Presentazione del Rapporto Italia 2016 di Eurispes

Ringrazio tutti per la partecipazione do il benvenuto a nome di Eurispes io sono il Segretario generale dell'Istituto
Qui al tavolo abbiamo il professor Paolo De Nardis Presidente del Comitato scientifico
Il professor Mattiacci direttore
Signora Susy montante direttrice scientifica e mamma di questo rapporto che viene
Presentato tutti gli anni e il Presidente fare
Due parole brevissimi rete introduzione
Ringrazio le autorità
Il corpo diplomatico e tutti
Le persone gli esperti gli amici che hanno voluto partecipare a questa cerimonia di presentazione del ventottesimo Rapporto Italia
Quest'anno il rapporto porta una dedica particolare
Ad
Donato Bruno che era un grande amico dell'istituto autorevolissimo membro parlamentare il Presidente della Commissione affari costituzionali
Uomo di grande saggezza cuore
Riconosciuto da tutti amico
Bello del comitato direttivo di Joris per essere e amico di tutti noi e siamo veramente onorati che
Questa mattina e qui con noi la moglie la signora Paola e due figli Nicola e Carlo a cui consegniamo una copia rapporto
Nella al termine della riunione della cerimonia nella
Insieme alla Rapporto Italia vi sarà consegnata anche
Una una brochure piccola brochure
Che dell'editore della Minerva di Bologna l'editore Minerva abbiamo fatto un accordo
O con queste editore che ha stampato il Rapporto Italia che stamperà in futuro le pubblicazioni di Joris Press ringraziamo l'editore per questa disponibilità e collaborazione al
All'Istituto
Roberto Morcavallo dove l'editore qui con
Abbiamo preso il caffè insieme al prego se si alza
Ecco
Voglio ringraziare in particolare anche
L'avvocato Giovambattista Palumbo che
Presiede da quest'anno egli l'osservatorio sulla politica fiscale che ha preso il via in Italia che ha preso il via ecco quest'anno ignori espresse
Studieremo dei tutto
Facendo tesoro dei rapporti di collaborazione sistemi
E delle competenze interne riguardo al fenomeno del sommerso l'evasione e raccogliendo il mettendo a sistema le varie proposte per vedere di costruire un sistema efficiente e tre e trasparente eccetera
Un'altra notizia importante di prospettive il due mila sedici vedrà la costituzione della Fondazione europea
Ridoli ISPES promuoverà la costituzione di una Fondazione a livello europeo che sarà partecipata da
Fondazioni italiane ed estere da esperti rappresentativi istituti primari
è un obiettivo molto ambizioso
Che però è coerente con
La linea di europeismo che porta avanti il nostro istituto sarà costituita a Bruxelles
E aveva proprio questo respiro questa dimensione europea con l'obiettivo di rilanciare la progettualità europea
Noi siamo arrivati lo leggiamo tutti dal punto di crisi di questo sistema credo che
Questo tipo di Europa e veramente insoddisfacente allontanai popoli dall'Unione
Come testimoniato dal
Dall'altro secondo noi più preoccupante che dal due mila nove la partecipazione alle elezioni europee ha raggiunto il minimo siamo al quarantatré per cento dei partecipanti
Quindi a istituzioni che hanno perso obiettivamente la loro legittimità
Se andate a vedere
Sui siti ci sono paesi nelle quali solo il dieci o il tredici per cento come in Belgio sulla macchina Slovenia hanno partecipato alle elezioni
Del al Parlamento europeo
Quindi noi assistiamo da un lato a
L'emergere dell'importanza di quelle che chiamiamo le tecnicalità quindi soluzioni tecniche per le banche per la finanza
Per sistemare Schengen ricerca però assistiamo dall'altro lato alla perdita
Dissenso di tutto il progetto europeo la gente si allontana
Per caduta di partecipazione democratica caduta di coesione del sistema questa contraddizione sta minando tutto l'impianto
Della integrazione europea ecco con la Fondazione vorremmo dare un contributo
A recuperare il valore di un progetto che tutti ci riguarda
Credo che la linea guida e ne abbiamo ragionato anche col Presidente fa sia quella di seguire il ma un messaggio che ci ha lasciato Helmut Schmidt l'ex cancelliere tedesco
In una importante tenniste rilasciò poco prima della sua scomparsa
Qui la retorica sta ammazzando l'Unione europea e la bisogna recuperare la razionalità europea
Razionalità significa che tutto il progetto complessivo deve muoversi in maniera coerente
Non si può trovare soluzioni tecniche quando poi il Progetto perde la sua coesione e il suo valore
E a questo proposito abbiamo ricercato e te ci ha colpito molto una frase dell'economista liberale di corre perché
Il quale diceva che
Produrre lavorare sulle divisioni
Nel sistema europeo non è solo un errore o una colpa me vista la storia europea addirittura un crimine ecco noi vorremmo uscire da questo tipo di situazione
E da dare un contributo
Positivo due flash brevissimi e chiudo sulle nostre attività internazionali
Perché abbiamo cercato di lista individuare le situazioni che avranno grosse ripercussione sul nostro modo di vivere di lavorare e anche di pensare eccetera
Nella molto importante il rapporto con le reti europee
Che abbiamo costituito e che sono vedono un'intensa partecipazione con il soprattutto il
Gli amici tedeschi dell'Università di Francoforte dell'Università di Brema diversità
La Fraia di Berlino ecco c'è tutto il problema della rivoluzione tecnologica dei big data che sta sconvolgendo il mondo del lavoro l'organizzazione delle prese e il rapporto dei cittadini diciamo nella loro prime case nella loro partecipazione al mondo moderno che è uno scenario
Che stiamo studiando molto attentamente delle conseguenze che una sul nostro sistema in parte ripreso anche nel rapporto
Abbiamo va approfondito avviato questo laboratorio dei Brix per capire quanto
Il multilateralismo a livello internazionale può influire diciamo sul
Possibilità di progresso e di ripresa del sistema italiano e quanto l'Italia può dare un contributo nella ricomposizione dei conflitti
Abbiamo ottenuto un importante riconoscimento
Nel senso che presso il Parlamento russo all'ad uno è stata costituita una commissione italo russa
Per l'innovazione e promuovere la cooperazione economica e sociale e ad errori spesso è stato affidato la dice presidenza
Credo che questo
Salvata in linea con le posizioni espresse
Dal Presidente fare in questi anni sulla necessità di evitare che si ricostituisca non muri
Fra i popoli europei popoli vicini e tutta una vita che abbiamo sognato una
L'Europa integrata Europa collaboratrice europei del solidarietà internazionali mentre assistiamo in dieci alla riproposizione di muri di varia natura
Che nascondono un po'voi
Grandi ipocrisia
Io questo è il quadro introduttivo allora il programma prevede un intervento del professor De Nardis
Il
Del del professor Mattiace poi la relazione del Presidente fare
Al la parola al professor Penati grazie
Ecco congruamente qua spero che la voce erroneamente perché il nonno nessun rialzo potremmo utilizzare un fannullone grazie ecco abbiamo
Ovviamente avere certe altezze fisiche favorisce auguri alto più basso e quindi questo è molto più semplice appunto
Da questo punto a qualche cosa serve vero ci capiamo ci intendiamo
Qui però vorremmo dire questi che siamo ormai
Altamente invece all'interno del ventottesimo rapporto io ricordo che qualche anno fa noi aprimmo le considerazioni generali del rapporto d'opera
E Gian Maria Fara
Facendo presente come fossimo davanti nel nostro Paese ma anche a livello internazionale a una tempesta perfetta rispetto a una crisi che non era una crisi soltanto di tipo economico
Ma era anche una crisi di tipo politico istituzionale
E sociale e aggiungevamo poi
Un po'più in appendice culturale intese in maniera generale cioè utilizzavamo lo schema nel funzionari Smoke classico lo schema a Ginevra
Dei sociologi nordamericani per ribaltarlo e far presente che che
Quella crisi partiamo dal due mila otto tema ambrata
E ciò che segue
