Con il Patrocinio del Senato della Repubblica e dell’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani.
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giornalista Rai
Introduzione
presidente del Senato della Repubblica (PD)
giornalista Rai
Presentazione della ricerca
Proiezione di un video
giornalista Rai
direttore del Centro Europa Ricerche (CER)
giornalista Rai
professore ordinario di Scienze economiche e statistiche presso l'Università di Trento
giornalista Rai
sociologo e giornalista
Interventi
giornalista Rai
presidente della Società Meteorologica Italiana
giornalista Rai
direttore generale dell'Agenzia per la Coesione e lo Sviluppo
giornalista Rai
presidente del Comitato Scientifico di Accademia della Montagna del Trentino
giornalista Rai
direttore Generale Provincia autonoma di Trento
Conclusioni
giornalista Rai
deputato (PD)
giornalista Rai
presidente della Provincia Autonoma di Trento (SVP)
giornalista Rai
Buon pomeriggio a tutti grazie per essere qui
Come sapete sia una
In questa splendida anziana e ringraziamo per questa ospitalità il Presidente del Senato completato il patrocinio a questo nostro atto nata manutenzioni lungi da me per la presentazione del rapporto di ricerca la montagna perduta un apporto operato ad Acerra del Centro Europa Ricerche
E printing School of Management con
In collaborazione con l'Università di trenta
Come sapete lamentando il perduta a molti significati e oggi non ci soffermeremo un su quello fisico anche se non i giornalisti più volte abbiamo dovuto dare l'allarme solo
Un fatto che purtroppo ormai da diversi anni ha catturato alla nostra attenzione e quindi
Non sgretolamento di quelle meravigliose
Cile
Che effettivamente l'UNESCO ha deciso di tutelare per la loro bellezza particolarità unicità nel mondo
Ma qui parliamo di qualche contendibili evidente però
Incredibilmente profondamente più importante ora possibilità il timore che cosa andare perduto
Quello che la montagna rappresenta un'attribuzione una cultura una tradizione che è fatta di grandi valori i valori Dini
Solidarietà valori di conoscenza reciproca profonda di
Tutto no ma nello stesso tempo anche di grande etica lealtà e quindi gli oneri che
Noi trentini genti di montagna siamo
Spesso tacciati magari durezza nascondiamo in realtà un'attività di tipo fatta di
Tanta determinazione tanta volontà questi mondo
C'è un mondo in cui operano dal rapporto tra i dati dalle cifre che verranno presentati è un mondo che in alcune realtà è ancora in crescita
Ma va difeso ma tutelato attraverso delle scelte politiche e di Governo molto precisa il Presidente del Senato è un anno cresciuto in una terra di autonomia sa bene quanto è importante da oltre vi è un Governo che abbia capacità di sentire di catturare informazioni investire in termini di violenti con grande capacità tema e prevenzione ben futura per salvaguardare quei valori di lealtà di tradizione e di cultura di cui andiamo fieri
La parola subito al presidente grazie per essere quel comma
In modo non formale
Ecco il grande partirà
Cari amici gentili ospiti
è per me un grande piacere
Ospitare in Senato e in questa Sala Zuccari questa presentazione del rapporto di ricerca la montagna perduta come la pianura condizionato lo sviluppo italiano occasione che oggi ci permette di riflettere tutti insieme su una materia di straordinaria attualità
Ma non solo perché l'Italia io ringrazio voglio autori del rapporto i relatori che a breve illustreranno i risultati di questa pubblicazione
Frutto di un'analisi puntuale precisa che denota non solo una conoscenza approfondita della materia
Ma anche una nuova e attuale consapevolezza che vuole restituire alla montagna quel ruolo che le spetta un ruolo necessariamente primario e non più residuale
Quindi una nuova visione motivata non solo da ragioni
Ambientali ma anche
Da quell'insieme di valore che e alcuni dei quali sono stati già anticipati
Dalla nostra
Caner Concetta Mattei
Devo dire che questi valori l'anno la montagna rappresenta sono fatti anche
Di affetti i ricordi
Di paesaggi
Di Alda e Tremonti insomma di storie dei ricorsi
Io la parola si vuole
E si deve preservare secondo me l'anima della montagna
Chiusa rapporto descrivervi in tutti i suoi aspetti
La montagna
Certamente svolge un ruolo fondamentale per lo sviluppo ecologico del mondo e per il benessere delle persone ma è stata
Allungo abbandonata
Valerio
Trascurato questo abitata
Avuto ripercussioni non solo sul
Come comunità che di abitano o che vi abitavano ma sta avendo ricadute negative su molti aspetti del pianeta
Il territorio lo sappiamo estremamente fragile anche a causa degli effetti negativi dei cambiamenti climatici
Lo dimostrano i fenomeni sempre più frequenti di inondazioni
Frane valanghe scioglimento dei ghiacciai che le montagne si spopolano sempre di più in quanto molti sono costretti a migrare verso le città
Perché
L'opportunità di un entrano sempre più scarse le risorse sempre minori sempre poco valorizzate
E stante anche la mancanza
Alcuno insieme mai provveduto abbastanza di infrastrutture adeguate sia per le comunicazioni ma anche per i trasporti ferroviari stradali
La famosa strada di montagna è rimasto un esempio tipico
Di un di una strada difficile da percorrere ristretta alle volte
Ci si deve accostata per far passare quello che s'incrocia certamente non è quello che la montagna si merita
Quanta ricchezza perduta idee
Bene
Oggi bisogna
Attivarsi proprio per recuperare questo immenso patrimonio sensibilizzare sia le istituzioni sia la società civile
Ho un maggior impegno per uno sviluppo sostenibile in particolare
Nei confronti dei giovani bisogna
Riavvicinare i giovani alla montagna cercare
Perché loro saranno il futuri cattolico fruitori dell'ecosistema mondiali
è sbagliato secondo me pensare alla montagna
Come
A un territorio a vocazione esclusivamente agricolo o pastorale o turistica perché anche nelle zone montane ci sono e ci possono essere
Proprio distretti produttivi industriali molto importanti per l'economia del Paese dove ci sia a quelli originali che sono elementi fondamentali per le imprese
Ci sono risorse
Oppure opportunità da riconoscere e valorizzare nell'interesse
Dell'intero Paese e tra queste la montagna e certamente
Questo direi quasi uno scrigno un tesoro di risorse naturali e ambientali paesaggistiche e culturali assolutamente irripetibili
Io in questo discorso manifesto apertamente il mio amore per la montagna che appunto riesco a frequentare purtroppo non quanto vorrei
E queste righe risorse o di
Di cui ho parlato rappresentano senza dubbio un investimento per accrescere la competitività del Paese
Certo si può ridurre
D'impatto dei disastri ambientali approntando approntando strategie di adattamento che riducano gli effetti negativi dei fenomeni naturali o gestendo il territorio in modo più responsabile
E bisogna lavorare accanto alle comunità locali alle Comunità montane dare maggiori strumenti e risorse migliorare le loro
Condizioni generali di gestione occorre fornire alle popolazioni montane il sostegno
I mezzi finanziari
Concludo la montagna è un nodo strategico dell'economia verde così possiamo definirla una risorsa su cui puntare per lo sviluppo dell'intero Paese
Di una società che vede sempre di più avanzare la crisi indica la crisi energetica
La tutela dell'ecosistema montano deve essere rispettata con adeguate politiche pubbliche
Che siano in grado di superare quelle condizioni di svantaggio
Che limitano quelle enormi e non ancora completamente sfruttate potenzialità io vi ringrazio e vi auguro buon lavoro mi rammarico per il fatto che non posso seguire i vostri lavori perché altri impegni mi mi chiamano
Comunque ancora una volta auguri di buon lavoro
No
Immenso vi poter dire che visto che manca per la montagna ha dato il Presidente Rossi
Quantità ad essere in Trentino non ammettendo ben quante volte impegno lo consentiranno
Grazie al Presidente del Senato pranzo per questo suo intervento introduttivo adesso entrino non l'ananas nella presentazione della non c'entra ma preceduta prima dava un nato chi mi pare già l'idea con qualche dato con qualche numero vediamo insieme
Allora ma lasciamo terminare assaggio economica orario una distanza
Centocinquant'anni dall'unificazione dell'INAIL non accenna a mare
Tuttavia un'altra istanza amministrata in
Eliminare Ambra
Lo Breno iniziali tematiche emerse
Nino spazi a disposizione per abitante
La scadenza nel territorio
Pendenze superiori ai trenta gradi che avvengono alti costi per le infrastrutture e la manutenzione
Nulla quaestio cioè nei territori montani meno accessibili
Con una progressiva perdita di popolazione di crescita enigma economico non sono andata
Per spiegare se no non lo
Negli ultimi sessant'anni la popolazione italiana è cresciuta mi denuncino reale
In montagna e in un'unica di novecento mila
E meno ammiccanti
Meno peso politico
Investire
Che sembra sempre
Le scelte compiute dal Trentino Alto Adige e Valle d'Aosta si dicono qualcosa
Mi
Nei termini in auto
Non sarà la popolazione esso
è cresciuto anche lo sviluppo
I motivi
Infrastrutture adeguate servizi pubblici essenziali accessibili
Alta qualità dell'aria
La montagna
Ripensare la montagna termini moderno
Come uomo creativo
Che produce insieme
Abbiamo
La montagna
Non è ammessa
ANAS
Eccoci qui possiamo ritornare indiretta come direi al telegiornale presentando che subito spettano Fantacone che direttore del CED
Premurata ricerche un centro di analisi di studio di economia applicata canalità temi centrali della politica economica italiana ed europea
Elabora spesso delle previsioni di cui noi giornalisti ci
Abbeveriamo sia per alle tende
Penso che a medio e breve termine dell'economia e anche per valutazioni quantitative e qualitative se i provvedimenti di politica economica
Quindi ci serve assolutamente il suo intervento suo punto di vista per capire come e quanto sia giusto intervenire per trattenere quelle risorse e quello sviluppo che oggi ancora c'è
Grazie
Grazie e naturalmente il ringraziamento al Senato al Presidente del Senato che c'è l'ospedale in questa sala
La poi perché nascono ormai oggi perché ci ha dato l'opportunità di svolgere questo in questo lavoro
Allora il rapporto tratto interna se torno alla domanda e tenta vietare una risposta il tema e quello di un divario c'è un divario
Che separa sempre di più la montagna alla pianura e che rapporto c'è racconta ce n'è uno spreco un divario in larga parte trasversale ma soprattutto più profondo le contrarietà tradizionale che tutti conosciamo che il divario fra nord e sud
Con ENI nello stile del CER presso il TAR ha affrontato con una buona azione di regresso incompletezza di di de statistica
Trovare numerose nel rapporto mi limito a ricordare e le principali sono statistiche che ci inducono che a far data dal primo inserimento del mille novecentocinquantuno alla popolazione dalla montagna diminuito del dieci per cento e novecento mila unità che erano ricordare prima candidatura
Non credo abbia tant'è vero che ora sono aumentate del quarantaquattro per cento
Sottopongo questa questa deferenza idoneo confrontando me perlomeno a quello che il primo è per l'appunto uno degli aspetti che che sottolinea quanto sia profonda il divario fra fra in montagna e pianura perché anche quando parliamo di divario fra nord e sud spesso parliamo dei differenziali messaggi di crescere in questo caso parliamo invece proprio confrontiamo una un'agevolazione di popolazione poneva un problema tecnico con la tolleranza la crescita con un numero positivo
Se non va tanto cacciato ancorché sempre a far data dal mille novecentocinquantanove Lenuta produttivo perché allora se non crash delimitato piene produttivo della procura ha superato di tre volte quanto registrato in montagna
Dato che sottolineo come nonostante il processo di industrializzazione sono stati certo
Nella sponda che non ci hanno dato ragione mira
Oppure parlamentare notoria ancestrale la maggiore dotazione delle superfici agricole utilizzate
Trentatré per cento trentadue per cento delle azioni Mentana contro diciotto per cento dell'elezione
In pianura quindi al terzo delle aree agricole tale abbandonate nel gruppo di quanto avvenga
Avvenga in natura sana retate che ci ha raccontato quanto e quanto sia difficile contrastare questa tendenza a casa mia aumenta il costo di infrastrutturazione adesso notevolmente superiore a quelle della Pianura per ovvie ragioni
Geografiche
Insomma un insieme di aspettare sproporzionato accertato
Inequivocabile passi inesorabile nel quadro
