Radicali Italiani presenta le ragioni del ricorso per l'annullamento del decreto che ha fissato la data del voto del Referendum sulle trivellazioni in mare

Buongiorno a tutti grazie per essere venuti qui oggi io sono ritardi omaggi Segretario di radicali italiani al mio fianco Mara Muccino onorevole male Mucci
Iscritta radicali italiani in collegamento telefonico Mario Staderini già segretario di radicali italiani e Marco Cappato Presidente di radicali italiani
Quello che sta avvenendo
In queste settimane rispetto al referendum cosiddetto trivelle è l'ennesima
Tappa della distruzione dell'istituto referendario in questo Paese noi oggi non vogliamo parlare del merito del quesito dell'efficacia delle conseguenze del sì o del no
Vogliamo parlare di una questione che alla base di tutto a nostro avviso è che è la condizione
Per la possibilità che vi siano anche in futuro referendum che abbia senso ancora in questo Paese
Indire dei referendum è cioè una questioni di Stato di diritto e di democrazia è una questione che riguarda il rispetto da parte delle istituzioni
In questo caso del Governo
Delle leggi e degli standards
Democratici internazionali che l'Italia a recepito che
E che ha come obblighi
Il Governo a nostro avviso ha messo in atto una strategia peraltro anche rivendicata per il boicottaggio e per il fallito il fallimento di questo referendum una strategia che è stata perseguita con atti e con provvedimenti appunto amministrativi del Governo nel pieno delle sue funzioni
Che vanno dalla scelta della data la prima utile nella finestra
Perché la legge indica
In modo da pregiudicare la necessaria informazioni ai cittadini addirittura da rendere impossibile l'organizzazione stessa
Nei tempi debiti dell'organizzazione di questo parleremo entrando nello specifico
E peraltro con l'aggravante di utilizzare delle risorse pubbliche perché
I trecento milioni di euro circa che costerà all'organizzazione del referendum potevano essere risparmiati accorpando con le elezioni amministrative lo dico subito che qui
Il Governo ha mentito quando ha sostenuto che questo per legge non è possibile farlo il riferimento che è stato fatto dallo stesso Governo alla legge del due mila nove
Non era con riferimento a una legge che accorpava le elezioni ma quella legge fu necessaria ed a spostare i referendum molto il quindici giugno che è il termine massimo appunto indicato per
Fissare
Fissare la data
Entriamo nel merito del nostro ricorso al TAR noi oggi presentiamo questa iniziativa di ricorso al TAR
Con cui chiediamo l'annullamento del decreto di indizione del referendum che ha fissato la data al diciassette aprire
Il ricorso sarà discusso dal TAR del Lazio nell'udienza già fissata per il tredici aprile possiamo già dire che sicuramente si andrà al Consiglio di Stato
Perché se dovesse soccombere il Governo è prevedibile che lo farà sicuramente lo faremo noi dovessimo soccombere quindi in un'udienza che sarà fissata dal Consiglio di Stato a quel punto
Tra il tredici
E
Il diciassette aprile
Abbiamo affiancato a questa iniziativa amministrativa quindi di ricorso al TAR e come forse sapete un esposto alla Procura di Roma l'esposto alla Procura di Roma
A
L'obiettivo di chiederei ai giudici di verificare se
Quella che è una norma vigente non cancellata dalla dal nostro ordinamento in particolare l'articolo novantotto del DPR triste Juno del cinquantasette quella che indica come
Reato il come appunto poi punibile addirittura con la reclusione da sei mesi a tre anni
Il pubblico ufficiale che investito di un pubblico fu potere o funzione civile abusando delle proprie attribuzioni si adopera con la finalità di indurre gli elettori all'astensione quando non si tratta lo voglio dire chiaramente i di
Una posizione giustizialista qua si tratta di chiarire un punto fondamentale che mi solleviamo ai magistrati
Delle due l'una o questa norma è vigente
Quindi
Va fatta evidentemente rispettare perché nel nostro sistema ancora abbiamo referendum con il quorum
