Le fondazioni di origine bancaria: dai principi delle leggi Amato e Ciampi al Protocollo Mef/Acri

Bene
Buon pomeriggio a tutti
Vi do il benvenuto
Al Ministero in questa bellissima sala e ringrazio
Tutti gli illustri intervenuti che
Poi parleranno sul tema due parole di introduzione poi
Lascerò il comando a Roberto Garofoli che coordinerà l'evento
Oggi siamo qui per firmare d'intesa con il mondo delle fondazioni di origine bancaria un protocollo
Che rappresenta il punto d'arrivo di un percorso venticinquennale che ha avuto inizio dalla legge duecentodiciotto del novanta la cosiddetta legge Amato
Recante disposizioni in materia di ristrutturazione e integrazione patrimoniale per gli istituti di credito di diritto pubblico
Questo parroco protocollo deve avere come chiave di lettura ed interpretazione il più ampio contesto di cambiamento di marcia che sta interessando il Paese
Solo pochi giorni fa il Senato ha approvato in via definitiva il decreto legge recante misure urgenti per il sistema bancario degli investimenti
La norma più significativa dalla nuova legge riguarda come sapete le banche popolari e stabilisce che entro diciotto mesi quindi entro luglio due mila sedici
Le banche popolari con patrimonio superiore otto miliardi dovranno abbandonare il principio del cosiddetto voto capitario
Questo permetterà alle banche popolari di entrare in processi di aggregazione come Stato per gli altri istituti di credito
Le nuove misure per il sistema bancario si inseriscono nell'ambito di un cambiamento di rotta della situazione economica e finanziaria dell'Italia
Con il prodotto lordo che nel due mila quindici
Così come
Previsto a destra
Almeno approvato il dieci aprile scorso dal Consiglio dei Ministri diventa positivo dopo tre anni di recessione consecutiva e assai profonde
Quindi due parole che io prenderei come inizio di questo evento sono di forma e crescita
Due parole che stanno caratterizzando il nostro sistema economico finanziario sono anche le due parole che ora in particolare stanno accompagnando il processo di sviluppo delle fondazioni ex bancarie
Le fondazioni di origine bancaria sono il risultato di un processo di modernizzazione di revisione del sistema bancario italiano che ha avuto inizio alla fine degli anni ottanta in un contesto di integrazione europea crescente
Tale processo di trasformazione
In tale processo di trasformazione e le fondazioni hanno contribuito in modo determinante al riassetto ristrutturazione del sistema creditizio nazionale
Ponendo in essere misure necessarie di sostegno per salvaguardare l'operatività delle aziende bancarie e sostenere la loro competitività nel mercato interno e internazionale
Ferma restando la loro natura privata le fondazioni sono soggetti istituzionali
Nel senso che sono chiamati a concorrere assieme agli enti pubblici territoriali alla programmazione e alla progettazione di interventi a beneficio dalla collettività
Condizione fondamentale per assicurare
Quanto appena detto una diversificazione degli investimenti
Il tema delle diversificazione offre lo spunto per una riflessione sull'importanza per ogni Fondazione di individuare una composizione del portafoglio che prenda in considerazione anche settori diversi da quello bancario
Il protocollo in questo senso favorirà una ulteriore diminuzione da parte del patrimonio investita nella società bancaria conferitaria liberando risorse da impegnare in settori diversi per prodotti geografiche
Altra condizione per un efficiente ed efficace azione delle fondazioni è che le stesse si dotino di adeguate strutture di indirizzo amministrazione direzione e controllo
Un accenno inoltre è da dedicare alla trasparenza delle fondazioni
Tutte le attività dalla scelta dei componenti degli organi alla selezione dei progetti da finanziare alle erogazioni effettuate
In più in generale in più in generale i risultati di gestione devono essere improntate alla massima chiarezza e limpidezza di azione al fine di evitare critiche di autoreferenzialità o di comportamenti non confacenti a tali enti
Un passo in questa direzione è stato compiuto attraverso l'adozione nel due mila dodici della Carta delle fondazioni da parte dell'Acri e troverà il suo completamento con la sottoscrizione nel protocollo oggi
Tutte le attività svolte dalle fondazioni di origine bancaria trovano la loro declinazione nelle riforme Amato Ciampi
E le disposizioni di carattere generale in esse contenute hanno avuto il vantaggio di risultare sempre attuali e di adattarsi a contesti socioeconomici in continua evoluzione
Tuttavia l'esperienza e la casistica di alcune problematiche emerse nell'ultimo ventennio
E il mutato contesto hanno fatto emergere la necessità di chiarire la portata applicativa di alcune norme che disciplinano le fondazioni di origine bancaria e di disporre di parametri attuativi chiari
Nell'ambito di un rapporto di reciproca collaborazione
Tra vigilante e vigilati
Il protocollo che ci accingiamo a sottoscrivere costituisce una modalità innovativa attraverso la quale
Oltre a raggiungere il risultato di una riforma in tempi assai più contenuti
Rispetto ad un intervento legislativo si rendono noti i parametri di controllo dell'autorità di vigilanza
La quale potrà esercitare i suoi poteri anche sulla base di preliminari condivisioni accelerando l'azione amministrativa e migliorandola anche in termini di efficienza ed efficacia
Mi auguro che tale accordo possa diventare un modello di autodisciplina su cui esercitare concordemente poteri di vigilanza
Grazie della vostra attenzione e adesso cedo il potere
A Roberto Carlo
Temporanea
Grazie ministro il mio compito è soltanto quello di moderare con la promessa di non togliere più spazio subito dopo vorrei soltanto spendere alcune parole
Con l'intento di fornire alcuni elementi per il successivo confronto innanzitutto un grazie
A tutti di relatori che hanno accolto il nostro invito alcune osservazioni volendo schematizzare con riferimento direi IAL contesto nel quale si colloca
Questa iniziativa questo protocollo che oggi sottoscritto al metodo che è stato seguito nel addivenire
Appunto a questi nell'elaborazione e poi nella sottoscrizione oggi
Agli obiettivi e a i principali contenuti del protocollo innanzitutto il contesto
E questo protocollo non va considerato valutato da sé solo isolatamente ma
Quale tassello di una più articolato ventaglio di interventi che il Governo ha posto in campo e potrà in campo con riferimento al settore creditizio interventi da ultimo lo citava prima
Il ministro quello sulle banche popolari interventi volti ad assicurare a sostenere la solidità o del sistema creditizio
E con una prima premessa la solidità del sistema creditizio e una esigenza
Che il Governo avverte e che il Governo ha avvertito nella elaborazione di questo protocollo lo dico qui da subito
E naturalmente questa esigenza si è ritenuto di doverla coniugare con altre esigenze con altri interessi
Primi fra tutti gli interessi e le finalità in specie che le leggi che oggi disciplinano il mondo delle fondazioni
Di origine bancaria la legge Amato e la legge Ciampi assegnano alle fondazioni di origine bancaria
In particolare mi riferisco al ruolo di soggetti no profit che a quelle fondazioni di origine bancaria quelle discipline appunto assegnavano e ancora assente
E il metodo
Non si tratta di una riforma ma si tratta di un'autoriforma è una riforma voluta dalle fondazioni di origine bancaria che
Individuano alcune regole
Cui si nell'interpretare il quadro normativo di riferimento cui si assoggettano queste regole oggi inserite nel protocollo saranno quindi trasfuse
Melli statuti delle fondazioni di origine bancaria
Naturalmente tutto questo rientrerà anche l'attività del mezzo l'attività dell'autorità di vigilanza perché
Tra i compiti dell'autorità di vigilanza si di è quello di vigilare sul rispetto delle previsioni statutarie quindi l'inclusione delle regole oggi inserita nel protocollo nello Statuto
Per rimettere all'oggetto dell'attività di vigilanza però e resta un'autoriforma naturalmente è inutile nasconderlo e un'autoriforma auspicata e voluta dal MEF ma nell'interesse delle stesse fondazioni di origine bancaria
Perché queste possano ancor meglio come dire approntare in termini di risorse di competenze e anche di approccio
Possono approntare quelle misure di utilità sociale di quel fare di promozione dei territori che sono le misure appunto
Oggetto delle finalità assegnate alle fondazioni di origine bancaria ai compiti delle olive le fondazioni di origine bancaria
E che sono compiti di particolare importanza in un'ottica in una prospettiva di sussidiarietà perché sono compiti che
Il pubblico in momenti in tempi di crisi finanziaria riesce ad assolvere non sempre per così dire appieno non sempre in grado di intercettare i nuovi bisogni quindi questa sussidiarietà che le fondazioni assicurano e di particolare importanza agli obiettivi
Quindi sto per concludere dicevo obiettivi e principali contenuti ora innanzitutto l'obiettivo di questo protocollo
E quello di esaltare
Le la il ruolo no profit delle fondazioni di origine bancaria di ritornare allo spirito originario delle leggi Amato e delle leggi cioè dalla legge Ciampi
Ovviamente noi siamo molto consapevoli dell'importante ruolo che le banche le fondazioni di origine bancaria in questo periodo hanno svolto come
Investitori stabili come investitori di lungo termine quindi non soltanto come soggetti no profit
Ciò non toglie che siano state pensate
Dalle legge Amato e Ciampi come enti no profit chiamati a svolgere importanti funzioni di rilievo sociale ferma la natura
Privatistica delle fondazioni come riconosciuto da nota sentenza della Corte costituzionale che al pari però le ha qualificate come soggetti rientranti nel novero delle organizzazioni delle libertà sociali
E questi quindi questo è l'obiettivo lo l'obiettivo di questo protocollo lo ha evidenziato prima il ministro e quello di chiarire
La portata applicativa di principi che sono tutti nelle legge Amato e Ciampi
L'quelle leggi si caratterizzavano e si caratterizzano tuttavia per l'utilizzo