Che ci descrive alcuni tra Vodafone
Tessere la trama di svantaggio localizzata ed è svantaggiata protetta
è che esso verso un'altra anche come spiegava culturale la tendenza all'abbandono
Sperpero del denaro che sprecano questo termine di Tania perduta
Ma come Abetone e del del cervo su questi aspetti spesso questi dati e cerchiamo di passare ve ne fossero di
Di politica economica di pelle Seriocha permane la domanda la domanda che ci pareva nel rapporto
Ma questi dovranno essere Tardelli sono rimarrà stabile ove possibile contrastarli SS occorre Cassano contrastarle
E anche in questo caso le spettanze devo riportarlo nell'apporto
Perché possano
Importante partirà dal dato che poi verranno dalla da quello che la dalla da quello che avevamo ragione
Ci sono delle statistiche che ci dicono che questo premio in realtà non sono fatte misurabile sono naturalmente
Negli aspetti
E che descrivono l'esperienza di alcune delle regioni non attanaglia il Trentino Alto Adige abbia già un particolare relazione arresta la Val d'Aosta
Questa è una statistica che ci permettono anche di sottolineare per alcuni alcune regioni quella relazione ci sia stata il contrasto tra ANCI assestata mentre per altre ragioni che pure sono interamente montane per quello sono intervenute a statuto speciale questa capacità di azione
è mancata personale allora aste passato e che ci dicono che per esempio
Che della popolazione entro il trentuno strategica della Val d'Aosta non ad un unico nella storia lontana e ne do lettura portata adottata per capire la natura che nella replica tradotta Diana oppormi allorquando avvalersi ogni elemento italiana
Se una scopa strade che ci sono ancora che
Leggiamo che ci ha parlato di intenti
Cioè un saldo è motivata dal positivo quindi esattamente l'opposto dell'e lo Contran dallo spopolamento non solo non riducono ad una popolazione un attacco ad approvazione dall'estero è ovvio che non Val d'Arda che potrà dirmi perché
è un economista dal giorno se questi dati
Però per noi l'accumulazione di capitale umano periodica procede tra del capitale umano e quindi costretti a capacità competitiva rispetto al territorio nelle limitrofi
Solo spettano stipendi in questo caso è percepita come quello
Quarantacinque anni questa questa Regione del Trentino-Alto Adige madame basta avere una simile se lasciata ad accumulare un vantaggio per crescita del trenta per cento rispetto alla media italiana si verifica
In sostanza che
Parlando di derivano dalla giovane potremo toglierci dovranno votarla trattante decrescere rispetto a la media italiana e che quindi non soltanto in un partner restano entrambe lo spopolamento ma addirittura notare per in senso positivo
Adesso a questa di sanatoria alla è una risposta alla prima domanda è possibile invertire questo
Questo tremenda rientra la grande domanda di paralisi e come siamo passabile farla conoscere quali sono gli elementi pensa Antonelli di arrestarla ovviamente entrambe totalmente nel campo della politica economica cioè nella capacità di costare scelte
Utilizzare le risorse
Proprio per separare le svantaggiate con le organizzazioni o più in generale per separare laddove ci siano nella devono dei fallimenti del mercato e avere il rapporto sottolineo molto per l'esperienza del centro nord racconteranno sì ma soprattutto esperienze Depaoli se ciò disciolto il pensiero hanno saputo ricostruire i vantaggi localizzativi per esempio garantendo la stanno d'eccellenza nella sanità nell'istruzione trasporti proprio parametrando appunto per l'estrazione dell'approvazione delle proprietà romana
Garantendo però raccontano i trasporti delle comunicazioni quindi la base dicono che lo scambio capitalistico e quello dall'asse comune mandarne garantendo operasse in quella seduta quel benessere che al lo stesso tanta anche alla base di produttività del sistema perché aorta misurato diciamo nella letteratura economica che popolazione più sane sono popolazioni per lavoratori lavorano meglio producono mai
E allora si tratta di fronte appunto a tendenza tranne che sembra ineluttabile e che pure per molti versi lo sono perché poi ed è avvenuto in cui parliamo oggi debordato ed estetiste decano a che fare con la dotazioni naturale quindi non è che possano essere
Edificabile però ci sono scelte di politica che appassiona permetterebbe contrastare pertinente invertire questi tre e qui io penso che
Questo rapporto c'è fra due o spunti di riflessione di gravidanza l'importanza che vanno sotto il denaro perché credo che approva viva la libertà del rapporto sia utile
Fornire spunti di riflessione che danno al degrado al tema specifico feroce passa dal suo è un gioco da
Quel settore non ci sarebbe stata la data insegnamento generale per per altre questioni allora il primo tema che nove che è una giovane da troppe volte
Regolamento lo ponga l'attenzione con grande piacere perché laddove ci sono le tre sfavorevole sono necessarie più risorse per per contrastarle perché questo parto Lorenzo il fatto che quello che è importante nella quantità della spesa nella sua qualità
Questo lo dico perché ho detto non siamo invece ingabbiati in un sistema di regole europee ma anche di regole interne discutevamo prima anche col tema del del patto di stabilità interno
Sempre più complessa stonano se è vero che pongono in che misura che tendenzialmente si concentrano sempre
Sulla quantità della spesa per quest'anno si potrà anche essere premurata di personale in più ovvero il disavanzo e questo basta trascurato tutto il tema della qualità che pure centrale nella gestione della della spesa pubblica pertanto nella capacità di elaborare ed è costituito una capacità di risposta a tranne che attirando negativi
Permette dottor citare analisi fatte Bocciardo esempio in termini di spendere perché più volte abbiamo richiamato è avvertito del fatto che
Qualsiasi tentativo di stare spagnola
Sarebbe naufragato laddove questa spamming Marcassa limitata al termine di quanto spendere meno evidente come spenderemo dunque devono spendere meglio e questo purtroppo siamo stati non era male però ovviamente è facile facili profeti
Il secondo tema che deve talmente elevata proprio per le tabelle spesso a quello dell'autonomia anche in questo caso
Non ci abbia dato i dati di fondo che
Che fanno pensare che sicuramente invitano la riflessione profonda su quella che è stata l'esperienza crescente Mormanno parallelo delle dove del federalismo italiano e qui
I dati che vengono richiamati abitualmente sono quelli di una un fortissimo aumento di entrate ed espresse da parte dei del dell'autonomia territoriale per un anno e mezzo andata sommare
E non anche di tasse ed espresse della del dello Stato centrale o di multe la questione è molto più complessa di come ve la sto sentiti Zanda ma la percezione
Abbastanza è e questa in molti casi anche i dati non a Bergamo hanno hanno difficoltà a contrastare questa
Questa questa percezione ma
Sembra mi avvio sicuramente non possiamo prepararci tranchant
Il il il rapporto tra laddove laddove attorno al bando esercitata da Bologna autonomia siccome unica prendo per buona amministrazione incombe è una spesa e che quindi portandolo transitare per la qualità della spesa delle parità dell'Amministrazione allora lì che l'autonomia chi acquisisce valore
E appunto riesce a
A svolge la sua funzione che è quella di come dicevo prima di me
Ribaltare distante Age localizzativi da cui si partiva
Questi sono l'evidenza sono
Insegnamenti retriva o dal rapporto ecco appunto come quello c'era offriamo alla discussione
Grazie grazie mille anche a carattere affinché si continui sera
Gaetano Fantacone
Ci ha ricordato come sanità trasporti e servizi siano essenziali per garantire una qualità di vita e che appunto non sempre la quantità della spesa ma qualità è importante quindi la quantità
Se ben amministrata può essere anche modesta e noi stiamo terreno di
Persone che hanno dimostrato di saper
Sempre decidere per il bene pubblico e questo è un vanto uno dei vanti che appunto il nostro territorio può mettere in campo anche su questo terreno
Per quanto riguarda l'immigrazione sono felice di introdurre proprio adesso Gianfranco Cerea che io ho conosciuto da studentessa come
Se è vero docente di Scienza delle finanze e che ritrae aveva già ordinario di economia pubblica all'Università di Trento che ha lasciato a Milano
E trasferito a Cavalese quando è venuta in Trentino quindi una esempio di immigrazione
Un esempio anche di grande cervello immigrata in Trentino che ci può dare oggi una visione integrativa rispetto hai dati numeri che abbiamo visto fin qui grazie professor Cerea grazie
Allora
Devo dire che per le cose da fuori aiuta quindi come Kasper Viper posso dare qualche contributo
Allora
Vicino al microfono allora
Vorrei abituata a parlare allora era Garofalo sul pubblico complesso
Allora c'è un dato direi che possiamo dare acquisito per acquisito cioè costare produrre montagna è più difficile
Nel senso che l'agricoltura le rese sono inferiori costi più alti gli investimenti maggiori nei servizi private delle industrie i costi di produzione i tempi di trasporto sono maggiori
Nella pubblica amministrazione i territori sono più vasti le opere pubbliche son più costose c'è una dispersione della popolazione sul territorio i costi di produzione sono maggiori c'è maggiore necessità di investimenti di manutenzione quindi la montagna costa di più
Da qui potremmo arrivare già una prima conclusione quasi spontanea
Trento Bolzano e la Val d'Aosta hanno avuto trenta democratici diversi dal resto delle alti perché perché hanno avuto più risorse
Vediamo se è vero
Allora
Non esistono statistiche sulla spesa pubblica nelle aree di montagna
Quindi nessuno fa conti da ragioniere
Su che cosa vende spinato alla montagna rispetto alla pianura la collina abbiamo tutto sulla spesa per regioni
Abbiamo la Spesal nord-sud l'Istat fa dei lavori a greggi ma la montagna negli annuari al massimo appeal contiene i dati sulla popolazione poco più
Però attraverso delle stime di tipo statistico è possibile ricostruire un dato importante in pratica livello nazionale
Guardando la spesa dello Stato
Che è quasi l'ottantadue per cento la spesa pubblica
Si osserva che si spende mediamente mille settecento euro in più ad abitante nelle zone di montagna e quindi se parliamo due regioni
Con la stessa popolazione quella che ha la popolazione in montagna riceve proporzionalmente mille settecento euro in più per abitante attenzione senza grandi distinzioni nord-sud speciale ordinarie
Io ho rifatto l'analisi statistica solo ci territorio delle ordinare mi reco fuori cento euro in meno per abitante le differenze minime
L'altro dato certa questo per fortuna
è che la spesa pro capite dei comuni di montagna supera del venti per cento quella dei Comuni di pianura della media nazionale
Perché perché fornire servizi montagna costa di più farle strade in montagna costa di più le scuole che servono sono maggiori e così via
Per dire sulla sanità tutte le statistiche sono sul pro-capite però se facciamo un esempio banale prendendo il Trentino ma quasi saltatore in montagna è uguale
Con cinque cento mila abitanti in una città quanti ospedali avremmo uno barra se esageriamo due
Ma come facciamo in un territorio
Molto vasto
Dove da un angolo all'altro ci vogliono tre ore di macchina fare un ospedale solo possiamo pensare che a Bolzano in provincia di Bolzano sia un solo ospedale e in Trentino un solo ospedale
Chiaramente non è lo stesso per le scuole possiamo pensare che qualcheduno che avete in cima alla Val Venosta venga tutte le mattine appare il liceo a Bolzano e poi torna indietro la sera o la Val Pusteria
Per cinquecento mila abitanti se fossero incita potremmo può offrire
Molti meno punti di fornitura dei servizi
Quindi per i Comuni siamo al venti per cento allora la prima operazione costa undici miliardi mille settecento euro per i Comuni siamo intorno al miliardo non c'è nessun dato statistico sulle spese delle regioni nelle zone di montagna
Il dato è ignoto
E l'altra cosa che possiamo dire che
Nelle zone nelle regioni sviluppate non operano particolari forme di intervento a favore degli insediamenti produttivi nelle zone di montagna
Non c'è un granché
Per cui di fatto non ci sono incentivi
All'industria o all'agricoltura molto più elevate di quelle che ci sono altro
Vediamo adesso allora al quesito se questa è la situazione per invertire la condizione servono più risorse
Allora guardate