Sostanzialmente aveva ormai acquistato una poliedricità tale che poteva venire narrata soltanto per riprendere quanto diceva Marco dicerie più costato poco fa
Con le armi della retorica
Rinunciando a quelle della razionalità ma ci siamo sempre opposto opposti a questo nel senso che
Abbiamo sempre cercato invece di
Andare avanti con le armi del dato razionalità
Soprattutto attraverso una critica forte severa
Quanto mai violenta accolte a quella che
Purtroppo si produsse nell'Ottocento vale a dire la divisione intellettuale per sapere
La divisione intellettuale del sapere che corrispondeva un pochino alle esigenze
Della produzione industriale ottocentesca sostanzialmente ripete i coccolati orticelli di ognuno di noi anche come studiosi
Bloccati da paratie stagne senza possibilità di comunicare
Noi
Fin dall'inizio invece
Abbiamo privilegiato l'interdisciplinarietà
E la polifonia
Dal punto di vista e dei contenuti e del metodo
Per quanto riguarda la profondità analitica e il lo stesso rigore metodologico e delle tecniche adottate
Questo che cosa significa
Significa che evidentemente già dal dell'inizio
L'Eurispes
Il teste ricordo tanti anni fa l'Eurispes
Si fonda sulla possibilità
Di
Analizzare perché la diagnosi che dobbiamo fare il Paese all'inizio di ogni anno
Proprio in quella che il versante economico politico sociale
Ma abbiamo sempre tenuto conto però che questi grandi contenitori rischiavano di bloccare l'interdisciplinarietà che pure invocavano
Dal punto di vista del titolo dello stesso istituto se non ad essi provveduto e soprattutto
Avessimo avuto un approvvigionamento in termini di antropologia culturale psicologia sociale che assieme alla Sociologia fanno la tripode delle scienze sociali impedite del diritto
Fondamentale
Del marketing
Questa interdisciplinarietà
Vera che sostanzialmente cerca soltanto da un punto di vista semantico di farci capire che cosa significa
Che in un primo momento sembrava incoraggiata soprattutto nelle discipline delle scienze umane nella scienza del comportamento delle scienze sociali anche dall'Accademia
Da un po'di tempo viene da noi sempre seguita in maniera assolutamente come dire come nostro vessillo come nostro orgoglio non è un caso che
Il Presidente farà
Appunto al Comitato scientifico come presidente un sociologo come direttore
Un esperto di marketing economista un aziendalista
E
A fronte anche di quanto sta succedendo purtroppo nella nostra vessata Accademia italiana
Noi sappiamo bene e
Il collega Mattiacci mi termini mi segue in questo discorso che qualche anno fa un Ministro della pubblica istruzione quando si ebbe
Il malvezzo e la cattiva idea di riunificare Pubblica Istruzione Università erano stati per un certo periodo di tempo tenuti distinti va bene l'accorpamento dei ministeri ma il cui vanno tenuti distinti questo è il caso di un
Questo caso specifico
Un Ministro dell'università bollette istituire un'agenzia particolare
Che l'Agenzia per la valutazione si chiama AMBUR l'acronimo ha già Agenzia nazionale per la valutazione dell'università e della ricerca
Fatto nobilissimo e importante per noi anche vecchi docente io personalmente ormai sono il decano dei sociologi italiani questo non è un merito è semplicemente un dato anagrafico e di vecchia presa di servizio
Però
Molti di noi i nostri maestri Norberto Bobbio Renato Treves
Infrazione siti italiani paga
Ferrarotti ci hanno insegnato innanzitutto l'interdisciplinarietà
Perché la sociologica era una scienza interdisciplinari per definizione cioè epistemologicamente
Oggi no oggi
Il tetti della specificità
Tecnica più che scientifica
Che proviene da materia allogene rispetto alle nostre ben dalle cosiddette scienza della vita la medicina la la la la biologia
O le licenze l'artificiale Ingegneria l'architettura e via discorrendo sembra aver voluto colonizzare ante
Quella parte che riguarda le nostre discipline
Combinando pasticci inenarrabili
Siamo in un situazione di conflitto interistituzionale per non dire Inter organizzativo per il prossimo collaboro da questo punto di vista proprio perché gli stessi valutatori non trovano più il filo della matassa allora con orgoglio torniamo l'Eurispes perché l'Eurispes ancora una volta
Ad onta di quelle che possono essere effimere morte che tutto fanno fuorché del bene alla ricerca scientifica
Ha continuato pervicacemente soprattutto negli ultimi anni sul tema dell'interdisciplinarietà
E di questa
Polifonia ancora male che in qualche modo permette di percorrere
Il via i giardini proibiti del sapere a Campalto sapere fa paura per questo
Non ce lo vogliono dare noi riusciamo a percorrere
Di viali più reconditi attraverso questo strumento fondamentale
Che è stata parte della nostra formazione e soprattutto parte del dell'impostazione che si è data pure al ventottesimo importo sentiremo adesso il collega Mattiacci ci parlerà delle dicotomie prima del Presidente farà
Che in qualche modo da la rappresentazione criticità
Di come si vada a sviscerare approdi aperti il presente e dal punto di vista diagnostico e dal punto di vista delle prospettive future della creazione degli scenari e qui
Il valido aiuto di tutti i collaboratori anche esterni dell'istituto diventa sempre più efficace sempre più importante
E soprattutto
Con questo con queste parole vorrei concludere il mio intervento
Dicendomi ancora una volta orgoglioso de ricoprire la carica di Presidente del Comitato scientifico
Grazie professor Zanardi essa la parola al professor Mattiacci
Sempre della Sapienza
Grazie
Buongiorno a tutti
Facciamo
No corredato tengo lo tengo e mantengo ma
Grazie
Me compito come diceva
Il nostro Presidente di illustrare
O
La struttura e vi è un po'la filosofia del Rapporto di quest'anno
Le piace partire dal in contanti quello che si chiama il pay off dell'istituto istituti ricerche degli italiani che aiuta a capire il mondo che cambia perché questo è il
Modesto Obiettivo che diamo al nostro lavoro e in effetti io credo che tutti noi da qualche anno
In casa sul lavoro da soli
Ci chiediamo continuamente sisma che sta succedendo
La prima risposta frettolosa è stata
Venuto al mondo dei media dalla politica beh c'è la crisi economica c'è la crisi più importante dalla
Alla Grande depressione del ventinove
E io credo che oggi a distanza di
Più di sette anni maturi da quella crisi abbiamo capito che forse non è così intanto perché abbiamo voglia quella crisi in realtà sono già tre crisi
La crisi resa prime alla crisi
Dell'Euro da crisi asiatica e
Tutto sommato dentro abbiamo un po'di paura che certo ce ne possa essere una quarta una quinta
Perché
Siamo stati sempre abituati ad associare la parola crisi al ciclo economico è una cosa che andava
Poi passava
Oggi invece abbiamo capito che per esempio
La famosa metafora dell'uscita dal tunnel è sbagliata non perché non si esca dal tunnel ma perché non c'è nessun
Ho fatto semplicemente
Inglesi consente la luce in fondo al tunnel non si vede
Perché spento non abbiamo la bolletta per pagare ma
Diretta non certo una che significa dire che
Mantenendo un po'la metafora stradale
E
Forse stiamo capendo che non siamo entrati in un tunnel ma siamo entrati in una rotonda
E la rotonda tante vie di uscita possibili
Delle vie d'uscita più conservativa delle vie d'uscita più
Rivoluzionari riformiste innovatrici e in realtà ne stiamo girando noi in Europa probabilmente in tutto il blocco occidentale perché poi
Insomma se andiamo oltre oceano gli Stati Uniti si interrogano su quale debba essere il loro ruolo nel nuovo mondo no chi legge l'Economist con una certa frequenza vedrà che
Di certo di un dibattito interno anche quel mondo lì e allora siamo in tutta questa rotonda che
Nella quale giriamo senza avere
Ben chiaro che cosa sta succedendo
Io credo
Un giorno ho letto un libro i tanti anni fa ho letto recentemente
Molto famosa sentito Armi acciaio malattie
