Cerimonia di premiazione della I Edizione del Certamen di Poesia Mediterranea

Buona sera grazie di essere qui
è la prima edizione
Di un premio di poesia che
Abbiamo pensato
Per le scuole
Perché ci siamo resi conto che
Di
Certa Mina ne esistono tanti ma di polizia ormai
Sembra quasi che pochi si interessino e poi
Perché il Certamen intitolato aderisse Della Rocca
Che riteneva
Di essere il poeta prima ancora che il medico
Grazie innanzitutto a sua Eccellenza
Monsignor Beniamino De Palma il padrone di casa e poi grazie di cuore al magnifico rettore
Della Federico II professor Gaetano Manfredi che a
Concesso il patrocinio alla manifestazione con la nota che vi leggiamo ci fa troppo onore per evitarlo
In riscontro alla vostra nota del ventiquattro febbraio due mila quindici relativa alla prima edizione del Certamen di polizia mediterranea
Arrischi Della Rocca ho il piacere di comunicarle che l'Università degli Studi di Napoli Federico secondo apprezzando l'impegno degli organizzatori nel congratularsi per l'iniziativa
Augura all'iniziativa stesse il più vivo successo
Concedendo il suo patrocinio morale distinti saluti il Rettore Gaetano Manfredi
Per il lavoro svolto un grazie di cuore al professore Raffaele Giglio
Ordinario di letteratura italiana della Federico II e alle professoresse manda Ambrosio e Maria Manganiello che hanno selezionato studiato
Insomma
A che hanno letto con grandissima attenzione le polizie pervenute
Al dottor Ermanno Corsi per la lunga amicizia
Che lo allegato ad Erice Della Rocca per il fatto di essere qui in rappresentanza del misure del dell'istruzione al Consigliere del Ministro del dottor Luciano Chiappetta
E
Ad un professori Masullo per essere qui con noi grazie
Cominciamo senza dimenticare
Poi
Vittoria bella che cessato vicino ed è stato l'ideatore di quello che poi avrete modo di vedere
E ai dirigenti scolastici delle scuole che si sono impegnate
Innanzitutto a Nola partiamo da Nola la preside assunta Compagnone del Liceo Carducci
Il Preside seppe dico della scuola secondaria di primo grado per le hanno
La il Preside bosone di San Gennaro della scuola media dell'istituto alla scuola se mass media di San Gennaro vi studiano
La preside Carmela Anna Napolitano de della scuola secondaria di primo grado Dante Alighieri Rosario Cozzolino della Vincenzo Russo di Palma Campania Bartolomeo permane lì istituto comprensivo di bresciano
E la dirigente scolastica professoressa Carmela Maria Napolitano del
Della istituto alberghiero
Carmine Russo di Cicciano è un grazie anche alla signora Rosa Barone del Circolo passepartout sono tutte persone che hanno collaborato
Ci hanno dato una mano passiamo subito alla premiazione
Allora Sezione alla Sezione A comprende
Gli studenti che a partire dalla scuola primaria fino alla al biennio della scuola
Secondaria di secondo grado hanno partecipato e
Abbiamo due ex equo
Martina Giannetti della scuola secondaria di primo grado
Giovanni meravigliano la professoressa di Urbino Giuseppe Giuseppina Rubino
Ritira il premio
Legge la motivazione
Allora il giudizio al componimento la composizione
Giocata sulla contrapposizione dei colori blu e Russo riprende il dramma del piccolo ai danni emigrato straniero lasciato morto sulla spiaggia vestito della sua tutta blu e russa
Colori
Che semplificano il suo essere vittima di un destino crudele della Società dei conflitti
Blu e rosso di Martina Giannetti
Dobbiamo leggere dobbiamo leggere dobbiamo leggere la poesia altrimenti non avrebbe senso
Blu e Russo
Un bimbo dorme per sempre cullato dalle onde del mare
