizia tra questi detenuti abbiamo sentito da anni abbiamo sentito Filomena
E non vuole essere come detto Daniel una
Una ruffiana nata
Perché è invece un modo per declinare ed in una celebre frase la canzone di maggio di De Andrè il quale dice anche se di credete se ci crediamo assolti assolti da Strasburgo dalla
In Europa si siete siamo lo stesso coinvolti ci dobbiamo coinvolgere fino in fondo
In questi Stati Generali oggi abbiamo bisogno di una politica che come dice papà Francesco non è soltanto cupa sono di spazi
Di
Di territori conquista di territori una politica in quel tempo superava lo spazio la politica è progettualità sono processi di crescita di di persone e di comunità
E allora io immagino che questo è l'evento conclusivo dalla prima fase gli stati generali
Nasceranno altri altre altre fasi questo sommate un inizio di un percorso io dire che è uno stato nascente Pisani nascenti occorre la filosofia ricomincia menti di Hannah Arendt principi di vita attiva
E bellissimo l'intervento persone giostra il valore o di GDO degli stati generali cioè i segnali indicano il cammino ma questo cammino fiumi sobrio proseguirlo
E che non resti un libro dei sogni gli Stati Generali Masin veri intercorsi concreti indi su fatti operativi Franco Cesco cozze maestro di operatività genovese
E lo guardo sempre con la con con un con grande favore quindi che continuo gli stati generali io ho fiducia agli stati generali perché conosco la letteratura di studioso economista di movimentazione l'economia dico il Comune di Chiara Lubich
Che hanno studiato i movimenti le minoranze carismatica forte momento ideale
Allora io spero di sanzionare siano una minoranza carismatica forte movente ideale e
Uno studioso ha detto la marcia del sale di Gandhi e non in sette hanno hanno hanno iniziato un cammino erano in sette la marcia del sale e poi evitato tutta l'India e a guadagnato l'indipendenza
E allora il e penso poiché dobbiamo per realizzare un un esodo
Dalla schiavitù d'Egitto con cipolle carne di cui abbiamo nostalgica spesso a una terra promessa dove scorre latte e miele ma detto in termini laici
Da una un sistema in cui il problema criminale penale e penitenziario a fare lo Stato apparato
Accumulo sistema in cui diventa fare dello Stato comunità
Questo il passaggio cioè la comunità non è più destinatario passivo ma soggetto attivo di questa politica
E vorrei dire
Appunto mutuando il termine economia di comunione pena di comunione che più di penali comunità perché oltre la
La giustizia Cianca misericordia
Allora il tavolo di cui mi sono occupato misure di sicurezza nei confronti di degli imputabili dei semi imputabile dei non imputabili
Io vorrei ringraziare tutti i componenti delle dal tavolo ma mi mi per tutti l'emigrazione possono Ugo Fornari Massimo psico patologo forense italiano che nonostante la sua età sinodale non dico gli anni per una ragione di riserva senza
Ha dato un contributo straordinario di passione e di
E di passione e dico di grande competenza professionale e culturale
E allora il e il nostro tavolo si colloca dentro un processo di riforma in corso perché la riforma del superamento dello Stato ci dà degli giudiziario
E dentro il il testo su cui abbiamo lavorato della norma di di dalla delega previdenziale in punto di vetro insicurezza anche se approvato soltanto un ramo del Parlamento e non so quale lo Stato di parlamentare di quella di chi di quella legge delega spero che si rimetta in moto
Ma
Allora prima di dire qualche proposta qualificante che non abbiamo avanzato
è vorrei dire il questo il carattere inviti interdisciplinare al nostro tavolo il fatto che si arriva ad una straordinaria contaminazione di saperi i linguaggi di esperienza di cultura per i conti sono ideali
Tra giuriste psichiatri soprattutto ma realizzando alla fine a una un'alta sintesi un punto di equilibrio tra le esigenze di tutela la salute individuale acute psichica e quindi dobbiamo farci carico del ragazzo
Ma nel contempo di tutto di tutela della collettività
Allora la nostra proposta una proposta organica se volete anche a voi articolato normativo che devo dire che la prosa Garavaglia ex ministro alla
L'assoluta ospitato in un numero unico dalla rivista l'Arco di Giano recentemente tutto dedicato al tema degli o PG
Allora noi intanto abbiamo mantenuto il doppio binario questo un punto molto qualificante proprio sulla scia di quel testo dalla norma dalla legge delega ma ed ecco perché il tema è spinoso abbiamo proposto l'abolizione dell'orga dell'ergastolo in misura di sicurezza psichiatria
Come sapete la legge di riforma prevede come clausola di esclusione in ordine alla durata indeterminata delle vie di queste misure i reati punibile con larga sto abbiamo ritenuto che
Possibile spingersi
All'abolizione delle delle delle alga sulle misura di
Di sicurezza ma
In un paese in cui vi è una percezione dell'insicurezza Prato Miso Alfano siamo in tempi di guerra ma voi proponete sopra o di guerra mondiale a pezzi in tempi di insicurezza e sensato proponibile la borsa larga solo
Ma non solo dalla Cassola ostativo all'ergastolo tout-court allora io penso che è possibile ma ad una condizione noi ci siamo sforzati nel nostro tavolo di realizzarla questa condizione a condizione che i livelli di difesa sociale tutta la collettività
In ragione dell'abolizione allarga solo non si non diminuiscono ma addirittura si mantengono si accrescano
Uno dei contrappesi dall'abolizione come il mantenimento il doppio binario Norvegia il lo stragista
E fatto a penoso di quindici puntuali ma poi sottoposta a misure di sicurezza a forme di controllo sociale non è stato lasciato libero a se stesso quindi un contrappeso e il mantenimento del doppio binario
Una proposta un'altra proposta interessante che abbiamo fatto e in ordine a quell'istituto della della se mi imputabilità che sapete quali problemi di un soggetto che è un po'matto un possano
Abbia immaginato laguna sanzione unica un affidamento terapeutico
Fino a
Sei anni
Poi altra cosa importante il cambiamento di parola non più internati ma pazienti psichiatrici giudiziari
Sono importanti le parole a un l'imperatore che chiedeva un saggio cosa faresti preceduto il mio potere lui rispose ristabilire il senso delle parole
Allora concludo mi consentirà quindi un punto che trovo ora che la dovete rinvio aiuta il ai lavori del all'al documento
Del TAR del del tavolo che o comunque non ricordi l'area manca documento finale la parte in cui riprendo alcune proposte
Io vorrei sottolineare un punto che trovo assumete cruciale l'aria la riaffermazione in questa in questa assise così prestigiosa di un valore di Comuni di discesa giuridica una conquista straordinaria incinta giuridica
Che ha una storia questa conquista che il carattere giurisdizionale delle scuse al penale
Non
Questa conquista la città giuridica che significa che la pena il carcere terreno proprio dalla giurisdizione perché ci sono diritti e Ubi Ussi beauty ex indietro Census
E allora in questo quadro
Certo ora si affacciò nuovi soggetti il il presidente
Mauro Palma garante dei detenuti cioè uno adesso sì moltiplicano le figure che vogliamo tutelare i diritti bene se si crea una sinergia
Una concorrenza leale un'azione finium regundorum è una una una collaborazione sinergica bene
Al di là di qualche battuta infelice
Ma è il io MIP per permettete mi fa ogni tanto perché sapete c'è un po'di uno sport nazionale cioè insultare l'arbitro sparare sul pianista
Questa categoria avete mai sorveglianza lo qualcheduno lo ha detto nel corso del spese sorveglianza hanno pure loro perché sono pochi sono alcuni sbagliano e sono anche mai sarebbe e diciamo esempi di prima di statura retriva difensiva vere che non va in carcere pronti a fare autocritica
Però questo sport nazionale di sparare sul pianista e di dare al magistrato di sorveglianza che se la prendono tutte le parti
A volte il paciere che quando si mette in mezzo becca
Beh sberle da tutte le parti questo bene che sia un costume un po'che cessi
Perché riaffermo questo un punto la centralità della nostra figura e mi consentite il veramente a verbale Padova dove verso la conclusione la lettura
Di quello che nel mille novecentoquarantasette Ernesto Baccalini che tiene sommate non era un ciclista al Giro d'Italia
Era il e era e il Presidente dell'Associazione nazionale magistrati avvocato generale dalla Corte di Cassazione che in un il lo splendido volume il ponte
All'indomani dalla commissione d'inchiesta mai Piero Calamandrei perché vi era quella casta politica di revocava il presenta Napolitano persa sapendo quanto settanta sapesse di sale il carcere perché aveva scaricato sulla propria cade il carcere fascista restare ad esempio Terracini eccetera Pertini
Quindi aveva la sensibilità la cava vissuto il carcere
Perché allora ebbe a sentire cosa scrive il il Ernesto Baccalini
Dice bisogna rinnovare il funzionamento li sorveglianza vendemmie ministro Orlando nella suore sposerà costituzionale per perché funzioni servizi giudiziari
Il quale potrebbe e dovrebbe essere il fulcro il rinnovamento carcerario
L'esercizio delle funzioni di due sorveglianti o dovrebbe essere l'indispensabile completamento della specializzazione del giudice penale il quale in ogni giudizio deve sentire che al di là degli articoli di legge che il valore spirituale del giudicabile
Vi è il valore umano della pena da erogare di rimando la lettura guadagno guadagno guadagno tempo
Allora è una magistratura di sorveglianza che ha visto quadruplicare i propri carichi di lavoro e che nelle condizioni che ha descritto bene gliene sono grato il Rita Bernardini
Allora
E questa centralità ma si deve nutrire di risorse di mezzi ma un livello minimo
Allora e raccolgo assiste straordinario dal terzo del del Presidente Canzio bisogna investire le risorse altrimenti veramente sono liberi di sono libri di sogni
E comunque mai soli sorveglianza cioè qual è la sua utilità io non faccio una richiesta una rivendicazione micro corporative in tempi di vacche al pari di vacche magre sarebbe sciocco
Prospetta un esige un'esigenza vitale del sistema perché nel senso al degli ANSA garantiscono alle finalità costituzionale la pena prima quella più nobile quella rieducativa
Garantisco la garanzia dei diritti adesso grazie anche per la sorveglianza certo alcuni magari sono stati un po'avari nelle nelle nelle edicole delle deroghe andina ammissibilità tutta la questione vexata quaestio
Questo delle delle dell'approdo al pregiudizio ma tanti si sono sacrificati hanno concesso grazie all'opera e sorveglianza che il l'Italia ha potuto superare il il
L'esame di Strasburgo
Ed è una una tutela inibitoria risarcitoria giudizio di ottemperanza
Un
Il tutto il carico di Statuto sulle nostre spalle
Allora è il quindi garanzia dei diritti ma vorrei dire una cosa perché in cui vengo incontro all'altra a tutto ciò che non è Stati Generali la certezza dalla penna
E questo questo questo questo ritornello ma parco per come lo riempiamo questo concetto come lo definiamo cos'è cosa di attrazione la pena appunto tutti in carcere di all'ultima goccia di di sangue per i terziario e poiché gettare le chiavi
O dobbiamo coniugare come insediato Sandro malga la pena con la sua flessibilità allora dico soltanto questo perché devono funzionare gli uffici sorveglianza etimo e sorveglianza
Perché noi abbiamo attualmente i liberi sospesi tre soggetti che sono i in e in attesa di esecuzione di un giudicato già formato sì
Che attendono la nostra decisione se il il demandare il soggetto in carcere o demandare misura alternativa
Allora se questa attesa dura quarantacinque giorni come vola la legge
Dura un mese due e mezza due-tre mesi son tempo ragionevole e e la certezza alla pena garantita ma quando a causa della carenza del nostro organici negli armadi restano queste queste esecuzioni penali per uno due tre anni ma dov'è la certezza dalla penna
Volete dire dove la certezza alla pena
E allora il
E e lei ebbe è veramente o ho concluso
Dicendo che il problema non è soltanto nostro anche dell'e-mail perché e sono al di sotto dalla della soglia minima e tutte e due assistenti sociali su ventitré a a a Cosenza nel profondo sud ma nel profondo Nord altri essa stessa situazione
Allora e e concludo con questa con questo sposta consentitemi
Allora
Nel nostro sistema abbiamo una e e penalità agita effettiva intorno diciamo devo cinquantatré mila detenuti più quaranta temi a soggetti tra messa alla prova misure alternative lavori pubblica utilità
Siamo intorno diciamo i novanta mila
E quali sono gli standards europei
Allora quali sono gli standards europei cioè il nostro un Paese in cui c'è troppo carcere c'è troppo topo diritto penale
Allora io se un Paese dove c'è alto tasso di corruzione alto tasso di legalità è alto tasso di impunità diffusa perché perché l'altro ordinamenti ovviamente hanno ecco al comparabili con il nostro la Francia la Spagna l'Inghilterra la Germania
I numeri sono settanta mi passi di catalizzazione settanta mila soggetti
Tale sì di soggetti che sono di fronte al parterre di sull'alternativa intorno ai trecento mila c'è un'area di penalità effettiva intorno ai quattrocento mila casi di contemporanee seduzione penale
E a questa a questi ordini di grandezza in cui si stava si devo vuole volgare se vuole essere all'altezza dall'Europa al di là ripeto dell'archiviazione del caso Torregiani sono questi gli ordini di grandezza altrimenti l'alternativa è l'impunità
L'alternativa allora è chiaro che
Poi
Ultimo punto il
Teste e il il il problema del sovraffollamento ma bisogna risolvere il problema se l'isolamento con misure preventive del tipo che sia un sistema tale per cui c'è una quota di posti liberi
Senta permanente garantita che consenta che in presenza di farvi fenomeni che non possiamo controllare la conoscenza di fenomeni il legislatore che decide di alzare le vele sanzionatori varie ragioni non controllabili islamico diciamo di assorbire non vedere viaggiare sempre su sull'orlo di un precipizio
Dobbiamo stare con la colonnina Cappena qui il come sta accadendo si invertono questo rapporto perché sono tornate a crescere gli ingressi rispetto alle uscite e questo
Allarme normale dobbiamo creare del rimedi strutturali
Altro livello strutturale il dictum dalla Torregiani qual era un sistema efficiente di tutela preventiva e compensativa dei diritti del detenuto sistema giudiziario
