Possa il mio sangue servire. Uomini e donne della resistenza

Cioè
Aldo cominciamo voi aspettiamo
Buona sera buonasera e grazie
Buonasera grazie a tutti voi sono Massimo turche Itta e sono direttore delle case editrici del gruppo Rizzoli tra cui appunto la Rizzoli che ha pubblicato avuto il piacere di pubblicare questo libro
Ringrazio moltissimo dal profondo del cuore
Presidente Giorgio Napolitano
Di averci
Onorato con la sua presenza
Grazie
Al professo Sabbatucci che
C'è l'intera a dipanare il percorso la storia che Aldo Cazzullo ha tracciato allora Morante che leggevate dalla voce
A
Le tante voci di questo libro
E dall'avviso gruppi condurrà
Il nostro nostro incontro
Ma soprattutto Aldo Cazzullo dico grazie per il libro che è scritto
E
è stato uguale incontro dopo alcuni anni tra me
E Aldo la casa editrice Rizzoli lo accoglie come
Un amico e come un un importante testimone di una stagione della nostra del nostro Paese
Posso solo dire una netta otto è la prima volta che mi capita e altrove testimone che un titolo venga trovato la prima volta in cui c'è parlammo di questo libro per telefono mi lesse la lettera
Di Baldissera e possa Dino sangue servire fu immediatamente il titolo grazie a tutti
Grazie
Grazie a Massimo turche Dario anche io volevo dare il benvenuto al Presidente Napolitano al professor Sabbatucci allora Morante ovviamente ad Aldo Cazzullo
Ringraziarlo per queste libro e secondo me la moglie modo migliore per
Parlare del libro e sentire direttamente le parole
Di alcuni dei protagonisti di questo meraviglioso libro voglio dare la parola subito allora Morante che per la prima lettura sa leggere l'ultima lettera
Il capitano Baldissera questa una lettera testamento che Baldini si scrive al padre che appunto da anche il titolo a questo libro regolare grazie
Babbo adorato
Il tuo unico figlio si allontana da tempo
Non perderti d'animo e accetta quest'ultimo poli redditivo
Che raccomando la mamma anche per lei devi essere forte
Vuoi io con la grazia di Dio e con tutti con forti della nostra religione
Nel momento supremo tu sarai nel mio cuore e sul mio l'altro arrivederci pacco ti stringo almeno il Vieri le abbraccia degli uomini forti e chiedo la tua benedizione
Babbo adorato
Se la mia vita più serena il facile io lo devo a tutti che mi è capitato col Comune con il tuo lavoro col tuo esenti
Possa il mio sangue servire per ricostruire l'unità italiana e per riportare la nostra terra essere un'orata il stimata nel mondo intero
Prego i miei di non voler portare il lutto per la mia morte quando si è dato un figlio alla patria comunque esso venga offerto non lo si deve ricordare con il segno della scrittura
Con la coscienza sicura di aver sempre voluto servire il mio Paese con lealtà e con onore mi presento davanti al plotone di esecuzione col cuore assolutamente tranquillo e a testa alta
Possa il mio grido di viva l'Italia libera sovrastare il smorzare il crepitio dei Moschetti che mi daranno la morte
Per il bene e per l'avvenire della nostra patria e della nostra bandiera per le quali muoio felice
Franco Balthus Torino cinque aprile mille novecentoquarantaquattro
Buonasera le lettere dei condannati a morte della Resistenza si assomigliano un po'tutte scritte da comunisti cattolici monarchici persone che hanno studiato persone che non hanno potuto studiare
Sono scritti sono lettere scritte molto bene
è una generazione ancora abituata a scrivere
Molti invocano Dio anche i comunisti specie comunisti invocano Don Bosco perché hanno studiato dai Salesiani
Tanti sentono i bisogni di precisare
Che non hanno fatto nulla di male perché adesso non li celebriamo come noi ma all'epoca venivano appesi esposte con dei cartelli al collo
Tutti credo no alle forze dello spirito sentono che l'affetto per i loro cari andrà oltre la vita terrena e chiedono scusa i familiari e per aver anteposto la patria allora
Tutti sentono che la vittoria finale non è in discussione che loro sacrificio non è vano perché servirà a costruire un Paese migliore
Qualcuno sente il bisogno di precisare che non ha parlato neanche sotto tortura e che non ha dato al carnefice neanche la soddisfazione del grido o del pianto
Chi ha figli
A quasi un'ossessione che studino lo studio come
Metodo di elevazione sociale ma anche come modo per costruire un'Italia più giusta più libero
Quasi nessuno a parole di odio per i carnefici molti hanno parole di perdono e di riconciliazione nazionale come questa che abbiamo appena sentito dalla voce di Laura Morante di Franco Baldas
Baldissera un capitano di artiglieria De Corato hai la la mela
Dopo l'otto settembre con il generale ha Perotti il tenente cioè un altri militari e con l'operaio comunista Eusebio già ambone fonda il Comitato militare deliberazione del Piemonte
Vengono prese mentre sono riuniti nella sacrestia del Duomo di Torino
Con il consenso dall'arcivescovo al processo tutti militare sono condannati a morte tranne c'è una il più giovane che all'ergastolo il quale offre la sua vita in cambio di quella del generale Perotti perché c'è una Scapolo mentre il generale ha Perotti padri tre figli
Al che però che si alza in piedi e invita tutti elevasse colui a gridare viva l'Italia per chiudere la questione e anche già ambone si alza gridare viva l'Italia con gli altri
Scusa abbia già ambone era un operaio un amico di Gramsci
Bugie in Francia per non finire in carcere suo fratello vitale muore in Spagna combattendo contro Franco luglio serio chiama il figlio d'Italia come fratello bambino muore di meningite sopravvive una bambina Gisella
E questa che ora
Laura Morante ci ragiona e l'ultima lettera di USA e gli ho già ambone alla figlia bambina prima di essere fucilato con Franco Baldessari gli altri a Torino cinque aprile mille novecentoquarantaquattro
Cara Gisella
Quando leggerà i queste righe il tuo papà
Non sarà più
Il tuo papà che ti ha tanto amata malgrado i suoi bruschi modi e la sua grossa voce che in verità non ci ha mai spaventata
Il tuo papà è stato condannato a morte per le sue idee di giustizia e di eguaglianza
Oggi sei troppo piccola per comprendere perfettamente queste cose ma quando sarà il più grande sarai orgogliosa di tuo padre e lo amerai ancora di più se lo puoi perché so che ci anni anni molto
Non piangere Caracci Serina asciuga i tuoi occhi tesoro mio consola tua mamma davvero domina che sei
Per me la vita è finita perché incomincia
La vita vale di essere vissuta quando si ha un ideale quando si vide onestamente quando si ha l'ambizione di essere non solo utili a se stessi ma tutta l'umanità
Studia di buona lena come fatto finora perché atti un avvenire
Un giorno sarà il sposa Imam allora ricordati delle raccomandazioni di tuo papà e soprattutto dell'esempio di tua mamma
Studia non solo per il tuo avvenire ma per essere anche più utile nella società se un giorno i mezzi non permetteranno di continuare gli studi e dovrà cercarsi un lavoro ricordati che si può studiare ancora e arrivare il suo migrati della cultura pur lavorando
Mentre ti scrivo ti vedo solo nell'aspetto migliore non vedo i tuoi difetti ma solo le tue qualità perché ti amo tanto ma non ingannati perché anche i tuoi sui difetti come tutte le bambine e anche i grandi
Ma saprai fare in modo di divenire sempre migliore ed è questo il modo migliore di onorare la memoria del tuo papà
Tu sei giovani per il vivere e crescere e si è bene che pensi sovente alto papà devi pensare ci senza lasciarci sopraffare dal dolore sale piccola stilista carte divertirsi come lo vuole l'attualità e non solo piange
