Attualità di Igino Cappelli. Dagli "Avanzi della giustizia" agli Stati Generali

Le portava ad avere lo stesso
La Di Giglio
Dottoressa di oggi
Sì sì intanto noi cominciamo
Resiste
Esiste proprio moltissimo
Allora
Io
Comincerei di lavori pregando tutti i relatori di essere molto contenuti nei tempi perché nel desiderio di
Presentare non solo la figura di Gino capelli ma anche il lavoro dei tavoli tematici degli degli stati generali
Abbiamo un po'riempito questa mattinata di interventi arriveranno più tardi la Presidente del Consiglio
La non non ho remore D'Amelio e anche il dottor Contestabile che in questo momento mi hanno detto impegnati in una riunione
La Presidente del Tribunale di Napoli ha avuto un impedimento improvviso il
E quindi non è presente quindi io do subito la parola
Alla dottoressa Antonio dei ritardi che il Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Salerno
Ecco così abbiamo il panorama della Campania
Spero che si senta fino in fondo stanno portando delle altre sedi non si sente
Non so
Come si possa fare qui ci sono dei però dei divani laterali dove ci si può
è mio forse la voce bassa gli altri faranno meglio grazie allora dottoressa Mercaldi a lei la parola
Buongiorno a tutti ringrazio gli organizzatori di questo convegno
Per i quali nell'invitarmi rendere questo saluto mi hanno dato l'occasione di rivolgere ad alta voce in un contesto così qualificato il mio pensiero all'amico e dal maestro Igino cappelli
Così come tante ore tante altre volte ho fatto
In silenzio
In occasioni di preoccupazioni o in occasioni di gioia per trarre coraggio ovvero ispirazione
Nel corso dei miei io ormai lunghi anni di permanenza in magistratura iniziati
Con la magistratura di sorveglianza a Napoli con il Presidente capelli subito dopo sulla stessa onda del pensiero del presidente capelli con il presidente Iovino e successivamente
Come io guida di due i tribunali di sorveglianza quale quello di Sassari
E tribunali di sorveglianza di Salerno
Sempre ricordando nell'esercizio di queste diverse funzioni perché poi ho avuto il piacere la bella occasione di sperimentare mi anche nell'esercizio di altre funzioni giudiziarie
Nel corso delle quali mi sono resa conto che la mia esperienza di magistrato di sorveglianza minava una marcia in più nel comprendere e nel giudicare
E nel adottare soluzioni che potessero essere soluzioni utili per una
Anche la combinazione di una pena che sia non solo giusta ma che sia valida e che sia quell'adeguata per la funzione costituzionale che la Pina dovrebbe aprire
Io ho sempre ricordato il specialmente nei momenti bui il pensiero di Gino che diceva
Poi aver perso il senso di ogni motivazione interiore ma
Finché la speranza o la disperazione di un uomo in carne ed ossa ti chiama il fund mestiere non ti è permesso abbandonare
Io ringrazio Igino che mi ha dato
Questa possibilità di
Riti rivedermi continuamente e di vini poter continuamente riprendere il mio cammino anche nei momenti Buizza
Perché i l'insegnamento più grande che c'è derivato e che poi e quello consacrato dall'ordinamento dal nuovo ordinamento penitenziario e chi è al centro dell'attenzione
Della magistratura ed a maggior ragione della magistratura di sorveglianza ci deve essere l'uomo
Non il reato non il reo l'umanità dell'individuo che si espande oltre il muro del carcere
I suoi diritti quelli essenziali ed inviolabili quelli che gli derivano dal suo stato di TEN-T Ivo ancor più inviolabili e che sono
Ancora la sua speranza ovvero la sua disperazione nel momento in cui non sono violati
Non sono attuati sono negati dunque violati allora ecco la centralità del detenuto
La centralità del detenuto nel nuovo ordinamento penitenziario
Che come diceva Igino capelli
A soli due anni dalla riforma
Poneva l'accento sulle carenze di volontà politica d'altra parte l'abbiamo visto in tutti questi anni l'alta allenarsi di una produzione normativa
Tra spinte securitaria e aperture garantistiche a secondo dell'occorrenza e delle esigenze del momento storico e più in generale diceva Igino
Dalla carenza di un atto
Attitudine culturale ad individuare il problema del carcere innanzitutto come una questione sociale
Perché e si sembra strano che a distanza di tanto tempo ancora oggi ricordo bellissimo romanzo di Sandro Bondi vissuto che si chiama che intitolato dentro è edito
Mi pare Einaudi Einaudi bellissimo avuto modo di di presentarlo in qualche occasione ancora oggi
Il convissuto ci parla
Definisce il carcere come la griglia sul buco della Randino
Che trattiene l'impunità che tratti degli avanzi gli avanzi di che diceva Igino
Allora se a distanza di tempo i periodi in periodi storicamente diverso continuiamo ad avvertire le stesse criticità
E vediamo gli stessi problemi vuol dire che quello che abbiamo fatto fino ad oggi non va bene
Ed ecco perché ben vengano gli stati generali
L'esecuzione penale ben venga la riflessione ben venga una riforma sistemica una riforma che parta dalla
Riforma del diritto penale del processo penale per arrivare ad un Alphasat esecuzione penale che sia più rispondente
A quella che
La l'orientamento della della nostra Costituzione
Il carcere ancora oggi è un luogo estraneo e come non possiamo trasformare innanzitutto formando così come ancora una volta Igino ci ricordava sempre
Una coscienza del problema del carcere che ci consenta di fare breccia nel muro dell'INPS della paura innanzitutto
Dell'indifferenza
Della delegai delle responsabilità una delega io
Insopportabile di responsabilità e di soluzioni di problematiche alla magistratura
E la magistratura di sorveglianza in particolare non dimentichiamo il problema del sovraffollamento che caduto sulle spalle della magistratura disturbi
Eccome in un momento come facciamo in questo momento ove ove tutto e crisi dove le problematiche che nascono nel sociale secondo me dovrebbero essere state risolte nel sociale
E c'è crisi della società civile che non avverte sicurezza c'è crisi dello stesso articolo ventisette che partendo da un'operazione in carcere uscente riga va verificando l'effetto negativo in termini di ricaduta
Nel reato
Appare cercato di barcamenarsi con rivalutando il trattamento con le misure alternative ma senza mezzi
Ma senza strutture e quindi questo magistrato di sorveglianza che
Da magistrato della giurisdizione di prossimità e della giurisdizione di scopo è finito con la diventare il magistrato delle misure alternative talvolta concesse
Anche senza quella necessaria attenzione alla centralità del detenuto come individuo come uomo per far sì che poi effettivamente potessero essere funzionali al suo reinserimento nella società
Ahinoi io ma insomma son tanti anni fa ci magistrato sorveglianza o pensavo mi devo organizzare mi devo organizzare e devo comunicare quello che faccio
Riporto davanti dei progetti di best practice sia Sassari che a Salerno abbiamo fatto una carta di servizi un bilancio sociale abbiamo rilevato la customer satisfaction dei
Dei nostri utenti ma molto spesso è negativa ma proprio perché è negativa cita l'occasione di riflettere su quelli che sono i punti di debolezza del nostro sistema organizzativo del nostro modo di rendere giustizia
Per rivederci ripresentarci e riguadagnare
Quella legittimazione sociale che la magistratura di sorveglianza
Nessun ordinamento
Potrà mai dare se non
Dimostrando sul territorio quello che si può fare e quindi aprendo all'esterno aprendo il carcere ad iniziative che possano
Condurre la società civile all'interno del del carcere anche per esempio aprendo di i padiglioni per lavorazioni offrendo lavoro
E in questo modo la società civile si renderà conto che
Quello che a ai non addetti ai lavori sembra una cosa strana magistrato sorveglianza dà il permesso quello esce uccide ammazza oppure da è stato dato l'affidamento al servizio sociale a Tizio a Caio
E perché non sanno cosa c'è dietro tutto questo non sanno che il nostro e a un lavoro minuzioso e che il nostro lavoro minuzioso è accompagnato dal lavoro minuzioso
Della
Ordina della amministrazione penitenziaria
La società che diventa destinataria di politiche di riparazione e diventa parte attiva nell'inclusione sociale ed europeo ed è accogliente nei confronti della vittima sostanzialmente si riappropria
E la capacità di recuperare il controllo di quegli avvenimenti che hanno un forte impatto sulla percezione del senso di sicurezza
E quindi concorre a riparare l'equilibrio violato dalla commissione del reato
Ultima cosa ultima riflessione
Tavolo stato generali della esecuzione penale
Far conoscere correttamente in relazione
Far conoscere correttamente ed in tutta la sua complessità il mondo dell'esecuzione penale
Questo stiamo facendo abbiamo creato la SNAM Rete socio istituzionale vogliamo comunicare gli esiti positivi contro gli attacchi mediatici Ricci che vengono da una cattiva
In televisione e tutto questo serve a costruire una città sensi ente una città che nell'accogliere NR inserire detti depaupera il capitale sociale della criminalità organizzata
Ponendo in tal senso in essere un'azione di prevenzione del reato
Ed un'azione di trasformazione della società attivando responsabilità sistemiche ed individuali in una diminuzione così come si vuole e così come voleva anche Igino quando dice il carcere
E questa città o e accogliente o non è accogliente
Per essere accogliente bisogna riattivare la responsabilità sociale individuale e collettiva grazie così prepariamo il terreno gli stati generali dell'esecuzione penale
Grazie dottoressa Del tardi e vorrei che il dottor Contestabile deserto saluto dal podio
Grazie
Grazie buongiorno a tutti oggi porto il mio saluto di provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria della Campania una ragione la Regione che raccoglie in sé tante contraddizioni
Anche in un ambito come quello del carcere che rappresenta il luogo ultimo il luogo dove confluiscono le tante cover tale emarginazioni le patologie di questo territorio compreso quello che la criminalità organizzata
Ma la campane anche il luogo della solidarietà dell'impegno civile
Tanti volontari e le associazioni che operano dentro gli istituti penitenziari
Un impegno che vede in prima linea la professoressa Adriana tocco
Che con la sua intelligenza e la sua passione oltre a sostenere alle direzioni nella presi in carico e nella salvaguardia di diritti della popolazione detenuta sa cogliere l'esigenza che tutti gli operatori sentono
Quella del confronto e dalla discussione con il mondo esterno con i soggetti portatori anche di altre culture
è per questo e con questo periodo di ricerca e il desiderio di innovazione del sistema penitenziario che il Ministro della Giustizia convocato gli stati generali che come annunciato dallo stesso ministro concluderanno prossimamente in via definitiva i lavori
Diciotto tavoli di confronto che hanno voluto quali protagonisti quei soggetti che né i perdenti penitenziario lavorano che hai penitenziari e per il loro miglioramento hanno offerto conoscenza sapere idee esperienze
E la prima volta che nel Paese è stato aperto uno spazio di dosi di discussione così ampio perché le esigenze di modificare l'esistente erano tante
Tra le quali la sentenza di condanna della CEDU l'applicazione delle regole europee in tema di detenzione regole molto ma molto simile al nostro ordinamento penitenziario del settantacinque
Un ordinamento nato nei fiorenti anni settanta il decennio delle grandi riforme ma un ordinamento mai applicato nel suo vero idolo vero spirito costituzionale
Una norma in cui uomini convinti e sostenitori di una visione più moderna del carcere hanno cercato di attuare e questo a fronte delle mille resistenze di natura organizzativa e culturale del sistema penitenziario e sociale del territorio
Si consideri il peso che ha avuto in questi anni sulla gestione soprattutto economico di questa Regione la criminalità organizzata
Uno di questi uomini è stato il Presidente Igino cappelli che io non ho conosciuto per
Personalmente perché impegnato in altre regioni d'Italia ma che mi hanno descritto come magistrato progressista
Garantista nei confronti dei diritti dei detenuti maestro competente carismatico dei giovani magistrati di sorveglianza
Un magistrato che ha saputo narrare il carcere denunciando né limiti storture da esaltando negli aspetti umani
Presidente cappelli avrebbe particolarmente apprezzato la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari egli che aveva stigmatizzato le modalità di gestione della saluta mentale in carcere
Che aveva raccontato si degli episodi limite ma solo per
Segnalare le distorsioni della normalità e della routine quotidiana
Come forse avrebbe apprezzato il dibattito che oggi si è aperto nel paese sulla condizione della detenzione
La normativa che riporta il carcerato estrema soluzione per la tutela della sicurezza dei cittadini
I rimedi messi in campo dall'amministrazione penitenziaria per far fronte alle prescrizione dell'Europa l'attenzione degli operatori penitenziari tutti perché queste strutture non siano mai più luoghi di costrizioni e di soprusi gratuiti
Ma egli avrebbe apprezzato soprattutto la riforma della polizia penitenziaria
E le aperture culturali che questa riforma ha promesso di portare nel nostro sistema penitenziario
Probabilmente si sarebbe battuto perché il ruolo della magistratura di sorveglianza continuasse ad essere in primis il fulcro garantista dell'applicazione dell'ordinamento penitenziario in carcere piuttosto che il sovra carico
Amministratore al sovraccaricato amministratore dei benefici di legge un modo questo per deflazionare le presenze in carcere per mantenere intatti certi equilibri interni con aspettative di possibili condizioni di libertà
Ma non era questo quello che il Presidente capelli cercava tant'è vero che come egli ha raccontato nel suo libro gli avanzi della giustizia
Quando ha ripreso con forza il suo ruolo di magistrato di sorveglianza che interviene sulla gestione interna del carcere lo ha fatto
Con tanta determinatezza professionale convinzione umane da dover poi a essere costretto a lasciare perché il carcere anche luogo di sconfitte diresse
Pur se si è dalla parte della Regione
Questo succedeva negli anni ottanta oggi probabilmente non sarebbe più così gli stessi eventi avrebbero avuto echi mediatici ed attenzioni da parte delle autorità competenti molto diverso
La creazione dei garanti
Nazionale regionale e locali l'applicazione della normativa su queste figure istituzionali
L'emancipazione dell'intero sistema penitenziario da certe prassi il nuovo Regolamento di esecuzione o le regole europee l'attenzione della CEDU la legge ottantuno del due mila e quattordici sulla definitiva chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari
Sono tutti elementi che hanno e stanno riformando le nostre realtà lavorative
Si consideri che in Campania in tutti gli istituti oggi funzionanti sono presenti le scuole dell'obbligo e da alcuni anche quelle superiori molti sono i detenuti che beneficino del lavoro all'esterno al anche a Poggioreale
Quando la Regione finanzia i corsi di formazione professionale questi sono attivati in maniera massiccia in tutte le strutture
Tantissimi sono i volontari che realizzano anche progetti di animazione come la stessa Comunità di Sant'Egidio la garante la professoressa tocco con il suo ufficio investe per migliorare le condizioni di vita di reclusione raccoglie le istanze
Tantissime le iniziative finanziate dalla Fondazione per il Sud o dalla Caritas diocesana da altri enti locali
A tutti i detenuti di tutti i circuiti vengono garantite almeno le otto ore fuori dalle stanze di pernottamento tante le sezioni a custodia Berta l'istituto di Vauro sta per essere riconvertito in istituto ha chiesto di attenuata per detenute madri
Con un progetto di adeguamento della struttura ideato dal Dipartimento di Architettura della Federico II
La stessa Università con la quale questa Amministrazione penitenziaria stipulato un protocollo di intesa
Gli stessi studenti del Dipartimento di Architettura stanno realizzando un progetto formativo con il carcere di Poggioreale un gruppo di lavoro entrato in istituti ha lavorato fianco a fianco con altri giovani detenuti raccogliendo né idee e necessità
Ospedale psichiatrico giudiziario di Napoli è stato definitivamente chiuso il ventuno dicembre scorso e quello di avesse ormai prossimo alla dismissione e riconversione in casa di reclusione per soggetti anziani bisognevoli di una carcerazione diciamo più tranquilla
La riforma del due mila otto sulla sanità penitenziaria ha portato questa Amministrazione alla costituzione di tavoli di confronto permanenti con il Servizio sanitario nazionale
Tante le difficoltà ma anche tanti miglioramenti nella comunicazione nelle prassi interistituzionale
Tutto questo avrebbe trovato il consenso ed un valido supporto nel Presidente capelli che ha ancor prima della riforma del settantacinque aveva ospitato un cambio di passo nell'esecuzione penale intramuraria sotto tutti i punti di vista
Voglio terminare questo mio saluto proprio con le parole di Gino cappelli perché resti un momento per tutti noi operatori del carcere
Puoi aver perso il senso di ogni motivazioni interiore ma finché la Speranzon la disperazione di un uomo in carne e ossa ti chiamo al tuo mestiere non dia il permesso di abbandonare buon proseguimento dei lavori grazie
E ringrazio
In due primi Saro tanti perché entrambi
Sono entrati nel merito dei problemi e vedo che alcune frasi così incisive di Gino capelli tornano alla memoria di tutti
Io adesso la
Presidente non è ancora arrivata nel momento in cui arriveranno darà il suo saluto
Quindi io penso che possiamo cominciare ad aprire i lavori io comincio io gestione lasciate abbiamo poi la però nel caso aspetta presenza
Allora io tanto si si fanno sempre i ringraziamenti iniziali però questi ringraziamenti sono sentiti nel senso che
La Presidente D'Amelio c'era offerto la possibilità di svolgerà il convegno in questa questo luogo che bello e significativo
E poi ringrazio il Codacons perché estati ispiratore di questa iniziativa
In particolare
Nicola Mazzamuto che mi suggerì di ricordare a Napoli Igino cappelli ed io accolsi volentieri questo suggerimento anche per l'antica amicizia con la famiglia cappelli nel momento in cui io
Di devo altre esperienze quindi da insegnante e danni ICI
Il procuratore
Dottor Colangelo che ha voluto farsi rappresentare
I partecipanti relatori che sono tutto anche da lontano ma
Il dottor Maisto voi c'è
Non si sa dal del
C'è
Io voglio anche ringraziare
Evitare dottor Forgione
Il direttore del carcere di Sant'Angelo dei Lombardi che
Ci ha consentito di riprodurre
Il libro che ormai non si trova più non è più in circolazione
E ringrazio la famiglia Cappelli che ci ha consentito di farlo perché come vedete e Stato accolto da tutti con piacere perché ormai gli Editori Riuniti non non credo che esistano più come casa editrice
E quindi
è stato indispensabile il suo contributo
E credo che il fatto che il libro sia stato riprodotto in carcere
Da dei detenuti che ci hanno lavorato perché la tipografia
è fatta di lavoranti detenuti sia importante sia significativo proprio se lo il loro potesse sapere ne sarebbe contento è significativo proprio per il suo pensiero messa
Lo so e lo sa va bene perse Mazzamuto circa la certezza insomma che verrebbero
No non solo secondo me tecnici molto credente lo so che il giudizio
No del giudice
Abbiamo
Non va bene però retrospettivo
Quindi
Io
Però
Cercherò di essere più breve possibile la più breve possibile ma ho pensato questo che la commemorazione ed Igino capelli
Potesse essere più significativa se noi
Fossimo riusciti a dimostrare come le sue intuizioni si sono poi
In qualche modo avverate sia in alcune modifiche normative sia negli stati generali dove effettivamente
Ci sono tanti spunti nel suo libro che sono diventati poi
Oggetti obiettivi dei tavoli tematici quindi credo che le intuizioni i i passi in avanti di possiamo parlare di attualità l'abbiamo chiamata attualità di Gino capelli diventi un'attualità siano attualità
Quando
C'è
Poi una realizzazione sia pure tardiva
Ecco
Tutti i relatori che parleranno oggi hanno fatto parte o come coordinatore come partecipanti dei tavoli e degli Stati Generali ecco quindi
In questo modo noi abbiamo coniugato la il desiderio di ricordare le parole e pensieri di Gino capelli con la volontà
E di divulgazione che il ministro ci ha
Raccomandato di fare e credo che continueremo con piccoli seminari al in cui vorremmo invitare personalità diverse e provenienti da diversi settori della società
Slogan
Io venendo proprio nel merito voglio dire questo io il libro non l'avevo letto l'ho letto
Molto rapidamente perché un libro che che affascina è stato per me infonde di amarezza da una parte di sollievo dall'altra perché
Amarezza perché la quantità di dolore che c'è in questo libro e tanta
E e coinvolge
E anche perché
Se la politica fosse stata più attenta negli anni passati se non fossero prevalse
Istanze secoli carie
Oscurantista noi non avremmo avuto delle tante sanzioni che l'Italia ha avuto non avremmo avuto la sentenza Torregiani perché nel libro era già tutto tutto detto
è una tesi comma cinque e
E
Se
Lui fin dalla
Pagina dodici alla pagine iniziali riporta una sentenza illuminante quella per dopo i disordini del sessantotto a Poggioreale in cui i giudici che riunisce gli onesti giudici napoletani
Condannarono sì
I
I rivoltosi però
Scrissero
Ad una gravissima cronica insufficienza di mezzi materiali corrisponde il perdurante vigore di norme disciplinanti la vita carceraria del tutto superate spesso improntate a criteri di inutile rigidità
Ben poco solleciti la tutela di la dignità e della personalità del detenuto e delle sue in declinabile esigenze di uomo e di cittadino certo una sentenza esemplare e il che in anni così lontani
Su iniziale riconobbero parlava circostanza per altri motivi di particolare valore morale e sociale
Perché in Tibet tenuti interesserò con ciò
Esprimere anche e soprattutto
La loro aspirazione alla sollecita approvazione delle riforme in nome di principi ed esigenze trascendente interesse individuale
è presente alla coscienza dell'intera società in un dato momento storico poi dice questa sentenza esemplare poi fu rinnegata negli anni successivi
E
Sempre da queste parti lui parla anche della carcerazione preventiva per perciò dico le cose che ha immaginato poi sono state affrontate
La carcerazione preventiva che dura da tempo a volte ingiustificata in un'attesa che si consuma in luoghi isolati oscuri ignorati dal giudice
Ecco poi la scrittura e bellissima cioè
E anche questa una scrittura particolarmente incisiva
Quindi
Questo avveniva
Molti anni fa
E poi per esempio la riflessione sui permessi
Che abbiamo affrontato nel tavolo sei la coordinatrice qui presente l'onorevole Bernardini io ho fatto parte con molto piacere di quel tavolo perché mi è particolarmente cara questa tematica
Ecco
Igino capelli nota nel suo libro come ci sia stato il tentativo di introdurre dei permessi per
Coltivare le relazioni familiari e lo dice proprio cercando così di superare la questione della sessualità che oggi è stata affrontata e lui
Già allora lanciava questa sfida e invece
Si è poi ritornati è permessi solo per gravi motivi familiari e se c'è un familiare in pericolo di vita cosa che poi sappiamo estremamente difficile
Ah ecco è arrivata la presidente la ringrazio io termino questo mio breve intervento introduttivo e poi dopo
I saluti della presidente se
Sì
Sì la Presidente viene da lontano da una febbre anche la febbre
Grazie dicevo e invece si era ritornati a quella nell'imminenza della per il pericolo di vita socio familiari in pericolo di vita e sappiamo bene che i che molte volte
Il magistrato di sorveglianza non concede e poi il parente muore ed è un'esperienza di questo periodo la detenuta
Vuole presentare un'improbabile denuncia ma intanto sono cose che succedono poiché dirà qualcosa Rita Bernardini noi nella nostra Commissione abbiamo pensato proprio i permessi di affettività ecco che
Noi togliamo al detenuto la libertà non è detto che il lo dobbiamo privare di tutto
Ecco
Dicevo sollievo sollievo perché perché poi nonostante tutto nonostante che ci siano ancora molte cose da fare nel carcere lo diceva
La dottoressa per tardi in relazione anche a agli oneri di questa da caricata maggiore sorveglianza però le cose sono cambiate certo
Non del tutto ma
Ci sono molti istituti che praticano lei le porte aperte
La libertà per otto ore al giorno
La magistratura di sorveglianza in gran parte va negli istituti penitenziari c'è un ci sono
Misure alternative in più noi vediamo le statistiche
Che ci manda sempre il dato e sta c'è una maggiore
Ci sono più misure alternative concesse
Quindi
Cioè la sorveglianza dinamica in
Poi ci sono tante cose che sono successe ci sono i garanti adesso abbiamo il garante nazionale ringrazio particolarmente Mauro Palma
Che non so se questo sia il primo convegno da garante nazionale a per noi benaugurante e anche il sottosegretario migliori anche bene per noi è il primo convegno ritardi molti deputati
Sottosegretario alla delega
Alle carceri poi vedremo nel merito come precisamente sarà Roberto
Bene
