Le proposte dell'area riformista per progetto riforma istituzionale

L'importante è difficile appuntamento del cinque e sei aprile
Quell'attuale non è una manifestazione le elettorale
Essa i caratteri espliciti e limpidi di una iniziativa politica
E noi vogliamo anzi che essa sia di ampio respiro
Sia chiaro l'area riformista milanese così come la componente riformista nazionale è impegnata per l'affermazione elettorale del partito democratico della sinistra
Chi dall'interno di questo partito negli scorsi mesi o nelle scorse settimane in una forma o nell'altra da una collocazione o da un'altra ha voluto dare una diversa impressione è incorso in un serio errore
Chi dall'esterno del PDS ha voluto sostenere una simile impressione
Ah magari agito per i propri legittimi interessi di parte ma non ha contribuito a rasserenare i rapporti a sinistra
Tutt'altro ciò chiarito lo ripeto quella odierna indetta è organizzata dall'area riformista è un'iniziativa politica
Non potrebbe essere altrimenti
Non potrebbe essere altrimenti in primo luogo per il rispetto e la stima che portiamo tutti i nostri interlocutori di questa sera all'amico onorevole Antonio Del Pennino vicesegretario del Partito Repubblicano Italiano al compagno onorevole Gian Stefano Milani esponente del Partito Socialista Italiano all'amico dottor Franco Morganti presidente del comitato milanese per i referendum agli amici e compagni professor Renato Mannheimer e professor Domenico Politanò
In secondo luogo perché la campagna elettorale la condurremo presentando il volto i nostri tratti tratti specifici
E recando l'apporto delle nostre idee e proposte della nostra porsi passione e del nostro impegno Mannoni in maniera autonoma e separata dall'insieme del partito democratico della sinistra
In terzo luogo e soprattutto perché la crisi della Repubblica l'agitarsi in essa di fermenti distruttivi e di veleni il modo inquietante fatto di contrapposizioni
Con il quale la sinistra le forze progressiste l'affrontano le stesse novità positive che pure sono presenti nelle coscienze nella società nella politica richiedono due cose ben precise
Richiedono che all'interno al di là delle stesse polemiche elettorali l'attenzione sia costantemente fortemente rivolta ai problemi del Paese e dei cittadini
Ai temi della riforma politico-istituzionale innanzitutto alle questioni delle strutture dei servizi statali ai problemi del fisco del deficit finanziario
E della economia ai problemi della criminalità e viceversa della giustizia e della sicurezza
E il modo di stare in Europa ed è la collocazione internazionale per l'Italia
Richiedono poi che il filo del dialogo anche quando si rompe sia al più presto riannodato
E sia comunque accompagnato da uno sforzo per ricercare soluzioni e confronti e sulla loro base convergenze intese unità a sinistra e fra le forze costruttive di questo Paese
Qui sta lo spirito e il senso della nostra iniziativa di oggi
è significativo che essa si svolga a Milano per il valore che noi attribuiamo a questa nostra metropoli per i travagli che la percorrono per le difficoltà che essa attraversa per il contributo che da essa può venire all'intero Paese
Vorremmo procedere in questo modo qui questa sera prende subito la parola Giorgio Napolitano
Al quale abbiamo chiesto di esporre in una forzata sintesi un'analisi della situazione e una piattaforma politico-programmatica che risponda ai problemi richiamati e alle esigenze del confronto ora ricordato
Su di essa parleranno gli interlocutori qui presenti per esprimere opinioni considerazioni per avanzare critiche e o altre proposte
Infine in un intervento conclusivo Giorgio Napolitano dialogherà con gli intervenuti ed eventualmente replicherà a Los la parola a Giorgio Napolitano
Io farò molto di meno di quello che ha annunciato Gianni Cervetti quindi sarò assai più breve di quanto egli fosse temesse di maniera che poi si possano svolgere gli altri interventi
Io abbia un qualche spazio
Replicare
Con questa iniziativa voglio dire subito
Noi intendiamo fare la nostra parte perché nel corso della campagna elettorale
Si sviluppi un confronto serio tra le forze politiche sui problemi del Paese
Perché questo confronto non sia deviato né da ulteriori esternazioni polemiche del presidente della Repubblica
Ne e da intrighi e diversivi particolarmente rivolti a colpire il Partito democratico della sinistra
Abbiamo voluto di recente dare come aria riformista con l'assemblea del Capranica a Roma un contributo concreto alla definizione della linea politica e programmatica del PDS per le prossime elezioni e siamo qui stasera
Per raccogliere opinioni e sollecitazioni
Di rappresentanti qualificati che io ringrazio per la loro presenza
Del mondo politico e della società civile milanese per saggiare vorrei aggiungere
Possibilità di dialogo e di convergenza sulle scelte che il nuovo Parlamento sarà chiamato al compiere
Mi si consenta
Di ricordare quasi per inciso
Come le forze che a partire dal novembre del novanta si sono costituite in area riformista prima del PC e poi nel PDS
Abbiamo concorso in modo determinante al risultato dei congressi di Bologna e di Rimini e dovunque alla decisione di dar vita all'uopo partito
E se si sono particolarmente impegnate caratterizzate
Sui temi cruciali del superamento di ogni residuo retaggio dell'ideologia e della prassi prevalse nel movimento comunista
Della valorizzazione della parte più originale il fecondato inesperienza del PC
Della convocazione del PDS nell'area del socialismo democratico riformista europeo della ricerca di risposte valide all'esigenza di un'alternativa di governo fondata sull'intesa
Tra forze di sinistra e progressiste
Crediamo si tratti di una linea chiara
Rispetto alla quale non abbiamo avuto nessuna incertezza
Contrariamente a quel che sostiene nel modo più gratuito la polemica alimentata negli ultimi giorni da alcuni pubblicisti ed esponenti politici teniamo ben ferma la prospettiva di un avvicinamento di uno sforzo comune di rinnovamento di una ricomposizione nella sinistra italiana ma ne vediamo tutte le difficoltà e siamo convinti che esse non possano essere aggirate
Con iniziative improvvisate che rischiano di dividere piuttosto che unire le forze della sinistra di ispirazione socialista di riformista
Il punto principale di dissenso politico col Partito Socialista italiano in questo momento
Può ricavarsi anche dall'intervista di Craxi al Corriere di ieri
Ha detto Craxi la sola cosa che non possiamo permetterci e quella di avventurarci in direzione di confusi e sconclusionati alternativi ismi
Ebbene noi non proponiamo nulla del genere
Ma bisogna dire con grande forza che quel che dice Roberto non possiamo permetterci è l'immobilismo politico istituzionale a cui il Paese rischia di essere condannato dalla meschina ripetizione di un patto di governo a due tra democrazia cristiana e partito socialista italiano
E fin troppo facile
Sottolineare un'esigenza di stabilità politica e di governabilità nei prossimi anni ma bisogna bene intendersi su questi concetti
Su che cosa possa essere stabilità politica su come si possa garantire governabilità effettiva e in realtà bisogna partire
Prima ancora di parlare della governabilità futura dal modo in cui è stato governato il Paese in questi cinque anni io credo che si dovrebbe ricordare che condizione di una campagna elettorale omesso sta e che ci a governare atto renda conto di come ha governato
Senza alimentare poi sono in tanti che lo fanno polveroni di comodo in cui si perde la distinzione tra partito e partito e io qui non voglio invocare nessuna diversità di nessun genere voglio semplicemente ricordare il fatto elementare che ci sono partiti che hanno governato e partiti che sono stati alla opposizione e in qualsiasi Paese democratico
Di come si è governato il Paese rispondono le forze che hanno governato e chi ha fatto l'opposizione deve solo rispondere di come affatto la opposizione
Ebbene
Io sono profondamente convinto del fatto che non ci sarà stabilità politica e non ci sarà governabilità nei prossimi anni e non soltanto a livello nazionale ma anche nelle città se non si porrà mano a riforme profonde del sistema istituzionale e politico e anche se non si porrà mano a politiche di governo ecco io su questo voglio mettere l'accento anche per offrire qualche spunto alla discussione la priorità
Deve essere data alle riforme istituzionali ed elettorali io credo che qui davvero ci sia il cardine per un opera di più generale rinnovamento del paese
E tuttavia nei primi anni della prossima legislatura non si potrà fare a meno
Di affrontare problemi non rinviabili alla qui soluzione e legata in modo particolare la sorte del paese
Nella nuova fase del processo di integrazione europea e quindi bisognerà vedere se davvero si vuole offrire una valida prospettiva di governo come affrontare contestualmente un biennio ha detto il segretario del partito
Democratico della sinistra di carattere costituente e una svolta nell'azione di governo e permettetemi di dire
Brevissimamente qualcosa a proposito dell'uno e dell'altro aspetto
Si è lavorato porto io credo da parte di determinate forze politiche e movimenti di opinione sulla tematica delle riforme istituzionali ed elettorali io desidero fare qualche sottolineatura
Io credo che noi dovremmo porre di più al centro dell'attenzione il tema della riforma del Parlamento e della riqualificazione del suo uovo
Credo che noi dovremmo affrontare l'esigenza di un arricchimento dell'istituto referendario
Perché mi pare oramai matura la necessità di andare oltre l'istituto del referendum abrogativo che non oppure al di là di una certa visura essere troppo piegato ad uso simbolico sollecitatorio oramai io credo che sia matura la necessità di introdurre nel nostro ordinamento anche il referendum propositivo di Indirizzo
Infine visto che è diventata di moda e tutti oramai la usano la formula
Di un rilancio del regionalismo e di un decentramento dei poteri dello Stato ai limiti del federalismo
Io credo che si debba vedere bene come combinare
Questo nuovo sviluppo dei poteri delle Regioni con una riqualificazione dell'amministrazione centrale dello stato e delle politiche di intervento pubblico in modo particolare nei confronti del Mezzogiorno
Per quel che riguarda
Invece le questioni di governo che mi sembrano ineludibili in vista anche degli impegni che abbiamo assunto per la unione economica e monetaria
Io vorrei ricordare che abbiamo avanzato come partito democratico della sinistra delle importanti controproposte per la legge finanziaria che è stata discussa al senato e alla Camera negli ultimi mesi dello scorso anno e forse potrebbe essere interessante ritornare su alcuni aspetti di quelle nostre controproposte che vorrei dire
Se può interessare e io credo che abbia un certo favore sono state considerate uno sforzo molto serio anche dal punto di vista tecnico dagli ispettori del Fondo monetario internazionale che sono venuti nel nostro Paese ad occuparsi dello Stato dell'indebitamento pubblico e del bilancio dello Stato e al centro e al centro
Di quelle nostre controproposte noi abbiamo ancora una volta messo la questione della riforma e della giustizia fiscale che non riusciamo a fare a diventare oggetto di un impegno comune delle forze di sinistra e progressiste in Italia nonostante la recente iniziativa unitaria del movimento sindacale vorrei anche aggiungere
A proposito di alcuni accenni contenuti nella intervista di Craxi al Corriere della sera di ieri che abbiamo anche avanzato l'ipotesi di una terapia d'urto
