VII Assemblea nazionale dei quadri CISL

Sulle note che il Coro del Teatro dell'Opera ci ha regalato suggerendo C. un primo spunto
La musica
Una musa adorata dagli eletti e ignorata dai più in Italia
Vorrei fare un augurio che il nostro sindacato diventi sponsor per una iniziativa che in ogni scuola ci sia un coro
Nessuno applaude ma io lo vorrei un applauso
Siamo giunti dopo un percorso di ben quattro mila settecento assemblee che hanno visto e coinvolto centottantatré mila e seicento tra delegati e quadri
Non sta a me dare una valutazione ci saranno le relazioni e i lavori di questo percorso
Ma a me credo spetti una riflessione una riflessione sul significato
Di questa presidenza sono qui rappresentati si dice in gergo dei soggetti è il primo dato che da questo percorso che ci porta all'Assemblea è emerso in ogni Assemblea ecco quello la CISL è è forte e si riconferma in quella felice intuizione di assi cartesiani che sono le strutture orizzontali
E le strutture verticali cioè categorie ed unioni
E che con liscia di questo ruolo che come soggetto sociale noi dobbiamo in un quadro assolutamente desidera ingannato da un punto di vista associativo
La CISL UIL in questa fase apre ai soggetti ma non è in termini di parata come si dice ma all'interno delle proprie strutture accogliendo questi soggetti come linfa
Come proposta
Per una sintesi che sia in grado non solo di interpretare ma anche di dare una risposta alle attese che da ogni parte vengono proprio ieri l'altro abbiamo letto che verità con quelle intuizioni
Anche di tipo comunicativo diceva
Non più privato non ci credo molto personalmente il prende è troppo complesso per poterlo così stick
Definire ma è certo che il bisogno di di punti in cui la complessità giunga all'unitarietà è veramente grande questa Assemblea credo che possa dare su questa strada
La dimostrazione e la speranza che la CISL in questo senso sarà una protagonista di primo piano buon lavoro a tutti
Ed ora do la parola per un saluto al sindaco di Roma onorevole Franco Carraro prego
Care amiche e cari amici
Vi ringrazio dell'invito che mi avete rivolto a prendere parte ai vostri lavori
E che ho raccolto ben volentieri perché mi offre l'occasione di struttura lineare
Quanto importante a me sembri il contributo di un'organizzazione come la CISL perché la società italiana affronti e risolva i problemi che l'attraversano
Se infatti l'obiettivo principale per il quale siete qui riuniti è quello di affrontare questioni organizzative
è pur vero che esse sono strettamente legate agli orientamenti strategici
E d'altro canto un'assemblea di tanti e così autorevoli quadri sindacali non può che essere circostanza nella quale si assumono anche i grandi temi dell'attualità politica ed economica
Ebbene io credo che di fronte alla crisi istituzionale che ci troviamo ad affrontare di fronte alla necessità di riformare il sistema politico si possono avere atteggiamenti diversi
Un atteggiamento teso a denunciare demolire demonizzare
Creando tangibili rischi di vuoto politico di difficile recupero e un atteggiamento invece costruttivo sinceramente impegnato in uno sforzo di ricerca di nuove regole
Più consone alla situazione in mutamento
Dietro il primo atteggiamento vi sono motivi strumentali talvolta e talvolta assenza di capacità propositiva
Dietro il secondo vi è la consapevolezza di chi opera giorno per giorno in mezzo alla gente nella società emessa interpretare e rappresentare i bisogni
La grande storia la tradizione della CISL ne fanno un'organizzazione protagonista di quest'ultima impostazione il rapporto dunque nel movimento sindacale confederale e all'interno di esso della CISL con le istituzioni nello Stato
Con le amministrazioni locali con i partiti è sempre più un rapporto di dialogo costruttivo superate le tentazioni anti istituzionali e massimaliste di certe frange minoritarie superata altresì l'impostazione del passi in Dacca Nismo del decennio scorso
Oggi la sostanza del messaggio che a me sembra provenire dal sindacato ai partiti
E quello di una legittima sottolineatura del ruolo che esso svolge quale soggetto politico altamente rappresentativo
Presente tra i cittadini autonomo oggi forse più di ieri rispetto alle forze politiche e in grado di sostenere di sostenere con forza una serie di valori dei quali è quanto mai urgente riproporre la necessità in un ambito di rapporti sociali che appaiono sempre più disgregata
I valori del solidarismo della libertà
Dell'autonomia del sociale i valori di equità dei quali la CISL insieme ad altri è stato ed è portatrice hanno indubbiamente contribuito allo sviluppo del processo democratico del Paese
All'innalzamento dei livelli di partecipazione dei lavoratori e dei cittadini
Oggi tutto questo è ancora valido pure essendo cambiato il quadro di riferimento
Passata la stagione in cui il modello marxismo marxista portava il suo consistente peso all'interno del movimento sindacale
Costringendo i non marxisti a misurarsi con quella impostazione sempre più ci si rende conto di quanto sia necessario oggi raccogliere tutte le energie riformatrici
Affinché il modello del libero mercato non trasformi la sua vittoria nella sconfitta dei poveri degli emarginati degli anziani dei malati
Dei bisognosi di quanti cioè sono tagliati fuori dal mercato e che se in una logica meramente produttivistica sono un peso in una logica solidaristica sono persone cui è doveroso
Destinare aiuti
Del resto sono gli stessi lavoratori dipendenti a dover vigilare perché le proprie conquiste di partecipazione di tutela dei diritti civili e sociali
Di promozione economica di equità di salvaguardia della salute dell'ambiente si spingano ulteriormente in avanti piuttosto che arretrare
Come è sempre possibile che accada in base ai rapporti di forza
All'interno di questa necessità di sforzo sinergico si ritrovano quanti hanno a cuore uno sviluppo equo del Paese
Tra di essi quegli amministratori locali che rappresentano strutturalmente la sponda più vicina più immediata per le esigenze primarie dei cittadini
Le grandi città metropolitane sono indubbiamente luoghi in cui le contraddizioni sociali emergono con maggiore evidenza
Sono i luoghi in cui più immediato si richiede l'intervento
Sono dunque le sedi in cui è più necessario lo sviluppo delle sinergie
Io ho potuto personalmente constatare quanto positivo sia per l'amministrazione di una città come Roma un rapporto costruttivo e sereno con le parti sociali
Chi amministra ha il dovere di governare e quindi di fare delle scelte
E le scelte debbono essere fatte sulla base del confronto più ampio
Costruendo un consenso sulle cose e non sulle pregiudiziali politiche
Vi sono obiettivi comuni sui quali lavoriamo e continueremo a lavorare
La crisi delle ideologia e non vogliamo che si identifichi con le crisi dei valori
Vogliamo che la moralità faccia parte integrante della gestione della cosa pubblica
Crediamo che abbia valenza etica anche assicurare i cittadini efficienza trasparenza servizi a livello di standard dignitoso
Vogliamo Pier responsabilità politiche responsabilità amministrative siano ben distinte ed identificabile
Crediamo che la crisi che rischia di allontanarci dall'Europa
Vada affrontata in termini progettuali e rigorosi tenendo ben presente quanto in essa vi sia di componenti ideale oltre che di risvolti di carattere sociale e politico
Io credo che prezioso ossia il contributo del movimento sindacale in tale direzione
Anche alla luce dell'esito del recente congresso della CGIL
Che offre nuove prospettive di Conso deragliamento dell'unità sindacale in una direzione che ne rafforza le spinte riformatrici
Care amiche cari amici
Di fronte alla contestazione alla constatazione quotidiana delle molte inefficienze dell'apparato pubblico
Nei confronti delle quali si accentua ogni giorno la comprensibile protesta dei cittadini
Di fronte ad episodi di malcostume politico sempre più numerosi e che suscitano indignazione sempre più giustamente insofferenti
Nei confronti di chi tradisce i valori etici cui si deve ispirare l'azione politica
Di fronte alle continue polemiche spesso fuori misura di tutti contro tutti vi sono tre reazioni possibili
Quella di lasciarsi andare ad un impotente pigro pessimismo
Pessimistico catastrofismo che si limita dalle alla denuncia
Magari corna aspre critiche ai politici da parte di chi esercita la politica come professione da decenni quella di farsi prendere dallo scoramento
Denunciare la propria amarezza e piantare tutto e la tentazione ogni tanto c'è
Oppure la terza
A mio parere è unica via da seguire e cioè quella di trarre dalla delicatezza del momento il senso di responsabilità
E l'energia morale per lavorare con serietà e determinazione
Al fine di modificare attraverso regole e comportamenti lo stato delle cose con la gradualità necessaria
Ma con la coscienza che bisogna essere rapidi nel dare i primi segni dico di cambiamento
Io sono cento che ai politici onesti e di buona volontà
Che intendono operare in questo modo il sindacato è disponibile a dare il proprio contributo
Con la forza di chi da anni opera a favore della società e con l'autorevolezza di chi non è mai stato coinvolto in episodi di malcostume buon lavoro grazie
Ringraziamo l'onorevole Carraro per le parole non formali che ci ha detto
E vorrei dire che sottolineare la folta presenza in Aula di delle delegazioni CGIL e UIL che domani attraverso i loro segretari prenderanno la parola
Ed ora
La parola alla segretario generale della CISL e di Roma Aiello perché a nostro ospite
Signor presidente gentili ospiti amiche ed amici partecipanti all'Assemblea Roma ancora una volta ospita un importante appuntamento della nostra organizzazione
La CISL glielo chiede per il prestigio ed il fascino che molti ancora le riconoscono e per la funzione di capitale
Inutili i romani ne sono orgogliosi pur conoscendo i limiti strutturali che offuscano la sua immagine
Limiti che solo di recente parzialmente sono stati riconosciuti al Parlamento con l'approvazione della legge per Roma capitale
Nella sua specificità la città presente ai fenomeni sociali osservati nelle grandi aree urbane ridotta mobilità emergenze abitative ed ambientale ondate immigratorie
Nel sistema produttivo l'innovazione tecnologica dopo aver investito il settore industriale e parzialmente il terziario per i beni destinati a alla vendita lambisce quello pubblico presente a Roma per oltre il quaranta per cento
Quest'ultimo per la competizione prevenzione tra sistemi Paese in atto fra i maggiori industrializzati assisterà ad innovazioni organizzative già avviato in alcuni grandi enti di ampie dimensioni
Alla dismissione di attività a favore del settore privato all'impossibilità di continuare ad assolvere la funzione di ammortizzatore sociale
Come già nel settore industriale ciò comporterà modifiche nella composizione sociale a partire da quella socio professionale fino ad interessare i modelli culturali su cui poggiano i comportamenti individuali e collettivi
Motivo di Rho Niglia e fonte di aneddotica il lavoratore pubblico sarà decisivo
In questo processo di trasformazione la sua volontà capacità di acquisire conoscenze utilizzare informazioni ad operare nuovi linguaggi influenzerà in modo diretto la permanenza nell'area pubblica di interi settori di attività
Una particolare congiuntura interesserà la forza lavoro femminile presente in tutta la pubblica amministrazione ed in particolare nell'erogazione dei servizi alla persona
La forte domanda di una migliore qualità della vita di in particolare di integrazione ed assistenza mette a nudo i limiti del vigente sistema di sicurezza sociale
Non solo per l'impossibilità dello stato di garantire al cittadino beni e servizi pena la bancarotta
Ma per la constatazione che accanto a vecchi bisogni ne sorgono di nuovi non solo di natura economica che la vigente organizzazioni non riesce a soddisfare
Sull'ente locale ricadono molte di queste aspettative da quell'appena citate di sicurezza sociale a quella di natura più prettamente economica come le aree industriali la viabilità l'attività espositive congressuale