Ora
Io credo che vanno cambiate ancora molte cose perché la detenzione risponde al dettato costituzionale completamente alla normativa europea e comunque ai principi di dignità
E che alla tutela dei diritti non negoziabili e appunto della vita umana che non può essere tolta a nessuno infine vorrei dire che
A parte queste
Queste anticipazioni queste premonizione questo sguardo profetico il libro e bello e bello come libero
Io sentivo fondarono un convegno su internet e veniva detto si legge con un romanzo è vero
Perché del romanzo anche tutte le caratteristiche e qui ritorno un po'al mio vecchio mestiere
Nel senso che
CEE con narratore interno onnisciente ci sono i personaggi
Figure indimenticabili e c'è uno stile conciso e drammatico che
Puntando sullo scarto di pensiero come un momentino voglio dimostrare
Il
Quindi anche dal punto di vista formale e scusatemi questo ritornare indietro nel mio mestiere passato i personaggi vi invito a leggere adesso non posso farlo Giuseppe Angioni
Un uno che teme ente rimasto quarantaquattro anni in carcere senza mai che
Senza che mai si arrivasse a giudizio definitivo poi è stato liberato
E la figura di questo vecchio sorridente che non capisce niente di quello
Che gli sta succedendo
Ma
Al di là della Singer racconto che vi invito a leggerlo
E il finale
Quando lui dice
Più volte mi sorprendo a pensare che il recupero fu inutile anche crudele motivato solo dall'illusione di recuperare non voi
La dignità e la coscienza giocate sulla vita di Giuseppe Angioni Bottai io celibe nullatenente cattolico sardo
Cioè
E sono parole forti in queste
Dette da un giudice oppure Giuseppe Aletta
Questo qui avete tutti Angioni aveva effettivamente ucciso un uomo perché in preda un delirio lo vedeva come il nemico era reduce dalla guerra quindi
Era fuori di testa insomma
Ma
Aletta si era sempre proclamato innocente non aveva mai voluto chiedere la grazia perché diceva la mia innocenza
E quello che io posso lasciare a mio figlio anche questo la storia è una storia da leggere tutta ma io mi limito un momento al finale
Quando
Pagina novantasei
Che non professionisti
Alla fine
Lui riceve la libertà condizionale la moglie vestita di nero lo va a prendere e Igino cappelli
Dice
Se ne andranno i vecchi coniugi
So che leggendo si l'un l'altro compasso mal fermo non sospettando l'inizio di una seconda fase dell'ergastolo che inflitto a tutti e due i ventinove anni prima non avrà fine con ritorna Monte San Giacomo
Sarà chiara anche a me visitando lì un privato in tempo di ferie della misera casa dove tendono di ritrovare il senso quotidiano di una coabitazione difficile senza passato e senza futuro
Due vite separate per sempre dall'esperienza di sofferenze diverse e lontane non comunicate e non comunicabili due avanzi di galera
E niente Thomson bene questo penso questo brano
Mi attivo commosso moltissimo ecco proprio
Questa partecipazione così profonda veramente significativa e chiudo con un'ultima citazione e che quando vi parlavo dello scarto che
E appunto uno lo strumento del romanzo
Quando ci si aspetta appunto una cosa si parla sempre di vittime
Innocenti e invece parlando di un altro personaggio a parte poi le donne Pinato Mele Antonio Bernardini morte bruciata
Proprio del sole riconversione
Parla di un detenuto che
Insomma era colpevole ma ha
Lui
Ecco
Dice un certo punto di questo
Che poi muore
Luis pensava che il giudice di sorveglianza chi sa nonostante i suoi gravi precedenti avrebbe potuto ottenerne un anche lui
A trentacinque anni detenuto da quindici avrebbe forse conosciuto una donna ma troppo tardi quindi viene trasferito nel carcere Santa Maria Capua Vetere qui dopo un anno muore
E non regolamento di conti insomma in un accoltellamento con un altro e però il finale
E noi diciamo sempre
Vittima innocente invece lui dice caduto così giovane nella rete del pescatore questi mesi città una citazione di un discorso religioso la rete del pescatore appunto la redenzione di uno in carcere dovrebbe
Da aggiungere non aveva saputo trarre profitto dall'opera di redenzione di un intero sistema carcerario ora anche in via di essere migliorato con la riforma
Vittima non innocente di un destino di violenza e però non responsabile di ordinamenti di giustizia alla cui capacità di distruzione troppo tardi aveva tentato di sottrarsi
E io credo che
Non so più di queste parole sulla denuncia del
Sistema penitenziario così com'era non avrebbe potuto dire ma
Come ho letto in un articolo che poi
Perché ho trovato sempre su internet la dice una nota questo è un lo stralcio del carcere contro riformato l'intervento che feci in un convegno
Per l'autore il carcere prima di tutto una questione sociale in questo ordine del modello di carcere cui si aspira non è disgiunto dal modello di città da costruire ostile oppure solidale
E nel suo intervento lui terminava sempre sui permessi diceva erano oltre il quattro cinque per cento in orientati dei permessi e chi contava il novantacinque novantasei novantasette del rientrati
Acqua passata
Ma chi tiene conto degli impiccati nelle carceri di questa Repubblica
Chi lotta e vuole continuare a lottare contro una società che continua a emarginare segregare reprimere chi è già perdente in partenza
I segnati dalla condizione economica dalla diversità culturale dal sito dissenso ideologico
Ecco che il discorso si sposta inevitabilmente fuori del carcere nel cuore politico del problema
Anche di fronte alla grande scommessa del nostro tempo sfruttamento o emancipazione esclusione compartecipazione integrazione o emarginazione quindi il suo discorso come diceva anche prima
Antonio per tanti era un discorso
Che si allargava a un sistema sociale
Discriminante grazie
Io adesso dare la parola alla nostra Presidente l'onorevole Rosetta D'Amelio che ho già ringraziato anche in assenza dell'accoglienza in questa bella sala
Per il suo
Sì grazie
Io saluto
Qui i rappresentanti della giustizia delle istituzioni delle carceri vedo che ci sono
Un molteplici figure che operano
Insomma per
Per i detenuti
E l'intervento il convegno di oggi è un convegno
Io ritengo molto importante perché parte dalla figura di
Gino capelli
Oggi le analisi e le proposte di cappelli nessuno di stretta attualità
Tutti conoscete meglio di me il pensiero
E il lavoro che cappelli ha portato avanti
Il carcere ha scritto poteva cambiare solo nel senso delle linee generali di tendenza prevalenti nella società e dunque in peggio né si poteva pretendere che proprio la galera
Fosse un'isola di legalità e di decenza se poi le sue vittime sono troppe volte le vittime della giustizia e si la logica dell'Aga previgente non c'è posto per un giudice impotente alla tutela dei diritti umani più elementari
Sono parole che hanno
Insomma nel significato molto profondo quasi un testamento del giudice di sorveglianza Igino capelli negli avanzi della giustizia
Cui appunto ci siamo ispirando con il convegno di questa mattina
E a partire da queste riflessioni io stessa mi chiedevo è possibile riformare il carcere
In questi ultimi anni infatti il dibattito nel mondo politico e dell'università ha riguardato principalmente l'estensione o meno delle sanzioni alternative alla detenzione
La necessità
Di decongestionare il carcere e quinti di depenalizzare ossia di intervenire con decisione sul diritto penale
Il sistema penitenziario è stato negli ultimi due anni al centro dell'azione del legislatore il Governo il Parlamento sono riusciti a superare la fase dell'emergenza
Ora occorre ripensare l'intero sistema dell'esecuzione penale ha dichiarato il ministro Orlando
E si deve fare ciò alla luce anche di alcuni dati su cui
Dobbiamo riflettere il nostro sistema è tra i più costosi d'Europa quasi tre miliardi e tra i più inefficienti con un tasso di recidiva tra i più alti
Si è propagandata la sicurezza essi alimentato il crimine qui c'è un primo dato su cui ritorna l'attualità di Gino cappelli il modello di carcere proposto da cappello infatti è un modello sociale strettamente collegato al modello di città e comunità
Da costruire ostile
Oppure una comunità che non costruiamo solidale sull'inclusione o sull'esclusione è difficile pensare che una persona possa di educare si senza alcuna prospettiva nella vita sociale non contano
Nella penna
Prevista dal Codice né quelle erogate è importante cosa succede alla persona mentre è in carcere
Come multa alcuni si recuperano in pochi anni peraltro occorre più tempo per questo importante il ruolo del giudice di sorveglianza
Per questo come si propone stamattina occorre ribaltare l'ottica e l'impostazione della riflessione
Ripartire appunto dagli avanzi della giustizia ripensare il sistema del carcere e una riforma della legge trecentocinquantaquattro basato sulla reintegrazione sociale
L'articolo ventisette della Costituzione recita le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono attendere alla rieducazione del condannato
Un dettato tradito dalle reali condizioni carcerarie dalle condanne della Corte europea dei diritti dell'uomo per le condizioni inumane e degradanti dei detenuti in carcere
Talvolta nel nostro Paese da quei diritti negati occorre partire per ridisegnare un nuovo modello di carcere di esecuzione della pena
Dignità umana
Legalità della pena reinserimento sociale sono tre direttrici sulle quali occorre muoversi
E per fare ciò occorre un cambio di passo culturale che veda protagoniste le istituzioni e che coinvolga gli operatori delle carceri le associazioni
Che lavorano con i detenuti per cambiare nella società la percezione della pena e della funzione che latina stessa deve svolgere
Il contesto culturale politica e sociale che c'è fuori dalle mura non è neutro
Incide ovviamente sulle riforme che si vanno a legiferare non a caso nel mille novecentottantuno il referendum per l'abolizione dell'ergastolo ed esito negativo
Dietro quel referendum c'era appunto un'idea della pena non solo come punizione ma il Paese usciva all'epoca dall'emergenza del terrorismo oggi invece io credo che ci siano le condizioni per riprendere idealmente quel cammino
Sono stati fatti tanti passi avanti è stata istituita la figura del garante dei detenuti
Occorrere accendere nuovamente i riflettori
Il questo Consiglio il Consiglio regionale della Campania lo sta facendo e ringraziamo davvero la garante per il lavoro
Che lista fa cento nelle carceri ma anche grazie ad una nuova affermazione sensibilità dell'istituzione di questo Consiglio
Perché io
Ho inteso mettere è vero che il Consiglio insomma
E un ente legislativo però anche in questo intelligenze l'attivo abbiamo detto che dobbiamo segnare molto la funzione del Consiglio dall'interesse del sulle tematiche sociali
E non a caso ho scelto di aprire il mese di febbraio con la mostra
Che era mosse liberi dentro qui in questa sede del Consiglio questa mostra che è stata fatta da detenuti di Poggioreale che abbiamo ospitato
Un piccolo gesto importante è stato questo da parte del Consiglio ispirato proprio dall'idea ed al modello sociale del carcere di Gino capelli
In conferenza stampa Croccolo il detenuto che è intervenuto una giovane detenuto
Che che intervenuto per testimoniare il lavoro che hanno fatto e quello che hanno imparato in carcere con il laboratorio di ceramica ci ha detto il carcere ci toglie la libertà
Ma nulla di intentato questa
Frase molto importante dice tutto
Entri in queste parole semplici dirette che simbolicamente hanno tracciato un filo rosso che si collega al convegno di oggi che al centro proprio la parola dignità
Dignità della persona appena quattro giorni fa domenica scorsa Papa Francesco dall'ANCE russa ha fatto appello alla coscienza dei governanti affinché ha detto si giunga ad un consenso internazionale per l'abolizione della pena di morte
E ha aggiunto propongo a quanti tra loro sono cattolici di compiere un gesto coraggioso ed esemplare
Che nessuna condanna venga eseguita in questo anno santo della Misericordia
Lo ha detto nel messaggio dopo l'Angelus ed è stato accolto dall'applauso della piazza un appello a una moratoria che certo non riguarda l'Italia sempre l'articolo ventisette della Costituzione
Lo ricorda non è ammessa la pena di morte recite tuttavia ritorna la dignità di ogni persona
L'idea della detenzione ai fini del reinserimento non è finito punitivi
Non a caso sempre l'articolo tredici della Costituzione sulla
Libertà personale ammonisce e pulita
Ogni
Forma di violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà
E qui si potrebbe aprire il capitolo sull'introduzione del reato di tortura che non è oggetto del convegno di oggi io ringrazio non ho detto all'inizio perché lo volevo dire alla fine il Sottosegretario Gennaro Migliore
Al quale auguro un buon lavoro lo ringrazio perché la sua presenza qui Licci mostra un interesse del Governo in direzione delle problematiche che noi abbiamo
Che esponiamo in questa giornata il Governo si sta caratterizzando per le riforme
Per i nuovi diritti infatti proprio ieri sera c'è stata un'approvazione di una legge sulle unioni civili io credo e da qui faccio appello sia migliore per lui al ministro o
Orlando
Che dobbiamo riprendere con gli Stati Generali un cammino interrotto di riforma del sistema carcerario
Sulla scia della strada indicata da cappelli oggi ci sono le condizioni io credo per poterlo fare lo dico anche con una persona che ha sempre
Ha avuto al di là adesso del ruolo istituzionale io insomma non c'è Ferragosto la tale
Che non ho passato un giorno della mia vita nelle carceri di questa Regione in un confronto diretto fra l'altro
Spesso sollecitati da Rita Bernardini in un confronto diretto per vedere le condizioni reali essi vivono nelle carceri perché io credo che anche nelle cose che istituzionalmente facciamo se partiamo dalla conoscenza possiamo fare un lavoro
Più utile per la soluzione dei problemi vi ringrazio e vi auguro buon lavoro
Grazie Presidente senti Nicola Mazzamuto prima di darti la parola brevissimamente se il direttore Forgione voleva dirci se proprio i detenuti
Hanno lavorato a questo libro molto c'è direttore Forgione
C'è
Sì e certo non dirà
Se no urlando
Ecco buongiorno e ho avuto saluto tutti Massimiliano Forgione direttore della casa illusorie ieri ci siamo sentiti sia con la professoressa autogoverno che con il Presidente
Tornati starnuto proprio su questo libro
E l'esperienza di Sant'Angelo in riferimento alla tipografia e giù gran lavori io aver prodotto questa colpa copiarla statica
è stato per noi anzi per i detenuti
Che ci hanno lavorato su ovviamente motivo di grande soddisfazione dal tavolo stamattina
Mi dicevano alcuni di essi
Che avrebbero voluto portare un saluto personalmente però la tempistica anche ristretta purtroppo
Assolutamente sì assolutamente
è una delle poche
Parliamo di tipografia è una delle poche tipografie oggetti militare insieme ad Ivrea e che però ha un ruolo marginale io ringrazio
La Presidente D'Amelio che effettivamente non dico settimanalmente la con due presenze al mese
Ma è da noi no ovviamente ringrazio
La la professoressa tocco che sempre presente a
Indifese a tutela
Anche dei diritti ovviamente delle persone ristrette il presidente Mazzamuto che ci onora della sua presenza qua un saluto caro a alla sottosegretario migliore
Che probabilmente riceverà o ha ricevuto sta ricevendo in queste ore anche una delega importante delle idee importanti all'esecuzione penale e quindi sicuramente dal
Dal dall'alto della sua grandissima esperienza in tema di giustizia potrà darci una mano
Una mano a noi che di esecuzione penale facciamo
Il nostro lavoro quotidiano
Ovviamente come Regione Campania e noi siamo
Assolutamente in linea il nostro provveditore contestabile
Fra le persone più apprezzati a livello
Centrale e salutiamo anche ovviamente l'onorevole Rita Bernardini
Il presidente Mancuso il nuovo garante nazionale tanto auspicato il il garante regionale della Regione Toscana
Professor Palma che
Con la sua presenza qui è una delle prime apparizioni probabilmente
In ambito nazionale tra le prime fra le prime dalla
Dalla forma la prima
La prima e questo è un un'attenzione particolare ad una Regione dovuto grandi problemi però
Io dico che adesso probabilmente fra le più avanti rispetto al panorama nazionale penitenziario grazie e buon lavoro
Grazie Rettore adesso la parola a Nicola Mazzamuto ci siamo ripromessi di non essere l'unghia assolutamente
Allora
Tanto uno solo un saluto alle autorità presenti il Presidente del Consiglio regionale che
Ciò specie ospita
In una sede così prestigiosa anche già rivolto alle parole che ci incoraggiano nella giusta direzione
Il sottosegretario alla il neo sottosegretario alla giustizia
è che devo dire che lascia ben sperare che le cose possono migliorare in assonanza con il suo cognome il
Devo dire che io oggi vedo un mi perdoni questa considerazione una crescere una sorta di fascismo di sinistra e uso un'espressione di Alberto Asor Rosa
Laddove questo Paese ha bisogno di un invece di un garantismo di sinistra di Ungaretti sono di centro di un garantismo Di Resta o o meglio di un garantismo tout-court onorevole Bernardini c'ha bisogno di riappropriarsi di recuperare
La cultura profonda dalla garanzia che altro dalla la garantismo peloso
Che è una sua parodia
Quindi da davvero auspico che di averla nella nel per l'uso otto Segretario
Un un interlocutore fecondo
è un collaboratore il sul sulla strada che
Prima che il presenta al Consiglio regionale ci
Indicava che la strada di Gino cappelli
Allora consentiti ma anche di qualche altro breve saluto particolare la misura di sorveglianza napoletana eh
Campana abbiamo ascoltato Antonella Galdi ma ho visto qui
Margherita Virgilio visto Marco Puglia che un
Magistrato che ha preso da poco le funzioni perché davvero la speranza che il messaggio no il l'eredità di
Gino capelli non vada dispersa
E che ci sia qualcuno che me che questa verità la raccolga e trasmette il testimone di questa fiaccola di questa passione per la tutela dei diritti
Su tutti i soggetti più deboli
E dato mi viene in testa presenta al Consiglio regionale cui qui siamo nella nella nella sala dei crediti dei caduti di rinvii Marsiglia seria sarebbe simpatica una una sala dedicata agli avanzi alla giustizia
Che sono martiri della giustizia alcuni e questi martiri sono raccontati
In questo libro bellissimo sarà interessante studiare nelle accendersi laterale di questo libro professoressa poco ma veramente mi ha colpito il rogo di come Giovanna d'Accoddi andare a bere Bernardina letto di contenzione
Allora ebbene vorrei ricordare pure il il Presidente io vino consentitemi perché fu inverte lo limitato successore del di Gino cappelli come presentate sono di sorveglianza di cui è uno stadio ricordo perché fu tre distinte tra i maestri
Che mi dentro l'imprinting io sono insieme all'Angelica Di Giovanni scadenza ma che non sia venuto il decano né mai stati sorveglianza in Italia svolga ininterrottamente questo mestiere da oltre trent'anni
Fin dall'inizio la mia carriera
Però devo ringraziare adirato perché senza il suo entusiasmo sospiro di iniziativa e di organizzazione questo convegno non si sarebbe fatto
E voi sapete che il nostro coordinamento e la sorveglianza circa un anno e mezzo fa in quel di Tor chiara che ospiti ma Pasquale Mangoni
Elaborammo in sé mancava di Padova Zagrebelsky una giovani Tamburino ad altri un programma diciamo di festeggiamenti al quaranta ma l'argomento penitenziario
Immaginiamo di festeggiarlo questo quarantennale ricordando le figure dei nostri pari dei pali apostolici così devo che vorrei definire
E quindi cominciamo da Genova con e Mario Canepa Dino Monteverde poi a Trieste ricordando lo stesso Pasquale Mangoni tuttora vivente in piena forma i
In quel di Tor chiare poi a a Brescia Giancarlo Zappa Sanza
E poi a a Palermo il ricordando tettuccio Jaeggy a e Giovanni Falcone maggiore sorveglianza Trapani e Rosario Livatino maggiore sorveglianza ad Agrigento
E poi avevo ricordato Sandro Malgara vedo che Franco Corleone Conseil le libero raccolto gli scritti lì con con grazie al Garante ritorni ritenute la Toscana un bel libro raccolto ITIS iscritti più significativi alla somma Margaret cavaliere dell'impossibile
E dobbiamo enti in questo in
Il in questa ricostruzione di una memoria storica non non poteva mani mancare Gino capelli nove mangiato di farlo a giugno questo questo questo convegno per varie ragioni ora grazie ad Adriana si è realizzato
E abbiamo questo la ristampa di questo libro io ma che il il
Con ricevuto l'onore di vivi abbiamo era questo libro consegnato anche con la Lega lato anche con la con la deriva dalla signora Maria
A Nicola con la parola care rigiro la vita non si può calcolare le garantisco che il mio intervento non è calcolato
Invece Riotta spende spero cerco sempre di parlare sa abbondanza Cordes
Perché le cose quando che lei si sente e c'è anche l'Italia in sé motivo perché quelle intellettiva quando non si calcola tutto
Per cosa riescono meglio
Allora e il l'attualità di questo libro di Gino cartelli che veramente straordinaria
Io direi che tutti i problemi che lo impone sono tutte sul tappeto alcuni di essi sono gravati
Quindi non non racconta
Un uno scenario un contesto politico culturale uno un sistema penitenziario un sistema
Giudiziario perché e interessante una chiave di lettura di questo libro che lui vede l'intreccio
Che poi era o diciamo una una
Delle delle delle
Delle componenti forti del della della della cultura ma è satura democratica
Di cui io non non non non mai militare questo democratica mai appreso gli aspetti fondamentali questo intreccio forte tra la coesione sociale la questione giudiziaria nel suo complesso ragusana penitenziario
E eccetera consentitemi veramente faccio per una una carrellata di flash perché il tempo è veramente tiranno e deve essere molto contenuto per dare spazio a tutti gli altri
Le cose che mi hanno colpito di questo libro allora intanto la citazione cambiano Ruffini
Io sono
Palermitana
Quale dice ma se noi il il li teniamo in condizioni buoni detenuti che vengono da i tuguri la la pena come può esercitare la sua funzione di deterrenza
Io ma è una domanda con cui confrontarsi allo io risponderei al al al mio conterraneo ma in realtà non era contrario che l'ora mantovana sabbia Ruffini che in realtà occorre
Che i soggetti non siano nei tuguri
Perché è chiaro che
E che il discorso va fatto anche per i migranti cioè se la realtà di video evidenza peggiora il carcere è chiaro che la deterrenza non è possibile esercitare quindi la soluzione la cosa era penitenziaria legato ad Osama coesione sociale
E occorre recuperare una diciamo funzione di timore salutare la pena
Che trattiene dei reati la funzione diciamo di di tipo di prevenzione generale che riparazione speciale e però ella bisogna farla garantendo condizioni di vita dignitosa e i detenuti gettano un albergo a Quinto qua a cinque a stella quattro stelle forse neanche a tema almeno due sì
E pochi rispetto dalla riunione alla persona mi colpisce pure di questo libro il rapporto con l'altra magistratura
Con proprio dalla Repubblica dell'epoca col suo predecessore rapporto con l'altra magistratura Colin così atti ministeriali
è un problema aperto
Mi colpisce il suo ricordo commosso alla figura del giudice Minervini
Qual era un garantista
Altro dato al alle la segreteria del del delle loro istituto già di prevenzione di pena
Cerco di con autentico spirito dirvi riformista di fare le ispezioni Snezana racconta uno nel libro di migliorare le condizioni
Fucci solamente alle dalle dalle Brigate Rosse sapete che
I gli autentici riformisti sono avversati da ad esempio degli opposti estremismi
Gli opposti estremismi o di una riformisti
Sono coloro che esercitano l'arte del possibile che l'altra la politica per migliorare la situazione
Io sono parte che presenta il con Hamas ma ormai sono in quasi in scadenza quindi ci sarà chi subentrerà e confido molto in questa gente nuova generazione Messere sorveglianza
Voglio citare anche Lucia D'Amico che non è presente è stato Santa Maria Capua Vetere da però confido che questi giovani magistrati raccoglieranno la verità e la fiaccola Igino cappelli anche intera napoletana
Ma io Brahms sono presenta dimostranze emessi da circa quattro anni mi occupo di Chicago giudiziarie faceva Pozzo di Gotto che ancora non ha chiuso purtroppo
Il ho presieduto il il tavolo undici degli stati generali sulla riforma del siamo alle misure sicurezza
Abbiamo siamo qua di poco il doppio binario il dualismo di cui parla Gino cappelli io le so dato mi ha preso in sé ma presente Fiorillo a collaborare col Governo voglio barese per la riforma gli ospedali psichiatrici giudiziari Libano vedremo che cosa cosa ci aspetta
Cosa spetta loro hai ragione
Franco hai ragione e cosa aspetta a loro il
E allora
Oggi il il il tema dei dei dei soggetti non imputabili sospesi compreso sospeso non è non è un soltanto un caso storico racket Tibet sono diversi casi raccontati è un discorso pure l'altro ieri ha bocciato solo da loro un caso di un soggetto che
Compreso sospeso rimasto lì ora siamo riusciti a trovare una soluzione diciamo alternativa e quindi non esprimo PG ma
Per tantissimi anni fa speriamo di decenni soggetti con con me con processo spesso