E di uno scienziato ilarità in onda che RAI
Che mi ha acceso la lampadina
Lui dice fondamentalmente l'umanità che cosa ha fatto in tutta la sua storia ha camminato
Prendiamo la metaforicamente non mi riferisco soltanto alle migrazioni e più parlava dell'immigrazione ma in realtà quello che sta succedendo da
Diciamo
Dalla caduta del muro di Berlino tanto per fare
Darci
Un punto di prima e dopo e che l'umanità si è dimessa in termini
Si è rimessa in cammino tecnologicamente demograficamente rimessa in cammino dal punto di vista delle idee nel modo in cui vede se stesse eccetera
E quindi noi dobbiamo capire un po'questo cammino
Poi nello specifico chiaramente del nostro
Del nostro Paese
Che io credo il nostro Paese abbia una
Forte peculiarità rispetto a tutti gli altri
Rapido Mirabella ma che può allo stesso tempo rappresenta anche dalla la grande debolezza di fondo
Oscar parimenti
Che tutti conosciamo bene se il patron d'Italia eccetera quando va in giro per il mondo raccontare l'Italia dice che l'Italia
è il Paese con la più di Ande varietà di micro clinico
Perché si ritrova non per nostro merito
In mezzo a tanti correnti a tanti mali c'era e questo è quello e
Diciamo
Il il seme della grande varietà alimentare che noi abbiamo
Io credo che la stessa a parità di di Nicolini realtà freghi anche parità di persone di culture di popoli cioè noi siamo tanti popoli quante sono le nostre cucine sostanzialmente
E e quindi la nostra sfida non è quella di appiattire tutto con una
Né domande di trazione e di mangiare tutta la stessa cosa ma di mettere insieme tante cucine diverse farli marciare farli marciare insieme e ne quindi cerchiamo di capire questo con rapporto di quest'anno lo facciamo diciamo metodologicamente attraverso il sistema delle dicotomie
Che è stato
Diciamo creato inventato
Ventotto anni fa dalle persone che aprire questo tavolo credo che sia metodologicamente
Gli fa un po'l'effetto paradosso perché
Metodologicamente molto molto corretto rese dicotomie non solo chiavi di lettura
Non vogliono essere dei testi
Che aiutino il lettore
A farsi da solo le poche domande
Perché
Per dirla con una espressione giusta in questo rapporto
Non troverete tanto risposte alla domanda che succede
Quanto piuttosto abbiamo l'ambizione attraverso le dicotomie lo schema di fenomeni che e chiaramente poi l'interpretazione finale
Che dal professor Fara abbiamo l'ambizione di aiutare il lettore a farsi le domande giuste apprendere il suo proprio punto di vista la sua propria luce
Sul sul cambiamento
Le dico le mie sono sei
Ciascuna diciamo cerca di
Toccare
In qualche modo
Quella che è la sfida
Potendo abbiamo davanti
L'abbiamo davanti la sfida tutti quanti
Per
Lo spazio di competenze di possibilità
Di portare avanti e ridisegna un po'della formula del Paese
Disegno della formula economica
Va bene quindi le le riforme economiche rischia ridisegno dalla formula sociale
Riferiti al disegno della formula politica
La prima dicotomia programmazione improvvisazione
Parla proprio di economico
Vuole aiutarci un po'a capire
Questo tutti lamentiamo sempre
La mancanza di una politica industriale in Europa il passato
Qualche giorno fa
Un richiamo alla mancanza di una politica industriale europea
Oggi è intero
Quattro di
Di difficoltà
La seconda
Fragilità solidità e un testo che ci aiuta
A entrare a farci un'idea capire le riforme costituzionali pensiamo
Che stiamo vivendo che questa saranno importanti a farci dell'idea
E a farci le domande sugli effetti che avranno sul Paese
La terza libertà necessita
La terza dicotomia
Diciamo se vogliamo un po'più filosofica ma io penso che attraversi proprio la linfa vitale dell'essere del vivere sociale collettivo cioè l'essere capaci meritori
Di di essere veramente liberi la libertà è una conquista non solo politica ma prima di tutto intellettuale
Io noi
è un'altra dicotomia
Che cerca di riflettere su questa natura dualistica che noi tutti abbiamo
Perché ci spin dice magari in tempi tranquilli pensiamo agli anni Ottanta ad avere il primo Nino ipertrofico emittenti più difficile invece rimetterci insieme a cercare nuove forme
Di condivisione di che distanzia
Bisogna evitare la penultima
Dicotomia
Ci porta necessariamente
Sul terreno della politica che sappiamo diciamo diciamo su un nome ma Chiarelli e tutti
Capiremmo ricorda che cosa intendiamo ma in realtà anche
Sul capire quali sono i veri termini del problema che è un problema dell'oggi non oggi intermedi attizzato no con un grande Russo di comunicazione dove però
Facciamo fatica delle volte a capire effettivamente quale sia
Non dico la verità ma la veridicità delle rappresentazioni che riceviamo
Ultimo ma non per importanza
Religiosità secolarizzazione
Dove ovviamente entriamo sul territorio dello spirito
E qui anche c'è da riflettere sul nome perché sul nostro futuro questo inciderà
Sul portato rivoluzionario
Di del comportamento di un uomo come papà Bergoglio
Che mi piace sempre ricordare
E frutto di una una grandissima strategia
Della chiesa
Cioè il fatto di aver
Messo per la prima volta un papà non europeo
Per la prima volta nella storia
Però
Scegliendo una persona che in tutto per tutto sembra europeo sembra anche quasi italiano quindi diciamo danno una certa rassicurazione ma un segno dei tempi questo
è segno dei tempi che l'Europa non è più il centro del mondo
Ricordo che
L'abbiamo chiamato guerre mondiali delle guerre che erano fondamentalmente va bene
E che oggi il mondo si è aperto e sono arrivati gli atti
Concludo ringraziandovi per per avermi
Pensato questa attenzione lasciando la parola
Presidente con una citazione dopo perché i professori così fanno
E c'era un bel romanzo di Milan Kundera qualche anno fa che si arriva con una citazione del filosofo tedesco
Che diceva che l'essenza dell'uomo forma di domanda
Io credo che questa sia la vera grande sfida intellettuale che abbiamo
Tutti noi nel nel nostro piccolo familiare lavorativo e via dicendo
E nel trovare appunto le domande giuste per evitare il paese a superare questa fase grazie
E adesso
La parola il Presidente fa
Avere finora riserve divertiti bene
Bene
Buongiorno a tutti
Grazie grazie veramente di cuore
Per la vostra presenza per averci voluto
Dedicare una parte una porzione importante del vostro tempo so che alcuni editori alcune
Autorevolissime personalità che sono presenti in sala hanno fatto anche una corsa il
Saluto il capo della Polizia prefetto Pansa il comandante generale l'Arma dei Carabinieri Generale carta so che eravate
Impegnati che presso la Corte di Cassazione per l'inaugurazione del dell'anno giudiziario quest'anno siamo andati in sovrapposizione
E non abbiamo detto che stanno anticipiamo al ventotto invece che il ventinove perché
Di solito si fa l'inaugurazione l'anno giudiziario invece
Siamo stati come dire che
Siamo andati in sovrapposizione
E hanno anticipato l'inaugurazione dell'anno giudiziario quindi abbiamo costretto
Alcuni dei nostri amici estimatori
La appunto a
A fare una corsa da da una parte all'altra dunque vi ringrazio vi ringrazio per la per
Per aver fatto questo sforzo per
Averci voluto onorare con
La vostra presenza quindi grazie a tutti e il vostro la vostra presenza ci onora e dà un senso anche
Alla il nostro lavoro al nostro al nostro impegno non ci sentiamo soli insomma quando vi vediamo puntualmente quale
Per la presentazione del Rapporto Italia ci riflettiamo sotto le diciamo beh insomma
Forse stiamo facendo qualcosa di buono qualcosa qualcosa di utile vorrei anche ringraziare
I ricercatori che hanno lavorato
Alla stesura del rapporto
E i saggisti nostro il nostro ufficio stampa ed è una cosa consueta da ventotto anni ringraziamo sempre la mamma del rapporto
Perché naturalmente subito
Subito alla voce rimprovera si dice fatela finita insomma tanto ormai lo sanno
Sanno tutti come funziona la cosa
Bene prima di affliggervi con le considerazioni generali
