Le politiche per Roma di Antonio Cederna

Buona sera
A tutte a tutti io saluto Vezio De Lucia il Presidente dell'Associazione Bianchi Bandinelli
Il senatore Tor cifra miliari e gli amici tutti di Antonio Cederna i parlamentari lei parlamentare che sono
Oggi venuti qui in questa
In questa sala per ricordare una bella figura ecco
Un
Politico
Ma anche una figura alta di pensatore
E di uomo del futuro lo definirei
Io accolto con molto piacere l'invito
A
A fare questo saluto proprio perché si tratta di
Antonio Cederna che è stato parlamentare parlamentare autorevole ma come dicevo anche figura intellettuale figura
Di G. giornalista di studioso e anche di attivista direttamente un attivista è stato uno un uomo che ha sempre militato nell'ecologia
Ecco e le sue battaglie le sue battaglie per la tutela del
Del territorio iniziarono negli anni Cinquanta continuarono negli anni Sessanta quando l'Italia si lasciava alle spalle un Paese
In macerie
Da tutti i punti di vista non solo quelle materiali ma anche quelle morali
E si avviava anche verso il boom economico noi nati negli anni Sessanta siamo figli di quel tempo i cosiddetti baby boomers
E quel tempo quel tempo di boom quella ubriacatura che si aveva in quel tempo portava a a una industrializzazione che non andava tanto per il sottile
Al
Strade autostrade un po'ovunque senza certo calcolare il danno ambientale ai consumi di massa senza farsi troppe domande
Ecco e quindi no
Gli anni insomma in cui eravamo tutti molto ottimisti non eravamo disposti a capire che non c'è nulla che non abbia una fine non c'è nulla che non si esaurisca e Cederna
In quel periodo andava correttamente mettendo tutti in guardia dalle conseguenze di questa attitudine da questa da questa tesi modalità e diceva attenzione attenzione perché questa ho spinto allo sviluppo e e alla modernizzazione non può compromettere
L'unico bene prezioso che abbiamo che è quello appunto per noi italiani che quello culturale il patrimonio archeologico le bellezze naturali i centri storici ecco un bene che
Che era stato pesantemente violato già in quegli anni lì no nella città di Roma l'Altare della Patria oggi io ero lì all'Altare della Patria oggi si
Si ricorda l'Unità d'Italia
Bene noi eravamo lì riguardavo questo monumento e pensavo proprio a Cederna ma negli vicina ci stanno anche i Fori imperiali anche lì come non pensare a luglio
E ad Aprilia
Via della Conciliazione che anche aveva avuto insomma la stessa sorte
Ecco e capita questo che quando ci sono figure che
Prendono posizioni chiare e forti senza nascondersi dietro le parole queste persone trovano si consenso ma anche aspri siete critica
E questo accade accadde anche nei suoi confronti perché non condivideva un'idea di progresso
Che produceva dei danni collaterali danni collaterali che erano l'inquinamento
Che era al l'accendi Min tifi creazione che era l'erosione del terreno di Sesto idrogeologici con lui non
Poteva accettare che questi fossero danni collaterali con cui tutto sommato si poteva convivere
Ecco quindi per lui la salvaguardia del patrimonio storico
Non era neanche un ostacolo
Allo sviluppo allo sviluppo economico e anche individuale delle persone perché avevo ben capito che che quello l'unico sviluppo possibile
Era quello compatibile con l'uomo con la donna compatibile quello che
Non fagocitato da tutto il resto no quello che non era la pace
Cioè
Questo atteggiamento rapace portiamo via
E qua quello che verrà avverrà
E quindi sosteneva che bisognava avere attenzione alla salute e bisognava aver rispetto della bellezza
Perché era la bellezza quello che ci poneva in una posizione di forza la bellezza e anche rispetto per le generazioni che sarebbero venute
Ecco oggi oggi più di ieri si può ammirare questa mentalità si può apprezzarla oggi più di ieri perché oggi tanta gente la vede così
All'epoca era un po'una spiegazione Danimarca bella no oggi no oggi le persone hanno capito che è l'unica forma di sviluppo possibile
Ecco oggi voi avete voluto ricordarlo specialmente parlando di Roma sulle politiche di Roma e che fu il suo grande amore
Che fu il suo grande amore ma anche come tutti i grandi amori fu anche
La città che suscitò lui tanta rabbia rabbia per quello che le avevano fatto
Rabbia per quello che le avevano fatto per trarre il profitto come appunto la grande speculazione edilizia e gravi e anche quello che le avevano fatto per dimostrare potenza il fascismo aveva bisogno di queste forse di
A queste manifestazioni di
Di Potenza e Roma aveva sofferto
Anche Cederna avevano sofferto
Ecco oggi oggi
Che Roma abbiamo noi davanti oggi noi abbiamo una Roma
Che è sempre all'attenzione ma purtroppo è all'attenzione ed è sulle prime pagine per quello che noi non vorremmo non vorremmo vedere Roma così tanto in prima pagina ce lo eviteremmo volentieri
Però
Penso anche che
Insieme a tutto quello che sta emergendo c'è anche molto altro che non si vede e che attende di essere valorizzato
E quel tutto altro appunto sono le risorse civili le risorse civili e civiche di questa città sono le forze intellettuali di questa città sono anche
Le le la società che non
Non si è mai arresa di fronte appunto al malcostume al malaffare ecco quindi c'è bisogno di fare tesoro
Di questa forza c'è bisogno anche di essere ambiziosi c'è bisogno di pensare in grande per Roma e di pensarla appunto in un'ottica di di futuro che sia un futuro però sostenibile
E allora con lo chiamo la sulla scena internazionale Roma perché dobbiamo necessariamente vedere questa nostra capitale in una
In una scena internazionale
E allora io non posso non ricordare le parole di una grande sociologa che qualche tempo fa venne ospite qui alla Camera dei deputati salsina Sas Enna e sa scassata Serna nel suo ultimo libro ma anche prima
In altre occasioni in altri saggi parla appunto delle città globali lecita globali che si assomigliano un po'tutte
E dentro quelle città noi abbiamo tutta l'essenza del nostro tempo l'essenza del nostro tempo si sviluppa oggi in queste grandi megalopoli che sono veramente
Per certi aspetti un po'tutte uguali
Alloro stesse sono piene di contraddizioni queste grandi città che ci troviamo a vivere e sono contraddizioni in particolare sociali contraddizioni sociali
Ed è l'aspetto più emblematico di queste contraddizioni
Noi
L'aspetto più emblematico lo troviamo nelle periferie urbane
Ecco in queste periferie urbane dove vive sapete l'ottanta per cento degli abitanti di queste città l'ottanta per cento degli abitanti vive nelle periferie
Quindi la gran parte di loro i giovani i giovani le coppie che si sposano vivono nelle grandi periferie
