Migrazioni e relazioni internazionali. L'agenda Italia-Africa

Buongiorno
Sono Pietro Marcenaro
Presiedo centro più intende distribuire africani
Che ha organizzato questa giornata
Naturalmente vorrei in primo luogo ringraziare
Paolo Gentiloni Ministro degli esteri il Ministero per avere deciso di
Ospitare
Questa discussione saluto e ringrazio
Gli ambasciatori dei rappresentanti del corpo diplomatico
Gli istituti che ci hanno aiutato a preparare questa giornata
L'Istituto Affari internazionali Idros fieri Lino Del Grosso che hanno collaborato questo evento
Ringrazio naturalmente Alberto Negri euro Ghionda che hanno accettato di moderare le due sessioni nelle quali organizzeremo questa discussione
E i relatori che ringrazio naturalmente tutti voi i rappresentanti delle tante associazioni sono qua presenti delle tante istituzioni
Mi pare che diciamo questa partecipazione
Così forte per
Devo confessare diciamo in una certa misura Terme inaspettata
Queste dimensioni
Conferma che stiamo trattando di questioni che oggi
Hanno un rilievo veramente
Io non entrerò subito
Nel merito
Del
Dei temi che noi
Intendiamo offrire a questa discussione cercherò di farlo in pochi minuti cercherò di farlo seguendo un po'
Le parole
Che
Abbiamo scelto come titolo di questo convegno
Migrazioni relazioni internazionali
A perché non
Perché migrazioni
Perché affrontare oggi un tema come quello delle migrazioni e quando tutta l'attenzione di impegno Italianieuropei sono concentrati sulla questione dei rifugiati e dei profughi
Non è questo fuggire dalle drammatiche emergenze dell'oggi
Ecco noi sappiamo che dal tempo che il fenomeno dei richiedenti asilo e protezione internazionale profondamente cambiato non solo
Per le sue dimensioni ma perché la linea che lo separa dalla cosiddetta migrazione economica è una linea sempre più incerta
Domanda di asilo e migrazione economiche sono fenomeni intrecciati in buona misura sovrapposti
Richiedenti asilo emigranti attraversano il Mediterraneo sugli stessi barconi
E anche il termine emergenza appare
Inappropriato per descrivere il fenomeno dei richiedenti asilo e un termine
Che allude ha una dimensione temporale definita della quale si può intravedere la fine ma se si guarda nel panorama internazionale l'evoluzione della crisi dei conflitti ci sembra piuttosto di osservare
Un fenomeno strutturale con le caratteristiche della lunga durata
Ecco questo convegno si basa sulla convinzione che riportare il problema dei profughi e dei rifugiati dentro il quadro
Più in generale delle migrazioni aiuti a considerarlo come un fenomeno strutturale
Costruire risposte di governo più adeguate collocando
La discussione e le risposte possibile oggi
Nella elaborazione di una linea e di una strategia proiettate nel
Tempo proiettate nel tempo
Relazioni internazionali perché relazioni internazionali perché fare questo convegno nella sede del Ministero degli esteri della cooperazione internazionale
Semplicemente perché
Non esiste altra via per governare il fenomeno delle migrazioni di quelle
Concerto tratti diversi soggetti coinvolti
Vogliamo chiederci quindi in che modo le relazioni internazionali possono progredire in questa direzione
Dobbiamo farlo partendo dalla realistica considerazione
Delle grandi difficoltà che ancora conoscere la costruzione di una politica europea comune ed alla fragilità nonostante i primi passi compiuti dalle intese con i Paesi di origine emigranti
Forse
Una delle premesse
Di questo concerto per costruire un concerto è riconoscere esplicitamente che Paesi di provenienza ed il transito del paese di arrivo hanno almeno in parte interessi diversi
Quella che i paesi di arrivo rivolgo nei Paesi di origine e transito e soprattutto una richiesta di controllo delle frontiere e di controllo dei flussi di facilitazione dei rimpatri
Non è una posizione che consenta da sola
Sottolineo da sola di costruire su basi solide e durature una gestione comune del fenomeno migratorio
Il problema della quantità e della qualità dei migranti che possono essere accolti riguarda
Una parte del tavolo
Ma dall'altra parte del tavolo ci sono altrettanto importanti le strategie sulla migrazione dei Paesi di origine
E i diritti e le aspettative dei migranti come individui e come collettività e no necessariamente gli interessi fine dei migranti coincidono con quelle dei Paesi di origine o con quelli dei paesi di arrivo
Quindi la domanda e quali sono i tavoli di concertazione sedi multilaterali e bilaterali nelle uguale i diversi soggetti possono far progredire il concerto è connessa delle possibilità di risposte effettivamente sostenibili
Al programma delle migrazioni che ruolo possono svolgere insieme alle istituzioni politiche le grandi istituzioni della società civile
Quali passi avanti si possono compiere relazione ma
Multilaterali nei rapporti bilaterali dopo il vertice
Europa Africa di Malta quali sviluppi si possono ipotizzare del processo di Khartoum di quello di Rabat
Qualcuno
Cerco con molti mesi fa esagerato rispetto
Alla realtà di oggi ha parlato di un gioco cui cui cui
Forse questo non è praticabile ma serve a dare l'idea
Di cosa sarebbe necessario fare
Ha facoltà perché Africa perché in Africa sette ancora di più sarà l'epicentro del fenomeno migratorio e poi perché l'Africa
Rappresenta una delle priorità della politica estera italiana tutto quello che Governo al Ministero degli Esteri acuto fino ad oggi
La riduzione della pressione migratoria globale nei prossimi decenni non sarà un fenomeno omogeneo
E la Moldova demografica africana continuerà ad esercitare la sua professione su questo credo che c'è una convergenza unanime degli analisti
Non è realistico ipotizzare che essa possa essere
Decisamente alleggerita nel medio periodo da politiche di sviluppo da radicali scelte redistributive
D'altra parte la bomba demografica africana che vista dell'Europa appare come una minaccia
Vi è stata l'Africa può a certe condizioni diventare una risorsa forse una delle risorse principali del suo sviluppo e non mi riferisco solo all'importanza crescente delle rimesse
Nell'economia dei Paesi di origine in tema di grandissima importanza
E sul quale sono possibili sostanziali progressi
è nella
Valorizzazione del proprio dividendo demografico che l'Africa può trovare la risorsa fondamentale per il suo sviluppo
E la parte più consapevole lungimirante delle classi dirigenti del contenente orienta
Le proprie strategie migratorie
Qualche settimana fa
Eroga Carrey responsabile per i sei mega della Caritas mi diceva con amaro sarcasmo
Che gli unici che paiono accorgersi del valore dei migranti sembrano essere i trafficanti di essere umani
L'Europa l'Italia
Possono interloquire positivamente con la domanda di valorizzazione di questo Human curdi questo bene umano
Facendo delle stime delle migrazioni un punto importante
Della propria agenda con l'Africa l'Italia la sua politica estera possono insomma partner importante e candidarsi a svolge un ruolo trainante a livello europeo
Su questa materia non solo
Come garante delle frontiere ma come protagonista di una nuova politica di apertura
Infine
Tutti un punto più voglio aggiungere
Le diaspore
Gli avvenimenti più recenti
Hanno
Quasi fatto mettere in secondo piano le opinioni pubbliche l'aspetto economico e sociale delle migrazioni
Una preoccupazione più profonda emersa che riguarda
Il futuro della nostra società europea la sua coesione la sua stessa sicurezza
E naturalmente non sono tenuti a
Rivolgerci questa domanda si è fatale che l'immigrazione alimenti sacche di estraneità la e di emarginazione che indeboliscono i pilastri che sostengano la nostra libertà e la nostra democrazia
Ecco
Detto di Astorre perché sono convinto che la ricerca di una prospettiva diversa invita
Ci spinge a vedere il collegamento tra i flussi che arrivano e arriveranno da una parte
Lo stock
Di migranti che già risiede in Italia e in Europa dall'altra
Voi sapete e come
Né che le piastrelle sono cambiate
Sapete quanto eviti telefonini hanno colmato le distanze e che i migranti sono connessi oggi permanentemente con la Società di provenienza
In qualche misura esibivano contemporaneamente qui e là partecipano nella stessa giornata della società da qui giungono e quella e di quella nella quale sono arrivare
Eh sì possono possono essere i mediatori naturali dei processi di integrazione dei nuovi
Immigrati
Molte indagini hanno evidenziato il possibile contributo delle diaspore allo sviluppo e i processi di democratizzazione dei Paesi di origine
La nuova legge sulla cooperazione per centoventicinque del due mila quattordici prevede un ruolo della diaspora come attore del sistema italiano di cooperazione
Meno studiato dibattuto il loro ruolo per ottenere risultati migliori delle politiche di integrazione nei Paesi di accoglienza eppure è questo che hanno da guadagnare
I paesi di accoglienza dal riconoscimento dei diritti della partecipazione politica dei migranti che che parte necessaria di una strategia di governo dell'immigrazione
Cioè nume semplicemente un fatto di politica interna
E non è certe un obiettivo facile questo proposito partecipazione politica
Quando questo è diventato una risorse generalmente scarsa non solo per gli stranieri ma è singolare su questo tema nonostante le molte ricerche esistenti sia assente dal dibattito pubblico e del confronto istituzionale
Io penso che questa sia una materia sulla quale
Potrebbe essere di grande aiuto ascoltare la voce dei Paesi di origine delle loro società civili
Questi sono i temi
Che
Sottoponiamo proponiamo alla discussione qui mi fermo
Prego onorevole Ministro Paolo Gentiloni di prendere la parola per il suo intervento grazie
Craxi dal presidente Marcenaro per
Per questa
Occasione di dibattito questa mattina
Per il saluto il senatore Manconi colleghi parlamentari presenti signori ambasciatori
E tutti i nostri
Costi
Il tema
Africa
Migrazioni
L'agenda Italia Africa
E fra i temi centrali nella della nostra strategia di politica
Lo è per ragioni offrire
Storiche geografiche economiche culturali
E
L'unica cosa che non possiamo rimuovere
Nella nostra identità quella di essere
Un Paese al centro del Mediterraneo
Che quindi al centro della
In fondo del rapporto tra Europa e Africa
E della convergenza tra Europa afrikaans Medioriente
Una posizione non comodissima diritti questi tempi per cui si potrebbe dire che siamo anche al centro di
Una delle zone più
Tempestosa e del del mondo contemporaneo
Ma anche credo questo
Davvero sia un elemento sul quale dobbiamo insistere come
Il Governo come
Addetti ai lavori
Al centro anche di un'area che
Parlare a forse con maggiori opportunità se guardiamo
Lungo nei prossimi
Decente
Quindi è
La collocazione dell'Italia che
Ci fa dire che questo tema di cui oggi parliamo
L'Africa e le migrazioni
Assolutamente strategici
Nel due mila quindici sono arrivati in Europa via mare un milione di voti migranti
Un piccolo segmento dei sessanta milioni di
Migranti che
Secondo l'Organizzazione delle Nazioni Unite
Si sono mossi nel due mila quindici
Ma questo piccolo segmento questo milione
Ha prodotto nel nostro continente nell'Unione europea
Conseguenze che sono
Una delle questioni più urgenti e più delicate alla nostra alla vostra attenzione
In Italia sono arrivati
Via mare centocinquantatré mila
Migranti
Quindici mila in meno
Rispetto al due mila quattordici
Il settanta per cento di questa cifra
Proveniente dall'Africa subsahariana
La prima cosa che dobbiamo
Credo dire non tanto in questa sala dove certamente scontata ma che dobbiamo dire
Pubblicamente all'opinione pubblica che il Governo deve dire
E che questo fenomeno questi flussi
Non è un fenomeno che debba
Trattino possa essere virgolette risolto sento tanti dire che bisogna risolvere il problema dell'immigrazione
E tavolo suggerire per questa soluzione questo quelle improbabile
Iniziativa o comportamento da parte dei Governi
In realtà l'alternativa che abbiamo davanti non è
Su quali siano
Gli strumenti per risolvere il problema del migrazioni
Ma è un'alternativa più semplici fu
Per quanto riguarda noi europei e l'Unione europea in quanto tale
Ed è l'alternativa tra
Subire
O provare a gestire a governare Gustavo freno
Un'Europa che subisca questo fenomeno in ordine sparso con la logica di scaricare la colpa alla responsabilità sui propri vicini
è un'Europa molto rischio nei prossimi mesi soprattutto nella prossima primavera
Un'Europa che abbia invece la lungimiranza il coraggio di prendere in mano questa questione è un'Europa che l'accordo
In modo
Sufficientemente ragionevole gestire e governare visti i numeri
Per farlo per gestire questo fenomeno
Bisogna innanzitutto ovviamente essere consapevoli del fatto che si tratta di un fenomeno di
Media-lunga dura
Ce lo dice l'economia ce lo dice
La democrazia ce lo dicono naturalmente anche le guerre le dittature le carestie ma
Anche andando a i fenomeni di più lungo periodo non sappiamo benissimo che
Visto che nel due mila cinquanta l'Europa vedere ridotta la sua popolazione a settecento milioni e l'Africa avrà due miliardi e mezzo grosso modo di abitanti e due mila cinquanta
Non è così lontano sappiamo che questo è un fenomeno
Che investirà un'intera generazione
Che col tempo sarà riequilibrato sarà col tempo con lo sviluppo con la pace se possibile sarà
Si riequilibrio era
Ma non si virgolette revisore domani con chissà quale escamotage
La seconda scelta che l'Europa davanti oltre a prendere atto della dimensione
Di lungo periodo permanente di questa sfida
è
Quella di rendersi conto che
La sfida vale affrontata in comune
Il ventotto Paesi assieme
Questa che è un'area tra le più ricche
Del mondo l'area commerciale più importante del mondo
L'Unione europea
è perfettamente in grado di gestire un fenomeno di questa natura a condizione che lo faccia in comune
E a condizione di rendersi conto che per farlo in comune le regole che abbiamo ereditato negli ultimi venti venticinque anni
Oggi non sono più adeguate
Adesso non voglio entrare nei dettagli della discussione discussione che è molto interno all'Unione europea
Ma indubbiamente le regole che