è un problema è un problema tanto un problema anche giuridico la confusione se n'è occupata ma non siamo qui perché dobbiamo porre allora perché anche la totale diventino capelli anche perché lui cominciavano al contesto
Il clima oggi non è detto che stima contesto cupola politico sociale non so perché sia migliore di quello degli anni Settanta anzi sotto c'è un certo profilo peggiorato abbiamo un'opera pubblica democratica
Che ed che pretende lei lei le leghe le rispetto delle garanzie in ogni luogo soltanto alla caccia di fare le questure Manero che l'identificazione dei migranti sa c'è un'opera pubblica che vigila che pretende
Che si arrivi a dispetto allegata alla persona ma lo domando non è ci sono club Forza politica sociale culturali che sono risposta intestarsi
Con il rischia anche di un di una di un qualche successo elettorale intestarsi la battaglia di Gino cappelli è un appunto di domanda
E poi è un'Italia sotto ancora il nono abbiamo superato l'esame di Strasburgo
Anzi e abbiamo ricevuto qualche giorno fa la condanna
Per il caso di Abu Omar in cui l'Italia a consentito ha collaborato alla tortura con l'altro un Paese straniero l'Egitto e poi ha garantito l'impunità questo lo dico al giudice la Corte di Strasburgo rilevo l'impurità i torturatori
Vi invito a leggere un bene un bell'articolo sulla stampa di Val di Venosa capisca ex giudice alla Corte di Strasburgo
E poi
E il e ce ne accennava il il la ripresa del Consiglio regionale anche se non è il tema di questo convegno e assistiamo a un dibattito
Sulle sul in relazione a ritroso nel delle del reato di tortura che presenta aspetti inquietanti perché abbiamo sentito qualcuno che che dice che se si introduce l'agricoltura in Italia e le forze mobile non possono lavorare
E che naturalmente a Licola Jean voi l'intelligenza di questa frase
è veramente inquietante
E qui il punto è il grido di tortura signori questo è ripeto oggi è il la la pena di morte è possibile ma li vedono quando Eurem uno dei pochi divieti assoluti nel senso che non è possibile torturare Necula singola persona neppure se si tratta di prevenire la Terza guerra mondiale
Ma ci vogliamo rendere conto di questo di questo punto fondamentale questo fondamento di civiltà e diceva è San Tommaso scusate questa citazione non vuole essere clericale
Ma laicamente offerta che una singola persona anche il peggiore delinquenti vale più di tutto l'universo materiale messo insieme una singola persona
E allora questo e questo è un punto di questo è un faro di civiltà ma del mondo fino a San Polo d'Italia
E allora e quindi Edona Santi che mi dice faticosa prescritti infiniti richiami dalla comunità internazionale a declinare introduca questo reato e ancora facciamo fatica
Con un dibattito pubblico che
Di alto livello culturale giuridico
Onorevole Bernardini
E allora e poi devo devo citare un altro episodio scusate perché come questo in qualche modo faccio autocritica come categoria io non sono sono presenta l'ANM ma soltanto di quel drappello di nidi quella piccola minoranza di lì
Quella tribù indiane dei mezzi di vivere in bianco forse speriamo non in non in via di estinzione emersa di sorveglianza un episodio di grave intolleranza politica perché non si è consentito
A le vittime
Di del terrorismo tra cui anche se Moro e
Ray del del terrorismo come la Faranda
Di prendere la parola
Tanto in un contesto pronto ad protetto programmato sotto la garanzia del presenta merito la Corte Costituzionale con eccellenti professionisti criminologi Pepe penalisti di prendere la parola in un convegno di in corso di formazione i magistrati dimenticando che
Il Cotral condannato
Compreso Totò Riina non per diritti di cittadinanza
Se non vi è una una una norma che prevede la pena dell'esilio o della per i diritti di cittadinanza
Questa norma diciamo interdittiva lo stanziamento non esiste ma tantomeno perde i diritti di cittadinanza una detenuta anche se autrice di di efferati delitti di cui credo poi il fuori il la somma al foro interno l'abbiamo se sia pentita tant'è
Ravveduto tant'è che ha ottenuto la magistratura la liberazione condizionale
E poi la riabilitazione quindi nella pienezza dei suoi diritti di cittadinanza non è se è consentito di parlarvi di raccontare otto anni di percorso poi rassegnati questo bellissimo libro erosione Saggiatore libro dell'incontro davanti a magistrati come se questo fosse una offesa
Alla allo Stato una di turno presa la Costituzione Agnese Moro su questo la giustizia scritto
Che veramente tutto si può si potrà vedere questo tranne che quel quell'iniziativa convegnistica di formazione fosse una festa la costola senza alla costruzione semmai contraria qui il grande offesa e l'articolo ventisette alla Costituzione perché bisogna credere che le persone si possono ravvedere rieducare e riabilitare
Chiunque esse siano
E
E allora consentitemi un'ultima è veramente vado a conclusione
Il
Oggi veramente i in gioco l'articolo ventisette dalla Costituzione
è in gioco se questo articolo ventisette e nei cuori nel nel nell'ENEL dall'ENEL elementi delle degli italiani se patrimonio dalla cultura comune di questo Paese oppure no
Se l'articolo presenta la costruzione non di un regolamento di condominio
Questo penso che sia un punto centrale
E vorrei dire poi
Che
Oggi non non c'è soltanto la condanna di Abu Omar ci sono le intercettazioni
Dirà chi da saranno
Che h ha fatto il giro di un di undici carceri
E il il pubblico ministero ora dico non entro nel merito perché non non è il titolo non conosco bene gli atti quindi questa ca anche di tua che abbia diciamo Ai fini dell'argomento alla sorella possa avere ragione perché pubblico mi sono di Parma ha chiesto l'archiviazione
Però mi colpisce un passo di quella e la motivazione di quella richiesta di archiviazione in cui si dice che sostanza la condotta delle degli agenti di polizia penitenziaria che secondo il motto sono ottenuti a sponda era ex cursus nostro ma
Sono garanti della speranza
Perché una pena senza speranza incostituzionale Guidauto sopra dice la Corte europea è incostituzionale contrari istituti europea del contratti atipici Polito europeo al senso di umanità
E
Viene qualificato il la conversazione come lezione di vita carceraria io la ma senza sono invece che il
E il e lente tutto marocchino ancora Kid sarà anche che dia agli utenti Polizia penitenziaria o alle salito costituzionale
Rivendica sul litorale due sono risocializzazione a un trattamento dignitoso la risposta è ma qui non vige la legge quattro sarà qui siamo fuori siamo in una zona franca del diritto ora a me non interessa di accertare responsabilità penali
Perché separato mancano i riscontri ma non è questo il punto nel punto culturale che le antropologico e deve interessare
Per interessare che oggi
Il motto che deve ispirare tutta la vita previdenziali e e in modo ufficiale la Polizia penitenziaria che dato il tempo totale Sophia persona un grande professionalità ancora onde umanità poi
Il utile coloro che lo producono questi metodi tutto sommato sono io penso una minoranza però una minoranza che non viene inibite
Questo è sicuro e in ordine a questo vi sono responsabilità omissiva e se non vogliamo fare gli stati generali se vogliamo al carcere la speranza occorre che questa condotta siano inibite e punite
Sei ma c'è sorveglianza ora anche qui non c'è una non poteva Bernardini leggo secondo scoglio sempre lo spunto polemico
Il Ilie ma non lo accolgo lo spirito polemico nel senso che là dove ci sono scuse la missiva anche per l'osservazione che non sono né santi bene immunità dai da errori o da o da o la deficienza o la
Eva e quindi la laddove vi sono omissioni di presenza di controllo anch'io sono
Sì sì matildiche punto certo ma non però
Quando ti presenti sono estremi di reato per espressa la Procura a procedere ad agire non posso mai soli sorveglianza
E allora ecco e concludo dicendo che in questo quadro
In questo quadro
Ci sono anche segnali di speranza naturalmente
Implicito quali indubbiamente abbiamo detto abbiamo finalmente il garante nazionale richiede tenuto un fatto importante auspico
Adriana che si possa fare lo dicevo anche a Mauro un convegno in cui il il studiamo quale deve essere il rapporto istituzionale
E tra il le garanzie base sorveglianza perché entrambi hanno soffusione però la da prospettiva con poteri e con strumenti purtroppo diversi qui dobbiamo immaginare una sorta di protocollo d'intesa che vale sia a livello nazionale ma poi anche perché la rete dei garanti non soltanto i garanti nazionali sono anche i garanti
Regionali sono i garanti comunali eccetera quindi situato a vedere come questa rete e possa funzionare in rapporto a me solo sorveglianza
E questo e un Battiato mente un'altra un'altra consegno di speranza presenza altro è il era chiuso agli OPG però Franco corrono sa io ho proposto quanto quelle faticosa e quante contraddizioni questo questo superamento un po'all'italiana
Sa salsa sarà sta determinando Franco Corleone stravolto essere garantiti come la Toscana è anche commissario nazionale
Sì
Anche per lui è tra i vecchi debuttante allora
E ATO vede una grande speranza la sentiremo il sentiremo il professore Ruotolo sentiremo Mauro Palma certo una una una grande speranza sono pure gli stati generali
E però naturalmente il tipo di problema è e Kissin perché hanno già citati i loro lavori chi si intesta era politicamente le idee degli stati generali
E poi problema che io mi pongo e poi concludo con una frase veramente ho finito e il
Che occorrono delle idee ponte
E non so se io ancora non letto tutti la relazione di tutti i tavoli delle del ponte verso l'altra parte del Paese e l'altra faccia del Paese
Io una mia idea lo parlavo anche con l'avvocato Polidoro che al presunto uno dei tavoli secondo me bisogna ripensare alla liberazione anticipata
Ripensarla ora non sto qui a dire in che termini perché secondo me bisogna un'idea ponte recuperare la certezza alla pena ma fare un punto fermo restando la sua flessibilità insolita manto rieducativo eri socializza ante
E evitare che la la il la Luiso anticipata sia un indulto strisciante permanente
E che sia concesso soltanto in base a un esame contabile se il soggetto in un po'di non se ne sta rapporti disciplinari oppure no
Perché francamente se è così stiliamo la serietà significato profondo della pena
Ora io in ordine a questo l'idea ma non è non è questa la sede in cui dirlo concludo con questa riflessione
La vi ho partecipato al da nella snella alle
A Scandicci vedrà se dalla scuola la magistratura ad un convegno organizzato la sessione tra salito penale aprile l'ex ministro saperi oggi va la presiede
Anche succeduta al professor stile
Un importante convegno in cui mi ha molto colpito la relazione all'azione di un esperto all'Istituto Einaudi
Il quale ha fatto una ricerca molto importante da cui è risultato
Che
A differenza la presente ricerca russa di di di di di Torino anche fatto insieme al dato in cui si confrontava il taxi recidive tre soggetti Canova scatola per in carcere quelle misura alternativa fra i cui sintomi compravano dati eterogenei
Però che era considerato tendenziale perché non è si legato lo aveva perché lì risultava che circa il il
ISO affermativa se recidiva la misura del venti trenta per cento massimo in carcere del del settanta dall'ottanta a Messina non siamo arrivati qui dal due mila quindici a concedere risolta native in una misura superiore all'ottanta per cento
Nel distretto di Messina
E abbia arriviamo Soresa dovuto a sud e Sezione di di constatare che tutto questo non ha comportato né sull'impennata di di di criminalità anzi inserisco ufficiale mensile il ventisette
Di Messina statistico ufficiale la criminalità i tassi cammina so diminuiti
Questi ricercatori questo sunto Einaudi ha raccontato i gli esiti di questa ricerca metodologia molto rigorosa seduta in Aula
Non parliamo diciamo di di
Di
Associazioni radicali
Ma di un istituto con tutto l'aplomb e di vigili di Luigi Einaudi il quale ha detto
Che
A seconda se un soggetto viene trattato in un carcere come bollato hanno preso come modello bollata centrati in carcere in cui al di là dell'offerta trattamentale lavoro io posso distruzione ma in cui semplicemente si rispetta la dignità alla persona
E la si tenere impegnata lontana dall'occhio passi sollevava dall'ossia
I tassi di recidiva si abbattevano significano intimamente e questa e e il e la e le questi tassi aumentavano in ragione
E non so se di progressione aritmetico geometrica dal del perito al tempo di permanenza nel carcere di Bollate
Concludo dicendo
Alla domanda che io
Mi pongo invitava abbiamo poco carcere o troppo poco o troppo carcere abbiamo torto misurata nativo poco mi sono attaccati
So che ha molti dubbi che risponderebbero variamente a seconda se a Kuala posso estremismo appartengono
Io rispondo così che in Italia abbiamo troppo cattivo carcere
Poco o buoni in carcere perché i livelli di Castel d'Azzano i Paesi europei non è ottavo di quaranta mila di settanta mila ma settanta mila tenuti bene
Che in un carcere educativo in carcere la speranza nel vero senso alla parola nel carcere che garantisce i diritti della persona la sua dignità abbiamo bisogno di
Più buon carcere e poi soprattutto
Abbiamo poche o o molto insorta native ma pochissime
Altrove in altri sistemi sbattere leso alternativa arrivava a a cifre che vanno oltre duecentocinquanta mila trecento mila
Che significa evitare abbiamo un'elevata area di impunità
E come diceva il mio amico professor al fondo Bernardi proprio Lia Serra a a Scandicci esca Andes per tutto per all'Europeo e vi sono alternative non sono solito deflazione non sono strumento di contenimento dei doganale al contrario è sono fra i pochi e stanze estensione del diritto penale
C'è in Italia un Paese quello ammalati settantamila intendendo in carcere o in carcere educativo con un video sorveglianza reggino capelli che costringe padovano gol la messa se non lo facciamo motu proprio essa cominciando a farlo leggina petto la sorveglianza dinamica
E costringa il carcere se secondo voi su ciò che non ci sia un carcere in Italia ma neanche una sezione
Di qualunque carcere speciale al mondo in cui la dignità non venga rispettata perché nessun Paese avuti natali a Cesare Beccaria scusate non voglio palermitano atto ma sono palla che pochi conoscono ma bene prima di Cesare Beccaria con le stesse idee restano nel cassetto
E il e e settantamila raggiunto in carcere ma veramente un carcere due Tivoli socializza anche e circa duecento centocinquanta mila soggetti misura alternativa
Questo è possibile se si come ci insegna Gino cappelli
Si
In Italia riprende vigore una politica non politicante una politica progettuale lungimirante
Capace di di sognare di guardare il futuro non
Non collassato nel ramo del Real Time ora l'interesse politico momentaneo
O dalla prossima Paul puntamento elettorale una pole una politica secondo gli ideali Aldo Moro che fu uno degli artefici all'articolo contezza la Costituzione
Il soltanto una una una una una una politica così
Soltanto quella così soddisfatto la richiesta risulta inaudito che solo così si spendono bene i soldi
Del contribuente solo così si abbatte la recidiva
Solo così si rende ragione di speranza anche agli ultimi anche agli avanzi della giustizia grazie
Adesso il momento di
Parlare degli stati generali delle finalità e obiettivi in abbiamo affidato questo compito retrovisori Ruotolo e dove
Che
Fa parte delle comitato scientifico
Che ha
Coordinatore organizzato agli Stati Generali
Tali chiediamo
O di qua ebbene allora esenzione nominato
La seduta
No
Infatti
Vi chiedo scusa a Narni
Ho guardata senza occhiali ha commesso un errore gravissimo perché
Non vedo niente
In realtà adesso affidiamo a nulla
Franco Maisto i ricorrendo
Bigino Cappelli
Tali ricorso ancora
Unico donatori
Da oggi
Sessione
Benevento
Franco Melis tale è stato del tribunali di sorveglianza
Bologna
è d'accordo allacciando
Ed è stato
Amico
Dire a lui
Stintino Castelli si valuto ma neanche di défaillance
Vuole un italiano
No no ma tu sei precisissima
Il fatto è che ogni volta che torno a parlare nella mia città perché Napoli è la mia città per me è una sfida
Perché devo sempre misurare se ancora attuale quel detto biblico nemo profeta in patria
Quindi vediamo se ci riesco ancora oggi oppure no
Quest'uso però non tutti la propria abitazione
No allora devo prima di tutto salutare le autorità civili e militari in particolare dirigente degli istituti di pena
Quella parte di cittadini ed i cittadini presenti e ringraziare innanzitutto alla grande professoressa tocco
E poi gli amici del cornamuse per questo invito e per la scelta dell'impostazione di questo convegno
Anche se non sono solo sentimenti di gratitudine quelle di affetto di amicizia di memoria che mi hanno
Visitato dopo aver incontrato Maria cappelli Ottorino nello studio di Gino alcuni giorni o su uno
Tanti sono stati e sono tuttora i dubbiosi pensieri che mi hanno affollato la mente
Che significa e come si risponde al tema che figura nel programma di questo incontro e che cosa vuol dire un e o pensionato magistrato di sorveglianza a questo proposito che interessi a voi
Viviamo da tempo immersi ma ideologia dominante che assegna la storia uno spazio vicino allo zero nella formazione dei giovani
Nella vita sociale ed in particolare nella formazione dei giovani magistrati e quindi con la maggiore muto faceva riferimento a un recente episodio dalla Scuola viva magistratura di Scandicci
Il che svuota di contenuto e rende comunque a quo rituale i cosiddetti momenti dalla memoria appuntamenti ai quali non mi sono mai prestato senza resistenze sfruttando invece ogni occasione che mi si offre di parlare
Ritengo l'esercizio della memoria nella migliore delle ipotesi una buona intenzione nella peggiore un'ipocrisia
L'omaggio che il vizio rende alla virtù il rito di un giorno di ricordo per vivere smemorati gli altri trecentosessantaquattro giorni
Ed è questo il vero problema ciò che minaccia davvero il futura senza più conoscenza critica senza più alcuna possibilità di sfuggire a quel modello di vita
Ha una sola dimensione ci propone una cultura dominante
E qui da tempo studiosi di sociologia di Antropologia hanno individuato l'incrinatura profonda della cultura occidentale
Non sono solo gli americani a dimenticare quello che è successo due settimane fa
Come ha detto di recente il Presidente Obama anche gli italiani stanno correndo in quella direzione da tempo questo è l'ostacolo principale gravissimo quando ci si domanda come dare un futuro alla memoria
La memoria è una realtà vivente non è una pura conoscenza storica ma senza coscienza della dimensione storica della nostra vita senza quella continuità e progettualità del lavoro
Come si può dare un futuro alla memoria dopo la tendenziale scoperta dei portatori dei testimoni della memoria spesso
Coloro che hanno lottato per mantenere viva la presenza delle menti e nei cuori
Si passa dal tre generazioni
E intanto si affaccia quella di chi come me
Visse si quegli anni
Di cui parla Igino e ne ha memoria ma da giovane uditore giudiziario e poi in prima linea certamente non è la formazione e combattente mai Gino USA spesso in prima linea la prima linea
In prima linea a Milano come giudice di sorveglianza dovette cercare di capire
Per lettura o per bocca ad altri quello che era accaduto ed allora accadeva
Siamo noi i mediatori Contin tanto e in futuro
La sua conoscenza se la dovrà creare per via di ricerca sulle fonti documentarie sulla memorialistica depositata il scritture o registrazioni
Ma già qui si vede come il discorso si allarga l'inestricabile legame tra memorie di storia che anche un campo di contrasti
Il conflitto e quell'antico e sempre nuova tra la storia come conoscenza accertata del passato in memoria come funzione psichica
Dunque viva e palpitante ma nello stesso tempo finestra mentale aperta all'errore alla falsificazione
Sull'una e sulla
Cioè si fosse tempo si potrebbe dire di qualche falsificazioni volontarie consentito fino ad un ma non voglio fare polemica la facciamo dopo quando prendiamo il caffè
Sull'uno e sull'altra agiscono potenti influenze esterne
La memoria individuale si svolge il gruppo all'interno dei quadri sociali mostrando come esista qualcosa di collettivo aperta all'azione di poteri e forze esterne
Che possono cancellare il riconfigurare un patrimonio di ricordi e di immagini
Ed è questo aspetto che va tenuto presente soprattutto da chi in età matura crede talvolta di ricordare scemi autenticamente vissute io penso sembra quel Giulio Cesare che mi fece vedere Igino nel manicomio di
Di Napoli nel manicomio che lui chiamava criminale di Napoli e mi chiedo sempre ma l'ho visto oppure è stato un incubo dei miei sogni che poi si liberano frutto di rielaborazione successive
E chi vi parla ne ha fatto esperienza confrontando qualche anno fa i racconti di ex carcerato o di e persone ancora carcerate
Per fatti gravi prima San Vittore poi nelle carceri di Parma e poi a Ferrari nella mia ultima esperienza professionale dopo anni di turismo carcerario in partenza da Poggioreale per fatti commessi negli anni settanta
Rielaborazioni di ricordi
Ebbene sembra una rielaborazione di ricordi e la prefazione mancata di Corrado Stajano al libro di Gino eppure un parlamentare extraparlamentare coraggioso
Che non riuscì ad avere il coraggio e l'ardore dei Igino e quindi di fare il
Di fare la prefazione
E quindi il viaggio a Milano alla ricerca della prefazione
Mi è consentito a Napoli usare una parola che c'è nel vocabolario napoletano il parà usciti e rinvio
Che porta mo'insieme al Ministro Darida nel mille novecentottantuno quando in modo ma lo affermo si affrontava la materia penitenziaria
Come dire Achilli acquisita rate e alla presenza del ministro Dario del parà ostello fu
Rifarsi all'impossibile prigione da poco stampata a cura di Michel per Roma
Per dire al ministro come pur nella repressione necessari anche in carcere ma nella difesa strenua dei diritti bisognava essere chiari e non bisognava
Giocare in modo pesante sulla pelle dei detenuti
Alla memoria collettivo individuale rimane qualcosa di quella natura che Platone ne Fidelbo immagino come di una tavoletta cerata su cui il tempo scrive i suoi messaggi
E c'è anche la memoria involontaria il deposito profondo scoperto da Proust quello da cui domanda credo anche questo convegno come si può dare un futuro alla memoria dopo la tendenziale scopare scomparsa
Dei portatori e testimoni della memoria stesse
Coloro che hanno lottato per mantenere viva la presenza nelle menti e dei cuori
Si passa ad altre generazioni
Intanto credo di avere un po'meritato in qualche
Un qualche titolo per parlarvi del maestro
Forse perché ho coperto un arco che va dalle mie prime mosse in magistratura dal settantacinque fino ad oggi in gran parte in magistratura di sorveglianza in secondo luogo perché cappelliere l'autore più citato Nemi poveri iscritti
E poi per la forza trainante esercitata da Igino sul mio modo di fare il magistrato di sorveglianza
Certo per la sua figura carismatica ma non solo ma anche per la condivisione di campi di azione civile nella società i dibattiti e come ci sprona va all'allora Ministro Vassalli
E dal mondo della narrazione di fatti di storie di scelte
E di scelte accurate gli aggettivi che emergono le tesi le visioni di cappelli sul carcere e dintorni e così quella sulla giustizia Cha della vecchia davanti al Palazzaccio
La tutela della dignità del carcerato nell'episodio dipinto Alberto più ventinove
Va rivolta di Poggioreale del sessantotto
In epoca di caccerei all'ora ma anche una
Sulla rieducazione ipocrita e pigliatutto che non si occupava innanzitutto della tutela della legalità
Le visioni di Gino sulla misura di sicurezza della casa di lavoro la vicenda disciplinare di accattato disse che con il suo cosa solito sarcasmo ricordo
Poiché Vassalli aveva detto non si può non leggere con commozione l'ordinanza di attaccati su come magistrato di sorveglianza che disapplicando il Regolamento del trentuno scriveva letto e disapplicato
E Gino commento
Si erano
Vassalli diceva Vassalle diceva che si era commosso
Bigino diceva ma si erano tanto commossi i membri del Consiglio Superiore della Magistratura che lo avevano buttato fuori dalla magistratura di sorveglianza e quindi una commossa una commozione
A duplice livello
In un motto o nell'altro
E poi lo scandalo dei bambini del nido
Lo scandalo dei bambini del mito di Poggioreale
Luigi come al solito compresi né la forza presente nel mattinale i nove bambini del nido di Poggioreale rubati come forza presente
Oppure il giudice difensore dei diritti o meglio della legalità delle condizioni di detenzione e quindi in qualche modo un giudice retico eversivo per indicare sono alcuni temi significativi degli avanzi della giustizia
Non solo dagli avanzi dalla giustizia per indicare lo sguardo anticipatore ma anche tutti gli altri scritti noti la voce manicomio giudiziario dell'enciclopedia del diritto
Gli articoli per la rivista quale giustizia
Mi limito a indicare soltanto quattro dei filoni che hanno puntuali agganci tra di scritti di Gino Cappelli di stati generali
E cerco di
Dire a me stesso e a voi se effettivamente come io credo Igino abbia avuto un uno una visione anticipatrice
