"La Grande Guerra: un impegno europeo di ricerca e di riflessione" (terza ed ultima giornata)

Buongiorno a tutti si sente
Sei
Buongiorno a tutti i mi hanno dato il permesso di incominciare o il grande piacere Moretti
Aprire questa
Sezione diede stamattina vorrei sollevare
Menzionare che c'è stato un piccolo proprio cambio del programma
Purtroppo il collega Russo non ha potuto venire e per quello abbiamo anticipato il contributo del collega
Rumeno Rudolf Dino alla prima sessione di stamani mattina ieri per dirlo così ieri pomeriggio è stato un cambio di scena
Dal
Per la prima sessione sola storiografia questo vasto panorama o si potrebbe anche dire ter
Utilizzare un una metafora militare questa varata delle storiografia nazionali alla
Ad un approccio che che prende in considerazione
Il coinvolgimento italiano diciamo piuttosto lo squarcio sì si può dire così
TIR varie nazionalità Stati eccetera perché questo approccio apre un campo molto
Nuovo anche variegato e vediamo come ognuno dei
Relatori
Riempirà questo campo cosa ci dirà
In questa prima parte dell'ente la mattina al Piemonte tre contributivi sul
Prima sull'Austria poi sull'Ungheria
Al tema della terza parte
Stata ho firmato a
O il terzo contributo viene sul sulla viene presentato sulla Romania prima vorrei
Presentare molto brevemente il primo Arlacchi il Rettore Stefano al fare
Membro dell'Accademia
Delle scienze di di Vienna dove lavora da da molti anni per farlo molto breve lui un uno dei adesso degli specialisti Ostiglia CIP più
Moti nel campo proprio delle relazione Italo Aosta vostri giacché
Oggi parlava sull'Italia nell'acqua grande guerra vista dall'Austria prego grazie
Funziona il microfono
Si sente va bene
No
Sì
Ecco del nuovo
Anzi
Più vicini
Coccolare più vicina adesso faccio ora sì va bene grazie
Siccome siamo qua
In
Norme ritardava ad comincio subito direttamente col mio testo dal ventitré maggio
Del mille novecentoquindici l'Italia non era più una letterale non si trovava più al di fuori
Davanti alle porte della Grande Guerra ma dentro
La dichiarazione di guerra all'Austria Ungheria
La venticinquesima
Se non sbaglio Varenne dopo dieci mesi di lotta tra le forze politiche dopo una campagna pubblica crescente degli interventisti
La monarchia austriaca replicò mediante il manifesto imperiale dello stesso ventitré maggio preparato ovviamente già da tempo
Conteneva le parole della failure dichiara di cui storica non conosce uguale
Proseguite proseguiva
Cito
Dopo un'alleanza di più di trent'anni durante la quale essa poteva aumentare il proprio possesso territoriale
E a sorgere AENA sperata prosperità ritagliarci abbandonò nell'ora del pericolo e passò a bandiere spiegate
Nel campo dei nostri nemici
Noi
Non minaccia amo l'Italia non diminuiremo il di lei prestigio non toccando il suo onore nei suoi interessi
Prosegue ancora menzionando le cure risorgimentali cito
Il nuovo perfido nemico assunti non è per essa per la monarchia un luogo avversario le grandi memorie di Novara Mortara Custoza Lissa che formano l'orgoglio della mia gioventù
Parla l'imperatore
E lo spirito tirare Ski l'arciduca avrebbe Alberto e dite che trovo mi danno sicuro affidamento che difenderemo anche i confini meridionali della monarchia
Memorando le guerre del Risorgimento il manifesto italiane si inseriva nel filone ideologico dell'inimicizia ereditaria
Questo concetto allora fu adottato non solo per definire le relazioni tra l'Italia e l'Austria ma anche
Tra la Francia della Germania e tra altri
Paesi e popoli
In verità
Limite inimicizia l'inimicizia
Tra Stati non esiste
Se non in certi periodi come fattore psicologico l'inimicizia sì reduce sempre ha pregiudizi e ha interessi di vari gruppi sociali
Con le parole date in bocca all'imperatore il Governo tocco senz'altro il sentimento della maggior parte dello spettro politico
I giornali nei giorni successivi
Erano pieni diritti rimproveri di parole offensive
Un giornale tirolese aveva preparato un articolo intitolato la se tentate l'Italia
La parola fedeltà fra virgolette dove si parlava di varie rotture differite nel passato cominciando dal remoto seicento
Non è in crisi il luogo di analizzare chili aveva ragione
L'Italia o l'impero austriaco parlava su incarico
Abbiamo ieri parlato un po'
Anche di questa tematica chi aveva ragione noi no ma nella logica del tempo e in quella di chi era al potere
Avevano ragionieri ragione ambedue era la logica dell'espansionismo del nazionalismo della guerra come continuazione della politica con altri mezzi
Tale tale atteggiamento austriaco verso l'Italia nei mesi negli anni successivi sì mantenne solitamente Nuti fritto sempre di nuovo dalla propaganda bellica
Non soltanto i giornali
Ma anche altri mezzi divulgativi lo dimostrano largamente come le cartoline postali che abbiamo visto ieri qualche cartolina
Postale di propaganda oppure
La Cina
Cinematografia per esempio fu fatto un confidenti propaganda col titolo eroi nella neve e nel ghiaccio
Che i giovani si cava la guerra Biancardi riuniti
Ad Amman vanto scavano noto storico austriaco scrisse che cito per gli austriaci la guerra contro il vicino a sud delle Alpi era l'unica veramente sentita
L'immagine di dispregio e oggi o più terribile prodotta nell'ambito di questo atteggiamento di odio e la nota fotografia
Dice essere Battisti impiccato e dietro di lunedì il volto sorridente del boia
Non tutto lo spettro politico in Austria però erano dello stesso parere
Non penso soltanto al grande uomo letterario calca Onlus che altri matti Insabato proprio mediante la fotografia del Battisti morto la mostruosità della guerra nella tragedia
Gli ultimi giorni dell'umanità dire spuntati Carmen cent'
Penso che sia in generale uno sbaglio parlare dei Paesi
Come di esseri viventi
Uniformi che agiscono in un certo modo
Ne l'Italia nell'Austria Ungheria avevano dichiarato la guerra ma i loro Governi
Che rappresentavano certi ceti sociali conti loro interessamenti specifici
In ambedue i Paesi esistevano gruppi di opposizione
Che avevano uno sguardo sulle vicende completamente differente da quello dei Governi
Parlando dell'Italia nella Grande Guerra avvistata d'Austria bisogna ricordare che esistevano due linee interpretative contrastanti
La prima era quella cenato fino finora quella d'impronta espansione espansione espansiva miste o imperialista e nazionalista che guardava la storia
Che guardava alla storia mediante i concetti di grande o media potenza di espansione di forza del
Cosiddetto diritto delle nazioni
Questa linea
Non soltanto le nostre ma
In tutta Europa nel tardo ottocento nel Novecento si era appropriata del concetto biologico ritardi mista
Il povero Darwin uomo continuo come si sa in primo luogo ricercatore venne soltanto e abusato per spiegare e difendere la politica di forza
I popoli furono visti come personaggi o generi in sviluppo biologico sopravvive il più forte
Sfogliando i giornali austriaci intorno al ventitré maggio del mille novecentoquindici fa molta differenza se prendiamo
La noi fraintendesse
Ho un giornale Conservatorio ufficiale oppure
Il giornale del movimento operaio lampante alzare tu
Ho un altro giornale socialista
Per esempio leggiamo nella gazzetta dei Socialisti Democratici per la Stiria nella Carinzia ARPA esservi utile volontà del lavoratore
Del ventuno maggio mille novecentoquindici il grande titolo
La seduta di guerra nella camera italiana
Soltanto
I socialisti per la pace segue una notizia dell'Agenzia Stefani del venti maggio la seduta cito
D'Annunzio entra nell'auditorio grande applauso
è
Stampato in grassetto
Solo i socialisti non partecipano
Dichiarazione di Salandra tumultuose grida viva l'Italia viva la guerra
Di nuovo in grassetto soltanto i socialisti rimangono seduti zitti
L'editoriale deplora che il Ministero di guerra egli bellicistica avrebbero soppresso con violenza le manifestazioni nella pace dei Socialisti italiani
L'Arpat sette unità il ventitré maggio esprime la tristezza e la depressione causata dalla dichiarazione di guerra da parte dell'Italia
La quale
Cito fino ad oggi l'unica grande potenza non trascinata nel vortice della guerra la cui missione perciò sarebbe stata preparare la pace
Nell'editoriale intitolato ai socialisti
L'Italia
Il giornale si rivolge con commozione e i compagni per una parola da Dio
Non si dimenticherà scrive quello che i socialisti italiani hanno compiuto prima che scoppiasse la guerra
L'articolo cammina così
Prima che sia ha sparato il primo colpo suoni ancora una volta assunto delle Alpi il nostro saluto viva la futura grande pace dei popoli viva il socialismo internazionale
Due giorni dopo la correttezza e tu analizza da dichiarazione di guerra
La trova piena
Di ambiguità
Parlerebbe di minacce i presenti e future
Da quella dichiarata sembrava dunque
Difensiva
Allo stesso momento
La dichiarazione parlerebbe delle aspirazioni nazionali
Allora da guerra era offensiva
L'articolo termina così cito
Un crimine senza precedenti richiederà un nuovo ingente spargimento di sangue la cui responsabilità cade
Pienamente sui potentati e bellicistica
Vuol dire che il generale
Austriaco
Non parlava dell'Italia degli italiani
Ma di quelli che abbiamo voluto la guerra
Anche questo ha detto atteggiamento
Dei socialdemocratici austriaci rimase valido e non si alterava durante la guerra
Se
Porrebbe forza delle cose dovette passare in seconda linea quasi sotterranea
Non vi era una questione dissonanza impartiva tra partiti ma un tetto atteggiamento radicato sulle idee forti e lungimiranti non a caso proprio nell'anno successivo del mille novecentosedici
Dalla penna dallo storico la spina come membro del partito socialdemocratico lutto cartomanti
Uscire con un libretto un buon libro intitolato cento anni di storia italiana il otto ottocento quindici del mille novecentoquindici le basi dell'Italia moderna
In cui mostrava comprensione per il Movimento risorgimentale
Durante gli anni di guerra i due modi di guardare dalla vostra Alitalia rimasero stabili
Il primo motore a quello ufficiale sostenuto dalla propaganda ripetuto dai giornali creduto da molti l'altro modo però molto meno forte aveva poca pubblicità
Nella seconda metà del mille novecentodiciotto le cose cominciavano a precipitare l'impero austro-ungarico entro nella sua fase finale i ciechi l'esame del sud gli ungheresi
Lasciarono la casa comune
E il dodici novembre frutti fu proclamata Repubblica austro-tedesca
L'Austria prima e dopo di questa data erano due cose completamente diverse un grande regno multinazionale la prima
Un piccolo Stato nazionale la seconda l'alta
Le esigenze del dopoguerra fame economia in crisi e tanti altri problemi costrinsero la neonata Repubblica cooperare con l'Italia si tutta
Al tavolo dei vincitori
Va bene però anche un cambiamento di prospettiva
Il crollo del vecchio intero e la nuova forse l'azione politica avevano
Portato al potere il partito socialdemocratico che dal mille novecentodiciotto finora venti formava un Governo di coalizione conti cristianosociali
Con ciò
L'atteggiamento dei socialdemocratici verso l'Italia per un breve momento divenne la linea ufficiale
Aprile del mille novecentoventi il cancelliere austriaco Karl Renna
Visitò il Presidente del Consiglio dei Ministri Saverio Nitti a Roma a questo proposito da affatto eccetto comunque
Dette il seguente commento che rispecchia pienamente la seconda linea interpretativa in Austria verso d'Italia
Cito da questo giornale
Tra l'Italia e nove esistono antichi del venti
L'impero degli Asburgo fu per secoli il nemico dell'oppressore d'Italia
Sappiamo però che questo
Non è vero o no i socialdemocratici in Austria
Parlavano quasi con la mente degli italiani che perché avevano visto impero
In questo modo
Solo attore attraverso varie rivoluzioni guerre sanguinose contro gli Asburgo con il popolo italiano era in grado di raggiungere la libertà e L'Unità
Trovata questa la vecchia inimicizia non ebbe fine l'Austria rimase tra l'Italia il nemico secolare ancora in possesso di Trento e Trieste
E l'Italia era per gli Asburgo e i loro seguaci clericali il premio che aveva distrutto il potere temporale del Papa
Solo la Repubblica
Che può respingere ogni responsabilità della secolare colpa degli Asburgo
Alla quale Garibaldi che Manzini sono più vicini di Radetzky
Può essere i vincoli di amicizia
Fine dell'eccitamento purtroppo i socialdemocratici lasciarono pochi mesi dopo il Governo e diventavano partito di opposizione tutta la cosiddetta Prima Repubblica austriaca
Chiuda annoso era però il trattato di pace di saggiamente fisso il confine del Brennero e chiede all'Italia con l'Alto Adige un territorio abitato da una
Popolazione puramente tedesca
Proprio disastrosa si mosto poi la politica dell'Italia nazionalista e fascista verso le minoranze
Se la perdita della parte già ma non fondata il Tirolo tessuti Calia studiarci era un trauma
La crescente politica Ittihad iniziatrice verso le minoranze nel periodo fascista fu sentita
Come ingiustizia e perdurante violazione del buonsenso
Nacque così la questione altoatesina o sotto i colleghi se
Era frutto diretto dell'ingresso in guerra dell'Italia ente e
Dei obiettivi di guerra per i nazionalisti
Anche impinguato questo problema però sarebbe uno sbaglio parlare dell'Italia come Paese uniforme
I socialisti italiani non sono erano stati contrari all'ingresso in guerra tenuti nel mille novecentoquindici
Essi votarono nel mille novecentoventi contro l'annessione delle nuove province Trentino Alto Adige che Venezia Giulia
Nel dibattito alle nove agosto mille novecentoventi
Il deputato Claudio Treves espresse il dissenso dei socialisti al trattato di pace in generale
E
L'annessione in speciale disse
Il regalo
Per il quale noi dovremmo inchinarsi al trattato
è essenzialmente alla soluzione della questione del Trentino e soprattutto la costituzione di un errore di una lì di una di linea strategica sul Tirolo tedesco che a detta del Governo e destinata ad assicurarci
Con l'oppressione di elementi schiettamente tedeschi una sicurezza militare
Orbene noi respingiamo il regalo noi reclamiamo la otto decisione dei popoli
Nella votazione voi centosettanta deputati approvavano il trattato e gli enti annessioni ma i quarantotto deputati socialisti votarono contro
Di tale latte atteggiamento i socialisti Austria chi prende prendevamo naturalmente nota
Lasciamo adesso a parte gli anni degli enti dittature e quelle amicizie fare il sette diversi Ducci
Il fatto
Che il confine del Brennero fu confermato dopo la seconda guerra mondiale portò al perpetuarsi dei sentimenti dell'inimicizia ereditaria per gli austriaci
Era quasi impossibile ricordare l'Italia nella Grande Guerra senza ritornare sulla questione sudtirolese
Solo pian piano
Le cose cambiavano est negli anni settanta e si arrivò finalmente
Al sud alla soluzione della questione altoatesina
Non terrà un caso che
Il decisivo tentativo di risolvere il nodo è stato in trasmesso da due uomini politici dell'area socialista uno crea rischi Giuseppe Saragat
Un altro personaggio della sinistra
Il giornalista e storico clamorosa cattedre
Aprile finalmente nel mille novecentosettantadue il continente suo libro intitolato
Era fine Charaf titanica in queste aree inimicizia ereditaria Italia ostile il dibattito critico su questo concetto
I motivi e gli strumenti del carattere per promuovere il discorso erano la comprensione dell'avversario il riconoscimento veri e propri sbagli
Il chiarimento dei pregiudizi
Il lavoro di riflessione sincera del proprio passato
Altri storici si univano al processo di rivalutazione più spesso
Il discorso diretto con storici gli uomini politici italiani il tempo era maturo per uno sguardo rivisitato austriaco verso su spetta agli hanno verso morto
Ricordo i nomi accampando Mosca Leo Valiani Angelo Aracri ditte Mazzoli manco me rigidi e altri
Maddalena Guiotto un convegno famiglia
Anni fa ha parlato giustamente di cito una generazione postbellica la vostra d'Italia
Che il loro contributo al superamento dei
Giudizi reciproci
A questo sforzo storiografico e umano del tardo secolo scorso si aggiungeva un nuovo e approfondito sguardo in generale sulla prima guerra mondiale
Nella storiografia italiana la Grande Guerra non fu vista più soltanto come l'ultima vittoriosa guerra del Risorgimento
Nel storiografia austriaca non solo
Quale traumatica causa della distruzione dei nostri obblighi abbiamo sentito ieri tante cose sulle storiografia nazionali e anche sulla storiografia tagliata austriaca sulla Grande Guerra
Con nuovi contributi degli ultimi anni
Si vedeva negli anni quattordici
Lo si vede quattordici diciotto in primo luogo Lancerin collasso dei sistema di pace internazionale
E indirettamente
Motivo che è un'altra stragi ancora più grande tragica Seconda guerra mondiale
Ricerche approfondite sulle responsabilità di guerra nuove domande qua venga ripercussione sulla le le difese
Questioni sulla popolazione civile la giustizia militare di profughi le donne in guerra e così via abbiamo sentito tanto di queste cose diventavano e sono ancora oggi proprio in questi anni centenari al centro dell'interessamento comune
I segni più visibili del cambiamento sia storiografico ossia di coscienza pubblica sono varie azioni commemorative che prima non si potevano immaginare
Penso ai sentieri di pace sulle frontiere delle Dolomiti o il nuovo allestimento di mostre di musei di guerra
Per esempio che il Museo di Storia militari a Vienna che ha rifatto la sala sulla Grande Guerra o il Museo storico italiano della querela allo Rovereto
A poveretto per esempio non si parla più della terza guerra d'Risorgimento ma si illustrano sul sito
Le ragioni per cui il conflitto del quattordici al diciotto fu chiamato Grande Guerra lo sforzo industriale la mobilitazione di milioni di uomini e donne lo sviluppo dell'aviazione i nuovi mezzi di comunicazione ecco
Per riassumere vorrei ritornare all'inizio del mio contributo la linea interpretativa austriaca che si regge riviste che si riferiva all'idea di grande potenza
Vedeva nell'Italia il nemico il traditore che aveva comportato alla distruzione della monarchia austro-ungarica questo filone per lungo tempo il primario e dominante si sciolse
O meglio passò sotterraneo perché le idee non spariscono completamente
L'altra linea interpretativa espressa in primo luogo alla sinistra è diventata nel corso degli anni quella primaria
Essa
Partendo non dallo Stato o da una nazione ma tale Cassese casi sociali Italy individui
Deplora ma lo scoppio della guerra il nemico non
Erano
Non
Non erano altri popoli estati
Ma l'ingiustizia dei sistemi al potere
L'Italia nella Grande Guerra vista dall'Austria
Con parole secche si potrebbe
Finire
E variare il grande titolo del giornale
Socialdemocratico citato
L'Italia fa di nuovo guerra contro di noi
I socialisti almeno hanno votato per la pace
Grazie
Grazie fuori ma sente nonché
Grazie a Stefano accelerato direi solo se ulteriore due punti
Nessun contributo
Messo in evidenza due
Almeno due
Punti importanti di un modo al rinvio parere che sarebbe
La
La
La questione del devono di una riduzione una prossima del del pericolo di una riduzione monolitica se uno parla di un certo Paese
Lui ha proposto uno sguardo differenziato
La popolari pluralità di televisioni e poi nel caso della Ostia particolare particolarmente importante se parliamo dell'Austria prima del durante la Prima guerra mondiale una cosa
Completamente diversa dalla da quello che
Succede consiste troppo
Bisogna fare molta attenzione con queste etichette
Perché in fondo prima della fine della
Della Prima Guerra mondiale no stia come tale non esisteva pentito classi se no parliamo di un potenza
Molti etnica imperiale con un nucleo forse
Austriaco ma già
Si la la prossima relazione del dottor
Andrei
Cifra capire che che c'è
Almeno un'altra visione
Se uno parla termini credo austro ungarico perché lui ci presentano
Questo lato il dottor andrei desse docente in varie università detti Budapest appartiene al ridotto nucleo gruppo di italianisti Ungheria tra l'altro specialista della relazione
Italo ungheresi ha scritto sua tesi di dottorato nessuno queste relazioni nell'epoca della della guerra fredda le fonti attive Qatar
Ha detto la parola alto tre x cioè il signor Presidente grazie per la parola ex ministri Mantini di cominciare in
Vuole parlare qualche qualche
Vorrei chiarire qualcosa in questo breve
Riassunto
E anche nella versione stampa mi concentro quasi esclusivamente sui giornali ungheresi sui diari personali sui ricordi personali di di della Grant Grande Guerra perché
Io da storico sempre
Mi piace scrivere la storia durante l'ottica del PD
Degli uomini semplici nel senso positivo
Allora
è un fatto storico abbastanza conosciuto che allo scoppio della Grande Guerra l'Italia era legata all'Austria Ungheria e la Germania dalla triplice alleanza un patto militare difensivo stretto nello mille ottocentottantadue
E via via il rinnovato che si contrapponeva
Al sistema di alleanze angolo Franco gusto dell'intesa
Quando la monarchia austro-ungarica in carica
Dichiaro la guerra un mese dopo dall'attentato di Sarajevo di colpi le redini del trono d'Austria Ungheria la sua consorte l'Italia come sappiamo benissimo rimase fuori dal conflitto dichiarando la propria neutralità
Sul sito italiano del centenario della Prima guerra mondiale un giovane italiano Davide Sartori che non è uno storico ma un appassionati storica
Con parole espressive o lei o dire parole aggiornate dei nostri tempi ci racconta l'atteggiamento politico italiano di allora
Cito
Noi italiani abbiamo tenuto i piedi in due scarpe diverse ora dobbiamo decidere quali calza meglio
Ci abbiamo provato a siamo andati Trio austriaci e dai tedeschi con un pizzico di faccia tosta è una bella idea in testa scusateci del resto il Trentino Trieste il compete Dominique nell'Adriatico in cambio della neutralità
Niente da fare a questo punto per noi e tutto più semplice ci diamo l'intesa lunedì ventisei aprile del mille novecentoquindici l'Italia signor il patto di Londra con le potenze della triplice alla triplice intesa
Cari colleghi
Nelle ore serali e di
Del primo giorno di Pentecoste del mille novecentoquindici si spargeva nella capitale ungherese la notizia secondo cui l'ambasciatore italiano a Vienna alle ore tre che trenta di pomeriggio del ventitré maggio
Si era presentato dall'intera imperiale reale il Ministero degli affari esteri
E aveva consegnato la dichiarazione di guerra alla duplice monarchia
Il giorno dopo il ventiquattro maggio mille novecentoquindici d'Italia entrata in guerra contro l'Austria Ungheria
La presa di posizione italiana non fu assolutamente inattesa però o appunto per questo essa vende vissute da Francesco Giuseppe fino all'ultimo dei suoi dati entrata in guerra ormai del dieci mesi come cito tradimento di cui la storia non conosce esempi uguale
E in effetti già il manifesto dell'imperatore R.