Per tacere della crescente diffusione di consumi materiali che impongono anche a questo livello una vera politica culturale
Ai ben noti limiti finanziari si può e si deve rispondere invitando la società civile ad assumere in piena autonomia le proprie responsabilità essa deve riferire al suo interno le risorse di creatività cultura organizzazione oltre quelle di tipo economico finanziario
Non tutta la società italiana ha presente questa consapevolezza parte di essa pur avendone la possibilità vagheggia anacronistiche chiusure territoriali
La scelta deve indicare quei quale più luminoso avvenire a una società permeata da tanta pluralità di stimoli
La società italiana alle soglie del terzo millennio deve porsi di fronte allo Stato agli enti locali come interlocutrice disposta al dialogo alla collaborazione e all'integrazione
Ma anche in autonomia perché sa di poter trovare dentro di sé le risposte ai molti bisogni
Dispiegando la sua capacità di autorganizzazione diversamente da quello che si potrebbe credere a questa società non è sufficiente uno Stato minimo che lascia fare poiché siamo molto lontani da una società di uguali
Sarebbe da parte nostra se fossimo di questo avviso
Un errore imperdonabile
Perché pregiudicherebbe la possibilità stessa di attuare politiche solidaristiche oltre che rendere lo Stato debole di fronte alle grandi concentrazioni industriali e finanziarie di livello sovrannazionale
Lo stesso vocalismo di ritorno che è sintomatico di una ricerca d'identità nella vita quotidiana non inquadrati una prospettiva di modifica degli assetti economici del Paese equivarrebbe ad una fuga dalla realtà le risorse umane per vincere questa nuova sfida vi sono come più volte abbiamo riconosciuto la nostra una società complessa appena eterogeneità territoriali oltre che per diversi modelli di vita
La nuova terziarizzazione posso corro allo scopo e se ha richiede un'intelligenza diffusa e pervasiva trasmessa attraverso le cosiddette reti
La lei verticalità settoriali con l'orizzontalità territoriali possono in tal modo incontrarsi
In questo processo la CISL o può avere grande ruolo concorrendo ad alleviare il Paese da insufficienze ritardi ingiustizie o errori sprechi razionalità che quotidianamente lo trova Milano è un nostro dovere prima che un nostro diritto
Con questo annerito vi auguro il benvenuto la nostra città e di un proficuo lavoro nell'interesse dei lavoratori e del Paese
Ringraziamo Mario Aiello
Approfitto per porgere il nostro saluto caloroso al sottosegretario al lavoro onorevole Grippo
Che ad altri parlamentari nostri amici le presidente della Commissione bilancio della Camera onorevole Viscardi
Onorevole sapienza onorevole Nieddu l'onorevole Luciano Di Pierantonio mi scuso con gli altri che non abbiamo individuato
E ancora alla dottor Bonazzi in rappresentanza dell'Alitalia e alla dottor Moreno Gori presidente dell'Enasarco
E al dottor Mario Colombo presidente dell'INPS
E ancora Viezzoli Elea
Presidente dell'ENEL
Ed ora il clima sia riscaldato e mi pare che il nostro segretario generale Sergio D'Antoni possa dirci la sua relazione grazie
La mia non è una relazione
La relazione da farà Aldo Small Inzaghi
Sulle problematiche dall'assemblea organizzativa la mia è una
Introduzione al dibattito un richiamo di quadro
Una premessa importante per collocare il volo
Del sindacato della CISL in particolare in questa fase della vita politica economica e sociale del nostro Paese
Cari invitati
Creare delegate delegati care amiche cari amici
La fase di mutamenti politici sociali produttivi che stiamo vivendo
In campo nazionale ed internazionale
Obbliga il movimento sindacale tutto
Ad una riflessione attenta che riguarda il suo presente il suo futuro
La CISL e prende parte da protagonista
Forte di un ampio consenso che le vicende di questi anni hanno allargato
Facendo Oviesse ha un modello storico vince
L'assemblea organizzativa offre una buona occasione di dibattito che va utilizzata impiego poiché i fatti associativi su cui saremo chiamati a pronunciarci non sono una variabile neutra rispetto al contesto nel quale ci muoviamo e contribuiranno anche essi a ridefinire il nostro volto la nostra identità
Le nostre proposte
Il mondo va verso assetti economici in cui sono predominanti i segni della progressiva integrazione fra i sistemi di una competitività dimensione planetaria
Di un'estensione un trasferimento rapido delle innovazioni tecnologiche
Sono cambiati i parametri e i fattori differenziando dello sviluppo
Al contempo straordinarie novità hanno interessato la vita dei popoli con il crollo dei regimi comunisti e l'apertura di un'epoca propizia nella relazione tra gli Stati
Oggi la pace è meno lontana la distensione ha subìto accelerazioni inaspettata
Diventa meno incerta la speranza che la lotta contro la fame nel sottosviluppo prenda il posto dalla corsa forsennata al riarmo che è impegnato le grandi potenze
Sottraendo all'umanità ingente risorse per il suo progresso
Abbiamo più volte constatato
Che la crisi del comunismo non va vista
Come automatica conferma della vittoria del sistema capitalistico
Anzi l'esaltazione superficiale di interessate di qualche anno fa
Hanno rapidamente ceduto il passo ad una riflessione più seria
Sulle difficoltà che la fine di una riduzione apre per il futuro delle democrazie industriali contemporanee tra cui la nostra
Difficoltà che sono contenute nelle stesse promesse che le democrazie avanzate hanno sviluppato nel corso di questi anni e che non erano basate in primo luogo sulla contrapposizione con i sistemi totalitari
Questa sfida la democrazia l'aveva vinta sul piano teorico e politico già da diversi anni
Anche se essa diventa visibilmente acquisita solo dopo il crollo economico e sociale dei paesi dell'Est
In realtà era chiaro soprattutto a noi che la democrazia e il mercato vanno regolati sulla base di valori solidaristici e di giustizia
C'è stato invece in questo Paese
Nel nostro
Negli anni ottanta un pericoloso mito
Che ha fatto dalla crescita e della ristrutturazione capitalistica l'antagonista del sindacato e della democrazia economica
Piuttosto che scegliere di coinvolgere i lavoratori in una fase di trasformazione che oggi svela tutti i suoi limiti
Limiti culturali ed etici innanzitutto ma anche limiti economici è socia
Certo siamo stati i primi a sostenere che negli anni Settanta avevano rappresentato anche per noi il rischio di una pericolosa acquiescenza sul fronte del capitalismo assistito
Della crescita dei norme di forme inaccettabili di statalismo e di provvidenziali Isma'a carico dell'erario
Siamo stati i primi ad invocare una concertazione un patto un ritorno alla responsabilizzazione dei grandi soggetti collettivi
Di fronte all'offensiva ideologica che assumeva come prioritario il ritorno agli spiriti animali al Vampa antichissimo all'avventura come correttivo degli eccessi così richiamavano di controllo sindacale sulle imprese
Ed invece si comincio con l'esaltazione del sommerso
Dell'innovazione contro il carico di lavoro della fuga dallo Stato in termini di evasione di elusione di rifiuto delle relazioni sindacali
Ma quella moda quel progetto alimentavano pericolose tendenze all'egoismo al successo senza solidarietà alla considerazione cinica di un rifiuto degli obblighi nei confronti della comunità
Cominciava l'era della ristrutturazione che pure era indispensabile ma a spese dello Stato e nello stesso tempo contro le relazione sindacali che venivano considerati interferenze nella vita dell'impresa
Il risultato è sotto i nostri occhi
Il capitalismo italiano che aveva orgogliosamente rifiutato la concertazione e che aveva preferito la strada dalla gestione o laterale si ritrova oggi
Con problemi gravi di innovazione e di competizione con una crisi del senso dello Stato alimentata anche da una politica troppo spesso irresponsabile
Con larghe fette la società che tendono a chiudersi nella tutela dei corporativismi e delle mete raggiunte
A questa crisi
Si deve oggi contrapporre un progetto serio
Che ritrovi le energie morali indispensabili nella società nell'economia e nella politica per affrontare una crisi che è prima di tutto etica e poi anche sociale e politico
Non sono mancati per fortuna
In questi anni era ancora in questi giorni richiami ad una visione più saggia delle nostre cose
Affronterei catastrofismi interessati delle denunce tanto clamorosa quanto inconcludente
Dell'aria di battaglia di tutti contro tutti insieme a noi
Hanno parlato
Settori dalla Società italiana attenti ai valori umani sia sul versante religioso che su quello laico
Tutti hanno spiegato che non è possibile affrontare la nuova fase se non si recupera il senso dei valori della loro gerarchia se non si recupera la centralità della dignità della persona umana dei suoi diritti
Della sua coerenza solidale con la comunità da quella di lavoro a quella più vasta dalla città e del Paese
Se insomma non nasce un sentimento forte di appartenenza che insieme razionale ed universale che riguarda i settori ma anche le aree del Paese che determina un impegno una convinzione una lotta
Per rimuovere i fattori di decadenza e di rischio
Che gravano sul futuro dalla Repubblica
Non si tratta solo di liberare le cosiddette regioni a rischio da una criminalità organizzata che assume inquietanti aspetti di invasione del mercato
E che determina una caduta della libertà e delle attitudini all'impresa come dimostrato da recenti fatti che hanno visto assassinati imprenditori ostinatamente attaccati all'idea di uno Stato di diritto
Si tratta di più
Di una battaglia per recuperare quell'insieme di convenzioni e di pratiche senza le quali uno Stato moderno al regime di mercato corretto e di libertà civili non può reggere l'urto delle sfide cui volontariamente o meno si sottopone
Questi valori iscritte nel codice genetico dalla CISL e sono in primo luogo i valori dalla solidarietà
Della libertà concreta ai bisogni dalla partecipazione come strumento di sviluppo e di responsabilizzazione nel segno dalla crescita della cittadinanza
Sono oggi possibili aggiustamenti senza coinvolgere i grandi soggetti collettivi
E possibile affrontare il tema dalla seconda ricostruzione del Paese affidandosi ai frammenti alle corporazioni alle lobby
Con un Parlamento bloccato
Con partiti che si disputano ogni frammento di potere con pervicacia pari alla perdita del ruolo che ciò comporta
Con una pretesa devi formare senza progetti di cambiare senza rischiare di puntare all'Europa con le comodità di Totti e senza investire risorse nuove sul piano culturale politico e civile
Noi pensiamo che l'egemonia dei valori individualisti uccide l'esaltazione del selvaggio del fai da te
Se ha avuto un ruolo anche parziale alla meta nella prima metà degli anni ottanta condito da grandi illusioni oggi sia assolutamente inservibile
Per i compiti che spettano al paese a chi voglia assumersi l'onere di guida
Oggi c'è bisogno di confermare senza riserve la democrazia come unico al nostro orizzonte
Ma anche di realizzarla di consolidarla di aggiustarla di completarla attraverso processi di crescita culturale sociale ed economica che coinvolgano tutte le parti in una regola nuova
In un accordo non convince
è giunto il tempo di farsi governo
Di fare governi il tempo di decidere se dobbiamo rassegnarci a convivere con le mafie le corporazioni scatenate
Con istituzioni deboli oppure rilanciare le idee forza che hanno fatto grande questo Paese ed in cui noi siamo stati protagonisti
L'idea
L'idea che non si possa costruire niente di serio senza oneri Zonta temporale adeguato
Senza motivazioni che superano gli ambiti di interesse individuale senza una visione generale dei problemi che faccia da guida alla trasformazione
Una vocazionale riforme come processo di lungo termine che comporta uno sforzo serio di preparazione di studio di ricerca di Azio
Quello che sente sinteticamente abbiamo chiamato solidarietà e cervello cervello e solidarietà
Cioè strumento di appartenenza comunitaria e competenza morì vita pubblica ed efficienza istituzionale
In altri termini quello che è un grande Papa chiamava il costo del lavoro ben fatto il disinteresse come regola dall'azione pubblica il radicamento come conoscenza minuziosa ed attenta dei problemi