Vorrei
Né
Visto che c'è nell'occasione
Spendere
Alcune alcune alcune parole
Su tre questioni che a noi stanno a cuore
E che in qualche maniera hanno segnato anche l'attività dell'istituto
Nell'ultimo anno anche l'attenzione dell'istituto
La prima
E così ho anche la possibilità non non potendomi citare tutti di segnalare almeno
Alcuni alcuni di voi lo di salutare almeno esposizioni la prima a riguarda Giancarlo Caselli che ha ottenuto a un ha ottenuto in questi giorni un ulteriore di storia forse non tutti sanno che Giancarlo Caselli Presidente l'Osservatorio permanente
Sulle agromafie sulla penetrazione delle organizzazioni criminali
Nella filiera agricola e che con la presentazione del terzo Rapporto sulle agromafie l'anno scorso ha alzato una bella palla tirato su
Il tema
Della si Lella fastidiosa quindi con la prospettiva prospettiva dell'abbattimento di milioni di alberi L'Ulivo in
In Puglia la vicenda portata all'attenzione nazionale e internazionale da
Giancarlo
Attraverso il rapporto a suscitato l'attenzione della magistratura sono state una serie di indagini a sua disposizione di prese di posizione la Procura di Lecce
Insomma per farla breve la storia è andata a finire a Bruxelles è Bruxelles
A dato ragione
Alla impostazione alla lettura che del fenomeno e alle preoccupazioni soprattutto che il terzo rapporto agromafie
è in qualche maniera manifestava proprio
Di
Poche ore fa BBB
Di un paio di giorni fa
L'Unione europea
A stabilito che
Nostri ulivi non si toccano
E che si può procedere alla
Alla a alla loro cura attraverso metodologie tradizionali non invasive quindi comunque non è schiantandosi il milione di piante tra l'altro stiamo parlando di secolari
Presidente Iorio ringraziare Giancarlo perché con la sua presa di posizione ha fatto
Ha fatto diventare
Fatto locale un fatto un fatto nazionale un'altra
Considerazione
Siamo su sempre sul fronte delle buone notizie perché qualcuno si lamenta del fatto che l'Eurispes sempre
Critico è sempre pessimista io rispondo sempre noi non siamo pessimisti siamo ottimisti ben informati
E quindi
E procediamo procediamo
Su questa linea quando c'è da dare qualche buona notizia l'abbiamo siamo felici per esempio
E a
Vedo con piacere che
State seduti Lunati anche all'altro
Di questa confluenza del Corpo forestale dello Stato
All'interno dell'Arma dei carabinieri mi sembra
Mi sembra
Mi sembra una cosa fortemente positiva conoscendo l'una istituzione e l'altra e io sono convinto che in questo caso uno più uno non fa due ma far tre
Perché si mettono a fattor comune Lauria legislazione la grande capacità dell'arma la sua
Capillarità con un l'esperienza l'esperienza il know how del Corpo forestale dello Stato per dir la verità si risparmiano pure un mucchio di soldi
L'abbiamo fatto un piccolo calcolo
Sono a regime dodici milioni di euro l'anno di costi operativi se poi si aggiungono
Si aggiungono i risparmi sulla personale
Si passa a venti ventitré da ventitré I trentatré milioni di euro l'anno di risparmio mi pare una buona cosa insomma avremmo dei forestali carabinieri
Ma come li avremmo una a
Presenza ancora più forte in tutela difesa del territorio del VAST del paesaggio delle nostre
Produzioni agroalimentari un'altra buona notizia che vorrei segnalare
E sono felice che sia qui il prefetto Pansa
Voi sapete che all'interno del Rapporto Italia ogni anno
Ne ha si realizza viene presentato un gran una grande indagine un grande e sondaggio che investe
Diverse in materia è un questionario enorme pesante di centoventi domande
E che viene sottoposto impresa diventa
Ai cittadini abbiamo votato quest'anno un incremento
Di dieci punti rispetto all'anno scorso della polizia di Stato nella fiducia né nella fiducia presso presso i cittadini la cosa già un po'meravigliato e siamo andati ad approfondire perché una crescita
Così importante ed è
E veloce doveva avere una qualche
Una qualche risposta la risposta l'abbiamo trovata sul web e l'abbiamo trovata sulla sulla rete
Perché ne la polizia ha messo in
Moto
Alcune iniziative di grandissimo respiro come
Come una vita da sociale in questa campagna itinerante di sensibilizzazione sull'uso consapevole del venti del web e poi ha creato questa figura virtuale la gente Lisa che naturalmente non esiste la gente l'ISAE
Un insieme di operatori che danno risposte cittadina gente Lisa che costituisce si propone come interfaccia per i cittadini che possono rivolgersi all'Amministrazione
E avere risposte rapide e veloci e assolutamente
Competenti la cosa che ci ha intrigato c'è interessate il fatto che questa iniziativa con questa iniziativa
L'Italia rappresenta un'eccellenza poiché la nostra e l'unica polizia europea ad aver attivato un dialogo un confronto aperti e diretto con i cittadini utilizzando gli strumenti
Offerti dai mezzi di comunicazione di massa
Voi
Altra notizia positiva e la tenuta nell'immaginario collettivo
Ne del Paese del
Della Guardia di Finanza la crescita la crescita di apprezzamento nei confronti di Aeronautica Esercito e Marina militare insomma
Ho
Fatto realizzato delle interviste poco prima di cominciare di testata presentazione
E cercavo di spiegare all'intervistatore degli italiani e sono intimamente fortemente legati
Alle loro forze di polizia
E alle loro forze armate che stanno lavorando il Paese anche a livello
A livello internazionali scusa
Insomma
Insieme
Ad un'altra serie di
Buoni segnali che emergono dal rapporto
Mi sembrava
Utile e importante
Segnalare questi segnalare queste questioni perché
Ce ne siamo occupati negli anni
Passati e mi sembrava
Mi sembrava giusto stare
Un
Un riscontro anche
Rispetto a
A vicende che sono di interesse dell'istituto ma sono anche di interesse generale
Bene
Esaurita questa prima
Prima fase passiamo alla
Riflessione
Che invece
Ci impegna direttamente direttamente
Con il Rapporto Italia
La prima riflessione che la crisi economica che ha segnato gli ultimi dieci anni della vita del nostro Paese
Sembra ormai giunta al termine al termine di un percorso che comunque
Ha provocato profonde trasformazioni negli assetti sociali territoriali produttività ed economici nazionale
Rimangono ancora aperte
E irrisolte le crisi del sistema politico istituzionale
è quella sociale ma mentre la prima
Pare avviata a soluzione per quanto vi siano forti resistenze di fronte mutamenti possibili la seconda e in pieno svolgimento e la soluzione sembra ancora lontana
La recessione
E soprattutto le politiche adottate per combatterlo hanno prodotto la messa in discussione delle tradizionali
E delle tradizionali certezza
Il blocco
Della mobilità sociale l'impoverimento di ampi strati della popolazione soprattutto dei ceti medi la concentrazione della ricchezza
In un numero sempre più esiguo
Di soggetti la caduta della qualità dei servizi il progressivo smantellamento del welfare
La consegna limbo di intere generazioni di giovani
E l'abbandono del Mezzogiorno e tanto quanto altro ancora
E tuttavia
Questo
Di quello che emerge dalla nostra analisi quest'anno il Paese non è la morta gora che alcuni spesso strumentalmente descrivono e bisogna prendere atto che finalmente
Qualcosa comincia a muoversi
E che ha tradizionale piangersi addosso per l'accanimento del destino cinico e baro spesso straniero talvolta tedesco
Viene opposta una forte volontà di reagire per cercare di uscire dal pantano nel quale ci siamo in fila
Il sommerso scusarmi
è evidente a tutti
Quali siano
E quanti siano i problemi non
Risolti le emergenze da affrontare i ritardi da colmare quali possano essere le difficoltà provocate dalla perdita di almeno dieci punti di PIL negli ultimi
Anni
E quali siano le difficoltà nel reperire soprattutto le risorse necessarie per il momento ci si deve accontentare in molti casi
Delle famose pezze
A colori tessere Gian così tra un'urgenza e l'altra alcuni affermano che nonostante la crisi