Senz'altro voluto di fra ecco ente utilizzo di concetti in determinati di principi di carattere generale non è un neo e una peculiarità di quelle leggi
Dopo vent'anni di applicazione di quei principi
Appunto di carattere generale e di trasformazioni del contesto economico del contesto finanziario sia avvertita l'esigenza per l'appunto di chiarire la portata applicativa di quei principi con una serie di regole che nel protocollo sono in servizio ecco principali contenuti e chiudo
Direi tre grandi aree
Volendo schematizzare innanzitutto alcune regole solo a volte a esaltare il ruolo no profit e qui indi conseguentemente la responsabilità sociale e la rappresentatività territoriale delle fondazioni di origine bancaria
Sono le regole che sono state già richiamate in tema di trasparenza nel protocollo sono inserite importanti obblighi e direi stringenti obblighi di ostensione di trasparenza
Cui le fondazioni si assoggettano con riferimento per esempio agli appalti con riferimento ai criteri di selezione dei soggetti in favore dei quali effettuare le erogazioni solo regole di una certa importanza che appunto solo volte ad assicurare la responsabilità sociale di fondazioni che svolgono compiti
Di utilità sociale paga pubblicistici ancora quanto alla rappresentatività territoriale lo Statuto il protocollo in
Produce
Una sorta di dibattito pubblico volto a coinvolgere gli enti pubblici e privati del territorio in sede di in divido azione dei componenti degli organi delle fondazioni di origine bancaria poi le norme sui compensi che sono note
E il seconda secondaria e quella sulla competenza e sulla
In senso molto atecnico terzietà degli organi
Le fondazioni per i compiti che sono chiamati a svolgere abbisognano di elevate professionalità anche di professionalità tecniche di elevate competenze
E quindi il protocollo richiede questo in sede di selezione degli organi e il protocollo introduce poi quanto alla terzietà meccanismi
Di
Per così dire
Ecco attenuazione del vincolo degli organi delle fondazioni dal mondo e dal mondo politico della politica e dal mondo della Banca della banca ecco conferitaria si diceva un tempo
E il terzo e ho chiuso la terziaria e quella delle regole volte ad esplicitare il principio contenuto nella Ciampi della sana gestione
E della diversificazione
E sono le regole non perché il dibattito soprattutto mediatico su queste regole si vede concentrato non poco sono le regole che pongono un tetto alla concentrazione
In un unico asset il famoso tetto del trentatré per cento
E che prevedono il divieto di indebitamento delle fondazioni di origine bancaria
Salvo casi eccezionali e comunque nei limiti del dieci per cento del patrimonio e che prevedono anche il divieto di ricorrere allo strumento dei derivati ecco questi i principali contenuti del protocollo io mi fermo
E il
Il nostro seminario che si conclude deve concludersi con la sottoscrizione Ministro del protocollo e articolati idealmente in due grandi sessioni
Una prima sessione e quella alla quale partecipano Carlo Messina Marcello Clary CIPE Alessandro Rivera nella quale come dire sentiamo le voci dei soggetti in qualche modo coinvolti nel sistema
Delle fondazioni e cioè la banca e quindi il dottor Messina la Fondazione il professor Clary cioè e il vigilante
Il dottor Rivera e io direi partiamo con questa prima sessione poi coinvolgiamo ci fu iniziamo la seconda
Dottor Messina prego
Buonasera a tutti
Io parlo in questa sede come
Banca che vede nel suo capitale
Per oltre il venticinque per cento una presenza
Di fondazioni oggi il capitale di più a San Paolo è detenuto per il cinquantasei per cento da investitori internazionali e un anno e mezzo fa questa percentuale era pari al quarantaquattro per cento
Le fondazioni bancarie oggi sono in una cifra che oscilla intorno al venticinque per cento un po'più alta del venticinque per cento
Ma se mi consentite di darvi alcuni riferimenti su Intesa San Paolo e poi entro nel nella relazione che noi abbiamo avuto con
Le fondazioni nel corso di di di questi anni perché Intesa San Paolo oggi
E
La più forte e Banca d'Europa per capitale liquidità e l'Ente Regione cioè quindi non d'Italia ma d'Europa
Dell'euro zona
E una banca che capitalizza oltre cinquanta miliardi di euro cioè quindi il valore di Intino San Paolo si è moltiplicato per due negli ultimi diciotto mesi
Oggi siamo la quarta banca nell'eurozona per valore di borsa quindi più di noi ci sono solo Santander
Beh beh voilà e del PIL pari battute le altre banche nella euro zona hanno un valore di borsa più basso rispetto a quello intero stampa una banca che per la gran parte e concentrata nel nostro Paese
E quindi nella comparazione delle valutazioni da parte gli investitori internazionali
Sconta un effetto Paese ma è valutate in modo così positivo da essere ad un valore di borsa di gran lunga superiore rispetto ai competitors che operano in Germania in Francia
I Paesi che sono considerati
Come il miglior luogo per investire dagli investitori internazionali la incremento
E nel nostro capitale degli investitori internazionali la loro partecipazione dal quarantaquattro al cinquantasei per cento è una testimonianza di come Intesa San Paolo come Proxy
Del nostro Paese sia considerata un elemento di grandissimo valore da parte degli investitori internazionali allo atto Torno a Intesa San Paolo e alla relazione con le fondazioni non ci sarebbe Intesa San Paolo se non ci fossero le fondazioni
Che questo è un elemento che deve essere chiaro quando si analizza il ruolo delle fondazioni nel nostro Paese noi non avremo il Campione d'Italia ma uno dei campioni d'Europa se non ci fossero state le fondazioni
Io parlo per il caso Intesa Sanpaolo scusatemi non parlo di tirare di altre banche dove c'è stato problemi né nelle fondazioni con le forze non è ideale che sinceramente non m'interessa neanche come testimonianza io parlo di quello che è il caso di Intesa San Paolo un caso di successo un caso di successo proprio perché le fondazioni hanno consentito che questo accadesse a partire dal mondo
Di banche intesa con la Fondazione Cariplo dal mondo di San Paolo con la Compagnia di San Paolo con la Fondazione Cassa di Risparmio Padova e Rovigo con la fondazione di Bologna quando poi sia aggregati con la fondazione di Firenze con le altre fondazioni che sono entrate
Nel percorso di questa banca questa banca ha tratto un valore fortissimo dalla presenza delle fondazioni nel suo capitale
Fondazioni che hanno svolto il ruolo di investitori stabili
Quindi spesso quando sento polemiche sull'invadenza delle fondazioni cioè se se non lo dice la mi è stato negato che le fondazioni sono invadenti sinceramente non capisco perché debba essere portato da gli interlocutori al di fuori del contesto aziendali le fondazioni hanno svolto un ruolo che per mesi e come amministratore delegato equivalente al ruolo che svolge BlackRock
Che svolgono i grandi fondi di investimento allora
Questo per dirvi che
Il
Il valore rilevantissimo che svolgono queste entità all'interno del nostro Paese certamente poi
Se vengono valutati in un contesto invece di vigilanza di
Peso di concentrazione del portafoglio di meccanismi di governo può trovare una limitazione la presenza del capitale ma perché devono essere meccanismi collegati con la concentrazione ma dal punto di vista dei ruoli
Che hanno svolto in una banca che oggi è sicuramente un sinonimo
Del buon gestire dell'Italia all'estero rappresentano un punto di forza assoluto e oggi come capo azienda
E per me è una preoccupazione è quella di pensare che nel corso dei prossimi anni devono essere individuati degli interlocutori
Che io mi auguro svolgano lo stesso ruolo che stanno oggi svolgendo le fondazioni nella nostra banca
Quindi credo che certamente c'è un fortissimo valore in tutte quelle che sono le componenti di diversificazione perché non si può essere concentrati questo principio base nella nella gestione e di aziende che devono essere orientate poi al sociale quindi a svolgere dei ruoli che sono a vantaggio della sua città ma certamente dal punto di vista dell'azienda anche aria con un successo e di mercato il ruolo svolto dalle fondazioni è stato un ruolo veramente positivo e di grandissimo valore
Grazie dottor Messina il dottor Messina evidenziato uno dei temi direi centrali quello del ruolo di investitori stabilire di lungo termine dei che le fondazioni di origine bancaria
Hanno svolto come dicevo di tutto questo noi abbiamo tenuto conto nella elaborazione del protocollo meglio la consapevolezza non è mancata non è mancata
A al presidente Guzzetti alla crisi con noi stipulerà
Il protocollo naturalmente a questa esigenza la si è dovuta coniugare con altre esigenze in particolare quella della diversificazione
Degli investimenti della sana gestione il tutto con l'intento di assicurare l'altra finalità rivela originaria delle fondazioni
Quella cioè di soggetti che devono svolgere adeguatamente un ruolo no profit
Il
Lo Presidente e professore così lo collo sempre conosciuto Marcello Pagliacci se infatti meglio la doppia qualifica in questo caso frequente come fondazione insomma una new entry
Io volevo soltanto lui inquadrare rapidissimamente il protocollo che verrà firmato più tardi con due chiavi di lettura la prima riguarda l'idea che il protocollo è il punto di arrivo di una riforma di una legislazione delle fondazioni e che quest'anno celebra i venticinque anni la legge Amato e del mille novecentonovanta la seconda
Inquadrare questo strumento tale distrutta i modelli di regolazione atipica che sono in vigore in applicazione in tanti contesti
Sul primo aspetto non parlerò della evoluzione storica evidentemente normativa ma voglio solo ricordare
Tre punti di partenza il punto d'arrivo del protocollo si parte con la legge Amato con un divieto pubblicistico di privatizzare le banche trasformate in Spagna
Un divieto molto rigido suscettibile di poche deroghe
Con criteri molto stringenti che coinvolgeva addirittura la delibera del Consiglio dei Ministri Banca d'Italia Commissioni parlamentari competenti quindi un divieto quasi assoluto