Il quorum est ormai superato dalla maggior parte dei dei Paesi penso andrà Svizzera gli Stati Uniti ma anche alla Spagna la Francia l'Irlanda
Perché assimila ed è superato anche dagli standards internazionali perché assimila gli elettori che si astengono a quelli che votano no
Incoraggiare l'astensione queste e testualmente il codice di buona condotta incoraggiare l'astensione o l'imposizione dal punto di vista del punto di vista di un anno minoranza non è sensato per la democrazia allora
Delle due l'una o noi superiamo il quorum per legge
Cosa che
Renzi nella riforma costituzionale non affatto oppure valgono le norme di legge che
Impongono al Governo di rispettare la neutralità nei confronti del procedimento referendario
Questo è l'obiettivo che noi abbiamo con il nostro esposto penale che è stato fatto
Torniamo ha ricorso altare nel ricorso al TAR noi sosteniamo che il potere discrezionale del Governo
Nel
Predisporre e nell'adottare gli atti che hanno portato all'indizione
Del
Del referendum sia stato fatto appunto in violazione di una serie di obblighi internazionali
Molto molto specifici
Dopo il TAR e il Consiglio di Stato se noi dovessimo avere un esito negativo di questi giudizi
Porteremo l'Italia in giudizio davanti al Comitato dei diritti umani dell'ONU
Per violazione del Patto internazionale sui diritti civili e politici
Sì la firme su questo ricorso oltre che la mia di Mara Mucci di Marco Cappato c'è anche quella di Mario Staderini in qualità di cittadino elettore
E che affatto diciamo della militanza per i diritti
Che per la democrazia già un'iniziativa di fronte all'ONU infatti Mario
Staderini è parte lesa nel giudizio che è pendente contro l'Italia presso il comitato ONU per le violazioni ai diritti politici avvenuto nel due mila tredici in occasione dell'altra nostra campagna referendaria
Appunto del del due mila tredici
Io non so se Mario è in collegamento e ci sente perché gli darei la parola proprio per focalizzare meglio e chiarire quali sono gli standards internazionali che vengono violato violati da questa
Procedura
Allora
Allora darei prima la parola amara Mucci per la per l'aspetto informazione quindi per
Per
Per la negazione diciamo delle diritto d'informazione ai cittadini atte mare
Grazie Ricardo
Allora innanzitutto questa azione che ne portiamo avanti questo ricorso davanti al TAR che noi portiamo avanti lo portiamo avanti perché secondo noi si ravvisano profili
Che favoriscono se proprio per le scelte che il Governo a porta avanti su cui il tema delle di questo referendum che favoriscono l'astensione piuttosto che una partecipazione consapevole al voto referendario del diciassette aprile
Per quale motivo diciamo questo
Perché innanzitutto come voi sapete benissimo
E affinché abbia successo una consultazione referendaria serve raggiungere il quorum serve raggiungere il quorum sarde anche che la cittadinanza sia pienamente informata e consapevole del voto che va
Ad esprimersi e che quindi se anche invogliata nell'esprimere un voto per cui il Governo a una finestra temporale nel cui può nella quale può indire
Questo referendum
E deve anche però tenere conto nella data che sceglie di indizione del referendum che vengano rispettati i criteri che consentono un'adeguata informazione
A nostro avviso questo è il principale il punto su cui il Governo è venuto meno enti e in tutte le scelte che poteva compiere nel decidere in quale data
Indire appunto queste consultazioni si è scelta la data meno opportuna che quindi non consentono adeguata informazione per quanto riguarda un tema che è molto delicato penso in cui sono molte le ragioni sia del sì sia del nostro cui un cittadino dovrà comunque
Esprimersi
Per questo noi abbiamo fatto questo ricorso al TAR principalmente proprio perché andando a vedere nello specifico nella data che è stata scelta
Che appunto secondo noi non consentono adeguata entrasse in formazione quali sono le tappe che
Si sono succedute nel tempo
Innanzitutto diciamo che