Hanno mai nella storia Kearney per il mese lanciato da Vienna esso il popolino al giorno delle entrate italiano in guerra
Constatava chiede cito il
L'imperatore l'Italia ci abbandono nell'ora del pericolo
E passa con le bandiere spiegate nel campo dei nemici noi non minacciano l'Italia nove mila non minacciano la sua autorità non toccando sonore i suoi interessi noi abbiamo sempre fedelmente corrisposto ai nostri doveri di alleanza
E l'abbiamo assicurate della nostra Protezione quando essa è scesa in campo
Abbiamo fatto di più quando l'Italia diversi suoi sguardi bramosi verso le nostre frontiere fummo decisi per conservare le nostre le azioni di alleanze nasce
E a grandi e dolorosi sacrifici
Che toccavano in modo particolare il nostro paterno cuore
Ma la cupidigia dell'Italia ci ha creduto di poter sfruttare il momento non era tale da poter essere calmata la sorte del così cambiarsi citazione chiusa
Da dall'altra parte d'opinione pubblica
Dell'Ungheria
Aspettava con il fiato sospeso notizie della storica sedute del Parlamento italiano del venti venti maggio
Il Presidente dell'Accademia della scienza ed Ungheria o al verde ai servizi il maggior esperto della lingua e della cultura nonché della storia italiana
Dopo quella fatidica decisione presa a Roma scrisse con profondo e assoluto dolore nei suoi diari cito il Presidente
Verso i vizi
è fatta ieri il Parlamento italiano senza quasi una voce contraria a manifestazioni deliranti di esultanza patriottica approvato le proposte di entrata in guerra sulla base di un disegno di legge del Governo
Esse non sono altro che è un disgustoso ordito di menzogne un movimento di scuse degli anche di ipocrisia e di ambigue e irrazionali frasi
Se questo significherà per noi il prolungamento con la prevista l'abbreviazione della guerra
L'aumento delle prove che dovremmo sostenere vittoriosamente o la catastrofe a questa domanda oggi non si può ancora rispondere
Le notizie giunte da Roma fecero sprofondare verso i vizi in uno stato di
Grandissima depressione
Cito di nuovo
Queste parole dolorante
Questo e per me un dolore completamente personale una delusione una crisi morale
Mi sento come se avessi perso una persona vicinissima a me o a causa
Causa della sua morte
O ancora peggio a causa della offesa
Subite da parte sua come se d'ora in poi io fossi escluso da una casa che ogni giorno frequentato per rilassarmi rallegrarmi consolarmi
Questa esperienza non solo mi ruba il futuro da cui non mi posso aspettare molto mai in oculate Leno anche nei miei ricordi più carissimi
Citazione giudiziaria
Beh servizi grande studiose amante dell'Italia aveva ricoperto importanti cariche politiche prima della guerra
Deputato al Parlamento sottosegretario sottosegretario di Stato vicepresidente della Camera dei deputati ministro del culto e della pubblica istruzione
E più tardi
Dopo la guerra nel mille novecentoventi proprio lui sarebbe stato il fondatore e il Primo Presidente
Della Società Mattia Corvino una Società italo ungherese che nel segno della
Plurisecolare amicizie Italo mangiare
Avrebbe proposto lo sviluppo dei rapporti politico-culturali fra l'Italia e l'Ungheria
Intanto il medico militari o tutt'dottore duro cemento del quarto Bertoli quarto batta Violante trentasettesimo reggimento comune Tino divario di quaranta ora dirà
Con la sua truppa alle ore di mattina del ventiquattro maggio mille novecentoquindici giungeva a piedi melanzane
Cito medico militare spacchiamo qui è immediatamente procediamo oltre Concato pazzesco
Apprendiamo che l'Italia ci ha dichiarato guerra propria un parco le sopra racket no alle ore undici e un quarto dell'uno e dite di Pentecoste il ventiquattro maggio mille novecentoquindici sentiamo i primi due colpi di cannone sono momenti esaltanti ci guardiamo la guerra è ritornato di nuovo chili sopravvivere
Non ci scherziamo sopra ci congediamo come al solito citazione chiusa
Nello stesso tempo nel fronte russo il soltanto semplice Gherghe il badge altresì annotato nel suo diario
Si dice che domani o dopodomani partiremo per l'Italia perché anche gli italiani ci hanno dichiarato guerra
Se questo è vero sarà una grandissima disgrazia ora solo Dio sa quanto finita la guerra forse non ci saremmo mai
Signore e signori l'entrata in guerra dell'Italia fu un
Uno sciocco psicologico per gli intellettuali inglesi
Che secondo le parole del professor Peter Schatzer si del capo del Dipartimento degli studi ungheresi Dini vicini della Sapienza i beni di Roma
Cioè seconde le parole del prof professore Peters attesi questi intellettuali soffre cito soffrivano di Italo mania
Lo scrittore miccia femminile i letterati Yousef scopo ci gerarchie ai
Non poter a non nascondere la loro grande delusione
Il massimo poeta dell'epoca Mihajlovic che in quei mesi stava già traducendo la Divina Commedia di Dante scrisse dopo che la sua amatissima Italia si era schierata nel conflitto con le potenze dell'intesa
Cito il poeta
Lo sentivamo per la prima volta e non volevano crederci fino all'ultimo il vento era ormai arrivato a si stava facendo scura cause delle nubi
Pioveva già qualche goccia accada sul nostro avviso no abbiano ripetuto non è possibile questa è una semplice nuvoletta o vuota fra poco se ne va
La conosciamo abbiamo detto vengono benvenuto a vederli che sono cumuli di bel tempo bianchi e non ci portano temporale
è un felice dal territorio da lì non arrivano piogge quanta delusione era la guerra italiana
Al citazione chiusa boh vince il poeta accetto anche la lotta armata con l'Italia
Come chiamava lui io con la seconda la con la sua seconda patria cito di nuovo noi non abbiamo voluto la guerra magari siamo riusciti a convincere con belle parole in Italia questo vecchio e vivace bimbo
Ma lui capisce solidi scafi e di pronto a rompere il suo e dei giocatori citazione chiusa
Molti anni più tardi nel mille novecentoquaranta interna questa traduzione di Dante già citata ricevette cioè il premio letterario
Saremo dallo Stato italiano
Invece i giornali ungheresi che fecero propaganda anti italiano
Continuavano ad usare le porre
Le parole forti e abbastanza offensive a proposito della presa di posizione italiana
Gismondi sui dodici noto pubblicista del sfasciato nodi unisce anche i giornali della domenica
Uno storico settimanale di divulgazione una settimana dopo la proclamazione di guerra italiano all'Austria Ungheria scriveva ai suoi elettori
Cito le parole
Di dire questo pubblicista
Il bandito italiano prima di andare a rubare citerà predica con la devozione chiedendo aiuta Maria Vergine per la sua impresa anche questa volta hanno composto una bellissima operazione per il loro eroici soldati
Che si sono messi in marcia per cortile alla schiena gli ex alleati circondati dai nemici
Questo significa fare veramente all'italiana questa è la loro meno moralità com'è fatta l'etica della loro azione militare crediamo concrete così sarebbe risultato sempre lo stesso
E sempre nello
Citazione chiusa e sempre nello stesso numero delle giornale esso deve ci poneva la domanda ironica per quanto riguarda la capacità militare italiana
Comincio larga la città citazione si può e si deve aver paura di un esercito che non nessuna tradizione storica
I cui antenati non hanno combattuto per lunghissimi secoli e che adesso dopo il trionfale i risultati di Tripoli si dedica alla conquista di mezza Europa
Citazione chiusa
Cari colleghi e come furono i primi incontri fra i soldati contrasti delle trincee
Il trenta maggio mille novecentoquindici battaglione del già citato dottor chiama il tratturo vicino al Monte Nero sulle Alpi Giulie i primi prigionieri di guerra italiani
Così il medico ungherese annotava a proposito dell'italiani cito interessanti sono i prigionieri italiani sono uomini di piccola statura dalla faccia untuosa e furba
Ogni soldato possiede una stella di latta il distintivo e sul braccio anche un sottotenente rimasto prigioniero
Alle nostre domande rispondono
Che sono stati costretti ad andare in verrà perché il popolo l'ha voluto intellighenzia invece no dicono che i nostri soldati sono proprio nell'offensiva
Tra loro non sono tra i capitali che sono caduti abbiamo catturato il maggior numero dei soldati italiani dal
Decimo battaglione del quarantesimo reggimento dei fanteria italiana
Adesso vorrei soffermarmi sulle prime fasi delle grandi liste grandissimi scontri fra le
Truppe italiane e quelle austro-ungarica l'undici luglio mille novecentoquindici dopo un mese e mezzo dall'inizio della prima battaglie dell'Isonzo
Queste
Questo motivo di capacità militare italiana torno a dominare la scena nel dibattimento dibattito in atto nell'opinione pubblica ungherese
Il giornale scriveva in quei giorni
L'offensiva italiana
Cito l'offensiva italiana iniziata quasi da un mese e mezzo
Quando la nostra offensiva contro la Russia durava da un tempo uguale
Essa aveva già offerto alla storia date sanguinose indimenticabili
Date vittoriose e dolorose
Mentre noi noi ci eravamo potuti preparare dieci mesi per attaccare il noi non colpiva mo'alla schiena un nemico che da dieci messinesi sta proseguendo un continuo infernale combattimento contro una potenza
Più grande di lui adesso dopo sei settimane una terribile sconfitta l'offensiva all'italiana e ferma sempre lì vivi dove era sei settimane prima
Citazione giudiziaria dopo la disfatta di Caporetto il Parlamento italiano migranti qua venticinque ottobre le novecentodiciassette né con la fiducia al Governo Preside sì è tutto da Paolo Borsellino
Che fu costretto a dimettersi il trenta ottobre il Governo si ricostruire sotto la guida di Vittorio Emanuele Orlando il quale già nei colloqui dei giorni precedenti aveva richiesto alle realtà la rimozione di Cadorna
Il diciotto novembre
Il giornale da un delle della domenica presentate un ritratto soggettivo del comandante supremo dell'esercito italiano
Il generale uscente affermava il giornale ungherese cito è un mediocre generale la cui caratteristica e soprattutto al
Un ingegneristica precisione le idee reale sa tutto quello che si deve sapere
Però lì manca la determinazione della genialità citazione chiusa
Ovviamente accanto al comandante supremo italiano nelle pagine dei giornali compaiono anche i semplici soldati italiani cito questo questo fornito il test giornale che fanno felicemente in prigionia disse
Di guerra e che salutano la tranquillità dell'internamento citazione chiusa
Per la curiosità a questo punto mi fermo perché devo menzionare il ricordi inediti di dura Cimo il primo ambasciatore ungherese a Roma
Dopo la
Rivoluzione del li produzione ungherese dal mille novecentocinquantasei
In queste pagine Cimo racconta il suo incontro il il diciotto novembre mille novecento cinquanta cinquantotto con Amintore Fanfani Capo del Governo italiano per presentare le proprie credenziali
Nell'occasione di questa prima visita il Premier italiano racconto al capo missione ungherese
Che suo padre nella Grande Guerra accadde prigioniero austriaco
Le cattive circostanze il trattamento sperimentati fino a quel momento cambiarono improvvisamente dopo che i prigionieri italiani erano finiti in Ungheria nel campo di prigionia di ciò morì opposto
Una volta cessati la severità e l'Impregilo e l'imprigiona mento permanente anche la ristorazione miglioro significativamente
Non è il caso non il caso di meravigliarsi dunque se il padre di Fanfani rimase
Estimatore un fervido amico del popolo ungherese e questo richiese anche in famiglia Fanfani
Non mi dilungo oltre il fatto che anche la fraterna in Italia fosse entrata in guerra e che alla fine di essa l'Ungheria millenaria fosse andata in pezzi significo allora un grave trauma o per dirla con le parole di miccia segno
Una schizofrenica situazione
Un incubo
Oggi
A novembre alle ore alle ore tre del pomeriggio abbiamo accettato le condizioni d'armistizio
Abbiamo firmato il relativo accordo comunicava la conica mente il generale Weber a proposito degli eventi storici occorsi durante le intese ore trascorse appare ovvio villaggio questi
E al Comando generale dell'esercito austro ungarico
Per quanto riguarda per quanto più concerne l'Italia e queste clausole che furono particolarmente dure citiamo se si tutto ormai la se si tutto ha mai la scrittrice icona dell'Ungheria e del primo dopoguerra una terza
Abbastanza discussa ancora oggi per la sua
Convinzione politica
Cito la scrittrice
Stiamo perdendo il litorale la Dalmazia le sognanti isole la flotta le cui bandiere richiamano tantissime gloria
Il Carso bruciato e muto che selvaggi prati di pietra sotto il cielo azzurro le grandi rumorose foreste elargendo della strada vige Gillet Mare e sulla riva impianti corali le conchiglie
Io me la porta un'ungherese sugli oceani oltre Italia dai cento porti perché ci stai derubando noi non possediamo neanche uno era un piccolo villaggio di pescatori
Come in tanti altri sopra il mare del Quark nero noi abbiamo fatto quello che è diventata
Cresciuta col lavoro ungherese sterzata annulli loro del raccolto dall'Ungheria per costruire muri per innalzare rive per fare miracoli tra le pietre fiume la nostra unica unica città portuale
Citazione chiusa
Ma credo che
Al di là di queste
Partitiche abbastanza partitica parole del indiscutibile bellezza in
E importanza di fiume la possibilità possibile perdita della città
Di fiume non costituisse poi la questione più grave per i governanti nelle relazioni
Ben altri erano infatti i problemi che li ha stilavano come per esempio quello delle molte altre più dolorose decurtazioni territoriali che sarebbero state inflitte al Paese grazie per l'attenzione
Grazie a capo andrei diverse uno dei punti fondanti di questa
Per l'azione individuale che
Abbia saltato
Il ruolo dell'imponibile intellettuali
Non come costruttori del consenso nazionalista fare la mobilizzazione o a otto mobilizzazione della guerra come spesso si studia come elemento
Importante per le future di cui al re nelle opere classiche DIA di smentita partita ripianare
Tanti altri dalla Francia dalla Germania anche l'Inghilterra ma
Che e questa profonda
Ambiti ambivalenza del
Dell'Europa
Delle azioni con
Questa tendenza italiano FIVA da parte di certi o folto gruppo di
Di intellettuali ungheresi
Che ATM messo porta dirlo così
Nella nella guerra passiamo
Come terza relazione etiche stamattina della prima parte di questa Sezione alla relazione sulla
La Romania
Ho il piacere di di presentare come relatore il professor Goffredo di immobili
Ordinario di Storia tele Relazioni Internazionali avocare
Direttore dell'istituto o meno di cultura e ricerca umanistica
Di
Venezia tra l'altro ha studiato da triplice agli anzi fare
è un anche lui uno specialista di
Della relazione relazioni in questo caso promette formelle italiani
Prego
Grazie signor Presidente grazie per le stragi nella sua presentazione
Vivo ringraziamento anche agli organizzatori
Per questo interessantissimo convegno non possiamo che rimpiangere senza
Tempo per discutere tutti questi
Spetti
Interessantissimi presentati
Due giorni
Che saranno presentate anche oggi il mio intervento riguarda un un lasso di tempo che vada la crisi di luglio del mille novecentoquattordici
Si chiude con l'entrata in guerra dell'Italia nel ventiquattro maggio mille novecentoquindici parla soprattutto dell'atteggiamento dei decisori dei dirigenti romeni no verso l'Italia
Più preciso come hanno decifrato come hanno letto il comportamento italiano
Dal momento della crisi di luglio fino all'entrata in guerra e con quali speranze che aspettative che desideriamo avuto rispetto al
All'Italia durante
Tutto questo periodo di tempo
Cambiamo diciamo drasticamente del registro passiamo per dire così all'altro traditore
Del degli imperi centrali
Con la Romania e la sua questione della guerra contro ex alleati
Alla vigilia della prima guerra mondiale pochi Paesi come la Romania potevano contare in politica estera altrettanti punti in comune con l'Italia entrambi gli Stati infatti aveva un accordo con la triplice alleanza
L'Italia aveva sottoscritto il Patto nel mille ottocentottantadue aveva rinnovato più volte la sua visione l'ultimo anello centododici
Mentre il Governo rumeno aveva firmato con l'Austria Ungheria nel mille ottocentottantatré
Un trattato al quale
Lo stesso a Nuova Delhi anche la Germania nel mille ottocentottantotto la stessa Italia un patto che rimase segreto fino al mille centoquattordici che viene rinnovato l'ultima volta nel febbraio del mille novecentotredici
Nonostante l'impegno a fianco degli imperi centrali
Italia e Romania rivendicavano poteri radente nei confini dall'Austria Ungheria Trento
Trentino e Venezia Giulia con estensioni o Sud Tirolo Istria e Dalmazia la prima Transilvania Bonato della Bucovina la seconda
Sì Alitalia che la Romania avevano inoltre un rapporto buono con la Germania dalla quale al miravano e temevano lo stesso tempo la forza militare
E sia l'uno anche l'altra avevano invece relazioni difficili comuni qualcuno dei Paesi che aderivano alla triplice intesa OLAF anche a voi l'affiancavano nel conflitto
In Italia non era ancora pienamente superata la rivalità con la Francia
E negli anni prima della Grande Guerra si teneva anche l'espansionismo serbo nell'Adriatico
I romani alle ostilità verso la Russia si era radicata almeno a livello delle élite politica circa quaranta anni prima
Quando dopo la guerra del mille ottocentosettantasette settantotto in cui i due Paesi avevano fronteggiato insieme all'Impero ottomano
Il Governo di San Pietroburgo aveva consumato il tradimento ai danni dell'ex alleato rumeno sottraendoli al congresso di Berlino la Bessarabia
La Romania differenza rilevante rispetto all'Italia non aveva terreni radente solo nell'impero austro ungarico ma anche in Russia
La già citata Bessarabia
Certo Transilvania Bucovina imparato rappresentavano otterrebbe in più ambite
Ma i sostenitori della necessità di mantenere
Legami con la triplice alleanza e quanto meno di non entrare in guerra con l'intesa avevano qualche argomento in più rispetto all'Italia
Nonostante la similarità tra la posizione geopolitica dei due Paesi le loro ore le relazioni diplomatiche nei decenni precedenti lo scoppio della guerra
La Grande Guerra erano state in costanti improntate a un rapporto utilitaristico da entrambe le parti per Bucarest l'Italia era la sorella maggiore protettrice dei romeni nei momenti in cui il Paese necessitava del suo sostegno
Per l'Italia
La Romania era un appuntamento fisso nell'agenda della sua politica estera solo perché come si usava dire negli anni ottanta soprattutto dell'ottocento non essendo ancora un'aquila ma un aquilotto aveva bisogno
Di circondarsi da passeri come la Romania per accrescere la sua forza il suo peso ma il sistema internazionale
In realtà alla fine degli anni ottanta dell'Ottocento la Romania e viene ancora anche qualcosa di più per l'Italia divenne nell'auspici del presidente del Consiglio di ministri Crispi una porta per l'area sud euro est europea
Qui in questa prospettiva che il nove maggio mille ottocentottantotto l'Italia aderire al Trattato ostro romeno del mila ottocentottantatré
L'alleanza con la Romania rappresentava per il primo ministro italiano una conferma dell'illusoria convinzione che l'Italia fosse di vendita tutta una grande potenza e che l'area sud est europea potesse essere quella in cui esercitare la propria influenza
Il trattato però anche a causa del suo carattere segreto non contribuire a un approfondimento reale della conoscenza tra i due Stati e tra i due popoli né a stabilire un legame reciproco veramente solido
La dimostrazione si ebbe durante la seconda quella balcanica quando l'Italia nella contesa rumena o bulgara sussidi Stra
Non assunse una posizione univoca di sostegno Bucarest
Mentre per la Romania la Bulgaria
Insieme alla Russia naturalmente rappresentava in quel momento la maggiore minaccia per il Governo italiano e sta poteva rappresentare un balordo contro la Grecia percepita come rivale nell'Adriatico nei tentativi di penetrazione in Albania
Per questo anche quando infine il ministro
Degli esteri di San Giuliano sostenere la causa rumena in sede di trattative di mediazione Pietroburgo proposte pur sempre compensazioni alla Bulgaria a danno della Grecia a partire da Salonicco
Allo scoppio della guerra sia l'Italia che la Romania decisero di restare neutrali anche se giustificare una scelta di non ottemperare i vincoli dell'alleanza in modo diverso
Il ministro degli esteri del Governo Salandra Antonino di Sangiuliano infatti sostiene sulla base dell'articolo sette del Trattato
Della triplice alleanza che mancavano alcuni dei presupposti previsti affinché il Paese entrasse in azione ovvero il fatto che l'Austria non aveva
Informato preventivamente sulle su intenzioni hanno aveva quindi offerto compensazione adeguata all'Italia per la sua eventuale
Occupazione dalla Serbia
Per quanto riguarda la Romania dopo l'attentato di Sarajevo l'autorità di Bucarest gestivano la questione criticare la guerra e la pace in maniera particolarmente indecisa
Le prese di posizione dovrei Carlo primo mancarono di fermezza mentre quelle del premier io nel brechtiano furono esitante in contraddittorie che piene di duplicità
Come è noto Luigi Albertini molti anni fa il Governo rumeno come quello italiano non convince sti necessari per impedire che l'alleato austroungarico
Come teste un atto delle conseguenze disastrose per tutti in altre parole dopo il ventitré luglio del meno centoquattordici data alla quale vennero a conoscenza di ultimatum presentato la Serbia
L'autorità rumene non agirono in maniera decisa per scoraggiare l'Austria Ungheria per costringerlo a rinunciare all'idea dell'intervento militare attraverso dichiarazioni chiare e risoluti e di non intervento della Romania in una guerra generalizzata
Più chiara ma non più utile per gli sforzi di prevenire la guerra sulla posizione dovere Carlo primo che si potrebbe sintetizzare
Come segue fare ogni sforzo per mantenere la pace ed evitare l'allargamento del conflitto ma
Se il conflitto
Si fosse generalizzato bisognava ad impedire le ampiamente a tutti gli impegni verso gli alleati
La sua risposta al telegramma del ventotto luglio dell'imperatore Francesco Giuseppe non conteneva nella più blanda critica rispetto la decisione dell'alleato un strong carico di iniziare una guerra preventiva contro la Serbia inoltre
Non mostrava esplicitamente che la Romania non avrebbe partecipato una quella che sarebbe estesa a causa dell'intervento molto probabile della Russia
La posizione romena sulla quella fu decisa il tre agosto mille duecentoquattordici un giorno dopo la dichiarazione di non Traetta dell'Italia
In un Consiglio della corona alla quale parteciparono oltre alle orecchie al principe ereditario i membri del Governo alcuni ex presidente del Consiglio i rappresentanti dei tre principali partiti liberale conservatore conservatore democratico
Nonostante la volontà delle aree di rispettare le clausole dell'accordo con l'Inter i centrali la grande maggioranza dei presenti si dichiarò per la neutralità e Carlo primo si sotto mise al parere espresso dal Consiglio
Il premier
Liberare gli unici apprezziamo a nome proprio e dal Governo si pronuncia a favore della neutralità come soluzione più adatta in quel momento
Il premierà permanente in perfettamente consapevole dell'umore dominante nel Paese ostile verso l'Austria Ungheria visto che a crearlo aveva pure dato il suo contributo
Per quanto lo ricordava li avevo riguardava scusate brechtiano era propenso dello schieramento dell'intesa ma non era disposto a rischiare subito una guerra contro
Interi centrali prima di assicurarsi dei guadagni nazionali
Ovviamente desiderava evitare un conflitto senza compensi per la Romania
Teneva la Germania e allo stesso tempo non era assolutamente convinto
Della forza bellica degli occidentali secondo il premier
Era escluso l'obbligo di partecipare alla guerra in base al trattato era esclusa anche la partecipazione spontanea alla guerra
Soprattutto perché la popolazione era contraria nostre Ungheria e perché il rischio per la Romania era troppo grave sproporzionato i possibili vantaggi
Chiusa la citazione ciò che traspare essenzialmente da questa sintesi naturalmente di ragionamenti l'aggiramento del puramente opportunistico la base delle azioni del premier
Romeno la proposta di Ribéry centrali valeva certamente meno di quanto si sarebbe potuto ottenere a scapito dell'Austria Ungheria la Bessarabia era un obiettivo secondario avverrebbe contatto per la Romania solo nel caso in cui la Russia sarebbe uscita molto debole dalla guerra
Di modo che non fosse capace di riconquistarla tra una Provincia di un milione di romeni all'incirca fortemente è giustificata difficile da conservare a causa della vicinanza sempre
Pericolosa con l'impero dell'IPSAR e i territori romeni l'Austria Ungheria con la maggioranza della popolazione rumena di circa sei milioni
La scelta non poteva essere che uno poteva essere che una sola
Ma e questo aspetto importante l'argomento che viene presentato oggi non risulta per niente che blocchiamo abbia capito
Allora nel quattordici o più tardi i pericoli che avrebbero potuto minacciare la Romania a fine guerra a causa della vicinanza con una Russia vittoriosa non costretta limitata nelle sue azioni estere da un'altra grande potenza regionale
Come l'Austria Ungheria
Nell'impresa nazionale di brechtiano del Governo rumeno non c'è spacci o non ci fu spazio politico individualizzazione delle soluzioni di sicurezza inevitabilmente necessaria una futura grande Romania
In un ambiente ostile sempre mutevole come fu quello europeo
Dopo n novecentoquattordici anche dopo mio centodiciotto la questione della sicurezza riveste un importante polo un'importanza particolare perché se
è assente con lentamente nel pensiero politico romeno nel dibattito durante la neutralità
E invece presente nel dibattito diplomatico e politico italiano che
Come potete leggere
Ne ha uno strike sopra individua come soluzione di sicurezza contro il pericolo slavo e contro il pericolo russo in particolare
Come soluzione una grande Ungheria in che modo si potevano abbinare questi motivi no percepire le realtà giù politiche di sicurezza nel sud-est europeo
No non necessario insistere
Tornando al Consiglio della corona dell'agosto del tre agosto il mio centoquattordici dobbiamo dire che l'arrivo di un telegramma che annunciava ufficialmente che l'Italia si era dichiarata neutrale
Ritenendo che non esistesse il casus Driss accelerato la presa di una decisione rumena che era già delineata la maggior parte del Consiglio
Della corona dichiaro che Nenni Stefano condizioni per il caso se derise si pronunciò per la cosiddetta neutralità armata della Romania
Bisogna rilevare la posizione dell'Italia anche se non ancora confermata in via ufficiale
Era notato alcuni partecipanti al Consiglio della corona sin dalla mattina del tre agosto brechtiani non era venuto a conoscenza il giorno prima ma abilmente aveva chiesto che la conferma gli venisse portata Sinai al luogo del
Consiglio per poterla usare per imporre la neutralità romeno
La neutralità italiana cito scrisse più tardi molto candidamente il ministro liberare il di educa aveva la massima importanza per i rumeni cioè
Primo luogo per i ministri liberali perché coloro che avevano deciso di sostenere la neutralità nel Consiglio dalla corona si sarebbero sentiti più a loro agio
All'i simboli gli scrupoli che alcuni avevano ICE che proclamando la neutralità della Romagna saremmo apparsi agli occhi del mondo come uno Stato che non ha mantenuto la parola data sarebbero scomparsi
Bisogna aggiungere che il premier
Io mi auguro che annuncerà l'esempio italiano anche nel dibattito dibattiti la secondo Consiglio dico della corona dell'agosto mille novecentosedici
Quando si decise l'entrata in guerra dalla Romania
Dalla parte del
Intesa per portare degli argomenti a favore dei propri progetti
In concreto disse nel agosto del mille centosedici che l'esercito rumeno avrebbe potuto stare accanto a uno o strong carico solo avendo il concorso militare dell'Italia
Ce lo quello che naturalmente
Era una vergognosa mistificazione della realtà una vergognosa interpretazione del testo del trattato di alleanza che aveva allegato la Romania e l'Italia a interi centralisti nomino centoquattordici
Ovviamente la neutralità non era l'opzione finale dibattiamo ma solo il paravento dietro il quale si doveva organizzare la futura azione bellica della Romania dalla parte di coloro che erano in grado di offrire i massimi vantaggi