Ha un impegno privatistico a dismettere il protocollo contiene un impegno privatistico a dismettere o meglio di dei concentrare il proprio patrimonio seconda prospettiva che abbiamo sentito poco fa
Secondo punto di partenza di arrivo si parte da gli enti conferenti definiti come enti pubblici si arriva
A anche grazie agli interventi legislativi e la Corte costituzionale alla definizione delle fondazioni come enti soggetti privati appartenenti a tutti gli affetti al cosiddetto terzo settore
Terzo punto di partenza e di arrivo le fondazioni inizialmente per pronunciare la Corte costituzionale
Ne ha fatti iniziale vengono definite come soggetti
Appartenenti all'ordinamento del credito dato il legame genetico e funzionale con la banca si arriva con un'evoluzione giurisprudenziale della Corte costituzionale alla definizione delle fondazioni come espressione
Organizzazione delle libertà sociali appartenenti all'ordinamento civile e quindi una sterzata anche qui a trecentosessanta gradi
E il protocollo sostanzialmente figlio ratifica e consolida questi tre punti di arrivo
Passando alla seconda parte molto rapidamente è uno strumento di soft law o di regolazione negoziata o di autoregolazione del settore
Fosse più che i contenuti del protocollo normativi nell'articolato sono interessanti da questo punto di vista le premesse intanto il ministero vigilante riconoscere l'Acri come un interlocutore
Con il quale può dialogare applicando anche il principio della leale collaborazione istituzionale tra vigilanti e vigilati
Il protocollo ha per oggetto come viene definito nelle premesse anche le le prassi e i criteri di vigilanza perché l'unico impegno che avete assume il ministero è proprio quello
In sede di valutazione delle modifiche statutarie che verranno proposte in attuazione del protocollo
Di già ora quasi annunciare che l'autorizzazione sarà un passaggio meramente formale se le fondazioni recepirà hanno vive fedelmente i contenuti del protocollo
Quindi una un atto che incide sulla vigilanza ed è molto importante ricordare che la Corte costituzionale ha escluso che la vigilanza include all'indietro
E quindi a maggior ragione è un atto di autoregolazione condiviso con il vigilante
Diventa fondamentale per quello che un altro obiettivo previsto nelle premesse di promuovere
Le buone prassi gestionali che delle fondazioni stesse in mancanza di un potere di indirizzo
Un atto di autoregolazione condiviso aiuta a raggiungere questo obiettivo che in passato fu tentato con strumenti dirigisti c'è ritenuti non ammissibili
E poi la ultimo punto già rivoltato dal consigliere Garofalo e l'esigenza di specificare la portata applicativa delle norme che disciplinano le fondazioni
Qui francamente sembrerebbe quasi questa espressione alludere al fatto che si tratta di una circolare interpretativa
Ecco a me il passaggio
Tra i principi che sono già nella legge alle prescrizioni che sono prescrizioni puntuali sì in realtà questi impegni
Hanno una portata normativa auto imposta ma molto specifica quindi
Direi che la parte Nova attiva innovativa anche rispetto a quanto prevede la legge centrale nella nell'impianto delle disposizioni
Se così è abbiamo che cosa resta resta come specificato sempre nelle premesse che questo
è un sistema in cui sono le singole fondazioni oggi rappresentate dal presidente Guzzetti che ha ricevuto una serie di procure speciali da tutte le fondazioni sono le singole ferrovie o fare rifondazioni
Che assumono un impegno come atto unilaterale d'obbligo nei confronti del ministero vigilante ad adottare
Comportamenti che include soprattutto alle modifiche statutarie
Coerenti con il protocollo quindi se arriva una regolazione generale astratta di una categoria limitata di soggetti attraverso la sommatoria di singoli atti privatistici di impegno nei confronti del ministero vigilante
E concludo dicendo che questo
Protocollo a tanti aspetti innovativi e per esempio
C'è un'esperienza molto cara anche il presidente Bassanini del debba pubblica
Indicare i criteri per individuare i soggetti nominare anche un esperimento in cui le fondazioni dovranno anche darsi un Regolamento per coinvolge il territorio e per stabilire chi rappresenta legittimamente le fondazioni in quel particolare territorio stavo molto curioso anche dal Presidente Fondazione
In un contesto
Francamente qualche volta un po'complicata da vedere come funzionerà questo dibattito pubblico
Quindi
Una serie di attivi attuativi modifiche statutarie il Regolamento sulla gestione del patrimonio un regolamento sulle reti e sulle modalità di
Procedure di nomina ed è auspicabile che in tutti questi adempimenti a valle siano anche sì monitorati concertati possibilmente condivisi tra fondazioni Ministero
Grazie professor Clary cioè
Illuminato sulla natura giuridica di quest'atto che un atto certo peculiari ci siamo posti come il problema
Dell'inquadramento e del meccanismo come dire è stato ben chiaro sin dall'inizio il Ministero non ha potere di regolamentazione ma soltanto poteri di vigilanza infatti
Voi non regoliamo ma prendiamo atto degli obblighi che
Le fondazioni assumono naturalmente nella
E sono obblighi di cui si terrà conto nell'espletare l'attività di vigilanza
E adesso sentiamo il vigilante quindi il dottor Alessandro Rivera prego
Sì grazie Roberto come vigilante io cercherò proprio di collegare l'esperienza di vigilanza quelli che sono i contenuti del protocollo e di dare un'idea di come il protocollo incide come potrà migliorare l'efficacia dei controlli
E dare maggiore chiarezza nei rapporti che ci sono a fare vigilante
Vigilati
Roberto ci ha dato una tempistica molto serrata quindi dovendo scegliere mi concentrerò sulla parte di gestione del potere del del patrimonio regolata al protocollo
Anche se protocollo contiene anche molto importanti disposizioni in materia di governance
Sulla giusta un patrimonio il decreto centocinquantatré e contiene come è stato più volte
Ricorderà ricordato poca disposizioni che contengono dei principi di carattere generale
C'è un riferimento alla necessità di avere una gestione prudente e di diversificare il del rischio
In modo da conservare vuole del patrimonio e ottenere la patrimonio la redditività adeguata
Era anche previsto lo ricordo dal professor Crovari c'è la possibile potere di un'autorità di vigilanza che Manara degli atti di indirizzo in materia di concentrazione diversificazione del rischio
Ma questo potere è stato dichiarato illegittimo nel due mila tre dalla Corte costituzionale per eccesso di delega
Dopo questo pronunciamento della Corte in materia di diversificazione la normativa applicabile riassumibile nel principio di carattere generale che ho detto quindi non generale obbligo di diversificare il rischio
L'interpretazione concreta di questo principio è stata in una certa misura anche complicata da un intervento legislativo
Anche questo del due mila tre che a esonerato le fondazioni sotto i duecento milioni e quelle con sede nei nelle regioni a statuto speciale dall'obbligo di osservare di dismettere il controllo della banca
è evidente che il principio della diversificazione deve trovare applicazione per tutte le fondazioni nella stesso modo
E quindi è altrettanto evidente che il rispetto di questo principio diversificazione male si raccorda con la possibilità di mantenere il controllo della PAC
Nella normativa la diversificazione è finalizzata a conseguire il rendimento adeguato come dicevo e e un rendimento sostenibile nel tempo quindi la diversificazione è un mezzo e non è
Un fine
Le valutazioni degli organi della fondazione sulle operazioni che riguardano la banca conferitaria come è noto sono sottoposte al Ministero
Nel caso degli investimenti da parte di fondazioni che hanno già un'elevata concentrazione del patrimonio nella banca lei valutazione gli organi in genere indicano che l'ulteriore investimento nelle circostanze correnti compresa
La circostanza per l'elevata concentrazione
è la migliore forma di valorizzazione della partecipazione e quindi la decisione più appropriata per il conseguimento alla redditività adeguata quindi l'ulteriore investimento consegue l'obiettivo per il quale
La legge indica la diversificazione soltanto come un mezzo
Questo tipo di strategia che di volta in volta risolve un problema di breve periodo può diventare ovviamente insostenibile in un orizzonte temporale più ampio
E la crisi finanziaria ha dimostrato chiaramente questa cosa con diverse fondazioni che hanno misurato sul proprio patrimonio gli affetti della concentrazione del rischio
Le situazioni più problematiche hanno riguardato delle banche con un forte radicamento territoriale in questi casi il territorio di riferimento della Fondazione subisce un danno doppio
Perché da un lato la banca locale non è più in grado di fornire servizi di credito
Nella misura adeguata dall'altro lato il patrimonio la fondazione viene fortemente depauperato e quindi il territorio riduce deve ridotto anche il sostegno alle attività del terzo settore
In una un contesto interpretativo è operativo di questo genere la definizione di questo parametro quantitativo
Nel protocollo che costituisce un ancoraggio certo per declinare il principio di diversificazione del rischio è un passaggio di importanza fondamentale
Questa soglia è stata individuata a un terzo del patrimonio la fondazione per l'esposizione nei confronti di un sono soggetto
Una soluzione semplice di facile applicazione e anche
Equilibrata
Equilibrata ma con impatti di rilievo
Perché sulla base dei bilanci del due mila tredici l'investimento complessivo nella banca un paritaria da parte di tutte le fondazioni bancarie
Considerando non solo le azioni ma anche i titoli obbligazionari e titoli subordinati
è pari a circa diciannove miliardi che corrispondono a poco meno del trentanove per cento del totale dell'attivo di tutte le fondazioni
Però dobbiamo considerare che alcune fondazioni non hanno più alcuna partecipazione nella banca conferitaria se ci limitiamo a guardare le fondazioni che ancora hanno una partecipazione
Queste sono sessantasette su ottantotto e per queste la percentuale complessiva investita nella banca è pari al quaranta virgola cinque per cento dell'attivo