Valori tutti che oggi vanno riscoperti in profondità
Non si tratta di inchinarsi di fronte al richiamo dei vescovi o del pontefice o peggio di disputare sulla priorità tra cultura laica e cultura di ispirazione religiosa
Nessun grande paese
Affronta le proprie difficoltà con una disputa infinita è soltanto verbale suona temi generali
Si tratta invece di calare nel concreto nel quotidiano
Nella fabbrica nell'amministrazione nel territorio questo convincimento che non ci può essere diritto senza condimento del dovere che non ci può essere attenzione agli altri al più debole gli svantaggiati agli anziani senza reddito
Ai giovani senza lavoro se non c'è un di più di impegno e di ricerca da parte di chi gode del privilegio dalla salute dell'occupazione dell'informazione dei diritti e delle libertà usare cioè la propria influenza e la propria ricchezza per quanto relative per far crescere influenze ricchezza in coloro che sono rimasti fuori
Questa è solidarietà non un generico sentimento che provoca slanci tanto repentini quanto destinati ad esaurirsi
Ma una durevole e convergente fatica
Dentro la quale si possono trovare valori comunitari un percorso
Che un soggetto collettivo può indicare da aiutare
Al svolgerà il sesto spesso e frutto di questo spirito
Come pensiamo deve risolvere la crisi della giustizia la caduta la sicurezza pubblica
La nuova frontiera dell'educazione necessaria della nuova alfabetizzazione
Di una scuola che funzioni di une amministrazione che serve ai cittadini di uno Stato che fissi regole imparziali senza questa grande riscoperta
Di valori e di interessi legittimi
Noi diciamo che questa stagione non farà frutto se tutti non si assumeranno le loro responsabilità ed invece ci tocca ancora di vedere un gioco perverso in cui le compatibilità sono più il frutto di una volontà di rivincita che l'accettazione di un patto comune
Ci tocca di dovere spiegare che senza legittimazione forte un governo non ce la farà a risanare il bilancio che non accetteremo di ridurre unilateralmente il reddito dei lavoratori senza equità fiscale
Che è non ci faremo e non ci faremo incantare ad apologetiche razzolano così lunare da far venire la voglia di non ascoltarli nemmeno
Un quadro di valori e di regole ecco ciò che proponiamo a tutti
Alla Comindustria ai lavoratori autonomi alle forze produttive ma anche ai partiti politici e da quanti sono titolare di responsabilità istituzionale
Se nel Paese c'è una crisi democratica
Così come noi siamo convinti che vi sia
Essa va oltre la crisi politica e la crisi istituzionale da tutti enuncia
Ci sono due deficit perché sentiamo pesare su di noi sulla nostra azione quotidiani come pesi ormai insostenibili perché paralizzante
Un deficit di governabilità
Da una parte
Ma dall'altra un debiti di vita civile
Libera e dignitosa nella quale ciascuna formazione sociale ogni cittadino siano chiamati a fare interamente la loro parte
La governabilità non è un risultato che posso tenersi con una somma di piccoli espedienti organizzativi
C'è un nesso inscindibile tra rappresentanza e decisione
Una rappresentanza eccessivamente frammentata e non orientata alla scelta dei governanti genera necessariamente una debole funzione di governo
Dalla debolezza della funzione di governo nascono ristabilita e la paralisi dello sviluppo di cui sappiamo
Dall'altra parte la funzione di governo e solo apparentemente una funzione esclusiva delle strutture di vertice delle istituzioni pubbliche
E se invece si collega necessariamente alla dinamica dalla società civile che non può non esprimere essa stessa
Forza di governo e programmi di governo
Quando le istituzioni riescono ad esprimere forti impulsi di ingovernabilità
Questi si saldano con gli impulsi di governabilità che la stessa società civile esprime allora veramente le società complesse del nostro tempo possono dirsi governabili e governato
Il governo di un grande Paese industriale non si affida a Freddie decisionismo minivertice
Genera quando la guida politica si fa accorta e lungimirante una compressa al Met
Di centri d'impulso di orientamento e di direzione a cui l'intera società unitamente alle proprie istituzioni partecipa attivamente ed efficacemente
La logica di una volontaria e consapevole capacità di autogoverno dei gruppi sociali che induca il governo istituzione a decidere a scegliere non sulla base di una sommatoria di interessi
Ma sulla base di precisi indici di sviluppo
Senza il consenso delle parti sociali il governo questo come tutti i governi saranno capaci solo di varare finanziaria con misure inetti
Per questo
Farsi governo significa disporre di un quadro di riferimento entro il cui orientare l'azione confederale
Per questo annettiamo grande importanza al negoziato in corso che non può limitarsi alla questione del salario e del costo del lavoro
Ma deve avviare a soluzioni in ordine l'equità fiscale della lotta all'inflazione delle pensioni della sanità del Mezzogiorno
Dei servizi dalla sicurezza pubblica dalla giustizia
Un sindacato che unitariamente pone come ha fatto con lo sciopero generale
Questi temi e che si sente forte di un consenso crescente ce la può fare
Se anche gli altri matura la consapevolezza che non bastava denunciata la insopportabilità dalla situazione sequestra finisce col costituire alibi solo per non modificare nulla
L'alternativa ad un accordo di politica dei redditi è solo un accordo di politica dei tre
Senza di esso continueremo la mobilitazione a partire dalla grande manifestazione del trenta di novembre
Ci sembra che queste siano le grandi questioni e le prospettive entro cui è possibile ed insieme necessario ricominciare a lavorare al progetto unitario
Abbiamo apprezzato
Le novità emersa dal congresso dalla CGIL
Certo ci compiacciamo
Che la CGIL chiede all'adesione alla CISL Internazionale
Che sul piano culturale della concezione del ruolo del sindacato
Si pongono le premesse per un superamento dell'antica divisione
Se queste premesse daranno frutti
Pensa
Che cosa vuol dire rinnegare una convinzione per la quale il sindacato si fa strumento di una strategia il cui punto di comando e altrove nel partito ENEL dove
Pensa
Che significa costruire un sindacato forte autonomo democratico ed unitario che si pone come strumento per la trasformazione del sistema politico e delle istituzioni
Che non fa sconti sulla base dell'appartenenza partitica che negozia e conclude
Sulla base dei suoi interessi ed ha la capacità di interpretare da sé interessi generali
Non siamo ancora qui
Ma la strada è aperta
Se si trarranno tutte le conseguenze da ciò che si è dichiarato
Proprio per questo consideriamo riduttive sbagliata la tesi di un sindacato levatrice dall'alternativa di sinistra Strumendo delle composizione di parrocchie partitiche
Noi pensiamo che la riforma del sistema politico italiano richieda una vera articolazione tra soggetti politici sociali e istituzionali
Progettare la democrazia compiuta
La democrazia dell'alternanza
Nuove regoli nuove regole e nuovi protagonisti questo è il messaggio che vogliamo dare a tutto il Paese
Non perché vogliamo sottrarci ad una discussione sul nostro ruolo ma proprio perché questo ruolo lo costruiamo se facciamo crescere solidarietà è competenza al nostro interno come premessa perché crescano nel Paese
Allora il cammino unitario deve continuare nella chiarezza
A partire dalla capacità di elaborare progetti e contenuti comuni per una prospettiva di democrazia compiuta che si realizzi sul piano economico istituzionale e sindacati
Sul tema la democrazia economica in buona parte valgono le considerazioni fin qui svolto
A partire dalla conferma dell'impegno serio e duraturo dal sindacato per contrastare sul piano culturale e su quello dell'iniziativa rivendicativa le suggestioni pericolose di un capitalismo propenso a restringere i margini di partecipazione
Restivo a fissare regole nuove per l'afflusso dal risparmio e la regolazione dei processi di accumulazione
Che non si pone il problema della responsabilizzazione dei lavoratori con buon dentro il valore alla libera competizione del mercato con il surplus o dalla dimensione di ogni impianto di relazioni sindacali francamente
L'euforia per la vittoria del mercato non ci coinvolge proprio perché noi abbiamo sempre saputo che il mercato è determinante anche per la libertà
C'è un limite oggettivo alla capacità del mercato per risolvere problemi a scalare bisogni umani
E non è detto che la soluzione debba essere per forza in una crescita abbi norme dello Stato o della pianificazione o peggio delle degenerazioni che è il nome di questa logica si sono concretamente realizzato
C'è una via in Terna al sistema capitalistico ed iscritta quasi per memoria nella nostra Costituzione che è quella della partecipazione dei lavoratori alla vita dall'impresa
Una via che è stata solo parzialmente esplorata ma che oggi viene rilanciata da oggettivi problemi di qualità e di competitività
E la via dalla caprette redazione di massa dall'apertura al mercato azionario all'impiego dei fondi pensione
Sarà possibile accumulazione per servizi sociali come manifestazione concreta di solidarietà e di vincolo rispetto alla generazione futura
La CISL e un'altra stagione prese con pose con decisione questo tema ritenendo che senza misure concrete la politica economica sarebbe divenuta sempre più attenta alle grandi quantità e sempre meno sensibile ai destini e gli emarginati ma anche dei giovani degli anziani
In una perdita di senso del futuro che oggi forse il più grave problema che il consumismo esasperato ci consente
E lo stesso vale per la democrazia sociale
Forse oggi non si tratta più solo di migliorare la distribuzione attraverso la tassazione equa anche se questo rimane un obiettivo forte da realizzare con urgenza per ragioni di governo complessivo
Oggi dobbiamo costruire una società più ricca più articolata in cui ci sia più spazio per il volontariato per il lavoro disinteressato per le donne per gli anziani in grado di trasferire esperienze preziose a tutta la società
La democrazia non sarà matura se non sarà sociale se non sarà ispirato da valori etici sia laici che religiosi se infine non sarà più compiutamente democrazia economica
Questo percorso non potrà essere lastricato assolo di buone intenzioni o di affermazione di principio mai trascurabili quanta trenta mento culturale e strategico ma pur sempre insufficienti per spostare in avanti
Non Rizzo Monte di conquiste in fatto di coerenze applicative e di capacità di assumere decisioni responsabilità necessari per questi motivi
A partire dalla verifica importante e impegnativa legata al negoziato in corso
Più che a valutazione astratte pensiamo di proporre alcuni punti precisi su cui approfondire il ragionamento e verificare la possibilità di lavorare unitariamente
La politica dei redditi l'equità fiscale il patto per la democrazia lo sviluppo del Mezzogiorno
La nuova politica industriale il ruolo delle partecipazioni statali in un quadro di Investimenti per innovazione e ricerca
La politica delle reti dei servizi
La formazione i processi educativi la riqualificazione e la pubblica amministrazione e nuove regole contrattuali per il pubblico impiego
Il ripensamento del rafforzamento dello stato sociale a partire dai grandi comparti della sanità e dalla previdenza
Un prospetto di democrazia economica d'altra parte non è credibile
Non solo il processo riformatore delle istituzioni e non si è messo in moto malgrado più di un decennio di studi i tentativi di dibattiti e di proporsi
Ma esso sembra ormai cacciato in un vicolo cieco assunto come all'interno dei vari interessi particolari e particolaristici dei partiti di governo e di opposizione che è quel processo dovrebbero porre mano
C'è una spiegazione per tutto ciò e la spiegazione sta nel fatto che la crisi delle istituzioni non è solo è solo la facciata di una crisi più vasta e più profondo
Che la crisi spessa dal sistema politico nelle sue articolazioni vitali e nelle stesse condizioni di funzionamento
Appena si è trattato di selezionare di guida