Dobbiamo per questo è un obiettivo abbiamo il legislatore ha fatto tanto epiteti trentacinque settantacinque però dobbiamo implementarlo questo sistema
Allora e
Cioè
è questa la terra promessa verso cui dobbiamo orientare il nostro è solo grazie
Alle quindici e trenta siamo un po'in debito d'ossigeno avendo dovuto comincia alle quindici e trenta vece abbiamo cominciato alle cinque
Allora quindi invito anche chi seguirà diciamo a tener d'occhio l'orologio e io ringrazio il dottor Mazzamuto che ha messo un po'di di per il per le citazioni letterarie per anche per il Pepe che ha messo spero che ci sia poi dopo non non avesse una forma di
Dialogo e giustizia riparativa anche fra lui e Palma insomma in qualche
In qualche in qualche forma
Qui rincorrersi da no no capisce comare una battuta
E passo al dottor Gherardo Colombo che diciamo su occupato ha coordinato il tavolo dodici sulle cosiddette misure sanzioni di comunità
Partendo da un punto che più volte è stato toccato in in questi due giorni che e quello secondo cui le misure alternative non Vanni intese tanto come una risorsa per alleviare il sovraffollamento ma
Quanto proprio come come un modo per favorire per per abbassare il tasso di recidiva insomma e la Commissione di nuovi di nuovi reati etniche mi sembra un punto di partenza punto importante dove da dove si poi dovesse siete approdati da questo punto si
Grazie
No io c'ho un problema ai tempi nel senso che ho ottenuto una specie di statistica
E
Salvo fosse in quest'ultimo caso è successo
Che il primo interveniente
Si sia impegnato per circa quattordici quindici minuti
Il secondo per un pochino di meno al terzo interviene applichiamo e c'è un crollo sembra analitici andamento dalla borsa Parma il fuoco x mai fonti dovevo dirlo all'inizio quindi
Allora per gli ospedali e riuscire avviene qualche cosa il testo poiché lei mi dice visto che da questo momento sì
Avviene qualche cosa di di di di di concludente perché il tempo è veramente poco e per altro io volevo in primo luogo ringraziare ovviamente il ministro per questa occasione che è un'occasione a mio parere è veramente veramente speciale e che credo sia un'occasione
Secondo me questa giornata se invece di essere conclusiva
Forse l'inizio di una percorso di tentativo di attuazione di quello che abbiamo pensato in questi
In questi mesi
Sarebbe una bella cosa secondo me
A me piacerebbe molto
Ringraziare i componenti del tavolo dodici
Alcuni non li conoscevo sono molto contento di aver riconosciuti i diritti conoscevo già sapevo che ha una bella cosa conoscerli perché è tutto merito lo il lavoro c'è siamo riusciti che siamo riusciti a fare
Devo rammaricarmi un pochino per il fatto che noi non lo dico in senso ironico
I ministri hanno veramente non lo dico in senso ironico Arnault tantissimo da fare e quindi diventa difficile riuscire
A viene una specie di contatto perché secondo me
Un qualche riflessione
Lina dibattito per esempio sul tema della certezza della pena
In un Paese in cui era il decreto novanta per cento dei furti rimane impunito per dire
In una prospettiva nella quale credo che la pena
Quando
Viene accertata la responsabilità secondo l'indirizzo mi pare di tutti i tavoli debba essere estremamente flessibile
Ragion per cui diventerebbe a mio parere un valore è proprio quello della incertezza della pena
Perché la pena dovrebbe finire nel momento in cui la persone recuperata bene scambiarsi due parole sarebbe restato credo molto interessante
Così sarà come sarebbe il molto interessante per me a riflettere insieme al Ministro dell'istruzione
Perché io credo che sia estremamente importante che l'istruzione entri in carcere
Credo però che
Prima di pensare alla di educazione sarebbe necessario pensare alla educazione per quel che riguarda il profilo dell'osservanza delle regole
Secondo me disse nella scuola si cercasse di operare in un modo diverso altri al tradizionale in modo che pochi io nell'ambito scolastico
L'osservanza delle edicole diventasse qualche cosa
Che ci si mette dentro piuttosto che non una imposizione beh forse il tema della casa lesività sarebbe molto molto ridimensionato e vengo rapidamente al nostro tavolo
La noi abbiamo presentato quattordici proposte
Molto molto articolate ci occupiamo ci siamo occupati del tema delle sanzioni di comunità già il nome dice
L'obiettivo da misure alternative e quindi alternative al carcere dove il carcere centrale
Questo è qualche cosa di di di
Sedi di di secondaria importanza invece io cedo alla centralità delle misure di
Comunità e quindi alla utilizzo del carcere effettivamente come extrema ratio
E con quelle caratteristiche che abbiamo sentito illustrare fino a da questa mattina
Quindi centralità delle misure di comunità con
La necessità
Di
Riuscire a comunicare alla cittadinanza
Compresi i magistrati compresi i magistrati quanto sarebbe
Importante riuscire a capire
Che
La risposta alla devianza
Primo non passa necessariamente per il carcere secondo può essere molto più efficace se invece di passare per il carcere passa attraverso le misure di comunità
Noi abbiamo anche suggerito alcune strade e molto specifiche
Questa questo tema della della comunicazione è un tema comune ad altri ad altri interventi ne ha parlato di canoni ha parlato Polidoro ne ha parlato Bortolato
Tale tra le tra i suggerimenti io vi ricordo soltanto
Che da sensibile attenzione dell'opinione pubblica potrebbe avvenire per esempio attraverso è già stato detto l'uso degli spot pubblicitario dall'avvocato Bondi Polidoro
Io indico anche
Il riferimento normativo si tratta dell'articolo uno del comma dell'articolo uno comma d dell'articolo due dell'articolo tre dalla legge centocinquanta del due mila
E d'altra parte si potrebbe pensare anche al potenziamento del livello di comunicazione previsto dalla dalla decreto legislativo trentatré del due mila e tredici
Assegni oppure vedevo c'è dovrebbe esserci
Dovrebbe arrivare ma credo che non sia ancora arrivato perché non lo vedo il ministro della economia nella finanza
Perché dell'ICE anche lì ci sarebbe uno strumento secondo me
Si potrebbe inserire
Una previsione esplicita di formazione e diffusione di questo tema nel contratto di servizio radiotelevisivo
Che ormai è scaduto da non so quanto tempo che dovrebbe prima o poi
Essere essere rinnovato
E così via è un tema importante è un tema essenziale che riguarda non soltanto gli strumenti di comunicazione ma riguarda anche i contenuti
E sui contenuti io credo che sarebbe occhio proprio necessario fare riferimento a me sembra di dover viene finalmente al contenuto effettivo della Costituzione
E che molto spesso dice cioè che nella sostanza dice le delle cose
Abbastanza diverse da quelle che noi generalmente ci sentiamo ripetere
Il punto di partenza
Ieri è stato sottolineato quello del riconoscimento della dignità universale e poi quello che avviene che tutto il sistema e quindi anche la parte che riguarda la devianza
L'articolo ventisette scritto così
Perché c'è l'articolo tre
E l'articolo tredici che pittura ieri è stato citato oggi mai al penultimo comma dieta per quel che vieta perché Lecce il riconoscimento della verità
Riconoscimento della dignità della persona comunque e quindi anche se ha commesso reati e quindi qui in un sacco di problematiche e anche di soluzioni relative per esempio
All'ergastolo ma secondo me anche al quarantuno bis secondo me anche al quarantuno bis che lo ripeto è già stato detto prima
Dese
Perlomeno ritornare ai suoi limiti iniziali io non capisco perché sia vietato
Termine delle fotografie oltre una certa misura perché sia vietato cucinare e se non cibi se non riscaldare cibi precotti sia gettato dipingere e così via
Che cosa c'entrino con la facilità di comunicazione boh non riesco a capire
Da quel che riguarda specificamente gli agli altre proposte vado di corsa
Mi scuserete mio richiamo anch'io come ha fatto mai visto alla
Testo che abbiamo elaborato vado di corsa perché perché il tempo è quello che
Allora io credo che
Una cosa
Spero utile che abbiamo fatto è stata quella di
E la buona un articolato
Che riguarda
Con estrema estremo dettaglio la revisione dell'ordinamento penitenziario del
Regolamento penitenziario del Codice penale del Codice di procedura penale della trecentonove del novanta e via dicendo la legge di depenalizzazione per cercare di adeguare per adeguare
Lei misure di comunità a una serie di principi che sono dei principi guida
Tra questi principi
In primo luogo l'individualizzazione trattamento
Il trattamento non può che essere individualizzato e quindi
L'articolo quattro bis le norme dello stesso tipo contenute nell'ordinamento penitenziario
Devono necessariamente necessariamente essere abrogate
Secondo me senza che esista una contrasto con il disegno di legge delega ove sì dia alla magistrato di sorveglianza la possibilità
Di o penale
Attraverso dei sistemi diversi a seconda che una persona sia
Coinvolta nei reati previsti almeno da una parte perché
Non per tutti
Da una parte dell'articolo quattro bis oppure no
Un punto di partenza
La a
Commozione della trattamento in qualsiasi caso e quindi per esempio anche per il caso della detenzione domiciliare oggi che i detenuti domiciliari sono sostanzialmente lasciati a
Ma insomma non sono assistiti per nulla e perché
Perché se si ha stare al domicilio non devi seguire un trattamento giorno degli esse non devi essere aiutato a
Tra virgolette agli educati ed abbiamo dato delle indicazioni per quel che riguarda le risorse
Il reperimento di risorse delle indicazioni precise che riguardano la Cassa delle ammende il fondi europei c'è il fondo unico giustizia
Abbiamo suggerito di coinvolgere le comunità nell'esecuzione esterna con
La previsione di una garanzia attraverso l'istituzione di una percorso che serva ad accreditare le comunità con la supervisione dell'UEPE che sarebbe comunque il responsabile del percorso
E che quindi dovrebbe essere ovviamente potenziato e secondo me dovrebbe essere
Atteso visibile
Che il di uffici di esecuzione penale esterna esistano dei cittadini annunciato che non lo sappiamo e se non lo sanno pensano che le misure alternative siano delle cose che
Riguardano
Soltanto formali e non sostanziali
Abbiamo ragionato sulla sorveglianza elettronica e sul fatto che
Questa non deve incidere sull'apporto di fiducia che dovrebbe instaurarsi nel momento in cui si decide di applicare una misura una misura di comunità
Ci siamo preoccupati di sottolineare l'importanza del ruolo degli assistenti sociali e degli educatori
Abbiamo pensato che sarebbe opportuno e quindi proponiamo
Di cercare di anticipare l'applicazione della misure anche in fase di cognizione
Abbiamo pensato di ampliare il è indice di applicazione dei lavori di pubblica utilità
Perché funzionano
Entro un limite predeterminato di pena cioè il crediamo che potrebbero essere utili
Tutto questo dipende però la fattibilità di tutto questo ritorno all'inizio
Dipende dalla cultura dipende dal modo di pensare io credo che sarebbe veramente necessario in primo luogo impegnarsi molto moltissimo su questo tema grazie
Allora scusate
Il microfono grazie
Vi chiedo scusa ma dobbiamo fare una piccola variazione nel programma
Perché abbiamo l'opportunità e altrimenti la perdiamo quindi questo come dicono i bravi presentatori e anche il bello della di retta
E quindi interrompiamo un attimo per qualche minuto questo momento squisitamente istituzionale perché altrimenti ci perdiamo la possibilità di sentire il contributo di una
Delle nostre più grandi attrici di una del interprete veramente straordinaria
Del mondo del carcere perché recentemente è stata molto apprezzata in due film di grande successo
Nel nei quali si è calata in due ruoli diametralmente opposti
E il risultato è stato veramente strepitoso a mio modo di vedere che conosco che ho amato questi due film siccome poi deve scappare perché ha un altro impegno del resto il suo intervento era previsto ben prima ma abbiamo allungato
Molto i tempi per via degli interventi che si sono succeduti quindi sicuramente i nostri ospiti non ce ne vorranno serie creiamo questo questo angolo con affido al vostro applauso
Valeria Golino
Benvenuta Valeria
Prego si accomodi
Se abbiamo anche
Un gelato per valere con in opera un gelato come si dice in gergo questo microfono
Volante allora la presentazione e l'ho già fatta per grandi linee Valeria Golino interpretato recentemente diretta da Giuseppe Piccioni Giulia non esce la sera che per quanti non
Lo avessero visto non lo conoscessero ha interpretato
Una detenuta all'articolo ventuno oggi ne abbiamo parlato anche con
Filomena che era intervenuta prima e cioè una detenuta che
Durante il giorno usciva dal carcere andava a lavorare e la sera doveva rientrare di qui anche il titolo molto azzeccato Giuliano ne esce la sera con una straordinaria Valeria Golino che interpreta questa detenuta lasciatemi aggiungere anche con uno strepitoso Valerio Mastrandrea
Poi qualche tempo dopo Valeria Golino si è calata in maniera veramente strepitosa in un altro grande film ed è passata dall'altra parte della barricata se mi passate questo questo termine interpretando la storia vera drammaticamente vera di Armida Miserere che è stata
Una direttrice di nostre carceri
E che è morta suicida
Nel carcere di Sulmona
Nel film intitolato come il vento diretto da Marco Puccioni cos'hanno in comune queste due storie il comune denominatore è l'epilogo drammatico perché
Come la direttrice
Miserere anche la protagonista di Giulia non esce la sera alla fine decide di farla
Finita e allora per un'attrice così intensa come Valeria Golino mi piacerebbe capire come si è calata dentro questi due personaggi
Solo apparentemente diversi nomi ecco è stato difficile stato complesso come riuscita a interpretare questi ruoli
Buonasera
Grazie di gli appunti del pazienza dell'interruzione so che essi si stavano dicendo cose probabilmente sicuramente molto più importanti di quelle che dirò io ma ma io posso parlare solo
Singolarmente della mia esperienza in maniera quasi ingenua rispetto poi alle vere problematiche che riguardano
Il carcere il sistema penitenziario posso dire che
In tutti e due casi
Ho interpretato due donne molto sì diametralmente diverse per certi che per certi versi però il trend Unione una Lamaro tre di unione i levarsi la vita
E o
Un altro strano modo di unirle potrebbe essere che una delle due