Un quarto di secolo fa
Furono immagina
E furono immaginate sostanzialmente per far fronte alla crisi del blocco sovietico
E ai flussi e agli spostamenti in tre europei che quella crisi determinata spostamenti certamente rilevanti ma non di
Milioni di persone
E che ha prodotto il cosicché i cosiddetti regolamenti di Dublino con quella impostazione non regge più alla prova dei
Della dimensione dei flussi che oggi abbiamo davanti
E anzi
Il rischio che l'Europa corredo lo ripeto anche qui l'ho detto innumerevoli volte in queste settimane in questi mesi e che quanto più
Conosciuta e accanita la difesa dello status quo delle regole di Dublino tanto più difficile sarà nei prossimi mesi
Salvaguardare uno degli archi fondamentali dell'Unione europea
Che la libera circolazione delle persone in particolare la sua declinazione con gli accordi di Schengen
Purtroppo bisogna scegliere tra d'obbligo esce
Le due cose insieme fanno molta fatica a tenersi l'una con un altro
Un solo esempio per rendere questa cosa che credo sia ordinaria
Chi è attorno a questo tavolo
Per renderlo evidente nel nell'anno scorso sono entrati in Grecia via mare ottocentocinquantuno mila migranti
Secondo le regole di Dublino salvo poche eccezioni ricongiungimenti familiari e poco altro questi ottocentocinquantuno mila migranti avrebbero dovuto essere accolti dal Paese di primo arrivo cioè dalla Grecia
Tutti sanno che non è possibile non solo tutti sanno che non è così
è un un dato di fatto
E tuttavia
E sappiamo benissimo che le ragioni per cui questo avviene sono molto serie e non è che io la voglio fare facile sono DD
Una delle questioni politicamente più calde più delicate dei Governi europei devono affrontare in questi
Mesi tuttavia si
Continua a sostenere che a quelle regole bisogna attenersi
E invece bisogna andare avanti se non si vuole tornare indietro
Quindi o si supera in avanti
L'assetto che ci siamo dati un quarto di secolo di fa aggiornandolo poi
Una decina d'anni fa i regolamenti di Dublino o si rischia di mettere in crisi
Delle cose che sono tra i pilastri della nostra Unione europee
In questo contesto uno dei temi che giustamente Pietro Marcenaro sollevava
è la questione delle differenze e dell'entità delle differenze tra coloro i quali tra
Dentro questi flussi hanno diritto all'asilo
E i cosiddetti migranti economici perché questo diritto secondo le regole europee non ha
Io
Dico molto semplicemente che
Senza alcun dubbio questa distinzione sul piano giuridico a livello europeo va mantenuta
Perché noi non possiamo
Non conservare una distinzione tra
Colui o colei che ha diritto all'asilo in quanto funge da una guerra da una dittatura
Ma al tempo stesso dobbiamo sapere che è l'insieme dei flussi migratori inclusi quelli tra virgolette economici che ci interpella sia come Governi che come unione europea
Non è che ci sono i buoni e cattivi e una parte di questi flussi non ci riguarda
Aggiungo
Che
Quando si dice
Richiedenti asilo
Accoglienza
Migranti economici rimpatri
O queste decisioni hanno anche essi una dimensione europea oppure noi rischiamo di non essere molto in grado di
Gestire di attuare sia gli uni che gli altri
Perché l'asilo deve essere comunitario
Perché non ci può essere una differenza da Paese a Paese
Cara
La classificazione che si fa dei Paesi che vengono ritenuti sicuri e verso i quali quindi è possibile rimpatriare emigra
C'è un grosso dibattito oggi in Europa torno per esempio a Paesi come l'Eritrea o l'Afghanistan
Uno prioritarie considerato che la maggior parte dei Paesi europei come un Paese
Che di da diciamo per per default diritto all'asilo e un altro l'Afghanistan invece considerato come un Paese verso il quale
I rimpatri sono anche qui per default la la scelta da fare
Mi permetto di dire che questa distinzione che è piuttosto fragile no e che quindi è necessario euro pensare anche le decisioni e le regole su quali siano i Paesi sicuri
E non c'è dubbio che ce ne sono alcuni per esempio quelli con i quali l'Unione europea degli accordi di associazione penso al gran parte dei Balcani che non possono che essere definiti Paesi sicuri
E altri per
Penso all'Afghanistan in cui ho qualche dubbio su questa definizione sull'automatismo per default delle politiche di risparmio che comunque devono essere uno sforzo europeo
Perché le politiche di rimpatrio
Se parliamo dei numeri di cui stiamo parlando esserci limiti anche limitandoci ai Paesi davvero sicuri
Richiedono logistica capacità umanitaria
Capacità organizzativa e quattrini che certamente non possiamo affidare di nuovo ai singoli Paesi di primo arrivo
Deve essere un impegno anche per garantirne gli aspetti umanitari di livello assolutamente europee
E poi naturalmente
Ci sarebbero tanti altri aspetti condivido quello che è otto Marcenaro sulle comunità della diaspora
C'è il grande lavoro
Qui entriamo più in competenza del Ministero degli esteri su le cause delle migrazioni
Su cui obiettivamente qualche passo in avanti è stato fatto a livello internazionale nell'ultimo periodo
Da ultimo
Con l'avvio di alcuni processi
Che si sono aggiunti a dal processo di i rapporti
Ormai
è insediato da qualche anno ma
L'anno scorso nel due mila quattordici
Si è avviato il cosiddetto processo di Khartoum proprio qui a Roma che coinvolge una delle grandi rotte delle migrazioni quella che parte dall'Africa orientale
E di recente nel mese di novembre come sapete a la Valletta c'è stato il vertice tra africana e Unione europea che ha comunque fatto alcune scelte importanti mettendo
Finalmente sul tavolo anche un investimento consistente dell'Unione europea e cominciando a varare progetti io sono molto
Orgoglioso del fatto che tra l'altro il primo progetto importante che che è stato
Varato in questo caso non dalla valletta ma dal Trust Fund sulla Siria sia un progetto
Che è stato affidato alla cooperazione italiana e la cooperazione francese insieme il progetto per venti milioni di Euro quindi molto consistente qualcosa insomma si sta muovendo
Certamente lo sforzo va moltiplicato e noi italiani abbiamo l'occasione per farlo anche con uno strumento nuovo che questa agenzia per la cooperazione
Che dal primo di gennaio è come previsto dalla legge entrata in funzione
Naturalmente in una fase di rodaggio ma voglio dire qui pubblicamente di fronte a molti addetti ai lavori che
Anche grazie al lavoro della direttrice la dottoressa stringenti l'Agenzia sta cominciando a funzionare
Anche molto rapidamente vista la difficoltà sempre tutti questi passaggi transitorio le nostre amministrazioni pubbliche e ovviamente con il lavoro di indirizzo della nostra direzione generale del ministero
Infine dicevo all'inizio
Ed è fondamentale che noi manteniamo nel nostro schema logico sempre questo elemento molto forte molto presente
Quando parliamo di migrazioni e quando parliamo in generale di Africa dobbiamo sempre avere presente la dimensione positiva la dimensione di opportunità la dimensione di
Possibili sviluppi
In una direzione giusta
L'Africa è stata un fondo per la mia generazione verrà a dire generazione di altri che sono attorno a questo tavolo
A lungo un continente perduto non si parlava dell'Africa come
Di un continente condannato a
Un futuro di sottosviluppo miseria e malattie eccetera eccetera
Ormai non è più così da molto tempo
Addirittura l'Africa oggi ne
Nelle previsioni del Fondo monetario internazionale
L'area del mondo in termini quantitativi destinata nei prossimi cinque anni ai tassi di sviluppo più interessanti
Nei prossimi cinque anni dice il fondo minimi monetario sviluppo complessivo dell'Africa
Ventiquattro per cento del tempo
Il che vuol dire quasi un cinque per cento all'anno nei prossimi cinque
E tuttavia sappiamo benissimo che sarebbe
Del tutto improprio passare da un'analisi
Forse troppo pessimistica che pure abbiamo condiviso fino a vent'anni fa dell'Africa confinante perduto
A un'analisi troppo ottimistica sul fatto che
I problemi siano facilmente risolvibili soltanto perché c'è un traino del PD
C'è un traino del PIL il Paese che ha avuto il
Più alto tasso di sviluppo l'anno scorso nel mondo è stata l'Etiopia ma ciononostante i nostri amici etiopici sono i primi a sapere perfettamente che restano le sfide di problemi
Che bisogna affrontare quindi per l'Italia è una grande occasione quella di
Cercare di dare un contributo
Non solo sul tema dell'immigrazione ma certamente anche sul tema dell'immigrazione attraverso la nostra cooperazione attraverso la nostra capacità di soccorso e di accoglienza ma non solo sull'immigrazione
Al fatto che questo continente in bilico si muova nella direzione
Giusto c'è bisogno di infrastrutture
C'è bisogno di energia soprattutto di energie rinnovabili
C'è bisogno di un grandissimo lavoro sulle piccole e medie imprese e sull'agricoltura
In Africa e c'è bisogno
Lo metto all'ultimo perché forse l'elemento fondamentale
Dissi stabilizzazione politica e di sviluppo sociale di empowerment femminile enti capacità delle società
Africane di crescere in parallelo alla crescita del loro prodotto interno lordo
Sono tutte prospettive
Difficili ma tutte prospettive che sono alla portata dell'Africa dei prossimi anni che alle quali
Il nostro Paese anche con una conferenza
Ministeriale Italia Africa che faremo nel mese di maggio vuole dare il massimo di contributo proprio perché come dicevo all'inizio lo consideriamo un asse fondamentale della nostra strategia
Vi ringrazio
Grazie
Gentiloni per subiscono soprusi
Carico di di sostanza
Politiche così netto
Mi pare nessuno su due aspetti
Determinanti che confermano ruolo
è importante dell'Italia un'unione europea
Ancora
Così scossa da un confronto
Difficile su questo tema
Adesso
Io lascio la parola
Roberto Negri le rotture de il Sole ventiquattro Ore che Cortina la prima sessione
Dei nostri lavori Mele Alberto te la parola
Mozione ecco
Buongiorno a tutti voi grazie per questo invito su un tema
Che io in realtà affronto nel mio lavoro dalla prospettiva
Diverso
Facendo rinviato io riparto dei Paesi da dove si parte per emigrare
Non del paese di arrivo generalmente
E ascoltando prima quello che è stato detto
E soprattutto dal ministro quando ha detto
Come facile o difficile oggi distinguere tra un Paese sicuro e un Paese non sicuro
Io credo intorno a me
Paesi più insicuri che sicuri
Difficile fare la classifica facciamo qualche esempio
Lo stesso Paese può essere sicuro per alcuni e molto insicuro per altri
Prendiamo ad esempio la Turchia
Che un paese vicino nulli con cui l'Unione europea collabora tanto è vero che gli è andato il commissario invernale proprio ad Ankara
Per discutere la questione dell'afflusso dei profughi dalla Siria e del quadrante mediorientale
è la Turchia un Paese sicuro
Distinto tutti rispondo disse di sì
Ma se andate nell'anno storica del Sud-Est e visita stesse certi villaggi rasi al suolo probabilmente
Pensate step che per alcuni di coloro che vivono lì non è del tutto sicuro
Quindi
Quando diamo delle attenti o somma dei certificati di sicurezza dobbiamo guardare bene
Atti li diamo come viviamo
Perché molto spesso purtroppo quello che appare sicuro da alcuni ad altri non lo è affatto tra l'altro proprio dalla Turchia il cui accennavo prima stamane c'è stato un
Un disastroso tentato nel centro di stampo la sul Parlamento
Un kamikaze
Perché perché intorno a noi nulla è più sicuro
Diciamoci la verità
Io questa Regione tra il nord Africa e Medio Oriente l'ha avviato da trentacinque
E mai diventata più insicura
Io
Non si può più quasi attraverso
Il se voi guardate anche sui media
Sindaci miei i servizi che vengono
Diffusi vedete sempre di meno servizi l'opposto anche dal grandine turco parlo della BBC gliela sia nel
Sempre meno disponibili
A
Come dire rischiare la vita dei loro rapporto molto spesso togliamo servizi di freelance eccetera ma i grandi media spesso e volentieri si sono ritirati da molte zone del Medioriente
E della stessa secca
Pensate che soltanto alcuni anni fa quando gli Stati Uniti erano ancora presenti in forze in Iraq la schiena e ne spendeva un milione di dollari al giorno per mantenere la sua sede ad acta
Perché ci voleva un milione di dover il giorno in termini di sicurezza
Per tenere cinquanta trenta quaranta giornalisti ce ne volevano ci volevano duecento guardie del corpo
E viveva nella fortezza
Viveri lì erano sicuri
E i liberi e sicuri questo sì e vivere sicuri ma distanti dalla realtà
La realtà
Che abbiamo davanti e quella invece di popoli in cammino che vivono anche quando sono grandi economici un'insicurezza costante
Perché se è vero che possiamo distinguere
Tra l'immigrato politico e quello economico
Qual è la sua storia
Anche il migrante economico affronta dei rischi
Parte magari da un paese perché non è in guerra ma ne attraverso un altro che evitino conflitto
O comunque viene
Contatto di integrato assorbito da organizzazioni criminali
Basta andare
A in Nigeria vitigni Gela e si vede questo molto bene
Pegolo migranti da Paesi africani che show non ha
Magari per l'anno e vengono però presi e
In qualche modo sfruttati quotati
Perché interno organizzazioni criminali
Quindi anche il migrante economico
Che porvi non viene da un Paese in guerra
File una situazione di altri insicurezza
Non perché non ci sono non è la questione se c'è un Paese sicuro o Paese non sicuro
Il problema etici sono finite non sicure
Che non so la
Di cui non è garantita la sopravvivenza
Quindi mi siedo più molto in difficoltà a volte quando vedo
Quello che l'impegno economico e poi penso anche le conseguenze di conflitti
Le conseguenze di conflitti quali saranno sono già davanti agli occhi di tutti i lavori chi minimamente conosce la Regione africane o anche quelli del Medioriente
Che anche quando i conflitti finiscono i loro effetti hanno sono devastanti per anni vengono distrutto intere economie
Distrutte intere colonie
Quindi
Tra l'altro si legge che e vero che l'Africa per intero il PIL che tutto questo e via discorrendo però vi faccio un'altra domanda
Quando son dopo che sono partite le rivoluzioni o le primavere Arteco proprio perché hanno le rivolte a rate
Subito si è parlato di un Piano Marshall