Di programmare cioè di indirizzare gli investimenti e di scoraggiare un eccesso di appagamento sotto forma di consumi privati e di miserie pubbliche allora è venuta alla luce la debolezza istituzionale e politico
Allora le quali Ezio l'hanno cominciato a fibrillare allora iniziato un declino che si va accelerandosi se non mettiamo mano a riforme serie che interessano tanti punti centrali che quelli periferici del sistema
Che coinvolgono i grandi quesiti sul rapporto tra Governo e Parlamento tra maggioranza e opposizione tra rappresentanti e poco
Ma che riguardano specialmente la pubblica amministrazione la sua imparzialità la sua attitudine a servire Progetti piuttosto che persone
La sua professionalità la sua autonomia rispetto ad un potere politico che scambia l'occupazione per il governo riduce il Governo a decisioni particolari dovendo contentare tutti gli interessi
Anche le Torrani da cui trae alimento la ricerca del consenso
Non a caso abbiamo parlato
Poco abbiamo parlato prima di un doppio deficit di governabilità di democrazia e verifichiamo come siamo come siano venuti accavallando poteri e funzioni che dovrebbero restare distinti
Come l'omogeneità all'indirizzo dei governi che si succedono venga meno mentre si registra la più alta persistenza di personale politico che la storia europea ricordo
Durata dalle persone instabilità dei governi
Mancanza di un centro coordinatore dispersione separatezza una ricerca di consenso che alimenta ogni tentazione particolaristica e che riduce le scelte di futuro
A questo insieme di questioni
Si dovrebbe far fronte rapidamente non con estenuanti trattative che sembrano fatte su misura per denunciare lo stato delle cose e far crescere l'idea che esso sia immodificabile alimentando confusione cinismo
Quanto non forme di distacco e di fuga dall'impegno
Un governo stabile
Responsabile davanti ad un Parlamento svincolato alle pressioni particolaristiche ed impegnato in una legislazione di principio piuttosto per le per le micro leggine corporativa e settoriale
Un potere di indirizzo separato alla gestione una visibilità la responsabilità
La costruzione delle maggioranze omogenee
Tutto questo tocca in profondità l'attitudine dalla legge elettorale proporzionale a produrre questi risultati
E chiama in causa la forma di governo centrale non meno che quella degli enti locali delle regioni
Non è tanto urgente a pronunziarsi su proposte sul tappeto che per la verità non sembrano rispondere un disegno organico ma piuttosto ad agitare bandiere e a polemizzare con gli alleati di oggi in attesa di costruire nuovi improbabili schieramenti
Sentiamo piuttosto l'urgenza di pronunciarci sulla richiesta forte popolare condivisi sa di moralità ed efficienza ci battiamo perché le riforme si facciano nei riguardi non regole e comportamenti
Molti di noi hanno deciso di aderire al referendum elettorale
Se no in coinvolgiamo direttamente l'organizzazione e perché vogliamo che si sviluppi su questi punti dentro di noi ma con CGIL e UIL un dibattito Franco è unita
Tutto questo per portare l'Italia in Europa
L'Europa si è detto avrebbe avuto in Italia il valore di un forte trattamento pedagogico
Costretti a vivere in Europa e a competere con strutture più avanzate gli italiani avrebbero ferito col rinnovare le loro istituzione loro metodo di lavoro
Vi sarebbero stati costretti tutti ben prese le banche le scuole i mezzi di informazione le istituzioni culturali i sindacati
Gli stessi partiti politici individuando la la concorrenza europea la molla che avrebbe fatto scattare le virtù italiane
E dato una spinta decisiva alla modernizzazione del Paese
E accaduto tuttavia che la società italiana finisse per fare dell'Europa e del processo di integrazione un uso completamente diversa
Anziché rinnovare e modernizzare le nostre strutture stiamo importando e consumando modernità
Anziché investire sul futuro per essere in condizione di assumere una posizione competitiva in seno alla società europea abbiamo importato il futuro degli altri
Ma mano che anche esso diveniva un prodotto di consumo
In sostanza il ragionamento che tante volte abbiamo fatto sullo sbilanciamento sul versante della distribuzione ineguale
Piuttosto che sull'accumulazione consensuale responsabile sta portando il Paese nelle condizione di minorità
Dalle quali eravamo faticosamente usciti in una stagione di concorso attivo del sindacato dell'imprenditoria delle forze sociali e produttive
Del resto processi di decisione che non approdano a scelte concrete non possono che diffondere una sfiducia e una Partia a cui fanno da quasi da inevitabile compenso il cinismo e l'arrembaggio
Se la gente non vede comportamenti coerenti
Se il rigore viene invocata a senso unico se la regola praticata quella di salvaguardare ciascuno alla propria posizione relative nessuno sarà disposto a scommettere a rischiare il proprio comodo nell'interesse generale
Ed infine i temi legati alla democrazia sindacale che restano un punto decisivo nel confronto che si è aperto attorno alle prospettive dell'unità
Abbiamo già osservate che a questo fine non ci possono essere scorciatoie legislative
Noi non intendiamo rinunciare
Al meglio delle esperienza sindacale italiana
Alla sua tradizione associazionistica e soprattutto per quanto riguarda la CISL alla concezione di un sindacato essenzialmente degli scritti
Su questo punto
Vantiamo un primato rispetto agli altri che hanno storicamente privilegiato una visione generale onnicomprensiva rispetto al dato regionale associativo
Dobbiamo affrontare il problema del rapporto tra iscritti e insieme dei lavoratori
Per cui quando prendi decisioni valevole per tutti
Ti devi garantire quelle decisioni siano rispettose della reale volontà dei lavoratori
A questo problema così delicato ed impegnativo nessuno si può sottrarre
La nostra visione democratica
La nostra scelta di fondo è stata quella la volontarietà dell'iscrizione rimane
Questo e abbiamo individuato nella costruzione delle RSU il modo giusto per risolvere il rapporto prescritte non iscritti al sindacato tra chi produce le liste e l'insieme dei lavoratori che voi
Essenziale
Che queste nuove strutture di cui stiamo precisando la natura e l'efficacia evitino
Il pericolo della istituzionalizzazione non vengano stabilite secondo legge ma verificata assieme alle controparti per trovare lo spazio di manovra l'accordo sulle funzioni e sul loro giusto equilibrio
In una simile processualità tutta da scoprire sperimentare si saldano nella nostra impostazione la continuità colla innovazione alla democrazia sindacale che può fare passi avanti originali sulla via del modello partecipativo
Se leviamo un grido d'allarme contro l'ipotesi di denti le tentazioni organi cistiti per la costituzione del nuovo sindacalismo e perché vogliamo essere rimanere fino in fondo rispettosi dell'autonomia contrattuale del rapporto tra le parti le leggi debbono essere sempre di sostegno all'assetto partecipativo e sarebbe un grave errore capovolgere l'ordine delle cose
E la migliore tradizione del sindacalismo italiano che intendiamo in questo modo avvalora
Basterebbe ricordare allo statuto dei diritti dei lavoratori che venne formulata a conclusione di un processo reale di cambiamento
Quando tutta una serie di istituti garanzie e diritti erano già diventato una prassi un comportamento diffuso nel processo di lavoro
A conclusione di questo ragionamento
Credo utile precisare
Che siamo consapevoli che ci si potrebbe obiettare che questo progetto è troppo ottantuno ambizione
Così come siamo consapevoli che non tutto ciò che si potrebbe fare è alla nostra portata poiché abbiamo chiare
I limiti del nostro ruolo rispettiamo i ruoli oppure
Ma nessuno
Potrà certo accusarci di andare oltre il nostro compito se assumiamo su di noi fino in fondo il problema la democrazia italiana
Della sua ricostruzione
Della sua espansione Della sua definitiva collocazione nel novero delle grandi democrazie
Già il modo stesso che contrassegna era il nostro quotidiano a comportamenti
Può avere un valore emblematico è una forza di trascinamento
Rispetto ad una società politica che si disgregano i particolarismi
Ed anche dentro la società civile che tende a trovare il senso la sua missione
Basta che noi ci proponiamo ogni giorno
Come forza che guarda con acuta intelligenza all'interesse generale come luogo in cui si compongono interessi particolari
Basta questo per introdurre un principio di inversione
Per segnalare un'esigenza vitale del Paese per segnare l'interpretazione della democrazia come responsabilità collettiva e spirito di servizio
Ma non possiamo rinunciare a vere e proprie iniziative politiche se esse nascono dalla nostra coerenza strategica non sarà difficile scriverlo in un progetto di democrazia compiuta a cui non possiamo più ormai rinuncia
Un progetto per gli anni Novanta
Che ponga al centro la vitalità democratica del Paese la fuoriuscita dalla Società italiana
Ora questo penoso stato di crisi e la nostra proposta rivolta a tutti a cominciare dagli altri sindacati
Ne discuteremo nelle prossime mattinate con le tavole rotonde in Italia e nel mondo
Ma dobbiamo mobilitare intorno adesso tutte le risorse interne di cui l'acceso dispone categoria Unione ragionare territoriali centri elaborazione culturale ma anche risorse esterne politica associativa di volontariato
Che in un tale progetto sono pronto a riconoscersi e a collaborare disegnava in questi giorni a partire dalla relazione di svolta il nostro assetto organizzativo e il modo migliore per rispondere a questi compiti
Care amiche e cari amici la cifra in questo quadro marcato da contraddizioni evidenti
Ha il compito storico
Di portare a compimento un disegno democratico
Che ha assegnato le sue origini gli accompagnato con alterne vicende nella sua lunga storia grazie
Credo
Ognuno dei delegati abbia riconosciuto nella relazione di Sergio D'Antoni una propria eco
Di questo lo ringraziamo per una sintesi che questa applauso a confermato come un punto nel quale l'assemblea si riconosce
Ed ora vorrei in qualche modo e accolto calorosamente ringraziare per la sua presenza per la sua testimonianza
Victor laguna che un artista è un pittore sovietico che
Territori
Per noi
Ha esposto a Sammichele dove tutti siete invitati stasera alle otto per l'inaugurazione questa mostra intitolata significativamente arte e solidarietà senza confini
Di cuore la nostra partecipazione e la nostra simpatia
Ed ora ancora prima di passare alla seconda relazione della mattinata
Un saluto particolarmente affettuoso Abba carica rampe segretario generale dell'unione nazionale lavoratori del Mali
Lo avremmo poi noi dopodomani alla tavola rotonda
E ancora ringraziamo per la sua presenza l'onorevole Vito Riggio
E
Il dottore Cicinelli in rappresentanza dell'INAIL
Ed ora la parola naturalmente alla segretario organizzativo sul monnezza che mentre prende
Posto alla tribuna io vorrei ringraziare per il lavoro fatto soprattutto per le innovazioni che in questa dell'organizzazione di questa tre giorni è stata data con questa fusione tra le indicazioni dal di fuori le voci di fuori unite alle voci di dentro al sindacato per una sintesi costruttive fruttuosa la parola a sbollire Za
Stamattina quando guardavo la rassegna stampa ho visto che c'era un refuso
Un refuso sicuramente non voluto dai giornali
Ma c'è entrato nel senso che si indicava che darà l'azione stamattina veniva stamattina veniva fatta da Sergio smobilizzato
In realtà hanno centrato la forza perché Sergio con la sua introduzione ha collocato negli attuali scenari politici economici e sindacali i nostri lavori
Questa mia relazione invece ai il compito di indicare ulteriori elementi di analisi condizioni e prospettive del nostro modo di fare sindacato e va considerata come una naturale prosecuzione di un percorso iniziato con la relazione al consiglio generale di marzo novanta
Pur rifuggendo
Come è nostro costume da un malinteso patriottismo di organizzazione
Ci sia consentito rilevare che questa nostra assemblea dei quadri trova razzismo
E per essa tutte le strutture territoriale categoriali
Più forte e profondamente cambiata
L'andamento del dibattito sollecitato dal Congresso