Il diciamo il personaggio di fiction il personaggio inventato cara Giulia in cui sono carcere alata aveva
Come dire creato una tragedia e non per questo non subita perché quando crei
Una tragedia la subisce anche
Aveva aveva aveva fatto un delitto passionale per cui scontava diciotto anni di carcere usufruiva del dell'articolo ventuno
E quindi questa tragedia cioè lei ha ammazzato una persona
E nel caso invece di Armida Miserere andarmi destato ucciso il suo compagno da
Membri della 'ndrangheta diciamo così credo
Così mi dicono
è
C'è la sentenza si situa sentenza Santorsola pregiudicati
In questi allora tra l'altro va vari piccoli aneddoti che possiamo così raccontarvi come intervallo
Delle cose più serie che
Armida Miserere io l'avevo conosciuta per caso dieci anni tutto ormai tredici quattordici anni fa l'anno in cui poi lei si tolse la vita al carcere di Sulmona
E
Aveva aveva organizzato con l'educatore del carcere uno un festival per i detenuti un festival di cinema
E io sono andata a presentare con mio regista Emanuele Crialese un finché avevo fatto che si chiamava respiro
Ed era stato presentato ai detenuti e Armida
Ci aveva accolto
C'è la Corte c'aveva addirittura portato fino alla al piccolo al Piccolo Teatro in cui
Il cui poi se lei si è visto il film mancia presentato ai detenuti mi ero anche fatte delle fotografie con lei
E lei mi aveva detto non mi può smentire quindi è una cosa che io dico sempre che ero la sua attrice preferita
E che lei di solito non a salutava
Molto cortesemente Anco conta una certa distanza io ospiti Mandoli portavamo poi mai giù
La a presentare il film che in questo caso aveva fatto una un'eccezione perché le piacevo come attrice e ci siamo fatti delle foto insieme
Abbracciata insomma ecco abbracciate lei questa signora che la chiamavano in vari in vari carceri
Per esempio a alcolici Ardone a a Palermo una gara la chiamavano la firme nebbie bestia no Marco la femmina bestia
Era il suo soprannome e questa signora io poi dopo tanti anni quando Marco Puccioni mi ha proposto di fare il film quando mi sono accorta di averla conosciuta
Per caso senza sapere mai che avrei interpretato la sua vita dieci anni dopo Orrico ho ritrovato abbiamo ritrovato Meduno educatore del carcere di Sulmona
Ha ritrovato la fotografia Tino i due e io sono abbracciata questa
Donna fragile sia fisicamente che mi guarda
Con uno sguardo talmente vulnerabile e talmente tra l'altro lei qualche mese dopo forse meno di un anno dopo sì si uccise
E lei era diciamo io insomma o interpretato la carceriera e il carcerato per dirlo in maniera volgare quasi
Ma non per questo persone così dire diametralmente diverse come potrebbero sembrare
Diciamo che
Da qualche parte queste vite sono anche
Unite poi Ida
Dal dal convivere in delle istituzioni in un modo insomma di vivere di portare avanti la che non è facile non è facile sicuramente per un detenuto e non è facile nemmeno
Questa è una storia veramente straordinaria pensate quando si dice noi segni del destino quelle regolino che non era mai entrata
Prima di allora in un carcere nel fa nell'unico carcere
Conosceva direttrice che poi dieci anni dopo interpreterà
In un ruolo veramente drammatico però da allora
Sicuramente lei accentuato la sua sensibilità nei confronti di queste tematiche come sa
In questi due giorni conclusivi degli stati generali dell'esecuzione penale si sta cercando di tracciare un percorso che porti arrendere
Più dignitosa la detenzione hanno il recupero soprattutto dei detenuti quindi mi piace sapere lei che percezione ha avuto del senso umanitario
Che si avverte fatalmente per chi dall'esterno entra poi in un carcere
Durante le chiamiamolo così la ricerca che ho fatto durante i due firmo fa tutti i circhi molto poste nel caso di Giugliano nessuno s'la sera ho conosciuto delle detenute
Ed ero venuta qui a Rebibbia nella nel reparto
Penitenziario femminile ed era l'un l'unica volta che sono riuscito a parlare con delle detenute e avevo avuto l'impressione
Che
Avevo avuto l'allegria impressione
Che quando sono entrata appunto in quel in quel reparto del carcere in cui c'erano delle mamme detenute in cui c'erano dei di di bambini c'era un nido c'era una specie di vita
Che andava avanti quasi di quartiere no in qui c'è sin qui si sentiva l'affetto delle idee delle delle poliziotto e
Per le detenuti insomma quando sono nella mia piccola esperienza quando conosciuto in questo posto quelli detenuto pensato vecchi c'è un modo
Di a pagare una pena e allo stesso tempo di non essere
In un primo in una maniera disumana in una maniera
Quello è un piccolo esempio per esempio appunto il fatto di poter restare con i propri figli fino
Fino a pochi credo fino a tre anni
Mentre invece quando ho fatto Re Mida Miserere ho conosciuto soprattutto
Poliziotti penitenziari si dice così
Inviato ha sempre paura di sbagliare
Con cui io
Con qualcuno di loro ancora o ancora corrispondenza così come
Con qualche detenuto durante il fine di
Marco Puccioni
Sulla rilevazione avverso il più giovane umori disponendo la veridicità dei piccioni supercarcere nata durante insieme sono stata tra le tra i vari carceri anche a Pianosa
Crea un carcere in cui lei aveva lavorato e trattengo insomma del Monticolo corrispondenze di avori di novità come uno dei detenuti
Cristiana che è ancora lì Corelli
Che sta scontando una pena senta Valeria ci avviamo alla conclusione perché sappiamo che la ha un impegno improrogabile
Organizzato da tempo da questa
Due giorni emerso anche
La necessità che si e i duchi culturalmente anche
L'opinione pubblica verso queste tematiche perché l'implicazione sembra un mondo slegato non voglio usare frasi di circostanza ma la realtà
E quindi se ne parla molto poco in televisione il cinema le che una donna di cinema vissuta esperta
Può dare sicuramente un grande contributo ma diciamolo fuori le righe
Si dice che sono film che non fanno cassetta per usare un'espressione un po'abusata e lei non è vero se
Molto difficile e quindi fare l'OCM affrontando queste tematiche tutte le tematiche che non sono tutte le tematiche difficili politica
Per politica intendo liberi il le ferie le cose che ci riguardano a riguardano tutti noi che però
Non fanno parte di un cinema appunto del mercato che quindi semplicemente di intrattenimento sono film difficile sia da portare proprio da da fare
Succedere da Fini anzi aree da produrre da fare da farli riuscire a farle già una un'impresa
E poi portare il pubblico a vederli su cui ancora ed è difficile
è difficile come tutti appunto le cose che non
Anche perché tutti noi crediamo di sapere di sentire della televisione le cose che sono importanti sapere non è non è così
Non è così perché non sono sempre sui fatti
O le leggi che sono sicuramente importantissima le coscienze sì si spostano anche quando parli delle cose in maniera singolare
Degli individui che non possono riguardare tutti noi possiamo fare leggi per tutti in modo che
Che sia che ci sia come dire una un un comune denominatore per tutti però poi sono solo
Le le le le le le storie personali delle persone che fanno cambiare opinione sulle cose
Noi pensiamo sempre di sapere tante cose che invece sono solo numeri fatti il cinema in questo senso è molto importante anche per farci vedere
Persone che
Saremo pronti a detestare
No perché per per per abitudine
A disprezzare a detestare a giudicare il cinema può creare l'empatia
Io per esempio come attrice devo sempre e comunque trovare l'empatia con il mio personaggio anche se ha fatto le cose più aberranti
E quindi credo che questo sia molto importante che se il cinema riesce continua ad avere
Questa
Questo ruolo sarà molto importante per noi che facciamo questo lavoro e per le persone che vanno a vedere
Concludo con un'ultima domanda
Che più che altro una curiosità dopo queste due esperienze così intense così vibranti metterebbe in cantiere
Un terzo film chissà magari anche
Dietro la macchina da presa no che affronti questo genere
Di tematiche
Beh è chiaro che se trovasse la storia giusta la storia
Appunto singolare
Individuale bella l'incerto lo farei forse questa volta ci bellicista
Che dette origine ecco sarebbe una sì certo come no e chissà che non salti fuori la storia per legge senza avere
Mulino che ringrazio lei le ha riservate ad tutti voi
Grazie Valeria
Vi affido
La la parola al collega Vincenzo Spagnolo chiediamo ancora scusa i suoi gentili ospiti per questo intervento grazie ancora
Allora tra ancora grazie Valeria Golino
Allora la qualche anno fa io provo da due persone che sono qui presenti che sono il professor Adolfo Ceretti e il dottor Colombo appunto Ovidiu avuto i primi rudimenti mi sono imbattuto nel concetto di giustizia riparativa in un incontro o a a Brescia
E ha gettato in media i semi che poi non ho avuto modo di sviluppare oggi le parole della dottoressa rossa me l'hanno reso vivido quasi quasi tangibile interessante molto per me e di questo se ne occupa ATO si è occupato il tavolo tredici
Con alla professoressa Grazia Mannozzi che docente all'Università degli Studi dell'Insubria che ha cercato di esplorare quali percorsi possono consentire appunto alla vittima di recuperare la dico come come l'hanno scritta negli acts
Una posizione di centralità nel procedimento penale ma anche R o di accettare le responsabilità delle proprie azioni ecco
Quali sono questi percorsi e quei la ferita nel tessuto sociale no questa di cui si parla la si sale possibile
Grazie
Grazie sì volentieri rispondo alla alla sua domanda ma prima sento doveroso
Esprimere un ringraziamento alla l'onorevole Orlando per aver
Avviato questa operazione culturale
Che ha consentito di creare una piattaforma di conoscenza
Realizzata con grande impegno onestà intellettuale credo da tutti i componenti tavoli degli stati generali
E volevo esprimere altresì un ringraziamento sentito ai componenti del Comitato centrale professor Giostra e in particolare al professor Adolfo Ceretti
Che è uno proprio dei padri fondatori della giustizia riparativa e della mediazione penale
In Italia la quadri credo tutti tutti noi insomma abbiamo
Abbiamo questo debito di riconoscenza verso
Ecco gli stati generali credo siano stati un'occasione straordinaria un'opportunità straordinaria di dialogo di confronto di interazione
Tra soggetti che hanno portato
Competenze saperi multidisciplinari ma tutti funzionali
A cogliere il senso dei problemi dell'esecuzione della pena e a proporre modelli di soluzioni ragionata e coerente
Con il quadro dei valori costituzionali e con le indicazioni sovranazionali
E vengo
Alla
Alla domanda che mi pone molto volentieri
Unitamente ai componenti il tavolo tredici che che ho avuto il privilegio di di coordinare
Ritengo fondamentale che la giustizia riparativa
Avviata sommessamente nell'ambito del processo penale a carico di imputati minorenni è prevista normativamente dapprima per i reati di competenza del giudice di pace e poi
Per i reati commessi dagli adulti attraverso il canale della sospensione del processo come sta la prova sia ora diventata una linea di intervento autonoma
Anche il sospetto all'esecuzione della pena
Questo mi sembra veramente fondamentali un riconoscimento fondamentale perché dietro ogni condannato c'è una vittima sofferente
Dietro ogni reato c'è una comunità lacerata oppure deturpata o impoverita da crimini per esempio contro l'ambiente contro l'economia pubblica
O contro la pubblica amministrazione i quali chiedono risposte credibili altari dei reati comuni
Il crimine non è uno sbaglio come si usa dire
Lo sbaglio l'errore sempre involontario il crimine quando è doloso e molto di più che uno sbaglio l'omicidio doloso non è uno sbaglio le estorsioni non è uno sbaglio la corruzione non è uno sbaglio
Quando il crimine volontario irrompe nella vita delle persone e della comunità quello che si percepisce che la semplice punizione del colpevole non appare sufficiente
E forse non riesce a creare quella prevenzione duratura che riesce realmente a rassicurare la collettività
C'è bisogno di qualcosa di più o di meglio della pena c'è bisogno della forza costruttiva diritti e condotte riparatoria
Che non si esaurisca hanno però nella corresponsione di una somma di denaro che chiude la partita con con
La vittima con l'offeso con un atto che forse compensa ma non ripagherà
Servono forme di riparazione
Che elabori non la sofferenza ricostituisca non la fiducia primi saldi non la validità di un patto democratico di cittadinanza
Per questo ci sono i programmi di giustizia riparativa ci sono sono sperimentati sono già attuati e funzionano sono efficaci
Lo dimostrano i loghi livelli di soddisfazione delle vittime vista rispetto alla partecipazione a percorsi di ristorati Justice in genere si dichiarano soddisfatti e l'ottanta per cento delle vittime mentre il livello di soddisfazione correlato all'esperienza processuale è notevolmente più basse si attesta intorno al trentacinque quaranta per cento
Ma lo dimostrano anche i dati sul contenimento della recidiva ci sono rapporti condotti in ambito uno nordamericana canadese dove da più tempo si sperimenta la giustizia riparativa con i reati gravi
Che dicono come
Rispetto ai reati a base di violenta i condannati che affrontano il seguono un percorso di giustizia riparativa abbiano un tasso di recidiva che si abbatte dell'ottanta per cento
Rispetto alle normali modalità rieducativo trattamentali
Applicate nei penitenziari
La giustizia riparativa senza sembra essere meno efficaci a contenere la recidiva rispetto ai reati contro il patrimonio
Ancor meno lo è per i reati senza vittima quelli tecnicamente senza vittima di guida in stato di ebbrezza o il turbamento della quiete pubblica quella resterà giustizia riparativa non è efficace ed anzi si verifica un aumento di recidiva
Questo vuol dire che il punto di svolta è l'incontro è il percorso di mediazione che viene impiegato dove il conflitto eh di maggiore importanza
Questo vuol dire che occorre coraggio e investire sulla giustizia riparativa proprio nei casi più difficili
E in parallelo con la risposta penale quando la violazione delle regole è stata più lacerante e quanto maggiore è stata la sofferenza delle vittime
Per la verità si possono pensare per costi di lusso di giustizia riparativa anche per i reati economici che possono distruggere l'esistenza delle persone annientando il loro patrimonio