Per abbattere l'inflazione e innestare un circolo virtuoso di rilancio dello sviluppo e di riqualificazione del sistema produttivo noi ci auguriamo fortemente che questi temi riescano a trovare spazio in un confronto politico serio nel corso della campagna elettorale perché e in definitiva proprio giudicando il monologo in cui si rappresenta la realtà
E si affrontano le esigenze del paese e proprio giudicando le risposte e le proposte che da parte dei partiti vengono date a queste necessità vitali di riforma istituzionale e di cambiamento nelle politiche di governo che gli elettori dovrebbero potere compiere liberamente e consapevolmente le loro scelte io voglio dire il mio apprezzamento per gli interlocutori di stasera in modo particolare chi rappresenta qui il movimento referendario e questo certamente e un tema di appassionata discussione in questi giorni del nostro Paese
Si tratta di un movimento o si tratta di uno schieramento
Si tratta di un movimento da cui certamente può venire un impulso forse decisivo per sbloccare il cammino delle riforme istituzionali
Si tratta di un movimento da cui può avvenire anche la proposta di uno stringente patto tra forze diverse
Collocate in diversi partiti in diverse riviste
Nelle prossime elezioni mi pare che questo sia diventato un punto centrale nel dibattito per il momento ancora chiamiamole appare elettorale
Ritengo che sia molto importante l'interlocutore repubblicano io ho avuto occasione
Di discutere pubblicamente con l'amico Giorgio La Malfa già qualche settimana fa e di apprezzare il suo discorso sulle prospettive politiche del Paese c'è una nuova opposizione del partito repubblicano io mi auguro fortemente che tralasciando qualche tentazione polemica che ha fatto capolino in una recente trasmissione televisiva il partito repubblicano
Voglia comprendere come d'altronde aveva detto dalla tribuna del Capranica a Roma Giorgio la Malfa l'importanza di un rapporto con la sinistra con i maggiori partiti della sinistra e in particolare con un partito che oggi all'opposizione come il Partito repubblicano e cioè con il Partito Democratico della Sinistra e infine io ritengo molto importante un impegno di dialogo con un Partito Socialista Italiano che si mostri aperto all'esigenza di una seria concertazione nella sinistra di fronte a una democrazia cristiana
Che conta ancora di trarre profitto nel nuovo Parlamento e nei prossimi anni dalla divisione tra i maggiori partiti di sinistra
Insomma per concludere mantenendo l'impegno della brevità
Compagni ed amici noi dobbiamo risalire la china della sfiducia tutti insieme affrontare questa prova elettorale con forte convinzione nella possibilità di dare uno sbocco potevo carati con profondamente innovativo alla crisi della Repubblica
Dunque
Avevo ragione a chiedere
A Giorgio Napolitano un'analisi stringata e la esposizione di una piattaforma politico-programmatica così come è stato fatto Napolitano nel nel sue parole a ricordato l'impegno e anzi ha posto domande al movimento referendario
E ha trattato
Ampiamente per
La brevità dell'intervento questa questione io quindi direi di ascoltare ora Franco Morganti presidente del comitato milanese per il referendum la parola al dottor Franco Mora Morgante
Vi ringrazio di questa occasione
Per riprendere un esperienza che non è finita
Che è quella del
Movimento dirò poi se il movimento schieramento referendario
Come ha chiesto Giorgio Napolitano
Così come si è manifestata Milano
Un luogo in cui
C'è stata molta unità fra le forze referendarie a differenza di altri luoghi per la verità
Dove un comitato unitario ha condotto
Dove un comitato unitario ha condotto una raccolta firme
Utilizzando poche decine di persone
Con l'aiuto consistente di qualcosa come ventidue componenti della società civile dodici componenti dalla Società politica milanese
Ottenendo un risultato straordinario
Di centoventi mila firme raccolte in Milano e provincia
Escludendo addirittura la zona di Monza relativa al tribunale di Monza si pensa che siano altre quindici venti mila firme
Rispetto alla raccolta precedente quella dei tre referendum di due anni fa
Si tratta di tre volte tanto
In pratica eh
La
Così la considerazione che i milanesi hanno sentito fortemente questo impegno
Però è anche la considerazione che la vittoria del nove giugno ha caricato in qualche modo
Le persone le ha rese coscienti del fatto che si era creata nel Paese una piattaforma maggioritaria ventisette milioni di cittadini sono il sessanta per cento dell'elettorato
Ma siccome io una lunga storia di partecipazione a movimenti minoritari per me è stato una grande sorpresa che di trovarmi improvvisamente parte di una maggioranza nel Paese
Però diciamo nella preparazione della seconda campagna quella che era stata resa necessaria in primo luogo dalla cancellazione della Corte costituzionale di due dei tre quesiti
E che in un secondo tempo si è allargata ai quesiti del Comitato Giannini
Nell'organizzare questa raccolta noi ci siamo anche in qualche modo interrogati su che significato poteva vere
Questa se volete accozzaglia di persone di movimenti di gruppi attorno a un obiettivo che non era poi così ormai monotematico non riguardava soltanto la riforma elettorale ma riguardava più ampiamente anche la riforma politica la riforma democratica
E normalmente noi siamo considerati come un gruppetto di persone animate di buone intenzioni
Ma orientate a cancellare qualche riga nell'ordinamento
Istituzionale nelle leggi per ritagliare delle leggi abborracciate che servano in qualche modo a scuotere il mondo politico il Parlamento verso riforme che non si fanno mai
Ecco io ho la sensazione che se noi guardiamo
Al contesto
Dei sei referendum presentati che dopo la decisione dell'altro giorno si sono ridotti a cinque fortunatamente ne avevamo presentati due per il Senato ma uno
è stato reso inutile da una maggior chiarezza che è stata introdotta nella legge per l'elezione del Senato
Se guardiamo un po'da vicino questi cinque referendum io credo che troviamo sotto i referendum dei motivi ideali
E dei valori veri e propri che vanno molto al di là di una campagna referendaria pensate per esempio al significato della preferenza unica che ha voluto dire lotta contro il controllo del voto da parte della mafia quindi lotta contro la malavita organizzata
Questo è un significato importante molto più importante del semplice significato di cancellare alcune possibilità di preferenza oppure di cordate o di
Combinazioni organizzate dai partiti in sostanza per alterare il la volontà dell'elettorato
Ma se guardiamo anche alla proposta di legge uninominale che cosa c'è sotto c'è sotto
Un grande risalto al candidato come qualificarlo come a rendere più diretto il rapporto fra l'elettore il candidato quindi una battaglia di trasparenza in definitiva se guardiamo sotto alla proposta maggioritaria contrapposta alla proporzionale che ha creato
Negli ultimi anni
Direi forse dall'inizio ma un inizio che poteva essere giustificato in un Paese che usciva da una dittatura tuttavia negli ultimi anni ha creato una situazione di consociativismo in cui non si sa più chi sì chi governa in realtà e chi è all'opposizione
Verso un sistema maggioritario che spinga la gente a decidere chi deve governare sulla base di alleanze precisa che si conoscano una volta per tutte prima di andare a votare
Allora questa proposta è una proposta che va in direzione dell'alternanza fra Porto fra forze diverse al Governo
E se ci pensate bene è una grande proposta di riforma della politica italiana che non ha mai goduto del sistema di alternanza quindi diciamo contro il clientelismo contro il professionismo politico c'è stata
La preferenza unica all'uninominale contro la confusione e la mancanza di governabilità la mancanza di alternanza c'è il sistema maggioritario
Se vogliamo la legge contiene anche un Ricupero proporzionale per una certa parte dei seggi qualcosa come venticinque per cento
E questo anche ha un grande significato vuol dire che una legge equilibrata quella che si propone attraverso il referendum va una cancellazione di cose
è una legge equilibrata che tende soprattutto in un parlamento che privilegi la funzione di governo anche la cittadinanza ai movimenti minori attraverso un ricco però di proporzionalità che non alteri questo principio della governabilità del Parlamento ma che tuttavia
Aggiunga a questo elemento correttivo
Presentavamo poi tre referendum che sono stati chiamati Giannini democratici per la riforma della politica
Ma anche sotto questi tre referendum ci sono dei significati profondi quando si vuole l'abolizione del ministero delle Partecipazioni statali non si combatte soltanto diciamo un ministero in più dal ministero fra gli altri si combatte un ministero che rappresenta il braccio secolare dei partiti nelle aziende a partecipazione statale
Si vuole cioè che le aziende motivazioni statale dipendono dal governo nello stesso modo in cui dipendono altri organismi senza un organismo privilegiato che è come tutti gli organismi privilegiati
La miglior miglior veicolo dell'invadenza dei partiti nella vita economica
C'era una battaglia contro la legge sessantaquattro non in sé ma contro gli enti che presiedono alle agevolazioni dal Mezzogiorno alla distribuzione dell'agevolazione del Mezzogiorno non contro le agevolazioni in sette il Mezzogiorno è un'area che va sviluppata ma il fatto che si frapponga offra agli operatori economici
E le opere
Un delle infrastrutture delle società una serie di eventi e persone che costano qualcosa come due mila miliardi allo Stato italiano e rappresentano un inutilmente anello di congiunzione fra gli operatori economici e le questioni le opere era un significato preciso verso la riduzione dell'inerenza dei partiti della società economiche nella società italiana
C'era infine quello sulle banche in cui sapete benissimo che le banche rappresentano il principale veicolo in questo momento
Diciamo del finanziamento occulto ai partiti nel senso che attraverso vari organismi che vanno da centri studi a organismi fra i più disparati
Questi
Istituti di credito nei quali sono stati annidate
Nel consiglio d'amministrazione le figure della partitocrazia provvedono anche a questa bisogna altrimenti non si riuscirebbe a spiegare come mai il sistema politico italiano riceva dal Parlamento ottantatré miliardi all'anno e ne spenda tre mila cinquecento quindi un intervento nei confronti dei meccanismi per l'elezione dei consigli d'amministrazione delle banche va in questa medesima direzione
Allora si dice
Che cosa rappresentava questa piattaforma soltanto l'espressione di un di una sparuta accozzaglia di persone che vanno cancellando alcune righe dai referendum oppure una proposta politica che ha l'aria di poter durare alcuni anni una legislatura sostenuta da forze politiche diverse che sono quelle ad esempio che a Milano hanno sostenuto la battaglia referendaria
E qui c'è la risposta a Giorgio Napolitano che chiede se qui si tratta di un movimento di uno schieramento abbiamo la sensazione che attorno a questi temi si sia riunite così tante forze ansiose di cambiare le facce della politica i metodi la politica i modi in cui si esprimono la partitocrazia in Italia
Che questa è un'occasione da non sprecare a livello politico che può dare nel seguito risultati importanti
Anche a livello comunale anche a livello cittadino perché gli stessi principi che abbiamo affermato prima solo quelli che possono presiedere alla monitoraggio alla sorveglianza della comportamento della giunta cittadina e alla sorveglianza del governo della città
Quindi direi senz'altro uno stiramento abbiamo visto ma allora se si parla di schieramento
Quando Giorgio Napolitano si riferisce all'aria riformista e parla di forze di sinistra e progressiste
Noi dobbiamo dire con tutta franchezza che abbiamo visto a Milano in altre parti d'Italia