Questi periferie a volte diventano luoghi difficili dove c'è più disoccupazione dove c'è più dispersione scolastica e dove c'è anche più degrado più solitudine grande solitudine dove mancano le piazze mancano bar mancano i circoli
Dove non c'è modo di stare insieme
Assist a casa ognuno per sé nella propria solitudine
Ecco
In questi luoghi però io ho incontrato in questi anni anche persone che sanno reagire che non si rassegnano si mettono insieme e devo dire
Quasi sempre donne
Donne che si aggregano donne che fanno associazioni donne che fanno cooperative donne che si impongono donne che non ci stanno che profili figli vengano strappati dalla criminalità che nel degrado certo non fa fatica
E lo dico all'indomani
Di una visita che ho fatto in un quartiere difficile di Palermo allo Zen
Ecco allo Zernar né qualche settimana fa ero a Scampia e qualche fra qualche settimana andrò a Corviale
E penso che questo sia il dovere delle istituzioni farlo io penso che chi non lo fa dico no
Perde qualche cosa perché in quelle
Periferie c'era gran parte dei cittadini delle grandi città allora io ritengo anche che
Che noi
Non possiamo considerare il problema dello Zen
Di Scampia o di Corviale un problema solo di Palermo di Napoli o di Roma no
Non è così questo è un grande problema nazionale che merita una risposta nazionale una risposta che possa coadiuvare gli sforzi degli amministratori locali locali
E allora nel tempo in cui noi parliamo di grandi opere
Grandi opere quindi pensiamo a che cosa
A Ponti a strade nuove ferrovie io dico che la prima grande opera è la riqualificazione delle periferie queste è la prima grande opera che noi dobbiamo fare non possiamo prescindere
Da come si vive in questi luoghi se ci vogliamo riconciliare con l'opinione pubblica se la politica vuole
Dare senso a quello che fa deve ricominciare dalle periferie a farlo ecco e allora
E a volte allora oggi dico che
Che bisogna sostenere quelle amministrazioni che si spendono che si spendono per
Perché ci sia appunto
Più lavoro più crescita e perché riqualificare significa dare lavoro e da ricrescita riqualificare non vuol dire fare solo una cosa eticamente giusta che per me già basterebbe ma vuol dire anche dare lavoro
Vuol dire dare la possibilità alle famiglie di avvenire qualcosa di pulito su cui vivere
Ecco
Allora oggi la sensibilità ecologiste sicuramente maggiore rispetto a quella degli anni Sessanta
Oggi c'è più interesse verso l'accumulo diverso ogni forma di tutela dei centri storici degli spazi verdi della lotta all'inquinamento quindi tutto questo oggi
è diverso oggi facciamo anche dividiamo la spazzatura no facciamo la raccolta differenziata fino a qualche anno fa ci sembrava una scocciatura insopportabile oggi se qualcuno non la fa dici ma come
Come come
Come può non farlo no
L'abbiamo fatta nostra quella sfida lì oggi
Quindi anche per questo io credo che noi dobbiamo ringraziare ringraziare Antonio Cederna perché questo sforzo nasce da lontano nasce da pionieri come lui
Che si sono spesi per far accrescere la coscienza
Appunto la coscienza ambientale
Del dei nostri concittadini quindi
Antonio scendi Kato la strada che è la strada di uno sviluppo pulito uno sviluppo e un progresso sostenibili e io penso che quella strada
Da quella strada l'Italia debba riprendere il suo cammino quindi vi ringrazio e vi auguro buon lavoro
Ringrazio la Presidente Laura
Boldrini
Che dà prestigio alla nostra
Associazione con con la Corte sia della sua della sua presenza stasera
Ringrazio Walter Tocci
Che ha accettato l'invito
Di ricordare con noi Antonio Cederna vent'anni dalla scomparsa
Ringrazio tutti presenti
E che stasera condividono la nostra iniziativa
Ma in particolare
Io vorrei ringraziare
Desideria Pasolini dall'Onda
Desideriamo
è stata
Più di sessanta anni fa esattamente sessantuno anni fa
Ha fondato affondati Italia Nostra
Ha fondato Italia Nostra insieme a Giorgio Bassani
Elena Croce
A Umberto Zanotti Bianco
E ad Antonio Cederna
Che però era persona schiva
Te non risulta fra i fondatori dell'associazione Italia Nostra che è stata
Per lunghi anni la più importante associazione ambientalista italiana Cederna è stato comunque sempre finché vissuto l'ispiratore dell'azione di questa associazione
Questa di stasera la seconda occasione nella quale ricordiamo Antonio Cederna per noi l'abbiamo conosciuto noto come Tonino
Un mese fa il sedici febbraio
Abbiamo dedicato Cederna una passeggiata secondo me indimenticabile lungo lungo l'Appia Antica
Con la guida di vita Parisse Di Vittorio Emiliani di di Giuseppe Cederna
Che colletto delle cose in ricordo che il suo papà
Sì i cittadini di Roma e non solo di Roma
Non lo possono vuol dire
Di uno spazio sublime come quello
Dell'Appia Antica uno spazio che non ha confronti
Anzi come diceva lo stesso Cederna
L'unica cosa che si può confrontare con la più antica che l'Acropoli di Atene
Bene dicevo se
Si può usufruire di questo spazio lo si vede ad Antonio Cederna anche dedico tutte le sue energie molti anni della sua vita indifesa dell'Appia Antica
Una terza iniziativa nel corso di quest'anno
Curata da Giulio Cederna
Riguarderà la presentazione di uno strumento scusate metti il linguaggio specialistico
Navigabile e interoperabile all'interno di una storia metto dinamica dedicata alla ricostruzione delle principali tappe del lavoro e della vita di Cederna
Come molti sanno
Nella splendida sede della Sovrintendenza archeologica di Roma
Sull'Appia Antica in località Campo di Bove
Esistere esiste l'archivio Cederna
Archivio Donato dalla famiglia allo Stato
Dell'archivio fanno parte circa tre mila
Articoli di Cederna consultabili on line e con questo strumento che si sta
Mettendo a posto lo sarà possibile
Sulla base delle informazioni contenute negli articoli Giulio spero di di dire bene di costruire una carta una carta dei luoghi
Sì quali Cederna si è indignato sui quali ha fatto delle denunce per i quali operato su quale fatto proposte
Proposte positive se la Presidente Boldrini
Se le fa piacere penso che Rita Paris che la responsabile per conto della Sovrintendenza archeologica e che è qui presente nella
Dell'Appia Antica sarà lieta di di accompagnarla a visitare una sede bellissima Presidente
Stasera Walter Tocci
Ci ricorda le politiche per Roma di Antonio Cederna punto come ha ricordato la presidente è stato è stato deputato ma è stata anche due volte Consigliere
Comunale di Roma una volta negli anni
Negli anni Cinquanta e poi a cavallo fra gli anni Ottanta e gli anni negli anni Novanta
Cederna era un combattente non subiva il fascino dell'Aventino
Non si compiaceva di condannare e di esecrabile non amava isolarsi nello studio ed invece attratto dall'agire collettive un attivista come ha detto la Presidente e la Presidente Boldrini