Per questi Paesi
Ad un rinvio
Le ricordo
Quanto si è visto di questo Piano Marshall
Ben poco e molti di questi Paesi rom punti di passaggio di arrivo di migranti africani su dell'Africa subsahariana
Quindi davano da mangiare
Anche a questi Paesi questi pesi andavano lì elaborava dopodiché si fermava onori erano Paesi di transito ma non è che ci si transitava per un giorno o due
C'è gente rimarrò aspettano due anni prima di andare all'altra parte come in Tunisia come invidia
O via discorrendo c'erano interi quartieri africani
A Tunisi
E a Tripoli
Perché c'è stato sa
Quindi si tratta di un problema molto complesso questo dei flussi
Che ci fa pensare
Poco anche in qualche modo a un libro che scrissi tantissimi anni fa uno stridore
Io
Quando vedo
Sono d'accordo sul
Sulla questione che arrivino i migranti
Guardate tutto soffermarmi su quello che è stato detto a settembre in Germania quando arrivarono degli immigrati una grande massa dei migranti siriana
A
Un'operazione
Intelligentissima della signora Merkel che ha preso gli immigrati
Della media piccola e media borghesia siriana per integrarli nell'economia tedesca
Ma come segue
Cioè darà arrivano immigrati migranti è scattata ecco complicità completamente distrutta non da oggi formata da tre
Da Auteuil libera opposti di questo genere e subito dall'altra parte c'è
Una specie di sistema capitalistico così efficiente che i presenti e li trasforma inserisce subito in un sistema economico
Per qualche settimana o tra qualche mese questa è stata la vulgata che avete sentito dire
Qualcuno oserebbe ripeterla oggi in questi giorni credo di no credo che tutti dovremmo andarsi a rileggere un vecchio dietro
Che scrisse un signore che si chiama strisce qualche decennio fa e si chiamava cercavamo braccia e abbiamo trovato uomini
E a questo punto direi inizio
A
La
Discussione il primo relatore
E Ferruccio pastore
Che il direttore del foro internazionale europeo di ricerche sull'immigrazione eccetera
Quadro credo molto esaustivo della questione Grazie Rettore
Grazie
Grazie buongiorno a tutti
Grazie a
Pietro Marcenaro eccessiva per questo invito e soprattutto per questa
La
Per questa bella importante occasione
Il dialogo tra
Dicevo che mi sembra importante ringraziare Pietro Marcenaro questa bella occasione di dialogo tra due mondi
Quello della politica estera e quello delle migrazioni si parlano ancora credo troppo poco in Italia più che altrove ma ancora troppo poco io vorrei cominciare con due veloci passi indietro nel tempo per rievocare alcuni passaggi alcuni precedenti che mi sembrano significativi prima di tornare a questa attualità
Così complicate così convulse in cui ci hanno
Immerso negli interventi precedenti
Perché il nesso tra migrazioni politica estera non è cosa nuova
Per esempio si potrebbe ricordare che
Alle origini della storia repubblicana
Alcuni tra i primissimi atti significativi di politica estera
Della nuova Italia furono accordi
In campo migratorio accordi di manodopera a partire
Da quello con
Con il badge esattamente settant'anni fa quarantasei con le macerie ancora calde come si suol dire
Cominciò così la politica estera del dopoguerra
Poi facciamo qualche il salto in avanti di decenni per arrivare invece in un altro momento chiave
All'inizio degli anni Settanta quando sotto i colpi della crisi petrolifera
Anche allora insomma il Medioriente Grassi l'epicentro di
Radiazioni instabilità che portano cambiamenti profondi sul terreno delle politiche migratorie
L'Istat grandi Stati di migrazione dell'Europa occidentale chiusero le frontiere alla immigrazione per lavoro
A quella poco qualificata dell'epoca industriale chiuse le frontiere in maniera unilaterale disordinata senza nessun tipo di concertazione
E di inizio un blackout
Nei rapporti tra politica migratoria e politica estera
Per un quarto di secolo in una situazione geopolitica ancora relativamente protetta l'Europa
Coltivò l'illusione di una politica migratoria unilaterale fatta in casa senza dialogo tanto meno concertazione con i Paesi di provenienza con i Paesi di origine e di transito
Poiché
C'è un altro salto nel corso degli anni Novanta una serie di fattori geopolitici ma anche economici demografici
Mettono fine a questa illusione di unilateralismo migratoria e in quell'epoca in quella fase l'Italia svolge un ruolo di apripista di innovatore questo credo
Interessante da ricordare un ruolo per certi versi addirittura pionieristico per esempio
Nel tentare
Diffuse forzare delle leggi di politica migratoria estera nuove abbinando quote privilegiate di ingresso inserite nei cosiddetti decreti flussi con
In cambio diciamo a fronte di un impegno rafforzato da parte di alcuni Paesi importanti del nostro vicinato per controllare
I flussi terreno della riammissione con la stipulazione di una serie
Numero di numerosi accordi su questo su questo tema
Il ruolo dell'Italia e significativi in quell'epoca anche però nella
Là di questo terreno ordinario diciamo anche sul terreno della gestione di emergenza e qui
Pensiero ma ovviamente alla missione Alba del mille novecentonovantasette che è un precedente
Che io credo troppo poco studiato e ricordato in cui Lamis la politica estera e mossa da determinanti anche migratoria in maniera importante
Poi
Si registra un'altra frenata
In un contesto in cui il tema dell'immigrazione a livello nazionale ed europeo è sempre più ideologizzato questa sperimentazione pragmatica
Viene rallentata
C'è uno sbilanciamento della politica migratoria netto sul versante diciamo sì unitaria sul versante delle risposte di controllo repressive
E questo si vede anche in nel
L'unico importante atto direi di politica estera di quegli anni che l'accordo dell'estate due mila otto con la Libia dove la componente securitaria
Chiaramente predominante con tutto quello che seguiti
Alla stipulazione di quell'accordo
Poi interviene la crisi economica che porta comprensibilmente al congelamento dei decreti flussi che però rappresenta anche
La privazione di una leva fondamentale della politica migratoria esterna
Che era stata usata come una contropartita più o meno efficace però che era stata diciamo l'asse portante di alcuni tentativi di di una bozza di un inizio di politica migratoria estera Italia
Nel frattempo anche l'Europa
Imposta una sua politica
Nel due mila e cinque anche allora sotto la spinta tutti e venti tragici in quel caso alle frontiere dissente miglia
Viene lanciato il global approach ormai crescente gambe noto con con il suo acronimo che però
Diciamo di impianto innovative interessante completo pieno di buone intenzioni che però rimane sostanzialmente sulla carta
E rimane sostanzialmente sulla carta essenzialmente per per una ragione semplice cioè non è difficile che ci possa essere politica migratoria estera senza una politica estera sottostante
Che l'unione europea banali
Quindi in una situazione di tutti protratta inerzia la cui insostenibilità di vendita drammaticamente evidente pochi anni dopo nel due mila undici nei primi mesi del due mila undici
Diciamo che inaugurano una fase
Convulsa diciamo propulsione di questo tema sulla sul proscenio della politica internazionale
Con la politica con la
Politica migratoria estera con una dimensione esterna della politica migratoria intersezione tra
Migrazioni relazioni internazionali che non è più un optional come era stato pensato fino a poco prima ma diventa un must diventa addirittura una priorità centrale
Per l'Italia è stato detto poco fa ma anche per l'Unione europea pasti contare il numero di vertici europei dedicati specificamente a questo tema
Nell'ultimo anno
E
La dimensione esterna diventa un must diventa una priorità anche perché il
Le soluzioni interne cioè quelle diciamo cucinati tra Paesi di destinazione tra Paesi
Dell'unione incontrano enormi difficoltà che qui basta pensare destino del provvedimento dei provvedimenti sulla ricollocazione per i richiedenti asilo la cosiddetta Rillo che esce
Provvedimenti importante sulla carta innovativo
Però
Anche quella è rimasto sulla carta come sappiamo ora con
Poche centinaia di
Di collocamenti effettivamente compiuti
E quindi
Il tentativo di attivare delle soluzioni esterne di ricorrere a mezzi
Di politica estera
L'ostacolo e anche qui sono enormi in parte sono ostacoli di carattere generale gli stessi che incontra
Dicevo prima la politica estera europea che in generale in altri campi
Difficoltà di coagulare una volontà politica unitaria e coerente con continuativa
Le divergenze tra blocchi di paesi che
Nel campo delle migrazioni sono innanzitutto
Ancora periferico Paesi periferici paesi di frontiera esterna e i Paesi più protetti ma anche paesi Comisso guardano sud palesi che guardano est
Qui però si entra sul terreno della discussione della riflessione sulla politica estera europea e sulle nuove priorità che
Lascio chi parlerà dopo di me Gianni Bonvicini ad altri che hanno un'esperienza
Molto maggiore più specifica io vorrei dire ancora due parole invece prima di chiudere il suo una dimensione leggermente più tecnica anche se
Diciamo niente tecnico quando si parla di migrazioni su una materia così infiammabile dove tutto diventa politica
Così facilmente così rapidamente dico due parole su
Alcuni ostacoli specifici che incontra la politica estera sul terreno migratorio soprattutto quando si tenta come spesso si è fatto e si continua a fare di
Individuare contropartite negoziali
Nei rapporti con di Paesi di origine di transito con cui
Giustamente diceva Pietro
Marcenaro
Interessi ovviamente non sempre coincidono dobbiamo partire anche da questa presa d'atto contropartite ringraziarli sul terreno specifico della politica migratoria
Perché è una situazione che
Si riproduce insomma che si di terminare tipicamente quella che per conseguire obiettivi di politica migratoria
Si utilizzano contropartite antipolitica migratoria
Tipicamente per ottenere una maggiore collaborazione sul terreno dei controlli
Si offrono aperture sul terreno degli ingressi
Il problema di questo approccio lineare
Sulla carta è che a livello nazionale dove è stato sperimentato ha funzionato sì e no in maniera intermittente
Qui appunto l'esperienza italiana e preziosa nel bene e nel male insegnamenti
Però funziona ancora minori per le europee
Essenzialmente perché l'Unione europea non controlla il volume degli ingressi perché gli Stati si sono astenuti
Che ci piaccia o no consideriamo giusto oppure no si sono ottenuti hanno addirittura inserito nei trattati la sovranità sul volume degli ingressi la sovranità sulla quantità riammissioni sciando da parte
L'ingresso dei cittadini comunitari naturalmente però anche su quel terreno vediamo che nelle rivendicazioni messo sul piatto da Ca'a me era un
C'è oltre che la limitazione dell'accesso al welfare anche per gli allargamenti futuri la possibilità di il azionare molto di più la libertà di circolazione dei cittadini comunitari
E quindi per cercare di scavalcare questo limite fondamentale l'Unione europea cosa ha fatto per esempio approvato di giocarsi la carta della mobilità a breve termine
Cosa vuol dire vuol dire che
Nel due mila undici quello che si chiamava gambe globale approccio ormai Brescia è stato ribattezzato globale approccio ormai crescione mobility
E giustamente l'Unione Europea capite
Essendo la politica dei visti di breve durata quindi la circolazione diversa dalle migrazioni
Nelle mani della Commissione competenza comunitaria è stabilita da tempo quella sì che era una contropartita appetitosa
Potenzialmente efficace per negoziare con le
I partner con le controparti dall'altra parte del Mediterraneo
Su altri continenti
Anche qui però
E una diciamo ampliamento dello strumentario che senz'altro positiva ma non funziona in maniera così semplice
Liscia insomma anche nel
Alberto Negri parlava del dei rapporti con la Turchia cruciali in questo momento nel
Tentativo di un video il grande accordo con la Turchia per frenare i flussi
Accordo diciamo di un pragmatismo brutale ma forse nella
Urgenza nei mesi scorsi c'erano poche alternative il problema è che quell'accordo
Non funzione
Perché una delle poste in gioco e la liberalizzazione della circolazione avrei
E i cittadini turchi in Europa
Cosa che in molti Stati Germania in primis sono molto molto rilevanti ad accedere davvero al di là della promessa negoziale diciamo fatta
Con i primi incontri politici
Un altro grosso ostacolo alla liberalizzazione dei visti forme carta da giocare
Nella costruzione di una
Reti di collaborazione
Diciamo di politica migratoria è più
Cooperativa nello spazio euromediterraneo sommariamente crescenti timori di sicurezza
Che
Cento insomma queste ultime testi ultimi mesi e anni
Privatizzato
E allora che dire e fare insomma
Facile dire che serve
Creatività sette innovatività e serve un approccio integrato serve usare tutte tutte le leve della politica estera non solo quelle specifiche di politica migratoria
In maniera molto più lunghi articolata
Ambiziosa libera anche strategica di quanto sia stato fatto finora
Va letta il vertice
Di euro africano del dei mesi scorsi fa alcuni passi avanti concreti interessanti in questa direzione ovviamente
Il Trust Fund il fondo importante la dotazione importante per la prima volta insomma soldi veri sono messi
E su questa su questo piatto ma anche alcune altre cose per esempio nel piano d'azione di Valletta c'è l'idea di puntare sulla mobilità studentesca
Indi il raddoppio delle borse di studio complessivamente concesse dagli Stati europei
A Stati africani nel due mila sedici rispetto al due mila quattordici quindi
Un un impegno concreto non dimensioni enormi capitato ma concreto e a brevissimo termini
Questo obiettivo specifico si può discutere
Perché per certi versi riflette un'impostazione
O vecchia cioè l'idea che
Basti far studiare i giovani africani in particolare classiche future classi dirigenti africani lui
Perché cambi qualcosa davvero purtroppo non è così insomma cinquanta sessanta anni di storia post coloniale in qualche modo ce lo dimostrano classi dirigenti africani spesso e in gran parte insomma hanno studiato all'estero ma non basta questo a innescare