La prima colonna che vedete riportata qui e la spesa statale regionalizzata per i servizi per i trasferimenti che ripeto è pari all'ottantadue per cento la spesa pubblica italiana al netto delle pensioni
Quindi c'è dentro praticamente sul
Guardate la prima colonna il valore pro capite trentino nove mila seicento Alto Adige nove mila duecento e così via Liguria novemila Veneto cinque mila ottocentosettantaquattro
Sono i dati che esso sono spesso anche riportati dai giornali e così via
Però attenzione questo è un dato che mette sullo stesso piano abitante di montagna abitante di pianura se noi togliamo per ogni abitante di montagna mille settecento euro cominciamo ad avvicinarsi a quella che è una parola spesa Standa
Quindi togliamo i mille settecento euro a Trento e Bolzano perché perché che il cento per cento la popolazione in montagna
In Basilicata dove larga parte montagna toglieremo mille trecento euro chiaramente in Veneto
Dove la popolazione di montagna è una quota molto piccola daremo sempre mille settecento euro per ogni veneto che abita in montagna ma a livello aggregato regionale per abitante l'importo è molto più basso
Poi c'è l'aspetto della dimensione
Queste è molto trascurato faccio un esempio
La Sardegna ha una superficie più ampia di quella della Lombardia
Ma un quinto della popolazione
Ce la sentiamo di dire che dovrebbe avere un quinto della spesa
Già e gestire il territorio non comporta oneri particolare
Chiaramente la risposta è una sola comporta oneri particolari allora dovremmo smettere di fare il pro-capite
Ora se io ho un territorio molto vasto in rapporto alla popolazione dovrà riconoscere delle risorse in più viceversa sia tutta la popolazione in pianura e magari concentrata come Lombardia o degli oggettivi vantaggi
Comunque se noi togliamo la spesa delle statistiche il costo della Montagna l'effetto della dimensione otteniamo una spesa netta
Che in pratica una sorta di spesa standard
E che cosa notiamo
Trentasette mila centosessantacinque Alto Adige sei mila settecentottantadue Piemonte sette mila e trecento il vento sempre cinque mila ottocentonovantatré la Liguria ottomila l'Emilia Romagna sei quattro
La Basilicata sei e cinque la Sicilia nove
Cioè Trento e Bolzano non hanno più risorse di altre
Siamo allineati o addirittura sotto
Quindi alla domanda per salvarla montagna c'erano più risposte più più risorse la risposta è no
Occorre che cosa qualche cosa di diverso e adesso lo scopriamo
Questa tabella riporta per alcune regioni italiane gli esiti di lungo periodo delle politiche
Democratica e di sviluppo attenzione
Spesso usiamo il riferimento al Pilar reddito e così via non dimentichiamoci che è un dato statistico
è una stima
Su via gli andamenti di lungo periodo e molto più importante guardare la popolazione
Se la mia popolazione cresce vuol dire che la gente vuole rimanerci o decide di venirci
Se la mia popolazione diminuisce vuol dire che la popolazione non vede occasioni ragioni per rimanere non vede prospettive se invecchia e non a bambini vuol dire che non è il luogo dove cresce veritiere di far crescere i propri figli
Allora guardiamo il primo dato è il PIL pro capite nelle regioni italiane mille novecentotrentotto l'ultimo anno buono prima della guerra
Vi faccio osservare che Bolzano era sostanzialmente allineato alla media italiana al PD italiano Trento era più vicino per dire alla Campania che alla media italiana
Era un territorio molto povero
C'era ad aprire un capitolo su come era prima di passare all'Italia ma questo l'altra volta
Nel mille novecentosettanta
Che chiude la prima fase anche dell'autonomia speciale vedete continuava a rimanere sotto la media italiana
E attenzione Bolzano era andato indietro
Mentre altri territori crescono fatta cento la media italiana vedete novantadue nel due mila e dodici Bolzano è una e quarantacinque la media italiana trenta e uno e venti
Se arriviamo al due mila e quattordici per prevenzione ha fatto la tabellina i dati sono ulteriormente migliorato
In particolare tra il due mila e dodici del due mila settanta fatta cento la stima crescite italiano del reddito
Trento è cresciuto del trentaquattro per cento Bolzano è cresciuto del ventinove
Il Veneto del tredici la Liguria calata del venticinque il Piemonte del ventuno cento non è che è diminuito il reddito fatta cento la crisi italiana è cresciuto del ventuno per cento in meno
La Liguria del venticinque l'Abruzzo è cresciuto nel diciassette la campagna del quattro per cento la Sicilia dell'undici ottant'
Quindi Trento e Bolzano sono un'eccezione
Ma attenzione ancor di più con la popolazione tra i trentotto e settantuno non c'è il dato di Bolzano perché c'erano sere rientro degli ottanta e
E quindi sembra che la popolazione cresca
Ma vedete Trento continuava a perdere popolazione fino al mille novecentosessantadue il Trentino è stato terra di emigrazione
Quindi cresceva meno del resto d'Italia col nuovo Statuto di autonomia
Le cose sono cambiate guardati i dati della crescita democratica non c'è nessun territorio rilevante l'Italia e che tra il settantuno del due mila dodici abbia avuto la crescita demografica del tre
E di Bolzano
Perché perché ci sono più risorse
No o meglio
Se ci sono più risorse e perché se ne sono fabbricate partendo da livelli molto bassi
E il meccanismo dell'autonomia gli ha consentito di trattenerli e mettere in atto un processo l'accumulazione però l'attuale livello della spesa non è diverso da quello degli altri territori se si tiene conto della natura
Del territorio del contesto in cui siamo quindi a questo punto il problema non è dare più risorse per la montagna
Ma darà la montagna le giuste risorse cioè
Questo è un po'la mia proposta introdurre meccanismi che garantiscono l'effettivo afflusso dei mille settecento euro alle zone di montagna
Perché si era destinata a servizi Investimenti non a chissà quale cosa
Rivedere le politiche agricole in favore della montagna introdurre incentivi economici e fiscali per le imprese che desidera in montagna sulla falsariga di quanto avviene per le aree arretrate
E poi non da ultimo
Un'attenzione effettiva la complessità la problemi precisa dei territori però lasciatemi spendere un'altra parola
Il le Regioni che hanno perso le zone le zone di montagna che hanno perso più popolazione
Sono quelle legate a regioni con più popolazione in pianura
Cioè per intenderci quanto più comanda la pianura tanto più la montagna paga pegno
Senza distinzioni tra regioni ordinarie e speciali il Friuli ha perso in montagna più popolazione del Veneto
La Lombardia è l'unica Regione dove la montagna ha tenuto
In tutte le altre regioni italiane si è perso perché perché è chiaro sì o un Consiglio regionale
Dove l'ottanta per cento e le Consigliere di pianura per quanto cori di montagna si quale Igino sarai sempre minoranza sì e quali dividiamo fra quattro partiti e meglio ancora
Quindi c'è un oggettivo problema di rappresentanza non da ultimo non ti dementi chiamo la complessità io capisco le esigenze della comunicazione però questo è il tipico grati perché si fa col pro-capite
Si prende la spesa e si divide per il numero degli abitanti è già una conquista perché i giornalisti una volta si vedranno i valori assoluti per cui
Al primo posto c'era sempre Lombardia per forza dieci milioni di abitanti
E l'ultimo c'era sempre il Molise per forza perché ne ha trecento mila
Hanno scoperto il pro capite in realtà il mondo è più complicato perché ed è una provocazione se dividessimo la spesa per i chilometri quadrati
Ah scusate
Professore non è una ritorsione all'attacco il giornalista alla categoria o no non è il tempo sta per scadere vedete sull'attuazione del rapporto presidio sul territorio al
La spesa per chilometro quadrato che al primo posto la Campania
è l'ultimo posto la Basilicata
Perché è chiaro popolari Peritore i più piccoli con più popolazione quindi non voglio dire che bisogna usare solo la superficie territoriale come misura ma se già considerassimo popolazione e territorio sarebbe un passo in avanti
Se decidessimo anche di riconoscere che la montagna e la pianura non sono esattamente la stessa cosa forse potremmo anche dire che
A questo punto si può capire qualche cosa grazie
Grazie al professor Cerea
Saremo molto più attenti d'ora in avanti e a elaborare e commentare i dati lo dirò anche i miei colleghi quello economico e adesso per concluderei questa fase di presentazione della ricerca do la parola Mauro Marcantonio direttore
Diventino scuro ma non si mettono a scuola che come sapete opera nella formazione sia per per il settore pubblico che quello privato è costituita dalla Provincia autonoma di Trento dalla Camera di Commercio di Trento dall'Università degli studi e prepara inquadri in quadri dirigenziali e anche
Come questo studi ed elaborazione di dati la parola hanno rimarca Antoni grazie
Grazie
Intervento di anteporre Cerea
Hanno già delineato i contenuti del ragionamento a me
Compete qualche riflessione di tipo più
Emotivo più in grado di toccare gli aspetti
Gli aspetti materiali per ragionamento anche perché le
I dati ed che hanno
Esposto i colleghi sono già indicativi
E lo farò con un taglio forse un po'o un po'un po'vivace per la verità me ne assumo la responsabilità perché
Direi che
è decisamente atipico
Parto da dal presupposto
La parola chiave del mio ragionamento conclusione
Intesa come la necessità di considerare il limite
Non come un destino in merito ineludibile un fattore di per sé di escludente certo è che
Se ragioniamo intermedi razionalità il limite non sarà mai competitivo
Però è evidente che ad alcune condizioni il limite può essere contenuto o addirittura
Superato per fin qui evidentemente niente di provocatorio
Però nel mio modo di spiegare come la montagna
Riesce a
Contenere i fattorini unicamente nella sua orografia complessa delicata a volte anche impervia
E come la sua capacità competitiva sia contenuta
Io ho usato un un parallelo un po'un po'o un po'i secoli inizia UDACE
Da poco tempo fa poco tempo fa proprio in in questa sede ho presentato una ricerca sul sulla cecità
Credo che abbia trattato che occhiali scuri vasto Nevi ancora non sono un pezzo degli
Ma sono diciamo un il segno della mia condizione propone esperienze dieci città e buone di montagna e ho capito che il l'affondamento il confronto con limite
Qualunque sia
Il limite angioletti caratteristiche che
Che sono in qualche modo o Comuni quindi mi è venuto comodo fare un brevissimo accostamento tra queste due dimensioni
Anche perché l'autorevolezza di questa sala
Diciamo
La grande competente di chi presente erano un'occasione per me è troppo ghiotta non otterrà
Per non giocare questa piccola doppia partita che però rassicura la nostra conduttrice non
Non mi porterà via neppure un minuto in più del tempo che ho a disposizione
Una battuta brevissima sulla città e poi passo alla montagna
La cecità non è diciamo una
Un barriera insuperabile non è un destino per la vita nome una condizione che ci
Consegna Allam minorità
Certo è uno svantaggio
Ma a determinate condizioni questo svantaggio può essere in qualche misura
Superato
E questo è il tema su cui anche noi
Nella sede di oggi e cerchiamo di
Di ragionare
La montagna con me la cecità ha dei punti di
Successo e di
Punti di tattica
Però anche di successo
Così diceva ma intoppo più nel merito
Ci sono alle valli economico delle realtà
Della montagna che sono
Molto reattive ma non solo nel turismo
Anche in
Campo che sembrerebbe
Assolutamente inadatto penso l'industria
Ha qualche misura
Ad Arco
In Trentino Luxottica Agordo tremila dato Thomas pensiamo
Ai dipendenti nel mondo sono più di settanta mila
Da allora che era in Alto Adige laguzzi a lecco
Sono realtà industriali che si sono insediati in ambienti apparentemente totalmente inadatti perché delicati perché
Per molto comprese nel loro nel loro equilibri
Allora la domanda è
Per quale motivo ci sono delle realtà che crescono
E realtà che sembra uguali invece che
Che che perdono che calano
Le ragioni sono
Molte io no selezionate tre
La prima
La prima è riconoscere la diversità non si può hutu di trattare in modo uguale realtà che uguali non sono
Ad esempio
Se uno sciatore vuole imparare a sciare non può adottare i criteri delle attente non accadrà mai deve pensare ad altro
Senatore Campiglio la cito per
Amor di campanile ha raggiunto i suoi livelli di sviluppo nulla non ha fatto con quelli di Verona
O di Brescia
Ma
Diversi quindi riconoscere alla diversità è un fatto importante altrimenti si fa una media lo si capisce più nulla
Il secondo elemento è essere consapevoli che per affrontare un limite
Ci vogliono
Approcci di natura straordinaria