Neanche per dire la neutralità armata Funo soluzione definitiva
E lì spero almeno sennò al momento della battaglia della mamma in una vittoria clamorosa dell'esercito tedesco che avrebbe creato condizioni propizia perché la Romania entrasse in guerra a fianco dei suoi alleati legittimi
Questa speranza come è noto si spense in maniera definitiva con la scomparsa fisica di Carlo primo due mesi più tardi ottobre mille centoquattordici
Con la morte del sovrano il dieci ottobre l'organismo decisionale supremo nella considerazione consacrata dall'evoluzioni degli ultimi due decenni crollo
E cito in questo senso l'opinione dissero questo non c'erano cinque mentre riserve che ore
Scriveva nel mila duecentosei ventisette questo la sua influenza fa abbastanza grande da impedire la Romania dichiarare la guerra l'Austria nonostante l'esito
Della battaglia dilemmi perché l'avanzata del l'avanzata delle truppe russe in Galizia chiusa la citazione
Nel periodo della neutralità la questione la gestione scusa quotidiana della politica estera rumena rispetto esclusivamente a brechtiano e coinvolse una in sulla risoluzione ancor più forte della decisione
La sparizione prematura delle Carlo primo lo rese onnipotente in un ambiente decisionale facile da gestire prevalente favorevole all'intesa
Sulla politica prosa da brechtiano nei due anni di neutralità lastre grafia rumena scritto invariabilmente che significa miste al servizio dell'idea
Ideale nazionale
Bratti hanno un
Aveva individuato intravisto la vittoria dell'intesa dopo umana e aveva cercato di avvalersi di questa vittoria in vista della realizzazione del programma nazionale
La sua diplomazia ebbe dunque sin dall'inizio un obiettivo chiaro e ben stabilito lo smembramento dell'impero austro-ungarico
E coinvolse una lunga e cauta preparazione per il suo raggiungimento
Senza dubbio dopo la morte dovrebbero diano fu libero di manovrare né manovra nella direzione politica desiderata e di sviluppare negoziati con le potenze dell'intesa particolarmente con la Russia ma anche negoziati come Paese come
Come l'Italia
Nei mesi successivi alla crisi di luglio all'interno del blocco dei Paesi rimasti neutrali che includeva anche i vicini balcanici Bulgaria e Grecia la Romania guardo soprattutto all'Italia
Cercando con ogni mezzo di coordinare con essa la sua azione diplomatica
Al di là del richiamo dell'attività usato soprattutto come strumento propagandistico la sorella maggiore latina per la Romania era da decenni sia a livello culturale che politico la Francia
L'Italia poteva essere per la Romania un punto di riferimento in quanto potenza medio-grande o qui sono stampone come
Diceva sempre che ammiro bare
Potenza medio-grande le cui scelte di campo potevano decidere le sorti del conflitto l'Italia inoltre non avanzava rivendicazioni confliggenti con quelle di Bucarest come invece faceva soprattutto la Bulgaria
Agitata da un radicale del fascismo nei confronti dello Romania per la doccia meridionale sostrato tale dopo le guerre balcaniche
L'intervento in simultanea dei primi Paesi al conflitto avrebbe avuto per la Romania anche il vantaggio di far convogliare
Parte delle truppe austriache sul confine nord-orientale italiano lasciando sguarnita o comunque meno prego presidiata religione Transilvania
Soprattutto un coordinamento con l'Italia poteva sostanziare consolidare le scelte rumene avendo i due Stati singolare parlare parallelismo primo ha ricordato di terreni radente entro i confini asburgici
C'è un altro motivo
Almeno per la parte rumena che bisogna ricordare in questo in questo contesto la Romania come Stato parte del sistema di sicurezza dalla triplice alleanza all'inizio della Grande Guerra ed è un grosso problema per quanto riguarda
No
Rifornimento con materiale di guerra
Perché le potenze dell'intesa non erano capaci a fornire materiale che per trent'anni materiale militare in Romania si aveva comprato soltanto dall'Austria Ungheria della Germania
L'unico Paese che poteva fornire questo materiale di guerra e l'Italia era Alitalia anche per questo motivo
Nel soprattutto nel mio centoquattordici e all'inizio del quindici le missioni militari romene guardano con
Tanta tensione all'industria militare italiana
Dato che la posizione degli Stati nei confronti della guerra era simile brechtiano fu sin dal principio
Molto attento alle mosse dell'Italia e cerco di raggiungere un accordo
Formale con le autorità di Roma per preparare un'azione diplomatica e persino militare comune la parte italiana dalla fine del luglio mille novecentoquattordici se dimostro ugualmente interessata almeno
Per la durata della permanenza in carica degli Antonino San Giuliano
Il seguito di simile affinità fu che i due Stati firmarono due accordi uno il ventitré settembre mio centoquattordici l'altro il sei febbraio febbraio mille centoquindici
Impegnandosi di mantenere la neutralità di consultarsi né di concertare l'azione del caso cambiasse la situazione interna cioè
Bene e di non rinunciare alla neutralità senza preavviso reciproco inviato con almeno dieci giorni di anticipo
Entrambi gli accordi rimasero poiché lettera morta l'autorità italiane non sia tenero al patto non informando il gabinetto di Bucarest né delle trattative con l'intesa né del patto di Londra
La Romania voleva trattative simultanee cito qua l'opinione di Albertini non si fece nulla perché
Si domandava appunto Luigi Albertini nel febbraio del mille centosedici perché
Durante le trattative i due Governi
Tra i due Governi la ragione fu offuscata dagli egoismi sacri
Dei decisori che parlava a nome loro nome a brechtiano interessava di rendere legittimo alla futura partecipazione dello romani alla guerra usando l'esempio italiano
E allo stesso tempo di rafforzare la sua posizione durante le trattative con le potenze dell'intesa in realtà soprattutto con la Russia
Dimostrando di agire d'accordo con l'Italia
Però fino all'aprile del mio centoquindici quando cominciarono a girare delle voci sempre più insistenti sui negoziati dell'Italia con l'intesa
Il Primo Ministro rumeno non si prese cura dimostrare la parte italiana in maniera esplicita quali erano le richieste della Romania
D'altra parte l'atteggiamento del Governo italiano nei confronti della Romania compromesso a priori da un approccio dei data più vecchia di tipo grande potenza piccolo potenza
Si possono su premesse ugualmente opportunistico pragmatiche l'incremento del proprio potenziale diplomatico nelle trattative di Londra con gli alleati sfoggiando una relazione di patrocinio con la Romania
L'Italia fu quindi interessata di mantenere la Romania entro la propria orbita per rinsaldare la sua posizione nei negoziati coniando francesi ma anche per evitare un eventuale affiancamento dell'ultima agli imperi centrali
Il Governo di Roma edito però di abbinare intuire lentissimi nelle trattative con l'intesa ed evito soprattutto di proporre un negoziato comune delle rivendicazioni nazionale rumeni italiani
A partire
Dalla fine del mille novecentoquattordici nella prima metà del
Quindici tuttavia gli sforzi di Salandra e del successo degli Antonino di San Giuliano
Dalla sua morte nell'ottobre del mio centoquattordici Sidney Sonnino furono tutti rivolti a stabilire un dialogo diretto con l'intesa ed ad assicurarsi la più alta compensazione possibile in vista di un eventuale ingresso in guerra
L'accordo con la Romania
Concluso in febbraio quindi fu considerato poco più che un impegno di massima come dimostro poi il fatto che l'italiano vi sia teme non informando il Governo di Bucarest né delle trattative né del patto di Londra né della decisione di entrare in guerra
Per approfondire di più durante i negoziati del patto di Londra gli alleati soprattutto la Gran Bretagna e la Francia non fecero offerte formali né alla Bulgaria né alla Romania pensando che sarebbero
Automaticamente allineate dietro l'Italia e si non si è Serono occupati della Romania soprattutto nella convinzione che sono i nomi si stesse attivamente occupando del problema a Bucarest
Ma come lo sappiamo tutti alla fine hanno avuto una brutta sorpresa invece di promuovere un'entrata comune in guerra suonino dedico scarsa attenzione alla Romania affinché non vennero soddisfatte tutte le richieste dell'Italia sono più fu contrario anche dopo l'accordo con la Romania del sei febbraio centoquindici a estendere l'intesa italo rumena al di là delle delle multe consultazioni
Quando infine sono i nostri ruoli tra da più di Londra la Romania non si mosse e questo consacrò il suo trionfo perché gli eserciti italiani dovettero marciare senza l'aiuto contro un nemico abilmente trincerato
Fu questa una negligenza del ministro degli esteri italiano una negligenza di Sonnino una scelta deliberata
Secondo me fu una scelta deliberato per quanto riguarda almeno le trattative l'atteggiamento verso la Romania
Sono in ossia era attaccato un programma che cozzava con molti desideri della Romania
Prevedendo che la guerra sarebbe stata breve Sonnino
Pensava che l'Austria Ungheria sarebbe sopravvissuta come un balordo contro l'Islam
Ma avendo amputato lo Stato spurgo di Trento Trieste la Dalmazia con il patto di Londra come si avrebbe potuto sopportare le perdite addizionali proposte richieste da brechtiani
Inoltre come già indicato
L'UIC e il Governo italiano in generale era restio ad abbandonare la remota speranza di convincere l'Ungheria ad abbandonare il conflitto per mezzo di una pace separata con gli alleati
L'acquisizione romena con l'appoggio italiano della Transilvania della Bucovina e del baratto avrebbero ucciso questa speranza per sempre
E voi bisogna dire anche che suonino e non fu l'unico condivideva in pieno l'idea francesi che brechtiano avrebbe seguito non i caso la guida dell'Italia
Per questo motivo ottenne brechtiano oscuro dei negoziati inoltrata tutti in onda fino all'ultimo momento e ignoro garbatamente le sue richieste dell'aprile mille novecentoquindici diniego di negoziare insieme con con gli alleati
Due parole alla fine sulla realizzazioni suscitata in Romania dalla notizia della dichiarazione di guerra dell'Italia
Quando il ventiquattro maggio Milano centoquindici evitare entro in guerra contro l'impero austro-ungarico nonostante i segnali delle settimane precedenti non pochi Romagna rimasero sorpresi
Lo furono gli uomini politici
Non informati nonostante il patto del ventitré settembre del mille centoquattordici è quello del settore febbraio mi novecentoquindici lo fu l'opinione pubblica in generale
Convinta fino a quel momento che la partecipazione dell'Italia al conflitto comportasse nel giro di pochissime
Dico che nel giro di pochissimo anche quella della Romania
Dopo l'iniziale smarrimento si registrò per ogni atto tra le ha reazione del dei principali leader politici e soprattutto del Presidente del Consiglio e quella del resto dell'opinione pubblica
Io nel brechtiano il premier io ne avvertiamo infatti non nascose la propria irritazione nei confronti di quello che considerava una un fedele alleato e chi invece si era mosso
Senza preventivamente e consultare o anche solo informare Bucarest
Anche altri tra i quali il ministro dell'istruzione pubblica Jong Duca fossero sull'Italia la maschera del indiano attrici che aveva negoziato da sola con l'intesa per evitare di dover fare
Concessioni sull'etere asburgiche
Perché fossero accontentate anche le richieste romeni limitazione non derivava solo dalla mancata informazione ma anche dal fatto che come riconobbe
Il generale avere scoop uno dei
Quattro comandanti designati
Delle armate rumene la mossa dell'Italia diminuiva il peso specifico di un'eventuale schieramento della Romania e di conseguenza rendeva più debole la sua posizione negoziale nei confronti soprattutto della Russia
Anche perché avrebbe accelerato la fine delle ostilità
Buona parte dell'opinione pubblica però
Non condivise l'interpretazione per la differita questa interpretazione era diffusa anche presso le potenze dell'intesa non condivise l'interpretazione di un'Italia guidata esclusivamente dal suo sacro egoismo
La presa di coscienza con il passare dei giorni del fatto che l'ingresso in quella della Romania non fosse imminente lascia infatti la sensazione di una ennesima occasione perduta forse quella decisiva
La pensavano così più convinti sostenitori della guerra con l'intesa come i politici Nicolai Filipescu detta che UNESCO ma anche
Il generale Andreescu che riteneva la
La tesa dannosa perché la Romania era assai più importante perché per la maniera assai più importanti che per l'Italia combattere
E lì rispondevano a coloro che la giudicavano necessaria per preparare l'esercito che in ogni caso nei mesi di attesa prima dell'intervento nulla era stato fatto per rafforzare le Forze armate
Colpo viola quindi dell'inattività della Romania non era considerata l'Italia ma
Cito i Salandra e Sonnino romeni che non avendo avuto il coraggio e l'abilità di cogliere il momento propizio per intervenire
L'enfasi posta sul dimostrazioni di sostegno all'Italia in guerra le foto di fascia ottica Ministro plenipotenziario italiano purché resti si affacciava alla finestra per salutare una folla festante
O quelle della massiccia parti Facci partecipazione della popolazione di Bucarest a una manifestazione di solidarietà Alitalia in guerra
Volevano esprimere
Neanche tanto verrà velatamente l'ammirazione per un Paese che aveva avuto la forza di intervenire per difendere
I suoi interessi nazionali
Quanto stesso fronte
Avevo e costi questo stesso fronte avrebbe costituito nel settembre mio centoquindici la Federazione unionista a Bucarest il qui manifesto sarebbe stato redatto da
Noto scrittore Barbu della Francia che avrebbe continuato a insistere per un intervento in tempi rapidi allo scopo di riunificare tutti i territori abbia abitati da romeni e avrebbe ancora additato l'Italia a modello
La condotta del Governo Salandra non basta a spiegare le ragioni di non intervento in guerra rumeno simultaneamente o subito dopo quello dell'Italia
Nonostante le accuse di brechtiano di un mancato rispetto dei patti esistenti infatti la divaricazione dello stato delle trattative con l'intesa da parte delle due nazioni era già troppo ampia per lasciare intravedere
Una azione un'azione congiunta la Romania infatti impegnata sul fronte orientale aveva bisogno soprattutto di coordinarsi con la Russia
Dovete quindi lavorare a lungo per vincere le resistenze di San Pietroburgo la rivendicazioni in Bucovina e Bonato a causa della presenza di popolazioni rispettivamente russofone serve e per cercare di avere garanzie in caso di un'apertura
Di un fronte sudorientale nel venture nel eventualità non remota di attacco della Puglia ridendo brucia
In fin dei conti come
Rissa punto i destini dei Paesi latini li portarono in cui era in maniera asincrona
Dal punto di vista della tempistica non delle opzioni l'Italia entrò in guerra a fianco delle potenze occidentali nel maggio del quindici mentre la Romania continua ad aspettare il cosiddetto momento propizio
Per più di un anno fino all'agosto del mille centosedici
Grazie per la pazienza
Grazie ad un Dinu
La sottolineato la
Dalla posizione un certo senso parallela tra Alitalia e la Romania
Anche
I problemi o persino l'impossibilità di avviare
Un'azione congiunta nel nella guerra
Anche contraddizioni persino conflitti tra i
Pari o sacri egoismi dei Governi tutto sommato
Questa prima parte del della Sezione di stamattina ci ha fatto vedere
La pluralità degli approcci che si può
Si possono usare per trattare gli squarci europei sul coinvolgimento dell'Italia nel conflitto mondiale ricordo
La visione della pluralità delle posizioni e delle oche scomposizione delle opinioni che ha ci ha fatto vedere Stéphane mal fare
L'approccio perché guarda
Le élite in un certo sopra senza soprattutto le élites culturali quindi attuali che ci ha presentato
Gabor altre idee se
E adesso l'ultima relazione che acquattato le relazioni internazionali dal punto di vista delle dei leader politici dei Governi
Dei due Paesi in questione grazie per questa prima parte se ho capito bene la discussione adesso si trasferisce nella pausa caffè o c'è ancora
Allora ci avviamo a apprendere il caffè
Non a tutti penso che possiamo riprendere
I lavori per seconda sessione di questa mattina possiamo vedere se continua la pluralità delle opinioni sull'Italia
Vi è
Primo intervento l'Italia nella Grande Guerra acquistato alla Bulgaria la professoressa Vitantonio meglio dalla Sapienza università di Roma
Niente Presidente
Sin dalla nascita dello Stato il Buliga
Nel mille ottocentosettantotto
I rapporti tra stroma e Sofia erano stati a lungo contraddistinti la reciproco interesse amicizia
L'avvicinamento della Bulgaria all'Austria Ungheria seguito all'esito catastrofico delle guerre balcaniche aveva però destato a Roma incertezza e timore
La Bulgaria sarebbe stato un guadagno per la triplice o solo un alleato della pericolosa vicina l'Austria Ungheria
Ancora una volta l'alleata rivale era la maggiore preoccupazione di Roma la posizione dell'Italia in quel momento appariva nuovamente quella di ponte tra due critici
Si riteneva che non si doveva permettere l'estendersi dell'influenza austriache nei Balcani
Questi però non dovevano divenire alcun blocco slavo con Pietroburgo
Italia pensava che la Puglia che la tempesta del mille novecentododici tredici potesse essere superata e che l'equilibrio che esse stesse aveva contribuito a minare con la guerra libica potesse essere ripristinato ma era una mera speranza
Essa non prendeva posizione nessun iniziative Franco russe tese a frenare i bulgari nella ricerca di una rivincita nessun riavvicinamento austro bulgaro in un prudente attendismo proprio di chi si sente ancora
Un piccolo Stato sanata grandi nazioni come avrebbe dimostrato la sua condotta nei primi mesi della prima guerra mondiale
Anche la Bulgaria nonostante fosse convinta che il nuovo conflitto potesse offrirle o per l'occasione sperata per recuperare i territori persi con i trattati dell'estate del mille novecentotredici manteneva per il momento una condotta neutrale
Una non una scelta di campo che le avrebbe certamente consentito di conservare intatte le proprie forze militari ed economiche ma che alla fine del conflitto si temeva a Sofia avrebbe
Le avrebbe dato poco o mente
Il Governo bulgaro aveva quindi dinanzi a sé il difficile compito di orientarsi nel gioco delle potenze per decidere se conservare la neutralità si abbandonarla e quando
Io a quale delle due parti in campo associarsi
Per la questo era necessario sondare la disposizione dei due schieramenti su eventuali futuri compensi anche in considerazione divaghi contraddittoria accenni fatti dei diplomatici dei Paesi belligeranti presenti a Sofia
Il quadro internazionale appariva particolarmente complessa
Le posizioni dei belligeranti degno travi non erano affatto chiare
Manzi soggette a continui condizionamenti incertezze ed esitazioni di Sofia venivano accentuate dalle voci sempre più insistenti di un possibile passaggio dell'Italia e della Romania
Dagli alleati degli iter centrali nel campo dell'intesa
Le scelte iniziali della neutralità da parte italiana aveva destato l'attenzione del Governo e dell'opinione pubblica e del Regno balcanico
Idonea le notizie di un possibile cambiamento e di campo rendevano indispensabile raccogliere informazioni di prima mano sugli orientamenti dei due Paesi non ancora in guerra
Di qui la missione è compiuta a Roma alla fine del quattordici da un importante uomo politico e già Ministro degli esteri Nicola Ghenadie essa
Con il preciso scopo cito di informarsi sul reale stato unica situazione sulla prevedibile durata del conflitto sugli obiettivi le intenzioni che le grandi potenze la conclusione che la pace
Sui piani dei due schieramenti in guerra per la futura sistemazione degli Stati balcanici
E sulle intenzioni dell'Italia dinanzi alla crisi in generale e riguarda la penisola balcanica in particolari
Dinanzi a una situazione ancora fluida
Associarci si attendeva che dinanzi F potesse raccogliere le informazioni utili cito a determinare definitivamente l'atteggiamento che il Governo avrebbe dovuto assumerlo in modo da non esporre la Bulgaria
Al rischio che se perdesse l'occasione per assicurarsi possibili acquisizioni teorico territoriali occasioni che non era possibile prevederli quando e se
Si sarebbe nuovamente presentata dopo una liquidazione
Della terribile crisi in corso
Meta del viaggio su Roma
La scelta della capitale italiana come già detto era fondamentale per conoscere la posizione italiana del momento e in un più o meno immediato futuro
Ma a Roma era anche la capitale dell'unico Stato neutrale in cui giungevano con maggiori facilità informazioni attendibili da parte dei belligeranti
Inoltre proprio a Roma alcune delle potenze avevano già inviato ambasciatori di alto livello ed altri Stati si diceva che mi avrebbero seguito l'esempio
Questo avrebbe certo permesso di raccogliere informazioni di prima mano con minor margine di errori e confermava al Governo di Sofia
Che le potenze europee attribuivano una grande importanza a Roma come sede si vociferava del futuro congresso di pace e
Per quella che sarebbe stata da scelte dell'Italia scelte che avrebbe dice tutto
Fatto appendere i piatti della bilancia verso uno dei due contrapposti schieramenti
I bulgari ritenevano inoltre che in presenza di vedute di interessi contrastanti riguarda la futura sistemazione dei Balcani Italia avrebbe potuto esercitare una certa influenza favori della Bulgaria
Per questo motivo scriveva chinati se nella relazione presentata al termine della sua missione al Governo burbero avendo in vista di molti interessi comuni dell'Italia e della Bulgaria nella penisola balcanica
Mi avete incaricato di capire le condizioni alle quali potremmo assicurare l'appoggio dell'Italia alla nostra causa nazionale
In particolare il capire fino a che punto l'Italia era legata alla Romania fosse legata alla Romania e come sarebbe stato possibile
Bloccare i tentativi di Bucarest di isolare la butto lì la Bulgaria o di nuoce
Dinacci aperti da Sofia il ventisette dicembre quattordici calendario Giuliano dieci gennaio quindici
Per noi diretto a Roma
Al suo arrivo periferie non incontrare immediatamente gli esponenti del Governo italiano in quel momento in grandissima preoccupazione a causa del terremoto che aveva colpito Avezzano e una vasta zona dell'Italia centrale
La visita era segreta ed anche il Ministro plenipotenziario punterà a Roma dignità Rizzo fa mi era stato informato all'ultimo momento dal Ministro degli esteri di Sofia chi lo aveva pregato di assicurarli tutto il suo appoggio
Quando lo ritiene opportuno dinamiche chiese di incontrare il ministro i volumi degli esteri italiano Sannino che
Come tende a sottolineare il politico bulgara nella sua relazione immediatamente di fisso un appuntamento
La di ma la disponibilità mostrata adesso Nino e il fatto che il colloquio fosse durato più a lungo del previsto fu interpretato
Da lui interpretato come un segno dell'importanza
Che in quel momento il Ministro degli esteri italiano annetteva i rapporti con la Bulgaria
Facendo ricorso a motivazioni ideali piedi interessi concreti Gennadij stesso Terrigno più volte nel corso della conversazione quello che era l'obiettivo della sua missione cioè
Era interesse della Bulgaria contenere l'appoggio dell'Italia di cui ricordava noi
Da cui ricordava noi bulgari abbiamo avuto sono un aiuto disinteressato e sincero
Un Paese cito ancora la cui unità era stata realizzata sulla base del principio nazionale
A differenza della Serbia e della Grecia interessati delle attico la Bulgaria egli diceva non aveva mai avuto interessi contrastanti con gli italiani ed è ipotizzabile che così sarebbe stato anche in futuro
L'intervento italiano a Valona del ventitré ottobre quattordici era stato ben visto dal momento che era preferibile per i bulgari avere un'Italia insediata sulla costa orientale adriatica che impedisse rivali del momento del futuro e di rafforzarsi
Usando un linguaggio misurato ma senza alcuna possibilità di equivoci in anche Fini cava quello che il suo Paese si aspettava e dall'Italia
Alla fine del conflitto un sostegno per il raggiungimento della sua completa unità nazionale negata da quel trattato di Bucarest che era stato di ingiustizia nei confronti di Bulgari una cito crudele punizione per l'intero popolo
Risposta di Sonnino fu confortante
Gli interessi dell'Italia non contrastavano con quelli Bulgaria e la Bulgaria poteva attendersi suo appoggio esprimeva poi personale benevolenza sincera e piena verso la Bulgaria
Sentimento che assicurava condiviso da tutta l'Italia e che indirizzava la politica del Gabinetto
Il prezzo pagato della Bulgaria in questa crisi aveva poi concluso Sonnino e più grande di quello che si pensa
Sonnino sistemi però dal promettere alcunché di concreto e non avrebbe potuto fare diversamente del momento che l'Italia non l'aveva ancora fatto da su scelte di campo
E
Tenendo presente anche quello che diceva il collega Dino a proposito dei rapporti tra
Finché incorre intercorrevano in quel momento tra l'Italia e la Romania tenendo presente la posizione non determinante dell'Italia piena anche fare
Pose con grande prudenza la domanda che il Governo gli abbia chiesto di rivolgere al ministro sì l'Italia in quanto interessata la penisola balcanica abita già
Preparato preparava per il futuro un piano per la sistemazione dei Balcani un programma per la preparazione di questa sistemazione e se questo programma avrebbe previsto un intervento o meno e quando
I capitoli Gabinetto lo avrebbe ritenuto opportuno e finanche gran parte grato questo sarebbe stato utile di comunicare so che il suo piano con il suo programma o una parte di esso per poter avere uno scambio di vedute e individuare quali punti
Erano utili per la collaborazione tra le due parti
Una situazione di equilibrio nei Balcani sarebbe stata possibile secondo il sentire comune di tutti i bulgari sono dopo la liquidazione del Trattato di Bucarest
Su questo punto la posizione di Sabino fu chiara l'Italia si sarebbe astenuta dal prendere una qualsiasi iniziativa Pier conciliare gli interessi contrapposti degli Stati balcanici
Roma non aveva fatto abbastanza per i popoli balcanici per poter vantare una grande influenza su di essi diversamente da altri Stati che avevano meriti maggiori
Un atteggiamento prudente questo di Sonnino non condiviso da molta parte della stampa italiana una risposta che comunque equivaleva alla rinuncia per il momento ad assumere un preciso impegno a favori della Bulgaria
Nel darne notizia dinanzi F non aveva commentato le parole del ministro degli esteri diversamente da quello che avrebbe fatto pochi giorni dopo
Quando Sonnino avrebbe affrontato di nuovo l'argomento dinanzi allo stesso finanze e ai tre ambasciatori dell'intesa
In questo nuovo incontro il Ministro degli esteri aveva affermato che l'Italia avrebbe guardato di buon occhio ogni tentativo di accordo tra i Paesi balcanici ma che essa non avrebbe preso alcune iniziativa
Perché in altri il ministro aveva considerato necessario tranquilizzare l'intesa che operava intensamente presso i diversi Stati balcanici rassicurandola che l'Italia non si sarebbe intromessa per mandare a monte i risultati che essa si prefiggeva
In particolare a Roma
Si voleva in quel momento evitare un possibile rivelarsi dei rapporti con la Russia riguarda una sua eventuale attività per la formazione di un possibile blocco balcanico
E lei però né di Sonnino andavano interpretato come un'allusione trasparente sono parole di garantite che tradiva
Il desiderio di togliere ogni malinteso con la Russia sulla questione in questo mondo Italia secondo che inatteso poteva mantenere con successo una posizioni dipendente tra le due parti belligeranti
Che le permetteva di sistemare il proprio interesse senza far rumore
Non era trapelato altro dei rappresentanti dell'intesa né degli ambienti italiani ma tutti si impegna a non andassimo per ottenere allora volta informazioni dal politico bulgaro
Durante il soggiorno romano
Sì per lo molto per un accordo balcanico
Sia in Romania che a Roma quanti in Italia erano favorevoli alla guerra contro l'Austria si aprirà attirare immerso nel triplice intesa nero maniere la Grecia che a loro giudizio si sarebbero astenuti dall'entrata in guerra per pure della Bulgaria