Cambiamenti
Decisivi
In un
Po'risibili permettetemi di citare un lavoro che stiamo facendo in un policy tristi come fieri stiamo finalizzando per questo ministero sosteniamo che si debba
E si fa sanitari più decisamente coraggiosamente perso
Una politica europea ricantati sviluppo congiunto delle risorse umane che non vuol dire soltanto aprire canali delle borse di studio ma formare
In istituti di formazione comuni
Perché no anche sul territorio africano qualcosa esiste già esiste una Università euro-mediterranea festa ad esempio
Lanciata con l'Unione del Mediterraneo di da poco mi risulta avviata insomma concretamente però forse molto di più si potrebbe si dovrebbe fare su questo terreno
Per
C'è un superare la logica di
Forniamo qui
I dirigenti futuri no logica insomma in qualche modo ancora post coloniale minacce forniamo
Insieme
Classi dirigenti euro africani quindi non sono africani che studiano qui ma anche europei che studia fra
Su questo posso tornare nella discussione
Detto questo Valletta certamente genera un impulso nuovo un impulso che assolutamente non deve essere sprecato come purtroppo è accaduto altre volte due mila cinque i grandi temi lanciato grande senso di urgenza la presidenza britannica allora una diversa
Gran Bretagna
Punto molto su quella svolta che poi però perse abbrivio troppo poco e
Sostanzialmente non generano un cambiamento deciso grazie
Grazie Ferruccio pastore
Che già nella sua relazione in qualche modo mette il gruppo
Il punto chiave per introdurre anche gli altri lavoratori soprattutto Gianni Bonvicini che parlerà di immigrazione in relazione all'Europa e Pastore ha detto prima la frase
Purtroppo
Che di tutta evidenza come sapete bene quando non c'era la politica estera europea comune e anche difficile poi fare
Su una politica di immigrazione comune e lo si vede che non si vede tutti i giorni
Quindi chiederei a Gianni dello IAI dell'Istituto Affari internazionali di di procedere con la sua relazione grazie
Per ringrazio Alberto grazie Pietro Marcenaro CSA per averci invitato a partecipare a questa
Importante riunione il tema migrazioni in relazioni internazionali
Particolarmente direi importante accattivante commenta commette Marchica
è un tema
Che di fatto migrazioni relazioni internazionali prevede un qui e un'equazione molto problematica per diversi fattori
Il primo come che è un fenomeno questo delle migrazioni
Difficile da gestire se non impossibile da gestire a livello nazionale
Anche se è evidente che ciascun Paese deve fare la propria parte cosa che oggi abbiamo visto non succede in Europa ma sicuramente per l'Italia il tema migrazioni soprattutto il tema Africa
Di prioritaria importanza come è stato sottolineato qui dal ministro tanto che si farà questa conferenza a maggio proprio su questo
Argomento
Mai abbastanza evidente che l'Italia non può fare da sola
E la pressione anche i commenti che Gentiloni e anche adesso Ferruccio Pastore hanno fatto è quello di prendere sull'Unione europea
Perché manifesti una politica di immigrazione
E infatti
Se non vediamo bene guardiamo a quello che è successo in questi mesi
L'impatto del fenomeno migrazioni sull'Europa è stato in qualche modo devastante
Ci troviamo di fronte a un vero reale terremoto sul processo di integrazione europeo
Alcuni elementi brevissimi il primo né come avete visto che gli emerge
Un tema che noi pensavamo accantonato ormai in via definitiva e cioè quello dei confini all'interno dell'Unione europea confini che vengono messi di nuovo
In
Evidenza attraverso addirittura manifestazioni clamorose come fili spinati i muri quant'altro
E si mette ovviamente come è stato sottolineato a rischio Schengen che è stata una delle grandi dei grandi manifestazioni di volontà integrazione
Il secondo elemento drammatico un'Europa che si stanno formando dei sottogruppi informati Paesi
Come il corpo gruppo del centro Europa che nulla hanno carri per con un neppure i meccanismi del Trattato di Lisbona che prevede delle cooperazioni rafforzate ma che in questo caso non
Assolutamente preso in considerazione
C'è poi anche un altro elemento forse più importante che è quello della perdita del senso di valori su cui si basa l'integrazione
Europea e cioè la solidarietà la tutela dei diritti la libertà di movimento
E
Rinasce accanto a questa perdita di valore
Non sono fenomeni nazionalisti ma addirittura di razzismo
Si riapre anche bensì di linea una rischiosa equazione
Fra migrazione e terrorismo
Che rende ancora più difficile affrontare in modo razionale il tema dell'immigrazione perché è chiaro
Che sia le due cose vengono mischiate il
Terrore il timore del terrorismo fa perdere anche un po'di razionalità
Allora
Se non i compari diamo quello che sta succedendo rispetto a questa crisi migratoria sull'Unione europea compariamo qua alla crisi dell'euro
Noi chiediamo un abisso di
Diversi atteggiamenti politiche e strumenti
E nel campo dell'immigrazione non vi è una cooperazione rafforzata come esiste nel campo monetaria
Non esiste nel campo dell'immigrazione un'agenzia indipendente tipo la Banca centrale europea che prenda provvedimenti di emergenza
Le direttive e poi ne parlava Ferruccio all'accennava sulle migrazioni illegali della Commissione non si applicano alla fattispecie attuale
E Dublino due e nato già vecchio come è stato detto più volte oggi e non funzioni
E manca infine
Quello che direi se la pubblicazione di un principio fondamentale delle politiche dell'Unione europea che è il principio di coerenza
Perché non vi è un coordinamento con le politiche indirettamente si collegano al tema dell'immigrazione cooperazione allo sviluppo aiuti politica di vicinato e quant'altro
E il
Tema stesso dell'immigrazione quindi c'è un deficit di regia complessiva da parte dell'Unione europea per quanto riguarda il tema dell'immigrazione
Allora la domanda artistici si deve porre come dobbiamo intervenire
I flussi migratori è stato detto prima non riguardano solo l'Africa in Medio Oriente
Ma sono dei fattori globale il ministro accennava a questa cifra incredibili di movimenti di popolazioni
Calcolata in sessanta milioni è solo un milione un milione e mezzo riguardando l'Unione europea
Quindi di fronte a un fenomeno globale e strutturale come quello dell'immigrazione
La parola d'ordine dell'essere vo uniti latte
E cioè
Portiamo questo argomento nella sede appropriata in cui deve stare che quello multilaterale
Quindi da prima evidente che l'Unione europea eternamente prendere la responsabilità cioè chi deve cercare di governare almeno per quanto la riguarda il fenomeno
E quindi va benissimo che vengano incoraggiati in Africa il processi tipo ora affatto Khartoum nuovi vertice fra l'Unione europea e l'Unione africana come avvenuto recentemente hanno
Ma vanno anche promosse
Delle strategie subregionali in Africa e anche
Nel Medio Oriente
Detto questo questi questo è il compito principale dell'Unione europea
Devo dire che il processo di cooperazione per quanto riguarda
Il tema delle migrazioni appunto fenomeno globale va allargato anche ad altri attori sia europei
Penso ovviamente alla Turchia iniziasse sta facendo
Anche si sta facendo in maniera molto ambigua nei confronti di quel Paese la riapertura ad esempio del dossier sull'integrazione e sulla coesione della Turchia all'Unione europea
è chiaramente strumentale
A una tentativo di bloccare i flussi di immigrazione in quel Paese
E però deve essere anche coinvolta la Russia
Per quanto riguarda non tanto l'assorbimento di immigrati
Quanto riguarda il tema dei conflitti e quindi dell'intervento in Siria però anche essere
Presi in considerazioni altri attori gli Stati del Golfo ad esempio io guardavo
Le statistiche che riguardano i lavoratori immigranti negli Stati del Golfo a metà degli anni Settanta
Suocera una cifra che si aggira intorno ai diciassette milioni di lavoratori stranieri nei paesi del Golfo
A metà degli anni Settanta gli arabi cioè che così quei lavoratori provvedimenti Paesi arabi erano il settanta per cento della forza lavoro oggi ci sono
Il ventitré per cento
E gli altri lavoratori vengono essenzialmente da altri Paesi asiatici India Pakistan in testa
Questo la dice lunga su quello che deve essere ecco potrebbe e dovrebbe essere il contributo dell'Istat rimborso
Ma anche la Cina deve essere preso in considerazione per quanto riguarda ad esempio l'Africa ma anche in Medio Oriente
Con per tutti i temi che riguardano la cooperazione allo sviluppo l'assicurazione
Di stabilita in quelle aree in quei Paesi
E infine
Credo che vadano coinvolti gli attori grandi attori multilaterali le Nazioni Unite naturalmente in testa
Ma anche altre organizzazioni come l'OSCE che già atterramento un dialogo con i Paesi del Mediterraneo
Almeno per gli aspetti di sicurezza e di lotta alla criminalità per quanto riguarda il tema dell'immigrazione
E infine io riprenderei un passaggio di Ferruccio Pastore
In cui si diceva che le migrazioni
Devono
Essere un tema fondamentale antipolitica esterna non solo nazionale naturalmente ma di politica estera europea oltre che di sicurezza
Quindi
Vanno affrontati assieme ai nostri partner e alle organizzazioni internazionali innanzitutto i conflitti in Libia che in Siria
La mancata soluzione per i quali rende emergenziale
Un tema che di fatto invece e strutturale etnici fittizi riguarderà per i prossimi decenni
Come è stato detto
E bisogna poi dare vita a una vera e propria politica migratoria dell'Unione europea
Sulla base dei principi citavo prima coerenza e di solidarietà
Ampliare anche allo stesso allo stesso tempo i compiti di Frontex sul controllo esterno dei confini
Per diciamo risolvere questo drammatico problema del collasso di Schengen
E infine credo che
Questo tema il tema dell'immigrazione
Debba essere parte
Di questa nuova European Global Strategy che è un altro rappresentante sta proprio scrivendo in questi mesi e che il nel prossimo Consiglio europeo di giugno dovrà essere discusso
Che
Il tema dell'immigrazione però per quanto riguarda la Global Strategy deve essere anche accompagnato dall'indicazione degli strumenti e delle politiche
E il televisore istituzionali che devono essere approntate a livello dell'Unione Europea per rendere efficace il ruolo dell'Unione europea evitare il rischio
Di una frammentazione nazionalistica
E quindi questo credo una grande sfida un gran lavoro è una responsabilità per l'Alto rappresentante per il nostro Paese ma in genere per la comunità internazionale
Grazie
Ringrazio molto Gianni Bonvicini per la sua relazione soprattutto per aver detto qualcosa qui bisogna stare attenti proprio cercare di fare questa equazione immigrazione terrorismo che
Rischia
Di travolgere poi qualunque qualunque barriera qualunque barriera
E adesso tocca osservatore Luigi Bocconi
Che prometteva prima una relazione un po'come dire di ampio di ampio raggio gli ampio raggio e non ne dubito data la sua esperienza politica e anche umane grazie
Sullo storico
Buongiorno grazie
Al Presidente Pietro Marcenaro
All'Istituto
Piemontesi ristudio africani né al Ministero degli esteri in particolare voglio ringraziare il ministro Gentiloni
Per un intervento tutt'altro che formale
Chi è nuovo
Di
Indicazioni di merito
Credo di poterlo dire anche di alcune
Utili e interessanti novità
Dunque io sottolineo
Immediatamente nella maniera più sintetico possibile
I punti di totale condivisione
Per passare poi a indicare quelli di un
Diverso è l'impostazione
In un dibattito dunque che voglio e provo
A da affrontare con grande libertà
Non c'è il minimo dubbio che
Come diceva il ministro Gentiloni
La alternativa alla catastrofi umanitaria ma aggiungerei anche al disastro dell'Unione europea
Sia una sola la capacità di governo del fenomeno migratorio secondo punto
Non c'è il minimo dubbio che questa capacità di governo o voi
Condivisa
Corrisponde cioè a una politica comune dell'Unione oppure
Rivelerà continuerà a rimediare la sua inadeguatezza
E direi la sua impotenza
Terzo punto quello che davvero trovato interessante non è la prima volta che il ministro vi fa riferimento e
L'elaborazione di un'agenda africana
Che davvero potrebbe dare all'Italia un ruolo di protagonista
Che potrebbe rivelarsi prezioso e
In questa indicazione
Un termine Daloui usato perché
Come sommessamente mi confidava il professor Massimo Livi Bacci in un domina quest'incontro cioè quello dell'ottimismo e della positività
Il termine positivo è stato utilizzato dal Ministro proprio a segnalare come
E lì
In una assegna Europa Africa che e possibile cogliere almeno le tracce almeno i primi segnali almeno le
Potenzialità e le chance di una inversione di tendenza rispetto allo scenario che
Altrimenti davvero
Dovrebbe essere
Connotato solo in termini incondizionatamente negativi ma non solo
Nel discorso del Ministro
Emerso
Un riferimento alla questione
Che altri poi hanno
Ripreso e che è stata a mio avviso con grande acutezza
Sottolineata da Alberto Negri
E il discorso sulla distinzione tra migranti economici e richiedenti asilo
Credo di poter dire con
Sufficiente sicurezza che tutte le analisi più aggiornato e quelli di lettura economica sociologica demografica
Dicono quello che
In qualche misura è già emerso ma forse vale la pena affermare con maggiore nettezza
Ovvero che la distinzione tra queste due categorie
Vale sempre meno è una distinzione sempre più precario incerta e i confini
Tra le diverse figure
Sono sempre di più approssimativo
Richiamo all'opposto una costante sovrapposizione
Tra le due figure e di conseguenza tra i due flussi tra i due movimenti di esseri umani
E gli esempi richiamati sono corsi a mio avviso inequivocabili da non consentire dubbi e perplessità
Lei ritrae a e considerata da alcuni Sattin come un Paese sicuro
Noi sappiamo che questa affermazione oltre contrastare
In maniera davvero brutale con qualunque indagine condotta in quel territorio contrasta innanzitutto col buonsenso
E dunque a partire da questo esempio ma quello dell'Afghanistan e altrettanto inequivocabile a mio avviso
è assolutamente necessario aggiornare
I criteri le categorie gli indicatori
