Presentazione del XXIX Congresso Inu "Progetto Paese" e del rapporto sul territorio

Era accolto il nostro invito
Noi siamo qui per annunciare viene ovviamente invitarvi
Al
Congresso dell'Istituto nazionale di urbanistica che si svolge a Cagliari prossimi ventotto e ventinove aprile
Il trenta aprile avremo anche l'Assemblea dei soci ma ai lavori congressuali si svolgeranno il ventotto il ventinove e il nostro ventinovesimo congresso il congresso è un evento statutario dell'istituto
E un evento che in genere anche un modo per raccontare il Paese se si scorrono i titoli dei congressi dell'istituto che si trovano sul nostro sito
Si fa un po'a una sorta di quelle uscissimo viaggio nella storia di questo Paese perché la storia delle vicende urbanistiche la storia delle città una componente della nostra storia
Questo congresso ha un titolo
Apparentemente ambizioso anzi anche sostanzialmente ambizioso ma che recupera uno spirito di servizio dell'istituto di servizio
Alle forze soprattutto che il Governo hanno
Si intitola Progetto Paese progetto Paese perché noi non vogliamo presentare un modello non vogliamo
Presentare solamente un punto di vista settoriale per quanto più che è competente ma vogliamo raccontare il mondo in cui siamo
E quindi a questo congresso ha come sottotitolo a l'urbanistica tra adattamenti sociali e climatici
Nuove geografie istituzionali e
Innovazioni tecnologiche abbiamo trovato queste tre parole chiave
Innovazione geografia e adattamento per far cosa prima di tutto per comprendere il cambiamento il primo tema quindi è il racconto interpretare e raccontare le città nelle quali viviamo il primo passo per poter anche elaborare una progettualità per passare dalle città nelle quali viviamo alle città nelle quali vorremmo ridere comprendere cambiamento significa comprendere che siamo in un momento che può essere considerato una nuova rivoluzione e che come accadde
Nell'era industriale
Per forse qui dire semplificare ma non banalizzare porta proprio le città
Al centro dei progetti sociali ed economici tutti parlano di città motori di sviluppo ed è questo
Che significa significa innovazione tecnica e tecnologica significa inurbamento concentrazione urbana quindi significa masse
Di popolazione che si spostano significa nuovi confini significa nuove domande soprattutto di servizi urbani e di sicurezza e significa anche nuove aspettative nella partecipazione
Alle scelte la città
Che ha molte condizioni di disagio continua ad essere il resistente attraente produttiva e quindi è una risorsa preziosissima quali sono
I dati che sono un po'comuni alle diverse città di Italia certamente
Quello che ormai tutti conoscono perché lo sento hanno
Quasi tutti i giorni il consumo del suolo bene anche quello va interpretato va capito va raccontato ma spacchettato va compreso piuttosto una densità dei dei gradi una concentrazione
Dei tre gradi sicuramente uno scarso investimento nelle dotazioni infrastrutturali sicuramente sistemi di mobilità che si sono radicalizzare atti
Rispetto alla trasporto privato su gomma
Sicuramente i nuovi grandi rischi l'essere esposti ai cambiamenti climatici che ci sono sempre stati ma mai così frequenti e mai così potenti
Una varietà di forme urbane che sfugge
Da ogni modello classico sia di analisi e di progetto e che
Contrasta anche con le percezioni voi modelli che essi hanno ormai un po'tutti
Più vicini e quindi anche qui una necessità di interpretare di capire l'ha detto anche Biondillo recentemente l'abitare è un fatto sociale e per comprendere per progettare le città bisogna col prender lei è quello che
Stiamo fa proprie cercando di fare
Quali sono
Gli effetti negativi di una città che ha ha continuato ad attrarre e a concentrare
Le persone dentro se stessa in realtà i caratteri della dispersione sono infetti negativi sono costi collettivi
Che tuttavia sono dipesi da un'organizzazione degli individui delle famiglie ne va compresa i minori costi delle abitazioni i con certi di prossimità che appartengono al tema della sicurezza l'accessibilità ai servizi le dimensioni unifamiliari degli alloggi ne sono
State allungo considerate una componente di miglioramento della qualità
Abitativa
Abbiamo molteplici tipi di domande da parte del sistema delle imprese da parte delle popolazioni da parte di ogni individuo all'interno delle popolazioni e abbiamo comportamenti istituzionali molto diversificati in questa Italia che come dice Ruffolo è molto lunga