Che operano nelle Associazioni nei comitati nella vita politica
A all'efficacia contundente dei suoi articoli Kilzie l'ho letta sacche forza di denuncia c'erano il suo giornalismo però le aggiungeva sempre la forza l'altra parte della sua figura quella quella dell'ambientalista
Sempre impegnato in una azione
E per la quale aveva una forte attitudine di tipo propositivo proponeva sempre
E aveva anzi la la capacità
Di arrivare fino a proposte come dire di disegno degli spazi queste cose utile conosce i suoi scritti no innanzitutto
Si deve credo che molti dei presenti lo sappia non si deve ad Antonio Cederna la localizzazione del dell'Auditorium di Roma quello progettato da da Renzo Piano quella fu un'indicazione che dà Cederna fu poi raccolta
Raccolta dal Consiglio comunale di Roma forse mi pare di ricordare
All'unanimità
Ecco nella figura di Cederna così come ho cercato di di tratteggiata sta all'attualità che questa sera ci interessa mettere in evidenza ci interessa mettere in evidenza l'attualità del pensiero
E e dell'azione di Antonio Cederna
Di questa attualità riferita soprattutto a Roma
Roma che vive rassegnata e disincantata un terribile declino morale e culturale
Conseguenza del malaffare del malgoverno che ha devastato la città
Proprio per questo va ricordato secondo noi Antonio Cederna che potrebbe agire dovrebbe agire
Come una salutare scossa per restituite il senso
Dell'azione critica dell'impegno e il gusto di partecipare alla costruzione del futuro della nostra della nostra città
Questo è il senso della nostra iniziativa e di questo parlerà Walter Tocci
Io mi fermo molto brevemente su un solo
Argomento
Chi mi conosce sa che sto per per menzionare il progetto il progetto fuori
Io non sono infatti capace di pensare
Ad Antonio Cederna senza abbinare la sua figura al progetto a Forlì sono capace dei di pensare al progetto fuori senza immediatamente associarlo
All'impegno che per il progetto fuori ha speso
Antonio Cederna d'altra parte l'insegnamento più importante
Che ha avuto in lunghi anni di di frequentazione e di amicizia con
Con Antonio Cederna è stato di non vergognarsi mai
Di ripetere le cose nelle quali si crede
E che si crede che siano
Che siano importanti anzi secondo Antonio Cederna bisogna sentirsi
Impegnati obbligati a ripeterle senza preoccuparsi di apparire monotonia o noiosi
Non era solo una civetteria quella di Cederna
Quando ripeteva chi l'ha conosciuto l'ora senz'altro sentito ripetere questa cosa che in tutta la sua vita aveva scritto un solo un solo articolo
E in forza di questo insegnamento che io stasera vorrei ripetere che il progetto fuori
In un secolo e mezzo circa di vita di Roma capitale d'Italia è stata la più straordinaria proposta
Di rinnovamento della città non solo
Dal punto di vista dell'organizzazione dello
Dello spazio ma anche dal punto di vista sociale e culturale
Anche del progetto fuori
Che comunque da da trentacinque anni
è stato collocato su un binario morto vi dirà Walter Tocci
Che ricorderà alcune vicende di quella storia e i protagonisti all'elenco soltanto i protagonisti
I periti protagonisti che
Secondo me come dire sono alla testa della lista dei tanti protagonisti di quella stagione Adriano la Regina Giulio Carlo Argan Leonardo Benevolo Italo Insolera Renato Nicolini
Sono sicuro che Walter Tocci soprattutto ricorderà
Scola profonda straordinaria sorprendente intesa che si era stabilita fra Antonio Cederna e il Sindaco Luigi Petroselli
Antonio Cederna quando morì Petroselli che come molti di voi ricorderanno morì giovanissimo aveva quarantanove anni strafatto solo per durante il Sindaco di Roma
Cederna scrisse un articolo
In cui parlava dello scandalo Petroselli
Lo scandalo di un Sindaco che credeva nell'importanza della storia nella costruzione del futuro
Io non entro nel merito come ho detto del progetto fuori sono un aspetto mi sembra importante ricordarlo
Stasera per la sua stringente attualità
E mi riferisco ora al dibattito in corso sulla valorizzazione del patrimonio archeologico e più in generale del patrimonio dei dei beni culturali
Valorizzazione che negli ultimi tempi rivolta in maniera quasi esclusiva alla capacità di rendere un utile economico
Anche le idee di Cederna di Petroselli e degli altri protagonisti del progetto fuori
Erano volte alla valorizzazione ma si trattava di un'altra valorizzazione
Che rispondeva ai dettami di un'altra politica
Una politica aggiungo concordemente condotta in quegli anni dallo Stato dal Comune anche se appartenevano a schieramenti politici contrapposti
Una politica che non si poneva il problema delle presenze turistiche e dell'utile economico
Ma dell'utile e culturale
Del contributo dei beni culturali alla formazione consapevole dei cittadini una politica
Che voleva accorciare le distanze
Accorciare le distanze penso che sia la frase che meglio di ogni altra di assumere il pensiero l'azione politica soprattutto non mi Luigi Petroselli distanza fra i cittadini romani fra i borghesi del centro e proletarie sottoproletari
Delle periferie una politica che voleva accorciare non solo la distanza in termini anche di tempi di percorrenza fra centro e la periferia però collocando la storia più antica di Roma
La storia dei Fori Imperiali al centro della città moderna
Voleva anche ridurre la distanza
In termini
Di dei tempi dei tempi della storia ridurre la distanza dei tempi della storia
I meno giovani sicuramente ricordano
Le nell'inverno Milano centottanta mila e non centottantuno le domeniche pedonali
Lungo la via dei Fori imperiali che era fu una specie di di estate romana anticipata
Allora per la prima volta
I cittadini tutti i cittadini ricchi e poveri del centro e della periferia si sentirono eredi e custodi della loro storia
Ho finito mi fermo qui da vent'anni ci manca Antonio Cederna
Ci manca il suo insistere che non esiste la civiltà moderna senza un rapporto vitale non retorico con la storia e ci sentiamo obbligati a impegnarci
Perché Roma non dimentichi il suo esempio e le sue idee
Walter Tocci che devo presentarmi lo conoscete tutti per cui io non devo dirlo nulla per
Per presentarlo vorrei solo ricordare
Un episodio della della nostra vita
A cavallo se alla fine degli anni Ottanta i primi anni
I primi anni Novanta
Un gruppo di di militanti forse posso dirlo gruppo di compagni
Dei quali facevano parte qualcuno a qualcuno se n'è andato Piero Della Seta per esempio
Altri sono non
Attivi e presenti Paolo Berdini Giovanni cauto che è stata assessore con
Con il Sindaco Marino
Antonio Cederna Vezio De Lucia che vi sta parlando