Ci sono quattro filoni di riflessioni di critica di Gino che si ritrovano negli stati generali
Primo il contesto condizionante e qui non mi faccio più agitazione perché già l'avete fatto in due o tre e cioè quella della parte finale
Il contesto sociale condizionante
Che ometto perché già di un più volte ricordato prima oggi questa sembra una tesi scontata la dicono tutti che l'assetto sociale condiziona certe scelte settoriali
Eppure all'epoca
Allora era una tesi coraggiosa e arbitrale
E per capire effettivamente la portata della crisi e basta andare a leggere il volume terzo dalla storia dell'Italia repubblicana in cui c'è un saggio sulla magistratura negli anni Settanta e Ottanta perire qual era la cultura della magistratura
Cappelli
Vedeva lontano vedeva la necessità di una riflessione sociologica generale ma anche di sociologia del diritto allora tanto stigmatizzata da quel ceto dei giuristi che Noemi
Noemi chiamavamo i puri quelle che non si sporcavano le mamme
I puri che erano distaccati per dire della irrilevanza della sola vigenza di una legge senza l'apporto vivo del contesto e delle istituzioni
E questo è il senso globale degli Stati Generali innanzitutto attivare riflessione attivare in cultura e poi proporre riforme organizzative e normative
Immettere aria nuova cultura in movimento in tutti i circuito
Questo è un fatto fondamentale
Secondo punto di attacco tra la riflessione di Gino
E
Gli stati generali
Da più ricordato fino ad ora la questione del manicomio giudiziario o meglio ancora
Da giurista ed atecnico
Quindi non soltanto l'attivista come qualcuno ha detto da giurista IVA tecnico la questione del trattamento penale degli autori di reato infermi di mente
E qui penso al nostro ritardo il tavolo di età o undici quello che ho coordinato io quello che hai coordinatore
La voce era in circolo per via del diritto e Sandro Marcaria in una annotazione a una parte degli scritti di Gino nella rivista il Ponte del mille novecento novantacinque
Fa una gara citazione della posizione di Gino poi ripresa questo anni nel volume che ha curato Franco Corleone
Luigino o qui tra tecnologia e carte
E qui Gino
Diceva chiaramente
Come è andata
Purtroppo Franco proposti ritengo
Ha facoltà
Eccolo qua
Il manicomio giudiziario è una istituzione due volte da militare
Perché due volte violenta i due volte in umanamente irrazionalmente totale come carcere come manicomio
La sua abolizione sarebbe una scelta di civiltà
La sua abolizione sarebbe una scelta di civiltà
Ho posizione poi ripresa ma Sandro Margaret ricorda in quel volume edito dal in quel volume del ponte come in una riunione alla direzione generale che si chiamava allora e non era il Dipartimento
Degli Istituti di prevenzione e pena la presenza di Minervini Igino dicevano aboliti e il trattamento deve essere quella degli ospedali civili posizione chiara netta posizione tardiva verità nemmeno Sandro allora condivideva perché
Era su posizioni più caute ma
Posizioni che vengono ricordati in tutti gli scritti di Alberto Manacorda nostro comune amico
Sui
Sulla sul sullo stato della follia l'inchiesta sui manicomi tutela della salute e così via ma soprattutto quello che mi interessa mettere in evidenza in questo momento è l'affermazione
Non soltanto manicomio giudiziario manicomio criminale ma la sua affermazione criminale eh il manicomio
Bene io oggi mi commuovo quando vado in alcune università e sento ordinari di Psichiatria ripetere questa formula criminale il manicomio e dico ma questa Igino che sta parlando per bocca di questi psichiatri ordinarie che stanno in cattedra
Criminale in materie i manicomi
E quindi è la legge ottantuno la chiusura c'è un terzo aspetto c'è un terzo aspetto
Che
è difficile da capire ma in tutti i suoi scritti cento
Ed è il problema della differenziazione nulla della diversificazione nell'allocazione dei detenuti nel circuito penitenziario
Ah prateria indiscriminate
Cappelli Nova concepire
E questo e in qualche maniera oggetto del tavolo due quindici il cui che penitenziari e poi la questione è la massima sicurezza gli ex articoli novanta diventati quarantuno bis
Ed è significativo un episodio che racconta dell'allocazione di Raffaele Cutolo in quel tempo
L'ultimo punto
Una visione piena della giurisdizionalizzazione della pena e del magistrato sorveglianza come giudice pleno iure
Non era soltanto la polemica che facevamo ogni giorno con alcuni nostri colleghi dalla cognizione oppure dell'inquirente
Con la battuta che dicevamo essi noi siamo giudici di serie B essi noi siamo figli spuri della giustizia con la G maiuscola
Ma partendo dalla Costituzione i primi Gini iscritti di Gino sono
Sulla Costituzione il giudice
E non è un caso che ho ritrovato nella la sua biblioteca agli altri l'altro giorno e gli asili gli atti dell'Assemblea costituente ci sono tutti
Partendo dalla Costituzione primi scritti molte volte citava Bobbio l'obbedienza scrupolosa delle leggi è raccomandabile quando i fini sono buoni sconsigliabile quando sono cattivi
Il superamento del braccio secolare attraverso la giurisdizionalizzazione dell'esecuzione della prima
Ma il suo era un discorso così come l'ho riferito fino ad ora a valle ma a monte c'era un'argomentazione ampia e complessa
Che partiva dalla Costituzione ma partiva anche da un tabù da un mito che c'erano in un'epoca ed era quello della certezza del diritto
In un'epoca di Apologia e in cui Giuffrè aveva pubblicato di nuovo la certezza del diritto di farlo lo penso ignorate
E l'onestà intellettuale di Gino
Che
Me lo regalò e disse leggi prima questo
E poi invece ti piacevano poi se pensi che non vi piace allora chiedo anche a qualcosa per farti dire se per corroborare i suoi argomenti però mi aveva messo davanti e regalato
Un saggio importantissimo
Sulla certezza del diritto
L'onestà intellettuale discariche sulla certezza del diritto fin da giovane o meglio
Fin da uno scritto del mille novecentosettantasei
Ho visto poi che
Nel mille novecentonovantadue Gustavo Zagrebelsky ritorna né il diritto mite su quella tesi
E dice la certezza del diritto non è augurabile però l'argomentazione è lunga
Ma vedete da questo punto qua allora si passa facilmente senza molti passaggi inutili alla questione della discrezionalità del giudice una categoria giuridica che va e fa superare gli automatismi
E poi investire con questa cultura di base
Anche l'abolizione dei reati ostativa alla concessione delle misure alternative alla detenzione io penso assaltavano sei dicendo lavoro che stanno facendo in relazione al quattro bis e alle riforme del quattro bis
E poi il giudice difensore giudice dei diritti e che sta dentro il carcere ma pur rimanendo dentro resta indipendente nelle sue decisioni rispetto all'essere in carcere e ad andarci e a capire i meccanismi
E quindi è la contestazione del mito della separatezza e della politicità Igino è stato
Come dire alla prima rottura di modelli di comportamento consolidati del ruolo
La difesa della discrezionalità
Ho visto poi come Zagrebelski nel novantadue
Tale bensì nel novantadue
Riprende
Riprende un punto di uno scritto di un volume fondamentale il convegno di Lecce del mille novecentosettantasei
E Igino terminava il suo intervento così non è vero che la discrezionalità del giudice sia un pericolo per i sacri principi di legalità e di certezza come pure è stato detto
Credo invece che la discrezionalità del giudice sia l'unica possibilità di riconciliazione tra diritto e giustizia il diritto e la giustizia
La sola speranza forse l'ultima oggi che la tensione tra i due poli dialettici diritto e giustizia rischia di spezzarsi se non si è già spezzato grazie
Grazie grazie
A Franco Maisto per
Il bel ricordo e il
Significativo collegamento con gli Stati Generali prima di dare la parola
Davvero a professore Ruotolo voglio ringraziare
Riccardo Polidoro
Che è arrivato Presidente dell'osservatorio sul carcere delle Camere penali e Gennaro Marasco a giudice costituzionale
Che ringrazio appunto della partecipazione
Allora
Marco Ruotolo vuole parlare di qua
Che se ne andrà
Salto senza
Riuscito a fare a Sarezzo
Allora grazie grazie per invito io cercherò davvero di cui sono foto spontaneamente
Analizziamo cercherò di contenere nei tempi concordati il mio intervento anche perché alcune cose sono state dette quindi qualche passaggio riuscirò a asfaltarlo
Io ringrazio molto per questo invito perché è un'occasione per me per poter per la prima volta pubblicamente esprimere il mio punto di vista su questa iniziativa
Degli stati generali al quale ho l'onore e il piacere di partecipare quale componente del Comitato di esperti l'ambizione degli Stati Generali l'ambizione sicuramente alta che mi pare bensì scriva nell'orizzonte che è stato finora delineato dall'opera
E vicino cappelli un orizzonte nel quale molti di voi si sono riconosciuti tante e tante volte riflettendo sulla
Questione del senso della pena sulla necessità di superare l'equazione pena uguale carcere forse addirittura troppe volte né abbiamo parlato
Perché io vedo che c'è una profonda condivisione nell'ambito del dibattito scientifico
E non trovo altrettanta sintonia su questi punti
Nell'opinione pubblica
E credo che questo sia un primo punto di riflessione importante che si lega l'iniziativa degli stati generali
Cioè interrogarci qui parlo da giurista sulla nostra reale capacità di essere ascoltati avendo l'umiltà di cercare un linguaggio
Che
Possa aprire le porte ad un confronto più ampio non limitato alla cerchia ristretta dei chierici che si presume abbiano le chiavi Della Porta che apra la verità
è un atteggiamento aristocratico troppo spesso quello che il giurista che
Ci porta a rifugiarsi nel cielo dei concetti giuridici elabora ricostruzioni fantasiose a continuare la ricerca anche laddove il senso comune finisce
E
Rasentando la degenerazione del pensiero
Nella ricerca della fuga dal mondo reale
Perché dico questo perché aprire il dialogo con i portatori di altre esperienze con gli studiosi di altre discipline può contribuire a superare l'impasse nel quale ci troviamo rendere più
Concreto il discorso sulla penalità finalmente disancorare andò da una prospettiva normativo scientifica fatta di articoli commi e combinati disposti
Può credo aiutarci a favorire la crescita o la nascita di una cultura diversa fatta di contaminazioni positive scevra da quegli esclusivi ISMEA accademici che l'ha visto Grazia accademica ancora coltiva
è questa una finalità degli stati generali io credo di sì se guardo o riguardo l'intitolazione di diciotto tavoli e se vedo chi ha partecipato e diciotto tavoli vedo appunto che su temi non sempre prettamente giuridici
Hanno discusso elaborato soluzioni nel giudizio interessanti persone portatrici di esperienze e sensibilità e linguaggi molto diversi
I risultati di diciotto tavoli che sono finalmente pubblicati sul sito del Ministero che la giustizia per
La doverosa consultazione pubblica voluta dal ministro mi paiono confortanti e comunque dilata la bontà degli stessi
Questo primo dato l'aver permesso l'incontro tra soggetti portatori di esperienze diverse che solo occasionalmente hanno avuto in precedenza ha modo di dialogare
Si ha una finalità veramente interessante lo dico da giurista che partecipa troppo spesso non ne posso quasi più di partecipare i convegni
Sul tema della pena e sentir dire e dire io stesso le stesse cose
Invece credo che questo sia un bel davvero un valore aggiunto quello di aprirsi ad un dialogo che va al di là della disciplina giuridica già abbiamo difficoltà
Costituzionalista dialogare con i penalisti con il processo al penalisti addirittura andare fuori dalla
Settore Giuridico mi sembra un risultato davvero importante
E devo dire devo riconoscere un merito a quelli che a mio giudizio sono i veri protagonisti degli Stati Generali appunto le oltre duecento persone che sono state impegnate nei tavoli
La mole di lavoro prodotta per inciso a titolo gratuito sta lì a dimostrarlo costituendo una forza questo il secondo punto che volevo mettere in evidenza che spero
Anzi dirò credo
Sia in grado di incidere sulla Resistenza politica al cambiamento
La cui massa inerziale già consistente quando avvenire in gioco il tema del rispetto di diritti nell'esecuzione penale tende ad accrescersi ulteriormente in periodi di competizione elettorale
Io credo che bisogna essere consapevoli del fatto che c'è ormai una forza esterna in grado di scuotere lo stato di cliente
Sarà un'illusione ma credo che questa forza abbia ormai una sua autonomia non possa essere rivendicata da nessuna parte politica vada persino al di là dell'iniziativa degli stati generali
Capirete che rispetto al titolo che mi è stato dato finalità e obiettivi
Degli stati generali o
Evidentemente aggiunto un significativo secondo me
Perché appunto non sto parlando
Necessariamente delle finalità e degli obiettivi degli stati generali per come istituzionalmente declinati ma per come soggettivamente percepiti
E spero che la consonanza tra questa soggettiva percezione
La volontà istituzionale sia la più ampia possibile
Per sapere come sono questi istituzionalmente declinati basta leggere le parole del ministro Orlando pubblicate anche sul sito del Ministero della giustizia e qui vorrei fare qualche eccitazione della sua presentazione degli stati generali
Anche per un dovere se non altro di completezza sugli obiettivi istituzionali
Il ministro ha scritto che l'articolo ventisette della nostra Costituzione le pene
Non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità devono tendere alla rieducazione del condannato come sappiamo tutti
è un principio che non ha ancora trovata piena applicazione come dimostrano le sentenze della Corte dunque e l'esperienza di quotidiana di chi con difficoltà o per ogni giorno degli istituti
Per questo sono stati istituiti gli stati generali
Per aprire un confronto
Che virgolette dovrà portare concretamente a definire un nuovo modello di esecuzione penale e una migliore fisionomia del carcere più dignitosa per chi vi lavora e per chi vi è ristretto
Gli stati generali devono diventare l'occasione per mettere al centro del dibattito pubblico questo tema le sue implicazioni
Sia sul piano della sicurezza collettiva sia su quello della possibilità perché ha sbagliato dire inserirsi positivamente nel contesto sociale non commettendo nuovi reati
L'ambiziosa scommessa così scrive ancora il ministro Orlando e che attraverso gli Stati Generali su questi temi si apre un dibattito che coinvolga l'opinione pubblica e la società italiana nel suo complesso dal mondo dell'economia quello della produzione artistica culturale professionale
E poi la presentazione prosegue dando conto del parallelo percorso che la legge di delega in materia di pene detentive non carcerarie di riforma del sistema sanzionatorio di riorganizzazione dell'amministrazione penitenziaria dell'esecuzione penale esterna
Considerando questa come coincidenza che permetterà di arricchire di contenuti la delega e di progetti le nuove articolazioni
è una sfida ancora
Termine usato dal ministro
Affermare al termine di questo lavoro comune un modello di esecuzione della pena all'altezza dell'articolo ventisette della Costituzione
Non solo per una questione di dignità e di diritti ma anche perché ogni detenuto recuperata la legalità significa maggiore sicurezza per l'intera comunità
Come leggere questa presentazione a mio giudizio come ammissione di responsabilità della politica anzitutto
La politica non è ancora riuscita a realizzare un modello di esecuzione penale all'altezza della Costituzione
Io ho sempre letto le tante volte citate sentenze della Corte di Strasburgo non come condanna l'amministrazione penitenziaria italiana come condanna anzitutto
E richiamo la sua responsabilità per il legislatore italiano
è una responsabilità questo bisogna ammetterlo che è stata accolta come tale posso Torregiani
C'è stato un moto di orgoglio legislativo che ha portato ad attenuare significativamente alcune delle criticità strutturali scienza era censurate da Strasburgo
Ora si tratta di mettere a sistema i recenti ed emergenziale interventi normativi anche qui brutta terminologia ma efficace forza e di andare avanti cercando di sintonizzare le lancette della nostra normativa riguardante l'esecuzione penale
Entro un quadrante costituzionale e convenzionale che grazie all'intervento delle altre Corti Corte costituzionale corte di Strasburgo che sono
Ovviamente le interpreti privilegiate della Costituzione e della convenzione
Appare ben più avanzato delle sue traduzioni legislative
Si tratta di attestarsi almeno su coordinate minime di civiltà giuridica
Dando rilievo tra l'altro a quanto più volte ha detto la nostra Corte costituzionale il legislatore ha ascoltato abbastanza la Corte europea mi sembra sempre meno incline all'ascolto dei moniti della Corte costituzionale
E anche l'abbandono o il la riduzione di talune tecniche decisoria che puntano sul dialogo legislatore forse può essere letto in questo senso
E dicevo cosa ha detto la Corte costituzionale non solo affermato più volte il necessario rispetto della dignità delle persone legittimamente limitate nella loro libertà ma insistito sull'altro tema peraltro connesso
Del necessario rispetto dei diritti dei detenuti il cui esercizio non può essere limitato se non in ragioni di puntuali e motivate esigenze di ordine e sicurezza
Farsi carico diciamo ed è molto difficile far passare questo messaggio l'opinione pubblica non è sfoggio di buoni sentimenti ma un preciso impegno costituzionale per la politica e per l'Amministrazione
Una buona amministrazione presuppone una buona legislazione anche sino a
In assenza di un'adeguata legislazione l'Amministrazione anziché trincerarsi dietro la lettera peraltro spesso ambigua della legge
Dovrebbe comunque rientrare la sua al sud azione verso l'inveramento
Del della costituzione degli obblighi internazionali avendo consapevolezza del fatto che la pena come ci ha detto tante volte la Corte costituzionale quale che sia la forma della sua espiazione non può mai ridursi a mera afflizione
Ricordo per non essere giurista pedante una sola sentenza la trecentotredici del mille novecentonovanta della Corte costituzionale
Ove si disse che finali suoli educativo non riguardava solo al momento del trattamento penitenziario in senso stretto Pera principio che doveva vincolare
Non solo l'Amministrazione in sede di esecuzione ma il giudice tanto quello della cognizione quanto quello dell'esecuzione
E
Il legislatore
Ora rileggendo quella sentenza così lontana nel tempo e si potrebbe pensare che così vado fuori dal perimetro proprio degli stati generali ma ritengo che non sia così
Io credo
Che quando c'è scritto alla Corte costituzionale dice i finalisti morì educativo costituisce un vincolo per il legislatore immagino che il Parlamento nel compiere l'analisi di impatto della legislazione
Che un qualcosa che da anni previsto dai regolamenti parlamentari quando ci sono proposte di legge che possano implicare una maggiore carceri Zazie pone questo debba essere valutato
In seno al procedimento di formazione della legge debba essere autonomamente valutato di nuovo per un'assunzione di responsabilità politica
Determina un ulteriore incremento di fattispecie penali che potrà portare ad una situazione di sovraffollamento me ne assumo la responsabilità
Io credo e mi avvio alla conclusione che la risposta alla domanda come punire non possa dissociarsi dalle altre fondamentali domande chi e perché punire
Le risposte politiche è stato ricordato prima su questi temi sono state troppo spesso sbagliate si è perso una visione d'insieme al centro della quale andrebbe posto il tema
Lo ha ben detto Igino cappelli in un passo che eredi chiamato
Che come mai visto lo richiamerò perché già citato dalla professoressa tocco il tema dell'adeguatezza delle politiche sociali vero antidoto al crimine reale strumento di prevenzione dei delitti
Non è soltanto il modello di esecuzione della pena ma è anche forse ancor più
Il modello di welfare che non è all'altezza della Costituzione
E qui l'altro punto
Cercando di cogliere le connessioni ce ne sono molte tra lo sguardo anticipatore di capelli l'ambizioso iniziativa degli stati generali un punto e guardare al problema carcerario
Anche come questione sociale l'altro punto è guardare al problema carcerario come problema non avulso dal problema della giustizia
Del quale parte
Felice da questo punto di vista è stata la scelta editoriale di passeggiata passare dal particolare all'universale nella interrogazione del libro di Cappellini avanzi della giustizia anziché avanzi di galera come era nelle originarie intenzioni dell'autore
Sarà lo stesso autore a dire
Che quel titolo rispondeva meglio all'esigenza di porre sul tappeto non soltanto lo specifico problema carcerario ma la più generale e ancora attuale questione giudizi giustizia
Mettendo in rilievo la discrasia tra organi democrazia ancora giovane diceva cappelli in occasione della presentazione del suo libro ho avuto modo di ascoltare il suo intervento
Su grazie al contributo fondamentale che da Radio Radicale col suo preziosissima archivio la discrasia tra la democrazia ancora giovane una giustizia vecchia
Ecco le criticità emerse nei lavori degli Stati Generali in parte come è stato detto da mai visto già evidenziate dallo sguardo anticipatore vedi cappelli non riguardano tanto sul universale ma anche il particolare
Ci sono tante carenze che sono sentenze andate a vedere almeno gli astratte di diciotto tavoli
Tante carenze che vengono individuate che riguardano il settore dell'esecuzione penale carenze che riguardano tanto il piano legislativo quanto quell'amministrativo non qui quello dell'interpretazione dell'applicazione giurisprudenziale
La lettura dei documenti che i diciotto tavoli hanno prodotto ci restituisce un variegato quadro di responsabilità di compiti costituzionali non
Non adempiute
La cui individuazione costituisce secondo me un preciso obiettivo degli stati generali
Un obiettivo il cui perseguimento spero sia in grado di sprigionare lo ripeto una forza idonee a vincere la resistenza della politica quelle inerzia legislativa che tante volte la stessa Corte Costituzionale ha stigmatizzato
Specie nelle occasioni in cui la Corte dovendo rispettare la discrezionalità del legislatore si è dovuta pronunciare nel senso della inammissibilità della specifica questione
Che pure avrebbe meritato accoglimento
Le criticità sono molteplici e difficili da riassumere se posso le elenco in rapidissima carrellata per dare poi spazio ovviamente alla discussione sui singoli tavoli
Io non sono solo alcune
In termini propositivi
Anzitutto abbandonare la prospettiva carcere o centri carriera sino ad oggi orientato la scelta sul come punire
Su questa generale esigenza si innestano puntuali necessità
Che sono evidenziate nei tavoli nel documento in corso di elaborazione del comitato di esperti procedo ad una elenco
Senza ulteriori in
Diciamo grosse necessita di un'effettiva realizzazione del principio della territorialità della pena con attenzione sia legami affettivi sia i percorsi di risocializzazione già intrapresi presso specifici istituti
Con riguardo a questo punto sono da evidenziare i problemi connessi continui trasferimenti cui detenuti sono spesso sottoposti
Necessità di tenere conto delle specifiche esigenze dei minori nella gestione dei rapporti con il genitore detenuto
Necessità di aggiornare la disciplina dei permessi al fine di non limitarne la concessione agli eventi familiari di particolare gravità
Interpretando dicevo prima il ruolo del giudice la formula o meglio rivedendo la al fine di comprendere degli eventi di particolare importanza non necessariamente gravi nell'accezione negativa del termine
Dare proiezione normativa in termini di diritti ai bisogni legati all'affettività e alla sessualità
Si è parlato prima del permesso di di affettività vero anche dell'introduzione dei colloqui intimi cosiddette visite di affettività
Necessità di incrementare i colloqui la corrispondenza con i familiari eliminando tra l'altro il trattamento differenziato degli imputati dei condannati ex articolo quattro bis
Normalizzare lavoro penitenziario affidandola se del caso la promozione a un apposito organismo ente dotato delle necessarie competenze in materia di marketing organizzazione produttiva gestione del personale e rivedendo le retribuzioni
Fermi a valori di più di venti anni fa
Necessità di tenere in maggior conto le specifiche esigenze di tutela della salute i soggetti ristretti anche modernizzando il servizio uso delle cartelle cliniche digitali impiego della telemedicina
Introdurre norme più cogenti quanta al diritto all'istruzione che rendano possibile effettiva la frequenza da parte di tutti i detenuti di corsi di istruzione di primo e secondo grado e dei corsi di formazione e qualificazione professionale
Revisionare la disciplina concernente l'assistenza spirituale di questo non si parla nei tavoli ma lo aggiungo volentieri
La cioè che l'accesso al carcere di ministri di culto prestando attenzione magari maggiore ai bisogni dei detenuti piuttosto che l'esigenza delle confessioni religiose