Potrebbero essere recuperate importanti risorse attraverso una lotta più severe incisiva nei confronti dell'evasione fiscale ciò almeno in parte è vero
Il problema però è capire la natura e percorsi di queste evasione
Che comunque secondo i nostri calcoli sarebbe ben superiore
A quanto stimato da alcune fonti ufficiale
Lo stesso Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lanciato un forte richiamo in questa direzione nel corso del suo messaggio di fine anno
Un messaggio che merita grandissima attenzione grandissimo rispetto
Tuttavia il dibattito su questo tema continua ad essere largamente condizionato da posizioni analisi fortemente ideologizzate che non si che non contribuiscono ad una lettura corretta del fenomeno
Chi politicamente corretto
Divide la rappresentazione degli italiani in due categorie disonesti imprenditori commercianti liberi professionisti artigiani partite IVA e gli onesti
Di impiegati dirigenti operare salariati ovvero tutti coloro che hanno un posto fisso e il cui prelievo fiscale viene operato direttamente alla fonte se ciò fosse vero
Il problema non
Il potere il problema potrebbe essere rapidamente risolto purtroppo però le cose stanno un po'diversamente
L'evasione secondo noi
E figlia del sommerso e riguarda tutti ventiquattro milioni di famiglie italiane aziende impiegati operai
Pensionate le casalinghe e disoccupati studenti medici e infermieri avvocati e notai muratori elettricisti giardinieri e badanti e chi più ne ha più ne metta
Il sommerso e la conseguente evasione fiscale sono il prodotto di miliardi di piccole operazioni quotidiane compiute da milioni di cittadini onesti
Negli anni scorsi l'Eurispes produsse una stima che provocò incerto scalpore in sintesi l'Eurispes affermava che l'Italia tre PIL un ufficiale di circa mille cinquecento miliardi
Un no sommerso equivalente a circa un terzo di quello ufficiale ovvero cinquecentoquaranta miliardi
Ed uno criminale ben superiore a duecento miliardi I circa cinquecento milioni cinquecentoquaranta miliardi di sommerso vanno indicati
Corrisponderebbe considerando una tassazione di circa il cinquanta per cento la somma di duecentosettanta settanta miliardi di evasione
All'epoca le nostre stime si discostavano notevolmente da quelle ufficiali molto più contenute ma col passare degli anni e grazie ad altri studi messi a punto da autorevoli agenzie internazionali
Si affermò la consapevolezza della serietà delle nostre analisi
Il Fondo monetario internazionale per gli anni mille novecentonovantanove due mila e uno analizzando il sommerso in ottantaquattro Paesi segnalava per l'Italia l'incidenza del ventisette per cento rispetto al PIL noi
Qualche anno dopo parlavamo del trentacinque
Nel due mila dieci
Altre agenzie valutavano l'evasione fiscale italiana in circa trecento miliardi di euro
Poi piano piano anche l'Istat
A cominciato ad aggiornare le proprie stime verso l'alto insomma l'idea è che prima o poi tutti si converto
Quanto poi all'economia criminale nel due mila quattordici la Banca d'Italia stimava in perfetta sintonia con l'Eurispes duecento miliardi di euro l'anno
E il tempo
Come si sa e Galà antiuomo e quelle stime che alcuni avevano definito nel più benevolo dei casi esagerazione per conquistare sui titoli sui giornali si rivelarono assolutamente in linea
Con la realtà dei fatti e da ciò deriva la consapevolezza che il sommerso
E la conseguente evasione fiscale sono nel nostro Paese è un vero e proprio fenomeno di massa ecco come tale non può essere contrastato solo con la repressione
Allora la soluzione va ricercata anche su altri terreni e tra questi
Quello culturale di un
Di una educazione alla legalità quello della pressione fiscale che se eccessiva provoca giocoforza fughe dalla legalità
Quello politico amministrativo che mostri come le tasse pagate dai cittadini
Vengano utilizzate per produrre una buona qualità dei servizi invece che per erogare stipendi favolosi
A manager più o meno incompetenti
Solo attraverso un'azione di lungo respiro
Il fenomeno potrà essere contenuto è riportato dalla patologia alla fisiologia
E nello stesso tempo l'amministrazione
Ha il compito il dovere mentre persegue spesso con un accanimento degno di miglior causa il piccolo evasore di individuare vi dei grandi evasori come nel caso recentissimo di Apple che dopo una lunga contesa è stata costretta a versare nelle casse dello Stato trecentoventi milioni di euro
In un solo colpo
Per contro
Occorre anche ricordare che in buona parte il nostro è un sommerso di necessità che ha trovato nella crisi con mica al suo terreno di coltura
E che ha consentito la sopravvivenza di ampie fasce della popolazione
Costretta barcamenarsi
Permettere
Per riuscire a mettere insieme il pranzo con la cena
E nei momenti più difficili che adesso
Come dire ci avviamo verso verso situazioni degli avverso la condizione di maggiore tranquillità ma nei momenti più difficili si pensi
Alle centinaia di suicidi per motivi economici e fiscali negli ultimi anni se in Italia non si esiste non si è assistito all'assalto al forno delle grucce
Di Manzoni di manzoniana memoria è stato proprio grazie al sommerso diventato un po'vero e proprio ammortizzatore
Sociale naturalmente non è che giustifichiamo il sommerso gol condividiamo l'idea che debba esserci il sommerso ma bisogna prendere oggettivamente atto della situazione
Quindi dicevo mentre la situazione
Economica sembra mettersi sui binari della crescita
Anche se i primi segnali
Sono flebili comunque la tendenza è questa
Sul fronte politico istituzionale invece la situazione appare ancora non del tutto chiare le riforme annunciate scontano la versione di un ampio fronte parlamentare
Al quale si aggiungono le resistenze di interi pezzi della classe dirigente
E della burocrazia pubblica in particolare che sono poco disposti ai cambiamenti
L'ansia riformatrice del nostro Presidente del Consiglio deve tra l'altro fare i conti con una complessità culturale del Paese che potrebbe riservare al momento opportuno qualche sorpresa
Non del tutto gradevole e su questa complessità vale la pena di spendere qualche considerazione così come sul carattere
Ambiguo degli italiani che da una parte invocano il cambiamento e dall'altra lavorano affinché le cose restino come sono per timore di vedere messe in discussione posizioni anche di rendita conquistate nel tempo
Noi restiamo convinti
Che al nostro Paese vista la sua composizione sociale la sulla tradizione politico-culturale il bipolarismo vada stretto e ciò è dimostrato dal fatto che nonostante tutti i tentativi di imporre un sistema maggioritario
In Parlamento esista una proliferazione di partiti partitini
E movimenti
Al nostro elettorato meno per quello
Che a noi sembra forse si confà meglio il proporzionale che garantisce
Una rappresentanza più articolare che la tendenza bipolare non risponda piano alle aspettative degli italiani e dimostrato anche da quel cinquanta per cento di elettori
Che ha deciso di disertare negli ultimi anni
Le urne poiché evidentemente non si sentono rappresentati
Gli assenti sono delusi dal Governo Parlamento partiti istituzioni in generale
E sono convinti che niente possa cambiare però sono l'ago della bilancia sono i veri protagonisti del futuro del Paese
Poiché la loro assenza o il loro sia pur parziale recupero alla partecipazione determinerà la vittoria di uno schieramento o dell'altro
Ecco in questo quadro si muove la prospettiva politica del
Di per la bipolarismo sulla quale Renzi punta a tutte le sue fortune
E a proposito di Renzi
Corrado Augias
Al quale veniva chiesto di recente nel corso della trasmissione televisiva un giudizio sul Renzi si è espresso in questa maniera
A me personalmente Renzi non piace ma credo che ci serva
Nel senso che noi usciamo da vent'anni in cui siamo rimasti fermi non abbiamo fatto niente