L'abito rosso come le contese improvvise fino a ieri
Accese conclusa in abbracci nel cortile di casa
Come cenno un tempo splendente di pace e di allegria sulle corse sfrenate nitrati
Rosso
è oggi nell'odio radioso dei fratelli in guerra dei barbari assassini promosso il sangue innocente di un popolo in fuga
Lu la notte di mille passi affannati sull'incerta avvia della salvezza
Blu il male il mare che strappa il respiro rubando la mente
Quando
Per ogni piccolo ai danni si troverà una strada nel cuore degli uomini
A ex equo Lisa De Luca diceva Tarducci consegna il premio la professoressa manda Ambrosio
Diciamo Carducci Elisa De Luca
Il g Divella veloce sia passeggera eccetera la prego il giudizio del componimento
Riflessione memoria evanescente gratitudine riferita al personaggio chiare presumibilmente la mamma
Vario negli accenti il contenuto si situa e si caratterizza nella pietra focali a dell'ispirazione
L'amore per la passeggera dando corpo ad una proposta elaborata di ascendenza ermetica di sicuro rilievo
Brava
Passeggera
Atti passeggera che su questo treno I conservato un posto per me
Atteso che
Di notte pregati e con un filo di voce sussurra via gli angeli di lasciarmi dei conti
Teche crescendo hai capito che
Per ogni mio dente caduto sarebbe spuntata che una ruga sulle finzioni
Atti passeggera che pensi che gli alberelli profumati mandino via cattivo odore capirai sarà invano in questo mondo
Atti e che la notte non dormite essere la febbre alta saliva io appena prima un oggetto
Facevi finta PS armata
Atti e che mi ascolti quando parlo senza mai fermarmi e quando invece muta non cerco i tuoi occhi atti passeggera
Che Finci sempre di essersi Elena ma
So che
Ogni tua candelina
Con me un palloncino tende o che Pollari
Atti che ascolti canzoni d'amore e poi
Detti se ne deve parlare attese passeggera che non hai fatto altroché perde l'equilibrio mentre
Il treno ripartita io
Io ti terrò per mano se vorrai
Per non farti cadere sola
Atti che dal primo giorno migliaia abbracciato come quanto si lasciano i figli pronti a partire per la guerra
Ad che passeggera che non mi annoierei ma
A vederti in ogni vagoni di questo treno
Perché tu ne fai parte e tu
Ne hai fatta passeggera
Sezione Bindi
Giulio Rosario Crisci siamo al triennio della scuola superiore
Consegna il premio il dottor Luciano Chiappetta
Il giudizio del componimento come Icaro
Nella digressione poetica con taglio di filastrocca si inneggia al meglio della vita in un un ottimismo senza confine
Che delinea spensieratezza e voglia di volare in alto verso l'impossibile come Icaro
Come Icaro
Se fossi come i Calò
Avrei voglia di volare
Userei l'immaginazione
Per fuggire dalla prigione
Vorrei andare fino adesso pure per vedere quanti caldo o comprare qualche stella si magari
Fosse in saldo chiederei anche
O l'anello a un gioielliere di Saturno
Sorvolerei contante Rondini all'interno dello stormo
Se fossi come Icaro tante cose vorrei fare ad esempio
In un solo giorno gira nel mondo andata e ritorno
Vorrei cercare combinato l'isola che non
C'è
Se magari la troviamo voi venite pure dei
Un bel posto senza guerre senza ladri disonesti
Sulla terra
Ci parrebbe
Dove contano
I bei gesti alla fine si può dire che siamo tutti
Caro
Perché abbiniamo quelle aree che nessuno può spezzare
Sono quelle del pensiero e dell'immaginazione che
Solo se ci crediamo possiamo dire
Non voi vogliamo
Proporrei
Sezione di
Poi sia edita a una giovanissima studentessa che nonostante l'età ha già pubblicato una silloge LN Napolitano
Primavera
Allora la polizia primavera
