L'Associazione Nazionale Magistrati dice no allo sciopero sulla Responsabilità Civile. Intervista al Presidente, Rodolfo Sabelli

Al termine di una giornata di dibattito l'Associazione nazionale magistrati ha detto no allo sciopero controlla provvedimento sulla responsabilità civile dei magistrati che dovrebbe essere approvato martedì alla Camera dei deputati e passata maggioranza la posizione di area è di Unicost ed è stata bocciata la linea dello sciopero proposto da Magistratura indipendente al termine dunque di una giornata di discussione al
Invitato Direttivo Centrale lei nemmeno un atto Lovato una posizione unitaria e dopo il dibattito e tre ore di riunioni a porte chiuse e sono stati messi ai voti tre docu enti oltre a quello di maggioranza e a quello di magistratura indipendente la a proposta di sciopero bianco di
Autonomia e indipendenza il il nuovo gruppo formato dai fuoriusciti da alcuni fuoriusciti la Magistratura indipendente
Ma sentiamo il presidente dell'Associazione nazionale magistrati Rodolfo Sabelli al termine della riunione del comitato direttivo
Le valutazioni
Corrono espresse da tutti i gruppi della il Comitato direttivo centrale solo concordi sulla qualità
Di questa riforma è una riforma che non ci piace
è una riforma i cui limiti le criticità che abbiamo denunciato
Ripetutamente
L'eliminazione del filtro di ammissibilità attualmente previsto dalla legge Vassalli non risponde ad alcun criterio ragionevolezza l'eliminazione di quel filtro
Consentirà alla proliferazione di azioni strumentali
Di azioni che invece proprio quella soluzione
Deflattiva prevista dalla legge del mille novecentottantotto
Bene
Aveva fino ad ora evitato l'arresto
Non si comprende per quale motivo azioni che sono oggi bloccate dal filtro in quanto inammissibile manifestamente infondate domani dovrebbero essere
Accolte
E portare
Ad una sentenza di condanna il concetto di
Travisamento concetto ambiguo il concetto che rischia di trasferire
Una nozione processuale appunto dall'ambito del processo
All'ambito del responsabilità sostanzialmente
Si rischia di duplicare in una azione di
Responsabilità civile quello che
Può essere invece semplicemente il contenuto di un atto di
Impugnazione noi abbiamo offerto una lettura costituzionalmente orientata
Constatiamo che
In sede di esame in Commissione giustizia ed anche nell'elaborazione della relazione illustrativa all'Aula di questo disegno di legge precisi e praticare ecco e delle
Dei problemi che sono stati sollevati su questo punto dall'Associazione non di meno il giudice sarà chiamato
Ad applicare questa riforma si troverà
Nella necessità
Di offrire una lettura costituzionalmente orientata di una concetto di cui non si sentiva la mancanza il
L'aspetto delle
Delle reazioni
Quello su cui vi sono state diversità di vedute fra i nostri tra i gruppi
In realtà non
Metterei eccessiva enfasi sulla questione dello dello sciopero in realtà noi abbiamo
Fatto questa scelta abbiamo fatto questa scelta perché riteniamo che un sciopero non sarebbe stato compreso non era a giudizio della maggioranza lo strumento più adatto per
Denunciare
Non soltanto i limiti di questa riforma ma in generale la situazione
Che sta vivendo la la magistratura ma soprattutto la la giurisdizione ecco perché abbiamo ritenuto sia pure a maggioranza
Di percorrere una via che hanno i sempre più efficace cioè la via di una
Non soltanto di una da un lato di una valutazione
Della portata di questa legge i dei suoi limiti in termini di legittimità costituzionale ma anche
Una valutazione dell'impatto che questa legge avrà una valutazione di quella che la condizione
In cui viene oggi esercitata la funzione giudiziaria
Una valutazione di quelle che sono le attività di supplenza che qui si fa carico la la magistratura e alle quali bisogna porre
Porre fine ecco perché la strada che è stata scelta non è una strada
Qualitativamente più debole è una strada che la maggioranza ha ritenuto invece più efficaci
Ripeto l'ANM si è ritrovata unite concorde sulla sulla valutazione vi sono delle legittime differenze invece sulle scelte delle della strada da percorrere minaccia