Il livello di concentrazione quaranta virgola cinque da tenere a mente naturalmente il parametro individua dal conto dalla protocollo trentatré il livello di concentrazione è molto differenziato da Fondazione a fondazione per trentotto di queste
Sessantasette Fondazione l'investimento supera il cinquanta per cento del patrimonio
E in totale prevedendo l'applicazione concreta del protocollo sono quarantadue le fondazioni che si collocano al di sopra del terzo
Sedici hanno un'interessenza in una banca quotata le altre ventisei invece in banca non quotate
Allora su questi dati di fatto per misurare l'incisività del del protocollo bisogna fare due rapidi caveat anzitutto sono dati che sono riferiti come dicevo
Al bilancio dell'esercizio due mila tredici questo significa che non tengono conto di tutto quello che è avvenuto nel due mila quattordici dismissioni ulteriori e a eventuali ulteriori sottoscrizioni di aumenti di capitale nel due mila quattordici son successe
Diverse cose da questo punto di vista
In secondo luogo si tratta di valori contabili valori di libro che tipicamente per la banca conferitaria sono il valore del costo storico eventualmente decurtato delle perdite durevoli
Invece nel protocollo per avere una misura
Realmente efficace si usa il fair value sia per il numeratore
Sia per il denominatore e se si confronteranno alla fine e i due dati ci saranno delle operazioni significative
Le fondazioni che hanno una concentrazione oltre il trentatré per cento avranno il termine per ridurla tre anni per quelle che hanno la l'eccedenza rispetto a una formula Banca quotata
Cinque per quelle che invece hanno una partecipazione ma solo una banca non quotata per tenere conto questo maggiore termine ovviamente delle complessità maggiori di un negoziato che riguarda un titolo non liquido
La nostra aspettativa comunque è che le fondazioni si attivino da subito per risolvere il problema è la concentrazione
Magari anche approfittando dell'attuale congiuntura di mercato che con i quantitativi Singh è particolarmente favorevole
E anche approfittando delle prospettive che si aprono per operazioni straordinarie di infusione acquisizione anche in conseguenza della anche questa più volte richiamata
Recente riforma delle banche popolari
Il protocollo contiene anche altre importanti novità sulla gestione patrimonio innanzitutto introdotto un divieto generalizzato indebitamento salvo che per temporanee esigenze di liquidità e poi viene fissato un limite
Quantitativo massimo del dieci per cento
Nell'esperienza di vigilanza il tema del debito non è emerso come un elemento problematico generalizzato e diffuso
In alcuni casi tuttavia le fondazioni sono hanno ricorso al debito hanno fatto ricorso al debito anche e a volte in forma sintetica attraverso delle operazioni in derivati
Per effettuare degli investimenti alleva
E in casi sporadici nella stessa banca conferitaria
I rischi connessi a questo tipo di operazione possono essere molto significativi
Si tratta di una la modalità di gestione di tipo speculativo che in realtà non si attaglia soggetti no profit come sono le fondazioni bancarie e al principio di prudenza che per legge debbono
Osservare
Anche il divieto di indebitamento ha un impatto immediato perché le fondazioni che hanno debiti ad oggi sempre con il caveat di bilanci due mila tredici quindi tutto ciò che nel frattempo è successo non tiene conto di queste informazioni
Le fondazioni indebitate sui bilanci due mila tredici sono ventisette quelle che hanno un debito superiore al limite del dieci per cento sono cinque
Infine vengo ai vincoli sull'uso dei derivati i i derivati possono essere utilizzati soltanto per soltanto per la copertura dei rischi
E in operazioni che non possono comportare delle perdite tra le patrimoniali
Se invece i derivati sono usati tramite un gestore professionale che sa usare questi strumenti molto sofisticati i vincoli sono è un po'meno stringenti
Nell'uso dei derivati da parte di fondazioni ci sono delle esperienze diverse alcune fondazioni hanno mostrato di essere in grado di gestire questi strumenti sofisticati
Che hanno di Capena ricavandone anche dei vantaggi sostanziali importanti sia nella copertura dei rischi sia per ridurre i costi di gestione sia anche per ricavare una redditività aggiuntiva
Spesso la cosa più frequente che in Cassino dei premi dalla vendita di opzioni con
Accanto a questa esperienza positiva ci sono stati anche dei casi in cui l'uso dei derivati apportato perdite
E questa venuto quando sono stati usati nel modo sbagliato avviamento per in alcuni casi per esporsi al rischio invece di coprirlo vendendo rendendo protezione
Di nuovo sono tipi di investimento di di gestione speculative che non sono appropriate per la fondazione tra fondazioni bancarie concludo
Il protocollo certamente una Maritati intervento molto innovativa che ha permesso di realizzare in tempi rapidi un in un intervento incisivo come emerge dai dati di cui riferito
Specificando il contenuto di principi di legge permetterà di semplificare e rendere più proficui rapporti tra vigilante vigilati
Io credo che il protocollo vada comunque considerato come una tappa di un percorso evolutivo da domani il protocollo sarà testato sul campo
E sarà possibile verificare che effetti avrà nel corso dei prossimi mesi i danni
Se emergeranno nuove problematiche a cui potrà essere opportuno trovare una soluzione
Attraverso una interpretazione condivisa delle disposizioni di legge credo che questo strumento
Potrà tornare nuovamente utile e del protocollo stesso che prevede una clausola di revisione fra quattro anni in modo che si possa verificare sul campo se ci sono ulteriori margini di intervento
Chiudo qui vi ringrazio per l'attenzione grazie
Bene dunque il dottor Rivera ma a evidenziato come la storia delle fondazioni sia stata come
Diceva prima il dottor Messina una storia di successi qualche criticità pure si è manifestata non lo possiamo nascondere questa è l'esigenza e la è una delle ragioni che
Ha indotto lo stesso mondo delle fondazioni a chiarire meglio talune regole il cui per così dire assoggettarsi
E ha indicato i dati e come è emerso non sarà una passeggiata alcun le fondazioni rientrare nei parametri ma questo
Lo sappiamo e e sappiamo anche però che ivi di i termini
E il periodo della transizione
Che il protocollo indicate un periodo adeguatamente ragionevole qualcuno chart usato di
Aver indicato termini un po'elastici ma siamo consapevoli invece della necessità che di un termine un po'più lungo
Proprio per evitare di porre le fondazioni chiamate a rientrare nei parametri in una posizione di debolezza negoziale in una posizione di soggetti deboli e
Presidente Bassanini il presidente Bassanini ben conosce il ruolo delle fondazioni come soggetti investitori di lungo termine e quindi ci dirà
Sì
Roberto il termine storia di successo
Effettivamente mi è capitato di utilizzarlo anche a me molte volte
E come spesso capita però le storie di successo faccio il primo nome che mi viene in mente di istituto ricostruzione industriali direi
Rischiano
Di incontrare nel tempo al mutare delle circostanze del contesto di riferimento
Un periodo di criticità che può persino oscurare
L'obiettivo risultato di successo ottenuto nel caso si pensi per esempio agli affetti della grande crisi chi è abbiamo vissuto
Da cui speriamo di essere
Sul punto di uscire che per esempio ha interrotto il processo di diversificazione
Delle patrimoni delle Fondazione degli investimenti delle fondazioni spingendo anche le autorità di governo e di vigilanza
A insistere con le fondazioni perché partecipassero alla ricapitalizzazione all'interruzione delle banche
In questi casi le storie di più se ce l'hanno bisogno
Come dire di operazioni di
Impegnativa manutenzione straordinaria
Per garantire che il successo continui anche nel in circostanze
Molto mutate a mio avviso
E quello che questo singolare atto negoziale ma di cui la ricerca e di vera
Prima ancora Garofoli hanno
Bene illustrato lei le caratteristiche e anche il fondamento
E riuscito a fare cioè quali sono
Qui ripeto cose che già ha sostato osservanza
Quali sono i punti fondamentali di questa storia di successo
Che è cominciata con la legge Amato legge Ciampi sentenza della Corte
E ora il protocollo
Beh intanto si è costituito in Italia mancava completamente a differenza di altri Paesi per esempio al di là dell'oceano un grande polmone finanziario per tutto il settore
Delle attività non profili di interesse generale
Le fondazioni di origine bancaria sono innanzitutto queste né mai Calamo completamente venticinque anni fa
Poi si è attraverso le fondazioni e attraverso le riforme e il loro ruolo c'è stato un grande grandissimo processo di ammodernamento ristrutturazione del sistema creditizio italiano
Le cui caratteristiche
Venticinque anni fa erano in qualche modo anomale rispetto allora sviluppo del sistemi creditizi nei paesi dell'Occidente
Abbiamo avuto la costituzione di un gruppo di investitori di lungo termine di lungo periodo in un Paese che ne soffre moltissimo la mancanza
E
E in ultimo abbiamo
Si è dato un contributo importante
Alla riscoperta delle virtù di una società e di un e di un sistema istituzionale pluralista basato sul principio di sussidiarietà
Verticale e orizzontale
Che
Che era chiara già un fondamento nella Costituzione basti pensare
Allora all'articolo due
Ma che è particolarmente importante in un momento nel quale
Lo Stato deve
Affrontare processi di fiscal consolidation molto impegnativi
E dall'altro abbiamo l'assoluta esigenza di
Rifondare ammodernare ristrutturare il sistema di welfare che abbiamo ereditato dal passato da questo punto di vista il fatto che si possa utilizzare
Gli strumenti della sussidiarietà e a vere un polmone finanziario della sussidiarietà e a mio avviso particolarmente importante
è questo diciamo
Sono mi pare gli elementi fondamentali di questa di questa storia di successo che appunto rischiava
Di incontrare un un periodo di criticità cinturato con alcune fondazioni in obiettiva difficoltà