Si possono costruire che percorsi di ristrettezza riparativa
In cui una componente forte all'emersione della verità che molto spesso viene coperta dal ricorso ai riti differenziati o dalla prescrizione
Anche qui si possono pensare per costi di giustizia riparativa attenti alle vittime ma anche al tipo di autore alla sua
Peculiare reattività rispetto al carcere
Ben venga dunque ricorrere alla giustizia riparativa anche nell'esecuzione della pena e non solo come tecnica di da Iverson
Perché anche in questo percorso può essere utile indispensabile può essere nell'interesse delle vittime che le parti possano parlarsi se lo desiderano e trovare insieme
Quella che gli anglosassoni chiamano la cloche ore il chiudere i conti con il passato lavorando sulla verità
Senza che trionfi l'oblio
Senza che le parti siano persa entre schiacciate dal peso di un ruolo quello di autore e quello di vittima
Che inchioda il primo
Alla stigmatizzazione e all'esclusione sociale e la seconda alla sofferenza
Con i componenti del Tavolo tredici riteniamo che la giustizia riparativa debba essere considerata il valorizzata correttamente come paradigma autonomo di giustizia
Che mal tollera contaminazioni concettuali metodologiche con logiche sanzionatorie basate sulla ritorsione e sul raddoppio del male
Questo perché il termine riparazioni almeno nel nostro ordinamento ha una valenza semantica ambigua
Da sempre il nostro ordinamento conosce risarcimento del danno anche di quello morale da sempre conosce forme di riparazione pecuniaria
Ma questi modelli non sono autenticamente forme di giustizia riparativa possono essere l'esito parziale di un percorso ma non esauriscono il valore dell'arresto rapido Justice
La giustizia riparativa fa molto di più della riparazione pecuniaria
Perché offre quegli spazi di ascolto di dialogo e di riconoscimento di cui ha parlato in modo delicato e magistrale l'onorevole Sabina Rossa che ringrazio pubblicamente
Quali gli strumenti la mediazioni prima di tutto ma anche quelli avviati in progetti sperimentali nelle carceri conferenza gruppo per esempio sono strumenti che aiutano concretamente
Le vittime a confrontarsi con l'esperienza di vittimizzazione avendo per esempio risposte ha domande
Che non hanno spazio nel processo
Forse veramente le vittime hanno bisogno di essere ascoltate e non solo interrogate
La giustizia riparativa può anche aiutare l'autore di un reato a confrontarsi con il male a rintracciare nella cifra sintetica del volto dell'altro il male che ha cagionato attraverso il reato
Quindi la giustizia riparativa non ha niente a che fare con le sanzioni men che mai con il perdono che pure è stato evocato ma che fare con altre dinamiche
Belleri angolino ha evocato l'empatia e questo non è poco
Promuovere empatia per riconoscere l'altro principalmente come persona
Solo la giustizia riparativa riesce ad introdurre elementi autenticamente riparatori istanze di tutela concreta delle vittime
Che appunto chiedono ascolto chiedono quello spazio protetto d'ascolto che forse la definizione migliore che si possa dare di mediazione al di là di ogni tecnicismo
Il tavolo tredici ha consegnato una proposta normativa semplice e concreta per una immediata fruibilità dei programmi di giustizia riparativa nella fase esecutiva della pena
Intervenendo appunto con modifiche minime ma efficaci nella normativa esistente e questo con la consapevolezza che a volte sono le micro politiche di intervento che avviano cambiamenti importanti
Ecco ritengo che gli Stati Generali e mi avvio a
A concludere
Si hanno l'occasione Istica istituzionale adeguata perché le istanze della giustizia riparativa vengano veicolate in modo corretto
Affinché non si parli di sanzioni riparativa io di giustizia penale riparativa
Ma di giustizia riparativa tout court era rivendicando né l'autonomia concettuale e metodologica
Un modello di giustizia che lavora in modo costruttivo sui conflitti ma in sinergia con il sistema penale
Il tavolo tredici si è spesso proponendo che i programmi di giustizia riparativa come richiede la direttiva del due mila dodici a tutela delle vittime
Siano disponibili in ogni stato e grado del procedimento e si devono essere volontarie consensuali
Requisito indispensabile perché mediazioni giustizia riparativa non possono essere imposte al pari della sanzione pecuniaria
Prevedere la partecipazione attiva delle parti lo chiedono i principi delle Nazioni Unite essere intrapresi nell'interesse primario delle vittime lo chiede ancora espressamente la direttiva del due mila dodici
Esce le essere orientate al riconoscimento di responsabilità da parte del reo e finalizzati ad una riparazione che possa avere anche una valenza simbolica
Precondizione indispensabile perché la giustizia riparativa possa essere attuate praticata cominci impone la direttiva del due mila dodici
è l'istituzione di centri di mediazione sul territorio nazionale la creazione di un albo di mediatori penali
E soprattutto la formazione adeguata dei mediatori
Gestita valorizzando le eccellenze già presenti in molti centri di mediazione che lavorano in Italia ma anche in coordinamento con le università per garantire standard qualitativi adeguati
La mediazione penale è faccenda delicatissima non può essere parificata alla mediazione civile non implica logiche transattive ma che fare con le persone e chiudo con il loro abisso di sofferenza
Questo in estrema sintesi è ciò che il tavolo tredici consegna alla politica e alla collettività
Dopo aver effettuato condizioni non solo con gli e Sperti ma anche con autori e con vittime di reato alcuni dei quali hanno partecipato a programmi di giustizia riparativa
Ciò che il tavolo tredici restituisce dopo mesi di lavoro
è il valore di un approccio al fare giustizia costruttivo inclusivo rispettoso della dignità della vittima e del reo
Perché siano guardati dal sistema penale come persone ma senza perdita di sicurezza collettiva
Sicurezza è un termine che ricorrente periodicamente nel linguaggio mediatico nel linguaggio della politica nel linguaggio dei giuristi
Ecco la giustizia riparativa rispetto a questo profilo non sembra comportare quella perdita di sicurezza che può fare una come dire guardare con con sospetto
Noi crediamo che la giustizia riparativa sia la strada per riconciliare le vittime con una giustizia che molto spesso non ha dato risposte adeguate
Per far rinascere nella collettività la fiducia nelle istituzioni
E per fare in modo anche credo che le giovani generazioni tornino a credere nel valore degli studi giuridici
Da anni si registra un calo generalizzato delle iscrizioni ai corsi di laurea in giurisprudenza in tutta Italia
Questo forse è la spia di una disaffezione per i temi della giustizia o di una diminuita fiducia nel ceto dei giuristi inflazionato soprattutto nelle quote dell'avvocatura
Eppure non dobbiamo dimenticare che Gandhi era un avvocato che Mandela è stato un avvocato
Proporre un fare giustizia come quello della giustizia riparativa più attento alle parti alla loro dignità al loro essere persone prima ancora di incarnare i ruoli predefiniti dal diritto
Può far rinascere nei giovani un interesse umanistico agli studi giuridici dove il diritto primariamente strumento di tutela dei diritti umani
E riconoscendo e valorizzando
La figura professionale del mediatore penale
Puntando anche attraverso gli studi giuridici ad un alto livello di formazione che possa garantire la piena e buona riuscita dei programmi dire storia che Justice grazie per l'attenzione
Se c'è un'espressione che a sì sì molto ripetuto in questi giorni che si ripete ogni volta che si parla poi di carcere di uscita dal carcere il reinserimento sociale di chi ha scontato una pena
Es la si ripete talmente tanto rispetto alla realtà poiché suora rischia di suonare retorica vuota ogni volta che la che la si dice
In realtà con una catena virtuosa di interventi e di sinergie col territorio questo potrebbe essere appunto una cosa un percorso possibile sicuramente utile
Ecco di questo si occupa del tavolo diciassette
Coordinato dalla professor Claudio Sardo Zotti che insegno all'Università degli Studi di Torino con quali esiti professore
Certo
Visto che siamo appena usciti da una situazione di trattamenti inumane degradanti cercherò di essere quanto più possibile rapido e sintetico
E devo dire che
Noi abbiamo ragionato come ho visto fare anche altri tavoli sul fatto che realtà dopo quarant'anni dalla riforma dell'ordinamento penitenziario
Le questioni non sono in primo luogo normative ma siano in buona sostanza o questioni culturali o questioni organizzative
E quindi abbiamo è strutturato il nostro lavoro più che su delle proposte di carattere normativo e l'abbiamo fatto alcune ma non secondo me di che grandissima importanza
Abbiamo strutturato il nostro lavoro secondo la produzione di una serie di studi di fattibilità su ai singoli progetti ora
Non mi addentrerò in questi studi di fattibilità diciamo per evitare che poi è diventata aggressivi nei confronti ma invece
Cercherò di affrontare alcune questioni culturali che sono invece molto molto importanti
Allora in primo luogo una pulizia del linguaggio e una polizia concettuale che secondo me molto utile poi anche nel raccontare e nel comunicare il la pena
Sono e molto dal mio punto di vista opportuno che questa iniziativa sia stata
Chiamata Stati generali sull'esecuzione penale e non e che quindi non abbia fatto riferimento al termine carcere perché
Il primo passaggio concettuale e culturale che dobbiamo fare e che il nostro armamentario della sanzione penale deve essere molto più ampio e deve andare al di là della pena detentiva
Quindi il carcere non deve essere più è stato detto da più parti le la la il modo principale in cui affrontare con cui affrontare i problemi penali
O
Tutte le Commissioni gli di riforma del Codice penale ci hanno detto tra l'altro che hanno fatto la proposta che poi non è mai stata o come noto attuata di ampliare già in sentenza la possibilità delle delle modalità penali
Allora
E reinserimento sociale allora che il rischio che il carcere non sia uno strumento facile o Ugo funzionale alla resa reinserimento sociale e alla lotta alla recidiva non è una scoperta di
Di oggi
Ieri il Ministro Landolfi Itala i graffiti carcerari che ha un graffito carcerare anche a chi ha trovato bene allora Cesaro ombroso che non credo sia passibile di essere un buonista rispetto alla delinquenza nel mille ottocentottanta mille ottocentottanta analizzando i graffiti carcerari scientificamente
Hanno concludeva la sua analisi dicendo la cultura che emerge da questi graffiti esattamente l'opposto di quello che noi vorremmo tenere con la pena detentiva
E visto che il Governo a tante altre spese da fare non è che potrebbe utilizzare i soldi in altro modo questo lo diceva Cesare Lombroso nel mille ottocentottanta qualche decennio più tardi visto che ieri è stato citato dal Presidente emerito
Napolitano è stato citato Sandro Pertini io vi voglio citare invece Altiero Spinelli un altro buon conoscitore delle carceri italiane e altre padre della Patria nonché dell'Europa
Che dice delle cose straordinariamente attuale secondo me ancora sulla pena detentiva lui sulla rivista il Ponte nel quarantanove
Scrive questo l'uomo e nella sua media un animale talmente abitudinario da essere capace di soffrire solo se la pena di breve durata
Soffre perché tutto teso verso la libertà che gli manca nei suoi primi anni di prigionia egli fa regolarmente un sogno assai caratteristico sogna di essere in libertà ma con l'incubo di dover presto tornare in carcere perché la licenza scade
Dopo pochi anni questo sogno scompare col passare del tempo infatti i rapporti con il mondo esteriori diventano qualcosa di evanescente
Il carcere diventa una piccola società cenno BT cani in cui si vive cioè si soffre e si godersi piange si ride come in tutte le società e una vita meschina monotona ripugnante a vederla dal di fuori
Poche istituzioni come quella carceraria sono in una misura corruttrice dell'animo umano come questa il prigioniero es e spinto a tutte le bassezze a tutte le ipocrisie a tutte le viltà per riuscire a convincere i suoi superiori che egli ha buona condotta
E superiore fornito con me di potere dispotico tende inevitabilmente a considerare come buona condotta al comportamento umile e servile
Dietro questa umiltà può fiorire una orrida vegetazione di risentimenti di cattiverie di perversione enti ma il guardiano non se ne accorge non può accorgersene
E noto che i migliori carcerati sono i delinquenti abituali quali appena in carcere diventano modelli di disciplina e di laboriosità
Poiché sanno che è questo il modo di accattivarsi superiori appena usciti dalla prigione tornano a rubare a truffare a rapinare allora questo lo scriverà Spinelli qualche decennio fa
Ed è noto a tutti che
Il carcere ha difficoltà ad essere uno strumento di reinserimento di lotta alla recidiva e noto
E talmente noto che
Tutti i penitenziari stiano fatto queste riflessioni e da questo punto di vista gli ultimi decenni hanno peraltro
Fatto risale dei passi indietro e qui voglio citare un altro importante personaggio pubblico che negli ultimi anni ha detto cose molto interessanti sulle crimine e sulla pena
Scrive provvederò chi è
Negli ultimi decenni si è diffusa la convinzione che attraverso la pena pubblica e quindi anche carceraria si possano risolvere i più disparati problemi sociali come se le più sei per le più diverse malattie ci venisse raccomandata la medesima medicina
Non si tratta di fiducia in qualche funzione sociale tradizionalmente attribuita la pena pubblica quanto piuttosto della credenza che mediante tale pena
Si possono ottenere quei benefici che richiederebbero l'imminente l'implementazione di un altro tipo di politica sociale economica
E di inclusione sociale
Quello che è scritto qua che ha
Ha pronunciato queste parole non è un criminologo mai Papa Francesco in un discorso giuristi cattolici
Allora
Il discorso pubblico rispetto la pena la criminalità ha fatto enormi passi indietro e li ha fatti anche rispetto a un tema che è stato affrontato proprio nella due giorni e anche in questo contesto
Quando parliamo
Della dei rapporti che devono intercorrere tra la pena pubblica e la vittima del reato
Qui è stata enunciato ENI si è parlato di questo
Straordinario esempio
Di giustizia riparativa che è stata nel caso di Sabina Rossa che sottoscrivo parola per parola