E avviato come detto dal consiglio generale di marzo
Ha coinvolto l'insieme dell'organizzazione
E ha confermato lo stato positivo di una CISL fermamente ancorata ai valori delle proprie origini
Un esempio
Più che una prova della maturità della nostra organizzazione
E il modo con il quale è stato gestito il cambio della guardia
Esso è avvenuto in maniera fisiologica
Trasparente nel contesto di una forte e proficua unità interna
Abbiamo vissuto senza i traumi propri di altri tempi
O di altre organizzazioni
Un ricambio generazionale al vertice confederale grazie anche all'impegno e alla capacità del nostro amico Franco Marini
Al quale vanno ancora una volta la testimonianza del nostro affetto ed auguri profitto il di proficui risultati per il Paese nel suo nuovo ruolo
La realizzazione dell'unità interno
è stata possibile anche perché nella nostra organizzazione come dicevo a differenza di altre
Non sono mai esistite le correnti organizzate di partito
Ci sono state questo sì
Anime diverse
Come è naturale in un'organizzazione pluralista e democratica
Ma sarebbe ingeneroso
Nella nuova unità interna
Dimenticare quanti nelle vicende dialettiche della CISL
Hanno dato un contributo decisivo per la sopravvivenza e la crescita della nostra esperienza originale e innovativa
Anche a difesa dei valori della democrazia del pluralismo economico e sociale e della libertà del nostro Paese
Permettendo il rilancio del nostro patrimonio di valori e di strategie a partire dalla gestione degli anni ottanta
Ciò ha permesso alle nuove leve di incontrare questa civiltà vincente ed umiltà
Certo
Sbaglierebbe chi pensasse che la CISL oggi non c'è dialettica
Ma è una dialettica che nasce da esigenze culture diverse
Nell'industria
Tra coloro che operano nelle grandi imprese quanti operano nelle piccole
Tra chi lavora nell'agricoltura nell'industria nel pubblico impiego e nei servizi tra il nord e il sud ma anche tra i diversi sud tra chi vive nelle aree metropolitane e chi nella periferia diffusa
Tra chi è prevalentemente impegnato nel sociale come la Federazione dei pensionati e tutti gli altri
Emerge più libertà nel dibattito
Si discute meno nei corridoi e si cambia meno opinione a seconda della platea
Si sta creando cioè una condizione dove la sintesi tra le diverse opinioni e più facilmente realizzabile
Si tendono a valorizzare presso l'opinione pubblica più i contenuti e i risultati dell'azione sindacale che nomi dissensi interni
Questa è la strada che dobbiamo perseguire uniti
Ciò non vuol dire che mancheranno tensione nel rapporto tra i gruppi dirigenti
Sono naturali in un'organizzazione composita come un grande sindacato a struttura confederale
Dobbiamo dare un segno positivo queste pensioni
Facendo in modo che esse si traducono in un grande impegno comune per migliorare i contenuti della nostra azione sia essa sindacale che organizzativa
Anche da qui discendono le indicazioni per la scelta dei gruppi dirigenti
Con criteri di valutazione che devono prevedere la quantità e la qualità dell'impegno valutati tramite la vita delle persone
La capacità di direzione di mediazione
Ma anche di fermezza quando è necessario
La capacità di aggregare di fare iscritti la qualità di contrattualistica misurabile attraverso l'effettivo miglioramento delle condizioni dei lavoratori tutelati
E inoltre
Le capacità culturali
Intese non tanto e non solo come titolo di studio spesso sulla carta
Ma come arricchimento tramite le esperienze di vita e di lavoro nei campi nella fabbrica negli uffici nel sindacato e più in generale nella società
Si tratta di un percorso nuove complicato ma già avviato
Esso deve riguardare anche la scelta dei dirigenti dei nostri clienti che devono stare nel mercato
Si può continuare a prevedere l'utilizzo anche Viesti recenti sindacali
Purché posseggano le qualità professionali adeguate
Tutto ciò ovviamente nel rispetto delle regole democratiche della nostra organizzazione sulla formazione del consenso
Per la elezione della dirigenza
Segno tangibile di questa crescita qualitativa che investe tutti
E anche il cambio qualitativo del nostro linguaggio che tanto spesso ci viene criticato come sindacalese
Al di là di alcuni vincoli tecnici o diritto
Sull'impostazione delle relazioni e sulla redazione dei documenti gli interventi nelle assemblee hanno manifestato nel Complesso un modo di discutere che corrisponde ad un nuovo modo di ragionare
E che deve preludere ad un metodo più efficace di organizzare il lavoro nel sindacato
Per restare ai contenuti e alla natura di questa Assemblea
Che vede riunite all'intera autentica dirigenza confederale nel suo complesso
Possiamo dire tra l'altro che è venuta sempre più maturando l'esigenza di una logica organizzativa moderna
La consapevolezza diffusa che alcune forme organizzative consolidatesi nel tempo costituiscono ostacolo all'innovazione della nostra esperienza
Non si è esaurita nella semplice ricerca degli opportuni adeguamenti di ingegneria organizzativa
Quello che ha caratterizzato la nostra riflessione attuale
E il tentativo di acquisire una vera e propria scienza tra virgolette dell'organizzazione sindacale nel nostro Paese
Una cultura nuova DC
Che superato l'empirismo d'altre stagioni si propone di realizzare traguardi di razionalità e di efficacia piuttosto che ulteriori appesantimenti delle strutture dagli organi e degli apparati
Questo e non altro cari amici e il senso vero che abbiamo voluto dare alla flessibilità
Parola che nel nostro dibattito è diventata centrale e che deve permeare il nostro modo di essere e di fare politica e organizzativa
La certezza e la fermezza dei nostri valori non chieda validità complessiva del nostro modello originale di sindacato rispetto alla tradizione storica del nostro Paese
Sì consentono di emanciparsi Dio da ogni residuo rischio di omologazione centralistica ed autoritaria
E di operare le necessarie sintesi e gli opportuni equilibrio organizzativi riconoscendo valorizzando i rappresentando le esigenze e le peculiarità di ognuno
Contrariamente a quanto si è tentato e si tenta di far credere al Paese
La capacità di organizzazione e quindi di rappresentanza del sindacato e della CISL in particolare non è stata affatto dimezzata
Ne dà le trasformazioni che hanno attraversato il mondo del lavoro né tanto meno dai nuovi e vecchi fenomeni di sindacalismo autonomo ed extra confederale
La forza organizzata del sindacalismo rimasta elevata in questo contesto
La CISL è sensibilmente cresciuta
Nel mille novecentonovanta per la prima volta nella sua storia il sindacalismo confederale ha superato i dieci milioni di iscritti
Lo vogliamo dire
Per sfatare una volta per tutte un equivoco che gli organi di informazione ma anche qualche dirigente sindacale hanno alimentato
Certa o abbiamo avuto come confederazioni problemi di gestione del conflitto e di tenuta della sindacalizzazione
Ma come poteva essere diversamente
A fronte di quella che è stata definita una trasformazione sociale epocale nella composizione e nella sicurezza dell'occupazione
La CISL tra il mille novecentottantasei al mille novecentonovantuno ha visto migliorare l'andamento delle adesioni in tutte le categorie e in tutte le regioni
Superando
Quest'anno i tre milioni e settecento mila iscritti nuovo record storico per la nostra organizzazione
Il sindacalismo confederale
Dunque rimane forte
Rispetto ai tassi storici di sindacalizzazione del nostro Paese
E alle variegate situazioni esistenti in Europa e nel mondo
Nei confronti delle quali l'Italia e sicuramente dietro ad alcune esperienze come la Svezia ma anche più avanti di altre come la Francia
Abbiamo avuto modo di constatarlo tra l'altro in occasione di un interessante confronto sulle politiche organizzative con i principali sindacati europei da noi promosso e svoltosi a Firenze
In Italia in base ai dati OCSE su cento lavoratori quarantadue sono iscritti al sindacato
Nell'esperienza straniera un significato diverso ha indubbiamente il voto per le rappresentanze dei lavoratori rispetto all'iscrizione al sindacato
Ci sono Paesi dove la partecipazione elettorale raggiunge l'ottantacinque per cento
Ma i tassi di adesione sono debolissimi
Noi sia detto per inciso riteniamo che il valore centrale prioritario privilegiato deve essere accordato alla visione volontaria organizzata dei lavoratori
Lo abbiamo sostenuto nei confronti con le altre organizzazioni sindacali
E come si è visto al congresso della CGIL
Alcuni segni positivi di riscontro sono venuti
Sembra arrivato il momento nel movimento sindacale italiano di capire tutti insieme
Che il sindacato o e associazioni di iscritti o non esiste
Richiamiamo alla nostra attenzione le nuove frontiere strategiche
Le piccole impresa
Le medie alte professionalità
E il settore del terziario
è venuto il momento di prendere coscienza fino in fondo
Che noi non manchiamo rispetto ai soggetti del lavoro tradizionale e in certa misura nei confronti delle forte concentrazione aziendali
Che sono stati i capisaldi dell'azione sindacale di tipo industriale
Manchiamo come sindacato italiano verso quell'ampia area di lavoro vecchio e nuovo caratterizzato dalla polverizzazione aziendale dalla nascita di nuove figure professionali ma anche dagli impiegati
Che la cultura opera Istica ci aveva impedito di avvicinare
Dobbiamo acquisire la capacità necessaria per imparare a leggere e gestire sindacalmente i bisogni delle medie alte professionalità
E mentre continuiamo ad indirizzare la stragrande maggioranza delle risorse umane organizzative e finanziarie in direzione delle grandi imprese
Scontiamo gravi ritardi nei confronti del vasto mondo della piccola impresa del terziario che dobbiamo recuperare
Occorre pertanto mirare meglio gli sforzi formativi organizzativi
Progettando e sperimentando forme adeguate di tutela di proselitismo privilegiando i giovani e le donne
Per avere la percezione esatta delle nostre potenzialità non solo sul piano organizzativo io opportuno rilevare che il recente bilancio dell'azione politica sindacale della CISL può essere considerato positivo
Tutto lo ricordava Sergio i fatti gli avvenimenti dibattiti le opinioni emergenti nel Paese nel mondo pendono a confermare e valorizzare la bontà delle nostre intuizioni e delle nostre strategie
Le elaborazioni e le proposte culturali della CISL non caricate da impacci ideologici ma ispirate ai valori di libertà e di solidarietà sono certamente da alimentare ed escono
Vincenti dalla grande complicazione competizione di questi anni
L'attenzione agli interessi generali
L'idea di un conflitto suscettibile di composizione negoziale e non già di sbocchi rivoluzionari le proposte originali della contrattazione
Non finalizzata esclusivamente alla distribuzione del reddito ma anche allo sviluppo dell'impresa e dell'economia
La concezione del sindacato che promana dal posto del lavoro è immesso afferma la prima è decisiva ceppi cittadinanza
L'azione sindacale come fatto di solidarietà civile umana e non come manifestazione di economicismo corporativo
Non sono che esempi che potrebbero essere moltiplicati
Anche aggiungendo perché no alcuni temi talvolta riposti nel cassetto come le proposte di Mario Romani e del compianto amico Tarantelli non a caso barbaramente trucidati
Abbiamo cioè un patrimonio culturale sorrido che ci ha fatto vivere il sindacato come un'esaltante esperienza civile
è un appassionante scuola di solidarietà umana dove la gente matura sia pure attraverso processi graduali che scontano contraddizioni resistenze
Un patrimonio che ha permesso il miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori anche in termini di riconoscimento della cittadinanza
Oggi dobbiamo portarsi all'altezza degli scenari nel quale ci muoviamo
Adattando la formazione della dirigenza e dotandoci di staff professionali sempre più adeguati al ruolo di soggetto politico autonomo oltre che contrattuale
è questo il riferimento a cui soggiacciono tutte le proposte prose presentati la solidarietà
Per essere efficace credibile richiede di essere collocata in contesti sovranazionale