Premesso appunto che pare tra le varie soluzioni come hanno scelto quella che più comprime
Il processo di corretta fu informazione la Commissione di vigilanza RAI e anche l'Agcom dovevano realizzare i palinsesti e di regolamenti per garantire un'informazione attraverso i media
Ecco che con la la Commissione di vigilanza RAI ad ad esempio adottato soltanto il quattro marzo e sul Regolamento dell'Agcom il sette marzo due mila sedici
Tali regolamenti sono intervenuti pensate ben soltanto
Venti giorni dopo l'indizione del referendum ovvero quando era trascorso già più del trenta per cento del tempo disponibile e dedicarli la campagna referendaria questo significa che abbiamo perso il trenta per cento del tempo
Disponibile per rendere in piena coscienza in totale informazione la cittadinanza che dovrà esprimersi su un tema così delicato che riguarda otto mila chilometri di coste italiane
Le prime tribune referendarie vi dà un altro dato si sono svolte soltanto il ventinove marzo quando ormai il sessanta per cento la campagna referendaria e ha trascorso questo è questi sono i tempi davanti a cui noi ci troviamo oggi
Immagine temporale fissato quindi tra la data di indizione del referendum che è stata il sedici marzo due mila sedici e quella di convocazione del voto che sarà il prossimo diciassette aprile
Costa d'appello a sessanta due giorni e questo è un intervallo che ha sotto gli occhi di tutti troppo breve affinché si possa sviluppare nel Paese un dibattito politico pieno
Ed equilibrato
E quindi che si sposa si possa anche svolge un'informazione adeguata rispetto a un tema complesso senza ledere i diritti di ogni singolo elettore che va ad esprimersi e quindi anche quello dei vari comitati del sì e del no che dovranno poi spingere
Per un risultato piuttosto che un altro
E secondo noi il Governo potrà fare tanto per evitare che questo si verificasse semplicemente anche spostando la data
La data della consultazione fino addirittura ad accorpare né il voto con le prossime elezioni amministrative io ho fatto ha fatto in Parlamento
Un'interrogazione al cui Governo a cui Governo non ha risposto per chiedere se si potessero accorpare la data di questo referendum con le elezioni amministrative
Anche a fronte del fatto che noi ci ricordiamo bene che nel due mila undici
L'attuale ministro Franceschini che allora ero posi aveva la posizione chiese espressamente che per quanto riguarda i referendum che ci fu per quanto riguarda l'acqua pubblica il nucleare Cofito interessa ci fosse un accorpamento
Alle elezioni amministrative
Tutto questo Governo Berlusconi al all'epoca lo negò ci fu comunque una mozione che fu votata in Aula proposte promossa dal Partito Democratico
E quindi ci risulta altresì incomprensibile per quale motivo allora aveva una posizione è oggi effettivamente ne hanno
Un'altra non è soltanto una questione di risorse che ovviamente possono essere quantificati e che si vanno a tarda ma è soprattutto una questione
E di opportunità che secondo noi si va a limitare un momento in cui non garantisce un'adeguata informazione appunto per quanto riguarda le ragioni del sì e del no che sono che sono in seno a questo referendum per cui il altre scelte si potevano fare anche perché la finanza l'ha ricordato prima anche Riccardo disponibile per latte per
La convocazione alle urne è per legge est dal quindici aprile al quindici giugno quindi c'era tutto il tempo per poter accorpare le evidentemente
I due eventi questo non è stato fatto quanto meno si poteva però a ragionare sulla data che è stata scelta però a ragionare per tempo ad esempio si poteva informare preventivamente la Commissione vigilanza
RAI ma anche l'Agcom affinché potessero stendere il prima possibile
I regolamenti e questo ovviamente anche a fronte delle date che vi ho detto precedentemente si poteva chiaramente si vedono chiaramente anticipare quindi utilizzare al meglio la finanza temporale