Ci incontravamo facevano parte di un gruppo più o meno organizzata che si incontrava per discutere ed elaborare proposte per Roma
Il nostro giovani eletti probabilmente il più giovane è indiscusso leader era Walter Tocci e non pensate un po'come eravamo innocenti
Pensavamo pensavamo di
Di portare Walter Tocci a fare il sindaco di Roma alle elezioni del mille novecento novantatré grazie dell'attenzione
Grazie due domande fondamentalisti assalgono nell'emozione
Quanto ci manca Antonio Cederna
E perché ci manca
Il ricordo la stima e l'affetto prendono
Il sopravvento su ogni altro tentativo di afferrare il vuoto che ha lasciato
Eppure con il passare del tempo la sua figura cresce per il rilievo storico e per la creativa inattualità ci manca tanto in quanto nessuno è riuscito a sostituirlo
Ci manca perché ancora più necessario
La mancanza allora riguardano voi abitanti del nostro tempo
Non abbiamo ancora una vera comprensione storica di Cederna mi avvilisce
E non può averla la nostra generazione troppo coinvolta nelle sue battaglie per vedere ciò che permane di esse e anzi le supera
Saranno le generazioni successive a comprendere la sua opera
Con il disincanto capace di distillare una memoria fino trarne nuove ambizioni
Noi siamo una generazione di passaggio che possono testimoniare gli eventi prendersi cura dell'opera custodirla per le interpretazioni che verranno in una sorta di archeologia intergenerazionale
Nel frattempo la cosa più utile che possiamo fare per combattere gli stereotipi
Sono inveterata di per lo più inventati dai detrattori ma alla lunga introiettare di anche da molti sostenitori
Negli ultimi tempi subì la diffidenza del suo giornale che ritardava o non dava spazio gli articoli
Ma ancor di più deve aver sofferto
E sento il bisogno di scusarmi né qui dopo tanto tempo
Per l'insofferenza che la nostra Amministrazione mostro verso le sue critiche peraltro sempre garbate e motivate
Si arrivò perfino a criticarlo per ritorsione sui ritardi nella gestione del Parco dell'Appia di cui generosamente aveva accettato di fare il Presidente nella fase di avvio
L'ultimo articolo è un grido di dolore chiedo solo una chiave per dire che bastava dargli la piena agibilità della sede oggi quel grido possiamo intenderlo come una metafora
Forse non abbiamo ancora trovato la Java interpretativa dell'opera di Cederna
Il primo stereotipo che fosse il signor no lo sentiamo ripetere da tanto tempo che invece come ha detto verso Vezio
Aveva un'attenzione quasi maniacale per la proposta ogni articolo anche il più aspro si concludeva con una soluzione alternativa essi attivabile
Giova ricordarlo in questa sede ringrazio Presidente
Presidente Boldrini giova ricordarlo che ha onorato il lavoro parlamentare
Con proposte di alto profilo che hanno influito sulla legislazione per l'ambiente i parchi naturali la città ai beni culturali
Anche negli interventi occasionali portava contributi sistematici della conversione di un decreto con un discorso di pochi secondi spiego la riforma dei suoli che in un secolo il Parlamento non ha mai approvato
Con la chiarezza riusciva a parlare sia largo pubblico sia le assemblee elettive stimato e ascoltato anche dagli avversari più ostili
Ho avuto il privilegio di partecipare alla seduta del Consiglio comunale che approvo la localizzazione dell'Auditorium
Da diverse settimane nell'Aula Giulio Cesare si consumava un duro scontro tra maggioranza e minoranza a notte fonda prese la parola Cederna
E cominciò criticando l'ostruzionismo dalla propria parte argomentò con precisione i motivi contraria Borghetto Flaminio è a favore del villaggio olimpico
Carlo il silenzio poi alcuni consiglieri si avvicinarono per dare un segno di intesa e altri seguiranno l'esempio fino a che
L'intero Consiglio comunale si riunì intorno al suo scranno
L'oratoria sempre asciutta prese però un tono solenne come un senatore romano ma avevo preso due fermezza raccontava divertirci
E la delibera fu approvata all'unanimità
Il secondo stereotipo riduce il suo discorso all'esercizio dell'indignazione questa certo oggi non manca ma si esprime in una nota più bassa come sdegno
Sembrano parole simili per la comune radice della dignità ma portano a esiti opposti
Lo sdegno esprime un rifiuto indifferenziato che prepara la via alla rassegnazione
Al contrario l'indignazione di Cederna suscitava l'entusiasmo come ha osservato la regina
Il suo articolo sempre lo stesso come scherzava di sé citando Voltaire
Inizia di solito con la descrizione accurata del disastro ma poi l'ironia verso l'avversario segnala la possibilità di sconfiggerlo magari con la mobilitazione dei cittadini
Come nella pittura dichiarò animus Bosh il tratto sottile preciso disegno e mostrine paesaggio i vandali in casa ma l'ironia di certi figure segnala la possibile risalita verso il bene
Negli anni Ottanta ad ogni presa di posizione sulla stampa corrispondeva all'organizzazione di un movimento di quartiere
è in gran parte merito suo se proprio in quel periodo a Roma prende il sopravvento la coscienza ambientalista e cresce una rete di associazioni a difesa del territorio diede l'esempio accettando di presiedere per tanti anni la sezione romana di Italia Nostra
Nella crisi dei partiti che cominciava allora solo il suo discorso riusciva a creare un nesso tra Progetto e partecipazione civica
Infine il travaglio del Partito Comunista Italiano contribuendo a una riconfigurazione del suo blocco sociale la denuncia della speculazione perpetrata a livello popolare dall'abusivismo edilizio
Non meno devastante di quella realizzata dai salotti imprenditoriali costrinse i giovani dirigenti comunisti a superare il vecchio alibi dell'abusivismo di necessità
E a recidere la cinghia di trasmissione con il sindacalismo territoriale che lo aveva alimentato
Il terzo stereotipo lancia l'accusa di passatismo che oggi suona quasi come un'infamia
è ancora un bel Paese nonostante tutte le devastazioni e pensando al domani si può aggiungere non è ancora un Paese all'altezza dell'eredità ricevuta
La storia nazionale ripeteva Cederna si regge sull'avverbio ancora
Per lui e per i suoi amici urbanisti da parola moderno era dirimente
Assume un significato più mirato rispetto all'uso corrente indica una relazione organica tra
I diversi elementi per Insolera è la logica del progetto di città
Per venire volo è un fattore di equilibrio della vita urbana per Cederna è una connessione di senso tra passato e presente
Al contrario diceva chi pone una falsa alternativa o ossa critica semplicisticamente un termine all'altro
è propriamente un reazionario o un retrogrado anche se si camuffa di un Ronzoni guardi stimoli di un vago vitalismo