Si tratta di mettere insieme polarità virtuosa da un lato gli sprechi dei paesi ricchi e dall'altro le potenzialità umane di lavoro non adeguatamente o per nulla vanno valorizzate esistente nei Paesi poveri
Occorrono coraggio e fantasia
Perché non pensare sotto questo profilo ad una sorta di fiscalità gestita è garantito a livello internazionale e finalizzato allo sviluppo e all'equilibrio
All'inizio di quest'anno tutti avremmo sopportato l'aumento del prezzo del petrolio in nome di una guerra perché non lo possiamo oggi promuovere da accettare in nome della pace
Destinandolo ma a parte l'alimentazione di un fondo per la crescita e la solidarietà internazionale da utilizzare ad esempio sotto il controllo delle Nazioni Unite come ha proposto in un recente convegno il professor Caselli
Si può ipotizzare come abbiamo già fatto proposto insieme a voi l'alimentazione dello stesso fondo anche attraverso i proventi legati alla riduzione delle spese militari
Gestendo senza traumi eccessivi la mobilità di quei lavoratori che operano in questo settore
Gli affetti positivi potrebbero essere di grande rilievo
Così come potrebbero essere di grande rilievo quelli discendenti dalla gestione attiva del legame tra debito internazionale e tutela dell'ambiente
Tutto ciò lo ripetiamo richiede un'iniziativa sindacale Sopranzi un sovranazionale
Gestito da un sindacato di chi da un sindacato di tipo transnazionale
Che eserciti la propria azione oltre i confini dei singoli Paesi
Le indicazioni espresse potrebbero trovare riscontro nel prossimo congresso dalla CISL Internazionale a cui parteciperà per la prima volta e ne siamo soddisfatti come diceva Sergio anche la CGIL
In quella sede sarebbe opportuno sostenere l'esigenza di qualificare la capacità di intervento di tale livello sindacale
Si tratta di adeguare questo strumento le nuove sfide internazionali
Affidandogli un ruolo che tra l'altro sappia evitare l'attuale proliferazione di interventi solidaristici a pioggia o cumulativi entrambi poco efficaci
In Europa
L'accesso rinnovata con la presidenza Carvalho dopo l'accordo con le controparti pubbliche e private dei giorni scorsi deve nella nuova dimensione contrattuale guardare oltre i confini dei dodici
Anche valutando verso est di affetti del dumping sociale
Ma nell'ambito delle riflessioni sullo scenario internazionale non possiamo dimenticare l'importanza che le Regioni assumeranno nel rapporto con l'Europa
La Confederazione ha già voluto tener conto di questo dato di fatto individuando un comparto specifico all'interno del quale coniugare politiche territoriali non sganciate da quelle comunitarie
Siamo però costretti
A registrare che su questo piano dal punto di vista istituzionale ci sono pesanti ritardi
Assistiamo ad una conflittualità permanente tra le le regioni e il Governo centrale
Quale risultati efficaci può produrre questo tiro alla fune che vede da una parte il governo respiro al decentramento accusando le regioni di essere fonte di sperpero e dall'altra gli enti regionali che puntano l'indice contro il governo centrale chiedendo più autonomia
Forse rispetto a tale questione
Può essere considerato un salto di qualità il dibattito emerso nel corso dell'ultima conferenza
Delle regioni pregherei le hostess di fermarsi pregherei le hostess di fermarsi
Ci sembra infatti di intravedere in
Ci sembra infatti di intravedere in quella discussione l'avvio per una corretta forma di regionalismo e di decentramento dello Stato
Ed è chiaro che anche le nostre strutture regionali dovranno assumere iniziative che possono favorire questo percorso
Le tesi confederali proposti al dibattito hanno indicato la strada per rivalutare il ruolo di questo livello
Sia sul piano politico esterno che rispetto alla funzionalità interno dell'organizzazione
Ne è conferma tra l'altro anche il mantenimento dei corrispondenti livelli congressuali categoriali
L'esperienza ci insegna che rispetto a questo particolare livello dell'organizzazione i ruoli sono fortemente diversificati da categoria a categoria sta alle categorie nell'ambito di una corretta interpretazione della flessibilità ricercare tenendo conto anche delle dimensioni geografiche occupazionali
Oltre che ovviamente del ruolo contrattuale la fisionomia più consona ed efficace
Una riflessione particolare merita l'esperienza sindacale del ed è la CISL ha soprattutto nelle regioni meridionali
La CIR del Mezzogiorno vuole e deve assumere un ruolo propositivo e trainante per lo sviluppo di quelle aree
Perennemente vessate da una precaria situazione socio economica ed occupazionale
Non è rilevante che dal Sud non ci pervenne una richiesta di finanza
Ma che invece la domanda sia legata all'esigenza di farsi corresponsabili di assumerà un ruolo soggetto quale rispetto alla gestione della cosa pubblica
Gli esperti
Si interrogano sulle cause storiche o congiunturali relativo all'equilibrio tra le forze lavoro e l'occupazione
Ma non hanno dubbi su un dato
La terziarizzazione dell'occupazione è un fatto ormai strutturale al sistema
E condiziona ogni successiva evoluzione occupazionale
Peraltro viene previsto non solo il permanere ma addirittura il peggioramento dei tassi di disoccupazione specie nelle aree geografiche e nelle fasce sociali già particolarmente sfavoriti
Gli immigrati sono già una componente tutt'altro che trasporta trascurabile e crescente dei disoccupati ufficiali
Risultanti iscritti dall'iscrizione nelle liste di collocamento
Sulla base dei dati disponibili ancorché controversi
Dobbiamo assumere tutti assieme la consapevolezza che i flussi migratori tendono già oggi ad influenzare accentuando le gli aspetti dell'occupazione e della disoccupazione strutturale nel nostro Paese
A questo riguardo va rilevato che l'immissione di lavoro straniero avviene con particolare intensità non solo nelle campagne del Sud nell'edilizia nell'industria del Nord
Tale fenomeno ormai e presente in tutti i settori compresi quelli più qualificati del terziario il livello di accettazione da parte dei lavoratori italiani sembra essere molto buoni
Anche se non mancano minoranze ostili o preoccupante
Ciò comporta ulteriori adeguamenti nelle politiche dell'occupazione e del controllo del mercato del lavoro
Il sindacato deve confrontarsi da tempo con quel tipo deprecabili di lavoro che gli e Sperti con un eufemismo definiscono informale e che noi invece preferiamo chiamare col suo brutto nome lavoro nero
Dobbiamo assolutamente proporci di ricondurlo nell'alveo della normale tutela contrattuale
Utilizzando non solo la legge sui licenziamenti individuali ma anche la strada degli accordi collettivi dal controllo del Collocamento alla gestione della formazione professionale
Abbiamo già detto
Che l'occupazione viene contenuta entro tetti assolutamente insufficiente
E che la disoccupazione rimane una palla di piombo al piede dello sviluppo
Ma c'è stato un grande rivoluzione rivolgimento anche qualitativo possiamo proprio dire che quelli del decennio trascorso sono stati dieci anni che hanno sconvolto il mondo del lavoro
Modifiche sensibili sono intervenuti tra i due sessi
I maschi perdono i posti di lavoro mentre le donne sono diminuite pure essendo diminuite nell'industria nell'agricoltura di trecento mila unità hanno triplicato la loro presenza nel terziario
A riguardo ci si consenta un inciso
In Italia le donne che lavorano sono il trenta per cento
Ma solo il dieci per cento di queste a tempo parziale in Svezia viceversa lavoro nei due terzi delle donne ma quelle a part-time sono oltre il cinquanta per cento
Il lavoro non ha perso la centralità per la persona e nella comunità
E questo contrariamente a quanto hanno affermato alcuni sociologi non certo neutrale
Non è cambiato il senso dalla centralità del lavoro ma il modo col quale viene concepito ricercato e vissuto dai diretti interessati
Da qui la predilezione dei rapporti di lavori atipici
Il diffuso bisogno di gratificazione individuale e non di squadra o di reparto
Le nuove domande di tutela sindacale che sembrano mettere in discussione le tradizionali declaratoria delle mansioni
Per altro verso sono indicatori significativi del diverso modo di concepire il lavoro
La proliferazione di ordini e albi professionali
E i fenomeni di sindacalismo un tono che strumentalizza mai finito operativi tendenze ed esigenze presenti nella realtà
Ma tocca a noi valorizzare le specificità riportandolo nel contempo a sintesi con strumenti di solidarietà collettiva in altri termini
Dobbiamo sforzarci di cogliere assumere le nuove richieste del lavoratore
Sapendo che esso manifesta in modo particolarmente significativo più insoddisfazione per gli aspetti qualitativi della condizione di lavoro che per quelli tradizionali
Tutto ciò sta e è stato confermato dal dibattito delle assemblee specialmente a livello categoriale territoriale
Dalla ricerca sulle condizioni degli impiegati dell'industria in Lombardia
Ma ancor di più da quella sul terziario privato che abbiamo commissionato a Sindona e che per la prima volta in Italia ha studiato con grande rigore scientifico i comportamenti dei lavoratori di questo settore
Da questo scenario emergono con evidenza fenomeni in parte già conosciuti ma anche significative novità
Sembra essersi dei lavoratori la convinzione che la tutela del proprio reddito non si difende più attraverso aumenti collettivi contrattuali che perderebbero così la loro tradizionale centralità
E si chiedono come esigenza prioritaria
Che il sindacato sappia tutelarle nelle politiche macroeconomiche e in particolare quindi affronti come stiamo facendo con grande determinazione le questioni che riguardano il fisco la tutela previdenziale la sanità l'andamento dei prezzi delle tariffe
E cioè in sintesi che sappia acquisire un'autentica politica di tutti i redditi
Nel contempo i lavoratori chiedono l'interlocutore sindacale che gli strumenti solidaristici della contrattazione collettiva prevedano meccanismi flessibili atti a tutelarli nelle loro esigenze individuali
Tra l'altro emerge con chiarezza la richiesta che gli aumenti salariali vengano distribuiti in forma del re differenziata
E ancora quanto più i lavoratori di un'azienda sono giovani tanto più cresce il numero degli impiegati
Mentre le qualifiche operaie prevalgono nelle fasce più anziana oltre cinquant'anni
Il lavoro a turni aumenta con il crescere dell'età ed è collegato ad un basso livello di istruzione professionale
Il rapporto rigidità flessibilità nell'orario di lavoro viene capovolto irresistibili irreversibilmente a favore del secondo
La tendenza a superare l'orario tradizionale avviene per esigenze aziendale di flessibilità che si incontrano molte volte con le preferenze individuale del lavoratore ad un orario più elastico
E ormai noto che oltre la metà delle aziende utilizza personale esterno
Sia pure di determinati settori di attività
E le tecnologie all'informatica non rappresentano fattori di omologazione professionale ma costituiscono un fattore di diversificazione del lavoro
I giovani chiedono maggiori possibilità di carriera e di partecipazione alle decisioni aziendali
Maggiori spazi di iniziativa personale del lavoro
E più sicure possibilità di arricchimento professionale
L'aspirazione al lavoro del pubblico impiego e tuttora prevalente
Ma esiste anche una forte propensione verso il privato sia autonomo che dipendente
Si capisce bene che da tutto questo ne consegue un difficile compito di conciliazione
Tre esigenze di sicurezza e aspirazioni all'autoaffermazione tra la stabilità aziendale e la propensione alla mobilità tra la rassegnazione delle vecchie leve e la progettualità delle nuove generazioni
Anche dai privati emerge una realtà che presenta tuttora
Incerte vocazioni all'impegno sociale
E che denota incertezza verso le scelte politiche
Manifestando una certa vulnerabilità nei confronti di influenze corporative e localistiche
Viene confermato un giudizio critico verso le forze politiche tradizionali
E si manifesta nel contempo non solo al Nord ma con percentuali elevate anche nel Sud una propensione favorevole agli atteggiamenti leghisti
Viceversa per quanto riguarda il sì il sindacato per quanto riguarda il rapporto con il sindacato
