13 MAR 1997

Intervento di Olivier Dupuis sulla sospensione dei rapporti economici tra l'Ue e la Birmania

STRALCIO | - PARLAMENTO EUROPEO - 00:00 Durata: 2 min 25 sec
A cura di Andrea Maori
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Registrazione video di "Intervento di Olivier Dupuis sulla sospensione dei rapporti economici tra l'Ue e la Birmania", registrato a Parlamento Europeo giovedì 13 marzo 1997 alle 00:00.

Sono intervenuti: Olivier Dupuis (parlamentare europeo, Lp).

Tra gli argomenti discussi: Accordi Internazionali, Aung San Suu Kyi, Birmania, Cina, Commissione Ue, Democrazia, Economia, Esteri, Parlamento Europeo, Unione Europea, Wei Jing Sheng.

La registrazione video ha una durata di 2 minuti.

Questo contenuto è disponibile anche nella sola versione audio.
  • Olivier Dupuis

    parlamentare europeo (LP)

    (FR) Signor Presidente, i presidenti di seduta cambiano, i deputati vanno e vengono, i commissari restano. Ciò che va a pieno onore del commissario Marin e a nostro completo vantaggio, perche la questione della Birmania fa parte dei suoi dossier, cosa di cui mi rallegro molto. Ritengo che questa decisione in favore della sospensione del SPG sia particolarmente importante, considerato che a Tokyo si e appena tenuta una riunione per la costituzione di una rete intemazionale di sostegno alla democrazia in Birmania. Credo, quindi, che il segnale che l'Unione europea potrebbe inviare sia particolarmente importante per i paesi asiatici, accorsi numerosi al forum di Tokyo, che manifestano molto più interesse per questo problema di quanto non faccia l'Unione europea, è il caso di ammetterlo. Ma non per questo essa e meno importante. D'altronde, ritengo che la decisione sia importante perché costituisce una novità nella politica dell'Unione europea. In effetti è la prima volta che si mette uno strumento di politica economica tanto forte al servizio di una politica di difesa dei diritti dell'uomo e di promozione della democrazia. Mi congratulo con il commissario Marín per aver condotto questo dossier cosi come ha fatto. Vorrei dire ai colleghi che mi hanno preceduto e che pensano che la signora Aung San Suu Kyi abbia un gran fascino - ciò su cui, d'altronde, concordo - che vi sono altre persone nei paesi della regione, come Wei Jingsheng, come Wang Dan e molti altri dissidenti, che hanno a propria volta un gran fascino. Spero che ciò serva a dar loro delle idee per il futuro. Non chiederò al commissario Marin se ritenga affascinante la signora Aung San Suu Kyi, ma piuttosto - pregandolo di non riferirlo subito a Sir Leon - se crede che sia possibile, dietro richiesta del Parlamento europeo, awiare procedure simili per altri paesi della regione. In questo caso mi pare si sia trattato di un'iniziativa dei sindacati. Ma non sarebbe possibile, su iniziativa, stavolta, del Parlamento, lanciare delle simili procedure di sospensione del SPG per altri paesi della regione? A mio avviso l'Unione europea, in questo modo, compirebbe un passo decisivamente positivo sul cammino del rafforzamento della propria politica estera
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