Ma il dibattito pubblico oggi e soprattutto quello mediatico non si svolge in questi termini l'abbiamo ancora avuto testimonianza nelle ultime settimane perché in quel dibattito
Viene fuori ancora una volta l'idea che sia limita limitando i diritti del condannato che si tutelano quelli delle vittime
Che facendo soffrire di più condannato che si risponda al bisogno di ascolto e di elaborazione del lutto della vittima
Si fa credere così come ne raccontava dei l'asinella Capel cappellano laico che assiste i condannati a morte nello Stato della Florida e negli Stati Uniti si fa credere alla vittima che assistere all'esecuzione
Capitale risolva i il proprio dolore e la propria elaborazione del lutto creando invece dei guasti enormi perché molte di queste persone escono sconvolte d'aver assistito per la prima volta nella vita ad un omicidio
E allora quindi non possiamo tornare indietro ma rispetto a conquiste che ritenete ritenevamo inattaccabili dello stato di diritto cioè
Lo stato di diritto significa che la pena della pena si occupa lo Stato appunto in quanto garante e baluardo della vendetta
E quindi e come ci ha insegnato Luigi ferraioli uno strumento per minimizzare la reazione sociale e quindi deve spettare allo Stato e non può non spettare che allo stato e in questo caso alla magistratura di sorveglianza decidere sulle misure alternative
Questo peraltro nel dibattito pubblico non è chiaro spesse volte si confonde
Un altro elemento importante da e vengo qui più alle proposte operative diciamo che abbiamo fatto nel nostro tavolo e quello del così detto coinvolgimento del territorio brutta parola brutta espressione preferisco parlare della società meglio ancora che dalla comunità
Due sono gli attori sociali che secondo me
Hanno necessita di essere coinvolti e e che lo sono solo misura non sufficientemente ampia innanzitutto gli enti locali
Sono contento che sia stato indizi erano stati invitati anche appunto i rappresentanti dell'ANCI e ed altri degli enti locali perché e chiarissimo che deve essere
Un dovere politico istituzionale degli enti locali farsi carico del reinserimento sociale delle persone condannate private della libertà e quindi anche poi ovviamente della gestione delle misure diverso da quella
Detentiva
Delle sanzioni diverse da quelle detentiva
Altro soggetto importante
E sono i soggetti economici gli imprenditori vere e proprie mi dispiace non so se è stato assistito fatto se sia stata con invitata anche qualche la presentate da Confindustria non so se questo sia stato fatto no in ogni caso e io
Desidera è un auspicio proprio emerso molto dal nostro tavolo il coinvolgimento di imprenditori veri diciamo imprenditori a tutti gli effetti che lavorano all'esterno del carcere imprenditori veri
Ammesso e non concesso che ce ne siano nostro Paese Marcom sono convinto che ce ne siano
Che siano in grado che abbiano anche diciamo
Nel nel loro nella loro progettazione che non puoi canonica tengano conto del dovere di Ray del dovere civico di dover contribuire allora inserimento dei cittadini detenuti in carcere o appunto a quelli che hanno
Pene diverso
Occorre anche da questo punto di vista uscire un elemento critico che abbiamo realizzato
I un un mercato diciamo così detto del lavoro carcerario cosiddetto protetto cioè che si diciamo alimenta soprattutto di sussidi pubblici che possono essere
Utili in una fase di start-up ma non possono certo essere decisivi
E quindi occorre che anche le persone condannate escono dopo il circuito di questo mercato protetto alla ricerca di borse lavoro che hanno a volte anche dei
Degli importi francamente indegni di un di lavori e a tutti gli effetti considerati degli effetti
Un altro aspetto importante è quello di azzerare quello che Alessandro Nagara parlava richiamava detenzione sociale ormai troppe persone
Che non dovrebbero transitare terreni distinti penitenziari invece sono ancora dei tra virgolette depositati in questi istituti il Ministro diceva ho trovato una situazione in cui
C'era per ogni cosa condannato alla alla per ogni misura alternativa c'erano quattro condannati alla detenzione bisognerebbe invertire questa proporzione occorrerebbe ci fossero un condannato per a pena detentiva
Nei confronti di quattro in misura alternativa ma questa naturalmente richiede investimenti richiede un cambiamento anche ripeto culturale
Mi faceva piacere anche citare il il film di Valeria Golino che uno dei pochi film che finalmente
Parlano di una misura alternativa come l'articolo ventuno e non esclusivamente di un di un carcere come invece hanno fatto la maggior parte dei presumo qui
Nella nostra tradizione culturale
Vorrei chiudere
Questa mia breve questo mio breve intervento facendo ancora due flash su due
Proposte pratiche che abbiamo proposto nel nostro tavolo che mi sembra importante sottolineare
Il discorso della tutela e della preservazione della della memoria carceraria perché molti grossisti tutti gli archivi carcerari sono veramente in condizioni assolutamente disastrose e i lo storico del ventunesimo secolo avrà molte difficoltà a a ricostruire a narrare
La storia del carcere nel ventesimo secolo e su questo ci sono delle si possono fare delle iniziative importanti in sinergia anche con altri ministeri e infine anche il discorso della comunicazione del carcere cioè
Come si riesce e del carcere faccio un lapsus termini contraddico della sanzione penale non del carcere
Come ad esempio ha lavorato
L'Arma dei carabinieri con le fiction televisive
è riuscita a veicolare un'immagine dell'Arma dei carabinieri anche utilizzando lo strumento televisivo e concordando con
I i registi gli specialisti del settore la costruzione di queste immagini altrettanto si dovrebbe fare con l'esecuzione penale e perché no
Un dei cittadini dovranno cominciare a capire che il mondo dell'esecuzione penale è molto più complesso di quello che e vario diciamo di quello che viene normalmente trasmesso attraverso i nidi attraverso la televisione grazie
Nel ringraziare i relatori anche la platea e nello scorso ha fatto ammenda di non aver saputo interpretare bene il ruolo del sceglierebbero Ocone con imita il ruolo del cerbero del cronometro ma non ci riesco Miami questo è un limite
Affido le conclusioni allora alla sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri grazie
Intanto grazie volevo ringraziare ministro Orlando perché
Ha creduto tantissimo in questi Stati Generali devo dire bisogna davvero rivolgere un pubblico ringraziamento per
I risultati che sono stati si sono tenuti in queste due giornate volevo poi salutare
Le detenute e detenuti che ci ascoltano via streaming
Sono migliaia di detenute detenute che ci ascoltano grazie a questo sistema e la domanda che mi viene da porre
Dopo queste due giornate chiedeva si sono fatte di quello che
Se siamo riusciti a lanciare questo messaggio di grande attenzione e di un Paese che davvero sta investendo in un cambio culturale
E una tutela effettiva dei diritti della dignità umana e l'altro merito di queste due giornate di questa tavola rotonda di oggi secondo me è quella di ma
Prospettazione diversa
E quindi di vedere sistema penitenziario non più come autoreferenziale ma con una realtà che si interroga su come viene percepito all'esterno
E nelle e vengo al tema di questa tavola rotonda cioè come ci percepisce all'esterno e quindi qual è la realtà territoriale come il territorio si inserisce
E e guarda il mondo
Del circuito penitenziario mi ha tra i tanti interventi che ci
Che oggi sono voglio riprendere alcuni concetti di quello che diceva Gherardo Colombo che nel per quanto riguarda questo cambio culturale
Occorre forse investire
Maggiormente sui lavori di pubblica utilità
Se abbiamo tutti abbiamo parlato Stato si è parlato già
Della quello che è stato con la messa alla prova e quindi dei risultati che si stanno ottenendo i che però sono istituti che non funzioneranno se il territorio la società civile
Non ne capirà l'importanza e quindi la programmazione tutto ruolo degli abbiamo detto del privato sociale del volontariato degli enti locali
Che devono interagire quindi questa idea di collegamento tra il carcere all'interno e l'aria esterna e questo poi
Il nodo da sciogliere sul quale
E stiamo lavorando però voglio dire che tra per questo cambio culturale
E su quello che dobbiamo investire non solo sulla messa alla prova ma anche sui lavori di pubblica utilità
è una delle strade è quella proprio del tavolo
Che è stato evidenziato prima è quella secondo me di rafforzare anche la possibilità per il giudice del dibattimento di convertire la pena detentiva e lavori di pubblica utilità
Siete tutti esperti più di me e sapete che oggi è limitata ad alcuni casi
Questa possibilità del giudice del dibattimento di convertire
La pene lavori di pubblica utilità andrebbe allargata per questo cambio culturale che deve partire anche dal giudice dibattimentale
Quello che è stato fatto trova molto in linea
Con la legge sulla che ha rivisto la custodia cautelare in carcere
Dove si è dato un'impostazione di extrema ratio alla custodia cautelare in carcere valorizzando invece le misure interdittive
E tutte le altri misure appunto che allontanavano tra l'altro su un tema come quello dell'anticipazione della pena
Irrogazione di di una sanzione afflittiva che sembrava anticipare quando ancora
Non è non c'era una sentenza passata in giudicato e quindi anche questo è servito per questo cambio di culturale che secondo me ci deve far continuare a raccogliere questa sfida quindi i lavori di pubblica utilità perché sono importanti sono fondamentali perché
E voglio richiamare quello che ha fatto il giorni fa il ministro urlando anche con quel protocollo con il commissario tronca firmato al Ministero della giustizia proprio per far capire alla società civile al cittadino
E consentire a chi ha sbagliato
O il detenuto oggi servire in qualche modo di precisare
La propria
Di di di scontare la propria pena a disposizione della collettività e quindi intervenendo dimostrando concretamente e alla collettività la società civile una sorta di riscatto di utilità
E che è fondamentale anche per quel concetto
Di giustizia riparativa di che è stato sottolineato anche negli interventi che mi hanno preceduto quindi su questi temi
Noi dobbiamo lavorare
Il direttore Tarquini oggi parlava di educazione è stato ripreso anche
Dal dottor Colombo e di lavoro penitenziaria che sono un po'alle due stelle polari la formazione anche
E quindi anche
E gli enti locali le associazioni
Non solo il volontariato perché non possiamo affidare queste risposte solo al volontariato
E quindi è bene che
Le istituzioni del territorio entri dentro di sé di penitenziari
Anche con me corre sulla formazione perché è difficile pensare
Una volta l'uscita del carcere che qualcuno possa trovare lavoro se dentro il carcere non l'abbiamo formato non hanno imparato un lavoro e non ho svolto
Un'attività io Occhiuto ricordando un episodio che mi è capitato proprio qui a Rebibbia all'inizio del mio mandato dove ho ascoltato due detenuti che parlavano
E uno era un ergastolano
E
Si rivolgeva alle istituzioni dicendo che se un ergastolano che speranze otto che prospettive o
Cosa posso pensare come posso investire i nel mio futuro quando so che dovrò scontare tutta la pena dentro il carcere ma già tutta una serie di queste interrogativi e quali
A.N. due anni fa con difficoltà
Riusciva a rispondere però devo dire oggi potrei dare una risposta forse più completa e anche più di speranza perché comunque sono stati fatti tanti passi in avanti l'altro detenuto che prese la parola
Invece era uno che doveva scontare la pena e gli mancavano cinque anni
Ed io Joplin occupato del fine per il fine Piva dice Linus ciò quando uscirò cosa farò loro più stretti fornitori
Non mi interessa perché nella vita ormai
Non mi deve nomi dalla più niente perché ho perso tutto quello che avevo che avevo intorno
E quindi si preoccupava della fine pena perché comunque aveva trovato dentro visto penitenziario
E dentro il circuito penitenziario tutto quello
Che forse non era riuscita a trovare e aveva ricompreso anche i suoi i suoi errori quindi
Figure diverse storie diverse
Che però
Raccontava nel punti interrogativi sui quali noi dobbiamo riflettere
E continuare a lavorare ben quindi ben venga tutto quello
Che punire il territorio la società civile al circuito penitenziario l'altro tema quando si parla di lavoro è proprio quello degli operatori economici
Perché ne abbiamo realtà
Dove ci sono attività lavorative all'interno degli istituti e sono tante non sta a me qui elencarle e realtà dove invece faticano allora il tema è la burocrazia e l'imprenditore locale che non ci crede
Siamo noi che non siamo capaci di comunicarlo ed incentivare l'attività imprenditoriale dentro gli istituti mancano le strutture
E quindi
E dobbiamo lavorare per incentivare
E avvicinare gli operatori economici dentro le nostre strutture e io ringrazio però l'amministrazione penitenziaria per quello che sta facendo anche nelle attività lavorative in proprio perché sono ottanta lavorata attività lavorative che stiamo
Facendo puntando su quella autorganizzazione che comunque vuol dire lo stesso formare
E creare quelle possibilità di lavoro che chi poi ieri una volta espiato la pena se la può portare e può portarsi questa esperienza al di fuori quindi questo collegamento e questo ponte
E lo stiamo costruendo piano piano e secondo me queste giornate di oggi saranno decisive per un percorso che più che normativo
E anche culturale come è stato detto e sul quale ciascuno di noi ha delle responsabilità e quindi noi tutti d'diversi operatori dalla magistratura la politica l'istituzione al volontariato
Alla polizia penitenziaria che anch'io ringrazio per il lavoro che svolge agli educatori e a tutti gli operatori possiamo costruire in posizionare un mattone perché dare quel ponte con la realtà esterna vita civile e far capire all'esterno
Cosa vuol dire il luogo detenzione cosa vuol dire espiare la pena e cosa vuol dire rieducare la grazie a tutti per queste giornate
Bene grazie grazie a Vincenzo Spagnolo che ha coordinato quest'ultima tavola rotonda vi chiedo di pazientare ancora
Qualche minuto prima di giungere alle attese conclusioni del ministro Orlando perché adesso le stiamo dico un attimo il podio pensate dopo l'intervento di Valeria Golino