Adeguare le strutture architettonica degli istituti di pena le esigenze del modello detentivo comunemente indicato come vigilanza dinamica
Prestare affettive di effettiva attenzione sul piano normativo amministrativo ai bisogni di particolari categorie di soggetti definite vulnerabili
Puntare decisamente sulle misure di comunità rivedendo automatismi e preclusioni che attualmente Ossana l'applicazione di misure non detentive nei confronti di Autority determinati reati
Tali misure non devono essere intese è stato ricordato prima come modo di afflizione attenuato ma come modo migliore per un graduale reinserimento sociale
Necessità di superare la troppa rigida distinzione tra compiti di sicurezza di trattamento che caratterizza l'attuale configurazione delle professionalità che intervengono nella fase dell'esecuzione della pena
Valorizzare l'utilizzo della giustizia riparativa non solo nella fase di esecuzione della pena ma già nella fase della cognizione
Questi sono soltanto alcuni dei tanti punti rileggendo i lavori dei tavoli anche per
L'occasione dell'incontro odierno
Balza agli occhi perché ruotano tutti attorno alle parole chiave dell'autodeterminazione della responsabilizzazione del soggetto destinatario della sanzione
In questo quadro l'istituzione dovrebbe divenire promotrice senza paternalismo mi di occasioni che consentano al singolo di riappropriarsi della vita
Di intraprendere un percorso che consenta di ricostruire quel legame sociale che si presume essere stato interrotto dalla commissione del fatto di reato
è una prospettiva questa che mi sembra illuminare il i lavori dei diversi tavoli
Dovendosi per ottenere ben ferme quelle due parole chiave autodeterminazione responsabilizzazione
Per evitare di scivolare in una latente logica correzione la lista che rischia di trovare costantemente nuova linfa nell'ambiguo termine rieducazione che è utilizzato l'articolo ventisette
Spero e credo e chiudo questo mio intervento così che la percezione soggettiva degli Stati Generali che ho inteso oggi rappresentati coincida almeno in parte quegli obiettivi e con le finalità istituzionali perseguite
Con questa speranza
O con questa consapevolezza ho aderito all'ambiziosa iniziativa augurandomi che la stessa possa avere un seguito concreto possa essere la forza esterna che muove lo stato di quinte come ho detto all'inizio
Ma sono anche convinto che di quel seguito debba farsi attrice esclusivamente la politica senza l'ausilio o la copertura degli esperti
Sulla politica grava insomma la responsabilità del seguito degli stati generali con i meriti o con i demeriti che ne conseguiranno vi ringrazio molto
Come
Mauro Palma mi chiede un cambio di Illy
Grazie del bensì dei lavori
Una
Perché siccome dovrà allontanarsi per impegni che a Roma anticipiamo nessuno a Modena il suo intervento
Prima della tavola rotonda che pure dovrà essere necessariamente agile
Anche perché gli interventi sono stati intensi oltre che gli Agnelli tempo
Lungo di avere accumulato tutti questi interventi che mi sembravano indispensabili
Testata con intensità di contenuti quindi ora
Davvero ormai da due parlare
Vola
L'acqua
E si sa
No allora innanzitutto mi scuso per questo
Cambio diciamo e questa anticipazione ma con un problema proprio di treno perché devo intervenire una cosa modera oggi nel pomeriggio e quindi devono esserci e dirò poche cose
Ha fatto piacere essere è stato presentato come come dire con una nuova vita no nel senso che
Credo se molte persone ma abbiamo sentito anche un numero esagerato di volte quindi Mesagne abbiamo nuovo ruolo sia grave lutto che ricambia le opinioni
Garante per mettere i divieti due parole rispetto al Garante nazionale il carattere azione delle persone private della libertà personale
Di cui al carcere quindi è un settore una parte
Anzi è direi la parte più strutturata più normativamente definite compiuto vero occhi esterni con una magistratura di sorveglianza
E che ha direttamente il compito come dire di vigilare altre aree della privazione della libertà sono anche più problematiche hanno meno chi
Cito dirne soltanto già dalle
Camere di sicurezza delle varie situazione delle varie polizie le questioni degli immigrati i centri per immigrati olio sposto che attualmente si stanno allestendo o i trattamenti sanitari obbligatori Renzo non rendesse anche quelli delle
Che sono zone molto più complesse e molto più difficili diciamo da controllare
Il mio
Parlando di Stati Generali di cui appunto coordinatori dei tavoli parleranno oro Ruotolo ha già introdotto eccetera
Mi corre però posso affermare in maniera un pochino problematica su alcuni aspetti a me colpisce sempre che e noi si stia discutendo
Di attualizzati qualche cosa di quarant'anni fa e attualità dell'ordinamento come realizzare l'ordinamento e via dicendo attualità atti scritti in quarant'anni fa
Se ed è bene che lo facciamo se accade questo ebbe
Cioè che in questi quarant'anni qualche problema deve essere a vino venuto se noi riteniamo attuale oggi qualche scommessa deve essere
In qualche modo stata persa
Qualche idea un po'illuminista che soltanto cambiando la norma si cambia il sentire comune si cambia le pratiche forse ci può venire fuori
Per non ricadere negli stessi errori di pensare che modificando norme noi modifichiamo poi di contesti problemi invece
Sono molto molto più complessi pensate
Anche non solo il contesto sociale di quarant'anni fa ma anche il contesto criminale di quaranta anni fare diverso alla tipologia dei reati la situazione oggi ci sono situazioni
Molto più e evoluti e forse anche i termini forse qualche termine
Prima sentivo che si diceva l'ambiguità del termine rieducazione con i suoi
Pensate quanto è ambigua il termine trattamento no con i suoi meccanismi mani collettori correzione agli stessi
Forse ebbene che come ho detto altre volte perché c'è segna Albert cadute dall'il nome esatto alle cose
è la prima operazione di igiene mentale ecco bene che cominciamo a dare i nomi esatti alle cose e a domandarci
Che Cossa minori ci aspettiamo da un determinato sistema cosa chiediamo agli operatori cosa noi assicuriamo come compiti di vigilanza di politica o via dicendo
Il qualcuno ha ha citato prima io prendevo appunti che il vero e fallimento diciamo secondo me del termine di educazione e lo possiamo prendere me metaforicamente
Sintetizzato dal fatto che una scuola della magistratura
Rifiuti in un contesto di che in cui si parla in contesti in cui si trova a parlare di giustizia che è partita e tracking ripari se non tra le vittime gli autori di reato no rifiuta perché ci sia insieme cui queste
E se questa cosa non ha destato scandalo anzi ha avuto abbastanza tranne
Occhi che ha scritto abbastanza supporto dell'opinione pubblica e segno che l'opinione pubblica non crede
Al termine del rieducazione non credete al fatto che le persone possano tornare a essere individui completi una volta
Vi è scontata la pena implicito dall'esempio un esempio poi più del tutto l'Università di Genova l'Università di Genova
A rifiutato non tanto tempo fa la partecipazione ad un congresso di filologia
Di un filologo che insegna alle università di Ginevra attualmente in virtù dei suoi trascorsi peraltro scontati
Come appartenente ad una banda armata allora una persona che ha scontato la pena
Che che poi insegna in Università in un campo del tutto distante dalla fine ossia parliamo di filologia
Non può partecipare alla fine dell'esecuzione della propria pena ad un convegno di filologia mi sembra piuttosto singolare pensiamo anche fuori dai contesti di dire del parlare
Allora quando mettiamo nomi ai alle cose dobbiamo stare molto attento se diamo il nome ricca ed educazione sociale poiché è una cosa
Dobbiamo sapere che questo ci deve riconsegnare degli individui che hanno legittimità totale nonché hanno legittimità in qualche modo
Contenuta
Sentivo generale senza solamente a Roma
Esatto dove è stato consentito a fare
Roberto mi è molto chiaro quell'esempio perché io l'ho dovuto sostituire di cui vedesse in più eque chiaro l'ha dovuto sostituire gli accordi dal restauro
Dicevo l'altro altra osservazione che volevo fare poi dico due pensieri e poi il
Il si parla delle condanne della Corte du
Le condanne della Corte tu e come sapete terreni non essendo stato quindici anni lì perché lo seguite molto da
Da vicino come tipo di cose come Strasburgo lavora tra Corte comitato e via dicendo quello però che colpisce e che le condanne della Corte tu per violazione dell'articolo tre
Lei quindi uno di quegli articoli ripetiamo sceglie sempre
Che non sono derogabili la Convenzione europea prevede
Una serie di articoli una serie di obblighi però prevede che quattro non sono derogabili nessuna circostanza il problema delle l'articolo che tutela la vita l'articolo che plebiscito la tortura
E o i trattamenti inumani e degradanti l'articolo che progredisce il lavoro
Forzato e la schiavitù e il principio di legalità che non ci può essere pena se non c'è una legge elettorale
Che di che te lo consente questi quattro articoli la Corte ICE le le non la corte alla convenzione dice che qualunque siano le situazioni dica eccezionalità non possono essere derogati
E quindi essere condannati
Per uno degli altri articoli importanti a che si è diverso da essere condannati per la violazione di uno di questi quattro articoli specifici
Bene l'Italia non è stata mai condannata se non in un caso pere non avere esattamente indagato quindi non per consentire tema per cosiddetti nei violazione procedurale per violazione dell'articolo tre fino al due mila e otto
Fino al due mila e otto età al due mila e otto a oggi è stata condannata un discreto numero di volte circa trentasei o trentasette forse quo Abu Omar adesso è diventato trentasette
Il che lascia un attimo pensare che quindi c'è stata un'qualche una qualche come dire
Ci potrà essere stata anche una giurisprudenza della Corte ed è diventata più vincolante
Però c'è stata anche probabilmente qualche carenza strutturale che è venuta fuori in maniera più determinante e non c'è stato un corrispondente una corrispondente riflessione
Da parte dell'opinione pubblica cioè il fatto di chiedersi come mai prima no e poi si quindi quale il mutamento ecco questi sono un pochino
I contesti in cui dobbiamo su cui dobbiamo cominciare a interrogarci quando ci e ritroviamo diciamo tra persone
Sostanzialmente consenzienti come questo tipo di di ambito e di di e di discussione siamo sostanzialmente consenzienti però
Dobbiamo sapere che e ci sono dei noti che vanno un pochino affrontati di petto e e il primo presento ecco per citare
Per i colleghi mettermi a cappelli da alcune
E questioni insomma che in taluni espressa anche in questo libro come in altri scritti si citava prima il carcere il modello di città
E ma qual è il modello di città una città lui dice lo stilo solidale io aggiungo inclusivo di esclusiva
è una città che tende a includere una città che tende da escludere e l'applicano tanto l'ordinamento in quanto tale ma l'applicazione dell'ordinamento
I miei quarant'anni a quale modello di città ha fatto riferimento a quale cultura una cultura inclusiva
Che pensa che al danno prodotto dal reato non debba aggiungersi anche il danno dell'esclusione dell'autore e che quindi si debba tendere ad una forma inclusiva o hanno cultura esclusiva per cui la commissione del reato e Stieg Marchetti esclude dal possibile ritorno al contesto sociale secondo me
Le normative nostra hanno molto molto oscillato e avendo certo una certa età ricordo il dibattito dei diritti all'ora in particolare tra cappelli
Ebbene incorra
Perché mentre uno ha scritto il capelli scrive il carcere contro riformate bricoleur scrive il carcere riformato qual è la distrutti edita da discussione tra queste due polarità
Una
Sono due i rischi che poi noi abbiamo vissuto tutte e due il carcere riformato briscola lo scrive nel settantasette la rivela essa è cambiato nel settantacinque ci sono le leggi di emergenza
Sebbenico Radice e scrive attenzione che la riforma poi concreta può diventare che Illy
Situazioni più dure drammatiche in un carcere allora erano i braccetti articolo novanta o cose di questo genere diventa modello trainante
Per il carcere poi e normale e quindi dice attenzione che sulla riforma si può innestare questo tipo di riforma per cui le linee dure sono quelle
Che poi determinano le culture sostanzialmente
Ricche cappelli dice nonché risponde intente eticamente attenzione che le marginalità invece
Sociali sono quelle cadranno la meglio ci diciamo e saranno il modello del carcere uno il carcere segregato tutte l'altro
Come rischio l'altro il carcere
Mi deve le delle come dire del rifiuto sociale in un certo senso un Foucault da un lato un Baumann dall'altro lato no come tipo di una in questa logica noi ecco forse se passatemi la battuta forse in questa logica ne abbiamo scelto il è una astratta neutralità che finisce per essere la banalità del male poi abbiamo scelto che
In parte l'uno in parte dell'altro secondo in momenti in momenti storici allora c'è un problema di ricostruzione culturale
Dell'idea del carcere in cui a cui tutti possono contribuire
Dal punto di vista perché uno dei valori positivi
Proprio delle nostro sistema e di poter contare
Su due aspetti
Lo dico sempre da un lato su una porosità del carcere rispetto alla società esterna quindi contributi del volontariato e cioè e da un altro lato
Sulla professionalità del carcere tutte le professioni e qui il tutte scusate e lo sottolineo perché noi
Ce ne ricordiamo a volte alcune le professioni e magistrati di sorveglianza dei direttori
Degli avvocati degli operatori della Polizia penitenziaria che a casa svolge non possiamo pensare
Che ci siano delle funzioni che sono quelle che garantiscono qualcosa e delle funzioni classiche aggrediscono questo qualcosa noi dobbiamo costruire una cultura cui essa
Perché abbiamo bisogno di tutte queste componenti culturali
Gli stati generali e arriva alla fine sono stati la scommessa
Di mettere insieme tutte queste componenti culturali quando io in un tavolo e ve lo dico perché personalmente perché allora come Consigliere del Ministro che scrivevamo
Mettendo quella specie di tabella ex ENEL
Dicendo uno deve essere un garante uno deve essere magistrati uno degli avvocati uno del personale in maniera tale che ci siano linguaggi diversi che dialoghino tra di loro
Tutti perché questo ci perenne quanto io notavo lo o l'esponente del volontariato
Che Hall esponente ed è in un tavolo c'era e il Rebeh responsabile e la Presidente attuale della Conferenza nazionale del volontariato giustizia e il Comandante del gommone
Quindi per dire il tipo di due persone che volutamente avevamo messo nello stesso tavolo perché questo è un valore
è un valore il fatto che i punti di vista delle difficoltà emergono
Questa pluralità e questa come dire
Polifonia della situazione è quella che forse può darci la possibilità la speranza eccetera di una azione
Che sia connessa al sociale e di cui il momento normativo sia il punto di caduta non l'ipotesi del punto di partenza
Che poiché sia il punto di arrivo il la norma traduca in qualche modo un sociale che tu hai costruito un linguaggio comune che tu è realizzato e allora forse in questo modo
Non ci saremo più alcuni di noi non faremo tra quarant'anni una cosa è dire all'esperienza dei quarant'anni fa degli Stati Generali grazie
Grazie
Anche al Mauro
Prima omesso di ringraziare il professor del futuro per la sua
Intensa nell'azione
E adesso
Se andiamo inizia la tavola rotonda naturalmente vi chiediamo gli interventi flash per dare poi
Il tempo al
Nostro Sottosegretario di fare le conclusioni e poi di
Scambiarci due parole in un momento mini conviviale infatti abbiamo scritto Knight lancia visto le risorse
Moderate
Ma
Giusto
Ecco cartoncino no no no ci sono dei tramezzini pure
Bene allocare no adesso noi
Ci alziamo e in modo che voi possiate mettervi quali
Invito
Antonio
Mattone della Comunità di Sant'Egidio che è sempre presente sempre collabora
Con noi coordinare
In maniera severissime
Insomma Saponaro vagliato
No non lo so non ci sono
C'erano i cavalieri
No
Della mia
L'obiettivo
Nella
Rimedio possibile in modo stabile
Decreti e poi faremo delle forze
Abbiamo
Di lavorare
Venturini
Bertola
Qui
Tutto
Come un apposito accordo
Oggi siamo
Bene allora continuiamo questa seconda parte io ringrazio Adriano tocco per l'invito
E per aver organizzato questo interessantissimo convegno sulla figura di un cugino cappelli collegata agli Stati Generali
Credo che se fosse si avesse scritto oggi questo libro Igino cappelli dovrebbe chiamato
Gli scarti dalla giustizia per diciamo per dirla come poco a Francesco
Ecco gli stati generali sono stati un importante momento di discussione
Che ha coinvolto numerosi esperti
E operatori del mondo penitenziario ma anche del mondo delle professioni dell'università
Il mondo dei chiuso del carcere sa ho detto prima si è aperto si è aperto alla società esterna in un dibattito che ha
Diciamo che ha preso parecchie tematiche
Solo per citare diciamo qualche tema salute stranieri
Affettività donne sole
Nella prospettiva di un di un ripensamento complessivo delle del sistema delle pene e dello no loro esecuzione in un contesto che è profondamente cambiato
A partire dalla riforma del mille novecentosettantacinque come ha osservato il ministro Orlando
Infatti oggi siamo in presenza di una società multiculturale si è detto prima la criminalità organizzata è cambiata
Ci sono nuove tecnologie del crimine ma e aggiungerei anche fenomeni diciamo recenti quello della
Delinquenza giovanile presente soprattutto nel nostro territorio che pone tanti interrogativi
Duecento persone si sono scambiate idee e proposte non tutte nella stessa direzione questo bisogna dirlo
Nel tavolo quindici dove ero presente io il tavolo di formazione Polizia penitenziaria cessata una natura discussione diciamo su quale dovesse essere
La nuova forma diciamo della
Diciamo del Governo carcerario se ci dovesse essere una una sorta di polizia di un corpo di polizia della giustizia oppure lasciare le cose come stanno dando funzioni diverse ai direttori
Ecco lei adesso aspettiamo non è uscito ancora il documento finale quindi aspettiamo di capire anche cosa
Sarà recepito di tutto questo grande lavoro e credo che bisogna il è stato detto anche prima
Bisogna dar tempo la cultura di fare cioè gli stati generali sono un momento culturale molto importante di cambiamento
E la cultura per affermarsi ha bisogno di tempo
Allora io vorrei cercheremo appunto di essere brevi
Vorrei dare la parola a Rita Bernardini Presidente d'onore di Nessuno tocchi decadi Caino Giarre parlamentare la conosciamo tutti
Che ha partecipato ha coordinato i lavori del tavolo sei mondo degli affetti
E territorializzazione della pena
Ma prima sono state ricordati dal sono state ricordate dal professor Ruotolo le diverse componente anche dalla
Dal professor Mauro Palma le diversità che hanno composto i vari tavoli per cui c'erano
Gli assistenti sociali magistrati di sorveglianza eccetera eccetera
C'è stato un grande assente
E cioè
I detenuti
Con
Adriana tocco che ha fatto parte del mio tavolo abbiamo cercato di supplire ma
In un modo sicuramente limitato andando apportare a chiedere in carcere l'opinione di detenuti su diversi fronti
Forse bisognerebbe dire che tutte queste discussioni tutte queste proposte dovrebbero essere portate nelle carceri veramente
E sottoposte alla riflessione e al giudizio dei detenuti un esperimento è stato fatto presso il carcere di Opera dal direttore Giacinto Siciliano che ha
Praticamente copiato i titoli dei tavoli e fatto fare delle proposte ai detenuti però sicuramente questo è un punto
Diciamo così di debolezza degli e Stati Generali
Dal nostro tavolo sono venute fuori alcune proposte
Che sicuramente con un minimo di buona volontà da parte del legislatore che dovrà dare sostanza
Alla delega al Governo per le modifiche all'ordinamento penitenziario
Però noi abbiamo fatto come valutazione generale che in realtà il titolo del nostro tavolo era affettività in carcere e territorializzazione della pena
In realtà il diritto fondamentale umano all'affettività la nostra valutazione è che se non si cambiano alcune norme di fondo
è un diritto fondamentale che non può essere garantito a tutti i detenuti ci sono sicuramente dei detenuti che sono esclusi io faccio un esempio
Più estremo il quarantuno bis noi nel nostro tavolo abbiamo previsto
I colloqui intimi
Senza la sorveglianza figuriamoci al quarantuno bis manco possono stringere la mano del loro congiunto manco lo possono a braccio abbracciare nemmeno per
Un minuto
Figuriamoci affettività sessualità l'Organizzazione Mondiale della Sanità dato un valore fondamentale alla sessualità come diritto umano
Fondamentale copre come facente parte dell'espressione
Dell'essere umano quindi sicuramente ci sono fasce di detenuti esclusi
Cioè noi abbiamo stabilito che ci sono degli esseri umani che devono continuare
Ad essere sottoposte io lo dico così a trattamenti inumani e degradanti
Se non si modificano determinate norme noi stiamo seguendo come Nessuno tocchi Caino e come Partito Radicale la via giurisdizionale
Perché si dice vanto hanno allargato presente in Italia uno sconto a nessuno non è vero perché c'è una riga solo ostativo e su mille seicento
Detenuti orga sto Running millecento hanno l'ergastolo ostativo che significa che dal carcere non usciranno mai fine pena scritta
Sulla certificato nove mila novecento novantanove non hanno molta fantasia
Devo dire coloro che preparano questi documenti e questi certificati potevano limitarsi a o hanno tre Milano hanno scelto per essere sicuri che ero usciranno mai
Hanno scelto ma hanno nove mila novecento novantanove
E
Nove il De so che il tempo è limitato però c'è mi ha interessato molto come potete immaginare il dibattito di questa mattina
E
E in particolare sapete quanto ci sta a cuore il problema come radicali io sono radicale non è che mi nascondo ma solo con la mascherina
Prova dello stato di diritto Ethiel
Che sostanzia poi fondamentalmente la democrazia ebbene sono stati fatti anche riferimenti e io sono contenta perché sono anticlericale però non sono anche religiosa
E riferimenti al mondo della cristianità commisi Espresso in
In tutti questi anni e recentemente
Bene
C'è una cosa sulla quale
Parma Bergoglio approvo Francesco è stato sicuramente censurato
Ed è quando a
Pronunciato
In occasione dell'apertura del Giubileo la parola amnistia
Questa è
Una parola vietata in Italia
E proprio l'altro ieri monsignor anzi il cardinal vettori
Che ha incontrato il sindaco di Firenze ed altri consiglieri comunali e assessori
Gli ha detto non nega andate bene come politica perché avete fatto cadere nel vuoto
Questo appello ma proprio ignorando loc quest'appello di papà Bergoglio
L'avete ignorato va così come posso dire acquistiamo nel pieno della laicità
è stato ignorato
L'appello
Anzi il messaggio alle Camere che è una cosa diversa perché è prevista dalla Costituzione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano cava perché che cosa voglio dire
Voglio dire e quello che c'è scritto anche
Nella convenzione quello che ha detto la nostra Corte costituzionale
è fatto obbligo
Per il potere di dello Stato
Rimuovere
Pannella ci ripete sempreché tenuta
Rimuovere immediatamente quelle cause che genera hanno e che producono attualmente qui ed ora trattamenti inumani e degradanti
Allora quando parlo di amnistia evidentemente includo
La parola indulto perché l'amnistia serve più i magistrati per la mole incredibile di procedimenti penali pendenti che non
Ma serve anche i detenuti perché poi arrivano vecchi reati
Magari il detenuto si è ricostruito una sua identità con il lavoro con gli affetti con la famiglia gli arriva un vecchio reato e deve
La condanna deve rientrare in carcere quindi c'entra anche da questo
è il punto di vista però appunto alla Corte costituzionale che cosa ha detto ha detto che è fatto obbligo per i poteri dello Stato subito rimuove allora sono state si dice
A parte il fatto che non è vero che il problema sopra sul fondamento è stato superato in tutti gli istituti penitenziari perché io ne ho contati almeno una sessantina che sono ancora sovraffollati
è stato superata l'emergenza trattamenti inumani e degradanti
Io dico di no
Perché se per esempio parliamo di salute in carcere
Possiamo dire che sono curati
Seguiti come a un loro diritto costituzionale i detenuti direi assolutamente no
Perché ci sono persone fra l'altro c'è un'alta percentuale intorno al trenta per cento di casi psichiatrici
Gravi
Che vengono accurati dove nell'uovo meno adatto e cioè nella restrizione di un carcere anziché essere curati
Come hanno bisogno ma poi ci sono tutte altre patologie gravi gravissimi tumori eccetera che non sono curati
E vengono lì abbandonati
Sulla sistema della rieducazione sulla possibilità di lavoro di studio a che punto siamo
Stiamo
Cioè adesso lavorano un po'di più ma siamo sempre a percentuali assolutamente basse
Certo si dice in Campania abbiamo scovato ci sono le scuole di ogni ordine e grado
Beh va beh però quanti le frequentano quanti hanno la possibilità effettivamente e di frequentarla ci sono difficoltà da questo punto punto di vista