Un movimento referendario che come dicevo è tutt'altro che uno sparuto drappello di cancellature di righe
Ben più vasto
Di quello che dovrebbe sottendere
Una definizione come quella che ha dato una pulita forze di sinistra e progressiste secondo me e limitativo dell'area più vasta che si è espressa nei comitati referendari
Devo dire francamente che in qualche caso è un'area più ristretta in qualche caso un'area più vasta
Nel senso che a Milano e nella maggior parte delle città italiane
Nel movimento referendario che voleva queste cose che voleva la trasparenza che voleva il rafforzamento delle immagini dei candidati che voleva facce nuove che voleva governabilità i socialisti per esempio non si sono visti e non li abbiamo trovati
Milano è un esempio classico c'erano il PDS che ha dato un contributo importante la campagna si erano i repubblicani c'erano i radicali c'erano una parte dei Verdi
C'erano i movimenti giovanili di questi stessi partiti e poi ventidue associazioni della società civile
Non ci è dato non abbiamo avuto il privilegio di vedere questa importante componente della vita cittadina nel movimento referendario talora molto molto francamente ci siamo interrogati se questa componente può essere una componente di progresso siamo in una città in cui
Molto francamente col sistema elettorale che abbiamo vediamo spesso privilegiata l'offerta sulla domanda sembra che gli ospedali siano fatti per il personale
Medico e paramedico sembra che le scuole siano fatte per gli insegnanti sembra che i trasporti di taxi siano fatti per i taxi visti
Bisogna rovesciare questo atteggiamento e rivolgersi ai fruitori di questi servizi e che sono i cittadini che sono alla domanda
Ma questo è reso difficile dal meccanismo elettorale in base al quale con due mila tre mila preferenze si è eletti dal consiglio comunale ed è molto più facile raggranellare due mila tre mila preferenze in una categoria singola piuttosto che fare l'interesse più vasto della cittadinanza
Allora molto francamente per queste ragioni noi dovremmo cercare di guardare avanti
Guardare al a dopo la riforma elettorale a quando la riforma elettorale sarà realizzata a quando con questa riforma sarà possibile guardare non al cinquantuno per cento ma raggruppamenti che siano significativamente di maggioranza relativa con i quali
Tentare un'operazione di riforma della politica e di riforma delle istituzioni
Ma anche un programma politico a breve e a medio termine compatibile con queste forze e allora troveremo un una buona parte del mondo cattolico avevamo reati nell'Azione cattolica la Fuci
Avevamo componenti della sinistra democristiana
Avevamo tutto quel movimento che si rifà Antonio Segni e che normalmente viene considerato un movimento moderato all'interno della Democrazia Cristiana
Ma francamente tutti gli obiettivi che abbiam detto all'inizio non si possono ragionevolmente considerare come elementi di un disegno a medio termine a breve termine io credo quindi che
La risposta Napolitano su questo termine su questo punto se il movimento referendario sì o movimento uno schieramento
è favorevole alla seconda
Soluzione abbia sperimentato a Milano già delle forme di schieramento ci guardiamo francamente più in là se sarà possibile un giorno stringere un patto fra queste forze anche a livello di lista civica anche a livello di componente
Per le elezioni amministrative abbiamo di fronte alle politiche è stato stretto un patto fra i componenti di questo movimento referendario
Ho avuto il privilegio di essere nominato nel comitato di garanti di questo patto state pur certi che guarderemo i candidati non soltanto sotto il profilo istituzionale della riforma elettorale guarderemo anche che siano facce nuove che siano brava gente che abbiano un certificato penale come si deve che abbiano un curriculum rispettabile perché paghino le tasse sul sette quaranta grazie
Grazie
Franco Morganti colui che è intervenuto per primo è stato dato un po'più di tempo diciamo di quello che è previsto per sì per i singoli interventi non è assolutamente questo
Un rimprovero già detto la ragione
Giorgio Napolitano naturalmente ha chiamato in causa le forze politiche lo stesso Franco Morganti lo ha fatto quindi diamo ora la parola ad Antonio Del Pennino presidente del gruppo parlamentare del Partito Repubblicano Italiano alla Camera
Ringrazio anch'io per quest'invito
E per l'occasione di una riflessione che trascenda
Quello che normale conflitto la normale polemica elettorale per cercare di essere occasione per una riflessione un momento più vasta dei problemi istituzionali e politici
Che abbiamo di fronte
Come partito
Che abbiamo di fronte
Nel previsione del nuovo Parlamento
E che a mio avviso
Sono stati
Centravanti da Napolitano quando ha posto
L'accento sulle questioni relative alle riforme istituzionali
Sul problema della situazione finanziaria del parere
Io ho apprezzato una affermazione
Di Napolitano più d'altro canto non è nuova
Nel rigetto
Da parte sua
Di un'ipotesi di sconclusionato alternativi su
Perché credo che il problema politico italiano
Oggi stia proprio in questo
Cioè nella condizione che dopo quarantacinque anni
Di
Democrazia bloccata
Di governi incentrati sulla democrazia cristiana e su un sistema di alleanze che la Democrazia Cristiana ha costruito che era frutto di una certa condizione internazionale del Paese
Anche quando questa condizione internazionale è venuta a modificarsi con la fine dei blocchi
Tuttavia non ci sono
Per come si è configurato il sistema politico italiano
E per quelli che sono i meccanismi istituzionali elettorali in vigore le possibilità di costruire dall'oggi al domani una alternativa di schieramento politica
Che possa rappresentare quella che
Giovanni Amendola chiamava in una lettera Filippo Turati dirà nei primi anni di affermazione del fascismo un'alternativa non disprezzabile agli occhi dell'opinione pubblica democratica perché con queste regole del gioco e qui mi ricollego anche alcune considerazioni che faceva prima
Facevano prima sia Napolitano che Morganti io credo che noi siamo destinati a mantenerci una condizione politica di governo incentrato su un sistema di alleanze che ha come quello che abbiamo già sperimentato per almeno i prossimi dieci o quindici anni
Perché servirla con una battuta l'ipotesi che Congo la legge elettorale proporzionale sia presentabile come credibile un'alternativa che vada Caniglia Cossutta
Mi sembra qualche cosa che è destinata rivelarsi una pia illusione e a portare a una sconfitta di un'ipotesi politica di questo genere
Credo quindi che se abbiamo interesse a modificare anche la condizione politica del Paese
A creare una situazione in cui si possono fronteggiare domani due schieramenti diversi e nuovi rispetto a quelli che si sono delineati trovi tradizionalmente della vita italiana il problema di fondo della nuova legislatura sia quello del passaggio di tipo
Costituente o di modifica delle regole del gioco
E su questo punto io però
Fu un
Ho qualche dubbio
Su
Un'affermazione che ha fatto Napolitano
Cioè e il problema di fondo sia quello della riforma del Parlamento e del suo ruolo
Sta è vero che gliela collegato con il problema col discorso di una generale riforma istituzionale elettorale
Però io credo che dobbiamo stare molto attenti e qui faccio autocritica anche per quanto riguarda la mia parte politica per troppi anni noi ci siamo illusi
Che la strategia delle riforme delle cosiddette riforme possibili fosse in grado di risolvere di problemi
Del nostro Paese
Che bastasse porre mano ai regolamenti parlamentari ridefinire il rapporto fra esecutivo e legislativo
Per creare le condizioni di maggiore stabilità e di maggiore efficienza nel governo del Paese
Mi sembra che questa ipotesi è un i balli che è stata sconfitta nei tratti che si è rivelata inadeguata le rivendicazioni sua centralità del parlamento che avevano caratterizzato per esempio la politica dell'unità nazionale sono qualche cosa che rilette oggi a distanza di di qui quasi quindi quindici anni si dimostrano delle affermazioni puramente di principio che neve alta hanno prodotto risultati opposti a quelli che ci volevano perseguire credo quindi che il problema della riforma del sistema elettorale
Sia il nodo di fondo lo sottolineava prima Morganti io in questo sono totalmente d'accordo con lui che la nuova legislatura daranno debbo dire francamente
Che io ritengo abbastanza irrilevante perché le forze politiche si orientino verso una forma di governo basata sul modello del cancellierato piuttosto che sul modello che sull'elezione diretta del del Presidente del Consiglio come la tesi del PDS piuttosto che se lo elezione diretta del Presidente della Repubblica se non si individua qual è il sistema elettorale a cui si lega questo tipo di riforma della forma di governo perché se una forma di governo basate
Basata anche sull'elezione diretta del Presidente del Consiglio o del presidente a Repubblica
Legata alla sistema elettorale proporzionale è una forma di governo che non risolve i problemi della modifica degli equilibri politici del nostro Paese non obbliga i partiti tradizionali a rimettersi in discussione a riformare se stessi a diventare
è lei capace di creare fatti politici
Che siano effettivamente innovatrice quindi questo secondo me è il primo terreno su cui dovrà aprissi confronto politico nella nuova legislatura
Se si sfugge a questo si sfugge al nodo di fondo della riforma del sistema politico
In questo senso alla domanda referendaria
Mi sembra sia una spinta assai forte
Perché non c'è dubbio che dopo la modifica della legge sul Senato con l'approvazione della legge porta il nome del senatore Mancino quelle che erano i dubbi di legittimità che la corte aveva sollevato sui di referendum vengono a cadere e quindi il Parlamento saprà e ha di fronte una mannaia che quella rappresentata dalla scadenza referendaria che lo obbligherà a prendere
Una decisione anche sulla materia elettorale che non credo potrà essere un specie di gioco dei bussolotti o un tentativo di evadere da riforme il problema della riforma elettorale
E l'altra grande questione che abbiamo davanti
Qui vedo che il tempo è tiranno e non voglio che Cervetti mi richiama quindi vado veramente berretti
è guerra
Delle scelte di politica economica di politica
Finanziaria che dobbiamo fare e vorrei ricordare due da
Alberto di Maastricht sono stati fissati per il mille novecentonovantasei alcuni parametri di compatibilità
I Paesi per rientrare nella comunità euro
è stato previsto che il disavanzo il disavanzo pubblico deve essere non superiore al tre per cento
Novantasei
Noi ci troviamo in una situazione in cui abbiamo un rapporto fra il debito pubblico e il prodotto interno lordo dice del centoquattro per cento il che significa che noi dobbiamo entro il mille novecento
Novantasei rientrare da un disavanzo attua da un debito pubblico attuali di un miliardo e quattrocentosessantotto milioni allora un debito pubblico all'incirca Valdo per e al a spanne legavano le proiezioni esalta il rapporto con il prodotto interno lordo del mille novecentonovantasei subito ottocento mila miliardi quindi dobbiamo ridurre il debito pubblico di circa seicento mila miliardi che è un'impresa h la che fa tremare le vene ai polsi
E che evidentemente presuppone noi le leggi finanziarie di Cirino Pomicino ma presuppone un tipo di intervento combinato che evidentemente deve operare sulla leva fiscale ma non può non operare anche nel settore della della spesa percorre della spesa pubblica non può non operare attraverso una forte politica di privatizzazione anche perché in un'ipotesi di conversione del l'Unipol richiestissimo