L'atteggiamento è di una forte propensione anche tra i non iscritti non solo a condividere ma anche a sostenere le scelte confederali
Risultano di del tutto marginali le disponibilità verso il sindacalismo autonomo
Non è un caso che tra i numerosi lavoratori che non hanno avuto l'opportunità di incontrare il sindacato confederale il settanta per cento di questi affermi di volerne chiederà l'adesione
Per quanto riguarda la CISL in particolare
Il tasso di sindacalizzazione fra i giovani con meno di trent'anni raggiunge rispetto alle altre fasce d'età i massimi livelli infine si piace rilevare che la battaglia fatta dalla CISL in tanti anni per trasformare la concezione dell'antagonismo del conflitto fine a se stesso in una cultura della partecipazione negoziale
Viene oggi fatta propria dalla stragrande maggioranza dei lavoratori italiani
Ce n'è quanto basta per riflettere su
Stanza dell'organizzazione che non abbia un proprio spazio negoziale ma suo non sovrapposte e concorrenziale con gli spazi altrui già definiti dall'esperienza prima ancora che per gli statuti
La messa a fuoco di quelle che abbiamo chiamato non da oggi le nuove frontiere e soggettiva emergenti offre materia per un impegno contrattuale nella chiarezza dei ruoli delle competenze
A cominciare dai livelli territoriale più decentrati
Non solo nell'industria ma anche che potremmo dire soprattutto per viario del Pubblico impiego dell'agricoltura
La nuova realtà ci impone fantasia creativa e flessibilità intelligente
Potremmo dire che stiamo navigando sollecitati da venti in continuo torvi mio
E in questo caso occorrono oltre ad un veliero solido esperti navigante
E qui la ragione del peso che diamo anche nelle tesi alla formazione di tipo sindacale di tipo nuovo
Si impone perché non dirlo un vero e proprio riciclaggio professionale unanime conversione culturale una rimotivazione ideale ma anche organizzativa che ci riguarda tutti
Nella sostanza non possiamo più impegnare il novanta per cento delle nostre risorse umane e finanziarie e del nostro tempo per le grandi aziende per le figure lavorative tradizionali
Se è vero come è vero che oltre il cinquanta per cento dei lavoratori è occupato nelle piccole aziende e si collocherà sempre di più in qualifiche e professioni emergenti
Da tempo i processi produttivi fondate sulle medie imprese cedono il passo modelli nuovi caratterizzati da decentramento policentrismo flessibilità
Nel fare questo gli imprenditori non si disinteressano degli affetti sul lavoro e sul sindacato
Il dibattito sindacale
Ha sempre di più precisato le nostre intuizioni e proposte sulla contraccezione partecipativa e la democrazia economica
Che gli vengono via via come detto patrimonio di tutti i lavoratori
Il compito della politica organizzativa e quello di operare affinché i nuovi livelli contrattuali nel settore privato
Una contrattazione decentrata nei servizi che sappia tutelare contemporaneamente dipendenti e utenti
Il confronto con gli enti locali oltre alla già citata contrattazione transnazionale provino razzismo preparata realizzato
Il sindacato amici
E diventato anche su una macchina complessa e talvolta pesante
Le nostre difficoltà
Sono difficoltà legate alla crescita
Molto dipende da fattori connessi al funzionamento della macchina e sottolineammo il funzionamento non il modello che non si vuole cambiare ma rendere flessibile
La macchina CISL ha bisogno di aggiustare alcuni pezzi
Ma regge la strada impervia che deve percorrere
Sono due le direttrici portanti su cui sviluppare il nostro lavoro la conoscenza e la flessibilità
Partiamo dalla necessità di analisi e di ricerca
Per fare azione organizzazione sindacale bisogna conoscere
Bisogna sapere chi già organizziamo e chi no bisogna capire quali sono i settori e le figure professionali che non riusciamo a tutelare a sindacalizzati e soprattutto bisogna capirne il perché
Parlando di anagrafe non ci siamo mai riferiti ad uno sterile lento per controllare il numero degli iscritti
Ma ad uno strumento oggettivo a disposizione di tutti che fornisca a partire dal nostro operare o operatore sul territorio informazioni qualitative e quantitative sulle persone che rappresentiamo
E per differenza quantità qualità e localizzazione di quelle che non rappresentiamo
Non è più concepibile fare attività sindacale per intuizioni
La nostra capacità di azione crescerà se sarà commisurata ad altri parametri quelli della conoscenza dell'analisi della vorrebbe l'elaborazione della proposta dell'iniziativa delle verifiche dei risultati
Si tratta sotto questo punto di vista di fare una grande campagna formativa che fornisca strumenti sistematici strumenti di conoscenza in merito agli elementi basilari della nostra attività la tutela il proselitismo le risorse
Partendo da questo dato di fatto
E cioè che senza il dato della conoscenza e impossibile prendere qualunque sia significativa quest'anno abbiamo deciso di dotarsi di un apposita ricerca realizzata dal Centro
Che analizza lo stato dell'organizzazione a tutti i livelli e che tra l'altro a confermare riflessioni presenti nel nostro documento documento di dibattito per l'Assemblea
Abbiamo deciso di arrivare a questo appuntamento con una chiara conoscenza di pregi e limiti con queste lacune delle nostre strutture
Il secondo elemento poi che deve guidare tutta l'impostazione future quella della flessibilità
E cioè il passaggio da un'organizzazione sostanzialmente rigida ad un sindacato dinamico pronto a cogliere il cambiamento
E questo è il nodo da sciogliere
Se accettiamo pienamente questa sfida non solo adottando le nuove idee quale orientamento ma decidendo di adeguarvi comportamenti
Di superare l'istinto di conservazione di dare concreta disponibilità permutare all'occorrenza non solo la linea sindacale ma innanzitutto le politiche organizzative avremo pianificato il nostro sviluppo futuro
Se partiamo da questo presupposto le decisioni sui singoli aggiustamenti organizzativi passando in secondo piano diventano una ricaduta ovvia
Ed è per tale ragione che non intendiamo in questa siede sede ripercorrere le analisi e gli orientamenti sull'organizzazione proposti dalle pelli confederali
E questo nuovo criterio la nostra vera rivoluzione culturale che si fa uscire da logiche di rigidità per adottare soluzioni diversificate a seconda delle singole specificità
Dal momento che regole e piani omogenei non possono produrre gli stessi effetti di efficacia in tutte le situazioni
La scelta vera che è chiamata a fare questa Assemblea non è legata al singolo comprensorio o al peculiare problema di un accorpamento
Oggi in questa sede è necessario stabilire se scegliamo un modello all'insegna come detto della flessibilità
Con quali strumenti lo dobbiamo fare con quali punti saldi di riferimento quali punti saldi di riferimento dobbiamo dare affinché l'innovazione non si trasformi in una de puro nebulosa in cui a tutti e concesso tutto
Il punto di riferimento principale
E lo statuto che sia chiaro non è oggetto di modifica in questa Assemblea
In questa sede dobbiamo semplicemente prendere atto che il nostro Statuto va necessariamente adeguato
In quanto presenta evidenti lacune
Mancano i diritti degli scritti il quorum per essere eletti i meccanismi di o con cooptazione a livello confederale la chiara definizione di alcune competenze
Ci sono indicazioni di non certe
Uno statuto deve necessariamente dare regole ben precise
E non indicazioni generali o formulazione del tipo in linea di massima
Si prevedono incompatibilità per alcuni enti esterni e non per altri
Abbiamo uno Statuto ebbene che ce lo ricordiamo tutti in cui si stabilisce che oggi l'esecutivo ha la possibilità di spostare a maggioranza semplice un settore da una categoria all'altra
Ma allo stesso tempo non può far nascere una categoria di soggetti nuovi qualora si presentasse la necessità di organizzare figure non inquadrabili nei settori merceologici tradizionali
Abbiamo uno Statuto dove mancano del tutto le cose nuove pensiamo all'evoluzione che hanno attraversato lo scenario europeo in questi ultimi anni e arruolò che ha assunto l'azione della contrattazione europea dei sindacati
Dovremo recuperare questi limiti
Ma tutte queste scelte saranno definite dal Congresso
Unica sede decisionale in materia
Non possiamo però perdere questi due anni senza avviare una riflessione seria
Perché una cosa è certa ci sono delle materie dello statuto che sono indiscutibili assolutamente intoccabili
A cominciare appunto dal presupposto fondamentale che lo Statuto è modificabile solo dal Congresso e da nessun altro organismo
Altro elemento basilare da sempre punto fermo nella nostra discussione
E che nello Statuto devono essere chiaramente indicati valori e norme di democrazia e naturalmente tutte le regole che sono legate Attali fondamentali principi
L'esempio più chiaro al proposito ci sembra quello delle incompatibilità
Se si parla di incompatibilità politiche dato che la questione pari per il mento al valore dell'autonomia e indiscutibile che non può che restare nello Statuto
Se ci riferiamo invece a Mary problemi funzionali ad esempio l'incompatibilità tra un livello e l'altro dell'organizzazione cioè all'incompatibilità in Terna allora potremmo adottare valutazioni diverse
Perché non pensare che sul funzionamento di strutture sindacali
Parlo dei punti di riferimento decentrate nel territorio che non siano istanza congressuale sia più razionale uno specifico raro record ragionamento sulle regole da adottare fatto dalle singole e differenti strutture
Partendo da questo interrogativo apriremo nei due anni che si dividono dal Congresso un dibattito un lavoro serio l'interno dalla Commissione statutaria con il supporto di giuristi di grande livello ed è il consiglio generale confederale
Con tutte le cautele l'attenzione la riflessione necessarie quando si affrontano questioni delicate quali la revisione della carta fondativa e come giustamente il dibattito fin qui svolto ha evidenziato
In questi mesi
Abbiamo molto riflettuto su alcune caratteristiche del cambiamento
Nelle organizzazioni complesse
Il cambiamento è un processo
Non c'è un palazzo d'inverno da conquistare
E la deliberazione formale la prima tappa del processo che in gran parte ci gioca nel percorso di attuazione
Il cambiamento non deve essere una decisione astratta
Oltre che sbagliato sarebbe pericoloso
L'esigenza di cambiare ha tutta una storia di progressiva chiarificazione che passa da segnali deboli a segnali sempre più forti
Abbiamo concepito la direzione del cambiamento organizzativo come un processo articolato di sperimentazione di Progetti
Valutazione delle sperimentazioni e diffusione delle sperimentazioni positive a livello di sistema organizzativo compresso infatti
Questa procedura artista permettendo di Dini identificare sul campo tutte le resistenze al cambiamento da considerarsi sempre fisiologiche e legittime
Negoziando con essi in modo esplicito e trasparente gli aggiustamenti opportuni e di cogliere su dimensioni controllabili tutti gli aspetti non previsti e non voluti dalla sperimentazione
Solo così saremo poi in grado di riformulare l'ipotesi modello d'intervento per estenderli a tutta l'organizzazione
Crediamo che vadano colte in questa prospettiva culturale
Le diverse sperimentazioni organizzative a Vignate o in via d'attuazione
Acquistano così tutto il loro significato e diversi progetti speciali varati per affrontare quelle che noi chiamiamo le questioni di frontiera
Questioni che non possono essere gestite con strumenti di routine
Ma richiedono strutture organizzative sperimentali specifiche
Basterà qui ricordare i progetti donna immigrati Giovanni e sullo stesso schema si è avanzata l'idea di varare un altro per la gestione del parto per il Mezzogiorno
Abbiamo lanciato una grande sfida a noi stessi con la quale dobbiamo cominciare a misurarci da subito
Maturare realmente un cambiamento significa anche avere il coraggio di adottare strumentazioni nuove per confrontarci con quelle realtà della società con le quali non riusciamo di allevare
E l'esperienza lo confermo adottando schemi consolidati tradizionali
Per questo oggi ci dobbiamo porre lombi l'ambizioso obiettivo