Non ordinaria
Questo mette un po'in crisi concetti di normalità no Peter sia anche
Media nazionale
La normalità non può essere uno standard il termine o non lo cito a caso a cui necessariamente adeguarsi un Moloch che inghiotte tutto
Ma deve
Poter essere un modo diverso
E originale
Per raggiungere gli stessi obiettivi di sviluppo Bindi lo standard uccide perché il mezzo pollo
Non spiega
Una realtà complessa con la nostra ma in realtà hanno spiega nessuna reale
La terza ragione un po'più soggettive legata
Alla cultura collettiva in un territorio
E ci sono realtà molto simili al nord al sud che hanno destini
Profondamente diverse
Qua ragionamento è lungo con Gianfranco se ne è parlato molto
Ma allo stesso sud io penso reggino Salento sulla realtà tacco e punta eppure così diverse
Perché la cultura collettiva
Diventa uno dei fattori principali accanto alle condizioni geografiche quindi agire su questa cultura
Assieme a riconoscere alla diversità a differenziare gli interventi e con un elemento di assoluta e assoluta potenza e importanza
Allora come come come tradurre tutto questo in in me in pratica
Purtroppo la comunità scientifica
Sta accreditando sempre di più l'idea che l'innovazione è un monopolio
Del
Città della pianura perché perché più efficiente evidentemente
Ma è proprio così
Segue la richiamo lo sguardo
E e cerchiamo di lì
Osservare la società nel suo insieme ci accorgiamo che non ha proprio detto che togliere popolazione alla montagna
Alle arringhe alle aree interne che c'è l'autore sacro
Per ora
Arricchire no per incrementare lei de lecita se proprio una buona una buona cosa
Credo che ormai è anche nel sentire comune si fa strada l'idea
Che l'urbanizzazione sia arrivato ormai a soglie a soglie renderei preoccupanti
Le periferie delle grandi città ma anche di quelle medie
Non sono certo luogo gran che interno
Accogliente e funzionale
E a questo fa eco
L'inquieta percezione che
Di equilibrio idrogeologico della montagna si
Si degrada e qualche fenomeno anche recente diciamolo dimostra lo mette anche agli onori della della cronaca
Quindi è chiaro che è una distribuzione armonica
E
E qui liberate di popolazione è un bene sia in termini di qualità della convivenza che di che di
E tutela tutela dell'ambiente
Concludo ritorno al discorso regionale al al all'inclusione
L'inclusione non è solo
Il riferimento
Ad un ad uno sviluppo etico all'etica come motore dello sviluppo
L'inclusione anche un fattore di sviluppo equilibrato
Di maggiore valorizzazione delle ricchezze nazionali di questo dobbiamo prendere atto
Prendere atto e capire che Sennori
Diciamo non
Non
Consideriamo l'inclusione solo con me una responsabilità civica perdiamo veramente una grande occasioni di sviluppo complessivo
Della nostra bellissima e variegata Italia questo vale per la montagna vale per i ciechi e vale per chiunque a poco fiato nella competizione globale in cui siamo emersi grazie
Grazie a Mauro Marcantonio e se mi permette vorrei rievocare una presentazione che abbiamo fatto alla LUISS
Di un libro bellissimo che ha scritto che io cito spesso perché è una raccolta di esempi di come un limite apparente in realtà possa essere un grande volano di sviluppo
Il titolo incidenti non sono nel WTO il sottotitolo vivere con successo la cecità
E questo parallelismo tra un limite apparente fisico e un limite apparente della montagna come realtà
Ah spera realtà difficile in realtà a guardarlo bene ci può essere un'occasione incredibile di essere di terzi
Però straordinariamente di successa grazie davvero per questo esempio e per la tua personale esperienza
Limita
Io tessuto può le relazioni Luciano illustrato i temi fondamentali della ricerca potrete approfondire naturalmente perché è stata
Distribuita all'ingresso
Vorremmo fare una serie di interventi di commento cominciando da Luca Mercalli che voi tutti conoscerete perché
Ho visto no però mettere all'angolo molto conosciuto al pubblico televisivo Antiseri qua non vai al foglietto
Bravissimo al piano messo
Il Cavaliere qui vi è ancora meno e sono onorata
Allora il ventisette di febbraio non dovete fare per lui il suo rientro in televisione con la scala Mercalli sei nuove puntate in più la serata ma lui sapete anche autore di oltre cento pubblicazioni scientifiche due mila articoli divulgative soprattutto su Repubblica e stampa
E la cosa che più mia colpito è che l'UE nonostante sia così attivo nella mondo della De Rosa diciamo così dell'informazione impatta in mentre si chiamano informazione spettacolo
Abita e continua a vietare in Val di Susa in una casa ad alta efficienza energetica pannelli solari termici e fotovoltaici portò Cisterna raccolta con acqua piovana auto eletta ritardo tutta ed è tuttora
Buon pomeriggio a tutti si io infatti
Svolgo ricerca scientifica prevalentemente in montagna mi occupo di ricostruzione climatica in zona alpina
Però non vi parlo di clima questo pomeriggio semplicemente che l'ha già fatto il Presidente Grasso tarato fatto una lezione perfetta sulle criticità
Degli ambienti alpini nei riguardi dei cambiamenti climatici io l'approvo e la sottoscrivo totalmente la montagna quindi sarà e sia già oggi un laboratorio dove cominciamo
A studiare meglio che altrove è interpretare i cambiamenti lo sarà molto di più in futuro
Vi parlo invece di montagna perché la vivo
E metto sostanzialmente delle figurine alla mia prefazione che trovate qua dentro quindi i dettagli li rimando al testo
è vi racconto come esempio e in che situazione si trova una montagna
Che ci spiega molto bene tanti tratti che sono già stati delineati poco fa
E cioè il fatto delle motivazioni che hanno portato all'abbandono lo spopolamento
Nonostante ci fossero tutti gli ingredienti in certe regioni alpine per un
Uno sviluppo al passo con i tempi siamo in basso Angone
Mi vado a prendere sono il io accetto ne ha facoltà
Ecco
Devi rimanere in piedi preferisce così attento
Okay se più comodi credo anch'io
Possiamo in massa Angone
A poca distanza da Torino
Questa è una delle baite tra l'altro dovendo a passeggiare Pirandello nel mille novecentouno quando si regala un periodo di vacanza alpina proprio in queste regioni limitrofe a Torino e concepì alcune dei suoi lavori teatrali il particolare ognuno a suo modo che il motto del campanile del
Paese più vicino corazze e forse questo già ci spiega molte cose ognuno a suo modo
Vuol dire sicuramente riconoscere la diversità culturale ma oggi è anche un limite non si fa mai squadra in montagna questo è uno dei principali problemi a mio avviso del mancato sviluppo
Almeno in alcune aree questo dalla salgono e così come la si vede più o meno dai dintorni di Torino come vedete siamo a poche decine di chilometri dalla grande città
Qui siamo a monte vediamo alcune di queste borgate abbandonate Torino a quaranta chilometri ci vogliono quaranta minuti da auto da qui per raggiungere piazza Castello
E a meno ancora di distanza cioè se pass spacciamo soltanto dieci dodici chilometri abbiamo già un centro
Urbano rilevante che già avevi nonché a tutte le comodità di una piccola cittadina
Comunque a metà strada con Torino arriva al treno nelle vicinanze abbiamo un ottimo liceo
Scientifico non manca nulla mi allora perché siamo in queste condizioni perché le borgate che abbiamo qui raggiunte dalla strada raggiunto dall'elettricità sono in queste condizioni intanto martoriate
Da interventi architettonici pasticciate frutto degli anni sessanta settanta quando queste erano case così di una villeggiatura residuale in via di estinzione e oggi addirittura ridotte a luoghi dove il Comune
è prende le distanze nei confronti del rischio
Addirittura di crollo degli edifici mettendo così un cartello ammuffito tanto per sgravare si dalle responsabilità dire non passate da questi sentieri perché può accadere
Un una pietra dai tetti può crollare un muro e quindi
Noi Visco consigliamo perfino l'uso di una vecchia mulattiera che porta i pascoli superiori
Ecco queste sono alcune
Delle brutture che ormai costellano le borgate nelle pur nella prossimità delle città e allora veniamo un po'ad aggiungere
Qualche altro dato qualche altra riflessione quelle che sono già state ampiamente illustrate prima
Ne unirei una
Rispetto a quella del professor Cerea
Su cui concordo in toto
Non servono solo soldi serve probabilmente molto di più serve una cultura che da rifare l'emigrazione degli anni e cinque tanta ha sicuramente devastato il tessuto sociale eppure io non penso che sia soltanto quello proprio per il fatto che ormai siamo vicini alla città avvicini alle possibilità di nutrimento culturale non parliamo poi della possibilità oggi di avere internet
Anche in zone come queste allora cosa è successo che questa montagna è sostanzialmente cristallizzata congelata
In un blocco totale questi sono piccoli esempi di rinascita come la ristrutturazione di una di queste baite ad opera del Club alpino che ci ha fatto un luogo ricettivo ma in sostanza il problema è il congelamento
Della proprietà
Dei terreni
Delle case per cui non c'è la possibilità oggi di offrire a un pubblico giovane che andrebbe a riabilitare la montagna che per mille motivi ha delle attrattive
Sono luoghi comunque di libertà di paesaggio di salubrità dove c'è la volontà di ricostruire un'agricoltura
Certamente non con dei livelli produttivi da pianura Marcon dei livelli qualitativi quelli sì eppure non si fa perché non si riescono più a riaccorpare le proprietà frammentate da
Eredità che le hanno rese parcellizzate in maniera insostenibile non riusciamo nemmeno a vendere perché in qualche caso c'è l'attaccamento
Di una popolazione molto anziana ma che si rifiuta di vendere quindi lascia crollare le case
Riempirsi dirò vi i pascoli o di nuove Bosco quindi è tutto fermo ecco che allora non abbiamo non è l'orografia limite il limite penso che sia soprattutto culturale e sociale abbiamo bisogno della politica
Questi problemi non si risolvono da soli
Bisogna che ci sia l'appoggio di una politica che crea un sistema di incentivi o di scoraggiamento i per favorire un ricambio che altrimenti di per sé è troppo lento e rischia di far collassare completamente questi ambienti
Ecco che allora vedremo nuovamente ritornare persone che oggi vogliono fare della montagna una scelta c'era nel video iniziale
E ricostruire una
Una dimensioni con un dimensionamento corretto la riabilitazione la montagna concludo con l'aspetto del limite che
Paolo Marcantonio ha giustamente messo in luce il limite è una caratteristica fondamentale delle zone di montagna questo è molto positivo lo dice lo diceva già Calvino
La bella
Bel racconto del libero alle Città invisibili la città di Ottavia una città sospese a dove tutti vivono sotto la delle reti
Sotto sospese sopra baratterei precipizio pure dicessimo sembrerebbe un luogo ansiogeno eppure no a Ottavia si sta meglio di tanti altri posti perché la consapevolezza del limite
Costruisce inventiva fantasia ma anche una certa serenità
Di saperci fare con il limite di non avere la sorpresa ecco allora se noi vogliamo
Abitare la montagna dobbiamo stare attenti e i limiti crescita si ma non troppo perché la montagna anche nell'essere riabilitato se oggi vogliamo progettare questo ritorno
Non deve poi farla fine di essere troppo abitata al di sopra di quella che oggi ormai conosciamo come capacità di carico
Che è un calcolo invece molto fisico dipendente dalla quantità di territorio di risorsa di produzione di rifiuti di prelievo di di materie prime di acqua divi di attivi di materiale forestale
Perché altrimenti ci ritroveremo fa cinquant'anni qualora si andasse avanti solo alla cieca alla cieca non come fa Mauro vale cantori ma quando si fanno cattive leggi a fare questo stesso convegno a dire accidenti adesso abbiamo
Dove al posto ci sono zone sovraffollate con tutti i problemi
Della città che si Rita asseriscono in montagna quindi un sistema complesso
Le conoscenze le abbiamo mettiamole insieme e io penso che si possa veramente arrivare a un buon equilibrio di un futuro accomodammo a un ambito una montagna abitata ma non so da affollata grazie
Grazie all'OCCAR vero grande comunicatore
La seguiremo dovunque nel suo nuovo nella serie
Parlerà di montagna o vista dalle anticipazioni su web e quindi attendiamo scala Mercalli a fine mese
Volevo citare perché mi ha molto colpito nell'introduzione a pagina ventidue esattamente di questo lavoro Paolo Pombeni scrive che per affrontare oggi
Il tema e il problema della montagna non bisogna più
Pensarla o riproporla in termini di