Perché dipendono dalle pratiche istituzionali dalle capacità della
Coesione sociale che sono molto legate I luoghi
In queste tre parole negli appunti congressuali che discuteremo al congresso ora poi
Vi dico come ci siamo organizzati noi sostanzialmente andiamo a parlare di riforme di diritti e di città
Per l'adattamento che è sostanzialmente un adattamento ai grandi cambiamenti climatici e sociali abbiamo in mente il come modificare le condizioni di convivenza
La progettazione urbanistica vuole tornare ad essere utile per migliorare le condizioni di convivenza a fronte
Di questo nuovo inurbamento che non riguarda solamente le città grandi rispetto alle città piccole ma che può essere riscontrato ed è quello ostile acconti e ce lo dicono anche
Nelle situazioni
Per esempio dell'Italia centrale dove maggiore è la campagna urbanizzata dove maggiore il policentrismo e dove vediamo che i capoluoghi attraggono e si sia un nuovo tipo di
Spopolamento il ripopolamento alle campagne che è molto legato alle condizioni di età
Di lavoro e di reddito e quindi
Anche la città piccola attrae di nuovo perché offre servizi mentre laddove le
I territori non urbanizzati hanno valori economici listi insediano popolazioni per esempio con fasce alte di reddito è
Anche ormai
Non più dipendenti dai servizi scolastici dai servizi legati al lavoro
Pertanto la nuovo urbanistica deve pensare per per luoghi
Deve pensare ai nuovi standards di cui abbiamo già parlato anche a novembre nel nostro
Urban promo deve pensare a misure fiscali a un'integrazione di tutti
I mezzi che abbiamo a disposizione abbiamo lavorato non a caso qualche tempo fa alla proposta sugli a cubo ONLUS urbani quindi a lavorare per ambiti urbani
Su cui poter far con bella converge le delle risorse pubbliche e private
E far convergere le misure fiscali e liste rimeditare i nuovi standards nuovi standards non più quantitativi ma anche qualitativi gli spazi per l'aria per l'acqua
Gli spazi affinché
La città possa anche reagire alla cambiamento
In questo vorrei segnalarvi che noi stiamo dicendo che giustamente per contrastare il consumo del suolo dobbiamo lavorare sulla città esistente e territorio già urbanizzato è già organizzato bene
Il territorio già urbanizzato sta dimostrando si molto debole rispetto ai cambiamenti climatici quindi c'è da fare un investimento proprio sulle capacità
Delle forme urbane a reagire e quindi non possiamo più pensare allo stand del verde pubblico del giardino pubblico tradizionale ma dobbiamo pensarlo come un polmone della resilienza urbana
è evidente che la centralità degli spazi pubblici ci porta a collegare l'urbanità
Quindi il decoro dispetto per l'appunto la convivenza la qualità estetica quella con logiche quella ambientale e su questo anche
Una ride inclinazione dell'accessibilità non più un più a una pianificazione di settore su quelle che abbiamo chiamato a lungo barriere architettoniche ma una accessibilità per tutti una città che può essere
Percorsa utilizzata in modo semplice in questo intendiamo riaprire la pagina sui centri storici
Che per la loro
Quasi
Connaturata capacità di resistere al tempo sono stati
Sì beh Salvati sì così posso dire da una battaglia vinta degli anni Settanta dall'urbanistica e poi però a mio avviso abbandonati e quindi Lino
Insieme in Rete con tutti i soggetti che se ne occupano riapre anche la pagina dei centri storici
Vado veloce seconda parola-chiave geografie geografia e significa oltre i confini amministrativi noi pensiamo a
Una capacità della pianificazione anche di andare a geometria variabile pensiamo a una pianificazione che sia
La il tavolo di attuazione delle politiche pubbliche politiche pubbliche significa dotate di risorse a una pianificazione di area vasta territoriale che tratta di ambiente e infrastrutture paesaggio
è una pianificazione urbanistica operativa che è tutta Progetto di miglioramento rubano e in questo separiamo di geografiche è evidente che le riforme
Si allineano ripensiamo allo Stato che produca pochi codici legislativi le agende nazionali e che metta in moto le risorse per attuare politiche pubbliche per uguali diritti
Le infrastrutture agli standards il lavoro la Regione la pensiamo come un soggetto che deve integrare la programmazione di spesa e la programmazione territoriale