Devi fare coraggio alla mamma curarla il scuoterla se demoralizzata si tratta sempre Anna sempre la mamma che non merita tanto
Il tuo patacche chiamata immensamente che abbraccia e il suo pensiero sarà fino alla fine Pertini e mamma il tuo papà
Gisella jumbo ne darà darà retta al padre studierà affidi proverà prenderà una laurea
Farà carriera politica diventa un esponente molto importante del partito comunista piemontese e sarà anche candidati all'elezione al Parlamento
Ecco in questo diciamo uno degli esempi delle tante voci questo libro corale devo dire quando due parole quando Aldo che ha detto che avrebbe fatto questo libro
Al piacere di collaborare in televisione in RAI conato da qualche anno gli ho detto ma al nord meglio di no perché la Resistenza è qualcosa che divide non è qualcosa che unisce i fatti gli anniversari della liberazione non hanno mai brillato per armonia in questo Paese negli ultimi anni
E quindi ho detto cerca di fare qualche altra cosa perché la Resistenza non immagini che tutti abbiamo è quella del partigiano col fucile a tracolla col fazzoletto rosso canta Bella ciao ecco
E questi sono
Ma è anche molto molto altro ecco e nel libero nel libro di alto si capisce bene e credo che forse siamo anche pronti per fare un salto e per poter festeggiare questa anniversari questi settant'anni
Tutti tutti insieme ecco
Credo che questo messaggio sia arrivato un po'a tutti anche perché io devo dire al dato questa notizia che dopo sei giorni c'è un'altra ristampa quindi è la seconda sono cento mila copie ecco io credo che questo sia un segnale bellissimo
Un'altra cosa di questo libro che ha molto colpito vestono quattrocento pagine bel malloppone sono quattrocento pagine molto intense abbastanza dure da leggere tutte insieme sono e questo è un classico libro da tenere sul comodino
Da leggere
Con cui riflettere tende a leggere anche con i figli e con i nipoti perché queste testimonianze stanno andando persa ecco Aldo è riuscito a ritrovare il proprio lavoro da ricercatori direi da storico
E poi ci sono molte sorprese in questo libro perché come abbiamo detto questo racconta storie di di operai era sconta sere di contadini che danno da mangiare
Hai partigiani di medici che li curano dislocare di pratiche di nascondere a quelle il ruolo poi delle donne un ruolo fondamentale sono state delle meravigliose
Per il solare
Io devo dire la mia ignoranza e non sapevo ma trenta al solare italiane del suono giuste giuste tra le nazioni
Esatte riconosciute lo
No di Israele tra queste c'è un personaggio meraviglioso secondo me l'anno e la madre superiori di San Vittore sessuale etichetta Alfieri
Sapere che pensieri è stata arrestata perché lei aiutava i prigionieri a far passare messaggi fuori addirittura perché va a egli infatti anche uscire informata quando c'era qualche informatore fascista
Per questo appunto è stata arrestata è stata fatta santa durante il processo di beatificazione
Sono state raccolte delle testimonianze molto importanti tra queste resta Laura Morante se ne leggerà due di due prigionieri di San Vittore ne erano stati i
Imprigionare detenuti a causa mesi la dal fascismo
Due
Pericolosissimi rivoluzionari prego l'altra
Suo Enrichetta era una stupenda figure di religiosa una suora buonissime coraggiose qui sarò grato per sempre
Io ero al quinto raggio quello degli isolati non avrei potuto vedere nessuno invece
Grazie a suo repliche attraverso un intrico di corridoi di cunicoli riuscì per tre volte incontrare mia moglie anche lei imprigionate condannata trent'anni
Suo relitti Teramo altissima da tutti i detenuti tutti noi ricevevamo grazie alla sua regia bigliettini informazioni
Così grande era il conforto di quegli incontri furti ivi così immensa la gratitudine perché con grande rischio personale li rendeva possibili
Che ancora oggi
Io ricordo che suore etichette della sua veste Frusciante suscita in me la dei volta ammirazione che si deve ai santi o agli eroi
In questo caso a entrambi
Indro Montanelli
Ci facemmo avanti per bussare alla porta del carcere femminile
C'è prima suo Rina che non dimenticherò mai si chiamava
Suore Enrichetta Alfieri
Evidentemente informata in precedenza andò immediatamente ad aprire la cella della mamma
Non so come descrivervi la commozione per questo incontro così drammatico non ci dicemmo molte parole tutto molto veloce intenso soprattutto ricordo le nostre lacrime questi incontri clandestini
Si verificarono poi altre tre o quattro volte sempre con grande rischio da parte di entrambi e di suore etichetta
Mike Bongiorno
Ecco i due pericolosi rivoluzionari messi dentro dal
Fascismo erano Indro Montanelli e Mike Mike Bongiorno i veri o Pippo Baudo che faceva quante volte della raccontata tipo questa storia tante confortante o altro ecco adesso volevo dare sul la parola al professor Giovanni Sabbatucci storico professore di Storia contemporanea Università la Sapienza di Roma è anche uno dei massimi studiosi italiani del fascismo prego professore
Prendere PAC ecco Franco ci siamo
Ma questo è un libro impossibile da raccontare come avrete capito perché è una è un mosaico di tante storie
In parte già
Le letture che sono state fatte penso che vi diano un'idea abbastanza chiara di come è stato costruito di come è composto voglio ricordare semplicemente che
Questo tipo si potrebbe dire il terzo di una trilogia
Non è detto che se l'ultimo forse potrebbe
Continuare la serie
Trilogia cominciata con
Nel mille due mila undici con viva l'Italia in cui si parla soprattutto ma non solo di Risorgimento proseguita l'anno scorso con la guerra dei nostri nonni sulla prima guerra mondiale
Questi libri hanno qualcosa in comune per questo penso si possa parlare di una di una trilogia una cosa in comune la modalità narrativa che è già stata spiegata e quella appunto del mosaico del grande mosaico
Delle tante storie piccole grandi individuali e collettive
Messe insieme e montate in qualche modo con molta abilità
Capace di dare un quadro forse più efficace rispetto a quello della racconto cronologico quello tradizionale del racconto cronologico naturalmente è un'operazione che bisogna saper fare
E Aldo Cazzullo sa fare molto bene e ne è prova il successo straordinario sia stato appena confermato
Dei suoi libri precedenti e anche di questo successo di pubblico e non solo di pubblico devo dire
Lo fa bene perché ha un grande giornalista perché a una scrittura molto molto accattivante brillante anche perché conosce molto bene la materia anche se cerca di non darlo a vedere
Per far capire che non è un libro di un erudito che non è un libro per studiosi che va bene
Dunque un mosaico Mosaico fatta di tante tessere oppure come è stato detto un affresco corale
Di un momento chiave e anche di un momento alto nella storia patria
E qui veniamo
Alla cosa che più interessa cioè al messaggio
Alla morale
Che si può trarre da questo da questo libro della lettura di questo libro che è una lettura si impegnativa questo è vero ma soprattutto per la
Conclude essa delle storie che vi vengono raccontate della insomma
Della tragedia viene rappresentata per il resto è un libro che invece si si può secondo me leggere anche
Non dico tutto d'un fiato perché sono quattrocento pagine ma si legge comunque bene
Dicevo
La morale del libro o si potrebbe dire la moralità