Metterli coincidenza nel coincidenza il regista mi ha fatto notare una cosa veramente straordinaria sempre in tema di coincidenze già mi sembrava che fosse abbastanza straordinario che la Golino avesse conosciuto
L'Armida Miserere
Ma mi è stato fatto notare che oggi
Il tredicesimo anniversario della sua morte
è una cosa veramente spettacolare nella coincidenza strepitose quindi
è stato veramente un momento anche come forma di omaggio mi permetto di sottolineare adesso prima delle conclusioni del ministro urlando un paio di minuti
Voglio chiamare sul palco Francesco benvenuto che è il responsabile delle relazioni istituzionali di Cisco Cisco e una molti
E nazionale delle nuove tecnologie ed ha un impegno abbastanza importante
Nelle nelle nelle nostre carceri perché si occupa di formazione possiamo dire
Prego venga dottor Berruti detenuto al passo coi tempi è il caso di aggiungere quindici illustri in un breve intervento di che cosa vi occupate
Allora confermo che l'impegno solenne di parlare per tre minuti due tre minuti non di più
Il suo Segretario mia precedute ha parlato di ponte l'altro relatore ha parlato di no collegare il mondo diciamo delle carceri con il mondo esterno
Ha parlato di imprenditori veri io non sono imprenditore vero ritengo di essere un dirigente sincero sono dipendenti di Cisco Cisco è una multinazionale di canna che si occupa di tecnologie quelle che fanno funzionare internet siamo
Settantacinque mila nel mondo cinquecento in Italia da vent'anni
E siamo primi o secondi come quota di mercato per ciò che facciamo ma non sono qui per parlarvi di reti di computer ma solo di reti di persone perché siamo anche una bella azienda per quanto riguarda la responsabilità sociale d'impresa
E in Italia negli ultimi quindici anni abbiamo abilitato duecentosettanta networking academy abilitato perché
Diamo tutti gli strumenti nel mondo e ne abbiamo dieci mila che fanno studiare un milione di persone non non so solo studenti persone imitare duecentosettanta
Abitiamo perché i docenti sono
Persone che lavorano presso no profit esclusivamente no profit per noi è tutta di investimento
Non facciamo bisogna su queste cose non quando io sarò in pensione forse ITT gli studenti che sono diventati certificati Cisco potranno in qualche modo promuove nostra tecnologia
Bene sono qui perché nel due mila
Tre
Una rete di persone di cui
Una protagonista è seduta qui con noi e la dottoressa Castellano che all'epoca era
Dirigente del caso e dire tra cachet bollata esse dirigente generale avuto con noi l'idea folle all'epoca
Di far diventare detenuti specialisti di informatica specialisti dirette
Quella scommessa è stata vinta
Attraverso l'aula didattica del carcere di Bollate son passate oltre duecento persone
Io ne conosco personalmente quattro di queste persone una
è appena
Ha pedinato uomo libero
Dopo una condanna a dieci anni di cui otto in carcere due FIAT
Un anno e mezzo e servizi sociali è diventato specialista di sicurezza diretti con certificazione Cisco valida in tutto il mondo
Ne colleghi ingegneri fanno fatica a prenderla lui avevate alla terza media ed era un operaio installatore di condizionatori adesso lavora per una multinazionale
Che ha tredici stabilimenti produttivi nel mondo e fa il consulente perché solo può permettere ha rinunciato a dello stipendio
Da
Poche settimane uomo libera Potì inizierà a fare i viaggi per installare
Degli apparati anche nelle sedi estere
Con lui sia certificato Cisco un un ergastolano un ex brigatista
Che l'ha avuto anche la grazia da Scalfaro poi
Nel novantotto ha commesso altro reato è rientrato questa persona quarantadue anni di carcere e grazie alla certificazione grazie la sua professionalità
Di giorno lavora e la sera rientra se certificato sempre sicurezza informatica un marocchino
Condannato a sei anni perché traffico di droga che è diventato anche il ragionier in carcere con novantotto su cento di punteggio
E
è anche lui specialiste sicurezza informatica e oggi lavora in una
E cooperativa sociale Onlus fondata dal benefattore lo ritengo tale meriterebbe qualsiasi premio
Che da tredici anni gratuitamente un giorno a settimana si occupa dei detenuti con grandissima umanità
Questa stessa persona ha fatto partire una networking academy nel carcere nel cascinale di Firenze e ora la farà partire nel carcere di Opera
Cont poco o niente nel carcere di Opera un nostro amico notaio che aveva dei pc affine leasing le ha messe a disposizione
Lui è un detenuto sono andati a formattarne quindi anche il notaio avuto il beneficio no di non avere dei costi li hanno ritirati è
Si sta progettando per realizzare questa network accademica
Ad opera si chiama Lorenzo lento se cercate con Google è una persona
Molto famosa eque banche giornali stranieri se ne sono occupate lui che ha fatto lo start-up ad un atto che Carabon latte
Siamo stati i primi nel mondo ne abbiamo altre due che sono partite e Castrovillari e Cagliari
In
Inghilterra ce ne sono una ventina io sono sicuro che con l'aiuto del ministro
E con l'aiuto vostro di voi direttori dirigenti possiamo sicuramente Battellino essere i numeri uno anche in che eravamo i primi al mondo a farle nascere tornato a casa fosse messa e quelli che ne hanno di più
E su questo non li possiamo dare un aiuto non solo la buona volontà ma anche il fatto che la mia azienda il diciannove gennaio il mio presidente mondiale
Con il mio ministro delegato annunciato con il Presidente Renzi un piano di investimenti in Italia per tre anni di cento milioni di dollari
I
Pilastri di questo piano sono e l'innovazione facciamo innovazione quindi investiamo in start-up attraverso Invitalia venti a sedici anni e la formazione
Nella formazione abbiamo firmato un protocollo d'intesa col ministero ed e del dell'istruzione siamo già in duecento istituti tecnici superiori vogliamo arrivare a seicento
E vorremmo superare quelle venti carcere inglesi che proprio non non ci piacciono vogliamo essere prima montando in quello quindi e il mio augurio è di poter ritornare prossimi
Tra un anno o due quando saremo in grado di raggiungere lo Stato e portare quest'altra
Ottima notizia non ho fatto in tempo a dare mi obiettori sta Valeria Golino è scappata perché sulla storia di Luigi il ragazzo di trent'anni te
A vent'anni ha commesso un omicidio e che oggi è un professionista e sicurezza informatica
Serio apprezzato e stimato dal dal suo cliente
Una scrittrice si sta occupando di scrivere la storia della sua vita che è una storia a lieto fine
Sta facendo fatica la scrittrice famoso trovare un editore perché e più facile trovare un editore su una storia di sangue non su una storia letto fine però potrebbe essere anche qualcosa che può diventare un film magari la Golino potrebbe esser la regista per cui
Grazie alla vostra attenzione lascia questo punto le conclusioni
Grazie dottor Benvenuto
Bene è arrivato il suo momento caro ministro tiriamo le somme non tanto di due giorni di lavori ma di un anno di un percorso lungo diciotto tavoli e duecento persone sentite prego ho l'onore di darle la parola
Grazie a tutti grazie davvero
Se possibile questi due giorni hanno arricchito ulteriormente un percorso che io considero assolutamente positivo
E per il quale voglio ringraziare non solo tutte le persone che hanno che si tutti i tavoli che in qualche modo hanno avuto un protagonismo e l'Ovra hanno dirò come poi anche nel proseguo ma anche il comitato che ha affiancato il professor Giostra il Comitato scientifico
Che ha svolto un lavoro di sintesi
E di coordinamento dei diversi
Tavoli
E vorrei citarle con
Mauro Palma Franco Della Casa Marco Ruotolo Adolfo Ceretti Luisa Prodi e Francesca Zuccari
Io credo
Che
Tantissime volte
Abbiamo utilizzato è stata utilizzata anche in questa discussione una frase di Volterra che parla della
Delle carceri come civiltà di un Paese è una frase diciamo così che di solito viene usata in senso
Esorta attivo io credo che sia utile fare una qualche riflessione sul perché il filosofo dei lumi
Richiamasse questa evidenza perché credo che riguardi anche l'oggi
In fondo e tanto più al tempo di Voltaire
Il
Carcere la dimensione dove l'APPA il potere assoluto si poteva manifestare in tutta la sua forza
Non erano ancora state emanate le costituzioni moderne
E allora dal carcere si comprendeva che senso aveva disse lo Stato quale limite si dava
Perché nelle caserme nelle scuole nelle
Nelle
Organizzazioni complesse c'era sempre la possibilità di una resistenza di una reazione nel carcere privo delle tutele costituzionali no
Quando noi disegniamo il carcere disegniamo in fondo lo Stato
Quando noi disegniamo il carcere diciamo anche come lo Stato prevedibilmente opererà nei tribunali nelle scuole negli ospite negli ospedali nelle caserme
Per questo
Lo sforzo che abbiamo fatte che dovremo continuare a fare affinché si parli del carcere uno sforzo che non è semplicemente fatto da chi in questo momento come il sottoscritto si occupa di carcere
O da chi se ne occupa da una di da una vita
Ma è uno sforzo nell'interesse generale del Paese
E voglio dire che in questo percorso di un anno che rischia di essere di passare un po'semplicemente come un momento di ricerca
Sospeso nel vuoto io penso che non sia stato e poi dirò anche come penso che non lo che potrà non esserlo del tutto
è avvenuto un fatto che io considero di grande importanza proprio per
Disegnare l'idea dello Stato
E mi riferisco al superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari
Io penso che quel passaggio sia un passaggio che segna
Una
Un momento storico ora stiamo ancora gestendo
Le residualità di quel processo e le difficoltà che ancora non sono del tutto sciolte però il fatto che non ci siano più persone in carcerate in assenza di una condanna credo che sia un elemento che
Qualifica il nostro Stato di diritto che ci deve rendere orgogliosi del lavoro che abbiamo fatto
E penso che questo sia un tratto molto importante da sorvegliare tanto più in una fase in cui
Alla democrazia vengono importati nuovi attacchi
Io ho avuto in più occasioni di dirlo ma vorrei ribadirlo anche qui io penso che il terrorismo voglio esattamente queste una regressione autoritaria dello Stato una restrizione dello stato di diritto
Un aumento dell'aggressività della dello Stato nei confronti
Delle garanzie una restrizione delle garanzie vogliono insomma che il nostro
Paese assomigli di più ai Paesi dominati
Da quel
Regime di terrore e proprio per questo io credo che noi dobbiamo sforzarci invece di rispondere come la nostra democrazia fatto anche nel passato
Realizzando fenomeni in fondo lo spirito costituzionale
E realizzando fino in fondo quella quelle indicazioni che nella Costituzione sono contenute che essi attuarono proprio nel momento dell'aggressione più alta del terrorismo nei confronti dello Stato
Abbiamo discusso di una riforma del sistema penitenziario che poi ha avuto tutti i problemi di cui farò brevi brevemente ci a cui farò brevemente cenno ma
Non è una cosa che ci deve lasciare indifferente il fatto che essa dati mille novecentosettantacinque
Cioè nel momento in cui
Ci si sarebbe atteso che lo Stato risponde se in un modo diametralmente opposto
E non è un caso che quel percorso nonostante tutto andò avanti con l'introduzione del nuovo Codice di procedura penale
Con l'Inter con la riforma del Corpo della Polizia penitenziaria non è un caso fu una scelta politica né quella scelta la dobbiamo ribadire
Non è
Semplicemente questa l'unica ragione per cui abbiamo chiesto che se ci si occupasse di carcere perché come ho provato a dire parlando di carcere si parla di Stato
è anche perché abbiamo detto
è importante che la società se ne occupi abbiamo provato a mandare
Un messaggio
Abbiamo provato a mandare un perché è un messaggio abbiamo chiesto che la società se ne occupasse
Gli Stati Generali servano queste cose tra cui avevano questa ambizione hanno questa ambiziosa
Parlare arresto della società e ridefinire le strategie di riforma
Che bilancio facciamo di questi due giorni ma sul primo punto possiamo anche
Manifestare diciamo così
La facile verità delle nostre previsioni
E questo è stato un momento in cui sono stati presenti le massime cariche dello Stato è stato presente sono stati presenti merci dei forze di polizia parlamentari metà Governo
La copertura mediatica è stata abbastanza contenuta diciamo così
Non è una cosa che ci sorprende
Non è una cosa che ci sorprende perché
In fondo
è un tema come dicevo nell'introduzione che non piace che non affascina che non suscita simpatia
è un tema che ha bene tenere distante come fanno quei signori delle case dell'euro che qua non ho saputo che
Vicino casa loro veniva collocata una casa per detenute madri hanno deciso di costituire un Comitato probabilmente nelle loro professioni imboccano e richiamano i
Principi costituzionali ma un po'lontana da casa mia ecco
Un po'e questo è un po'io credo che sia un'altra la ragione è una ragione anche più profonda che in fondo c'è un circo un circo anche di
Racconto un racconto che ha basato su una realtà virtuale che si tiene se questo se questa realtà virtuale se le verità che sostengono questa realtà virtuale non vengono messe in discussione
Perché se no improvvisamente cade tutto
Se
Se alcune verità che vengono date come presupposto al racconto pubblico che si fa venissero meno Unindustria cadrebbe
Un'industria della paura che politica che mediatica che artistica possiamo andare avanti
E quei gli stereotipi quindi vanno difesi vanno difesi anche in qualche modo evitando quello che invece noi caparbiamente vogliamo cioè non vogliamo che ci si faccia un'idea più o meno
Coincidente con la nostra
Del carcere vogliamo che ci si faccia semplicemente un'idea del carcere per quello che
Per la sua dimensione reale per ciò che contiene
Nel bene e nel male
E soprattutto per ciò che non funziona che come ho trovato ho provato a spiegare parte da una constatazione utilitaristica si spendono molti soldi ma il grado di sicurezza realizzato non è l'atto all'altezza della delle attese che vengono
Che vengono suscita
Noi dovremmo continuare a fare questo lavoro questo lavoro per parlare del carcere per parlare del carcere fuori dal carcere
Dobbiamo trovare anche nuove alleanze rispetta i soggetti che fino che hanno partecipato in qualche modo