Nel percorso di riabilitazione si è parlato di tante figure ma gli educatori nelle carceri sono carenti
E quelli che
Non sorprende cioè laddove e esiste questa figura a parte che è stata abolita quella degli psicologi ormai trovare uno psicologo e proprio un colpo di fortuna in un istituto penitenziario
Ma
E il duca Turi in molte in molti istituti penitenziari mancano in molti istituti previdenziali non fanno il lavoro che dovrebbero fare
Per cui poi il magistrato di sorveglianza che dovrebbe tradisce no perché non c'è chiusa la relazione di sintesi eccetera per cui è un serpente che si morde la coda quindi un fatto gravissimo
I magistrati di sorveglianza io questa cosa la devo dire perché ce l'ho qua perché secondo me
Non saremmo dovuti arrivare alla condanna
Torregiani
Se fosse stato diverso il lavoro e l'atteggiamento dei magistrati di sorveglianza che devono
Garantire anche i diritti dei detenuti sorvegliare
Tant'è vero che l'ordinamento penitenziario impone
Al magistrato di ferie di sorveglianza di
Frequentare di andare frequentemente negli istituti penitenziari per visitare i luoghi di detenzione ma guardate io di carcere non visitati tantissime e trovare
Qualche detenuto che ti dice anzi io provvisto il magistrato di sorveglianza è un terno al lotto nono anno visti
Non l'hanno visti non li conoscono
Non sanno manco il nome dei loro magistrati in molti casi non sanno manco il nome del magistrato
Di sorveglianza
Sarebbe una della
Andai certo no però eh quel sito io dico che noi non saremmo arrivati
Alla sentenza Torregiani se ci fosse stata un'opera di denuncia ma denuncia non significa semplicemente andare in televisione e dire perché quando io verifico
Che visitando le celle
Perché
E visitando le celle che quelle persone subiscono trattamenti inumani e degradanti devo chiudere ho capito
è io due non è che va lo denuncio così lo dico all'amico no io vado alla questura vado dai carabinieri e denuncio perché trattamenti inumani e degradanti
è stiamo a livello di atto
Delle condizioni di detenzione non dovevamo arriviamo arrivare a mio avviso a quella umiliazione anche perché l'ordinamento penitenziario dice
Perché dice che il magistrato di sorveglianza deve visitare e frequentemente i luoghi di detenzione pensate lo dice consentire
Anche i detenuti anche di presentare istanze orali ma se non rispondono manca quelle scritte che aspettano mesi e anni per avere una risposta
Quindi siamo poi è vero e io mi batto c'è carenza
C'è carenza dei magistrati di sorveglianza e io mi batto per questo e ho fatto pure uno sciopero della fame perché da due anni mancava a Modena
Però un conto è battersi e manca anche il personale ausiliario che a volte eh fondamentale e importante
Però alcune cose bisogna perché io dico ogni categoria
Si deve assumere
Le sue responsabilità e io mi auguro che veramente inizi qualcosa di nuovo intanto quando si parla sono contenta di dirlo vicino alte
Quando poi si spendono le mani anche i parlamentari quando padre parlo Wojtyla ma l'hanno fatto morire senza aver fatto il provvedimento di clemenza
E allora quando si parla di religiosità di dignità
Di speranza non solo di Misericordia ma anche di speranza concreta io dico bene non dobbiamo solo immaginare che le parole così rimangano sospese nell'aria ma devono essere far parte del nostro vivere
Grazia Rita Bernardini un intervento molto confusa dei temi molto trattato molti temi complessi
Anche con una certa sintesi devo dire ecco un grande assente detenuti questo in parte vero però anche i volontari nel negli stati generali hanno portato le istanze dei diritti dei detenuti che incontrano tutti i giorni
Per delega non è la stessa cosa però comunque
è stato una dar voce a ai problemi dei detenuti che conosciamo molto bene è vero che l'appello di Bava Bergoglio stato ignorato questo bisogna dirlo
Un detenuto argentino che era a tavola quando è venuto qua da Bergoglio a appoggio reale mi ha raccontato che
Papà Bergodi o che aveva confidato guarda io voglio fare un
Una proposta ha usato un termine che mi ha colpito un indulto responsabile
Tutto responsabile
E
Purtroppo questo non è stato possibile far fare
è vero che c'è il problema della psichiatria
Soprattutto
C'è il problema di stabilizzare gli psichiatri perché cambiano in continuazione anche nell'istituto quindi uno amorfa fa una certa terapia il giorno dopo ne arriva un altro che di turno è un'altra scuola di pensiero
Quindi questo è un grande problema e infine sui magistrati di sorveglianza bisogna dire che ve ne accenno vero non è vero nel senso che è sempre qui a Napoli a Poggioreale io so che ci vanno i magistrati
Di vedo ci parlo
C'era un c'è un problema di carenza per esempio Carinola Santa Maria
C'è stato un periodo in cui mancavano diciamo però adesso ci sono appunto quelli in cui seguono i giovani che sono stati citati prima il dottor Puglia la dottoressa Di Micco che entrano anche Accarino alla Santa Maria quindi c'è questo problema però
C'è la carenza però non possiamo dire in assoluto che magistrato di sorveglianza non entriamo in carcere e alcuni veramente conoscono a fondo visitano lasciar visitano le celle parlano con i detenuti
E conoscono i loro problemi
Io voglio ringraziare Rita Bernardini per la sua passione l'impegno
Con cui che ci mette diciamo il suo per la sua opera grazie ecco e poi c'è il problema di scontare le pene alternative
Per i malati e per gli stranieri cioè per quei detenuti che sono lo scarto tra la giustizia questo è un grave problema penserei oggi la popolazione carceraria è cambiata pensate a Poggioreale
Noi Ciucci una cinquantina di detenuti che seguiamo con la Comunità di Sant'Egidio ben dieci sono senza fissa dimora non hanno dimora e qui si pone il problema
Di dove poter scontare le misure alternative dove andare quando sono malati c'è un detenuto Poggioreale che gravemente malato magari non alla notorietà che se tu mi hai dato ad altri
E aspetta un cuoco dove potremmo dire in santa pace perché è una malattia veramente grave e
E questo è un grave problema
Allora io vorrei dare la parola
Diciamo a adesso Marcello Bortolato
Rispetto anche alfabetizzazione mi è stato disporrà Pellegrini portano
Poi
In ordine alfabetico confermate alto con
Magistrato di sorveglianza al Tribunale di Padova che ha coordinato il tavolo due vita definitiva responsabilizzazione del detenuto circuito i e sicurezza grazie
Grazie buongiorno sarebbe troppo facile raccogliere subito la simpatica provocazione di Rita Bernardini in quanto come magistrato di sorveglianza mi sento immediatamente chiamato in causa però non mi sottraggo
Lo farò nella parte conclusiva del mio intervento perché credo che una replica sia doverosa però visto che sono stato chiamato nella mia qualità di coordinatore del tavolo due degli stati generali
Vorrei dire due parole su quello che è stato fatto sullo spirito che ha animato soprattutto i componenti di questo tavolo e anche qui vorrei partire da
Da Igino cappelli oggi evocati in maniera così bella da tutti coloro che sono intervenuti prima di me in fin dei conti gli stati generali si fondano sulla sua
Intuizione che cioè il fatto che l'errore di base di qualsiasi riformismo anche quello penitenziario
Sia lo ha ricordato anche Mauro Palma nell'errore di stampa illuministico che basti una legge per cambiare
Quasi per virtù propria leve a le le realtà sociali istituzionali soprattutto
Deviare il destino di uomini e donne ma come dice Igino Cappelli a pagina centocinquantuno del suo libro il carcere può cambiare solo nel senso delle linee generali di tendenza prevalenti nella società quindi quei
Contesto sociale che oggi è stato sociale e culturale che oggi è stato
Richiamato è proprio con questo spirito dunque che io ho accettato volentieri l'invito del ministro di coordinare uno dei diciotto tavoli degli stati generali
Il tavolo due quello dedicato alla vita detentiva alla responsabilizzazione dei detenuti soprattutto con nella consapevolezza che il grande dibattito sulle vergogne nazionali sono ancora parole di cappelli
E ancora alquanto confuso e soprattutto si svolge all'esterno di certe istituzioni tradizionalmente impenetrabili quindi parole ancora attuali anche se scritte oltre trent'anni quasi quarant'anni fa
Quindi lo spirito che animato agli Stati Generali e quindi anche i lavori nostro tavolo è stato proprio quello di far dialogare soggetti diversi appunto come ricordava anche Mauro
Distanti culturalmente molto distanti al di fuori dei luoghi tradizionali per raccogliere proposto osservazioni critiche e così via
E quello che soprattutto è stato il centro del del lavori del nostro tavola il rifiuto di considerare il periodo della detenzione di un uomo
Come una parentesi afflittiva unicamente afflittiva del tutto scollegata e indifferente ai percorsi individuali e sociali
Dell'autore del reato quindi il primo obiettivo è stato quello di rivisitare il modello di vita detentiva attuale che oggi purtroppo e ancora sostanzialmente
Caratterizzato da passività e segregazione il detenuto eh un mero destinatario passivo di programmi trattamentali no questo ovviamente non vale per tutti gli istituti ma per la maggioranza degli istituti italiani
Programmi trattamentali stereotipati ai quali e chiesto passivamente di aderire senza la possibilità di assumere in proprio scelte responsabili
E in particolare di gestire per esempio in maniera autonoma responsabile le limitate parti della propria aggiornata
E il detenuto oggi è ancora quello al quale ci si rivolge contermini contermini infantili Zanetti e questo è un altro argomento che abbiamo approfondito nei lavori e di cui lire gli esiti potete leggere
Sul sito della Ministero quindi mai il detenuto viene sfidato scelte e decisioni
Responsabili
Quindi un nuovo modello detentivo che vada perso attività integrazione socialità e condivisione responsabilità e autonomia io ho avuto la fortuna durante i lavori degli stati generali di visitare
O istituti spagnoli in cui questo era l'elemento ispiratore anche lì per carità Adriana tocco cara come lo sa con luci ed ombre però lì sì
La giornata del detenuto viene assi diedi viene affidata il tennis tempo della pena viene affidato per scelte responsabili di autonomia giorno per giorno
Costringendo la tornare in cella solo per dormire quindi la Camera effettivamente in Spagna è una Camera di pernottamento addirittura viene chiusa durante il giorno quindi detenuto salvo motivi eccezionali non può rientrare nella cioè l'ha l'obbligo
Di partecipare alle attività comunico anche da solo ma in luoghi soci ad hoc condivisi con gli altri
Questo processo di responsabilizzazione e di
Autonomizzazione del del detenuto ovviamente passa anche attraverso la migliore razionalizzazione dei circuito i penitenziari
E il tema dei circuiti penitenziari e quindi la formulazione di proposte per un graduale superamento del sistema della differenziazione
Della detenzione tramite l'adozione dei circuito i e in particolare per quanto riguarda il circuito ben noto di alta sicurezza è stato un altro tema
Su cui ovviamente non si sono raggiunti anche per la composizione particolare del nostro tavolo decisioni valutazioni unanimi però è stato un punto centrale del nostro lavoro pur
Nella consapevolezza della centralità
Della questione dei meccanismi finalizzati a neutralizzare la pericolosità penitenziaria dei cosiddetti detenuti difficili
Anche alla stregua degli eventi drammatici internazionali che si sono avuti in questi ultimi mesi in cui il fenomeno della radicalizzazione islamica elettrica negli istituti è un sicuramente un fenomeno da tenere
Dente presente anche quando si affronta il tema del superamento dei circuito i
Di alta sicurezza quindi
Detto questo è parso ai componenti del mio tavolo opportuno predisporre innanzitutto una lista di raccomandazioni e di proposte operative minime
In tema di vita detentiva che riguardavano appunto principalmente gli spazi e i tempi della pena
Tali indicazioni poi dovrebbero essere seguite
In tutti i penitenziari italiani posto che uno dei problemi maggiori dell'attuale sistema è proprio la sigla senza di criteri uniformi della gestione delle carceri spesso lasciata alla discrezionalità
Del singolo direttore
Su altri temi invece è parso opportuno al tavolo fare del formulare delle vere e proprie proposte normative che voi abbiamo cercato anche di articolarle in termini diciamo sarebbero al dal legislatore delegato
Offriamo il nostro contributo ci sono delle piccole cose che però per i detenuti e per l'esecuzione della pena sono fondamentali che riguardano i rapporti con la famiglia
Il diritto all'affettività di cui anche noi sia pur marginalmente ci siamo occupati i colloqui con con i minori i colloqui telefonici con i familiari con i difensori e l'uso delle
Tecnologie allora per esempio sulle tecnologie informatiche
E quindi la possibilità di connessione internet per i detenuti
Noi abbiamo analizzato anche dal punto di vista tecnico la fattibilità di queste proposte poi nel frattempo intervenuta una circolare nuova del dato su questa questione ma il punto fondamentale è questo che
Nel mondo di oggi è impensabile che il detenuto
Possa subire una sia un analfabeta informatico soprattutto perché ormai i disegni di legge dell'informatica è fondamentale poi per la socialità rivelare il lavoro la cultura quindi dispieghi dispositivi elettronici per esempio portati o la parte la possibilità di accedere a internet per i detenuti
Non devono più essere limitati alle sole finalità di studio o di lavoro ma devono essere anche
Consentite al detenuto per l'ostacolo che questo ci sembrava un punto anche culturalmente importante
Oltre avviamento alla possibilità di utilizzare di nuovi strumenti tecnologici per i colloqui e quindi a Sky per come sapete in alcuni istituti adesso si sta diffondendo ma e questo dovrebbe essere secondo noi
Normato quindi stabilito per legge
Altre proposte riguardano per esempio l'abbandono del sistema di accompagnamento dei detenuti all'interno degli istituti affinché la sorveglianza dinamica
Non per non esaurisca il modello di detenzione e nell'ottica di una responsabilizzazione e autonomizzazione detenuto anche questo è importante il detenuto si potranno prendere degli accorgimenti
Ma non deve più essere accompagnato per qualsiasi cosa da dalla Polizia penitenziaria
Dagli educatori e così via ma deve responsabilmente poter accedere a levare aree dove si fa trattamento in maniera autonoma ovviamente sanzionato se poi non rispetta i lei i regolamenti interni
Altra figura fondamentale che ci pareva importante quello della educatore al piano che in alcuni istituti
Viene attuato ma non è in tutta in tutto il territorio nazionale per cui l'educatore deve andare al piano dobbiamo sottrarre a al detenuto la schiavitù dalla domandina uso anch'io in questo in questo caso
Il termine infantili Zante basta con la domandina l'educatore deve essere al piano e vedere parlare direttamente con il detenuto
E e soprattutto osservarlo mentre svolge la socialità perché solo così poi potrà trasfondere la sua valutazione sul suo percorso di educazione nella relazione
Di sintesi un'altra proposta riguarda la cella singola per gli ergastolani
Che ci sembrava nell'ottica di una progressiva umanizzazione della pena dell'ergastolo temo ovviamente di cui non abbiamo potuto affrontare nel nostro tavolo perché non c'era stato assegnato ma comunque in quest'ottica quindi la positiva
Garanzia per il detenuto che deve affrontare una pena così lunga tendenzialmente perpetua la possibilità di affrontarlo in una cella singole poi tematici acuiti
Ci è sembrato e
E su questo voglio subito dire una cosa non è vero che nel nostro tavoli detenuti non hanno partecipato anzi credo che fra i tutti i diciotto tavoli sia quello in cui più frequentemente è stato ascoltato detti gli detenuti abbiamo fatto più accessi negli istituti sia
Nel carcere di Padova che nel carcere di Parma e poi le loro conclude che e abbiamo raccolto anche le testimonianze di di cui parlava prima Rita Bernardini di opera
E le abbiamo trasfuse nella nostra relazione finale voi tra gli allegati potete trovare i punti di vista le singole
Proposte che ci sono state avanzate di detenuti con cui abbiamo parlato tutto il tavolo è andato a parlare anche nella sezione alta sicurezza del carcere di Parma
Avevamo chiesto espressamente di visitare poter parlare anche con i detenuti al quarantuno bis ma questo c'è stato rifiutato
Comunque sui circuito di la stretta correlazione con il trattamento ovviamente impone di ritenere che questa rigida
Rigida differenziazione vada vada superata comunque su questo sorvolo visto che il tempo sta passando e di rimando agli atti
Della nostra tendente al nostro tavolo
Ecco dicevo la terminologia del carcere quindi l'abbandono
Di questa progressiva deprecabile infantili esazione che rende il detenuto un bambino da educare quindi le parole spesi non scoppino portavitto domandina mercede lavorante e così via dovrebbero essere per legge o per disposizione interna abrogate
E qui basterebbe un minuto basta una circolare del DAP che imponga a tutti i dipendenti dell'abitazione penitenziarie di non usare questa terminologia infantili Zante sia negli atti scritti sia oralmente quando si rivolgono ai detenuti
Ultimissima cosa perché non posso tra lasciare le cose che ha detto Rita Bernardini
Vorrei dire sulle visite in carcere ovviamente ognuno poi parla per sé io sono un magistrato è anche il collega Fabio Filippi
Siamo magistrati che andiamo in carcere andiamo in carcere frequentemente
è devo però dire che per esempio il Ministero non ci aiuta perché per esempio quest'anno abbiamo avuto trecento euro
Per un anno e non riusciremo nemmeno a pagare il bollo della macchina quindi la macchina non la potremo usare per andare in una situazione come la nostra il Veneto in cui si vada a Belluno Rovigo a Verona e vicenza
Quindi io vorrei sapere Rita Bernardini come vada in carcere per fare i colloqui vado a piedi non posso sono duecento chilometri da Padova Rovigo cento chilometri orari a Rovigo
Io e Adriano e tocco per gli stati generali le visite che abbiamo fatto in carcere cioè siamo dovute pagare Casanova io per carità io io lo pago però a questione anche di tempo perché se io sei cioè i poi c'è anche l'ufficio che deve andare avanti le udienze e così via
E comunque diciamo che questo era solo una battuta per dire approfitto anche per la presenza del sottosegretario
Che gli aspetti organizzativi sono fondamentali come appunto ci ci diceva anche
Igino Cappelli le riforme si fanno ma poi si fanno
Anche investendo non solo in cultura ma anche in termini
Economici
Vorrei dire sulla tutela dei diritti che
Io sono il magistrato che ha sollevato la questione di costituzionalità dell'articolo centoquarantasei
Prima che venisse è pubblicata la sentenza Torregiani o comunque contestualmente stessa Torregiani proprio perché si riteneva che in mancanza di strumenti di tutela dei diritti ci sono stati assegnati soltanto nel due mila e tredici vorrei ricordare che lo strumento
Della reclamo giurisdizionale l'articolo trentacinque bis vede la luce nel due mila tredici quindi prima non avevamo uno strumento per agire come giudici se non
Attraverso le segnalazioni che se vuole italiana di rimando le migliaia di vera se le relazioni che ho fatto il ministro da quando io sono cominciato a fare il magistrato di sorveglianza sulle condizioni della casa circondariale di Padova non dalla casa di reclusione sulla casa
Circondariale di Padova ovviamente cranica i quadri cani che io ho fatto il ministro e quali no dei quali non mai avuta Ministro di allora dai quali non ho mai avuto nessuna risposta
Questo per dire che anche una questione di strumenti giuridici noi gli strumenti giuridici ora ce l'abbiamo faticosamente appunto con i limiti organizzativi che abbiamo
Stiamo cercando di utilizzarlo al più possibile proprio perché uno dei compiti del magistrato di sorveglianza oltre a quello di
Fare la rieducazione di essere molto realizzazione anche quella della
Tutela dei diritti ecco concludo dicendo che la pretesa comunque che accomunato noi del nostro tavolo ma tutti coloro che hanno partecipato a questa
Bellissima secondo me mio giudizio iniziativa negli stati generali
La pretesa è quella che accomuna noi all'esperienza umana e professionale di cappelli cioè fare del carcere soprattutto un'isola
Di legalità e pretendere che i detenuti non siano né vittime né avanzi di giustizia come appunto il titolo di questo straordinario libro che oggi abbiamo avuto occasione di vedere ristampato grazie
Grazie poco Bortolato
Anche molto interessanti le cose dette sicuramente l'abolizione dei termini infantili zampino proprio so che offendere nessuno considerazione interessante anche il discorso dei colloqui sia con utilizzando Skype e altre
Metodologie informatiche per chi ha difficoltà a parlare
E poi mi sembra con i familiari polemicamente importanti il tema allora radicalizzazione islamica che niente è un tema molto importante allora e lo dico da cattolico diciamo favorire l'ingresso di
Ministri di culto musulmani mediatori culturali
Ho con far controllare questo fenomeno perché accompagnare queste persone da rende meno esposte al fenomeno
Diciamo del di infiltrazioni terroristiche
Ecco io credo che gli Stati Generali abbiano anche fatto uscire dal localismo è fatto dare uno sguardo d'insieme e mi riferisco al tema della salute
Perché hanno fatto venir fuori come territori diverse danno risposte diverse
Talvolta anche nelle stesse regioni ci sono aziende sanitarie locali che hanno differenti modi
Differenti approcci l'esempio perché eclatante dalla Sicilia che non ancora in Italia non ancora recepito il DPCM ma atti sugli OPG e qui appunto non a caso cioè Franco Corleone che ha partecipato ai lavori del tavolo uno spazio della pena architettura il carcere ma come è stato detto prima
è stato nominato commissario dal ministro Orlando per appunto il superamento nelle regioni dove non è stato affrontato il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari
Ringrazio di questa
Opportunità qui a Napoli con questa pubblicazione di un volume che
Costituisce
Una
Percorso
Verso le radici quindi non
Nostalgica ma invece conoscenza
Per a riflettere sulle contraddizioni odierne sapendo che c'è un pensiero
E averne pubblicato qualche mese fa
Gli iscritti importanti di Alessandro Margaret e oggi avvenire questo volume ci fa capire che
Non partiamo dal nulla
Certo abbiamo gli stati generali ma abbiamo anche
Un
Pensiero profondo che
Va rimesso in circolazione
Io
In effetti
A questo per parlare del tavolo uno ci sarebbe l'architetto Marella Santangelo che qui ma io sono forse abusivo su questo argomento e però c'è una
Ragione per cui io Po o in qualche modo do gradito è scelto di stare nel
Tavolo uno tavolo uno architettura
Perché noi siamo stati sommersi
Dalla
Edilizia cioè dalla visione della quantità di carceri speculativi
Di Murri da costruire e non c'è stato
Per troppo tempo una visione del carcere come un luogo di espressione della qualità e non della quantità
E della bellezza
E quindi e del fatto che il carcere deve essere uno luogo legato alla città
E
Costruito con
Modalità che
Riescano a recepire i principi costituzionali non c'è bisogno della convenzione dei diritti umani con tutto il rispetto noi abbiamo la Costituzione
E quindi
Io un ricordo che alcuni anni fa con punto
Luca Zevi l'associazione la Società della ragione organizzammo a Firenze nel giardino degli incontri del carcere di Sollicciano
Un convegno proprio sul corpo e lo spazio della pena
Ed è stato quell'incontro che ha portato a un volume
Io credo fondamentale per affrontare questo questo tema e che poi si è tradotto in questo tavolo che pone questioni centrali
Lo dico perché
Il corpo
E la dimensione della reclusione
Il corpo prigioniero a fa la differenza e
Le modalità della costruzione del carcere ci dice se
Si può
A vedere i diritti e la dignità oppure no
Io le proposte del del tavolo sono molto molto ricche
Voglio ricordare che il Giardino degli incontri e di Michelucci l'ultimo progetto di uno dei grandi architetti del Novecento
Fu fatto
In carcere con i detenuti
Perché gli intellettuali di questo Paese negli anni duri appunto quelli che si vogliono cancellare per cui il tempo non passa
In quegli anni duri gli intellettuali come Michelucci
Ma come padre Davide Turoldo andavano in carcere nel momento in cui
C'era la lotta armata e c'era il processo di cambiamento con la dissociazione
Oggi siamo alla appunto la tragedia in Italia diventa si tramuta in farsa e quindi abbiamo queste cose per cui non si può neanche fare una riflessione per fra Agnese Moro
E
La Faranda dopo tanti va bene
Questo per dire che della
Al tavolo si è detto che
è fondamentale siccome noi ormai dovremmo costruiremo per fortuna poche Carceri Nuove
Dobbiamo
Ristrutturare quelle esistenti e il processo di ristrutturazione va fatto con una ricerca partecipata con il ruolo dei detenuti
Qualche esempio c'è già nella a Poggioreale anche a Sollicciano c'è stato come questo Progetto Inarcheck una vicenda sommersa
Da allo scatenamento giusto delle condizioni strutturali di quel carcere che adesso ci si avvierà a superare