Della Resistenza esse usando il sottotitolo del libro di Claudio Pavone una guerra civile saggio sulla moralità della Resistenza
è una rivendicazione di quella moralità ovvero del valore etico e politico dell'evento resistenza
In altri termini è una difesa della Resistenza contro le svalutazioni li minimizzazione del genere a che cosa serviva la resistenza tanto arrivavano gli alleati
E insieme contro le appropriazioni arbitraria
Proprie azioni di di una parte il colpo di un'altra appunto il mito della Resistenza rossa che ricordare piuttosto in voga negli anni settanta
Devo dire però non perché qui c'è il Presidente Napolitano non sono stati mai comunisti a
A proclamare questa questo questo mito della della Resistenza Rosa anzi sono sempre stati molto attenti a a dare l'idea di una resistenza invece
Di ampia di ampia coalizione per dire così
Appunto contro la minimizzazione contro le appropriazioni cosa dice Cazzullo dice molto chiaramente la Resistenza ha avuto sue contraddizioni le sue divisioni interne le sue pagine oscure
Ma è stata complessivamente cosa buona per dirla proprio con parole essenziali anzi cosa indispensabile perché l'Italia potesse sedere
Tornare a sedere nel consesso delle libere nazioni così diceva il proclama fondativo del CLN con una minore imbarazzo ecco vinti con maggiore dignità
La speranza era quella di essere trattati come la Francia che fu come sappiamo riammessa in qualche modo fra i vincitori pur essendo in realtà un Paese un Paese sconfitto
Questo non fu possibile anche perché la Francia aveva Guerra che aveva cominciato a perlomeno dalla parte giusta anche se l'aveva perso subito
L'Italia non fu trattata come la Francia ma non fu trattata come la Germania non fu trattata neanche come l'Ungheria per dire grazie proprio al esistenza anche grazie alla Resistenza insomma quando noi valutiamo
Come giustamente si fa anche le ragioni le motivazioni degli sconfitti ci uniamo al cordoglio per le vittime di tutte le parti però non dobbiamo dimenticare il merito della questione la materia del contendere chiare la riconquista della libertà e il rifiuto della
Del modello nazifascista ecco non dobbiamo dimenticare qual era
Anche qui per dirla proprio in soldoni la parte giusta che ancora ci appare tale e quando era quella sbagliata questo dice molto chiaramente molto efficacemente cazzo
Secondo punto anche qui è un è un un tema che è stato abbastanza toccato in questi ultimi anni
Potremmo dire il tema della Resistenza ampia della Resistenza larga
La Resistenza non è solo quella politicamente connotata non è solo quell'armata quella cioè
Ed è indispensabile altrimenti non parleremmo di resistenza di resistenza armata ha una consistenza non trascurabile
Diciamo al netto delle adesioni dell'ultima
Dell'ultimo mese ecco coloro che furono numerose però c'è una forza di circa cento mila uomini armati che
Durante tutto il periodo tra il quarantatré quarantacinque resta sulla montagna o nelle città insomma
Non è una quantità trascurabile ecco ma attorno a questa realtà c'è una realtà più ampi appunto quella
è stato appena detto
Degli aiuti dei partigiani del rifugio offerto ai fuggiaschi dei NAS condimenti della messa in salvo di tanti ebrei
Anche questo va riconosciuto io sono convinto che
Italiani
Si siano comportati molto male nel momento delle leggi razziali nel trentotto quando
Insomma qualche protesta o qualche
Levata di scudi in più sarebbe stata possibile e necessaria ma si siano comportati molto meglio nel quarantatré e quarantacinque quando si rischiava molto di più
E in quel caso in quella circostanza
Lo dico anche per per conoscenze personali e familiari
Tanti si sono salvati grazie appunto all'aiuto di persone anche semplici che rischiano fra l'altro rischiamo anche molto
Quindi c'è anche queste anche questa resistenze
C'è la realtà dei deportati dei più di seicento mila avete portati
Che non accettarono di avere
La libertà dalla deportazione in cambio della decisione alla Repubblica sociale
Anche questa è stata resistenze anche questa per molto tempo trascurate adesso forse parte rivalorizzare diciamo così
C'è appunto una realtà più ampia ma anche guardando la Resistenza in senso stretto non ci sono solo appunto garibaldini con il mitra i giallisti i socialisti eccetera
Ci sono ci sono tanti altri sono le formazioni cattoliche ci sono e formazione autonome
A politiche in realtà liberal moderate monarchi che molto spesso
Ci sono
I militari che fanno la Resistenza già in quanto militari
E le prime i primi episodi importanti della Resistenza sono sorti da militari
La Porta San Paolo a Roma pace proprio la tragedia di specifici farò ecco
Questa è resistenza ad evitare
A molto prima che poi
In si possano arruolare appunto alcuni militari nelle rinati e Forze armate italiane nel Corpo italiano di liberazione
Insomma il libro ci invita a considerare il fenomeno del verde della Resistenza in un perimetro più ampio di quello che spesso
Come è stato detto poco fa sì pensa o si prende in considerazione quando si parla di resistenza
Il terzo punto
Pure importante che cosa comune agli uomini e le donne coinvolte in questa esperienza in quest'area che così come l'abbiamo ridefinita diventa un'aria ampia punto
Che non deve far dimenticare naturalmente che era abbastanza ampia anche l'altra
Quelli che
Aderivano
Più o meno convintamente alla Repubblica sociale di quelli che facevano le delazioni di quelle che approfitta c'era anche quella ma ripeto l'aria dell'Italia
Dell'Italia che
Se non faceva parte organica della Resistenza e quanto meno l'aiutava che le forniva una qualche base era un'area abbastanza ampia non possiamo quantificarla naturalmente non possiamo fare dei conti
Qual era che cosa teneva insieme queste quest'aria così ampia c'erano tante motivazioni politiche personali
Però ecco c'era in Comune nella gran parte dei casi una scelta che si può definire senza rischiare la retorica patriottica patrio
No nel senso appunto della retorica patriottica nel senso di quella che io chiamerei una assunzione di responsabilità questo extra di tanti
Di
Tante lettere tante pagine di diario non non non prone anche a fare degli esempi perché sono tantissime in parte sono state già citate però ecco c'è in comune
Questa disponibilità a farsi carico dei problemi del Paese
Del futuro del Paese
Delle generazioni future appunto possa il mio sangue servire
La frase del capitano Baldissero che da il titolo al libero ma ce ne sono tante e tante di queste di queste frasi oltre che di queste storie
Di queste storie che sono che sono qui raccontate tutto questo ci riporta un mondo a una cultura a un linguaggio a quello che è stato chiamato un canone risorgimentale
Che appunto chiamano in causa
La storia la storia ottocentesca la storia non la storia recente parte anche la Grande Guerra naturalmente ma anche la storia dell'ottocento
Alt ci riporta tutto questa una scala di valori in base alla quale sacrificare coscientemente la propria vita
E non dico un'opzione normale ma comunque un'opzione possibile sempre presente che spesso praticata come abbiamo visto anche dalle cose che sono state appena lette
Ecco questa tradizione
Era ancora vitale
Forse più di quanto non abbiamo pensato aveva sostenuto anche lo sforzo bellico italiano nella prima guerra mondiale attenzione si è detto tante volte si dice ancora sempreché
La guerra mondiale fu combattuta da fanti contadini analfabeti che non sapevano neanche di che cosa si trattasse perché cose andassero a combattere B