Penso soprattutto spero io mi rivolgo quindi un appello pubblico non soltanto alle forze politiche che ieri erano presenti ma mi rivolgo anche per esempio le correnti della magistratura che nelle fasi migliori della
Del riformismo italiano nell'ambito della giurisdizione hanno svolto una funzione misti mi auguro che ci sia un protagonismo anche della magistratura associata che trova ma in modo giustamente di
Esprimere valutazioni su qualunque tipo di innovazione legislativa ma su questo tema e naturalmente al netto di quella di sorveglianza è da molto tempo che non dice nulla io credo che sarebbe importante che qualcosa oggi di
Sono ottimista che questo messaggio arriverà sono ottimismo tutta sono ottimista
Sono ottimista e faccio anche mio un
Un
Consiglio che mi ha dato il Presidente Mazzamuto adatti qualche vorrei rassicurare non passo soltanto la giornata guarda il sigillo intanto mi distraggo anche per i sigilli e
Peraltro rimangono lì e quindi diciamo no
Ma
Lui dice va beh ma in fondo e se siamo in un lo stato nascente va bene così anche se non se ne parla molto non c'è molta attenzione minaccia forse va bene anche così sono convinto però che nella lunga lena questo lavoro che abbiamo iniziato sia un lavoro importante
Sia un lavoro che può
Avere dalla sua alle Forze di la forza di alcune idee è la forza di un metodo
La forza di alcune idee credo dovrebbe
Consigliarci di recuperare una
Attitudine che era propria delle culture riformista di questo Paese cioè l'idea che in fondo sei delle buone idee sia in grado anche di convincere i tuoi avversario e anche quelli che non la pensano come te
Un'attitudine che è completamente scomparsa nell'epoca della politica ridotta di invettiva
Un'idea che per la tradizione e che io ho più frequentato e si trasformava talvolta in pedagogia io credo che questo rischio vada sempre sorvegliato perché non abbiamo verità assolute da insegnare
Alla possibilità che qualcuna delle nostre idee giuste possa contaminare anche chi oggi
Urla contro le nostre idee credo che sia la molla che deve fare andare avanti la battaglia politica il processo riformatore e poi abbiamo la forza di un metodo
Abbiamo la forza di un metodo che considero convincente l'almeno per tre ragioni la prima è questa
Una dimensione collettiva io sono convinto che le cose affrontate e discusse insieme sono meglio di quelle pensate da uno da solo sempre
Da questo punto di vista io mi auguro che nello sviluppo che il lavoratore che dovremmo fare ci sia un'adesione maggiore per esempio dei
Corpi intermedi delle forze sociali molte erano state invitate qualcuna presenziato ma devo dire è possibile un più importante il protagonismo su questo
Terreno
A partire dalla presenza del sindacato nel suo insieme non mi rivolgo naturalmente a quello del settore gas non ha fatto mancare il suo
Contributo ma mi rivolgo miri svolgo e penso alle grandi centrali sindacali che forse
Potrebbero dire qualcosa sulla società italiana e il carcere un modo di per qualcosa sulla società italiana
Il secondo punto di forza credo che se il coinvolgimento degli operatori dei soggetti dei protagonisti
La riforma del settantacinque a me colpisce sempre questo dato viene quindici anni prima della riforma del
Corpo della Polizia penitenziaria
Pensare di cambiare la partita senza cambiare i giocattoli o cambiando lì in modo così discrasie icone
Io credo un rischio che non dobbiamo correre mentre si cambia locali si cambiano gli obiettivi vanno cambiati anche i soggetti che in qualche modo devono raggiungere quegli obiettivi altrimenti
La presunzione illuministica che il cambio delle norme che l'idea semplicemente di messaggio
Di per sé politico di per sé cambi i meccanismi della quotidianità e un'idea che poi si scontra piccola realtà fattuale
In questo non ripercorre lei gli errori del passate per questo voluto che a fianco a questa discussione che c'è stato in questi tre giorni si svolgessero
Delle
Discussioni con i soggetti che più direttamente sono coinvolti che proseguiranno
Non tutti perché naturalmente non mi è stato possibile per il tempo lo farò anche con quelli che ancora non abbiamo chiamato ma almeno tre filoni li abbiamo sviluppato e abbiamo
Costituito un momento di discussione con il sindacato di polizia
Un momento di discussione con la magistratura di sorveglianza è un momento di discussione con i direttori del carcere la seconda assemblea che convoco di tutti i direttori degli istituti penitenziari italiana
Il rischio in questa discussione siccome voglio essere operativo e Franco è che ognuno discuta dei problemi del proprio
Ambito
Io non nego l'esigenza che ci sia questo tipo di discussione ma vorrei che ognuno discutesse di tutto
Perché questa è la condizione anche per poi cambiare il proprio ambito
Perché se riduciamo tutta discussione sindacale o para sindacale e mettiamo sul tavolo soltanto le difficoltà che immediatamente impattano nella nostra quotidianità rischiamo di non smontare i meccanismi che in qualche modo le cause
E poi c'è un terzo punto di forza che credo sia importante che è quello di mischiare le competenze
Cioè di non fare una discussione autoreferenziale perché io credo l'abbiamo compreso meglio oggi sono venuti i punti di vista anche di persone che il carcere non l'hanno sempre guardato
Come
Elemento ci siamo d'uno degli elementi della propria attività penso a chi progettati case scuole anche carceri e non si pone
Dal punto di vista del funzionamento della struttura stessa ma potremmo fare lo stesso ragionamento nell'ambito delle
Della medicina della psicologia della
Sociologia insomma credo che aver rotto il rischio di un'autoreferenzialità sia stato un punto di forza
Veniamo al merito di questo
Lavoro
Io lo sintetizzerei così un carcere isolato genera deresponsabilizzazione infantili Zazie Dione
E per questo genera scarsa ricaduta per la società in termini di sicurezza e poca ricaduta per le vittime io da questo punto di vista non ho niente da aggiungere alle cose bellissime che ha detto Sabina Rossa che voglio ringraziare davvero
Non formalmente
E quindi non solo carcere e per quale carcere queste sono le due i due punti di partenza da dal quale
Partire non solo carcere significa
Sviluppare il sistema delle pene alternative alternative al carcere o integrate con il sistema dell'esecuzione penale in carcere
E questo diventa un elemento ancora più importante nel momento in cui si pone una sfida nuova ora io non
Non mi cimento LA nell'ennesima lo abbiamo detto
Nell'ennesima dichiarazione nella quale si dice a fronte di un fatto che avviene in Europa ad un'altra parte qual è il grado di radicalizzazione che si può realizzare nelle nostre case
Incominciare a discutere su come lo affrontiamo
E lo stiamo io credo affrontando adeguatamente ma lo affronteremo meglio se saremo in grado anche per questo di costruire un sistema appena flessibile individualizzata
Che non abbia come dire passatemi il termine una un abito fordista che non pensi diciamo così che possa essere affrontato qualunque tipo di
Reato qualunque tipo di attentato alla sicurezza pubblica con lo stesso tipo di reazione
Questo porta
Questo porta anche ad altre riflessioni che a me sono venute spesso si parla sempre diciamo di alcol dell'esigenza di alcuni regimi in funzione della pericolosità del
Del detenuto
E poi si cade nella paradossale situazione per cui il
Il
Detenuto sarebbe pericoloso fino al giorno x
E il giorno dopo improvvisamente non lo è più
Allora o non lo era del tutto il giorno prima o lo è ancora in qualche modo anche il giorno dopo
Allora l'idea che in qualche modo l'atto la pena vada graduata non è soltanto in funzione delle cose che abbiamo detto ma anche per a
Fermare un tema più realistico e concreto della tutela della sicurezza e del contrasto alla pericolosità
Per questo io credo che dovremmo potenziare
è questo un obiettivo un impegno che assumo
Concretamente dovremmo potenziare gli uffici dell'esecuzione penale esterna io penso che
I prossimi i prossimi il prossimo anno dovremo trovare le risorse dovremo trovare almeno dieci milioni di euro da investire sull'esecuzione penale esterna
Ma
Vorrei intanto ringraziare gli uffici dell'esecuzione penale esterna perché diciamo così davvero hanno fatto per citare le parole di Rita Bernardini fino qui le nozze con i fichi secchi perché a fronte di un aumento significativo
Delle competenze e anche dei nuovi istituti di esecuzione
Penale esterna si sono trovati a risorse invariate a personale decrescente quindi da questo punto di vista credo che questa sia una risposta che
Dobbiamo andare contemporaneamente a me convince molto l'idea che ha proposto dottor Colombo di anche
Collocare come luoghi civici questi
Questi uffici diciamo una
Affermare una loro riconoscibilità all'interno
Della dimensione urbana
E per questo io dico anche un'altra cosa l'abbiamo fatto delle convenzioni previste l'utilizzo
Del lavoro
Socialmente utile con l'Associazione nazionale dei comuni io rinnovo da qui una parte un appello ai Comuni a uno
Utilizzare questo strumento di più di quanto non avvenga fino qui voglio dirla i sindaci non spaventate
Quando la gente vedrà che non
Giardino che non avete saputo potuto pulire lo hanno fatto dei detenuti
Non costituiranno dei comitati contro il fatto che non chiederanno chi è stato vi ringrazieranno perché è stato fatto quindi
Penso
Che si può fare più tanto in un momento che esso caratterizza di difficoltà come quella attuale che caratterizza la finanza locale
E legare al rapporto
Che il detenuto ha elaborato con il reato e con il trattamento la pena la concreta esecuzione della pena in fondo la sintesi dei tutto il ragionamento che abbiamo fatto per fare questo bisogna cambiare le norme bisogna cambiare alcune norme è stato detto
I nemici principali di questo mercato e di questo obiettivo sono gli automatismi qualunque tipo di automatismo
Perché è evidente che la generalizzazione che porta l'automatismo non consente di tenere
Conto delle
Condizioni singolari e individuali di chi è sottoposto alla pena
Si tratta di trovare anche strumenti qui abbiamo avuto alcune testimonianze importanti e positive che favoriscono l'accesso al lavoro e all'educazione dirò poi i passi che faremo in questa direzione
E poi si tratta di supportare questo sforzo dal punto di vista
Organizzativo
Questo ci consente io credo ci può consentire di investire di meno
Non perché dobbiamo abbassare la guardia di investire di meno sul fronte della sicurezza vorrei dire su questo una cosa soltanto siccome su quel circuito isolamento
Deresponsabilizzazione cattivo risultato del trattamento a un elemento a monte che è la paura allora io sono convinto del fatto che noi dobbiamo tenere conto
Della realtà percepita però dobbiamo anche ricordarci che la realtà percepita la facciamo anche noi
Che la realtà percepita la creiamo anche noi che abbiamo ruoli di responsabilità istituzionale politica il senso comune non si forma
Non si forma da sé si forma perché ci sono soggetti che in qualche modo operano per formarlo naturalmente partendo da qualche elemento di verità perché non nessuno crederà narrazioni del tutto sradicate dalla realtà ma credo che
Il compito nostro sia anche quello di riportare di contenere questo
Questo circa questo meccanismo perverso all'interno di una dimensione gestibile e lo dico perché io comprendo che oggi quel meccanismo che era che spiegava oggi il Ministro Alfano che ringrazio per le cose che ha detto sul lavoro ma
E certo che quel meccanismo è generato da una
Dimensione il Spies Zandt è che è propria di questa fase storica nelle quale le informazioni sono molte di più delle conoscenze nelle quali
è un mondo TC tutti fissi TIR rompe in casa e non hai tutti gli strumenti per poter contrastare questo mondo
Il problema è se noi proviamo un po'a riportare verso il principio di realtà la situazione per come rassicurando vuote non facendo finta che non esiste non ci siano i il problema ma evitando che qualcuno se l'inventi ci lucri sopra e ci costruisca carriere politiche
E se questo
Se questo
è il nostro compito credo che
Il tema
Di investire e meno insicurezza vada declinato nel senso di investire diversamente in sicurezza
Noi dobbiamo costruire sicurezza attraverso a U altri strumenti oltre la segregazione la segregazione una cosa necessaria
Ma la segregazione da sola non è sufficiente questo il punto
Allora investire naturalmente
Su strumenti diversi dalla segregazione dentro il carcere su tutto pure su strumenti che accompagnano io reo alla fine a esecuzione della pena verso un percorso di reinserimento che sia contemporaneamente anche un percorso di vigilanza che consenta di
Valutare il rischio che qui il reo può continuare a produrre sul a fronte della sicurezza
Questo significa naturalmente cambiare profondamente l'impostazione del trattamento
E io comprendo lo voglio dire perché mi sono interrogato su questo che la vigilanza dinamica un tema che ha diviso anche la discussione che ha portato anche posizioni diverse in questa nella discussione che c'è stata
Possa creare un elemento
Di instabilità se in qualche modo quello spazio a quel tempo più liberato è un tempo completamente vuoto
Il problema è come quel tempo non riusciamo a riempirlo perché allora sì se resta così si scarica tutto inevitabilmente sulla Polizia Penitenziaria ed è non è giusto
Ma allora cosa facciamo torniamo indietro no io credo che dobbiamo riempire quel tempo
E dobbiamo consentire di fare in modo che la risocializzazione sia tale e non sia semplicemente uno spazio un modo di impiegare il tempo attendendo che decorrerà l'esecuzione della pena
Questo
Credo
Richiami un altro tema che c'è stato che è quello del lavoro che non può che essere una priorità
E quello che dobbiamo dire affermare con grande forza e che questo è un altro modo
Di assicurare è stato detto che mi convince molto questa impostazione la certezza della pena non è un modo di evitare la certezza della pena e un un modo di dare contenuto alla certezza della pena
E che non è semplicemente una sospensione esistenziale un nome in modo attraverso il quale il reo è chiamata a fare i conti con l'errore commesso e al quale sono andati anche gli strumenti per trovare
A
Fare i conti con l'errore
Connesso per questo noi dobbiamo questo poi credo sia la ricaduta sulla struttura costruire un sistema intelligente e più intelligente di quello che dice di cui disponiamo