Però insomma questa partecipazione dei detenuti come protagonisti nel cambiamento nel cambiamento di che
Anche della cella
Le celle fanno schifo quasi tutte quasi anche quelle nuove
Tranne pochi esempi
Hanno un arredamento improbabile
Cioè adesso pare che dopo un anno che continuo proprio perché ormai colletta sto diventando ripetitivo adesso pare che ho convinto il capo Delta al fatto che in cella non ci devono essere gli sgabelli ma le sedie
Cioè nessuno si era posto il problema perché è una piccola afflizione il fatto di stare seduti su uno sgabello e non con una sega non potendo appoggiare la schiena
Ecco adesso ma ha detto Santi Consolo che lunedì quando si inaugura Rovigo ci saranno le sedie
Ed è il primo ma il resto ma voi li avete visti mobiletti quel marrone orribile
Ah perché i letti di ferro ma anche quest'anno e così via Toti da motivare ecco fanno schifo non parliamo dei servizi igienici
Cioè in alcune carceri ad esempio cioè sono più piccoli di quelli che io conoscevo in gioventù
Sui vagoni ferroviari
C'erano dei dei cessi insomma in treno e che non ci si poteva girare chiudere la porta era un problema ecco
Sono ancora così in molte carceri e poi l'odore del carcere
Certo quello del manicomi è peggio ma insomma anche in carcere ecco questo è il mondo allora
Noi ci siamo posti il problema del corpo prigioniero
Delle condizioni
Di esercizio e a proposito della infantili già azione questo a che fare molto come e vissuto il carcere
Adesso in televisione si è visto quello norvegese allora
Cioè qualcuno sarà stato male avrà pensato che sono pazzi non so
Ma noi perché non dobbiamo avere lo spaccio e invece continuiamo a
Avere la speculazione del soprabito
Perché non possiamo a vere la mensa come c'è all'università in tutti gli uffici anche qui in Consiglio regionale ci sarà la mensa in carcere no
Ma gli esempi possono
Essere perché non c'è l'affettività i luoghi dell'affettività
Ecco io penso che
Questa questione degli spazi da ripensare con i detenuti quindi con ricerche partecipate possa essere una svolta
Certo anche nelle carceri che già ci sono perché senza perché quelle nuove saranno ormai in previsione sono due tre
Quindi noi dobbiamo cambiare l'esistente ed è un grande lavoro questo perché è un lavoro che impegna i detenuti probabilmente come riflessione ma anche come come azione
Ecco io
Badate qui siamo casualmente vicini io e Paolo Mancuso che siamo stati assieme per cinque anni nell'ultima stagione
Riformatrice
Perché è quella stagione con Margarone per
Troppo poco tempo capo del DAP
Ma in quegli anni non solo il Regolamento
Che
Quindici anni che risulta inapplicato
No il regolamento poi c'è stata la Commissione Palma che ha ripreso il Regolamento di tredici anni prima
E adesso stiamo pensando a come tradurre gli stati generali in nuove norme perché in effetti c'è da cambiare anche l'ordinamento di quarant'anni fa
Io ricordo che Alessandro Malgara nel due mila e sei
A
Redatto un nuovo ordinamento penitenziario lui che era l'uomo della riforma di quarant'anni fa nel due mila sei ha pensato ed è stato è diventato un atto parlamentare
Lasciato nei cassetti
Ma adesso forse andrà ripreso
Nel momento in cui gli Stati Generali forse non si possono chiudere nella leggetevi lega e negli spazi della legge delega devono pensare ad altro ecco io
Penso che
C'è bisogno di
Profondo cambiamento ma si ricordava le telefonate Sky ma scusate le telefonate vengono pagate dai detenuti
Con una tessera adesso ma perché è un detenuto invece di comprarsi biscotti non può comprarsi dei minuti in più
E perché le telefonate devono essere di dieci minuti anche se uno quel giorno non ha nulla da dire
E deve far passare questi dieci minuti no
E perché invece non ne può fare un giorno una da venti e un giorno dice solo Ciao sto bene umano menato oppure ho menato insomma non so e poi arrivederci e grazie non so
Ecco questo dobbiamo superare nella pratica questa vita che non può essere così codificata appunto degli spazi
I dati del DAP sono impressionanti quelli ufficiali continuano a dirci che sempre ripeto le parole di Alessandro Margaret il carcere e troppo discarica sociale
Perché quando c'è un carcere in cui
Ci sono giovani
Dieci mila e più sotto i trent'anni
Stranieri il trentatré per cento
Persone con una scolarità bassissima l'un per cento alla laurea il sei per cento
Scuola media superiore
Colletti bianchi sono orari appunto mosche bianche quindi eccetera
Ci sono
Il trenta quattro per cento ancora sono in violazione della legge sulle deroghe articolo settantatré
Del DPR trecentonove novanta nonostante la cancellazione della Fini-Giovanardi
E tredici mila sono
Tossicodipendenti
Allora la metà dei detenuti ancora sono per questo fatto culturale sociale di stile di vita di modalità eccetera di
Frutto del proibizionismo che la legge sulle droghe arrivo subito allora io mi ero preoccupato stamattina che ero d'accordo quasi su tutte le cose che diceva Mazzamuto
Poi però
Alla fine le sue frasi finali mi hanno
Riportato nei giusti rassicurarmi hanno rassicurato perché come si può pensare che in Italia ci possano essere settanta mila detenuti
Se noi togliamo
Il trentaquattro per cento
Di articolo settantatré e i tredici mila tossicodipendenti noi si avremo un carcere in cui ci si occupa dei cattivi
Secondo Bengasi segnali portafoglio avrebbero stancato va bene ma insomma
Comunque questa è già è già tanto allora mi pare tanta roba no allora mi pare che questo e la dimensione noi dobbiamo a vere un carcere in cui si fa in questo luogo
E per
Reati i crimini perché
Non possiamo mettere insomma escludere dall'orizzonte il fatto che
Il fallimento del carcere ci deve anche far riflettere
Sul suo superamento tendenziale almeno e come si supera il carcere
Innanzitutto per esempio con la chiusura degli OPG è una forma di abolizionismo
Cioè avere chiuso i manicomi civile oggi chiudere i manicomi criminali eh una pratica rivoluzionaria di abolizionismo
E così credo che può essere se noi immaginiamo
Una detenzione femminile fuori dal carcere maschile
Detenute di lei ce l'hanno detto il carcere non è per le donne
E
E si può leggere molto e capire cosa vuol dire questa frase allora il problema non è le detenuti non sono le detenute madri problema sono le detenute donne sono
Il quattro per cento duemilacento sette donne
Credo che la maggior parte di queste donne possono stare in luoghi diversi dal carcere maschile e sperimentare
Una detenzione diversa così come
I semi liberi non devono stare alla sera in carcere ma devono stare in luoghi nella città questo dipenderà dai Comuni da
Ma i semiliberi devono stare in città non riterrà non ritornare in carcere ecco gli esempi possono essere tanti
Quindi forme di abolizionismo si possono praticare e ci potrebbero aiutare l'ultimissima cosa
In questo quadro tutti che dove dipinge amo così terribile noi abbiamo dei segni che però ci fanno capire che il carcere
Serve costruito bene puntare anche dei cambiamenti profondi insomma Agnese costargli è ormai una grande scrittrice
Aniello Arena dal carcere di Volterra è diventato un grande attore allora vuol dire che se nel carcere si fanno delle cose importanti
Il Corso di scrittura
E il teatro si può avere anche una grande prospettiva di cambiamento personale ma anche di modelli positivi da dare ecco io questo
Penso che noi lo dobbiamo conquistare e gli stati generali ci obbligano insomma a una pratica
Una pratica che deve anche anticipare le leggi ecco questo mi pare la sperimentazione sociale può essere la chiave che ci può salvare grazie
Grazie a Franco Corleone grazie per averci ricordato delle figure come Margaret Padre Turoldo che sono i punti di riferimento
Cambiamento delle sorelle nuovi arredi eliminazione del soprabito mi sembrano proposte
Diciamo che bisogna portare avanti
Poi parlava del carcere come discarica sociale a me è un termine che non mi piace molto discarica sociale io parlerei come il carcere
Contenitore e generatori di povertà
E infine il carcere non è per le donne e io aggiungerei il carcere non è neanche per i bambini soprattutto né per i bambini
Allora bisogna trovare
Appunto nuove forme rammento
Nuove forme per cui il trenta quaranta adesso non solo gli ultimi dati però
Bambini che vivono la loro infanzia in maniera veramente disumana
Il nostro Paese spende ogni anno tre miliardi per l'esecuzione penale ma quello col più alto tasso di recidiva c'è qualcosa che non funziona
Dico queste cose nell'introdurre Fabio Gian Filippi magistrato di sorveglianza di Spoleto e ha partecipato i lavori del tavolo due raccomando una di riduzione dei tempi grazie
Grazie a voi per questa
Opportunità io sono avvantaggiato dal fatto che
Del tavolo due ha già iniziato a parlare nostro coordinatore Marcello Bortolato quindi
Dico soltanto che sono arrivato
Oggi qui innanzitutto
Per i Gino cappelli io l'ho conosciuto lo è imparato ad amare come lettore un lettore quasi clandestino di un testo che appunto finale a questa ristampa era di fatto introvabile
E che i magistrati di sorveglianza alcuni magistrati di sorveglianza si passano come una
Piccolo Vangelo laico da cui trarre insegnamenti una testimonianza in cui vedere linee di tendenza che poi ci sono rivelate ancora oggi incredibilmente attuali
Così l'ho conosciuto e quando dieci anni fa ho iniziato a fare il magistrato di sorveglianza lessi anche minima criminali anche di questo testo di cappelli libri De Cataldo
Riprendeva il discorso che cappelli aveva chiuso non senza amarezza
Quando si citava prima quel riferimento al rapporto tra carcere società capelli scriveva che quelle linee tendenziali della società erano verso il peggio tra società andava peggiorando
E lo riprendeva quel discorso e continuava a mostrare come il carcere anche negli anni ottanta di cui parla minima criminali a fosse ancora di avanzi di giustizia
E e di carceri speciali però nel frattempo di terroristi e di mafia cose che si erano andate ad aggravare
E capelli aveva capito subito che le carceri dell'emergenza che si erano incisi state sulla riforma del settantacinque già immediatamente dopo la mettevano in discussione
Con il rischio che il sistema penitenziario finisse poi per diventare a lui che lo scriveva una grande galera speciale
Secondo la logica di istituzioni che diceva lui tendono ad uniformarsi ai livelli di massima chiusura repressiva e di più comoda gestione custodia registica
Ed è in fondo qualcosa che chi anche oggi va negli istituti penitenziari noi che ci siamo andati con gli Stati Generali io che ci vado ogni ogni settimana almeno
Negli istituti penitenziari di cui mi occupo ci accorgiamo gli istituti dove c'è una sezione di quarantuno bis dove c'è una sezione di alta sicurezza corrono il rischio di conformare seppur parzialmente
A queste dimensioni più restrittive anche le sezioni che sono in realtà comuni e naturalmente tutto questo è una linea che non possiamo che vedere con grande dispiacere
E allora è con questo spirito che ho partecipato con grande interesse alla manifestarla agli Stati Generali con impegno
Convinto che in fondo ecco quella nozione che cappelli dava poiché la società peggiora il carcere non potrà che peggiorare forse potevamo provare ampi
Ha ribaltato la
E
Certo e probabilmente una visione utopistica ma
Provare immaginare che costruire un carcere migliore potesse contribuire a costruire una società migliore a questo punto
E che era poi l'idea naturalmente di capelli e quindi immaginare un carcere inclusivo
Avrebbe potuto significare potrebbe significare creare una società inclusiva cercare di abbattere i pregiudizi le discriminazioni che ci sono
Dentro il mondo penitenziario ci avrebbe aiutato all'esterno allora contro gli stranieri
Contro l'orientamento sessuale contro le minorità di ogni genere un carcere costituzionalmente e convenzionalmente mi riferisco ovviamente alla CEDU conformato
E quindi attraverso questo un lavoro sempre urgente verso non amo dire la rieducazione ma dico la risocializzazione
Che allora un carcere che innanzitutto carcere dei diritti delle persone carcere della dignità
Precondizioni che sono assolutamente indispensabili perché poi si possa lavorare sulla rieducazione sulla risocializzazione se non ci sono le prime le altre le altre non si possono creare
E allora il tavolo due si è occupato oltre che delle cose che ci ha raccontato Marcello Bortolato di due temi che sono ovviamente strettamente connesse cioè si parla ancora di circuito
Differenziati uno che è normato fino all'estremo dettaglio il regime differenziato del quarantuno bis l'altro che è normato se non con un richiamo molto
Aleatorio l'articolo trentadue del Regolamento di esecuzione cioè quelle cosiddette sezioni protette che negli istituti medio-piccoli finiscono per diventare dei veri e propri ghetti di minorità di ogni specie giusta poste in modo scomposto mi riferisco
A sezioni in cui insieme convivono ex collaboratori di giustizia con sex offenders cioè violentatori o condannati per reati di pedofilia al fianco di autori di reato che sono appartenenti alle forze dell'ordine
Coloro che rischiano quindi nel momento in cui si trovano si potrà potrebbero correre rischi se si trovasse insieme col resto della popolazione
Ma anche e ancora oggi nel due mila e sedici omosessuali dichiarati e transessuali quali vi si trovano nemmeno in relazione al reato che hanno commesso ma unicamente per la condizione personale e esistenziale nella quale si trova
E allora queste Sezioni ghetto sono Sezioni che come tali
Vanno sulle quali bisogna lavorare l'ora il tavolo due ha ipotizzato percorsi che sono soprattutto di impegno culturale alla superamento della discriminazione sperimentazione di attività riso Cerizza tutti in comune
E poi naturalmente lavoro sulle singole realtà di minorità di cui parliamo dunque
Nel rispetto ad esempio i transessuali il tema delle cure ormonali che non vengono passate dalle ASL e in modo gratuito nel territorio nazionale
Parliamo della questione per quanto riguarda i sex offenders prima Rita Bernardini ci ricordava le figure degli psicologi sono mosche bianche più ancora dei colletti bianchi questo non può essere dobbiamo fare invece i percorsi psicologici altrimenti non facciamo facciamo percorsi individualizzanti
Di trattamento facciamo qualcosa che
Che crea ulteriore discriminazione e dobbiamo assolutamente superare la collocazione degli omosessuali dichiarati all'interno di queste Sezioni implementando di meccanismi di inclusione che non replichi no gli elementi negativi che ancora oggi ahimè
Sembrano emergere tante volte nella società e poi l'altro settore quello del quarantuno bis ha qui accenno solo brevemente perché qui il tavolo due
A maggioranza non non avendo la possibilità di raggiungere un'unanimità ma approvato delle proposte
Concrete che non concernono un'abolizione del regime di quarantuno bis che ha riconosciuto come uno strumento essenziale nel contrasto alla criminalità organizzata
Ma una necessario dimagrimento e soprattutto una ricondurlo a congruità e proporzionalità rispetto agli obiettivi perseguiti dunque se l'obiettivo e certamente l'obiettivo è quello
Delle vita mento dei contatti con i gruppi criminali all'esterno da parte però soltanto
Dei soggetti che hanno avuto il peso maggiore all'interno di queste realtà allora bisogna eliminare e qui ci vuole naturalmente un impegno che impegno normativo eliminare tutto ciò che è qualcosa che non c'entra
Dalle limitazioni si diceva anche di piccolo conto si potrebbe dire
Ma chi così contano la vita dei detenuti come il divieto di cuocere i cibi che non costituisce in nessun modo una riferimento alla pericolosità di questi detenuti in particolare ma anche al diritto di poter abbracciare almeno i propri figli minori minori di anni dodici quelque almeno è la proposta che si fa per l'intero tempo in cui hanno un colloquio con i familiari
Cercare di prolungare in qualche modo la durata delle telefonate e dei colloqui che sono ricordiamolo video e audio sorvegliate quindi rispetto a queste c'è già un controllo
Di sicurezza importante e tante altre piccole cose ne ricordo solo una che mi sembra più importante
Il tentativo di tornare indietro rispetto a una riforma del due mila nove
Con la quale si accentro al tribunale di sorveglianza di Roma la competenza a valutare sulla legittimità
Dei dei decreti ministeriali che impongono prorogare il regime differenziato facendola tornare alla competenza naturale che quella dei tribunali di sorveglianza dei luoghi dove questi detenuti
Vivono e che soltanto loro possono valutare anche i cambiamenti che atti che n stiano intervenendo in questi soggetti rispetta i quali dobbiamo
Raddoppiare gli sforzi
Non solo perché sono detenuti più difficili o più cattivi si possono ridurre addirittura annullare gli sforzi
Di risocializzazione l'articolo ventisette vale necessariamente per tutti specialmente dove e più difficile dico l'ultimissima cosa mi pare che siamo in una fase
Culturale diversa ma abbiamo affrontato un deserto quella società che andava peggiorando di cui ci parlava cappelli
Un deserto di leggi che carcera oggi né che ci ha portato avanti per numerosi anni anche di leggi che sostanzialmente creavano preclusioni
Automatiche che i magistrati di sorveglianza non potevano in alcun modo scardinare cioè il sovraffollamento si è prodotto ecco
Io credo che bisogna tornare a parlare anche di questo della sfiducia che in una certa fase c'è stata rispetto a questo meccanismo una discrezionalità del magistrato di sorveglianza che è l'unica
Che può consentire di vagliare le storie personali e di non ridurci invece una valutazione astratta BTP di reato
Grazie
Grazie al dottor Gian Filippine anche per i tempi contenuti in cui rimasto poiché ci ha rassicurato che magistrato di sorveglianza vanno in carcere quindi questo ci fa piacere
Mi colpiva anche la la riflessione sulle Sezioni diretto diciamo che andrebbe approfondita
Nell'introdurre Paolo Mancuso Procuratore doveva capo della Procura di nove al vice capo capo il vice capo del DAP nel Don novantasette al due mila uno
Voglio dire brevemente anche un'altra cosa fece chi un problema di chi non riesce a vere subito con sentenza definitiva e quindi
Non
Presso avvocato non può avere misure alternative
Cioè ci sono ritardi dell'ufficio esecuzione che cito volto sono inaccettabili
Ieri un educatore di Poggioreale mi diceva che un detenuto dopo un anno avuto la sentenza
E un altro detenuto su cui diciamo se stiamo seguendo se avesse oggi lo la LAV la sentenza potrebbe già uscire
Fine pena luglio prossimo
Quindi
Questo è un problema molto importante e parlando di Poggioreale portiamo i poi non mi piace chiamare Poggioreale ma si chiama Giuseppe fa Olbia
Che il nome diciamo di un
Vicedirettore che credeva
Nella giustizia ma credevo anche profondamente del inserimento dei detenuti quindi quando parliamo di Poggioreale chiamiamolo Giuseppe saudita che il nome più appropriato e voglio anche appunto saluta del grande cambiamento che sta facendo questo istituto un cambiamento anche questo culturale
Che riguardano direzione ma anche la la sicurezza un cambiamento estetico ma un cambiamento umano e culturale che mi sembra molto importante
Procura
Sono l'unico procuratore a questo tavolo e forse in questa sala quindi ovviamente
Ho avvertito alcune alcuni accenti di questo convegno così straordinariamente ricco
Così straordinariamente moderno opportuno nella
Nella sua
Affettuosità del ricordo di una persona che c'è ci c'è stata e ci ha nel nostro ore tanto cara
Accenti dicevo di di qualche demagogiche ovviamente non notte sono l'ultimo intervento interventore aveva assolutamente intenzione di aprire questa questa partita dell'omicidio Salvia purtroppo mi sono occupato nella nel passato è sappiamo qual era stata la sua
Genesi cioè la sua solo il suo assoluto rigore
Nella
Rifiutare qualsiasi tipo di condizionamento che dall'esterno in quel momento il mondo che governava sostanzialmente il carcere che era quella della camorra Couto Diana
Tentava di infligge gli devo dire che
Nella formazione una mi sia consentito questo accenno della formazione di questa mio modo di intendere la mia partecipazione a questi Stati Generali sono confluite le esperienze molto lunga e del
Fortemente condizionanti del mestiere di procuratore le
Esperienze
Altrettanto fortemente incidenti nella mio modo di
Ragionare di reggere questa realtà della
Vicedirezione della del dato che nel quasi cinque anni
Qualche in con qualche lungo periodo anche di direzione effettiva
Vicaria e la conoscenza di persone come Gino cappelli
Con cui io sensi fare uno strano uditorato visto che è quella
Quella lavoro in particolare non era nelle mie nelle mie aspirazioni ma era la persona naturalmente che
Esercitano questa attrazione e poi Alessandro marcare
Questo insieme di esperienze ha portato a
Verificare quanto
Sia vera quella strana quello strano paradosso greci sottolineo Mauro Palma
E cioè che ragionare dell'attualità di un pensiero dell'attualità di un'analisi
Al quaranta vent'anni di distanza in termini di lontananza della realtà dai principi e dei valori costituzionali
Significa qualcosa di importantissimi qualcosa di grave
Dobbiamo dire che
Il pensiero di la dal pensiero io
Vigeva cappellino nel non è penzoloni Insiel di una prestazione intellettuale
Straordinariamente rigoroso ora insieme a accattato essa Malgara ferraioli per il periodo in cui ha fatto questo mestiere era l'anima radicale di Magistratura democratica
Fortemente schierata in una
Il ruolo di difesa di principi senza alcuna
Disponibilità a mediare a trattare a
Scontrarsi con con la politica e poi c'era
Nulla un leggero Cappelli profondamente uomo nelle pagine di questo libro che leggete tutti e due questi aspetti di chi quasi attonito si rende conto in che universo è capitato
In che universo di negazione dei diritti è capitato
Che che in qualche maniera reagisce tutti i modi che gli sono consentiti a questo a questo alta questa situazione di di negazione delle
Delle dei diritti e
Contemporaneamente sì
Posso dire si innamora
Delle persone con cui entra in contatto di molte delle persone il quinto in contatto
Tanto di andare a fargli visita dei periodi liberi tanto di andare a fare visite agli istituti penitenziari di massima sicurezza che si stavano creando in quel momento nell'asta nella sua nelle sue periodo feriale e così via
Devo dire che a proposito dei magistrati di sorveglianza sapere che Salerno e
Fra poco Napoli saranno retti da
Magistrati che hanno condiviso con il gelo cappelli quell'esperienza è una cosa che a mio parere dovrebbe dirci può rassicurare
La Campania da questo punto di vista credo che sia in
In buone mani è una parentesi che volevo in qualche maniera aprire e chiudere
Passi avanti sono stati fatti non è che il mondo penitenziario e quello che ci scriveva tre anni trent'anni fa il giro d'appello
Leggi importanti sono state realizzate la sanità penitenziaria io PG per tutti ma solo per citarne qualcuno di tutti gli dei tanti che sono salita soprattutto sono state sono cambiate molte delle prassi
Molte delle regole di fatto che vigono negli istituti penitenziari molto c'è da cambiare non c'è dubbio che questo in qualche maniera
Si è occupato il il tavolo sulla organizzazione amministrazione dell'esecuzione penale di cui
Di cui ho fatto parte
Vedete il averne abbiamo a che fare con una realtà dura
Abbiano questo questo presenta conosciuto difficilissimo indulto difficilissimo nella sua applicazione
Parlamentare perché sappiamo quanti alquanto rigorosi sono
Iter e i termini di maggioranza che bisogna raggiungere per l'approvazione di una norma di questo genere
E gli affetti sono state sulla rete transitori oggi abbiamo quarantanove mila detenuti e disperata quasi cinquanta mila che rispetto agli oltre sessanta che erano certo vedo sicuramente
Una situazione meno pesante
Ma dobbiamo fare i conti che sotto questo numero non riusciamo a scendere
E dobbiamo capire perché
Dobbiamo analizzare quei motivi a cui faceva presente a cui faceva riferimento Franco rione perché sono solo otto sono cinquant'anni che non riusciamo a scendere sotto questi numeri perché quando
C'è stata una improvvisamente arrivata trentasei mila trenta trentotto mila dopo le dopo l'indulto
Siamo di nuovo su questi numeri
Perché siamo riusciti a governare una
Riduzione molto forte delle norme che regolano custodia cautelare
E giro parlava dei due terzi oggi siamo sotto la metà deve dei ed esse hanno sempre un numero enorme però siamo diciamoci chiare ridurre la realtà delle dei detenuti in attesa dei cosiddetti in attesa di giudizio
Ma non riusciamo a scendere sotto altro norme più come posso dire più rigorose per quanto riguarda la custodia cautelare in carcere di quelle esistenti non sarà possibile farne credo io
Credo da procuratore pubblica può essere
Ma lo credo come esperienza concreta
Sarà difficile
Bene
La la l'alternativa si detto in questo tavolo non è che arrivare a una fondamento sulle misure alternative
Una liberazione del pensiero dominante per cui l'unica appena possibile è il carcere
Su questo versante ancora una questione di risorse ancora una questione di disponibilità di uomini e mezzi perché