La definizione mi pare si attaglia anche agli avanguardisti di oggi che non mancano
La sua modernità e la ricerca di un nesso tra le cose in maniera tombatura dello spazio una relazione tra gli eventi è l'asse di rotazione delle sue passioni civili come archeologo come urbanista e come politica
Come archeologo ha insegnato a vedere sempre il bene come parte di un sistema culturale paesaggistico e mai come emergenza isolata un meramente monumentale un principio della tutela
Connesso organicamente alla storia nazionale che è diventato un esempio a livello internazionale
Come urbanista è un anticipatore ce lo ricorda spesso Ezio i suoi resoconti da Amsterdam modo a Stoccolma fanno capire agli addetti ai lavori anche all'opinione pubblica i vantaggi della pianificazione che esalta le singole parti di città
Ma nel contempo è un protagonista della carta di Gubbio che invita che inventa la tutela integrale dei centri storici il principale contributo dell'urbanistica italiana a livello internazionale infine
Come politico ha mirato a obiettivi apparentemente parziali ma sempre connesse a una strategia generale come nel disegno di legge del mille novecentottantanove per Roma capitale
Bisogna rilegge per farlo conoscere perché Antonio lo scrisse come una sorta di testamento
Mobilitò tutti gli amici per approfondire i singoli aspetti e si dedicò personalmente alla relazione illustrativa
Anche io fui convocato a casa sua per la parte che mi aveva affidata
E ne conservo un caro ricordo
Lo trovai al suo tavolo di lavoro sommerso di carte certamente affaticato e affranto
Quasi tentato di lasciare tutto permettesse recitare Shakespeare
Ma desideroso invece di lasciare agli atti parlamentari un'analisi storica della vicenda urbanistica tra Ottocento e Novecento e il più ambizioso progetto che sia mai stato pensato per la capitale del nuovo millennio
Quel progetto è costituito da tre elementi fondamentali trasformare la periferia di Roma nel nuovo centro dalla città politica
A realizzare una rete di trasporti su ferro ripensare la struttura urbana sulla base del parco archeologico e dell'Appia Antica
Il programma potrebbe essere disegnato su una mappa
Un asse lineare per il Sistema direzionale orientale un triangolo tra il Campidoglio e Castelli una mappa regimata per indicare veline sul ferro
Molti amici qui ricorderanno che all'inizio di una qualsiasi riunione si levava il suo grido minaccioso aprite le carte voglio le carte
D'altronde i suoi articoli a pensarci bene sembrano delle rilevazioni topografiche
Aveva una sensibilità cartografica molto intensa nella quale si intrecciano due tradizioni da una parte una geometria tutta romana
Dall'impianto antico del Card del devo mano agli assistiti della prospettiva rinascimentale alle liste illuminista del Valadier di Piazza del Popolo dall'altra una discendenza agenzie mista
Di esperire geometrie descrive cinese che arriva fino a Cattaneo e consegna riformismo lombardo il nesso tra chiarezza del pensiero e tensione storico morale
Da questa doppia genealogia Cederna trarre l'ultima forma Urbis attenzionata per Roma
Dopo di lui nessuno ha avuto più l'ardimento di disegnare la forma della città
Anzi queste divenuto un divieto
Nessun discorso politico degli ultimi trent'anni potrebbe essere rappresentato su una mappa
I linguaggi urbanistica è diventato un liquido come la morfologia sociale
Eppure da quando si ha negato il progetto pubblico la città non è rimasta ferma anzi è stata regolata da processi corposi che hanno impresso una forma determinata solo apparentemente casuale
Sì si osserva una carta dell'espansione negli ultimi trent'anni si intravede nella distesa di coriandoli edilizi una vera e propria forma Urbis che assomiglia a una cometa
Il nucleo e delimitato dal grande raccordo anulare ormai come una collana che infila tante Pietro uccise
Di residenze abusivismo e terziario e prosegue con una lunga coda che lambisce i Castelli per poi piegare a Sud Ovest di stendendo sì verso il mare
La cometa romana è appunto il risultato della tensione tra la regolarità del progetto e la forza plastica
Della radiazione speculativa è la dialettica irrisolta tra piano e anti piano che segna la vicenda urbanistica della capitale
La forma perfetta dell'asse attrezzato di vicinato
Che Cederna tentava di rilanciare nella versione mite dello sgomma è stata la più grande utopia romano del Novecento
Ma è degenerata nell'etere utopia dire dei frammenti degli uffici abbarbicati sul Grande Raccordo Anulare
Non è stata realizzata la città lineare che secondo il piano doveva guidare la trasformazione ma si è assecondato lo sviluppo abusivo tramite l'anello attrezzato del GRA non previsto dal piano regolatore
La stessa dialettica ha operato sulla coda della cometa
Ha uno sguardo distratto può sembrare una disordinata espansione ma l'analisi storica ne svela la somiglianza con il cosiddetto Piano dell'impero la misteriosa variante del mille novecentoquarantadue
Di cui sappiamo l'esistenza ma non conosciamo i dettagli perché i disegni e il plastico rimasero sotto i bombardamenti dell'euro
Ecco il paradosso nominano lo strumento urbanistico sconosciuto è stato l'unico ad essere applicato fedelmente al contrario i piani urbanistici approvati sono stati illusi di formati o apertamente contraddetti
Le regolarità non si trovano negli atti amministrativi ma nei discorsi pubblici
Il più cogente di tutti lo tenne Mussolini in Campidoglio per l'istituzione del governatorato tutti gli obiettivi indicati in quel solenne discorso sono stati realizzati
L'eliminazione così diceva della stolta contaminazione tranviaria ha interrotto lo sviluppo del trasporto su ferro che aveva avuto un buon inizio I tempi di Nathan e i tempi di Giolitti
La realizzazione delle avanguardie di case sempre il suo linguaggio cioè alle borgate primo-phone dazione come Acilia hanno dato inizio a quella forma granulare che oggi ritroviamo la scala metropolitana
L'espansione imperiale verso il Tirreno è proseguita nel degrado hub abusivo della coda della cometa nessun altro discorso politico è stato tanto per formativo nello sviluppo novecentesco
Se fosse dipeso solo dalla dittatura l'effetto sarebbe durato solo nel ventennio ma è proseguito la Repubblica perché sollecitava forze ed visioni profondamente radicate in città
Il libro più organico di Roma
Lo intitola Mussolini urbanista perché Cederna avverte meglio di altri la capacità del Duce di influire sulle tendenze di lungo periodo
Con quel titolo quindi vuole indicare nell'ombra lunga della devastazione del territorio che caratterizza l'intero novecento romano
Ma qui possiamo ribaltare sull'autore la stessa chiave interpretativa c'è
