Intervista a Vincenzo Vita sul dibattito poliltico all'interno del Partito Democratico e sulla "contro-riforma" della RAI

Radio Radicale abbiamo qui con noi Vincenzo Vita già della sinistra del PD ora il problema come si colloca al senatore a vita
Beh non sono più del PD perché no perché ritengo che il PD ormai sia definitivamente diventato un partito moderato e sostanzialmente conservato come non l'ha convinta per esempio l'intervento di ieri in Assemblea nazionale del Presidente del Consiglio
Ma mi sembra una promessa incauta anche
Una
Forma ormai di pubblicità
Che rapportata alla politica non è la stessa cosa della pubblicità quella che va sui media che a volte anche affascinante invece in quest'Aula della rivoluzione fiscale si sono problemi però si è sempre a favore delle tasse o di sinistra diciamo la verità
No è che non si alleggeriscono le tasse facendo dei proclami ma alleggerendo le davvero tra l'altro
Rimane assurdo incomprensibile
Il fatto che i due grandi fenomeni che in Italia drenano risorse in modo massiccio e cioè la corruzione e l'adesione fiscale non siano messi al centro di qualsiasi programma di cambiamento e primario perché noi questo succede secondo
Perché credo che per un verso loro dal punto di vista del dell'evasione fiscale gli strumenti che aveva messo in atto l'allora Ministro Visco
Non so bene anche che che fine abbiano fatto cioè ci siano ancora in attesa di godere vignette del povero Ministro delle Finanze Visco nel
Si liberi figuriamoci però
Andare a definire una linea di intervento
Che sia volta a colpire i grandi patrimoni perché io capisco e sono d'accordo con il passaggio a una
Più rigorosa verifica
Degli scontrini il posso cioè tutta una serie di misure contro diciamo i pagamenti non registrati ma il punto di fondo i grandi patrimoni
è quello che può dare una svolta anche alla politica economica italiana così come il tema della corruzione è incredibile che in Italia ci sia questo livello di corruzione ed è incredibile che non
Si attui peso c'è il commissario sub commissario per cui tutti i consiglieri Vacca per la domanda è perché non succede perché non viene messa secondo le al centro dell'agenda politica o meglio non vengono messi questi due termini
Perché c'è stata disattenzione c'è stata una
Una forma anche di di inadeguatezza dei gruppi dirigenti del centrosinistra assolutamente
E senatore era che non quello che si è senatore a vita lei si è occupato per molto tempo dirai patente da questi microfoni abbiamo spesso parlato e della RAI del sistema di formazione con lei è ormai la riforma della RAI sta arrivando al dunque no
Purtroppo perché non è una riforma intanto una controriforma le parole vanno recuperate a loro significato nella loro semantica più profondi nel senso che
Si parla semplicemente qui della modifica
Degli organi di gestione e l'unica novità e che si introduce
Un amministratore delegato alla Marchionne per così dire con pieni poteri però guarda caso
All'autoritarismo che
Accompagna questa scelta si unisce anche un consociativismo che nel campo televisivo
Sempre stati o enorme simpatica formule secondo lei autoritarismo consociativo ne ho conosciuto molto gesta di questo cosa ci divide non è stato anche un po'protagonista diciamo la verità
Protagonista e vittima colpevole di una
Urlato come avrei dovuto questa è la colpa che io sento quando per esempio io ero sottosegretario la riforma della RAI fu bloccata per l'ostruzionismo complice
Della destra di allora ma anche di un pezzo del centrosinistra che voleva privatizzare la RAI e con i due grandi soggetti RAI e Mediaset che dietro le quinte tiravano rifila diciamo della filibustering io allora
Avrei dovuto urlare più di quanto non feci
Così come quando
Il conflitto di interessi non fu risolto perché i gruppi dirigenti del centrosinistra dell'epoca di fronte alla scelta nell'ultimo anno di legislatura di dare privilegio
Alla riforma del Titolo quinto della Costituzione o alla legge sul prezzo del pubblico interessi
Preferivo nel Titolo quinto chiarissimo lavoravo gravissimi siamo passati potremo dire dal consociativismo più o meno democratico alla lei dice all'autoritarismo consociativa perché consociativo perché in verità
La ministro Gasparri
Che
Vince ai punti questa partita nel senso che l'attuale normativa è sostanzialmente una prosecuzione della legge sua del due mila quattro
Non cambia niente l'unica vera modifica e che i Consiglieri Pastro da nove a sette
Ma rimane la maggioranza di quattro di emanazione parlamentare e
Il Presidente ecco l'emendamento passato di Gasparri e altri
Di Presidente per essere nominato ha bisogno della
Del della votazione diciamo qualificata due terzi dell'abuso di vigilanza e quindi sostanzialmente un'intesa con Forza Italia
Eppure udite udite i relatori hanno introdotto un'altra chicca chiedo trovo surreale se posso dire oltre che
Sbagliata e cioè che il direttore di testata non quali dirette perché le reti forse vengono considerate meno importanti
Qualità è stata cioè i telegiornali tramite radio devono avere possono avere i due terzi
Del gradimento del Consiglio dei Ministri no al centralismo bizantino per cui
La questura legato li propone
Scatta l'opera è obbligatorio ossia i due terzi
Perché anche un modo un po'bizzarro di scrivere diciamo un anno un testo normativo vuol dire sostanzialmente che si evoca una maggioranza qualificata del Consiglio d'amministrazione
Ma solo per i direttori di testata quindi tornando al punto un autoritarismo perché c'è
Una ministro delegato con poteri che nemmeno Ettore Bernabei aveva il tempio il monopolio della RAI
E tuttavia
Contemperato da una forma consociativa
Per cui il presidente e direttore di testata hanno bisogno della concordia anche di chi poi di Forza Italia insomma l'intesa antica il Nazareno prima maniera e ante litteram va avanti vi vedevo gente
Io spero che questo testo
Che
Verosimilmente verrà approvato qui al Senato nelle prossime ore
Si fermi qui
E che vi sia un ripensamento che alla Camera non abbia poi
Diciamo lite accelerato che il Governo vorrebbe io siamo come sempre Vincenzo Vita tra della sinistra quindi è come sempre un saluto dalla nostra mittente da Radio Radicale