Che ci sia concessa oppure si poteva addirittura chiedere un parere sulla data per cui indire la consultazione referendaria alla Commissione di vigilanza RAI chi meglio di lei poteva dare indicazioni rispetto anche a un'organizzazione dei palinsesti televisivi
E delle tribune elettorali per quel secondo noi a nostro avviso c'è una grave mancanza da questo punto di vista dal punto vista dell'informazione
E appunto tanto meno l'informazione sarà diffusa quanto più ci sarà un rischio astensione e voi sapete tutti bene che proprio i referendum si basano sul fatto del raggiungimento del quorum se il quorum si raggiunge quindi
Le anche cittadino è a conoscenza del fatto che c'è e una consultazione referendaria al di là del voto che poi esprimerà questo referendum sarà di fatto nullo
Per cui noi siamo preoccupati e anzi chiediamo alta ancora nostro ricorso ma anche appunto come ha detto giustamente Riccardo al Consiglio di Stato o in atto estremo al Comitato diritto
Dei diritti umani dell'ONU di esprimersi in base a propria come avvengono le consultazioni referendarie perché noi ci teniamo
Più che nel merito di questo referendum che proprio l'iter e tutto tutto l'insieme di atti che vengono fatte avanti affinché un referendum poi sia compiutamente eseguito siano fatti secondo norma di legge ma soprattutto nel rispetto dei cittadini che a cui è pieno di cui ha pieno diritto quello di partecipare in modo consapevole alle consultazioni referendarie
Grazie Mara vedo Mario Staderini non so se è riuscito a sera ascoltare zio
Gli standard allora
Darei la parola Mario sull'aspetto degli standards internazionali di democrazia rispetto alle elezioni ai referendum ai quali l'Italia ha aderito e che l'Italia ha recepito che a nostro avviso sono violati da le procedure così come sono state impostate dato date dal Governo italiano ha demanio
Esattamente sono anche la più forte armare strumento che rispetto al quale il TAR dovrà
Il tredici aprile decidere se annullare la fissazione della data del voto diciassette aprile infatti possiamo già anticipare
Che il Presidente della Sezione del parquet sia espresso da noi
Richiesto con un decreto presidenziale cioè senza ascoltare i suoi colleghi del Collegio né tanto meno la difesa
Disfano urgenza dei tempi pur negando l'urgenza di intervenire prima del tredici aprile ha riconosciuto
La come fatto nuovo la validità
Come parametro degli Standard internazionali salvo dover poi ritenere se nel caso specifico sono talmente forti da poter annullare l'atto del Governo mandiamo a spiegare cioè un elemento che in questi anni a partire dal due mila e tredici anche con il ricorso che abbiamo già presentato all'ONU e rispetto al quale l'Italia lo Stato italiano
è oggi sotto il giudizio al punto tale che dovrà entro luglio portare la sua memoria difensiva noi abbiamo sollevato in quell'occasione
Per i referendum mettiamo tenuto nel due mila tredici che avevano trovato problema dei grossi e sabotaggi delle istituzioni nella raccolta firme ma abbiamo portato una quei io le rispondo alla Comitato diritti umani dell'ONU ed è la questione relativa al fatto che
Il diritto degli italiani di tutti i cittadini
A partecipare alla vita pubblica attraverso la democrazia diventa
Diritto vivente in Italia è legato a oltre cinquant'anni con umiltà e con la partecipazione attiva delle istituzioni italiane e quello che con il ricorso al TAR abbiamo voluto questa volta a porre io in quanto elettore in continuità con la con l'azione del due mila tredici entro ovvio che per diciamo così un po'per parafrasare quanto detto dal premier Renzi in questo caso sulle questioni di democrazia sul modo di sabotare il referendum
Questo Governo non è differente dagli altri che ci hanno preceduto perché come gli altri che hanno preceduto a nuove diciamo così considerato
La discrezionalità nel fissare la data chili che gli consente la legge l'altra formata Enna arbitrio in scelte arbitraria peraltro funzionale a indurre all'astensione
Perché questo ed andiamo al merito contro è contro la legge e merita l'annullamento da parte del TAR batteriche il nel fissare la data del voto la legge del mille novecentosei
