I referendum e la riforma della politica

Per cortesia accomodiamo possiamo cominciare subito
Nella
Ventisei che
No
Allora per cortesia chiudiamo la porta
Non ho dietro
Allora credo che possiamo cominciare vorremmo organizzare i lavori di questa mattinata in questo modo già abbiamo discusso ieri
Di concludere questa prima parte entro le ore tredici vorrei prima di tutto ringraziare Massimo D'Alema per aver mantenuto l'impegno di essere qui con voi questa mattina
Pur essendoci riunito oggi coordinamento politico e credo che sette siamo tutti d'accordo possiamo procedere in questo modo affiderei a D'Alema di compiere alcune riflessioni alcune considerazioni su
Come il Partito democratico della sinistra sta dentro questa campagna referendaria avviata
E poi però sarebbe molto utile e molto importante sentire le compagne e i compagni
Con una serie di domande di questioni che già sin d'ora chiederei di fare in modo numeroso ma sintetico al tempo stesso così che
Diverse anche cose sono emersi l'altro ieri ieri possono essere riproposte a D'Alema e avere più tempo poi
Per una diciamo considerazione conclusiva siamo comincia
Ma io appunto farò alcune considerazioni di carattere politico
Tenendo conto sia del fatto che
Sul merito delle questioni
Sugli effetti concreti del referendum dei referendum e sulle
Nostre proposte di riforma elettorale
Voi siete stati già ampiamente informati quindi è inutile che io
Riprenda in modo analitico tutte quante queste questione
E in secondo luogo del fatto che molto probabilmente diciamo c'è una platea edotta e motivata immagino cioè compagni i compagni che
Sono favorevoli l'impegno referendari
Quindi non credo di dover fare alla propaganda
Anche se questo nostro seminario importante
Dovrebbe servire anche a dare una spinta voi mi consentirete questa considerazione di carattere attivisti dodici alla raccolta delle firme
Parte
La riflessione l'analisi mi sembra molto importante dare impulso alla raccolta delle firme
Non ho l'impressione che questa sia partita nel modo dovuto girando un po'per l'Italia
E credo che forse un un
Un impegno politico per legare più strettamente io parlerò poi di questo in modo particolare
L'iniziativa del partito sulle questioni economiche e sociali la lotta contro la legge finanziaria per un'altra politica economica
Alla referendum ai referendum e quindi all'impegno per una riforma del sistema politico credo che questo forse potrebbe essere un effetto positivo
Di questo seminario
E attraverso di voi dare anche un certo impulso una certa spinta alle organizzazioni di partito
Ora
Io credo che siano abbastanza chiare le ragioni per le quali noi consideriamo
Il movimento referendario
Come un contributo importante ad una battaglia per sbloccare il sistema politico per costruire nuove regole della politica e in modo particolare dato che questo è a mio giudizio il punto centrale per un sistema elettorale che consenta
Una sfida
Fra i partiti per il governo del Paese
Immagino che Pasquino che uno
Abbia
Spiegato che il nostro Paese è una delle pochissime democrazie di tipo occidentale
Dove c'è un sistema elettorale di tipo indiretto dove cioè cittadini vanno a votare non decidono chi deve governare il Paese
A danno una delega in bianco ai partiti
Che immagino che abbia ricordato credo ha scritto più volte questore oramai avviene soltanto in pochissimi Paesi come il Belgio in Israele
Cioè i Paesi nei quali
Per ragioni diverse
Particolarissime diciamo così
è rimasto un sistema di tipo proporzionale
Con esse infatti però anche di notevole
Notevole grado di ingovernabilità
Noi abbiamo
Ci siamo posti
Dentro questa battaglia
Come piccina anzitutto
A partire dal mille novecentottantasette
E non senza una discussione difficile e remore che tuttora agisco
Nella cultura politica del PC
Il passaggio dalla difesa della proporzionale
Alla idea di una riforma del sistema elettorale
Nel senso appunto di un sistema che favorisca l'aggregazione e la sfida per l'alternanza
è stato un passaggio molto sofferto e complesso
E questo per ragioni profonde
L'idea della proporzionale è stata un'idea forte
Nella costruzione dello Stato democratico dopo il fascismo
Nel batto tra le grandi forze democratiche
Divise
Da ragioni politiche ideologiche divise anche da grandi scelte internazionali
La legge proporzionale è stato un patto di garanzia reciproca
è stata considerata per lungo tempo dal Partito Comunista Italiano come un baluardo contro il rischio
Di una riduzione del peso della funzione del potere
Dell'opposizione
E quindi il passaggio invece ad una battaglia per la riforma del sistema elettorale è stato una operazione fondamentale in questo senso a mio giudizio
Il Comitato centrale del quale nel novembre dell'ottantasette l'inizio della svolta che porta alla fondazione del Partito democratico della sinistra
Cioè nasce di lì l'idea della necessità di una riforma del sistema politico
Si compie la scelta dell'alternativa
Perché per un lungo periodo che va dalla fine della solidarietà nazionale fino al mille novecentottantasette in realtà
Noi dobbiamo dire che la scelta strategica dell'alternativa è stato una scelta incompiuta
Perché è del tutto evidente che la difesa della legge proporzionale era funzionale ad un'altra strategia politica
E cioè quella della convergenza del patto tra le grandi forze democratiche
Quella che si è chiamata con Berlinguer del compromesso storico
Una strategia politica
Che aveva diciamo così che affonda le sue radici in una certa narici della della storia italiana della società nazionale
In un'idea della democrazia italiana come democrazia fragile
Nel convincimento che un grande partito comunista non potesse governare in un sistema di alternanza
Quindi con il cinquantun per cento come sappiamo nei sistemi democratici occidentali si governa anche con molto meno del cinquantuno per cento e
Ma tutta questa analisi della Società nazionale che non è stata una piccola cosa come è stato una grande cultura politica
Ed è stato una grande cultura politica che è sopravvissuta alla svolta da parte in realtà quella svolta è stata una svolta incompiuta
Proprio perché invece la scelta dell'alternativa e della democrazia compiuta dell'alternanza comporta una coerente visione istituzionale
Non una nella illusione poi dirò
Che l'alternativa si costruisce con il con il sistema elettorale evidente che diciamo c'è un c'è un intreccio fra processi politici e cambiamento delle regole del giuoco e queste due cose o vanno avanti insieme oppure non si producono gli affetti
Dell'alternativa e tuttavia diciamo una forza che vuole costruire le condizioni di una democrazia sbloccata di una democrazia dell'alternanza
Aveva bisogno di un impianto istituzionale di una cultura istituzionale coerente con questa scelta
Noi quindi siamo venuti sul terreno della riforma elettorale
Anche qui con un'elaborazione che è stata assai travagliata sofferto
Molto anche condizionata da due preoccupazioni
Una se volete più strettamente di partito
E cioè disegnare un sistema elettorale che non
Non determini quel tipo di competizione al centro
C'è molti sistemi elettorali europea e quindi in qualche modo penalizzante
Per le forze che
Solo più traffico come no ci collochiamo una forza più tradizionalmente di sinistra
Non c'è dubbio per esempio che da questo punto di vista il sistema elettorale inglese sia molto meno centripeta di quello francese perché diciamoli anzi la competizione tra le due forze mentali ha sempre impedito schiacciato la possibilità del sorgere di un centro altri invece un sistema elettorale a doppio turno tende molto a favorire diciamo così il candidato più competitivo con il blocco avversario e quindi necessariamente per lo più spostato al centro
Quindi certamente sulla nostra lavorazione ha pesato anche questa preoccupazione non disegnare una idea di riforma elettorale che fosse intimidiva penalizzante per noi
Favorevole soltanto al Partito socialista nel sette secondo me ha ragione Sartori quando dice che non si capisce perché il PSI non proponga sistema elettorale francese
Per lo meno si capisce perché Partito socialista poi in definitiva è il massimo beneficiario di questa democrazia bloccata
Quello che è il partito che ha sempre potuto beneficiare più di ogni altro diciamo dei vantaggi della proporzionale della democrazia bloccata e ha potuto anche consentirsi nello stesso tempo per dieci anni di predicare la grande riforma
Essendo tranquillo che non si faceva
Cioè che provvedevamo onori diciamo così a difendere le regole del giuoco che avvantaggiava il partito socialista
Credo che questo sia stato un capolavoro di ingenuità cioè forse una delle delle delle dei ritardi dice usiamo questa espressione blanda che hanno più fortemente caratterizzato una crisi è un declino del PC
Cioè il nostro conservatorismo istituzionale
Quindi noi la nostra elaborazione ha tenuto conto naturalmente è stata condizionata da questa preoccupazione ma è stata anche condizionata dalla preoccupazione di difendere
Quel pluralismo quella ricchezza di di forze politiche di componenti culturali che costituisce un tratto del sistema italiano del sistema politico italiano
Quindi costruire un sistema elettorale che favorisca l'aggregazione e la sfida per il governo del Paese
Senza cancellare artificiosamente senza schiacciare in modo artificioso diciamo il pluralismo politico e culturale delle forze in campo
è stato un po'diciamo la la preoccupazione che abbiamo
Può darsi che risulta avete discusso
E discutiamo insieme può darsi che il risultato di questa elaborazione cioè la nostra proposta di legge elettorale
Rappresenti un approdo un po'Complesso
Proprio perché ha dovuto tenere conto di queste diverse esigenze
Sia un meccanismo un po'farraginoso
Io francamente credo tutti i sistemi elettorali sono abbastanza complesse
Basterebbe chiedere ad un cittadino comune dispiegare sistema elettorale per il del Senato credo pochissimi sabbia precisamente delle funzioni
In realtà diciamo sistemi elettorali sono tutte in qualche modo un po'complesse hanno
Io difendo ecco io sono fra quanti non sono moltissimi io difendo la nostra proposta
Legge elettorale
La consigliano tuttora
Quanto di più compiuto
Cioè sul terreno delle proposte di riforma
Ed anche la considero una proposta equilibrata
Cioè l'idea di un doppio turno che però diciamo non è escludente penalizzante cioè nel senso che non porta un candidato un partito al secondo turno
Con la esclusione degli altri
Ma di un secondo turno che sia la sfida di aggregazione di alleanze politiche cioè di un sistema elettorale che sollecita
Le aggregazioni e le alleanze in una sfida per il governo del Paese senza penalizzare senza escludere senza cancellare
La ricchezza delle forze in campo
Noi consideriamo questa sia una base di discussione riflessioni di confronto con gli altri ma a me sembra che allo stato degli atti
Questa sia la proposta trova più compiuta che meglio risponde alle esigenze di riforma
Diciamo e nello stesso tempo anche all'esigenza di rispettare le peculiarità del sistema democratico nel nostro Paese
è evidente che i referendum che noi sosteniamo non configurano questo tipo di sistema elettorale
Questo
è qualcosa di cui abbiamo discusso abbiamo chiarito specificato
Questo non significa un uso strumentale del referente
Io sono dell'opinione che vale la pena di sostenere un referendum anche se il suo effetto pratico non è quello che proponiamo noi
Se noi valutiamo che il suo effetto pratico comunque migliora la situazione attuale
Comunque
Pur non essendo ciò che noi proponiamo migliore la situazione attuale
Io credo che gli effetti dei referendum elettorali sarebbero una scossa per il sistema politico italiano di s'INPS di senso positivo
Anche se
Diciamo fosse preclusa la possibilità poi di una riforma
Nel senso più compiuto nel tempo
E la mia personale opinione che questo valga sia per la legge elettorale per le elezioni politiche per il Senato
Introducendo in modo massiccio diciamo sistema uninominale
Sia pure con un riequilibrio proporzionale e anche per la legge elettorale per i comuni questa è la mia opinione non è un'opinione unanime questo Sabrina
Sono del tutto convinto diciamo una delle
Che il tipo di disgregazione di ingovernabilità che accende le città italiane
E sia oggi uno dei punti più serie di crisi del sistema democratico
Credo che dobbiamo non dobbiamo mai dimenticare che sarebbe stato possibile introdurre una riforma già prima delle elezioni amministrative novecentonovanta
Che questo fu impedito
Impedito
Con un colpo di mano antidemocratico c'era una maggioranza parlamentare
Per l'elezione diretta del sindaco
Trasversale
E questa maggioranza fu impedita ad esprimersi per il fatto che il governo mise la pronuncia
Credo che questo è un buon argomento
Per chi dice le leggi elettorali non si fanno coi referendum si fanno in Parlamento
Perché l'idea del referendum a quelli
Cioè di fronte al fatto che diciamo la via parlamentare alla riforma fu preclusa
Dal patto di potere fra DC e PSI
E se noi vediamo qual è oggi la situazione del governo delle città grandi e piccole del nostro Paese ci rendiamo conto di quale guaio sia stato l'aver impedito una riforma noi avremmo potuto già sperimentare
Nella vita delle città gli effetti di un sistema elettorale modificato
E credo che questo sarebbe stato un elemento di grande rilevanza
Anche proprio di grosse sperimentare naturalmente c'è anche una dimensione sperimentale
Noi avremmo potuto discutere già oggi
Della riforma elettorale nazionale generale diciamo così sulla base di una esperienza reale sarebbe stato un fatto di grandissima rilevanza
E pur preferendo diciamo quella forma di elezione del sindaco che noi abbiamo proposto noi abbiamo una nostra proposta di riforma elettorale comunale
Io credo che anche l'introduzione della maggioritaria pura e semplice
Avrebbe degli effetti positivi rispetto alla disgregazione attuale
Personalmente ritengo che un po'non trovo molto fondato e molto utile
Ragionare sugli effetti del referendum diciamo così sulla base di un'analisi statica
Cioè quindi che importano le tabelline dicono vedete
La DC avrebbe
Questo discorso francamente a metà
Un po'discorso scarsamente fonda Stendhal sospette motivato è del tutto evidente che in un sistema di tipo maggioritario
Cambiano le dinamiche politiche
Cioè non è possibile diciamo così applicare ai risultati delle elezioni politiche l'ottantasette
Applicare quei risultati al referendum per venirci a spiegare che vogliamo consegnare l'Italia alla democrazia stiamo
Sembra c'era una cosa totalmente sciocca motivata fondata
Diciamo così una nuova un nuovo sistema elettorale cambierebbe radicalmente le dinamiche politiche metterebbe la sinistra di fronte alla necessità
Di una convergenza elettorale
Di di una sfida per il governo
D'altro canto non voi diciamo nei comuni al di sotto dei cinque mila abitanti lasciamo perdere quell'aspetto è la cosa un po'cosa che il Guarnaccia ed essere corretti
Quello in effetti è
Un elemento abbastanza così orripilante ma non è che nei comuni al di sotto di cinque mila abitanti diciamo quel sistema elettorale penalizzi la possibilità di ricambio anzi
Direi che in molti casi
Dipende dalla dalle alleanze politiche eccetera ma le possibilità di ricambio
Se andiamo a vedere nello veniamo la sinistra governa molto di più di quelli più grandi ma lasciamo perdere questo è un discorso che può apparire strumentali diciamo ma è evidente che si determina una dinamica politica diverso
Si fanno le liste di sinistra o se non ci sono queste condizioni si fanno fanno le liste DC PSI
Ma in una sfida confronto chiaro limpido di fronte agli elettori
Io quindi sinceramente naturalmente noi sottolineiamo cioè il sostegno del PDS i referendum è legato alle nostre proposte positive
E tuttavia io ritengo che questo sostegno si motiva anche sulla base della considerazione che comunque
Anche senza riforma l'effetto dei referendum e tale da rompere il blocco della situazione attuale da produrre dinamiche politiche innovative cioè e comunque un cambiamento positivo
Questo è il mio giudizio e credo che questo sia un punto importante perché altrimenti diciamo
Una pura utilizzazione strumentale del referendum
Sarebbe qualcosa diciamo forse di non comprensibile ci rifacciamo il referente ma ne vogliamo fare un'altra cosa siccome vogliamo fare un'altra cosa allo sosteniamo in quanto comunque pur non essendo quello che proponiamo noi prefetto del referendum e migliorativo della situazione attuale almeno questa è la mia opinione
Naturalmente l'opinione sono anche altre forme ovvio
Io ritengo adesso torno su due questioni può più di fondo cui dopo concludiamo
Il sostegno al movimento referendario è anche diciamo così rafforzato dalla esperienza politica che abbiamo compiuto
Cioè noi abbiamo deciso di sostenere questi referendum
Prima della della prova elettorale del nove di giorno anche con un qualche una qualche sofferenza
Poi abbiamo vissuto l'esperienza del referendum del nove giugno
Il suo perfetto positivo salutare
Io penso sempre che diciamo qui
Ci sono dei compagni i quali per un verso perché eravamo nel vivo della svolta
Sostenevano che
C'era una De Vito una deriva filo craxiana e per altro verso sostenevano che era sbagliato politicista raccogliere le firme per il referendum
Ora diciamo quel referendum è stato indiscutibilmente
Diciamo il colpo più serio alla strategia presidenzialista di Craxi che sia stato portato negli ultimi anni
E l'effetto
Diciamo politico che il referendum ha avuto ben al di là diciamo della Della questione concreta che è stata
Al centro oggetto del voto popolare è stato indubbiamente quello di dare una scossa al Partito socialista
Senza il referendum e nove du non avremmo avuto un altro congresso del PSI
Se la gente fosse andata al mare o se non si fossero raccolte le firme diciamo noi non avremmo avuto l'inizio di una svolta nella politica del partito socialista
Molto contrastata eccetera l'inizio di una svolta perché non c'è dubbio che diciamo quella campagna politica che pulita ad una rottura istituzionale c'è una crisi di sistema
Sull'onda di una campagna presidenzialista e magari utilizzando in questo senso diciamo come ariete l'attuale presidente della Repubblica e le sue esternazioni basta pensare questa è stata la linea del PSI
Per tutta una fase della vicenda politica italiana battuta quella campagna avuto un colpo e oggi
Non c'è dubbio che il partito socialista
A foderato fascia
Cioè non solo ma il fatto che i referendum siano in campo
Costringe tutte le forze politiche
A mettere al primo punto dell'agenda istituzionale la riforma elettorale
Cioè il movimento referendario ha cambiato l'agenda della politica italiana
L'idea craxiana prima viene il mutamento istituzionale presidenzialismo poi la riforma elettorale
Che è stato un punto forte e badate che poteva essere un'idea vincente che di fronte al collasso istituzionale diciamo il mito presidenzialista poteva avere conseguito di massa
Questa posizione era una posizione dirompente per la sinistra è stata sconfitta dal movimento referendario non avessi avuto altro merito invece movimento dei referendum elettorali
Questo su
Diciamo sarebbe tale da motivare le ragioni di un nostro sostegno del nostro impegno
Ed oggi indiscutibilmente si è riaperto anche a sinistra un confronto sul tema della riforma elettorale
Quindi noi dobbiamo valutare anche molto l'effetto politico positivo
Naturalmente noi sappiamo che questi movimenti per il referendum contengono in sé tante cose diverse
Anche un elemento forte di critica generale al sistema dei partiti
è una critica generale al sistema dei partiti è sempre qualcosa che ha
Diversi segni c'è poco da fare cioè dice può avere anche un effetto democratica rottura
Di rinnovamento del sistema dei partiti può anche avere un effetto invece di diverso genere
Io ritengo che noi da questo punto di vista dobbiamo stare nel movimento referendario con un nostro profilo politico ideale
E dobbiamo anche tenere aperto un fronte di discussione cosciotto di battaglia politica e culturale verso posizioni che non hanno un segno diciamo democratico e di sinistra
Badate
Capisco che è una battaglia complicata e persino contro corrente ma insomma la devo la democrazia dei partiti
Finora è la forma più avanzata e ricca di democrazia aperto alla partecipazione dei cittadini
Sicuramente ci sono sistemi nei quali partiti contano molto meno che in Italia
In generale sono sistemi nei quali c'è una fortissima personalizzazione della politica
Già bisogna stare molto attenti allora diciamo se il problema è quello di liquidare il sistema dei partiti la via del presidenzialismo in effetti è quella più coerente
Presidenzialismo libica al sistema dei partiti
E crea i partiti trasversali dei candidati vengono in campo lotti interessanti i mezzi di comunicazione di massa
Si sbriciola quella forma di democrazia organizzata che si è fondata sui partiti la democrazia dei partiti e la democrazia dell'Europa occidentale soprattutto cioè di quella parte del mondo in cui la democrazia è nata molto sotto l'impulso anche di grandi movimenti operaio organizzarci
Io ritengo da questo punto di vista che noi non possiamo cede diciamo così ad un filone culturale di tipo anti partitocratica
Che non pone invece l'esigenza di i problemi sono sono altri due i problemi veri sono una riforma una rinnovamento dei partiti
E quindi diciamo il fatto che i partiti si devono ritirare dall'amministrazione e dalla gestione e riprendono una funzione alta di Indirizzo di Progetto di governo nel senso più alto del termine e l'altro problema il problema alternativa del ricambio democratico delle classi dirigenti
Qui c'è un discrimine badate
Cioè se la riforma della politica
Non si indica all'idea dell'alternativa
Io non so più che cosa
E rischia un pochino anche di essere un imbroglio
Cioè Street perché serali o la riforma della politica diciamo così e anche quel processo che crea le condizioni di un ricambio democratico delle classi dirigenti
Nella forma dell'alternanza fatta
Oppure che cosa è
Questo è un punto importante
Anche per legare insieme al movimento referendario prospettive elettorali
Ed ecco il punto che ci distingue
Noi non siamo né il partito della della pura protesta
Fu anti-sistema
Non possiamo esserlo per quanto potremmo anche ingegnarsi cioè di fare un po'di più ma non siamo competitivi Orlando lo sarà se sarà sempre più credibile di noi da questo punto di vista
Noi non siamo l'opposizione sociale
Li provvidi libertini coi suoi mille emendamenti alla Finanziaria
Noi non siamo neppure soltanto la riforma della politica
Noi siamo l'alternativa questo è coi diciamo ciò che identificati
Nello schieramento del referendum il Partito democratico della sinistra
Cioè come la forza che lega una battaglia per la riforma della politica la moralizzazione nuove regole del gioco più potere ai cittadini
Alla possibilità e alla speranza di un alternativa al sistema di potere della democrazia cristiana ad un sistema politico imperniato sulla DC
E questo è il tema diciamo che punto collega insieme processi politici e riforma elettorale perché è chiaro che nel momento in cui noi ci battiamo per una riforma elettorale che entra e le condizioni di una sfida per il governo
Quindi una sfida alla DC per il governo del Paese
è evidente che tutto questo non avrebbe senso se noi nello stesso tempo non lavorassimo a costruire il soggetto di questa sfida e cioè una sinistra rinnovate niente
Il soggetto di questa sfida come soggetto credibile non sarà prodotto dalla legge elettorale
è già tra le può favorire tutto questo
Ma dev'essere costruito attraverso un impegno politico e programmatico
Che rende evidente il rapporto stretto che c'è
Tra l'esigenza di una profonda svolta della politica economica sociale di un altro modello di sviluppo
Questione che oggi al centro dell'attenzione dei cittadini discutiamo una legge finanziaria che quasi come dire il manifesto
Diciamo di una classe dirigente allo sbando perché non è soltanto o di Usain giusto adesso lo è certo condono gli evasori che tra gli ammalati qualcosa di abbastanza
Ma è anche la
E lei sa parliamoci chiaro
Questa legge finanziaria è la risata
Noi abbiamo oramai questo tipo di governabilità non produce scelte di fronte alla crisi del Paese
Perché non possiamo neanche dire di di essere di fronte ad una stretta di tipo thatcheriani no che la signora Thatcher ha fatto male i lavoratori però indubbiamente diciamo
A lecco
Al capitalismo inglese ha fatto anche del bene per una certa fase era chiaro era una scelta
Questi qui
Christine quindi sono capaci di per raccattare un po'dei soldi col mondo che è una una tantum
Non è che una misura strutturale
Raccattare un po'di soldi con la rivalutazione degli immobili delle che è un è un una tantum anche l'anno prossimo produrrà una riduzione del già cioè la cosa che spaventa di più non è che noi possiamo dire qui abbiamo di fronte il governo della fame della miseria del freddo e quindi combattiamo contro la svolta reazionaria
La verità è che questa legge finanziaria e la manifestazione della resa di una classe dirigente
Che di fronte alla necessità di scelte profonde e radicali di innovazione di modernizzazione di di riforma economica
Non è capace né di andare a destra e via andare a sinistra e capace soltanto di sopravvivere cercare di galleggiare nella confusione
Nell'aggravamento delle ingiustizie sociali deve poi la mancanza di governo è chiaro che premia i più forti e punisce i più deboli
Va bene che se noi non vediamo nella legge finanziaria anche la manifestazione di una crisi di sistema politico
Di una crisi di impotenza di questo sistema politico
Perché poi questi qui quando gli spieghi queste cose che a me che non sono d'accordo c'è nessuno che difenda la legge finanziaria neppure i ministri che l'hanno fatta soltanto di ti dicono che dobbiamo fare
Gestire la riforma fiscale sì ma con questa Amministrazione
Cioè e la resa il senso di impotenza di una classe dirigente
E voi vedete che quindi
Il tema riforma dello Stato rifondazione democratica dello Stato il tema riforma politica si litiga alla necessità di una svolta economica e sociale
Queste cose stanno insieme cioè un Paese nel quale si va a votare
I cittadini con il voto decidono chi governa chi governa governa cinque anni senza il ricatto della destabilizzazione delle crisi eccetera
E mette alla prova un programma
Quindi si può pensare di affrontare le questioni mettersi di fronte al problema del debito pubblico e di aver combattiamo gli sprechi riduciamo anche certi trasferimenti clientelare e assistenziale le famiglie però in cambio diamo lo sviluppo può lavoro strutture sanitarie che funziona cioè politica politiche torna a essere come nel senso non gestione
Governo e sfida fa Progetto
E fra chi dice bisogna colpire la rendita e i grandi patrimoni certi interessi chi dice no adatte bisogna pigiare sulla tratta insomma è una sfida dell'Iran sul chi paga sul perché cosa
Quindi dice la questione sociale guai se noi la vediamo separata dal grande tema di una riforma democratica del sistema politico dello Stato
Questo davvero sarebbe una regressione culturale perché mai Ricci è stato questo
Pc è stato un grande partito che si è sempre posto il problema di che est che posto avevano i lavoratori nella democrazia dello stato
Non si è mai posto fondamentalmente il problema di come difendere gli interessi materiali questo è venuto dopo
Ma la grande questione è stata quella del rapporto tra movimento operaio Stato democratico
Ha portato le masse lavoratrici a livello dello stato la politica dalla democrazia
Mi pare regredire rispetto a tutto questo anche sotto questo profilo secondo me emerge con in modo netto
Che Rifondazione non ha nulla che fare con la tradizione politica del PC
So che cosa sarà ancora
Fatto abbastanza indefinito diciamo ma si configura come un puro corpo estraneo rispetto alla tradizione politica del ci
Come una sommatoria diciamo di culture di tipo estremisti go
Che vanno dal vecchio massimalismo socialista appunto dei dei mille emendamenti
A certe culture posto sessantotto Ischia di un comunismo utopistico possano grottesco curiosamente insieme con gli ultimi epigoni del comunismo sovietico qualcosa di stanza diciamo ma si tratta di una una somma di culture e di esperienze politiche che sono tutte diversamente ciascuno dall'altra diciamo abbastanza estranea a quello che è l'asse ideale politico sto ecco del PC del comunismo italiano destinato una stato quello di una la grande forza fondante della democrazia
Sulla base di una idea
Cioè forte società italiane il tipo di democrazia che si poteva costruire qui di una cultura politica alta questa cultura politica ha
Toccato suo punto più alto alla metà degli anni settanta de entrata in una crisi profondo
Questa è la verità quando un Paese profondamente cambiato più moderno più avanzato ha chiesto al pc alternativa
E il PC gli ha dato il compromesso con la Democrazia cristiana e quello lì poteva dare quello stava nelle sue possibilità e nella sua cultura politica
E lì diciamo è cominciata la crisi e il declino del PC non soltanto per le cose nazionale c'è una storia nostra lì ci
Ed è sorta invece la necessità diciamo di una sinistra capace di dare a questa società alternativa cioè il ricambio democratico di classe dirigente quindi
Anche il tema della riforma mi scuserete diciamo la rozzezza di questa analisi quasi provocatoria ma insomma quelle cose si dicono con chiarezza si capiscono meglio si discutono venderà
Non hai oggi parliamo di referendum elettorale e di riforma del sistema elettorale noi parliamo della pronto compiuto di una nuova cultura politica in questo senso secondo me questa è una scelta che rappresenta un tratto di identità del partito democratico della sinistra
Perché ciò che distingue nel modo più netto questo nuovo partito dalla esperienza storica dalla cultura del PC e questo è l'idea dell'alternanza e di un sistema elettorale per l'alternanza
Questa è la vera rottura salto di cultura politica
E quindi viste anche la ragione
Per cui questo nostro sostegno ai referendum elettorale non è una cosa strumentale
Ma una scelta di fondo e vi chiedo scusa sono stato più lungo di quello che vuole credo di aver posto un po'di problemi per discutere grazie neri
Dunque Ceggia ancorché con ballerine sui parlare tu Colini dalla federazione di Perugia perché lei non conoscendo ci tutti di dire i nomi e la federazione o città di provenienza
Adesso qui
Allora facciamo una cosa prima di intervenire quindi riuscire per favore non espresse subito prescritti per fumare così ripristini erano voi sapete
Va
C'era
No
No
No non è una parte solo
Uscite del collegio
Facoltà
Sì
Grazie Milano vero ci deve fare allora eravamo ancora confermiamo
Chiudiamo la porta per favore ho capito Colini federazione di per cento
Che cosa succede
Normalità abbiamo passato abbiamo seminato sui
L'ordine basta
Io credo di poter ringraziare il compagno D'Alema per l'altro profilo politico che ha dato a questo nostro seminali questa prima parte sulla legge elettorale referendum leggi elettorali
E il compagno D'Alema mi consentirà se io faccio un piccolo approccio Breve ai problemi in termini seminariali cioè di ricerca e quindi anche di provocazione come d'altra parte ha fatto lui alla fine
E in questo spirito che questa abbuffata referendaria
Per mesi come per tutti i nuovi che abbiamo in testa una democrazia parlamentare una repubblica parlamentare che siamo contrari al presidenzialismo mi fa pensava eccomi la gente
E Sky da questa abbuffata referendaria il termine giornalistico è stato dato un cioè nessun comunicato
Angolatissimo da parte mia contrario
Con un Parlamento che è sempre più incapace impotente di legiferare non importa come
Si è unita anche con la legge ciak si Russo Jervolino Frodo importante un Parlamento che sia capace non maggioranza che sia capace di ricompattarsi e non importi con la maggioranza si parla e non è un discorso di pura funzionalità parlamentari istiga
Per cui cento fortemente l'esigenza come PDS compagno D'Alema di incalzare la maggioranza di più e meglio di quello che abbiamo fatto fino adesso
Con una serie di proposte di Maurice ingrandito normativa
Come è stato parlato da parte nostra anche onorevolmente dopo il nove giugno
Di uno sconfinato serbatoio perché poi sappiamo benissimo che il serbatoio non ce lo regala nessuno ci dobbiamo conquistare nella vita di tutti i giorni gli occhi di tutti i giorni nel la fisionomia che dobbiamo dire in Parlamento nei comuni degli enti locali nelle cooperative eccetera
Secondo punto
Ieri D'Alema
In un'accoppiata Calderisi saldi saluti al dodici hanno fatto un piccolo più imponente sul finanziamento pubblico dei partiti per cucire praticamente il dodici si è distinto nettamente da Pannella eroici buone ragioni lavori interni loro che hanno parlato di un comitato promotore Haddock in cui escludere Pannella in modo che in teoria avrebbe permesso anche al pc collegando con una proposta di legge
Sulla non mi ha proposto di digiuno riforma del finanziamento pubblico i partiti che noi stiamo lavorando in questo momento e che io spero che arrivi presto e forte
Terzo punto sulla droga i doni di fronte alle decisioni che abbiamo in giro per il Paese
Dobbiamo che dire un atteggiamento identico a quello tenuto nel Paese in Parlamento quando ci ha discusso dirige Craxi Russo Jervolino anche a proposito della modica quantità
Penultimo punto cinque per cento proposta Craxi il compagno davvero l'altro ieri in modo estremamente suadente e mi dispiace che sta andando via
Mi ha avviluppato in una ragionamento contrario il cinque per cento di Craxi che mio figlio ha quasi convinto ci si è messo ieri mattina il dodici Pasquino a dire che in realtà non si potrebbe perché altrimenti andrà vanno in Parlamento questi guarda un po'mi ritiro per ottenere più del cinque per cento sì membro Enrico ricompongono in Parlamento le individualità prima delle riforme c'era eccetera
E poi la composizione non sappiamo benissimo che si può praticare approvare una riforma regolamentare che permette evidentemente di avvio gruppi parlamentari non meno di richiamo trenta membri cinque per cento più o meno
Ed i gruppi parlamentari
Con un misto proprio per casi particolari identici a quelli delle liste ideatrice lo presenta delle elezioni politiche dico questo D'Alema perché vuole sentire il topolino non perché non si è fiducioso Mele
E Silvio professor barriera ed è meno nella nell'altro simpatico equivalenti Pasquino
Ma perché la storia del topolino di cui ho parlato Sartori e che ha fatto investirvi e Craxi
E tengo a precisare che chi parla
E beh ci pensa settecento volte di dar ragione a Craxi credo che gli ultimi cinque anni la prima volta che io gli ho detto do ragione nel senso che mi fa riflettere questa proposta
In relazione a quel discorso sull'alternanza che faceva c'ha costantemente il compagno D'Alema fino a questo momento porta guerra
Ed infine
Chiedo scusa
Democrazia dei partiti
Dalle non mi sta bene
Se la Democrazia via del socialismo che uno degli assi portanti del PDS
Deve essere tale e premi e sacrosanto come sono sacrosante tutte le parole chiave che sono contenute nella premessa
Del nostro Statuto ebbene io dico che ai partiti ingenerare in ogni caso non voi
PDS
La situazione ci richiede un tasso di democraticità interna impensabile
Impensabile
E per fare questo Crescini più proprio perché dobbiamo esserci Mina gli atti anche concreti come il compagno D'Alema ci ha dato un piccolo saggio poco ma dobbiamo fare in modo di avere presto uno statuto definitivo in senso non definitivo per sempre mi spettano provvisorietà che aveva quella probatori ministri febbraio mille centonovantuno e presto i regolamenti degli organi dirigenti regionali provinciali che devono segnare un passo in avanti la democrazia di partito nella del peso di tutte le compagnie iscritte e non iscritte risolvendo alcuni motivi fondamentali il tenente perché non nell'impatto con il Paese noi dobbiamo aprire le carte in regola anche sotto questo profilo più di quello che abbiamo avuto fino adesso
La compagnia vince la tentazione di Como
Allora una
Abbiam domande dei impegno
è vero che questa legge farraginosa
Però io credo che se
Sì è riuscita a rendere divulgativa alla Teoria della relatività di Einstein fra se si riesce a a farà capire divulgativo a intenda dire non la filosofia totale io credo però
Io credo che ci vorrebbe un impegno
Io credo che ci vorrebbe un impegno da parte per gli esperti perché è chiaro che sono gli Esperti tale per cui nel momento in cui noi ci troveremo a difendere una legge non la dovremmo far passare con un discorso fideistico
Perché io credo che ciascuno di noi venire potere in un qualche modo sapere che cosa avviene del proprio volto una volta ficcato nell'urna io credo che ha rispetto per esempio al referendum del nove giugno una delle cause vietate importanti è stata di riuscire in un qualche modo a dire questa il cambiamento o comunque tu non lo sapevi ma del tuo volto avveniva questo quindi io credo che è importante anche se la materia è difficile riuscirà a tradurla proprio per fare un passaggio dal fidati queste legge Jones sta Anna se vuoi puoi capire come mai e perché
La seconda cosa investe questa mi pare che qualora se ne fosse stato ancora bisogno ma non cenere insomma in questi tre giorni due giorni
Venuto fuori è chiarissimo come sistema elettorale forma di governo e forma partito sono fra loro coerenti
Allora io vorrei che dall'Enna che sicuramente e avrà già discussa in altri luoghi
E ci dicesse quali sono i cambiamenti che dovranno esserci dico in poche parole o comunque poi avesse il tempo in altre sedi di approfondirlo
I cambiamenti che doveva fare Cuesta dipartita sia come farmaco l'organizzazione e come cultura perché se no la cultura dell'alternanza in un qualche modo ci propone al rischia di non essere fra un tempo e per l'alternanza
E noi siamo un partito che come tutti gli altri è stato in un mondo di proporzionalità e francamente devo dire che anche il nostro Statuto è impostata
Diciamo così in maniera proporzionale allora io son commenta che evidentemente ci saranno dei cambiamenti e che chi avete già pensato e mi piacerebbe e sentir le e se eventualmente se ci sono dei cambiamenti anche rispetto all'organizzazione dello Statuto
è opportuno parlarne dal momento che in realtà scade quello sta tutto lì mi pare che andava rivisto entro il tre novembre mi pare e siamo fortemente in ritardo e io credo che lo sa che questo le il rivedere lo Statuto ci crea un sacco di problemi e perché è stato un mettere insieme una coda in un momento in cui c'erano delle grosse difficoltà ma io penso che però se noi vogliamo presentarci
è un mio pallino lo dico sempre per cui
Come quelli che stanno attenti alle regole del gioco politico non possiamo non stare attenti alle nostre regole interne se scriviamo in uno Statuto che esso va rivisto deve essere rivista perché serata sa che non ancorati fatto niente ma mi pare che a questo punto si è ancora più urgente