Sia per attrarre la stessa Bulgaria che non può subire rischi sacrifici per i quali il castigo sarà la Macedonia
Proponeva nonché l'Italia facesse da mediatore per mettere d'accordo i popoli balcanici
In altri aveva ben presenti gli scritti di Leonida Bissolati fondatori del Partito socialista riformista italiano chino su un articolo aveva proposto che l'Italia cedesse alla Serbia la Dalmazia
Così da convincere la Serbia a dare la Macedonia la Bulgaria e in tal modo poter rifare il blocco balcanico
Il Governo russo però sembrava non aver visto di buon occhio tali proposte
E in tale reazione che neanche se scorge IVA quello che era senza possibilità alcuna di equivoco
Il vero significato delle parole di Sonnino e cioè che altri Paesi avevano meriti maggiori dell'Italia e nei riguardi dei popoli balcanici e così pure avevano diritto di prendere l'iniziativa per il blocco balcanico
Quelle parole erano state una chiara allusione alla volontà di evitare qualsiasi malinteso
Il gabinetto di Roma non aveva mai io pensato ripeto di occuparsi della questione sul cui esito positivo c'era da dubitare e che non desiderava avere dissapori con il Governo russo per una cosa né l'attuale Italia non l'aveva interessi vitali
Dalla conversazioni avute con Sonnino viene anche se non è riuscita a penetrare quali fossero fino in fondo l'intenzione del Governo italiano a proposito del suo futuro atteggiamento verso la guerra
Le però anche Ghenadie F riusciti come gli studi seri stesso provocando lo a far dire assegnino erano che non si può prevedere se gli Stati e neutri potranno fino alla fine a rimanere dentro
Il politico Bulgheroni interpretava come un'allusione che non era
Per noi ma per l'Italia cioè di un intervento dell'Italia per intarsi meglio penali se chiedeva un incontro con Salandra
Nel breve tempo torno di tempo che lo precedette
E li seguirà regolarmente la stampa italiana ed ebbi incontri con numerosi politici italiani alcuni diplomatici stranieri
I telegrammi rinvio al Ministero degli Esteri e Sofia durante tali giorni confermavano le differenti posizioni esistenti tra i politici italiani e anche ve lo è la stessa opinione pubblica a proposito dell'intervento minimo guerra e dare informazioni sulle aspettative di diplomatici stranieri riguarda le scelte future di Roma i sottolineavano da Piera unanimità tra gli italiani
Nella loro simpatia verso la Pusteria
Nel corso del lungo colloquio così lo definì piena disse come Salandra i due interlocutori rispettare non i punti salienti il colloquio avuto con sondino
Però su due punti che erano di grande interesse dei politico Bulgheroni Salandra fu meno riservato di Sonnino
Pur non potendo porre direttamente la questione se l'Italia sarebbe entrata o meno in guerra aveva tuttavia ha cercato di provocare dichiarazioni da cui sarebbe stato possibile trarre delle conclusioni
Secondo abbinati Fedalco alla conversazione era intuibile che il Presidente del Consiglio desiderava che l'Austria fosse sconfitta
Ma numerose erano i suoi timori legati all'intrattengo errata
Se le russe avesse cercato l'Austria o se la romeni avesse attaccato l'Austria
Chiunque fosse stato in quel momento la guida del Governo italiano probabilmente sarebbe stato imputato costretto a fare la guerra
Se però la situazione militari fosse rimasta com'era in quel momento Sila rimane Romania fosse rimasta ferma il capo del Governo del momento non avrebbe di cento violato la neutralità
Diversamente da Sonnino Salandra aveva parlato lungamente per un accordo tra la Romania e la Bulgaria
Sia come programma si peraltro sia come il FAS bella però le ha chiuse all'autore a un Comune accordo balcanico accennando per ben tre volte i punti che gioca giudicava di maggiore importanza
Le parole di Salandra tre divano l'interesse dei Presidente del Consiglio per un'azione della Romania tesa a prendere le terre dell'unica l'Ungheria
Azioni a suo parere impossibile senza la neutralità bulgara garantita la quale secondo Salandra la Romania sarebbe stata disposta compensarla dando alcune terre alla Bulgaria e cioè la Dobru già
Che vi ricordo era stata impresa ne costa Seconda Guerra Mascagni ca e poi confermata con il Trattato di Bucarest
Riguarda alla ipotizzate disposizioni rumena far concessioni territoriali e la Bulgaria Salandra avevo usato queste parole per quanto io sappia alla Romania sarebbe disposta a concedere terre la Bulgaria soltanto
Se Germania si in grandissima verso l'Ungheria e aveva poi accennato ad un altro
A ad altro ma che il Governo italiano avrebbe cercato di influenzare quello rumeno per fare in modo che soddisfacesse le rivendicazioni bulgare
Arriva in città invece più volte ripetuto che la Romania per accettare di gare iter alla Bulgaria questa e quest'ultima non avrebbe più dovuto dipendere dall'Austria
E niente doveva per realizzare la sua libertà quindi queste erano le condizioni che volevano l'Italia
Salandra aveva detto che non desiderava alcuna risposta declinando F riguarda la sua opinione sui futuri rapporti bulgaro romeni e da parte sua che neanche fare aveva sottolineato che il trattamento di tutte le questioni discusse
Avevano bisogno di una certa intesa
Poi all'hard sottraendo sì in tal modo alla necessità di prendere qualsiasi impegno per il suo Paese
Anche dopo i colloqui con Sannino essa Landrieux politico bulgaro continua intensamente sondare la complicata situazione italiana riguarda il conflitto in atto
E li cercava di testare l'opinione dei diversi diploma deputati dei politici dei giornalisti e come ho già detto dei diplomatici degli altri Paesi presenti a Roma
Tra i tanti colloqui rivestito articolari interesse quello con l'ambasciatore francese che mi da R. che parlando della guerra innata gli aveva detto che nessuno sapeva né quando né come sarebbe finita
L'ambasciatore era curioso però di sapere di che cosa avesse parlato con i ministri italiani e quale fosse la sua impressione riguardo all'Italia isteriche Annibale che questa sarebbe entrata in guerra
La tenacia con la quale l'ambasciatore tornava sulla questione chi mostrava che la Francia riportare riponeva una grande speranza nell'Italia o più esattamente che da essa si aspettava aiuto e salvezza
Tra i colloqui che aiutavano opinabile fa ad avere un quadro più chiaro che la posizione italiana e allo stesso tempo diffondere l'idea di un interesse dell'Italia ad appoggiare la Bulgaria
Vi furono quelli commissionati e con una
Collaboratori di Bissolati Benedetto Croce l'ENI
Questi esponente dei giorni Tiso parlamentare giornalistico paladino della triplice risoluto neutraliste dallo scoppio del conflitto europeo intermediari otto intermediario tra gli inviati degli imperi centrali e Giolitti nelle trattative svolta scongiura l'intervento italiano a fianco dell'intesa era persona favorevole alla Bulgaria
Siccome non solo vuole bene alla Bulgaria ma detesta e quale nuocere a servi e greci e questo
L'aveva scritto non con questa però è che sono definite da dieci anni fa
Nel in un articolo nel corso della seconda guerra balcanica garantisca riferiva che secondo ci Armeni la soluzione più ragionevole per l'Italia sarebbe stata quella di intendersi con l'Austria
Sulla base di cessioni territoriali in grado di dare soddisfazione all'opinione pubblica italiana tutti sappiamo che nostre non li aveva intenzione
CIR meni aveva affermato che gli interessi italiani esigevano un indebolimento della Grecia da sempre nemico rivali dell'Italia risultato che sarebbe stato possibile solo se la Bulgaria si fosse ingrandita
L'Italia aveva perciò interesse ad appoggiare la Bulgaria nelle sue aspirazioni nazionali perché essa era un alleato naturale contro la Serbia se si fosse ampliata se questa si fosse cambiata inglobando l'altra Marzia
E
Quindi in un secondo momento sempre la Serbia avrebbe poi voluto avrebbe poi preteso anche Trieste divenendo così un pericoloso nemico per l'Italia
Lo stesso Bissolati riconosceva giuste le giuste rivendicazioni di Sofia e ritenevate Romania e Serbia e Grecia avrebbero dovuto fare delle concessioni territoriali vedo che il mio tempo sta per la avvicinarsi alla scadenza
Ancora cinque minuti allora a questo punto devo lasciare il testo e soltanto così cercare di trarre delle un linee principali
Il nei discorsi che Ghenadie continuando a vivere a Roma rimangono dei punti fondamentali l'Italia insistettero una avvicinamento tra
La Bulgaria e la Roma
Conditio sine qua tonda a suo giudizio per Ulla il futuro della Bulgaria
E questo una elemento importante
E essi ci si aspetta che la questa avvicinamento si sia perché
E chiaramente non la si vuole si teme che la Bulgaria possa in qualche modo
Diventare una spina nel fianco della Romania
Questo è un primo un elemento secondo
Hmong momento e il il fatto che finali sebbene comprende
Quanto l'Italia e la Francia i rapporti che si sono ormai stabiliti tra l'Italia e Francia abbiano ormai da tempo messo da parte le antiche rivalità
Messe da parte le rivalità per una questione di Tunisi che aveva favorito poiché l'avvicinamento alla triplice dell'Italia avevano messo da parte le questione dei doganale
E l'Italia e la Francia erano in questa fase particolarmente vicine lo dimostrava come sottolineava anche in anche se il fatto che la Francia
Ad esse tranquillamente spostato le proprie forze dal confine con l'Italia e le avesse utilizzate sulla linea dell'antenna
Dove aveva così potuto respingere l'attacco tedesco
Era quindi imporrebbe questo la posizioni italiane era guardata con a favore dalla Francia che non la teneva
E è vero che esisteva nell'ambito dell'INPS di riti intimismo in Italia anche una parte dire dentistiche chiedevano la restituzione di Nizza e Savoia ma questa non veniva assolutamente in quel momento messa in campo le questioni riguardavano il trentino Trieste eletta Almanza cioè quei territori della
Dell'Austria Ungheria che erano abitanti da componenti italiane e quindi questa
Differenza di atteggiamento della
Della Francia questo un particolare momento nei confronti dell'Italia faceva pensare ad una possibile appunto schieramento dell'Italia un più facile schieramento dell'Italia nei confronti della
E dell'intesa inoltre dissente sottolineava il vino anche se sarebbe stato improbabile che le opinioni pubbliche italiana avesse accettato una guerra alla Francia
Al contrario
Non non ci sarebbe stata alcuna
Ostilità ad una guerra contro
La nemica considerata nemica storica quella
No l'Austria Ungheria
E altre considerazioni facevano poi diciamo così verrà che rendevano questo analisi dei denari F particolarmente importanti intanto
La le considerazioni che riguardavano l'eventuale partecipazione italiana dall'azione dei cardini sui DAR Danelli
Che avrebbe avuto gravi ripercussioni certamente sulla Bulgaria che avrebbe visto ridursi le possibili richieste di compensi una volta che questa fosse entrata in guerra
Inoltre il altra considerazione che faceva che in ambiente all'entrata dell'Italia in guerra perito avuto come risultato la rottura di un equilibrio
Tra le forze in campo cioè sicuramente l'apporto militare italiano che lui come sta valutava intorno al milione
Di soldati e di poi migliaia di cannoni avrebbe rafforzato le azioni dell'intesa dove nel Mediterraneo
E anche questo è no un elemento che ordinarie se sottolineava e quindi contro la Turchia
L'apertura del fronte infine l'apertura del fronte austro italiano avrebbe costituito un grande diciamo danno per gli imperi centrali particolare del per la Germania
Che intendo avrebbe visto che usa una porta una via naturale per ottenere porta via naturale attraverso il FAS per la quale passavano vitali importazioni titolari per la Germania quindi
Infine sempre in questo suo lunghissima relazione finale che però affiancava tutta una serie di
Telegrammi che regolarmente chinati F mandava da Roma l'entrata in guerra
Dell'Italia egli ripeteva infine avrebbe sicuramente trecento anche la Romania e la Grecia
Viene anche a fare devo dire prima di chiudere
è importante questo finali F era stato
Negli anni Novanta dell'ottocento una out acceso Russo Ruffo
Sofo BO cioè
Era si era avvicinato alla Governo stavo di stampo uno fa e da aveva quindi era stato un fautore di una via nazionale della bulgari via contro la Russa
Ho
Dopo questa sua visita a Roma l'atteggiamento diventino DIEF multa
Cioè le impressioni che linea riportato non perché egli improvvisamente sia
In cui si risvegli un amore nei confronti della Russia ma le impressioni che li ha riportato dai sulla situazione internazionale sono tali
Da farmi comprendere che non è nell'interesse della Bulgaria
Avvicinarsi agli imperi centrali ma che al contrario
è opportuno che la Bulgaria si schieri dalla parte dell'intesa
Questo fessi che essendo Luigi un'azione Alisto convinto venga tracciato naturalmente di tradimento dallo stesso Riffeser dinamico
E di conseguenza attaccato dalla stampa spesso risponde con articoli molto equilibrati si devo dire che sia una virtù Ghenadie F quella di seppie scrivere con grande equilibrio e misura questi suoi articoli questi suoi resoconti c'era quindi rispondo in modo molto equilibrato e gli attacchi che gli vengono
Divengono rivolti
E utilizzando tra l'altro il suo giornale fogli anche
Un giornale tra i più diffusi e riporta queste stesse cose e poi nel suo volume di memoria che pubblica qualche anno DOC nonostante quindi gli attacchi lì continua ad essere favorevole ad un avvicinamento della Bulgaria agli enti
Esatto e in tutto questo si inserisce un fatto piuttosto sgradevole per la sua persona e per i suoi futuri anni
Cioè
Grazie alla all'intervento francese si crea a soffia una
Diciamo associazione una compagnia che vede
INCE tagliare
Grani e altri viveri che si producano o che giungono in Puglia rinvia e questa incetta di viveri
A una finalità politica molto precisa evitare che questi prendano la strada
Punto perché dietro c'è la Francia la strada degli imperi centrali Binaghi F eh l'anima di questo viene accusato anche di corruzione di interessi privati e e in realtà è diventato un personaggio scomodo data ormai
Il orientamento che il Paese sta prendendo viene pertanto processato
In carcere atto e uscirà dal carcere soltanto il diciotto novembre mille novecentodiciotto cioè a guerra conclusa grazie esclusa
E si vede anche il ruolo delle personaggi
Concreti nella storia dapprima vera mondiale questo
Geniale
Grazie
Infatti secondo ogni intervento dal professore Francesco grida
Direttore generale del Dipartimento di Scienze politiche
Di combattere
Il professore
Mirato a parlare
Dario
L'Italia nella Grande Guerra magistrati della carreggiata
Grazie Presidente
Ringrazio
Coloro che
Mi hanno invitato
Partire dal presidente dell'Istituto Segretario generale soprattutto i colleghi
Almeno e c'è un panico
Hanno pensato che io potessi dire qualche cosa questo convegno
Questo convegno ho avuto il piacere di incontrare moltissimi studiosi conoscevo dell'Europa
Centrorientale diciamo del
In questo consentitemi
Su questo consentitemi di dire fare una piccolissima pubblicità con molti di loro abbiamo pubblicato questo volume dedicato alla Grande Guerra l'Europa cambiamo balcanica che appena uscita
Presso il destro
Veniamo al tema
Anche
Nella mia trattazione
Si parlerà di relazioni internazionali anche se in maniera forse un po'meno puntuale
Di come è stato fatto dalla collegato Romeo
E vorrei dire che trattando appunto d'Italia l'ingresso nella grande guerra
Non si può non utilizzare una fonte italiana ma di un italiano che è stato in Grecia durante
Il conflitto era l'ha detto militare Mario Caracciolo di ferro letto libro che lui ci ha lasciato e questo e racconta molto dettagliatamente la vicenda greca
Durante la guerra
Nei rapporti soprattutto con le potenze
Dell'intesa
Peraltro
Caracciolo anche insegnato storia
Scuole militari quindi o di mestiere cela
All'epoca in merito a una prefazione di Corradini dell'azionista Corradi
Oltre questo naturalmente come potete immaginare ci sono tante altre fonti ma mi piace ricordare comunque un altro personaggio che si trovano ad Atene durante il conflitto Alessandro depositari
Quali appunto Ministro plenipotenziario una personalità sicuramente interessante e sui suoi rapporti sono
Molto interessanti devo dire però
Che qualche volta esagerava basta ricordare che nel dodici si trovava so che in quel momento
Non capite stava scoppiando quella balcanica anche quando il primo ministro bulgaro
Gli disse chiaramente se l'Italia era disponibile a una alleanza
Sì qualche volta prendere delle cantonate
Questi due personaggi voglio dire subito che soprattutto il secondo depositari erano decisamente
Poco simpatizzanti per colui che il personaggio numero uno della politica greca cioè venisse agosto
Prima di andare più avanti non si può non ricordare la vicenda un po'particolare della Grecia durante la Grande Guerra credo che sia incomparabile con quella di qualsiasi altro Paese europeo
Nella Grande Guerra noi abbiamo visto per esempio degli italiani o dei romeni che sono stati mobilitati contro l'Italia contro la Romania perché all'epoca facevano parte di altri Stati
Poi abbiamo veramente un altro caso atipico quello della nazione polacca in cui
I polacchi vengono mobilitati da diverse va diversi imperi
Poi sappiamo
Che diversi Paesi correnti interventista ricorrenti pacifiste
Oppure interventista che verso l'intesa interventista adesso la triplice alleanza
Si scontrarono ma ciò che avvenne in Grecia e che non sia avvenuto nessuna parte perché lo scontro non fu soltanto politico finì per essere uno scontro anche militare alla fine con il caso limite del costituirsi di due Governi contrapposti
La storia ovviamente chi sa di Grecia e abbastanza nota vorrei aggiungere però che questa contrapposizione che si realizzò durante
Il conflitto tra due correnti greche
Ha lasciato il segno
Non si è chiusa con il diciotto ma
Continuato a insistere nella storia Grecia greca non dico forse fino ad oggi ma sicuramente per decenni dicasi mosso lo scisma
è stato veramente una gara caratteristica della politica greca per decenni quindi quel dramma consumato sì durante il conflitto mondiale e particolarmente importante
Le parti in causa hanno continuato a rilanciare
Mutando la loro stessa natura
Per esempio basta dire che
Il Partito Liberale ha perso alcune caratteristiche di un partito liberale in questo conflitto civile comportandosi in maniera assolutamente illiberale
Dunque anche la Grecia quando scoppia il conflitto
Si sa resto neutrale naturalmente fu corteggiata
Perché entrasse in campo fu corteggiato soprattutto dall'intesa proprio venisse lo schiera al potere
Un potere che gestiva brillantemente da alcuni anni che aveva coinciso con il grande successo delle guerre balcaniche
E peraltro anche con alcune riforme estremamente efficace positive all'interno
Espresse quella che fu detta la teoria dell'efficacia
Cioè la Grecia era legata da un'alleanza con la Serbia ed essendo stata la Serbia aggredita si poteva pensare che dovesse essere soccorsa dalla Grecia stessa solo che
Quell'alleanza era stata pensata nei termini dei Balcani e non contro una grande potenza qual era l'assume Elia ma perché in teoria dell'efficacia perché un eventuale intervento greco avrebbe danneggiato la Grecia
Ma non avrebbe portato nessun vantaggio la Serbia questa l'idea
Di venisse lo sto
Sennonché questa posizione con l'andar del tempo cambia anche perché gli schieramenti in campo come è stato già detto in altre relazioni
Andarono progressivamente cambiando
Devo dire che a proposito di prudenza
Proprio pochi mesi prima del crisi estiva del quattordici Belgrado aveva usato verso attiene la stessa prudenza quando la Grecia minacciava di fare guerre adulti e cercava il soccorso serbo
è chiaro ognuno poi deve
Ogni capo di ogni Capo di Governo deve fare gli interessi del suo Paese e non mettere e non metterli a rischio
Tuttavia dicevo che la
Situazione Ando evolvendo e proprio venisse l'osso
Quando convincendosi che schierarsi dalla parte ripresa
Potesse costituire un vantaggio ci fu uno quasi drammatico Consiglio dalla Corona il quattro marzo del quindici in cui
Venisse lo sa appunto si dichiarò decisamente per un intervento
A favore delle intesa
Devo dire che in questo passaggio storicamente importantissimo e molto noto
Io vorrei sottolineare
Due curiose affermazioni una e dello stesso venisse l'osso il quale dice che la politica tedesca non era favorevole gli interessi greci ricordiamoci che la Corte invece si sentiva molto legata all'ambiente di
Tedesco
Mentre Londra aveva avuto il merito di indurre il Governo italiano
A non opporsi all'occupazione greca delle Piro settentrionale
Dunque
Entra in gioco una questione italiana e direi di metterla un attimo in memoria perché effettivamente
C'ha un'importanza per quanto riguarda
La visione dell'Italia da parte dei greci e e le relazioni Italo greche gli risponde
Un
Politico di vecchio corso che era partners premier se ho pochissimo il quale dice invece che la Germania
Era favorevole
Hai popoli non slavi dei Balcani e quindi a favore dei greci mentre votate anche qui riferimento all'Italia mentre l'Inghilterra aveva appoggiato le mire italiane subito dei danni so
Quindi è evidente che la classe politica greca
Era ben attenta alle mosse italiane sia che si parlasse di Albania meridionale sia che si parlasse di doti Cannizzo ricordo ovviamente quello dei cani sono stato preso dall'Italia in seguito alla guerra contro la Turchia
Dunque il quattro marzo in qualche maniera avvenisse lo si fa passare
La sua linea andando contro le opinioni dei militari in quella sede del il mondo militare rappresentato dagli anni Smetana Sasso che dopo diventerà famosissimo come dittatore Greco alla fine degli anni trenta
Metà chissà se l'uomo a cui Mussolini mando in piena notte l'ambasciatore Grassi con l'ultimatum il ventotto di ottobre mille novecentoquaranta questo ultimatum
Me tax Schio in quel momento era già piuttosto anziano e naturalmente ricevette l'ospite in vestaglia rispose con una parola O-Key no
E i greci oggi festeggiano il ventotto di ottobre come la festa del no
Dunque metastasi all'epoca
Era il sostituto del capo di stato maggiore si dichiarò contro la guerra
Perché riteneva soprattutto pericoloso entrare in guerra avendo alle frontiere sia le truppe bulgare sia eventualmente anche truppe austro tedesche
Questa posizione fu sostenuta successivamente anche dal Capo di stato maggiore Bruce mai visto
Naturalmente l'intesa prese queste posizioni come se fossero dichiaratamente Germano file
Si cominciò a parlare di soprattutto il blues mani siccome è un uomo vicino al mondo tedesco
E
Qui essi introduce una dimensione
Che io vorrei fortemente sottolineare anche in presenza di un Presidente
Belga
Cioè io ho la netta sensazione sotto il profilo quanto meno per rispetto del diritto internazionale che la Grecia
Sia stata il Belgio dell'intesa se la Germania ha violato
La sovranità belga c'è da dire che l'intesa pesantemente violato
La sovranità greca
In tutte le maniere anche in questa fase ancora precoce per esempio vengono occupate le isole che si trovano davanti all'Asia minore perché ritenute
Strategiche in funzione anche dell'azione di Dardanello cioè la spedizione di Gallipoli di fronte a questa impasse al vertice del potere politico Greco venissero spreco stretto a dimettersi il sei di marzo
Segue il Governo una rissa
Poi si torna alle urne
Siamo nel giusto nel giugno a questo punto del quindici
E il Partito Liberale vince anche se non in maniera larga come precedentemente
Il re ci mette molto prima di richiamare venissero ciò poteva e si arriva alla fine ad agosto tuttavia
Questo mo'politico determinante nello scenario greco
Fa in tempo a imporre la sua linea lancia alla mobilitazione e questa volta in verità era più facile farlo perché
La Bulgaria di cui abbiamo parlato poco fa ha già assunto alcune determinazioni che facevano capire da che parte stava andando
Si trattò di una mobilitazione sulla carta tosto rilevante si parlava di trecento mila unità di ben venti tre classi di età richiamate poi nella pratica non si tratta affatto di una forza così cospicua
Intanto però di fronte a questo
Profilarsi di una politica filo intensivista ad Atene
Le potenze dell'intesa compirono un gesto sicuramente più grave di quello che
Cui prima accennavo riguardante
Le isole prospicienti l'Anatolia cioè essendo fallita come tutti è noto la spedizione a Gallipoli
Si decise
Di creare la testa di ponte Salonicco una città che era greca cioè parte dello Stato greco soltanto dal dodici
E dunque si occupa un lembo abbastanza importante una città importantissima
Dello Stato greco senza alcun permesso
Stufi afferma che venisse lo si versa era favorevole a questa azione anche se ufficialmente nulla mise perché sarebbe stato un po'buffo rinunciare pubblicamente alla
Sovranità
Nel frattempo però ancora una volta il Recco Santino Chiesa venissero su un passo indietro cioè lo costrinse alle dimissioni da questo momento si susseguono diversi esecutivi alcuni durano veramente pochissimo altri
Durano un po'di più in particolare
L'esecutivo guidato da
Sculli bis
Indice nuove elezioni siamo al dicembre del quindici
Che vedono i liberali non partecipare
Quindi sono elezioni carta di nessun significato reale però permettono al Governo di avere un Parlamento omogeneo coerente con le proprie
Posizioni il Governo come è logico che faccia qualsiasi Governo di uno Stato sovrano chiede che le truppe
Dell'intesa a Salonicco siano disarmante questo ovviamente non avviene perché la Francia e l'Inghilterra rivendicano il loro potere di potenze protettrice i questo dagli anni venti e trenta
Del mille ottocento
Realtà anche la Russia era stato protettrice protettore
E dunque si prosegue con le violazioni del diritto internazionale
Questa volta non più a est Salonicco ma a Ovest
Ovest come sappiamo l'esercito serbo era in rotta bisognava ricoverarlo da qualche parte e il punto principale di approdo fu Corfù e poi anche Cefalonia
Dunque Corfù Cefalonia vengono occupate
Però anche in questo evento
Noto nel senso che si sa dell'esodo serbo a Corfù un po'meno nodo
Perché dobbiamo dire che Atene non concordava in questa cessione fu praticamente obbligata
Ma soprattutto di questo evento abbastanza noto vale la pena di sottolineare un paio di aspetti che riguardano appunto la visione dell'Italia
Beh di fatto non ci furono proteste formali di fronte a questa violazione del diritto internazionale ma ci fu una protesta perché nelle occupazioni di Corfù furono presenti venti carabinieri italiani
Che tra un po'meno sorridere
Una è un'isola così importante sottratta alla sovranità stradale l'unica cosa che colpisce che ci sono venti carabinieri italiani naturalmente
Credo che tutti o quasi tutti abbiano capito un po'perché da parte dei casi sottolinea se soprattutto la presenza di truppe di militari italiani
Intanto su questa operazione si fece molta retorica io voglio citare
Un professore dell'Istituto Orientale di Napoli
Dell'epoca
In realtà insegnano anche a Belgrado Bruno Gurion che nel sedici
Parla di questo salvataggio dell'esercito serbo
Da parte della Marina italiana con queste aule che a uniche parole sorgeranno ancora gli arredi slavi questi eterni o meriti a cantare della patria insanguinata della patria che non vorrà similia i cantori della Jonia
E negli efficienti dei profughi saggi darà commosso ricordo delle navi in Italia di cucina
Cioè Corfù sempre ospitale è sempre bella tanta retorica intorno a questa amicizia che era sia Italo slava sia i tono greca ma in realtà come
Forse si è capito già da alcune cose che dicevo
L'idea dell'India falsa India razza non funzionava tanto ci si guardava con concerto sospetto e credo di averlo sentito anche nella relazione precedente
Questi sospetti erano già nati nell'Ottocento noi abbiamo in sala ottimo conoscitore di file le mise in italiano che risponde a nome di Fabris scende dice smetto e
è vero i file leninismo era fortemente le radicato in Italia però poi quando si trattava di cose pratiche si poteva anche mettere
Da parte
Andiamo avanti
Facendo un piccolissimo flash perché l'avete visto nella cronologia in realtà prima ancora che scoppiasse il conflitto mondiale tutte greche irregolari avevano occupato
Albania meridionale o se volete lepido settentrionale chiamiamolo come volete insomma secondo dei punti di vista