Io credo che questa cosa non sia vera nel senso che va beh adesso non voglio farla lunga con i numeri ma nel mille novecentoquindici
Circa il trentacinque per cento erano analfabeti dell'italiani no
Settanta per cento come o di più come all'inizio della storia unitaria
Fra i giovani che combattevano che fra i maschi le donne c'è una percentuale del VIA non sapevi sono più alta
E la percentuale degli alfabetizzati era ben più elevati era ben più elevate il che significa che tante
Storie tanti valori
Erano già stati in qualche modo introiettate in chi aveva tre frequentato anche solo le scuole elementari con le scuole regimentare come tanti limitati
Quindi questa questa tradizione esisteva ancora era sopravvissuta al fascismo
E a questa tradizione si erano chiesti richiamati i fascisti e gli antifascisti poi
Ovviamente interpretando le che piegando la in sensi insensibile
E qui ne troviamo
Tanti di questi enti di queste di
Queste testimonianze troviamo in continuazione i riferimenti al Risorgimento
Se ne potrebbero citare tante ne scelgo una
Che mi ha particolarmente incuriosito e quella tratta da una lettera di Teresio Olivelli chi era Teresio Livelli era una icona dell'antifascismo cattolico è diventato un'icona dell'antifascismo cattolico
Perché in realtà da giovane tumori molto giovane ma da giovanissimo era stato fascista fascista in modo anche piuttosto pesante diciamo così
Poi però
Top quarantatré
Cambia fa altre scelte minore età eroi ed era di una famiglia Kospi
UAL della borghesia lombarda questo signore non era
Poveretto era amico di Padre Gemelli allora io quando ho visto il suo nome nella parte dedicata appunto a questo signore
Che ci ha pensato a questo parlerà di San Francesco di don Bosco questo parla dell'Italia dell'Alitalia che tanto ama
Subirà all'Italia di don Bosco penso
Primo nome che viene in mente no
Interesse livelli fa appello all'Italia
Di Dante e Ferruccio Cavour che Mazzini Battisti e Oberdan
Questi sono i nomi che in parte troviamo nell'inno di Mameli
Che io trovavo nei miei libri delle elementari insieme a quelli di Pietro Micca Ettore Fieramosca Balilla Alberto da Giussano eccetera eccetera ecco
Storie che oggi fanno un po'sorridere e devo dire anche allora anche qua in favore del mentali
Le trovavo le trovavo un po'un po'un po'curiose nel tempo Francesco Ferrucci ma perché Francesco Ferrucci che quale deve stare nel Pantheon nazionale
Avendo come titolo di un'autorità principale quello di essere stato ucciso da un tizio che si chiamava Mara Mallardo Fabrizio amara Murdoch
E di avere detto prima di morire vive Tucci di un uomo morto ecco come mai
Oppure appunto gli altri che ho sono mirati certo non parliamo di Dante dica pure di mezzi
Ma anche Oberdan un aspirante regicidio e per un cattolico non progressista come si dice direbbe ad essere una cosa abbastanza strana ben
Che cosa vuol dire vuol dire che quelle storie servivano allora innervare a incarnare quel Cannone patriottico che era una parte essenziale nella formazione di un giovane italiano
Che qui non posso non fare riferimento
Alla
Allo sforzo all'opera ostinata
Del Presidente Ciampi
Negli anni della della sua Presidenza appunto
Per rilanciare assieme alla ritualità risorgimentale anche quei valori che a quella tradizione erano comunque legati
Per collegare con un unico filo i momenti alti appunto dalla dalla storia nazionale anche a costo di qualche forzatura
Bene
Ultima domanda tecnica Dio a finire
Come dicono sempre quelli che non finiscono mai ma
Farò farò presto
L'ultima domanda che mi vien fatto di pormi dopo avere letto questo libro è
Perché
Questo pezzo d'Italia che appunto si assume le responsabilità
Questa specie di comunità resistenziale che molto diversificata ma è capace di combattere a lungo per una causa per una stessa causa
Quella che noi vediamo nelle sfilate del
Post venticinque aprile qualcuno avrà visto è sicuramente quella
Dei capi del CLN che sfilano per le vie di Milano beh
C'è illiberale Argentano licenze socialista Stucchi
C'è Ferruccio Parri c'è Luigi Longo
Enrico Mattei
Capo dei partigiani cattolici fra pari e Longo c'è il generale Cadorna in pantaloni alla zuava generale Cadorna in Consiglio Cadorna della primavera mondiali nipote per l'altro Cadorna
Questo era il fronte resistenziale c'erano tutti questi questi questi personaggi
Ecco
Perché questa comunità
Si divide poi nel dopoguerra non solo secondo le fisiologiche di differenziazione politica anche su questioni di fondo su visioni del mondo contrapposte
Perché lo spirito del venticinque aprile si dissolve abbastanza rapidamente perché la stessa celebrazione del venticinque aprile
Come è stato ricordato è stata ed è ancora forte un terreno di divisione diversamente dal
Due giugno che pure pensateci un attimo ricorda una data quella SIDI visiva qui in quel Paese si sta commenta
Il venticinque aprile se si fosse fatto un censimento sarebbero stati contenti il novantacinque per cento degli italiani probabilmente
Ecco come mai questo pensare dopo il venticinque aprile è una festa che fu istituita il ventidue aprile del quarantasei
E la firme erano di De Gasperi
E di Umberto di Savoia allora luogotenente veloce ecco
La risposta che si dà in genere fa riferimento al quadro internazionale alla guerra fredda che spacca anche il fronte resistenziale vero ma non dimentichiamo che quella spaccatura non impedì poi
Che ci portasse a compimento l'impresa della Costituzione approvata quando la guerra fredda era già entrata nella fase
Pesare non altri fattori sulla gestione forse mediocre della festività da parte delle classi dirigenti in un'Italia
Che sembrava più intensa dimenticare o a banalizzare il fascismo che ha coltivare l'antifascista poi il rilancio come ho detto spesso strumentale dei valori resistenziale nel contesto di uno scontro ideologico
Ma anche ha pesato secondo me il venir meno di quel tessuto di valori di memorie che ho cercato di definire con l'etichetta risorgimentale
Un tessuto appunto che
Settanta o cento anni fa era ancora vivo oggi no
E non possiamo pensare di resuscitare che tutti sappiamo cantare l'inno di Mameli ma a me fa ancora una certa impressione quanto sento dei bambini che dicono stringe ANCI accorte siam pronti alla morte
La nostra cultura c'è educa alla tutela della vita magari a Unicost perché non è il bene neanche questo più che all'offerta della vittima
Però noi dobbiamo essere comunque grati a quelli che la loro vita vanno rischia
Spesso vanno vanno perduta permette per permettere
A quelli della mia generazione sono nato nel quarantaquattro
E delle generazioni successive
Dividere
In un Paese libero grazie
Grazie grazie professor Sabbatucci la Resistenza fu fatta da migliaia di militari e carabinieri vedo molte divise qua stasera saluto tutti le autorità e il ministro Pinotti che che è arrivata da poco furono molto importanti alcuni di loro morirono alle Ardeatine come morì Giovanni Frignani dichiara
Che era il carabiniere che aveva arrestato il Duce altri si salvarono invece come Angelo Angelo gli OP che la prossima lettura che farà
La Roma randagio agli altri qui fu portato fu portare Ardeatine perché sua i torturatori volevano fargli dire ad ogni costo il nome i nomi dei suoi compagni ma almeno li disse nonostante efferate torture quando gli americani arrivarono a Roma