Un Cederna urbanista di Roma
Anche il suo è stato un discorso per formativo che ha lasciato segni tangibili sulla struttura urbana
Nel campo dei detrattori lo sanno bene i costruttori mentre lo negano gli storici
Come ebbe a dire Caltagirone in un'intervista a Panorama nel nome di Cederna per decenni a Roma chiunque voleva intervenire sul territorio era combattuto come uno speculatore
Al contrario Vittorio Vidotto ha parlato di battaglie illuministiche avare di successo
Ma noi amici forse abbiamo fatto poco per spiegare all'opinione pubblica i benefici delle sue invettive illuministiche
I vecchi amici sono poco tecnologici ma qui
Figlio Giulio Cirà la bella notizia di una sorta se ho capito bene di mappa georeferenziare ma forse i giovani estimatori
Più in avanti che realizzeranno questo il mio sogno
Un atto Cederna una Mirabilia Urbis digitale che consentirà di ascoltare con il cellulare i discorsi o la lettura dei suoi articoli nei pressi delle aree tutelate o dei musei realizzati in seguito alle sue iniziative
Sarebbe un itinerario formativo e appassionante
Nelle bellezze che ancora si possono ammirare in città
Si potrebbe partire da via vittoria
Salvato dalla minaccia risubentra mentre i primi anni Cinquanta per proseguire sul Clivio capitolino Rigon giunto con il foro da Petroselli ai monumenti salvati ai nuovi musei realizzati con la legge Biasini di Adriano la Regina da da Palazzo Altemps
Alla Cripta Balbi a Palazzo Massimo e poi la sistemazione dei nuovi musei Capitolini e prossimamente la riapertura delle casse dell'Antiquarium e il palazzo Vivaldi che può diventare ancora un centro di cultura
Avendo sventato un hotel per cardinali
E poi ancora extra moenia l'auditorium ma il problema delle valli Villata villa Pamphili parco della Caffarella villa dei Quintili Parco di Veio di Centocelle Tor Marancia a Bolzano
Il porco di il Porto di Traiano e di Claudio Capocotta e quel sistema ambientale
Che ci insegno a chiamare litorale romano
Il tour dovrebbe concludersi nell'archivio Cederna nel parco dell'Appia Antica difesa dai vandali e preservata per le generazioni future è il capolavoro della sua modernità
Come archeologo moderno comprende mentre passeggia con l'amico Carlo Melograni che la regina viario ma non finisce nel crepi linee ma è un sistema storico ambientale
Come urbanista moderno avverte per primo che da quel vuoto si può cambiare il senso della conurbazione
Come politico moderno è capace di mobilitare l'opinione pubblica influire sulle decisioni di un coraggioso al ministro che bisogna ricordare come Giacomo Mancini
Dunque il centro sinistra riformista che impone l'inedificabilità in sede di approvazione del PRG se l'espansione periferia è contenuta la grande pausa dell'Appia lo si deve solo accedervi
Nessun'altra personalità della repubblica ha avuto un'influenza tanto profonda e benefica sulla Capitale d'Italia
Nelle diverse prefazioni a Roma moderna Italo Insolera sempre cercato dopo aver descritto tutti i mali e disastri della città una forza positiva della città
Nell'edizione del mille novecentosettanta la trovava nella quotidiana lotta del movimento popolare romano
Ma l'ultima prescritto prefazione è delicata sulla Cederna
Se oggi e nei prossimi secoli ci sarà ancora qui qualcosa d'amare qualcosa da vivere è merito della sua tenace opposizione alla sistematica distruzione di Roma diceva Italo
La cometa verso il mare e il triangolo antico dell'Appia sono gli effetti per formativi degli opposti discorsi pubblici dei due grandi urbanisti del Novecento Mussolini e Cederna
Rappresentano la lunga durata
Delle forze che si sono contrapposte nel salto di scala di Roma sono due antitesi del passato una come citazione retorica e l'altra come risorsa creativa del contemporanea
Sono gli archetipi di due anime diverse del moderno la volontà di potenza e il prendersi cura della vita urbana il dittatore e l'archeologo sono le figure che hanno modellato la forma Urbis del Novecento
Non si può rinunciare oggi a immaginare una città diverso dall'attuale
Alla sua opera oggi dovrebbe ispirarsi un nuovo programma di Governo di Roma inattuale perfino nel genere poiché oggi si teorizza che ci si candida Sindaco senza presentare alcuna proposta
Al contrario egli stilò un programma per far cadere la propria candidatura a Sindaco
Ai tempi di Tangentopoli molti si rivolse a lui come possibile il primo cittadino
Anche io
Per sviare l'evolversi
Atterrito dalla proposta Antonino
E anche lusingato bisogna dirlo rilasciò un'intervista del chiamarsi fuori non sopporto regole ed etichette e pochi soffro d'ansia
Disse a Danilo maestosi che lo incalzano
E per togliere ogni tentazione ai partiti che lo avevano proposto al so di molto il tiro proponendo di trasferire quatto dice ministeri a cominciare da quello delle finanze perché i contenitori svuotati siano demoliti creando aree libere e comunque recuperati per la cultura
Non fu candidato
Il programma della Roma dovrebbe ripartire dal disegno di legge dell'ottantanove
Come si è detto la proposta più organica di Cederna e quindi
La più moderna
Dove sono finiti quei tre obiettivi fondamentali
Il primo il trasferimento dei ministeri è scomparso dal dibattito eppure non è venuta meno l'esigenza di ridisegnare
La presenza dello Stato anzi si è accentuata in seguito ai cambiamenti dell'amministrazione pubblica dalle privatizzazioni al superamento di alcune funzioni all'incerto regionalismo all'integrazione europea all'obsolescenza di vecchi impianti all'impatto del digitale
Dalle caserme alle aree ferroviaria le fabbriche come il Poligrafico i tabacchi agli ospedali storici ufficiale amministrativi o no gli uffici amministrativi ormai obsoleti Roma è investita da una grande dismissione statale non meno intensa
Della dismissione industriale subito da Torino o da Milano
In assenza di una strategia tutto si riduce a operazioni immobiliari gestiti dalla Cassa depositi e prestiti da quale privatizza le rendite
E copre solo in piccola parte i costi che si scaricano sulla città con quelle trasformazioni così la dismissione accentua il deficit di infrastrutture mentre sarebbe una grande occasione per fare la capitale più bella
Inoltre un secolo lo Stato ha lasciato un'impronta Fisia per lo più sgradevole e comunque inefficiente perfino delle sue funzioni oggi quell'impronta
Può essere rimodellato ha per la nuova capitale del ventunesimo secolo
I contenitori liberi potrebbero restituire spazi alla qualità ambientale la cultura antica e l'ingegno contemporanee Roma può diventare un centro internazionale di formazione di ricerca sui saperi della città
E sui saperi della memoria
è anche una grande opportunità economica