Giudizio del componimento il tema di un abbandono che ha procurato sofferenza
E forse pulsa ancora nella primavera che sta per finire e poi alla fine all'apparire dell'autunno il desiderio di
Sedimentare dappertutto esperienza per inventarne un'altra per vivere ancora un'altra primavera
Secondo
Con la
Primavera
Non c'era più tempo forse non c'era mai stato perché anche se il giorno sfumata e diventava notte io non ho cambiato ero lì
La stessa di sempre con un unico pensiero con un unico desiderio
Male mie braccia non diventava annuali e senza di esse non sarebbe mai riuscita a volare
Poi
Ogni giorno mi sono guardata allo specchio mi sono guardata dentro e finalmente ieri lontano ed io
Leggera finalmente
Ieri un ricordo che non faceva più male
Allora
Ho capito che ieri tu atto per Pollari V.I.A. mamma non Potì perché la primavera non era ancora finita
I veri nei miei pensieri Tino tutte litanie ricorrenti
Il
Tempo si era fermato e se non fossi arrivato l'autunno
Non te ne saresti mai andato
La Sezione Cini e dedicata agli adulti
Sarebbero
Abbiamo visto che i giovani hanno dato una bellissima prova
Con delle liriche
Assolutamente spontanea così dense di significato
L'eccezione ci
A
Anch'essa
Dato
Delle bellissime prove di fatti
Abbiamo una menzione speciale ad un poeta che non potrà anche non ha potuto essere qui presente Davide curvo leggiamo però la motivazione e ascolteremo le antiche
Allora la lirica è a mia madre il giudizio del componimento è
In un ermetismo di fondo che allude d'epoca l'amore di un figlio che si dichiara la fine viene elaborato il discorso di appartenenza sibillino e talvolta oscuro tipico della polizia contemporanea
Il bersi ficcare strofa lunga e senza orpelli eccetera senza orpelli eccessivi sancisce tale caratterizzazione
A mio pantere
Ti scrivo fra l'Arena che lambisce il fiato fra le selve dell'evitare se dalla polvere del tempo o norma in riva al cuore
Le note
Torride al redimere i battiti effigie hanno un porto d'angeli così suolo qui immerso nel ti more che un picchio mie Luta dal tuo viso discosto dalle sponde che un fanciullo definiva casa
Strano il rinvio le ferite al cuore Utopie Di Cursi a piedi nudi nella sabbia sfidare il vento
La scia di un languido pianto mi Adduci all'alba del tuo sguardo donna che non hai avuto madre di Chieti se hai saputo amare
Ora che un figlio chi chiama madre
Primo premio della Sezione cd consegna il premio io vorrei invitare prima il professore Giglio
Per
Questa poesia che
Di Antonio Elvio Alma cioè Antonio di soli Antone Di Palma cioè
Prego
Antonio Di Palma
Prego
Il giudizio del componimento
C'è l'atto alla divisione degli inganni
Subiti che hanno inferto sofferenze solitudine silenziosamente supportate
Nell'ultima terrazzina la palese confessione del riscatto per redimersi il verso sperimentale si fonda
Con il pessimismo giustificato
Deve essere ingegna una leale vogliono il bene
Vuole leggerla nel secondo benissimo eravamo
Vedevo rubare no energetico
Allora
Io devo ringraziare innanzitutto le due professoresse che ne hanno aiutato e la scenetta in questo lavoro della Commissione
Il loro lavoro è stato veramente pregevole come vedete un anche voi
Veramente eccellenti per i giudizi di hanno espresso eccetera
E la prima edizione del premio quello che dicevo poco fa con il Rettore
Questo premio deve essere avviati deve diventare un premio nazionale non può essere un premio locale eccetera perché Aristide La Rocca era un poeta nazionale era conosciuto dappertutto e quindi come tale deve essere ampliato
Le poesie che sono pervenute
Come avete potuto già