Pensare che sia risoluzione del problema prendere un certo numero di detenuti e dal carcere trasferito nelle loro abitazioni
Significa semplicemente destinare al fallimento questa questa questa prospettiva questa strategia perché esigenze sicuri Italia nasceranno laddove viene di reinserimento seri decisivi rinuncerà a parlare
Ovvio che la nuova ristrutturazione che ha portato il settore della di pene alternative all'esterno del data all'interno del nuovo dipartimento di di del che ha raggiunto al minorile
L'il termine comunità vuol dire che in qualche maniera stiamo ragionando su questo versante su questo versante siamo chiamati a fare il massimo sfatare il massimo sforzo ma voi
Mi spiace che questo tavolo non ci siano poi anche i i gli amministratori penitenziari che invece hanno collaborato moltissimo su questo nostro tavolo degli stati generali noi e gli operatori
Concreti del delle del carcere i Weather che saranno chiamati a un lavoro straordinariamente faticoso e
Anche
I nostri nostre Amministrazioni il nostro Paese nostro contesto la nostra gente non so come chiamarlo
Perché senza di quello non non non è possibile riuscire a ripeto a sfondare volevo voglio citare soltanto un passaggio che secondo me decisivo sui motivi per cui non non andiamo avanti
Ed è
Il passaggio che nel libero
Di di di capelli costituito da una citazione una citazione del cardinale se ne faceva riferimento mi sembra Nicola Mazzamuto
Al alla lunga una frase un messaggio che l'arcivescovo il cardinale di Palermo Ruffini manda alle competenti autorità
E dice a voi che architettate di rendere più mite sopportabile il vigente sistema carcerario il suo ordinamento
Noi con la maiuscola sottoponiamo le nostre con la maiuscola perplessità perché medicate quale confusione e pericolo potreste provocare
Con la fabbricazione di stabilimenti di pena più salubri e confortevoli cosa diventerebbe allora il castigo Redentore
E la tela corrette ricette il coi detenuti che da liberi nella loro minore nelle loro misere abitazioni nessun conforto civile nei geni con e morale posseggono
Essi allora non a migliorarsi saranno indotti nel timore della segregazione ma anzi proprio quella segregazione avidamente cercheranno
Cuesta è il cardinale questo è il cardinale cioè stiamo parlando di una espressione ai massimi livelli di quella che dovrebbe essere presto poi quella che noi viviamo a vedere cubi quotidianamente dentro e fuori dal carcere
Della straordinario mondo della della cattolico che si impegna quotidianamente sul sul versante
Del del volontariato senza il quale il carcere sarebbe in ginocchio in queste
Eravamo già lo conoscevo in questo modo all'epoca credo che ancora non ci siano situazioni
Ma è questo il
Siamo sicuri che questo non c'è ancora nella testa della maggioranza di noi italiani
Siamo sicuri che questo non ci sia ancora nel pensiero di chi vede e la televisione a colori del carcere come è una una un aggio eccessivo rispetto a quello che meriterebbero queste persone pessima delinquenti questi criminali e questi toni
Un retropensiero in qualche maniera non condiziona l'attività della politica nelle scelte che deve fare e che non sono mai coraggiose come dovrebbero essere
Io credo che su questa questa situazione e pesa enormemente
Nella nella azione della politica ci sarebbero molte cose con concludo concludo rapidamente voglio dire che la sorpresa
Di Palma sull'attualità dei capelli una
Sorpresa che ci fa
Che ci fa il pensare e ci fa male voglio leggere soltanto una
Un'ultima cosa che proprio credo sia
Perfettamente in linea con questo nostro incontro ed è un un pensiero non so se chiamarlo poi sia di Gino
Che
Maria chiarissimo nel selezionare via né a me mi ha dato io sono queste righe
Sarà triste tra passare dalla memoria alla dimenticanza
E poi
Più niente
Pure si deve
Grazie Grasso procuratore Mancuso apre un dibattito molto fitto intenso che concludiamo con l'onorevole Migliore il sottosegretario alla giustizia volevo dire è una una cosa introdurre onorevole Migliore cioè questo Governo e del se caratterizzata opere importanti provvedimenti l'abbiamo detto sono scese asceso il numero dei detenuti
La anche avviare la discussione gli Stati Generali è stata una cosa importante però volevo esprimere una preoccupazione
Nel senso che
Noi dobbiamo fare attenzione al fatto che non vengono introdotte norme
Che in qualche modo
Aumenti non il peso dove la sicurezza e diminuiscano invece il peso del personale civile
Le figure che per esempio dei direttori
Mi ha colpito da un convegno del Sappe il sindacato di polizia
Erano presenti il ministro il viceministro non tu un altro Sottosegretario concede ancora
C'era il capo del da il vice capo del DAP il Capo di Gabinetto il campo della della giustizia minorile uno schieramento veramente incredibile Caporale il vice capo del dato e
Non lo so
E mi riferisco all'ora tre temi veloci proposta del corpo di giustizia che farebbe rientrare tutti
Mi direttori assistenti sociali educatori nel in un corpo di polizia diciamo in qualche modo
O ancora il DM che sopprime alcune carceri
Minori
Sappiamo quanto importante governare un carcere
Diciamo stanno in loco situazioni complesse e con avremmo si darebbe vita a direttori viaggiatori come si fa a governare un carcere cento chilometri di distanza oppure tre carceri contemporaneamente come a Salerno o ancora carceri importanti come Pozzuoli che hanno un loro
Una loro fisionomia dedicato al femminile come si fa a togliere il direttore e infine
La proposta di coinvolgere la Polizia penitenziaria
Nelle misure di sicurezza lascia un po'perplessi perché è una funzione che per cultura competenza deve diciamo aspetto aiuto agli operatori sociali relativa
Delle misure alternative spetta agli operatori sociali grazie
Come voi
Voglio ringraziare Gennaro Migliore che
Aspetta è stata presente come avete visto a tutto il convegno cosa veramente straordinaria
Andare arrivare a dei politici di questo la ringraziamo la ringraziamo è la prendiamo con un auspicio prima di dargli la parola voglio dire sono due cose a Poggioreale stiamo esattamente
Con la il Dipartimento di Architettura dell'altra Facoltà fatica secondo Connell Archetta Sant'Angelo
In questo momento mi sfugge l'altro non è
Serietà lavorando per migliorare il cantiere insieme con i detenuti lavorano insieme detenuti e studenti
E infine la questione degli sgabelli io l'ho sollevata offendermi di comprare una sedia per uno che aveva la schiena malata il come Adriana troppo non come garante
Non è stato risposto ma poi lo pagano tutti la sedia
Bene
E ringraziamo
Il cerimoniale etnia sta
Va beh
Innanzitutto sono io che ringrazio
Adriano tocco in primo luogo
Per questo invito
E poi devo dire che
Questo invito che viene anche con la collaborazione del consiglio regionale della Campania con l'associazione dei magistrati di sorveglianza
Mi consente non di fare un debutto ma semmai di continuare un lavoro o che per quanto mi riguarda
Si è svolto nel corso degli anni con un interesse molto costante metodico su sui temi di cui abbiamo parlato oggi
E poi vi confesso non farò un intervento molto rituale almeno non so come lo facevano i miei predecessori
Per quanto mi riguarda siccome io mi sono sempre occupato della questione da quest'altro lato del dello specchio no come
Alice nel paese delle meraviglie un certo punto uno attraversa lo specchio cerca di leggere la realtà con altri occhi io non
Non voglio e non devo
Perdere lo sguardo che avevo prima quando ero un attivista non militante come Rita Bernardini perché dalla imparato molto
E da tanti altri che sono qui ma non voglio perdere quello sguardo sorvegliato di un politico impegnato per i diritti civili
Che oggi si trova a svolgerebbe ENS consapevole di che cosa questo comporti una funzione di governo quindi di responsabilità istituzionale
Questo sguardo che per quanto mi riguarda
Era anche quello che vedeva i politici che arrivavano e se ne andavano con un certo fastidio quindi diciamo non mi vorrei subito uniformare alle cattive abitudini ed è per questo motivo che sono compiacere rimasto ad ascoltare ad apprendere
Questo un senso diciamo così di che vi voglio trasferire e sono anche il grado di poter
Intervenire dopo così autorevoli
Intervenuti interventori te ricordavano innanzitutto la figura di Gino cappelli
Una figura che
è una persona che non ho avuto la possibilità di conoscere direttamente anche se poi come forse qualcuno sa dei figli anche un po'invisibili lega hanno le esperienze personali a figure
Di questo spessore potrei dire che
Era un uomo di legge che cercava giustizia era una persona che in qualche modo rappresentava nel pieno della sua funzione di giudice di magistrato
Di quella ricerca che secondo me dovrebbe appartenere a ciascuno
Di
Di noia ciascuno di chi si occupa delle persone perché comunque l'esecuzione penale al di là delle architetture delle organizzazioni come veniva detto anche da Franco Corleone sono
Storie irriducibili di singole persone che devono essere trattate non come statistiche ma questo anche per rispondere all'esigenza mai esausta
Di rappresentare il l'intervento della politica e dell'organizzazione
Nell'esecuzione penale in generale di tutto il servizio giustizia come
Un un impegno che riguarda singoli persone storia
Vicende che hanno a che vedere non a caso con quello che è stato qui citato
Dai tanti magistrati che sono intervenuti per ultimo da Paolo Mancuso con una sorta di manuale ma io
Che non l'ho ancora letto ma lo solo scorso ho visto che questo manuale era una narrazione di storia individuale che si trasferivano poi nella proposta legislativa e anche
Giurisdizionale per me questo e un tempo nel quale
La richiesta
Di rendere l'esecuzione penale più confacente a quelle che sono i dettami della convenzione
Delle diritti dell'uomo e anche ovviamente quelli che sono prescritte dalla nostra Costituzione è possibile lo dico con una punta di ottimismo
Perché sebbene il gravame delle eredità che ci
Che ci portiamo dietro appunto decennale
Abbastanza
Oneroso penso anche che nello stesso tempo
Vedo tanti che iniziano diciamo così a riprendere fiducia anche rispetto
A quello che fino ad oggi è stato un dialogo tra sordi perché
Sempre a proposito dello sguardo che va sempre conservato io penso che noi dobbiamo tener presente come diceva da ultimo Paolo Mancuso
Quale l'aberrante situazione non solo del contesto sociale ma anche del contesto politico nel quale ci muoviamo
E su questo lasciatemi fare anche una
Piccola breve parentesi autobiografica per me la Seconda Repubblica
Inizia a finire quel giorno in cui noi e io ero appena diventato deputato della Repubblica sosteniamo con grandissima forza e determinazione l'indulto
Perché lì si crea una frattura una voragine all'epoca anche interna alla maggioranza di Governo ricorderete la battaglia ricca di parole scarlatte di Di Pietro
Che ha generato un vero e proprio movimento politico diciamo diffuso antipolitico e giustizialista
Per me lo sguardo da garantista rispetto all'esecuzione penale è sempre stato uno sguardo sulla società
Non è mai stata una questione confinata alla umanizzazione di quel recluso Orio
è sempre stato uno sguardo generale sui rapporti sociali sulla funzione e sul corto circuito che si genera in quelli
Che
Sbrigativamente dicono bisogna buttare la chiave
E se vi capiterà
Diciamo così i lettori diciamo più maniacali magari qualche volta l'incrocio di trovare alcuni soggetti editorialisti della stampa che mi insultano per qualsiasi motivo molti di questi
Non sono legati a vicende recenti della mia diciamo biografia politica il mio passaggio al Partito Democratico ma sono legati a quella battaglia politica
A quando io dieci anni fa
Decisi di essere tra i più esposti nella richiesta dell'atto di clemenza all'epoca monco perché fu solo indulto e non ci fu anche l'amnistia
Che poi fu richiamato anche nel messaggio solenne alle Camere come è stato ricordato del Presidente Napolitano che peraltro ieri ho incontrato al Senato durante
La votazione sul dei delle delle unioni civili e che a riempito di parole
Alloggiative Adriana tocco e spero proprio che Adriana ci possa continuare a seguire da questo punto di vista per il lavoro straordinario che fa
Quindi
Noi abbiamo di fronte non solo un contesto sociale che genera già nei primi incontri informali che sto
Avendo con responsabile del ministero la distinzione tra Bollate
E magari un carcere calabrese perché il contesto sociale esterno è differente quindi diciamo anche l'opportunità
Di risocializzazione si determina come un fenomeno difficile diciamo così in origine anche dal contesto in cui è collocato anche per vocazione e per giusto criterio di territorialità
Che devono cui devono rispondere i istituti penitenziari
Ma anche un contesto politico difficile dove andate effettivamente
Da riflettere il fatto che ci siano
Forze politiche che brandiscono un concetto costitutivo della fiducia reciproca cioè costitutivo del nostro essere sociale del nostro stare insieme come comunità che costitutivo appunto l'onestà come un manganello
E quindi diciamo così trasformandolo in una azione di contrasto sistematica qual sia si misura che possa intervenire legislativamente
Nel renderci più legali
Nel renderci più
Capaci anche di soddisfare i la nostra Carta costituzionale
Forse sbagliamo pure i nomi quando facciamo le leggi quando chiamano svuota carceri
E magari dovrebbe essere un un provvedimento per una cartina per un carcere più giusto ecco
Il fatto che ci sia stato un provvedimento che ha
Modificato il rapporto che complessivamente mantiene
La popolazione sottoposta a misure restrittive più o meno sempre allo stesso livello circa un po'più di ottanta mila ma su questo
Sicuramente avete i dati più precisi in questo momento voi
Da un diciamo una prevalenza assolutamente in accettabile tant'è che è stata sanzionata anche dalla Corte
Della della misura interna negli istituti penitenziari ad un bilanciamento che va anche verso l'esecuzione penale esterna anche cercando di imparare da buone pratiche come quelle per esempio della messa alla prova
Che una sperimentazione
Che viene fatta anche sulla base della positiva esperienza e la giustizia minorile rappresenta per quanto mi riguarda quella parziale
E anche però fondato ottimismo che mi fa dire alla Presidente Rosetta D'Amelio che forse
Così come lei diceva nella sua
Nella nella sua richiesta finale nell'intervento che forse questo è la stagione
Delle riforme e anche dell'allargamento dei diritti e dello stato di diritto
Per me questo è il motivo che diciamo mi fa andare in una direzione che è quello di costruire tutti innanzitutto una serie di tasselli
Che rispondono alle esigenze di una
Non solo di normazione ma anche esecuzione appunto della pena che sia adeguata
Ho incontrato recentemente
In uno dei dei primi atti fatti da Sottosegretario rappresentante del Comitato per la prevenzione la tortura delle Nazioni Unite una delle due
Osservazioni che c'erano state contestate nel corso dei mesi passati era quella oltre
Sovraffollamento carcerario anche il fatto che non c'era un garante nazionale dei detenuti
Oggi poter essere qui per la prima volta i maestri se il sottosegretario insieme a Mauro Palma e insieme al lavoro che fanno il garante dei detenuti a livello regionale
Rappresenta una risposta anche in termini concreti che ci viene riconosciuta anche in questo caso dalle istituzioni internazionali così come appunto i provvedimenti legislativi che hanno
Diminuito la popolazione carceraria così come
Gli Stati Generali Stati generali che
Rappresentano esattamente quella volontà
Di non trasformare più i convegni ai quali ho partecipato vi posso assicurare un certo numero di volte dei messaggi nella bottiglia perverso la politica perché gli Stati Generali
Sono l'occasione
Per fare un aggiornamento e un ulteriore salto di qualità dopo la riforma del mille novecentosettantacinque riforma storica per il nostro ordinamento generale costituzionale e quindi da questo punto di vista
Ritengo che gli Stati Generali che qui sono stati raccontati con grande dovizia di particolari debbano essere non solo un catalogo e un rosario di
Proposte che vengono offerte indiscriminatamente ma ci debba essere e c'è la volontà del Ministero in questo senso molto determinata
Essere trasformate inattività anche capaci di dare delle risposte in termini completi
Non a caso abbiamo anche proceduto a una serie di attività che secondo me però vanno ulteriormente approfondite Franco Corleone
Ci ha fatto una statistica sommaria di quelli che sono i motivi che riempiono fondamentalmente legarci
E siccome nel corso degli anni neanche a me piace l'idea della discarica sociale ma che sia così in molti casi è vero
E in molti Paesi è vero
E siccome io imparato un po'di cose
Leggendo gli scritti di chi parlava appunto del passaggio dallo Stato sociale allo Stato penale io penso che noi oggi il tema di come affrontare
La misura detentiva come una misura effettivamente di estrema ratio volta comunque alla risocializzazione lo dobbiamo assolutamente prendere come motivo di impegno costante e quotidiano anche nel momento in cui ci sono degli elementi come dire che
Culturalmente dobbiamo battere
Perché se io potessi essere
L'unica domanda che posso fare io ludico appello che posso fare io essendo il recettore delle domande che giustamente provengono dagli operatori
Della giustizia dagli operatori che lavorano nel sistema penitenziario
Dai colori i quali vivono e fanno vivere anche attraverso il volontariato gli istituti di ricerca l'attivismo politico se potessi io ribaltare solo in una occasione
è di chiedervi una mano nel prendere parola perché quelli che vogliono buttare la chiave sono molti agguerriti e hanno un potere di condizionamento
Da destra a sinistra più a sinistra per dir la verità enorme
E quindi l'idea che ci possa essere una diciamo sfida in campo aperto che non riguardi solo coloro i quali si occupano
Di questo argomento per quanto mi riguarda e essenziale anche perché
Lo voglio dire
A Franco Corleone ne stavo parlando con Mauro Palma mentre intervenire
Per un Annese costargli
Ho anche per una danno divario diciamo così che nostro concittadino e che ha fatto un percorso importante hanno fatto un percorso importante che si sono
Diciamo rimessi in questa società da protagonisti
Tiri buttano sempre addosso Salvatore Buzzi
E siccome il tema di come si affronta laicamente e con precisione quali sono i termini e le contraddizioni interne anche al nostro discorso se mi posso permettere di usare il termine nostro
è che noi per esempio la risposta che dobbiamo dare
E che
Avviato il percorso di non socializzazione l'osservazione su questa qualità del reinserimento non si può interrompere nel momento in cui dice va beh adesso sei andato vai tranquilli
Perché poi appunto diventa un feedback comune era anche negativo rispetto a tutto ciò che si è costruito in anni e anni di capacità anche di
Motivazione di percorsi alternativi di pensieri raffinati dei quali
Ovviamente io mi riferisco anche e al di là di quelle che saranno
Gli esiti del esecuzione degli stati generali
Quello che fanno le associazioni di Sant'Egidio appunto prima mattone oppure Antigone Nessuno tocchi Caino tutti quelli che stanno
Lavorando da tanti anni nella costruzione di questa nuova idea di
Diritto all'interno del nostro paese secondo me vanno costruiti come riferimenti anche perché
Uno dei temi di cui abbiamo parlato anche e di cui hanno parlato perché io non ho partecipato essendo diciamo ancora fuori incarico il
Gli stati generali è questa costruzione di un triangolo virtuoso che vede la condizione sociale le vittime di reato e
Gli autori dei reati collegati tra di loro
Tutto il ragionamento sulla giustizia riparativa sul fatto che ci possono essere
Degli elementi che rendono più chiaro insisto su questo punto non narrativo ma proprio di decodifica attivo
Che è quello di dire
Ad una persona che magari vede tutti i giorni Del Debbio per dire usare un termine di paragone che c'è un
Un martellamento continuo per esempio sulla legittima difesa sul fatto
Tutte le sere dobbiamo capire se noi ci dobbiamo armare questo è una situazione
Direi che è più pericoloso
Per una persona magari sola indifesa che non ha una responsabilità di retta cioè non un politico che ha la possibilità anche di strumentalizzarlo ma avvicinarsi con empatia anche alle preoccupazione alle paure delle persone dicendo guarda
A parte che tu hai
L'esempio che per esempio sui migranti e più sicuro avere una badante
In casa tua cui affidi gli affetti più cari piuttosto che vedere diciamo lo straniero come una specie di minaccia
Ma anche sull'esecuzione penale spesso spiegare che il passaggio brusco e sistematico dalla condizione di privazione della libertà magari in maniera molto afflittiva
Ad un passaggio
Per fine pena nella condizione di libero è più pericoloso che invece pensare ad un percorso di reinserimento
Cerca di scardinare anche dei meccanismi culturali che si sono determinati nel corso
Di questi anni e sui quali noi dobbiamo lavorare con l'attenzione senza la supponenza di dire va beh non le si capiscono niente perché molte persone
Hanno difficoltà a comprendere e noi dobbiamo essere in grado di non dire sono loro che devono cambiare ma siamo noi che probabilmente dobbiamo aggiornare i nostri codici comunicativo
In questo io vorrei e concludo per evitare diciamo che la il clan ci vada per traverso una cosa la voglio dire su alcuni istituti
Di limitazione della libertà che non riguardano direttamente l'amministrazione penitenziaria
Io forse fino a poche settimane fa
Sono stato Presidente della Commissione d'inchiesta sul sistema d'accoglienza dei migranti profughi ci è da diciamo dal dal CARA al CIE passando per i centri di accoglienza straordinari
Non vi sto a raccontare le tante cose importanti che vanno fatte voglio parlare solo del CIE
Che oggi riguarda una popolazione trattenuta amministrativamente di poche sono cinque IDC aperti di poche centinaia di persone
Penso che un gesto di civiltà sia per esempio quello di impedire che continui una
Per me una grave stortura che è quella che detenuti a fine pena
Vengono trasferiti direttamente nel CIE perché magari dopo essere stati sei mesi un anno due anni dentro un carcere devono essere identificati dentro il civile non so se voi questa cosa la sapete ma
è una cosa assurda
Che dopo due anni che stai in un carcere devi passare altri prima erano diciotto mesi adesso sono novanta giorni ma i CIE sono porte girevoli entrano e escono come fosse nulla
Dentro un CIE per essere identificato perché se non fossimo in grado di identificare persone dentro il nostro sistema carcerario penso che qualche dubbio
Sulla
Invece il problema di comunicazione tra le amministrazioni forse il garante dei detenuti
Dovrebbe estendere le sue competenze questa sarà una proposta che io certamente farò anche al luoghi di detenzione e di restrizione amministrativa in maniera più puntuale che è previsto diciamo così ma con poteri analoghi a quell'idea
Quindi
In questo senso io sono dell'idea che noi
Abbiamo una strada da e concludo davvero una strada lunga da apportare avanti
Ma
Alcune cose le dobbiamo fare subito per esempio mi ha molto colpito nell'intervento del dottor Bortolato il fatto che sia stata denunciata
A me insomma in qualità di rappresentante del Governo il fatto che sono state inviate molte denunce senza avere nessuna risposta dall'Amministrazione ecco allora alcuni principi elementari tipo rispondere
Alla corrispondenza soprattutto se viene da chi ha responsabilità dovrebbero essere una normalità io non so se questa cosa riuscirò a contribuire a risolvere centotre parlo anche con il ministro in modo tale che si possa fare
Un passo in avanti non vi appaia un punto minimale quello su cui voglio chiudere io voglio chiudere dicendo che nell'esecuzione generale del miglioramento e della costituzionalizzazione della nostra
Azione che prevede per esempio la chiusura su questo sono d'accordissimo sulla rivoluzione abolizionista degli OP G qui diciamo così
Cioè responsabilità comandante
Dello PG di Aversa che è stata la mia prima visita che ho fatto la settimana scorsa perché tra l'altro avevo visto tante e tante altre volte cioè l'idea che ci possa essere una
Interpretazione costituzionale che vede
Le pene come scrive la Costituzione non l'ha appena cioè una sola quella detentiva come l'obiettivo a cui perseguire deve nutrirsi di tanti piccoli gesti fatti e
Efficienze che la nostra Amministrazione spero possa contribuire innanzitutto grazie al vostro lavoro e la vostra conoscenza apportare a termine
Fruibile grazie Gennaro Migliore e Grazia Rosetta D'Amelio che nonostante abbia la febbre anche lei un politico
E stata sentirci tutto questo tempo che è stato intenso ma certamente faticoso per tutti ce ne scusiamo però
Ritiri le suggestioni di Gino capelli erano tante
Non so Rosetta salutare anche tu se no
E allora abbiamo questo
Voglio salutare il dove sta il dottor Esposito che ci è venuto a trovare con cui abbiamo collaborato in questi anni grazie e lei è stato Presidente del Tribunale di sorveglianza in questi anni
Saluto e voglio ringraziare il cerimoniale
Enzo
Infilato
Il cerimoniale