Allora c'è il compagno Crippa di legge
Relazione di legge
Compagno penso che l'incontrò che stiamo realizzando debba Bertone un po'poi al all'oggetto che è stato affidato anche accompagnerà nelle Marche voleva essere appunto la dinamica attuale politico e il modo con cui noi dovremmo impegnarci
Alla nuova battaglia referendaria più che
Avere delle ricadute sui contenuti seminariale o anche tutte le modifiche che dobbiamo ancora realizzare su come essere partito modifica dello statuto eccetera ecco sulla dinamica politica come impegnarci o penso che dovremo fare i conti
Con gli oppositori di questa pratica referendario ecco
Perché non vale neanche la
C'è assente se provano a chiamare qualcuno no no
Perché tenete conto che non potremmo neanche obiettore accavalla Craxi di di restare nella maggioranza
Potevi se ci sarà una inflazione se c'è una inflazione per la pratica referendaria
Confondendo la causa con l'effetto potevi andare a ritoccare il tetto delle firme perché potrà battere sul fatto che la confusione continua e se possiamo uscire vadano dall'ingorgo is istituzionale con la riforma dal presidenzialismo eccetera
E quindi c'è
Dire che la folla l'inflazione referendaria può essere battuto anche
Con l'impegno a partecipare per far sconfinare il quesito referendario più che invitare ad andare al mare o così fucile esso stesso agli sesto fuggire
Dal dall'appuntamento
Poi con questi termini che mi ricordano un po'la Batracomiomachia la battaglia delle rane e dei top se ricordo se ricordo male
Quindi proprio dinanzi poi al fatto che c'è una difficoltà ad illustrare a vivere no a conoscere
I quesiti istituzionali
Questo può servirci per permettere luce la positività del referendum cioè fino adesso le problematiche istituzionali sono state vissute solo dagli addetti ai lavori e dai veri manovratori la gente non ha potuto essere protagonista no nel nell'esaminare
Questo quindi i un un appuntamento importante un cimento democratici Simo sulla questione dei poteri
Un cimento democratici stimo che può servire a sbaragliare una volta di più il gioco delle parti o il gioco classico di fare di fare pur fare politica in Italia
Gioco tutto pieno di infingimenti no
E quindi anche il discorso per la personalizzazione della politica dallo alternativa va recuperato proprio con questo discorso dello nostra proposta che si basa appunto su la necessità non devo ricambio perché i democristiani dicono sempre che che volete non c'è ricambio ma sono i cittadini a darci il massimo del consenso cioè si potrebbe anche determinare questo cioè la DC potrebbe anche continuare a vincere con il sistema maggioritario
Però ecco l'idea che dobbiamo dobbiamo introdurre e questo della diciamo il protagonismo allargato alle persone più che la personalizzazione no vivibile più un ruolo questo nuovo protagonismo dei cittadini di tutte le persone con un nuovo senso più allargato
Di democrat
Sia e anche l'idea del ricambio come come alternanza quando si parla di per meno quando si parla di introdurre il limite dei mandati perché mi fa ti dice la gente che c'ero spacciato a sessanta anni ecco un discorso sulla dinamica dell'alternanza anche da questo punto di vista prego
Appunto questo nuovo protagonismo delle persone con Walter Maggi che si cimentano sui programmi che poi e l'unico cimento che non avviamento ecco ecco perché poi tante cose non funzionano in Vittorio cioè non si risolvono con le quelle cose così per per così le cose tante cose concrete concrete vi aveva con crescere crescere insieme ecco le proposte per riformare istituzionale che diciamo sono nostri più sono anche io composto anche l'appuntamento referendario questa possibilità di comprensione come nuova democrazia due nuovi modelli diciamo di dinamica istituzionale
Scali federazione di Torino se la si accompagna scandire
Pure
No
Sensibile
Ok cercherò di essere sintetico
Forse anche un po'schematico
Referendum elettorali come
E il martello
La classe politica per attuare riforme istituzionali questo è stato detto
Spesso in questi giorni
Ma la mia impressione l'impressione non qui evidentemente di prima
Che rimane e che nel partito a vari livelli
Non ce l'ha con la la consapevolezza di della necessità di riforme istituzionali ecco di questo dobbiamo cominciare a esserne consapevoli noi
Qui
Anche e anche gli organismi dirigenti nazionali del partito
Io ricordo un bel dibattito al Festival nazionale al festival provinciale di Torino in cui ha partecipato il professor Miglio
Affermava
Con cui io ero d'accordo su questa affermazione che si aspettava dal PDS
Che si aspettava che il PDS cogliesse il momento rivoluzionario che stavamo vivendo
E quindi si aspettava che il PDS
Assumesse anche
Facesse delle proposte ardite di rottura definitiva con il consociativismo
Io credo che il Paese ha bisogno di necessità ha bisogno di riforme chiare
Degli enti locali
Di un forte regionalismo e perché no
Forse si potrebbe anche cominciare a parlare di un federalismo
Perché no
Ma qui non è stato
Rispetto alle riforme istituzionali riforme elettorali
Non si è mai fatto cenno mi pare sud una piccola riforma che c'è già stato
E quella della centoquarantadue
Sugli enti locali e la riforma degli enti locali
Che nonostante
Sia monca proprio perché manca una riforma della finanza locale è una riforma elettorale e comunque una piccola riforma
Ma per noi è stato a un'occasione mancata almeno nella maggioranza dei comuni una riforma mancata
Io ho sentito dirigenti dirigenti locali
Definire ad esempio la duecentoquarantuno carta straccia
La duecentoquarantuno che l'abbiamo voluta noi
E ho notato anch'come ci sia ancora questo l'ho potuto notare perché nel mio piccolo comune piccolo neanche tanto a cinquanta mila abitanti mi sono occupato della
Dello statuto
E quindi ero ero assieme alle sorge alle associazioni si assieme al successo e ma questo importante se me le associazioni
Ho visto il distacco che c'è lo stacco che c'è fra le associazioni che rappresentano sono soggetto politico che rappresentano in qualche modo i cittadini e la classe politica le più forti resistenze che ho incontrato
Sul sugli istituti di partecipazioni di partecipazione manco a dirlo sono venuti dai nostri gruppi consiliari
Io credo che sia importante che il partito alla direzione
Faccia una campagna
Attraverso i giornali mass media
Si faccia promotore di una campagna
Sulle riforme istituzionali e si faccia anche campagne la campagna visibile evidentemente in cui noi ci caratterizziamo come partito delle riforme istituzionali qua è partito dalla rottura ma che si faccia anche promotore di una campagna interna
Proprio terra anch'per dire che siamo questo partito e non e non un altro che non non è una posizione di comodo una posizione Capecchi che abbiamo questa posizione perché l'hanno assunta anche in altre
Scusate ma limitiamoci un pochino d'accordo non siamo dal punto di vista del tempo né le condizioni né di fare una pausa nei di fare interventi
Diciamo congressuali o simili per cui poiché dobbiamo concludere entro le ore tredici e non più tardi e perché D'Alema si è dovuto allontanare per pochissimi minuti per una telefonata molto urgente e torna subito io proseguirei con i vostri interventi
Nel senso che i compagni che sono iscritte parlare possono formulare domande questioni che noi nel senso generale e anche specifico laddove le domande fossero specifiche riportiamo a Massimo il quale poi risponderà
A tutti voi con i tempi compatibili però perché chiedo scusa ai compagni siamo sono intervenuti
Finora soprattutto alcuni però sono un po'troppo dilungati del resto questo richiamo l'abbiamo fatto anche negli altri giorni sarebbe bene che evitassimo di ripeterci
Purtroppo nelle stesse cose così come e scusatemi la pedanteria
Ci sono dei compagni che hanno bisogno o di fumare o di leggere il giornale sono l'obbligatorio stare qui ci sono delle poltrone anche più comode soprattutto per loro e in parte anche per quelli che invece vogliono seguire giustamente i lavori c'è il compagno Stasi della federazione di Siena
Cito massimo delle vale la pena di sostenere un referendum in quanto il suo effetto pratico può essere considerato il migliore della situazione attuale
Quello che mi chiedo è se questa specie di formuletta non possa valere anche per il referendum sulla legge Jervolino Vassalli
E se è così
Perché il PDS ancora non riesce a prendere una posizione definita sappiamo che le federazioni per questo referendum non hanno i moduli per la raccolta delle firme soprattutto perché visto che molte volte ci piace punzecchiare i compagni di Rifondazione Comunista verso un partito che ha già mussoliniana
Definita favorevole al referendum quindi io non vorrei
Va bene un po'di problemi
Grazie
Sensale S
Roma
Alcune osservazioni non so se e con quale avremo o diciamo in qualche modo accettare una definizione schematica
Negli anni ottanta del decennio che ci siamo lasciati alle spalle come di un decennio nel quale alle rendite ideologiche dei partiti di massa
Sì è venuto progressivamente sostituendo una ronda una rendita di posizione un dinamismo istituzionale del Partito socialista che in qualche modo ha messo in difficoltà Democrazia Cristiana Partito comunista e a sia pure in modo evidentemente strumentale sollevato tematiche di riforma delle istituzioni
E però contemporaneamente e contestualmente si è avvantaggiato di una rendita di posizione che gli deriva anche derivata perlomeno nel recente passato da un potere di interdizione
Ragionamento che in parte mi pare completeremo abbia svolto questa mattina ora in se questo tipo di definizione così schematiche sintetica pur essere accettata come valida a me sembra interessante
Ritenere i referendum elettorali ed istituzionali
E in questo senso mi pare che le argomentazioni D'Alema di oggi e quella del primo giorno proposta da Ferrera
Almeno a me hanno molto convinto mi sembrano molto convincenti ritenere i referendum elettorali un modo per forzare NAS canale per forzare l'attuale immobilismo istituzionale e per introdurre elementi di modificazione
Del sistema politico
Un modo al quale il PDS non solo non si sente estraneo ma che in qualche modo invece fa proprio
In prima persona
Proprio perché mi sembra che tutti siamo consapevoli delle difficoltà che l'attuale situazione istituzionale se permanesse così come indurrebbe su un partito su una forza come la nostra ora in questo io non credo di avere detto niente di aver raggiunto alcun che ha a quello che è stato detto questa mattina D'Alema quello che invece sono solo alcune osservazioni quello che invece mi interesserebbe sapere da D'Alema è qual è la sua opinione sull'attuale l'equilibrio politico all'interno della democrazia cristiana cioè su che cosa elementi di analisi se possibile su come in quel partito di maggioranza relativa si sia modificato una situazione che in nel recente passato sino a qualche anno fa era caratterizzata dalla dalla segreteria De Mita e quindi dall'accentuazione riformatrice né in ambito istituzionale e che attualmente mi pare invece caratterizzata dall'asse Forlani Andreotti e quindi in qualche modo da un asse di conservazione degli attuali equilibri istituzionali per dirla con una battuta poi per esigenze di tempo chiudo subito
La preoccupazione che ho è che ad un successo mai come quello del nove e dieci giugno del del nove del dieci giugno trascorsi del referendum
Si sia poi dopo contrapposta una situazione di immobilismo istituzionale cioè che in qualche modo i referendum che nascono come tentativo di forzare l'immobilismo può in realtà finiscano col rafforzare un patto di potere fra attuale asse che governa la DC e Partito Socialista Italiano grazie tocca Rizzo
Che fa parte del comitato socialista per i referendum Loris Fortuna
Volevo dire che condivide molti punti l'analisi di D'Alema
All'interno del PSI come ha giustamente osservato D'Alema si è iniziato a muovere dalla dal congresso di giugno una certa preoccupazione
O meglio due linee politiche
Che iniziano a essere sempre più divergenti
Ha rispetto al fatto che c'è una preferenza di un asse con la DC che garantisca difenda l'equilibrio si dice esistente e dall'altro una necessità
Che diventa necessità anche nei termini in cui diventa sempre più logorante questa se con la DC di riuscire a interpretare cambiamento io devo dire una cosa molto sinceramente e anche molto apertamente io sono dell'opinione che dopo le elezioni siccome referendum i referendum in generale saranno movimento
Diciamo dinamico dopo le elezioni noi se non se ci sarà ancora maggioranza di quadri partito ci avvieremo verso una maggioranza nella quale che si verrà i per pagato in termini di rappresentanza istituzionale in cui il la forza interna di una linea politica di aggregato con la DC di raccordo con la DC verrà sostanziata da anche da una presidenza del Consiglio comunque dall'assunzione di alte cariche dello Stato e l'emarginazione delle delle forse che nel PSI
In questo momento stanno pensando hanno già pensato di aderire o di entrare in un movimento referendario comunque di iniziare un ragionamento sulla forse la politica verrà quanto mai messo ai margini che e schiacciato da una forza di questo tipo
E in questo senso il PDS un ruolo nel senso che bisogna iniziare a capire che le le battaglie referendarie e l'iniziativa parlamentare del PDS miseria Franca della sinistra in genere
Deve iniziare a trovare delle degli interlocutori e da parte per socialista nel PDS da parte del PDS in queste linee diciamo che emergono io devo dire quando abbiamo iniziato questa esperienza referendaria pagammo la tutta dal punto di vista dei rapporti interni e nel partito socialista non soltanto a livello di giovani socialisti ma anche vari quadri del partito stanno iniziando aderire sta smuovendo qualcosa nella base del partito
Il problema è che con grande preoccupazione devo dire e questo lo dico un seminario di di qua del PDS è noto in giro uno sfarinamento della presenza del PDS o comunque anche a livello giovanile nell'università o sul sul momento sul movimento referendario
Questo non aiutano non aiuta il PDS soprattutto non aiuta tutta la sinistra
Vi è una una parte una certo in un certo senso di rifiuto in molte realtà nel quale si dice sì ma in fondo siete sempre socialisti
Dall'altro c'è uno sbarramento provo del quadro rispetto al quale non si riescono a trovare degli interlocutori che sono veri interlocutori stabili
E credibili di troviamo a livelli molto alti dobbiamo anche Massimo D'Alema nato esponente del PDS non li troviamo nel poi quando si tratta di chiudere e far diventare di processo delle intenzioni politiche del reali
Diciamo movimenti
Di massa o comunque Bassano comunque dei movimenti che entrano nella società e questo problema rispetto a questo anche e penso che ci debba essere o comunque una un avvicinamento o comunque anche un l'intenzione di dialogo e di risolvere al più presto perché diventerà presto un problema sulla raccolte le firme ma prestissimo
Diventerà un problema rispetto al alla campagna elettorale alla linea politica dei due partiti che può essere fortemente influenzata la campagna elettorale il PSI da una presenza dal Raccordo stabili di alcune organizzazioni di base del PSI con alcune organizzazioni di base del PDS grazie
Grazie del Gianfranco cosa
Ma io voglio approfittare della presenza al seminario di Massimo D'Alema percorre un paio di questioni che sono legate direttamente a questo momento della vicenda referendaria cioè il momento in cui si tratta di lavorare sulla raccolta delle firme
è vero la partenza a mio avviso è stata lenta e faticosa
Lenta faticosa in
Termini generali per i comitati lenta e faticosa
Per il nostro partito tanto perché tra le tante cose che abbiamo ereditato come PDS dal pc temo che ereditiamo anche alcune delle caratteristiche peggiori per cui l'aspetto di elefante che ci mette molto a mettersi in moto se lo siamo portato dentro tutto
Ma ci sono anche ragioni io vedo anche ancora oggi sui giornali anche dichiarazioni di esponenti dei comitati
Io credo che noi almeno in una sede dei compagni molti dei quali poi saranno direttamente impegnati non possiamo anche nasconderci che ci siamo stati fino a questo punto in un fase di predisposizione quasi della partenza dove ci sono stati dei problemi organizzativi e politico organizzativi
Per esempio io questo l'ho detto anche in sede Corel la duplicazione tra Corea del corridoio cioè comitato se nel cuore del Comitato Giannini cori d'con le difficoltà e abbiamo sentito De Matteo ieri qui riferite al fatto che nel Corriere delle ACLI tranne qualche eccezione di qualche provincia non sono impegnate ha fatto sì che molti di voi per giorni e giorni non sapessero neanche dove trovare i moduli dei tre referendum Giannini
E ed era abbastanza assurdo pensare questo vale per noi ma come anche per altri nelle situazioni locali che ci si mettesse a raccogliere tre firme non si cercasse di partire sulle sei e quindi avere anche gli altri tre moduli sono sicuramente decine le federazioni in cui finché non sono arrivati alle nostre federazioni i nostri parchi con tutte e due c'ha tutte e sei moduli dentro il lavoro non è cominciato al di là di questo è anche vero che abbiamo ancora una ventina di federazione dove in questo momento non sappiamo neppure chi è il compagno che si occupa del referendum
Quindi chiaramente in queste non sappiamo ancora se comici vorremmo mo'muovere però le due questioni che volevo porre in particolare sono c'è un una è questa c'è un certo dibattito una certa discussione anche nel gruppo dirigente nazionale con differenziazioni di posizione su come e quanto deve essere l'impegno del PDS
Perché si va da una posizione che a una estremità sostiene che non si deve fare nulla come partito è solo tutto attraverso i comitati
E c'è Massimo qualcuno che per esempio utilizza il tuo intervento all'ultima assemblea dei segretari di federazione come alibi per dire D'Alema ci ha detto che noi non dobbiamo fare niente come partito che diventa l'alibi per poi non fare niente probabilmente neppure darsi molto da fare nei comitati o aiutare a far nascere comitati dove occorre questo
E allora su questo io credo che ci voglia un momentino di puntualizzazione personalmente ritengo che c'è e non ci anneghiamo nei comitati
Riassumiamo i gregari portatori di borraccia che sono morti nel ciclismo perché nel ciclismo moderno resistono neanche più queste quindi noi abbiamo bisogno credo anche di essere presenti in prima persona
Qualificarsi in prima persona e non portare solo acqua assegni
Per fare un nome a caso
L'altro nodo è il settimo referendum
Mi son sentito una frase fatta di qualche tempo fa qui usciamo proprio dal guado per favore dobbiamo uscire
Perché presidente del partito scrive il segretario del partito firmare
Molti esponenti nazionali e locali si pronunciano firmano non so quante ma apparecchi pare che organismi dirigenti federali
Forse qualche decina e qualcuno regionale deliberano
Qualche compagno qui credo che potrà sostenere questa cosa ci sono regioni in cui si è modificato il testo nazionale dicendo sette non sei
Però una decisione complessiva e definitiva e chiara e non equivoca non c'è per cui noi per esempio stiamo operativamente frenati in questi giorni i compagni chiedevano come facciamo ad avere i moduli per la droga la mia risposta era compagno dodici tomi taglio di stampare i moduli della droga
Chiediamo che una sede competente si pronunci se a questo punto la nostra adesione viene formalizzata anche sul settimo anche per evitare poi problemi anche qui spiccioli ed operativi ma tu ho visto prima che si voglia dire la stanza farsa c'è questo episodio di Torino perché poi succede che i nostri compagni chiedono in modo le radicali questo forse la dinamica di Torino non è proprio questa ma voglio dire
In alcune situazioni chiediamo il motivo i radicali se in moduli arrivano tre non solo quello della droga
Poiché si fa con gli altri due e poiché appunto in qualche posto si trovano stampati nascono Lepore strappati nascono le polemiche eccetera eccetera
Allora in sostanza io chiedo credo che noi dobbiamo valutare e io credo di sì ovviamente se occorre un Alterio ore puntualizzazione in una sede politica competente sul complesso dei nove che chiarisca il sette che aiuti tra l'altro poi a non far trascinare con il settimo anche l'ottavo al nono perché tu sai che abbiamo anche esponenti locali che pubblicamente firma ne prendono posizione anche su uno tutti e due gli altri
Se stesse va fatto se occorre questo io penso di sì va fatto adesso perché a questo punto noi abbiamo una quarantina di giorni buoni per la raccolta delle firme perché non credo che da metà dicembre in avanti siano giorni buoni
E si precisi se l'impegno del partito come io ritengo deve essere in prima persona lo si precisi anche in termini di ipotesi e proposte operative come abbiamo fatto altre volte la giornata la settimana i mille banchetti del PDS o cose di questo genere
Grazie mattina tubo Roma
Sì
Ma io vorrei porre un paio di questioni che sono legati al tema della riforma della politica che attinenza con la questione attuale delle riforme però banche oltre queste diciamo che sono questioni che riguardano le relative relazioni e il confronto interno nostro nel PDS e quelle che invece ci coinvolgono all'esterno
Spero però proprio mantenendo e riuscendo a mantenere quello che D'Alema ha chiamato il nostro quello che deve essere il nostro profilo politico culturale
Assolutamente non dobbiamo svendere sulla prima questione relativa ai rapporti interni io spero che sia finita
Che sia davvero finita la guerra di tutti contro tutti che ha caratterizzato questi ultimi due anni dal giorno della svolta in avanti e che si sia invece sulla buona strada per passare sul serio alla fase del confronto costruttivo altrimenti non vedo proprio in che modo potremmo aspettarci di essere visti all'esterno come una forza alternativa credibile bisogna io credo saper governare anzitutto se stessi per porsi come forza di governo del paese
La speranza e che la nostra strategia organizzativa sia anzitutto tale da garantire la salvaguardia e meglio ancora diciamo l'affermazione piena della nostra identità costitutiva sì che ci sia davvero concesso di valorizzare le novità di cui ci facciamo portatori non vorrei però che rischia sino di collassare per il fatto di non riuscire più ad alimentare io penso che questo sia un problema come invece era più facile a diventare in passato per il PC il piacere di partecipare dei diversi aderenti
Forse proprio grazie a questi referendum io credo all'attenzione che genererà genereranno nel Paese questo questa tensione questo alimentare la voglia di partecipare potrà essere recuperata però il problema a questo punto io penso che sarà proprio questo quanto è disposta la classe dirigente del PDS a impegnarsi concretamente sui referendum sono d'accordo con quello che diceva il compagno di Siena se non sbaglio poco fa
Come intende e se intende far circolare il massimo di informazione possibile sviluppare i dibattiti in tanti luoghi nei luoghi deputati alla discussione e al confronto tra quanto quanto riusciremo a comunicare nel PDS oltre che all'esterno quindi in pratica io penso che sia importante proprio questa idea di operare non in una struttura fredda asettica il passaggio dal pc al pidiessino non credo che voglia dire questo passare da un luogo in cui ci sentiva tutti una cosa d'un luogo in cui ognuno si sente per sei che che e che si è visto si è visto io non penso che sia questi insomma occorre semmai c'è stata io penso recuperare la piena centralità dell'individuo dove a ciascuno sia data la possibilità di esprimere la propria soggettività in una vasta gamma di esperienze di competenze dove ognuno possa spendere anche queste competenze
Per quanto riguarda poi i rapporti all'esterno io mi chiedevo e volevo anche chiedere a D'Alema se non sia il caso anche di operare se vogliamo anche praticamente una selezione rispetto ai partners con i quali vogliamo se è vero che per quanto riguarda il nostro progetto di riforma elettorale abbiamo anche una in un'idea di compattare a sinistra con le forze progressiste per quanto riguarda per dare al Paese un governo in cui non si abbia la pretesa di governare evidentemente da soli ma con altri con altre forze io vorrei sapere come le individuiamo queste forze ho sentito poco fa ho visto che ha parlato l'esponente dei giovani socialisti di sinistra che io conosco
Penso che si debba cominciare così come per esempio anche la Rete di Orlando è un soggetto con il quale abbiamo avuto un certo tipo di approccio e abbiamo cominciato a ragionare su certe cose per tempo io penso che dobbiamo cominciare individuare davvero soggetti affidabili con i quali portare avanti un ragionamento che ci consenta nel momento e se passerà la nostra idea di riforma elettorale di avere un grosso schieramento che sia però bellamente progettualmente a sinistra e non di operare nel senso come è successo e penso succeda ancora perché se no altrimenti non si spiega perché nel nostro interno abbiamo un'anima migliorista che batte in una direzione è un'altra anima che va in direzione di una direzione completamente diversa come scegliere
Il partner i partner per dare un governo progressista per progettare un cambiamento effettivo vero in questo Paese ci la base degli atti che concretamente questi riusciranno a fare è il come vorrei sapere sulla base di che elementi individuare questi soggetti
De Simone generazione di Brindisi
Io volevo riproporre D'Alema un paio di domande che alle quali Salvi non ha risposto ieri
E colgo l'occasione della frase che mi ha colpito de non precisamente non ricordo bene
Identificabilità del PDS in questi referendum scusa allora la l'identificabilità del PDS in questi referendum
E mi sembra che Brusasco abbia neppure accennato a questo nel senso che secondo me il PDS può lanciare il segnale alle sue sezioni che questa volte le firme si possono raccogliere come PDS
Perché mi sembra che ci sia la situazione che è quella di colpisce l'opinione pubblica quella televisiva o romana da quanto sentito e quella che noi veniamo soverchianti dai radicali che sono usciti nettamente con i tavolini
Poi bisogna sapere che tutti i Comuni anche l'altra volta
Senza il PC comitati non se ne sarebbero fatta da nessuna parte almeno per il Meridione
E questo scusate e siccome
Per questo mi va bene identificabile del PDS in questi referendum nel senso che ritengo e tavole del perché si debbono essere distinguibile anche perché ci sono le elezioni e qui i portatori di sangue dov'è l'effetto Palermo io vedo me referendum
E mi sembra che debba finire e cogliendo anche la frase del tagliare conservatorismo istituzionale del vecchio Pci io penso che alcuni referendum
L'avrebbe potuto produrre proporre il PDS perché mi sarebbe piaciuto vedere sia torna il PDS un comitato si sarebbe formato perché alla sua espansione i compagni la vogliono anche dell'impegno perché da questo manca poi l'impegno verso i referendum la seconda domanda è quella che riguarda il finanziamento pubblico ai partiti
E noto che ce lo schiocco nascondiamo anche tra le nostre file specialmente in periferia
Verso questo referendum si è molto convinti di firmarlo
Perché
Trae le conseguenze dalle situazioni in cui si trovano le sezioni economicamente le difficoltà 'sti soldi che vengono partito a me che un su cosa viva ora io non so qui dobbiamo raccoglie la proposta di Galderisi che ha fatto ieri il secondo me
Luglio detto incontriamoci e vediamo come possiamo prospettare un qualcosa che ci possono vivere
Sia per la raccolte le firme ma anche la proposta di legge che Barrera accennava l'altro giorno secondo me ma in un punto diverso ciò dobbiamo cavalcare noi solo saremmo secondo me
E prospettare un qualche cosa che vado Messori fusione democrazia ed è la possibilità che si dà alle associazioni e partiti di poter far politica cosa che è un po'negato
C'è Monica Tavernini della segreteria regionale dell'
Vero ma
No io volevo soltanto sottolineare sulla base di qualche osservazione appunto sulla mia realtà di provenienza
Mi accordo con quanto D'Alema ha detto in apertura dell'intervento e c'è questa tendenza a separare i temi politici che propongo il referendum dal dagli altri temi dell'iniziativa politica di questo periodo e questa mi sembra una cosa particolarmente preoccupante
Mi è capitato per esempio punta anche in riunioni di segreteria regionale di fare la classica discussione sul piano di lavoro e poi di trovarmi io a dire scusate i referendum
Come se siamo fosse scomparisse un po'
Questa idea invece molto forte del legame
Tra battaglia sui temi economico-sociali anche su altre grandi questioni pensa alcune questioni aperte nel Mezzogiorno proprio in questi in queste ore con i provvedimenti del governo
Sì comuni Solti e sulla lotta alla mafia e mi risultava punta anche a me Brusasco me lo conferma anche di sedi nazionali nelle quali questa cosa di vedere un poco impegno del PDS un referendum come una cosa che poi se vogliano se la fanno alcuni appassionati per motivi di particolare sensibilità e passi però insomma un po'la tendenza a risolvere così la questione io credo che questo ripropone appunto un problema politico un po'di fondo cioè segnala che l'elemento di rottura nella cultura politica che lo ricordo bene anch'io appunto origine in quel comitato centrale ittici dalla fine dell'ottantasette e non è affatto metabolizzata insomma questa rottura nella cultura politica nostra D'Alema faceva riferimento accompagni che durante la fase congressuale in modo abbastanza singolare
Sostenevano che la svolta era una deriva filo craxiani e contemporaneamente posteggiava nove snobbano i referendum elettorali forse attendendo una sconfitta nel Paese di questi di questi referendum anche se quella era probabilmente è stata il più duro colpo alla politica del PSI dal Midas in avanti
Gli domandò e la domanda evidentemente retorica
Se vi risulta di un'altra singolare posizione che secondo me tuttora perdura
E c'è quella che da parte i compagni che poi per altre questioni si richiamano in maniera ossessiva perfino alle caratteristica l'esperienza dei partiti la sinistra europea di tanti partiti la sinistra o per ci dentale
Che poi invece su queste le sette referendum hanno un timore ripeto la domanda e certamente retorica capisco bene anch'io ora in
Chiedo che la cultura politica del PC che è stata dominante forte fino alla metà degli anni Settanta c'è quella che il massimo possibile lo sviluppo e la democrazia italiana fosse l'accordo tra le grandi forze bloccati Same l'allargamento
Di questo è l'elemento che perdura potremmo lungamente anche soffermarci su quanto per i duri nella cultura politica
Del nostro partito nel Mezzogiorno dove perdura in maniera secondo me è ancor più preoccupante e ancora diciamo ci si pone ancora in misura maggiore agli appuntamenti che sono davanti a lui e gli chiederei appunto di così rispondere a questa questa domanda grazie sparano
Voglio Scano e vicepresidente del consiglio regionale la Sardegna
Ma io mi ritrovo nel nel ragionamento di D'Alema voglio semplicemente dire due cose
La prima è questa
Io sono uno dei compagni della direzione che si riconoscono nell'area comunista
Faccio questa premessa perché non condivido su sulla materia referendaria la posizione della nel senso che trovo
Questa posizione che poi discuteremo proprio domani e dopodomani ad Ariccia qui vicino trovo che vi sia un residuo del conservatorismo istituzionale di cui parlava Massimo introduce io penso questo che noi diamo parlato tante volte di crisi noialtri di crisi dello stato di crisi della democrazia beh stavolta siamo sul serio
Alla crisi dello Stato e la crisi della democrazia
Ci sono tre possibilità Ossi ricompone
Con aggiustamenti diciamo in capo al blocco di comando e non è una possibilità che a noi va bene
Oppure prende la via di una rivolta qualunquisti Ca'che possibile
Oppure ed è questa la possibilità per la quale noi dobbiamo lavorare sì costruisce uno sbocco democratico nel senso di un rinnovamento profondo del sistema politico
E dei partiti ecco a me sembra che il movimento referendario esprime un bisogno autentico di riforma certo poi come ogni ondata di piena porta con sé tante cose anche cose non buone anche detriti
Ma il segno prevalente mi sembra un bisogno di rinnovamento
Di moralizzazione di pulizia nella nella politica Italia
E il movimento referendario può essere l'elemento quindi di un di una svolta di un di un campo quindi io penso che il partito il partito nel suo insieme per questo e ho ho voluto sottolineare questo iniziando ritengo che la la minoranza comunista debba riaprire ad Ariccia una discussione al proprio interno su questo punto
Il partito nel suo insieme deve impegnarsi a fondo
Nella raccolta delle firme con un profilo autonomo come diceva D'Alema sono d'accordo e non riprese faccio invece una battuta su una un altro punto del dell'introduzione di Massimo
D'accordo non siamo solo la riforma della politica
Siamo la riforma dalla politica e l'alternativa
Aggiungo però non sviluppo il tema perché non è la sede non non è non c'è non c'è il tempo per farlo che l'alternativa non è solo l'alternativa anti DC
Cioè non è solo un cambiamento di formula nella continuità del sistema politico bisogna cambiare classe dirigente e bisogna cambiare sistema politico e qui cioè quindi un problema di come viviamo
Il rapporto con le altre forze possibile dell'alternativa e col Partito socialista il primo la seconda osservazione è rapidissima alcuni compagni
Ieri hanno parlato dell'esperienza sarda faccio anche un riferimento perché ci sono aspetti di interesse generale nazionale in Sardegna si è costituito un Movimento per le riforme
Cosa sta facendo che senso Beckett raccoglie le firme sui referendum Segni sui referendum Giannini e porta avanti una piattaforma di riforma elettorale regionale cioè che la legge per la elezione del Consiglio
Regionale
Questa piattaforma si concretizza si concretizzò si concretizzerà in due in due battaglia quella sulla preferenza unica per il recepimento della preferenza unica nella legislazione regionale e poi in un referendum consultivo consentito dalla nostra
Legislazione nel senso diciamo che questa impostazione generale cioè di chiedere ai cittadini se sono d'accordo che il governo venga scelto direttamente
I e poi anche
In qualche modo individuando il sistema che è quello di una un sistema misto un collegio uninominale collegio regionale non non entro in questa ecco
Ecco il punto è che non c'è un comitato referendario e basta
Ma si sta costruendo un movimento che trasversale
Che non esaurisce la sua funzione nella raccolta delle firme che ha come obiettivi la riforma della politica sarda dei partiti in Sardegna e della e della regione e che dunque si propone come soggetto permanente il PDS ti ho concluso a naturalmente con questo movimento
Rapporto dialettico siccome un movimento vero non c'è coincidenza non c'è identità di vedute ma c'è una forte sintonia una forte corrispondenza
E il PDS sostiene diciamo la l'azione le proposte del Movimento per le riforme pur con naturalmente del poi anche le deposizioni autonomo
Grazie sette purtroppo non è che tutti possono intervenire perché il tempo questo d'altro canto aumentando le domande diminuisce il tempo per le risposte abbiamo non più di dieci minuti per le domande quindi pregherei compagni
Il serenamente multipli per concludere almeno quelli che si sono iscritti compagno correnti della federazione di Modena
Ma cerco di essere brevissimo io credo che innanzitutto facendo un primo bilancio di questi due giorni e mezzo si è possibile dire che
Abbiamo praticamente ha avuto la conferma di un vero e proprio salto culturale del nostro partito
Su queste questioni di cui discuteva
E non si è tutto abbiano l'impressione personale a me questo seminario è servito innanzitutto perché dire bene il senso stesso della nostra proposta di legge
Le sue coordinate i suoi colori
E soprattutto ha sancito in modo ormai con carattere di irreversibilità la scelta verso un sistema maggioritario con correzione di tipo porzione in modo chiaro Petrucci
Quindi noi ci muoviamo all'interno di queste due coordinate forte venivano indicate anche da D'Alema cioè muovere con le alternanza
Ecco mi sembra che questa era una cosa che volevo dire che più premeva di più che esiste anche nella stessa presenza nostra nel movimento dei comitati anche un altro elemento caratterizzante
Ed è quello che era rivalità e li ripete il rivitalizzazione delle istituzioni cioè il nostro modo di e nostro modo di rapportarci
Vedi la portarono sua presenza del Comitato rispetto al ruolo del parlamento secondo me è una questione decisiva e che ci differenzia rispetto ad altre forze sono ritenute Comit
Se io penso Olivieri Calderisi quando parlava certe forme di integralismo referendaria radicale
A questo proposito
Io credo che questo vada marcato con forza onde evitare confusione senza voler dividere il movimento però facendo chiarezza
Cioè nel senso che noi siamo per rivitalizzare il ruolo del Parlamento che è stato mortificato in questi anni
Anzi in questo decennio notevolmente
Anche spostando tutta l'attenzione del discorso riforme istituzionali in tono più a ruoli e funzioni delle massime cariche dello Stato
E non invece su quello che era il processo che andava dai cittadini al parlamento e alle cariche istituzionali stesso il referendum hanno avuto questo ruolo di riportare l'attenzione intorno a questo tipo di processo e quindi intorno alla luce ha discusso la riforma elettorale
Cambiando appunto come veniva detto l'agenda politica dei partiti e del Parlamento stesso e molto permette discuterà di questa cosa almeno sarà uno degli elementi caratterizzanti anche per la prossima legislatura senz'altro fino al Novecento
Muggiano della federazione di Cagliari mi pare che sia responsabile lavoro sui referendum per la Federazione poi dati della Sinistra giovanile cioè
Cioè
Ma qualche capello bianco il fatto di essere stato iscritto al PSIUP venticinque anni fa vi consente di condividere davvero il giudizio che Massimo D'Alema ha dato sulla battaglia del mille emendamenti che Lucio Libertini sta conducendo attualmente beh una battaglia io ricordo venticinque anni fa di ostruzionismo alla Camera pari pari Lucio Libertini
Pancia in dentro e petto in fuori la faceva anche allora con quali risultati
E tutti lo sappiamo con la fine insomma di quel partito all'inizio degli anni negli anni settanta queste senza veramente e stellette Cerruti di di questa di questa formazione Rifondazione
Detto questo passo senz'altro alle tematiche vi riferì io sono d'accordissimo con l'impostazione di D'Alema e essendo anch'io nel movimento delle riforme in Sardegna
Dove ci sono otto ore purissimi rappresentanti del PDS efficiente