A vedere
Esprimono medi momenti o varie tematiche della polizia cioè chi gioca di fantasia come Icaro
Che invece
Osserva la realtà e vede l'amarezza la bellezza delle cose come blu e rosso o chi
Sente dentro un sentimento per la madre quindi passeggera
Ho anche
Come
Il Di Palma qui che appartiene alla categoria degli adulti ovviamente
Esprime quello che diceva D'Annunzio è la verità
L'unica verità del mondo e la polizia perché nella poesia che l'uomo esprime tutto se stesso quella verità che molte volte
Tiene nascosto dentro butta sempre giù perché ingoia tanti rospi eccetera ma poi
Nel silenzio nella sua casa bene su un foglio su una scrivania posso anche sul lavoro esplode e butta giù questi versi io vi leggo Napoli sia con la quale noi lo premiante inganno
Quante volte
Han parlato di me
Banalmente
Troppe
Riunioni devo col silenzio
Lira più ascoltati
Al mio scritto al mio cuore
Cento colpi di frusta
Quote
Senso alcuno più tale
Ora
Già Schumi tremanti coperti da una cultura
Di nulla
è impossibile
Io attendo
Al di là
Dello scontro del fiume
Non so se ho recepito nella lettura io trasmessa al loro ecco quella tua rabbia interiore
Che poi è esploso in questi versi che sanno ancora volta a testimoniare che cos'è la polizia
Allora
Questo è un premio
Snella
Opportuni
Audizione in cinque
Grazie alle
Contro il grasso
Adesso visto che mi ha rubato
La cena il professore voglio leggere di
Di mio
Due poesie i
Due autori
Che vogliono rimanere anonimi
La prima
E
Un inno all'amore per arresti Della Rocca la seconda è un ricordo vibrante sentito di un amico per tutto
Per me
L'amico con la a maiuscola è
è stato è rimarrà a rischi Della Rocca
Dublino
Il vento d'autunno del nord
Gelido
Spina carezze
Dilata stupore la tromba
All'impervia bollata del solista
Sei qui ovunque mio unico pensiero sei vento sei suo uno UTIN giovani alla sventura
Vai tempio la città sconosciuta
Il giorno attende la voce che arriva
Dare un taglio nella si
Tacendo impossibili parole d'amore
Il mio turno inatteso mia insperata ricompensa tutto
Quelli veri
Il sublime
All'amico dal gusto
Compasso lieve venivi annunciando atti chiamandomi
La tua parlate attaccata
Assegnata mancata
E tu voli Visco per medio più rito in giardino
Si parla sempre di temi caro amico di agosto
Ne abbiamo ascoltato Gorizia
Ci premiamo un attimo per sentire altra poesia un ricordo di artisti Della Rocca
Bella Contigiani
Però prima
Di
Leggere vorrei che Amelia ricordasse un pochino la genesi di che la retta perché
Aristide
Eh beh spunto proprio da Amelia per scrivere che la retta quindi vorrei che lei
Ricordasse questo momento pene nero e costruttivo con il Papa
Forse qualcuno di voi avrà letto che la retta di Roberto Gervaso
Ebbene
Tanti anni fa non diciamo quando quando è capitato
Questo saggio era apprezzato è così io dopo averlo letto
Lo diedi anche a mio padre
E da lì
Questo momento in cui vengono rievocati al di là delle vicende storiche gli ultimi istanti di vita di
Due persone che non sono più Benito Mussolini e Claretta Petacci ma sono semplicemente due amanti
Che si ritrovano insieme
E in un monologo
Che ricorda molto da vicino il quinto canto dell'Inferno dove Francesca parla da sola
Che la retta nasconde il terrore per la sorte imminente
Dietro le premure per l'amato solo una donna e capace di tanto
Hai dormito
Hai dormito
Ma come l'irrequieto
Ogni torno amore mio sono qui sei contento
Tanto anch'io
Non parlare sta qui adesso gotiche il risveglio
La luce ti dà noia socchiuso le imposte o ti faccio buio con le mani sul viso così
Sono fredde perdura adesso meniscale