Pensando alle grandi reti i patrimoni culturali la sicurezza dei suoli ma anche la formazione giovanile il sostegno all'occupazione che si appoggia capitali territoriali
Pensiamo a strategie territoriali che possano riequilibrare gli insediamenti rispondere alla domanda abitativa legata alla presenza delle infrastrutture pensiamo per esempio al ferro pensiamo agli assetti della produttività
Al trasporto e alla mobilità sostenibile in capo alle città metropolitane all'Unione dei Comuni e pensiamo alle municipalità come soggetti che sappiano produrre progetti di luoghi quello che dicevo prima
E quindi l'innovazione
Per generare questi progetti per garantire questi diritti e qui posso solamente dire che il nuovo piano deve essere anche un programma di azioni perché le città possano essere appunto più sostenibili più belle
Più accoglienti perché non esiste un bel luogo non esista un luogo ideale se non c'è un buon precetto ebbene tutto come sto
Declina con i valori fermi dell'istituto questo
Questo progetto Paese che condividiamo dopo due anni e mezzo di viaggio dell'istituto in Italia il ventotto aprile che è il primo giorno del congresso lo raccontiamo
Con il lavoro di tutte le Sezioni regionali di istituto a
Un'organizzazione per sezioni regionali e quindi decliniamo adattamento geografia innovazioni raccontando i territori del Paese e anche meglio chiarendo quanto e cosa fa
L'istituto l'abbiamo chiamato INU eh che cos'è l'istituto
E non a caso la giornata del ventotto si chiude con anche uno spettacolo che si intitola per l'appunto viaggio nell'Italia di Adriano Olivetti
Che è uno spettacolo di una compagnia teatrale che per l'appunto racconta di uno dei nostri Presidenti più illustri Adriano Olivetti che ha unito un progetto sociale a un progetto di impresa senza prescindere
Dal capitale territoriale il secondo giorno e ringrazio accanto a me l'onorevole
Chiara Braga che sarà con noi il secondo giorno è il giorno invece in cui discutiamo al documento congressuale con tutti i soggetti
Che hanno ruoli che hanno responsabilità perché lì non non si arroga il mestiere degli altri e quindi
IVE dalla propria interpretazione e mette al servizio
Di chi deve fare le scelte di chi deve governare e di chi deve guidare di chi beve soprattutto essere responsabile di un progetto politico per questi taglia mette a disposizione
Queste riflessioni
E lavoreremo quindi con l'onorevole chiara Braga con il Presidente della Regione Sardegna e il sindaco di Cagliari che ci ospitano con Fabrizio Barca affinché la strategia delle aree interne con cui abbiamo trovato
Tante assonanze sia uno componente dentro una agenda nazionale per i territori ed Italia un'agenda che non può scindere
Città e territori interni non può scindere centri storici e periferie lavoreremo con la Presidente
Di lega Ambiente con
Mauro Grassi quindi con l'Unità di missione
Per la sicurezza dei territori con l'Agenzia della coesione ci sarà Maria Ludovica Agrò ci saranno anche
Le altre professioni e quindi gli ingegneri che si occupano di urbanistica ci sarà il Consiglio nazionale degli architetti ci saranno
Gli agronomi raccontiamo anche
Il Paese che vorrei che è l'esito di una piccola con l'abbiamo fatto e che ha avuto un grande successo in quindici giorni abbiamo avuto duecento proposte duecento idee per il Paese che vorrei infine
Chiederemmo alla giornata con il Premio Rino il Premio Rino eh
Un premio che tradizionalmente diamo al congresso l'abbiamo dato a Vassallo in memoria ricorderete il Sindaco
Che era scomparso da poco quando facemmo il Congresso a Livorno nel due mila undici a Salerno l'abbiamo dato apprestino da che
Calabresi coraggiosa e che erano ripartite dalla pianificazione per il loro mandato per quest'anno premiamo il Giro d'Italia
Perché è un viaggio anche il Giro d'Italia un viaggio anche il Giro d'Italia è uno spaccato anche il Giro d'Italia è un modo per conoscere i nostri tanti
Territori i nostri tanti paesaggi questi Italia
Che è una risorsa sulla quale noi tutti vogliamo investire con me Piero property che è dirigente curatore del Rapporto dal territorio un nostro prodotto
Consolidato importante e Lorenzo Bellicini direttore del Cresme che non ho certo bisogno di presentarvi perché perché è l'istituto ha fatto anche un'altra operazione in questi due anni si è aperto a fare rete