Presidente del Consiglio regionale che ha parlato poc'anzi c'è il capogruppo sempre PDS al Consiglio regionale vi sono repubblicani democristiano eccetera io sono d'accordissimo sull'esigenza che il PDS partecipi all'iniziativa referendaria distinguendosi
Perché
E diciamo che il referendum non è una specie di paradiso terrestre in cui le differenze i diciamo la battaglia politica non debba essere condotta io in questo movimento delle riforme in Sardegna ritrova canta democristiana e francamente insomma credo che molte cose mi distinguano Beirut cristiana io non so quanto segni per esempio cosa fare per la per la riforma per la Democrazia Cristiana per le famiglie delitti sono molto scettico
Ho sui risultati
Di di questa battaglia disegni cielo rispetto alla riforma della politica
E sono d'accordo che questa è una battaglia in cui PDS vere particolarmente distinguere e rimarcare la propria identità in quanto è una battaglia gente può avere anche dei risvolti di tipo qualunquisti
L'Italia è un Paese che ha grandi potenzialità democratica come dimostra il risultato del referendum del nove dieci giugno però un Paese anche in cui si serpeggia il qualunquismo che il fenomeno leghista e secondo me presenta molti aspetti molti aspetti di qualunquismo
E in questo movimento delle riforme in Sardegna molto presente la società civili sono professionisti sono o esponenti del mondo produttivo l'associazione degli industriali eccetera e voglio dire non credo che ci sia un elemento c'è una elemento unificante rispetto all'esigenza per esempio dell'introduzione della preferenza unica e in relazione anche alla riferì alla riforma del sistema elettorale in Sardegna però le differenziazioni ci so e allora io dico
Che il PDS mi avvio rapidamente alla conclusione se vuole presentare questa battaglia per il referendum con un momento ove la battaglia per la riforma della politica a dare un contributo per me essenziale queste un'occasione da non perdere e cioè il
Contributo di presentarsi come l'unico partito perché questa è la realtà all'unico partito che nel presentarsi diciamo come nuova formazione della sinistra vuole innovare profondamente ecco c'è una battaglia per esempio da fare sulla forma partito
E c'è una consultazione sullo Statuto io non so a che punto si è questa una domanda precisa che io pongo a Massimo da lei e c'è il problema bella dei partiti dell'articolo quarantanove della del cittadino che deve essere protagonista naturalmente nell'ambito dei partiti o sono assolutamente d'accordo che questa battaglia non debba essere la battaglia anti partito perché i partiti
Sono alla democrazia dei partiti e un punto fermo nel nostro Paese e allora io dico che in questa occasione a non perdere fare questa battaglia di riforma veramente della forma partito e diciamo che PDS sicuramente non è una giraffa ed io spero che non sia neanche un elefante rispetto a queste considerazioni però dati della Direzione esiste giovanile e poi chiudiamo con due interventi di peso sono della federazione di Roma e di rosone della federazione di Treviso giorno altri scritti
Scusi con loro
Ma io sono stimolato molto dall'intervento diciamo di Rizzo del movimento giovanile socialista e Olmetto naturalmente anche di questa discussione che cioè all'interno del movimento giovanile socialista mi pare che sia in qualche modo un segnale interessante
Ritengo che sia sbagliata l'affermazione secondo cui la strategia riformista
Diciamo non non contempla lo strumento referendario magari in termini generale può essere giusta ma questo vale un Paese in cui la sinistra insieme fa battaglie di riforme di progresso le comunque e ottiene risultati non in un Paese in cui questo non avviene
è del tutto evidente che in un Paese come questo il referendum Manara hanno rappresentato grande avanzata sul terreno civile sociale e politico della riforma del sistema
Io ritengo che ci debba essere un incontro quale Sinistra giovanile e questo pezzo di movimento giovanile socialista ma anche tutto il resto io ritengo insomma che noi dobbiamo costruire in questo Paese una strategia giovanile che guarda la riforma della politica come ad una necessità anche per l'alternativa
E insieme comunque battaglie impegni comuni
In questo senso io a titolo individuale ovviamente ma faccio carico di votare questa riflessione all'interno alla Sinistra giovanile nell'in tempi brevissimi ritengo che ci debba essere un incontro su questo noi siamo raccogliendo le firme abbiamo caratterizzato la nostra battaglia soprattutto sul tema
Del referendum che riguarda la legge Russo Jervolino
Non perché gli altri non ci interessa perché questo è un punto anche fra fondante della nostra iniziativa politica negli anni passati lo abbiamo ritenuto abbiamo combattuto l'idea perché sul posto ci potesse essere una risposta sostanzialmente repressiva Alchemy dal tema della tossicodipendenza il fallimento di questa legge la dimostrazione che dire avevamo ragione non è quello l'approccio giusto ritengo che su questo possiamo costruire un terreno un fondo comune come su altre cose vorrei riallacciarmi a questa esigenza questa necessità anche per
Diciamo pure non dando una domanda ma stimolare anche una riflessione sul tema D'Alema
E sono molto d'accordo che il PDS non può essere nel partito delle pulire del conflitto sociale della dell'opposizione sociale punto e basta nel partito anti sistemi anti partiti
Non sarebbe diciamo del tutto estranea alla nostra cultura politica né tanto meno il partito della riforma della politica così punto e basta ma e il Partito di alternativa
è del tutto evidente che però l'alternativa oggi per larghe fasce del mondo giovanile anche disponibile ad un confronto a sinistra non è molto credibile
E non perché non sia come dire un fattore suggestivo ma perché deve essere accompagnato da una sana battaglia per la riforma della politica
Di cui spesso noi PDS non riusciamo ad essere ciò gli interlocutori più credibili è del tutto evidente che paghiamo su questo terreno uno scotto e dello scotto diciamo della politica del consociativismo
Negli anni passati dell'acquirente del dell'essere stato Partito Comunista Italiano con tutto il cammino dispetto
L'affetto che si può avere verso la nostra storia però paghiamo questo scotto
E larghe fasce del mondo giovanile che per esempio hanno scelto la battaglia referendaria il nove giugno in maniera diciamo non altrettanto automatica scelgono il PDS né tanto meno come dire perché una collocazione chiare affinità alcuni movimenti come la Rete raccolgono fasce anche del mondo giovanile a sinistra ma non credo che potremmo definire la Rete così un una forza di sinistra bisogna interrogarsi su questo capire
Come definitiva
Questo forse è un tema come dire che ci deve far porre il problema di una nuova cultura che deve essere fatta anche da forze giovanili probabilmente all'interno del PDS
Cioè noi abbiamo un po'di tempo pochi mesi per legare la la vi è la presenza del PDS cioè di una forza politica di sinistra al tema dell'alternativa ma anche diciamo soprattutto al tema della riforma della politica per costruire l'alternativa cioè della rifondazione dello Stato democratico della
Ricostruzione di un tessuto di battaglie civili di impegno civile
In cui giovani possono riconoscersi io ritengo che abbiamo un po'di tempo che questi referendum possono essere uno strumento ritengo che però ci debba essere la necessità che una forza giovanile
Per questo rinnovo l'invito a ragionare discutere insieme a fare battaglie comuni verso la sinistra nel convento verso il PDS per quanto riguarda per esempio la Sinistra giovanile
Diciamo la la nostra esperienza faccio anche un'azione di rinnovamento della cultura politica intrecci non diciamo come dire il percorso può condurre all'alternative che deve
Sopportare all'alternativa anche ad una Anna Ciampi possibile scesa in campo superiore la revoca della politica della riforma del sistema dei partiti Bisanzio
Grazie per la federazione romana realtà sono solo segretario di età di base ma vista la latitanza della Federazione forse è bene che Roma sia presente questo espressioni locali il tempo di da lei amati repliche senza più importante del mio in questo momento in cui il tempo scarseggia e quindi sarò telegrafico una prima questione vuole sapere se condivide con me questa impressione di confusione termini alternanza alternativa che vengono usati un po'indifferentemente le tre mila sono caratteri diversi cioè alternative diversa l'alternanza
Sono entrambi termini vale inutilizzabili ma bisognerebbe usando forse con maggiore profetizza nel dibattito politico
Titolo d'accordo totalmente sulla se se lo sviluppo del ragionamento che D'Alema sia su alcune considerazioni spot mi ha fatto su vari temi politici
Naturalmente le valutazioni di carattere tecnico non non sono in grado di condividerle per motivi di cognizione non per motivi di scelta
Credo che sia importante sottolineare che su questi temi si è ritrovato si va ritrovando coerenza e organicità realizzativa del partito democratico di sinistra non c'è ancora mi pare pronto una unitarietà non tanto nell'affermazione di principio quanto nell'impegno poiché singolo dirigente dei gruppi dirigenti del partito su questo che bisogna lavorare ancora molto lo spirito unitario ma con molta fermezza
Credo che la posta in gioco le riforme istituzionali come come ovvio sia altissima e che i tempi per risolvere queste questioni non sono ampi non sono più ampi quindi sono stretti ma allo stesso tempo ci sono le contraddizioni che ha dal fatto che i tempi più di tanto non possono essere forzate sui bisogni di far passare di far veicolare e di far maturare ed evoluzione nel non solo nelle nostre fila ma anche nel Paese comincia a diventare elementi di riflessione comune e di possibile lavorazione dei temi che sono per adesso un po'una scatola misteriosa agli occhi e la gran parte della gente
Certamente il PDS ha raccolto l'asse portante dell'evoluzione della P cinque sei pare che sia un elemento ha espresso con molta chiarezza D'Alema sul quale non possiamo non essere d'accordo e anche con soddisfazione
Correndo anche il rischio almeno due pro tempore per adesso di allentare un po'e sui tradizionali rapporti di massa questo risiedono abbiamo corso devono essere consapevoli non dobbiamo farci capire cogliere dalla sfiducia vedendo poi contraccolpi di questa di questa evoluzione nella nostra storia poi per questo però credo che sia indispensabile prioritario recuperare anche un'altra qualità fondante di quello che era almeno il primo partito comunista sia pure in termini diversi che era la l'obiettivo di partecipazione di base e soprattutto la capacità di mobilitazione qui è stato già accennata questo tema credo che valga la pena in questo caso di ripetere quanto e soprattutto perché mi sembra che sia problema grosso col quale ci troviamo a dovere fare i conti non solo in questa occasione ma anche per altre sono sensi via politica
Cioè trovare
Nuove forme rinnovare le forme della partecipazione e della mobilitazione elevando il livello e la qualità naturalmente
Anche finalizzato alla rinnovamento della classe dirigente di questo Paese e qui naturalmente collegamento che D'Alema ha posto in evidenza con le riforme se risalito generali evidente ho finito subito per osato dire due cose chiedere se ho capito bene se questa occasione del referendum può essere per il nostro partito l'occasione per far veicolare per far passare in modo molto esplicito anche lo stupro la proposta più complessiva
E credo che il partito che la sinistra debba caratterizzarsi da partito delle riforme per poi candidarsi a governare il sistema riformato grazie
Rosolen procediamo
Sì anch'io condivido l'asse portante della introduzione che ha fatto il compasso il compagno D'Alema vorrei però sottolineare un fatto io non cariche Ray di enormi significati in questa campagna referendaria anche se come ha ma le inquadrerei come un tassello utili era nostra iniziativa per dar battaglia sulla riforma della politica
è chiaro che se la vediamo in questo contesto assume tutta la rilevanza che ha sottolineato il compagno D'Alema l'impegno nostro su tutti gli altri versanti della politica penultimo la questione della finanziaria ma soprattutto sui tre temi
Pensioni sanità e fisco
Allora avrà importanza sull'esito la campagna referendaria molto
Come noi ci muoveremo nell'insieme delle iniziative sulla riforma della politica
Allora in questo senso mi pare che noi dovremmo fare un'operazione politica di individuazione delle responsabilità più chiari a più chiara sul blocco
Del sistema politico in Italia e sugli impasti impossibilitati Parlamento di legiferare
Insisto su questa cosa perché perché mi pare che ci sia necessità di chiarezza su l'obiettivo che i diversi farmaci perseguono in questa fase politica
Allora io sento l'esigenza non solo di caratterizzare la presenza del nostro partito in questa campagna referendaria io concepisco i comitati per i referendum come un momento di coordinamento delle iniziative dei partiti delle associazioni ma sulle questioni referendarie il PDS deve sfoggiano suo ruolo tono e io nel comitato che abbiamo costruito in provincia di Treviso per stili sostegno dei sei referendum
Chiedo agli altri partiti che facciano altrettanto quindi una nostra fisionomia
Un'altra fisionomia però deve anche cercare smascherare quello che sta avvenendo a livello di democrazia cristiana cioè e sui giornali di oggi che il comitato Benito della democrazia cristiana sostiene i referendum Segni la democrazia cristiana del Veneto è quella che alimenta comunque grossa consistenza il gruppo parlamentare della Democrazia Cristiana
Allora non capisco come a livello di Parlamento impediscono che si legiferi in tema elettorale e a livello in battaglie referendarie salgano sul carro
In questo senso io penso che si possa tener conto di una proposta che faccio adesso
Abbiamo la necessità il livello di Parlamento di fare un documento sul quale si chiede
Che l'accompagna Iotti metta all'ordine del giorno in tempi ravvicinatissimi la questione della riforma elettorale
Chiediamo i deputati democristiani che hanno aderito a questa campagna referendaria restano trilli tutta italiana di sottoscriverlo perché dobbiamo pur fare emergere questa contraddizione
Poi sicuro sottoscrivano pensiamo noi a livello locale in campagna elettorale di scongelare queste persone
Io sono convinto di ritardi l'impegno di tutti le forze sociali di polizia di campagne elettorali quindi anche minimo cristiani per la riforma della politica dei sistemi gestionali del sistema elettorale però voglio coerenza perché altrimenti se non facciamo questo ma anche noi saremo messi sul loro altra questione che pongo io sento una certa difficoltà delle ACLI che non c'era nella campagna elettorale precedente referendaria a impegnarsi sulla questione dei referendum
Ho la sensazione che l'appello dei vescovi italiani stia facendo preso e questo serate missile io l'ho letto così ci sono state diverse letture dell'appello di vescovi però io ho letto comincerà per il filetto la Democrazia Cristiana sta portando in questa fase per esempio le Acri nella nostra provincia non essere protagoniste come lo furono l'anno scorso sulla campagna referendaria
A fare un congresso che non parlano di unità politica nella DC
Ma che dicono di interagire prioritariamente con la Democrazia cristiana già puliti ogni più arretrata rispetto il passato su questa cosa
E quindi dopo questa spiegazione a chi si tratta di vedere se è una questione specifica diciamo della mia provincia son non si fa più generale altro problema che pongo chiudo e la questione della necessità che scivolano in campo altre forze se vogliamo accelerare la riforma della politica
Cioè non basta quelle che abbiamo fatto scendere fino adesso occorre qua mi rivolgo in particolar modo ai compagni della CGIL nel loro insieme al movimento sindacale perché e certo che noi riusciremo a raccogliere cinquecento mila firme anche se loro non scenderanno in campo con la loro forza organizzativa colori impegno
Però probabilmente se non ci saranno anche loro in campo insieme agli altri sindacati difficilmente riusciremo poi a costruire qualcosa in positivo oltre che aver abrogato con le parti diretti che ci interessano
Vorrei che anche come partito e chiudo nel rapporto con tutte le altre forze politiche quindi anche grassi g fosse più determinazione
Nel senso che non possiamo accontentarci di un miglioramento di clima in campagna elettorale ma dobbiamo ospitare ugualmente la DC il PSI sulle cose e se non ci stanno anche qua caratterizzato in modo diverso quindi anche di importazione nei confronti del partito socialista che non sia un'impostazione rapporto che punti soltanto a un definito miglioramento di clima senza poi perseguirlo sui fatti concreti
Grazie
Prima di dare la parola D'Alema ricordo a tutti voi che noi riprenderemo coi lavori normale trenta il pomeriggio per la seconda parte del seminari ma quello relativo ai tre referendum genuini
Ci scusiamo con compagne e compagni che sono iscritti non ho potuto parlare del resto quindi loro hanno anche consegnato domande scritte vediamo diciamo fino all'una e un quarto quello che si può fare
Cercherò di rispondere diciamo spero di avere annotato bene tutto chiedo scusa qualcosa non ho sentito ma ho visto gli appunti causa
Tormentone
Sono responsabile grandi PDS
Ufficio grane del PDS che diciamo uno degli uffici più frequentati in questo periodo no Granarolo il abbiamo grane legali
Avvocati Graziano ne abbiamo e se si dà retta a qualcuno di quelli che hanno parlato proprio non ne avremo proprio più diciamo
E poi spiegherò
Gestione del finanziamento va bene
Io voglio partire da una questione insomma busta diversi compagni con la senza ad altri cioè verrà di nuovo sul rapporto fra iniziativa referendaria e processi politici
Io ritengo che dobbiamo considerare che la situazione è una situazione cioè il movimento
Penso che sia molto difficile ottenere delle significative riforme del sistema elettorale prima delle elezioni politiche del novantadue tuttavia voglio dire che io non lo escludo
Non escludo neanche questa possibilità
è molto difficile
Trovare un'intesa tra i partiti
Ma non lo escludo perché indubbiamente c'è una situazione in movimento
Nel partito socialista
Che
Prende atto che la questione della riforma elettorale è una questione
Un passaggio che non si può evitare lo si può scartare
La democrazia cristiana presentato una sua proposta di riforma elettorale
No conservatore certamente la democrazia cristiana
Non si muove più sulla linea diciamo di nicchia
Della riforma dell'alternanza ma neanche limitare
Si muove più sulla linea dei miti anche delle norme l'asse conservatore Andreotti formula realtà
Diciamo oggi la democrazia cristiana appare più che nel passato preoccupata
Che un sistema di alternanza fosse effettivamente portare all'alternativa
Cioè Mammano che insiste va avanti e si va avanti un certo dialogo tra le forze della sinistra io penso che questo renda non De Mita è stato bravissimo perché lui
Ha predicato l'alternativa né in una situazione politica in cui era assoluta assolutamente tranquillo che non si poteva fare verso
E quindi il tipo di riforma del sistema politico che proponeva di vita in buona sostanza
Avrebbe soltanto sancito una subalternità del Partito socialista dentro vecchio patto con la democrazia stia io credo che dobbiamo stare un po'attenti da questo punto di vista
E non dare l'impressione di fare da sponda a proposte della Democrazia Cristiana
Che in realtà si muovono in una direzione abbastanza diverso dal nostro io ritengo che forse noi dovevamo sottolineare in modo più preciso
La diversità politica e di ispirazione tra la nostra proposta di riforma elettorale per la DC
Perché le differenze tecniche possano possono apparire limitate ma non lo so
Ma il senso politico è molto diverso
DC propone un sistema elettorale a turno unico
Come premio al partito di maggioranza relativa o alla coalizione di partiti che alla maggioranza relativo
Premio fisso del dieci per cento
Ora già questa proposta di sistema elettorale
Diciamo così è una proposta di premio alla DC a bocce ferme il premio e alla DC
Quindi in partenza la democrazia che sia la parte con un vantaggio e gli altri con un Ebit
Perché è del tutto evidente che la forza di aggregazione
Del partito che sulla carta già dispone del premio nei confronti delle forze minori è assai maggiore che non la possibilità che dall'altra parte si crei uno schieramento di forze che gli contende quel premio
E questa proposta è stata esplicitamente motivata nel dibattito parlamentare sulla messaggio del Capo dello Stato da De Mita con un discorso secondo me assai esplicito e anche più sì però una delle cose più brutte io sentito in quel dibattito parlamentare in sostanza De Mita si è rivolto esclusivamente al Partito socialista
Al quale partito socialista ha detto ma vedete qui c'è un rischio di disgregazione del sistema politico
Nei prossimi anni l'unico Baluardo sarà per una lunga fase il patto tra noi e voi
PDS non ci sa cos'è
Forza alla deriva
Siamo insidiati dalle lega dalle reti eccetera andiamo ad un sistema elettorale che in qualche modo diciamo così rafforza il fortilizio di questa maggioranza
E cioè questa maggioranza che non è più sicura di avere una maggioranza parlamentare con la proporzionale
Con una il premio sì rassicura nella sua possibilità di garantire la governabilità
Questa è stata la l'argomentazione
Dopodiché voi socialisti avete in mente l'unità socialista venisse dall'interno di questa città Atella fortificata
Pongo dopo vedrete avrete la forza diciamo siccome voi sarete i di più perché col premio sarebbe di più dei dei voti che prendete avrete una posizione di forza che vi consentirà progressivamente di assorbire il PDS nel vita socialista possibile tra discorso molto lucido anche che spiega molto bene la Filosofia della proposta democristiana che non è quell'alternanza
Ma è quella di un rafforzamento di un sistema a egemonia democristiana
Trincera angolo contro il rischio della disgregazione del sistema quindi contro il rischio che i processi di disgregazione lega eccetera finiscano per corrodere diciamo la maggioranza utile a governare il Paese
Con una una cosa esplicita i temi da chi ha detto perché il problema non è le elezioni non devono dirci chi fa l'opposizione devono dirci chi governa
Invece in un sistema democratico basato sull'alternanza le elezioni definiscono governo e opposizione
Cioè definiscono come dire la dialettica fra due barche negli anni perché il fatto che ci sia governo che opposizione fonda la possibilità che l'opposizione di governo cioè l'alternanza
Un sistema elettorale che invece difende soltanto la governabilità e i produce intorno la disgregazione delle forze è un sistema elettorale di pura difesa del vecchio sistema politico altro che riforma della politica
Quindi noi siamo su una lunghezza d'onda molto io penso che la opposizione socialista
Il no del Partito socialista alla proposta di riforma elettorale della DC
è stato un fatto politicamente importante e positivo
Dico perché noi forse in una non abbiamo capito in modo adeguato io
Abbastanza come dire
In disaccordo con compagni che invece hanno presentato questo diniego come un puro rifiuto socialista della riforma elettorale quasi che noi facessimo un po'da sponda
E questa immagine si è un po'terminata cioè PDS vicino a Genova riforme elettorali socialisti no
C'è un elemento di verità e questo ma è anche vero che il tipo di riforma elettorale che voi alici è quello che ho detto e il no dei socialisti a un valore politico giudizio di una forza che
Vuole mantenere una propria autonomia politica
Rispetto ad una proposta come quella democristiana che in sostanza invece avrebbe rappresentato un forte vincolo nei confronti del partito socialista
Quindi io da questo punto di vista ritengo che oggi nell'immediato
La maggiore opposizione a cambiamenti
Che sono anche possibili sia pure parziali
Viene dalla DC
Credo che questi cambiamenti parziali che potrebbero essere possibili anche prima delle elezioni non dovrebbero andare nel senso dello sbarramento
Che non mi sembra a parte il fatto che non mi sembra realistica un'ipotesi sbarramento
Poi avremmo l'ostruzionismo quello sì dei minori
E in sostanza prepareremo Mola campagna elettorale delle forze minori
La bandiera della libertà
Del diritto ad esistere
Io penso che sarebbe a e anche politicamente è una mossa non provvida
Anche se naturalmente poi Craxi lo sa benissimo che non si può fare
La vuole giocare elettoralmente Jonah lezione dicendo va bene vedete un casino io avevo proposto qualcosa per cercare di limitare questo caso non hanno fatto passare sto Botto
Diciamo l'elemento di gioco anche pre elettorale
Un'altra linea di riforme parziali è quello che va nel senso del collegio uninominale
Questo sì diciamo che è una linea di riforma che potrebbe essere anche possibile prima delle elezioni
E cioè una drastica riduzione degli ambiti dei collegi elettorali
Significa creare un rapporto più diretto sta cittadini
I candidati
Nella direzione di un'ulteriore riduzione di peso del sistema della preferenza e nella direzione di una forte responsabilizzazione dei partiti
Chiaretti operazione trasformisti che a rimettere nelle liste tutto il contrario di tutto il
E di presentarsi per fare dieci politiche chiedendo una delega in bianco ai cittadini
Con il sistema uninominale è abbastanza preclusa
Un partito deve presentarsi con un importo
E in qualche modo assumersele la responsabilità di fronte ai cittadini che non può presentarsi con un voto di destra di sinistra di centro dieci politiche
Io penso che si una qualche riforma utile e quella che può andare nella direzione
Dell'uninominale
Fra l'altro andando in quella direzione c'è anche un effetto anti discreti attivo perché è evidente che si si riducono gli ambiti dei collegi si determina di fatto una certa soglia elettorale
Di fatto
E una certa tendenza alla semplificazione dello scontro politico senza l'elemento o di uso dello sbarramento
Si determina per una via naturale
Perché è evidente che nel sistema uninominale diciamo così
La sfida
Diventa più direttamente quella fra i maggiori partiti
A me risulta che il PSI si muove un po'in questa direzione
Attualmente
E che c'è anche una certa disponibilità ad esaminare proposte anche in questa direzione
Al di là delle dichiarazioni pubbliche di di Craxi
E quindi io ritengo che la prospettiva
Per la riforma elettorale deve essere quella di una
Il resto profondamente con la riforma elettorale si farà quando la sinistra italiana sarà in grado di avanzare una sua proposta di riforma
Io non ho mai pensato che fosse realisticamente praticabile
Uno schema del tipo facciamo un patto con la DC per fare la riforma elettorale contro il PSI e poi usiamo quella legge elettorale per mandare alla DC all'opposizione insieme al PSI
Perché un'idea di questo tipo presupporrebbe che siano fessi sia i democristiani socialisti e non lo so e quindi la politica va fatto sulla base dei dati reali
Non lo so fa sanno badare all'interesse loro ecco
Quindi il problema è quello che una riforma profonda
Richiede la capacità della sinistra italiana di trovare un punto di convergenza e di andare a un confronto con la DC sulla base di un punto di convergenza allora a quel punto secondo me ma Turano le possibilità di un compromesso perché una nuova legge elettorale è un compromesso le regole del giuoco sono sempre un fatto pattizio tra le forze in campo qui
Bidente che un compromesso
Può nascere
E quindi io io ritengo che da questo punto di vista del movimento referendario è importante perché anche perché incalza il partito socialista
Perché lo costringe a mettere al primo punto dell'agenda istituzionale il tema delle riforme elettorali
E perché a questo punto i socialisti saranno costretti a tirare fuori dal cassetto non qualche proposta razziale ma un disegno
Che ci ha Emiliano Amato c'è un cassetto pieno di carte della città tutto invece il dottor Stranamore nelle istituzioni ha studiato tutte le cose
E tutte le ipotesi quindi il problema che a un certo punto messa da parte l'idea di una rottura istituzionale in senso presidenzialista il Partito socialista deve tirare fuori dal cassetto ma su una proposta di riforma elettorale
E di lì
Il confronto partiremo
Io ritengo punto che noi intanto dobbiamo valorizzare la nostra proposta di riforma elettorale
Abbiamo anche cercato di presentarla qui è stato porsi il problema in termini più semplici ti ho visto un pezzo di propaganda sembrava abbastanza
Ben spiegato diciamo quindi
Io vedo diciamo se la nostra proposta configura un sistema che al di là dell'apparente complessità molto limpido nel rapporto con il cittadino intanto c'è il sistema uninominale
Intanto nel singolo collegio elettorale chi ha più voti viene eletto
E già questo diciamo così è qualcosa che semplifica e con da un potere al cittadino tanto a chi va a votare con quella legge elettorale sa
Che sceglie fra i candidati dei diversi partiti ciascun partito ne ha uno si presenta con un volto
E chi ha più voti in quel collegio diventa parlamentari
Poi si prevede un meccanismo di di riproporzionamento cioè
Diciamo i voti che vanno ai non eletti non si buttano via come nel sistema inglese
Ma si utilizzano su scala regionale per una redistribuzione di seggi che consente un il rito proporzionale di risultato
Questa è un'operazione che ha una sua complessità secondo me è Valdarno punto perché se no andremo a sistema inglese ecco e tuttavia non inficia questo riproporzionamento non inficia l'efficacia del voto diretto del cittadino intanto chi ha votato ahimè
Dopodiché c'è un secondo turno
Al secondo turno si presentano possono presentarsi coalizione di partiti
Sulla base di liste nazionali
Vedete c'è anche un doppio meccanismo di rappresentanza perché c'è un meccanismo di rappresentanza molto legato ai collegi locali e c'è un meccanismo di rappresentanza molto legato alla proposta nazionale di governo passionale di governo liste nazionali sostenute da coalizioni di partiti
La lista che vincesse supera concerto cuore questo è stato il punto del quale abbiamo molto proprie ragioni comprensibili diciamo così
A diciamo un premio di maggioranza intendiamoci qui non è un premio artificioso che comunque risultato di un voto popolare
Cioè la lista che vincere questo questo secondo turno che chiaramente è una sfida e un ballottaggio per il governo del Paese la posta in gioco è il governo del Paese non è più il meccanismo della rappresentanza diciamo locale nominale
A la maggioranza se supera un certo quorum che gli consente le consente di governare il Paese
Se supera un certo può naturalmente questo è un col
L'elemento maggioritario
Cioè che in qualche modo non c'è un automatismo obbligato può non scattare il meccanismo maggioritario
Però noi abbiamo optato per un sistema con il quorum
Intanto diciamo per una sorta di salvaguardia democratica creare un sistema nel quale sia possibile che a un certo punto con il trenta per cento sia la maggioranza assoluta Parlamento che questo diciamo così avrebbe fatto saltare la proporzionale oltre il limite che ci sembrava diciamo ragionevole da un punto di vista democratico
Ma poi anche per un'altra ragione nel senso anche qui di non introdurre un elemento costrittivo rispetto ai ai processi politici è una legge che sollecita fortemente i processi politici
Ma non è totalmente costretti cioè offre crea le possibilità
Crea la possibilità diciamo di che scatti un meccanismo maggioritario
Per il governo del Paese è una possibilità fortissimamente incentivata
E tuttavia non è non è prescritti non è obbligatorio c'è un margine che è legato ai processi politici reali
Quindi è un
Da questo punto di vista è una legge che appunto esprime un complesso e qui io mi rendo conto però a dei vantaggi notevoli
Ha il vantaggio di essere un sistema che una volta adottato garantirebbe il pluralismo delle forze politiche cioè non cancellerebbe nessuno
Quindi delle culture delle esperienze e quindi anche delle possibilità di accesso
Perché diciamo sistema inglese è stato un sistema spietato in cui i soci fondatori hanno praticamente proibito l'accesso a chiunque
Come dire la politica è affar nostro come quei club dove non si è
Invece questo sistema elettorale che ha lascia aperti e possibilità di accesso perché la politica è anche possibilità sorgere di nuove formazioni politiche di idee di culture e di volontà di farsi rappresentare anche per questo
Lo sbarramento è odioso perché lo sbarramento al cinque per cento diciamo a questo
Che di autodifesa
Dei soggetti politici esistenti
Dobbiamo pensare sistemi politici aperti
A cui possano accedere alle forze di oggi ma anche le forze di domani mica possiamo mettere branche al mondo
Finché non la proposta che noi facciamo garantisce questo pluralismo e queste possibilità di accesso e implementa fortissimamente però l'aggregazione e la sfida per il governo del Paese
Naturalmente questo è quanto diciamo io mi difendo i principi ispiratori poi può essere la base di un confronto possono venire avanti altre idee
Più convincenti per rispondere a queste stesse esigenze bisogna ma innamorarsi delle soluzioni tecniche diciamo
Però allo stato degli atti la nostra proposta è seria neanche apprezzata poi in realtà
Che da molti degli interlocutori politici come una base seria discussione
Io sono convinto che diciamo
Il nostro profilo nel referendum e molto legato a queste proposte al fatto che noi utilizziamo la campagna referendaria per
Fare conoscere le nostre proposte
Politiche e di riforma
Stiamo del referendum come una forza che ha
Una sua linea di riforma e una sua
Il suo obiettivo politico che è quello di creare le condizioni dell'alternativa
Quanto più riusciamo a fare impegnare la sinistra e quindi forza e personalità socialiste oltre che il Partito repubblicano
Laringea nella battaglia referendaria
Tanto meglio sarà dal punto di vista del rapporto tra referendum riforme la politica alternativa
Naturalmente è chiaro che il movimento referendario per la riforma della politica non è un movimento di per sé di sinistra
E mentre diciamo un movimento che per certi aspetti è più a non coincide è più ampio della sinistra purtroppo ci sono parti della sinistra che ci sono
Penso all'ostilità una parte del partito socialista prioritaria penso all'ostilità di Rifondazione Comunista
Ostilità radicale fissiamo rientra referendari
Cosa che non mi stupisce però rende anche più evidente diciamo il carattere di questa formazione forza sostanzialmente
Se Patriciello certo una forza che non all'orizzonte del governo della riforma del sistema politico ho visto che loro considerano i referendum come insieme alla legge finanziaria come due aspetti della offensiva reazionaria e autoritaria
Ho visto sì seriale dice la legge finanziaria i referendum
Riforma elettorale sono dei due diciamo Ali Marciante della reazione in agguato perché
Vi è anche evidente il punto di vista loro dunque puramente e semplicemente della difesa delle possibilità di esistenza della rendita di posizione di una forza ideologica che
Se si va ad un sistema nel quale c'è la sfida per il governo del Paese allora la sinistra si rimescola eccetera se invece le cose restano così cioè centralità democristiana legge proporzionale eccetera possono pensare di sopravvivere
Mantenere una rendita di posizione insomma fascino del singolo
Quindi chiarito la sinistra non è un'unità
Siamo nel sostegno ai referendum ma noi possiamo rappresentare nella campagna referendaria quella sinistra che vuole l'alternativa è la riforma del sistema politico poi ci sono forze moderate che vogliono la riforma il sistema
Io non penso affatto che Segni sia un alleato dell'alternativa
Segni pensa ad una democrazia cristiana forza conservatrice moderna magari più pulita dell'attuale dici
Che con il sistema elettorale possa governare senza subire il ricatto il condizionamento dei socialisti delle forze minori esperienza
Di tutto sommato diciamo Luís lui pensa a creare un sistema nel quale poi saremo su due parti diverse della barricata benissimo però possiamo fare pezzo di strada insieme
Cioè parliamoci chiaro ci sono forze diverse che hanno interesse a tra a modernizzare il sistema politico italiano a renderlo più efficace e più democratico noi poi per utilizzare questo per realizzare una politica di riforme di cambiamento di di mutamenti sociali altri invece per garantire una governabilità di segno moderato senza il ricatto del del vecchio sistema consociativo
Da questo punto di vista diciamo non non c'è scandalo anche questi gli schieramenti referendari sono spesso schieramenti trasversali
Noi dobbiamo difendere il valore
Di uno schieramento trasversale
Nel quale intorno ad un obiettivo di rinnovamento democratico del sistema politico italiano convergono forze moderate forse di sinistra
Purché non si crei la confusione di pensare che quello sia lo schieramento dell'alternativa poi non lo è onestamente non lo è
Sono due cose diverse
E la nostra forza il fatto che noi siamo parte di queste due battaglioni perché dall'interno che la battaglia per la riforma alla politica lavoriamo anche ad una unità della sinistra ad un coinvolgimento del partito socialista
In questa in questa in questa prospettiva
Io si mi avvio verso la conclusione
Io ritengo che noi abbiamo fatto un po'di confusione sul referendum sulle
Tossicodipendenti
Perché il documento approvato dal coordinamento politico e su questo punto il musico cioè no
Non è che il documento sia contro questo referendum perché non lo è documento dice che anzi noi condividiamo dal punto di vista del merito l'obiettivo referendario
Cosa secondo me fondamentale
Anche se poi dice che ritiene non opportuno in questo in questa fase sommare questo referendum al blocco dei referendum diciamo per la riforma elettorale del sistema politico
Eccetto in quei termini non da indicazioni al partito e non abbiamo un partito abituato ad avere possiamo raccontare sotto quello che vogliamo abituato delle indicazioni
Io penso che la questione dovrà essere poi insomma sciolta in via definitiva di fatto sciolto la badante
Perché essendo un referendum diciamo così di cui il partito non capisce bene se è lecito o no
E quello su cui si raccolgono firme perché il brivido del proibito il fascino del proibizionismo no rinvio visto ovunque diciamo
Che non si capisce bene se raccogliamo le firme sui referendum che sosteniamo ufficialmente ma su questo su cui non si capisce tutti si precipitano a firma perché anche un modo di fare notizia andare sui giornali
Quindi andrà benissimo in realtà
Comunque ritengo che si debba chiarire questo punto
Personalmente non ho alcun dubbio dice io sono rivendico sempre di avere preparato
Quindici anni fa una proposta di legge di iniziativa popolare