Ma assegnato
Hanno
Perciò son qua
Che temporale stanotte
Che tuoni e eccome rimbombano tra questi monti
E quanti lampi sai
I quei campi continui Ciampi
Che fanno paura
Dormi
Sono andata alla finestra Perrin serrare nulla
Si vedeva Angela
Non ha smesso di piovere un minuto
Nuvolosa assai
Fitto
Aprire
A volte e più Mazzarello di marzo
Sotto c'è un giardino nonché dei fiori
Ho sentito un profumo Gerson minimi
Coglierne tanti sì su quello subito
Già
Poi
Non ci lascerebbe ad uscire
Ma
Siamo carcerati o custoditi
E quanto ci terranno qui
Cattivi non sembrano
Poco fa l'è sentita e sanità una donna la padrona di casa ha portato latte caldo appena munto polenta Salama il pane
Con la vecchia tovaglia
Ha preparato la
Sulla cassapanca
Si è girata guardare dalla tua parte ha detto quasi accenni
Se volevamo altro chiedere giù
Qui fuori
I due
Passeggiano sul ballatoio
Poco saranno seduti sui gradini
Niente
Niente quindi nessun fastidio
Non ho pianto te lo giuro hanno
Sono sono un po'stanca
Sarà
Se l'occhio dormito poco e tu
Ogni tanto sobbalzato guardando l'orologio
Il tuo la vita
Faceva giorno dalle scommesse urgente alla luce ho messo la pelliccia dietro le imposte se rifatto il pugno
Ti può elevare e perché i stivali aspettate l'intento festa Nesta riposo sarà un'altra giornata
Ma stiamo insieme e di tutto per ora
Il distacco da atti più dura morte mi è stato quando
Andava oltre il tuo fiato
Chi prepara qualcosa
Poi appetito mangiamo insieme a voi come
Come se fossimo in vacanza
E quando è mai successo
C'è un'altra quel dentro ha però ti dispiace fa poi tanto freddo
E ancora in un po'no
Si sta bene quassù
Il silenzio e piena di vento
I cani questa notte taccio
Presenti senti i colombi puliti le galline prima un anno torco nel campo
E perché no
Siamo in alto parecchio
Fuori ma
Chi sa coi
Di preciso e dove stiamo
La possibilità
La frontiera
Deve essere poco oltre forse nell'altro un possesso
Siamo stati strutturati niente nemmeno da poter tentare
Quell'atto
Salita poco fa pratica sospettosa
Ho impaurite
Picco neppure il tempo di parlare tra donne e si fa per il resto qua e là invece compiti sì ma in fretta Peter sparito al tempo se ne perduto basta basta basta
Vasco
La canzone
L'attenzione che ci piaceva
A il motivo
Con i ricchi crollo Mariella Mori vendiamo
Egli ha accennato tutto pipistrelli
Poi
Volete ripeterlo stonato mi chiedevi compatto
Ascoltati chimico della
Tenerezza ad una confidenza spiega ricomposta si in fretta speso trattenuto smorfia Di Gioia
Dei dissensi
Era
L'assillo di una cosa smarrita
A ritrovarmi
Ci vediamo domani non lo so vuoi vedermi mossi
Pensati altrove l'orologio era mio quando aspettavo i nostri incontri Brebemi impetuoso siccome è una sorpresa per la tua sembianza
Ha la notte che passa
All'indomani i fiori
In secondo limiti
Poi
Poi il telefono non con insorge
Lingua chiami Al visto come sporadico la pace nel cammino Farana deltizie soprassalto nome accettiamo mai tesa oppure
Capiente
La spesa no
Sopra il cuore
Balza
Tende l'orecchio tutti gli atti ad una
Al groviglio di gruppi
I pensieri
Che se guardando
è un'auto non ditemi che viene apposta qui papà forse si ricordano di noi valida qualità né straniera
Sì sì forse si ricordano di lui
Sta salendo non può che venire qui ora l'asporto ecco razze ferma se
Parma
Partigiani
No no no no no non ha paura
Sono qui i conti
Vengono qui
Vengono proprio qui
No
No io chi fosse
Tu vivi
è pensi a me
Non hanno bussato
Salgono
Salgono
Sa
Con
Dove sta la vogliamo seduto
Arrivati
Al termine
Forse vi sarete chiesti che bisogna scegliere anche di farvi venire qui una domenica sera