E questo non piaceva non piaceva
A all'Iran I Governi italiani dover italiani cercarono quanto più possibile di limitare l'espansione greca primi Piva
E un certo punto c'è è stato ricordato prima nell'ottobre quattordici l'occupazione di Valona De Poli dell'entroterra
Evidente che in questa regione c'è un conflitto che ha radice abbastanza lontane tra i Governi greci e i Governi italiani
Da parte italiana era particolarmente importante che le due rive del canale di Corfù non fossero sotto lo controllo di un unico Paese
Sarebbe stato estremamente pericoloso e in questo devo dire che i Governi italiani erano aiutati di un giudizio di risalita addirittura
A Napoleone Bonaparte che affermava che la più importante controllare le isole jonica non tutta la penisola italiana da un punto di vista
Strategico dunque
Gli italiani avevano fatto di tutto tra il tredici il quattordici perché restasse dall'Albania dei centri I quali guardavano anche i greci
Con Rizza aggiro Castro Santi Quaranta chi Mara questi però tutti i centri che in qualche maniera devono
Coesistere mento Greco elemento albanese gli italiani Governi italiani sostenevano appunto l'elemento albanese da un punto di vista strategico fondamentale poi nutrito
Siamo sempre se vorrete nel flashback va ricordato che di San Giuliano
Predecessore di Sonnino era stato molto attento a questa vicenda mentre il suo Presidente del Consiglio era Giolitti diceva
Esplicitamente né Scutari nello stretto di Corfù valevano una guerra europea
Dunque delle truppe greche come dicevo già nel febbraio del quattordici irregolari avevano occupato le Piro del nord guidate da un ex ministro sovra fosso
Successivamente erano state allontanate ma
Il ventotto ottobre quattordici nuovamente erano sopraggiunte tutte questa volta regolari
Dopo la caduta di venisse lo scambiamo già ricordato
Governi successivi si spinsero addirittura fino al punto dal fare leggere al punto d eleggere dei deputati
Del nord e Pironti andarono all'Assemblea la puliti di Atene nel gennaio del mille novecentosedici intanto comunque la vicenda albanese che qui
Non possiamo narrare fu particolarmente complessa perché Albania focus vada in varie regioni da diversi eserciti ovviamente compreso quello Italia
Dunque
La crisi intanto all'interno del mondo greco andò avanti in maniera estremamente pesante
Perché l'intesa decise riusare le maniere forti adesso tutto il percorso che
Si snoda nel corso soprattutto del sedici nella prima metà del diciassette è impossibile raccontarsi però
Almeno possiamo arrivare che dei Governi in qualche maniera legittimi come quello che aveva
Guidato da scure Outis fu costretto a metà del sedici a passare la mano o un governo più gradito guidato da sa imis e ma al di là del cambio la guardia
L'intesa chiese esplicitamente che le truppe greche smobilizzati zero
E perché temevano che potessero costituire un pericolo alle spalle del corpo di spedizione di Salonicco
Ecco in questa fase che non voglio descrive nel dettaglio ancora una volta vorrei sottolineare ciò che riguarda l'Italia in questa politica di assoluto disprezzo del diritto internazionale e
Insomma sostanzialmente aggressiva nei confronti della Governo di atenei
Il rappresentante italiano e quindi il Governo italiano si comportò con molta più prudenza rispetto al Governo di Francia e d'Inghilterra
Nel senso che addirittura alcune note non furono comuni
Da parte italiana il depositari su ordine di Sonnino nella firmava note separate in cui accettava qualcosa della nota comune anglo francese e altre cose invece leso taceva non non ne citava proprio
E la linea era sostanzialmente non entriamo nella politica interna greca cerchiamo soltanto di garantire gli interessi dell'intesa da un punto di vista militare
Proprio depositari che a un certo punto dice chiaramente che si stanno usando dei metodi tedeschi con riferimento al Belgio o dei metodi austriaci con riferimento alla Serbia
La nota per esempio del giugno del sedici viene considerata non molto diversa
Dall'ultimatum austro-ungarico del delle strade del quattordici alla Serbia dunque un'estrema prudenza che però
In qualche misura non viene ripagata
Nel senso che
Ancora una volta
E forse in maniera sintomatiche ragionevole governi catene guardavano poi proprio a come si comportava il Governo italiano perché c'erano degli interessi concreti in ballo non c'era soltanto
Il problema di fare rispettare la sovranità questo valeva nei rapporti con l'Inghilterra la Francia ma soprattutto dei problemi concreti
Comunque
Siccome nel frattempo anche l'altra coalizione comincio un pochino apprendere cioè dei lembi di territorio Greco furono occupati da truppe tedesche volgare
Fece impressione l'occupazione del Fortore per forte di Rupert e poi successivamente l'occupazione di un'altra città da poco conquistata nella parte più orientale dalla Grecia cioè Cavalla
Alla luce di questi nuovi fatti l'intesa
Comincio apprendere sempre più se dapprima aveva chiesto che ci fossero nuove elezioni adesso permise di fatto Denise zelo stili prende il potere senza ricorrere alle urne
Da una parte si costituì ma questa è storia veramente nota un Governo alternativo a quello di Atene ovviamente a Salonicco
Si costituì anche
Un embrionale esercito derise lista sempre a Salonicco
E
Andando avanti nelle pressioni
A metà del diciassette si giunse sostanzialmente una nota così pesante da indurre il re Costantino a lasciare il trono senza abdicare parti
Commentando queste sono le potenze che si credeva dovessero combattere per la giustizia e i diritti delle piccole nazioni
Non riesco neanche il principe ereditario il primogenito questo il secondogenito Alessandro il quale
Salire sul trono e accettò sostanzialmente tutto o quasi tutto quello
Che l'intesa
Voleva
Ovviamente con rimpasti di governo ma soprattutto con l'arrivo al potere di beni Series non possiamo dimenticare un altro episodio che di poco percorreva questi eventi cioè addirittura lo sbarco al Pireo
Con truppe mandate anche ad Atene e il bombardamento
Tra l'altro una figuraccia perché le truppe greche riuscivano sostanzialmente nonostante avessero
Ordini di massima prudenza a respingere questa manovra
E anche in questo caso non possiamo non sottolineare il fatto
Che in uno un'operazione che vide migliaia di uomini in campo la presenza più preoccupante era quella di cento soldati italiani
Guidati dal tenente Pittaluga
Ma questa questa contraddizioni
L'abbiamo già sottolineato altre volte penso che ormai sia chiaro
Dunque la Grecia nell'ultima parte del conflitto seconda metà del diciassette diciotto e ormai
Schierata dalla parte dei tesa c'è una nuova mobilitazione
Negli ultimi mesi di guerra le truppe greche riescono in qualche maniera
A legittimare le richieste che porteranno alta al tavolo della pace con l'impegno militare e concreto le truppe greche partecipano allo sfondamento del fronte bulgaro patologo Pollina
E quindi
In qualche maniera venisse lo spot Eva chiedere qualcosa al tavolo della pratica della pace
Anche in questa fase poi però
Tempo diffidiamo veramente
Anche in questa fase si palesa una divergenza di opinioni tra Roma e Atene perché venisse lo sta cercando di sfruttare al meglio la vittoria andando occupare territori tracci sia turchi sia bulgari
E da parte di Roma si tenderebbe a frenarlo un po'poi a un certo punto se notissimo accordo Tittoni venisse lo sa per cui in pratica la Grecia carta bianca da parte dell'Italia che chiede ovviamente alcune
In cambio alcune garanzie che riguardano sia l'Asia minore sia Corfù ancora una volta
Come a tutti noto però questo accordo tra Tittoni venisse
Non fu efficace perché le condizioni chiedo dovevano rendere efficace non furono realizzate fu la parte italiana a denunciare questa accordo
Perché all'Italia non erano state assegnate le terre
Desiderate i NAS minorenne era garantita la naturalizzazione del
Il passaggio intorno accorsi
Infine
C'è da dire che si ripresentò ancora una volta una certa tensione quando
Ci fu la corsa su Smirne
Nel senso che dapprima si pensava fossero le truppe italiane che dovessero occupare Smirne
Poi
Rinunciarono a farle affama furono occupate da parte greca comunque come dire la
Lo scenario asiatico lasciamo da parte perché ci porterebbe un pochino lontano resta il fatto che
Evidentemente interessi convergenti
Ce n'erano pochi viceversa di interessi divergenti ce n'erano tanti
E questo spiega come mai proprio la potenza che più era stata rispettoso della sovranità greca venisse alla fine guardata con più sospetto dal mondo politico Greco che peraltro
Dopo il conflitto mondiale disse una delle pagine più drammatiche
Tutta la storia greca
Qui ci fermiamo grazie per l'attenzione
Grazie Marina professore grida
Con
Un gioco di
Parole possiamo dire severamente invita perfetto questo va bene questa storia
Molto
Complessa complicata
La Prima guerra mondiale e la Grecia
Grazie
E adesso abbiamo il terzo intervento
Il professore
Gengis Sciarra
Silvio chiesta Crecco gli ospiti di Istanbul e l'UPI parlerà
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Su
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Nature alla bontà di Torino
Mustafa chiamare i bonsai dette alle U.L.S.S. e Bindi Friends piccolo spenti no oggi dal patriottica Activity sostituisce Misha invitavo virtuoso Anatolia
Allora i tradirli nato rilevante da Antonio Sussi Porcino Antalya cuce addosso
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Abile Ford British soli Ford greggio circostanze
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Allora indoor
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La
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Discusso
A in FI immense e fascino principalmente
Anche la cava Montis AN Rizzoli fermarci
Per questo lungo però la situazione
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Comma quarto
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Vittorio
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Pubblica Istruzione
Consente
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Express la nostra esperienza turbe British in testa
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Storica
Perché anche utenti
C'è un altro mondo avvio Andrea Ciapponi
Una domanda una l'osservazione rispetto
Ai lavori di questa mattina
Giorni trascorsi ne siamo qui davanti a apprezzare credo l'importanza di questa prospettiva multilaterale
Ed europea della guerra
Perché se avete devo notato sul potrebbe dire così che la Turchia vede l'Italia con gli occhi degli inglesi sulla Grecia accetta quest'ultimo rapporto su l'attenzione
La corsa verso Smirne Cermis si complica il quadro mentre nella prima parte abbiamo voluto dare
Ci è parso quasi che il quadro non era così anche nella prima parte ma qualcuno poteva pensare
Che il problema insomma della Germania con l'Italia dell'auto e con l'Italia fosse semplicemente un rapporto bilaterale per i quali abbiamo introdotto gli ungheresi la questione si è complicata
Ma anche la stessa questione del rapporto tra Germania Italenergia più complessa se la guardiamo in un'ottica europea allora qui veramente
Entriamo proprio credo nel merito del dell'originalità di questa nostra riflessione cioè di e vedere una dimensione a molti livelli
Che non è solo molti livelli perché come diceva questa mattina Baumeister diversi approcci a molti livelli perché lo stesso approccio può
Fa scaturire diverse
Punti di osservazione diverse questioni commi
Aggiungerei una piccola chiosa visto che c'è un Presidente belga e che
Ieri è stato letto un testo di tumore che forse
Merita di essere colto un passaggio
A un certo punto questa prospettiva europea sembra quasi che i belgi l'abbiamo fatta propria nove negli anni Cinquanta e si diceva ad un lento
A un certo punto la studio grafia belga
Aveva detto noi siamo un microcosmo dell'Europa quindi i belgi si sono assunti l'incarico come microcosmo europeo di fare la storia
In tant'è vero che molti storici
Belgi sono dedicati alla storia
Europea che negli anni Cinquanta era sempre la storia di un'Europa particolare lo ricordiamo
Oggi non è più possibile questo se non è più pensabile che un paese un gruppo ristretto di studiosi
Di un Paese
Sia pure con una grande ideale possono fare possono pensare una storia europea allora forse appunto incontri come questi possono suggerire altre suggestioni
Grazie
Oltre
Autori domande e considerazioni
Per
Questa mattina o tutti hanno
Desiderio di andare a
Fare
Vada
Grazie a tutti i numeri riprendiamo il lavoro penso alle quindici e trenta
Grazie
Grazie
No
Costano
Comincia la
Sì
Poi la sera
Buonasera a tutti
Io rivolgo un saluto tutti presenti ai nostri relatori
Neanche i nostri
Presidenti e
Io mi presento sono andavamo nata Direttore dell'Accademia di Ungheria in Roma e io ho l'onore di presiedere l'ultima sezione di Cristo convegno
Grandioso è molto interessante prima di tutto vorrei
Ringraziare di cuore il professor Romano Ugolini Presidente dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano il professor Andrea Ciampa anni
Presidente dei gruppi esteri dell'istituto per questa
Per questo invito
Che
Io sono molto contento che
Anche
All'Accademia di Ungheria neanche storici ungheresi potevano coinvolgere in questo convegno molto importante
Io vorrei soltanto ricordare
Che la nostra accademia ha avuto l'occasione lo muretti partecipare a tre iniziative
Questi due anni
Abbiamo organizzato insieme con la
Col Comitato Scientifico Comitato
Pontificio per la scienza storiche un convegno vanno scorso
Sul ruolo della Chiesa cattolica sull'atteggiamento della Chiesa cattolica ha perso la Grande Guerra che aveva più o meno la stessa
La alla stessa struttura come come questo convegno dunque noi abbiamo preso paese per paese
Il ruolo della Chiesa cattolica
In questo conflitto e poi avremmo anche l'occasione di partecipare a un altro convegno
Organizzato dall'Università la Sapienza che
Ha preso come tematica dalla riflessione letteraria
Sulla Grande Guerra e tutti di due e ovviamente tutti e tre convegni questo P compreso
Ha un carattere molto internazionale tra stazionare dunque io ritengo molto importante sia la diversità tematica perché la Chiesa cattolica radio l'espressione letteraria l'approccio storiografico tutti sono diciamo approcci ben diversi ma molto giusto giustificabili e poi anche questo approccio internazionale dunque
Noi stiamo c'ha in grado di
Guardare insieme di questo conflitto
Per secondo le nazioni coinvolte dove io sono molto grato anche agli organizzatori ter
Per questo
Per questa grande impresa europea
Adesso siamo alla alla fine
Dunque noi abbiamo tre relatori che ci parleranno
Sul
Sul
Sulla visione della Regione polacco e spagnolo sul
Ruolo dell'Italia né all'altra anteguerra I.O.V. l'onore di dare la parola come primo relatore il professor visto Barisa che era
Che è professore dell'università cattolica di Lovanio e lui ci parlerà in questo grande tema l'Italia ma allegra nella Grande guerra vista dal Belgio
Sull'enigma dei caduti italiani nella Grande Guerra ricco Santo in Belgio i luoghi e la storia
Chiedo Titta dire la sua relazione grazie grazie
Nel suo contributo dal mille novecento settantanove
L'Italia obesi pongono anche mille so che a torso mille sono altissimi
La professoressa Anna Morelli studiava tre temi abbastanza distinti chi coincidevano con i tre tipica di presenza italiani in Belgio durante la Grande Guerra fare a dire
O niente
Italiani stabilite in Belgio alla vigilia della dichiarazione di guerra
I prigionieri italiani deportati dal occupante fare sui campi elettrici o un impero che
E i soldati italianità il secondo Corpo d'Armata il Kuwait Stato Maggiore era distanza attitudini nel sud giù alla fine termine nel Trecento diciotto
In questo articolo ma vorrei tocca oppure questioni fondamentali sull'enigma decaduti italiani intralcio tuttavia
Non tutte hanno potuto trovare una risposta
La studiosa comunque sostiene conta ragione che la maggior parte degli italiani si Pontina cimiteri o tiro per morto a dieci
Erano soldati delle truppe USA viarie inviate nel gennaio mille novecentodiciotto dall'Italia per le operazioni di difesa in Francia
E c'erano parte dico vero stesso secondo Corpo d'Armata giunte
Giunto alla fronte l'undici giugno mille novecentodiciotto per la conquista del scenette tanto ed è la morosa nel flusso Amburgo termica
Tuttavia come spiegare la presenza dei morti italiani sul fronte delle Fiandre nel nord-est del Paese
Chi fra loro Antezza in effetti partecipato ai combattimenti di trincea
Come le organizzazioni fasciste italiani in Belgio strumentalizzando avevano affermato nel primo dopoguerra
Ho
Si trattava invece di prigionieri italiani deportati in Belgio
Morelli nuovamente con ragione opta per la seconda ipotesi grazie ai dati sugli italiani detenuti nella citate da dieci
Ma la studiosa non era riuscita a spiegare alla presenza di tombe italiani nei autrice cimiteri militari o no dai
Giù
Dopo quarant'
Quasi quarant'anni si può tuttavia sperare in un milione e visioni di insieme
Nelle contesto del centenario potere come emanazioni sulla Grande Guerra infatti si sono ritrovati elementi frammentari su questo argomento
Appassionato del tema per aver abitato per più di vent'anni a poche centinaia di metri dal cimitero militare di Favotto giusto dalle frane delle Fiandre occidentale
Mi sono proposto di trovare maggiori informazioni riguardo ai soldati italiani chi riposano ingaggio nei cimiteri della grande dov'era
Si possono ora anticipare quattro importanti risultati primo vi sono più cimiteri berretti in cui è riposano soldati italiani di quanto non si pensasse in precedenza
In totale contro un fatto fino adesso la documentazione che è relativa al nove ci metterei che conservano cinquecentocinquantuno corti
Secondo lo stato attuale dei cimiteri non sempre riflette gli avvenimenti della storia periodica
Un soldato potrebbe essere un morto in luogo diverso rispetto a quello in cui è stato in seguito sepolto
Infatti dopo la guerra diverse sa come sono state trascurate finché nel mille novecento settantotto
Terzo si può confermato la sua tesi di Morelli che la maggior parte dei soldati italiani il settanta per cento
Mori durante la prigionia il Belgio fra la fine del mille
Centodiciassette ieri inizi terribile novecentodiciotto
E pertanto non presso ero parte ai combattimenti di trincea
Quarto punto la situazione dei prigionieri italiani dei campi di detenzione austro tedeschi in Belgio fu intesa strozza
Lo stato attuale dei cimiteri
Per quanto concerne lo stato attuale dei cimiteri chi in Belgio conservano le salme tre soldati italiani in un Marchitto con la prima che verrà modificato siamo avvitati e seguenti nelle Fiandre
Autobus si mistero belga ottantuno tombe senza nome ci sono sette
Alla marca contorcersi soltanto un fitto of
Voi sepoltura in una fossa comune Achenza no basterebbe tra FAS ventiquattro ottobre ad Anversa sponsor fosse quarantadue tombe
A Bruxelles
A x nel
Dodici e tombe di cui è
Quattro senza nome è in Vallonia agli NGN operano trecentoquarantacinque tombale dei cui otto senza nome e dodici venendo da un cimitero di oppongo
La migliore
Chi mettere ovvero che eravate quindici dicembre pubblica tre tombe e diritto ai cimiteri Oberti ventotto ottobre
In base ai dati disponibili si può sostenere che i primi soldato e su un suolo Perduca sono morti il trentuno dicembre mille novecentodiciassette e gli ultimi il primo marzo mille novecentodiciannove
La storia dei soldati italiani in Belgio a partire terre ci metterei attualmente presenti
Dunque durante la Prima guerra mondiale molti prigionieri di guerra sono arretrati in Belgio catturati in territorio allineato da tedeschi e austriaci
Queste prigionieri di guerra così comici dire della Regione furono costretti a lavorare su sia su un fronte sia nelle retrovie
Per quanto riguarda gli italiani si calcola che fra in viene novecentoquindici diciotto furono secca seicentomila insultati imprigionati
I di cresta circa la metà furono catturati nei giorni della dodicesima battaglia chiari Isonzo dopo ventiquattro ottobre al dodici novembre
Diciassette e noto che la maggior parte dei loro futile portato Amato forma otto pausa
Ossia
Che Rizzi Repubblica Ceca
Basta esserle e Germania
Si può vedere questo lavoro i ricchi Giovanna Procacci e anche
Massimiliano fa l'ente
Ma anche che molti di loro furono condotti nel pedaggio occupate
Nelle Fiandre gli attuali cimiteri di Porto Torres
Vedi quindi d'ingresso dica
E di Anversa
Ben testimoniano questo triste storia per italiani prigionieri di guerra sul suolo
Però prima otto eros è uno dei nuovi cimiteri militari città veste Scocco
Come accade in Francia i governanti allarga otto Rizzo dopo la guerra il rimpatrio per corpi nella città nel pagare villaggi di origine e otto agosto insostituibile un cimitero militare nel mille novecentoventitré
Per raggrupparli resti conservati in tombe isolati provenienti ecco cimiteri più piccoli nella prigione delle Fiandre occidentale
In totale si sono più che in video ottocento tombe di cure naturalmente in massima
I pedaggi
Ma ci sono anche ottantuno italiani
Tutte il foto qua no otto sì
Chi erano questi italiani innanzitutto si è un gruppo vissuto a insegnanti non lontano a Montalto russi può dire
Grossomodo un campo situato presso il castello vada un voto utopisti ramo dei turni chi detto uniti i lavoratori forzati nel circondari della Regione ISE Campostrini testato
Il canale conservare dagli atti loro utopie fondo costruire le nuove strade
Per trasportare il materiale edile proveniente da appunto per la rilevazione Sionisy fortificazione per i tedeschi
Un altro gruppo più che trecento si trovava insieme a prigionieri russi perché anche i russi sono
Tanti interruzione nel cimiteri nel monastero del suore Passoni esiste Atticus lavorando alle costruzione alla Monte un'edizione della ferrovia cantieri Tex mette
I prigionieri e dovevano inoltre ISU mare trasportare nuovamente in un mare i corpi inteso mutato i tedeschi
Visto che il fronte si sposta fa spesso prendendo troppo vicini i cimiteri a un nuovo confine che arrivata
Le testimonianze descrivono le miserie fuori condizioni di vita degli italiani ditelo non solo riguardo all'alimentazione ma anche in merito al trattamento ricevuto allo sfinimento e allo stesso avviene rammento dei prigionieri
Stessi civili vedevano che i corpi veri italiani venivano trasportati da oltre prigionieri verso il cimitero tetti testing agli insegnanti dove erano rinomati senza barra
Semplicità mentre interattivi dentro un sacco ha votato in cima
Gli italiani furono regolarmente assistiti da un cappellano il cappuccino il De però insomma concrete il suo nome civile prassi chi aveva studiato vite a Roma
Dunque dopo la guerra cimiteri pieno dunque veri organizzati l'Amministrazione dall'organo ma aveva voluto che i allineati italiani fossero ancora
In un margine cimiteri tedeschi i tutti gli italiani della ragione furono traslati a otto scusa tra cui dunque diciotto che tre anni prende nota ISE
Una
Eccezione fu il soldato oggi o seppe Scala caduto il quindici novembre diciotto e che fu sepolto nella fossa comune villana Marco con i tedeschi
Ci sono ancora altre fonti per esempio
Deve indicazione indirette sul passato territoriali pressoché scomparsi su un fronte di compatimento per esempio citati ISE cambi a dedicato loro un'ansia italiano la
E una placca commemorativa
In base ma trans
Grazie fatto un po'per oggi perché
Non c'è molto tempo grazie alle
Ricerche fatte da Mark lo richiede il bis di offrire in qualità di volontari
Centro di documentazione infondo striminziti Ibra si può ricostruire il destino di alcuni italiani
Interrati infine Capotosti i loro studi si basano sui dati conservati nell'albo d'Oro decaduti della corrente che verrà www caduti Grande Guerra
Totti Izzo e sullo studio dei ruoli
Matricolare ritrovati negli archivi militare della Provincia di provenienza dove i soldati abitavano recentemente
A dar loro prima chiamate alle armi i fascicoli riportano la carriera enti ogni soldato nonostante ciò a commento terra
Deportazioni guidati sono molto
In certi spesso erroneità esempio Riccardo Marcuzzo originario di Oderzo non è morto
Otto siccome dietro
Come di antichi arato onde al fatto ufficiale del Comune
Ne ammendante come riportato nel ruolo matricolari ma a un piccolo Paese e nelle Fiandre stentava a partorire
I fatti quattro soldati
Top secret il nome ancora
Insultato conto nostro
Un ignoto
E ancora
Di ventiquattro i soldati italiani in un attimo individualmente nel cimitero di cantiere portati insieme su una placca di bronzo recanti i loro nomi posta sull'immagine di un persa dieresi compito da Ippolito il One nel mille novecentoventidue
Furono anche prigionieri costretti dall'occupante lì a lavorare
Nella regione le porte dei Tanzi
Mostro poche foto
Ad Anversa CIPE anche
In movimento
E i nomi sono sul
Ritrovarci
Dunque assoluta
Se ci sono anche due Totocalcio
In Vallonia
I valori nella porta a fare nella parte francofona della Piaggio la situazione più più complessa dapprima si avevano come nelle Fiandre molti detenuti italiani attualmente in quattro cimiteri riesce nel migliore esistono i gruppi
Si ritrovavano le tombe pietre centonovantuno soltanto italiani
Noto h commemorativa
E qui si perde in movimento per il italiani
Cont
Il Carroccio
Ho alcuni sono conosco tutti
Ma certo anche ci sono stato una settimana fa e ci sono anche delle cose così chi si trova dunque non c'è
Veramente molto interesse
Per dire
Ci sono anche
Cinque servizi accanto
Italiani
Queste non mi
Grave
E questo diritto
Per gli altri
Di queste curdi dove chi riposano tre italiani
Dunque ma come ha detto Dettori in precedenza all'inizio che questo contributo la maggior parte crei dell'Italia nel cimitero tiro per mobili erano soldati facenti parte delle truppe o seria rinviata in Francia
Le tracce di questa presenza italiana si riscontrando fra l'altro assenti beh
Dove la popolazione improntata
Di quattro lunghi anni di occupazione aveva fretta di vedere a rifare i liberatori potevano aspettarsi ragiona non solo mense di rendere omaggio alle truppe dare perché
O più proprie banalmente francesi o inglese
Quale fu dunque la loro sorpreso nel vedere sfilare nella loro città e nel loro bilanci delle truppe italiane
Al momento
Armistizio I e II corpo per i armate italiano che era distanza nell'uso un borgo bellica il suo quartier generale si trova fa come tetto Argentina
Durante questo a quarti amianto nel sud del nostro Paese dell'esercito italiano perirono numerosi feriti le fonti parlano di almeno
Centonovantasei
E cassati almeno centotrentaquattro i corpi furono tutti riuniti riuniti e inumana ti arroccheremo
Nel gennaio tutte diciannove lo Stato Maggiore italiano fu trasferito a Sensi perda dove ebbe l'inizio il rimpatrio progressivo delle salme nel febbraio diciannove il generale Alberico Albricci
Prese Congedo dalla RAI
Alberto a Bruxelles tra questi soldati italiani si era anche un certo GURS inerisce su questo ovvero Occorsio ma la parte
L'otto ore direttiva Caporetto
E adesso
La realtà la parte più importante
Permette
Perché esistono storico Dalla Chiesa e ho trovato
Cose nell'archivio ter Segreteria di Stato per faticano
Dunque grazie a questi archivi della Segreteria di Stato del Vaticano vi sono maggiori informazioni riguardo al prigionieri italiani interruzione che la loro condizione nei campi
Il venticinque maggio diciotto monsignor Achille Locatelli il Nunzio apostolico in Belgio interruzioni Lussemburgo stipendi a sinistra
Mandato al Segretario di Stato monsignor Gasparri un rapporto sulla situazione dei prigionieri italiani internati nella citate all'ATI dieci
Loro e cito loro sono circa settecento dello stesso avviso dei soldati tedeschi i prigionieri italiani morivano per fame di fame
Ne spedizione del di cibo dall'Italia non incide giungeva hanno per rappresaglia e se per caso qualche pacco arrivava a destinazione era appropriato e in viaggio da molti mesi
La ragione che era chiara questi prigionieri dipendono da un campo di Monster annuncia Romania
Loro sono stati inviati o fronte occidentale per lavorare poiché a malattie debilitanti sono insediati ad Azzaretti di Rieti i colli dunque dovevano fare la stessa tratta nello stesso
Il fronte occidentale dieci
L'alimentazione che i prigionieri dicevano a campo e
Insufficiente il Nunzio AVEPA pistola cena una piccola scodella di Suppa