Della FIGC che prevedeva la legalizzazione lasci sceglie la marijuana e la distribuzione dell'eroina ai tossicodipendenti nelle strutture pubbliche penso che era un grande fatto di civiltà in un'epoca in cui
Altro che diciamo una cosa così nel PC
Era un'altra cosa non era al PDS che è una cosa una specie di foto ognuno può fare cava medievale
Vinci era una cosa Codiverno essa come come tipo di
No non mi hanno espulso però proprio in quel periodo mi chiamarono mi dissero mai tanti anni che stai alla FIGC forse la Puglia
E mi mandarono mi mandarono in Puglia a dare un contributo al partito
Sì nella segreteria regionale
E il mio successore carissimo compagno eccetera grande amico mio eccetera mise nel cassetto questa effimeri diciamo comunque detto fu una coincidenza del tutto casuale
Però voglio dire che
Io sono d'accordo
Penso fra l'altro che pressoché obbligato per un partito che ha fatto una durissima battaglia parlamentare contro quell'enorme perché voi il referendum non è non liberalizza il referendum cancella le norme
Sulla punibilità
Naturalmente c'è un fatto singolare tipico del nostro Paese che il Partito socialista dopo avere fatto quella terribile campagna è proibito drogarsi che io considero una delle pagine più Bubi chiede la storia del PSI
Perché non è che non capissero i dirigenti socialisti diciamo la barbarie culturale di quella posizione vecchi problema tossicodipendenza si risolve proibendo
E e poi dopo ha capito di avere sbagliato e il compagno Martelli con una circolare ha già cambiato la legge
Perché cosa del tutto illegittima diciamo sia pure a fine di bene senso che la legge dice chiaramente che si va in galera lui ha fatto una circolare dicendo la legge da intendersi che in realtà non si va in galera
Quindi siamo in una fase cosa diciamo diciamo imposterà vagante nel metodo nel merito tuttavia diciamo talvolta ad un fine positivo
Io quindi ritengo ma questo ritengo anche per altri referendum badate io ritengo che noi una certa battaglia parlamentare
Per dare soluzione parlamentare alle questioni poste per il referendum la dobbiamo fare io ritengo ad esempio che il referendum sul Mezzogiorno ma ne parlerete referendum che nella sua ispirazione noi dobbiamo condividere e per il quale dobbiamo raccogliere le firme e credo che le dobbiamo raccogliere soprattutto nel Mezzogiorno sinceramente se si dovesse Petteni Repo il referendum
Io avrei qualche preoccupazione
E quindi sinceramente credo che noi dove che siamo un grande partito siamo il Comitato vive
Trento e che abbiamo parecchi deputati e senatori non possiamo pensare degli stiano così ad aspettare che si faccia il referendum
Io credo che alcune delle questioni poste dal referendum su alcune dobbiamo selezionare un nostro impegno per portare risultati parlamentare
Mi pare per esempio difficile che si possa rifinanziare dal
G e sessantaquattro questione che si pone che all'ordine del giorno perché bisogna rifinanziare la legge sessantaquattro per il Mezzogiorno pendente il referendum senza che in quel momento cioè fra una settimana due settimane
Viene in Parlamento noi andiamo là e diciamo noi proponiamo la riforma non possiamo fare
Non possiamo rifinanziare quel tipo di intervento straordinario senza proporne una radicale riforma se quella riforma passa sarebbe cade
Però questo non è un dramma perché noi naturalmente questo in questo intreccio tra iniziativa dei cittadini referendum e battaglia parlamentare lotta per le riforme certo senso anche al consiglio cioè ma questa idea che
Diciamo quando c'è un referendum non si debba si deve sospendere la battaglia parlamentare mi sembra sbagliato e questo davvero fa parte di un certo integri ISMU referendario ecco mentre invece il referendum ma è anche un modo di sollecitare l'iniziativa parlamentare e se si possono ottenere risultati positivi effettivi che non siano in gara naturalmente
E tanto di guadagnato
Questo vale a mio e io ritengo che un po'le questioni sono queste diciamo partecipazioni statali presso il ministero Bobo mirati arriveranno referente sarebbe un plebiscito parte giudici sarebbe gara entro intervento straordinario il Mezzogiorno anche qui c'è spazio
E anche sulla legge sulla droga io credo c'è spazio per una iniziativa correzione in bilancio della legge di una sua convenzione parlamentare ma e quindi a maggior ragione penso che si debba raccogliere le firme
Sono invece io sono invece del tutto contrario alla legge contro il finanziamento dei partiti e qui se mi consentite vale un principio
E sono contare sono anche in disaccordo con con diciamo le green mentre saldi Calderisi personalmente Dio culturalmente siamo un partito libero lo farà poi
Come crede perché qui vale un principio e cioè io sono disposto a sostenere il referendum a anche se il referendum non configura quello che voglio io masse comunque determina un miglioramento della situazione attuale e io ritengo che la legge sul finanziamento dei partiti va corretta va profondamente riformata
Ma non sono disposto a sostenere una campagna che inevitabilmente finisce per colpire il principio del finanziamento pubblico ai partiti io ritengo che invece noi quel principio lo dobbiamo difende
Controcorrente voi mi direte ma la massa della gente non ho dubbi perché penso che poi ci sono alcune cose sulle quali nome ogni tanto bisogna anche puntare i piedi circa cercare di andare controcorrente difendere il principio di un finanziamento pubblico dei partiti a parte il fatto diciamo di quanto è totalmente strumentale con mio giudizio questa storia perché è stato dimostrato che le risorse pubbliche che vanno ai partiti solo
Uno meno del venti per cento di quello che spendono i partiti il vero problema è quello di colpire ben altre forme di finanziamento dei partiti
E quindi quello è soltanto un modo di colpire i partiti che cercano di essere più autonomi e che e di non vivere di fondi dopodiché per quegli altri finanziamento pubblico e arrangiando e Porsche
Frega niente
E non è un caso che quelli che sono più preoccupati siamo noi
Altri pazienti porta il finanziamento pubblico i candidati democristiani che spendono tre miliardi quattro miliardi alle elezioni
Quello che noi riusciamo a spendere in tutta una regione
Quindi non è poi c'è una dislivello è enorme il vero problema è quello di semmai introdurre forme serie di controllo
Tetti disse
Pesa limitazioni
E pari opportunità per l'accesso all'informazione privata le questioni sono tutte
Questa cosa qui è un imbroglio è un modo di tornare in campo da parte Pannella forse anche diverse la con noi e massima Spina diciamo perché è stato contento perché pensava di dover fare lui il segretario del PDS all'anno voleva fare lui invece io sono molto dopodiché io sono per una riforma radicale del finanziamento pubblico così com'è non va bene e del tutto evidente che il vecchio principio che noi pure abbiamo difeso lo all'epoca e cioè che Isolde dello Stato dovevano andare i partiti ma che non era ammissibile il controllo questo principio è indifendibile perché su come si spendono i soldi pubblici ci deve essere il controllo pubblico e c'è poco da fare quella era una strana idea allenamento
E quindi insiste so che si sta elaborando siamo in dirittura d'arrivo una seria proposta di riforma
Che prevede cioè che anziché dare i soldi ai partiti si finanzino delle fondazioni politiche delle agenzie le quali sono pienamente controllabili dallo Stato
E offrono ai partiti dei servizi
Servizi diciamo per piccoli partiti si rivolgono a queste proprie fondazioni per fare manifesti cioè per tutto ciò che attiene alla alla loro funzione
Rapporto con i cittadini
Partiti sono strumento di nelle mani dei cittadini questo dice la Costituzione cittadino il soggetto giustamente è stato ricordato e quindi tutto ciò che deve consentire ad un partito di svolgere questa sua funzione di strumento della partecipazione politica ai cittadini può essere finanziato Paolo se i partiti vogliono hanno bisogno determinati apparati sostenere spesi
Hanno oltre questa loro funzioni si autofinanziano quel punto c'è il bilancio di un partito che si autofinanzia si separa in modo netto il bilancio dei partiti da ciò che fino a
Se amento pubblico di quelle attività garantite costituzionalmente che passa attraverso fondazioni controllato a me sembra questo del tutto proprio corretto difendibile
E non vedo io non vedo perché avanzando questa proposta dovremmo raccogliere le firme per il referendum io mantengo su questo una sincera riserva
Voglio concludere su due cose io sono molto d'accordo con Brusasco credo di avere forse anch'io contribuito a creare una certa
Confusione nel senso riavere sottolineato perché questo detto Brusasco
Detto Commodo molto educato eccetera
Nel senso di a vere forse troppo sottolineato il fatto che non dovevamo mettere il cappello referente io questo ci credo io credo molto a referendum come grande occasione di costruzione di un movimento unitario bisogna fare i comitati questo importante che si faccia
Bisogna sostituirsi ad essi
Dopo di che è chiaro che bisogna raccogliere le firme questo mi sembra che è un principio assolutamente
Basilare e e anche giusto poter dire alla fine che non sono trecento trecentocinquanta mila di quelle firme le ha raccolte Partito democratico della sinistra per diciamo
Trovare le forme perché ci sia una nostra visibilità però io insisto dentro un movimento unitario ecco senza dare l'impressione di una strumentalizzazione questo dipende dalla capacità dalla flessibilità ma certamente ci vuole un impegno forte io non lo vedo in contraddizione io vi con le iniziative questione della gli anziani io trova io fatto moltissime manifestazioni che il partito sta facendo moltissime manifestazioni contro la legge finanziaria che cosa ottima
Non in tutte mai diverso e di queste manifestazioni eccetera al banchetto per raccogliere le firme per il referendum
E in diverso di queste manifestazioni compagni parlando di meno io stesso cioè lotta contro a fine
Anziani lotta per la riforma da Napoli riforma elettorale gente firmava non solo non c'è contraddizione ma direi che queste due campagne di massa insieme diciamo offro
No nel modo più efficace oggi il profilo di che cosa vogliamo ex partito che l'alternativa e quindi che vuole una svolta nella politica economica e che si batte per una riforma della politica
Bisogna molto insistito bisogna fare una battaglia contro ogni ricaduta economicistica
E contro ogni sottovalutazione del valore che alla battaglia referendaria condurre una lotta politica anche all'interno del partito
Perché questo è assolutamente essenziale io non per il resto sono del tutto d'accordo con i compagni hanno sottolineato un punto cruciale cioè che
Noi la nostra immagine sta nel messo alternativa riforma dalla politica altrimenti l'alternativa si riduce a un puro levati tu che mi ci metto io diciamo ecco dentro le vecchie regole
E in questi termini non è credibile
Perché dentro le vecchie regole meglio dei democristiani non governo nessun l'utile
I socialisti hanno provato a competere tra
E quindi la nostra identità starne il nesso riforma della politica alternativa
E qui sta anche la forza nostra cioè di un partito che può diciamo da una parte interrogare Orlando
Dirà tu cerchi voti ma questi voti vi voglio usare per fare l'alternativa radici o no cosa che domanda alla quale non risponde cinque
Non so lui noi non lo so cosa né possiamo pensare della rete quello che vogliamo io penso che la rete sia un movimento di sinistra
Però non possiamo non tenere conto del fatto che loro se non lo dico Orlando non ha mai di ce l'avete un movimento della sinistra
In questo c'è anche la sua astuzia cerca sua capacità di ha mai gli ha detto che lui è l'alternativa al vecchio sistema politico ma non ha mai detto
Diciamo la sua formazione culturale risente molto di quel primitivismo prima maniera destra e sinistra non esistono più
Vorrei che facesse la fine del De Mita seconda maniera si può sperare di no dipenderà anche dalla
Quindi se se noi siamo dell'intreccio tra alternative riforma della politica possiamo interrogare Orlando in questo senso possiamo spingere sul Partito Socialista altra citazione dicendo badate non bastano dalla sinistra
Ci vuole unità della sinistra per cambiare il sistema politico per riformarlo per nuove regole del gioco quindi diciamo qui c'è la nostra forza
Per fare l'alternativa e insieme per fondare il sistema dell'alternanza perché a differenza sta qui mentre l'alternanza diciamo è una parola che è una è una connotazione di sistema cioè l'alternanza e la possibilità dentro il sistema politico dell'alternarsi al governo di forze fra di loro alternative l'alternativa è quello che noi vorremmo fare nell'alternanza cioè
Mandare la DC all'opposizione dice quindi l'alterno attiva è l'accezione e il particolare l'alternanza è la nozione generale naturalmente si tratta di un particolare talmente grosso mandarci all'opposizione dopo quarantacinque anni
Che finisce per essere per noi l'obiettivo fondamentale sistema di alternanza alternativa queste sono le due cose insieme
Riforma della politica alternativa
Credo che
Io sono anche convinto che se noi facciamo tutte queste cose che ci diciamo sempre che che che dobbiamo fare può darsi anche che vogliamo qualche voto in più diciamo rispetto alle previsioni
Siamo in una sfida molto aperti molto complessa anche nella quale possono determinarsi anche profondi spostamenti elettorali
E io sono persuaso in una cosa badate noi prendiamo voti seduce siamo ad alzare la posta in giuoco
Cioè se il cittadino va a votare
Pensando che tanto non cambia niente
Allora si dividerà fra chi da un furto di protesta di pura rottura
E non voterà per noi
E chi siccome non cambia niente diciamo così darà un voto di scambio
Se la gente pensa che tanto non cambia niente noi siamo fregati
Se invece la gente pensa che con il voto si può si può aprire il processo dell'alternativa
Allora noi diventiamo competitivi perché non c'è dubbio che il voto per l'alternativa non è quello per Orlando
Allo stato degli atti non è quello per il PSI il voto utile per l'alternativa votano cioè il CET il cittadino può pensare sì io voto per quelli se quelli hanno una certa forza allora i socialisti può darsi sì si convincano che debbono si può fare l'alternativa e allora i vari Orlando eccetera si avvicineranno al loro perché se hanno una certa forse sarà più facile voto utile perché poi la gente ragione
Voto di appartenenza è sempre più ridotto ed è per questo siccome io penso che noi dobbiamo cercare di creare questa sensazione cioè che la posta in gioco è quella per questo badate anche noi abbiamo bisogno di un dialogo un partito socialista
Vorrei che ci fosse chiaro
Abbiamo bisogno
Di una discussione di un confronto perché questo rende credibile la nostra politica e naturalmente abbiamo bisogno del fatto che questo dialogo non si spinga fino al punto di annulla Re quelle distinzioni che invece utili che ci siano perché se non ci sono perdiamo ridotti di la partita politica vedente si gioca tutta sul filo di fare emergere con forza la nostra immagine nella lotta economica sociale nella lotta politica e per il referendum
Aprire un forte dialogo unitario a sinistra che abbia però i caratteri di una sfida
Nella quale emerge anche l'autonomia ideale politica programmatica del nostro partito e la sua funzione
Se noi adesso nei prossimi mesi facciamo questo possiamo affrontare con maggiore serenità elezione e consentitemi di dire una cosa voi adesso penserete tutti quanti io sono dov'è vero
Ma alla Allo Statuto
Alle forme della democrazia eterna son tutte cose importantissime secondo me non possono essere quelle attuale che vanno malissimo
Io sono per pensarci tutto
Da questo punto di vista noi dobbiamo avere coscienza che siamo in una sfida tra
E assumere l'unica l'unico grande insegnamento di Craxi primum vivere
Dei
Preliminare
Viene insomma anche eventuali
No
Vediamo magari chiudiamo la porta vediamo di cominciare la seconda parte del seminario
Allora subito una comunicazione come vedete non sembra sì stamattina del coordinamento ribadendo che lui era relatore il coordinamento per cui speriamo che arrivi il relatore della relazione al coordinamento
Speriamo che arrivi nel pomeriggio altrimenti cercheremo di recuperarlo magari domani intanto abbiamo con noi possiamo cominciare lo stesso i nostri lavori perché possiamo saltare per il momento la parte introduttiva tra l'altro domani Sarandrea poiché chiuderà questa parte diciamo apertamente dedicata ai referendum Giannini abbiamo con noi Italia Sales della direzione del partito si occupa fatica dipartimento per il Mezzogiorno
Che appunto
Parleranno di questo referendum sull'intervento straordinario nel Mezzogiorno ora vediamo come articolare i lavori del pomeriggio appunto dipenderà molto dal fatto che russi venga o meno io direi di cominciare in ogni caso con un'introduzione di Sales e poi con le vostre domande con i vostri interventi vedremo poi strada facendo se non si arriverà come lavorava io ringrazio Salus per essere qui Guido direttamente
Tra i referendum qui abbiamo
Dato la nostra adesione quello che ha suscitato
Più perplessità
Corpo del nostro partito parlo almeno dei sei su cui ufficialmente si è pronunciata la direzione sicuramente c'è quello sul Mezzogiorno sulla legge sessantaquattro
Credo che già D'Alema avviata
Così se indicati detto
Delle preoccupazioni che ci sono state su questo referendum
In maniera particolare
Di una possibile campagna contro il Mezzogiorno che questo referendum avrebbe potuto
Da da
Ora
Vorrei dire innanzitutto che il messaggio del referendum proposto sull'intervento straordinario deve essere molto chiaro il messaggio è questo
Noi siamo per abrogare le norme che favoriscono la corruzione inquinamenti mafiosi e per privilegiare gli investimenti produttivi e industriali e lo sviluppo economico sociale e civile nel Mezzogiorno
Quindi è un referendum che vuole abrogare quelle parti della legge sul Mezzogiorno che favoriscono corruzione ma la vita
E vuole mantenere in vita quelle parti della legge che si riferiscono allo sviluppo produttivo industriale del Mezzogiorno
Infatti il quesito è questo volete abrogare gli articoli
Uno due tre quattro cinque sei sette otto
E poi sedici diciassette diciotto della legge primo marzo sessantaquattro il che vuol dire che si vogliono abrogare questi articoli e si vogliono mantenere in piedi tutti gli altri articoli terrestri
Si abrogano cioè si propone di abrogare la norma le norme contenute nella legge sessantaquattro ad eccezione di quelle che fanno riferimento e finanziano le attività produttive industria agricoltura terziario piccola impresa
Quindi questo non è un referendum per abolire l'intervento straordinario
Ma è un referendum per fornire per favorire l'intervento straordinario solo il sostegno alle attività produttive industriali
Quindi è un referendum che sceglie nettamente tra i vari interventi nel Sud quello legato alla industrializzato
Quindi spetterà un po'a tutti noi nel prosieguo della campagna sui referendum dare questo significato alla nostra adesione
Questo è un referendum per nulla industrializzazione del Sud
Come asse strategico delle politiche nazionali verso il Mezzogiorno
Quindi è un referendum potremmo dire propositivo
è un referendum impositivo
Propone cioè di abolire alcune parti per favorirne altri
Quindi spetta a noi soprattutto sottolineare questo aspetto del referente
Ripeto si abrogano le norme che regolano tutti gli interventi diversi da quelli di tipo produttivo industriale
Ovvero gli interventi per opere pubbliche
I cosiddetti piani annuali e triennale su cui c'è stato totale fallimento nella legge sessantaquattro
Si aboliscono tutti completamenti dei programmi precedenti la legge sessantaquattro
Che sapete
Hanno assorbito i completamenti su centoventi mila miliardi più della metà dei fondi a disposizione della legge sessantaquattro sono opere incompiute da venti trent'anni
Si abroga l'agenzia per la promozione dello sviluppo del Mezzogiorno cioè quell'agenzia che né i fatti ha sostituito la Cassa per il Mezzogiorno
Si abrogano le competenze derivanti da altre leggi in particolare nella legge duecentodiciannove dell'ottantuno quello sul terremoto della Campania e della Basilicata che pure erano contenute nella legge sessanta
Si approvano anche due articoli su cui c'è stata discussione che sono di rilevante pregio della legge
Cioè quell'articolo che prevede il coordinamento tra politiche ordinarie e straordinarie
E quel quello che prevede l'accordo di programma ne avrete sentito parlare
Che erano le parti più innovative della legge sessantaquattro cioè si faceva
Obbligo
Ai vari ministeri di avere una riserva nei loro programmi per il Mezzogiorno
Perché si approvano in questi due articoli pur essendo importanti ed essendo gli articoli sui quali di più si erano spesi i nostri gruppi parlamentari
Perché il primo totalmente inapplicato
Quello della riserva dei fondi per il Mezzogiorno
E il secondo applicato in maniera distorta cioè tutto quanto avveniva veniva finanziato la sessantaquattro si trovava questa è scaduta dell'accordo di programma per far passare
Cose che non avevano niente a che fare con lo spirito l'accordo di programma
Pensate che l'accordo di programma dovrebbe regolare l'intervento che il ministro Pomicino
Ha presentato per Napoli cosiddetto Progetto neo Napoli che è un insieme di opere pubbliche invece si fa passare come un accordo di programma per lo sviluppo di Napoli e la Campania
E si abroga anche l'articolo otto
Anche questo è un articolo su cui
Il nostro gruppo ha lavorato molto in maniera particolare
Il nostro Minervini della Sinistra indipendente uno dei maggiori esperti così di questa materia che regola i rapporti con le banche
Perché l'articolo otto vuole imporre una cosa che si è dimostrata per ora
Impossibile ad imporre cioè l'uniformità delle condizioni di ricorso al credito tra le diverse regioni questa specie che nel Mezzogiorno c'è un tasso diverso applicato dalle banche diverso rispetto al nord di due punti in media superiore a quanto si applica al questo perché
Non si vuole assolutamente
Annullare l'idea di un coordinamento tra politiche nazionali e politiche per il Mezzogiorno
Né si vuole rinunciare a questo obiettivo di uniformare il ricorso al credito in Italia poi dico come pensiamo della nuova legge che stiamo preparando di risolvere questi problemi
Ecco questo è un po'dal punto di vista tecnico il quesito si aboliscono alcuni articoli se ne mantengono invita altri si aboliscono gli articoli che in maniera particolare riguardano le opere pubbliche si mantengono in vita
Gli articoli che riguardano le attività produttive il che non vuol dire che
Noi siamo contrari alle opere pubbliche nel Mezzogiorno il che non vuol dire che siamo d'accordo con gli attuali con le attuali modalità di finanziare l'industrializzazione del Mezzogiorno
Lo abbiamo fatto per evitare ripeto che il referendum fosse un referendum contro il Mezzogiorno
Abbiamo voluto rimarcare questa parte propositiva e un referendum Matteo l'industrializzazione del Mezzogiorno come poi
Si potrà raggiungere questo obiettivo e da vedere
Noi siamo convinti che neanche gli attuali normative che regolano
Le modalità di accesso ai finanziamenti per l'industria nel Mezzogiorno siano sufficienti
Poi vi dirò come pensiamo di risolvere questo problema nella nuova nella lunga
Ecco era il caso di sottoporre al referendum una materia così delicata
Bene c'è stata una discussione molto a Cesa in mezzo a noi credo che oltre a quello sulla droga
Questo è un referendum che ha diviso anche
Compagni i nostri compagni nostri dirigenti e le preoccupazioni non sono infondate problema di vedere come le affrontiamo come risolviamo
In genere io ritengo che si sottoponga al referendum una questione che non ha trovato possibilità concreta di essere affrontata per via parlamentare per via normale
O che ha mostrato tali resistenze al cambiamento che occorre uno sciocco uno scossone per essere ripresa di giustizia
Pura chi si illude anche in mezzo nuovi che il problema del Mezzogiorno possa essere affrontato solo per via parlamentare
Io credo che appunto si fa una grande impressione una questione così complessa e così difficile quella del Mezzogiorno che ha bisogno sicuramente di uno scossone di uno show
E attualmente
Verso il Mezzogiorno ci sono solo scossoni negativi
Cioè c'è il fenomeno delle leggi su cui poi dico qualcosa il problema è di avere uno scossone in positivo
Cioè l'opinione pubblica nazionale che discute finalmente seriamente dei problemi del Mezzogiorno ecco il referendum un'occasione per una discussione di marzo sul Mezzogiorno e noi non dobbiamo perdere quest'occasione
Dicendo veramente come stanno le cose senza tacere niente del Mezzogiorno
Ma con l'orgoglio dicendo quello che noi proponiamo per il Mezzogiorno
E con orgoglio rivendicando una politica nazionale verso il Mezzogiorno
Perché si potrà dire tutto dell'intervento straordinario credo che
Ne discuteremo
Questo pomeriggio ma attenzione
Non è che nel Mezzogiorno si spenda molto
Si spende male e il fatto che si spende male fa convincere l'opinione pubblica che si spende molto
Se calcolate tutti i finanziamenti per l'intervento straordinario dal mille novecentocinquantuno al mille novecentottantanove
I fondi dell'intervento straordinario non hanno raggiunto lo zero virgola sette del piglio del prodotto interno lordo
Soltanto in due anni nel mille novecentosettantasei nel mille novecentosettantasette i finanziamenti per il Mezzogiorno sono arrivati all'un per cento del PIL
Quindi noi non stiamo parlando
Di fondi eccezionali a disposizione del mezzo ma il fatto che siano stati spesi così male a lascia netta l'impressione l'opinione pubblica che sono anche molti i soldi
Sono investiti nel Mezzogiorno anzi noi se riusciamo a calibrare bene la nostra campagna su questo referendum dobbiamo chiedere che si spende di più nel Mezzogiorno e dobbiamo legare spendere di più alla qualità dell'intervento
Ecco allora perché il referendum
Il referendum perché siamo ormai vicini alla convinzione generale della Illy solvibilità della questione meridionale
E credo che questa sia convinzione generale dell'intero Paese
E siamo quasi alla scomparsa di considerazione e di solidarietà verso il Mezzogiorno che è stato uno dei capisaldi della democrazia italiana
Ecco
Di questo di questi due dati cioè la convinzione della ieri solvibilità della questione meridionale e la caduta verticale della solidarietà e della comprensione per i problemi del Mezzogiorno
Sono responsabili tutte le politiche finora effettuate e seguite nel Mezzogiorno e per ultima legge sessanta qua
Cioè la legge sessantaquattro come tutte le altre leggi e norme sul Mezzogiorno hanno contribuito arrendere irrisolvibile la questione meridionale a far cadere la solidarietà del Paese verso il mezzogiorno ecco perché lui
Puntiamo al superamento è un referendum
Su questo
E se proprio deve essere un referendum ripeto non contro il Mezzogiorno
Ma se deve essere un referendum sul Mezzogiorno dobbiamo essere in campo con tutte le nostre argomentazioni
E credo che mio quindi abbiamo molte
Ecco quindi il referendum viene proprio a ridosso di questo senso comune vuole affrontare questo senso comune cioè che lui che sia irrisolvibile la questione meridionale
E chi come noi invece ritiene che sia
Risolvibile alla questione meridionale ma è risolvibile dentro un cambiamento generale delle politiche nazionali verso il Mezzogiorno deve fare di questa questione un punto centrale
Sicuramente ai fini della democrazia italiana questo è uno dei referendum centrati
Per l'unità del Paese per un nuovo patto
Tra nord e sud del Paese
E allora dobbiamo dire anche compagni perplessi che non è
Che questo referendum crea la convinzione del il di solvibilità della questione meridionale
Non è che questo referendum da alito
Alimento a chi crede che qualunque soldo investito nel Sud è sprecato e causa di corruzione e di malavita
Non è che il referendum produce questo convincimento può aiutare invece a cambiare questa valutazione
Deve servire a cambiare questa valutazione
Che ripeto già c'è
Sapete che il compagno Chiaromonte si è fatto interprete di
Di una preoccupazione
Che il referendum spacchi il Paese
La verità è che l'Italia ha già spaccato
La verità è che l'Italia già profondamente spaccata e c'è un movimento come le leghe
Che è un movimento di un razzismo particolare
Che io chiamerei di razzismo politico no etnico
In cui l'odio per i meridionali non è per le singole persone
Ma è l'odio per la questione meridionale
Cioè il convincimento che è stato il Mezzogiorno sono un'unica cosa
E quindi se loro lottano contro lo Stato debbono lottare anche contro il luogo dove lo Stato ha fatto Massimo fallimento del Mezzogiorno
Quindi ritengono siamo di fronte a questa situazione dobbiamo innanzitutto registrare questa situazione ripeto il referendum ci può aiutare a reagire a questo convincimento non è che questo referendum accresca o alimenti questo convincimento
Oltretutto tutte le vie parlamentari finora tentate si sono dimostrate
Delle vie
Che non hanno risolto nessun problema
Anzi ne potremmo dire che forse in Italia una delle questioni più trasversali ai partiti è stata la questione meridionale dove esiste il partito trasversale della Cassa del Mezzogiorno
E noi insomma a vario titolo con vari meriti abbiamo anche fatto parte di questo partito unico dalla cassa del magico sarebbe ora che cominciamo a riconsiderare questa nostra appartenenza a questo particolare partito
Che aiutato soltanto per ora ad affossare la considerazione nazionale sul Mezzogiorno
E qualora il punto da cui partire noi siamo centotrent'anni dall'unità d'Italia
E l'Italia al di là delle considerazioni storiche i difensori dei Borboni era un Paese diviso all'epoca già esistevano due economie non è vero che l'unità d'Italia
Come dire ha espropriato il Mezzogiorno di qualcosa
Cioè insisteva un apparato industriale già esisteva un apparato economico sociale molto più forte al Nord Sud dell'unità d'Italia fu fatto sulla base di questo farsi carico della nazione dei problemi del Mezzogiorno
Quindi uno una delle identità dell'unità d'Italia fusa risoluzione della questione meridionale
Ne siamo centotrent'anni da quella data e l'Italia è ancora un paese ad economia duale
E anzi possiamo aggiungere che l'Italia è un Paese ad economia società e a istituzioni duali
Cioè abbiamo due diversi
Due diverse economie due modalità di funzionamento diverse della società e addirittura due diversi funzionamenti delle istituzioni
Ma siamo anche a quarant'anni dall'avvio dell'intervento straordinario
Sapete che la Cassa del Mezzogiorno fu istituita appunto nel mille novecento cinquanta
E il Mezzogiorno d'Italia centotrenta anni dall'unità d'Italia quarant'anni dall'avvio dell'intervento straordinario non ha raggiunto gli obiettivi strategici che quell'intervento
E quella unità si erano prefissi
Gli squilibri economici sociali civili democratici non si sono attenuati anzi sono cresciuti
La questione meridionale oggi emblematicamente rappresentata uno dalla strutturale arretratezza della base produttiva industriale del Sud
Che lei sta il fondamentale elemento di debolezza dell'economia meridionale e ne possiamo aggiungere
L'elemento di massima debolezza dell'economia nazionale
Quindi questo è il primo elemento che caratterizza oggi la questione meridionale la struttura l'arretratezza della base produttiva industriale
Il secondo elemento che caratterizza la questione meridionale oggi e il tasso di disoccupazione che prossimo al venti per cento che è all'incirca il triplo di quello del no
Con un milione seicento mila disoccupati di cui la metà alla ricerca di una prima occupazione
Quindi questo è il secondo elemento che caratterizza oggi la questione meridionale
Sommate a questo la maggiore inattività del mezzogiorno e le preoccupazioni per il due mila sono molto molto forte sull'aumento di questo tasso di disoccupazione
Il terzo elemento che caratterizza oggi la questione meridionale e la presenza mafiosa nel controllo e nella gestione delle risorse pubbliche
Si potrà dire quello che si vuole che la mafia è diventato un fatto nazionale questo ci potrà confortare ma Milano non è Napoli Torino non è Palermo
Dobbiamo ancora di che certo la marcia risale il Paese ma caratterizza fortemente almeno quattro regioni meridionali
Ecco attorno all'intervento straordinario e questa è l'altra novità si è costruito nel corso di questi anni un solido blocco sociale
Interessato solo a spartirsi la spesa pubblica e perciò ostile allo sviluppo produttivo industriale
Quindi noi abbiamo una ostilità verso l'industrializzazione del Mezzogiorno dovuta proprio a coloro che gestendo risorse pubbliche riescono a gestire la società meridionale
E per la prima volta in maniera così massiccia sia alimentato un atteggiamento ostile alla questione meridionale
Ripeto è venuta meno quella solidarietà così indispensabile un Paese diviso accendo trent'anni dalla sua pulita
Insomma l'intervento straordinario non ha raggiunto l'obiettivo strategico che si prefiggeva perché fu giustificato per raggiungere obiettivi strategici
Qual era l'obiettivo strategico dell'intervento straordinario quello di ridurre il divario economico sociale civile fra il nord e sud
Allargare la base produttiva industriale del Paese
Questo obiettivo strategico non è stato raggiunto
Anzi poi vi dirò videro un dato in rapporto a questo obiettivo
Siamo in percentuale al di sotto della situazione del mille novecentocinquantuno
Ma al contrario ha creato questo intervento e ha causato un movimento d'opinione tout-court come leggo stile ad affrontare la questione meridionale
Mai nel corso di quarant'anni si era manifestata un'ostilità di questo tipo verso il Mezzogiorno anche nel periodo in cui esisteva una presenza massiccia di meridionali al Nord anche in quel periodo
Dell'emigrazione interna c'è stato un movimento con le caratteristiche delle
Questa è la novità di cui prendere atto
Per la prima volta dopo quarant'anni all'intervento straordinario manca quel consenso attivo o passivo che consentiva di dargli una spinta propulsiva
Ecco come rilanciare una solidarietà nazionale verso il Mezzogiorno
Ripeto preoccupandosi
Della spaccatura del Paese
Questo il tema che sarà al centro del referendum il referendum può essere invece deve essere una grande occasione per rilanciare con forza una nuova solidarietà e comprensione per i problemi del Mezzogiorno
Come si fa
Richiamando una solidarietà contro i nemici che non vogliono che i soldi affluiscono su
Invece bisogna lavorare affinché l'intervento pubblico che non coincide Sempre e solo con l'intervento straordinario
Lavorando affinché l'intervento pubblico torni ad assumere finalità generali strategiche da tutti riconosciute come indispensabili per l'intero Paese cioè noi dobbiamo tornare
Ad una considerazione che quello che si fa per il Mezzogiorno è utile a tutto il Paese
Questo è l'asse strategico che la nostra posizione
Dunque rilanciare la solidarietà è possibile solo ad una condizione e su questo noi dobbiamo essere netti
Senza nostalgiche che cambi laicamente l'intervento straordinario le sue finalità
Che si dimostri nei fatti il valore generale nazionale dell'intervento pubblico nel Sud
Che soldi pubblici siano investiti per un obiettivo strategico quello di rilanciare l'industrializzazione e di portare finalmente nel Sud la civiltà del lavoro e dell'impresa così come propone il referendum e così come c'è al nord
Noi meridionali rivendichiamo che anche nel sud ci sia la civiltà del lavoro ed è
Siamo stanchi di vivere di Stato vogliamo vivere d'industria se vogliamo rompere questo patto perverso che c'è in Italia in cui metà della nazione vive l'industria e metà dell'azione di regista
Quindi rilancio della solidarietà nazionale e cambiamento radicale dell'intervento pubblico nel Sud sono un'unica cosa
Questi sono per noi gli obiettivi dell'affare
Senza il Sud l'Italia non ce la può fare ad integrarsi in euro
Il suo in queste condizioni e con queste politiche è un ostacolo oggettivo all'integrazione in Europa
E qui viene un elemento che dobbiamo tenere molto presente al centro della nostra campagna
Noi non combattiamo solo contro i leghisti
Noi vogliamo combattere anche contro i sudisti
Nel senso che meridionalisti e il meridionalismo non significa essere difensori d'ufficio del Mezzogiorno così come e noi sbaglierei se cerco diamo a una campagna di difesa del Mezzogiorno così come per paura che si possa criminalizzare tutto il Mezzogiorno
Meridionalisti e meridionalismo non vuol dire essere procacciatori di risorse pubbliche comunque destinate al Sud
Quanti dei nostri gruppi consiliari dei nostri gruppi parlamentari di fronte all'esigenza di non avere niente voglio avere qualcosa di soldi per il Mezzogiorno ritengono che comunque è meglio avere qualcosa di soldi per il Mezzogiorno questa è una politica che dobbiamo abbandona
Io ritengo che essere meridionalisti non vuol dire essere procacciatori di risorse pubbliche a destinazione incontrollata
Ecco lasciamo questo ruolo ai sudisti
Cioè a coloro che hanno interesse a difendere il Mezzogiorno così come e hanno interesse a dire che il mezzogiorno in assenza di altri pur deve vivere tanto meglio che viva di trasferimenti
Ecco questa considerazione ha portato al cambiamento del senso della solidarietà nazionale non siamo verso il Parlamento attuato nel corso di questi anni una solidarietà straccione verso il Mezzogiorno
E noi siamo contrari
Nettamente contraria che si affermi un'idea di una solidarietà straccione verso il mezzo
E poi dirò che questa solidarietà straccione molto funzionale agli interessi del no
Dal punto di vista economico
Ecco perché noi dobbiamo fare in questa campagna referendaria
Una grande critica è una forte critica al meridionalismo del Governo
Il meridionalismo del governo è un alleato oggettivo di Bossi delle nicchie
Ed ecco perché l'Italia cui aspirare Gioele poter fare a meno dell'uno e dell'altro
Perché Bossi e il meridionalismo del Governo per intenderci i vari comici mi sa e Mannino sono l'altra faccia delle chiese
E allora noi dobbiamo però partire da queste idee
C'è una causa del fenomeno delle liriche tra le tante cause possibili ed è un fenomeno
In fase di studio
Negli ultimi tempi sono usciti
Delle cose interessanti sulle leghe io non sostengo che il meridionalista volanti meridionalismo è l'elemento caratterizzante delle nebbie
Ma non sono d'accordo con chi ritiene che sia un elemento del tutto secondaria male
Però bisogna dire con nettezza che una delle cause del fenomeno delle lunghe e il meridionalismo del Governo
Cioè il progressivo ridursi del valore strategico della questione meridionale da questione centrale della democrazia italiana a questioni di conquista e mantenimento del consenso da parte dei partiti di governo
Se noi siamo di fronte a questo dato
Credo che si stanno sviluppando elettoralmente al nord
E i