Con i quali noi
Analizziamo questi movimenti di esseri umani
L'esigenza non nasce semplicemente da
Una
Bisogno di
Precisione nell'analisi
Ma da un fatto consequenziale che riguarda esattamente il grande tema del sistema di diritti
Se noi
E sappiamo infatti diamo continuiamo a mantenere implicita una distinzione tramite l'antieconomici e richiedenti asilo l'esito fatale
E sotto gli occhi di tutti
Che il sistema di protezione perde i migranti economici mai verrà innalzato a livello del sistema di protezione che dovrà tutelare
Di richiedenti asilo
Ma avverrà il fenomeno esattamente opposto
Che diritti e garanzie per i richiedenti asilo saranno
Ridotti abbassati azzerati a livello di quello oggi quanto mai fragile oggi quanto mai precario oggi quanto mai
ICI o un credito che tutela
I migranti economici
Dunque c'è
Un
Fondamentale questione di ingiustizia di diritto internazionale
Di riconoscimento dunque
Diritti e garanzia
Nel prendere atto che quella distinzione in categorie rigide tranne i grandi economie e
Richiedenti asilo oltre a essere
Negato dalla realtà concreta delle situazioni concrete ed sotto il profilo della tutela dei diritti umani
Ciò che può determinare una grave difficili complessivo di affermazione di quegli stessi diritti umani
Se noi partiamo da questo punto di vista
Io penso che
La questione che io costantemente tendo a chiamare delle migrazioni dell'asilo tenendo né strettamente correlati te
Vada affrontata
A partire da un imperativo che un imperativo morale è un imperativo politico allo stesso
Questo imperativo che assai semplice è quello
Che
Afferma di la vita
Proprio perché
I grandi flussi migratori
Mettono in discussione non solo gli assetti
Delle economie nazionali non solo le strutture
Giuridiche non solo
I rapporti tra
Sviluppo il sottosviluppo ma poi
Mettono in discussione lei mentali tale
Cioè l'idea che ciascun cittadino elaborato collettiva e nei fatti
Applica nel suo operare quotidiano rispetto al rapporto con gli altri proprio per questa ragione
Qualunque politica pubblica che non abbia la forza ripeto di dire la verità cioè
Di
Presentare questo tema come decisivo per il nostro presente e per il nostro futuro dunque
E semplificarne tutte le difficoltà su ordinarne davanti alle opinioni pubbliche tutte le contraddizioni che evoca
Dunque indicare fattivo che e possibili soluzioni
Se non si fa questo noi davvero con promettiamo il futuro di questo passaggio cruciale della storia umana
Cosa intendo intendo dire che
Per parlare di cose molto vicine molto attuali
La discussione pubblica degli ultimi giorni sofferto stress enti
A mio avviso molto distruttivi e
Che vale la pena approfondirle su come la necessità di dire la verità sia la premessa dell'elaborazione di politiche pubbliche razionali e intelligenti
Se noi
Affermiamo che
Il reato di immigrazione clandestina
E qualcosa che si è rivelato inutile in un cibo
La classe politica di gruppi dirigenti di facitori d'opinione annunci loro compito
Di sostenere
L'inutilità che danno dignità di quella fattispecie penale argomentarla persuadere il maggior numero possibile di persone che quella fattispecie penale va abrogato
E va abrogata intanto perché richiama
Una
Sono tanti ombra giuridicamente estremamente pericolosa che appartiene
Ha una fase della storia di diritto e abbiamo messo alle nostre spalle ovvero
L'ha appena stazione nonché i comportamenti criminali cioè quelli illeciti degli altri
E gli impegni giuridici tutelati ma
Che penalizza la condizione esistenziale lo status
L'essere sociale il fatto di essere migrante
Così come secolo e mezzo fa un secolo fa sì penalizzata essi sanzionava l'eretico
Il vagabondo l'anarchico cioè non l'atto lesivo
Di interessi terzi Olli visivo di una terza persona bensì la condizione sociale il suo essere il suo essere ad esempio un fatto avvenuto ma non solo nel caso specifico quel reato con allo argomentato con la massima precisione il capo
Direzione nazionale antimafia antiterrorismo lo stesso capo dalla polizia si rivelato inutile luci dunque
Esso abrogato affrontando i costi
Culturali di costi sociali i costi elettorali che in questo caso dire la verità
Può comportare in cambio di una crescita difficile difficilissima di consapevolezza Colli
Cerco di essere il più sintetico possibile ma qualcosa di simile è avvenuto è avvenuto un anno fa e avvenuto in questi giorni è avvenuto un anno fa quando una sacrosanta
Mobilitazione con tutti gli strumenti e le Risorse necessari fin quelle militare contro gli scafisti ha fatto intendere degli scafisti fossero la causa e non l'effetto
L'ultima traccia quella criminale l'ultimo passaggio quello organizzato dalla delinquenza di una
Per consumano
Quello dei migranti che aveva bene altre motivazioni che aveva radici non solo totalmente diverse ma assai lontane e dunque che per essere affrontato efficacemente richiedeva politiche
E non potevano limitarsi a un battaglia militare contro quelli che sono
Gli agenti ultimi finali del traffico di esseri umani terzo esempio
Così dei fatti di coloni
Capodanno hanno
Indotto
Molti come dire pensosi osservatori dalla realtà italiana ed europea a proclamare il fallimento del multiculturalismo
Ma forse qui c'è un colossale equivoco su cosa sia il multiculturalismo
Ho il multiculturalismo è come dire
Una istantanei della realtà una fotografia allora multiculturale l'autobus e mi porta
Al Quadraro perché
Tra gli utenti di quell'autobus
Gli stranieri sono più di quanto siano italiani posto con l'autobus che mi porta al Giambellino
O è questo il multiculturalismo oppure
Come per
Esigue minoranze del nostro Paese
Era sostanzialmente il surrogato
Di una
Proiezione delle aspettative ottimistiche perché ci credeva nel socialismo in una società dividere guarda costruire attraverso l'incontro tra molte etniche molte culture molto religione
Ma
Queste ipotesi non è che siano falliti dopo i fatti colonia
Ci sono rivelati fallimentari nell'ultimo quarto di secolo bastava osservare gli altri Paesi oppure bastava osservare in Italia dove in questi venticinque anni si sono accesi
Concluda mente e talvolta crudelmente conflitti culturali per esempio sulla questione delle
Mutilazioni genitali femminili in Italia
Per esempio sull'uso del velo per esempio sull'IPT e usanze religiose all'OLAF
Il multiculturalismo non è altro che è una irresistibile tendenza delle società contemporanee una irresistibile tendenza che
Un essere immediata è governata ma che solo
Uno totalmente sprovveduto poteva immaginare che fosse un percorso agile De Angelis
Il multiculturalismo cioè l'accoglienza insistenza non belli età non
Costruita sull'ostilità e i l'altra culture venire tradizioni diverse è un processo non solo faticoso ma assai doloroso
Ma non c'è alternativa tutto ciò ecco
Tutte queste esempio richiamato mi scuso se sto abusando del tempo concesso
Rimandano a questo che prima dicevo all'esigenza che un imperativo morale un imperativo politico direttive l'abilità cioè di fare comprendere
Attraverso anche
Parrocchie
Sono anche un parlamentare di questa Repubblica una lotta politica che sarà certamente difficile ma che sappiamo non si esaurisce con le amministrative del due mila sedici
Mail con le politiche quando vi saranno ma riguarda davvero la nostra identità e identità delle società
Contemporanee e solo attraverso questa fatica ecco resto Bolloré
Io credo si può individuare
Un percorso per non solo la sopravvivenza ma lo sviluppo Dio una Unione europea
Consapevole delle proprie responsabilità capace
Capace
Gli essere accogliente
è allo stesso tempo di costruire una propria identità
Che
Indubitabilmente mai potrà fare a meno di questi valori fondativi della stessa idea di Unione europea e di comunità che ad esse adatto origine
Nei decenni scorsi è
Quel secolo tormentato che abbiamo alle spalle ma il secolo Ricci
Stiamo vivendo adesso non è destinato a essere meno tormentato almeno dobbiamo esserne consapevoli grazie
Grazie senatore ma
Comunicherò all'ultimo nostro locatore ringrazio tutti i relatori lo piccola annotazione sul reato di immigrazione clandestina
è ovvio perché come è stato ancora tolto perché bisogna andare al
Pubblica opinione una percezione di sicurezza
Anche
Non reale non realistica togliere questo reato significherebbe in qualche modo togliere anche questa percezione anche se poi questo reato non solo non serve
Lo Stato dà persino alcuni Stati delle nostre forze di sicurezza
Va bene grazie voi adesso ci sarà l'altra parte del del parallele non so se c'è
Cioè
Causa dottoressa negli occhi vicino al palazzo quasi il verbale così bassa politici fare grazie
Grazie
Grazie all'intervento
Membri
Discussione che c'è stata io metto dentro il Mezzogiorno parola un marchio da
Che coordina la seconda parte della nostra discussione
Puntualmente nel servizio del Tintoretto incentrata su legge dettagliate relazioni fra il tema dell'immigrazione nell'Africa
Pongo
Grazie davvero grazie a tutti i presenti e alle autorità diplomatiche qui insana grazie Ministro degli esteri per aver organizzato
Questa importante iniziativa
Non va bene è molto limitato
Che
Credo che sul tema
Migrazioni e rapporti tra atenei italiani predatori neri potranno gli ammortamenti di quanto possa dire io
Una prima volta che però devo fare che purtroppo Sindaco Fassino non potrà essere presente
Ha inviato una lettera
Che voi trovate in segreteria in quest'ottica perché perché oggi ci sono le esequie del professor Gianni Rondolino
Illustre figure la cinematografia italiana e credo che appunto sia più che giustificata la motivazione con cui Fassino non ha potuto partecipare ovviamente
Cita a mio avviso il più calorosi saluti e auguri e credo che sia vera
E non di circostanza il dispiacere un cui Fassino ha dichiarato di non poter partecipare
Rispetto ai
Il quadro generale degli apporti indicano affida io vorrei dire soltanto pochissimi per ora
Dare quella parola i relatori
Pensate ad alcuni dati di questo tipo l'Africa e oggi in qualche il Paesi del continente dietro un atto di ATO
Ha da un lato livello più basso del mondo
La l'Africa orientale
Ha un reddito pari a mille cinquecento dollari l'anno
Dall'Africa nel suo complesso
A la metà della popolazione del miliardo e duecento milioni
Che vive con meno di duemila dollari
Lo dello cinque dollari al giorno
E questa realtà della vita latina Oggi partecipa a questi movimenti migratori con trentuno milioni di militanti
Attenere percento bisogna solo con l'azione e con dieci milioni tra rifugiati provi sfollati
Che costituisca in qualche modo un peso molto maggiore rispetto alle sue poche capacità
Lapide elitaria è presente da negli ultimi dieci anni ha raddoppiato la propria presenza oggi gli africani dalle sono quasi un quinto di tutti gli immigrati
Regolarmente presenti e oggi la maggior parte dei rifugiati richiedenti asilo che noi abbiamo
Ricevuto negli ultimi anni sono provenienti da Paesi africani
è un po'questa è una
Di una dinamica
Delle Nazioni Unite l'africana
Ed è su questo che probabilmente i nostri
Relatori potranno tardi numerosi spunti di riflessione
Anche per questo abbiamo deciso di cambiare l'ordine che erano previste nel programma
E di cominciare con le riflessioni di un economista di economista che voi conoscete Mario Deaglio
Proseguire poi come previsto nel programma con gli interventi diriga parta bene della Commissione esteri e conclude in qualche modo sia una seduta sia il convegno
Con le diverse lunedì non le grandi allora finte rianimazioni vaccino potrà darcelo prospettica su questi che sono i termini dello sviluppo possibile dei rischi dell'opportunità
Nel futuro
Io darei senz'altro i dubbi lavoro la Mario Deaglio
Che voi tutti conoscete
Grazie grazie a tutti per la pazienza con cui mi seguite questo convegno che complesso i noti spiego di di fronte al problema effettivamente pieno si esprima
Io cercherò di inquadrarlo dal punto di vista delle cosiddette scienze sociali
In quanto non c'è nessuna da sola che abbia le risposte addirittura forse qualcuno non riesce nemmeno metterebbe nelle domande ed è un
Diciamo dobbiamo fare un tentativo di sintesi tra politica ed economia e democrazia
La trattazione concretezza di questo problema deve partire da due promesse implicite che troviamo
Nel diciamo nella pubblicistica nel modo in cui in questa nuova ondata migratoria viene trattata da investire
La prima totalmente non dimostrate probabilmente non vera ed che la scelta del migrante sia una scelta definitiva
Abbiamo da un lato i profughi
I profughi cercano rifugio legato alla durata dell'emergenza
Se la piccola e media borghesia siriana che migrata in Germania sostanzialmente negli ultimi mesi avesse domani mattina delle condizioni credibili di ricostruzione del suo Paese probabilmente tornerebbero tutti via
Abbiamo degli esempi di questo in passato l'immigrazione
Della ex Jugoslavia in Austria rigo a contare i seicento settecento mila persone
Quando si stabiliscono la situazione comincia oggi il flusso di rito
Il secondo gruppo cioè i migranti motivi sostanzialmente prevalentemente economiche hanno prospettive più lunga e non legate a un'emergenza singola ma almeno all'inizio della migrazione
Pensano a un possibile ritorno quindi chiederei la Corte non poté anche in questo Paese ospite imparo
A fare delle cose e poi torno nel mio paese
Anche qui abbiamo degli esempi concreti riguardano gli italiani in Germania
Un minuto credo che fosse un paio di milioni di italiani che sono negato in Germania negli anni Cinquanta e Sessanta
Una gran parte di questi ritornata in Italia al momento della pensione quadri vettura
Prima della pensione quindi non è vero che siamo di fronte a una scelta definitiva siamo di fronte a scelte condizionate che richiedono di essere trattati trattate in modo particolare
La seconda attore messa è che il nostro problema cioè questa nuova immigrazione complesso di norme
Viene affrontato essenzialmente in termini che potrei definire logistici
E come segregati fossero dei pezzi di un magazzino devono essere inventariati poi devono essere distribuiti nei vari scaffali per magazzino che dice