Il protocollo stringe bulloni
Per così dire
Consente a questo punto senza mettere in discussione l'autonomia
Delle fondazione attraverso un atto negoziale che è pienamente rispettoso dei limiti fissati dalla sentenza della Corte costituzionale
Consente di stringere questi bulloni e di dare ai principi delle due leggi fondative in particolare in questo caso della legge Ciampi dei riferimenti precisi una diciamo una metrica
Che a questo punto ma si fonda sull'autoriforma delle fondazioni
E su una accordo negoziale con la vigilanza dei consente anche la vicinanza di svolgere al meglio il suo ruolo per di più se posso dirlo sommessamente
Questo accordo basato sull'autoriforma parte infatti dalla Carta delle fondazioni
Sbarra la strada a tentativi più o meno come dire più o meno illuminati di intervenire
Con atti di imperio
Spesso guardando come dire a
Guardando agli atti parlamentari alle proposte di legge eccetera basate su un'idea arretrata sull'idea che nega il principio di sussidiarietà e che porta a vecchi schemi dirigistiche statalisti ICI
Di cui in questo modo adesso come dire in con questo modo si è sbarrata la strada a questi tentativi
Questo a me sembra di straordinaria importanza vorrei aggiungere due parole sulla rapporto come l'ha fatto Messina per quanto riguarda il tema delle banche di cui le fondazioni sono stati
Azionisti importanti contribuendo al consolidamento del sistema bancario vorrei anche ricordare che forse il ruolo delle fondazioni
E anche quello che ha consentito al sistema bancario italiano nella fase della crisi ripensare pochissimo
Sull'intervento pubblico perché come sapete d'Italia è agli ultimissimi posti
Nelle classifiche
Degli interventi pubblici per la ricapitalizzazione delle banche
Gran Bretagna Germania
Ma anche Stati Uniti tanto per
Prendere i grandi Paesi hanno ha avuto un intervento pubblico che ha un moltiplicatore di di di a due a due cifre
Rispetto
All'Inter e questo perché le fondazioni sono state pronti a fare la loro parte per la ricapitalizzazione
Degli istituti di credito quando ce n'era bisogno perché hanno appoggiato amministratori illuminati accettando l'idea che
I dividendi fossero tagliati in alcuni casi addirittura azzerati per
Poter contribuire
Alla ricostituzione di capita rovescio asset più elevati e e e così via tutto questo voglio dire non non va non va dimenticato nel caso di Cassa depositi e prestiti
A me è capitato di dire forse Guzzetti lo ricorda che l'incontro tra
Lo Stato e le fondazioni di origine bancaria nel capitale di Cdp era un incontro predestinato
Perché c'erano dei punti come dire di convergenza
Quasi i inevitabile Cassa depositi e prestiti è uno strano ostruzione finanziaria non solo italiana
Che raccoglie risparmio trasforma risparmio prevalentemente a breve in investimenti finanziamenti di lungo termine
Lo fa con il rispetto di regole di sana e prudente gestione propria delle istituzioni finanziarie di mercato perché questo di impone la legge ma anche regole europea
Ma lo fa insieme con la missione pubblica
Per fu riuscire a fare questo ha bisogno di avere azionisti
Che sono azionisti di lungo termine e ci sono azioniste di lungo termine che non mirano
A spread mere dal loro investimento rendimenti speculativi e non mirano a realizzare capital DNA
Di breve di medio periodo da un lato c'è lo Stato
è che questo è per
Natura istituzionale
E dall'altro volendo a vere dei soggetti privati che era utile anche come elemento che concorre alla cara alla classificazione Eurostat al di fuori del perimetro della Pubblica Amministrazione
Era bene averlo con istituzioni di lungo termine con una
Missione legata al sostegno degli interessi generali degli interessi della collettività si sono incontrati
E e da questo sono emerse anche e perché è emerso proprio dal ruolo delle fondazioni iniziative tipiche di questo
Singolare bilanciamento tra sana e prudente gestione quindi redditività degli investimenti ma anche
Missione pubblica social housing è una di queste
Iniziativa che è partita da alcune fondazioni e che poi è stata trasferita
Inoltre quando nazionale che
Dinanzi a cofinanziare iniziative di social housing accontentandosi di rendimenti moderati
Ma tuttavia di rendimenti accettabili e a sostegno di un'esigenza di interesse generale di interesse sociale significative
Questo è uno e l'elenco potrebbe essere potrebbe essere lungo però non vorrei INPS
Non nascondere anche un altro elemento importante di questo ruolo perché la presenza di questi azionisti privati
Che come dire sono
Hanno nel loro DNA
La missione pubblica ma che sono ovviamente molto attenti
Al equilibrio economico alla sostenibilità finanziaria delle attività e delle iniziative di Cassa depositi e prestiti e quella che
Colussi da alcuni argomenti forti al Governo
è nei confronti di chi sollecita iniziative impropria che so salvataggio di aziende decotte per dire che trasformerebbero la cassa è una specie di nuova Geppi
O altre cose o altre cose di questo genere la presenza di questi azionisti
Il fatto che sia necessario il concorso della volontà di questi azionisti per cambiare lo statuto della Cassa e dei suoi strumenti come il Fondo strategico italiano come dire rafforza
Chi è impegnato nel difendere le caratteristiche proprie di questo singolare strumento che può essere
Importante come l'odio venuto oggi strumento importante di politica industriale con la P maiuscola e con l'hai mai nulla maiuscola ma che
Non può essere utilizzato in modo improprio
Quindi io direi se posso che come Carlo Messina ha sottolineato il ruolo importante e positivo
Che le le fondazioni socie hanno avuto per
Le banche
Le banche conferitarie originariamente conferitarie c'è un altro ruolo parzialmente diverso ma altrettanto importante che le fondazioni
Di origine bancaria hanno svolto come azionisti di Cassa depositi e prestiti secondo me aiutando il Governo a mantenere questa istituzione finanziaria e che è complessa
Dentro i binari evitando il rischio di deragliare
Grazie presidente Bassanini
Che ha evidenziato appunto l'importante ruolo che le fondazioni
Poi prendendo quanto in apertura diceva Messina appunto l'importante ruolo che ha avuto il sistema delle fondazioni nei rapporti con le banche
Sappiamo bene che come il Franco ha detto in altri Paesi la mano pubblica è intervenuta pesante l'ente con
Notevole impegno finanziario nel salvataggio delle banche nel periodo delle crisi per così dire
Il nostro molto meno conosciamo poi tutto quello che è successo peraltro anche
Nel cambio di regole europea al riguardo
Il presidente Bassanini ha evidenziato anche l'importanza del ruolo che nell'in Cdp le fondazioni
Di origine bancaria hanno espletato e continua ad espletare evidenziando anche però quanto sia necessario una messa a punto oggi dopo venticinque anni un aggiustamento delle regole Presidente Quadro Curzio
Ringrazio molto per l'invito
A questa tavola rotonda che
Anticipa
La firma di un importante protocollo d'intesa
Con riferimento al quale
Credo si possa dire tranquillamente
Che rappresenta
Se non un passo conclusivo
Un ulteriore passo molto importante
Per rivitalizzare nel nostro Paese il principio di sussidiarietà
Questo è un principio che ha una lunghissima storia
Che nel nostro Paese che era latente era carta costituzionale nell'articolo due della carta
Che è stato esplicitato
Nell'articolo centodiciotto comma due
Della Carta
E che ha trovato una formidabile applicazione
Con questa vicenda delle fondazioni Acri
Non mi meraviglia che all'origine di questa vicenda
Fausta mente
Evolvente
Ci siano i nomi di Ciampi di Amato
E dico oggetti
Io considero che il mestiere dell'economista che rappresenterà mia principale professione
Sia un mestiere monco se non si ricorda che a monte dell'economia
C'è pur sempre la cosiddetta filosofia morale
Non tanto perché
Ad aspettarlo a di filosofia morale ma molti altri grandi pensatori italiani parlarono della filosofia morale come base dell'economia
Ebbene io credo che
Questo passaggio di oggi ma non da oggi
Rappresenti un punto importante
Per la riaffermazione nel nostro Paese di quella che io chiamo
La
Impostazione del liberalismo sociale liberalismo sociale
Non è liberismo non è dirigismo ma è una forma specifiche
Cara di una buona sana democrazia in cui si intersecano le forme rappresentative le forme partecipative le forme economiche della democrazia
Quando io leggo
Nella sentenza della Corte ma poi ripresa nei vari documenti ivi compreso
Il documento di cui oggi
Stiamo facendo dura firma uffici stanno facendo ora firmo ufficiale
Si parla delle fondazioni come soggetti dell'ordinamento civile ordinamento civile
E poi naturalmente come soggetti della organizzazione sociale delle libertà sociali
Si enunciano dei termini concetto di fortissima complementarietà ordinamento civile organizzazione delle libertà sociali se ci fosse il tempo varrebbe la pena di approfondire le radici
Storiche di questi grandi concetti
In termini molto occidentali ma in qualche modo necessaria anche per giustificare la mia presenza qui
Ricordo che nel mille seicento tre al Tullio fece la prima formulazione del principio di sussidiarietà
E in quello stesso anno Cesi fondo l'Accademia dei Lincei come espressione di una libertà civili e la libertà della ricerca scientifica
Due parole su come io valuto quanto le fondazioni hanno fatto in questi anni
Cercando di ritagliarmi degli spazi interstiziali rispetto a quanto è già stato detto
Fondazioni producono beni sociali i beni sociali non sono cifrati dal prezzo perché non si scambiano sul mercato
Dunque è difficile misurare il bene sociale è molto difficile
Tuttavia ci sono degli orientamenti specifici che ci consentono se non di misurare in termini di cifra i beni e sociale
Di dare una valutazione complessiva dell'importanza del bene sociale
Ovviamente
Devono essere erogati secondo criteri di efficienza e di efficacia
Ma io credo che debbano essere anche caratterizzati da tre elementi per ciò che è accaduto in Italia
Innanzitutto l'impulso che hanno dato alla nascita di molte altre fondazioni c'è stato un formidabile infetto e Mulas privo conseguente