Siamo tanti a produrre racconti dati interpretazioni ed è importante tenere insieme quantità e qualità sguardi occhi diversi racconti e ricerche diverse e quindi
Abbiamo
In corso il lavoro sul nuovo rapporto dal territorio nel quale cerchiamo di incrociare
Tutti i dati che ognuno di noi ha a disposizione per questo fra l'altro abbiamo lavorato anche con
Altri soggetti e per questo
Chiedo a loro di anticipare vivi anche qualcosa spero di non essermi scordato niente
Come voi sapete il rapporto dal territorio
Un prodotto storico dell'istituto
La prima edizione del due mila uno
Fu elaborata
Per conto del allora Ministero dei lavori pubblici
E
Rappresentò
La prima
Manifestazione da parte dello Stato
Ad un interesse
Per il governo del territorio
Va detto che l'istituto Giarda al precedentemente aveva elaborato delle
Valutazione delle analisi e delle valutazioni sullo stato della pianificazione del Paese
Dal sessanta in poi
I numeri di queste prime valutazioni erano numeri minimi
Cento centocinquanta duecento piani
E di questa carenza della pianificazione
Sono testimonianza
Le periferie degradate e
I notevoli disastri
Sul paesaggio sul territorio
L'attenzione al dato relativo all'attività di pianificazione del poi il nucleo centrale del rapporto potrebbe sembrare anche un'esercitazione
Così di tipo puramente statistico
In realtà intorno a questo discorso si possono fare notevoli riflessioni
Soprattutto
Il fatto consolante che ora ci sono solo cento comuni che non hanno piani
Consolante relativamente perché poi vedremo cosa significa questo ci fa pensare a una tendenza alla normalità
Cioè il Paese
Tende comunque ad a vere strumenti urbanistici regolative del governo del territorio
A questo tipo di riflessione naturalmente se ne aggiungono multe
L'aver Progetto Paese a cui è
Dedicato il prossimo congresso avverto
All'interno dell'istituto una riflessione
Più ampia sia che ha sottolineato il presidente Viviani sia relativamente al fatto che il rapporto è il luogo
Essenziale per costruire una rete
Una rete la quale partecipano molti soggetti
L'edizione del due mila dieci vedeva centoventi persone coinvolte
Attraverso laboratori universitari attraverso dipartimenti attraverso
Strutture legate alla ricerca
Costruire Rete
Intorno al rapporto significa e questa è la novità vi citerò due tre novità
Che questo rapporto che questo rapporto
Introduce la prima novità è quella
Di
Aver
Costituito un sistema
Di
Raccolta delle informazioni intorno ai dati che ha sperimentato con tre seminari preparatori del rapporto
Uno sulle città metropolitane uno tenutosi a Reggio Calabria uno sulle città medie tenuti sia D'Aquila ed uno sui comuni minori tenuto recentemente a Bologna
Ma prevede anche
Un modo di fare il rapporto diverso dal precedente che è quello di aprire intorno al rapporto
Una
Attraverso presentazioni successive un
Articolo un'attenzione in tutti i contesti del Paese
Il
L'impianto complessivo verrà qui del rapporto è per alcuni versi abbastanza tradizionale nel senso politiche piani
Per aree geografiche macro aree geografiche ma anche
Per rango e dimensione cioè per
Città metropolitane
Città medie piccoli comuni questo consente di fare riflessioni su come cambia
Il modo di fare i piani il loro aggiornamento in realtà diverse
Il Paese da questo punto di vista presenta una complessità notevole
E questa complessità e anche una complessità in evoluzione
Le valutazioni che dovranno essere fatte su questi dati approvano questo post congresso che rifletterà intorno a questi dati
La
Seconda parte quella relativa
Al
Scenari di cui parlerà indicatori scenari di cui parlerà
Lorenzo Bellicini e la terza parte è quella di come
Vengono interpretate le politiche
Regionali nei luoghi dove esse vengono prodotte quest'ultima parte vede una partecipazione attiva di tutte le sezioni regionali dell'istituto io mi fermo qui
Allora ferro per sarò brevissimo anche perché se gli ha già detto tutto il
Pietro Persia ha introdotto bene cui il rapporto e anche
Alla fine questa collaborazione che che si è creata
Tra il nove Creso meglio ripresento solo due cose che sono una sorta frazione un'anteprima di quello che presenteremo al Congresso e poi nel corso del due mila sedici
La prima cosa che abbiamo sviluppato un sistema informativo dettagliatissima o per i Comuni italiani quindi abbiamo nel rapporto ci saranno centosessantotto indicatori economici