Tutto in definitiva nell'ipotesi
Che Negri sottolineava prima
Che il capitalismo risolve tutto e subito quindi che abbiamo un mercato che come sistema tutte le cose
La la l'approccio logistico in questi mesi in Europa
A oscurato l'aspetto politico
E abbiamo visto benissimo si dimentica sulle quote significa sui siti in cui si passaporti sulle impronte digitali
E non si tiene conto che dietro questo ci sono un
Per i problemi politici che vanno trattate
Forse questo è avvenuto perché non esiste per i migranti l'equivalente di una banca centrale europea cioè di qualcuno che ha un potere supervisione di riferimento che passa sopra
A quello dei singoli Stati
In realtà noi dobbiamo renderci conto che il Paese che accetta dei profughi deve
Impegnarsi perché nei paesi dei profughi tornino condizioni di vivibilità
Non è possibile accettare dei profughi ed essere neutrale in qualche modo accettando e qualcuno di noi entriamo nella storia di questo Paese e dobbiamo schierarci
L'Unione europea ha dimostrato di non avere molto coraggio su questo schieramento
Il Paese che invece accetta immigranti per motivi economici deve impegnarsi
Perché
Nei Paesi d'origine si instaurino condizioni non già di vivibilità che magari ci sono anche ma di sviluppo edicole città che siano all'altezza delle aspettative
Quindi in sostanza noi dobbiamo impegnarci non è possibile non fa
E l'impegno implica una serie di sostegni e di contrasti di tipo politico a quello che noi riteniamo essere giusto non giusto con azioni che sono dirette su questi Paesi o anche indiretto
Possono essere di breve periodo nel caso di profughi e di lungo periodo con politiche appunto di ampissimo verifica respinto nel caso invece
Dei migranti
Vediamo questa soprattutto adesso il lungo periodo e poi tornerò brevemente anche allora al al breve periodo
Lungo periodo e dominato
Ma siamo arrivati ce lo ricorderà sicuramente da questo rapporto diretto e inevitabilmente Marcenaro definito come la pompa demografica africana
Che lega indissolubilmente Europa grazie
In Africa
Come sapete aggiungerà qualcosa che viene stimato massimo del nove ottobre venticinque anni e un miliardo di persone insomma c'è circa un'ora dopo venticinque trent'anni su questa
Tra l'altro letta mediana PIM dei Paesi africani è bassissimo
Un Paese come l'Egitto aumentata la popolazione cammino di diciannove anni né l'altra metà tutti i diciannove anni questa età media scenderà ancora quindi avere una popolazione eccezionalmente giovane
Eccezionalmente numerosa
Che si materializza di fronte a noi
Nel giro di due e tre decenni
Quindi al con questa dobbiamo fare i conti
E nessuno sta facendo i conti
Nessuno si sta chiedendo
Che cosa capita all'economia europea
Se l'Africa crescente quattro del cinque per il sei per cento all'anno cresce prevalente impara eventualmente in alcuni settori o prevalentemente in altri settori
Si registra su questo una desolante carenza di studi e diceva
L'intera città il futuro dell'Unione europea si gioca in gran parte su questo rapporto con
Come lo si può definire come si può impostare questo rapporto
Area cammina classica parlava soprattutto che il commercio internazionale il mutuo vantaggio
Sicuramente questa impostazione molte linee ancora valida
Ma autolimitarsi doganali sono stati largamente ridotti
Ma ci vuole qualcosa di più
Ci vuole probabilmente un coordinamento tutti politica industriale quella famosa politica industriale che in Europa ci ha spesso paura di pronunciare
Perché ricorda dirigismo i socialisti che si è ancora più paura di pronunciare
Ma che è comunque un'indicazione di direzione una strategia che nei fatti se non nelle parole qualunque Governo qualunque insieme dei Governi più l'Unione europea non può no
Può l'Europa effettivamente inserirsi in un processo
Crescita economica e di sviluppo sociale e civile dell'Africa
Al tempo stesso riuscendo così a trovare almeno una parte del suo che vai troppi problemi
Io penso di sì
Penso di sì ma nonno gli strumenti tecnici proprio perché gli studi su questo non sono stati avviati per essere sicuro che sia così
C'è qualcosa che possiamo imparare dagli unici che hanno fatto un tentativo di questo genere che sono i cinesi
In questi anni
Tutto da vedere
Su questo bisogna
Che
Le due parti del Mediterraneo i due continenti dialoghino tattico
E dobbiamo riuscire ad individuare
Sia
Manconi sia Gentiloni hanno parlato di accenda africana l'agenda africana non può essere un'agenda soltanto non sarei su un'agenda che si fa con gli africani
E probabilmente ci sono moltissimi punti di contatto sui quali e necessario lavorare
Che invece su questo ciclomotore assai poco
Direi che sarebbe un bel progetto di ricerca per qualche studioso o qualche organizzazione degli studiosi che guardino avanti e che siano magari di giovamento
Ma torniamo al breve periodo vi abbiamo visto questo lungo periodo con le sue esigenze e le sue carenze soprattutto
Torniamo al dovere periodo tra gestione se così si può dire usando i termini logistici dei migranti e soprattutto vetro
Anche qui succede proprio questo questo fatto del migrante considerato un po'come un oggetto che è un pezzo da mettere il magazzino elegante sono trattati singolarmente
Ci si dimentica che i migranti costituiscono per le comunità
Sono tracciati trattati in genere in maniera passiva cioè si richiede trovano soprattutto di rispettare alcune nome poi facciano questo che volevo di nuovo
Il capitalismo provvederà
Attualmente non è vero queste
Si dimentica una identità mi pare non comunica tirato fuori il problema dell'identità che non è soltanto un'identità personale anche un'identità di comunità
Io penso che l'Unione europea dovrebbe attrezzarsi a organizzarsi considerando i migranti come comuni
E quindi dovrebbe per intanto individuali queste comunità che poi
Si formano ma poi non le conosciamo nel merito e ce ne ricordiamo quando ci sono i casi il terrorismo sposo del genere ma se no non per noi sono tutti uguali sostanzialmente
Bisognerebbe individuare
Avere dei dialoghi con le comunità con i loro rappresentanti cercare di
Incoraggiare
Che vengano esplicitamente fuori lì il rappresentante della comunità
E questo può avvenire con tante piccole azioni a livello proprio di accoglienza nel primo periodo dell'accoglienza
Intanto abbiamo
Un problema di per esempio il cibo il cinquanta il cibo nei campi genesi porta da mangiare oggi probabilmente l'asilo
Ma perché non si taglia il cibo la comunità che se lo gestiscono
Questo sarebbe un modo di organizzare il molto che naturalmente noi colloquiamo con loro noi vogliamo che tutti possono mangiare nessuno se ne scuso ma questo dovrebbe essere
Tenuto tenuto assolutamente incontro
La comunità dovrebbe amministrare dopo i tanti quindi svolge all'interno oltre
Alle
La confezione del parte Cetera tutte le attività interni al canto assenza necessariamente richiedere un'assistenza aste
Poiché è sintomatico di come questo sia stato dimenticato che a livello italiano non mi pare negli altri Paesi europei non il padre neppure esistano dei
Liberi dei libri teniamo conto che ormai il miglior servizio prescrive
Non è che parliamo di gente molte volte a una scuola superiore degli perché spieghino come sono fatti i nostri Paesi
Quali sono i nostri costumi quali sono le nostre regole che cosa succede seguiamo le regole
Questo da una persona cosa chiede un'informazione di base che dovrebbe essere messa
Davanti a tutti quesiti
Ed io in un Paese al limite
Come un esame diciamo così un punto di percorso concorsi possono durare qualche settimana
Per cui chi esce dal centro di accoglienza e affrontare il Paese ci trova come alcune nozioni fondamentali che altrimenti vengono eliminate
L'unico esempio che ho trovato che va in questa direzione riguardo alla Germania
Dove addirittura la magistrato segretario di Stato tedeschi che a
Trasmissioni nelle lingue
In turco di sicuro in italiano di sicuro derivavano dai tempi
E
E ci sono dei giornali turchi che vengono pubblicate in Germania
Dobbiamo cercare di favorire questo tipo di evoluzione perché soltanto con questo tipo di evoluzione si va di un'altra situazione un altro elemento fortemente aggregante
E rappresentato dallo sport
E non c'è il Sindaco Fassino
Mi pare di aver letto l'altro giorno che
A Torino c'è stata una partita di calcio tra una squadra di immigrati ed una squadra locale queste sono le cose che fanno in qualche misura con comunità
E che consentono anche una graduale in missione nella vita civile
Invece di avere riscontri con le comunità locali si può applicare una forma di dialogo con le comunità locali
C'è poi un ultimo punto cui diciamo questo aspetto micro che ho delineato e di breve periodo si fonda su un lato
Immigranti servizio nel fionde come ricordava anche dalla notizia recente che in Italia ci sono centotrentacinque mila imprenditori immigrati
Cinquecento mila cinquecento mila centotrentacinque mila dal Mediterraneo
Cinquecento mila in tutto ora alcuni di questi saranno appunto
Il popolo delle partite IVA che ha preso
La caratteristica di imprenditori per motivi fiscali di opportunità ma cominciamo avete delle forti in realtà imponesse
Di
Immigrati che assumono degli italiani
Cominciamo a vedere questo tipo di
Interazione
Allora questo tipo di interazione validissimo per Paesi come il nostro soprattutto CE questi imprenditori espandono autorelazione nel Paese d'origine
Cecchi a imparato a usare macchine italiane macchinari italiani
Metodi di lavorazione italiane ai in Italia la parte inizialmente centrale subisce l'INPS
E va invece nel Paese d'origine
Espandere fa un'operazione culturale di grandissima importanza che dobbiamo tutti i costi favorire
Il nostro futuro strano in questo tipo di integrazione
Cos'è un caso di un ragazzo marocchino che conoscevo che un certo punto all'ordine del petrolio torno in Marocco o faccio un corso per imparare come si fa il gelato
Torno in Marocco con una macchina facevate sono solo italiane sostanzialmente mattinata fare gelate evaporazione perché perché nel Corano non c'è niente che dica che non si può mangiare il gelato
Non è un fenomeno di diciamo di contrasto culturale ma anzi un fenomeno di unione
Ecco io penso che con queste due anni
E cioè
Riconoscimento per le comunità la facilitazione dei rapporti economici questo a livello micro e
La stesura all'inizio di un dialogo di lungo periodo che porti alla stesura vi
Non dico piano perché con la parola ideologicamente corretto il connotato di progetti di programmi di lungo periodo che coinvolgano
Le due parti che si affacciano sul Mediterraneo continente africano nella sua interezza tutta l'Europa che sta dietro forse con questo riusciremo a trasformare quella che molti credono in senso negativo
In una enorme positività per tutti voi
Grazie
Grazie professore prima di passare la parola
Agli appartamenti vorrei mettere l'accento su due o tre punti implica dobbiamo impegnarci in l'impegno non è soltanto il sul terreno di diritti impegno anche sul terreno la progettualità
Un piano un progetto una serie di progetti
Per il dialogo Italo o africano deve
Fare perno anche sull'aspetto economico ove si diceva prima abbiamo una serie di opportunità utilizziamole
Per fortuna la situazione in Italia forse meno
Opera di quello che professore ha descritto abbiamo anche noi iniziative
Di formazione linguistica culturale
Penso lo sport
Cioè dico il CONI che ha anticipato il Parlamento dando ai
I ragazzi che giocano nelle partite di pallone quale lastricata sportiva cioè
I ragazzi sono autorizzati a giocare delle squadre di
Calcio ai lettori dei giornali anche se
Una vecchia legislazione italiana dice
Per giocare nei tornei regionali detesta i cittadini italiani che assurdo perché tu hai un ragazzo che gioca dei tornei che le squadre
Fino agli ATO provinciali superato quel livello teleferica
Avrei come giustamente detto ma noi diamo la cittadinanza sportiva ecco quindi abbiamo forse un panorama più ricco di quello che noi di solito
Lo conosciamo però è positivo che appunto questo impegno
Fatto su
Questa
Agenda
I trafficanti con la possibilità di immaginare anche le risposte in termini economici sia il perno e non si servì e ovviamente questo di rinviato
Al perno politico l'altro fuoco e quindi rilevata venga Commissione esteri del Senato la Camera
Può darci sostanzialmente il punto di vista
Politico su questo punto
Grazie grazie mille e anche tra Marcenaro per l'invito amministrate dal centro studi africani piemontese per l'organizzazione della Conferenza casomai cartario specialità
è stato detto penda pastore resta poi vicine le migrazioni segnalano la necessità di una politica estera e gira politica estera delle migrazioni
Weah Africa e italiana fatica
In particolare il pubblico più generale si è reso conto di quello che è
Da un po'di tempo sia la politica che anche la ricerca segnala cioè che
C'è la necessità che l'Italia si doti di una gamba specifica di politica estera che riguardi l'Africa questa è sempre stata all'Africa è sempre stata ritenuta una delle proiezioni naturali
Italiane
Ma solo da una decina d'anni che questo rapporto sta assumendo raffinata fisionomia propria
Che variate dichiarazioni di principio oggi con un certa impronta di carità che invece caratterizzava interesse verso l'Africa di anch'
Alcuni Governi dei Paesi occidentali nella fine degli anni Novanta nei primi anni due mila
Io ritengo che il Rapporto Italia Africa debba cominciare a interessarsi a questioni globali di cui le migrazioni sono un sintomo ma non sono l'accaduto ultimamente ho parlato a lungo
Del tema delle migrazioni ma le migrazioni sono un segnale di una serie di questioni strutturali africane a cui insieme appunto come diceva il ministro Gentiloni come dicevano
Alcuni interventi prima di me si deve trovare a dare una risposta insieme
In occasione del summit della Valletta che era un summit effettivamente molto atteso perché riprendeva una tradizione di dialogo Europa Africa che era aveva un po'perso il senso strategico in quanto la Cina si occupa meno pediatrica