E lo trovarono lo videro in uno stato talmente era completamente sfregiato io ne conosce irriconoscibile Lu fotografare o no e quella foto fu pubblicata sull'AIFA
E diventò il simbolo degli orrori del nazismo il motivo per il quale andavano combattuti ecco Laura leggerà questo bellissimo dialogo tra idi Oppi Angelo gli OP e il suo carceriere il famosissimo Kappler il boia delle Ardeatine
Tu sei posizionai gli occhi
Sì brigadiere dei carabinieri
Con un voi parlare
Io non posso dire niente perché non so niente
Tu uccisi molti tedeschi io no
Tu fai saltare carichi di benzina io no
Allora tu innocente ma parlerai con me
E afferrando una massa di ferro perché questa
Tu Capurro
Non conosco il vostro grato potrei dire una parola a
Ora dunque parte e
Si parlerò
Voi amate la patria
Certamente io a mare molto mia patria
Ebbene io non appartengo a nessun partito sono semplicemente un italiano che ama la sua patria la sua casa
Secondo voi o mancato perché vi ho tradito allora come traditore fucilate
Ma non torturate nel Consiglio
Tu devi parlare
Io non posso vedere nessuno straniero opprimere mi ha a la mia patria vi ripeto che se debbo pagare con la mia vita pagherò
A questo punto vi di Kappler venirmi incontro ed ebbi l'esatta impressione che volesse stringermi la mano
Era visibilmente commosso
Ma si riprese subito perché osservato dagli altri ufficiali e quali non voleva assolutamente mostrarsi turbato e cambiata improvvisamente espressione mia stessa o con la mazza un colpo sul braccio facendovi barcollare verso il muro
Dopo un altro attimo di esitazione diede ordine che fosse ricondotto in cella
Da alcune parole proferite intuì che avesse dato disposizione perché per quella sera non fossi torturato
Persino Kappler si commuove di fronte alla dignità e anche la forza mila morale di questo
Di questo carabiniere italiano
La Resistenza fu fatta da tanti abbiamo detto fu fatta anche dai dagli ebrei da oltre i duemila ebrei che decisero di combattere armi in pugno ecco il più giovane di loro e Franco
Franco Cesana Franco sanare da tredici anni
La madre cerca di convincerlo fino all'ultimo di non andare lo supplicava non ce la fattispecie del figlio vuole comunque andare
Raggiungere il fratello che già sta combattendo allora la madre all'ultima richiede un unico unica promessa mi devi fare non devi dire mai di essere di essere ebreo ecco questa è la lettera
Che il giovane Franco Cesana scrive scrive alla madre
Carissima mamma
Dopo la mia è scappata non ho potuto darwiniano disse per motivi che tu immagini di Dora un dettagliato resoconto tra mia avventura partiti così all'improvviso senza sapere io stesso che cosa stavo facendo
Cammina e finché potevo poi mi fermai a dormire in un fienile
Al mattino segnando mi con la fame ripresi a camminare in direzione di gongola sta mando mi con le more arriva il Paese verso le nove di ricerca i partigiani deciso a entrare a far parte di una qualche formazione
Riuscì a trovare patriottiche mi insegnano la strada per andare al comando che si trovava a Maranello di convolare
Arrivai nella detta località stanco morto panifici coraggio e mi presentai
Dopo un po'mi si presenta l'occasione di entrare a far parte della formazione del comandante Marcello
Sei contento
Presentando né Marcello Puglia assunto e siccome ho studiato cui dislocato al comando e attualmente mi trovo stabile relativamente sicuro in una località sopra gongola
Così non dell'invece Rieti Terni che sto da re la salute ottimale sono un po'precario il dormire
Per chiarire un increscioso incidente ti avverto che non ho detto quella cosa che mi hai fatto giurare
Così chiudo questa mia raccomandando che alto il morale che ormai abbiamo finito
Affettuosamente ti bacetti pensa il tuo tesoro
Appena ricevuta la mia Brusca
Ancora che saluto e ti abbraccio Franco
Franco Cesana cadrà in combattimento pochi mesi dopo aver scritto questa lettera la madre io nel libro scrivo
Che cade
Intorno a colpito da una raffica di mitragliatrice e su ciò che l'Ufficio consente i compagni di mettersi in salvo
Qualche sera fa a Parma alla fine della presentazione venuto un signore molto anziano
Dirmi io sono il fratello del comandante Marcello ho scritto un libro sulla storia di mio fratello e posso assicurarle che Franco Cesana Mori
Facendo scudo col suo corpo al suo comandante
Io mi limito proprio poche parole recato a ringraziare ringrazio il Presidente Giorgio Napolitano per essere qui per il grande lavoro politico culturale che ha fatto in questi nove anni
In continuità
Con il suo predecessore Carlo Azeglio Ciampi non solo sulla Resistenza ma sulla riscoperta dell'identità nazionale
Mi piace fare l'esempio dell'inno di Mameli
Se andiamo a rivedere la partite di calcio più famose di tutti i tempi Italia Germania quattro tre vedremo che i cacciatori non cantano l'inno e telecronista non sta zitto continua a dare le formazioni
E non è certo colpa di Gigi Riva o di Nando Martellini che tutti ricordiamo con affetto era lo spirito del tempo l'inno non era considerata una cosa importante adesso lo è così come il tricolore
Vi ringrazio Laura Morante sta dando
Voce alle pagine del mio libro ringrazio possiamo Sabbatucci sanremese prodotti
Massimo turche Tai tutti tutte le persone di RCS che hanno
Contribuite stanno contribuendo
Adeguate fusa la diffusione di questo libro tali di Britti Luisa Colicchio che operativi
Ornella Matarrese questo demolito che faccio per Rizzoli
Lasciatemi dire che sono molto colpito dalla professionalità e dalla passione con cui si lavora in area si esse libere e sono anche un po'stanco risentire associare all'azienda per cui lavoro alla crisi
C'è una crisi finanziaria dovuta agli errori del padre passato management ma e mi fa piacere vedere qui la lo direttore che mi assunto al Corriere della Sera molti colleghi il Corriere della Sera è un'azienda sana che produce utili RCS Libri è un'azienda sana che produce utili sono patrimoni che non vanno dispersi vanno tutelate
Visto che parliamo di editoria ringrazio Luigi Gubitosi per il lavoro che la RAI sta facendo prima Presidente mi faceva notare quanto la RAI si sta impegnando ma anche il signor Presidente anche le reti private stanno dando spazio ai temi della resistenza del venticinque aprile
E mi fa piacere che salutare volti storici della tv italiana Pippo Baudo Renzo Arbore
Enrica Bonaccorti
Ringrazio il ministro della difesa Roberta Pinotti perché come diceva posso Sabbatucci furono militari primi resistente Cefalonia generale Gandin
Fa votare
I suoi uomini indice un referendum ragazzi di vent'anni cresciute col fascismo
Devono votare per la prima e ultima volta in vita loro devono decidere se arrendersi e tedeschi o combatterli andando incontro morte quasi certa il novanta per cento sceglie di combattere
Con il Capo di stato maggiore della Difesa Generale Graziano abbiamo parlato diverse volte degli alpini che sulla nostra montagna fumatore prima bande partigiane dei bersaglieri che presero Monte Lungo della divisione Legnano che combatte
Con gli alleati generale Tota mera contato la storia e l'Accademia di moderati che lui ha diretto i cadetti dalla che teme di Modena salgono in montagna subito dopo l'otto settembre così come giustamente
Sorpassato Tucci ricordava di figure degli internati militari in Germania
Oltre seicento mila italiani che preferivano restare nell'aria a farsi azzannare precari Lupo a lavorare in miniera vedere morire di fame e compagni piuttosto che andare a Salò conduce a combattere altri italiani e tra poco Laura Morante citati ci legge alla lettera