Avanzare per pensare a una riduzione complessiva decreto pubblica e di creare una vero un diffuso mercato di azionariato popolare attraverso la politica delle privatizzazioni detto che consenta di non rinnovare il i titoli del debito pubblico il debito pubblico di botte i CCT questo è una linea che però presuppone una capacità delle forze politiche di uscire dalla logica di occupazione delle imprese pubbliche vista come strumento di clientele come strumento di potere e quindi si collega quel discorso al più generale della riforma della politica
Ecco io credo che questi siano i temi del vero confronto politico della prossima legislatura che rappresenta una scommessa che è una scommessa in cui forze politiche tradizionali che hanno occupato diversi ruoli ruoli di maggioranza e l'opposizione che sono ancora oggi supposizione per molti aspetti differenti e contrapposte hanno il dovere di mettere in gioco davvero se stessi
Grazie a Del Pennino mi pare che a questo punto sia
Bene ascoltare un'altra voce importante della società civile il professor Domenico puritano la parola ritorno
Le poche considerazioni
Io vorrei proporre alla riflessione si pongono su un piano diverso sono legate alle questioni di cui io mi occupo come studiose come professionista questioni istituzionali di politica nelle istituzioni è in particolare questioni di giustizia penale questioni il cui rilievo anche politico
Di tutta evidenza a fronte della situazione del Paese eroi ben conosciamo
Problemi di criminalità grande e piccola e di comportamenti devianti a noi vicini diffusi a tutti i livelli c'è un problema di recuperare
Certezza di regole di comportamento rispetto di regole di comportamento controllo sulla effettiva efficacia delle regole di comportamento
Siamo in un momento e in cui le regole vengono rimessi in discussione un momento costituente necessità largamente sentita di modifica delle istituzioni a partire dalle istituzioni di vertice
Io vorrei introdurre una brevissima riflessione sulla restante parte della costituzione la parte per così dire sostanziale quella che prevede il principi fondamentali ed i diritti e doveri dei cittadini la parte prima della Costituzione
Non è stata toccata dalle discussione di questo periodo e io credo che giustamente non sia stata toccata al di là del indubbia possibilità di miglioramento tutto è perfettibile mi pare che le norme i principi sostanziali della Costituzione abbiano dato complessivamente una buona prova da un lato con l'affermare garantire diritti inviolabili e libertà fondamentali dei cittadini è dall'altro lato mi sembra abbiano passabilmente funzionato come cornice normativa entro la quale è stato possibile e può essere impossibile
Il confronto di diverse linee di politica del diritto nei vari settori ovviamente la costituzione non garantisce il buongoverno non dà e non può dare una risposta definitiva
Ha problemi di indirizzo politico che si sono rimessi
Al confronto politico ai partiti e alle altre forze in cui si esprime la società civile e politica ma questo confronto può trovare ancora nelle norme sostanziali della Costituzione
Una cornice
Fondamentalmente positiva da difendere direi con intransigenza nella parte in cui la cornice costituzionale e ciò che caratterizza il nostro ordinamento come un ordinamento liberaldemocratico appartenente all'Europa occidentale
Con tutti i valori positivi che ha questa caratteristica liberaldemocratica e occidentale dell'ordinamento si riconnette
Fatta questa premessa
Qualche considerazione sui nodi della giustizia penale e della politica del diritto penale
Problemi
Assai gravi di fronte all'attuale
Situazione di fronte al problema criminale così come oggi si pone problemi sui quali
Sono state date risposte largamente ondeggianti spesso
Da varie parti risposte fondamentalmente ideologiche i temi della giustizia penale si prestano particolarmente ad incanalare emozioni si prestano particolarmente alla costruzione di risposte simboliche magari assai belle assai donne sul piano propagandistico ma la cui idoneità sul piano concreto di strumenti per una soluzione razionale dei problemi resta tutta da verificare resta sullo sfondo
A me pare che anche nel recente Periodo vi siano stati esempi di approccio sostanzialmente il biologico a grossi problemi per esempio quando si costruisce la normativa in materia di stupefacenti sul principio drogarsi è illecito si costruisce la normativa su un su una impostazione ideologica su una scelta di valore che potrà essere condivisibile o meno che sicuramente apprezzabile ma problemi del genere richiedono
Qualche cosa di più richiedono prognosi
Sircana efficacia degli strumenti proposti richiedono chiarezza sul tipo di intervento che viene proposto non sul piano dei valori ma sul piano della effettività è il tipo di intervento deve essere continuamente
Controllato sottoposto alla verifica dell'esperienza a eventuali correzioni o integrazioni ma fondamentalmente in chiave di verifica dell'esperienza in chiave di controllo razionale
Mi pare che una esigenza di razionalità di razionalità aperta alla dimensione concreta dei problemi una razionalità che sfugga ad astratte contrapposizioni ideologiche
Sia un esigenza che da parte degli studiosi e degli operatori deve essere posta in prima battuta rispetto alla elaborazione politica e alla decisione alla impostazione politica dei problemi
Una esigenza che mi sembra si possano che definire come esigenza di laicità o di pragmatismo in contrapposizione alla diffusa facile tentazione di approcci ideologici
Una esigenza di razionalità in questo senso
Mi sembra particolarmente importante direi essenziale
Ove essi abbiano presenti
Taluni elementi che io direi di Interna tensione ai problemi della giustizia penale una tensione che spiega anche se non giustificabili ondeggia menti nelle risposte normative e politiche al problema mi riferisco alla tensione fra due esigenze
Diverse e potenzialmente contrapposte ma entrambe essenziali e bisognose di contemperamento da un lato esigenze di garanzia intransigente dei diritti e delle libertà individuali di fronte alla potestà coercitiva dello Stato
Principi di legalità di giusto processo di principi dell'ordinamento come Magna Carta delle libertà individuali
Dall'altro lato esigenze di funzionalità e di effettivo funzionamento della tutela coercitiva attraverso la coerente applicazione della legge penale tutela coercitiva di diritti ed interessi dei singoli e della società mediante la RepRap prevenzione le prossime ore di comportamenti devianti
Entrambi questi pochi sono essenziali per un ordinamento
Libero o liberale e per una libera e civile convivenza il punto di equilibrio è problematico per sua definizione beh siamo lontani di fatto dall'averlo raggiunto come dimostra la esperienza ora in fieri della varo del nuovo codice di procedura penale
Il primo a Gorizia della Repubblica sia detto
Lanciato forse troppo affrettatamente in acque perigliosi
Io a suo tempo ero favorevole alla entrata in vigore del nuovo codice di procedura penale mi piaceva un bel codice sul piano dei principi legata ad esigenze garantiste di rottura con una tradizione processuale di tipo autoritario
C'è da domandarsi se abbia funzionato come doveva rispetto al obiettivi finalisti ci per così dire di strumento di risposta efficiente alla criminalità cui un codice processuale cui un sistema di giustizia penale deve rispondere
è qui la risposta eh
Assai problematica assai perplessa difetti del Codice in parte insufficiente sostegno organizzativo e strutturale del politico in altra parte sta di fatto che il codice no sembra funzionare come dovrebbe la esigenza di coniugare garantismo ed efficienza poni entrambi essenziali della giustizia penale è un'esigenza
Ancora da perseguire tutta da verificare
Rispetta questa esigenza e io treno e
Si debba innanzitutto sfuggire alla riduzione del problema del nuovo Codice di procedura del processo penale al problema
Ideologico in schieramenti di principio a favore o contro il nuovo codice nello stesso tempo si ponga una esigenza
Razionale politica assai concreta di verificato tenta di come il nuovo Codice funzioni quali siano le sua interno e disfunzioni quale sia il supporto operativo che gli è stato dato da chi deve dare supporto operativo al funzionamento di un sistema di giustizia
Se il codice non funziona quanto si deve sei processi vanno alla lunga responsabilità da i magistrati o esclusivamente dei magistrati come sembra qualcuno dica anche in questi giorni
Certamente i magistrati tengono comportamenti che debbano potere essere discussi macché la responsabilità dell'inefficienza
Del nuovo codice sia responsabilità primaria dei magistrati dettare un giudizio quantomeno affrettato
In ogni caso le responsabilità politiche
Di controllo e di decisione sul funzionamento di istituzioni che sono mi sono state politicamente costruita è una responsabilità primaria e si tratta
Parlo da un punto di vista settoriale ma credo di poter dire
Che si tratta di un terreno di impegno urgente ed essenziale nella misura in cui è essenziale per la vita complessiva del Paese della società civile
Il disporre di una giustizia penale giusta ed efficiente anche questo attiene al condizioni di base della
Civile convivenza per non sottrarre tempo alla discussione mi fermerei su quel
Grazie a Domenico puritano
Giorgio Napolitano Franco Morganti Antonio Del Pennino e anche ora seppure indirettamente Domenico puritano hanno richiamato hanno chiamato in causa
La politica del partito socialista d'Italia ora dunque alla parola Gian Stefano Milani parlamentare e membro della direzione nazionale del Partito Socialista Italiano
Io ho ascoltato
Con grande attenzione
La breve relazione introduttiva di Napolitano e gli interventi che sono seguiti
Credo ne ho tratto la sensazione che si tratti di una impostazione di una linea che aiuta
La ricerca di un clima di chiarificazione
Nella sinistra italiana e che aiutare la sinistra del nostro Paese a diventare parte
Meno caotica e convulsa di quanto non accada oggi
Del processo di cambiamento delle istituzioni e della politica italiana
Io parto da una constatazione dirò qui cose che dico normalmente e che fanno parte del dibattito del partito socialista italiano del sua politica
Io considero il Partito socialista e il Partito democratico della sinistra
Come un grande fatto un importante fatto
Di innovazione della politica italiana
Perché coincide con un allargamento della governabilità nella democrazia
In realtà abbiamo assistito per moltissimi anni non stiamo a ripetere
Ragioni note al congelamento
Una parte crescente della società italiana
E dall'esclusione dal dal gioco politico del governo del paese
Di quasi
In alcuni casi di oltre un terzo
Della della per forze politiche e della società
Gli ascendenti storici le ragioni storico politiche
Starei per dire in gran parte ideologica
Storiche di questa di questa vicenda sono al centro di discussioni
E anche io credo di accessi
Ogni giorno
Ma ritengo
Che il valore essenziale della scelta
Una grande parte del gruppo dirigente ex comunista di dar vita ad un partito
Pienamente democratico
Chi accetta in maniera piena e totale
Le ragioni le importazioni e di principi
Dello
Della della democrazia
Consenta
Alla sinistra italiana di guardare al suo futuro in condizioni assai diverse da quelle che ha sin qui
Potuto vivere
Lo dico in una fase di grave conflitto della sinistra e di conflitto grande tra il partito socialista ed il Partito comunista
Ma non dobbiamo ed il di Polito
Partito democratico da sinistra
Vito comunista e ancora più grave il conflitto senso che non mi pare ci si possa
Si possano associare ma tornano poi
Questo partito ad una ad un'operazione quale quella
Che molti di noi hanno hanno in testa