Per stare insieme
Poche persone sedute e gli altri impieghi
Forse la necessità
Dia vere qualcosa
Che ci sta veramente a cuore
L'antidoto
Più efficace
Contro la barbarie
Perciò
Il ricordo di una degli effetti della barbarie
Vogliamo leggere
Un componimento
Che si chiama il sonno di ai Länder e che tutti avrete già letto
Il sonno italiani
Frastornati bambini di migranti fare pietoso stupore essa abbandonano qualsiasi giaciglio di fortuna
Dormono Peroni come essere guanciale di carne della madre
Appena nati furono posti per le piccole poco che ancora si dispongono a succhiare segnando latte torce della vittima
Non il latte neppure solo sognato bagna le tener Labarbera di aprile
E sappia
L'Acquamar
Le Sicilia loro
Giocatore mucchietto inerte vestito come un bimbo addormenta
Rossa la blusa blu i pantaloncini le minuscole Scarpi ancorché alzate per i passi
Che non saranno mai fatti
Un Cristo di tre anni assassinato da tutte le potenze della terra
Dalla però ciò durante avevamo
Soltanto un militare
L'ha raccolto il sollevato in alto come fosse
Tra le foglie di morti che camminano
Il
Risorto
Professore
Magnifico Rettore
Abbiamo pensato che qualcosa che
Aristide Larocca avuto a cuore per tutta la vita e per la quale ha speso la vita è stata la cultura
Non non ci sono non abbiamo potuto pensare a nessuna motivazione
Perché il nome basta da solo a riempire qualunque motivazione
Vero approfitto del microfono per dire due parole
Il quando Francesca Amelia mi hanno
Proposto il patrocinio al premio debbo dire per me è stato motivo di particolare soddisfazione concederlo come rettore dell'ateneo
Perché Aristide ha rappresentato per Nola una figura molto importante perché non solo è stato un grande professionista un grande medico un grande manager della sanità messa tanto un grande intellettuale
Ed è stato un po'uno dei simboli di una cittadina che ha sempre avuto nella cultura e nel valore della cultura
Una un punto di riferimento e tutti i nove io ho tanti miei colleghi e amici che sono qui anche tanti che non ci sono
Hanno percorso la loro strada professionale partendo da questo humus culturale perché ne tutti ci siamo formati qui
E per questo penso che la scelta che è stata fatta dalla Fondazione di conferire questo premio ad Aldo Masullo che
è un altro grande
Figlio di questa terra che è stato per tutti noi un grande punto di riferimento e lo è ancora
è la scelta più felice che ci potesse essere quindi io sono veramente onorato di poter
Premiare Aldo stasera perché quando mi capita spesso debbo dire
Abbiamo la possibilità insieme di fare delle iniziative io sono particolarmente orgoglioso che un intellettuale del livello di Aldo siano l'anno come io sono orgoglioso di essere non l'hanno e quindi per me è un grande privilegio premia stessa sera grazie
Prima che ci ripensi sei arrivando anche Francesco
C'è
Un sottotitolo che
Tratto da frammento centounesimo l'anima nell'universo dentro il fuori tutto contiene la filosofia
Lezioni
Pertanto
Bellissimo
Questo è il colore Kearney piaciuti
Stiamo aspettando
Quando
Noi guardiamo
In Cirillo
Dino temi
E
Ci
Meravigliamo dello splendore di molte stelle
Spesso
Non pensiamo proprio perché presi dall'emozione
Che molte di quelle stelle di cui noi vediamo la luce non esistono più
Ecco quando io penso ad Aristide
Così come
Ad altri grandi compagni io penso
Che sono una luce che rimane tra noi vedendo da lontano anse antichi
No no non ci sono più Marcella lo produce
Io credo che la grandezza di una persona qualunque mestiere abbia fatto anche il più umile