Arcadia così come mi nutro tardo ottocentesco ma la montagna vissuta secondo una concezione di bene comune e quindi valorizzare e tutelare la montagna significa
A cascata valorizzare e tutelare anche appieno l'opera quindi la politica si come intervento mirato non soltanto a favore di quella realtà
Ma in prospettiva anche delle realtà limitrofe e quindi di un equilibrio complessivo più ampio fatto benissimo a Luca Mercalli a ricordare il ruolo della politica e mi fa piacere adesso introdurre l'unica relatrice donna che abbiamo in questo Pannella
è una donna che vi presento come commentatore de la Repubblica italiana Cavaliere al merito della Repubblica francese per l'attività svolta nell'ambito della cooperazione italo francese
Nel contrasto al fenomeno della contraffazione Maria Ludovica Agrò direttore dell'agenzia coesione e sviluppo del direttore generale presso il Ministero per lo sviluppo economico
A lei abbiamo citato la politica ed ecco cui una donna delle istituzioni che viene a parlarci di cose eccome possiamo intervenire su questo problema grazie
Grazie grazie dell'invito anche delle parole introduttive
Che insomma
In realtà non sono più un direttore generale del Ministero dello sviluppo economico lo sono stata per la politica industriale e per l'ufficio
Brevetti e marchi sono diverse ora il direttore generale dell'agenzia della coesione territoriale ed è per questo che sono qui sono qui perché in genere quando si parla di divari
Si parla anche di politiche di coesione e quindi presento qui alcune riflessioni
Cioè alcune occasioni che la politica di coesione del quattordici venti in mette a disposizione
Anche della montagna e quindi soprattutto la nostra strategia sulle aree interne però permettetemi
Di prendermi qualche minuto sulle riflessioni che sono state e qui condotte perché mi hanno o molto colpito la prima così anche l'introduzione che ha fatto Presidente Grasso
Perché ha approcciato questo tema come la difesa di un sistema valoriale e quindi non solamente come un fatto economico di sviluppo c'è una riflessione che getta una luce su un divario
Che è meno gettonato del divario nord-sud ma che incide altrettanto pesantemente sullo sviluppo del Paese
Che ha un divario che ci che ci spinge a una riflessione e la riflessione non l'hanno riporta solamente elementi di contrasto di sviluppo
Economico ma appunto anche un contrasto valoriale e questo credo che sempre quando
Ci concentriamo su una comunità e quindi sul modo che le persone hanno di vivere e la politica territoriale assolutamente diciamo un punto centrale per le politiche di coesione lo mette sempre in evidenza
è estremamente importante realtà i luoghi solo se sono abitati e sono luoghi di vita riescono ad essere loghi anche produttivi e riescono a produrre tutta quella innovazione che non è riservata solamente luoghi facili come si ricordava nel solamente ai luoghi molto popolati anche se obiettivamente
Sappiamo che questo è detto il millennio della dell'urbanizzazione sappiamo che c'è stato non solo un imponente movimento verso le città
Ma che ci sono interi paesi quelli che erano prima in via di sviluppo anche se adesso
Sono
Diciamo molto più nella nella parte diciamo
I Paesi sviluppati come la Cina che sanno per vivere un momento di urbanizzazione enorme che può anche creare opportunità per le nostre imprese con la costruzione di più di di duecento città per un inurbamento di quasi trecento milioni di persone quindi diciamo le ci sono movimenti imponenti verso la città
Detto questo è chiaro che il divario di sviluppo il cogliere la la diversità quello che diceva professor marca Antony particolarmente illuminante e lo ringrazio veramente
Una così degli elementi che sono
Veramente importanti per poter leggere anche gli sviluppi territoriali in generale riconoscere la diversità e limita io credo che questo sia molto utile anche nel Mezzogiorno che piazza nella sua crisi da
Insomma non riesce a colmare il suo divario da oltre cinquant'centocinquant'anni oltretutto con dei fari puntati
Su cui tutti riflettiamo ma senza riuscire veramente a trovare il bandolo che ci porti riconoscendo quella diversità a fare le scelte giuste per lo sviluppo il fatto di non rassegnarsi mai
Che è un limite diventi un destino ma che possa effettivamente essere una scelta e a quel punto saper a vedere quelli strumenti innovativi straordinarie non più ordinari
Che ti consentano di presidiare lo sviluppo del territorio anche svantaggiato
Poi è stato detto quindi inclusione voi sapete che questo periodo di programmazione del due mila quattordici due mila venti reca in Europa una grandissima diversità rispetto al due mila sette due mila tredici i territori non sono più divisi solamente per caratteristiche ma diciamo l'Europa ha scelto
Veramente di di diciamo così di scegliere cioè ha scelto obiettivi comuni di crescita e su cui tutti dobbiamo effettivamente misurarci
Quindi gli undici obiettivi di crescita sono validi su tutto il territorio bisogna solamente trovare il criterio per per innescare lì dottor Mercalli ha parlato della
Tecnologie che possono aiutare a
A superare questo isolamento ha parlato di un congelamento che è comunque nuovamente legato al fattore umano che abita la montagna quindi qui il punto è trovare quella capacità nelle comunità
Diciamo anche montane quella che quella capacità che a ogni comunità e ogni territorio di alla possibile trovare la sua strada di sviluppo ora noi siamo l'unico Paese in Europa
Che oltre ad aprire un ad aver scelto di avere un programma operativo sulle città metropolitane e quindi ad concentrarsi sullo sviluppo urbano
Sia concentrato anche sulle aree interne siamo l'unico Paese che ha fatto questo quindi siamo anche l'unico Paese che quando si parla di sviluppo delle aree
Sotto un profilo di politica territoriale di coesione presente in Europa una strategia per le aree interne una la strategia per le aree interne o noto diciamo che abbiamo
Nell'ambito della politica di coesione non è partita dal dall'idea del divario montagna pianura ma in realtà diciamo sia concentrata su
La lontananza dal centro di offerta dei servizi quindi sia concentrata su quanto diciamo è distante un'offerta scolastica
Di pregio di qualità
Quanto è distante appunto con il primo centro di cure quanto è distante l'accessibilità
Però detto quei esso diciamo poi i risultati fanno della strategia delle aree interne che gode di circa e qui parliamo di risorse di circa centottanta
Milioni dati dalle leggi di stabilità due mila tredici e due mila quattordici a cui se ne aggiungono dieci
Nel due mila sedici
Detto questo appunto in realtà ben il sessantacinque per cento del due mila centosettantotto comuni sono Comuni montani
Quindi quindi diciamo nei nei sessanta negli stessi nelle sessantacinque are selezionate i Comuni montani sono circa l'ottantasette per cento quindi la strategia
è effettivamente una strategia tarata sulle esigenze poi della montagna e io credo che questa sia una grande occasione per come è stata programmata
Questa strategia per veramente riflettere e quindi diciamo fare delle scelte che sono legate alle caratteristiche di quei territori innanzitutto ci sarà l'opportunità
Di aggregare i Comuni e quindi di dare diciamo così voce a alla riforma del rio che credo che nelle aree interne sul piano diciamo dell'aggregazione amministrativa dei Comuni possa essere una grande chance per superare
Dei deficit e di personale e anche di capacità di rispondere alle sfide alle sfide di sviluppo
E e in più diciamo noi come agenzia presiedere IMO non solo al fatto che
La strategia stessa presentata da queste aree che sono state selezionate sono sessantacinque sia effettivamente rispondente ai fabbisogni e quindi
Diciamo centrata come tutta la programmazione lo adesso su una prioritarizzazione dei fabbisogni e quindi non solo scritta per diciamo così
Su un libro dei sogni ma scritta per esempio guardando alla mappatura delle capacità imprenditoriali che sono in quel territorio cosa si può sviluppare quali sono in realtà le caratteristiche che possono essere portate
A
Diciamo così a
A sostenere
L'economia e anche la ripopolazione di quei territori ma preferiremmo anche al fatto che i fondi strutturali che riservano circa cinquecento milioni nell'ambito dei programmi regionali per le aree interne
Destinino attraverso pro oggetti molto aderenti alle alle comunità quindi i famosi Titti io voi che sono simili ai galli in agricoltura siano effettivamente dalle Regioni
Allocati su queste necessità e seguano anche diciamo così tutto il lavoro che è stato fatto per individuare queste aree interne che in molti casi appunto ricalcano
Quelle aree che di cui qui si parla io mi fermo perché so che il tempo è ristretto
La ringrazio Colosimo per averci parlato anche nel dettaglio di queste politiche ma mi veniva in mente l'ho condiviso adesso con Luca Mercalli
Quella politica di alcuni Sindaci che nei Comuni che si vanno spopolando offrono le case disabitati a un euro a immigrati giovani
Che sono in condizioni anche indigente ma che in cambio della ristrutturazione sono Cherie veri da imposte da finiscono per un certo periodo
E così sono riusciti a rivitalizzare delle zone come abbiamo visto che le case abbandonate ovvero peccato
Effettivamente potrebbero ospitare immigrati siamo nel pieno
Di una emergenza
E noi ci chiediamo come a essere solidali con le popolazioni che fuggono dalla guerra in Siria per esempio e questa potrebbe essere una nuovo nuovo volano di crescita la dove manca una capacità
Individuale o territoriale
La butto così è una domanda quell'anno io io chiedo
Non AIOP io credo che diciamo intanto dico che le politiche di inclusione per esempio quelle del Po metro ma quindi di tutte le politiche urbane
Il volée dell'inclusione porta sicuramente l'housing assieme quindi questo è un tema
E che sulle politiche di immigrazione una risposta va data però
Quindi se mi sembra cioè quando il territorio recepisce bene
Questo tipo di accoglienza e questo tipo di premialità credo che sia un segno estremamente positivo sappiamo che ci sono anche esempi di diversi diciamo in cui diciamo vengono disincentivati il
Ed è diciamo così la la la
L'abitazione cioè il fatto di dare abitazioni ai migranti quindi diciamo questi sono politiche molto delicate che
Vana hanno bisogno di una compagnia essi saline erano bravi a incidere sullo spirito di una comunità quindi
Diciamo è ovvio che ogni comunità deve capire dove si situa il suo il suo punto e qui c'era un po'discorso dell'analisi della diversità io credo che quella sia
Una cosa proprio da qui non si può prescindere certa bisogna salvaguardare un equilibrio anche e sociale grazie moltissimo alla dottoressa Gala
Ed è un piacere può mentre dovremmo bellezza altra Fondazione Dolomiti UNESCO è componente del Comitato scientifico dottore di numero evocati e saggi e di articoli in materia di Antropologia alpina
Uno fra tutti mi ha molto colpito e a quel titolo e le altre come laboratorio d'Europa e il luogo di relazioni transfrontaliere proprio anche in relazione a questa cultura e dell'apertura che dobbiamo sapere comunque colti vale
Perché la nostra montagna non è chiusa tanto montagna rimane aperta vero Annibale assolutamente grazie
Ma direi che soprattutto di questi tempi in cui
Ci sono all'orizzonte paura di un certo tipo e quindi si tende un po'alle chiusure alti storicamente hanno dimostrato di essere uno spazio aperto
Non sto a citare pochi se non è
Che appunto faceva riferimento al allo Spazio Alpino come uno degli spazi più aperti d'Europa
E quindi direi che in qualche modo il è trattato di Schengen è stata la materializzazione di una visione delle Alpi che le popolazioni native hanno sempre avuto quindi
Gli altri non possono essere declinato in chiave nazionalistica devono essere viste veramente come uno spazio europeo
Allora
La montagna è sempre stato un problema non c'è dubbio per avere le sue caratteristiche di accredita per il fatto di essere un territorio fragile e così via però questa questa questa questa problematicità
Della montagna spesso è stata tradotta in opportunità
Con l'avvento della civiltà moderna
La montagna alpina soprattutto perché questo è il settore di cui mi occupo del più entrati in crisi
Allora io dico la civiltà moderna non ha reso un buon servizio
Alla montagna
Preso un pessimo servizi
Perché con il grande boom demografico della fine dell'Ottocento a quello segue
Una progressivo spopolamento
Che ha
Arrivato a raggiungere dei livelli biblici però alla fine degli anni degli anni Sessanta