Alla nascita delle fondazioni Acri molte imprese si sono date le loro fondazioni a mio avviso questo è stato un punto molto importante
Un secondo aspetto l'innovazione
Le fondazioni Acri anche attraverso il controllo reciproco che purtroppo non ha impedito taluni casi devianti
Hanno creato un
Standard i comportamenti innovativo che lo hanno persino indotto in soggetti terzi che erano beneficiari delle loro erogazioni
Le modalità di sottoposizione delle domande accette fondazioni mi riferisco in particolare la Cariplo era San Paolo che conosco piuttosto bene hanno indotto i richiedenti
A forme di trasparenza e di chiarezza straordinarie sono state molto anticipatrici in questo
Ed infine
Tralascio il discorso dell'integrazione dell'intervento pubblico perché non mi sembra un discorso opportuno data la sproporzione delle dimensioni ed infine
La identificazione interventi a pioggia sono stati sostanzialmente evitati sono stati individuati sui ventuno settori che la legge prevede di competenza
Cinque sei settori e mezzo e lì si sono concentrati tutti di interventi
Anche naturalmente con una giusta ripartizione tra sostegno al privato circa il settanta per cento a sostegno al pubblico in termini che adesso indifferenziati circa un trenta per cento quindi per concludere
Secondo me le fondazioni di origine bancarie
Hanno generato dei forti effetti moltiplicativi nelle tre direzioni che dicevo prima emulazione e nascita di molte altre fondazioni
Perfetti moltiplicativi per chi ha chiesto alle fondazioni stesse delle erogazioni ma anche per i processi di cofinanziamento ed infine
Una
Indicazione specifica a tutti i soggetti non profit
Che
La professionalità era essenziale per erogare i beni sociali il bene sociale non deve essere mai considerato un bene di gratuità deve essere un bene di prossimità
Che non è un bene di gratuità perché talvolta la gratuità in senso diciamo così è troppo ampio del termine può portare anche delle disattenzioni sotto il profilo
Della sana e prudente gestione di questi crediti da un patrimonio che viene poi dalla storia grazie
Grazie a lei Presidente ha dato un inquadramento alto e nobile a questo protocollo il presidente Quadro Curzio siamo in dirittura d'arrivo vorrei rassicurare tutti
Prima delle attese conclusioni del Presidente Amato il presidente Guzzetti per cui la voce della Banca d'Italia comico
Il direttore Salvatore Rossi pratico procedere
Grazie questo protocollo d'intesa è il frutto di anni di un corretto rapporto fra autorità di vigilanza e fondazioni vigilante
Dopo le sentenze trecento e trecentouno due mila e tre
Della Corte costituzionale che hanno messo fine al contrasto fra Governo Parlamento e fondazioni
Con la conferma che le fondazioni sono enti privati senza scopo di lucro con piena autonomia statutaria e gestionale
Sottoposti alla vigilanza e di legittimità le ammende
Come cava la legge Ciampi questo corretto rapporto non c'è mai incriminato
I ministri che si sono succeduti da allora Tremonti Grilli Saccomanni Padoan hanno rispettato la nostra autonomia e noi ci siamo sforzati di essere interlocutori credibili
Il merito quindi il ringraziamento se siamo qui a firmare il protocollo e certamente innanzitutto del ministro Piercarlo Padoan
Che alla giornata mondiale del risparmio due mila e quattordici di ciò il contesto nel quale
Ci doveva definire
Così lo definì nel suo intervento il così detto atto negoziale meglio
A cari
Merito del consigliere Roberto Garofoli che ha diretto la regia di questi medici gli incontri di approfondimenti
Nel dottor Alessandro Rivera nel suo e dei suoi collaboratori e collaboratrici nel nostro direttore generale righette il condirettore del castello che hanno
Dialogato per arrivare a un testo ad un contenuto che
Finalmente oggi affermare
A loro a nome mio edere ottantacinque fondazione che hanno aderito al protocollo va il mio ringraziamento sincero
Credo anche di dover ringraziare appunto questi colleghi
Che in pochi giorni sollecitati dall'Associazione hanno dato una grande dimostrazione di
Consapevolezza di responsabilità e di adesione all'iniziativa che come è stato più volte detto questo oggi pomeriggio
Dalla Amato alla Ciampi alla sentenza dalla Corte
Compie un ulteriore passo avanti sul piano del consolidamento dell'attività delle nostre fondazioni e di un corretto rapporto tra l'Autorità di vigilanza di me nostre fondazioni
Del protocollo farò due citazioni e rapidissime considerazioni
Prima citazione riconoscimento del ruolo delle fondazioni cito
Le fondazioni dalla loro costituzione
Oltre la reazione nel settore di intervento in derivati dal legislatore
Hanno svolto un ruolo di solidarietà
Sussidiarietà nel terzo settore anche con iniziative quali la creazione della Fondazione conosciuto di responsabilità sociale nei confronti del territorio di un maggior svantaggio socio economico fine della citazione
Seconda citazione ruolo dell'accredito l'autorità di vigilanza riconosco si è scritto nel protocollo riconosce attaccherei
Quale organizzazione rappresentativa delle fondazioni di origine bancaria un ruolo di interlocutore nella definizione di prassi che ritiene di vigilanza
In queste interazione l'Acri può concorrere efficacemente al perseguimento delle finalità che il legislatore
Ha segnato la vigilanza favorendo la diffusione fra le fondazioni di buone pratiche operative lavorazione del Codice prassi comportamentali
Che possono rientrare in forma condivisa il raggiungimento di migliore e maggiore stando all'operativi in termini trasparente responsabilità perseguimento di interessi statutari
La Carta delle fondazioni approvata l'Assemblea che il quattro aprile due mila dodici è un valido esempio in questo senso di questo riconoscimento che ci vede l'Autorità di vigilanza
Noi siamo molto grati ma diciamo subito in modo esplicito precisi responsabilità ancora di più per non
Deludere
Questo riconoscimento che oggi con la firma ci verrà riconosciuto
Le considerazioni il
Protocollo fonda il proprio impianto su due convincimenti il primo
Da una parte la conferma del valore dell'efficacia della legge Ciampi che mantiene tutta la sua attualità con l'impianto di principi e disposizioni quadro
Secondo dall'altra l'esigenza di una definizione applicativo dei princìpi da Ciampi per dare loro maggiore forte cogenza sia per le fondazioni che per l'Autorità di vigilanza
Patrimonio Coveral trasparenza mandati modalità di composizione dell'organo e collaborazione fusione
Tra le fondazioni
Sul piano dei contenuti ed è stato detto ma rapidamente sottolineo le principali direttrici di intervento il protocollo sono gestione del patrimonio limiti alla concentrazione degli Investimenti e agli investimenti speculativi
Divieto di indebitamento ispirarsi alle esigenze di mettere in sicurezza i patrimoni delle fondazioni
Governance chiarezza su computo dorate mandati discontinuità fra incarichi pubblici e in conferitaria e incarichi in fondazione compensi degli organi
Fine attività istituzionale trasparenza cooperazione forme di aggregazione e questa è una grossa novità tra le fondazioni
Tale esigenza era già stata da noi avvertita nel due mila e dodici quando avevamo posto mano la carta e le fondazioni
Ultimamente ultima considerazione le fondazioni sono una risorsa per il Paese in un momento di crisi sociale ed economica molto grave e profondo
Possono sperimentare e innovare ricordo che undici anni fa in Italia non esisteva l'edilizia sociale
Nel mondo delle fondazioni si è sperimentato
Tra molti contrasti e perplessità e anche molte critiche all'ora
Perché questo non non avrebbe dovuto essere un settore di intervento nostre fondazioni oggi è un progetto nazionale e ha ricordato il presidente Bassanini la valenza con un coinvolgimento e la Cassa depositi e prestiti
Tredici fonde cito degli esempi perché questo ha una forza
Di convincimento più di tutte le nostre considerazioni
Tredici fondazioni hanno raccolto ventisette milioni per un piano triennale nell'agroalimentare per ricerca di base avanzatissima il genoma del mero Del Pero dell'UPA
Le modalità nel settore agroalimentare di dare più forza a questo settore maggiore qualità e soprattutto minore inquinamento e minor rischio per la nostra però la nostra salute
Ricordo che Fondazione hanno inventato i distretti colturali militari ricordo che la Fondazione ci sono associate per dimostrare che un impegno bandi nel settore della cultura
Possono rappresentare un patto di forte coesione sociale ma anche di occupazione per i nostri giovani e di sviluppo per la nostra comunità
Le fondazioni possono delegare fare reti
ENEL protocollo e di questo sono grato allora ministro eccitato la fondazione come il sud
Molto ignorata come tutte le nostre iniziative e oggi una delle realtà importanti si conoscenti del termine decisive per lo sviluppo Lin presto l'otturazione sociale del Mezzogiorno nel nostro Paese
è una prova della capacità di fare reti delle fondazioni
Che insieme al rappresentante del volontariato del terzo il Rettore hanno dato vita a queste ultime esperienza straordinaria
Pertanto tanto sta facendo per promuovere
Lo sviluppo sociale
Di questa parte del nostro Paese con un forte impegno
Annuale delle nostre fondazioni sono venti milioni di euro all'anno che abbiamo destinato in questi ultimi dieci anni
Possono le fondazioni promuovere e sostenere lo sviluppo
Anche attraverso l'utilizzo del loro patrimonio previsto peraltro dalla legge a sostegno dell'economia reale ricordo che il primo fondo di Venture Capital
Per il trasferimento della ricerca dei lavoratori della nascita alleati economia all'economia positiva il primo
Fondo di Venture capital TT Venture è stato costituito da scelte fondazioni
Della Camera di Commercio di Milano e ora le nostre fondazioni sono impegnate
Di nello sperimentare nuove modalità di organizzazione dello Stato sociale
Per
Vedere come possiamo soddisfare i bisogni sociali di questo nostro Paese delle realtà più emarginate agli anziani la disabilità la povertà le famiglie povere come possiamo vedere
Se ha la parola Stato possiamo sostituire la parola comunità