Diciamo le i sondaggi elettorali dando in progressivo aumento il consenso delle leghe ma molti sottovalutano un altro
Cioè che il progressivo
Stringersi del consenso elettorale dei partiti del governo nel metodo
Io voglio ricordarvi solo alcuni dati per capire un po'di che cosa stiamo discutendo
La DC
A percentuali più alte della media nazionale le ultime elezioni radici pigliano elezioni ultime il trentatré virgola trentasette per cento in tutt'Italia
Quindi la Ricci atti percentuali più alte cioè superiori alla media nazionale in nove regioni
E queste sono il Molise la Basilicata l'Abruzzo poiché nel Veneto
Poi la Campania la Puglia la Calabria le Marche e Lazio
Quindi c'è una sola regione del nord tra le prime quattro e due regioni del Nord nei primi nove anche se le Marche sapete una parte le Marche stava dentro
Diciamo la legge sessantaquattro cioè in alcuni territori delle Marche erano previste nel giusto
Vediamo i tassi il passi a una media nazionale del quindici e trentotto per cento
In sei regioni il persi a una media a un risultato più alto della media nazionale
E in queste sei regioni le prime quattro solo meridionali cioè la Calabria la Puglia la campagna e la Basilicata seguono poi in Umbria e il Piemonte dove però si supera la media nazionale di un'inezia
Quindi potremmo dire che in quattro regioni meridionali abdicherà lunga un risultato superiore alla media nazionale
Il pensa di è in sede di soli oltre la media nazionale piglia nazionalmente il due e ottanta per cento e precisamente in Basilicata Calabria Campania Puglia Molise e poi viene il Piemonte
Il Partito repubblicano e in cinque regioni oltre la media nazionale che è il tre e cinquantasette per cento
Tra queste la prima è la Campania
Con il quattro e settantanove che superiore al vecchio insediamento storico dei repubblicani che come sapete era in Emilia Romagna
Quindi l'insediamento
Dei repubblicani nella media nazionale cambiata non è più l'Emilia Romagna il partito la regione dove il partito repubblicano piglia più voti ma è la campagna
Quindi quasi tutti i partiti di governo non oggi risultati migliori nel Mezzogiorno
Non si può dire che solo la DC si è meridionali risata e l'insieme dei partiti di governo ad essersi meridionali Zatti
Guardate che questo dato è indispensabile per capire
L'attuale situazione tra nord e su
C'è stato un crollo elettorale nelle ultime elezioni politiche della vincita allarmi su
Cioè in quella parte che può essere definita la metropoli dello sviluppo e della europeizzazione del Paese
La DC nelle capitali dello sviluppo si aggira attorno al ventuno per cento
Cioè Mila no Torino Bologna
Eccetera
Così per il sì in quasi nessuna delle regioni del Nord bitte si è sopra la media nazionale
In quasi tutte le regioni meridionali sì ed i diversi punti oltre la sua media nazionale
Piglia più sette e tre per cento in Calabria oltre la media nazionale
Per gli ha più quattro e quarantatré in Puglia
Piglia più tre e sette in campagna
Il pensiero oggi un partito che senza il voto meridionale sarebbe poco oltre il dieci per cento
Non parliamo poi dei partiti minori quali senza il voto meridionale rappresenterebbe una percentuale di sopravvivenza e di testimonianza
Ecco questi sono i dati
Per quanto riguarda i risultati elettorali
Il che ci fa dire
Che questa politica verso il Mezzogiorno è uno strumento di altissimo consenso rispetto ai partiti dico
I quali hanno messo in conto di poter ulteriormente perdere al nord purché mantengono una Forte percentuale nel maggio
Ed essi hanno una possibilità di mantenere questa forte percentuale a mezzogiorno a condizioni che le cose restino così come sul perché questo intervento straordinario è uno straordinario meccanismo di consenso perché i governi
Nella Ricci e nel presi c'è una discussione
Di cui è stato internet in maniera particolare Martinazzoli con la proposta di una DC del nord cioè se la DC debba puntare ad avere anche il consenso del naturalmente una parte la DC ha risposto con Prandini cioè cercando di trasferire al Nord quello che avviene su
Li hanno chiamati la banda dei quattro
Tra questi quattro ci sono tre meridionali nasce anche Prandini per dimostrare cioè che c'è un tentativo di esportare il modello meridionale nel Nord attraverso un meccanismo di consenso con le opere pubbliche sapete che Franchini
E il ministro
Dei lavori pubblici
Ecco questa è la situazione
Naturalmente noi ragioniamo di un Mezzogiorno che è profondamente cambiato nome su questo come dire non dobbiamo fare non dobbiamo dare un idea di un Mezzogiorno Lazzarone cioè di un Mezzogiorno plebeo rozzo arretrato
Perché sbaglieremmo tono sbaglia Remo campagna
Dire che è cambiato vuol dire alcune cose elementari
Rispetto a quaranta anni fa non si muore più per malattia o per miseria
Cosa che avveniva ancora alcuni anni fa naturalmente fatte salve alcune alcuni episodi avvenuti
Negli ultimi giorni al nord e al sud
Ecco noi dobbiamo dire a chi ci pone questa immagine
Ma certo che volete l'intervento straordinario degli effettivi ha avuto il Mezzogiorno è cambiato non è la stessa cosa di quarant'anni fa
Ecco una dobbiamo replicare che non è vero che non è cambiato il Mezzogiorno
Il confronto non dobbiamo farlo con quarant'anni fa
Noi dobbiamo fare il confronto tra il nord e il sud del Paese oggi per vedere se il divario che esisteva quarant'anni fa si è mantenuto inalterato è cambiato e peggiora
Perché se il confronto lo facciamo con quaranta anni fa è chiaro che dobbiamo dire nessuno vuole tornare quello è gli effetti sono evidenti
Potremmo dire per esempio che il Mezzogiorno d'Italia fra tutte le aree depresse d'Europa e quella più indietro
Aree geografiche solo un decennio fa più arretrato del Mezzogiorno l'Irlanda la Spagna e il Portogallo sono oggi più avanti del Mezzogiorno
L'unico Paese che mantiene primato negativo tra le aree depresse dell'Europa a parte l'esterno
Solo l'Italia meridionale e la Grecia
Dobbiamo dire che l'Italia di oggi è una nazione che ha accorciato le distanze rispetto all'Europa e rispetto ai Paesi più industrializzati del mondo ma queste la singolarità del fenomeno Italia
L'Italia mentre accorciato le distanze con l'Europa ha aumentato il divario al suo interno tra nord e sud
Dedico alcuni dati
Il divario del reddito pro capite si è ridotto dal quarantasette per cento nel mille novecentocinquanta al quaranta per cento nel mille novecentottantasette quindi abbiamo un aumento del reddito di appena il sette per cento il che vuol dire che però
Il reddito del nord e il doppio di quello del Mezzogiorno
Le condizioni di benessere sì
Il divario del reddito pro capite
Si è ridotto dal quarantasette per cento nel cinquanta al quaranta per cento nell'ottantasei
Le condizioni di benessere sono passati da una differenza del quarantacinque per cento nel mille novecentocinquanta
Ad una differenza del ventotto per cento nel mille novecento ottanta
Per alcuni consumi ad esempio per i consumi alimentari
Il Mezzogiorno sta al novanta per cento di quello del Nord quindi sui consumi alimentari cioè quasi parità
Tra nord e sud
Vediamo invece
Altre differenze però per sintetizzare il divario dei consumi privati resta attorno al trenta per cento
Questa percentuale inferiore di quindici punti al divario di prodotto per abitante
Questa differenza viene compensata questo quindici per cento di differenza viene compensata dai trasferimenti pubblici operati a favore delle regioni meridionali
Cioè lo Stato finanzia fino al quarantacinque per cento al cinquanta per cento ma stiamo a metà del reddito del Nord finanzia questa debolezza strutturale del sud
Quindi i consumi del Mezzogiorno i consumi individuali non dico quelli collettivi sono compensati da questi massicci trasferimenti pubblici
Che ripeto non è solo l'intervento straordinario
Diciamo le politiche pubbliche verso il Mezzogiorno
Infatti il prodotto per abitante
Del cinquantanove virgola cinque per cento nel Mezzogiorno rispetto al mondo cioè non siamo ancora a quarantuno punti di differenza
Vediamo adesso questo per spiegare la differenza che la base produttiva del Mezzogiorno è molto al di sotto dei suoi consumi
E c'è un interesse a mantenere alti i consumi soprattutto dell'industria del no poi dico perché
Speriamo nel frattempo l'industrializzazione
L'industrializzazione che nel mille novecentocinquanta interessava solo il triangolo industriale si è diffuso a tutto il Centro-Nord almeno centocinquanta impone
Nel mille novecentocinquantuno l'indice di industrializzazione del triangolo industriale era pari allo zero virgola cinquanta
Scusate lo zero virgola centocinquanta
E nel resto del centro nord dello zero virgola cinquantasei eravamo la differenza di quasi zero virgola cento punti indice
Oggi l'indice del Centro-Nord si è raddoppiato cioè tutto il Centro-Nord ha un indice di industrializzazione dello zero virgola centododici per cento cioè il doppio di quello che era nel mille novecentocinquanta
Mentre il triangolo industriale è andato leggermente ancora avanti l'indice di industrializzazione dallo zero virgola centocinquanta oggi è lo zero virgola centosessantuno
Nel sud tale tasso era nel mille novecentocinquantuno dello zero virgola zero ventisette
Cioè era
Quasi cinque volte in meno rispetto a quello del triangolo industriale
Oggi l'indice di industrializzazione del Sud e lo zero virgola zero quarantuno cioè l'industria del mezzogiorno di oggi è inferiore a quello esistente nel Centro-Nord nel mille novecentocinquanta
Questi sono quaranta nell'intervento sull'ordine ecco perché il confronto non dobbiamo farlo con quaranta anni fa
Dobbiamo farlo tra nord e sud oggi
Questo dimostra che il divario non è diminuito anzi dopo quarant'anni di politica straordinari il divario dei punti su cui voleva intervenire cioè l'industrializzazione è aumentato
Anche oggi come quarant'anni fa si continua a dire
Che prima vengono le grandi infrastrutture
E le opere pubbliche è poi l'industrializzazione questa è la filosofia che sentirete nella campagna referendaria
Come volete industrializzare il sunto se mancano le infrastrutture
Questo era il ritornello che si fece all'inizio degli anni Cinquanta
Con una differenza profonda che allora avevano ragione
Allora una serie di grandi infrastrutture furono pensate al fine della industrializzazione
Oggi invece le grandi infrastrutture le opere pubbliche sono proposte da un ceto politico affaristico che li considera solo un mezzo di controllo sociale del ed elettorale
E anzi ripeto è un ceto politico affaristico che ha sviluppato una ostilità è una indifferenza azione alla industrializzazione perché la spesa pubblica e controllabile politicamente industrializzazione meno controllabile politicamente
Perché noi siamo di fronte ad una situazione paradossale
Che laddove c'è una industrializzazione forte il ceto economico tenta di condizionare e di diventare ceto politico
Cioè il potere economico tenta di diventare Poli potere politico nel Sud invece il potere politico è diventato potere con
Ed è una situazione di assoluto privilegio che è chiaro che questi non vogliono assolutamente Peppe
Oggi soprattutto l'industrializzazione del Mezzogiorno non ha gli stessi ostacoli che si incontravano all'inizio degli anni Cinquanta
Ripeto infrastrutture non nel mille novecentocinquanta si camminava ancora a dorso di mulo non c'erano neanche le cose normale acqua luce
Strade
E incontrava l'industrializzazione non lo dimentichiamo una forte ostilità sociale
C'è da parte del mondo contadino che aveva difficoltà ad immaginarsi come la convertirsi immondo industria
Oggi non abbiamo né infrastrutture nulle né un'ostilità sociale
Io credo che nel Mezzogiorno ci sia una cultura ostile al lavoro tanto è vero che i meridionali immigrati al Nord sono stati quelli che hanno retto l'industrializzazione no
Quindi non dobbiamo assolutamente parlare di una cultura meridionale ostile all'industria questa è un'assoluta sciocchezza
Su cui faremo bene come da meridionale non sulla meridionali da intervenire oggi il vero ostacolo all'industrializzazione del Mezzogiorno è un ostacolo politico
Quali sono i problemi oggi che trova l'industria nel Mezzogiorno
Il primo Stato è un ceto politico che privilegi il consenso a breve e controlla l'intera società controllando le risorse
Il secondo Stato no e una criminalità che anche essa generata da questo modo di pilotare le risorse
Questi sono i principali ostacoli alla industrializzazione del Mezzogiorno
Quindi se noi poi guardiamo con attenzione a questo quarantennio d'intervento straordinario in termini globali
Ecco credo che faremmo un errore
Cioè non ci conviene dire che l'intervento straordinario è stata la stessa cosa in tutti questi quaranta
Ci sono state diverse fasi dell'intervento straordinario
Potremo anche per l'udienza dagli anni cinquanta agli anni sessanta negli anni sessanta alla seconda metà negli anni settanta dagli anni Settanta dalla seconda metà degli anni settanta ad oggi
Ecco quindi non si tratta di un periodo omogeneo in questo lungo periodo ci sono state cosa diversa dall'intervento straordinario
Prendiamo per esempio in considerazione il decennio degli anni settanta e sessanta
Tra gli anni cinquantuno e gli anni sessanta ecco questo decennio si distacca nettamente dagli altri nella politica di intervento straordinario
In questi anni l'economia del Mezzogiorno si segnala per dinamismo per accelerazione degli investimenti e per una riduzione sostanziale della distanza cioè l'unico periodo in cui il divario tra Nord e Sud è diminuito il che non vuol dire che si è annullato è stato nel decennio degli anni sessanta
è significativo e va sottolineato che in quegli anni le distanze si riducono non soltanto per quanto riguarda il reddito medio ma anche per quanto riguarda la produttività media degli abiti
Nelle attività produttive
Gli anni della riduzione del divario coincidono con l'unico autentico esperimento di industrializzazione che l'intervento straordinario abbia effettuato nessun che è cominciato con l'Italsider di Taranto del mille novecentocinquantuno e si è concluso con l'Alfasud di Pomigliano nel mille novecentosettanta
Attualmente dopo quasi vent'anni di arresto della politica di industrializzazione che si è fermata all'inizio degli anni settanta
Le distanze da nord a sud sono ritornate ai livelli del mille novecentocinquanta anzi il divario è aumentato
Quindi
Qualcuno ha utilizzato gli errori di quella industrializzazione per dire che non bisognava fare più di industrializzazione del Mezzogiorno
C'è stato un uso politico
Di alcune delle scelte sbagliate dall'intervento pubblico
Se pensate che dagli anni settanta in poi in particolare dalla prima crisi petrolifera si è fatto una scelta di economica nazionale
La scelta di di politica economica nazionale quando si è avuta la prima crisi petrolifera all'inizio degli anni settanta è stata quella di concentrare le risorse per la nazione nel ristrutturare l'apparato produttivo industriale del Nord
Di abbandonare l'industrializzazione del Sud
E subito si è pensato di tenere alti i consumi attraverso la tradizionale e storica politica di opere pubbliche
Sostituendo le al vero sviluppo e ammantandoli dell'alone di risarcimento per il mancato sviluppo
Cioè si è sviluppato non solo una politica economica ma addirittura una cultura verso il Mezzogiorno
Cioè bisognava risarcire il mancato sviluppo non fare musica
E bisognava risarcire il mancato sviluppo quantificando in quanti soldi ci date per tenere alti con
Ecco questo è è il punto
Chi ha finanziato questa spesa pubblica perché nel fenomeno delle idee non dobbiamo vedere unicamente gli aspetti negativi dobbiamo anche vedere alcuni elementi di ragione altrimenti non comprendiamo quello che sta avvenendo
Ebbene su un punto le leghe hanno ragione
Che il finanziamento al Mezzogiorno cioè
Tenere alti i consumi tenere alti consensi senza sviluppo industriale che è una specie di miracolo che solo nel Mezzogiorno è avvenuto
è stato pagato dal prelievo fiscale maggiore del Nord
Lo Stato prende un prelievo fiscale molto maggiore nel nord e nel sud
Trasferisce al Sud una quota superiore
Diciamo alla produttività del sud
La quota di spesa pubblica destinata al Mezzogiorno è pari al trentasei per cento del totale nazionale
Ma superiore
Di undici punti rispetto al contributo di quest'area prodotto nazionale il contributo Rosita attraverso in gran parte il prelievo fiscale
Questo scarto è finanziato attraverso la finanza pubblica che trasferisce al Sud parte del prelievo fiscale del Nord ed è pacato col debito pubblico
Quindi il Mezzogiorno in queste condizioni a da una parte apparente una quota del prelievo fiscale del Nord e prende una parte del debito pubblico
Ecco così si è finanziato
Ecco qui
Si dovrebbe come dire ragionare voi tutti ripete da
Sì
Allora la quota di spesa pubblica destinata al Mezzogiorno nel bilancio dello Stato e il trentasei per cento del totale nazionale quindi lo Stato dal trentasei per cento del proprio bilancio Alberto
Invece lo Stato prende dal Mezzogiorno il ventiquattro per cento
Questo scarto di undici punti e finanziata da una parte del prelievo fiscale che preso dal nord si trasferisce al sud una quota ecco in parte è finanziato dal debito pubblico
Ecco questa è la situazione
Naturalmente
Si potrebbe discutere come tutte le politiche redistributive siano oggi in discussione in Italia
Perché lo Stato è intervenuto in Italia attraverso tre linee di politiche redistributive
Una politica redistributiva chiamiamola etnica verso le regioni a statuto speciale
Naturalmente Peretti che non ci metto la Sicilia la Sardegna ma la Val d'Aosta il Friuli Venezia Giulia no il Trentino Alto Adige
Le regioni a statuto speciale quindi c'è una redistribuzione di risorse verso il Friuli verso
Pensate un po'che nel Friuli-Venezia Giulia
C'è il più alto indice di finanziamento all'industria superiore l'intervento straordinario c'è chi mette chi riceve dei contributi per le attività produttive in Friuli riceve superiore a quando si fa nel Mezzogiorno
Quindi non siamo di fronte a una redistribuzione di risorse dello Stato verso per ragioni tecniche
Siamo ad una redistribuzione lo Stato per ragioni sociali dal fare
Insomma sì finanziati in gran parte attraverso questo meccanismo e siamo di fronte a una redistribuzione rispetto al Mezzogiorno delle tre le distribuzioni che lo Stato fa la più in crisi è quella verso il Mezzogiorno
Ecco e qui dobbiamo discutere come si è costruito in particolare blocco sociale
Ecco queste politiche hanno creato un blocco sociale
Questo perché
La Svimez ogni anno in questo suo rapporto almeno da alcuni anni a questa parte pone l'accento fortemente sul blocco sociale che si è costruito attorno la spesa pubblica innanzitutto
Anzi noi dobbiamo dire che questo blocco sociale molto più forte molto più esteso molto più potente del blocco agrario che all'inizio degli anni Cinquanta tentò di ostacolare le politiche dell'intervento straordinario
Anche perché quel blocco agrario era giustificato dalla perdita di alcuni benefici monetarie finanziarie che gli agrari perdeva
Ridistribuire le terre per esempio era un danno Forte queste naturalmente non perdono niente del loro
Cioè sono tutte un blocco fatto di persone che hanno tutto l'interesse invece
A consolidarsi attraverso il finanziamento
Ecco noi dobbiamo dire che e questo blocco sociale che si è creato nel Mezzogiorno a a cui ricondurre l'esaurimento di fatto della politica meridionalista
Questo è il blocco sociale da sconfiggere
Noi non sempre abbiamo ingaggiato una battaglia forte contro questo blocco sociale
Anzi qualche volta ne abbiamo fatto parte ripeto senza molto potere senza molta influenza
Soprattutto nel decennio degli anni settanta
Quando abbiamo confuso
La difesa delle autonomie locali
Con quanto avveniva invece una politica meridionale negli anni Settanta voi sapete abbiamo cominciato ad amministrare alcuni mi comuni meridionali
Abbiamo cominciato ad amministrare qualche Regione e abbiamo ritenuto che tutto sommato la presenza dello Stato nel Mezzogiorno la si vedeva seconda dei soldi che trasferiva ai comuni e alle regioni
E quindi negli anni Settanta anche
Non abbiamo considerato lo spaccio
Non solo economico ma lo sfascio democratico che quel blocco sociale avrebbe costruito nel Mezzogiorno
Gli abbiamo perso i Comuni e le Regioni quel blocco è riuscito a fare anche a meno di nuovi ma noi per vent'anni non ci siamo accorti di quanto stava avvenendo nel Mezzogiorno
E dagli anni Settanta
Che prima il Partito comunista e oggi il PDS non fa una seria battaglie sulla industrializzazione del Mezzogiorno
Ecco questo uno dei punti su cui dobbiamo ragionare
Dicevo come il Nord partecipa e come il Nord ha interesse a mantenere le cose così nel Mezzogiorno e su questo ecco forse qualche cosa in più dovremmo dire senza timori al Nord e al Sud possibilmente non solo al Sud
Questo tipo di intervento dello Stato nel sud è fortemente congeniale ad un'economia danno per questi motivi
Il primo che il Nord partecipa in tanti modi a questa particolare economia meridionale
Intanto il Nord produce quello che il Sud consuma senza i consumi meridionali sarebbero in crisi molte industrie del Nord
Perché qui possono godere di un mercato nazionale di consumi che in gran parte fornito dallo
Due il Nord fornisce al Sud gran parte dei manufatti necessaria all'economia delle opere pubbliche lo abbiamo visto nel terremoto
Per esempio il terremoto che ha fatto affluire in Basilicata in Campania cinquanta mila miliardi secondo degli studi almeno tre quarti di queste economie ritornato al morto
Per cui quando si sceglie l'economia delle opere pubbliche una parte restano su come tangente come malgoverno come consumi e una fatti una parte consistente ritorna l'economia delle
L'altro elemento con cui nel Nord partecipa con consenso a questa particolare economia e che non ha vissuto concorrente sul mercato nazionale e internazionale questa credo che sia una cosa che può fare comodo
Insomma il Mezzogiorno dentro queste politiche assunto sempre più il ruolo di aria di esportazione Steps viaria di esportazioni interno
Assunto sempre più il ruolo di mercato dispotico supplementare un mercato politicamente regolato
Ma sempre mercato di sbocco supplementare
Dunque le attuali politiche verso il Sud rendono il Mezzogiorno doppiamente dipendente
Lo rendono dipendenti dai trasferimenti pubblici e lo rendono dipendente dall'economia del no
Ecco questi dati non li dimentichiamo
Perché non sono dati secondario
Certo molti dal Nord parlano contro il Mezzogiorno ma bisognerebbe ricordare questo elemento che attorno alle attuali condizioni del sud c'è una parte l'economia del Nord che si regge
E c'è di più l'intervento straordinario concentrandosi solo sulla infrastruttura abbia via eliminato quello ordinario Giorgio
Potendosi fare con l'intervento straordinario quello che si dovrebbe fare normalmente si è avuto l'assurdo che l'intervento straordinario è stato sostitutivo di quell'ordine
Perdendo così anche il suo carattere aggiuntivo
Cioè ne dobbiamo considerare intervento straordinario essere un'economia che si aggiungeva a quello ordinariamente lo stato facile
Perché si raggiunge un comparto in cui lo Stato non poteva trasferire risorse cioè o almeno per i consumi Necchi in maniera particolare sull'industria perché l'intervento straordinario posso di fare l'industria si è concentrato sulle opere pubbliche
E perché le opere pubbliche dovrebbero farli normalmente i ministeri i ministeri si sono sentiti per responsabilizzati per cui l'intervento straordinario ha fatto quello che normalmente bisognava fare nel Sud e quindi ha perso anche il carattere aggiuntivo
Ecco allora il punto noi vogliamo tornare a parlare con rispetto dei problemi del Sud con il referendum dobbiamo parlarne con rispetto
Con serietà
Perché attenzione sale su nella sua interezza viene aggredito
Con una campagna
Di criminalizzazione generale
E se per il Sud non si delinea nessun'altra prospettiva che ridurre solo i trasferimenti
Pubblici si crea il più grande paradosso
Che gli affossatore della solidarietà nazionale verso il Mezzogiorno cioè gli uomini di partiti Stato che hanno controllato questa particolare economia meridionale diventa messi gli unici difensori del Mezzogiorno
Anzi diventano gli unici difensori dell'America
E allora noi non dobbiamo fare aggredire il Mezzogiorno
Con una discussione generalizzato perché credo che a nessuno si possa chiedere avendo i consumi alti e senza produrre di rinunciare ai consumi alti
Si può chiedere al Mezzogiorno di produrre quello che consuma e questa è la cosa che ne vogliamo fare
Cioè creare una base
Studiare produttiva che possa consentire al Mezzogiorno di consumare e di esportare
Ecco
Io ritengo che da questo punto di vista noi dobbiamo essere chiari il referendum non propone di abolire l'intervento pubblico verso il Mezzogiorno perché il Mezzogiorno senza intervento pubblico non ce la può fare non ha le risorse sufficienti chi dice che nel Mezzogiorno l'unico problema
Riaprire il mercato dice una cosa
Che non sta né in cielo né in terra
Altra cosa è dire che nel Mezzogiorno bisogna anche riaprire il mercato
Ma una liberalizzazione del mercato sottraendo tutto ai partiti e alla politica non sarebbe sufficiente di per sé di rendere concorrenziale il Mezzogiorno
Il problema che il Mezzogiorno ha bisogno di un intervento pubblico la discussione sulla qualità di questo intervento pubblico e sulle modalità di questo intervento
E quando diciamo che il Mezzogiorno ha bisogno l'intervento pubblico non diciamo che l'intervento pubblico debba essere l'intervento straordinario
Cioè facciamo distinzione tra intervento straordinario e tra intervento pubblico
Il Mezzogiorno potrà fare sicuramente a meno dell'intervento straordinario cioè costituito con una legge a parte costituito con un'agenzia costruito con fondi a parte
Vi dirò poi come vogliamo risolvere questo problema rumori cioè non può fare a meno invece dell'intervento
Per cui c'è bisogno di una nuova politica nazionale radicalmente diversa da quella che attualmente in vigore
Per cui è ora di parlare di un nuovo patto tra nord e il sud
Ripeto rompendo il vecchio che ha molti più consensi di quando ne possiamo immaginare
Rispetto anche diciamo a i cosiddetti puri industria listino il patto che ho cercato di dire che attualmente il Sud vive di Stato enorme vive di industria
La nascita delle righe da un lato e l'esplodere della criminalità mafiosa dall'alto hanno reso non più prorogabile questo patto scellerato
Il Sud vive da decenni di Stato e la sua anima democratica è stata mangiata dallo Stato
Il Sud vive di Stato ma nel Sud c'è il più basso senso dello Stato riscontrabile in tutti i tacchi
Il cui vivere di Stato non è anche stato sufficiente a dare un alto senso sta allora se vogliamo essere seri
Dovremmo dire che il Sud può essere accomunato al fallimento dell'economia dette dall'alto che è stato tipico di questi ultimi anni e che ha visto il crollare dei regimi totalitari dell'Est
E c'è tempo differenze tra quello che avviene nel Mezzogiorno e quello che avviene nell'ex
Sì
Noi potremmo dire che il mezzogiorno di oggi può essere accomunato al fallimento del tentativo di dirigere l'economia dall'alto dallo Stato
E che noi non possiamo parlare del mezzogiorno di Patti dobbiamo parlare di rivoluzione democratica nel Mezzogiorno perché nel Mezzogiorno c'è una particolare dittatura
Cioè una dittatura con consenso
Ma siamo parlando di una dittatura
Stiamo parlando cioè di un potere economico politico che è tutto nelle mani della politica e dei partiti
Nel Mezzogiorno la politica e tutto lo Stato e tutto nel bene e nel male
Anzi dobbiamo dire che lo Stato nel Mezzogiorno e la forza e la tragedia del Mezzogiorno e dobbiamo insistere su tutti e due gli aspetti senza lo Stato attualmente il Mezzogiorno non si legge
E con questo Stato il Mezzogiorno sta promulgando in una moderna tragedia civile che data in maniera particolare dall'assenza di diritti e dalla presenza della criminalità mafiosa
Chi vuole cambiare la tragedia nel Mezzogiorno non deve abolire lo Stato deve cambiare la qualità dello Stato nel Mezzogiorno
Perché altrimenti un assoluto illusione
Ecco noi per esempio nel passato
Abbiamo avuto un'idea molto particolare della industrializzazione e mezzo io direi abbiamo avuto un'idea di parte della industrializzazione
Anzi qualcuno ha sostenuto secondo me giustamente che addirittura noi nel Mezzogiorno siamo stati una forza ostile all'industrializzazione
Non so quanto sia vera questa affermazione molti ritengono che noi abbiamo scelto lo sviluppo dell'agricoltura come elemento trainante del Mezzogiorno rispetto all'industrializzazione ma questo è ma cosa da riservare
Un po'agli storici in ogni caso noi abbiamo detto abbiamo dato questi dell'industrializzazione l'industrializzazione portarla superare
E quindi c'è la possibilità di radicare una forza che come la nostra era legata all'espansione del movimento operaio abbiamo fatto una scelta di questo tipo
E quando parlavamo di visualizzazione del Mezzogiorno ci riferivamo forse se grida di pace
Arriva la classe operaia
Ci risolverà i problemi della democrazia nel Mezzogiorno
Invece noi dobbiamo recuperare alla proposta di industrializzazione che ripeto è al centro di questo referendum un valore più generale
La crescita della base produttiva industriale deve essere assunta come fattore rigeneratore non solo delle strutture materiali del Mezzogiorno come fattore rigeneratore della vita pubblica e sociale della giacca
Eccola dobbiamo essere capaci di dargli una industrializzazione alla stessa idea che arrivano i grandi meridionalisti all'inizio del secolo pensate ambiti
Che fece l'unico tentativo di industrializzazione del Mezzogiorno all'inizio degli anni nel Novecento
L'idea di Nitti era questa l'industrializzazione come una prospettiva di mutamento globale fondato su un sistema di valori e sui rapporti sociali che esprime la produzione di fatto dobbiamo insistere sui valori
Che esprime l'industrializzazione
E dirò poi valore che assume l'industrializzazione dalla battaglia antimafia
Sicuramente la cultura industriale più antimafioso della cultura assistenziale
Sicuramente l'economia industriale ha in sé maggiori anticorpi della economia pubblica assistenziale
Ci sta di fatto che in Italia permane un fenomeno mafioso nel sud
E per quanto vogliamo dire non c'è un analogo fenomeno mafioso né a Torino né a Milano almeno delle caratteristiche ne conosciamo nel Mezzogiorno
E mentre l'industria è aggredibile dall'esterno attraverso tangenti o anche attraverso la finanza pubblica non è aggredibile dall'interno
Mentre la società che si regge sull'economia pubblica e aggredibile dall'interno cioè nel senso che la mafia può fare addirittura concorrenza ai partiti nella gestione di queste risorse
Io non conosco nessun mafioso industriale ecco almeno e nelle industrie avanzate
Tutti quanti conosciamo molti mafiosi che sono in attività a ridosso delle competenze delle decisioni pubbliche la mafia imprenditrice si sviluppa in gran parte attorno alle commesse pubbliche dalle forniture pubbliche o attorno ai lavori pubblici
Ma questo
è un altro ragionamento quindi noi proponiamo il superamento dell'attuale situazione economica produttiva come condizione prioritaria su ogni altro tipo di intervento nel mezzo
Noi siamo coerenti con l'impostazione che fu al centro dell'intervento di Giorgio Amendola alla Camera nel dibattito sulla istituzione della Cassa del Mezzogiorno
Giorgio Amendola disse il problema del Mezzogiorno non è un problema di lavori pubblici questo deve essere dopo quarant'anni il nostro punto di vista
Così non è stato nel corso di quaranta non siamo stati coerenti con questa impostazione che avevamo all'epoca
Delle istituzioni e la Cassa del Mezzogiorno
Ripeto
Questa particolare economia meridionale
Che possiamo definire la trasformazione statalista del Mac
Si è dimostrata più esposto al controllo criminale
Le mafie intendendo per macchine insieme senza associative
Così ma intendendo per mafia insieme
E le varie associazioni criminali nel maggio sono diventati agenti forti di controllo di questa particolare con un cioè questa particolare economia si è dimostrata e congeniale all'espansione mafiosa
Perché dunque dovrebbe essere ancora preferito un tipo di economia dove si è visto che è più facile l'inserimento mafioso
Non dovrebbe essere anche questo un motivo serio forte probante per preferire scegliere un altro tipo di economia
Ecco quando si parla di essi semplici semplificarne Giorgione uguale mafia anche dobbiamo rispondere sì senza imbarazzi questi economia si espone alla mafia ma non è questo l'interesse del Nord a cambiare economia nel Mezzogiorno
Perché se la marcia nasce al Sud risale per via finanziaria a
E quindi il Nord deve sapere che fino a quando il sud e in queste condizioni non esporta la Mercedes porterà Amati
E prima o poi la Marche sporta dal Sud troverà il modo di insediarsi stabilmente interno
Ecco perché ci dev'essere un obiettivo del Nord
A cambiare economia nel Sud se anche il Nord vuole contribuire a che
Il Sud non produca ma c'è un interesse generale della nazione non è un fatto che spetta ai meridionali i quali non ce l'hanno nel sangue la marcia
Sanno fare a meno
Ahimè il problema è un problema su cui bisogna essere chiari è un interesse della nazione cambiare il Mezzogiorno anzi soprattutto in rapporto alla presenza di maggio
Soprattutto al fatto che oggi il Mezzogiorno contemporaneo produce non merci ma produce criminalità
E allora forse non voi anche qui senza imbarazzi dobbiamo dire che c'è un nesso tra Illy solvibilità della questione meridionale invincibilità delle marce
C'è un nesso
E che i vari solvibilità della questione meridionale potrà vendere evincibile limati
E fino a quando risolvibile la questione meridionale sarà invincibile l'Amati
Perché la mafia dentro questo mezzogiorno si trova sua
Ecco perché noi dobbiamo dare alla lotta alla mafia un grande respiro riformatore
E finalmente dobbiamo togliere
La battaglia antimafia solo dal campo morale assoluto al campo giudiziario la battaglia ma c'è una grande battaglia sociale è una grande battaglia politica non è una battaglia morale una battaglia giudiziaria
Chi vuole votare alla mafia in Italia deve cambiare radicalmente le politiche verso il mezzo
Deve cambiare la struttura di produzione del Mezzogiorno
Se il Mezzogiorno produce come attualmente producesse la struttura economica e sociale del Mezzogiorno resta questa qui
Beh possiamo solo augurarci che nella lotta tra sistema di potere mafia vinca il sistema di potere cioè che la DC riesca a controllare tutta l'illegalità e a fare a meno che la macchina ma più di questo non possiamo sperare
E la Dc e il Psi si sono dimostrate incapaci di avere il monopolio sull'illegalità nel Mezzogiorno
Dopo anni in cui bene o male ci sono riusciti
Cioè la DC ha perso il monopolio sull'illegalità
Per cui se ci poteva dire bene ma che male fa questa particolare economia se in fondo permette di consumare senza produrre
Noi dobbiamo rispondere che no non è più così per un periodo ha consentito di consumare senza produrre oggi permette di consumare senza produrre ma produce ma
Ecco questo è il punto su cui noi dobbiamo connotare la scelta della industrializzazione come una scelta di civilizzazione
Noi vogliamo conoscere nel Sud la civiltà del lavoro dell'impresa perché solo la scelta del lavoro dell'impresa porta con sé la civiltà dei diritti senza civiltà del lavoro dell'impresa non c'è società di diritti nel Mezzogiorno
Perché non c'è un'autonoma produzione di società civile
E senza società civile nel Mezzogiorno non ce la si può fare né a cambiare la struttura economica né la lotta alla mafia
Ecco dunque
E vengo alla parte conclusiva
Beh vogliamo accompagnare alla proposta referendaria una battaglia per una radicale modifica della politica
Economica generale
Per questo presenteremo nei prossimi giorni al Parlamento una proposta di legge
Che supera l'intervento straordinari che comunque scade nel novantatré
Riformi e finalizza in senso meridionalisti corpi intervento ordinario dello Stato
Su questo qualche informazione sulla proposta intanto dobbiamo distinguere i dati
Se si raccolgono le firme se si dovesse andare al referendum sapete che la possibilità di effettuare il referendum è spostato negli anni cioè non ci troveremmo in coincidenza con la fine dell'intervento straordinario una delle motivazioni che porteranno che questa che fate a fare il referendum se l'intervento straordinario finisce nel novantatré noi dovremmo essere in grado di rispondere a questo
Ne possiamo rispondere
Intanto ne presentiamo la legge in Parlamento
Dobbiamo rispondere che noi facciamo il referendum per avere una discussione di massa sul Mezzogiorno e mettere a confronto diverse terapie sul mezzo
Facciamo questo referendum perché vogliamo con forza di un'altra scelta di politica economica verso il Mezzogiorno
Facciamo il referendum perché chi vuole cambiando gattopardesca mente i termini della questione vuole mantenere inalterato il tutto pensate che i maggiori
Il maggiore sostenitore dell'abolizione del ministero del Mezzogiorno e Cino comici
Il quale naturalmente dice che
Il ministro nel Mezzogiorno lo farà nel ministero del Bilancio per cui ne potrò avere molta gente che tira bene facciamo almeno intervento straordinario
Quindi ad avere due tappe
Quando parliamo di proposte in Parlamento ci sono due tappe una nell'immediato
Nell'immediato il Governo ha presentato una proposta di rifinanziamento perché la legge scade nel novantatré però si dice che i fondi sono terminati
Quindi per avere vigenza fino al novantatré deve avere a disposizione dei fondi qui è inutile soffermarsi su un gioco delle parti tra FIAT e Mannino sui fondi a disposizione
Ci sono compagnie autorevoli che ritengono che i soldi ci sarebbero già oggi e non ci sarebbe bisogno di un rifinanziamento per consentire alla FIAT di fare gli investimenti nel Mezzogiorno il governo utilizza la FIAT per chiedere un rifinanziamento ma
Non inoltriamo uscì questa polemica prendiamo per vera per vero il fatto che c'è bisogno di un rifinanziamento
Il ministro Mannino ha presentato una proposta che che rifinanzia la l'intervento straordinario per ventiquattro mila miliardi
Di cui quattordici sarebbero destinati alla parte del referendum della legge che noi non vogliamo abolire
E dieci mila miliardi sarebbero utilizzati per i cosiddetti progetti strategici cioè quelli che abbiamo descritto fino ad ora acqua città compagnia bene
Bene noi dobbiamo intanto intervenire su questo
Cioè se si raccoglieranno molte firme ci sarà una discussione attenta
Su questo referendum e possiamo utilizzare questa fase di raccolte di firme periodici a condizionare il rifinanziamento in questo momento
Noi abbiamo presentato noi per ora la sinistra indipendente
Ha presentato una proposta di legge a firma della compagnia da Becky in un solo articolo che dice tutti di finanziamento va alla parte che non si abolisce con i referenti