E con la fine degli anni cinquanta inizi degli anni Sessanta finisce un modello di civiltà che durato mila anzi
Perché qui bisogna stare molto attenti noi parliamo di autogoverno dei territori alpini
è stato fatto riferimento alla Provincia autonoma di Trento di Bolzano e alla Regione autonoma della Valle d'Aosta
Che sono tre realtà alpine con caratteristiche particolari anche il Friuli Venezia Giulia è una regione o torno
Non è più ebbene c'è Giulia se andate in Carnia ce lo spopolamento spaventoso vuol dire che non è la semplice carta di autonomia che salva le cose era tradizione e cultura che sta dietro a questo modello di autonomia
Perché trentino sta penso alla Val di Fiemme mille centoundici di comunità peso e comunità penso alla al modello mai Nardo nel Volver avviato firmeranno Della Valle passi arriva
Penso alla alla facciata del fascismo di Aosta nel mille centonovantuno
Questi sono i modelli di autogoverno che ancora per per certi versi mutatis mutandis perché i tempi sono cambiati e cambiano velocemente però sono modalità voi dobbiamo con la corda
Quando parliamo di buone pratiche dobbiamo in qualche modo pensare una rivisitazione delle buone pratiche mi piace citarla perché a pagina trentadue denti questo rapporto lei scrive
Dunque bisogna nel rivedere la filosofia del buongoverno che richiede partecipazione richiede delle provvidenze a specifiche incentivi al contraente dopo sostegno all'allevamento all'agricoltore di nicchia
Basta con l'idealizzazione a parole basta quella ricaricati fatta la montagna è emarginata e umiliata
Quindi bisogna intervenire ma con
Una
Ascolto da parte delle popolazioni capire
Quello che la montagna chiede la popolazione che deve vivere in montagna a ovviamente delle esigente dinamiche rispetto anche al contesto sociale giù assolutamente sì diciamo che la modernità che cosa ha fatto della montagna la idealizzata
Cioè l'ha rappresentata in una maniera dematerializzate
In maniera non concrete
Come spazio ludico come luogo della dell'evasione mentale va bene tutto e
Ci mancherebbe altro rappresentata appunto come spazio ludico oppure come deserto verde
Che sono due facce della stessa medaglia
Qua bisogna stare molto attenti
A non andare in quale direzione
Il della motonave anche in particolare a Endemol all'idea Notari di essere un un luogo incantato però fermo e immobile ecco ma non stiamo stiamo attenti a non cadere nel mito di Haiti
Le Alpi sono a differenza di altre Montagna che qui non bisogna mai parlare di Montali in generale io sono contrario Akrea Stelio tipizzazioni generalisti
La montagna fa rappresentata per le sue peculiarità
Le Alpi hanno una storia diversa dagli Appennini dai Pirenei dal giura eccetera eccetera hanno una storia di autogoverno allo storico autonomia hanno una storia di autodeterminazione delle popolazioni ad una storia di democrazia diretta
Di partecipazione questo è lo specifico
Ecco perché le altre sono state un laboratorio già dopo il mille a partire dal vive dove dobbiamo rivisitare la storia non per fare del passati
Ma per fare una tradizione che si è innovazione riuscita che sia un qualcosa di attuale declinabile presente soprattutto che sia uno strumento
Per progettare il futuro progetta
Ecco allocate solo con un magnifico laboratorio veniva definito così da una grande antropologo francese per altri come magnifico laboratori
Bisogna ritornare ritrovare nelle Alpi questo pacifico laboratori che sono laboratorio transfrontaliero transnazionale
Che non possa né ritagliate dentro francobollo degli Stati nazionali che hanno bisogno di un respiro diverso
Un respiro appunto tra la sorpresa
E quindi anche i progetti con Spazio Alpino erede tutti per ivi fondi strutturali eccetera europei dovrebbero andare nella direzione di una valorizzazione di questo aspetto come tale
Il l'immaginario della montagna che sì è stato elaborato nelle metropoli immaginari di un territorio chiuso fatto di gente chiusa di un territorio privo di relazioni
Note così
Non è così perché se studiamo lo Spazio Alpino e non certo perché non sappiamo che era lo spazio dove per le azioni sono state straordinarie e non a caso il Trentino Alto Adige l'asta del bar deve deve de L'Adige
è stato sempre un luogo di porosità e di permeabilità
Ecco dobbiamo ritornare a questa via questo piano contrasta con che cosa anche per il tema suggestivo della metafora del limite contrasta con una cultura che è quella della modernità
In questo della post-modernità per certi versi
Che non percepisce questo tipo di visione della bontà
è una perdita di questo bisogna votare abbia bisogno d'acconto cultura
Cioè abbiamo bisogno di una cultura diversa
Che ci
Consenta di percepire lo spazio montarlo no in un modo
Corrispondente a quello che la montagna veramente nulla con la falce immaginario della montagna
Che ha nuociuto sempre molta
Questa è la ragione fondamentale per cui lei arriva alla conclusione che l'autonomia è fondamentale
Per preservare la montagna Umbria non è un qualcosa che ha cinquant'anni sessant'anni per il Trentino Degasperi loro a qualcosa che alcuni due anni quasi ottocento anni
E ora si bisogna entrare in questa ottica è chiaro che fa ripensata aggiornata adeguata ai tempi
Ma è chiaro che è stato detto in
I territori montani alpini son territori diversi
E quindi fuori dalle generalizzazioni
Speriamo che
Ad esempio col progetto di usare collega macro regione alpina i territori di pianura e delle Regioni miste
Dialoghino con
Erano i territori di montagna perché una nulla D'Amico ente si riconvochi lo sa benissimo io espresso no ho una mia riserva la mia paura io non sono contrario ma come Regione sia chiaro
La mia preoccupazione è che nelle regioni miste però dire lo Spazio Alpino venga loro spinto in periferia che poi sia periferia di Roma ossia periferia di Torino o di Venezia di Milano
Cambia poco
Il problema è di far uscire da montagna dalla marginalità perché gli altri non sono state mai marginale grazie
Grazie grazie
Arcaica
Tra poco daremo la parola anche a Enrico Borghi ma voglio culturale questa o Pannella con Paolo Nicoletti che è direttore generale della Provincia autonoma di Trento ha lavorato ma insomma sui temi dello sviluppo economico valorizzando proprio l'integrazione tra attività produttive e il turismo per esempio da un grande volano di crescita
E continua ad esserlo no per il nostro Trentino
Cioè
Grazie molte buona sera a tutti anche da parte mia
Alla difficoltà di parlare per ultimo dopo tutti concetti che sono stati rappresentati si aggiunge quella di essere in un posto così affascinante
Sotto il profilo istituzionale da ultimo quello di parlare dopo il Libano e salsa quindi è veramente un esercizio
Difficile che cercherò di svolgere al meglio in alcuni minuti per chiudere un pochino il cerchio le ritornerei ad alcuni ragionamenti che svilupperò sotto il profilo economico che sono quelli che mi sono più congeniali anche per esperienza è
Attitudine professionale che ha introdotto prima il professor Fantacone
La domanda di fondo insomma è questa lo spopolamento della montagna effettivamente irreversibile o ci sono
Oggi delle ragioni che Riggio Kabili in termini di nuovo sviluppo possono consentire di invertire la tendenza e stiamo parlando in termini generali evidentemente non
Con specifico riferimento ad alcuni territori che questa inversione l'anno saputa creare come abbiamo sentito dalle dalle testimonianze
Due premesse molto semplice uno
Affrontare a fondo la crisi degli insediamenti delle aree montane non lo possiamo fare carico
Richiamandoci a ragionamenti un po'nostalgici la fuga dalla modernità alla riconquista dei valori
Genuine fondamentali del rapporto con la natura che comunque hanno un loro appeal anche nei confronti delle giovani generazioni ma lo dobbiamo fare attraverso un ragionamento globale un ragionamento complessivo
E quindi considerando la montagna
Un bene comune della nostra collettività sia nazionale che europea
Prima c'era un dato che
Ce l'abbiamo colto faceva davvero impressione in Italia sette milioni su sessanta milioni di popolazione
Se pensiamo alle Alpi a nord che a sud delle Alpi è un'enclave di sei milioni di abitanti su cinquecento milioni di abitanti dell'Europa ventotto
Quindi in termini di complessità rispetto anche il peso relativo nella nel nelle decisioni capiamo quale la sproporzione seconda premessa
Per la montagna una componente essenziale è l'equilibrio ecologico questo lo si salvaguarda
Rosi salvaguardia attraverso comunità che vivono costantemente immerse in queste ecosistema non si va a della pianura a salvare la montagna come se fossimo no dei vigili del fuoco dei pompieri che che che vanno a come dire affrontare un'emergenza
Quindi
Spopolamento fenomeno irreversibile sino tre tre tre ragionamenti
Si è sempre detto il primo ragionamento che l'abbandono della montagna è stato rappresentato soprattutto dal tasso di isolamento che la montagna subito e così oggi è davvero così ora uno stereotipo
Sappiamo che in molti casi non è più così che il contesto è mutato
Che le vie di comunicazioni fisiche e telematiche oggi consentono una migliore accessibilità e che l'isolamento è come dire un patrimonio negativo di poche poche aree poche aree marginali
Secondo fattore a lungo davvero anche dalla bibliografia scientifica considerato come cruciale per la fuga dalla montagna la supposta scarsa produttività del suolo
Certo un'agricoltura povera un'agricoltura costosa e anche oggi sappiamo in relazione ad esempio ad alcuni ambiti quello della zootecnia quanto questo sia difficile però
La complessiva crescita della cultura della qualità e della tipicità è incontrovertibile ha reso come dire interessanti remunerative anche alcune colture e produzione
Che si scostano dagli standards quantitativi tipici delle
Pianure e che sono apprezzate proprio per le loro caratteristiche particolari e sappiamo che in questo anche l'Unione europea avuto una parte importante con le
Etiopico le IGP che poi
Sono anche molto utilizzate nella filiera
Territoriale in montagna
Con il binomio agricoltura e e turismo terzo fattore di difficoltà storico
Si è sempre detto la montagna e dispone di mercati di scala inadeguati per dimensione e accessibilità ma anche qui sappiamo che negli ultimi venti venticinque anni il differenziale si è molto ridotto e quindi
Questi non sono vincoli insostenibili e anche i problemi della logistica grazie anche al fenomeno turistico no quindi dell'accesso alle località montane attraverso
L'appetibilità delle bellezze naturali si è fortemente ridotto
Perché ho citato questi tre elementi perché
Lo svuotamento della sottovalutazione della montagna e della sua economia stanno perdendo forza e importanza le ragioni del passato
E quindi superarle
è un po'una questione di organizzazione e di consapevolezza anche politica evidentemente lo dico da dipendente pubblico dei benefici che la difesa della montagna comporta
E quindi non è più un problema di insufficienza di mezzi tecnologici e culturali per raggiungere questo scopo
Quindi
Alla domanda iniziale credo che si possa rispondere rispondere convintamente che lo spopolamento della montagna a tutto beneficio della pianura non è
Un fenomeno irreversibile certo e quello che ci è stato detto questo pomeriggio da chi ha parlato prima di me purché non trattiamo in modo uguale realtà che uguali non sono e quindi certo anche la dimensione finanziaria ha una sua rilevanza
Per
Purché il differenziale di efficienza tra le due dimensioni sia ridotto
E purché sia riconosciuto che una difficoltà della montagna è un disvalore non solo perché vive in montagna chi la frequenta inseriti anche vive vite venne in pianura
Un ultimo accenno alle politiche comunitarie le politiche di Europa venti venti vanno in questa direzione è segno che anche l'Europa comincia a capire che
Queste un tema rilevante questo è un tema importante
Si parla di crescita sostenibile di crescita intelligente di crescita inclusiva e questo è un po'un assist per la montagna per la montagne di oggi
Servono evidentemente capitale umano e quindi persone preparate e motivate e anche orgogliose
Di quello che sono e di quello che possono fare nelle le zone di montagna e serve anche capitale sociale
Io non posso non ricordare in questo momento e la tradizione positiva da questo punto di vista del territorio che al quale io appartengo la Provincia autonoma di Trento
Reti lunghe reti internazionali e sappiamo che l'università al mondo della ricerca da noi sono ben radicati e hanno una visione ampia da questo punto di vista al al volontariato che è una risorsa fondamentale per