Tale dice che il Governo l'Aula deve fissare tra il quindici aprile il quindici giugno il Governo ha violato i principi costituzionali e anche gli standards monocratici a cui a livello internazionale il Governo italiano sia sotto ma e in particolare il Patto internazionale sui diritti civili e politici che è una delle principali convenzioni internazionali dell'ONU firmata militare già negli anni settanta e il codice di buona condotta dei referendum chi è stato elaborato dalla Commissione di Venezia e fatto proprio dal Consiglio d'Europa nel due mila e sette e dall'italiani nettamente con una partecipazione e una sottoscrizione del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa
Dunque
La tesi che noi sosteniamo e che il TAR già ci ha detto merita considerazione è quella per cui nello scegliere la data
Quindici aprile quindici giugno il Governo avrebbe dovuto rispettare cioè la sua discrezionalità non era Arbib Rio ma doveva rispettare dei parametri e questi parametri sono quelli che nel dossier stampa sono già indicati lì sintetizzo
In particolare il Governo doveva a scegliere una data in maniera tale da consentire il massimo della formazione dell'opinione pubblica come ha spiegato prima l'onorevole Mannucci indicare perché non hanno funzionato le scadenze e ci sono stati grossi ritardi nell'informazione ma soprattutto il Governo avremo il dovuto rispettare il dovere di neutralità il Codice di buona condotta sui referendum che ripeto
è un parametro attraverso il quale il Governo che lo ha assunto come suo riferimento doveva condizionare le sue scelte prevede chiaramente alcuni aspetti in anzitutto
Che non ci debba essere un utilizzo di fondi pubblici da parte dell'autorità per finire legati alla campagna referendaria
E ormai è evidente che il Governo ha utilizzato i fondi pubblici cioè i cosiddetti trecento milioni di euro che costano le elezioni per determinare uno specifico risultato elettorale
Cioè l'astensione la riduzione quindi della partecipazione del quorum il Governo peraltro secondo il punto tre quattro del codici di buona condotta della Commissione di me ne siamo
Non avrebbe dovuto e avere un atteggiamento in campagna elettorale tale per cui condizionante collega diciamo da tale da condizionare l'Unione pubblica
Anche perché un voto che incoraggi l'astensione secondo il Comitato secondo il Consiglio d'Europa e la Commissione di Venezia eh
Riparabile a sostegno del voto contrario quindi il Governo indicando la data la prima domenica utile
Quella del del diciassette aprile oltre a fare diciamo qualcosa di anomalo rispetto alla storia italiana si è messo contro una serie di parametri che era cui era tenuto a reale diciamo al rispetto anche in
Gli studi alcune anomalie la prima che c'è un conflitto di interessi ti i propri figli troppo
Determine tanto dal fatto che il referendum incide proprio su una legge voluta dal Governo e che il Governo apertamente sostiene e questa grave
Grazie sì
Mi dovete spiegare
Allora
Proviamo a ristabilire la connessione
Allora intanto vi vi dico che l'ASI nella scheda che che avete che è stata distribuita che è una scheda un po'
Lunga però trovati tutti gli aspetti
Gli aspetti di cui stiamo parlando cioè dal contenuto e dalle motivazioni del ricorso al TAR all'altra iniziativa di esposto alla Procura di Roma
A tutte specificati tutti gli standards internazionali
Di democrazia alcuni riferimenti
Ovviamente ha i documenti in cui questi sono sono sanciti
E trovate infine tutte le dichiarazioni del Presidente del Consiglio di altri membri del Governo nei quali viene
Chiaramente rivendicata la strategia volta al fallimento del referendum del diciassette aprile non so se siamo in grado di ieri ricollegarci
No allora interna andare avanti poi magari le cooperiamo recuperiamo Mario Marco ci sentita in collegamento ICI solo che il Presidente sì ci sentiamo se alziamo un po'il volume di sentiamo bene