Cioè in grado di capire cosa sta succedendo di costruire delle risposte rispetto a quello che sta succedendo nella fase trattamentale
Voglio anche essere chiaro io non credo che essi ci sia un anno zero una tabula rasa si tratta di ricostruire Dietrich curvare un sistema che esiste già
è un sistema che non è che possiamo abbattere ripartire daccapo
Per esempio è stato posto un tema la Polizia penitenziaria cosa facciamo adesso licenziamo ventimila poliziotti penitenziari o riduciamo le piante organiche assumiamo solo psicologie maestri di scuola io penso che non sia possibile forse non sarebbe neanche giusto
Si tratta di far diventare la Polizia penitenziaria una polizia fino in fondo polizia del trattamento
E noi abbiamo iniziato a farlo
Abbiamo iniziato a farlo voglio dirlo perché
Abbiamo fatto una scelta che anche suscitato qualche perplessità all'interno degli uffici dell'esecuzione penale esterna abbiamo deciso di utilizzare la Polizia penitenziaria per l'esecuzione penale esterna perché è importante che l'esecuzione penale esterna
Conte contano in il l'attività trattamentale e le due dimensioni si condizionino reciprocamente
E da questo punto di vista io credo che noi dobbiamo anche fare i conti con il fatto che nuove generazioni di poliziotti penitenziari acceso normalmente con un grado d'istruzione molto più alto e quindi la possibilità anche di intrecciare
Carriere di dirigenza e carriere di attività
Di direzione della Polizia penitenziaria vanno viste non come un tabù ma
Coniugate con adeguati percorsi di carattere formativo e questo io credo che si debba per consentire diciamo a
Alla Polizia penitenziaria di assumere un ruolo più ampio che non è quello della
Del trasformare il carcere verso o e pur
Parlo verso una dimensione politica poliziesca al contrario è trasformare la Polizia penitenziaria verso una dimensione che sia più esplicitamente
Di polizia del trattamento orientato secondo le indicazioni e le garanzie costituzionali
Io
Credo quindi che alla fine il primo intervento che dobbiamo realizzare oltre naturalmente quello per rimpolpare alcuni ruoli che si sono davvero
Ridotti al lumicino penso agli educatori penso agli psicologi penso agli assistenti sociali su cui faremo uno sforzo anche
Sulla base di quel ragionamento che ho fatto sul due
L'alto il lavoro più importante che dobbiamo fare sul fronte della formazione perché è un sistema intelligente diventa intelligente anche se si ripensa e se ha degli strumenti per potersi
Potersi
Ripensare
Dobbiamo continuare a vigilare sul fronte della del sovraffollamento affrontando ancora degli squilibri che esistono del sistema e pericoli anche di regressione di meccanismi che si sono messi in moto io non
Tralascio mai di dire che vogliamo lavorare di più su alcuni meccanismi dei quali disponiamo e che non sono sufficientemente utilizzata l'ho fatto parlando recentemente ai procuratori generali
E mi riferisco al tema dei rimpatri
E guardate non solo i rimpatri verso Paesi in cui s'è dubbia la tutela delle garanzie non stiamo facendo abbastanza rimpatri anche verso Paesi che forse si possono spiegare come si fa l'esecuzione penale
Perché la procedura e Marco molto farraginosa perché non viene considerata come una delle priorità questo è un no allevate dobbiamo utilizzare di più così come dobbiamo utilizzare di più e qui rivolgo un altro appello alla sistema delle autonomie
La
Gli strumenti che già esistono per la per l'esecuzione penale all'interno delle comunità terapeutiche per i tossicodipendenti
Noi abbiamo firmato con quasi tutte le regioni italiane dei protocolli devo dire che le Regioni italiane non li stanno applicando e io credo che fa in questo momento vada detto con molta nettezza perché penso che tenere in carcere chi potrebbe anche non starci se si fossero le condizioni
Di accoglienza all'interno delle comunità è un lusso che non ci possiamo permettere né per il tema del sovraffollamento ma neanche per la qualità del trattamento che viene assicurato a queste persone
Vorremmo che il carcere fosse
Oggetto di attenzione anche perché pensiamo che
Rompere l'isolamento significa anche
Consentire al carcere di restituire di più di quello che oggi restituisce l'ho detto in termini di
Lavori di pubblica utilità di manutenzione anche delle strutture per quanto riguarda
Per quanto riguarda percorsi penali come c'è stato detto nella relazione sulla giustezza riparativa legati a reati contro il patrimonio
Per
Percorsi di risocializzazione anche
Che consentano di disporre di nuove strutture io penso che noi dobbiamo pensare a forme di custodia attenuata
Per consentire di evitare quella disparità che si viene a realizzare tra detenute detenuto in ragione delle condizioni di partenza non in ragione del reato che hanno commesso
Si accede la pena alternativa sei una casa una famiglia ma siccome non è una casa nate una famiglia non accede allora dobbiamo pensare
A delle strutture che in qualche modo possano
Evitare questa sperequazione e poi dobbiamo percorrere con più determinazione io ho visto il testo che è uscito dal gruppo di lavoro e penso che quello sia maturo anche persa essere sottoposto a una valutazione del Parlamento
Sul fronte della giustizia riparativa soprattutto per quanto riguarda di
I reati violenti
Credo che
Questo si è anche un modo di controbattere
A chi continua a sostenere che l'unica cosa che interessa le vittime in fondo è l'esecuzione nella forma più dura della pena prevista dal Codice
La testimonianza in Sabina credo che sia stata molto eloquente ma vorrei aggiungere un fatto che penso che si dovrebbe interrompere la strumentalizzazione della figura della vittima nel dibattito pubblico
Perché
Perché non tiene il racconto perché se davvero ci si fosse preoccupati così tanto delle vittime l'italiano rischierebbe una procedura di infrazione per non aver dato corso a tutte le direttive che riguardavano la tutela delle vittime
Soltanto
Soltanto che siccome
Siccome
Quella foto quel tipo di attività fa poco rumore
Sì lei Michel del
Si venisse del dolore non si
Agita la paura
E allora quel tipo di attività è un'attività che è stata totalmente trascurata
Io rivendico al mio Governo dal Governo il quale faccio parte al
Al ministero che dirigo il merito di aver per la prima affronta per la prima volta in modo serio affrontato questo tema che credo
Che da qui a poco avremmo qualche
Risultato abbiamo visto come la giustizia riparativa possa incidere sulla
Recidiva
E abbiamo visto come davvero possano essere spaccati attraverso di essa molti dei luoghi comuni e
Degli
Strumenti che vengono utilizzati nel racconto del carcere
Ora dobbiamo decidere che cosa si fa e vorrei provare a
Dire alcune cose pratiche
La prima
Come dire dovremmo mettere un vincolo esterno a legislature
Se fosse possibile un vincolo costituzionale abbiamo appena messo le mani adesso
Che dica una cosa di questo genere qui dovrebbero trovare la formula ai costituzionalisti
Che il carcere non serve per affrontare dei problemi di carattere sociale o almeno il carcere da solo non serve ad affrontare dei problemi di carattere sociale perché quando lo fai
Non risolve quel problema e peggiori del sito la situazione del carcere ma questa diciamo così è un'indicazione è un auspicio di carattere culturale che mi auguro si affermi anche grazie al lavoro che è stato fatto
Penso che dovremmo individuare questo nuovo invece in concreto questo nuovo genus di strutture penitenziarie
Sviluppare quelle che già esistono che diciamo sta stiano un siano un cuscinetto tra il carcere e
La società che accompagni noti il percorso che in qualche modo consentono anche di mantenere un livello di sicurezza succhi si ritiene ancora non sia sufficientemente
Riabilitato
Credo come ho detto che si debba potenziare si devono potenziare gli uffici UEPE
Credo che si debbano potenziare questo sarà la proposta che faremo al CSM le piante organiche della magistratura di sorveglianza
Faremo un
Protocollo con il Ministero del lavoro sul
Lavoro infra murario con il Ministero dell'educazione sulle deduzioni in carcere come abbia detto il ministro Giannini spero che frutto anche del lavoro degli
Stati Generali o almeno ad esse si possa scrivere anche un contributo per la valuta velocizzazione
Della gara sui braccialetti
Elettronici stiamo discutendo col Ministero della sanità abbia per alcune campagne di eradicazione di patologia all'interno
Del
Carcere per lo sviluppo della telemedicina al suo interno
Dobbiamo lavorare
Come dicevo possiamo lavorare subito su un testo sulla giustizia riparativa e dobbiamo provare nelle situazioni di grande difficoltà che viviamo
A fare i conti col tema degli organici sia quelli della Polizia penitenziaria sia quello delle altre figure presente all'interno del carcere questi possono essere obiettivi di ricaduta immediata sul quale come dire
Costruire un programma minimo questo programma minimo lo vorrei poi corredare
Con un confronto che vorrei fare con i diciotto coordinatori dei tavoli
Ai quali vorrei già ora dare un compito ditemi le cose diciamo che potrebbero che si potrebbero fare subito
Ditemi le cose che si potrebbero fare subito senza grandi riforme di carattere ordinamentale senza l'esercizio di deleghe ditemi le cose che dalla discussione che è emersa nei tavoli possano essere affrontate subito
Sia sul fronte dell'innovazione normativa ma senza sopra valutarla soprattutto dal punto di vista delle indicazioni di carattere amministrative e organizzativo
Io proseguirò questa discussione come ho detto con is soggetti della esecuzione penale quindi con la Polizia penitenziaria con la sorveglianza e con i direttori
Hai direttorio detto una cosa l'ho detto la prima Assemblea e la continua a dire
Che è un po'speculare al ragionamento che si fa
Può accedere i benefici perché non ha fatto niente di male ha fatto neanche niente di bene ma non ha fatto niente
Ecco può io vorrei che lo stessa valutazione
Non si riflettesse sui direttori
è un bravo direttore del suo istituto non è successo niente
Ecco
Io vorrei pressoché mi rivolgo a persone che fanno succedere tantissime cose che tutti i giorni fanno i conti con le mille difficoltà dell'Amministrazione tengono insieme universi diverso e quindi non c'è nessuna elemento di polemica nei confronti
Della figura dei dirigenti penitenziari ma io vorrei che i diritti i direttori
Più riconosciuti quelli magari che fanno anche più carriera sono quelli nei quali
Mi cui istituti succede qualcosa succede qualcosa e succede qualcosa anche prendendosi qualche rischio ecco anche prendendo sì qualche
Perché
Perché tra le tante cose che dobbiamo raccontare
E che non è vero che tutte le volte che il sistema dei benefici si sta l'articolo ventuno l'esecuzione penale esterna non hanno prodotto criminali incontrollati
Il sistema del nostro sistema penitenziarie tra quelli nel mondo che ha un numero
Minore di evasioni e da questo punto di vista dobbiamo racconta sforzarci di raccontare per citare il cardinale Bagnasco questa foresta che cresce piuttosto che l'albero che cade
Gli stati generali vanno avanti mi hanno chiesto molti che è una domanda che io faccio a voi nel senso che io credo che il vostro lavoro vada utilizzato nell'elaborazione normativa
E questa è un'ambizione che credo si potrà realizzare poi l'altra spetta attiva che avevo che ho è che posso dire abbiamo oggi Hoecke questo
Lavoro condizioni anche il futuro
Che sottragga
A all'impulso emozionale la legislazione
Che costituisca un benchmark per la valutazione delle norme che via via vengono prodotte
E questo non dipende da me dipende anche da voi nel senso che se questa rete la vogliamo tenere in piedi la vorrete tenere in piedi anche oltre la fase in cui io sarò ministro della giustizia
E credo che sarà una struttura a servizio del Paese importante
Potrà essere una rete autonoma un'associazione non lo so discutiamone discutetene insieme che da questo momento in qualche modo credo che
Gli Stati Generali la rete che si è costruito costruita intorno agli Stati Generali abbia una personalità propria che prescinde anche dal Ministero che nella
Li ha convocati
E questo credo che potrebbe essere una strada da percorrere per avere quelle forme di
Controllo sociale sull'attività istituzionale che in altri Paesi sono sviluppate che nel nostro Paese stentano ad affermarsi perché vedete dentro gli Stati
Generali c'è stato un fatto che io considero importante importantissimo una cosa che sta sul mare rendo la politica che è la ricerca dell'unità
La ricerca dell'unità unità ormai ieri vista semplicemente come un elemento di compromesso linguacce un
Una una forma a ribasso di inciucio no l'unità è stata lo strumento con il quale si è costruita la Costituzione si è battuto il terrorismo
Ci sono fatte le riforme più importanti perché se ci guardate le più e le più importanti riforme
Degli anni Settanta erano anche il frutto della convergenza di punti di vista in partenza molto diverso
Ecco quell'unità che non sempre la politica realtà ed esce a realizzare io credo che gli stati generali siano riusciti a realizzarla perché davvero hanno lavorato Ignesti persone che hanno impostazione culturale profondamente diverso
Profondamente diversa talvolta più distanti di quelli che siedono all'interno del Parlamento e questo non è impedito di fare delle proposte
Perché se si guarda al merito se si guardano le contraddizioni reali molte delle divisioni delle differenze possono essere superate questo patrimonio tutelate lo
E schizza che oltre al vincolo esterno di Strasburgo questo non possa essere un altro vincolo esterno per le istituzioni questa volta però totalmente ed assolutamente italiano grazie
Grazie
Grazie Ministro Orlando
Per questo intervento
Le fa onore questo percorso che ha voluto lungo un anno
Tutti
In sede di chiusura non possiamo che augurarci
Che questi propositi non restino tali e che trovino la via
Della concretezza bene
Ci fermiamo qui vi ringrazio tutti per aver avuto la pazienza di arrivare fino in fondo
Speriamo che gli Stati Generali in qualche modo continuino come auspicato lo stesso Ministro ringrazio
I tecnici che hanno assicurato una diretta streaming
Di alta
Qualità
E che mi hanno assistito anche tecnicamente
Con
L'ispettore
Che affatto il padrone di casa egregiamente
Luigi discutere Luigi Giannelli
Bene grazie ancora a tutti
E speriamo che ci sia un'altra occasione buona serata una serata rivederci