E demografici e sociologici per le Province italiane e poi questo sistema che è un sistema
Di analisi dettagliatissima sistematica sul
Tutti gli otto mila comuni italiani
In aggiornamento
E
E anche in grado di sviluppare
Quello che è stato diciamo l'elemento più più più impegnativo è uno strumento previsionale
Cioè noi consideriamo questa fase una fase di grandissimi cambiamenti strutturali una vera e propria rivoluzione da vari punti di vista
Da quelli demografici a quelli dell'innovazione tecnologica quindi gli impatti sull'economia sui comportamenti delle persone insomma è una storia nuova qualcuno parla di Quarta rivoluzione industriale qualcuno parla di seconda rivoluzione delle macchine no
Allora noi abbiamo oggi bisogno di capire cosa succederà fra dieci quindici vent'anni
E se andiamo a vedere cosa succede oggi in Europa tutte le città e tutti i Governi si stanno interrogando su che cosa succederà dei prossimi dieci o vent'anni allora il sistema informativo a un sistema informativo che fissa tutta una serie di dinamiche articolate impone
Delle questioni dicendo se continuerà così l'immagine che avremo davanti è quella che adesso vedete con uno di indicatore ad esempio
Sapete che tutti gli osservatori pongono l'attenzione sul tema dell'invecchiamento della popolazione no questa è la lettura che dall'ONU cioè che dall'OCSE dei vari Paesi europei e dei fari a Peppe ISE avanzati e vedete come
E la percentuale di popolazione con oltre sessantacinque anni su quella in età lavorativa oggi è intorno al trenta per cento nel nostro Paese fra dieci anni sarà al quaranta badate nel due mila sessanta il Giappone sarà al sessanta per cento
Sì abbiniamo innovazione essi
Invecchiamento alla popolazione e di rivoluzione tecnologica il tema della riflessione e quello della stagnazione secolare che orienta oggi le analisi economiche
Bene vi faccio solo vedere è un esempio di che cosa si presenterà nel rapporto dal Congresso di Cagliari questa è l'analisi dell'invecchiamento dalla popolazione italiana secondo Eurostat siamo il Paese più vecchio
Secondo questi indice di anzianità vale a dire la popolazione con sessantacinque anni su quelli in età lavorativa
Oggi siamo alla trentatré per cento sa diremo al quarantotto per cento ma l'immagine che voglio lasciarvi è quella dei comuni italiani
Questa era al due mila e quattro vedete queste scala porta la percentuale degli anziani sulla popolazione in età lavorativa da un otto virgola sette per cento sino all'oscuro che è un centosettantotto per cento
Potremmo perderci molto tempo descrivere quello che succede so che il Bragaglio scappare quel ma chiudo no ma basta
Quello che vi faccio vedere scorrendolo due mila e quattro
Due mila quattordici
Due mila ventiquattro
Due mila trentaquattro questo è uno dei grandi temi insieme all'immigrazione le dinamiche demografiche la crescita degli squilibri a livello territoriale col quale ci dobbiamo confrontare se non succede niente il Paese ha di fronte lo scenario
Di grandissimo cambiamento di cui non possiamo non tenerne conto lo strumento che abbiamo prodotto in collaborazione con Lino consente di misurare anche gli effetti delle politiche sulle dinamiche e vedere che cosa succederà se facciamo delle scelte
Vi è un tipo un po'di un altro io mi fermo grazie
Grazie anch'io sarò veramente brevissima intanto per ringraziare Lino è da dire anche da urbanista credo una delle pochissime urbanistica e componenti delle Camere del Parlamento
L'onore di poter ospitare qui alla Camera nella sala stampa la presentazione del Congresso degli no
Al quale naturalmente
Facciamo parte seconda con grande piacere con grande un'ora e non soltanto per
Ritornare un po'a discutere in un contesto e con delle personalità così importanti di questi temi ma anche proprio in funzione del ruolo che temporaneamente rivesto di legislatore
Credo che la Presidente Vigliani abbia già ampiamente illustrato la diciamo la l'ampiezza anche delle questioni che saranno oggetto di questo congresso
Io sottolineò solo
Un aspetto in una fase in cui
Il Paese i interessato anche da un disegno profondo di riforma che tocca il cambiamento sotto vari punti di vista
Certamente quello della modifica della ridisegno del ridisegno dell'architettura istituzionale del Paese sul terreno più prettamente delle riforme istituzionali ma anche in molti altri campi molti aspetti settori