Di uno di loro il capitano Giuseppe De Toni che scrive al fratello spiegando il perché preferisce restare nell'aria piuttosto che tornare
In Italia
La Resistenza fu fatta dei carabinieri ringrazia il vice comandante generale generale Giuliane che ho conosciuto quando servì con Ciampi
Figure meravigliose oltre l'angelo Iotti i tre martiri di Fiesole tre ragazzi che vanno a farsi ammazzare in una domenica di fine agosto piena di sole per salvare la vita di dieci ostaggi civili
In RAI e questi carabinieri vengono uccisi in una stanza accanto quella dove ci sono i civili
Che sentono gridare viva l'Italia se entro una raffica di mitra elettrice e poi tre colpi
Alla nuca figure meravigliose come quelle delle donne ne cito solo una Claire diciotto Massetti romana per una donna delle pulizie aveva già avuto una bambina e rampolli
Veri che pensava di poterne fare quello che volevano lei sfugge cerca di unirsi ai partigiani neanche ritrova viene catturata chiusa in uno stanzone Riva lago Maggiore con altri quarantadue prigionieri ed è l'unica donna
E a ai carnefici dice se cessate di tormentarmi se volete umiliare il mio corpo inutile farlo adesso già annientato ma se volete umiliare il mio spirito anche questo inutile perché non lo do mette mai
Ed è lei a fare coraggio agli altri quarantadue compagni di sventura sino alla fucilazione salvo uno solo caduto sui corpi dei compagni
E prenderà la lotta partigiana con il nome di battaglia di quarantatré perché doveva essere la quarantatresimo a vittima
E poi il sacerdote
Segue nobilissima e come don Ferrante va giardini che quando vede che stanno per fucilare quarantasette suoi parrocchiani sguazza canta quattro sui parrocchiani sceglie di morire con loro dicendo di accompagno io davanti al signor
Sacerdoti della Resistenza romana perché poi non è vero che a Roma non ci fu la Resistenza
Ci sono storie
Io stesso conoscevo poco la storia dei ragazzi di Monte Sacro Ferdinando nidi altre ragazze che diciotto diciannove anni
Muoiono alle Ardeatine a uno di loro troveranno in tasca l'articolato per la battaglia navale aveva diciassette anni l'all'Orlandini era stato un suo tipo passa tempo prima di morire
Figure come don Pietro pappagallo
Che
Blu buone le Ardeatine e al sul cammino che porta Louis compagni verso la morte confessa e impartisce la soluzione
Così come
Don Giuseppe Morosini il quale
Era faceva parte della Resistenza militare qua Roma guidata da colonnello Montezemolo anche l'umore le Ardeatine Peter Giuseppe Morosini che aveva passato gli alleati la mappa delle difese
Tedeschi a Cassino vuole prima Forte Bravetta fucilato da milite della polizia dell'Africa italiana su dodici poliziotti di Salò dieci sparano in aria
Solo due colpiscono don Morosini che poi
Deve finito con un colpo dall'ufficiale che guida l'esecuzione usuale potrebbero essere molto io fermo
E chiedo lauree leggere la lettera del capitano De Toni emettono ringraziare tutti voi e in particolare
La la scuola del convitto che che è venuta perché io sono d'accordo con quello che ha scritto il Presidente sul Corriere della sera
Questo venticinque aprile
Come non è polemico come al solito fosse una memoria condivisa non ci sarà mai perché
La memoria è una sola non si può cambiare la memoria di chi ha bruciato le case
Di Marzabotto di Sant'Anna di Stazzema di Boves dieci lettera Valdichiana abbia c'era di Gubbio
Non può essere stesse memorie che ha bruciato ho aiutato bruciare quelle case però si può arrivare a una conclusione condivisa e dire che ci siamo se oggi c'è un avversario della della Resistenza non sono coloro che le venivano semmai e l'indifferenza sono coloro che la ignorano
I giovani non ce l'hanno con la Resistenza ma molti non sanno che cosa ossia
Per questo oggi che la memoria diretta della guerra di liberazione si sta spegnendo oggi che resistenti se ne stanno andando uno ad uno importanti che i ragazzi
Sappiano anche in un momento che stiamo dando loro tanti cattivi esempi che sono esistite generazione di uomini e di donne di tantissime donne per cui l'Italia è un ideale che valeva la ditta vi ringrazio
A me Stein Germania cinque aprile mille novecentoquarantaquattro
Carissimo Nando
Desidero dirti che ho letto con molta attenzione e serenità la tua lettera
Ma nessuno potrà comprendere quello che noi abbiamo compreso
Tu non sei stato strappato comportare inganno con inganno che da solo bastati sono rare una nazione alla tua famiglia la tua casa la tua patria
Tu non hai visto le caserme devastate
Sotto i tuoi occhi non hanno ferito ucciso donne rei di aver buttato hanno in qualche pezzo di pane tu non sei stato disarmato tu non hai provato il viaggio da l'Olanda la Polonia affamati e assetati chiusi peggio che veste nei carri tu non hai sentito i subito il frustino sulla schiena sul viso
Contro di te non sono stati aizzati cani non sei stato azzannato dai cani tu non hai vissuto in queste baracche e non per giorni ma permessi quarantacinque sessantaquattro metri quadrati tu non sai cosa sia una perquisizione atto ufficiale controllato preordinato tu non sai cosa sia la conta
E non è tutto
Tu non hai visto lo spettacolo della deportazione dei civili in Polonia
Tu non hai portato alla sepoltura i compagni morti tu non hai visto io russi non sai come siano trattati di Dio morti i russi e noi da qualche punto di vista abbiamo un trattamento peggiore noi
Ufficiali di un esercito già le atto
Attende su uno della tua famiglia ha chiesto di cedere a nessuno che ha esortato accedere io ho letto di madri mogli figli che chiedono entro Rando in buona fede una firma disonorevole
Io stesso ho ricevuto e non una sola volta un'invocazione rivolta al mio cuore di marito e di padre
E la prova suprema per un uomo
Ma c'è qualcosa inni in noi che supera ogni lato affettivo ogni tentazione ogni lusinga qualcosa che ci permette di vincere anche il nostro egoismo che si fa spesso prepotente
è di ieri la nuova minaccia da parte del comando tedesco
Di lanciare di nuovo contro di noi cani
è recentissima la disposizione di lasciare senza carbone un'intera camerata
E ti oggi l'ordine impartito alle sentinelle di sparare contro chi si avvicina reticolati ordine già un paio di volte eseguito non è lontano
Giovedì santo in cui abbiamo portato al cimitero un nostro ufficiale morto di fame un secondo purtroppo lo porteremo tra pochi giorni
Noi non vogliamo restare qui come qualcuno insinua per vigliaccheria quasi imboscati siamo tutti ex combattenti molti decorati molti volontari
E del resto noi abbiamo i nostri morti e queste forse peggio che una prima linea di combattimento non è per calcolo né per capriccio né per puntiglio ma solo per coerenza per un principio di dignità di onori di giustizia
Molti hanno ceduto alla fame molti all'elusione molti purtroppo all'invocazione dei familiari da mille seicento siamo ridotti a seicentocinquanta i probabilmente ci ridurremo ancora un poco ma anche pochi
Saremo sempre in numero sufficiente a dimostrare che vi sono degli italiani pronti a sacrificare tutto per un'Italia rispettata un'orata
Noi abbiamo già la migrazione dei tedeschi avremo certamente un giorno quella degli italiani
Infine
Io sono il comandante di questo campo cosa avverrebbe qui se anch'io come ho fatto il comandante del campo adiacente destina a mia firma