Retto al la parola che Marco
Grazie Ricardo Ciamarra buongiorno a tutti scusatemi di non essere lì presente in corso la riunione del Consiglio della Città metropolitana
Di Milano e quindi non ho potuto venire su Roma
Quello che voglio sottolineare un elemento così di lettura poliedrica rispetto anche accolti ai cosiddetti adesso Renda aridi oggi li potremmo definire i referendari della domenica cioè i referendari la domenica diciassette aprile
Allora
Bisogna sottolineare
Che interventi è soltanto l'ultimo il Governo Renzo inerenti è soltanto l'ultimo
Di una
L'ultimo arrivato in una lunga
Pluridecennale tradizione antichi referendaria
Potere nel nostro Paese e che questi questa tradizione anche referendaria hanno fatto parte integrante
Anche tanti di quelli che oggi sono
Iter referendari della domenica perché
Fa una certa impressione vedere censire come soprattutto
Esponenti di un certo mondo di una certa sinistra del nostro Paese
Che
Hanno contribuito attivamente alla stregua al sabotaggio
Anche il referendario su i referendum economici radicali negli anni Novanta ma insomma sui referendum boicottati nella disinformazione totale in questi decenni ora
Scandalizzarci di fronte
Alla strategia attivamente astensionista e di sabotaggio della costituzione del Presidente del Consiglio questo vale
Per tanti
Referendari della domenica e questo vale anche per tanti referendari del mondo cattolico perché quell'articolo del Codice penale
Perché oggi evochiamo come ha giustamente detto Riccardo non con intenti giustizialisti ma per sapere se nel nostro Paese vige la legge o vige
La ragion di Stato
E lo stesso articolo
Che abbiamo
Ai tempi del referendum sulla legge quaranta evocato e invocato rispetto all'utilizzo da parte della Conferenza episcopale italiana
E in dei poteri vaticani l'utilizzo
Della messa dei sacerdoti di decine di migliaia di occasioni che diciamo di liturgia religiosa
Per organizzare il sabotaggio anticostituzionale illegale
Della referendum sulla legge quaranta
Naturalmente il fatto che tanti
Referendari di oggi della domenica del diciassette aprile siano stati attivamente anche i referendari della loro storia non diminuisce
Di nulla le responsabilità
Dell'attuale Governo e dell'attuale Presidente del Consiglio e non cambia di una virgola il dovere per voi
Di intervenire per il rispetto delle regole per il rispetto della costituzione
Qui a Milano tra l'altro nemmeno ci sono il le plance dei manifesti elettorali
Sono state abolite né in un mese nel nome dei risparmi perché evidentemente
La prima cosa sulla quale
Si ritiene
Di dover risparmiare è la democrazia salvo poi
Buttare al vento trecento milioni di Euro
Per le specie di organizzazione del referendum quando potevano essere
Accorpati come è già stato spiegato
Con
L'appuntamento l'appuntamento elettorale in buona parte dell'Italia e ma di questo si è già detto quindi
Per gli altri
Il referendum sono occasione strumentale pietra
Comunque niente c'è ed sulla propaganda politica del momento per noi come radicali i referendum sono l'asse con una scheda che la Costituzione accentata assegnato ai cittadini e quindi la vogliamo e dobbiamo difendere
A livello nazionale e come si è spiegato anche a livello internazionale il Pic istituzioni e giurisdizioni
Internazionali come appunto se ha già detto grazie ancora vi restituisco la lingua
Grazie a Marco Cappato vedo Mario allora gli darei la parola per terminare il discorso che stava facendo
Sì per concludere dopo aver richiamando appunto che nel dovere di neutralità il Governo era maggiormente tenuto proprio per i conflitti di interesse economici e politici
Che detiene uno perché il titolare dell'ENI della del maggior azionista all'altro perché il titolare
Nella norma che
Che viene poi distinta vorrei insistere su un tema il Codice di buona condotta sui referendum dice rispetto al quorum
Che esso non deve essere previsto
Perché