Dell'acqua Bruna Stra senza se e con la né perdura un pezzo di valida sette a otto sempre sentii metri
Di quello che il Nunzio chiama sanguinanti ciò nero
I vestiti quelle che a Roma chi ancora esistono sono sporchi i logori sono delle stragi
La maggior parte dei prigionieri non ha una camicia i calzini e le scarpe sono quasi inesistenti indossano alcuni stracci annotati con spacco al loro posto
Per quando per una Regione o per l'altra i vestiti finiscono al macero i prigionieri e debbono avvolgersi nell'allora coperta affinché l'operazione non è finita
La situazione idi è
Mica e disastrosa italiani sono un posporlo chi per loro OPA ma soprattutto per mancanza di biancheria di ricambio e di sapone
è stato riferito al Nunzio che i prigionieri italiani non hanno un letto e che dormono per terra gli è stato impossibile verificarlo non potendo entrare nella camerate
Nelle camerate ci sono moltissime i malati di tutti tubercolosi in caso di pediniamo epidemia
Fra italiani si contano le maggiore vittime parecchi decessi ogni giorno senza contare disperati che per esempio si getta note alla sinistra del terzo piano
Il Nunzio insiste ancora sulla metodologia di indicare per soccorrere il soldato italiano e detenuti in ciò
E si deve operare sotto il controllo IRI auspici della delegazione Riale di Spagna che qui proteggeva lì internati italiano in perciò
Un'altra tossiche nell'agosto del diciotto che il nord Bertino a destra il rimostranze belga monsignor Thomas Fluvi è il vescovo dinamiche
Inviato al Segretario di Stato Gasparri un rapporto rapporto sulla situazione dei prigionieri italiani di giorni tipo nel sud ai campi di bravo al Consiglio e mi sono
Colonia italiana deliberano i prigionieri italiani trattenuto nel campo sono attualmente nel numero di quattrocento
Situazione materiale all'inizio sono molto maltrattati ma dopo qualche tempo le loro pene sembrano diminuire
Le guardie non li maltratta hanno più e non lì colpiscono se non raramente
Tutti sono indicate sette ore al giorno i lavori della stazione
Uno solo più ricco delle altri tiene esentato da tutti i lavori all'esterno Ocampo
Di fatto un po'più
I malati come mi è stato riferito che non sono curati nel campo ma sono gli inviati direttamente a noi
E penso che questo è la cosa perché ci trovano anche sul cimitero di un abuso in malati che sono morti in questo posto
C'è anche in Polonia italiani di al Consiglio ed in uso il campo di via Rosi a circa cento undici prigionieri spero di non sono sessanta
E c'è anche sulla situazione materiale
Ma anche sulla situazione religiosa
Dal punto di vista spirito quale questi prigionieri sono delle anime abbandonate in ogni accezione del termine solamente nel periodo pasquale Ricci Ivano una visita dunque appannano militare che si esprime nella loro lingua eccettuata questa circostanza non possono mai i parchi si parrà la Santa Messa né ricevono i sacramenti
I migliori fra loro sono rattrista alti di questa situazione parecchi preti fra gli altri religiosi italiani hanno fatto pratiche su pratiche per ottenere un'autorizzazione i esercitare il loro Santo Ministero
I comandanti tedeschi hanno sempre respinto le loro richieste
Che è un po'anche molto interessante è un dettaglio o desolante
Tra questi operai ratto o patti e miserabili si trova mantello uomini
Appartengono alle in classi immaginate così per esempio oggi sono tra essi uno dei più grandi albergatori di Roma
Nato noto
Venti arduo tutta sua
Eminenza il Cardinale meritevole Falco
E da parecchie alte personalità del faticano tra e sia ancora un avvocato di Roma di cui è sua Eminenza il Cardinal Segretario di Stato ha chiesto notizie contro l'intermediazione del Nunzio di Monaco
L'autore di questa inchiesta proposto dall'allora bocca queste parole che dicono Walter intralci
Siamo nel mezzo di una popolazione che si manifesta una grande simpatia
Siamo toccati infinitamente nella nostra qualità di cattolici italiani vorremmo dar loro un esempio assistendo agli uffici ma anime non abbiamo un prete che venga da noi
E ancora se Dio ci fa chiedono di rientrare nella nostra patria non smetteremo di ripetere fino a che punto la popolazione belga è stata buona nei nostri confronti
E c'è anche un'altra
Cosa che abbiamo trovato sulla però si tratta sulla vita quotidiana dei prigionieri italiani ente del gioco per esempio cioè il diario trasudato Chiti gigante Mario possibili Bossi si io
Chi è conservato presso l'archivio di realistico nazionale di Pieve Santo Santo Stefano
Egli fu deportato dopo la disfatta di Caporetto passando per Udine Lubiana verso TAC restituzione Unfer stimola copie pacchi era
E diciotto in fieri viene trasferito a congrua sui mutui qua della Provincia dinamico
E c'è per esempio un passaggio che voglio ancora leggere
Che anche cioè qualche fonte delle cose umoristiche questa ditta triste
Cito mattina splendida di primavera console sfolgorante i ramoscelli delle piante vicine erano tutti in fiore eri usciere detti salto debbano il ramo in ramo cantando
Trasportato da questi docce richiami della natura forse rimandando di alleghi momenti trascorsi nel suo incantevole e festoso Paese
Napolitano che stava spaccando Sassi vicino a me si mise improvvisamente a cantare appieno petto una canzone nostalgica terra per la Napoli
Le sentinelle tedesche ne rimase re ottusi aste etici incoraggiare uno perché cantassi molto utili
Io ne approfittare per intonare l'inno di Mameli che tutti in corto tanta erano a
Squarci all'Aula
Poi si passò con maggior calore all'inno di Garibaldi
E loro è acqua vanno riso contusi Asti
Contenti giuridiche soddisfatte dia pertanto autore canzone della patria contro in tedesco ritornammo o concentramento
Prima dell'imbrunire senza alcun preavviso offendere
Alta giù agguanta armi incamerata IMI misero in prigione dopo il mille lasceranno tre giorni senza toccare cibo
Dato che quel giorno l'interprete non era alla cava doveva essere stato qualche inneggiato infame italiano a preferire
Per concludere
Dopo la guerra le autorità italiane organizzarono diversi eventi come Marazziti per loro eroi il tre novembre trentuno a riversare o dall'armistizio di villa giusti
Italiani residenti a dieci si recarono al cimitero di romperemo per celebrare di la memoria
Interi campi compatrioti caduti per il diritto e la giustizia Furin cerimonia simile a quella dell'UNCI sì undici novembre Verga
Una professione che dalla città giungeva fino al cimitero seguiva hanno poi le deposizioni dei fiori diminuito di raccoglimento e l'apparato di fronte alle tombe
Questa prima come emanazione riesce si tiene si tenne in concomitanza con quella italiana e non onore della battaglia di Vittorio Veneto e con la sepoltura del milite ignote a Roma
Il ventitré c'è i tre coperto primo educati Aosta che fecero visita fortuito non sane
E anche a Rover MO e il nove novembre ottica novecentoventiquattro la domenica del Corriere chiedevi metteva sul prima di copertina una foto dell'omaggio pubblico fatto aggancio I eroi Tei Italia
Anche all'opera del genere qualcosa per i
Ottimi
è in novembre dieci
Sento ottoni italiani di Liegi cominciarono il loro pellegrinaggio annuale e dopo la celebrazione religiosa
La colonna italiani membri dal consolato uscendo dall'ONU dalla Chiesa e in piazza assistettero a un imponente riunione di comunisti e antifascisti
Che volevano organizzare alcun contromanifestazione sul passaggio del corteo
A due riprese la polizia dispersi Comin istituire antifascisti chi tuttavia superarono le barriere in poi eccoli gruppi per rendere il Chelsea perso la necropoli
Accordi del cimitero la polizia chi aveva anticipato i facinorosi ordina un lavoro alligna andarsi sul marciapiede di fronte ma non si poteva evitare lo scontro
Si vede anche
Su imbonimenti stiamo qui nel dopoguerra fascista
Poi insegni
L'Italia fascista
Questo e anche a
Sposo forte ma dopo la
Seconda guerra mondiale hanno tolti i simboli fascisti
Dove come conclusione vorrei dire che è evidente che l'ultima parola sui soldati italiani sepolto in Belgio durante che dopo la grande creda non è ancora stata scritta è una storia quasi tuttora sconosciuta sia in Belgio sia in Italia le mie ricerche non hanno altro scopo che quello di auspicare la risoluzione un giorno di questo quindi ma con le forze congiunte delle storici Perrucci e italiani
Grazie l'atto
Dobbiamo noi ringraziare il professor Tristan Sacher per questo e questo intervento molto molto puntuale e che
Ha chiamato l'attenzione su una tutti su un tema molto importante della storiografia della Grande Guerra nella dei quello dei campi dei prigionieri e dei cimiteri in campo di ricerca
Per eccellente europeo come sappiamo
Poiché ci sono molti cimiteri e molti monumenti di campi anche in Italia anche ricerche ungheresi si sono concentrate su cosa su questo
Su questo argomento
Io cito solo l'esempio di Asinara un campo dei precedenti molto importante dove sono stati anche molti
Molti ungheresi tra
Accanto accanto agli altri e il Campiti Sicilia per esempio tutto invito Vittorio sì ci Sicilia
E
Dunque il nostro
Relatore seguente sarà la professoressa
Più hanno assunto alcun Camber Massimo dell'università di Alghero Lumia atti tra copia che ci parlerà sul sull'Italia male Grande Guerra vista dalla coloniale
Sul
Prima di iniziare il mio intervento vorrei ringraziare gli organizzatori il professor piccolini e il professor Centanni invita questa interessantissimo convegno
Nell'accingermi ad affrontare il tema del come l'Italia della Grande Guerra era vista della Polonia vorrei ricordare brevemente la situazione storica politica in cui si trovava la Polonia all'epoca dell'assassinio di Sarajevo
Come abbiamo già ricordato sentito che più volte nel corso dell'anno soggiornante di studio
In seguito alla terza spartizione del mille settecentonovantacinque il territorio polacco fu diviso tra le tre potenze confinanti la Prussia la Russia e l'Austria
E di conseguenza lo Stato polacco scomparve per e ben centoventitré anni dalla carta d'Europa
Ciò nonostante rimase viva la nazione polacca che nel corso dell'Ottocento ben due volte da prima nel mille ottocento tre senta dopo andrò nel mille ottocentosessantatré
Cercò di ribellarsi contro la dominazione della Russia della Prussia
Tentò di ricostruire allo stato polacco Marmo malgrado i fallimenti indichi questa insurrezioni nazionali nel corso dell'ottocento
La società polacca non abbandono mai i sogni di una rinascita di un proprio Stato nazionale libero atti indipendente
A cavallo dei secoli diciannovesimo e ventesimo in seno alla società polacca presso il corpo la convinzione ed è una ricostruzione dello Stato polacca dello Stato polacco sarebbe avvenuta solo in seguito ad un conflitto militare tra le tre potenze spartiti Ricci
Bisogna anche ricordare
Che all'inizio del Novecento le potenze spartito regge si sono allora a loro volta presentate solo pronti di versi
Nel mille novecentosette e la Russia entrano a far parte dell'intesa mentre la Germania l'Austria Ungheria insieme all'Italia dal mila ottocentottantadue faccia parte della triplice
E nel corso del primo decennio e del ventesimo secolo né all'interno della società polacca essi sviluppo una corrente di pensiero
è attacco della quale si trovava Josef più sottoscrive allegato all'epoca al Partito Socialista polacco che confidava sulla rinascita della Polonia in collaborazione con e la vostra Ungari
Infatti tra il mille novecentottantuno e novecentoquattordici nella Galizia quindi la parte meridionale della Polonia quella che è godeva delle maggiori e libertà
Rispetto ad altri territori occupati dalla Russia dalla Germania
E cominciare a no atto organizzarsi della società paramilitari polacchi qual è il fucili era l'unione dei fucilieri allo scopo di prepararsi a combattere a fianco dell'Austria Ungheria contro la Russia
Proprio con l'intento di ottenere l'indipendenza della Paolo infatti questa corrente e legata agli USA e più sottili aveva uno spiccato carattere antirussa
E considerata impero tre romano perché il principale ostacolo all'indipendenza della Polonia
è la principale potenza spartiti treccia in quanto quella che occupava la maggior parte dei territori e polacchi
Fattibile tre dominata né innesta l'idea della lotta armata contro la Russia motivata sia dal punto di vista morale che quello politico
Di tutt'altra idea era la corrente legata romanzi mosti uno dei fondatori e di il leader del Partito nazionalista polacco democrazia nazionale
E per il quale il principale nemico della questione polacca non era costituito dalla Russia bensì dalla Germania
Ed mosche e sosteneva che la Russia vera o manodopera la più debole delle partenze spartito regge questo si doveva
Soprattutto ad una cattiva gestione della politica estera soprattutto con l'Estremo Oriente culminata come sappiamo con la sconfitta nella guerra con il Giappone
Ma anche alla profonda crisi interna
Secondo D'Moschini nella Russia era un Paese arretrato finché non poteva competere con altre Potenza come per esempio con la germanica
E pertanto ero dell'idea che la Russia non sarebbe stata in grado di ostacolare efficace
Efficacemente entro certi limiti in indipendentisti ci polacchi essendo un amico come sosteneva più barbaro ma meno pericoloso per la Germania
Pertanto dunque dal presupposto che i polacchi non sarebbero stati mai in grado di combattere da soli contro la Germania dovevano appoggiarsi per forza alla Rossi
Quindi conseguenza ad mosti si faccia sostenitore sostenitore di posizioni filorussa convinto che la questione polacca potesse trovare soluzione solo all'interno di una riorganizzazione statale zapatista
Come sappiamo la situazione internazionale dopo l'attentato di Sarajevo emise i tre Paesi oppressori della Polo Alagna su due fronti opposti l'Austria Ungheria la Germania da una parte la Russia schierata con in testa dall'altra
E allo scopo della Grande Guerra i due sopra menzionati cori orientamenti pilota austriaco enti l'operosa dietro vita a due diverse correnti di pensiero
Il primo erano i cosiddetti attivisti e legati proprio hai usato più sottoscritto
è contavano di creare uno Stato polacco indipendente e con l'aiuto della vostra Ungheria
E sui territori occupati dalla Russia in cambio per sacrifici a militare a fianco degli interi centrali infatti già nella costa mille novecentoquattordici
E viene creata la prima compagnia quadra in seguito nel dicembre mille novecentoquattordici in quanto era nata nella prima e brigata polacca facente parte della legione polacca al servizio del comando austriaco
Delibera diametralmente opposta garante del gruppo di maschi antitedesco pertanto almeno moderatamente ci Lorusso il quale contava sull'aiuto della Rossi ha per la rinascita dello Stato polacco
è questo durante era chiamata passi vista in quanto e di fronte alla mancanza di forma di concessioni concrete alla causa polacca da parte della Russia
Nonostante ovviamente il famoso programma del Granduca Niccolai Nicola e vi giuro mano del quattordici agosto mille novecentoquattordici
Questo gruppo decise di concentrarsi sull'attività all'interno della società polacca allo scopo di promuovere le proprie idee contro gli imperi centrali
Senza tuttavia intraprendere azioni militari e concreto
Queste informazioni preliminari
Relativa alla situazione polacca dopo gli eventi di Sarajevo
E sono rilevanti per capire proprio l'atteggiamento a polacco nei confronti sia e degli impegni Stati centrali che dell'intesa e di conseguenza anche dell'Italia nel corso della Grande Guerra
E certo tutti illustrare su come Italia era vista dalla Polonia è necessario tener presente della di vi sia una interna della società polacca negli anni mille novecentoquattordici mila novecentodiciotto la divisione dovuta proprio alle due saprà accettate divergenti correnti di pensiero e di conseguenza allo schieramento di una parte della società a fianco dell'Austria Ungheria
è a fianco dell'intesa dell'altra
E questa divisione trova ovviamente riscontro sulla stampa polacca dell'epoca influire sul modo di presentare la politica italiana e gli avvenimenti del fronte italo austriaco da parte dei giornali rivista e polacche durante la Grande Guerra
E certo di illustrare il tema ampio ombre provato di confrontare gli articoli pubblicati dal mila novecentoquindici al mille novecentodiciotto
And a tre tra i più importanti giornali polacchi dell'epoca allegati proprio a queste due correnti di pensiero
Il primato giornale che ho preso in considerazione il Charles
è organo dei conservatori di tra copia tradizionalmente filo austriaci
è il giornale schierato con l'Austria Ungheria il secondo il giornale suo popolo scherza era invece il giornale dei Nat democratici di dopo lì quindi del Partito nazionalista dit Moschini che era filo rosso è simpatizzante con l'intesa
E il terzo giornale invece cosina Paolo skill o l'ora della Polonia
Era un dei pochissimi giornali filo tedeschi usciti sul territorio polacco durante la grande quattro
Dunque
Attraverso allo spoglio di questi giornali polacchi possiamo affermare che l'interesse verso l'Italia nasce ai primi ETI maggio mille novecentoquindici alla vigilia dell'interessa o dell'Italia Anderle conflitto mondiale
Così
Il giornale solo Paolo schianta come ho già detto filorusso vicino ad Moschini
Con molta simpatia nota l'avvicinamento dell'Italia agli interessati preparativi della sua entrata nel conflitto militare
Già a partire dal due maggio mille novecentoquindici in una seria degli articoli intitolata la crisi italiana
Un anonimo giornalista riflettendo sulla possibilità dell'ingresso dell'Italia in guerra contro gli imperi centrali c'è informa su gli ultimi importanti avvenimenti politici al sia sulle dimissioni del Gotha una sala andrà a causa
Come sostiene degli intrighi di Giolitti gruppo dei neutra i visti nel Parlamento italiano sulle manifestazioni interventista in Italia
Sull'udienza dell'ambasciatore della Germania a Roma per far fronte in occorrerà Vittorio Emanuele seguito per l'arrivo del portavoce di Francesco Giuseppe il giornale si chiede se si tratta del preludio alla guerra
Oppure della continuazione della politica neutraliste in Italia accennato tuttavia a fatti che potrebbero tanto per far pensare
Ah preparativi per la guerra quali per esempio la chiusura dei negozi Klett botteghe italiane in Germania
Riferendo sia stato un articolo pubblicato sul Corriere della Sera
Sottoposti a afferma perché l'Italia non può esimersi dalla partecipazione ad un conflitto
Che deciderà il futuro del mondo ed in particolare se l'Europa sarà governata dallo spirito germanico oppure quello inglese se lavoro ma insomma
E nel caso della sconfitta dell'intesa sostiene il giornalista elitaria schierando sia a fianco della triplice pur restando neutrale diventerebbe col tempo una colonia della Germania
Nel caso di una vittoria dei Paesi centrali in due Paesi raggiungeranno l'egemonia sul Mediterraneo la sull'Adriatico e l'Italia sarà tollerata solo alla stregua di uno Stato passarlo
E il diciotto maggio a Milano per cento cui indici solo Paolo schie e racconta della ricostruzione del Governo Salandra etica costituisce una grande vittoria della corrente interventista dell'era vittoria Emanuele care come scrive il giornale essendo un nipote del grande Recco caro unificò l'Italia
Risolvere la questione a favore dell'orientamento interventista
Seconda il giornale l'ingresso dell'Italia a fianco dell'intesa nel conflitto sarebbe pienamente motivato tanto più che dell'Austria Ungheria non solo non restituire per lettere promessa all'Italia ma per di più ricchi
Verrebbe Lombardo Veneta
Nere copiando anche le tesi dei nazionalisti italiani Yorker non era del tutto casuale
Tenendo conto dei stretti rapporti tra i nazionalisti italiani di Corradini nazional democratici dit maschi e sottolinea che questa guerra dovrebbe costituire il trionfo della razza Romanazzo German nerissimo
E il venticinque maggio mille novecentoquindici Esopo Paloschi annuncia trionfalmente l'Italia ha dichiarato guerra
Scrivendo che nel giorno della Pentecoste l'ambasciatore italiano a Vienna Duca da Parma ha presentato al ministro IST San Burian la nota di guerra ed in Italia è iniziata la grande mobilitazione militare
Secondo solo posti solo Paolo schiera la politica della potenza condotta dall'Italia negli ultimi quarant'anni
Ha provocato il conflitto con l'Austria il pomo della discordia è diventata la questione dell'Adriatico e per l'ARPA Emilia
Secondo il giornale Italia capitate può completare la sua opera di unificazione iniziata da Cavour Mazzini Garibaldi solo attraverso una guerra contro la vostra Ungheria
Del giornalista si interroga anche qual è l'esito possa comportare l'ingresso dell'Italia nel conflitto Ai fini militari afferma anche l'esercito italiana può disporre di cerca mezzo milione di soldati
Non provati ancora dai combattimenti e di una flotta militare superiore a quella austriaca
Aggiunge anche che la tecnica militare in Italia e di un livello elevato
Ma in concludendo afferma che la nazione polacca guarda all'Italia con molta simpatia non tanto nell'opera dell'unificazione italiana un'analogia alla propria situazione politica sperando che attraversa l'eliminazione degli Stati loro i nazionali nell'Europa centrale realizzerà la propria indipendenza
Il ventotto maggio
Mille novecentoquindici il giornale dedica un ampio articolo al generale Luigi Cadorna il Capo dello Stato Maggiore dell'Esercito italiano
Il giornalista ricorda che il generale Luigi Cadorna con un figlio di un altro generale conta Raffaele Cadorna Cacco battuto durante la seconda la terza guerra d'indipendenza contro gli austriaci non potendo tuttavia ricondurre Trieste all'Italia
Quando l'Italia sta vivendo un momento così grande conclude l'articolo un altro Cadorna che doveva essere cresciuto nello spirito di vendetta si trova a capo dell'esercito
Sottoporlo schiera in seguito agli eventi bellici condotti sui territori della Galizia nel fondo chiuso dagli austriaci dopo la riconquista della città d'Della o politiche ventidue giugno mille novecentoquindici è ripresa alle sue pubblicazioni solo nel giugno mille novecentodiciotto quindi e verso la fine della guerra
è così né a partire dal diciannove giugno mille novecentodiciotto agli articoli e vengono dedicati all'ultima offensiva austriaca in Italia il giornale afferma informa sulle vittorie italiane sul piano verso i combattimenti
Due enti dei movimenti caduti dei prigionieri catturati agli austriaci e della destituzione del capo maggiore di Stato dal Capo di stato maggiore generale France contratto prezzo indoor il quale non ha retto la pensi va italiana come sostiene il giornale
è sulla crisi ideologica del socialismo in Italia in seguito alla guerra dove l'intera internazionalista doveva sottomettersi all'idea nazionale
Il giornale e diete molto risalto alle gesta militari per poi militari del poeta Gabriele D'Annunzio
Il che è fu del resto il personaggio italiano che riscosse maggior popolarità tra tutti i giornali polacchi della Grande Guerra
L'ingresso dell'Italia nel conflitto mondiale viene presentato ovviamente in un modo assai e diverso da lei principale giornale conservatore di Cracovia Chiapas
Telegiornale schierato a fianco dell'Austria Ungheria fin dall'inizio del maggio mille novecentoquindici sottolineo il grande dispiacere dell'imperatore Francesco Giuseppe avete letto perno imperiale Reggio
Per l'abbandono della triplice del rifiuto del compendio Governo Salandra
Per la offerte e territoriali austriaca molto significativo commenta alla nota dell'Austria Ungheria intrecciata al Governo italiano
Dopo l'avere dichiarato la volontà di uscire dalla triplice pubblicato il ventidue maggio mille novecentoquindici sulla prima pagina del giornale
Del giornale infatti ente scrive al grande rammarico dell'anziano imperatore del governo della duplice monarchia per lo stralcio dal Trattato Khader anti-TAV per più di trent'anni e la sicurezza alla pace sottolinea tutta la disponibilità degli austro ungheresi a riconoscere la neutralità italiana
è esaminare la questione della eventuali concessioni territoriali Alitalia conformemente all'articolo sette del Trattato stessa
Nonostante il menzionato articolo dovesse riguardare soprattutto la penisola balcanica
Dopo la dichiarazione di guerra da parte dell'Italia il giornale tra accoglienza e il ventiquattro maggio a pubblicare per intero il manifesto dell'imperatore
A tutti popoli dell'intero ribadisce la grande amarezza del sor verranno
A cui il destino non ha risparmiato dispiaceri durante la sua lunga vita e per
Dopo aver dimostrato tutta indulgenza e l'alta al vecchio alleato adesso è costretto ad agire militarmente contro di lui
Infatti imperatore da Austria esprima ancora una volta tutto il suo rammarico per questo conflitto militare e per il fatto che l'Italia dopo trent'anni di collaborazione durante i quali ha potuto ottenere grandi vantaggi
Allargare i suoi territori e svilupparsi a ora abbandonato il suo alleato nel momento del maggior pericolo
E a partire dall'entrata dell'Italia in guerra fino alla fine del conflitto e Charles de di con molta attenzione alla questione pratica ma alla politica per la pace del Papa Benedetto quindicesimo e questo fatto non è casuale né se si tiene conto della politica piuttosto austro affidato il Vaticano
Durante la guerra soprattutto dell'attaccamento del giornale alla gerarchia ecclesiastica della Galizia infatti il venticinque maggio mille novecentoquindici eccesso affronta il problema della sovranità della Santa Sede
Soprattutto della sua indipendenza dalla politica estera è quella interna dell'Italia come sostiene il giornale il problema della legge delle guarentigie del mille ottocentosettanta uno
E finora riguardava una questione puramente cattolica nel ma di fronte al conflitto dell'Italia con i Paesi centrale di
Diviene questione di interesse mondiale
Ciascuna tanto riferimento ad un articolo pubblicato sulla gara ex post e di Vienna evidenzia Camp oltre alle prerogative garantite al Pontefice
Non ci sono garanzie analoga per il corpo diplomatico il personale della Curia del Vaticano di altre nazionali la stessa cosa riguarda anch'beni immobili di proprietà delle chiese stranieri presenti sulla e territorio italiano a cui questo provvedimento legislativo non da sufficienti garanzie
Come esempio accettare la Chiesa di Santa Maria dell'anima e la chiesa nazionale della comunità tedesca tirò ma che possiede un problema proprio considerevole patrimonio
Colleghi Ongher manicomi austro tedesco altra il collegi polacchi c'è chi di proprietà austriaca
Come osserva il ciascun una certa malizia riferendo sia quanto scritto sull'ai passi carrai una crescita non e ci si può aspettare che il Governo che non ha esitato a rompere o un'altra antenna la alleanza serata Pacciardi in Francia e la la legge delle guarentigie l'indipendenza del patti campano
E pertanto il Papa dovrebbe prendere in considerazione di abbandonare il Vaticano durante questo conflitto militare recarsi
A a insidiare perché solo in un Paese neutrale potrà svolgerà liberamente le sue funzioni
Come lecito aspettarsi lanciasse diede molto risalto alla nota di pace del Benedetto quindicesimo
Datata del prima classe mille novecentodiciassette
Il giornale capienza del
Dedicò tre articoli dal diciassette fino al ventuno agosto mille novecentodiciassette
Ricordando che non è la prima offerta di pace del Papa il quale dopo l'enciclica ad altissimi Apostolorum nonna cessato la sua attività di promuovere a una stabile tacciare basata su principi di giustizia
Come sostiene il giornalista la nota è stata accolta positivamente in Austria Ungheria in Germania mentre con una certa titubanza nei paesi dell'intesa compressa l'Italia
Prima di concludere vorrei dire ancora due parole del terzo giornale cucina Paolo skill ora della Polonia giornale che uscì a Ucci e successivamente anche a a Varsavia quindi nel territorio del cosiddetto ben era l'otto per nato ratto di Varsavia dalle dicembre mille novecentoquindici
Al e dodici novembre mila novecento diciotto
E come ho già affermato questo quotidiano politico-sociale letterario
In lingua polacca Herat tra le poche era richiesta i giornali polacchi che si schierarono apertamente con l'impero germanico durante la guerra e grande guerra
Bisogna ricordare che sul territorio per spendere al governatorato di Varsavia fin da subito la stampa polacca fu sottoposta a censura molto rigida