Tu non sai quello che si è tentato con le buone con le cattive per farmi centotre la mia firma significherebbe la fine della Resistenza di tutti
Torneremo e presto ma torneremo a testa alta per il nostro dovere compiuto fino in fondo e che non potrà tornare
Non sarà caduto per nulla io so Enia di grande conforto che in qualsiasi caso non verrà mai meno ad Anna e alle mie figlie il vostro aiuto io sono sempre qui chiarisse per voi tutti
Perché non dobbiate vergognarvi time
Quando sapete tutto citare per ragioni
Ti abbraccio cioè sette
In Italia onorata è stimata scrive capitano Valdes un'Italia rispettata e onorata scrive il capitano De Toni due ufficiale dell'Esercito che non sono mai incontrate mai parlati
Scrivono esattamente le stesse cose uno sta per essere fucilato dei fascisti l'altro nell'aria nazista
E avete notato la data la stessa cinque aprile
Mille novecentoquarantaquattro
Do ascoltiamo il Presidente Giorgio Napolitano
Grazie a voi tutti innanzitutto grazie ad Aldo Cazzullo che ha scritto un bellissimo libro
Che io considero
Parte significativa e importante
Di un momento di rilancio poi dirò qualcosa su questo sono convinto che ci siamo
Vivendo un momento di rilancio della memoria della Resistenza come forse mai prima di ora
E
Non è un saggio storico
Credo che se fosse un saggio storico
Professor Sabbatucci ne può dare conferma non avrebbe potuto contare
Su cento mila copie già distribuite negli anni
Corsie
No a perché
Adesso lo dico per inciso perché noi abbiamo avuto fare i conti sia
Con una difficoltà
Come dire nel
Processo di sviluppo dell'autocoscienza nazionale
E questo si è espresso in tutte le riserve in tutte
Le negazioni della decisione che abbiamo avuto anche far
Fare i conti con una
Con una
Grave restrizione
Se non crisi del gusto della conoscenza storica perché se c'è il gusto della conoscenza storica soprattutto tra i giovani si apprendono i fatti poi sui fatti si può meglio costruire anche
Una interprete U.L.S.S. una interpretazione un giudizio uno sforzo appunto di farne
Elemento costitutivo di una
Memoria condivisa di una identità nazionale
Ora non è un libro storico ma badate e un libro che si misura con tutti gli interrogativi relativi alla Resistenza lo faccia nel primo capitolo che contiene le chiavi lo fa ancora nella conclusione
E
La
La resistenza patrimonio di una fazione
No della nazione
Nascondete le pagine nere non nome nascondiamo e non bisogna nasconderle fu solo un fatto di partigiani non fu solo un fatto di partigiani
Tutti gli elementi importanti di chiarificazione anche sul piano
Nella valutazione storica ci sono
Ma sono trasfuso in un grande raccolta è un grande racconto della Resistenza
Con una fortissima carica emotiva
Io credo che
Vada votato
Aldo Cazzullo anche
Per non aver ceduto al ricatto della paura della retorica badate questo è stato
Un grosso guaio perché si è sempre ritenuto di cadere nella retorica anche
Rispetto alla obiettiva necessità e possibilità di valorizzare ed esaltare guai
Si fa della retorica ed è questo non poteva essere accettato questo questo a molto questo a voto pesato
Credo che sia stato un grande racconto del cammino e dei voti della Resistenza rivolti ci sono tutti non manca nessuno ci sono ci sono i volti
Dei carabinieri ci sono i volti dei sacerdoti e delle suore ci sono i volti di tanta gente semplice
E anche le vicende il cammino perché si parte si parte dal sud e poi si arrivava addosso passando per Roma per Firenze
E
Ci sono le vicende
Maggiori più tragiche più note Cefalonia che
Merita veramente un posto a sei e poi c'è la storia di questa
Martinelli eroi come l'ha definita
Lui stesso la crea unisce Tommasetti gli intera quindi nomi noti nomi sconosciuti
Ed è un racconto appassionante ed è un racconto che
Si presta a tutte le considerazioni che ha già fatto che ha già fatto
Sabbatucci che io riprenderò brevemente anche coesione voglio dire questa questione voglio dire del
Deve essersi appropriato un partito o all'inizio si poteva dire la sinistra nel suo complesso può più marcatamente il Partito comunista della bandiera dei simboli della Resistenza io intanto
Chiedo quanto fu una
Un'appropriazione indebita e fu una volontà politica quella di fregiarsi diciamo dell'eredità di quell'eredità di quel patrimonio di quel titolo quanto fu anche per parecchi anni
Per tra venti anni un esercizio di supplenza perché per molti anni mancarono
Altre voci mancano altre voci pur rappresentative di componenti della Resistenza né possiamo ricordare
Di personalità politiche una
Che abbia sempre marcato la presenza
Fondamentalmente di un'altra componente cattolica devono essere stata Taviani italiani è stato l'unico in tutte le fasi ha avuto sempre
Il coraggio di dichiararsi
Ha un patrimonio comune nazionale anche di mantenere distinta la identità della partecipazione cattolica alla Resistenza ma ci sono stati molti silenzi ci sono stati molti opportunismi e quindi è stato per così dire anche
Più o meno fatale che apparisse un partito tesi impadronita indebitamente di questo patrimonio però
Era
Qualcosa che poi
Giustamente è stato detto da Giulio credo giustamente che non era una scelta del Partito Comunista perché il
La scelta del Partito comunista
Era stata
Fin da quarantaquattro quella dell'unità nazionale badate
Togliatti torna in Italia e giungere a Napoli il ventisette marzo del mille novecentoquarantaquattro quindici giorni dopo fa in un cinema di Napoli chiamato modernissimo il grande discorso
In cui cambia
Gli atteggiamenti precedenti di chi rappresentava il Partito comunista e i e lo identifica con la politica di unità nazionale e trova
E Tom pubblico diffidente
Qui già
Ha dovuto
Discutere in grande difficoltà con i suoi questa svolta poi la enuncia di fronte ai militanti di fronte a un pubblico vasto e ha difficoltà e come risolvere questa difficoltà
Dando la notizia dalla fucilazione
Del gruppo di Torino e dice Carotti dice Giappone allora scatta l'applauso per la prima volta c'è l'adesione
E dice questi la politica di unità nazionale
Voglio anche
Componente
Componente militare parlavamo prima con il generale Graziano il primo a scriverne
è stato Alessandro Natta cardini nei primi anni Novanta dicendo candidamente che questa
Sua
Memoria autobiografica percorri era stato preso a Rodi era nelle isole dell'Egeo e poi portato in Germania non era riuscito a farla pubblicare priva del novantasette
Questo dice molto e però il titolo
Il libro o l'altra tesi era diventato un altra resistenza invece era tutt'uno con la resistenza dei partigiani dei civili e di tutti e di tutti gli altri
Uno
Ha detto molto bene
Sabato Ucci anche questo carattere fortemente patriottico anche di molte personalità perché cult sull'onda documento dice B Boldrin Boldrini era un comunista patriota
Cioè personalità in cui era molto forte questa accentuazione e questo vale naturalmente anche per Pompeo Colajanni Barbato
E per altri ancora
è vero è vero il canone risorgimentale
Si è riflesso molto anche
Nel i valori della Resistenza nelle scelte di partecipazione alla Resistenza ed è stato
Tutto sommato più resistente come elemento unitario di quella che poi non sia diventata la memoria della Resistenza io me ne sono accorto perché
Abbiamo fatto con centocinquantenario di unità d'Italia un anno e mezzo
Senza che molti ci credessero e andando al di là di tutte le aspettative anche qui le mie personali essendo avvio anche molto delicato dal principio alla fine a percorrere l'Italia e tutto può avvenire cose straordinarie perché tu