Grandi Paesi in Asia in Sud America investono nella tutela nel restauro dei beni culturali provocando un'impennata della domanda di formazione di servizi
Se ci fosse un'offerta specializzata dell'Italia
Avrebbe sicuramente il vantaggio competitivo del brand che viene dalla sua storia invece
Al ministero prosegue la svalutazione professionale di quel metodo italiano studiato in tutto il mondo ideato dei Bianchi Bandinelli dai brandelli Argan
Prevale da tempo l'illusione un po'straccione
Di fare i soldi con il merchandising i cocktail nei musei
Invece una ricca economia dei beni culturali può nascere solo sulla tutela promuovendo prestigiose scuole internazionali e nuove imprese italiane capaci di esportare il metodo italiana il nostro sapere dell'antico
Per fare alcuni esempi simbolici del passaggio dalla capitale burocratica alla città della conoscenza
Al posto di un Ministero si potrebbe collocare la scuola internazionale di restauro per attrarre non i cento studenti di oggi ma cento volte di più che verrebbero a imparare il metro di italiano
L'antico ateneo di sentivo potrebbe essere liberato dagli uffici del Senato un'altra battaglia di Cederna che oggi potrebbe realizzarsi con la revisione costituzionale nonostante il mio voto contrario
Per realizzare il proprio sotto la cupola del Borromini la moderna università della memoria come luogo di ricerche di formazione nell'archivistica nella transizione al digitale creando lavoro per i filologi palle opera degli archivisti
Ma insieme agli informatici agli economisti e giuristi
Agli esperti di open access
Il secondo obiettivo la rete dei trasporti
Dovrebbe essere ripreso in connessione stretta con la politica culturale
La realizzazione dell'alta velocità liberato dal traffico nazionale la vecchia linea tirrenica per Napoli
Che potrebbe essere trasformato in una metropolitana regionale risolvendo in un colpo solo il difficile problema di accessibilità al Parco dell'Appia
La stazione in Cina rito agricola oggi abbandonata
Potrebbe diventare la porta di accesso che consente ai cittadini e turisti di partire da termini che in pochi minuti di treno trovarsi nei pressi della regina avviare uno proseguendo a piedi con la più bella passeggiata al mondo
Una soluzione opposta a quella prospettata dalla Società Autostrade
Che si candida a gestire l'arteria per farne il brand antico dell'autostrada con ampio consenso pare dell'establishment politico e mediatico
Il ritorno in città potrebbe avvenire tramite l'architrave il geniale Progetto di Insolera che prevede un itinerario tranviario di interesse archeologico realizzato con Breglia giunte alla rete esistente
Da alcova adisse partirebbe contratto nuovo che lungo la circonvallazione Ostiense raggiungerebbe la piramide Cestia per poi proseguire verso il cielo il Colosseo la Domus Aurea passando per Sanclemente fino alle Terme di Diocleziano a Palazzo Massimo
Con piccoli investimenti si otterrebbe un percorso su ferro che collega quasi tutti i luoghi romantica
Verso est della nuova metro libera la vecchia ferrovia dalla Casilina che potrebbe essere trasformato in un moderno tram a servizio del parco Adua sell out ossia di Centocelle
Insieme al ramo Prenestino che serve di là dei Gordiani sex cambierebbero al Pigneto con la Metro C verso il Colosseo i fori si realizzerebbe quindi una connessione
Tra l'archeologia della periferia e quella del centro inoltre con un'altra invenzione di Insolera intanto Reno si potrebbe collegare il Parco dell'antica Gabi e la villa Adriana con un servizio di trasporto di area metropolitana
Si realizzerebbe insomma una rete integrata di trasporto pubblico a servizio dell'intero patrimonio storico le opere dei contemporanei potrebbero confrontarsi almeno per l'ambizione politica con i capolavori degli antichi
I nuovi mezzi di trasporto offrirebbe un servizio di qualità non solo per i visitatori anche per i cittadini sottraendo il turismo al pericolo di degrado e al contrario facendone un'occasione per innalzare la qualità complessiva del sistema urbano
Il terzo obiettivo non ha bisogno qui di rielaborazioni perché coincide alla lettera con il disegno di legge dell'ottantanove
Oggi il triangolo archeologico e paesaggistico dell'ampia è l'unica eccezione dello sprawl
Quello che rimane dopo una devastazione secolare dell'agro è il possibile inizio della Città Metropolitana di Roma
Intesa non solo come si usa oggi in termini amministrativi ma come l'unica forma Urbis che può avere ancora un senso su vasta scala
è essenziale la continuità tra l'Appia i fori
Infatti c'è stata sempre una sovrintendenza unica almeno finché la saggezza
Abitava al Collegio Romano
Oggi invece il decreto Franceschini spezza la tutela in due istituzioni diverse Colleen pronti turbine di definirla una scelta olistica
Torniamo a chiedere in questa sede il ripensamento di un provvedimento che appare insensato
Bisogna tenere a mente la definizione che usava sempre
Tonino
Dal Campidoglio ai piedi dei Castelli è perché è solo su questa scala che si dispiega il significato urbanistico del progetto fuori
Il Duce realizzò lo stradone imperiale sventando la collina Lelia al fine di liberare la vista dal Colosseo dal famoso balcone di piazza Venezia
Nel dopoguerra divenne più prosaicamente un collettore di traffico che portava le automobili in pieno centro ci volle l'allarme di Adriano la Regina
Sul pericolo disfa rinnovamento dei monumenti per suscitare una presa di coscienza nazionale e internazionale
Che portò i provvedimenti da legge Biasini e all'idea del parco archeologico fu decisiva l'iniziativa di Cederna che promosse un appello di duecentoquaranta intellettuali su quella sera e trovo una formidabile intesa
Con il sindaco Petroselli non solo nella scelta urbanistica manco l'immediata eliminazione della strada che attraversava il foro
C'è una bellissima foto non so se
Anche era queste che scorrono una bellissima foto
Che racconta la festa di quella giornata quando venne eliminata via della Consolazione
Io oltre dei due amici Tonino e Italo esprimono l'orgoglio delle battaglie condotte insieme e la fondata speranza di una nuova città
Il progetto Faurisson poi inserito nella legge per Roma capitale approvata nel larga maggioranza nel mille novecentonovanta ricevendo proprio la proposta
Del disegno di legge di Cederna che Bilancio se ne può fare trent'anni dopo
Non si può dire che non sia accaduto nulla anzi c'è stato un saliscendi di iniziative che svela un rapporto inquieto tra la decisione e il progetto
è come uno spettro che si aggira sul destino della città la politica ha paura sia di fare sia di non fare come si vede nella sequenza nevrotica degli eventi