Da quando è crollato il sistema dei partiti tra il novantadue e novantaquattro non è più cambiato niente sono sorte dei movimenti nuovi ma la situazione dal punto di vista il Governo del Paese
è rimasta immobile Renzi sta provando alla sua maniera a farla girare di nuovo
Resterà Corrado Augias al quale noi riconosciamo noi tutti riconosciamo una grande onestà intellettuale quindi un giudizio quello di Augias tanto sincero sul piano personale
Quanto oggettivo dal punto di vista politico e non c'è dubbio che il Presidente del Consiglio si sia assegnato un compito difficile quello di rimettere in moto un Paese
In declino e oggi con la consapevolezza
Delle difficoltà della gravità della situazione maturato
Il desiderio di reagire di individuare soluzioni credibili e durature il compito quindi che Renzi si assegnate quello di stimolare nel corpo sociale la petizione che canta definiva
Proprio come la volontà cosciente di guarire da una malattia lo fa naturalmente
Come può lo fa cercando di risvegliare la consapevolezza di sé degli italiani stimolando la ripresa di orgoglio del Paese usando argomenti i temi e immagini graditi
Ad un popolo stanco di sentirsi bacchettare dal burocratese teutonico di turno
Renzi
Ma se il giudizio nostro mare Renzi non ha diversamente da altri nelle recente passato la pretesa pedagogica di liberare gli italiani dai loro vizi non ci pensa neppure ma più praticamente
Cerca di esaltarne valorizzarne i pregi e le potenzialità offrendo loro un orizzonte gradito liberatorio e motivante
Forse in questo suo lavoro immaginifico Renzi ricorda la frase di Adenauer
Diceva viviamo tutti sotto lo stesso cielo ma non abbiamo tutti lo stesso orizzonte
E in questa ricerca di senso può essere d'aiuto anche
Una nostra rapida riflessione sul nostro sul nostro passato
Se ne guardiamo indietro all'Italietta del novecento
E lo facciamo liberi dalle lenti inevitabilmente deformante delle tradizioni storiografiche delle ideologie che hanno dominato il secolo scorso si scoprono energie mi sconosciute o sottovalutate che hanno attraversato molteplici campi
Si scoprono l'immagine la sostanza
Di una realtà forse contraddittoria per le categorie della modernità ma fortemente carica di stimoli che la penisola prodotto del scortato almeno
Fino
Alla fine degli anni ottanta
Pensate per esempio
All'impatto del lavoro degli italiani artefice dello sviluppo di molte aree del mondo nell'ultimo quarto di secolo dell'ottocento e fino alla metà del Novecento
L'emigrazione italiana contribuito in maniera determinante a costruire economia mercati del nuovo mondo oltre a dar corpo e anima a diversi comparti industriali nei Paesi europei
Nessun'altra area geografica stata nel Novecento tanto in credito di lavoro nelle sue varie forme da quello manuale dei meridionali per l'industria delle costruzioni
Ai contadini del Nord Est trapiantati nelle Faz venda sa del Sud America ai minatori asportati dal Governo italiano di allora in Belgio
E in Germania la pluralità di attività commerciali e di servizio che sua per noi italiani
Nel primo secolo dell'unità si calcola
Che ben ventitré milioni di italiani siano espatriati tanto che ad oggi la popolazione di oriundi ottanta milioni supera abbondantemente quella dei cittadini residenti in Italia
L'esportazione di lavoro figlia della fame e della precarietà delle condizioni delle aree di provenienza ma anche delle capacità realizzative frutto di tradizione più di sette plurisecolare
è paradigmatica della contraddizione tra energie potenza
Che ha caratterizzato e caratterizza il nostro Paese poi su questo concetto ritorneremo più tardi sul piano dello sviluppo scientifico e tecnologico l'inventiva e la ricerca italiana
Hanno prodotto grandi risultati
E ve ne elenco villani vi elenco alcune cose il telegrafo senza fili il telefono la radio la fisica nucleare ma anche nello sviluppo scientifico collegato al mondo della produzione ricercatori e gruppi imprenditoriali italiani
Hanno fatto scuola
E il caso per esempio dello sviluppo delle materie plastiche con la creazione di una chimica industriale che per alcuni decenni è stata leader mondiale
Di quello dell'elettrodomestico che hanno il che ha orientato la produzione europea nordamericana
E infine una cosa che lo dimentichiamo sempre il mondo deve all'Italia all'invenzione che ha rivoluzionato la nostra vita il personal computer che come tutti sapete stato messo a punto dall'Olivetti e poi
Requisito diciamo così
Dall'IBM
Quindi anche in mancanza di fonti energetiche rilevante di Mattei e di materie prime la manifattura italiana ha fatto nel dopoguerra passi da gigante trasformando un Paese agricolo in una delle prime dieci potenze economiche mondiali
Insomma l'arte la cultura il design la moda l'Italia al fine hanno fatto varcare I prodotte agli stili di vita della penisola e alle loro contraffazione naturalmente tutti gli oceani
E questo veloce
E lecco di primati
Questa rassegna di benemerenze nazionali potrebbero sollecitare le accuse di sciovinismo e di rigurgito nazionalista in piena era di globalizzazione magari con il riconoscimento dell'attenuante dell'effetto consolatorio
Di fronte allettante in compiutezza e tanti elementi di crisi che l'Italia dei nostri giorni mostra
In realtà la suggestione che qui si avanza legata invece proprio una dimensione non nazionale sia in termini statuali sia in relazione alla italianità degli abitanti della penisola
Recenti ricerche demografiche hanno dimostrato come anche geneticamente le popolazioni attuali della penisola manifestino tra di loro una differenziazione superiore
A quella dei cittadini dei Paesi europei geograficamente e culturalmente più distanti tra di loro
E appurato che un portoghese un finlandese hanno ma una maggiore vicinanza genetica che un sardo è un bene
Se si considera poiché l'unificazione linguistica della penisola è stata avviata solo mezzo secolo fa grazie alla televisione alla scolarizzazione di massa si può tranquillamente affermare che se due secoli fa l'Italia era per Metternich
Un'espressione geografica centocinquant'anni dall'Unità le differenze le disomogeneità che caratterizzano i popoli sistemi economici e sociali della penisola sono ancora prevalente prevalenti rispetto
Agli elementi di omogeneità
Proprio l'assenza di una direttrice unitaria di quel vettore di forza e potenza rappresentato
Dallo Stato nelle altre aree europee ha motivato il permesso il fluire di energie economiche e culturali che ci permettono di essere quello che sia
I tanti particolarismi che hanno in buona parte impedito lo sviluppo di un tradizionale Stato unitario
Hanno rappresentato la ricchezza maggiore della penisola permettendo il mantenimento di tradizione specificità localistiche di altissimo livello
Ovviamente questo quadro al suo lato oscuro per ciò che conta concerne i parametri classici di uno Stato moderno efficace amministrazione fedeltà fin
Scale spirito nazionale e potenza militare su questi piani l'Italia è rimasta indietro questa arretratezza si sostanzia in primo luogo
Con la mancata soluzione della secolare questione meridionale dunque
I limiti evidenti della costruzione dello Stato nazione per converso la vitalità manifestata dal territorio e dalle sue popolazioni
In tante aree in tante aree dell'attività economica e culturale rappresentano la nostra identità come diceva prima il pro esso
Mattiacci le nostre parti colite parte ecco particolarità nostre peculiarità sono anche la nostra ricchezza
Bene
Noi siamo un Paese vivace siamo un Paese ricco di esperienza e di ingegno di opportunità di intelligenza
Erede custode di un immenso patrimonio storico e culturale siamo dotati siamo stati dotati dalla natura di incomparabile bellezze ambientali e paesaggistiche
Un Paese che però non riesce a mettere a frutto queste norme ricchezza queste qualità uniti