Dicevo che si tratta malgrado la constatazione di questo conflitto tra i principali partiti della sinistra di una
Indubbio importante e decisivo passo in avanti
Ora si tratta
Di stabilire se possibile
E di individuare
Il terreno politico
Starei per dire il terreno laicamente politico
Di intese
O di
O di dissensi tra i partiti
Per la sinistra
Io convengo sul fatto che il passaggio essenziale e
E prioritario di fronte al quale ci troveremo all'inizio della prossima legislatura che per semplicità chiamiamo ugualmente costituente
Che
Così non è che si tratta di un termine assolutamente improprio nel senso che
Si tratta di un compito di riforma delle leggi istituto
Elettorali e dei e delle istituzioni dello stato affidato alle Camere e non ad un'assemblea costituente
Ma convengo che si tratta del primo appuntamento è del passaggio assolutamente decisivo
Per la vita democratica e le istituzioni del nostro Paese
E che
In realtà la sinistra si trova a formulare idee e posizioni tra di loro diverse
Mentre nella Democrazia Cristiana emerge un disegno forte con me specifiche connotazioni conservative
Del sistema politico che sono assolutamente insistite nella necessità di conservare ad una democrazia cristiana
Il suo ruolo di dominio nella città italiana così come è stato in condizioni storicamente e politicamente favorevoli esclusivamente favorevoli
Nel corso di questi chiamiamo così i primi quarant'anni della vita democratica
Un gruppo di parlamentari socialisti e del PDS
Riuscì
In tempi non sospetti
Di confusione ancora più grande di quella che oggi abbiamo di fronte a formulare
Un documento
Che superata
Il contrastato di fondo tra i partiti della sinistra riguardo alla modifica della forma di governo
Formulando l'idea
Di una elezione diretta del potere esecutivo qualunque esso fosse
E collegando naturalmente questa riforma e su questo sono d'accordo sia con Napolitano che contemperino con la riforma delle leggi
Delle leggi elettorali
Dette io che pure sono stato il solo socialista
Tra i deputati milanesi a schierarmi per il sì nel corso dell'ultimo referendum
Nella profonda convinzione che il Partito socialista ed il suo dico segretario stessero andando dalla nella parte nella nella posizione opposta rispetto a quella cui andava la grande maggioranza degli italiani
Resto però dell'idea che i referendum siano uno strumento molto delicato
Perché deve spola perché
Perché finisce con
Con la
Con la deresponsabilizzazione
Del
Del parlamento che ha il compito
Precipuo di di formulare
Le riforme io non credo
Assoluzioni che siano affidate all'uso esclusivo dei referendum abrogativi
E sono profondamente convinto che dobbiamo organizzare una forma di consultazione
Dei dei cittadini ecco nel intervento di Napolitano un
Un'impostazione che condivido profondamente chiesi avvicina e si avvicinerà sempre di più le pulizie al prestito
Socialista e quindi un contributo verso
La collaborazione ed il dialogo e riguarda il referendum di indirizzo
E propositi o propositivo ma può essere
Ma ad uno può comprendere l'altro se ho capito bene nel senso che non si tratta nel campo perdendo il diritto sostenuto tra l'altro anche l'onorevole barbe
Quindi un'importazione piuttosto purtroppo presente diffusa negli USA
Nel PDS
Di una alternativa semplice tra l'elezione diretta del capo dello Stato del capo dell'esecutivo si tratta di mettere a confronto alternative complesse
Cioè alternative articolate
E computer due fuori due formule due qualità della riforma
Dei poteri
Questo
Avrebbe un indirizzo avrebbe un significato di grande importanza perché non potrebbe che significare che segnare profondamente l'attività bellica
Che si troverebbero ad agire quindi lungo un indirizzo già emerso è sostenuto
Da una
Da una maggioranza
Dei cittadini ho detto questo perché io considero che
La polemica
Sull'impostazione
Della chiare delle campagne
Le campagne elettorali del Partito Socialista sul
Della campagna Pablito solista sia una polemica inutile
E riduttiva
Inserita nel panico Craxi ha proposto
Un asse di stabilità
Che si configura in una intesa con la democrazia cristiana attraverso il piano il partito socialista
Intesa che è facile prevedere poche possibile supporre sia e sarà necessaria ma non sufficiente
Il punto centrale della questione
Eccome sul terreno delle riforme istituzionali
è possibile un rapido avvicinamento di posizioni
E insomma non è possibile pensare che il Partito Socialista sia detto qui ad una alternativa questa sì consentitemi un po'sconclusionata
Qual è quella che ha proposto onorevole né
Me lo consentirete
Un'alternativa che si fonderebbe su un insieme
Variegato di partiti e di piccoli partiti e di movimenti alcuni dei quali si muovono in rotta di collisione di e di contestazione aperta con il sistema dei partiti ivi compresi i partiti della sinistra
Ma è con questi che noi riusciremo a costruire un'alternativa di governo io non credo
Credo che noi dobbiamo seriamente lavorando
Alla ricomposizione Tella della sinistra
Che va di pari passo con la con la ricomposizione del sistema politico italiano dobbiamo presentare all'appuntamento una sinistra responsabile
In grado di poter Peter governare il Paese io su questo sono perfettamente d'accordo con Del Pennino
Non possiamo scherzare con fatti di questo genere perché rischiamo di assegnare allo schieramento conservatore
Più chance di quanto oggi non ne abbia già io sono
Convinto ed è difficile negare
Oggi questo fatto della pressoché ineluttabile
Fatalità dello svolgimento della vita politica ed istituzionali italiane sono convinto che noi andiamo verso una democrazia delle alternative
Verso una una democrazia che si appella a principi di nuova rappresentatività
E di responsabilità
E quindi che si appella
Ad un giudizio degli elettori
Che ritira la delega
Del governo e la trasferisce ha forse
Di opposizione
Ora per fare però questo occorre che l'opposizione sia un'opposizione che manifesti la sua qualità di governo e la sinistra italiana deve fare questo salto e consentitemi questo è un problema ancora aperti che non vale la pena di violare io sto
L'elettorato che uno dei mali più gravi sia quello di
Di avviare nuove forme di criminalizzazione delle posizioni politiche da qualunque parte vengano naturalmente non mi riferisco ad una sola parte
Perché questo congeda una situazione che nella politica italiana è necessariamente una posizione una situazione di movimento e di rapido movimento
Nel penso naturalmente che basti un intesa taxi e PDS per risolvere questo problema
Naturalmente siamo ben lontani
Non perché si tratti di una nuova forma di fronti Isma'rispetto alla quale siamo naturalmente
Molto molto lontani perché non c'è più il comunismo
Non c'è più la disparità di forze e le ragioni che ho detto prima
Ma credo che non basti ci sono altre forze nel nostro nel nostro Paese altre forze altre forze
Di natura democratica
Che sono indispensabili e associabili
Vedete cerco di chiudere molto
Molto rapidamente
Quando sento dire come ha detto Morganti prima consentitemi
Che il Partito Socialista Italiano non fa parte dello schieramento in progress
E quando vedo e quando vedo avanzare
L'idea di uno schieramento di uno schieramento referendario
Io mi trovo te lo dico in maniera molto molto aperta sul su un crinale
Molto ma molto diverso considero questo un crinale assolutamente dirimente
Io credo che la democrazia sia una ringrazia di partiti
E che naturalmente i partiti così come sono debbano essere cambiati e debbano
Naturalmente ritirarsi dall'invasione dello Stato
Filmati referente Giannini
Ma da qui
A dare forma di partito o ancor più ambizioni di governo
Ad uno schieramento questo sì sconclusionato
E senza punti di contatto stabili estoni quale quello dello schieramento
Dei referendum che pure ha impresso una spallata forte all'arcaicità del sistema
E ci corre molto
Perché la democrazia cristiana che fa parte dello schieramento metodo
Beh sedentario e e ne ha fatto parte eccome assieme ad altre forze
Non fa parte di uno schieramento
Il progresso
Di Partito socialista che ha commesso un errore in quel
Referendum fa un un fa parte
Di uno schieramento di progresso
Oppure rendiamo generale oppure rendiamo il generale il cavo ossia dell'alleanza di tutti contro tutti
O dello scontro tra tutti contro tutti
O dell'intesa di tutti con tutti che avviene oggi negli enti negli Enti locali del nostro Paese vogliamo dare una razionalità
Alla politica dei partiti della sinistra e non pensate su questo davvero
Ho davvero concluso
Che il problema della ricomposizione socialista
Della della sinistra si porrà anche questo nei tempi giusti
Con il più quelli più profondo rispetto per tutte le forze
La loro la loro autonomia e le loro persuasioni come possibile che in Italia
Durino a lungo tre partiti della sinistra
Aderenti all'Internazionale socialista
E come è possibile pensare
Di costituire perché questo anche cene alcune teste
Un nuovo partito socialista
Che sugli errori del PSI
Raccolga l'eredità
Di un nuovo primato a sinistra questo è un drammatico errore
Che allontana l'alternativa democratiche riformista la democrazia dell'alternanza che allontana la data nella quale le forze della sinistra andranno andranno andranno al governo
E non la vicina
E non la vicina fatto io sono da questo punto di vista piuttosto fiducioso
Credo che per ragione o per forza dopo le elezioni le questioni
La qualità del dialogo o del dibattito
O della dialettica sinistra cambia la morte sono profondamente convinto di questo
E credo che ci vorrà
Molto impegno da una parte e dall'altra perché questo perché questo avvenga
Come si dice o per ragione
Oppure per necessità
Grazie a Gian Stefano Milani la parola ora ah per l'ultimo intervento a Renato Mannheimer Renato Mannheimer un nodo sociologo
Al quale chiediamo di discutere delle questioni che riguardano oggi l'opinione pubblica italiana e anche il rapporto con suo dell'opinione pubblica italiana con i partiti
La parola Renato Mannheimer grazie
Dunque io anzitutto devo davvero ringraziare molto di avermi invitato sono davvero contento poco fatto personale un po'perché
Era relativamente così presso senza nuovo che a un dibattito politico venga anche ascoltato
O qualche d'uno che parli diciamo così dell'opinione pubblica vista da un punto di vista per così dire scientifico io mi occupo di sondaggi di questo tipo di cose che cercò di rilevare scientificamente cosa pensa la gente
E non si limiti almeno il dibattito diciamo così a livello politico tradizionale e io mi ricordo decine di dibattiti cui mi sarebbe piaciuto intervenire dire ma guardate che e che invece si limitavano al confronto tra l'editoriale de L'Avanti che diceva rispondeva l'editoriale del popolo che commentava l'editoriale dell'Unità del giorno prima e ricordo ancora quello o la amico mo'importante uomo politico Grease ma non è vero niente io invece ce l'ha proprio nella società sento sempre il mio autista tutte le mattine mi spiega come pensa la gente
Ecco finalmente non è più così probabilmente anche così forse per per volta sentiamo vediamo
Qual è lo stato della pubblica opinione io ho visto proprio stamattina un interessante sondaggio che sarà pubblicato nei giorni prossimi
De mostra diciamo lo stato attuale verso la politica della pubblica opinione italiana niente di nuovo ma cose che a me personalmente non molto colpito un primo dato che mi ha molto colpito e questo della enorme quota di indecisione di voto
Grandissima
Del più grande ancora di quella dei qualche sondaggio che qualche mese fa ho avuto occasione di presentare anche ad alcune persone fin qui la quota di persone che davvero probabilmente sinceramente qualcuno dirà una bugia ma la gran parte non sa cosa nota e grande oscillare aggiunge quasi i tre quarti