In realtà la principale preoccupazione dei leader europei che è stata quella di attenuare il flusso migratorio e di salvare Schengen
Perdendo così un'occasione di rilanciare i rapporti Europa Africa
Che invece necessitavano probabilmente di una mensa a tono
Ed è la possibilità di discutere per la prima volta fuori da aziende un po'formali un problema che cominciava a diventare un problema comune Europa Africa i rapporti Europa Africa in particolare qui c'è il corpo diplomatico africano che probabilmente insomma avrà anche una propria opinione nessuno su questi rapporti orografica
Durante la Valletta si sono incrinati perché l'Europa si è presentata come una fortezza assediata mentre dal punto di vista africano ne stiamo parlando di un contiene che appunto l'Europa che assorbe il tre per cento dei rifugiati globali mentre il continente africano ne ho ne ospita circa il trenta per cento
E quindi
Il summit della Valletta messo veramente in evidenza come ci sia una disparità di percezioni è una disposizione disparità disponibilità ad accogliere
Vi sono più i migranti tra africani nella società Africa dell'Ovest di quanti
Sono i migranti africani in tutta l'Europa
Si calcola che siano appunto diciassette milioni immigranti all'interno dell'Africa ospitati all'interno dello stesso continente africano vi sono circa cinque milioni immigranti di origine africana
In Europa
In questo quadro il nostro Paese ha una posizione un po'diversa nel senso che
è più direttamente coinvolto nelle migrazioni dall'Europa dall'Africa verso l'Europa
In primo luogo perché noi abbiamo una posizione geografica di cerniera
In secondo luogo perché emigrazione e lo vediamo anche solo e semplicemente dalle immagini
Delle televisioni non poi qui c'è un dossier statistico ci sono dei numeri che che lo testimoniano con l'apertura della rotta balcanica e quindi del fatto che i flussi dall'Asia passano attraverso i Balcani
In Italia sostanzialmente oggi arrivano soprattutto migranti dal continente africano
Nel due mila quattordici era un quarto dei migranti erano ancora siriani nel due mila quindici
Quasi il settanta per cento delle persone che sono arrivate in Italia
Erano provenienti di origine dall'Africa subsahariana
Infine il nostro Paese sia sentito sollecitato più di altri Paesi europei
Dai flussi che derivano dall'Africa proprio perché è è un Paese che soffre più di altri di un di una
Differenza di percezione l'Italia il Paese in cui si pensa
Che ci sia una quota di immigrati molto più alta della realtà la percezione nei dati di alcuni anni fa era che il trenta per cento della popolazione fosse uguale a zero
Immigrata in Italia mentre in realtà mi ospitano tra il sette l'otto per cento e questa differenza di circa ventidue punti effettivamente rende molto drammatico il dibattito pubblico
Come si sottolineava anche il senatore Manconi e poi perché non siamo un Paese
Recentemente ricevitore immigrati e quindi abbiamo visto in venticinque anni di complica il numero di persone che arrivavano da altri Paesi e questo ha reso più drammatica ancora la percezione di un fenomeno che è stato molto rapido rispetto agli altri Paesi europei
Per tutte queste ragioni il Rapporto Italia Africa
Identificato appunto come un altro alle sbocco della nostra politica estera
Ha un valore ancora più rilevante davanti a un tema che sta occupando il dibattito pubblico quale quello delle migrazioni io in questa relazione non voglio identificare le ragioni strutturali
Per tante ragioni strutturali delle cause dell'emigrazione africane ma voglio delineare tre fattori che a mio giudizio devono aiutarci a immaginare un rinnovato impegno italiano in Africa
In primo luogo
I flussi migratori sono generati dobbiamo in primo luogo dobbiamo tenere conto che le motivazioni delle migrazioni sono
Diverso e differenziati tra aree del continente
E sono
Sintomi appunto di contraddizioni che sono vissute dal continente africano
La il primo è la prima ragione
Che sta dietro i flussi migratori originati dall'Africa eh
Una una caratteristica che diceva prima anche il professor Deaglio la speranza di migliorare le condizioni di vita propria e del proprio nucleo familiare
Questa ragione caratterizza in particolare le migrazioni che provengono da alcuni Paesi in particolare dell'Africa occidentale Senegal Gambia Nigeria
Dove
Fenomeni di crescita disuguale
Fanno sì che i nuclei familiari scommettono su alcuni individui perché il mirino che si prendano la responsabilità
Di affidare il resto dei familiari rimasti indietro la seconda ragione è collegata più a situazioni di conflittualità o repressione
Per semplificare diciamo nella gran parte delle migrazioni che derivano dal Corno d'Africa sono legati o a conflitti o a persone che fuggono da regimi che sono particolarmente repressivi come regime eritreo
Una terza causa delle migrazioni è legata alla grande questione degli Stati fragili
In Africa vi era un maggior
Presenza di quali può essere stata qualsiasi altro continente mondiale di Stati fragili
Gli Stati fragili hanno permesso attraverso istituzioni deboli
Possibilità di corruzione confini può Rosi all'emigrazione di passare e passare molto più velocemente laddove l'instabilità del Nordafrica ha reso ancora più fragili i confini e la situazione della stabilità in particolare nella fascia Salerniana
Sono questi tre fattori era
E alla combinazione la differenziazione tra Paesi che a mio giudizio deve rispondere a una strategia italiana circa di che abbiamo insomma di cui abbiamo discusso questa mattina
L'Italia è
Un Paese che ha in una posizione privilegiata per rilanciare il senso di partnership i rapporti tra Europa Africa
Per esserci come partner ci stiamo dotando di vari strumenti lo diceva bene Gianni Bonvicini
Non basta l'impegno politico che ci è stato in questi anni ma bisogna avere degli strumenti di politica estera ci rendano in grado incidere dare seguito all'interesse e al
All'innalzamento di livello politico che c'è stato in questi anni
E a partire dal secondo governo Prodi che il nostro Paese senza differenza tra Governi si è impegnato
A più alto livello e con una frequenza maggiore a una frequentazione più assidua delle capitali africane
In particolare negli ultimi anni c'è stato un ulteriore innalzamento di livello con attenzione del Presidente del Consiglio
Quest'anno dovrebbe esserci un'attenzione in particolare anche del Presidente della Repubblica nel rilanciare a livello politico le relazioni italiano Africa
Ma appunto servono gli strumenti
Stiamo portando avanti tra Parlamento Governo Ministero degli esteri la riforma della cooperazione allo sviluppo che è diventata strumento qualificante della politica estera a questo processo è stato associato anche un'attenzione
Economica che ha visto un aumento delle risorse per la cooperazione che certamente non soddisfa gli impegni che ci eravamo presi ma che segna
Un sensibile inversione di tendenza
Che si consoliderà nei prossimi anni e che segnala che l'Italia vuole esserci con un canale che è il canale bilaterale
Che è una cosa diversa rispetto a quanto messo in campo negli anni passati
Queste risorse addizionali e andranno certamente insistenze provando a qualificare la nostra presenza in Africa io ci sono due punti che vorrei lasciare alla discussione
Da un lato
Dovranno cercare di capire come spendere queste risorse addizionali per coniugare cooperazione sicurezza proprio nel contesto di fragilità di cui si parlava prima lo accennava anche
Il ministro Gentiloni tendenzialmente l'idea di coniugare cooperazione sicurezza è un è un elemento di discussione tabù nel nel dibattito della cooperazione
Ma non ci rendiamo conto che il tema del rafforzamento delle istituzioni è un tema abbastanza centrale per provare a rispondere alcune delle grandi questioni dell'Africa contemporanea
Il secondo elemento su cui probabilmente una riflessione va aperta su come qualificare l'assistenza addizionale delle risorse della cooperazione riguarda il tentativo di rafforzare alcune tradizioni democratiche in alcuni Paesi o come sanzionare
Paesi che in questo momento di fare buono da questa traiettoria io penso in particolare alla vicenda Eritrea
Ne ha è stato annunciato insomma è un Paese di cui è stato parlato anche prima l'Eritrea Paese estremamente determinante nei nostri prossimi che tori
Ma è un Paese verso il quale probabilmente non siamo chiarissimi sui tipi di rapporti che noi vogliamo intrattenere sugli obiettivi
Sul punto di caduta finale e su come coniugare politiche migratorie con politiche di cooperazione
Infine e più in generale le politiche la politica estera e di cooperazione nei confronti dei Paesi africani deve provare a essere coerente anche con le altre politiche verso il continente
Il rinnovato interesse africano ha prodotto un attivismo italiano verso l'Africa lo diceva Bonvicini prima
C'è un tema incoerenza delle politiche che deve essere esteso alle iniziative di tutti gli attori italiani che vanno in Africa
Tra i Paesi africani più coinvolti nella crisi migratoria sono costretti possedimenti italiani Eritrea Somalia e Libia
Il colonialismo può aver dato al nostro Paese una migliore conoscenza del terreno della società e degli uomini ma questo è un privilegio da maneggiare con cautela perché probabilmente suscita qualche diffidenza
Lo dobbiamo tenere presente anche per la futura opera di pacificazione della Libia un Paese verso il quale non voi
Riteniamo giustamente di avere una responsabilità storica ma nei tuoi confronti si debba si deve porre mente
Operare qualche elemento di di cautela abbiamo un compito molto arduo dobbiamo mettere a disposizione della pacificazione della LIPU e più in generale alla stabilizzazione del continente africano una conoscenza pregressa una presenza di donne e uomini che deve essere impiegata come risorsa
è una politica che nel cercare la pace la stabilità deve favorire in tutti i modi il recupero dei potenziali migranti per la crescita e la riforma dei loro Paesi d'origine in Libia come l'Eritrea come in Somalia
Questo in fondo è il mandato che l'Italia e noi sentiamo più vicino alla nostra sensibilità e alle nostre responsabilità
Grazie onorevole quarto avendo io metto in cui ci soltanto questo aspetto importante
L'Italia è nelle condizioni di avere una responsabilità ma anche dell'opportunità confronti nel secondo apicale speriamo questo rilancio delle relazioni tra africane
Possano supportare una politica di sviluppo economico dichiarazioni politiche e dopo aver analizzato sia pure brevemente gli aspetti economici e politici
Della relazione idolo apicale resta l'aspetto umano resta aspetto umano che il più importante perché in mente di tutti
E Massimo Livi Bacci è uno dei grandi esperti italiani internazionali su questo tema quindi al massimo la parola sulle relazioni trafficanti utilizza demografico umano
Presidente funzionasse
Bene grazie grazie molte grazie a Pietro Marcenaro al
Centro piemontesi studi africani credo che l'iniziativa abbia avuto sia stata molto opportuna abbia avuto anche un
Dal successo
Giudicare dalla
Dalle tante persone che sono qua e dalle poi la sostanza del
Dei temi trattati io dovendo parlare per ultimo a questo punto non so più cosa dire perché quasi tutti gli argomenti di rilievo sono stati
Sono stati toccati
E
Sono un po'in imbarazzo perché mi ha sconvolto la mia originaria impostazione non posso non però devo dire qualcosa su agli aspetti alcuni aspetti politici poi passerò più a cose
Diciamo che riguardano il lungo periodo cioè che cosa ci possiamo attendere dal punto di vista dello sviluppo del continente africano
Nei prossimi decenni nei prossimi qui bisogna guardare avere l'occhio lungo al di là della tempesta attuale che ci circonda
Bisogna anche guardare al di là di questi di queste tremende contingenze attuali e dirò qualcosa sul capo sopra questi su questo argomento ma
In realtà quando si parla di dichiarazione adesso si parla in un contesto
Mondiale europeo
Meglio mediorientali nel quale
D'Italia è incastonata
è incastonata in una Unione Europea che sotto il profilo delle politiche migratorie eh un fallimento perché questo è quello che noi dobbiamo dirci
L'Europa ha fallito col Trattato di Lisbona perché dal Trattato di Lisbona è esclusa
Che
Gli stati cioè mantenuta anche in capo agli Stati l'assoluta libertà atti ammettere la quantità il volume di migranti che crede quindi uno Stato può
Chiude la porta a doppia mandata un altro Stato può mantenerla completamente aperta
La grande immigrazione di Spagna del primo decennio di questo secolo a in qualche modo finanziato dal punto di vista della
Del lavoro ha finanziato la bolla speculativa edilizia che ha avuto non pochi effetti economici sull'Unione europea ma l'Europa eccetera su questo
Quindi io credo che l'Europa sta rilievi rischia di fallire
Quelle aree del quale
L'Europa aveva raggiunto
Dei risultati importanti perché la libera circolazione tutti sicché ripetono in continuazione che il pilastro
Della unione europea la libera circolazione Schengen viene di Schengen vengono messi certamente in discussione dalla
Insufficienza del Trattato di Dublino dalle sue
Grandi limitazioni che sono state qui permesse il rilievo trattata tutti che sono sotto i nostri occhi
E quindi il fallimento della l'inadeguatezza del trattarli Luppino si significa anche
Porre in pericolo
La la libera circolazione
All'interno della delle o dell'Europa manca una
Benché qualche passo in avanti si è fatto una politica comune
Veramente comune dell'asilo
Io qui non sono completamente d'accordo con
Quello che diceva Luigi Manconi dispiace sia andato via io credo che in qualche modo una per i criteri per distinguere il rifugiato chi a il profugo chi ha bisogno di veramente di protezione o temporanea o permanente e chi viceversa emigrante diciamo così brutta l'espressione economico emigrante sociale diciamo immigrante perché vuole cambiare il Paese ma non è in qualche modo il pericolo di vita un pericolo grave nel Paese di origine questa va mantenuta siamo in un un momento storico nel quale fare questa distinzione è difficilissimo