Potevi andare in
In loco in comuni in cui riceve male tu quelli però sto attento perché
Dice la lega sì c'è la veglia io sono andato
Credo di credo di non sbagliare sono andato
A Varese
Sindaco della lega la prima cosa che che fa mi parla del nonno del nonno garibaldino
Quindi
Gravi perdite senza di Garibaldi carica servizi appunto non a caso anche queste
Identificazioni forzate o no che sia questa questa
Dunque è stata una prova che
è rimasto sono rimaste tracce profonde del Movimento per l'unità della lotta e della conquista dell'unità e si sono via via anche recuperate
Componenti ideali che si erano smarrite Sabbatucci ha citato l'impegno di di
L'impegno di Ciampi per tanti aspetti direi molto i simboli simboli della nazione
Lino sembra quasi una cosa cofano
Cosa si fa si canta questo inno desueto e tutto al più va bene per i ragazzini hanno tanti si è messa a cantarlo
Lui stesso
E poi questa questione
Io dico la nazione sì perché la nazione
Tutto sommato assalto anche come termine
Acquisito spesso si preferiva dell'indipendenza del nostro Paese fai l'indipendenza della nazione e si senta però dilemma patria la patria
Cioè quel bellissimo scritto di Croce del giugno quarantatré dobbiamo far tornare in onore e l'amor di patria e poi c'è
Ho citato la Natalia Ginzburg che racconta
Come ha sentito
Isolare questo nome
Perché era un nome
Infangato condizionato compromesso dall'uso nazionalistico e bellicista che ne faceva il facevano e si è dovuto riscoprire il loro dovuto ridiventare anche l'amor di patria e comunque riferimento alla patria parte
Parte della nostra autocoscienza nazionale fino a che punto ci si è riusciti né possiamo
Ne possiamo discutere ma si è fatta si è fatta io credo
Davvero si è fatto davvero molta molta strada e
Lasciatemi
Anche dire che
Tra le componenti tra i molti che
Cazzullo ricorda molto importante e quello delle donne veramente
Donne Violante donne suscitate barbaramente è un libro che scuota insomma
Ma è un libro che trasmette forse di più di quello che si può sono trasmettere in termini concettuali in questo
Essenziale dal momento che ripeto
Non ho avuto impaccio
A dire ma io
Ma io evoco sentimenti io suscitano emozione come se questo non avesse a che fare
Con Roma
Con un impegno anche pedagogico importante
E tenace e tenace
Io debbo dire
A
Cazzullo che non condivido certe espressioni dell'inizio della fine del suo libro perché mi pare
Che siano troppo improntate al pessimismo poi bianco detto se sono state
Queste
Convinzioni o queste anche esasperazioni preoccupate e pessimistiche
A in citarla a scrivere il libro
Sono passate benvenute perché l'ha scritto anche un po'arrabbiato
Però no però mi pare
Davvero un po'eccessivo dire che ancora oggi non è stata acquisita la condanna
Del nazismo e poi soprattutto
Della
Oppressione occupazione nazista in Italia questo mi pare francamente un po'eccessivo mi pare un po'eccessivo dire che prevalgono ancora
I giudizi benevoli o bonari sui ragazzi di Salò questo c'è stato ma nei quindici anni ultimi è cambiato molto adesso forse vediamo emergere quello che abbiamo accumulato per molti anni perché io
Non a caso
Scelgo questa periodizzazione negli ultimi quindici anni e quindi possiamo
Possiamo guardare
Con maggiore fiducia comma su con maggiore speranza questo rafforza sì anche di questa
Identità nazionale che e fatta
E che fatta poi la storia del Paese la storia del movimento per far nascere l'Italia unita ed è la storia della Prima Guerra Mondiale caspita io ricordo sempre la definizione
Di
Di Giuliano Procacci la prima grande esperienza collettiva del popolo italiano
E queste sono cose che
Hanno lasciato io credo
Un lascito fondamentale quindi tutto sommato questo venticinque aprile poi
è stata controversa la celebrazione del venticinque aprile io credo che
Un imbuto tremendo è stata la celebrazione a Milano per tanti anni perché era diventata l'occasione per lo stazionamento di tutte le faziosità di tutte le strumentalizzazioni politiche allora si andava da parte
La parte di
Certa Area di Dini cittadini politicizzati si andava
Sia la sede ci ho partecipato né di quella sfilata di Milano per il gusto di fischiare
Di fischiare quelli che venivano poi a celebrare la Resistenza in piazza Duomo sono stati anche cose relativamente superficiali io penso gravi come
I gesti di vandalismo che il libro indica però il libro indica anche una risposta bellissima adesso di vandalismo cioè il semplice cittadino che ha vissuto quella vicenda partigiana
Ricordata nella targhe viene sfregiata entrambi con gli attrezzi
Comuni ripulisce instaurava farlo cioè certe volte
Bisogna anche dare il peso giusto e trovare delle azioni giuste a quello che di peggiore ancora purtroppo esprime una parte della società e dell'opinione italiana grazie pazzo
Grazie grazie Presidente Napolitano io volevo dire che se oggi la resistenza viene percepita come festa di tutti lo dobbiamo moltissimo a lei e al lavoro che ha svolto in tutti questi anni grazie grazie davvero grazie
Tra
Ora Lauria Morante leggero all'ultima lettera l'ultima lettera una lettera di speranza una lettera che rappresenta veramente quello nello spirito del venticinque del venticinque aprile
Nella lettera di Enrica Filippini Lera era un antifascista anche è stata catturata imprigionata a Roma
è stata rinchiusa Regina Coeli e deportate in Germania perché molti furono deportati
In Germania e questa è la lettera che lei scrive il momento in cui viene liberata quindi una lettera positiva che parla di costruzione di ricostruzione
Con la certezza di ricostruire
Un Paese un Paese migliore grazie
Bambino caro
Quante cose vorrei dirti sono ancora così stordita dagli avvenimenti che tutto mi sembra un sogno
Il ventinove aprile le truppe americane sono entrate in ai fatti dove si trova il nostro carcere e noi siamo state liberate
Noi italiani siamo dodici tutte politiche amiche compagne con le quali ho passato insieme il lungo periodo il carcere è una grande famiglia e ci amiamo come sorelle può immaginare come siamo felici dopo tante giornate dure
Va binomio tanto caro
Presto cd abbracceremo e mi sembra un sogno il pensiero poste della nostra Italia non mi ha mai abbandonato un istante non essere in pensiero per me ho superato la prova del carcere brillantemente il fisico è buono e morale altissimo
Abbiamo sofferto tanta fame ma di fronte a tanta sofferenza la mia piccola diventa ben poca
Abbiamo saputo come in Italia abbiate sofferto ma abbiamo saputo anche che i nostri partigiani hanno liberato il nord Italia e questo ci ha riempito di orgoglio
Può immaginare come ogni notizia che venga dall'Italia sia per noi benedetta
Presto ritorneremo e potrò riprendere il mio lavoro tanto ci sarà da lavorare in Italia ma non ci sgomenta lavoreremo e ricostruiremo la nostra vita e non ci sia la gioia più grande siamo giovani e l'entusiasmo non ci manca
Vedi anche dei momenti più tristi in carcere la serenità e l'affitto e una grande fede nell'avvenire non mi hanno mai abbandonata
D'ora al pensiero di essere presto tra voi carissimi alla fede si unisce la gioia e la certezza di giorni luminosi che ci attendono
Babbino Caro ti abbraccio forte forte e ti bacio e Africa
Teorica
Enrica Filippini Lera ancora vivace tardività moderna troppo Giove prestazionale venticinque aprile grato al Presidente Napolitano grazie Laura Morante grazie a tutti quanti voi