23 SET 2003

Intervento di Gianfranco Dell'Alba sull'allargamento dell'Unione europea

STRALCIO | - PARLAMENTO EUROPEO - 00:00 Durata: 2 min 38 sec
A cura di Andrea Maori
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Registrazione video di "Intervento di Gianfranco Dell'Alba sull'allargamento dell'Unione europea", registrato a Parlamento Europeo martedì 23 settembre 2003 alle 00:00.

Sono intervenuti: Gianfranco Dell'Alba (parlamentare europeo, Lista Bonino).

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Bilancio, Commissione Ue, Consiglio Europeo, Europa, Finanziamenti, Istituzioni, Parlamento Europeo, Unione Europea.

La registrazione video ha una durata di 2 minuti.

Questo contenuto è disponibile anche nella sola versione audio.
  • Gianfranco Dell'Alba

    parlamentare europeo (LISTA BONINO)

    Signor Presidente, onorevoli colleghi, si tratta di un bilancio storico - com'è stato definito da un collega - un bilancio che, nella prospettiva dell'allargamento, il Consiglio ci propone per i Quindici, in riduzione del 2,70 per cento rispetto all'anno scorso. E' un segno, una cifra statistica anche questa, però eloquente, di un'Europa paurosa di se stessa, del suo bilancio e del modo col quale affronta i problemi del mondo. Da questo punto di vista, noi guardiamo con favore all'emendamento sull'Iraq che dia almeno un segno, non solo di discontinuità ma anche del fatto che l'Europa esiste, che vuole fare la sua parte e che si deve dotare dei mezzi per farlo. Per ora mi pare che sulla relativa voce di bilancio sia stato iscritto un p.m.; poi si proverà in qualche modo a trovare dei soldi per una delle, evidentemente, sfide più importanti che ci aspettano politicamente e che quindi è necessario accompagnare, anche simbolicamente, con una dotazione immediata, consistente e rilevante. Molti colleghi hanno sottolineato le priorità del Parlamento europeo. E' importante non solo affermare le nostre priorità ma - e mi rivolgo alla signora Commissario - è importante che la Commissione esegua le priorità del Parlamento. Purtroppo, abbiamo spesso l'impressione che le priorità che il Parlamento definisce non siano poi eseguite. E non parlo soltanto dei 13 miliardi di euro che restituiamo agli Stati membri quest'anno; evidentemente parlo anche di questo, in quanto è un'anomalia del sistema: se in buona parte si tratta di finanziamenti destinati agli Stati membri, una parte rilevante di denaro, di priorità, di azioni definite spesso in comune con la Commissione, per una crisi che possiamo definire strutturale o non sono spese o vengono riportate. Mi sembra che questo sia un problema importante, da non sottovalutare nella valutazione del presente bilancio ma anche di quello che voteremo per il 2004, perché alle priorità del Parlamento spesso non corrisponde l'effettiva consequenzialità. Vi è poi la parte degli aiuti esterni, per la quale mi permetterò di riprendere la parola nella seconda parte del dibattito.
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