Assi mila gli elettori che si astengono a quelli che votarono interi questo dice ancora il codice di buona condotta su cui il Governo italiano e lo Stato italiano si è impegnato a rispettare incoraggiare il punto tre
Il punto sette punto a del Codice dice incoraggiare l'astensione
Ogni imposizione del punto di vista di una vera Anzalone sensato per la democrazia allora noi parliamo di questo è questa la battaglia di fondo noi sappiamo che il quorum che oggi esiste e che la riforma posti ha mantenuto
Perché questo è il punto è insensato per la democrazia lo dicono le giurisdizioni internazionali lo dicono gli atti che lo Stato italiano ha firmato
Allora di fronte a questo la scelta del Governo di appunto
Incoraggiare l'astensione o addirittura di determinarla attraverso atti di Governo come la fissazione della carta e la data non può semplicemente essere considerata un errore politico
Deve essere ed è questa l'azione giudiziaria che stiamo facendo come radicali
Deve essere fatto chiarezza se
Nell'ordinamento attuale è possibile che il Governo italiano contro gli stand all'internazionalità contro gli obblighi di neutralità conto i doveri di imparzialità della Costituzione
Può permettersi di scegliere la data che sia maggiormente utile a far fallire il referendum egli compie reati in questa direzione questa è la domanda che poniamo i giudici con un obiettivo chiaro
Siamo davanti ad una stagione referendaria che vedrà anche i prossimi appuntamenti di raccolta firme e appuntamenti anche di referendum costituzionale bene l'obiettivo che ci siamo posti
Personalmente ma come Radicali all'ultimo congresso e che venga riformata
Tutta la procedura referendaria in termini di raccolta firme in termini della legge del diciamo della dell'informazione un nuovo referendum arte
Che modifichi una legge del mille novecentosettanta vecchia di quarantacinque anni rispetto alla quale però delle due l'una
Ho le norme libelli contenute che ostacolano l'esercizio dei diritti dei cittadini sono desueti e vanno superate
O altrimenti se sono valide ancora solo valga anche in quelle che impongono
Al premier e agli altri per i membri di Governo di non favorire l'astensione quindi mancanza del quorum che altrimenti ci sarebbe una scomparendo Ascom penso quindi il nostro obiettivo
è di chiarire qual è la verità di difendere i diritti dei cittadini per questo arriveremo anche al Comitato dei diritti umani dell'ONU che ripeto è la massima giurisdizione sui diritti domani nel mondo e che potrebbe condannare lo Stato italiano chiedendogli poi di cambiare e quindi credo se c'è qualcosa che oggi si può già
Dire e si può fare inviti indipendentemente da come andranno i giudizi è
Immediatamente intervenire per recuperare
Quello che oggi è un referendum molto a rischio in termini democraticità e quindi di quorum
E al tempo stesso iniziare
Perché no con lo stesso Governo con lo stesso con lo stesso ministro delle riforme un percorso per per rendere vorrei fare dunque a per modificare le procedure del settanta anziché limitarsi a una riforma costituzionale che nulla dice
Allora grazie grazie a Mario Staderini io prima di terminare chiedervi se ci sono delle domande delle richieste di chiarimento
Ci tengo a ribadire una cosa che abbiamo già detto e che spero
In qualche modo passi anche nell'informazione e cioè il fatto che il Governo quando ha affermato
Che c'è un'impossibilità di accorpamento tra le elezioni amministrative e il referendum affermato il falso va fatto come dicevo
Prima tra l'altro dicendo che nel due mila nove fu fatta una legge ad hoc per accorpare i referendum con le politiche anche questo è falso nel due mila nove fu fatta una legge per con sé
Direi di convocare il referendum dopo il quindici giugno in realtà il Governo avrebbe potuto benissimo accorpare
I referendum con le elezioni amministrative determinando tra l'altro un risparmio di
Trecento milioni circa di euro e rispettando in questo modo più facilmente tutti gli standards e tutte le garanzie democratiche di cui abbiamo parlato
Ci sono domande
No allora grazie a tutti buon lavoro