Il protocollo non limiterà l'azione delle nostre fondazioni
Rispetto qualche critico che è venuto anche
Nel dibattito fra le nostre fondazioni al contrario rappresenta un'opportunità per dare un ulteriore impulso alle nostre potenzialità
Proprio perché definendo meglio il perimetro della nostra azione consentirà di liberare altre risorse ed energie
Da dedicare esclusivamente al perseguimento della nostra missione istituzionale che è quello di creare più coesione sociale nelle nostre comunità e nel nostro Paese e Dio sa se abbiamo bisogno di coesione sociale grazie
Grazie Presidente la parola Salvatore Rossi dalla Banca d'Italia soltanto una parola per ricambiare il ringraziamento all'Acri lo abbiamo già detto mi nell'Acri e nel suo presidente in questi mesi
Lavoro congiunto abbiamo trovato un interlocutore molto attento intelligente
E se posso anche lungimirante la parola la Banca d'assalto
Grazie
Ma le fondazioni di origine bancaria sono figlie di una storia molto antica questo ce lo ricordava Alberto Quadrio Curzio poco fa nascono dalle casse di risparmio
Casse di risparmio che
Per tanto tempo
Per decenni si potrebbe dire per secoli perlomeno dall'inizio del diciannovesimo secolo
Hanno avuto come finalità dominante è quella di servire servizi di fornire servizi finanziari di base alle classi umili
Prestiti per prevenire l'usura gestione del risparmio per promuoverlo il risparmio
Con lo sviluppo economico del nostro Paese dagli anni Trenta in particolare le funzioni delle
Cassa di Risparmio progressivamente buttarono si arricchiranno e inizieranno a ricomprendere
Funzioni bancarie in senso ampio casse di risparmio divennero parte importante rilevante del nostro sistema bancario
E a un certo punto si trovarono a dovere conciliare termini difficilmente conciliabili
Interessi sociali interessi privati cioè beneficenza profitto
Benessere della comunità di riferimento locale equilibrio del Bilancio che una banca deve che qualunque azienda ma in parte dall'euro in particolare una banca deve avere
Il conflitto fra questi obiettivi sfociò a volte i ministri inefficienze gravi che misero a rischio la sopravvivenza stessa di alcune casse di risparmio
E giunse la stagione della privatizzazione del sistema bancario italiano anni ottanta
Nell'arco degli anni Novanta la legge Amato prima la legge Ciampi poi crearono le attuali fondazioni di origine bancaria che sono enti certamente di diritto privato
Ma detentori di un patrimonio che ha una origine lato sensu pubblica perché un patrimonio che si è andato accumulando nei decenni qualche caso nei secoli da parte delle comunità locali
Furono scorporate le rispettive aziende bancarie fugata loro la veste di società per azioni partecipate dalle fondazioni di riferimento fu sancito l'obiettivo di una separazione netta tra fondazione e Banca
In cui
La prima non avesse il controllo della seconda
In questo modo le nuove fondazioni rientrano pienamente nel territorio delle istituzioni no profit e quindi si risolse almeno formalmente il conflitto di obiettivi che aveva connotato le vecchie casse di risparmio
Se l'ho però delineando un diverso
Conflitto di obiettivi in qualche misura più insidioso perché da un lato
Si desiderava accelerare il distacco rimarcare più nettamente la cesura tra fondazioni e banche per muovere decisamente verso un assetto del sistema bancario italiano
Sostanzialmente privatistico di mercato insomma più somigliante a quello degli altri somigliante anzi Tota pienamente somigliante a quello degli altri Paesi avanzati
Dall'altro però
Data la peculiare natura dell'impresa bancaria non dispiaceva affatto l'idea che le banche avessero dei soci di riferimento se non di controllo stabili pazienti dalle spalle robuste
Fattori riequilibrio nella compagine azionaria
Consideriamo che almeno nei primi anni dopo la riforma e questo lo ricordava Franco Bassanini
è non fu facile allargare la compagine proprietaria delle banche ad azionisti privati in senso stretto nel Paese famiglie fondi di varia natura
Ora
Va riconosciuto e nessuno credo dubita di questo che le fondazioni la partecipazione delle fondazioni nel capitale delle banche ha dato un contributo
Importantissimo positivo alla stabilità degli assetti proprietari del sistema bancario italiano in una fase di transizione molto delicata verso un assetto di mercato più moderno
Ancora in anni recenti e lo abbiamo nove della Banca d'Italia lo abbiamo più volte rimarcato e Stato decisivo il contributo delle fondazioni agli aumenti di capitale delle banche
Nel pieno della crisi finanziaria globale e poi dalla crisi dei debiti sovrani in Europa e ancora cito Franco Bassanini
Oggi il mondo e ancora destinato a cambiare ma il mondo cambia incessantemente
Le banche stanno mutando il loro ruolo nel sistema finanziario complessivo questo non è un fenomeno solo italiano è un fenomeno di tutti a i Paesi
Forse lo stanno ridimensionando il loro ruolo di certo lo stanno cambiando in misura considerevole
Si chiede alle banche di avere un patrimonio più robusto
Si chiede soprattutto di essere in grado di rafforzarlo questo patrimonio ove occorra con grande rapidità
E in misura ampia
Per questo bisogna che l'assetto proprietario di governance delle banche sia aperto al mercato dei capitali
L'investimento delle fondazioni nel capitale delle banche se eccessivo rispetto al patrimonio della Fondazione presenta
Un rischio duplice per la Fondazione per la banca
La Fondazione delle sue risorse dipendere troppo dai dividendi della banca partecipata che possono esserci possono non esserci
Per la banca la capacità di ricapitalizzare sì rapidamente finisce col dipendere misura con sale dalla capacità finanziaria della fondazione azionista
Nei momenti di grave difficoltà si può alimentare un circolo vizioso e lo abbiamo visto in opera questo circolo vizioso in qualche caso durante la crisi
Un circolo vizioso tale da minacciare la sopravvivenza della banca e della Fondazione
E anche per queste ragioni che la Banca d'Italia più volte
Ha sollecitato interventi volti a fare sì che le fondazioni diversificarsi o di più i propri investimenti in modo da svolgere il loro ruolo di azionisti investitori nelle banche
Essendo pienamente rispettoso dell'autonomia gestionale delle banche partecipate
Naturalmente spetta i soggetti istituzionalmente competenti e in primo luogo al Ministero dell'economia e delle finanze a cui compete la vigilanza
Sulle fondazioni la scelta degli strumenti appropriati a conseguire questo fine il protocollo e uno strumento davvero importante
Molto a questa finalità è un passo avanti deciso
Lungo la strada aperta dalle leggi Amato e Ciampi nel cui spirito mi sembra che esso si inscrive pienamente
Sì scrive anche nello sforzo che il nostro Paese sta facendo in questo momento in questa fase per aumentare la robustezza e l'efficienza allocativa del suo
Sistema finanziario la più volte citata riforma della della governance le grandi banche popolari un altro
Importante tassello di questo sforzo
Non dobbiamo pensare che le fondazioni necessariamente receda noto al ruolo di investitori di lungo periodo nelle banche italiane
Questo ruolo resta importante resta desiderabile non è messo in discussione dal protocollo anzi può essere valorizzato per una più adeguata diversificazione del patrimonio delle fondazioni
Che né protegga il valore
La Banca d'Italia
Nel quadro del meccanismo unico di supervisione che adesso vi GE nell'Area dell'euro continuerà a vigilare affinché il rapporto delle banche con
Gli azionisti con le fondazioni azioniste sia coerente con una
Gestione sana e prudente in vista dell'obiettivo ultimo che tutti noi abbiamo l'obiettivo ultimo è quello
Di un sistema finanziario che sappia
Sostenere la crescita economica quando occorra venendo riformato o riformando sì
A questo fine e quindi riprendo la coppia di parole che il ministro Padoa andrà usato nella sua introduzione riforme e crescita
Grazie
Grazie piazza Salvatore Rossi io direi che abbiamo perfettamente rispettato Ministro la tempistica
Le attese adesso conclusioni del Presidente Amato abbiamo quasi tutti detto che questo protocollo si iscrive nello spirito originario delle leggi Ciampi Amato adesso sentiremo dal Presidente Amato e davvero così prego Presidente
Io vi ringrazio per come l'avete raccontata
Potrei pensare che la mia funzione qui
è stata quella di impedirvi di dire con voce più o meno sinceramente commossa se ci fosse ancora il padre sarebbe contento di noi è invece son qua
E quindi non lo potete dire cose non l'avete potuto dire
Perché in affetti è una vicenda che sembra risalire lo diceva ora giustamente Salvatore Rossi è un tempo totalmente diverso
E chi e da quando cominciò approprio attraversato
Con movenze a a volte anche contraddittorie
Situazioni profondamente diverse allora
In realtà quando imposta AMMO quella riforma
Ciò che soprattutto ci preoccupava era quella che io definiva foresta pietrificata delle nostre banche e il rischio che in realtà
In un momento che era
L'apice rispetto al passato di apertura del mercato europeo
Queste banche province del necessaria agilità di mercato
Diventassero in realtà dei custodi impotenti di quote di mercato che banche europee più forti e più agili
Avrebbero potuto facilmente acquistare quindi l'idea era effettivamente in primo luogo quella a
Di portare le banche sul mercato societario sulla forma giuridica propria del impresa di mercato e B
Anche attraverso cui visto iniettare un po'più di sangue in un mercato borsistico che ricordatevi quello ancora degli anni ottanta
Era un mercato dove le operazioni si contavano sulle dita se non di un essere umano della dea Kalì ma non molto di più in realtà
E quindi c'erano proprio volumi esangui volumi molto corretti finisci che impedivano alla nostra Borsa
Di decollare con tutta una serie di conseguenze che si ripercuote Ivano anche sul nascente mercato secondario dei titoli pubblici che era esso stesso
I in pochissime mani insomma c'era tutta una concatenazione di disfunzioni
Che riguardavano fondamentalmente il mercato finanziario nella cura delle quali