Anzi spesso invece che valorizzare queste risorse al meglio per il benessere collettivo gli italiani trascurano sprecano quando non distruggono ciò che il caso la storia il creatore hanno messo alloro disposizione
Insomma siamo un Paese che non riesce a trasformare la potenza in energia
E vale la pena di soffermarsi su alcuni aspetti secondo noi è del tutto peculiari che ci impediscono appunto di mettere a frutto il patrimonio di trasformare la potenza in energia
Il primo aspetto di carattere sociologico e psicologico e quello dell'invidia e della gelosia
Il secondo aspetto di carattere più pratiche organizzativo investe il ruolo delle istituzioni e la vocazione alla produzione continua di leggi e regolamenti
E la presenza di una burocrazia ossessiva che pretende di regolare la vita dei cittadini e delle imprese si nei minimi particolari il terzo aspetto e quello relativo alla incapacità della Società italiana di fare sistema
Il primo aspetto
In genere
La gelosia
Per il successo del vicino l'invidia per i risultati della ricchezza prodotta da altri dovrebbero mettere in moto lo spirito di emulazione il desiderio di fare meglio di più di superare l'avversario o il concorrente con risultati ancora più brillanti
Scriveva nostro
Paolo De Nardis in un suo pregevolissimo saggio dedicato al tema dell'invidia
L'invidia da peccato inconfessabile vizio capitale nella teologia cattolica
Ha svolto nella modernità una funzione importante la riforma protestante collante ideologico del pro capite all'Istituto l'ha trasformata in competitività
Insomma l'invidia e la gelosia
Se volte in positivo diventa hanno
Il propellente indispensabile per la crescita per lo sviluppo di fatto però nel nostro Paese
Questo non accade l'invidia la gelosia si traducono in un rancore e denigrazione
O diamo e Danny creiamo il nostro vicino più bravo invece di impegnarsi per raggiungere risultati migliori a superarlo in creatività efficienza e capacità noi spendiamo le nostre energie
Migliori per combatterlo per mortificare nei successi per ostacolarmi o addirittura bloccarne il cammino
L'abbiamo definita questa definizione ed anche il titolo delle considerazioni generali di quest'anno
Noi italiani siamo afflitti dalla sindrome del Palio di Siena voi tutti sapete come funziona il pallino il Palio di Siena la cui regola principale
E quella di impedire all'avversario di vincere prima ancora di impegnarsi a vincere
In prima persone
è sempre senese per rimanere in Toscana che va tanto di moda in questo periodo la Toscana sempre senese era l'anima che diceva Dante nel girone del Purgatorio che accogliere gli invidiosi
Fu il molto più lieta della sfortuna altrui che della mia fortuna ecco noi noi italiani siamo tutti impegnati su questo fronte
Che lei
Grazie
Sì applaudì devo dire che è vero
Non è un'opinione
Insomma
La sensazione nostre che noi siamo di fronte ad un vero e proprio spreco dividi di Potenza
Ad una filosofia del contro invece che il che che che del PRI spegniamo le nostre energie per essere contro qualcosa e non per
E non per qualcosa
E secondo noi si tratta di energie dissi parte di energie che vengono sottratte all'idea benefica della competizione della concorrenza
Che rispondono alla logica perché in quella logica è questa se non riesco a farlo io non lo deve fare
Nessun altro se poi qualcuno riesce ad emergere sono dolori
E chi che riesce ad emergere deve fare i conti i conti con l'intero mondo e l'Italia ha sempre avuto un rapporto molto difficile con i suoi figli eccellenti tutti i livelli
Che hanno fatto grandi cose hanno anche pagato grandi impegni
E naturalmente con il suo degli eccellenti eccellenti e con le loro opere per non è un caso per fare qualche esempio
Che morirono lontano dall'Italia Cristoforo Colombo che scoprì l'America
Vespucci che le diede il nome Cabot o che la esplorato e nel campo della musica del teatro verdi Goldoni Rossini Bellini furono tutti i più apprezzati all'estero
Che in patria e ancora prima grande tra i grandi Dante Alighieri e colui Petrarca e Galileo poterono ritornare nella città natale sì ma solo dopo morti ma davano più fastidio
Questa mentalità resiste ancora in alcune aree del Paese quelle stesse che sono segnate dal disagio dal ritardato dal mancato sviluppo dalla maggiore presenza di povertà
Per fortuna lo per fortuna
Le nuove generazioni anche in campo imprenditoriale stanno via via superando questo modo di pensare di indirizzarlo
Intelligenza ed energia nella giusta direzione consapevoli che l'avversario il concorrente non è più il vicino di casa che la competizione così come il mercato
Assunto come ci ricordava
Anche Alberto Mattiazzi prima assunto dimensioni globali
E questo era il primo aspetto
Il secondo aspetto è quello che riguarda la burocrazia lì per produzione di norme a disposizione rappresenta
Il vero gancio che trattiene la crescita e mortifica spesso la volontà l'ingegno degli spiriti migliori
La paranoia regolativa da un lato dell'Unione europea dall'altro Governo Parlamento istituzioni locali agenzie nazionali ha ormai raggiunto livelli insopportabili
Sono milioni le ore spese dalle imprese per poter soddisfare la fame di carta dei pubblici uffici
E ad onta della tanto decantata informatizzazione delle procedure queste stesse imprese sono costretto a dedicare i costi della burocrazia fette consistenti Dell'Oro fatturato e in un Paese
In cui
La pressione fiscale ha raggiunto livelli insostenibili il prezzo pagato al disbrigo delle pratiche burocratiche diventa un ulteriore balzello risorse sottratte allo sviluppo alla crescita dell'impresa
Che valutabile in
Diversi miliardi di euro l'anno e sorte migliore naturalmente non tocca i cittadini perché non vi è
Attività esercizio di un diritto espressione di un bisogno che non debbano essere regolati da una certificazione autorizzazione o permesso
è un sistema siffatto scoraggia la libera iniziativa mortifica le imprese annichilisce cittadine ed incapaci di mantenere Intini i tempi e i ritmi
Che la modernità richiede
è tempo
Webber per fare riferimento
Ad uno dei nostri grandi maestri definiva la burocrazia spirito coagulato e segnalava il pericolo di una progressiva autoreferenzialità degli apparati pubblici
E la loro tendenza ad espandersi a praticare forme di autotutela di conquista e di difesa di sempre nuove prerogative e privilegi si tratta quindi secondo noi di sciogliere questo coagulo
Per rappresentare
Plasticamente la situazione noi ricorrendo nel Rapporto Italia del mille novecentonovantanove quindi non non l'anno scorso
Alla metafora di Gulliver trattenuto al solo dei mille fili con cui Illy Li Pozzi anni l'avevano legato bene da allora
La situazione non è molto cambiata e anche se sono passati sedici anni l'Italia e ancora come Gulliver un gigante imbriglia
Il terzo aspetto sul quale è necessario spendere qualche considerazione riguarda la incapacità della società italiana di fare sistema
Siamo di fronte ad una società che Baumann definisce liquida e che noi preferiamo invece definire evanescente nella quale ognuno pensa a se stesso e che non riesce a elaborare un progetto
Complessivo di Paese su questo tema il dibattito e ha perso ha coinvolto e coinvolge numerosi
Commentatori limite però della discussione si rivela nel momento in cui
Si dovrebbero individuare le cause del malessere italiano le responsabilità e le possibili soluzioni
Secondo alcuni commentatori la Società sarebbe genericamente insieme causa e responsabile
Della situazione insomma la colpa è di tutti è di nessuno e non vi è nel dibattito alcun accenno al ruolo e alle responsabilità
Della nostra classe dirigente al suo egoismo alla sua inadeguatezza la sua incapacità di anticipare e gestire le tendenze o valorizzare le potenzialità che le singole parti
Esprimo nello stesso tempo sembra che il nostro Paese faccia di tutto per negare il proprio valore
E che non