Dopo il punto alto di Petroselli la gestione ordinaria di lettere poiché la ripresa inaspettata degli scali a mere banconi peggiore sindaco Pietro giubilo
E ancora il rilancio senza una convinzione strategica con l'aggiunta di cui ero membro e poi ambigua narrazione di Veltroni con le ampolle di Fuksas
E il vincolo ministeriale che proietta lo stradone fu equilibrio
Nell'oblio con Alemanno e infine la banalizzazione di Marino che ha ridotto tutto uno schema di viabilità allarmando i disagi del traffico senza mobilitare le passioni culturale
Se non è una grande idea il progetto fuori si riduce a una querelle e sulle sezioni stradali
Non vi
Vive di mezzi ragioni si alimenta solo con una nuova visione di Roma
I novecento lascia in eredità in quel luogo più che altrove quella dialettica irrisolta tra il dittatore l'archeologo
Prima la retorica imperiale dell'asse e poi i grandi scali ai margini senza però approdare a una definitiva soluzione urbana
Se dopo tanti anni di rilevazione di studi oggi abbiamo sicuramente una conoscenza ricca
Dei fori Traiano di Augusto D'Innella nel tempio della pace contro chi sosteneva allora che non c'era niente niente di nuovo da sapere è merito appunto delle battaglie di Cederna le ha vinte però solo con una dimensione della sua modernità
Quella di archeologo ma non quella di urbanista che di politico ecco il compito che lascia i posteri a partire dalla nuova conoscenza archeologica che abbiamo dell'aria disegnare un progetto urbanistico e farne un progetto politico
Oggi ci sono le condizioni pratiche per attuarlo nei suoi articoli
Sì ci fate caso la parola attuazione sempre accompagnato dalla parola graduale
Perché sapeva bene che bisognava risolvere l'accessibilità e ci voleva la metropolitana
La linea C infatti è stata progettata per attuare il progetto fuori secondo lo studio dello stesso la regina aveva commissionato negli anni Ottanta Leonardo Benevolo
La realizzazione e quindi dell'infrastruttura e i trasporti togli argomenti a chi ha sempre drammatizzato il traffico per impedire Progetto
La funzione ad un mobili Istica può essere cancellata definitivamente una volta realizzata la metropolitana e può essere archiviata con una breve parentesi
Neppure tra le più esaltanti nella lunga storia di quel luogo
Possibile che l'epoca nostra l'epoca della società della conoscenza non abbiamo altro di meglio di un flusso di traffico da trasmettere alle generazioni successive
è possibile tornare quindi a passeggiare i fori ascoltando il rumore di passi sul selciato
Potendo alzare lo sguardo con lo stato d'animo riflessivo dei visitatori del granturco
Un'opera d'arte nell'opera d'arte come la definiva il nostro amico in un luogo moderno e antico allo stesso tempo completamente dedicato all'incontro delle persone tra loro e con la storia
Roma non sarà mai davvero una città moderna finché non porterà a compimento la vicenda dei fori
Non sarà davvero città internazionale finché non avrà l'ambizione di proporre al mondo un senso nuovo della città eterna non sarà autenticamente città storica se non riuscirà a creare
Un'attenzione tra passato e futuro
Come in un percorso psicoanalitico la persona nuova emerge da una rielaborazione del proprio vissuto così per la città storica la vera modernità consistente nel rielaborare l'antico
L'incertezza tra il fare il non fare rivela quindi che la decisione politica non riesce a misurarsi con la grandezza dell'idea e ne rimane schiacciata
Il parco dei fori non è l'oggetto di una decisione ma è un evento che trasforma il soggetto che decide
Chi lo realizzerà diventerà solo per questo un grande politico già fu così Petroselli che da capo partito divenne un grande sindaco di romani
E valse anche nelle passeggiate domenicali per i cittadini che diventavano più esigenti tra di loro e verso il buongoverno come osservava con soddisfazione Tonino
La rielaborazione dell'antico alimenta il riconoscimento
Tra i cittadini e verso la città
Il riconoscimento consiste nel vedere la città con uno sguardo nuovo vedere teoremi né in senso Greco cioè fare teoria osservare le cose che ci circondano con la coscienza dell'occhio
Vedere la città significa pensarla su nuovi fondamenti il Progetto fuori è in questo senso la visione di Roma del nuovo secolo
La visione come il riconoscimento è presente già nel primo scritto
Del giovane archeologo Cederna
Uno scritto bellissimo il tempio sotto il meno che contiene la più bella definizione di quella sua professione tradita ma sempre amata
E dice così il bello dell'archeologia è che la scoperta di un oggetto antico è un incontro semplice e immediato come il risveglio di chi dormiva ancora perché dimenticato da noi
Come ritrovare una cosa che ignorava la moda del perduta ma che appena ritrovata sentiamo quanto ci era necessaria
Si possono leggere tutti i suoi articoli come un'arte del vedere
Sia nella polemica sia una proposta la forza argomentativa e sempre affidata all'immagine
Come l'Appia dei gangster che rischia di diventare un rigagnolo di cemento oppure la città eternit
Oppure l'Hilton come unità di misura della speculazione o il Foro di Cesare che sembra un crollo dello stradone oppure un errore di calcolo del progettista ma in positivo anche il verde urbano come un pieno
Che l'architetto Ernesto Rogers vedeva invece con un vuoto tanto da negare la pubblicazione dell'articolo del giovane
Su casa bella
Oppure i fori come meditazione sull'invidia del tempo
Cederna insegnato che la visione e già una trasformazione
Ha ottenuto il cambiamento facendo vedere ciò che altri non vedevano
E allora concludo dicendo che saranno forse giovani tecnologico l'atto Cederna che ci aiuteranno a visitare i luoghi salvati con la parola scritta
Benevolo gli diceva che era pigro ma lui non ci stava e diceva non sono pigro sono lento
E se non avesse coltivato quella lenta determinazione della battaglia culturale quella libica eccezioni indignata della con Morazzi io L'Italia di oggi sarebbe peggiore di ieri
Eppure
Se la civiltà dei moderni fosse stata da sola senza in interventi di un polemista se la civiltà dei moderni fosse stata pienamente la garanzia di tutela della civiltà antiche
Ma io credo che Tonino si sarebbe sentito sgravato di un compito che avrebbe preferito dedicarsi solo alle sue passioni letterarie
Come dice il figlio Giuseppe aveva un'anima teatrale
In una Roma compiutamente moderna serenamente moderna
Forse lo avremmo incontrato foro nei pressi del tempio del divo Giulio nei panni di Marco Antonio mentre lei cita loro Lazio clorazione Bruto è uomo d'onore
Nasce così
Devo fare
Che cosa devo fare
Poi
Grazie Presidente
Se
Assente