Anche in relazione a me delle questioni che
Riguardano in maniera molto dirette temi oggetto della discussione di oggi il governo del territorio la legge sul consumo di suolo
La sfida
Della trasformazione delle nostre città non soltanto dal punto di vista fisico degli spazi ma anche delle dinamiche sociali economiche che
Per natura e per storia e le città rappresentano in molti casi anticipano meglio di altri contesti
La discussione su questi temi è fondamentale diciamo per le relazioni anche l'interazione che ci sarà
Che c'è con le questioni di più stretta attualità di cui il Parlamento Governo insomma si si stanno occupando
Credo che questa immagine che Pedicini ha lasciato sullo sfondo oltre a farci sentire invecchiati di botto dice il cinquantenne tutti quanti però in realtà sia veramente molto significativa
Di un elemento che forse
Manca ancora la politica cioè la capacità di fare scelte nell'oggi con uno sguardo veramente capace di leggere
E interpretare le dinamiche
E quello che che accadrà un domani riuscire a utilizzare anche gli strumenti più innovativi della tecnologia sistemi informativi per accompagnarci in questo processo facili tarlo e sostenere anche poi la decisione
Diciamo che spetta al legislatore e a chi ha responsabilità di governo
è un elemento anche di metodo molto interessante con il quale non sempre diciamo abbiamo le condizioni per poterci misurare nei tempi e nelle modalità a che forse sono quelle giuste e appropriate
Io credo che queste test questioni queste tematiche a partire diciamo da non soltanto quelle di cui già il Parlamento si sta occupando che io citato molto brevemente prima
Ma anche quelle che saranno
Diciamo le direttrici su cui la discussione nei prossimi anni impegna sarà impegnata la politica livelli legislativi penso alle questioni
Dell'adattamento della mitigazione dei cambiamenti climatici siamo prossime alla firma
Effettiva dell'Accordo di Parigi sul clima e questo vorrà dire poi politiche conseguenti a tutti i livelli dal di quelli delle città a fino a quelle
Internazionali e degli Stati che hanno firmato quell'accordo su come tradurre quegli impegni nazioni scelte concrete conseguenti penso anche a questioni che riguardano e che stanno già interessando il lavoro
Europeo sulla tema dell'economia circolare su un uso efficiente delle risorse su come gestiamo un utilizzo della materia secondo principi che
Rivoluzione hanno completamente il nostro modello di vita da un sistema di Naro modello circolare
Un punto di osservazione molto ancorato diciamo al territorio alle città
Come ci propone diciamo il convegno il Congresso e il progetto Paese di cui ci ha raccontato la Presidente Viviani
Ci apre sicuramente degli delle delle osservazioni e dei punti di vista molto molto interessanti io della mia formazione ha sempre mantenuto con grande convinzione è una lettura
Intanto lo sforzo di provare a leggere dico una banalità naturalmente in questo contesto ma vi assicuro che appena esco da quella porta non è così
A leggere la città non soltanto come una rete di relazioni fisiche tra gli spazi ma soprattutto come una rete di relazioni sociali economiche in continua evoluzione quindi come un organismo vivo attraversato da tensioni da
Processi di
Rispetto a cui gli strumenti sono fondamentali e in molti casi diciamo quello che ci dovremmo sforzare a fare come politica dopo vere ascoltato
Discusso dialogato e quello della arrivare al momento delle scelte della decisione anche per individuare gli strumenti appropriati necessari per accompagnare processi non per imporre
Ma per interpretarle per accompagnare questi processi di trasformazione
E di cambiamento penso che questa occasione è quella di fare rette anche di aprire una discussione che possa
Dare all'attività poi più strettamente legislativa e di governo degli spunti e degli stimoli nuovi e interessanti sarà fondamentale da questo punto di vista mi sento naturalmente di
Portare non la mia persona ma
Qua per quanto riuscirà a fare il punto di vista del Parlamento delle discussioni che stiamo svolgendo di quello che avremo davanti
In questi
Tre giorni a Cagliari e di raccogliere sono sicura anche da di molte sollecitazioni molto molti stimoli importanti e positivi per il nostro lavoro del resto