La questa riforma si andava ad iscrivere
Per cui
Le fondazioni
Diventarono nella loro funzione che poi hanno assolto inizialmente una specie di Bari pronto perché in realtà
Perché
Perché la storia eccelle suggeriva come il primo possibile azionista di banche trasformate in società per azioni
Questa è un'idea non mia io la feci mia è un'idea che veniva da loro perché
Va beh la storia era la storia quindi la storia delle casse di risparmio non è che l'ha fatta Banca d'Italia era lì a disposizione di tutti
Però la assunzioni
Medico e il profilo della nostra storia come modello di una possibile riforma questa la dovevamo Banca d'Italia
è io la raccolsi
E ci raggiunsi la cosa che voi ha permesso
A quella riforma di funzionare che fu il il trattamento fiscale delle aggregazioni
L'articolo sette
Autore senza firma ma riconoscibile Bruno Visentini
Che Michy lavoro non poco su quella norma di neutralizzazione fiscale
Nella offrì dicemmo io gliel'avevo chiesta
Che serviva a al primo risultato a cui io aspiravamo che era quello che una volta diventate Società per azioni
Fosse possibile per loro aggregarsi e quindi creare un sistema bancario nazionale che senza in alcun modo diventare autarchico fra l'altro sarebbe stato impossibile anche provarci
E me utile né desiderato da alcuno tuttavia insomma stesse sul mercato europeo in modo dignitoso ecco
E questo risultato in realtà e abbastanza rapidamente è venuto fuori se ora abbiamo banche
Al punto che stanno in testa alle classifiche europee lo dobbiamo molto a questo processo però
Quando il processo per tutti
Sollecitato
Dalla percezione di questi bisogni che erano molto chiare in queste stanze come nelle vostre qua vicino a via Nazionale e il
Con un testo che avevamo intorno non è che fosse così sintonizzato
E quindi
Per dirne una
Le fondazioni che diventavano gli enti conferenti erano enti pubblici
In Parlamento
Per far passare la legge
Fu necessario
E pensate la cattiveria del destino tocco al mio successore al Ministro del Tesoro Guido Carli ingoiare allo
Stabilire che la maggioranza delle banche sarebbe stata comunque pubblica
Questo venne scritto in in Parlamento
Insomma
Si stava cominciando a mettere un treno concorrenziale su un binario che non era propriamente il suo
E ci volle perciò del tempo
Perché l'ispirazione originaria di questo cambiamento Dossetto
Venisse anziché a questa ispirazione originaria venissero sintonizzati in modi per realizzare
Ci volle appunto del tempo
Progressivamente ci si è riusciti
Ecco questo è restato curioso nella mia vita perché
Io avevo avuto da Ciampi l'idea originaria l'avevo realizzata io stando qui
Poi Ciampi fece la seconda legge stando qui quando lasciò qui presi il posto io infatti la legge porta la mia firma anche la seconda ma giustamente viene chiamata la legge Ciampi
Perché io la porta in Consiglio dei Ministri per l'approvazione finale e la firmai lui era al Capo dello Stato da pochi giorni le a quel punto
Lì Larco si era compiuto perché le fondazioni erano diventate private
Perché la maggioranza delle banche non era più necessariamente pubblica perché
C'erano fortissimi disincentivi alla conservazione del controllo di una singola banca da parte della Fondazione e inizia questo processo
Ora
Perché questo
Non soltanto
Per
Favorire l'ingresso di altri azionisti
Ma anche perché nel frattempo e questa è stata la parte più bella direi nonostante io fossi concentrato su banche borsa
Poi venne fuori l'idea che la Fondazione a quel punto non era e non doveva essere soltanto lì perché avevamo bisogno di inventare un primo azionista
Ma essendo fondazione il nascendo da una storia nell'attuale le fondazioni originarie
Erano stati e partecipi di attività finanziarie di attività benefiche di attività
Volte alla collettività allora presto diventava il nucleo vitale anche delle nuove fondazioni
In questo senso c'era ma qualche artificialità che giustifico il mio sgradito che cosa fa il mio Frankenstein e
Perché era era una creatura artificiale
Tanto artificiale perché non se n'abbia il mio amico Guzzetti noi volevamo trasformare dei banchieri in benefattori
E pochi italiani erano disposti in nome della storia a ritenere credibile una trasformazione siffatta insomma non ve la prendete il mondo è fatta così
No ma la cosa straordinaria che ci siamo riusciti
E che ci siamo riusciti
Cioè che lentamente il fine istituzionale dato alle fondazioni è diventata l'ammissione culturalmente e fatta propria
Da quel personale di indiscutibile origine bancaria che
A si era trovato a dirigere la vita delle fondazioni
E quando questa missione ha cominciato a diventar propria ecco che le vicende
Così del
Della situazione economica
Li portano in un'altra volta sulla vecchia strada
E
Sì ma
Non farete mica sul serio di lasciare le banche a questo punto
Perché le banche stanno nei guai hanno bisogno di capitalizzazione siete voi gli azionisti naturale delle banche
Capite insomma questi
Arlecchini servi di due padroni di una missione nuova che stavano imparando a fare propria e richiamati dalla vecchia missione
Incerto che la sventurata rispose insomma non
Non credo che sarebbe stata in condizioni di fare altro e ecco quell'immaginifici come me
Cominciarono a dire è diventata un Giano bifronte della fondazione
Che da un lato
Sul nonna arrecato dell'attività di sostegno della collettività sull'altro lato è l'azionista di riferimento
Che le
Fondazioni abbiano nuovamente preso sul serio
Una missione che in realtà non non avrebbe più dovuto essere la loro lo dimostra la Carta delle fondazioni ancora nonché l'esisto
Annan leggervi un passaggio di questa carta
Che neanche Guzzetti che ora è distratto quindi è meglio così sarebbe in grado di seriamente difendere ecco che ho attirato la sua attenzione ma ero certo che lo avrei fatto
Questa frase dice
Uno otto rapporto con Società bancaria di riferimento
E già questo è un linguaggio
Ci appunto
Confligge con la nuova missione ma che è frutto
Di delle richiamo dell'altra
Nell'ambito delle proprie finalità di sviluppo del territorio
Attraverso l'investimento nella società bancaria di riferimento
Nel rispetto della legislazione vigente le fondazioni perseguono l'obiettivo di contribuire alla promozione dello sviluppo economico
Nella consapevolezza che una istituzione finanziaria solida e radicata costituisca un volano di crescita eccetera eccetera
Cioè che è come dire vano
Si adatta che come dire nell'esercitare la vecchia missione che avrei dovuto abbandonare esercito la mia nuova fondamentalmente
No Tolosa il sette aprile
Lo sai che
Dici
C'è un certo sforzo per rendere coerenti le due cose era era giusto che si scrivesse questo perché questa soltanto tre anni fa era ancora la condizione di Arlecchino
Finalmente con questo protocollo Arlecchino si libera
Arlecchino si libera e gli viene detto tu servi la missione per cui sei stato ricreato ed è la missione del non profit
La missione che finalmente trova in un'Italia che non l'aveva dei soggetti e quello che ha detto consentono oggi secondo me è un punto su cui tra dieci anni tornerei tornerete
In modo cioè che ci
Processi di fusione tra le stesse fondazioni perché è verissimo
Che noi abbiamo creatore alle premesse ma per avere quei grandi soggetti di non profit che hanno altri Paesi noi abbiamo bisogno di un processo di concentrazione qui
Ed è auspicabile che avvenga e questo ci viene detto dalla banca d'Italia a questo punto è bene anche per la banca
Noi non chiameremo più le fondazioni a non Larry chiameremo più
Dalla riserva in cui ormai erano perché le necessità dei nuova capitalizzazione
Non possono farsi dipendere alcuni esempi che abbiamo avuto lo confermano dalla disponibilità capacità di una singola istituzione e la fondazione di riferimento di
Tenere dietro quindi
è bene che le cose vadano avanti così
Ecco questo non deve essere inteso nel senso che
Le fondazioni debbono uscire dalle banche questa è una sciocchezza perché
In un portafoglio diversificato non si vede perché le banche non ci debbano essere in realtà però il la loro presenza nelle banche non
D'opera più essere la presenza di una fondazione anche azionista di riferimento in una banca di
Di riferimento
Nel frattempo ecco è giusto dire
E dirlo qui
Che
Nell'esercizio della nuova missione hanno dimostrato grande qualità
Questo io glielo ho sempre riconosciuto e continua riconoscerglielo
Hanno rinunciato tanto al lavorare solo improprio fare propri progetti per intestarsi tutto il bene che ne possa venire
Quanto l'opposto di dare quattrini in libertà tutti
Hanno acquisito professionalità di
Analisi e valutazione di progetti tanto nella fase di presentazione quanto poi nella fase di esecuzione
E hanno quindi messo in moto
Una serie di attività
Di cui si può dire casomai un'unica cosa che
La storia continua a pesare molto nel senso che mantiene come prima attività
Quella
Che ha a che fare con conservazione restauro di beni culturali ed artistici
Naturalmente questo vale molto per un Paese come l'Italia ma tra le ventuno finalità
Previste dalla legge la classifica potrebbe anche essere diverso da
E continua ad essere qui sta per ragioni tradizionali ma è ben possibile
Che col passare del tempo alcune si specializzi nodi più in qualcosa altre in qualcos'altro quel che accerto e che hanno costruito un sì sistema non è enorme
Mario Busto di non profit molto professionale e molto funzionale vi faccio notare
Che la media dei dipendenti per Fondazione
è di undici dodici persone non di più
Si va da un massimo delle gran
Tanti di due decina in mezzo ad un minimo delle piccole sotto il dieci e questo un altro dato molto
Apprezzabile quindi
è vero questo ma una riforma di insuccesso quello che mi colpisce che
è riuscita ad avere successo nonostante che le condizioni iniziali non fossero così come
Era enti con i fini che si perseguiva no questo va al merito ed onore e questo lo voglio dire a Guzzetti di coloro che poi
L'hanno vissuta che fatta funzionare
Siamo arrivati al momento della sottoscrizione
E il risultato tangibile di questo processo
Francamente
Qui
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