Qualcuno dirà VGA ma la maggior parte non sa davvero cosa votare e non è che sia indecisa
Tra un partito e l'altro non è proprio così molti proprio no no no non sanno cosa votare anche perché c'è e questo è il secondo elemento noto arcinoto fin troppo vecchio mi spiace quasi dirlo
Di atteggiamento della pubblica opinione questo di distacco di disaffezione dai partiti tradizionali
La gente sembra cercare in mancanza di un'offerta nuova qualche cosa di diverso qualunque cosa sia qualunque cosa utile facciamo adesso un movimento delle stelline
Qualche voto a lei lo lo prendiamo
Però questo tipo di atteggiamento non è un atteggiamento di distacco di rifiuto diciamo così no si sente a sentire le persone intervistate una grande disponibilità voglia di votare per i seri movimenti e partiti tradizionali a patto che giunga a patto che giunga una Offerta un segnale un impegno concreto e credibile di questo parlerò tra un minuto di mutamento
La campagna elettorale che abbiamo davanti e dunque importantissima
Perché tanti sono disponibili a orientarsi da tante parti tanti sono disponibili a mutare il volto il pidiessini Pierri il PSI possono prendere tantissimi voti o anche perderne molti siamo in una dava più delle altre volte voi sapete che non è questa è una relativa novità
Dove tradizionalmente il comportamento elettorale italiani era molto più come si può dire vischioso è legato alle cose questa volta c'è una mobilità potenziale molto più elevati
Questo è anche pericoloso è pericoloso perché legga moglie delle possibilità di mutamento della forza di questi partiti alta nera comunicazione politica elettorale adesso quindi come dire
Forse forse
La comunicazione di tipo quasi completamente il motivo questa volta bene renderà richiude la comunicazione nazionale pensata perché è quella emotiva che riesce a cogliere le emozioni momentanee questo è un pericolo
Speriamo che il PDS non ci casca che faccia lo stesso una campagna seria cosa succederà allora dopo le elezioni
Può essere che non accada nulla può essere che malgrado tutta questa disponibilità potenziale poi la gente
Come si fa spesso anche con quelli che vogliono sempre lascia la moglie e poi tornano a casa la gente in qualche modo rivolti colosso morto circa le stesse cose con una differenza che sicuramente ci sarà una rappresentanza considerevole
Della lega lombarda
E di altre forze o diciamo che prima non c'era ciò però non dovrebbe impedire la lega lombarda avrà diciamo il dieci per cento per il restante novanta per cento di magari andare avanti rifare le alleanze tradizionali o che esso andare avanti così
Allora non succederà niente no
Quello che potrebbe succedere quello che mi spaventa francamente è il crescere
Nella opinione pubblica
Questo a ulteriore questo atteggiamento di disaffezione e in qualche misura di delegittimazione delle istituzioni
Questo è un fenomeno è questo il vero fenomeno pericoloso è un fenomeno pericoloso che può rivolgersi domani con il voto alla lega o al movimento delle stelline
Dopodomani per un'altra cosa ma e questo l'elemento è il distacco proprio di stima dalla dai dai partiti dall'istituzione eccetera che cresce e che un pochettino con l'OPA davanti distacco motivato questo è stato già detto molto bene da chi mi ha preceduto Dalia
Quasi come dire inceppamento non funzionamento
Negli ultimi anni di o di talune di talune istituzioni
La risposta a questa serie di problemi
Notti ma ribaditi con costante
Continuità da tutti i dati di sondaggio dai comportamenti di voto dalle scadenze elettorali sempre in misura maggiore si tratta quindi di un processo non effimero
Di un progresso continuo qual era la risposta la risposta che è stata data anche stasera e che io condivido
è la necessità di portare a delle riforme riforme istituzionali ma come Napolitano
E anche altri hanno ho sottolineato anche riforme provvedimenti di contenuto mai sul piano della politica economica della politica sociale e così via
Solo che per quel che ho capito io
Modesto lettori di giornali
La priorità alle riforme istituzionali nella prossima
Legislatura viene portata da tutti i partner io proprio tutti tutti non sono sicuro ma quasi tutti quelli che mi ricordo mi sembra di avere letto
Scusa mi scuso davanti ai politici qui magari mi sbaglio turbato come di con priorità alle riforme almeno quattro cinque me ne vengono in mente stasera comunque si è sentito da molti
E allora se se
Se se lo dicono proprio tutti io non vorrei che poi non accadesse no non che non mi fidi ma non non vorrei che non accadesse qui bisognerebbe che davvero perché lo stato d'opinione pubblica è un pochettino preoccupante non illegale perché si facesse davvero
Quello che allora forse oggi e lo dico a coloro che
Ci pensano tutti in un modo o nell'altro adesso la devono fare la campagna elettorale devono fare la la campagna elettorale e
Non solo
Come dire l'impegno alle riforme istituzionali ma un qualche segnale di concretezza di operatività vera di credibilità di questo impegno è difficile a parole è facile dirlo poi in pratica come si fa a comunicare questo di fronte a chi come parte è importante dell'opinione pubblica è spietato e non ci crede e anche se se non mi sbaglio anche nel programma di questa legislatura qua c'era
No le le riformisti anche chi non mi ricordo chi l'aveva inaugurato ma c'era Andreotti o forse qualcuno l'aveva per la prima cosa che faremo
Allora o il governo è stato non ricordo allora c'era anche il ministro allora vedete che allora il punto è questo
Al di là dei programmi
Al di là del dibattito tra partiti che rischia di non essere percepito fino in fondo
Dalla pubblica opinione che poi volta al di là di questo occorre davvero un impegno di tipo concreto per raggiungere questo tipo di oggettivo purtroppo la questa
Disaffezione verso i partiti è incentivata continuamente
Anche questo spiacevole davvero da invidia tutti i giorni sui giornali anche i giornali dove che leggiamo scriviamo c'è questa poi i partiti sembrano colpevoli di tutto dalla dalla dalla mancanza del filo di sutura dall'ospedale a quella che si sta edito otto
Non sarà proprio così ma molti molti nelle nostre interviste cominciano a vedere nei partiti politici nei quali si la causa dei tutti i mali e per questo forse si fidano sempre nel cerco qualcosa di nuovo
Allora qual è la soluzione la soluzione quella che è stata tratteggiata qui da coloro che mi hanno preceduto riforme provvedimenti non c'è dubbio accompagnato però io credo da un forte impegno personale
Occorrerebbe a sentire quello che la gente vuole una sorta di maggiore
Scusatemi
Vogliono cambiare le cose
Può essere che all'interno dei loro stessi partiti ci siano come dire
Delle resistenze anzi io sono quasi sicuro che ci sono perché se no avrebbero ci sarà in qualche motivo per questa no non non riuscì ecco bisogna quello che molti nelle interviste io riferisco un po'ci credo ma per lo più riferisca attenuerebbe è il vedere che il tale o il tal altro nel partito tale o tal altro tono si impegni seriamente verso questo tipo di obiettivo di riforma in onda prima
Lunga come dire all'interno del dibattito o non sempre comprensibile dei dei dei o dei partiti e se poi sono di partiti riversi sono d'accordo tra di loro romano dicono che le facciano lo stesso aldilà della no logica perché se no è un pochettino o al diciamo un'altra legislatura che vada così è io non voglio farmi pessimista un po'un po'un Guarischi ma una volta a Fini il patto no no no no io non faccio propaganda e lo so io sono un da riferisco dati che sono pronto a portare con tabulati eccetera di opinione pubblica e poi il patto non lo stiamo facendo proprio l'opera un sondaggio anche su quello troppo
Se lo vogliono l'opinione pubblica
A
E
La posso concludere con una battuta scherzosa perché poverino l'altro giorno ed una battuta quasi un appello da parte di un grande filosofo come Walt Disney
L'altro giorno sono andato a vedere uno spettacolo di Topolino e alla fine dopo lì con i bambini Topolino dice ragazzi se dovete fare una cosa fa subito adesso forse fu forse dai modesti sondaggi Del Piero la richiesta è questa se dovete fare questa cose delle quali il segnale facciamola subito adesso l'étoile triste ma anche la pubblica opinione grazie
Grazie a Renato Mannheimer mi sembra di poter dire che nell'arco delle opinioni e delle considerazioni
Che si è presentato qui questa sera sia stato molto interessante
E che perciò l'iniziativa politica di questo non tanto fantomatico movimento delle stelline sia riuscita e ora per la replica la parola a Giorgio Napolitano
Ma io vorrei partire dalle due cose che ce l'ha detto
Mannheimer tra l'altro al riparo dell'autorità di Walt Disney e quindi
Non si può contestare la prima cosa che ci ha detto che c'è una quota eccezionalmente allargata
Più che in qualsiasi altra occasione elettorale di indecisi di indecisi
Ma questo mette tutti noi in una condizione molto difficile tutti noi che facciamo politica che faremo campagna elettorale perché quindi a quanto pare si possono perdere molti voti o se ne possono guadagnare anche a seconda di quel che diciamo io quindi sarò attento già stasera
Ma
Sono anche molto d'accordo sul richiamo che ha fatto all'elemento della responsabilità personale perché uno dei fenomeni diciamo di cui tutti in qualche modo siamo stati
Vittime e colpevoli è stato un fenomeno di spersonalizzazione
Della politica beh la forma estrema in cui si manifestava questa somma spersonalizzazione era la espressione di voti di preferenza numerici
Era effettivamente noi abbiamo avuto con quel sistema nel passato
Tanta gente che votava dei numeri senza sapere quali fossero le persone corrispondenti a quei numeri poi avremo un sacco di complicazioni adesso con la preferenza unica nominativa ma non c'è dubbio che quella scelta referendaria è stata anche una risposta a questo fenomeno
Oltre che ad altri fenomeni gravissimi come noi sappiamo di corruzione e di manipolazione perfino di manipolazione e criminale e delle elezione e delle elezioni e delle preferenze
Io credo
Che forse uno dei modi per smuovere gli indecisi sia quello di essere chiari
Poi le posizioni che si esprimono naturalmente potranno essere condivise o non condivise potranno risultare degli elettori o per certi elettori giuste o sbagliate ma credo che c'è una grande richiesta di chiarezza posizioni chiare e impegni credibili
Di carattere personale e possibilmente a nome dei partiti e delle liste che si rappresenta l'altra cosa che ci ha detto Renato Mannheimer
E stiamo attenti perché e forte la disaffezione e forte il distacco verso le istituzioni e i partiti e qui si annidano grossi rischi grossi pericoli
Per la democrazia
Che risposta si deve dare la risposta deve essere senza dubbio quella di una forte priorità all'inizio della nuova legislatura nel nuovo Parlamento alle riforme istituzionali ed elettorali io ecco poi non credo che in effetti tutti i partiti riconoscano questa priorità si magari a parole però basta un po'vedere con attenzione è quel che si dice io ritengo che il partito socialista stia commettendo poiché il risultato anche
Ma quel che ha detto Milani e dalle riserve che gli stessi ha espresso a proposito della posizione del Partito Socialista dinanzi al referendum del nove giugno io credo che il Partito Socialista
Mettendo in modo così unilaterale e se volete generico l'accento sull'esigenza della stabilità o anche della governabilità
In realtà mostri di sottovalutare l'esigenza delle riforme istituzionali ed eletto navi e non stia dando la priorità nel suo programma e nel suo impegno a queste riforme
La Democrazia Cristiana la Democrazia cristiana un'indubbia accorta Dezza sta prendendo la bandiera
