I Balcani dalla guerra all'integrazione europea. Intervista a Antonio Stango

Venti anni fa nel mille novecentonovantacinque finiva la guerra in Bosnia finiva anche la guerra in Croazia negli anni successivi ci sarebbero stati ancora poi il conflitto del Kosovo e all'inizio degli anni due mila la la breve fiammata della Macedonia l'ultimo dei conflitti armati che hanno segnato la fine della Jugoslavia in questi quindici vent'anni molto è cambiato nei Balcani tra gli Stati nati dalla dissoluzione riposarvi a due sono entrati nell'Unione europea la Slovenia la Croazia
La Serbia sta avviando il negoziato di adesione hanno avviato il processo di integrazione anche il Montenegro la Bosnia in certa misura anche il Kosovo che sia dichiarato indipendente nel due mila otto la Macedonia a una situazione diversa a causa del ve toh Greco che ne blocca l'integrazione nell'Unione europea nella NATO ma è comunque agganciata all'altra europeo anche la Macedonia se poi dall'Area ex Jugoslavia ex cosava allarghiamo un po'lo sguardo a tutta la regione balcanica nel suo esso allora dei dieci Stati balcanici più la Slovenia cinque sono membri dell'Unione europea insomma questo per dire che dalla fine delle delle guerre io do la molto è cambiato molto è cambiato anche in positivo ma certo i problemi non mancano questo lungo preambolo per introdurre
Il discorso intorno a un libro che s'intitola Balcani dal conflitto alle prospettive di integrazione europea pubblicato recentemente da Antonio stanco editore un volume che raccoglie
Diversi saggi sono nove saggi di vari autori proprio per ripercorre le vicende storiche della Regione ma anche per anno analizzare la realtà attuale e delineare anche le prospettive
Di stabilizzazione di integrazione future se Moratti al telefono con Antonio Stangoni editore appunto ma anche esponente militante storico radicale esperto i diritti umani fu tra i fondatori del Comitato Helsinki buongiorno Antonio allora io sono ho cercato un po'di riassumere il contenuto del libro del quale dei vari saggi mi ha colpito il titolo del primo saggio che è ripensare i Balcani e mi sembra che sia proprio un buon punto di di partenza no a a quindici anni più o meno dalla fine di tutti quei conflitti ripensare anche appunto cosa quest'area
Senz'altro si è anche perché in realtà aperte gli esperti come i curatori di questa trasmissione
Gran parte del pubblico che ci segue ma molti non hanno una definizione chiara di che cosa siano stati i Balcani nella storia di cosa sia una possono essere ora
Ecco perché il primo saggio e ripercorre anche le definizioni che sono definizioni molto diverse
I Balcani come sappiamo possono essere intesi come un'area geografico politica o un'altra più o meno estesa a seconda del significato che questo si vuole dare
Sì già anche dalla nella definizione di di cui di dove da dove sono i Balcani si si incontrano già parecchie parecchie parecchi problemi nelle note di copertina si legge che l'Europa dovrebbe fare di questa Regione il terreno ho privilegiato della sua politica estera e di sviluppo quel dovrebbe indica che così ancora non è stato non è stato abbastanza
Sicuramente si dice c'è verrà prestare ai Balcani da parte in particolare dei nostri Stati e della nostra Unione europea e un'attenzione maggiore diversa
Come come tu ricordare ci sono due degli Stati che hanno fatto parte e della ex dico sulla avviarla Slovenia da è quasi subito dopo la risoluzione e la cromatura soltanto da due anni che fanno parte dell'Unione europea ma con tutti gli altri
Stati dall'ex Jugoslavia così come con i Balcani inteso in senso lato compresa la Bulgaria la Romania
Che dell'Unione europea ormai fanno parte c'è bisogno di avvenire
Una prospettiva riversa c'è bisogno di capire ecco anche il sottotitolo del libro come giungere a un'integrazione europea effettiva ci sono ancora una serie di conflitti che sono l'intera elettrici che sono politici ci sono motivazioni spesso religiose o pare religiose sottese in alcuni di questi conflitti insomma c'è c'è sicuramente e ha bisogno di meccanismi di i integrazione e anche di quella che molti studiosi chiamano la necessità di una storia condivisa perché fra
