Festival Internazionale del Giornalismo 2016 - Intervista a Marco Damilano

Sempre festival internazionali del giornalismo qui a Perugia abbiamo con noi Marco Damilano che ha partecipato oggi ad un panel piuttosto interessante sul giornalismo politico propaganda
Conformismo e consenso avete parlato durante il vostro incontro del su questo vorrei concentra un po'l'attenzione è il famoso fattore M. no quindi il l'incontro che c'è tra le dinamiche
Della magistratura e quelle mediatiche ecco che tipo di ruolo al giornalismo all'interno di questo sistema che spesso crea anche un vero e proprio corto circuito
Ma il fattore M è una definizione del Professor Mauro Calise che ha scritto un libro ossia la democrazia deridere che ha coordinato il nostro dibattito e non è tanto relativo
Al cosiddetto circuito giudiziario mediatico su cui si è concentrata a una parte della polemica nei vent'anni
E della seconda Repubblica per cui si diceva giornalisti scrivono quello che dicono le procure amplificano le inchieste
La cosa e più sottile c'è una personalizzazione della politica e nella personalizzazione della politica c'è il rischio per il leader di inciampare nelle inchieste della magistratura
Che negli articoli o nelle inchieste giornalistiche e quindi il tema si sposta
Sulla dinamica sull'equilibrio tra questi poteri ed è chiaro che la magistratura deve avere
La possibilità di indagare il giornalismo deve avere la possibilità di scrivere
Ed è vero che una politica sempre più personalizzata rischia di inciampare
Il conformismo politico
Il conformismo e il rischio di ogni stagione politica in particolare in questa stagione mi sembra che ci sia il rischio ci sia un conformismo dall'alto cioè un potere
Che non si limita più ad esercitarlo con le levi leve tradizionali
Non so della spesa pubblica o del consenso clientelare del consenso politico ma vuole anche fare comunicazione al posto dei giornalisti
è un conformismo dal basso
Cioè la moltiplicazione di Community politiche in cui non c'è spazio per un dubbio ma ci si comporta da tifoserie
In mezzo c'è il giornalismo che tra due fuochi ma progresso lo spazio di intervento cioè recuperare la possibilità di una mediazione giornalistica
Che sia un dubbio tra
Di chi vuole conforme dall'alto e Chiti vuole tifoseria da curva dal basso per consentire
In Libia quanto incidono nella costruzione e nello sviluppo di eventuali leader
Politici lei parlava durante l'incontro no di come
Tesolat presentanti di Regione Lazio come Badaloni come Marrazzo mi permetto di dire non l'ha citata la cito io la signora Renata Polverini no che è nata cresciuta sviluppata
Sponsorizzata
Da un programma che era quello di Floris
Ballarò fino ad allora non era una giornalista
Non è una giornalista che era la segretaria dell'UGL che però in vista delle regionali del due mila e dieci è stata abbondantemente appoggiata per poi arrivare a vincerle bene pervengono alternativa
In una preziosa alternativa e poi è andata a finire come appunto la trafila e quindi quanto incideva per inciso i media
La televisione ma non solo anche proprio nella costruzione di questi nuovi
Qui in terra incidono moltissimo perché rispetto al passato l'elettorato d'opinione non
C'è un elettorato opinione o se vogliamo un elettorato senza opinione particolare che se la forma negli ultimi giorni della campagna elettorale
Mentre prima c'era un elettorato di appartenenza tutti risente democristiano comunista socialista repubblicano missino qualunque cosa succedesse o
Un voto di scambio eccetto quello non lo cambia
Una campagna di comunicazione perché è un voto comprato e venduto
Quando il voto d'opinione importante è importante la comunicazione ma il punto che la comunicazione non è più affidata soltanto in media ai giornalisti
Ma sempre più i politici i politici in campagna elettorale vogliono fare comunicazione in prima persona ci sono anche dei mezzi di comunicazioni nuovi che glielo permettono che glielo consento no e quindi
Basterebbe sostituire alla parola comunicazione la parola propaganda e si capirebbe quanto per evitarlo ci sia bisogno di un giornalismo molto più preparato competente
Il rilievo futura frustrare una sfida del tutto nuovo un'ultima domanda che è un'ampolla curiosità mia personale facendo riferimento alla una delle ultime puntate di Porta a Porta no quella che ha fatto tanto parlare in cui è stato invitato il figlio di
Del boss Rina presentare il suo libro eccetera eccetera è successo un patatrac riguardo questa scelta di Bruno Vespa e a la cosa che mi ha incuriosito un poiché tutti si sono dissociati da questa scelta che fece che ha fatto punto il conduttore il giorno dopo viene convocata
La Commissione pensavo vigilanza RAI al riguardo hanno non è stata convocata la Commissione di vigilanza RAI bensì
La Commissione antimafia nessun giornale ha parlato di questa cosa io ho sentito diretta infilavo riparlare i lavori insomma della Commissione ecco non è già quindi dentro queste stanze che si crea questo tipo di ambiguità tra la funzione media e la funzione magistratura tra il ruolo del giornalista del ruolo della magistratura
Ho qui la magistratura non c'entra niente non c'era nulla che riguardasse la magistratura
Ritengo la Commissione vigilanza RAI sia un'aberrazione andrebbe abolita perché non dovrebbe esistere una Commissione che vigila su cosa sui programmi di informazione una Commissione di politici che giudicano l'informazione centrava invece molto la mafia perché quello è stato o uno spazio che è stato intera l'ente occupato da uno che si candida a fare il capo della mafia dopo suo padre e quindi è stato giusto che intervenisse la Commissione antimafia
è stato uno dei casi in cui
Era giusto intervenire perché non si parlava più né di informazione leggi di giustizia massimi farla vantava nella RAI
Era quella Dellai d'accordo va bene va bene ma se uno è contro il controllo l'informazione contro anche la via della Commissione di vigilanza lo dico poi poi la politica gira con come crede
Io dico solo un'altra cosa ho visto nell'intervento del figlio di Rina Porta a Porta l'idea che anche la mafia pensa che si debba fare comunicazione
E qui mi è sembrata una grossa novità
E da questo punto di vista è stato interessante che la Commissione antimafia è stata più rapida della legge la sarai forse anche di molto un pool di molta informazione a capirlo e per cui è intervenuta perché il tema non era
Nello spazio dell'informazione ma la mafia che faceva comunicazione in prima persona
E lo spazio dell'informazione non
Non ha lo spazio all'azione stallo strumentalizzato dal figlio di Totò Riina che hanno permesso però e quelli dell'informazione cioè chi ce l'ha permesso gliela presta assistere ai
Va beh certo infatti la RAI ha avuto i dirigenti sotto accusa e ha pagato un danno di immagine non di poco conto vediamo se ci saranno anche dei provvedimenti da questo riguarda
Provvedimenti disciplinari su cui io non non ho nessuna intenzione di entrare perché poi ognuno fa il suo mestiere se si ritiene di averlo fatto correttamente
Non entro non sono io che giudico il lavoro né di altri colleghi né dell'azienda io dico soltanto che è stato dato uno spazio a un ho condannato per associazione mafiosa di parlare direttamente
Al suo popolo esattamente come un leader politico parla al suo lei la prima volta che succedeva
In sì sì con questa modernità stile o questa modernità Asti non è la prima volta che un giornalista intervista un capomafia
Ma neri negli altri casi Lomelo sta del capomafia era la riaffermazione del fatto
Che la mafia non esiste cui era una comunicazione quindi è una cosa molto più moderna molto più contemporanea
E molto più pericolosa
Grazie