Da parte di un dedicato ufficio della stampa tedesco guidato dal tenente dell'esercito prussiano peraltro con Clai no
Loro della Polonia promuovere un progetto di ricostruzione dello Stato polacco in stretta collaborazione con
Imperi centrali in particolare vedeva il futuro della Polonia sotto la stretta dipendenza della Germania
Però a causa del suo carattere a spiccatamente Claude germanico era considerato un organo ufficioso del Clai no
Non godeva di Malta popolarità presso l'opinione pubblica polacca soprattutto per il fatto che dopo la crisi del giuramento del luglio mille novecentodiciassette
Attacco duramente alla prima ricattati più basso scheme
Ricordate la Polonia a differenza di altri due giornali menzionati prima dedicava molta attenzione agli avvenimenti bellici quotidianamente pubblicato un bollettino di guerra
Chiamato prima dalle false maresciallo famiglia per fare successivamente da l'udendo
Dove riferiva i più importanti eventi su tutti i fronti compreso anche il fronte austro italiano
Il giornale più volte ricordo il tradimento dell'Italia nei confronti degli ex alleati la sua discesa in campo nel maggio mille novecentoquindici in un momento particolarmente difficile sul fronte orientale
Un anonimo giornalista spiega che la scelta dell'Italia schierarsi con gli interessa era motivata con gli interessi coloniali dell'Italia
Infatti afferma l'Italia a causa dei suoi interessi coloniali sul Mediterraneo non voleva inimicarsi l'Inghilterra e perciò si schierò con gli interessa rompendo un'alleanza durata bene trent'anni
E alzo le mani sulla alleato nel momento di maggior difficoltà
E torturare ricorda che il vero scopo dell'Italia era il dominio sul Mediterraneo chiude rincorrere questo obiettivo l'avrebbe messa in futuro in antagonismo con la Francia l'Inghilterra
Portando conseguentemente ad una nuova alleanza con nella e Germania
End
Ah fino a gennaio mila novecentotre sedici del giornale riassumendo
Nove mesi di scontri che sul fronte Italo austriaca
Riferisce che finora non si sono visti grandi successi italiani al contrario l'Italia ha subito del Crati perdite materiali ed è costretta a fare quello che vogliono inglesi e francesi
Infatti evitare scrive Italia combattente perché glielo impone e l'Asia e l'Inghilterra
Come è logico aspettarsi allora della Polonia diede molto risalto alla sconfitta della battaglia di Caporetto a cui fu dedicata alla prima pagina del giornale dal ventiquattro ottobre fino alle quindici novembre
E in particolare a partire dal venticinque ottobre sulla prima pagina viene pubblicato il resoconto quotidiano del bollettino di guerra dal fronte italiano firmato dal generale all'utente
E i bollettini riforniscono gli spostamenti delle truppe austro-ungarica estinto tedesche fino alla linea del Tagliamento il numero dei prigionieri italiani presi il disfacimento dell'esercito italiano
Compresi molti casi di insubordinazione
E narra delle fucilazioni sommarie che TT sartoria seguiti per ordine della generale Cadorna
Nel numero del primo novembre appare perfino una notizia del presunto suicidio del general Cadorna dopo la presa venti corri sia
è né sul numero del quindici novembre viene presentata la figura del generale Cadorna sostituito da poco dal generale Armando Diaz
Secondo l'ora della Polonia il generale Cadorna è stato revocato con due anni e mezzo di ritardo in quanto non passi per la capacità di comando certe stanno ANIA chiaramente il fatto che ha perso un anno intero
Per preparare la esercita la Camera Tania militare non sfruttando le circostanze dato che il Governo italiano aveva concordato prima con l'intesa è il momento della sua entrata in guerra
In questo mondo nel generale Cadorna per sarò l'effetto sorpresa e il fatto che le frontiere sudoccidentali della duplice monarchia
Erano praticamente scoperta inoltre ha deciso di te HR dire attaccare sia Trieste che Trento mentre avrebbe dovuto a concentrare tutte le sue forze da solo fronte Giulia
Il giornale non riferisce ovviamente altrettanto dettagliatamente della sconfitta della seconda battaglia del Piave e quindi della battaglia del solstizio combattuta dal quindici al ventidue giugno mille novecentodiciotto
Il ventuno giugno il giornale riconoscesse talmente
Che gli italiani combattono meglio che durante l'autunno scorso è che a lei idee linea ostrica
Austria che si trovano sotto un bombardamento costante da parte degli italiani inglesi e Francia sì
Allo stesso modo il trentuno ottobre mille novecento giorni diciotto il giornale
Pubblica un laconico comunicato dalla volontà austriaca di iniziare le trattative di pace
è la proposta dell'armistizio sul fronte italiano come scrive per evitare un inutile spargimento di sale qua
Riassumendo brevemente gli argomenti trattati è necessario sottolineare che la politica italiana e gli avvenimenti militari sul fronte italo austriaco
Venivano enunciato e con molto favore dalla stampa legata alla Democrazia Nazionale di Timossi
Prendiamo ad esempio in tal senso il suo popolo schie di la oppormi mentre l'Italia della Grande Guerra era vista sotto una luce ben diverso dei giornali periodici della Galizia
Soprattutto quelli legati al partito conservatore Mariuccia asset e di Cracovia
Tradizionalmente leali alla monarchia ossia ungarica alla figura dell'imperatore e di conseguenza schierati da parte dei Paesi centrali
Dalla loro pubblicazioni si evince il dispiacere di tra parti di essersi trovati il suo fronti contrapposti in questa o conflitto militare
E nonostante alla tradizione dei secolare i buoni rapporti tra Italia e la Polonia soprattutto durante il Risorgimento nella lotta comuni per la nostra è vostra libertà
è per quanto riguarda invece l'ora della Polonia questo giornale nel costituire un caso limite
In quanto era uno dei pochissimi giornali chi la tedeschi usciti sul territorio polacco durante la Grande Guerra a condurre una propaganda così duramente anti intesa e di conseguenza antichi italiana in Polonia
Niente non resta come abbiamo visto era un giornale finanziato dall'ufficio della propaganda tedesca
Ed in un modo altrettanto Dora attaccava i legionari polacchi della prima della terza applicata che rifiutarono nel luglio mille novecentodiciassette ETI giornale l'arte del tali imperatore
Onde ucciso tuttavia di menzionare la nella mia relazione in quando in quanto non lo ritengo molto significativo
Per comprendere al meglio le modalità espressive della propaganda tedesca condotta sul territorio polacco passa sotto il controllo della Germania durante la Grande Guerra
Grazie dell'attenzione
Grazie per questo intervento molto sintetico soprattutto perché
A ha evocato l'importanza della stampa come fonte
Della
Della Grande Guerra soprattutto in un Paese com'era la Polonia
Durante la guerra
All'inizio dell'
Del secolo scorso
E nostro ultimo relatore dica stop come Riccione anche
Tutto il convegno sarà il professor Armando Garzia Suns
Direttore della scuola spagnola della storia dell'archeologia in Roma
L'ha chiesto di
Alterazione
Grazie grazie dal doveroso
Cominciare il mio intervento ringraziando
Al professore Romano Colini Andrea Chabbani di iniziativa organizzazioni questo convegno
E
Questo è un compito molto duro perché sono ultimo tre lunghi giorni di sedute
E poi devo parlare di una storia che non esistendo parlarne storia che codarda scrivere
Spero di essere io
Così che insieme la stanchezza insieme al compito di fare un lavoro d'insieme sulla
Missione
Ripercussione della Spagna dell'intervento italiano in guerra sarò
Più sintetico possibile di fare un quadro impressionista
Anche interessato
Così vedremo se riesco la convincervi per andare agli atti a leggere
L'ho scritto
La missione dalla Spagna
Dagli spagnoli
è difficile
Di
Di concettualizzare dal mondo politico dal mondo diplomatico dal mondo dalla puntura dal mondo economico dal mondo della politica estesa internazionale finanziaria
Di tutto
è tutto
Un insieme
Dicevo che è una storia ancora da scrivere la storia dei rapporti tra la Spagna l'Italia durante la guerra
Così come è una storia che stiamo iniziando a scrivere il vero ruolo della Spagna
Durante la prima
Guerra mondiale
I rapporti tra la Spagna l'Italia
Erano ha in mente
In una fase di diriga già avvicinamento molto interessante proprio quando è scoppiata la guerra
Dal mille novecento Duodeci
Che l'ambasciatore
D Italia
Lelio poni
Il locale insisteva
Sull'importanza della Spagna nel quadro strategico europeo mediterranea
E siccome la Spagna e la Francia avevano arrivato a un accordo sul Marocco
Nel novembre del mille novecentododici che sanciva definitivamente la divisione del Marocco tra la Spagna l'Italia
Buoni insisteva una volta è un'altra anche con l'accordo di San Giuliano
Chiaro della Spagna se non per la triple alleanza perché la Germania e i sbagliando simile a giudizio dell'Italia
Disprezzava la Spagna
Se non per la triplice alleanza per l'Italia
Il ruolo della Spagna
Era molto importante
Innanzitutto in previsione di una guerra
Quante volte si è parlato nell'ultimo nelle commemorazioni sulla la soppressa della prima guerra mondiale forse il nuovo nel quale è scoppiata la guerra una sorpresa è una sorpresa innanzitutto il modo di svilupparsi all'acqua
Ma di una guerra nel continente europeo ormai si parlava
Tantissimi anni prima
Ma tantissime
Non è stato che litania facessi calcoli
Con il ruolo che la Spagna in previsione di questa qua
E lui aveva ragione per pensare qui abbiamo l'immagine di Alfonso
Tredicesimo col Presidente della Repubblica francese Lumet
Accanto a firma
Nel Mediterraneo
Perché in dodici mesi
Il re di Spagna è stato due volte in Parigi il Presidente della Repubblica una volta il risparmio
Cioè qualcosa sta succedendo tra la Francia la Spagna
Dobbiamo stare attenti
è imponendo irrogare riesce a convincere a San Cipriano perché convinca a Giolitti
Sull'elaborazione di un piano Viviani incitamento alla Spagna
C'è un piano di avvicinamento culturale che potevano come dire i rapporti commerciali che erano simbolici tra la Spagna l'Italia
Perché c'era stato un dissidio molto forti anni prima che aveva provocato quella caduta dice Alessandro Fortis ricoverarla D'Alessandro
Arrivare a un trattato di converso tra la Spagna ilarità attività agli atti perse
Era una vittoria
Politiche simbolo
Ed è così che nell'agosto del tredici San Giuliano parla con Giolitti agio ritenessi che e d'accordo e d'accordissimo che si deve fare qualcosa con la Spagna
Perché in previsione di lavorare
La Spagna almeno
Almeno
Deve rimanere neutrale se
Amica
Veneta
E così si mettono a lavorare è così quindici luglio mille novecentoquattordici s'viene firmato il trattato di commercio tra la Spagna evita
Ormai in un clima
Praticamente riguarda
Sia Eduardo dato
Questo è un uomo che abbiamo a che il capo della fazione più importante del passi del partito conservatore
Sia incontri a Roma onesto capo del partito liberale sono d'accordo in questo un riavvicinamento all'Italia
Ma le motivazione della Spagna sono diverse la Spagna sta lavorando per la Francia
E sta lavorando bene e staccare l'Italia il più possibile della Triplice Alleanza
Ed è il Rete Spagna Alfonso tredicesimo che li abbiamo voi nuovo molto particolare molto molto molto particolare
Molto particolare non soldato perché parlava molto gli piaceva molto parlare se non perché lì piaceva molto utili agli ambasciatori in corsa dovevano fare e non fare i suoi espressa
Ed è il sistema ormai dal Duomo dici
All'ambasciatore d'Italia ogni volta che lo prevedeva
Guardate che voi
E state tradendo la vostra razza essendo insieme alla Germania
Dovete venire con noi e con la Francia perché voi siete latini ancora Gilda la valenza di questo discorso razzista
In Europa attenda una divisione tasso un tassonomia delle razze europea
Evita Dini edili germanici erano delle cose molto diverse
Questa politica come dicevo è fallita perché è scoppiata la guerra
Allora sia l'Italia sia alla Spagna dichiarano la sua neutralità
E immediatamente per iniziativa spagnola
Si chiede
A San Giuliano
Si è d'accordo
Destare in contatto permanente con la Spagna per attivare qualche tipo di mediazione
Se necessario
Lo stesso giorno che San Giuliano risponde sì sì va bene d'accordo d'accordissimo
Entra in comunicazione con l'ambasciatore di Francia cannibale
Per cominciare a parlare sul una possibilità dell'uscita dell'Italia dell'ONU sanità
Perché dico questo perché il livello di interessi del dei compromessi televisione del ruolo l'Europa continentale in concreto molto diverso
è molto diversa ma España lancia
Fa virtute la necessità Alfonso tredicesimo vede che arriva allora garante dell'Europa che l'Europa cambierà assolutamente e che la Spagna ancora una volta non avrà quel ruolo che in lui ambisce farla sparire
Farla tornare come diceva lui a schiera delle grandi potenze europea
E ed è per questo che
Insiste una volta e un'altra unitaria per sapere
Quando verrà fuori della neutralità Alitalia
E glielo dice a Bonini il dodici all'addetto militare italiano tante volte come uno vede anzi
Gli atti consigliati
Entrare immediatamente in guerra perché esse la guerra finisce non ci saranno i compensi
Rimanendo la Spagna come la potenza neutrale
Per eccellenza
C'era tutti questi tentativi che si coprono con Muller ma molto bello
L'Italia la Spagna possono portare avanti una pace latina
L'Europa voterà della pace latina
O lo sviluppo della pax romana dico io
C'è una importanza accenna trascendenza
è stata è stata sempre
Va be'importanti in questi momenti forse più di prima
Viste
Vecchi luoghi comuni
Il luogo in comuni che disegno lungo
Inevitabilmente la Spagna sarà sempre dottore
Che possiamo fare col coltello in mano
Pochi dignitosa Alitalia col bersagli ecco comunque
Perché ci dicono queste liste io la TBC dicono che tra la Spagna e l'Italia l'ambizione dell'Italia raccoglie una tradizione
Immediata quella del Risorgimento
Il Movimento per l'Unità d'Italia ai spaccato il mondo politico risparmio
A seconda dell'opinione che
Ci forse sull'Italia
Si diventava vende schieramento ottimale
Sessanta settanta anni dopo
Ancora ci sono gli eredi di questa tradizione
L'appoggio all'Italia e la simpatia per gli italiani nata nel mondo molto plesso chiamato il progressismo
Che poi diventano democratici latita lì vengono fuori i repubblicani liberali di sinistra eccetera eccetera allocazione della guerra
Vengo da fuori
E sostengono
La simpatia per l'Italia e per l'Italia
Così è che
Quando
L'Italia dichiara la sua neutralità che diventa nella stampa spagnola motivo di discussione
L'Italia tra la guerra non entrando verrà sembra di sì il mese prossimo questa settimana perché gli ebrei gli austriaci stanno offrendo questo o quell'altro cioè la posizione dell'Italia
Diventa un luogo comune nell'asta
Un po'una dimostrazione di questa e inedita del progressismo
Raccolta dagli intellettuali spagnola
Che fondano una rivista che si chiama Spagna che nasce proprio nel gennaio mille novecentoquindici
Diretta dal filosofo più importante della storia queste del ventesimo secolo Spagna ciò sei Ortega gli assenti
Ma dove scrivono Unamuno dove scrive Manuela Zanier dove scriva Follini dove scriveva competenti a Diana cioè i grandi della così chiamata generazione del quattordici Spagna
Si mettono intorno a questa rivista intellettuale e il direttore cos'è Ortega casse nel numero uno nel numero primo della rivista
Fa proprio un articolo che si chiama politica de neutralità
La Cammisa rosso
La camicia rossa
è fatto riferimento
Agli all'Estonia d'Italia e a valorizzare la storia d'Italia negli ultimi
Cinquant'anni
Gennaio del quindici diciamo che non c'è un motivo molto particolare
Durante i mesi di di di di questa della nostra vita italiana come dicevo c'è questa nella nella stampa c'è questo questo interesse per
Un po'
Dappertutto per il ruolo che ne avrà
L'Italia
E questo lo raccoglie puniendi località ancora ad aprile del mille novecento
Quindici che fa un panorama di tutta la stampa spagnola e gli schieramenti direttivi gli uni degli altri
L'atteggiamento dell'Italia nel presente conflitto continua ad essere argomento di curiosità deve discussione così nei circoli politici come nella stampa di madri
Ognuno sta facendo a quel proposito le previsioni che meglio rispondono assumere tendenza
Gli organi francofoni anziano quasi ogni giorno la nostra imminente entrata in campagna Germano finita hanno per sicuramente essa diretta con l'Austria Ungheria eccetera eccetera esercito chiedersi
Perché
In un Paese
Come questo in quelle aree in realtà molta simpatia per gli italiani
Che non ha nessun interesse in conflitto in cui i nostri
Che trae anzi vantaggio della nostra neutralità prolungata le manifestazioni la stampa non siano più benevole al nostro ritrovato
I motivi
Secondo me vanno cercati nella scarsa attenzione onde il giornalismo spagnolo studia i problemi interessano
Gli altri popoli e nella conseguente abitudine di giudicarli con criteri non proprie ma desunti dalla stampa gli altri PACS
Più niente certo qual senso di invidia nel vedere l'Italia alla quali molti spagnoli per antica
E non più giustificata abitudine che continuano a ragguagliare il loro Paese
Avere assunto grazie alla sua intensa preparazione una posizione di fronte al conflitto europeo che molti qui parcheggiavano anche per la Spagna
Ma che la politica da assoluta e passiva neutralità per forza di cose seguita dal Governo di bambini ha rescisso impossibile
è vero che sia il Governo spagnolo ossia il re
Erano poco e male informati di quello che stava succedere in Italia i in quel momento
Alcune di queste informazioni ormai dal messe di febbraio ben quindici
Parlavano del pericolo imminente di una rivoluzione sociale in Italia
Che la possibile entrata in guerra del paese faccio i sensi che la vita è il mestiere del Papa fosse
In pericolo
Allora sia la Corolla sia il Governo lo prendono sul serio
E probabilmente di maggio del mille novecentoquindici il re
Sì Intervista col Nunzio
Francesco tra con essi
Perché
I incarica di trasmettere al Papa invito
Cito testualmente
A che considerasse in Spagna
Como lunga
Terre fonti io gli ha confidato
Pare assuma Dior securitaria e nel caso
Tecniche Bini era asfaltare attesta europeo
Ancora
Guardate la data venticinque maggio
L'ambasciatore viene incaricato di parlare direttamente con Benedetto
Quindicesimo
Edile direttamente quello che voleva al rete Spagna
Ma tra parentesi si arrese al Governo sacche questo
Non lascia nube il posto al Governo italiano
Perché sta sta mettendo in dubbio la capacità del
Del Governo italiano di proteggere al papà
E la continuità del suo lavoro cosicché quando danno l'ordine all'ambasciatore De Spagna le diceva in nessun caso deve lasciare traccia scritta
Deve leggere questo telegramma e basta soltanto sette io personalmente il Papa insistesse in ambiente qualche spirito lo farà lo lascerà inviati strettamente confidenziale
Ma
Non dica che questo telegramma è stato consegnato dal
Lo stesso tre dispari
Ma la risposta di Benedetto quindicesimo l'offerta di andare al monastero delle scoria
Costruito da Filippo II commemorazione della vittoria la battaglia
San Tinti contro i francesi
è stata molto curiosa questa risposta
Lui ha detto sì sì io conosco bene il monastero delle scorie avanzi ho vissuto libero due mesi
Quando stato segretario particolare del Nunzio
Allora in espandere statine spalle per ben cinque anni Benedetto quindicesimo conosco le scorie lui parlava molto bene
Lo spagnolo egli patetiche spagnolo all'Ambasciatore di Spagna
Ringrazio
L'offerta dedicato Little cattolico perché in Spagna
Ringrazio molto ringrazio molto la sua preoccupazione per la mia
Sì
Sicurezza
Ma
Lo dico scrittore spagnolo solo
In un caso estremo
Ho deriva
Obbligarle
A marcia alle scorie
Punto
Se sapremo quando un sessantenne
Perlomeno quando se vuole
Se va bene non fare darla ringrazio eccetera eccetera soltanto venne estremissima necessità potrei pensare ad A c'è stato accettare una cosa simile perché si sa quando si parte ma non si sa quando si trova
Ma o o ho fatto questo esempio perché dentro del mondo sia della stampa della curva Granda aggressivo ormai la propaganda di guerra
Il fattore cattolico
E l'unico fattore datato all'Italia
Da parte dei Germano assunti lungo
Per la grande propaganda Germano affidando Spagna passata contro l'Inghilterra la Francia è molto facile molto facile si vende molto facile
Perché ricordare
Iscritti i morti gli antenati delle lotte contro i francesi contro gli inglesi è semplice è una propaganda viscerale
Si ricorda Gibilterra si ricorda lavoravi indipendenza si ricorda Marocco e come la Francia ha fatto tutto il possibile per impedire lo sviluppo naturale della Spagna e Marocco
Cioè è facile
Come
Praticamente un simile calcistico
è facile viscerale
Anzi invidioso
Lo sanno
Un Paese con intorno al cinquanta sessanta per cento analfabeti
Anche gli analfabeti hanno una tradizione
La memoria trasmessa oltre i francesi contro l'inglese
E che diciamo che l'Italia
Ma per diciamo che ha tolto il potere temporale del Papa ma è
Che sono tutti dei massoniche tentano di B
Questa è una propaganda contro l'Italia cosicché
Gli stessi italiani andando in tempo di pace ultima nostra guerra non esiste non ci prendono sul serio
è una costante della persecuzione di se stessi degli italiani
In un altro fronte di guerra
Come diventa la Spagna un fronte di guerra però
E proprio
Quando l'Italia entra guardate questa azienda la prima pagina della regista Spagna c'è un testo sotto che non
Che non non si vede che
Filippo II a destra
Lei dice al Papa santità lo so
Che che sta per pervenire
Alle scoria
E lei risponde no no no no
Mi ha già fatto
I sudditi della sua maestà
Tutti lo sanno sono più va piste il Papa
Cioè ormai Francia Spagna piena di Battisti dove non c'è bisogno che il Papa pareri ha riferito
Ma diventa con l'entrata dell'Italia in guerra dal primo momento l'Italia è in tutta la stampa
In tutta l'asta questo articolo e proprio del venticinque maggio fatto in fretta non esso la foto di Giolitti da un lato sanarla dall'altro e Cadorna a cavallo federalisti
Dev'esserci
Ma molto presto verrà fuori
Anche l'immagine le notizie sul sul fronte
E c'è questo articolo del Massetti Di Giulio
Terra Monteverdi Ayala niente di meno che lo intitola conosce lei d'Italia
Dove appunto scrive
Qui tutti credono conosce in un Paese come l'Italia ma invece
Chi conosce veramente l'Italia spazi cervi ricorda che in Italia succede lo stesso alla rovescia
Con le spalle
Ma le fotografie del fronte sono immediati
Saranno sistematiche più aggressiva dal sedici in poi
Quando entrerà un lavoro di propaganda sistematico creato in esclusiva per la Spagna
Dove c'è un investimento molto forte milioni milioni di pesetas dedicato in esclusiva
Alla Spagna
I primi Fini
Si fanno vedere in ISPA
Le fotografie si tengono messe nei negozi nei principali negozi di tutte le capita i grandi manifesti
Dove i leader gli italiani allo stesso modo che per le cartoline diventeranno maestri anzi
Lavoreranno per gli alleati le faranno le sulle cartoline seguite vanno d'accordo per far un certo tipo di
Di propaganda
Molto presto si diffonde l'idea che
L'Italia
è stato un battere forse nella fronte più difficile di tutta
Lavora viene messo agli atti
Meritoria vi si stanno Aquileia
La la presa di di Gorizia
Sono costanti le fotografie sono costanti
Anche
I giornali diciamo così di tendenza Germano fila Metropole controllabile contrarie questo una fotografia di una disfatta italiana e dei prigionieri italiani
Se non mi sbaglio di marzo del diciotto
I giornali e i giornalisti incuriositi per la marcia della guerra in Italia qui ce ne abbiamo una fotografia quattro di principale giornalisti spagnoli visitando la fronte
Italiano appena l'hanno permesso il comando il comando supremo
Ma tutto cambia nell'autunno del mille novecentoquindici
Fu previo autonomo come ha detto come è scritto in sala
è un funerale duro perché lavora cambia totalmente
E la Spagna di essere un fattore importante relativamente diventa un un fattore
Fondamentale per l'acqua almeno per due cose una
E i tedeschi
Cambiando una strategia navale e incominciano a introdurre dei sommergibili nel Mediterraneo
Sistematicamente e sistematicamente a combattere la Marina mercante alea è normale e creano una sua principale basse appunto a
O la
Sul abbia
Secondo
Per la prima volta alla guerra perde la sua prospettiva di fine
Dall'autunno del quindici non si parla più
Dal mese prossimo da tra due mesi si perde la prospettiva e tutti i belligeranti devono fare i conti con questa nuova prospettiva cioè
L'approvvigionamento diventa fondamentale
Perché questa guerra non è stata prevista
E tutto e sparisce si mangia tutto ricordate del quindici la crisi dei canali che è molto
Molto semplice dire spiegare
Non ci sono fabbriche delle
Costruire tanti Qanuni come c'è bisogno perché non solo con un solo giorno in due giorni in una settimana Fontanone non serve più perché non è stato costruito per sparare tante volte
Cioè la necessità di materie prime la necessità di alimentare a questi intorno a quattro tra i quattro cinque milioni di uomini nella fronte occidentale
Fassino di un Paese in cui accanto nella Spagna e c'è di tutto
E già di tutto
Deve essere controllato cioè prima combattiamo contro la lotta sottovalutati dei tedeschi due
Dobbiamo garantire l'approvvigionamento della Spagna dalla produzione tanti trasporto fino all'arrivo
Dei nostri
Nei nostri Paesi
Così che nascono i servizi di informazione
Servizi di informazione creati ovvero la Spagna in esclusiva dimodoché la Spagna diventa la fronti di guerra segreta
Migliaia di agenti lavoreranno in Spagna Fitto la fine della guerra
Si è scopre perché non esisteva il mondo del servizio segreto e strutturato se impara e questo sarà il servizio segreto del ventesimo secolo
Qui abbiamo Filippo Barberio a destra accanto a generale Cadorna Filippo Camperio che sarà nominato addetto navale a Madrid capo del servizio di informazione della Marina e sarà duello di fronte all'esercito
Che porterà tutte le azioni veramente di controspionaggio
Intendere in Spagna
Qui ce l'abbiamo nella presa di degrado quando
Diventa sono i momenti sui di maggior gloria un mese dopo inviato in Spagna non tornerà più fino alla fine fino alla fine dell'arte la guerra
E Spagna un Paese del mezzo milione di chilometri quadrati chiude il due mila e chilometri di costa contanti entranti doveva essere controllato era molto utile
Mancavano degli uomini guardavano della risorse ma se gli stessi si vede come nel resto della guerra come tutti gli aspetti della guerra si vede come si impara esse imparati in fretta anche qui
Questa la disposizione dell'operativo italiano in Spagna
è così conto di questi circoletti vengono assegnati i nomi degli altri del settore italiani
Questa distribuzione non si riesce ad avere fino alla fine del sedici
Si prende tutto l'anno dal sedici per
Avere questa rete è questa e strutture
Ma
Inizia anche
La propaganda
La propaganda sistematica la lotta per la propaganda che nel caso italiano non è soltanto il combatte contro lei nemico ma la vendita della sua guerra
La vendita della sua guerra perché si sente e ha ragione in minoranza con gli alleati che li trattano male
E questo si verifichi Spagna sta che diventa un microcosmo così dei rapporti tra gli allegati un microcosmo della guerra della guerra nella nella fronte occidentale
Allora intelligentemente italiani dicono va bene se la Spagna ha tutto il mondo lo sa
La gerarchia cattolica comanda e comanda tantissimo facciamo la propaganda
Cattolica
E i francesi faranno lo steso italiani mandano in Spagna Ernesto per gestire
I
Con la
Un po'il parere contrario del Vaticano
Grazie al fatto che il vertice si faccia l'avvocato che è propaganda si fa e spagnoli
Noi italiani non siamo contrari alla che alla richiesta
Non siamo contrari ai cattolici
Anzi io vi dimostro ed essere cattolico ed essere italiano è la stessa cosa e stiamo combattendo perché siamo italiani
Ma siamo cattolici queste alla propaganda degli italiani in Spagna
Così l'attivo organizzata la stessa dei francesi che mandano niente di meno quello che sarà Carnevale
Quotidiana
Fare questo tipo di di propaganda per dimostrare perché si può essere cattolico ma sono due facce della stessa vitali
Per bombate detti è curioso e l'Italia non è in guerra con la Germania ma in Spagna sta combattendo i tedeschi
Perché la rete di spionaggio che si trovano tedesca in España e