L'accrescimento del benessere e complessivo dei territori di montagna la cooperazione dove anche qui il Trentino
Brilla per capacità e per e delle tradizioni che
Tutto tutto il mondo Ricci si riconosce e ci invidia e poi lasciatemelo dire da ultimo anche la pubblica amministrazione in una competizione globale dove non si
La concorrenza e non in più tra impresa e ma anche tra are sistemi territori anche la pubblica amministrazione anche nelle zone di montagna
Ha un ruolo molto importante e anche nella programmazione strategica della nostra autonomia questo e
Scritto e detto a chiare lettere quindi
Una montagna chiarisco prese e uso volutamente il congiuntivo le sue capacità di essere frontiera rispetto
Alle gestione delle sfide del futuro
Che ci pone nella grande tradizione storica che stiamo che stiamo vivendo e che sia laboratorio per mettere alla prova strumenti per gestire
In maniera positiva le grandi trasformazioni è certamente un patrimonio
Al servizio dello sviluppo civile del nostro Paese e di tutti gli altri Paesi che con i quali ci rapportiamo noi ci crediamo convintamente davvero grazie
Grazie a Paolo Nicoletti anche perché ha ricordato come trattare ugualmente situazioni diseguale sia assolutamente sbagliata allora mi ricollego
A una frase che ho letto di Annibale Salsa all'eguaglianza astratta e la peggiore diseguaglianza quindi è assolutamente d'accordo bisogna intervenire in modo selettivo e le eccellenze come l'Università di Trento che sempre in cima alle graduatorie dell'alta qualità e della offerta anche per gli studenti e della efficacia dal punto di vista dell'istruzione dimostrano che anche un territorio con me
Periferico come quella della nostra realtà
è un territorio di eccellenza grazie a tutti voi grazie a Luca Mercalli Gratta e Ludovica Agrò
Grazie ad Annibale Salsa e poi l'unico letti adesso siamo alle conclusioni e chiamo per primo Enrico Borghi Presidente intergruppo parlamentare per lo sviluppo della montagna
A ventidue anni era già consigliere di minoranza vergogna e poiché è stata lenta o Presidente del Parco naturale dell'Alpe Veglia dell'Alpe de vera e lui è anche un grandemente c'era per quanto riguarda la crine colonna mi e le nuove tecnologie Enduring voci faccio dire molte cose come no il Tecnoparco
Poterglielo del lago Maggiore ora allora queste è una curiosità chiamo io quanto possano essere oggi competitive e Monte volano di sviluppo anche le nuove energie e un'economia verde
Grazie buona sera in una
Bella opera di un grande artista che
Ci ha lasciato qualche giorno fa Ettore Scola
Che si intitola il mondo nuovo un film non molto famoso ma molto bello l'impianto narrativo si regge su un viaggio in carrozza tra il mondo antico rappresentato da Giacomo Casanova
E l'incipiente trasformazione rappresentata dal filosofo illuminista prestito la Benetton
E dunque questo
Lungo conversare di questa carrozza che va Varenne laddove è sarebbe stato arrestato e quindi la storia prende una piega irreversibile si potrebbe in qualche misura giocare la metafora di che cosa siamo noi
Siamo un mobile decaduto di Una storia romantica Marola mai abbandonata oramai destinata ad essere raccontata le giovane generazione come un mito di qualcosa che esistito
Oppure siamo qualcosa di nuovo che rischia di diventare come dire tecnocratico e quindi come tale si perde perde le proprie caratteristiche la propria identità all'interno di un contesto molto più vasto
Io penso che noi abbiamo la necessita di riuscire a commettere gli elementi caratterizzanti
Del nostro passato che ci fanno che fanno della montagna italiana uno straordinario serbatoio culturale identitario antropologico
Mi verrebbe da dire anche una riscoperta di un Paese che nella presenti ISMU perde se stesso
Con un senso di prospettiva
Perché la profonda differenza dalla montagna italiana rispetto ad altre montagne
E che non siamo una storia di comunità di popoli di persone
Che non credo che il problema delle aree interne delle zone rurali della montagna italiana sia risolvibile col modello della Compagnia delle Indie
O con il modello del generale Custer che crea degli iscritti le riserve indiane
Le le montagne russe si può fare scusatemi delle montagne Rocciose si può fare tranquillamente
Il Faè King ora si può cercare il petrolio con la
Tecnica di fatturazione delle rocce perché lì ci abitano qualche Puma qualche Orsoni qualche indiano messo nelle riserve
La storia la montagna italiana è una storia di comunità
Diritta
Nelle montagne italiane ci stanno quantitativamente lo stesso numero di persone che vivono nelle metropoli il problema è che
Mentre noi oggi abbiamo una concentrazione del potere in pochi luoghi che rappresentano quantitativamente il peso
Noi oggi abbiamo una parcellizzazione alla frammentazione e lo ricordava prima anche Luca Mercalli spesso anche una capacità di competizione interna che determina una perdita del valore aggiunto sul mercato dalla politica di questi territori
E dentro questa dimensione il mondo nuovo che la montagna rappresenta è direttamente connesso con le prospettive che si aprono per la nostra civiltà e per l'Italia nella nuove città perché essi hanno senso come io credo
I tre evidenti emblematici che in questo due mila quindici ci lasciamo alle spalle
Xpò
Non con il suo come dire corollario di grande fiera delle occasioni ma come messaggio globale di come riusciamo a vincere la sfida dell'alimentazione
In una fase di straordinaria trasformazione di civiltà e come riusciamo a creare una condizione nella quale lo sviluppo sostenibile sia in grado di garantire l'alimentazione a tutti senza consumare le risorse perché
Tutti quanti ci siamo resi conto che se i paesi emergenti sposo nel nostro modello di sviluppo Houston abbiamo più che un problema
Il secondo tema
Quello che antropologicamente Papa Francesco ci richiama collaudato sì il terzo tema accoppo ventuno con tutto ciò che porta con sé la montagna italiana è lo straordinario serbatoio per l'attuazione di queste cose
Cioè se noi crediamo davvero e non possiamo non crederci
Anche perché il futuro dell'Italia non dalla montagna dell'Italia e stare nel gruppo di testa delle nazioni che credono a questa prospettiva così come è stato fino adesso quando l'Italia nel mille novecentonovantasette firma Kyoto
Gli altri Paesi non dico che ci ridevano dietro ma poco ci mancava in realtà siamo stati lungimiranti perché oggi sono arrivati anche quei Paesi che incurante riguardanti inquinatori
Che vent'anni fa consideravano questo Nesi Ricci un esercizio a metà strada tra l'utopico e il filosofico
Noi dobbiamo continuare a stare un passo più avanti rispetto agli altri e quindi come governiamo questo processo di creazione di un nuovo modello di sostenibilità di equilibrio di
Corretto utilizzo delle risorse e qui entra in ballo drammaticamente la politica
Con i suoi limiti con la sua logica ancillare con la sua a Formia di chi pensa ahimè anche nelle aule nelle quali io calcolo pro tempore
L'esperienza che la politica sia sostanzialmente un'emanazione di quello che i media producono
Perché probabilmente ha perso la dimensione di sé la propria capacità di elaborare un pensiero culturale questa è una straordinaria opportunità per la politica perché
La lezione che ne ricavo da questo pomeriggio
Che vi è un problema di fondo che i modelli in quanto tali non ci possono dare perché noi ci troviamo ad avere a che fare con due regioni a statuto speciale il Trentino Alto Adige o meglio
La Provincia autonoma di Bolzano e la Provincia autonoma di Trento
E
La Regione autonoma Valle d'Aosta che hanno dato delle risposte altre tre regioni che hanno
Più o meno lo stesso caro la stessa caratteristica hanno prodotto risposte molto differenti
Allora qui il problema non è solo nel modello ma è nell'alleanza tra la città e l'ammontare ANIA nel rapporto tra un territorio che produce
Beni comuni a Riva acqua suolo qualità della vita e una realtà che la consuma
Era inevitabile che se non si crea un meccanismo nel quale la città capisce che la montagna è in sé stesso un bene anche per la città
Prima o poi si porrà un problema di rottura di questo patto e quello che è già accaduto in Val Susa
Laddove la comunità non ha capito o non ha percepito o comunque non si è trovato un meccanismo di allineamento tra le dinamiche dell'infrastrutturazione dalla grande metropoli era logica dall'attraversamento
Questo è un grande paradigma che noi dobbiamo avere di fronte nel momento in cui abbiamo la nascita di un'economia
Legata alla decarbonizzazione legata alla green economy legata al consumo del suolo legata al controllo dei fattori della produzione connessi con i beni comuni e con la riproducibilità delle risorse naturali perché questo non sarà una passeggiata di salute
Obama la signora Merkel non lanciano i loro Paesi perché sono improvvisamente stati convertiti sulla via di Damasco ma perché hanno capito che le filiere produttive più promettenti stanno lì
E allora come si giocherà sul piano della politica questa dinamica è un tema molto rilevante sul quale a mio avviso
Ci sono una serie di segnali interessante la strategia nazionale delle aree interne se non si limita come non si deve limitare alla creazione di sessantacinque aree di eletti che pensano di poter risolvere
Il problema della marginalità ma in realtà diventano il vettore sulla quale trasciniamo
Una riorganizzazione di un
Settore del nostro territorio che vuole vincere la sfida dell'innovazione della trasformazione partendo dalla riorganizzazione di filiere fondamentali come sanità trasporti a scuola senza i quali non possiamo parlare di presenza di comunità umane
E sulle quali costruiamo le dinamiche endogena dello sviluppo locale
Ma questo deve diventare un elemento che
Sposa e qui lancio una palla al Presidente dalla Provincia autonoma di Trento un tema legato la riorganizzazione istituzionale perché
Io credo che il positivo risultato al quale siete pervenuti con la logica del buongoverno
Non si debba trasformare lo dico da grande amico e sostenitore dell'autonomia in una sorta di tentativo autarchico sulla base del quale siccome siamo stati bravi fin qui
Continuiamo a quo a mantenere inalterata la situazione perché continueremo ad essere tali perché noi oggi abbiamo un problema di di ritrattino dimensionamento della governance
Nel territorio alpini quanto meno perché se ha senso l'operazione dalla strategia macroregionale alpina
Questo tema di trovare una governance scorretta di quest'area
In una realtà come l'Italia
Che ha il quarantadue per cento della superficie alpina
E poi si fa scippare la Presidenza all'interno dello steering Committee dalla Slovenia dall'altra e dalla Germania perché non siamo mai capaci di fare sistema
E perché ha dentro questa grande Cordigliera alpina noi abbiamo di tutto di più sotto il profilo della governance
Dalle Province autonome e le ragioni autonome le Province scomparse a una polverizzazione di comuni che non riescono a condensare assi dal punto di vista dalla struttura dentro l'Unione dei Comuni questo è un tema che si pone
E allora credo che l'esperienza positiva
Che oggi le Province autonome e le regioni autonome delle Alpi ci consegnano debba essere il meccanismo sul quale riflettere come sia possibile che questa logica
Si espanda e non si racchiuda perché io credo che se qualora si racchiude esse
Si potrebbero creare le condizioni per le quali
Si potrebbe pensare magari in un tempo non troppo distante di poter immaginare che questa ritorno essere la logica del riserva indiana
E non credo che sia la prospettiva sicuramente non è la prospettiva dell'autonomia ma non ha la prospettiva sulla quale tendere anche perché e chiudo con questo flash
E giustamente mi è stato fatto rilevare in precedenza da un amico lo abbiamo il problema grande da porre oggi sul tavolo della relazione europea
Non solo le questioni macro che pure meriterebbero una riflessione di fondo ma anche le questioni micro
Cioè il tema di come si applica il principio della concorrenza
Nel momento in cui
Noi ci troviamo a non potere dare un sostegno ai piccoli negozi piccoli esercizi o alle filiere produttive che svolgo no anche un servizio sociale Bin determinati settori mentre contemporaneamente in omaggio al principio di una concorrenza un po'strana
I tedeschi possono tranquillamente gestirsi porti in house perché così non se li comperano i cinesi è un problema di una certa con denuncia autostrade si può dire nere sul quale io credo dovremmo lavorare per il quale penso che occasioni come queste siano assolutamente importanti per le quali vi ringrazio