E che a noi manchino il gusto e il piacere di sentirci italiani sottovaluta sottovalutando non facendo gran conto di quelle prerogative nelle quali non siamo inferiori a nessuno
Questo è il frutto di un certo provincialismo per il quale ciò che viene
Dall'estero è sempre migliore
Non si spiega altrimenti perché tanti nostri prodotti che oltretutto si rivolgono principalmente al mercato interno
Da candidiamo Cherie dal Cozza Kinder da Hogan a diesel solo per citare i primi che vengono alla mente abbiano nomi inglesi francesi
O tedeschi
Si aggiunga anche che all'estero ciò che è chiaramente italiano
Quando ha una grande diffusione d'un successo planetario viene assunto come provocò viene assunto come proprio
Quindi gli altri in buona sostanza si appropriano delle
Delle nostre delle nostre cose gli americani per esempio sono convinti che la pizza sia una specialità nordamericana
è così
I tedeschi sono convinti che il motorie il motore a scoppio sia stato inventato in Germania non da due
Lucchesi Barsanti e Matteucci però chi si appropria con più disinvolto disinvoltura delle glorie degli altri è sicuramente
La Francia dove si ritiene che la Nutella quanto si la cosa più italiana di questo mondo sia un tipico prodotto francese
Fortunatamente insomma sembra che questo vezzo stia perdendo vigore di molti settori che cresca la chiarezza del nome italiano a cominciare da quelli della moda dell'industria del lusso ma anche di quello automobilisti
Il nostro Paese
E mi avvio alle conclusioni so di aver
Abusato ampiamente del vostro masochismo il nostro Paese anche portatore nelle donne e negli uomini che si applicano
Alla politica estera nelle forme nostre forze armate proiettata all'esterno i servizi di intelligenze di una grande
Energia creatrice queste energia e la mediazione
Troppo spesso molti nostri mezzi di comunicazione sensazionalista e superficiali affidano la mediazione alle tinte fosche della pavidità dell'incapacità decisionale della mediocrità
Ma il Paese il nostro Paese il Paese di Guicciardini e di ma e di Machiavelli
La penisola invasa da sud e da nord da Este da Ovest ha sviluppato nei secoli il Salento dei saggi il talento appunto della mediazione e aggiungerei
Una forte intensa vocazione a costruire ponti piuttosto che alzare muri
Mediazione secondo noi
E capacità di comprensione dell'alterità di conciliazione degli opposti e la forza tranquilla di lunga durata che si oppone alla il razionale violenza esplosiva
è pensiero preposto al parlare e la sintesi filosofica antropologica delle anime dell'uomo è in sostanza un'arte
Per pochi
Sono trail contesti internazionali nel qua nei quali il Paese nell'immediato futuro sarà chiamato a dispiegare le sue migliori capacità
L'Europa il Mediterraneo e la latitudine est-ovest
In primo luogo l'Europa in Europa il ruolo dell'Italia Paese fondatore ispiratore del disegno pacifista unitario dovrà essere quello di esprimere
L'anima latina del continente di a fermarne le ragioni
Troppi anni e troppi insuccessi a norma certificato la inadeguatezza dell'approccio calvinista protestante
Alle sfide del dopo Muro non ecco la ferrea applicazione di regole processi che si affronta la complessità l'indeterminatezza degli eventi
E l'altezza delle sfide
In tempi di cause di migrazione
E di migrazioni dei popoli solo la raffinata arte della mediazione potrà portarci oltre la siepe dei problemi dei problemi attuale
Sia chiaro noi siamo convintissimi richieste di questo l'Europa a anima latina ha un'anima latina e cristiana e non sassone né slava e né altro
O l'Europa saprà essere la Pina
O non sarà e si tratta anche di evitare che l'Europa assuma come proprie le derive che alimentano la politica di alcuni Paesi che entrati nell'Unione
Con il cappello in mano e grazie alla benevolenza e all'aiuto anche nostro riscoprono antiche vocazioni reazionarie e cercano di farla da padrone penso
Gli atteggiamenti dell'Ungheria della Polonia per esempio
E l'Europa d'altra parte neanche deve accettare può accettare nella propria famiglia Paesi che considerano normale chiudere i giornali e tenerli in carcere centinaia di giornalisti come sta accadendo intorno
In secondo luogo
Nel Mediterraneo noi italiani siamo probabilmente i soli a poter svolgere credibilmente quel ruolo di mediazione che può e potrà scongiurare il dilagare di conflittualità multietniche
E poli culturali noi sappiamo parlare agli arabi
Perché noi siamo anche araba
Sappiamo parlare nordafricane perché noi siamo anche nordafricani la loro musica è la nostra musica ascoltate per credere i servizi le canzoni motivi tradizionali napoletani
Chiudete gli occhi e vedere se non vi viene in mente un deserto un cammello è un turbante insomma
Inchino in automatico le loro architetture sono le nostre architetture basta andare a Palermo a vedere che cosa c'è a Palermo i nostri volti sono i loro volti il nostro cibo pure
A differenza di altri nostri cugini latini come francesi gli spagnoli che hanno spesso condiviso il nostro destino storico mediterraneo noi non esercitiamo un approccio colonizzatore
Venti però o tardo imperialista forse semplicemente perché non ne siamo capaci magari vorremmo ma non ne siamo capaci non è non siamo se non ne siamo mai stati capaci
E questa era le il il secondo tema il tema in terzo luogo il problema la questione della latitudine est-ovest
Pensate alla alla strada fatta verso ovest dai nostri emigranti italiani approdati
A Elisa Islanda e verso est dagli artisti degli artigiani e degli architetti italiani chiamati dal PIP da Pietro il Grande
Hai di ficcare San Pietroburgo e più tardi pensate alla costruzione di Togliatti grado da parte della FIAT
Bene tutto questo ci ha collocato il di nel mezzo come credibili affidabili Interpol interpreti dalle opposte ragioni e per questo noi dobbiamo sostenere
Quella tradizione di mediazione est-ovest che può sentire che può consentire all'Europa il mantenimento
Di un reale equilibrio l'attitudinale e questo non si raggiunge certo
Con l'ostracismo e le sanzioni o la la fierezza di poter dire insomma buoni testimoni che appena varate le sanzioni o fu intervistato da France presse le sanzioni contro la Russia ci siamo capiti
Io fui intervistato a France presse e dissi che erano una grandissima fesseria ma una fesseria enorme
Poi le sanzioni sono state interpretate da noi in maniera serie se volete anche rigida mentre i nostri amici tedeschi e francesi hanno
Continuate a fare quello che facevano prima
Bene concludo so di avervi afflitto stamattina in maniera
Inopportuna ma insomma una volta l'anno trentatré
Ne che ne facciamo Rapporto Italia ogni quindici giorni a volte all'anno ve la dovete beccare insomma no
Insomma la in conclusione ci poniamo alcune domande
Che dovrebbe fare sistema insomma che che dovrebbe dare risposta alle questioni che noi poniamo
Che dovrebbe collegare i pezzi del mosaico chi dovrebbe gestire la complessità
Chi dovrebbe elaborare strategie chi dovrebbe mettere a punto progetti che dovrebbe produrre senso ed orientamento per il Paese
Ma soprattutto che dovrebbe offrire esempi edificanti o semplicemente positivi farete per noi
La risposta e chiare
E quello che vediamo emergere
In questo Paese il nostro Paese in questo due mila e sedici di passione
Stretto tra una guerra mediterranei tra guerra mediterranee crisi asiatica
Elezioni comunali riforme istituzionali quello che noi vediamo emergere
E una nuova forte e pressante domanda di politica di buona politica di politica all'altezza della situazione
Ecco perché vediamo affermarsi
Sarà una politica più leaderistica che partitica
Più itinerante Roma Mosca Bruxelles e Washington Pechino che stanziale
Più comunicativa che annunciatrice alla quale molto o tutto sarà concesso purché sia sostenuta da una trasparente onestà personale
Grazie grazie
Siamo stati puntuali sono le dodici e trenta
No
Al momento
Bene
Sì