Molte delle popolazioni coinvolte a realtà sia una valutazione e della storia che ha interessato è molto diversa forse
Ed è difficile pensare che si possono condividere storie capo e stiamo parlando ovviamente in particolare del della dei Paesi dell'ex Jugoslavia che sono state divise proprio anche da da lacerazioni profondissima comunque lasciate dalla guerra però forse ecco magari
Il mettere in comune c'è il partire magari da l'idea che esistono storie diverse ecco magari in questo senso potrebbe avvenire una condanna una condivisa e non rifiutare più la storia dell'altro insomma per dirla
Sì esattamente c'è un arrivare a una vera condivisione richiede molti decenni e pensiamo che nella nella stessa Italia
E ancora dopo centocinquant'anni dalla dall'Unità del Regno d'Italia ci sono valutazioni diversissime addirittura
Divergenti sempre più per alcuni aspetti proprio negli ultimi anni rispetto alla storia del Regno del Sud e del Regno o del nodo del Regno di Sardegna
Figuriamoci per quanto riguarda realtà dove ci sono stati conflitti armati finora pochi anni or sono però intanto arrivare a conoscere le prospetti chi vive e e le valutazione storiche degli altri e altri che spesso sono vicini e non soltanto disputato ma anche di quartiere ci sono diversi punti del libro diversi passaggi in cui viene analizzata la storia
E viene analizzata la situazione attuale di Sarajevo ad esempio
Che che non è soltanto una città singolo ma è un un luogo dove esistono persone vere con storie che si sono intrecciate
E in modo spesso conflittuale in alcuni periodi però di di grande rispetto reciproco ecco ci sono molti punti da cui è necessario ripartire sta guardando punto il sommario del volume ed
La mente ci sono proprio tutti gli aspetti che poi chiunque si occupi di quest'area incontrava perché appunto c'è il un saggio su Sarajevo però si parla anche della questione del delle guerre poi gli
I traffici illeciti la la le dimensione anche etnico religioso ma c'è sono squadernato e un po'tutti in agli aspetti che compongono poi quello che viene chiamato il mosaico balcanico
Esatto come come ogni mosaico e fatto di di tante tessere ne abbiamo cercato insieme con il curatore accademico del libro che le professor Daniele Cellamare
Di coordinare questi giovani ricercatori autori dei dei nove saggi
Da diversi punti di vista che hanno analizzato aspetti che tutti insieme contribuiscono ad avere un'idea più chiara di che cosa siano i bar cane fra l'altro sottolineo anche l'importanza dei saggi che trattano i traffici i traffici di persone di droga di armi
Che che attraversano potuta l'area balcanica e anche le prospettive di integrazione non soltanto Antonio europea ma anche nel nel Patto atlantico nella NATO attraverso relativi meccanismi e di di partnership
Che ci sono rispetto questa alleanza che non è soltanto un'alleanza militare ma è almeno nelle intenzioni un'alleanza anche politica per la democrazia si stiamo parlando
A poche ore nelle ore proprio che precedono il referendum ma in Grecia ecco l'Unione europea oggi e ancora attrattiva per questi per questi Paesi o viene vista un po'come una destinazione inevitabile ma in qualche modo obbligata
Questa non è una mia domanda che che ritengo fondamentale ed al TAR la l'Unione europea diversi metodi per sondare quale sia l'umore delle popolazioni
Sia degli Stati membri sia di quelli candidati che di quelli comunque
Oggetto della politica di di vicinato
E questi umori sono sono sempre variabili sono europea si trova in questo momento è in una fase storica
In quindi Lehner e non non è particolarmente attraente per altri Stati non siamo più alla fine degli anni Ottanta o l'inizio degli anni novanta quando costituiva un esempio positivo dal punto di vista politico economico sociale e per molti Stati