Della difesa della costituzione ora qui bisogna intendersi e Politano affatto giustamente questa distinzione c'è una parte della Costituzione la prima parte i principi fondamentali che non è messa in discussione
Da nessuno almeno da nessuno dei partiti e dei movimenti democratici
E se si tratta anche di difendere sia chiaro le prerogative del Parlamento perfino le prerogative dei rese motivo rispetto alle forzature o prevaricazioni del Presidente della Repubblica benissimo
Possiamo essere d'accordo anche con la Democrazia Cristiana ma insomma risulta chiaro dal discorso che viene facendo sia pure con sottigliezza la Democrazia Cristiana
Il Presidente del Consiglio beh che
Non si ritiene che occorra mettere mano a devi riforme molto profonde di questo edificio istituzionale e d'altronde
Questo edificio istituzionale e ancor più questi sistemi letterali
Hanno dato dei frutti così straordinaria la Democrazia Cristiana li hanno Consalvi consentito a tal punto di perpetuare la sua cosiddetta centralità cioè il suo ruolo dominante di governo che si comprende anche che dalla Democrazia cristiana non venga un vento di passione per riforme istituzionali ed eletto rari si potranno creare le condizioni per un processo riformatore in Parlamento solo se ci sarà un impegno conseguente di una parte almeno delle forze politiche e una pressione fortissima dell'opinione pubblica quale si può esprimere in particolare oggi attraverso il movimento referendari
E vengo alle questioni del movimento referendario e alle risposte che ci ha dato Morganti
Io sono d'accordo con lui
Si esprimono anche nel voto del nove giugno dell'anno scorso e nelle firme raccolte per diverso i numerosi referendum motivi idea ali favori politici e morali aldilà anche dell'oggetto limitato di questo o quel referendum
Di questo quel molto
Poi
Noi possiamo discutere
Anche di posizioni diverse che sono presenti all'interno del movimento referendario per quel che riguarda la stessa visione del futuro istituzionale e politico del nostro Paese per esempio il ruolo dei partiti
E sappiamo tutti a cominciare dai promotori ed ai massimi esponenti del movimento referendario che ci sono opposizioni politiche concrete e anche come dire rappresentanze di interessi sociali diverso all'interno del movimento
Però Morgantini pare chi ci abbia dato una duplice risposta a proposito del quesito che io avevo introdotto e movimento o e schieramento e lui ci ha detto è schieramento io spero di non
Dare una interpretazione abusiva e schieramento come convergenza di forze accomunate da una profonda in sofferenza né i confronti della degenerazione del sistema politico e dalla volontà di cambiare la faccia della politica anzi la faccia in generale il le facce in particolare
Invece mi pare anche che c'abbia detto con tutta chiarezza non è schieramento di governo non è schieramento di governo portatore cioè di un coerente e praticabile programma di Breve e medio termine
E infatti io credo che se affronteremo e mi auguro che si affrontino immediatamente nel nuovo Parlamento perché non affrontarle vorrebbe significare una condanna pesante per il nostro Paese a scivolare ai margini del processo di integrazione europea
Se si affronteranno questioni come quelle su cui anche Del Pennino si è brevemente intrattenuto noi potremo muovere tante posizioni diverse anche tra forze che si riconoscono nella volontà di mutare il sistema politico istituzionale
Perché io
Dico a Del Pennino che
Naturalmente i nostri governanti si sono un po'premuniti a Maastricht perché hanno fatto scrivere negli accordi che bisognerà arrivare a ridurre al sessanta per cento
Il debito pubblico accumulato nei confronti del prodotto lordo e al tre per cento il deficit
Il disavanzo annuo di bilancio sempre rispetto al prodotto lordo ma che insomma di importante e che
Nel mille novecentonovantasei noi mostriamo di esserci mossi verso quei parametri tutti danno per scontato che di certo non si scenderà dal centoquattro per cento al sessanta per cento e dal dieci per cento al tre per cento nel giro Ditri o quattro anni
Intanto negli ultimi anni non ci siamo mossi del niente e ancora aumentato il rapporto tra debito e PIL ed è rimasto stagnante che il rapporto tra
Disavanzo di bilancio e prodotto e prodotto lordo comunque se davvero ci si vuole muovere verso quei parametri
Bisognerà vedere
A chi farà pagare i costi degli indispensabile aggiustamento Ecuador scelte non semplici e non indoor valori fare sia in materia fiscale sia in materia di privo unità dei la SPISAL pubblica e qui potrei morire ovviamente
Pensioni non sono divergenze ma anche ma anche conflitti e poi ognuno farà la sua parte e vedremo anche se si riuscirà a realizzare a realizzare delle intese nell'interesse
Generale
Ha detto Morganti
Uno schieramento di governo Porta Torre di un coerente programma a breve e medio termine potrà avvenire dopo la riforma elettorale
E io pure sono convinto del fatto che quando voi avremo smontato la proporzionale presso pittura che vige nel nostro paese qui poi non si tratta di fare dell'ideologismo si tratta di constatare come il sistema proporzionale abbia fino a un certo punto prodotto effetti positivi e poi abbia sempre di più prodotto effetti degenerativi e bisogna
Decisamente cambiare liberarsi da questa camicia di Nesso io sono convinto che solo dopo che si sarà fatta questa riforma elettorale e si potrà andare ad una competizione aperta tra schieramenti diversi capaci di alternarsi nel governo del paese anche schieramenti che non dispera un danno della maggioranza assoluta dei voti e d'altronde in tutti questi anni negli anni ottanta né in Francia né in Inghilterra né in Spagna sia governato compiuto del cinquanta per cento dei voti espressi ma con
Un meno del cinquanta per cento spesso perfino con un poco meno del quaranta per cento dei voti espressi sono convinto che allora davvero si creeranno delle condizioni per una nuova dialettica politica
L'interrogativo drammatico io mi permetto di insistere riguarda tuttavia la fase di transizione
Perché noi intanto noi intanto stiamo per eleggere un parlamento sulla base del vecchio sistema Tola di un Parlamento che sarà ancora più frantumato di prima
Di qui al momento in cui noi saremo chiamati a eleggere un altro Parlamento con un nuovo sistema elettorale
Noi ci auguriamo che passi il minor tempo possibile ma passerà del tempo che bisognerà impiegare anche per un'azione di governo che noi riteniamo debba essere profondamente rinnovata rispetto alle pratiche che hanno ancora tenuto il campo in questi anni e che hanno portato il nostro Paese nella situazione critica in cui si trova e io senza fare alcun catastrofismo voglio vedere se in campagna elettorale espone ti ripartiti di governo e innanzitutto della democrazia cristiana potranno negare potranno negare il fatto non solo che ci portiamo sulle spalle inadempienze e ritardi
Pesantissimi nei rapporti con i nostri partners della Comunità europea ma che siamo dinanzi ad una grave allarmante perdita di competitività del nostro sistema industriale ed economico e siamo perfino dinanzi ai rischi di de industrializzazione del nostro paese e allora ecco questa fase come potrà essere affrontata come potrà essere governata questo è un grosso punto interrogativo
Io però dico nel modo più chiaro possibile agli elettori
Il partito democratico della sinistra anche se resterà collocato alla opposizione darà tutto il suo contributo di critica e di proposta perché si determini immediatamente una svolta nell'azione di governo anche nella fase in cui l'attenzione si concentrerà sulla giusta priorità delle riforme istituzionali ed elettorali
Vengo alla questione
Del programma più complessivo e concreto ha ragione Mannheimer e di riforme istituzionali ma ci sono tante proposte concrete di varie parti adesso io non voglio richiamarle ho visto che molte sono state richiamate in un ranch
Senta è libero di Augusto Barbera la riforma della Repubblica dei davvero c'è molta materia per poter essere concreti deve piuttosto scattare una volontà politica e anche una cappa città di ordinare queste molteplici esigenze di riforma istituzionale vedere bene da dove partire e come proseguire ora Del Pennino dice
L'anello decisivo è la riforma elettorale e io sono d'accordo
Tuttavia noi dobbiamo anche rispondere alla domanda
Per eleggere quale Parlamento
Non si tratta solo di vedere come eleggerlo come legge ma per eleggere quale Parlamento io vorrei chiarire perché può darsi che sia sotto qualche equivoco io non ho parlato
Ancora di centralità del parlamento ritengo che questa sia una formula superata e una formula che ha dato luogo a molti a molti inconvenienti io dico un'altra cosa dico che
In effetti
Una volta definite le proposte per la riforma del Parlamento possono assumere un significato
Un altro determinate altre proposte di riforma istituzionale per esempio la elezione diretta del capo dell'esecutivo
Va questo significa che il Parlamento non avrà più la funzione effettiva di investitura del Governo
E del presidente cancelliere primo ministro chiamiamolo come vogliamo
Questa funzione in realtà e già sottratto al parlamento ed è stata trasferita nei gruppi dirigenti dei partiti che concordano chi debba essere il presidente e anche chi debbano essere i ministri e quindi io non micologo del fatto che essi possano elaborare delle proposte per sancire per sancire il fatto già reale che il Parlamento non ha più questa funzione
Io voglio sapere quali funzioni del Parlamento
Fanno riconfermate
Potenziate rinnovate non certamente la funzione legislativa perché di lui è venuta anche una crescente confusione di responsabilità tra esecutivo e leggi l'attivo insomma se noi sia pure con la legge elettorale richiede giriamo un parlamento bicamerale anacronisticamente bicamerale
Che nel modo macchinoso che conosciamo
Costringe ad un continuo interminabile andirivieni di progetti di legge tra un ramo dell'altro seria leggiamo un parlamento con quasi mille membri
Seria leggiamo un Parlamento che resti soffocato da una montagna di leggi e di regine da partorire ogni anno ebbene io non credo che noi avremmo fatto quell'opera complessiva di riforme ma delle istituzioni che dobbiamo fare e allora mi va benissimo che ci sia da un lato un forte decentramento normativo a favore delle regioni e mi va bene anche che ci sia un processo di delegificazione
Che cioè sia il governo messo in grado di risolvere con suoi provvedimenti di carattere amministrativo una serie di problemi che oggi finiscono in questo imbuto del Parlamento questo mi va bene non mi turba il governo si prenda le sue responsabilità però allora deve essere realmente potenziata la funzione di indirizzo e di controllo del Parlamento il Parlamento non deve essere chiamato a ratificare ma deve poter esaminare fino in fondo i in modo penetrante le grandi leggi di indirizzo che rimangano sottoposti alla sua approvazione e il Parlamento deve dotarsi di strumenti e di mezzi per controllare effettivamente l'esecutivo ecco perché io ritengo che questo sia un tema un aspetto essenziale del discorso sulle riforme istituzionali vorrei dire una parola ancora a proposito della confusione
Tra governo e opposizione tra governo e opposizione
C'è stato consociativismo certamente pratiche compromissorie
Ma nel processo legislativo troppe leggi scritte a tante mani di cui si è persa la paternità e si è persa anche la logica ispiratrice però un momento però un momento
Le leggi sono una cosa e se sono uscite leggi confuse anche per colpa dell'opposizione dal Parlamento non c'è che da riconoscerlo ma le leggi sono una cosa e la gestione e un'altra
E la gestione e responsabilità intera delle esecutivo lucenti scorso che valga sul consociativismo a proposito della gestione