C'è qualche parere discordante al nostro interno io personalmente sostengo che questa linea è più che giusto ne dobbiamo dire fin da ora coerenze a cominciare dalla finanziaria di questa se non nella finanziaria di quest'anno cominciamo a dire bene industrializzazione però forse ci vuole qualcos'altro noi perdiamo la faccia e non possiamo fare neanche la battaglia con coerenza
Quindi intanto ci vuole una leggina che vincoli il rifinanziamento delle sessantaquattro fino alla scadenza del novantatré ad essere operante soltanto per gli articoli che il referendum non vuole abolire
Poi perdiamo la battaglia in Parlamento è un altro ragionamento ma intanto quella inferiore se vogliamo parlare del referendum
Nella maniera che mi sono permesso di suggerire lo possiamo fare soltanto a questa condizione se noi dicendo Beppo il referendum si vedrà in tante forse un po'di acqua ci vuole un po'di metano ci vuole un po'di strada ci vogliono eccetera noi non siamo in grado poi
Di fare la battaglia sulle intercettazioni quindi la prima coerenza e queste poi c'è il problema che presentare la legge di presentare una legge allora la legge che la dobbiamo presentare su cui stiamo discutendo e dovremmo avere attorno alla metà di novembre una illustrazione in tutte le grandi città meridionali ci auguriamo di poterlo fare anche in qualche città del nord
La legge deve dire al primo punto che superata la legge sessantaquattro e anzi è abrogata la legge sessantaquattro e anzi deve dire è finito l'intervento straordinario ma non è finito lo straordinario impegno che lo stato il Governo il Parlamento deve avere per il Mezzogiorno
Questo è il concetto attorno a cui vogliamo lavorare
Sinora l'intervento straordinario vuol dire fine di una particolare modalità di intervento
Fine dell'intervento straordinario vuol dire al fine di una particolare struttura dell'intervento non vuol dire fine di un impegno straordinario della nazione verso il mezzo dobbiamo distinguere nettamente le due cose
Dove sta scritto che un impegno straordinario si debba concentrare le strutture straordinari
Lo sta scritto da nessuna parte anzi si è dimostrato che l'impegno straordinario viene contraddetto da strutture straordinari quindi vogliamo la fine di agenzie di cassa e viaggi
E su questo dobbiamo sperare di avere il consenso di tutto il nostro partito non è una questione di poco
Che cosa vuol dire
Vuol dire che noi aboliamo la legge sessantaquattro vogliamo abolire tutti gli enti che derivano dal sessantaquattro
Sono Ivan Dias nasce sigle infinite
Vogliamo concentrare sullo sviluppo produttivo industriale dentro il ministero dell'industria
Vogliamo modificare gli incentivi attualmente in vigore nel Mezzogiorno
E vogliamo provare a fare questo
Due punti della legge
Uno che garantisca l'industrializzazione attraverso il ministero dell'industria al cui interno opera da un ispettorato
Una specie di struttura che controlla non solo se le impresa acquistano le macchine
Ma se funziona l'impresa cioè vogliamo cambiare il controllo dello Stato sulla industrializzazione attualmente si vede se tu ti do i soldi per una macchina per macchinari Polito se quel macchinario utilizzato le vogliamo cambiare il controllo non sulla macchina
Ma sull'impresa
Vogliamo mantenere il conto capitale
C'è una discussione in mezzo a noi ma riteniamo che di fronte a regioni come ripetizioni Venezia Giulia che prevede un finanziamento superiore all'attuale intervento straordinario sarebbe assurdo abolire il conto capitale nel metrò
E poi vogliamo fare un centro per l'assistenza tecnologica l'ingiusto nel Mezzogiorno dentro il ministero richiede delle industrie
E vogliamo applicare un criterio quello della civiltà media garantita nel Mezzogiorno
Che cosa vuol dire
Se aboliamo l'intervento straordinario non ci troviamo di fronte a una situazione per la quale il Mezzogiorno è comunque in in divario di strutture civili di strutture produttive rispetto al mondo
Ne vorremmo fare una fotografia di questa di di questa di questo divario cioè quante scuole ma anche nel Mezzogiorno
Quanti asili ma anche nel Mezzogiorno quanto verde ma anche nel Mezzogiorno cioè vorremmo fare uno standard
E stabilire uno standard medio a disposizione di tutti i cittadini
In base a questo standard medio noi pubblichiamo pubblichiamo la legge dovrebbe obbligare i ministeri le loro programmi a garantire uno standard medio di civiltà a mezzogiorno
Autonomamente nell'ambito del proprio bilancio
Vorremmo fare uno standard medio di servizi a disposizione del mezzo
Quindi si dirà nel Mezzogiorno mancano Toto scuole il ministero nella pubblica istruzione dei suoi programmi dirà che per raggiunge lo standard medio nel Mezzogiorno fissato lo standard bisogna investire Toto so
E così in tutti i settori quindi ne vogliamo fare una legge che stabilisca uno standard medio che deve essere aggiunto entro certi
E poi vogliamo dentro il ministero dell'industria un nucleo per la industrializzazione del Mezzogiorno con modalità che inutile qui soffermarsi e poi prevediamo tre controlli uno della Corte dei Conti che giace
Uno di una commissione bicamerale che gioisce andrebbe cambiato ce ne vogliamo non una commissione bicamerale per il Mezzogiorno una commissione bicamerale sull'economia nazionale che abbia il compito di verificare se dentro l'economia nazionale sia assunto l'obiettivo del superamento del divario
Di modo che se oggi non c'è nessuna relazione sull'economia del Paese che tiene conto di quando l'economia del Paese si è mosso i rapporti al riequilibrio
Dovremo avere finalmente qualcuno che ci dica come misura dentro l'economia nazionale è aumentato e diminuito il divario attualmente neanche il Formez fa questo con l'apporto la commissione bicamerale dovrebbe avere trentacinque Sperti massimi economisti italiani
I quali ogni anno fornisco una relazione al Parlamento e verifichiamo se nell'andamento dell'economia nazionale il divario aumentato il divino
Di modo che noi avremmo un vincolo annuale di verifica
Questo che cosa dovrebbe comporta cioè il criterio e questo ne vogliamo una mobilitazione straordinaria delle politiche ordinarie verso il Mezzogiorno
Una mobilitazione straordinaria delle politiche nazionali persino agli occhi
Vogliamo trasparenza della responsabilità
Rispetto a chi non fa le cose attualmente nessun ministero è stato in grado di sia rispettato il quaranta per cento di riserva stabilito legge sessantaquattro
Vogliamo uno standard medio di industrializzazione uno standard medio di servizi nel Mezzogiorno e di civiltà
Ecco ripeto
E e ho terminato sul se ricordiamo però che l'intervento straordinario è stato il solo strumento di azione pubblica di fatto utilizzato per lo sviluppo del Mezzogiorno il solo
Mai nel corso di quarant'anni si è realizzata la condizione per cui tali obiettivi ce lo sviluppo del Mezzogiorno venissi assunto dalla politica economica generale mai
E qui la politica economica generale è stata sempre
Imposta dagli interessi delle componenti forti dell'economia e la società nazionali che sono concentrata hanno
Quindi noi non abbiamo mai avuto fuori dall'intervento straordinario l'assoluzione la politica economica generale del fatto che abbiamo un Paese diviso
Questo è il punto noi siamo una nazione che ha una particolarità in tutto l'Occidente sviluppato
E l'unica nazione industrializzata che al suo interno una questione meridionale cioè c'è una parte del Paese non sviluppata agli stessi livelli della
E non meno sviluppata di poco perché avviene anche in Francia
Avviene anche in altri paesi
Ma duale cioè con un'economia del tutto diverso in una parte rispetto queste l'anomalia dell'Italia
Questa anomalia dell'Italia non è stata superata istituendo l'intervento strano
Queste anomalie dell'Italia forse può essere superata se dentro la politica economica della nazione si assume l'impegno di superare il divario
Con fondi strutture
Competenze del tutto diversa rispetto al passato
Questo non è più procrastinabile
Perché l'attuale situazione attuale intervento nel Mezzogiorno non ha superato il divario ha prodotto le leghe al nord ha prodotto i sudisti cioè gente che chiede solo risorse e ha prodotto ha incrementato l'Amati
Questo il risultato
Non è il referendum che accrescerà questa situazione il referendum può essere uno strumento per avviare una radicale innovazione la polizia nel Mezzogiorno
Il Mezzogiorno deve tornare ad essere interesse della nazione
E per tornare a essere interesse della nazione bisogna rompere dei politiche precedenti bisogna ricostruire un patto tra il nord e il sud il patto precedente basato su l'industria al nord lo stato assunto è fallito ha prodotto guasti bisogna rifare un nuovo patto in cui noi meridionali chiediamo al nord la nazione di avere la stessa civiltà del lavoro dell'impresa e dei diritti che c'è allora
E lo chiediamo sulla base di questo noi non siamo diversi in niente né per cultura né per costumi né per nascita o per altro siamo diversi perché abbiamo una struttura economica e sociale diverso
Ma abbiamo le stesse aspirazioni e una delle massime aspirazioni dei meridionalisti e che questa questione ridiventi questione dell'intera nazione
Facciamo una pausa di dieci minuti per un caffè quali prendiamo quindi bar
E l'ira di cominciare
Per cercare anche di finire questa sera non troppo tardi ci riusciamo come vedete Mussi non c'è che però oggi non verrà speriamo riesca a venire domani a questo proposito una raccomandazione il seminario finisce domani non oggi per cui vorrei vedere i compagni e le compagne che ci sono oggi anche domani per evitare di finire in malo modo questo seminario insomma domani ci viene visto viene Rivelli viene Andreani sono tutti confermati per cui evitiamo ritrovarci qua inventi mi sembrerebbe
Brutto
Adesso deve ricominciare con gli interventi ennesima raccomandazione siamo tutti abbastanza stanchi dopo regioni seminario cerchiamo di fare interventi brevi fare soprattutto delle domande se ci riusciamo ripeto per cercare di di chiudere il prima possibile il primo intervento che ciò di cui senza della federazione di Trapani
E gli altri sono invitati ad iscriversi a parlare
Ti voglio riprendere due questioni in cui sale se nella sua replica deciderà insomma
Se sono più nomi differenti oppure pagare dire possibile arricchimento la prima cosa interessante questo spaccato che fai in per cento sulla presenza dei partiti percentualmente nelle regioni però penso che se esaminiamo anche il bianco dal punto di vista del valore assoluto del contributo che ogni regione Bova indipendentemente dalla percentuale nazionale
Da al suo partito questa meridionali già azione per esempio della vicini si evince ancora e in un'ipotesi in cui le leggi rubano alla democrazia cristiana al nord e possibile che dalle prossime elezioni una DC meridionale sia ancora più forte
Se la DC meridionale più forte i vari Mannino Nicolosi contano di più il che pone complessivamente al PDS nazionale un problema della sua presenza e della sua forza in Sicilia
Perché se è vero come vero che alle chiamate di correità dei pentiti spatole Filippello Nicolosi per esempio ha risposto dicendo si tratta di capire da viene questa manovra e che certamente la manovra viene fuori attraverso un giornalista napoletane
E il mais
Un questore napoletani che attrae un magistrato napoletano chiatte Taurisano un politico napoletano che potrebbe essere Scott
Il ministro degli interni credo che pone Problemi di un una lotta politica interna alla DC che in Sicilia questa volta conta di più sul piano nazionale
La seconda forse osservazione io penso che la mafia in verità attecchisca oggi e bicchieri dove c'era che e chi tende sempre più ad essere politica e potersi attualmente siccome pongo una questione non posso fare un intervento specifico su questioni CP sogno date le cose che ha detto Sales
La mafia sceglie la droga non perché particolarmente l'Amati cattiva depresse
Perché quella è la fonte di arricchimento più a più alto
In grado di profitto che fino ad ora è stata inventata la differenza è che oggi tende a trasformarsi in potere politica
Gli imprenditori ecco gli imprenditori mafiosi nel film che ci sono e sono molti probabilmente cioè quello che produce la lavatrice o produce come dire ed informatica però i Cavalieri di Catania sono migranti imprenditori e sono una cosa è la prova giudiziaria ci sarebbe da dire una molto una cosa il giudizio sono dei mafiosi sicuramente Costanzo sicuramente Gracis sicuramente aprendo ora questo è vero che la loro corsa nei lavori pubblici ma è per esempio anche vero che lavoro forse anche in una in Sicilia e fuori dalla Sicilia
In un investimento in agricoltura in un'agricoltura assai avanzata fra le più avanzate che ci sono in Italia anche nei nelle è vero la ricchezza e nelle banche i Cavalieri di Catania posseggono grossi pacchetti azionari bancari
E nelle costruzioni di abitazioni che vanno al di là dei lavori pubblici sono assai fortemente presenti
Altro esempio di saldo
Mi saltò la ricchezza e nel turismo mi saldano proprietari per esempio delocalizza Carella e protagonisti di parecchi speculazioni me sul versante visti erano nella cooperazione sociale erano anche loro nell'agricoltura non so se in Italia si usa ma insomma nel Mezzogiorno il metro di misura e sono le salme Mastro don Gesualdo Riva cinquecento salme di terreni il saldo così come rende Gramsci hanno parecchie centinaia di salme di terreno produttive
Terzo esempio una delle più importanti distillerie di trasformazione dell'alta del vino in alto le quella della Bertolino per esempio legata a famiglia mafiosa ed è in Sicilia Palermo
Ed allora mi sembra ecco questo voglio penso che in un un arricchimento un completamento
Che e la soluzione industrialista cioè se ci sono le fabbriche induce io lo estremizzo non c'è più facile battere la mafia invece possa essere riversati riutilizzato tutto il ragionamento fin qui svolto da questo punto di vista dove c'è la ricchezza si è determinata la macchina qualcuno mi dirà che sua Milani fece la ricchezza fino al uno a Pavia e non c'è la mafia ma io potrei dire che a mio che c'è la mafia e nel Texas non c'è la mafia che ci sono ragioni storiche le famiglie siciliane sono andati nel New Jersey e non nel Texas la si è sviluppato
Le più importanti famiglie mafiosi degli Stati Uniti d'America quindi ogni fenomeno poi ha un suo ragionamento a un l'analisi poi riferimenti storici che ha fatto Sales mi convincono molto ed allora a chiusura di questo osservazioni
Il problema e rimane fortemente anche un problema politico non solo del tipo di sviluppo chi è piano
Ma d'un problema politico della possibilità che in Italia si conduca
Una grande battaglia di alternativa
Che renda certamente meno forti uomini politici del sud gli uomini legati alla mafia e che questo permettersi la è la crescita di un'infrastruttura sociale che certamente voglio dire e uno degli antipodi alla mafia amate certamente prospera dove non c'è lavoro ecco
Ora queste cose penso che se messe assieme probabilmente arricchiscono il nostro quadro
Come
Io lavoro all'agenzia per il Mezzogiorno può ex Cassa che dir si voglia
E diciamo che condivido in pieno le cose che ho detto il compagno Salles infatti sono favorevole al referendum per l'abolizione del noleggio sessantaquattro
Va beh troverò un altro lavoro
Almeno spero comunque volevo siccome sono più o meno dieci anni di lavoro lì allora volevo fare un attimo una specie di piccolo inquadramento storico che poi alla base di alcune perplessità che ho secondo sul discorso che ho fatto sono adesso pur condividendo lo cioè io sono entrato a lavorare lì quando la Cassa si chiamava ancora cassa ed erano in regime di prorogatio veniva prorogata del seme senza doversi in attesa di questa nuova legge debbono beneamata autorità per
Vanta sei è stata varata la legge sessantaquattro che per certi versi è una tipica legge consociativa perché sarà approvata anche col contributo della finestra del Partito comunista
Il che ha diverse non è neanche del tutto sbagliato perché come ha ricordato anche attraverso sostavano alcuni punti innovativi in quella legge cioè il fatto l'accordo di programma del coordinamento fra politica prolifica ordinarie politica straordinaria cioè il problema sarebbe ritenersi perché quella parte innovativa che pure c'era poi non è stata realizzata eh io stando dentro potuto vedere che c'è un po'duo sperimentale quella che la rischiosità certi meccanismi di potere come spesso capita in Italia vanificano anche le riforme che hanno almeno in parte dei contenuti positivi cioè quella legge per esempio divideva quello che prima era un monopolio quello là della Cassa per il Mezzogiorno in un duopolio perché ha creato un'agenzia dipartimento per il Mezzogiorno
Che poi come del regolatore stati affidati uno è stata allestita una democristiani con l'unico risultato scatenare una lotta di potere che ha provocato alla paralisi totale sia dell'uno che dell'altro organismo
A questo si aggiunga il fatto che chiaramente la struttura di potere preesistente ha difeso con le unghie e con i denti il pericolo di perdere non solo le proprie prerogative ma anche dopo l'approdo a struttura infine però io l'agenzia per il Mezzogiorno lavora siamo ancora inseriti nella pianta organica della vecchia Cassa per il Mezzogiorno perché in cinque anni non hanno pagato almeno un nuovo ordinamento il personale né una nuova pianta organica neon cioè la struttura ancora quella dei dirigenti sono quelli è rimasto tutto uguale cambiano solo la targhetta sulla porta
In particolare ecco quella la parte di coordinamento politico che era doveroso svolta dal Dipartimento per il Mezzogiorno non è stata nei fatti realizzata proprio per via di questo ostruzionismo di questo boicottaggio della vecchia struttura in mano diciamo eletti e dirigenti del doppio del fraziona democristiana ha effettuato nei confronti di questo nuovo centro che era costituito dal dipartimento
Allora quello la perplessità che questo rinvio ripeto pur condividendo del Dottore Sales quello sembra se non cambia praticamente alla gestione se non mancano aspetti se non cambia praticamente rapporti di potere rapporti di forza politici all'interno di quegli di questi processi e che ci garantisce che dopo una riforma comunque necessaria io personalmente condivido in pieno anche lei si arrivasse al punto ad abolire la legge sessantaquattro l'agenzia varare una riforma sulle linee che ha illustrato Sales dice dice che anche questa nuova ulteriore riforma non faccia la stessa fine del delle riforme precedenti perché anche la rete sessantaquattro era una legge di riforma prestata approvata salutata come tale anche alla sinistra anche da quella di opposizione
O Fini Palombelli
Debbo condivido molto l'impostazione rispetto alla questione meridionale sul fatto tempio prima stato nazionale dopo lo Stato nazionale sulla funzione pure che lo Stato nazionale ha svolto rispetto alla questione meridionale
E la funzionalizzazione di di uno sviluppo delle regioni di dinamiche svettano sviluppo che nella
Struttura produttiva anche del nord Italia quindi
E migrazioni di manodopera luogo di consumo pure i prodotti che stanno questo fin dall'inizio dello Stato nazionale è una cosa in sé riprodotta anche più recentemente condivido il fatto che l'intervento straordinario
Anche se ci sono stati momenti diversi filiali nella sostanza non ha inciso più fresche funzioni diverse che svolgono il sud e il nord in Italia anzi io credo che negli ultimi tempi abbia avuto proprio sia stato un fattore anche l'inquinamento perché inciso sulle commesse la possibilità delle grandi imprese criminali di incidere anche sulla gestione degli appalti le semplicemente dell'affare a passi della dell'asfalto il Sud è molto ascoltato lo diciamo l'altro giorno Mimmo non ci sono molti molte strade il sud non aiuta e questa agitazione degli appalti ha sicuramente arricchito anche lì imprese militi Mihály e a questo è stato anche uno mattoni di di riciclaggio diciamo del del dell'intesa criminale
La cosa che invece non secondo me che non è stata accennata bene rispetta la la la situazione è stata questa la situazione del piazzale del Mezzogiorno negli anni Ottanta c'è stata tutta una filosofia soprattutto negava centriste pure
E si diceva l'industrializzazione degli anni passati non è servita serve esprime pare attività diversificate da cui i servizi il terziario e credo che il terziario in questa
Favori che soprattutto la terziarizzazione sia stato un modo per affossare l'industrializzazione della del del sud però è anche un è stato anche un modo per dare spazio al riciclaggio di denaro sporco
Da un lato non si facevano funzionare i servizi pubblici pubblici dall'altro inventavano servizi privati che sostituiranno quelli pubblicista cover emersi dalle tempie successa
è visibile
E università sennò non si sono infatti i progetti di ricerca delle università per cui c'è stata la licealizzazione di molte università del sud e si trova dei centri di ricerca ad hoc che poi hanno funzionato peggio dell'università e non hanno sviluppato produzione di ricerca per fondamentalmente Barbera anche le altre cose è successo questo
Quindi io credo che un discorso che va fatto rispetto all'industrializzazione non è solo l'industrializzazione che non intendiamo storicamente l'operaio nell'industria meccanica nell'industria nel suo carattere diciamo diffusore quindi i caratteri di una società industriale nel suo complesso un'altra questione che è stata poco accennare anche se decidiamo noi l'intervento straordinario si all'impegno nell'intervento ordinario quello che salta fuori che su cui bisognerà ragionare fortissimamente autonomia rapporto fra Regioni è stato nazionale e secondo me è un autonomo sviluppo del Sud e presuppone anche un tomo di gruppo delle esecuzioni
Egli civili e politiche del sud anche quindi una riforma dell'autonomia che parta anche dall'Istat da queste istanze che sono state dichiarate oggi non si può trasformare King impegno nazionale se non si fa a riferimenti anche a una trasformazione delle autonomie locali nel Sud presenti augurerei la riforma dei canali di accesso alle risorse l'autonomia impositiva alla responsabilizzazione di amministrazioni locali in questo senso
Molti
Io condividendo del tutto l'intervento del compagno Sales mi limiterò
A fare qualche domanda compagno
Che divideva in mente proprio ascoltando la sua interessantissima davvero relazione
Ed è la domanda cioè si tratta veramente di più di una domanda
Si tratta di due tre domande che comunque discendono tutte da una radice comune
E cioè la domanda che mi pongo ammesso che sia vera che questa come mai sì nel corso degli anni il divario fra Nord e Sud sia cresciuto
E quindi in un certo senso la questione meridionale si è aggravata come me c'è stata una incomprensibile interruzione
Se c'è stata della questione meridionale come grande questione di cultura innanzitutto più che di interventi diciamo di settore
E se è vero che questa interruzione c'è stata
Chiedo al compagno Sales se sia possibile interpretare attraverso questa interruzione di produzione politica che saluto al Sud anche come Effetto la proliferazione delle dispone nord
Quindi dell'ITIS modernariato e quindi di uno spazio praticamente
Di un vuoto che si è creato nel quale anche delle che si sono inseriti ma dire uno spazio che non è stato occupato soltanto dalle leghe perché leggevo proprio sul giornale stamattina una notizia anche un po'curiosa
Che non mi ricordo in varie città del nord si sono riuniti gli amici di Andreotti del nord
E notizie del giornale di stamattina
Quindi è probabile che ci si debba aspettare anche per i prossimi giorni al sud una riunione degli amici degli amici di Andreotti probabilmente
Di quel curiosa questa interruzione perché io mi ricordo
Adesso senza fare riferimento ai padri storici del meridionalismo dei primi anni del secolo da
Da Fortunato a Salvemini allo stesso Gramsci mi ricordo perché sono napoletano di nascita che anche per esempio negli anni sessanta c'era una grande produzione di di cultura meridionalistica
Mi ricordo anche se vagamente perché l'abbastanza giovane dura che c'era una rivista Nord e Sud di Francesco Compagna che punta
Un importante
Movimento di cultura
Penso che poi non ci sia stato più mentre in seguito anche se sono diciotto anni che non vivo più a Napoli se non qualche sporadica iniziativa
Forse non solo a voce la campagna mi pare
è stata diretta per qualche tempo da un giornalista che proiettato famoso da Michele Santoro
E credo che non ci sia stato null'altro
Ripeto non sono in grado di dirlo con certezza perché sono assenti al punto da Napoli da da diciotto la chiedo anche a Sarezzo come ultima domanda e possibili verginelle che nello schieramento referendario
Si possa creare una sorta di trasversalità della cultura meridionalistica che posso trovare un nuovo un nuovo fiato una nuova possibilità di crescita perché la questione meridionale si riproponga con una grande questione nazionale non soltanto versante industriale ma proprio versante culturale
Magari
Però non darei per re contato che
Tutto il partito in Sicilia nel Mezzogiorno ma più in generale i cittadini
Del Mezzogiorno d'Italia siano impegnate nella raccolta di queste firme per il referendum
Perché ho l'impressione che si coglie subito
E da profani molto spesso e che realmente questo referendum possa rappresentare una involuzione nello sviluppo della da mezzogiorno stress c'è la sensazione che si coglie subito a primo acchito e che si tratta di un referendum lealmente in chiave antimeridionali e se i compagni della direzione hanno avuto molte perplessità ricordava sale d'essai
Nel dichiararsi disponibile alla raccolto le firme figuriamoci a un livello molto più basso se queste perplessità molto spesso non possono diventare dei veri e propri punti di riferimento per una involuzione
Anche nella linea politica del nostro partito che ha oscillato in tutti questi anni
Tra il nuovo alla industrializzazione del Mezzogiorno perché si diceva in Sicilia nel Mezzogiorno più in generale bisogna assicurare la politica dei servizi bene dopo tanti anni di politica non solo dell'agenzia
O dall'ex Cassa ma anche del governo nazionale del Parlamento abbiamo assistito al fatto che non abbiamo i servizi tanto reclamati
Non abbiamo asili nido ne abbiamo scuole dove ci sono ancora i doppi turni non c'è stata una politica viaria tant'è vero che molto spesso sui giornali quasi ogni giorno si parla di morti
Di morti che cadono lungo la strada Agrigento Palermo non esista un autostrada una per arrivare al capoluogo dalla dalla provincia di Agrigento si parla da anni senza mai arrivare senza averla mai realizzato della strada Siracusa dell'autostrada a Siracusa Mazara del Vallo Palermo
Cioè in pratica tutta la politica dei servizi non c'è stata
Adesso dice beh perché dovevamo favorire questo tipo di iniziativa adesso diciamo basta con la politica che servisse quindi resteremo senza scuola resteremo senza asili nido senza scuole materne senza viabilità di ad è scontento e ne prendiamo la politica della industrializzazione e allora io ricordo la lo si delicate che chiusa da parecchi anni era un'industria dove lavoravano seicento persone soprattutto donne e chiusa da parecchi anni
La montagna la Montedison di Porto Empedocle è stata chiusa l'altra Montedison netti
Casteltermini campo Franco e chiusa da tempo
E allora io dico in che direzione andiamo come noi andiamo a spiegare realmente alla gente che vogliamo togliere i soldi
Per i servizi che ripeto non esistono per ridare possibilmente questi soldi agli investimenti alla industrializzazione che ci chiederà c'è io sono convinto che non rischiamo grosso in questa direzione non c'è forse nella in una parte forse del partito una sottovalutazione del problema e una implicita risposta al movimento delle leghe che non a caso riaccende in termini che non so se non proprio definirle razzisti si caro Sales ma in ogni caso c'è questo tipo di tendenza almeno in una parte del movimento delle vecchie che stanno al nord
E io credo allora che bisogna fare degli sforzi enormi in questa direzione certo il primo io ero venuto qui contento
Che molto difficilmente mi sarei convinto a firmare per questo referendum però dopo spiegazioni abbastanza
Interessante che ha dato al compagno Sales è chiaro che mi sono convinto della bontà della proposta ma quando io andrò a raccogliere le firme
Nel mio paese nella mia provincia a quante persone ha pro avuto la possibilità di parlare accento centocinquanta duecento a trecento
E tutti gli altri
Come farò a parlare in che condizione cioè ci verremo a trovare in questo tipo di impegno e peggio ancora quando arriveremo al voto perché ci si arriverà poi a fra un paio d'anni come noi riusciremo a spiegare a tutti i disoccupati siciliani napoletani calabrese e via discutendo che noi vogliamo fare abbiamo fatto questo referendum perché vogliamo fare una nuova legge io credo che invece sarebbe opportuno arrivarci prima
Con una legge
Che modifica profondamente le cose gli articoli della legge sessantaquattro di cui abbiamo parlato e quindi diventa un punto di riferimento certo non la probabilità di una cosa che non ci sarà e conoscendo e meridionale che sento io stesso previsionale abbiamo sempre nei confronti diciamo dello Stato in generale una atavica Natali consenso vile pulsa ho l'impressione che voi potremmo sbagliare il tiro in questa direzione una battaglia che è profondamente anche giuste
Oltre all'apprezzamento per il lavoro ha presentato il compagno Solesino penso che dovremmo anche prendere spunto
Da un insegnamento che è insito nel metodo che ha seguito che io penso vada segnalato cioè non possiamo andare avanti più l'operatore sociale operatore politico così o a sfogatoio o a letteratura
Un problema conosciuto con leggendo e acquisendo i dati cosa che non faccia nei comuni centri servizi culturali nei partite si dovrebbe fare permanentemente lo studio per esempio il censimento da cui noi possiamo leggere tutti i dati che possono esserci un così come ognuno di noi fa le analisi quando non sta bene e quindi avviene a conoscenza dei valori chiedere conto sullo stato di salute eccetera
Ora veniva detto novantatré sarà abolito l'agenzia perché questo referendum potremmo essere attaccati facilmente su questo argomento
Per per così per far vedere all'elettorato della inutilità della della inflazione la mania referendaria
Ora innanzitutto è bene ricordare noi eravamo sempre siamo stati sempre contrari alla cassa peraltro poi una pratica cronaca cronica per la vita politica italiana con la proroga
Quindi nessuno ecco fosse potremmo far leva sulla sfiducia qualunquisti che le città degni per dire l'agenzia non sarebbe non sarebbe mai continuerebbe ad a sopravvivere
Ora il dato importante se tutti quanti siamo raccordi anche l'opinione pubblica anche la quella qualunquisti qua sulla degenerazione politica sociali istituzionale che c'è nel Sud per esempio
E allora dovremmo mettere a fuoco diciamo dovremmo vedere quali sono queste cause che hanno impedito questa degenerazione perché la cassa dell'agenzia
Hanno innanzitutto come dire ingessato le regioni ancora oggi ci sono autorevoli rappresentanti del governo che sono nostalgici della cassa e anche dell'agenzia di cui non vogliono l'abolizione perché l'Agenzia avrebbe delle competenze insostituibili e quindi quasi come le regioni che sarebbero ente di programmazione sono del degli Enti minorati proposito
E peraltro s'per quanto riguarda la questione morale Eva ha confermato la linea della intoppo razzia che fu diciamo inaugurata dal fascismo sul poi consolidata dalla democrazia che sia la quale ha scaricato nelle funzioni agli enti che a differenza dei ministeri potevano sfuggiva al controllo del giudice contabile viene la degenerazione anche per questo
Ora io vorrei chiedere solo qualche domanda se possibile utile innanzitutto a proposito di quel dinamismo degli anni sessanta perché noi abbiamo rilevato l'indice dell'intervento no la quantità di intervento che c'è stata in quegli anni sessanta che noi leggiamo come dinamismo io avrei bisogno ricade non nella sede opportuna o meno quello appunto come Corso di programmi e di di lavoro di interesse in proposito se quel periodo anni sessanta settanta che passa per dinamismo realizzato dagli interventi utili quindi non tanto la quantità degli interventi ma quando una lettura sulla valenza diciamo di quegli interventi e poi politica industriale i conti va be'è chiaro che poi lei rientra nel governo nazionale e i rapporti con i livelli di produzione industriale che vengono imposti dal mercato
Europeo se non è il caso anche di fermare quei finanziamenti di opere pubbliche che sono già che hanno avuto la promessa di finanziamento che in molti casi dei quali sono interventi di infrastrutture di opere pubbliche
Faraoniche è disse disutili voglio dire sembra nel tacco nel Salento c'è una lotta per conservare un finanziamento che vuole creare un nuovo un'autostrada per tutti per il Polo averlo adesso usa una quarta rete stradale che non sarebbe per niente necessario poi di c'è da dire che per quanto riguarda la riconversione industriale diciamo assicurata un'finanziata un orto e ci fu anche una Commissione bicamerale se ricordo bene se ricordo bene che voleva assicurare un controllo della dall'attuazione alla riconversione in Russia c'è Daniele che poi il sud ha riciclato gli impianti
è questo l'ha fatto in inventando delle imprese che poi diciamo dopo alcuni anni sono chiusi termino ponendo questo problema
I tetti della produzione industriale vengono sempre più a limitarsi non non solo per la fuga delle campagne ma per la industrializzata e la meccanizzazione dell'agricoltura abbiamo anche non tantissimo diciamo di restringersi gli sbocchi
Gli sbocchi occupazionali in agricoltura ma a parte questi i dati sul primario e secondario c'è questo fatto che il Sud ha una vocazione alla possibilità di sfruttare c'è un i beni culturali e il turismo culturale
Ebbene il successo sui beni culturali e sul turismo diciamo sono possono essere realizzati con una politica delle infrastrutture
A questo punto
Dico c'è il Sud ha bisogno di una nuova politica industriale ma per la nuova vocazione la nuova economia che può venire dall'allo sviluppo del turismo e dallo sviluppo dei beni culturali diciamo c'è da fare i conti di nuovo con le infrastrutture
Trovare
Ma intanto credo se ho capito bene che sale esserci chiamava ad un impegno politico in questa campagna referendaria
Io non mi preoccuperei dando delle reazioni della gente quindi andremo a parlare anche perché chi di noi si aspettava quel risultato dello scorso referente insomma
Andiamo a parlare il problema è come parliamo Como poniamo le questione a chi parliamo
Ora io non so uscire da un punto il problema che volevo porre Sales
Il ragionamento che fai tu a parte purtroppo vedo non molto diffuso
O su alcune cose scelte non ancora definite a livello di direzione nazionale ma comunque ragionamento convince
Io voglio porti tre questione vorrei sapere son poi tu giudizi e il primo la prima questione
Dice Chiaromonte non a torto c'è un elemento di disturbo notevole nel Mezzogiorno
Che c'è una illegalità diffusa
Che è diventata costume e modo di vivere cultura
Ciò spiega compaiono preceduto non so come si chiama anche una stasi di uno sforzo del mondo dalla cultura ragiona sul Mezzogiorno
Nel momento in cui la cultura è diventata dipendente dal finanziamento degli enti locali sia bloccato uno autonoma ricerca sulla questione al Mezzogiorno
Quindi questo problema
Di una società ormai a tutti i livelli nel Mezzogiorno abituata alla dipendenza totale
Che però auto risposte nel referendum sulla preferenza a me pone problemi politici
Nel senso c'è una società sa diffusa secondo me nel Mezzogiorno che non ha però punti di riferimento alternativi allo stato attuale meccanismo economico e politico al Mezzogiorno quella pressione tutta politica è politica non economici mistica perché possono impostazione di merito che fa Sales si può essere d'accordo non d'accordo vediamo aggiustiamo la legge alcuni poi discutiamo la seconda questione è veramente il problema degli enti locali
Perché guardate ne discutiamo di spesa pubblica ma sfido chiunque di voi a dimostrarmi che la spesa pubblica dei Comuni democristiane diverse da quelle ai Comuni dirette da uno del PDS
Cioè il meccanismo
Lavori pubblici progettazione o no
Perché così si prendono i voti
O no saranno sindaci nostra onesti per carità però questo è il dato
Cioè tenore una volta questa questione consociativo da ciò l'avevamo un po'acquisita e spendiamo nel Mezzogiorno non solo nel resto d'Italia secondo media in modo
Anche molto più vasto ma Vespa nel Mezzogiorno
Allora e indugiano in meccanismi e comportamenti politici amministrativi che Izzo e da queste aule si è detto in uno scorso seminario che o noi funzioniamo e lavoriamo come diciamo agli italiani dovrebbe lavorare se la società o se non saremo credibili e allora se qualcuno riesce a intravedere la differenza tra un sindaco PDS è uno dici forse qualche differenza c'è
Ora per chiudere voglio solamente dire che e l'impegno politico io lo condivido molto
La raccolta delle firme per avere questa connotazione politica nel Mezzogiorno io credo anche al Nord
Parlando con la sincerità alla chiarezza qui richiamava intoppi il partito del del centro nord il compagno Sales sapendo però che se il partito del Mezzogiorno
Non esce da un lato dall'atteggiamento contro certi dall'altro lato la vostra gioventù piagnone sul Mezzogiorno e se non riesce come partito del Mezzogiorno a parlare a settori usando la società meridionale
Credo che potremo fare trenta mila leggi
Però non avremo il sostegno necessario che deve venire dal Mezzogiorno perché le battaglie poi i nostri si possano vincere
No io sarò breve perché condivido diciamo l'impostazione nelle ittica il metodo seguito e anche molte delle proposte Sales ha fatto qui ma in realtà mi pare che l'intervento precedente emergesse un problema che io voglio porre qui e cioè tutta la riflessione di Sales era in fondo sottesa senza che questo elemento venisse esplicitato fino in fondo da un noto che è quello
Del sistema politico meridionale evidentemente il blocco sociale di cui sei a parla è un blocco sociale che trova un punto d'interesse siamo strategico fondamentale nella permanenza al potere di questo sistema è della democrazia cristiana
E diciamo tutti i dati che lui elencava sono questi fatto pena la DIC CID Partito socialista si meriti una Lizzano in maniera così evidente risponde chiaro acquisto
Nodo strategico
Qui c'è un punto dolente
Punto dolente per noi perché tutte le difficoltà di cui sei a parlava rispetto all'emergere di un uomo nostro nel passato ma oggi nel presente e nel futuro cioè di forza meridionalista nel senso di cui parlava ci sono e queste difficoltà sono legate ad un punto politico cioè qual è