Sia quello
Che viene testimoniato dal permanere della sua luce anche quando questa persona non c'è più
Del Cancelliere istigare
Noi ci troviamo di fronte al ricordo non alla memoria
La memoria e come un sarcofago nel quale conserviamo delle mobili
Il ricordo e la nostra compagnia
Della persona che ci ha lasciato
Noi camminiamo con questa persona e questa persona cammina con voi
Aristide ho riletto poco fa quello che dicevo un anno dopo la sua morte in un incontro
Di
Commemorazione di lui
E
Ricordavo i tempi dalla nostra fanciullezza ricordavo i tempi della nostra giovinezza ricordavo lui che come medico questo va sottolineato
Non era un medico puramente tecnico
Era
Un medico dell'Arma
Perché quando si tocca il corpo delle persone si tocca l'anima
Avete voi ma cercate altrove l'anima tali Mastagni nostre cose
Ecco perché il medico il vero medico non deve limitarsi
A farsi raccontare
Il modo più o meno frettoloso
Ciò che
Il paziente dichiara di aver provato né può dire vatti a fare una radiografia
Il medico deve
Don Haus contare nel senso di sentire il battito del cuore o il sibilo dei polmoni
Il medico deve ascolta
E
Mi fa molto pensare
Questa questo tema dell'ascolto e Aristide come grande medico capace di ascoltare
Quella parola che dice il San Paolo nella lettera I romani
A proposito della fede dice la fede deriva dalla vere ascolta
Come faccio
A non credere se io ho sentito siamo scontato
E come faccio agli orari che davanti a me c'è una persona viva se
Ha detto il suo dolore
Se io l'ho ascoltato l'ho capito se dunque parliamo una lingua umana comunque se dunque parliamo insieme
La lingua della speranza e della sofferenza
E allora si capisce
Come
Aristide sia stato insieme
Un grande medico
E un grande poeta
A quei sia
Non è solo letteratura
La poesia non è solo elaborazione della parola
La poesia non è soltanto
Composizione di significati
Indicati dalle parole e messe insieme con grande
Per il sia
La poesia un'altra cosa
La poesia
E quella
Del bambino che ne vediamo sulla sabbia come
Un bombolotti solo abbandonato da un ragazzo
Stava ci fu
E dico no e muore
E
Quei sia allora che cos'è
Che
La vista di quel bambino
Di quel corpicino non so neppure più sei sì e un bambino un bambolotto di quel corpicino
La vista di quel corpicino suscita in me
Un'emozione che non è solo
L'emozione del pianto dell'indignazione della rabbia
Ma neanche
Come l'intera vedere una verità
Che prima non riuscivo accoglibile
Quando penso alla poesia io
Mi ricordo un passo
Del
Simposio di Platone
Dove Platone
Dice ma
Due persone che sono stati insieme tutta la vita due amanti come che ancora dopo tanti anni riescono a godere della presenza dell'altro
Il realismo di Platone
Ma poi
Io mi rendo conto che se
Stando insieme ancora si sentono in qualche modo avvinti l'uno all'altro e perché stando insieme riescono a intravedere
Qualcosa diversa
Di qui non si può tradurre in parola il contenuto
C'è la verità prima e si è parlato della verità
La verità
Gesù che la sapeva lunga quando Pilato il vi dice che cos'è la verità
Che la verità non si può ridurre ma
Ha una parola
Ecco la politica eccome
Il
Abbi l'avvicinarci a una soglia
Che però sappiamo che non possiamo superare
Va tuttavia stando vicini alla soglia
Eccome se in qualche modo sentissimo il sussurro di una voce che non riusciamo
A percepire completamente
Ecco
Era una persona così
Arresti ed era un portatore di poi esiliato
Io
Ricordo il suo sorriso la sua testa un poco ciondolando
Quando si come inseriti al tempo stesso interrogasse il mondo che lo circonda le altre persone e dice Scelli no quello che voi mi dite non mi convince