Sono otto convinta che a tutti i livelli
Forse l'urbanistica sia una delle arti o delle tecnica secondo delle scienza a seconda di come la stipsi voglia leggere la si voglia vedere
Che è più intesa in senso buono del di politica
E la politica dovrebbe forse tornare ad occuparsene con più attenzione più con più costanza e con anche una maggiore predisposizione a leggere davvero le trasformazioni le dinamiche che sono in atto nel nostro Paese
Sono le Santoro del Sole ventiquattro Ore quello che io ero Presidente Viviani nella nel testo scritto c'è uno spunto in più sulle criticità le città su cui volevo chiederle se lei fa un riferimento agli anni Duemila gli anni del boom immobiliare
Tredici gli anni due mila di boom di mutui immobiliari ci lasciano edifici vuoti alloggi invenduti ora dismesse commerciali urbane progetti rimasti sulla carta lungo nei bilanci
Quindi voglio dire molto secca gli ultimi quindici anni hanno peggiorato le città italiane cioè la fase del boom immobiliare ha portato
Solo guasti e le città hanno perso anche un'occasione di sfruttare che molti soldi che circolavano anche per ricorre comparti in una parte pratica
Per opere pubbliche o miglioramento bar la risposta è sì
E equilibrio che voglio chiedere ci sono alcune città che invece possono esercitare un modello cioè che hanno sono migliorati in maniera diciamo unanime insomma negli ultimi quindici anni e altri invece citare che si possono citare uno invece
Peggiorate nettamente come come casi negativo un'ultima domanda che voglio fare anche ora Bellicini l'onorevole Braga
Di recente uno delle criticità che lei non cita è quello dell'edilizia sociale invece di recente Federcasa insieme a Nomisma l'ha fatto uno studio in cui rilanciano l'emergenza e dicono
Quindici anni fa le famiglie in in emergenza abitativa non seicentocinquanta mila euro sono di quasi triplicato un milione e sei
Il piano i sociologi indicatore posti di cui dicevo sugli o è fallito una voce in mezzo al mare dobbiamo ritornare lo Stato ritornare occuparci di risse sociale perché le Regioni non ce la fanno
Quindi questo è un altro tema su cui volevo chiedere a tutti voi
Un'analisi
A rispondere allora poc'anzi
Perché seccamente sì perché siamo anche in conferenza stampa non è che possiamo
Fare tante argomentazioni gli anni due mila sono stati anche un momento di abbassamento culturale per questo la
Il degrado fisico anche a cui ITO perché ci ha degrado culturale se
C'è stato scarso investimento politico ringrazio l'onorevole Braga abbia accolto come indubbiamente
L'urbanistica siamo noi e quindi la politica deve tornare ad avere la lungimiranza
Di trattare la città non solo come oggetto delle misure edilizie quindi gli anni due mila sì perché sono state un boom finanziario perché erano
Meno agganciati se si vuole alle necessita di case di lavoro
Che avevamo di fronte nel dopoguerra il boom degli anni Sessanta e settanta
Incerto
Non tutto il territorio italiano
Omogeneo certo il centro Italia continua a
Essere più residente per utilizzare
Una parola molto in voga ma considerate lo sprone del Veneto è molto evidente ha consumato suolo a
A degradato anche fisicamente i paesaggi la Toscana li ha mantenuti tutti ma
Nelle colline toscane lungo quelle belle
Strade sterrate sterrate lo sono sempre meno che vengono asfaltate ci sono cioè il traffico che che sia sulle grandi arterie urbane perché il recupero all'abitare
Fuori città si è disperso una città virtuosa vogliamo darebbe citiamo Torino e citiamo Torino che indubbiamente ha mostrato delle capacità di
Di innovazione
E anche di conservazione attiva citiamo Torino che ha creduto molto nell'abitare sociale come una componente del rinnovo urbano
E allora su questo per quanto riguarda la questione della casa Benzi anche noi come i nuclei diamo che la casa
Sia uno dei diritti
Di cui dobbiamo occuparci di nuovo e anche crediamo che come tutti i grandi diritti le dotazioni ambientali infrastrutturali la sicurezza dei suoli
Debba essere dentro un'agenda nazionale dentro politiche nazionali perché vanno garantiti per quanto declinati nei vari contesti ugualmente su tutto il territorio e la casa
Abitare la casa abitare che diventa uno strumento di
Rigenerazione urbana e la casa pensiamo
Derby e vedere nelle politiche nazionali un rinnovamento delle filiere dei soggetti perché la casa anche noi lo pensiamo è un tema pubblico ci vuole