Ringraziamo eretto a Gorizia
Le numerose sollecitazioni ad una riflessione le conclusioni vanno dunque al presidente Ugo Rossi che ricordo non è solo Presidente della Provincia autonoma di Trento dal diciotto al vende e anche Presidente del Gruppo europeo di cooperazione territoriale che era l'Alto Adige Trentino e ora leggerò per rispondere al bisogno di creare delle alleanze e quindi la ci stiamo
E in qualche modo con la Presidenza anche in modo autorevole e prima di laddove la parole vorrei farle i complimenti per il libero che ha letto territori
In cui in qualche modo questo problema delle differenze che resistono all'azione omologante di uno Stato nazionale è molto presente infatti ci sono queste spinte
Ovviamente del Governo nazionale ACEA anche un processo di globalizzazione di cui lei Bentham otto
Ma per tutelare la valorizzazione delle nostre peculiarità lei suggerisce una geometria istituzionale variabile
Con la possibilità per ogni regione o realtà territoriale di graduare il suo livello di autogoverno sulle proprie caratteristiche in base ai risultati raggiunti
Quindi se dovessimo valutare in grado alla nostra capacità di raggiungere risultati dovremmo essere proprio una Repubblica ottavo posto io me
Ai paesi giusto possiamo arrivarci ma ragionamento un po'più articolato buona sera a tutti è emerso anche da parte mia Serravalle
Ad andare oltre all'estremo cordialissimo saluto mi permetterete un ringraziamento in conclusione naturalmente
Al Presidente del Senato al Senato che ci hanno ospitato
Siamo stati molto contenti di potere trattare questi temi in questa sede istituzionale importantissima
Un ringraziamento a cenere atti S. M. perché penso che il rapporto la ricerca sia davvero di grande
Di grande qualità e molto utile hanno dei decisori che e comunque pur provenendo da zone di montagna siamo anche noi chiamati a saper conciliare le esigenze dell'efficienza dell'efficacia
Con quelle della distribuzione territoriale di tenere i servizi vicino alle persone è un tema
Che tocca anche chi delle politiche della montagna come noi
Fortunatamente ne ha fatto un must da tanto tempo nel nostro nel nostro territorio ringraziamento anche Maria Concetta per
Averci condotto lungo questo percorso e vi porto anche i saluti
Del Sottosegretario Bressa mi ha informato che non riesce a farcela
Le attività di Governo evidentemente comportano anche uno slittamento dei propri impegni e gli appuntamenti noi lo ringraziamo
Comunque perché sappiamo che su questi temi
Lui e il Governo sono molto impegnati in un rapporto
Molto costante anche con le autonomie regionali e sono certo che i contenuti di questa ricerca saranno oggetto di grande
Attenzione
Io penso di potere così proporvi qualche qualche riflessione conclusiva
Che mi sembra assolutamente incontrovertibile rispetto ai ragionamenti che
Abbiamo abbiamo sentito la prima la prima è questa
Perché ci sia
Una diversità innegabile tra montagna e pianura e tra i destini che non Tania pianura hanno avuto dentro le politiche di sviluppo del nostro Paese questo è un dato che abbiamo visto
è un dato di grande rilevanza quantitativa prima di tutto ma anche come abbiamo visto dentro questo dato di quantità
C'è anche la ricerca di una stratificazione di un'analisi che dimostra come
Le diversità delle politiche abbiano inciso molto anche sotto il profilo qualitativo non è solo una questione di numeri anch'io sono molto d'accordo è una questione di anima una questione di appartenenza è una questione di cultura
Diffusa
è una questione
In fin dei conti di possibilità di un popolo che vive e abita e sente proprio la montagna di potersi esprimere di potersi
Auto e speri mare di potersi
In un certo senso autodeterminare che non significa
Naturalmente pensare di essere qualcosa di diverso rispetto alla nostra Repubblica ma
Di poter portare in questo modo un contributo un contributo positivo
Credo che da questa ricerca tutto questo emerga con grande con grande forza la seconda cosa è questa che vale per noi decisori dicevo sia quelli di livello nazionale ma anche quelli di livello locale
Se immaginiamo di dare gli stessi parametri a montagna e pianura è evidente che la montagna soccombe
Qui il tema è particolarmente difficile evidentemente vi faccio un esempio io sono Assessore all'istruzione oltre che Presidente naturalmente anche noi stiamo ragionando sul tema delle pluriclassi sulla
Valenza o meno no di un modalità formativa
Che di per sé impoverisce un pochino le opportunità didattiche e anche di sperimentazione non è solo una questione di costi la questione in questo caso di efficacia di qualità
Bene e noi abbiamo affrontato questo tema cercando di prendere una decisione rispetto alla risposta di qualità che il servizio ci pone
Quindi accorpando anche qualche scuola l'abbiamo fatto però cercando di considerare che siamo in un territorio particolare
E che quindi
La presenza di un piccolo plesso scolastico può costituire occasione di
Continuo sviluppo socio economico di un territorio di identità e di Spini di appartenenza beh le decisioni le abbiamo prese io sono anche molto criticato per questo
Per averle prese per aver accorpato alcune scuole però abbiamo detto ai Comuni mettiamoci d'accordo
Dove c'è la scuola elementare
Non ci sarà la scuola materna e viceversa spostiamo i bambini da un comune all'altro e cerchiamo
Di garantire che comunque né in un Comune ci sia almeno un presidio di tipo scolastico
Ecco un esempio banale se volete che però ci indica come se noi affrontiamo
I temi dell'efficacia e dell'efficienza con dei parametri con degli Stendhal che pure devono essere
Assolutamente introdotti nel nostro ragionamento il tema dei costi Standard rispetto alla ripartizione della spesa pubblica rispetto all'alimentazione delle risorse il federalismo fiscale sono temi che conosciamo molto bene no
Però le decisioni richiedono un livello di analisi di stratificazione ulteriore se ci occupiamo di montagna credo che questo sia
Un elemento da cui non possiamo assolutamente prescindere in poi c'è
Un po'deportato di esperienza trentina in questa in questo ragionamento che abbiamo sentito oggi anch'io
Insomma lo voglio io lo voglio richiamare
La critica è presto fatta ci dice beh certo voi potete farlo perché avete perché avete tante risorse no l'onorevole borghi in qualche maniera
Non ci faceva questo tipo di critica ma ci invitava a riflettere sul fatto che il contesto attorno a noi è molto cambiato e che anche noi dobbiamo porci il problema che probabilmente
Chi sta fuori da questo contesto contesta questa nostra possibilità scusate il gioco di parole
Beh insomma noi
Una riflessione è come autonomie speciali e di Trento di Bolzano l'abbiamo fatta da tempo rispetto a questo e
Oggi quelli la principio fondamentale che l'alimentazione finanziaria delle nostre competenze che vale per Statuto i nove decimi
Del gettito prodotto sul nostro territorio direi per decisione
Propositiva delle nostre autonomie non è più di nove decimi di sette decimi e mezzo
Scarsi con competenze che sono aumentate ecco questo è il nostro contributo al risanamento
Del debito pubblico della finanza pubblica nazionale in un'ottica di responsabilità in un'ottica però di conservazione dello strumento primario che ci ha permesso come abbiamo visto di mettere in atto politiche
Più vicine ai bisogni dei cittadini e di garantire che ci siano anche decisioni più vicini ai bisogni dei cittadini
Maria Concetta ha citato
Tentativo di mio libro che
Che aveva pensato di di offrire così come contributo
Ecco risposta anche a quello che l'onorevole Borghezio ma ci invitava prima fare io proverei a leggerli pure
Una definizione di autonomia non tanto sotto il profilo
Delle possibilità sia finanziarie che giuridiche che l'autonomia ci dà ma soprattutto sotto un profilo di approccio culturale
Una cultura dell'autonomia che produca l'autodeterminazione del Governo di se stessi quindi una condizione adulta che non molti territori conoscono
Le migliori esperienze autonomistica hanno molto da raccontare al Paese di come sono riusciti a dei fatti e non nelle dichiarazioni di intenti
A salvaguardare mettere a fattor comune valorizzare le proprie risorse territoriali ambientali umane e culturali sociali economiche
Questo modello se ben usato può certamente contribuire a far fare all'Italia quel salto in avanti che tutti ci auguriamo
E per queste ragioni che autonomia oggi è sinonimo di modernità di responsabilità
Di semplificazione del rapporto governati e governanti
Si scrive dentro un orizzonte riformista adeguato al tempo in cui bisogna capire come ridurre l'intervento pubblico senza penalizzare la società i più deboli e in questo più deboli certamente ci sono i popoli della montagna
E quindi autonomia non è un residuo di un mondo in cui
Voleva essere una difesa corporativa delle proprie prerogative dalle minacce esterne no esattamente il contrario l'autonomia è quella che oggi possiamo dare o provare a dare
A partire proprio dalle nostre esperienze quelle di altri territori e non solo badate bene a regime speciale del nostro Paese perché come abbiamo visto
Ci sono comunque territorio regioni dove il tema delle politiche della montagna in qualche misura è stato posto
Quindi un contributo di conoscenza di esperienza
Di intervento sulle cose pubbliche perché
Abbiamo sperimentato cosa significa utilizzare l'autonomia per migliorare la qualità di vita dei nostri cittadini cosa significa difesa della montagna sostegno all'impresa e valorizzazione del capitale umano l'equità coesione sociale
Umilmente ma penso anche i carichi di responsabilità e anche di un pizzico di orgoglio siamo pronti a essere protagonisti
Dell'Italia nuova che anche l'onorevole Borghello cava che in questi mesi da turbolenze passi avanti e indietro scelte coraggiose tentazioni di tornare al passato sia messo in movimento
Certo il percorso è lungo ma noi in qualche misura vogliamo SM esserne parte
In due direzioni ancora una volta cercando di dare un contributo e non assumendo certamente la la la veste dei primi della classe o di coloro che si chiudono in un fortino
Un appuntamento il Festival dell'economia dal due al cinque di giugno a Trento quest'anno il titolo è non a caso evidentemente i luoghi della crescita
La crescita non è indifferente rispetto al luogo in cui essa si produce o non si produce la seconda a seconda delle situazioni
Non è indifferente che la crescita si realizza attraverso un'economia globale un'economia locale o un mese virtuoso di queste due
Non è indifferente che la crescita si realizzino luogo
Dove è possibile consentire al popolo che lo abita di autogovernarsi questi sono alcuni dei temi che tratteremo al festival dell'autonomia
L'altro filone invece riguarda dell'economia
Dell'economia evidentemente
Va bene anche quello ANSA
Altra tendo ad ENAC a seconda
Secondo secondo secondo percorso naturalmente quindi le autonomie speciali centrano meno ma io penso che come ha detto l'onorevole Bordin vice centrino tanto
Siamo in un luogo in cui
Da cui
è partito è una riforma costituzionale importante
Che pure pone
Una necessità quella della semplificazione
Quella della snellezza quella della possibilità di decidere in tempi adeguati
Hai bisogno
Che sono sempre più veloci e cambiano con grande rapidità quindi ci sono dei profili positivi dentro questa riforma
Ma
Dentro questa riforma c'erano comunque un'occasione straordinaria che è quella dell'articolo centosedici terzo comma
Inattuato completamente inattuato dal due mila uno nessuna regione italiana salvo un timido tentativo credo della Lombardia se non ricordo male
Ha
Cercato di utilizzare questo strumento per fare un ragionamento semplice allo Stato
Io
Solo esercitare questa competenza questa funzione sono convinto di poterlo esercitare
Ha un costo inferiore di quanto non costa allo Stato Stato farmene esercitare
Ecco io penso che questo sia il cammino dell'alleanza che autonomie speciali e autonomie
Ordinarie che devono diventare in questo senso più speciali possono e devono fare
Per certamente il loro destino ma forse anche per dare
Un contributo positivo al destino del nostro Paese io intanto come si fa in televisione pronta ad accorrere liberato
Di urbanistica territorio l'autogoverno locale
Bene al paese in cui dice il messaggio è questo osare con creatività il nostro destino dipende dalle nostre comunità
Grazie a tutti voi grazie per l'attenzione
Viva la montagna
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