Fortissima sono migliaia hanno preso posizione dal mille novecentoquattordici dal mese di agosto
E stanno controllando tantissime cose
In España d'altronde ci sono cento navi mercantili ancorate nei borghi che diventano immediatamente delle basi
Per lo spionaggio qui ben avevamo
All'ambasciatore della Germania ICI derivata antipatico tutta
La sua corte
Il problema della Spagna per gli alleati prima per l'Italia controllo della
Della Marina mercante del traffico viene confrontato con la lotta
Sottomarina dei tedeschi
Quindi abbiamo allo da buona non per abbellire
Che Nasso del
Nota seulement sottomarina ancora oggi non è stato superato mezzo milioni vi tonnellate affondate dove nel Mediterraneo occidentale
Con il suo utilità cinque innanzitutto le navi italiani lo conoscevano molto bene
Ed è questa storia che si è sviluppata con queste grandi interessi
Dal mille duecentoquindici fino al mille duecentodiciotto
O delle impressioni al Governo spagnolo asseconda marcia la guerra perché non è una guerra veniale come tutti sappiamo ci sono degli avvenimenti che cambiano alla faccia della guerra
Le pressioni del Governo che Spagna che sta lavorando per gli alleati
Campania secondo vengono fatte le offensiva fallite
Di solito
Nel nostro
La Spagna era fondamentale spingevano tutti prescrivevano tutti gli agenti c'era gente italiana Cinzia viene che lavora dettate dall'esigenza di rilievo estivi
Oggigiorno la Spagna
è un alleato della intente ma non per simpatia particolare ma perché essa debbano lautamente Jordi qui ha bisogno
E in milioni e milioni di tonnellate di ferro i diritti
Il piombo chilogrammi di zinco in minerali vuol fare a meno di va naviglio moli in pieno che riceve dalla Spagna solo in sugli istituti
E molto più utili di un'eventuale concorso militare o marittimo e potrebbe apportare la Spagna
Una banalizzazione delle miniere spagnole
Avrebbe conseguenze incalcolabili per la Francia e per l'indennità
Lo stesso pensavano i francesi generalmente indispettita un servizio informazioni francese vespaio
Estendo parecchi volti al suo Governo attenti con giocare con la Spagna perché si traspaia decide di chiudere la frontiera
Alla fronte occidentale la guerra si deve fermare almeno in tre settimane si chiede proprio fermare
Lavora
La Spagna non fu neutrale perché non ha potuto essere neutrale anche perché non gli interessava perché lo spiegava un breve riconoscimento nel dopoguerra che evidentemente non è assistito
Perché come tutti sappiamo quelli che studiamo regole la storia della piazza internazionale la riconoscenza non è un termine
Che esista
Nel relazioni internazionali
Grazie davvero per la sua
Pazienza
Grazie direttore Cassia Sanza per questo intervento non solo è ricco di informazione ma anche molto interessante molto ben
Illustrata
Che adesso non so se tocca come il tempo è già un passo ho passato se tocca al direttore o al dibattito
Al direttore
Perché siamo già
Ho
Scappare
Cinque minuti di
Dibattito se
Dopo tre giorni ce l'avete ancora domande
Ho
Riflessioni allora il campo è offerto
In certe
Limiti entro certi limiti
Prego
Pubblico impaurito
Allora io chiede
Sì di io chiedo
Professore Ciampa nel terminare le sue conclusioni ringraziando di nuovo i nostri relatori
Ma
Grazie mille sono sicuro che
Questi giorni sono stati giorni molto intensi e quindi
Anche il mio intervento cercherà di essere abbastanza contenuto perché anche noi abbiamo alle sei in questa stessa sala
Un'Assemblea dei gruppi esteri dell'istituto e la storia del Risorgimento che non solo fa
Dei convegni con insidiosa europei ma nella sua normalità dello sviluppo della vita dell'istituto a
Network di studiosi europei che continuano
A lavorare anche dopo la chiusura dei conti
Però
Qualche secondo devo prenderlo per
Alcuni ringraziamenti
E in primo luogo al Presidente della Repubblica per aver concesso a questo convegno l'alto patronato dalla Presidenza della Repubblica
E poi certamente
A tutti gli studiosi intervenuti perché sono
Stati tanti sono stati
Più di trenta relatori provenienti da dodici Paesi
E quindi a tutti loro tutti con grande sforzo sono avvenuti IVA il nostro doveroso ringraziamento
E poi naturalmente agli istituti di cultura che sono stati presenti sempre in queste giornate
Eventualmente lo lo faccio particolare all'ultimo di questi nostri i direttori degli Istituti di cultura dei diversi Paesi che hanno sostenuto quest'iniziativa ma
Attualmente ringraziamento veramente sincero e caloroso va a tutti quanti quelli che in precedenza sono stati qui con noi
Naturalmente
Un particolare ringraziamento va al Comitato storico scientifico Pili anniversari di interesse nazionale e in particolare per il presidente Marini che a sua trovato il tempo venire qui e
Lasciare un suo messaggio molto interessante
Che naturalmente e qui per ora mi fermo oltre alla struttura di missione collegata appunto al Comitato che ha sostenuto anche operativamente questo convegno
Io vorrei ringraziare gli studenti che sono stati presenti in queste giornate della diverse università romane che hanno partecipato
Della LUMSA di Roma Tre della Sapienza in particolare
Non è tentiamo facile negli ultimi anni avere la così grande partecipazione degli studenti questo forse un segnale che chi studia state Risorgimento deve raccogliere
Venendo
A queste brevi parole di chiusura anche se il mio intervento era previsto come un vero e proprio contributo che naturalmente lascerò agli atti serve la pubblicazione libero che
Come sapete sarà pubblicato in inglese
Per la volontà dell'istituto di inserire questo convegno in un dibattito internazionale come appunto dell'essere
E vorrei ricordare brevemente che questo centenario ANIA ritualmente iniziato da questo anno a introdurre alcuni temi alcuni strumenti
Che cercheranno di caratterizzare
Questo anniversario che a differenza di altri si prolunga per una serie di anni
Tra i temi che sono stati ricordati
Forse sta Cappuzzo IVA a introdotto anche per l'Italia la riflessione storiografica ma mi pare che
Più in generale
Alcuni temi sono abbastanza diffusi in questo ultimo periodo sono quelli della dimensione narrativa della guerra sono quelli dei passaggi generazionali sono quelli sui movimenti di popolazioni
Abbiamo sentito parlare anche in questi giorni sotto diversi profili proposte ci torneremo
Sulle ferite che ha lasciato la guerra dei combattenti che nella popolazione civile
Ferite individuali e collettive anche qui questo è molto interessante e anche la declinazione
Dell'eredità della guerra
Attraverso l'esperienza dei fronti interni diversi fronti interni cosa hanno prodotto la memoria della guerra non solo sul fronte ma dentro la società che ha partecipato
Attraverso l'esperienza sociale dei popoli che vi hanno partecipato
E così si può dire forse che se nel passato
E gli ultimi generazioni c'è stato un riequilibrio nella storiografia nel senso di una maggiore attenzione rispetto
Ai primi anni sugli interessi economici e la psicologia collettiva
Abbiamo sentito prima parte del convegno le diverse generazioni a prima la inizio questi aspetti forse erano poco
Evidenziato i poi negli anni sessanta ottanta sono diventati
In primo in primo piano ora mi sembra che c'è il rischio di un
A simmetria a danno forse della storia militare della storia politica e vediamo invece tornare questi temi in primo piano
Anche i i recenti interventi che abbiamo ascoltato compreso
Quello del
Fernando il Fernando Grazia stanza del direttore delle Scuole la
Aiuta in questo senso B oggi pomeriggio anche il dibattito di diversi Paesi aveva assunto un carattere di storia diplomatica di storia delle relazioni internazionali
Però
Mi sembra che se c'è un tratto particolarmente importante
Della riflessione storiografica di questi anni è proprio il tentativo di riannodare i legami tra la storia della politica estera la storia della politica interna
Li hanno riannodare al di fuori degli specialisti cercare di ricostruire delle visioni di insieme
Evitando di e
Continuare a proporre delle
Narrazioni frantumate
Come spesso talvolta accade e in questo senso credo sia salutare
Una serie di attività di convegni che per esempio hanno portato attenzione ai rapporti il rispetto per esempio all'italiana tra i Parlamenti e le piazze
Ieri abbiamo sentito Cammarano parlare della questione del Parlamento
L'importanza del Parlamento importanza delle piazze questo rinvia a problematiche di lungo periodo
Come a problematiche di lungo periodo
Faccende uno un libro a mio avviso molto importante che è stato appena pubblicato dall'Istituto per la storia del Risorgimento gli atti del convegno
Che l'istituto la storia dei soldi mentre lo ha fatto nel due mila e tredici che ora hanno visto la luce e si intitola pubblico appunto prima della tempesta
Continuità e mutamenti
Il titolo credo sia già educativo in sé rispetto a in questi giorni di convegno vero fondo noi abbiamo riflettuto su continuità ai mutamenti
Nella politica nella società italiana e internazionale nella politica e nella società
Italiana e internazionale questo nesso molto forte che non è solo presente appunto negli studi di storia del Risorgimento ma che è anche presente di chi nella storia delle relazioni internazionali ha studiato
Il radioso maggio
Dalle relazioni internazionali sia gli hanno dato anche dei messo politiche interna politica estera la vita all'interno degli Stati il rapporto tra gli Stati o tra le nazioni come adesso dire
Tutto ciò comunque a lasciato un segno in questo senso la difficoltà di gestire
Una immenso materiale di fonti e testimonianze
Anche gli studiosi che si stanno adesso
Preparando a creare delle
Un ciclo pedine della prima guerra mondiale rilevano
Che senza un network senza un gruppo di lavoro e difficile padroneggiare e diverse diversi aspetti e nello stesso tempo i di diversi livelli di analisi della prima guerra mondiale
In particolare vorrei richiamare l'attenzione su un strumento assolutamente
Importante e di grandissimo rilievo che
Mille novecentoquattordici mille novecentodiciotto on line Lenci proprie via internazionale della prima guerra mondiale
Che per scelta è scritta in inglese
Ed è stata promossa da un gruppo di studiosi
Particolarmente tedeschi ma non solo tedeschi
Che hanno aggregato altri studiosi e che hanno proposto una prima la prima volta prima enciclopedia on line
Che naturalmente consente di mettere
Tantissimo materiale di
Riproporre diffondere
I ragionamenti sulla prima guerra mondiale
Tra questi promotori
Per coloro che hanno guidato questa iniziativa c'è anche o l'invarianza che
Uno dei
Delle guide del gruppo estero dell'istituto storico
Chiede di gruppi esisto storico Risorgimento per la Germania
E
Questa opera che prevede mille seicento trentacinque articoli ci sono cinque agenti tematiche generali che noi in qualche modo abbiamo appieno il trattato
L'ante guerra volevo
Il potere la violenza i media il fronte interno e il dopoguerra
Cinque tematiche che attraversano a livello internazionale la Grande Guerra esanime a livello internazionale la Grande Guerra
E si parla anche
Però
Del fatto che la Grande Guerra giustamente tutti chi ha fatto l'introduzione di introduzione collettiva per cui anche loro hanno fatto uno sforzo di ragionare insieme
Chi ha fatto ha promosso questa grande iniziativa giustamente ricorda che Grande Guerra
è
La guerra delle grandi potenze europee
Abbiamo anche ascoltato prima come fa l'Italia restare fuori
Da una guerra che deciderà i destini del mondo per questo guerra mondiale
Solo in un momento successivo
Che diventerà globale mondiale ma si chiama mondiale all'inizio perché l'Europa dominare il mondo
Quindi vedete questa ambiguità
L'Europa e il mondo
L'Europa è il centro del mondo e per questo la guerra e mondiale
Certo l'Europa e anche il teatro della guerra
Anche questo è interessante però perché nell'inciso previa
C'è anche una divisione per regioni
E ci sono delle voci e sono dedicate al teatro extra europeo
Il che significa che c'è una guerra in Europa non c'è un una guerra ex europea
Dunque l'Europa come integrato la nostra riflessione vuole cercare di
Cogliere alcuni elementi qui vediamo che
L'Europa è pensata come teatro della guerra
Anche se
Appunto come è stato detto prima e anche
Il centro del mondo
E tuttavia i curatori aggiungono qualche altra cosa che loro vogliono appunto
Esaminare la Grande Guerra in uno spettro di un profilo a caratteri transnazionale
Che è un punto di vista Panti europeo
E qui c'è già uno osservazione che forse meriterebbe qualche ulteriore specifica perché paneuropeo
Paneuropeo perché implica una divisione dell'Europa
E qual era questa divisione di loro
Era quella della guerra fredda
C'era il processo di integrazione europeo
E c'erano organizzazioni paneuropea
Che gettavano i ponti con le altre parti del loro
Quindi l'Europa qui appare già divisa
La prospettiva paneuropea implica una divisione
Ma poi si aggiunge noi vogliamo studiare la Prima Guerra mondiale in una
Prospettiva globale
Quindi c'è un secondo più ampio livello con cui
Leggere la guerra la Grande Guerra in una prospettiva globale potremmo dire per estensione
Per ampliamento di interessa estensione orizzontale cioè ampliare le prospettive ampliare gli orizzonti
E qui c'è molto comparazione
Tra le nazioni che partecipano
E le Regioni del mondo
Dunque l'attenzione al Giappone la Cina l'America latina
Allora ricchezze
Ma
C'è qualcosa di più
Così in questo modo noi vogliamo creare una comprensione post nazionale globali della prima guerra mondiale dunque c'è anche una intenzionalità
Ma queste intenzionalità
Consente un approccio globale si dice anche transnazionale l'abbiamo sentito anche durante il convegno comparativo ma anche nazionale locale e anche magari individuale
Ci sono anche delle biografie
Come enti nonni buone incito predica
Ora tutto ciò
Ci porta a una questione ancora più ampia
Perché si aggiunge o meglio non raggiunge più il curatore ma
Un autore che però fare l'esame della storiografia ad oggi
Dice attenzione noi vogliamo fare degli studi giusto fare degli studi in una prospettiva
Piuttosto globali piuttosto che europeo e c'è anche una volontà di superare una prospettiva europea
Rispetto invece
Ai curatori che si preoccupano delle prospettive europee ma l'Europa come appare l'Europa occidentale
L'Europa centrale
L'Europa centro orientale l'Europa
Sudorientale
In questa divisione l'Italia si trova un po'in difficoltà oggettivamente se uno va un po'guardare ci dove sta l'Italia ecco si trova un po'in difficoltà
Ma se vogliamo assumere una prospettiva europea qui si pone un problema cioè non c'è una prospettiva europea
Sebbene
Chi promuove appunto l'iniziativa
Propone appunto non solo la prospettiva globale
Ma anche una locale
E un transnazionale che vorrei appunto anticipare una delle mie riflessioni trova proprio in Europa un suo luogo di applicazione
Che cos'è una prospettiva transnazionale o meglio vogliamo girando la questione non è forse loro va il luogo ideale per sviare delle prospettive transnazionali
Se noi prendiamo le cartine del Europa della dove si combatte nella prima guerra mondiale e vediamo
I luoghi dello Europa interregionale come si dice oggi nel gergo comunitario o nel
Roba transfrontaliera come si diceva ancora ieri ne troviamo una grande sovrapposizione troviamo che l'Europa transfrontaliera o interregionale è la metà del territorio europee
A queste osservazioni vorrei fare due sole ulteriori considerazioni
Per fare per accedere a una prospettiva che sia transnazionale e che sia europea a mio avviso bisogna affrontare di petto un paradigma abbastanza diffuso e riscoprire
Le radici ottocentesche della prima guerra mondiale leggendo le
Come parte di un processo nel quale la guerra
A mio avviso funziona come grande acceleratore devo dire questo è un termine che ricorrente sia in alcune l'introduzione del Vinci Volpe dia sia negli studi di alcuni autori la guerra
è
Una grande accelerazione di processi iniziata prima resto
Si potrebbe dire tutti interventi di questi tre giornate hanno richiamato il processo che era già avviato in precedenza e che attraverso la guerra viene
Fortemente accelerato e se vogliamo
è proprio questa accelerazione che dà vita a quella che viene chiamata oggi la grande trasformazione che segue la può fare ma seguendo questo ragionamento siamo pienamente entrati sul primo aspetto che volevo segnalare il superamento di un paradigma
E qual è il paradigma da superare quello che è stato lungo definito la guerra dei trent'anni o che ha avuto un'altra definizione come guerra civile europea
Questo questo duplice questo duplice profilo di una guerra di trent'anni di guerra civile europea che lega e che vede la Prima guerra mondiale nella prospettiva della seconda
Quasi preparando la seconda come antecedente
E qui già lettera capite che c'è un problema con il PREU Moro
Cioè con l'attenzione dell'enciclopedia di dire attenzione guardate che c'è un
Un anteguerra ma anteguerra non basta perché l'anteguerra vuol dire appunto anche
Proiettare quello che accade in prima sui gli anni seguenti
Dicevo c'è un una tendenza a rimettere in discussione questi paradigmi anche qui recentissimamente è uscito un numero monografico della rivista ricerche di storia politica che
E dedicato proprio a affrontare questo tema questo paradigma e lo pone come punto interrogativo
Ed è interessante perché questo commenta o alla questo paradigma si apre usando anche le parole di Rusconi
Con questo modo a proposito dell'idea di Europa che propone inoltre
A proposito Nolte della guerra civile europea a proposito dell'idea di Europa cioè
Questa sotto questa ipotesi storiografica di la guerra civile civile la guerra dei trent'anni c'è un'idea gli euro
Ma
Questa consapevolezza è diventata anche un problema come dice il Sunday pene sulla rivista che ho appena citato il numero due del due mila e quindici
Chi sarebbero stati i contendenti di questa guerra civile
Si suggerisce talvolta che per l'Europa le due guerre mondiali costituirebbero esse stesse delle guerre civili forse perché mobilitare uno le une contro le altre
Le Nazioni che erano parte di una cultura comune
Oppure
L'altro aspetto l'altro tratto quello punto che di notte
Fosse la seconda guerra mondiale da considerare come una guerra civile tra fascisti e antifascisti di ogni Paese questa lettura della guerra civile europea come una guerra civile tra
Bolscevismo e nazionalsocialismo
Questi due approcci non sembrano convincenti in particolare molto secco Gabriele Ranzato
Nel dire che le due definizioni del periodo che abbraccia la le guerre mondiali guerre dei trent'anni guerra civile europea
Non sembrano in realtà potere riassumere né singolarmente prese nei sovrapposte una spiegazione esaustiva delle tragiche prove sostenute dai popoli in questo arco di tempo
Dunque il dibattito aperto anche perché
Chi fa appunto la storiografia nell'inciso pediatri appena citato e cioè il Winter che appunto insegna
A negli Stati Uniti storia dell'Europa nell'età della guerra totale e appunto la legge in questo senso come guerra civile europea la guerra dei trenta
Ma ciò che comporta al punto della questione il dibattito attuale una frase che
Formigoni e Pombeni affrontando la questione a un certo punto pongono all'attenzione dei lettori
La guerra del quattordici e del quindici per l'Italia
Non divise in realtà le patrie divise Ignazio inizialmente l'Europa
Cioè la se c'è un
Una questione che che certamente è emersa
è la divisione dell'Europa stessa
Che può fare immaginare
Un conflitto e questo era ben presente a
Anche contemporanei che introdussero la questione ma
Poi Pombeni e Formigoni vanno dentro a questa osservazione che
Generale che potrebbe essere restare generale si è trattato in realtà di uno scontro tra Stati uno scontro io riconciliabile
Tra nazionalismi contrapposti si nazionalismi ma strutturati attorno alla competizione statuale
Ricordo le parole sagge di Malta
E che oggi anche abbiamo ascoltato in relazione
A chi erano fedeli distanti alla politica di espansione
Spano parliamo degli interessi
E accettiamo no alla questa ieri diceva Cammarano questo realismo degli interessi di chi è questo coperti dai vari
Attenzioni realtà sono gli Stati non le nazioni ad essere fedeli questa espansionismo
E qui si introduce una questione a mio avviso molto importante che
Spero poiché nel momento in cui andrò a scrivere di sviluppare cioè nei nostri ragionamenti di questa tre giorni andrebbe riconsiderato con molta attenzione ciò che delle nazioni
Ciò che è della società e ciò che
Dello Stato per cui
Mi è capitato talvolta di correggerli ricarica dei colleghi nordeuropei che confondevano aspirazioni nazionali e nazionali
Qui si pone il problema tra una società
Le robe mia
L'aspirazione nazionale
Ottocentesca tappi a metà dell'Ottocento e in nazionalismo sorgenti
E questa questione ha un suo riverbero ulteriore sulla questione del liberalismo
Abbiamo sentito oggi una frase forte di guida
I liberali in Grecia a un certo punto cessano di essere liberali
E questo ci porta un problema più generale cioè allora il significato del liberalismo
Dalla fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento che fra l'altro il tema del libro che ho citato prima cioè prima della tempesta
E ci conduce anche un l'altro libero di recente pubblicazione di uno studioso belga Emil Lamberti che ha scritto un libro che si intitola contro il Leviatano
Perché sta per essere pubblicato
Da Rubbettino per uscirà i prossimi giorni ha avuto la fortuna di
La Corte sia da parte dell'autore di poterlo leggere in anteprima e qual è l'idea
Che l'Amberson propone
Che c'è stata una grande frattura
Nella società europea nella cultura liberale europea a partire dagli anni Settanta del singolare che questa frattura
Venga sia stata già sottolineata qui in Italia da Croce
Nel periodo tra le due guerre
Cercando di spiegare cosa stava accadendo in Italia e non solo in Italia nel libro e la storia d'Europa nel Secolo decimo
E introduce appunto questa frattura fine Ottocento e inizia un processo per l'Amberson questo processo questa frattura riguarda la nascita appunto di uno Stato
Che inizia a essere
Pervasivo nella società
Dalla nazione allo Stato che utilizza la nazione nazionalismo per affermare se stesso sulla società contro la società a differenza una tradizione liberale che continua a mantenere invece
La centralità delle libertà dello stato di diritto abbiamo sentito od un lento
Raccontare che questo stato di diritto questo liberalismo
Il tema su cui
I storiografia belgi hanno lavorato
Negli anni Cinquanta per descrivere i valori comunitari
Della comunità europee
Non voglio le
Addentrarmi ma avevo preparato una citazione che vi risparmio
Circa un altro elemento fondamentale di questo processo che alla vigilia della guerra e che
La guerra c'è la raccoglie fa rende
Accelera come realizzazione in tutti gli Stati
Ed è appunto
La questione della crisi dello Stato
Di fronte a una società comunque si rende sempre più complessa
In cui ci sono soggetti che prima non c'erano
Ci sono delle frasi citate da Ballini nel libro punto prima della tempesta sul problema della rappresentanza degli interessi che sono veramente illuminanti su questo tema la idea di crisi dello Stato
E che ci spinge a delle suggestioni corporative
E che spinge a inquadrare le masse dello Stato allora ecco che
Le dinamiche che la Grande Guerra svilupperà ritroviamo già diciamo come risposta un processo già avviato
E dunque in questo quadro
Come si colloca una prospettiva europea si colloca da una parte comune esigenza politica
Marini l'ha detto chiaramente
Devo dire raccontando di questa sua esperienza in una nella Commissione esteri del Parlamento europeo
La difficoltà della politica europea di pensare maniera europea
E questa difficoltà a in origine abolite ben capire anche di
Retroterra culturale
Noi abbiamo visto funzionare progetti europei come europea analizza una grande raccolta strato cui l'istituto anche perché c'è una grande raccolta di fonti molto più difficile l'aggiornare
Sui progetti europei come Eurizon Twenty Twenty
Che
Si propongono di dimostrare
Come
Dalle guerre è nata la pace
Ma lo fanno talora con una tale
Superficialità che prende stupefatti ho avuto la possibilità
Rileggere un commento a un progetto europeo
In cui c'è questa seguente frase
La memoria della prima guerra mondiale non è
Ormai un problema di conflitto della memoria internazionale soprattutto perché
Alcuni dei partecipanti alle guerre hanno cessato di esistere
è una frase che ha del tragicomico voi capite bene ma non si riferisce e partecipanti combattenti si riferisce agli Stati
Agli Stati c'è ancora una confusione tra Stato eliminazione mentre dalla Turchia alla Polonia la Grecia alla Francia starei per dire
Questi concetti andrebbero
Più
Più approfonditi meglio sviluppati e forse in ciò si darebbe un contributo
Però credo che
Di fronte a queste difficoltà
Quali spunti si possono raccogliere beh certamente si può studiare la società europea
Si può approfondire l'idea di società europea e naturalmente si può ragionare sulla coesione sociale o anche sulla
Moltiplicità sociale
Perché abbiamo sentito parlare di contadini vero se togliamo alla lettura del mondo contadino quella sovrastruttura ideologica
Per cui trenta anni fa se avessimo fatto questo convegno e i Paesi d'Europa centrorientale la storiografia marxista leninista avrebbe parlato solo dei contadini in quanto pone
Strumento che finalmente attraverso la guerra qui sono coscienza di classe
Dico ricomposti materialmente
Invece abbiamo visto una molteplicità
Dell'approccio storiografico dei Paesi postcomunisti che sicuramente possono arricchire l'idea di società europea
Prima della guerra durante la guerra e anche dopo la guerra
Certo si può fare lo studio dei profondi di guerra abbia sentito questa bellissima relazione
Sui prigionieri di guerra
Sui troppi da guerra la mobilità
Ma attenzione
Perché non le élite perché non i commercianti perché non le istituzioni
C'è un gruppo di lavoro che studia dell'intero prego Italia è qui presente Nappi senza da pubblicato proprio recentemente un libro
Che raccoglie degli studi su identità nazionali élite europee
Transnazionali perché non allora insistere su questo approccio
Per di una delle élite o delle altre degli altri ceti sociali europei
E coglierne le dinamiche transnazionale
Il cui termine va bene analizzato in chiare in chiave metodologica in questo senso Winter è molto bravo a specificare qual è l'ambito
Ora in questo modo si potrebbe raccogliere la complessità
Del quadro europeo la complessità della dimensione multinazionale sia sui territori l'ho già detto all'inizio
Senza ed è molto interessante ricostruire ripeto i percorsi di questi spostamenti di questi enti narrazioni
Devi soldati romeni sul fronte italiano dei soldati italiani sul fronte romeno eccetera
Ma anche gli spostamenti delle popolazioni civili
Ma anche la vita appunto dei prigionieri eccetera e quello che ha prodotto presente in Italia
Mi colpisce sempre importanza con cui in collega sardo racconta dell'importanza della presentazione della presenza sarda sui volti di guerra dei rapporti con i friulani
Sembra una cosa forse poco europea note forse poco Roberto tutto ciò concreto
Ma anche una complessità che non è solo territoriale ma complessità che anche a diversi livelli di analisi
Appunto non solo nel territorio ma anche come tematiche e dunque
Mi sembra concludendo importante raccogliere la suggestione che appunto un'ulteriore studioso a introdotto
Dentro questo ultimo numero della rivista dice il Pistorio politiche
Che sostiene dunque che è importante non classificare i più questa epoca della storia europea a partire dalla sua fine ma rintracciando né in modo più conseguente inizi grazie
Domando
Non voglio
Non c'è
Non
Storno solo Workington secondo
Mi unisco ovviamente ringraziamenti viaggiava fatto il professor Giambanco
Volevo solo per concludere anche per alcune aree
Ricordarvi che oggi
L'undici novembre
L'undici novembre finisce appunto
L'undici novembre avrà un suo fondo triste
Tragico perché appunto si conclude venti diciotto l'altra
Vorrei chiedervi un minuto tiene silenzio io ricordo che in tutti i caduti da tutte le parti
Tre questo
Momento
Vi ringrazio
Cosa triste Avantifiori svolto verso gli elettori l'undici novembre e anche il giorno in cui no proprio
E quindi collaborato
Grazie a tutti e grazie
A tutti i relatori
Grazie