Come dimostrano questi dati una risposta pubblica
Non posso non dire qualcosa sul tema delle città perché
Allora
Sì gli anni due mila sono stati una occasione persa
Perché i valori dei cicli immobiliari erano così importanti che la qualità non serviva
Secondo aspetto
Negli anni due mila venti le cose andavano prima della crisi in un in un modo tale per cui
Non c'è stata nel nostro Paese una politica per le città come di è successo invece in tutti i Paesi europei poi è arrivata la crisi naturalmente tutte le cose sono complicate
Uno dei nodi principali dello scarso funzionamento delle città italiane che non hanno più servizi
Questo la gestione delle aree urbane ecco è crollata nei diversi Paesi e non è vero che è un'immagine sbagliata che stiamo dando che le città non capiscono recita che perdono non capiscono
Tutte le città europee che vincono la competizione stanno crescendo e hanno progetti di sviluppo non stiamo realizzando
Una ricerca abbastanza importante impegnativa
Su più di trenta città del mondo e che lo scenario è abbastanza chiaro di quello che sta succedendo
E le città sono un pezzo importante della crescita economica di un Paese
E quindi sulle città ma si deve investire si deve investire a livello nazionale di politica nazionale e a livello locale il fondamentale in questo scenario la capacità di visione e quindi la programmazione di come saranno le cosa due mila e trenta al due mila cinquanta come stanno facendo
L'edilizia sociale bisogna stare attenti perché questo è uno dei rischi del Paese di chiudere sempre le cose dentro nicchie
L'edilizia sociale non vuol dire facciamo di nuovo tot milioni di nuove case vuol dir rigenerazione urbana vuol dire una partita nuova che riguarda l'edilizia sociale
Che non è solo quella certamente la crisi ha prodotto una crescita della domanda debole
Di edilizia sovvenzionata ma abbiamo bisogno di più strumenti più di tonalità di intervento che riguardano i processi di rigenerazione urbana non ci sono soluzioni semplici sono articolate e complesse
Viene da dire che l'occasione è molto interessante da questo punto di vista
Anch'io sono totalmente d'accordo con degli vicini il tema della casa è uno di quelli di classici il tema dell'abitare diciamo
Rispetto a cui la lettura delle dinamiche sociali e fondamentale per non rischiare il rischio di dare risposte sbagliate bisogni complesse che si sono molto modificati anche per effetto della crisi economica economica di questi anni
è stato un tema a lungo assente io rivendico diciamo con una certa convinzione il fatto che si è tornati a occuparsi di casa anche con alcune scelte
Recenti nella legge di stabilità Ali misure sulla tassazione sulla fiscalità altri a favore diciamo della casa di proprietà che ricordo nel nostro Paese caso unico in Europa rappresenta l'ottantadue per cento delle situazioni
Di di partiti abitative diciamo degli italiani quindi a una livello molto più ampio alto rispetto al resto dell'Europa
Ma oggi c'è una domanda di abitare che deve tener conto anche della mobilità che caratterizza la Società dal punto di vista sociale economico lavorativo e quindi la scelta di sostenere con attraverso misure penso alla cedolare secca da alcune detrazioni
Sulla tassazione locale perché affitto a canone concordato proprio per risponderà anche a quella fascia intermedia di bisogno d'abitare che non rientra in quella fascia di domanda debole rispetto a cui però
Lo dico con altrettanta chiarezza è necessario
Fare in modo che gli strumenti che esistono i fondi sostegno affitti il fondo per la morosità funzionino meglio anche superando alcuni
Diciamo meccanismi non proprio funzionanti di trasferimento e di erogazione delle risorse ma e così come il recupero del patrimonio di edilizia residenziale pubblica non di nuova costruzione ma di messa a disposizione chi stime del ministero le infrastrutture dicono
Che entro la fine dell'anno saranno messi a disposizione venti mila alloggi oggi non utilizzati che hanno bisogno di
Interventi più o meno sostanziosi diciamo di riqualificazione
Va in questa direzione e ricordo che quest'ultima legge di stabilità per la prima volta ha esteso lo strumento dell'ecobonus anche all'edilizia residenziale pubblica proprio come scelta diciamo di investire in questo in questo settore in questo campo