Il sorrideva
Del sorriso derivi unificati
Ironia e pietà
Pietà nel senso la
Pietà nel senso di partecipazione commossa alla vita degli atti
Questa è la pietà
Ebbene la pietà che anche pugliesi
Il bambino abbandonato e sulla spiaggia suscita in me pietà fantasia neanche poi ironia ritorniamo al sorriso
Il sorriso di
Di Aristide come ogni grande sorriso ironico
No non è
Una forma
Diego Istica separazione del male da sei
Cioè voi siete il ma
Ma io sto da quest'altra parte
No
Il sorriso e pietà perché coinvolgimento disse e nel male di tutti
E al tempo stesso come
La consapevolezza la consapevolezza tranquillizzante che tutto sommato questo male di tutto
Di cui noi siamo partecipi resta sempre un poco più in basso di voi
Non è anche umane trascendenza
Nel senso
Non religiosi in questo caso sto parlando alla trascendenza nel senso
Che io vivo soffrono gioiscono ma
Continuamente penso questo rinvio giuridiche soffrire e quindi pensandolo in qualche modo lotta nascendo
Ci sono
Immerso nella mia vita ma non sono sommerso dalla mia
Ecco stride incarnava questo senso della vita ed io perciò io ho voluto molto bene così come lui mi ha voluto a me
Anche se il nostro bene come il bene vero
Era un bene sempre venato di Gorizia quando ci incontravamo fin da ragazzini o ricorrendo
Il sorriso ironico appariva prima di ciascuno di noi all'altro
Il sorriso ironico ma sorriso ironico e l'apertura il sorriso ironica la negazione del rimanere il libero enunciati nel proprio egoismo il sorriso ironica e un invito
Il sorriso di Aristide era un invito
Un invito alla politica un invito la bontà
Un invito la verità in breve un invito al no poi i siti io così
Naturalmente
Naturalmente
Preso
Do strascino
Del ricordo di Aristide ho dimenticato il mio dovere che quello di ringraziare la fondazione
Arresti Della Rocca che mi onora con questa prima edizione del suo previo
E debbo ringraziare
L'amico Rettore della mia università questa è una cosa particolarmente significativo una volta le università erano chiuse nel proprio castello
Oggi
Ecco quando io vedo il mio rettore vedo una università che esce fuori
Delle chiuse mura del proprio castello
E
Entra nella città
Perché in effetti questo è il vero dramma nostro che non ha ancora siamo riusciti a far sì che la cultura ci accomuni tutti
Ognuno ha la sua cultura particolare ignorando tutte le altre
E invece la cultura in circolazione
E questo non significa abbassamento ma semmai elevazione
Non è che l'università aprendosi alla città a tutti coloro che vivono
Nella città qui citati non è solo Nova naturalmente
è
La convivenza umana
La convivenza universale degli uomini non è
Che l'università aprendosi a questa infinita Massa di uomini donne bambini
In qualche modo
Sì sì Plinius
Manzi si rinvigorire
Perché alla perizia
Alla ricerca addotta alla ricostruzione erano utilizzate
Alla
Consapevolezza storica
Unisce nel senso
Dell'umanità quotidiana senza la quale
Qualsiasi dottrina
è un'astrazione
Io perciò sono un atto
E veramente dietro riavere qui il mio rettore che ha perché mi ha consegnato questo premio e quindi io ringrazio ancora poi tutti voi che ecco perché se fossimo stati solo lui
Che senso avrebbe avuto questa cerimonia
Quindi voi non siete il pubblico
Voi siete attori Comino cui
E perciò io vi ringrazio
Lei stupenda
Sì
Va bene
Grazie a tutti
Dopo dopo Aldo Masullo al meglio tracci
Grazie sappiate che qui non appena ricominceremo concerti ve lo faremo sapere
Grazie grazie
O meglio proprio anche per il futuro ancora
Di