Ora noi qui abbiamo sentito anche un esempio che ci ha fatto puritano si vara un codec e di procedura penale nuovo ma se mancano i supporti operativi di chi è la responsabilità la responsabilità
è di chi governa non è del Parlamento il Parlamento avrebbe potuto anche accertarsi meglio della possibilità che il governo mettesse questi supporti operativi al servizio dell'applicazione del nuovo codice di procedura penale ma l'Agis
Ione ripeto è responsabilità del governo è responsabilità del governo gestire la lotta contro la criminalità
Al di là delle leggi buone o cattive
E forse già troppe che ha fatto e fa il Parlamento io metto una cosa ieri
Sulla Stampa di Torino un'intervista del compagno Chiaromonte presidente della Commissione antimafia ma io non ho avuto modo di verificare colui il quale sia stata la fonte di questa informazione ma certamente è stata una fonte attendibile beh insomma come si lotta contro la criminalità e difficile lottare contro la criminalità c'è molto che sfugge c'è molto che sfugge all'azione di governo
All'azione delle forze di polizia ma ma come è possibile si chiede Chiaromonte
Che non si riesca a individuare a Napoli l'organizzazione del lotto clandestino quando si è arrivati alla conclusione
Che sono impiegate in questo lotto clandestino a Napoli quanta mila persone
Quaranta mila persone un morto che paga le vincite la sera stessa del sabato mentre quello statale fa attendere mesi ai vincitori oppure gli si chiede ma come è possibile che solo adesso si sia scoperto nei pressi di Napoli uniti prologo clandestino ma un ippodromo che disponeva di centocinquanta cavalli di centocinquanta cavalli ora ecco io vorrei che la colpa di tutto questo fosse del consociativismo e quindi fosse anche dei comunisti prima e del partito democratico della sinistra poi e no ognuno si prenda le sue responsabilità e
L'alternativa
Ecco
L'alternativa d'accordo Del Pennino io non sono Penske conclusione atti alternativi Smith e adesso non vorrei che si continuasse per tutta la campagna
Corale a prendere con le pinze una battuta di Occhetto una intervista che è uscito non so quanto tempo fa che poteva far pensare che si volesse
La sommatoria mettere insieme tutti i partiti che ce l'hanno con la Democrazia cristiana evidente che questa non sarebbe non poté
E benessere un'alternativa di governo conducente valida e capace sul serio dimettere
Alle corde la Democrazia Cristiana noi vogliamo che ci sia un confronto costruttivo
Un avvicinamento un'intesa
Un'intesa su una piattaforma programmatica ci riusciremo no io non lo so e tra quali forze non siamo in grado di dirlo bisogna però avere delle ipotesi di lavoro aprire delle ipotesi di lavoro
Io sono d'accordo su un punto che quando il Partito comunista italiano con Berlinguer più di dieci anni fa lanciò per la prima volta il tema dell'alternativa
Ebbene lancio quella proposta in termini molto frettolosi anche sostanzialmente propagandistici lo fece essenzialmente per rompere con la strategia precedente
Del del cosiddetto compromesso storico
E noi abbiamo tardato a capire e noi abbiamo tardato HP
Che non avrebbe potuto prendere corpo nel nostro Paese una strategia di alternativa o se si preferisce una dialettica di alternanza senza cambiare Lennon
Ah bene
Abbiamo impiegato un po'di tempo a capirlo adesso qua abbiamo capito bene ne siamo convinti fino in fondo e vogliamo lavorare per il cambiamento delle regole e per la costruzione e per la costruzione di questa alternativa nel cambiamento delle regole in senso lato deve rientrare il cambiamento dei partiti
E questo è un punto dolente questo qui un punto molto complicato anche perché certamente si possono immaginare si possono proporre delle regolamentazioni adesso non entro in troppi dettagli delle regolamentazioni per ordinare sia la vita interna dei partiti sia i rapporti tra partiti è stato partiti istituzioni ma bisogna andarci cauti e bisogna sapere che la soluzione la soluzione non può venire non può venire solo di lì ma in primo luogo bisogna ragionare perché ecco Craxi io
Vorrei dire Anna Milani non demonizza o nessuno e penso che le demonizzazione non servano a niente continua a pensare forse in questo sono un po'arcaico che servano gli argomenti
Ebbene allora vediamo di argomentare Craxi dice nella sua intervista di ieri ma se ci sono anche eccessi dei partiti beh meno male ci sono anche Chelsea dei partiti e io sono d'accordo per superarli però se problemi anche di funzionamento dello Stato non si risolvono non è solo per gli accessi dei partiti
Ad esempio e perché ci sono ci sono chiusure delle burocrazie ingrigiti comparti
Oppure perché c'è un certo tipo di disciplina del pubblico impiego
Beh ma insomma ma non sono forse responsabili i partiti di governo di a vere plasmato così a un termine un po'elegante talvolta anche letteralmente sfasciato ma comunque plasmato così
Poi sabato così il rapporto di pubblico impiego
Ho
La configurazione delle burocrazie
Delle pubbliche amministrazioni ma non non è stato innanzi tutto il partito democristiano
Forte di una presunzione di inamovibilità dal potere e di totale impunità e di totale impunità a prevaricare a manipolare
A concedere a concedere a conquistare consolidare ininfluente se attraverso un reticolo sempre più inestricabile di privilegi e dirà sismici
Specialmente nei rapporti con settori pubblico che non a caso si trova nelle condizioni in cui si trova oggi e quindi ritorniamo e quindi ritorniamo
A un discorso che riguarda il modo di essere e di comportarsi dei partiti specialmente dei partiti è chiaro investiti di potere investiti di responsabilità di governo anche sì a qualsiasi livello cura quello che preoccupa oggi del Partito socialista
E non solo patteggiamento non dell'ottimo Milani ho assicurato Morganti che non sapevo che Milani avesse votato sì al referendum del nove giugno e quindi non ero personalmente è andato a pescare
Arana lapis un socialista che fosse a favore dei referendum è stata una coincidenza casuale anche simpatica
Ecco ma quello che preoccupa artigianali non è solo l'atteggiamento del Partito socialista verso il movimento referendario che è un atteggiamento caratterizzato davvero da una singolare cecità
Quello che preoccupa e l'atteggiamento del partito socialista verso il problema più generale della riconduzione dei partiti e in entro i limiti del luogo loro proprio dell'uomo loro attribuito dalla Costituzione ora sia chiaro
Bisogna discuterne apertamente i socialisti temo che si voglia una politica senza partiti
Una politica senza partiti in qualsiasi luogo in qualsiasi luogo in qualsiasi Paese negli Stati Uniti non meno che in Italia rischia di essere una politica non democratica e quindi non è questo che si vuole non è questo che si vuole ma si vuole ma si vuole qualcos'altro sì mi si consente una brevissima citazione
Dal discorso che ho fatto al Capranica in sostanza quello che si vuole
E uno sforzo straordinario di rigenerazione e di recupero da parte dei partiti
Recupero di moralità di tensione culturale e civile di partecipazione popolare e aggiunge vivo si può discutere di questo nella sinistra senza sospetto
Con un'autentica apertura i partiti debbono inoltre perdere le loro rigidità aprissi a forme più fluide di rapporto con la società inizia aggregazione tra loro attraverso raggruppamenti politici caratterizzati da affinità di ispirazioni
Ho di scoppi io credo che su questo bisogna lavorare e continuo a sperare che si possa discutere e lavorare nella sinistra ecco io perciò parlo per quello che riguarda la prospettiva di governo probabilmente dopo una riforma elettorale di uno schieramento di forze di sinistra e progressisti
E spero anche che lo schieramento Reform referendario e molto più vasto di questa caratterizzazione come dire
Settori non biologica ma storico-politica storico sociale certamente e tuttavia abbiamo già visto
Che non è uno schieramento di governo che bisogna pensare ad uno schieramento di governo forzosamente più Madaro
E più asciutto e più omogeneo di quello referendario e noi perciò ci riferiamo a forze di sinistra e progressiste
Perché pensiamo che queste espressioni abbiano un senso non solo nella storia ma anche nella società italiana d'oggi
E non diamo il non togliamo questa etichetta a nessuno ha mi ha fatto piacere che Milani abbia detto e sarebbe bene che questa cosa
Sì sentisse più spesso da parte socialista che la nascita del partito democratico della sinistra ha costituito un importante fatto di innovazione della politica italiana e tuttavia noi non traiamo da ciò la pretesa di dire chi è di sinistra chi è progressista e Chino critichiamo le posizioni certamente e critichiamo in particolare oggi
La posizione del partito socialista italiano rispetto al movimento referendario o sulla questione della riforma della politica e dei partiti
E soprattutto diciamo
Mi dispiace che sia andato via Milani mandiamo io preannunciato la mia replica e soprattutto diciamo che no non può persuadere l'affermazione che la intesa a due tra democrazia cristiana è partito socialista non è necessaria è necessaria ma non è sufficiente certo credo che saranno gli elettori hanno un renderla sufficiente questa intesa per fare una maggioranza in Parlamento ma può davvero qualcuno pensare che allora questa intesa nocciolo duro uno un duro poi la si possano generosamente aprire ad altre forze disposte ad accodarsi
E a costituire non si sa bene se pur patto per lasciare le cose come stanno o per cambiarle no io credo che questa risposta non sia soddisfacente e che noi dobbiamo e che noi dobbiamo pensare ad una impostazione completamente nuova anche del problema del Governo o se si preferisce
Della governabilità all'indomani delle elezioni
Non vogliamo essere non pretendiamo di essere noi il partito socialista ci fu una discussione tanti anni fa
Con Norberto Bobbio
Era l'ottantadue e Norberto Bobbio dopo che io avevo esposto quelle che mi sembrava come peculiarità del Partito comunista italiano allora
Mi rispose va bene ma voi non siete DiVersi dai maggiori e migliori partiti socialisti e socialdemocratici d'Europa
E quindi quando quando io mi domando se si può fare nel futuro una unità della sinistra che se c'è un partito socialista o socialdemocratico unitaria alto all'altezza dei dei migliori speriamo sia tradizione socialismo europeo qualche volta persone ho portato sono portato a rispondere che già c'è noi fummo piuttosto timidi anche io in quell'occasione a raccogliere questa assai positiva provocazione ma noi non pensiamo di dover essere il partito pensiamo di poter essere un Partito del socialismo europeo poi va bene magari la competizione e aperta a chi riesce ad esser meglio un Partito del socialismo europeo e riaperta anche la ricerca delle vie per quanto ardue di un avvicinamento e di una ricomposizione io concludo questo dibattito mi è sembrato importante
Mi è sembrato importante perché ci dice che non è vero
Che sia fatta male
Che la prossima campagna elettorale
Si risolva in una guerra di tutti contro tutti lasciando poi magari alla lega
Di dire che essa solo è davvero in guerra contro tutti no io credo che questo dibattito abbia dimostrato
Che ci può essere un confronto costruttivo serio poi naturalmente ciascuno giocherà le sue carte e cercherà di ottenere i suoi risultati ma si è manifestato questa sera un ampio assai chiaro Co
Un arco assai ampio di forze animate da una comune volontà di riforma in campo istituzionale politico e sociale cerchiamo di lavorare perché queste forze riformatrici ci si possano unire e possano pesare all'indomani delle elezioni
Bene concludiamo lui grazie a tutti coloro i quali sono intervenuti che hanno e hanno partecipato a questo nostro dibattito
Ma attuato