L'alternativa al sistema di potere che noi nel Mezzogiorno come nel resto del Paese ci candidiamo a costruire
Quali sono i rapporti che su questo punto Noè mettiamo in campo qual è l'analisi che sorregge la nostra ricerca di un'alternativa e quali sono le forze sociali su cui fondiamo il consenso a questo progetto di ricambio di classe dirigente di politica
Che peccando di classe dirigente anche il cambio di strategia politica di progettualità le cose che si faranno diciamo che si vogliono fare devono essere diverso percepite come diverso
E qui dobbiamo dire che purtroppo cioè l'inghippo e l'inghippo è il partito del Mezzogiorno
Dovremmo parlare del partito più generale però c'è un punto che anche noi siamo diciamo fortemente regionalizzati così come la DC
Diventa partito meridionale
Le liriche diciamo sono fatto settentrionale il PDS oggi rischia io spero Tino rischia di essere un partito del centro nord presenti in maniera forte in alcune regioni ridotto a testimonianza in alcune aree forti metropolitane diciamo del Mezzogiorno che non ha un sedimento di massa
è un problema strategico per noi disabili blocco sociale quale altro buco quale altra diciamo quale altra quale altro insediamento sociale quali rapporti noi diciamo tentiamo di di di di di sostituire
Quindi anche noi rischiamo la regionalizzazione
Io credo qui diciamo faccio solo come dire una evidentemente una dichiarazione politica che va poi tutto ha dimostrato evidente che credo che per il partito meridionale ci vogliono forti elementi di identificazione densificazione collettiva
Cioè questo partito un nuovo
Il PDS quindi non l'ex PC questo è un punto che tornava stamattina con D'Alema che però forse deve essere chiarito fino in fondo questo partito nuovo come viene percepito in base a quali elementi dalla gente dei giovani dalle donne ma anche dalle classi sociali meridionali dai ceti produttivi da quelli professionali quelle imprenditoriali lavoratori come viene percepito che cosa propone chi è
Il meridionalismo di cui parlava Isaia è un elemento di identificazione collettiva cioè alcune parole d'ordine devono circolare altrimenti questo partito nel metodo non ce la farà fare il botto a testimonianza e diciamo pure questi due anni hanno contribuito a sfasciare ulteriormente diciamo la situazione nostra il nostro radicamento sociale punto debole questo
Quindi noi rischiamo di avere anche belle idee ma di non avere la forza per promuovere farle camminare per cioè mettendo in campo allora alcuni elementi identificazione collettiva che cosa e diciamo siamo il partito gli attraeva alcuni di questi elementi terra pare lavoro insomma in alcune zone ma è evidente che oggi si tratta di altre cose ma quali sono questi elementi indicazione collettivi ore porca miseria questa domanda
Ovviamente diciamo
Devo dire che credo anche individui capitarmi diciamo in qualche modo
La risposta
Il punto però è che oltre a meccanico identificazione collettiva ci vuole anche una grande capacità di concretezza e vorrei dire di coerenza del partito cioè su questioni come queste il referendum e tutto quello che ne consegue l'interpello straordinario
Le scelte progettuale copia Amati che dall'industrializzazione a tutto il resto o caratterizzano diciamo il modo di essere di questo partito nel mezzogiorno e il partito del Mezzogiorno si fa portavoce di questa esigenza
E tutto il partito oppure noi nel Mezzogiorno
Siamo sopravvive rimaste a stento forse nei prossimi cioè nel futuro immediato ma scomparire non avremo senza non riusciremo a rispondere ad una domanda di senso che si avanza che cioè che esiste gli altri forse potranno dare più risposte di nuovo
Minervini
Sesa dunque ero ripromesso di non intervenire di ascoltare soltanto per due motivi col prima di tutto perché ero stanco e poi perché
Essendo trapiantato al Nord da quasi venticinque anni e pur avendo origini meridionali insomma
Senta sentivo con un certo distacco questi problemi invece sono stato sollecitato dall'analisi e quindi mi son deciso in terreni
A voglio fare due brevi considerazioni dunque l'analisi che ha fatto i sei è a mio parere è lucida precisa seria anche se i rimedi proposti a mio parere sono incompleti
E non sono sufficienti a raggiungere l'obiettivo se nominò integriamo con quello che ha detto un compagno di prima il primo che è intervenuto a mio parere è necessario un salto culturale e far capire alla gente che la questione meridionale è questione generale di tutto il Paese solo così risolviamo il problema
E insufficiente una pura e semplice industrializzazione del Sud per risolvere il problema e faccio un esempio pratico
Oggi come oggi le imprese del Sud hanno gli sgravi contributivi non pagano contributi previdenziali i contributi previdenziali oggi come oggi ammontano a sessanta per cento della retribuzione
Quindi c'è un incentivo a che gli imprenditori
O costruiscano IST sta installino impresa né al Sud ciò nonostante il sostrato culturale il sostrato dal sul perché c'è non incentiva l'insediamento industriale verso quindi non a mio parere non è sufficiente un'industrializzazione pura e semplice verso
Secondo punto
Per risolvere il problema sul i fondi se ho capito bene diceva il sei e sarebbero lo zero sette per cento del prodotto interno lordo che sono stati distribuiti assoluto
Assolvono intervenga va bene allora capito
Terzo terza domanda la posizione questa analisi che ha fatto il sei e viene condivisa da tutto il partito si o no è la posizione del partito dalla posizione di sei
E se non è la posizione dal partito quali sono i motivi che il resto del partito adduce da non sostenere questa linea che ripeto anche a mio parere incomplete
Quarta con a mio parere parla questo è un referendum molto molto pericoloso se non si fa un'adeguata opera di informazione
Questo è un referendum che se non sorretto da un'opera di informazione adeguata rischia di spaccare il Paese indù
E quindi il successo di questa iniziativa e direttamente proporzionale all'informazione che faremo la gente sulle finalità di questo
Di questo referendum perché mi immagino già agli altri partiti quali e quante argomenti addurrà hanno a che per scoraggiare
I miei conti nei miei conterranei e per dire che è un intervento punitivo referendum punitivo nei loro confronti e quindi bisogna che stiamo attenti all'opera di informazione della gente
Valori un ricorso interventi non sono solamente per i convogli
Magari
Per organolettico
Beh io volevo
Mette in evidenza un dato il limite del referendum tanto più di questi referendum cosiddetti economici cioè il dopo referendum
Cosa si fa dopo aver abrogato l'intervento statale Mezzogiorno cos'è stato poco essere intervenuti appunto
Modo abrogativo sugli altri quesiti referendari che vengono posti
Dai comitati promotori intanto che dico che è utile questo sano intervento abrogato dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno ed è utile anche perché dopo anni diciamo di silenzio riapre la questione ecco meridionale cosiddetta mi sembra di aver
Capito dalle parole dei compagni hanno ascoltato purtroppo tutto intervento di Sales che PDS abbia recuperato un'antica tradizione c'è una Trivi una tradizione fatta di diffidenza nei confronti all'intervento straordinario nel Mezzogiorno già negli anni cinquanta ad esempio Amendola mostrava molte perplessità quando bisognava approvare la Cassa per il Mezzogiorno e questo anche perché quell'intervento straordinario era il primo avrebbe come dire precluso le potenzialità di sviluppo e di volta che venivano fuori che scaturivano fuori dal grande movimento contadino popolare nel Mezzogiorno
Da allora in poi abbiamo avuto diciamo tre fasi
Dell'intervento straordinario della politica meridionalista la prima fase in cui il Partito Comunista svolse un ruolo importante quella cosiddetta del pluralismo cioè la vocazione agricola
Del partito comunista c'è il PCT assecondava la vocazione agricola e territoriale del Mezzogiorno la seconda la cosiddetta Insua strutturalista che ha avuto come protagonisti Partito Socialista
Ministro Mancini altri la terza quella dell'intervento straordinario noi siamo passati dalla prima alla terza fase con una superficialità è una leggerezza
Davvero sorprendente e pericolosa anche oggi abbiamo fatto una revisione seria e profonda ma questo dovrebbe però spingerci ad andare oltre
Nell'analisi dello studio e quindi anche nel proposte noi abbiamo detto sì all'intervento straordinario nel mezzogiorno abbiamo detto sì implicitamente all'assistenzialismo ai finanziamenti a pioggia abbiamo detto sì a quella alleanza diciamo popolare
Diffusa ampia a cui la DC ha dato vita in questi ultimi anni grazie all'intervento straordinario del mezzogiorno ecco il cemento
Sociale di quest'ultimo decennio nel Mezzogiorno è stato l'intervento straordinario
La povertà pubblica che poi come dire caratterizzata anche da una ricchezza individuale se volete rappresenta forse il dato saliente dell'intervento straordinario in questi in questi ultimi anni e alla DC come perno principale di questo sistema quindi ha ragione voltati che diciamo il problema forse più difficile e apparentemente insuperabile oggi di fronte alla sinistra al partito democratico la sinistra è questo cioè spezzare questo legame Dimas questo legame diffuso tra democrazie cristiane partiti di Governo in generale e le classi
Anche popolari perché non è vero che questo sistema non ha garantito non è vero che questo sistema non ha portato benessere mezzogiorno per cui noi abbiamo sbagliato e continuiamo a sbagliare quando facciamo leva so la mente sulla indignazione o su una politica moralistica nel Mezzogiorno perché altrimenti non mi spiegherei quaranta per cento delle notizie che siano in Sicilia il trenta in Calabria che altre regioni meridionali c'è un consenso di massa
è questo consenso di massa è stato ottenuto grazie all'intervento straordinario grazie alla eccessiva discrezionalità della pubblica amministrazione che è una conseguenza anche delle politiche verso il Mezzogiorno perché sono stati aboliti i vincoli sono stati aboliti sono stati aboliti appunto
Obiettivi ben definiti e precisi che invece caratterizzavano altri interventi negli anni scorsi
Quindi io direi che forse è il caso di recuperare insomma la nostra diffidenza verso l'intervento straordinario e secondo me opportuno anche recuperare un vecchio pensiero meridionalista che si divideva in due come ben noto quello degli infrastruttura visto e di cui saraceno era il maestro egli struttura visti di cui appunto massimo rappresentante era Sylos Labini noi eravamo in mezzo con la nostra vecchia concezione dura veste non abbiamo capito forse che c'era qualcosa ai ora ad approfondire qualcosa raccogliere in quelle riflessioni in quegli spunti e secondo me sono insufficienti le proposte che fa il partito democratico la sinistra e quindi vengo dopo il limite del dopo i referendum cosiddetti economici va be'diciamo no per ragioni serie e fondate ma bisogna preoccuparsi
Modo serio appunti altrettanto fondato del dopo delle nostre proposte non può non possiamo più continuare a enfatizzare un terziario che non c'è non possiamo più continuare a infatti Zare
Una piccola impresa che si è presente e caratterizza lo sviluppa pacchi di leopardo il Mezzogiorno ma non
Contribuisce
Non rappresenta insomma un input produttivo serio bisogna secondo me quindi ripensare più grandi Investimenti
Nel mezzogiorno in settori che forse abbiamo bandito qualche anno orsono quindi quando ecco passiamo alle proposte sul dopo accanto appunto questa riapertura del dibattito politico e culturale sul Mezzogiorno bisogna secondo me pensare o meglio ripensare alcune proposte intorno alle quali aggregare un decumano blocco sociale che caratterizzava il meridionalismo gli anni cinquanta e sessanta in compagnia ricordava quegli anni c'era la rinascita cosiddetta meridionale c'erano le assemblee
Nel Mezzogiorno è i protagonisti di questa rinascita meridionale nel Partito comunista del Partito Socialista intorno a questo blocco politico e sociale insomma
Marciava lo sviluppo politico e culturale del Mezzogiorno oggi questo non c'è la sinistra e divisa
Sul Mezzogiorno come del resto tutte altre cose non c'è un blocco sociale di riferimento quali erano qual era appunto quello dei contadini e degli operai negli anni cinquanta sessanta c'è una società disgregata frammentaria in cui appunto questo ceto professionale sorto intorno all'intervento straordinario ed è un dato da non trascurare
I cosiddetti professionisti delle città i tangentisti e comunque tutta questa selva che è cresciuta intorno all'intervento storpia nel Mezzogiorno e che fortemente condizionante punto gli assetti politici dorato elemento che bisogna tenere in considerazione
Così
Come è opportuno tenere in considerazione e legare ecco questa battaglia referendaria a due grosse questioni fondamentale la lotta alla mafia è la lotta l'impegno se volete civile per l'ambiente nel Mezzogiorno
Forse Salas potrà darci qualche indicazione più precisa
Io vorrei sapere
E quanti miliardi sono finiti in cemento quanti in asfalto quanti miliardi invece penso una cifra irrisoria in attività produttive ogni Investimenti davvero utili per il Mezzogiorno ecco se non riusciamo a coniugare questa Pazzaglia di abolizioni abrogazione l'intervento Stranglers store del Mezzogiorno con le sensibilità ambientalista che pure ci sono e Mezzogiorno
E nel resto d'Italia vorrei ricordarvi che all'epoca della redazione da sessantaquattro alcune associazioni ambientaliste preso posizioni molto serie che vennero poi naturalmente come dire prontamente smentite anche dalla sinistra per bisogna ricco bisognerebbe recuperare quelle critiche faceva l'ambientalismo italiano
Così come bisogna collegare appunto questo la battaglia di questo quesito come sensibilità antimafiosa che ci sono nel Mezzogiorno con tutte appunto me relazioni
Esistenti tra l'intervento straordinario nel Mezzogiorno
La lotta alla macchina
Rosolino
Proprio la battuta che faceva oggi compagno non so come si chiama
Mi rafforzare la mia impressione che quella che ogni volta vengo a contatto con persone che vivono mi nell'altra Italia nel senso dell'Italia del nord
Proprio si vede come
Quella che Asor Rosa chiamava la la situazione delle due società qui
Praticamente la potremmo riprendere questa espressione parlare veramente di beta Alia esempio concreto oggi proprio Isaia Sales che spesso scrive sul sul manifesto inizia l'articolo in questo modo nel sud vige una particolare dittatura politiche o quello criminale che va abbattuta un'oppressione che ai braccio violento e armato nella mafia
Ma si riscontra tutti i giorni alle mille prepotenze quotidiane negli abusi l'accatastamento dei diritti nell'annullamento dello stato di diritto io penso che a la maggior parte delle persone che vive da diciamo da Roma in Sudan per urgenze su questa affermazione sembra un'affermazione
Forte e invece così non è perché descrive esattamente la realtà che noi viviamo voglio dire che per esempio la lotta politica
Al nord è una cosa completamente diversa in termini di fischietti anche dalla lotta politica assurdo questa come diciamo affermazione preliminare quello che in due parole vorrei riuscire a a far capire che
Bisogna come stamattina D'Alema per la questione della riforma elettorale diceva che appunto bisogna legare la riforma dalla politica alla riforma socio economica secondo me non è per questo tipo del referendum abbiamo l'occasione di legare la questione ma era meridionale alla questione morale
E
A mio avviso o il PDS deve fare uno sforzo molto più grande per innanzitutto permettersi le carte in regola al
Che non è l'impianto della relazione di Salas che mi sento di di condividere penso che totalmente praticamente noi apprendiamo che cosa
Che delle facce in particolare uno espressione nel sud il ceto politico diventa scettro economico cioè a dire praticamente in questa dislocazione che arrivano dal centro alla periferia i politici specie nei partiti di governo diventano questa sorta di vigili urbani che regolano il traffico dalle risorse con tutta la creazione delle varie delle varie clientele
Ora a proposito di uno di questi vigili urbani del capo dei vigili urbani intesa in questo senso certi reati del presidente della Regione Siciliana
Il quale evidentemente l'UE assieme a un gruppo di alti burocrati così come è stato dimostrato per esempio in una serie di servizi che sono apparsi qualche tempo fa sul giornale Nora praticamente e quello che effettivamente amministra gestisce
E disloca le risorse finanziare che arrivano dal centro
E che certamente sono state impiegate in modo tale non di fare il bene dei siciliane ma di arricchire semmai i politici che gli hanno amministrato e quindi deve fare le fortune dei loro partiti
Ora io vorrei imporre diciamo una domanda un po'un po'scomoda cioè a dire
Alcune di queste di questi vigili urbani ormai li chiameremo così che si chiamano Mannino Canino pizzo Nicolosi eccetera
Magari saranno scagionati dal punto di vista penale però è indubbio che la conta la nostra condanna morale etica del loro operato deve essere chiara e netta
Però però perché questa condanna sia credibile occorre anche farsi una domanda che è una domanda scomoda e penso che in questo con testo ce la possiamo anche fare cioè delle quali sono le responsabilità anche del PC PDS
Nella determinazione di quella che Mario Centorrino chiama economia cattiva
Io mi riferisco soprattutto al alla situazione siciliana
Dove noi abbiamo avuto rappresentanti di grande rilievo del nostro partito che hanno fatto affermazioni del genere per cui non si possono fare le analisi del sangue alle impresse esempio con le quali la lega delle cooperative viene in contatto e fa a fare
Al che si potrebbe rispondere benissimo con le parole di Libero Grassi dette a Samarcanda
Cioè
Non è detto che l'imprenditore debba fare tutti gli a fare ne può fare soltanto una parte e quindi fa una scelta non solo di tipo economico di tipo professionale ma anche di tipo etico
E se è vera questa affermazione diciamo che noi dovremmo essere i primi a dare gli esempi un altro esempio più localistico che riguarda la realtà in cui io vivo a Marsala
E glieli faccio anche all'affermazione che faceva prima compagno che mi ha preceduto che parlava di ambiente Noè Marsala avevamo un fiume fiumi belgi
Ai lati dal quale c'erano un migliaio di Eucalyptus
Adesso abbiamo una bellissima strada apposto dal fiume cioè non solo la cementificazione nella tazza Italia deve andare il fiume diventano strada
E tutto questo è successo senza che non dico diciamo il responsabile del PC allora
Facessero alcuna protesta ma è successo proprio nella completa oscurità io ho trovato ab a chiedere a qualche compagno che allora aveva responsabilità anche nel Consiglio comunale della città queste compagnie neanche ricordavano chiesti questa cosa si fosse discusso se si fosse approvata quando come e perché
Ora
L'affermazione iniziale se noi vogliamo legare la questione meritano la questione locale alla questione la questione morale occorre che noi innanzitutto abbiamo diciamo la le carte in regola perché
La mafia la 'ndrangheta la camorra la camorra la Santa Corona non si battano soltanto per via giudiziaria questa è una pia illusione né tantomeno con la Superprocura questa è un'altra Pirlo sia la camorra alla mafia la 'ndrangheta si battano soltanto con una grandissima lotta culturale che abbia come primo obiettivo quello di legare e di tornare ad ancorare la politica all'etica
Questa è diciamo il passaggio che che si deve capire e per fare questo per affermare questo bisogna avere le carte in regola io purtroppo devo affermare autocriticamente che per esempio la Mafai in Sicilia ha dato un esempio
Lampante limpido coerente in questo senso che la Malfa ha preso Gonnella lo ha cacciato e con lui praticamente ha cacciato non solo svariate
Migliaia di militanti ma sicuramente si giocherà svariate migliaia di voti perché certamente voto di cui nella e dei repubblicani come l'UE erano vuote di scambio e non di opinione oppure di o adesione un programma politico
Quindi
Io propriamente io mi aspetto che
Si vada più a fondo anche nel rintracciare le nostre responsabilità responsabilità del PC del PDS e che diciamo si comincino a dare segnali forti in questo senso perché le proposte anche per la proposta del PDS
Per quanto riguarda l'intervento nel Mezzogiorno le proposte e lei ne camminano secchi le deve affermare nel corpo della società alle carte in regola per farlo
Se se chi afferma un'idea giusta un'idea buona poi nel suo comportamento verso stive concreto di vita in lega e contraddice questa idea sicuramente non aveva nessuna credibilità
Io non ho sentito l'introduzione di Sales comunque siccome lo appunto che il segretario regionale per capogruppo per qualche decina d'anni
Credo di di sapere bene che cosa ha detto lo considero peraltro sulle questioni dell'intervento straordinario se dovesse della camorra una sorta di mio maestro quindi cosa della quale volevo dare atto anche qua credo però appunto di immaginare appunto la gran parte cose dette e di condividerle così come condivido molte cose a sentire gli interventi tutti compagni nel Mezzogiorno soprattutto quelle sul partito meridionale
Credo di aver capito che hanno parlato tutti compagni nel Mezzogiorno o quasi
E riflettiamo anche su questo cioè ho l'impressione qua non è il caso di avvilirsi tanto perché io sono dell'idea che mi diceva qualcuno prima questa faccenda anche della cultura politica del partito meridionale e cosa che sta in mano ai compagni del Mezzogiorno cioè non io non penso proprio più
Che qualcuno la risolva da un'altra zona geografica anche un paniere mezzogiorno quindi è tutta faccenda che dobbiamo affrontare in un volevo soltanto considerare questo a proposito di un intervento dell'intervento il compagno della Sicilia non quello che ha parlato adesso lui
Mi rendo conto cioè delle cose tue osservato un e della quella che tu dici di essere una possibile difficoltà di parlare del referendum abrogativo di partire la sessantaquattro in molte zone del Mezzogiorno è una cosa molto complessa
Però varrebbe la pena proprio usando se me lo permetti qualcuno degli esempi che hai fatto tu
Vale per la fino forse di precisare che per fare un esempio gli asili nido e delle scuole non si sono mai finanziati con la sessanta con l'intervento straordinario
Quindi dicevo come pure varrebbe la pena di osservare che invece una cosa che si sarebbe e si è sempre finanziata con quali esiti tolda siciliano lo sai bene con l'intervento assalti nasce la cosa dell'acqua
Il risultato è talmente lampante del Mezzogiorno del fallimento di questo se siciliano in vaste zone della campagna la stessa storia e quindi invece appunto come a proposito di quel che tu dicevi il finanziamento dei servizi della civiltà nel Mezzogiorno non è poi forse tanto vero che non ci sono argomenti i dati dati di fatto cifre che dimostrano la giustezza delle tesi di cui appunto stasera si sta discutendo appunto asili nido e scuole non c'entra con l'intervento straordinario
E non ci sono nel Mezzogiorno
Allora e concludo non so se in seria su questo a spesso delle parole l'introduzione a me interesserebbe ecco questa forse la parte di lezione che vorrei ancora un po'approfondì capire bene quel quel che si dice quel che viene dopo cioè come immagini e come possiamo immaginare la riqualificazione dell'intervento ordinario
In una serie di grandi filoni della spesa che attengono alla civiltà del Mezzogiorno la sua dotazione di servizi ci perché poi è giusto quello che si dice
E cioè che la cancellazione degli articoli a sessantaquattro che riguardano non industriale possono essere interpretati comune una specie di invocazione alla fine di una stagione dispensa nel campo delle opere pubbliche non è così nel senso che nel almeno non pensiamo credo si debba fatto pensare che nel Mezzogiorno non ci sono opere pubbliche in qualche modo da fare e però se come noi diciamo questo va ricondotto alla riqualificazione dell'intervento ordinario in termini di qualità e intermedi quantità verso il Mezzogiorno non so se su questo è fatto anche delle cifre forse Sini
Se possiamo cominciare già parlare di questo che questo penso serva in campagna elettorale campagna referendaria
Se può valere qualche cosa par di capire dai dati Intimissimi sulla raccolta delle firme a questo referendum nel Mezzogiorno
Che c'è un una vasta adesione
Una non difficile adesione alla al quesito referendario il che probabilmente dimostra ulteriormente a dispetto di di alcune opinioni che poi si affermano da sole senza che siano dimostrate da dati concreti che chi ha beneficiato Chiozzini può dirsi può dirsi uno che ha beneficiato dell'intervento straordinario davvero non è più diciamo un gruppo molto diffuso nel Mezzogiorno sul gruppi ristretti gruppi ristretti di imprenditoria gruppi ristretti di professionisti e di di progettisti gruppi ristretti del ceto politico mentre a me sembra di poter dire che in una grande
Parte la società civile
Ecco anche questo ragionamento pratico quanto ottenne venuto dall'intervento straordinario sia un ragionamento si può cominciare a fare con qualche fondatezza
Sviluppo
Ma io sarò brevissimo vorrò precarietà una considerazione che mi ha colpito abbastanza con la quale mi trovo molto d'accordo Consales
E cioè la questione che con questo referendum bisogna cominciare ad affrontare i problemi del Sud avendo il pieno rispetta opero dei problemi del Sud
Cioè la questione che si si comincia davvero sono d'accordissimo su quell'impostazione ad aggredire a criminalizzare i il Meridione il Mezzogiorno d'Italia si ottiene l'effetto contrario rispetto a quello al quale auspichiamo di giungere cioè in pratica il Sud visti diventano i salvatori in pratica del Sud dei meridionalisti invece sono coloro che in poi in realtà che vorrebbero salvarlo realmente diventano Lidia fosse attori mi questa è una cosa fondamentale che però necessita di una
No io penso di no
Impostazione di una battaglia politica e culturale che bisogna cominciare a fare effettivamente nel Mezzogiorno che veda coinvolte le popolazioni del Mezzogiorno io penso che ci sia stata in questi anni in questi ultimi anni un'assenza il io credo di una parte della intellettualità di sinistra forte sulle grandi tematiche del Mezzogiorno sulla questione meridionale e e credo che questa sia una di quelle questioni che merita di essere rivisitata e rivisitata in una maniera differente da quella che è stata fino ad oggi
Credo che se non si affronta io non sono non non mi lascia nemmeno tanto perplessa per esempio il fatto che oggi a parlare di questi problemi
Siamo stati per lo più tutti meridionali adesso aspettiamo anche gli interventi dei compagni delle del Norditalia insomma del Settentrione Italia però mi sembra anche giusto che ha ad affrontare questa che questione primariamente siamo noi stessi quelli che si considerano e amano considerarsi dei meridionalisti
Proprio perché e attraverso questa impostazione nuova dei problemi che possiamo cercare di trovare un consenso che fino adesso è mancato e manca
Proprio in in relazione al fatto che la battaglia politica al sud è stata compiuta in modo sbagliato non c'è stato quel passaggio quel cambiamento culturale e di mentalità proprio che ci avrebbe permesso di esseri vincenti al Sud perché in realtà noi dobbiamo dirlo la classe politica del PC adesso il Pds un'altra cosa diciamo anche un'altra cosa perché si pone come obiettivo proprio il superamento di questa tipo di mentalità di quest'atteggiamento culturale rispetto al governo del Mezzogiorno del sud però è vero che il PC molto spesso è stato colluso ante anche se in modo non grave però il fatto stesso di sottostare ad una politica fatta di Ricanatti se vogliamo anche laddove abbiamo gestito in diverse regioni del Mezzogiorno d'Italia abbiamo gestito abbiamo governato io penso alla Calabria
In Calabria noi abbiamo per abbiamo dovuto per governare insieme ai socialisti coprire quei socialisti che nelle giunte precedenti avevano combinato le cose più misere più meschine insieme o insieme ai democristiani io penso che anche questo sia un cambiamento di impostazione culturale che vede esserci e deve esserci necessariamente quanto poi alla questione della industrializzazione come questione fondamentale
Che si rende necessaria per effettivamente riuscire a risolvere la questione meridionale da assumersi come questione nazionale su questo io penso che non ci siano assolutamente dubbi sulla base anche di fatti concreti che abbiamo potuto verificare nel corso del degli anni sale d'essai
Nomina la per esempio quando parlava della questione anni cinquanta sessanta che sono stati quelli in cui effettivamente c'è stato un inizio di industrializzazione e nominava l'Italsider Pomigliano eccetera eccetera beh non è un caso non è un dato da sottovalutare il fatto che la sacra corona unita in Puglia sia sorta proprio in quest'ultimo per in quest'ultimo decennio proprio quando è cominciata la campagna di come dire di licenziamenti dell'Italsider quando praticamente il blocco industriale era sorto che si era affermato è stato sistematicamente distrutto da un certo tipo di politica che ha fatto sì per l'appunto che poi il come dire in qualche modo che il referente
Non fosse più sullo stato da intendersi in modo positivo cioè in pratica mancando l'industrializzazione determinando se la disoccupazione è chiaro che su base territoriale acquistano maggiore forza associazioni criminose che raccolgono manovalanza se vogliamo proprio nella nella fascia a basta dei disoccupati la stessa cosa ma in maniera ancora più grave è invertita pieno in Calabria non dobbiamo dimenticare quello che sta succedendo a Gioia Tauro no la mafia che si fa portatrice di un certo tipo di cioè praticamente che raccoglie la protesta se vogliamo visto che poi non siamo riusciti a farlo noi non siamo riusciti a farlo in modo positivo e che riesce ad organizzare anche un'opposizione al sistema quando in realtà su quel sistema la mafia riesce a sostenersi riesce a svilupparsi riesce ad essere forte insomma quindi io penso che questo sia un un dato fondamentale che dobbiamo tenere presente e rispetto alla quale bisogno per aree un cambiamento nostro interno forte da questo punto di vista io l'ultima cosa e poi chiudo
E sono rimasto un po'perplessa perché ho trovato una disparità di impostazione fra la relazione di stasera di sale se che parlava del referendum
Sul Mezzogiorno come necessario perché a quest'effetto di shock rispetto rispetto a una situazione che non si è riusciti a sbloccare in Parlamento è l'atteggiamento invece su questo punto
Direi diverso sostanzialmente di D'Alema nella relazione di stamattina che ha affermato invece che si il referendum è necessario è una cosa opportuna perché cambi un assetto che non va e che però forse per una questione di questo genere sarebbe meglio risolvere la cosa in Parlamento riuscire a legiferare prima e evitare così il referendum quindi mi sembra un atteggiamento sostanzialmente questo diciamo di chi contino almeno su questo punto insomma continua a voler mantenere it i piedi scarpe diverse quindi non sposare completamente le all'alla causa per referendum e la questione appunto
Che invece mi sembra impostato in maniera più solida da Sales rispetto a alla necessarietà di questo referendum anche questo sulla base di fatti concreti come reale perché la casa mezzo ricordiamoci doveva svolgere la sua funzione in trent'anni dal cinquanta all'ottanta
Nell'ottanta non è stata abrogata ci sono voluti sei anni per modificare quell'assetto e si è giunti alla sessantaquattro all'ottantasei e anche quelle insomma che poi ha istituito il Dipartimento dell'agenzia e tutti le cioè in pratica granché non ha modificato ma riproposto altro che una razionalizzazione dell'esistente secondo magari inventandosi strumenti nuovi ma nella sostanza ha cambiato ben poco ecco quindi io questo vorrei anche che si facesse se possibile chiarezza rispetto a questo punto rispetto all'atteggiamento coi che dobbiamo temere che dovremmo tenere nei prossimi mesi appunto rispetto alla valenza da dare a questo referendum se è un referendum effettivamente assolutamente necessarie se devi avere questo ruolo fondamentale disciolto in pratica io sono molto d'accordo su questo oppure no se dobbiamo pensare anche a una possibilità che poi visto che nel novantatré tanto
Finisce l'intervento straordinario nel Mezzogiorno possiamo pensare di spingere il Parlamento a legiferare in materia
Tagliente riletti mi sembra l'ultimo intervento va aggiornata meno che non ci siano altri compagni che vogliono intervenire
In modo non ricordo i nomi
Io volevo partire da un dato
Che sale sapeva introdotto su l'aspetto che riguarda una nuova forma di razzismo rispetto al sud
Che non è più il razzismo
Degli anni sessanta quando esisteva un problema di immigrazione dal Sud al sonno ma che un problema di un razzismo più politico
Rispetto invece a tutta una serie di luoghi comuni che riguardano il problema del rapporto tra la crisi dei partiti l'anti statalismo e di di edificazione del non funzionamento per cui della situazione
Esistente nel sud come riferimento anche l'Amerigo misurazione dei partiti di governo
Come un cerchio chiuso tra
I partiti di governo sono corrotti e fanno con le cose o su ma al Sud vivono perché prendono i voti al Sud io
La banalizzo qualcosa ma volevo solo vuol dire questo noi abbiamo recentemente
Novembre dicembre
Fatta un'indagine sulla lega lombarda comitato regionale lombardo Moioli non so se ci hanno passato i dati
Se madre sono sta preparando un altro suo ultimo dato ci sono dei dati che sono interessantissimi e preoccupanti
La prima cosa che in questa visione del non funzionamento dello Stato con la questione del Sudafrica alcune cose che dicevo poc'anzi
Evidenziata in maniera netta da tutti coloro anche coloro che dicono di non votare lega lombarda
E che comunque ritengono le con Lombardo uno strumento per scardinare questo sistema e nelle risposte finale quando si va a chiedere a colui che ha fatto il questionario come si ritiene politicamente conservatore o progressista di sinistra o comunista
Indistintamente tutti sono sulla stessa posizione per cui c'è una posizione trasversale che all'interno di tutte le forze politiche
E questo è un fatto preoccupata dalla quale io credo noi dobbiamo partire per modificare credo che il referendum sia uno strumento importante che non abbiamo in mano per ricominciare a rilanciare una politica meridionalista
Che non sia solo o la difesa io mi rendo conto delle difficoltà che hanno i compagni del sudore accoglierà le firme su questa posizione anche se le indicazioni possono essere contrastati se non vado errato che da alcuni posti va bene inatteso maggior difficoltà ma se noi ci fossimo limitati
A difendere l'esistente o comunque a non schierarsi a non renderci visibili dalla prospettiva di riforma anche sulle questioni meridionali non avremmo aiutato il sud perché questa situazione comunque la situazione che lo penalizza
Non avremmo aiutato il partito di vietare forza nazionale perché la questione meridionale è una questione nazionale e va affrontata dal partito del no e dal partito verso per cui non può essere una cosa lasciato solo pochi
E io sono d'accordo con D'Alema quando dice che anche quando d'altronde voglio dire il compito di una forza di rinnovamento di alternativa anche quali andare controcorrente quando esistono delle situazioni che non vanno bene ma è quella di far crescere una coscienza rispetto alla possibilità di risolvere i problemi
Allora la prima questione è quella che di far capire al nord che importante il suo intervento per la riforma del sud perché la corte del Sud è una questione nazionale che riguarda anche il nome la seconda questione credo che sia quanto
Di
Far capire al suo che la questione del referendum sul Mezzogiorno è strettamente legata alla riforma della politica la moralizzazione dalla politica che noi comunque sosteniamo Traverso il referendum per le riforme elettorali e una proposta per dare visibilità alla possibilità di un affermato di un'alternativa di governo perché altrimenti il circolo vizioso secondo me ha ragione D'Alema quando dice se noi prendiamo costruita ai cittadini di cambiare il Governo questi cittadini vanno verso un voto di scambio oppure si ritirano e non votano
Terzo credo che se da una parte può essere preoccupante perché alcuni cittadini possono anche non capire e le possibilità di diffusione di circolazione delle idee nostra all'interno e all'esterno sono difficili dall'altro però ne possiamo recuperare forse che negli ultimi anni hanno abbandonato le attività niente o l'attenzione nei nostri confronti o su una battaglia politica che oggi si sentono demotivate se non addirittura rassegnate
Al peggio e poi siccome al peggio non c'è mai
Limite si riesce a valere sei Paloschi arabe quello che c'è sotto il barile e via di seguito allora io credo che l'impostazione data da fare sia un'impostazione giusta anche se bisogna correggere gli errori degli anni settanta
L'industrializzazione Pao tenete presente che illustra i profani negli anni settanta che comunque è stato prevalentemente di intervento pubblico o a partecipazione mista perché di taxi dall'Alfa Sud anche se qualcosa mi pare Endless andati a Tallis siano intere e che abbiamo anche nel Paese un imprenditoria privata che comunque ha vissuto sul carattere assistenziale dei fondi che il governo ha sempre dato che per cui punterà ad avere i fondi poi magari a non fare nemmeno quel tipo di interventi però una cosa importante tenete presente
Che alla fine degli anni sessanta inizi degli anni settanta grande era una solidarietà fra Nord e Sud vi ricordate anche le manifestazioni sui problemi dell'ordine pubblico
E via via di Reggio Calabria e forte è stato l'avanzata del partito comunista al sud
Negli anni settanta io credo che noi guardando con l'esperienza qui riportandola alloggi nella situazione politica economica sociale dell'oggi Mahdi abbiamo ripetere in maniera nuova un'esperienza che ha già dato visibilità alla possibilità di raggiungere obiettivi che vadano bene per il Nord per il sud che vadano male dalla camorra taglia faresti per la democrazia cristiana e i partiti che la sostengono
Esposito
Sì io le faccio due rilievi molto brevi uno giuridico ed un economico
Egli vuol giuridico è questo
Il referendum meni utile perché nel novantatré la sessantaquattro dell'ottantasei scade però è necessario le sue testuali parole per avviare un dibattito sulla questione meridionale
Ma in questo modo non si strumentalizza il referendum ovvero sia non c'è uno svuotamento dell'istituto costituzionale con una rilevante compromissione della carta costituzionale e questo il primo rilievo
Il secondo
La proposta di legge del partito è una proposta peppole