è e molto complicato e questo significa rafforzare le strutture e le procedure
Che i vari paesi e unificare
Fortemente le procedure di vari Paesi imboccano per coprire esaminare le domande di asilo e alle domande di protezione però noi non possiamo
Adesso cancellare una possibile distinzione
Tra migrante che ha bisogno di protezione emigranti e viceversa questa protezione nulla richiede al di là della Ruzza definizione di qual è lo Stato sicura qual è lo stato in sicuro qui sono d'accordo che
Certamente bisogna andare un pochino al di là di una rosa distinzione
Ecco
E infine vorrei anche qui perché la questione dei
Gestione diciamo così diversa di una politica dei profughi non può nemmeno essere una buona politica diciamo così congiunturale noi rischiamo di avere una
Una situazione ITT di instabilità che genera flussi importanti di profughi non forse tanto importanti come quelli avvenuti nel due mila quindici
Ma comunque rilevanti dei profughi nei prossimi in
Lì fra negli anni avvenire e quindi qui l'Europa bisogna che non sia presa alla sprovvista dei singoli Paesi non debbono essere presi alla sprovvista dai flussi di migranti afflussi di profughi in realtà forse l'Italia
Rispetto a queste più allenata di altri Paesi
E questo è un vantaggio
Bene tornando alla invece alle
Lungo periodo andare grazie mi si chiede ibridi diritti di dare un'occhiata a che cosa potrà avvenire nei prossimi decenni in un continente quell'africano che in realtà
Noi chiave diciamo qui
Rapporti Italia-Francia ma quale Africa a c'è un'Africa nord settentrionale fervente
Che ben conosciamo perché non presenta non presenta incognite che è strettamente legata all'Europa con la quale esistono canali proposti tipi di interazione dipinti di conoscenza di scambio
E c'è un'Europa subsahariana è una in Africa subsahariana che presenta problemi assolutamente diversi anche sotto il profilo demografico anche qui
C'è un euro un una Africa
Settentrionale mantenere con l'Egitto dove
La pressione demografica inviati forte attenuazione
Perché la natalità ed è cresciuta negli ultimi decenni perché i comportamenti sono in qualche modo modernizzarsi e dove probabilmente quella forte pressione esercitata nei decenni precedenti verrà meno nei prossimi
Paio di decenni quindi e un'Africa diciamo settentrionale che almeno
Offre determina meno una Simenon spinta demografica è un'Africa subsahariana dove
Ancora il lei il metro la la la
Della sciabola demografica di questo grande continente alla demografia in piena ebollizione
La Nigeria
Anch'prese più più grande dell'Africa ancora
Una natalità di poco inferiore a quella che aveva venti o trent'anni fa quindi elevatissima
Se non si modificano comportamenti riproduttivi nell'Africa subsahariana la sua popolazione triplica era
Non la doppia dramma triplica era tra oggi e il due mila cinque
Quindi siamo di fronte ad una e poi ebollizione demografico man mano si è verificata nel passato più di questo è un punto un punto importante che
Tra l'altro la comunità internazionale stanno stanziando sotto il tappeto Trai
Nel del scelti prima riunione del dell'Assemblea del generale delle Nazioni Unite in cui sono approvati i nuovi
Nuovi Titano rigorosi visto tener conto sostenne Coldebella borgo sedici siti GIS la questione demografica praticamente slittata fuori del
Bandar dalla forte al fuoco dell'attenzione
Come se
Questo temo Romano pesasse più che invece
Continuerà a pensare parecchio e anche un'Africa subsahariana che sta orientando la sua ingrassa rafforzato i suoi legali
Più con l'Asia che con l'Europa l'euro che con l'Europa
Quindi anche qui il nostro ruolo di
In qualche modo di sostegno
Utili di Gallo allo sviluppo e ti partner di sviluppo economico con la con la l'Africa subsahariana credo che si sia svolta allettata negli ultimi
Negli ultimi anni
è certamente con una continente una parte del continente che si sviluppa velocemente lo diceva rateali negli ultimi dieci anni lo Stato si sviluppo è stato del cinque per cento in media
Metà di questo tasso di sviluppo è stato eroso però dalla crescita demografica perché riceve demografica del permesso per cento all'anno e quindi
I vantaggi sono stati molto minori di quanto
Le cifre assolute possono
Possono ma e ancora un continente che stranamente sta
Contro le aspettative per esempio della Banca mondiale sta passando non sta passando in quella transizione economica
Tipica che vede prima una aumento della produttività in agricoltura che sostiene lo sviluppo del settore manifatturiero e che poi è accaduta sostiene lo sviluppo del settore terziario
Dell'ultimo rapporto della Banca mondiale dice il percorso
Adesso sembra essere differente la produttività in agricoltura è modesta non cresce
E cresce fortemente viceversa nel settore dei servizi
E quindi qui c'è un orientamento diverso forse non è sulla manifattura che
Si si punteranno i destini dell'hard dello sviluppo dell'Africa subsahariana ma più sul settore
Dei servizi
Qualcosa ad approfondire per capire che cosa noi potremo fare di futuro
Le dimensioni se non lo è siccome sto stiamo occupandoci di italiano
Va anche detto che la dimensione della Diaspora Africana in Italia una dimensione
Tutto sommato attenuata rispetto rispetto al passato oggi approvarla di incidenza sullo stock di stranieri in Italia degli stranieri di origine africana
Poi sono in gran parte di origine nordafricana
L'ottanta per cento suggerisce nordafricana è una incidenza che prima che un po'diminuita negli ultimi anni
Oggi ci sono circa un milione diritti di di residenti regolari in Italia che sono di origine africana
Venti per cento erano il ventisei ventisette per cento sei o sette anni fa quindi
In qualche modo l'attrattività dell'Italia sia in qualche modo moderata forse perché anche la spinta stessa dai Paesi africani soprattutto del Paese nordafricani è un po'diminuita
Comunque una diaspora importante qui credo che
Non se ne è parlato molto ma
La è forse questa Ballard Harlan leva su cui si può
Su cui si può agire
Per
Accelerare il rapporti economici tra tra tra italiani Paesi africani ricordiamoci che abbiamo
Più di un mezzo milione formazioni Leonetti etiche marocchini nel nostro nel nostro Paese e guardavo gli ultimi dati e della di Info Camere
Ci sono circa
Sessanta mila più cinquanta mila i imprenditori
Marocchini che fa una grossissima
è una grossissima proporzione delle il grado di imprenditorialità ancorché sia un'imprenditorialità relativamente modesta soprattutto concentrata nel settore del commercio e soprattutto concentrate nel settore del commercio ambulante
Però il grado di imprenditorialità dei marocchini è superiore a quello del
Daily degli immigrati che vengono dall'Est europeo
Su quello del verde quello degli immigrati che almeno nelle Filippine o da altri Paesi
O da altri Paesi solo inferiore all'imprenditorialità dei cinesi in termini relativi e a quella dei pachistani molto elevati però queste sono qui questa queste Grandi ormai grande diaspore questo milione
Dire africani questo mezzo milione di marocchini questi cento mila tunisini questi cento mila
Egiziani che starò nel nostro Paese ormai costituiscono comunità
Importanti che Pisano
Relativamente bene integrate e su quale molto lavoro può essere fatto italiche può partire
Può accelerarsi diciamo la cooperazione tra
Tra
Italia che singoli Paesi africani
Infine un ultimo punto che
Forse merita di
Vorrei riprendere la
Ovviamente la questione
Quindi aveva sollevato non sollevato quasi tutti i relatori ma
Il sollevato
Quarta pervenuto sul
Suo intervento cioè l'importanza
Di riportare
Qualche stabilita nel in Libia la porta tradizionali e di accesso
All'euro
Se l'Europa ha cominciato a interessarsi
Alla i Paesi più neghittosi dell'Europa a Paesi dell'Europa del nord
Sono cominciate ad interessare alternato denunce dell'immigrazione e dei rifugiati si deve al fatto che oramai non è più
Non è stato sulla Libia la porta d'ingresso
Ma è stata la Grecia stato alla Turchia sotto le prese d'assalto al percorso Balcani
Altrimenti non credo
Che si sarebbe morto mobilitata Angela Merkel su questi su questi temi
E quindi
Quindi
Ricordiamoci anche di questo che l'Europa da questo punto di vista estremamente divisa a seconda
Di dove
Provengono i flussi migratori io ieri
Agli italiani che si dicevano ci hanno lasciati soli ricordo nuovamente azione continua veniva fatta siamo stati lasciati soli
La realtà è che tutti ventotto paesi in mancanza di una politica comune sono lasciati soli è stata lasciata sola l'Ungheria
A noi non ci piace personalmente non piace molto orale
Però avuto centinaia di migliaia di domande di asilo in Ungheria
Stata lasciata sola l'Ungheria e stazioni lasciata sola l'alta ovviamente la
Crescesse lasciata soltanto
Euro è stato lasciata sono alla Germania lasciata sola rimarca basata su dalla Svezia
è qui e qui si paga l'assenza
Della la miopia dell'assenza di una politica
Vi che la storia comune del del dell'Europa tutti tutti i Paesi sono purtroppo lasciati soli di fronte al loro problema e
Li risolvono allora un modo naturalmente ecco perché quando si chiude un casello autostradale
E non si avvertono gli altri Caselli che qualcosa sta succedendo si aggiungono le code
Code poi e quindi la Svezia chiudendo per il ponte con la Danimarca rimarca chiude l'accesso dalla Germania permane dall'accesso parlarci eccetera eccetera si forma quello che si sta formando c'è quindi
La mancanza belle l'Europa qui veramente in in gravissimo ritardo
Io credo che
Pistorio Gentiloni ha detto delle cose molto saggio
E io mi auguro solo che che l'Italia abbia la forza di portarle con coerenza e caparbietà senza
Abbondanza di annunci non seguiti poi magari da una
Politica ben argomentate penso sostenuta
In nel contesto europeo
Basti io chiuderei qua ci sarebbero tantissime altre cose da dire
Forse anche
Che
Guardando al di là dei dieci venti trenta anni
Siamo di fronte anche ad una
Ad una quarta globalizzazione
In cui
Non ci sarà solo il movimento fisico delle persone ma ci sarà movimento e permanente delle persone quel tipo di migrazione cui noi siamo abituati ma ci saranno
Tante forme plurime di immigrazione di enorme mobilità
Che si sta accentuando ricordiamoci che oggi
Che che vent'cinquant'anni fa cenno venti venti milioni di viaggi internazionali così venivano contabilizzati
Dall'intervento ufficio statistico del turismo internazionale venti milioni di viaggio internazionale oggi c'è un miliardo di viaggi internazionali di contratti tra
Paesi stanno enormemente facilitando moltiplicando
E forse
Bisognerà pensare anche furbetti di scambi migratori molto diversi da quelli
Cui siamo abituati oggi
Ti ringrazio e ancora grazie a al centro di studi africane
Pietro Marcenaro per questa occasione di
Di
Scambio di dire e speriamo che
La conferenza di maggio preannunciata
Vada avanti e porti avanti una discussione utile su questo tema grazie
Grazie massimo regalerà Bonora Pietro Marcenaro nelle conclusioni
Permettetemi di dire una brevissima battuta fa parte diciamo l'importanza che Massimo Livi Bacci dato i tre aspetti non possiamo buttare l'acqua sporca con il bambino
La distinzione dei grave
Tra rifugiati proprio proprio un lato inviati all'altro è una distinzione fondamentale
Diverso è
Il fatto che pensiamo di occuparci propri dimentichiamo completamente tutti gli aspetti che andranno in pensione
Secondo serve oggi una capacità di
Fare una politica europea e non soltanto dei singoli Paesi terzo lavoriamo su questo tema dell'imprenditoria africana che come già diceva il professor Deaglio estremamente importante
Per mettere a titolo personale di concludere con una quasi una battuta ma una preoccupazione vera
Noi in Europa
Siamo passati
Da Schengen a Dublino cioè Dublino sta uccidendo scende
Stiamo trovandoci all'impossibilità di rispettare sito accordi fondamentali
Scendendo di per circolazione di Dublino chiusura delle frontiere
O meglio prima necessità di dare prima accoglienza
Nel primo Paese sicuro
Non è forse l'accordo in udienze
Che uccide Schengen ma è la il quadro mentale in cui politico conclusi gestisce
Nel rapporto i trafficanti abbiamo due altre città
Rambaldi Khartoum dai processi la base processi cartoon
C'era andato a rileggere le norme fondamentali le brevi note di presentazione del processo eravamo nel due mila sei si parlava di maleficio for diverso migrazioni così cont serpeggia nel le note di processo di Khartoum si parla di contrasto all'immigrazione irregolare contrasto alle reti criminali contrasto alla possibilità di sfruttamento
E qui io esprimo una preoccupazione che il processo di Khartoum
Ma
Gestito ma conseguito possa
Essere per il processo di roba quello che lui è stato per Schengen
Che forse
Se appunto non riusciamo a risolvere questo aspetto se non interveniamo in tempo avremo adolescenti
Tra ma indicazione e sviluppo da un lato
E controllo dei flussi regolari dall'altro e forse questo sarebbe peso peggiore per i rapporti tra africani
Grazie
Grazie mille questo convegno non prevedeva conclusioni non ci saranno conclusioni barocchi abbiamo raccolto può
Punti di vista opinione in larga misura di offrire convergenti su alcuni punti con
Critiche politiche
Di opinioni normali ma mi pare diciannove
Almeno io credo che lo chiedo anche a rischio gli altri diciamo istituzione culturali di ricerca come hanno lavorato questo convegno che l'obiettivo che ci eravamo dati sia stato non raggiunto io ringrazio moltissimo
Tutti coloro che hanno partecipato
Perché hanno portato il loro contributo alla nostra discussione
Posso dire e garantire che in pochissimi giorni gli atti di questi lavori saranno disponibili che ciascuno di voi ciascuno agricolo registrato deciderà
Diciamo per meriti link
Eccolo qua se era possibile consultare abbiamo pensato a una cosa invece che a delle conclusioni visto che siamo ancora
Costanza del vicino diciamo
All'inizio dell'anno nuovo che in occasione di un brindisi che è stato preparato
Diciamo a metà salotti accanto si potessero anche scambiare delle opinioni fare dei commenti diciamo concludendo in questo modo che i nostri lavori ringrazio di nuovo moltissimo