La metà dove puntare alla quale giungere con i processi per esempio previsti
Dai criteri di Copenaghen né per per l'adesione tuttavia ci sono senz'altro degli elementi di positività che per alcuni
E questi Stati sono ancora molto lontani ad esempio
La la sicurezza ora in Terna così come un certo livello di prosperità economica rimangono degli obiettivi molto ambiti
Poi certo ci sono stati che fanno parte ormai da molti anni ha da decenni doni europea come la Grecia dove la situazione sembra fare i passi indietro piuttosto che viene avanti vedremo li sviluppi della crisi attuale poi ci sono i grandi vicini
Naturalmente abbiamo ben presente ricordare la Russia la Russia di Putin che non è la Russia di di qualche anno fa
E i tentativi di pochi Händel punti che sono di staccare almeno politicamente una perde degli Stati dell'Unione europea e dei suoi vicini dalle prospettive di integrazione anche di questo dobbiamo tenere conto
Certo poi c'era la questione la Turchia anche che ovviamente ha trovato proprio alla Turchia certe per non dire poi anche la vicinanza alla al Medioriente quindi e a quello che sta su cedendo dal punto di vista del dell'estremismo jihadista sull'acqua apriremo tutto un altro un altro capitolo che sicuramente merita di essere seguito non per avviarci concludere restando anche un po'su il senso del tema generale di questo di questo volume appunto sulla l'integrazione prospettiva di integrazione europea della della Regione palme dell'area balcanica mi viene da pensare a alla a Salonicco insomma quando
Si era indicato che credo fosse nel due mila e tre si era indicato il due mila quattordici cioè il centenario della dello scoppio della prima guerra mondiale
Scoppiata proprio a Sarajevo come data in cui tutti tre i Paesi balcanici tutta l'ex Jugoslavia sarebbe entrata nell'Unione europea in mezzo c'è stato il grande allargamento del due mila e quattro poi il rallentamento questo rallentamento insomma tutto sommato secondo te
è un è un male insomma è stato oppure in qualche modo visto quello che sta succedendo potrebbe anche servire ammettere appunto meglio insomma il processo di di
Di integrazione di questi Paesi ammesso che l'attuale crisi
Se ne faccia una un punto di partenza e non di involuzione
A mio parere non è un un Nale che sia stato rallentato il processo di adesione all'Unione europea
è un male stessi lenta il processo di preparazione all'integrazione che sono due cose diverse si dimostrò prima citavo i criteri di Copenaghen
Insomma e giusto che uno stato candidato soddisfi tutti i criteri compreso quello del dell'acquisito comunitario per potere formalmente a dei dire però intanto i processi devono devono andare avanti mentre come accennavo ci sono dei notevoli passi indietro in alcune aree che voi avete giustamente trattato della questione in altre trasmissioni del
Della conflittualità in Macedonia ad esempio rimane l'il nome spesso la repubblica ex Jugoslavia di Macedonia tuttora in questione rimane e lo status del Kosovo di cui pure nel nel libro si parla con molti riferimenti
Molti denunciano infiltrazioni da parte di estremisti islamisti in Bosnia e in altre aree
Insomma c'è davvero da lavorare molto per assicurarsi che alcuni di questi Stati abbiamo le carte in regola per una riunione futura e tanto per capirne di più perché il chi vuole saperne di più questo sicura
Entro un volume che merita di essere letto lo ripeto Balcani dal conflitto alle prospettive di integrazione europea il curatore professor Daniele Cellamare ci sono nove saggi di giovani ricercatori che
Ripeto toccano un po'tutti i temi insomma che abbiamo anche così toccato molto in sintesi questa intervista con Antonio stanco che è l'editore del del volume volume che costa quindici euro quindi anche
Insomma anche un prezzo solamente accessibile per trovarlo Antonio per i motori in modo più semplice vie interna e per suo Amazon punto riprende lo si ottiene in pochissimi giorni benissimo allora grazie davvero Antonio stanco mediatore poi