Un po'fiacca perché non si inserisce in una strategia di politica economica ovverosia la grave carenza del partito e di tutta la sinistra è stata quella di non aver elaborato una nuova cultura economica
Io penso ad esempio al rapporto che c'è tra questa legge e la nuova visione del Welfare State oppure quale qual è il rapporto tra questa legge e la necessaria opera di infrastrutture di cui a Napoli i professori Sciarelli essicca ci ripetono di continuo
Le infrastrutture necessarie per avviare un'opera di industrializzazione Soirée e qui potrei andare avanti con i collegamenti alle direttive della CEE eccetera quindi io penso che questa che il partito sia quando giochi di attacco come in questo caso sia quando giochi indifesa penso per esempio al dibattito che c'è stato sulla duecentodiciotto del novanta cioè la legge di trasformazione in S.p.A. ad istituti di credito di diritto pubblico il partito abbia sempre mancato
Quell'appuntamento importante c'è quell'appuntamento con la ridefinizione di una politica economica quella politica economica che serve necessariamente ad una nuova forza di sinistra quindi a quel processo di identità del partito
Corretti
Il moderato
Ma io non voglio assolutamente intaccare l'autonomia dei compagni meritano
Ah che sono preoccupazione e chiedono considerazione che faccio portavoce
Non è un caso se rispetto a stamane dove c'era la sala piena
Adesso si troviamo in questa condizione molti meno
Credo che domani saremo suppergiù così non non penso molto di più
Quello che io quello che mi preoccupa e
La scala lo scarso aggancio di questa partita riforme istituzionali cose che ci siamo detti anche in questi giorni
Con le questioni economiche
E quindi anche con gli altri tre resta
Ora senz'altro io capisco compagni con impegni so qualcuno impegnati nei consigli comunali con i bilanci così di questo tipo si possono prevedere anche sostituzioni anche altre cose però ecco questo è un dato che volevo far presente anche perché poi non le firme dovremmo raccoglierle anche perquisite
E allora vedendo proprio rapidamente a una questione ma secondo me decisiva è giusto che di questa questione si ridiscuta si elabori soprattutto fra compagni meridionali però non ricordi a non dimentichiamo che io non riesco più a capire in questo Paese dove stanno i compagni meridionali perché compagni hanno dei cittadini meridionali
Non vedo perché non si debba parlare anche con i cittadini di Milano di Torino i nodi dj annullati di Bologna Atripalda di Roma
Quindi è un problema reale io stesso ricordo sabato scorso un cittadino Metra coglievo le firme nella piazza centrale di Modena che voleva parlare di questo referendum tra perché non organizzate qualcosa per discutere di questa questione qui del Mezzogiorno
E la nostra realtà modenesi di come di compagne non cittadini meridionali vigili prenderanno i soldi moltissimo
Quindi questo vuol dire che il partito si deve attrezzare anche su altre aree geografiche non soltanto sulla
Anche per una considerazione e poi farò subito proprio secondo
Ecco volevo soltanto fare c'è una cosa che mi ha colpito nella la trattazione tra l'altro molto puntuale sorridente rigorosa Pisa est
Ho la sensazione molto netto capito male io
Che ci si muova ancora molto in una logica che è stato
Forse anche perché questo referendum costringe a ragionare su quella diminuzione
Tu a un certo punto è accennato mai appena sfiorato la cosa
Al libero mercato
Io credo che non ristrutturazione dell'economia di questo genere meridionale
Debba comportare per vedere anche dal difensore di regole intorno a libero mercato in qualche subisce poi di conseguenza del contrappunto
Una ultima e qui finisco considerazione intorno all'analisi molto molto chiare faceva Sales trust dei partiti nord-sud
C'è un dato che lui ovviamente davo per scontato che in tutta questa situazione c'è un solo partito che per ah no al centro e al sud ed ex DS
Questo è un dato purtroppo comune alle tre l'unico dato comune alle tre dimensioni geografiche tra dei partiti politici italiani
E questo cosa significa io credo che questa occasione anche questo referendum deve servire a sollevare una grande discussione per impostare anche il nuovo partito come grande partito nazionale
Questa è una questione decisiva come grande partito collante nazionale di fronte a un Paese che mostra Champions nostra segni di frantumazione dell'unità nazionale di pericoli di frantumazione
Uno dei ruoli storici di questo partito che anche fra l'altro
Anche questo uno dei momenti fondanti nostri è proprio e proprio questo e quello che questo sia uno di quei referendum che ci permette di farlo con più chiarezza questo tipo di discorso
Inter scusate ti porto via due minuti
Intervengo perché la regione dalla quale provengo state citate qualche volta
Anche stasera io sono il più nordista
Dei presenti perché Arrigo dalla Valle d'Aosta
Che ha qualche particolarità
In effetti
La Valle d'Aosta beneficia di quella che Sales ha chiamato una ripartizione di tipo etnico
Di che è abbastanza vero
Però questa cosa risale dal punto di vista economico soltanto a dieci anni fa
Ovvero la Regione Valle d'Aosta minuscola regione composta pochissime persone dal quarantasette gode di uno statuto di autonomia particolare dal punto di vista nella capacità legislativa o eccetera ma fino all'ottantuno non godeva di alcuna autonomia finanziaria
Onde per cui
Dall'interno si produceva quello che il compagno di Trapani chiamava il capo dei vigili ovvero un terminale
Sufficientemente bravo terra strappare il motorino rivendicativo fondi pubblici da poi amministrare in blocco
Dall'ottantuno questo regime invece certo nel senso che alla regione Valle d'Aosta dallo Stato arrivano forse in modo esagerato i nove decimi delle imposte
Che la Regione Valle d'Aosta produce
Io non discuto sui nove cinque quattro tre non è quello e il principio in sé
Che elimina
Una delle cause non voglio fare la panegirico di questa cosa per carità
Una delle cause che è la contrattazione rivendicativa e dei meriti dei sudisti riottenere io parlo spesso con dei compagni milionari qua soprattutto con non compagni ci ma voi che ci avete scusate l'accento cioè dov'è il nostro terminale non ne abbiamo più bisogno ma abbiamo una regola certa
Ora in Valle d'Aosta in Piemonte in Toscana e in altre regioni si sta discutendo di di una riforma nel nostro modo di essere partito e del modo in cui deve funzionare lo Stato bene in questa sede prometto come spunto di riflessione cui sale Expo come dire dare sviluppo o negarlo del tutto
Che il principio della ripartizione delle risorse su base regionale con dati certi è di sicuro uno strumento efficacia ancorché pericoloso perché ovviamente penalizzerebbe regioni con scarsa capacità di produrre quindi bisogna istituire un fondo di compensazione ma questo è sicuramente uno degli elementi che contribuisce o può contribuire il che introduce commesso fra formula istituzionale dello Stato
E economie risorsa è un tema che il PDS affronta timidamente e che altri cavalcano prendendosi voti quando faremo la lega lega Lombarda cavalcano da destra questa cosa notti unitamente quattro gatti tentiamo di affrontare da sinistra questo tema ma prima o poi ci dobbiamo arrivare ecco questo chiuso grazie
Un paio
Vorrei partire innanzitutto da dalle preoccupazioni
Dicendo però di essere un po'più fiduciosi
Diciamo così della precedente intelligenza popolare anche il referendum ultimo è stato un referendum punitivo noi dobbiamo essere come dire seri sulla maxi aveva molto di contrapposizione ai partiti il referendum sulle preferenze
Se non c'era questo ostilità per i partiti non si sarebbe vinto
Poi da quel referendum nella campagna elettorale dopo abbiamo potuto trarre novanta cioè coloro che si sono battuti per la riforma della politica come asse centrale nella loro identità
Ma anche quello è stato un referendum punitivo
Ora c'è chi vuole punire il Mezzogiorno così come
Credo che noi avere un'impostazione che
Come dire che ci aiuti a cambiare il Mezzogiorno e così come noi siamo in contrapposizione a questo Mezzogiorno così come
E non è un referendum che subiamo attenzione dipende molto da come è un referendum che proponiamo
Naturalmente non basta dirlo bisogna dimostrarlo nei fatti
C'è qualcuno che si preoccupa come si vincerà il referendum se avremo molte una valanga di voti a favore di questo qui al nord e qualcuno in meno al Sud ma è già importante come raccogliamo le firme
Perché se ci dovesse essere una valanga di firme albo su questo referendum poche al Sud già questo comprometterebbe la nostra impostazione quindi al di là del fatto se i compagni del Nord sono intervenuti più e molto importante quante firme prendiamo nel Sud
Bisogna dimostrare che c'è un'altra forza politica un nuovo schieramento meridionalistica nel Mezzogiorno
Ecco questa è la prima preoccupazione cioè come raccogliamo le firme se ne raccogliamo più al Sud che al Nord dico fare tutto il possibile naturalmente questo non per disincentivare i compagni non fare tutto il possibile per raccogliere quante più film su
Poi parliamoci chiaro compagni qui e ora di l'aggiornare con un po'più scioltezza in mezzo a noi io capisco bene che qualche vecchio compagno
Compagni che hanno avuto funzioni di responsabilità continuano a pensare che nel Mezzogiorno c'è un grande partito a mezzogiorno c'è un piccolo già da anni
Ecco io sono tra quelli che dice noi non abbiamo niente da perdere
Abbiamo tutto da guadagnare nel Mezzogiorno se riusciamo a mostrarci con una nuova identità
Molto molto diversa da quella con cui ci siamo presentati nel corso di questi anni
Sterili oppositori
Abili conversatore
Esperti dell'istituzione questo è un po'il partito il partito Meridiana
Allora vogliamo dire
Che noi siamo vicini ad una insignificanza nel Mezzogiorno e la nostra presenza
Vogliamo dire che abbiamo consumato tutto il patrimonio storico avevamo alle spalle
Che non siamo una forza protagonista non è della trasformazione particolare riconosciuto il Mezzogiorno ma cosa ancora più grave e noi non siamo oggi protagonisti
Della reazione in questo mezzogiorno
E allora qui nessuno ci ha dato un'eredità eterno cioè nessuno ci ha consegnato un patrimonio noi siamo convinti del Mezzogiorno che per esempio siamo il partito leader dell'antimafia dove sta scritto
Soltanto perché abbiamo forse il partito meno compromesso con la macchina
Non è vero perché dal Mezzogiorno si stanno sviluppando altri movimenti che fanno della battaglia antimafia una battaglia centrale
Quindi dovremo fare molti per recuperare questo ruolo lineare di partito antimafia ma dobbiamo fare molto per recuperare il ruolo guida di partito meridionalista
Perché può darsi che un nuovo meridionalismo nascerà nel Sud per fare a meno anche di notte
Questo è un problema è un rischio sei
Se non li abbiamo ancora titubanza
E allora su questo dobbiamo essere
Come dire chiaro io non ripeto non capisco bene le obiezioni che ha fatto per ultimo il compagno sulla
Su un bel referendum strumentalizzato sì dobbiamo strumentalizza sto per fare
Perché noi sulla riforma elettorale proponiamo quello che pongono i quesiti no
Ne abbiamo proposto una nostra legge
Che ha un esito diverso se dovesse prevalere unicamente il quesito referendario
Ma se non c'è quel referendum se non c'è in campo qualcosa di nuovo non si farà mai una riforma elettorale
Che uno degli anelli di passaggio per una riforma della politica un interni
Io non so che cosa ha detto il compagno D'Alema capisco bene il senso una preoccupazione
Ma capisco e la rispetto e ecco io non mi preoccuperei se non riusciamo a passare in Parlamento con la nostra proposta
Non la dobbiamo presentare siamo pronti entro quindici giorni a presentare
Non mi preoccuperei di risolvere questa questione in Parlamento
Personalmente sarei contento se queste questioni in Parlamento venisse affrontata dopo il successo delle fate
Se si riuscisse a fare prima ben sì sì se non è così io non vi strapperà investe
Dipende molto
Su qualunque legge qualsiasi legge darà farà il Parlamento dal movimento d'opinione che riusciremo
A mettere in campo e allora qui stiamo ancora a discutere su cose che secondo me sono di una come dire su io non le sopporto più partito di governo e di opposizione il partito di masse d'opinione non c'è un partito di massa il Mezzogiorno vogliamo esserne un partito d'opinione visto che abbiamo una forse sì vogliamo fare opinione
Cioè io non riesco a capire
Vogliamo essere partito di governo e chi lo nega
Ma non ci siamo altre cose essere partito delle istituzioni sono due cose distinte che c'entra essere partito di governo queste il partito in istituzioni nomi siamo parte di questa dittatura politica istituzionale nel Mezzogiorno
Ecco questo è il punto noi dobbiamo essere è che ecco il punto sulla identità che deriverà nel referendum e questo spetterà molto nominando i dirigenti meridionali e compagni del Mezzogiorno vogliamo darci un'identità che divenne referente che va al di là del referendum allora io prova delinea
Perché un Ford anni siamo accusati chi in Campania in altre parti abbiamo provato a dire qualcosa di diverso non dico di nuovo di diverso rischiando anche sulle questioni del mezzogiorno siamo sempre accusa dire ma qual è la vostra identità io quello che so che l'identità attuale del Mezzogiorno è un'eredità che ci danneggia
Questo è quello che so
L'ho vinto elettoralmente lo vivo negli scritti lo vivo ogni
Io vorrei un partito come dire che cambia radicalmente il senso comune cioè con queste come se noi fossimo sempre lo Stato dobbiamo preoccuparci se si criminalizza il Sud dobbiamo preoccuparci se si parla male del Sud come se noi fossimo i depositari del sì ma che ce ne importa
Insomma io non so se lui dobbiamo preoccuparci di tutto come se tutto fosse sulle nostre spalle ma liberiamoci di questo complesso che il mondo sta sulle nostre spalle
Cioè il Mezzogiorno se fosse sulle nostre spalle ne avremo una responsabilità grave
Insomma non abbiamo tante di queste responsabilità e allora proprio allora se capisco bene lo spirito dei compagni stiamo in questo referendum con una identità che vada al di là
Stiamo in campo in questa battaglia per ricostruire uno spirito nazionale è un valore nazionale un'identità nazionale del nostro partito questo è diciamo l'atteggiamento ogni anno io sono profondamente convinto
Detto per ultimo il compagno che è intervenuto ma dobbiamo fare un raccordo tra riforme istituzionali è strutture col
Amiche e sociale del Paese ma quale questione più del mezzogiorno si presta ad unire questioni istituzionali e strutture economiche e sociali
Io penso che nessuno dei referendum si presta come questo
E allora noi dobbiamo presentarci nel Mezzogiorno con questo punto almeno questo il mio padre uno ne vogliamo essere i Riformatori dello stato della politica nel Mezzogiorno e vogliamo rompere con il dominio del mercato politico sull'economia
Questa la prima identica
La seconda identità io vorrei un partito costruttore di civiltà e di legalità
Terza identità ne vogliamo essere viale che riusciamo ad essere partito della industrializzazione e della civiltà del lavoro dell'impresa e dei diritti del Mezzogiorno
E quando diciamo industrializzazione non pensa ad una industrializzazione pubblica
Ha ragione il compagno e può darsi che io ho dato l'idea di un'industrializzazione solo pilotato dallo Stato e mi preoccupo di dire che se il Nord si può permettere di fare a meno dello stato io dico che il Sud non si può permettere di fare a meno dello Stato
Altro problema e vedere come lo Stato deve intervenire chi si illude che il Sud posso fare a meno dello Stato e aprirsi semplicemente al mercato B Celeste che sta dimostrando che cosa vuol dire
E io sono convinto sono tra quelli
Convinti che molto del mezzogiorno a che fare con l'esperienza del resto
E quindi anche lui c'è da vedere finito l'intervento dello Stato che cosa sta succedendo immaginiamo di trasferirlo nel Mezzogiorno ci troveremo secondo me a risultati abbastanza
Abbastanza sì
Il che vuol dire che questa nuova fase di industrializzazione non dev'essere necessariamente pilotata dal pubblico cioè fatta dal pubblico lo stato deve stabilire le norme ma sono molto convinta che ci deve essere un ingiusto Rizzo azione che rispetto agli anni cinquanta e sessanta punti sul privato col sostegno pubblico
Questa è non sono tra quelli che dice grande impresa o piccole imprese abbiamo bisogno della grande impresa con la condizione che rispetto al passato faccia da vivaio
La piccola e media impresa cosa che non ha fatto l'industrializzazione degli anni cinquanta e sessanta e sono convinto che oltre la grande impresa deve vivere
Un sistema di piccole e medie imprese
Industrializzazione non vuol dire fare a meno delle infrastrutture vuole dire assolutamente evitare il meteo
Bisogna fare industrializzazione se quello è l'obiettivo si decide quali infrastrutture sono necessarie per quella industrializzazione intus infrastrutture fuori dalla logica della industrializzazione ci faccio gli interventi ordinari non ha niente a che fare con uno sforzo straordinario dello sparo
Perché lo Stato deve fare strane Rete di e altre è veramente uno stato ottocentesco non è costato che noi immagini
Infine io sono perché noi con forza ci qualifichiamo come forza produttiva del mezzogiorno e come forza che vuole democratizzare l'assistenza nel Mezzogiorno
Che non ritiene che l'assistenza sia una vergogna vuole soltanto disciplinano regolarizzarla universali disarma sottrarlo alla discrezionalità e all'illegalità
Ecco queste sono un po'le identità io mi auguro possano vivere nel Mezzogiorno
Ma una essenziale
Ecco lo dico brutalmente noi dobbiamo smetterla con lo statalismo emergenziale questa è stata la sconfitta storica del movimento operaio nel mezzo
Perché non c'è partito più in grado di essere stataliste emergenziale della DC
Il meridionalismo statalista avuto il volto della DC che è stata capace di darne un'interpretazione non produttivo
Non ci siamo divisi negli anni settanta nel Mezzogiorno tra statalisti emergenziali di governo e statalisti emergenziale di opposizione non abbiamo fatto gli statalisti emergenziali di opposizione questo è
E quando e a ragione un compagno il volto è chiaro dentro quel volto se si è stata visti emergenziali vince chi è stata vista emergenziale di governo
Cioè non so che fu l'avrebbe uno statalista emergenziale di opposizione che funge Ruta disco che quello dice un miliardo e mezzo e tu dici per far vedere che di cui due poco non so che ruolo potremmo dire
Allora c'è un compagno che
Si poneva il problema perché abbiamo abbandonato negli anni settanta
Una idea una certa idea nella industrializzazione del Mezzogiorno oppure di puntare sulle forze produttive bene forse molti di voi si possono dare spiegazioni
Più convincenti dell'Emilia una è sicuramente una cultura meridionale che si è perché si è resa meno libera io sono convinto del Mezzogiorno è difficile trovare libere professioni
E tra le libere professioni che non troviamo una certa cultura
Monica sa bene chi vive in campagna sa bene di come intere professioni libere di sinistra sono passate interamente da parte dell'altro schieramento dimostrando come indispensabile questo tipo di intervento come indispensabile le opere pubbliche e infrastrutture bensì è sicuramente un problema della cultura meridionale
Che forse anche noi abbiamo contribuito a rendere sempre più legata al la politica le istituzioni tra i consulenti di Pomicino c'è la migliore intellettualità napoletana
Tra i consulenti del progetto di una poi naturalmente per fortuna c'è anche qualcuno che riesce ad opporsi per fortuna
Beh questo è un elemento se debbo dirvi se l'elemento centrale di reti
Io vedo due elementi di nostra sconfitta uno è quello che ho già detto lo statalismo io ho parlato adesso nel passato prima bene
Come dire di Amendola
La politica al sul Mezzogiorno non è fatto di lavori pubblici bene quella cultura però affidava allo Stato il compito di civilizzare il match
Quando invece lo Stato al posto di civilizzare mezzogiorno stava facendo altro non abbia avuto la cultura politica in grado dire no a quello a quella per preoccupazioni che dipendevamo liberali per il libero mercato per altre sciocchezze di questo lo statalismo nostro ha continuato ad essere la nostra cultura dominante anche qui quando il significato di intervento lo Stato era cambiata l'ha cambiato era cambiato profondamente nel Mezzogiorno
Per cui la nostra cultura statalista ha fatto da supporto ad un'altra ipotesi intervento dello Stato
Non abbiamo cambiato cultura politica nel Mezzogiorno nel periodo in cui il meridionalismo statalista cambiare
E da fase di civilizzazione del Mezzogiorno diventava meccanismo di consenso del Mezzogiorno
Ne aggiungo un ultimo elemento che una delle sciagure per quanto mi riguarda della cultura di sinistra del partito comunista che la cultura delle Autonomie locali
Io ritengo che
Noi abbiamo esportato il modello tosco-emiliano del Mezzogiorno
Ci aggiungo anche il modello veneto per mettere insieme sinistra e dici in Italia con un'impostazione storica del tutto diverso la scelta comunale nel nord e il sistema meridionale
E sono tra quelli che non vuole fare una discussione che non finirebbe mai tra statalisti centralistiche automobilisti
Io quello che so che non è vero che abbiamo un unico sistema istituzionale in Italia abbiamo due sistemi istituzionali
Uno
Al no che
Cioè una macchina di servizi che produce consenso producendo servizi è una macchina economica il comune settentrionale che fa questo uno assolto che produce consensi senza produrre servizi
Ora quando è cambiato il ruolo delle amministrazioni locali del mezzogiorno
è cambiato nel periodo in cui si è deciso che nel Mezzogiorno del Mezzogiorno dovevo vivere ed economia ministro eccetera
Noi facevamo il tifo perché il potere si spostasse verso le autonomie locali e gli altri beni
Trasferiamo questi soldi al posto di governare lo Stato centrali ministri il governo le autonomie locali noi abbiamo parcheggiato dentro un sistema di potere per i potenti locali
Abbiamo fatto il tifo per la distribuzione del potere dal sistema centrale un sistema finanziario ma non abbiamo cambiato minimamente la qualità di questo potere
Ecco questo è il punto questo che cosa ha provocato nel meridionali aprendo ha provocato un individualismo diritto
I meridionali che vivono di Stato non hanno un senso dello Stato e non hanno un senso del valore pubblico bisogna ricostruire il senso pubblico nel Mezzogiorno
I meridionali attento a casa sua fuori da casa sua ritiene che non ci sia legge che debba rispetto
Perché
Perché una volta che si è deciso che le istituzioni non debbono fornire servizi ma debbono integrare Tito il meridionale alla qualità della vita e che certo come uno del Nord o se la trova per via persone
Per cui più soldi riesce a fare più si garantisce la qualità della vita a casa sua fuori dal suo Comune facendo studiare il figlio s'
Sulla privata dandogli supporti di altro tipo quindi questo modello di Stato ha provocato un accentuato l'individualismo dei meridionali
Cioè perché non si è come dire non si è costruito su una valenza collettivo cioè di di chiedere una valenza collettiva dell'istituzione
Queste l'altro diciamo dramma che abbiamo contribuito Aldo ad avere nel viaggio negli anni settanta per
Abbiamo detto che il potere bisognava trasferire Autonomie locali perché questa era maggiore democrazia io ritengo che questa è una cosa che
Assolutamente ci ha danneggiato in questo la cultura di sinistra o di destra del vecchio Pci a concorso insieme a determinare questa situazione
Chi voleva maggiori poteri locali per avere maggiore potere istituzionale per intenderci una parte della destra del partito e Chirico
Niente che più potere alle Autonomie locali avrebbe allargato la democrazia quindi c'è stata una convergenza di queste due culture
E oggi noi abbiamo confuso Autonomie locali abbiamo confuso e con potere di allocazione delle risorse che senso ha Autonomie locali quando le funzioni sono le stesse cioè quella di trasferire soldi alla collettività
Non c'è autonomia locale se non cambia la base produttiva del match
Questo è il punto
E allora da questo punto di vista noi non abbiamo bisogno di un sistema delle autonomie ne abbiamo bisogno di un autonomismo solidale
Chi si illude che
E ci sono alcuni dei nostri compagni che superata la cassa bisogna dare poteri alle Regioni ai Comuni credo che trasformeremo le nostre difficoltà ulteriore tragedia
Cioè qui il problema non è noi abbiamo bisogno di un regionalismo solida
Perché le istituzioni così come sono non sono fattori di aumento dello squilibrio tra nord e sud non sono fattori e allora vogliamo cominciare a dire che non si dà regionalismo non si dà autonomismo in un Paese diviso
E qual è il problema principale è quella delle autonomie o quella della divisione del Paese per me il problema essenziale quella della divisione del Paese
Bisogna concentrare tutte le energie sul ridurre la divisione del Paese
Il sistema autonomistico funziona soltanto in regioni in nazioni che sono forti economicamente e hanno un territorio omogeneo e ad una struttura produttiva omogenee
Il miglior funzionamento delle Autonomie si riscontra negli Stati dove insomma c'è c'è un una forte presenza dello Stato centrale
Penso alla Germania per esempio il federalismo tedesco è uno di questi
Chi si illude che possa vivere un sistema autonomistico in un Paese diviso ritengo che
Si illude fa fa un brevissimo fra un gravissimo errore quindi io ritengo che nei
E anni Settanta il concorso di questi fatti il nostro vecchio statalismo che non si aggiornava rispetto alle novità del Mezzogiorno una cultura non più libera ma molto legato al potere politico
La nostra concezione delle Autonomie fatte in un certo modo hanno contribuito a
Tanto è vero
Che il regionalismo in Italia sta nascendo in una regione forte
Che è contraria a tutte le tradizioni italiane dove la richiesta di autonomia è venuta sempre dalle regioni più arretrate il separatismo siciliano prese
Allora oggi noi abbiamo una richiesta di autonomia che viene dalle regioni forti nel Paese ma queste autonomia come separazione non come unica
Non possiamo rispondere come fanno alcuni compagni delle regioni da lui governata e che la risposta alle leghe e riscoprire il regionalismo la risposta alle leghe e risolvere la questione meridionale
La risposta leghe è affrontare il problema del funzionamento dello Stato
Non è la risposta dell'elegia li vedi che è un nuovo regionalismo
Questo ci salviamo la la risposta di lega è l'imposta un senso nazionale alla nostra battaglia risolvere la questione meridionale risolvere il problema del funzionamento dello Stato qual è la risposta tutto il resto io
Francamente francamente
Vorrei dire una cosa che riguarda poi un nostro comportamento nel Mezzogiorno che ha a che fare con le Autonomie diciamo la verità noi dobbiamo riscrivere un nuovo patto di cittadinanza
Noi abbiamo amministratori senza responsabilità fino a quando il suo dice adesso senza autonomia impositiva su questo dossier no non c'è niente da fare ma ma come può avere responsabilità e come può rischiare qualcosa o qualcuno che spende senza dover dar conto liste
Io invece ritengo o due minuti ancora fresche
Io invece penso che finché sì dando servizi senza soldi da parte del cittadino e su questo si vuole conquistare il consenso
Io penso che nel Mezzogiorno attualmente salvaguardando le fasce sociali bisogna pagare i servizi perché quello è un criterio di giudizio su chi amministra perché nel Mezzogiorno si riceve il massimo di consenso ai mass di disprezzo come ministro e si riceve il massimo di consenso senza prestare un servizio pubblico cioè questo è il circolo vizioso da come si esce riportandola giudicabili TARSU chi amministra che deve poter disporre di tante risorse trasferite
Come l'insieme del Paese può scegliere
Molte nazionali per portare gli standard medi io direi minimi nel Mezzogiorno di civiltà
E poi c'è una quota che bisogna imporre al CIPE di se paga di più la tassa nettezza urbana esigerà di più che il servizio fu ucciso
Noi invece abbiamo nostri amministratori che sono convinti anch'essi che il consenso si conquista in questo
Sono convinto che bisogna rinvenuta era un patto di cittadinanza l'attuale patto di cittadinanza nel Mezzogiorno e io non ti do servizi e tu non paghi niente con questo dal patto di cittadinanza che c'è
Poi io ti do dei soldi per consentirti quei servizi individuale che non ti posso dare per via così questo è
Da chiusura del cerchio che sono riuscite prima che cosa abbiamo da spartire con questo io non lo so
Si dirà non c'è differenza tra amministrazioni di sinistra e di destra il Mezzogiorno ma c'è
Perché in questo meccanismo funzione l'amministratore che piega il comune ad essere non erogatore di servizi ma perché il Comune ad essere agente economico la realtà in cui
Ecco questo è il punto allora noi non possiamo ecco puntare aggrapparsi al governo nel Mezzogiorno perché noi ci siamo aggrappati al governo
Le prove deve scomparire Giorgio ad certuni abbiamo timore di scomparire abbiamo detto bene può darsi che chi governa ce la fa ma anch'abbiamo dimostrato che non è vero che per noi se governiamo non cambia
Per me la riforma del Mezzogiorno e non essere parte di questo meccanismo di oppressione che domina la vita e la gente
La grande operazione da fare senza rinunciare ad essere partito senza rinunciare a stare alle istituzioni trasferire dai partiti e dalle istituzioni quote di potere sulla società civile anzi aggiungo provare noi essere società civile non c'è più
Cioè investire sulla società civile fare un grande investimento sulla società civile nel Mezzogiorno facendoci in ogni società civile
Il che non vuol dire che noi disprezzi amo l'istituzione di spezziamo la politica assolutamente noi dobbiamo quando amministriamo trasferire quote di potere sulla società civile
Per esempio l'economia amministrativa dei Comuni perché noi discipliniamo
Perché gli architetti anche le nostre amministrazioni vengono premiati a secondo la vicinanza politica perché non fa la rotazione degli incarichi perché non stabilire norme che disciplinano l'attività economica di comuni in modo che quando non ci stiamo noi
La gente non deve necessariamente affidarsi a qualcuno per lavorare cioè sono delle cose minime che se cambia l'ottica non riusciamo
Ecco noi invece al Mezzogiorno siamo convinti che ci sono delle prerogative al sistema dei partiti e le soluzioni che non va molto
Perciò siamo puniti
Perché come uomini di potere non siamo credibili e non siamo credibili come reazione a questo sistema di potere e la società meridionale
Gli agenti si sta inventando altre fu
E non è detto che nel futuro altre forme non diventino forme di massa
E quindi attenzione non è vero che poi la società civile non reagisce e non è detto che la reazione dello stato civile del Mezzogiorno possa incontrare potrà incontrare nuovi a condizione che non siamo il partito che più fa investimento sulla società ce
L'ultima questione riguarda
Riguarda un po'
La vicenda della mafia letto un compagno secondo me giustamente la mafia cioè laddove certi sia e quindi noi Cam mi hanno anche un concetto la mafia è laddove c'è povertà o meno non sono questi criteri povertà e ricchezza si può dire sicuramente che la mafia più forte laddove arretrata la base produttiva
Non è detto che di per sé la società industriale posso sconfigge la macchina ma sta di fatto che la mafia che pure viene da una tradizione secolare si è la forza nata nelle attuali condizioni anche paesi nell'Ottocento anche grandi città dell'Ottocento avevano forme criminali di tipo mafioso
Chi ha letto di Kenzo
Ugo insomma Parigi e Londra avevano forme di questo tipo la modernizzazione in queste grandi capitali ha portato la scomparsa di queste forme criminali ce la modernizzazione
Si è dimostrato incompatibile con alcune di queste foto invece la l'originalità del Mezzogiorno che la modernizzazione al posto di buttare indietro forme feudali lì a valorizzare
Il che vuol dire che forse la criminalità mafiosa e una spia non solo della tradizione ma di come quella tradizione è stata rilegittimare dal dal modo in cui lo Stato intervenuto nessuno
Allora se siamo d'accordo su questo possiamo dire che la mafia attecchisce laddove c'è ricchezza e aggiungiamoci dove c'è ricchezza non prodotto
Ecco io sono per questa tesi la mafia attecchisce laddove c'è ricchezza in un prodotto il che non vuol dire che la mafia non possa attecchire laddove c'è ricchezza prodotta ma troverà altri canali per insediarsi troveranno un i canali della legittimazione popolare troverà i canali della legittimazione finanziario cioè interverrà attraverso questi meccanismi
Allora qui è siamo d'accordo che una battaglia antimafiosa non può prescindere da una battaglia per modificare l'attuale struttura economica e sociale del Mezzogiorno
Molti compagni dicono che l'inno
Che la battaglia la mafia dovrebbe coinvolgere tutti che bisognerebbe fare un grande patto di alleanza contro la mafia eliminato una macchina poi ognuno torna come cioè lo schema della Resistenza
Io sono contrario a questo schema
Perché non abbiamo un nemico esterno qui tutta la società deve fare fronte abbiamo un nemico interno io sono molto d'accordo invece a chi sostiene che nel Mezzogiorno c'è bisogno di una rivoluzione democratica
Per rompere l'oppressione politica si rompe anche l'oppressione criminale e viceversa bisogna interne su tutti e due gli aspetti
E dico ai compagni che sostengono un'altra tesi che debbono risponde l'altra interrogazione
Il primo come mai in tutte le società che si sono moderna modernizzate esista una questione criminale di questo spessore solo in Italia in Italia solo in tre Regioni merito priva di sbocchi
Seconda risposta com'è che in altri Paesi le macchine sono state contenute se non debellata mentre in Italia trascinano tutti no settori legali e illegali mercato finanza
Terzo com'è che tutte le strategie finora tentate su un fatto la risposta seria queste tre domande dovrebbe dire perché la mafia non è un problema che si combatte sul terreno giudiziario
La mafia è un fenomeno che si combatte sul terreno economico politico sociale e culturale
In cui è fondamentale la risposta giudiziaria in cui è fondamentale la rivolta morale ma da soli non sono sufficienti
Ecco perché io non mi scandalizza però se nel corso di una campagna referendaria il tema della mafia viene associato al tipo di intervento pubblico nel Mezzogiorno
Non dobbiamo fare scandalo dobbiamo parlarne apertamente
Dicendo che ne vogliamo fare a meno della marce ma questa struttura economica e sociale non può fare a meno della macchina
Allora e termine vogliamo rompere due caratteristiche storiche certo
Una e la tolleranza e l'illegalità come forma di governo in realtà arretrati
Su questa strada maestra la democrazia cristiana
Ma è un apprendista stregone che sta pagando qualche qualche effetto la tolleranza dell'illegalità ha portato alla competenze
Simone sulle risorse pubbliche del sistema politico del sistema mafioso
In questo scontro
Io mi auguro che vinca la Ricci
Perché certo meglio vere un'illegalità politica che quella criminale la realtà che può darsi che da questo scontro non vinca nessuno dei due che ci sia una convivenza dei due sistemi quello che sta avvenendo
Ma sicuramente nella tolleranza per l'illegalità è una forma di governo che esposto tutto la società meridionale all'infiltrazione della mafia di una
Bisogna inventare un nuovo sistema di governo del Mezzogiorno non basato sull'abbassamento della legge per governare deve essere basato su un rilevamento della legge
Ma il Mezzogiorno non si governa solo nella legge si governa con la legge con una base produttiva industriale di diverso
La legge non è da solo sufficiente
L'altro elemento e che nel Mezzogiorno si è pensato di far vivere un'economia amministrativa sostituendola quella produttiva
Questo consente al mezzogiorno di vivere con consumi alti senza produrre
Sì a un meridionale chiedete se gli va bene questo sistema vi dirà di sì perché dovrebbe cambiare un sistema in cui consuma senza produrre ma al tempo stesso convive nel meridionale una versione profondamente sessista
Quindi non possiamo risolvere moralistica mentre problematiche del compagno verrebbe dobbiamo affrontarlo peraltro
L'altra via e propone con forza una radicale innovazione della politica verso il Mezzogiorno
E in questo ecco e il punto finale non so se ho risposto
A tutte le domande dei compagni in questo noi dobbiamo ecco provare a sconfiggere i sudisti anche al nostro interno
Oltre che a sconfiggerli nella realtà
Da questo punto di vista io sono convinto che le eliche in questo
Cioè Major compagno di Milano che ha scritto delle cose estremamente interessante secondo lui il fenomeno leghe corrisponde ad una crisi di partiti politici portatore di interessi nazionali non c'è più nessuno in grado di fare sintesi in società complesse il seno delle leghe espressione di questa mancanza di sì sì io son d'accordo
Il che ci comporta una responsabilità fare una sintesi nazionale ne dobbiamo candidarci ad essere il partito che è in grado di fare una sintesi nazionale
Perché oggi non c'è nessun partito in Italia e questo la debolezza del sistema politico in grado di fare sintesi nella vicina
Né Orlando né ne deve avere l'ambizione a provare a fare questa sintesi nazionale
Dobbiamo però fare polemica forte anche con i nostri potenziali alleati come Bobbio che discende la questione meridionale è un problema dei meridionali dobbiamo dire che ce la possiamo mettere tutte ma da soli non ce la facciamo
Non abbiamo le condizioni per fare certo ma per chiedere solidarietà al Paese dobbiamo cambiare radicalmente politica da se vogliamo chiedere solidarietà dobbiamo dimostrare che in questo mezzogiorno così come non vogliamo starci
Non vogliamo questo mezzogiorno siccome dobbiamo dirlo con forza non abbiamo niente a che fare dobbiamo rompere l'abbiamo camminato consociazione forse un termine sbagliato vogliamo rompere con questo Mezzogiorno così come
Ecco perché io ritengo che il problema nostro in questo referendum essere forza nazionale e forza meridionalistica possiamo sconfiggere delitti sudista a questa condizione ritorniamo ad una uno spirito nazionale ma torniamo a vedere e tornare a vedere il Mezzogiorno dentro i problemi della nazione questa la possibilità di vincere il referendum che si vinca ironicamente ma è molto importante come si raccolgono le firme dove si vincerà
Se vinceremo al nord saremo sconfitti al Sud avevo fatto una battaglia intelligente minoritaria chi è anche importante perché noi siamo una forza minoritaria
Se riusciamo a vincerlo anche al sud e credo che si apre qualche prospettiva per quanto riguarda i meridionalisti e per i partiti che spingono verso le forze nazionali
Ma appena mi raccomando la presenza cercheremo di finire presto le