Di diffondere i valori della Cina e di aggregare anche attraverso forme e modelli organizzativi che non siano strettamente vie sindacali
L'associazionismo diversificato e cioè studiato ed offerto quei gruppi sociali che presentano marcate peculiarità non è che un canale per portare il nostro pensiero il nostro modo di leggere la società in quegli ambienti differenti lontani dal nostro mondo
Ma non per questo meno importanti per un piano di ramificazione della nostra presenza
Dobbiamo impegnarci ad adottare nuovi linguaggi in quegli spazi dove il nostro modo di essere tradizionalmente inteso crea barriere di incomunicabilità
Perché dunque all'interno di questa cornice di flessibilità non sperimentare anche la via associativa
I pur scarsi contrasti che al proposito sono emersi nel dibattito
Manifestano non tanto un'opposizione nell'utilizzo di questa forma organizzativa quanto i dubbi sui soggetti e le strutture che potranno determinarne il controllo politico
è evidente in questo atteggiamento la diffidenza che ancora alcune categorie conservano nei confronti delle unioni territoriali
C'è inoltre da considerare che per comunicare con mondi culturalmente diversi dal nostro pensiamo quella giovanile
Potrebbe risultare sì più facile offrire loro spazi di progettazione regole di autogoverno case in cui possono ritrovare i nostri valori senza necessariamente le nostre di vita
E proprio rispetto ai giovani il modello associativo non è che uno proposta
Un'offerta specifica consapevoli che l'età soprattutto in quegli anni e un collante più forte di altri schemi di appartenenza quali ad esempio la condizione lavorativa
E con questo non s'intende
E d'altronde risulterebbe semplicistico è sbagliato proporre questa Offerta come alternativa all'insostituibile ruolo delle federazioni di categoria
All'interno delle quali giovani lavoratori devono essere tutelati e organizzati
Dobbiamo pensare a quei giovani che abbiamo forse volutamente trascurato in omaggio ad una vecchia logica non solo sindacale che vuole i due mondi della scuola e del lavoro distinti e separati
Per la prima volta in Italia un sindacato lacci vuole offrire agli studenti una palestra non partitica nel goliardica di attenzione ai loro problemi nella scuola e nel sociale
E a questi giovani che ci rivolgiamo vogliamo solo innanzitutto cominciare a leggere meglio i loro bisogni veri le loro esigenze
E ci rivolgiamo anche a tutti gli altri disoccupati ai disoccupati e a quei giovani che magari già lavorano ma che neanche se hanno chi siamo pensiamo gli apprendisti
A loro vogliamo dare risposte nuove e concrete vogliamo offrire un'organizzazione che è e rimane la nostra ci
Vogliamo offrire uno spazio di confronto con i giovani occupati già sindacalizzati
L'esperienza in atto nel settore immigrati ha permesso di far convivere soggetti di etnia differente
Sfondando il muro di una tradizione che li vuole organizzati per comunità di provenienza
Anche in questo caso l'offerta specifica non può però sostituire il ruolo e l'azione del sindacato
E cioè bene ribadire che l'immigrato già inserito nel mercato del lavoro deve poter trovare il suo punto di riferimento in termini di tutela organizzazione sindacale all'interno delle categorie
Queste proposte non nascono per caso e seguono altre esperienze già praticate relativa
Sono il frutto di studi analisi e concrete sperimentazioni sul campo che in alcune realtà hanno già prodotto buoni risultati
Non si tratta dunque di soluzioni calate dall'alto ma di semplici strumenti organizzativi da sperimentare e verificare in una logica di flessibilità il terreno è chiaramente aperto proposte diverse
A sperimentazioni differenziate
Che saranno al pari di quella nazionale sottoposti a valutazioni e verifiche per misurarne l'efficacia i risultati e conseguentemente l'utilità quello che non è più possibile accettare e richiamo a strumenti tradizionali adottati nel passato e magari falliti che finiscono per costituire un alibi per non fare nulla
Il Progetto donne della CISNAL ha fortemente contribuito al rilancio dalla questione femminile
Sia sul piano contrattuale che su quello strettamente organizzativo
Come è noto è stata approvata la legge sulle pari opportunità fortemente voluta dai sindacati che ci auguriamo rivoluzionerà in positivo il rapporto donna mondo del lavoro
E proprio nelle pari opportunità se ci pensiamo sta la chiave di volta per perfezionare anche al nostro interno il percorso di lavoro che ci siamo dati
Per questo oggi ribadiamo l'impegno da adottare anzi ad accelerare laddove possibile quelle sperimentazioni le abbiamo chiamate progetti pilota per verificare la possibilità di ridisegnare i nostri metodi di lavoro adottando nuovi modelli a misura d'uomo e di donna
E soprattutto da un nuovo modo
Di fare attività sindacale che passano obbligatoriamente le pari opportunità all'interno della nostra civiltà
E solo adottando nuove condizioni operative infine che riequilibrio della rappresentanza può tradursi da mera dichiarazione di intenti appare distribuzione delle responsabilità all'interno dall'organizzazione
Progetti di questa natura presentano livelli di complessità tali da mettere a dura prova le nostre capacità organizzative
Infatti essi in genere riguardano congiuntamente più strutture più funzioni più livelli di linea vista e prevedono il coinvolgimento di risorse umane interni ma anche il termine dell'organizzazione
Non ci si deve pertanto scoraggiare se i risultati non sono pare inattese
Anche per noi questo modo di lavorare richiede apprendistato e tirocinio
Che ci consentano di arricchire il nostro bagaglio di De
E strumenti organizzativi e si evitino in prospettiva ulteriori momenti canonici sulla materia organizzativa facendoci invece affrontare nella quotidianità i processi di cambiamento
D'altronde
Questa impostazione che tende al miglioramento continuo per piccoli passi dei processi di lavoro e la caratteristica essenziale dei programmi di qualità totale che si vanno sperimentando nelle organizzazioni di successo
E che noi tentiamo di attuare per la prima volta in un'associazione
Qualità come riferimento per chi vive e opera nella CISL qualità nell'azione sindacale verso quei soggetti che dichiariamo di voler tutelare era presentare sempre con l'attenzione agli interessi generali
Nella logica della qualità trovò un posto centrale la funzione formativa per questo come organi dell'organizzazione ha sicuramente avvertito
Stiamo proiettandosi verso un più ampio respiro conoscitivo culturale e un più elevato livello tecnico operativo
Siamo già in presenza di una funzione vivace insostituibile dell'attività formativa come supporto talvolta di anticipazione delle scelte strategiche oltre che della politica organizzativa e dei quadri
Il governo processuale con quel e consensuale che era carattere Gari caratterizza la programmazione centrare articolata di questo importante aspetto dalla vita associativa
Consentirà sempre più la ricerca la scoperta l'utilizzo e la valorizzazione della Roma risorsa primaria di qualsiasi organizzazione sociale quella umana
La formazione nella nostra concezione innovativa della macchina sindacato consente non solo l'aggiornamento culturale e se si vuole specialistico della dirigente a tutti i livelli
Ma l'utilizzo strategico razionale ed efficace dei vari protagonisti della qualità e dell'innovazione
Per questa ragione che politica nel senso pieno della parola assegniamo un posto prioritario la formazione di base
Non per affrontare una crisi nelle della militanza che nella CISL perché la CIR non ha ma per rinvigorire urla e coinvolgerla nel rilancio del ruolo e nello stesso processo di cambiamento che se dovesse riguardare solo la classe dirigente sarebbe un'operazione incompiuta
Da qui l'impianto comune che prevede un'articolazione di tipologia e contenuti serie momenti la più ricca possibile
Da qui il rilancio del Centro studi di Firenze vera fucina dove a partire dal corso lungo si porgiamo i nuovi dirigenti dal sindacato
In questo quadro occorre anche potenziare i progetti speciali che attengono all'autogoverno delle strutture
Mentre con i progetti formativi mirati evitando il rischio di isolamento e scollegamento Inter diamo fornire una risposta ai bisogni formativi specifici
Rilanciamo in questa sede l'impegno per un campo scuola come occasione direttamente rivolta l'apertura più coraggiosa verso i giovani
Un'organizzazione incerta tra passato e futuro perché dimentica del suo patrimonio culturale oppure perché incapaci di cogliere i segni dei tempi non avrebbe prospettiva
Questo è un rischio che come ci non corriamo
In quanto continuiamo ad assegnare alla formazione dei dei dirigenti la stessa importanza che gli assegnarono Giulio Pastore Mario Romani
Per quanto riguarda gli assetti strutturali
Solo qualche chiarimento rispetto alle tesi tenendo conto del dibattito
Sul piano orizzontale è stata condivisa l'esigenza di una maggiore diffusione di presenza sul territorio
D'altra parte accanto le esperienze storiche presenti nel Mezzogiorno con le Unioni comunali
Non vi è dubbio che i risultati ottenuti in questi anni dalle unioni di Alessandria d'Imperia ed altre
Stanno a dimostrare che una presenza capillare produce straordinari risultati associativi proprio dove è maggiore la difficoltà di sindacalizzazione e cioè nei settori più polverizzati
Questa impostazione
E confermata dà esiti altrettanto positivi
Se solo pensiamo a radicamento decentrato che la federazione dei pensionati con grande lungimiranza ha saputo costruire ottenendo notevoli risultati non solo sul piano organizzativo
Ma anche sul piano politico in particolare sui temi della tutela sociale
Sostituendo sci e recuperando alle volte ritardi di qualche struttura cogliamo l'occasione per ricordare che per la federazione dei pensionati vengono confermate le normative statutari oggi esistenti
Non si tratta
Di esportare
Modello in modo acritico
Per il Sud si tratta di rivitalizzare l'esperienza facendo anche diventare questa presenza organizzata un soggetto autonomo capace di confrontarsi con l'ente locale per quanto riguarda le altre aree del Paese
In particolare laddove le istituzioni decentrate sono più polverizzate
E indispensabile organizzare in ogni caso nelle forme più diverse accogliendo disponibilità presenti nelle categorie più diffuse sul territorio punti di riferimento polifunzionali
Che siano in grado di essere canale datori di esperienze di servizi e di tutela sindacale
A tal proposito spetta alle Unioni regionali un ruolo propositivo dinamico e promozionale
Per quanto riguarda i livelli di direzione politica e quindi i livelli congressuali territoriali confermiamo la formulazione proposto nelle tesi
Deve essere chiaro che non si tratta di chiudere presenza sindacale termine molto usato a sproposito
Si tratta viceversa di modificare il ruolo di alcune strutture e di aumentare invece la capacità operativa e funzionale allargando nelle potenzialità nelle sedi decentrate
In questa direzione va la proposta delle zone speciali là dove più marcato il senso di appartenenza ad un'area geografica specifica anche qui
Occorrono iniziative capacità di Progetto di proposta da parte delle Unioni regionali eliminando rischi di staticità
Non sono in discussione in questa fase le aree coinvolte nella nuova provincializzazione istituzionale e territori soggetti alle normative previste per le aree metropolitane
Per queste ultime al di là di ogni decisione futura si tratta di riesaminare radicalmente il modo di fare sindacato
Considerati anche gli esiti fino ad oggi raggiunti sul piano della sindacalizzazione tenendo ovviamente conto dei profondi mutamenti socio economici che sono intervenuti in questi anni
Sul piano categoriale anche qui confermiamo le tesi
Ci paia ci pare corrispondente al concetto di flessibilità non assumere criteri omogenei specie quando i punti di riferimento sono molto diversificate
Sono emersi inoltre proposte innovative da parte del settore degli Enti locali per una federazione dei servizi comunali
E da parte di alcune strutture in merito all'ipotesi di sperimentare forme di coordinamento nel comparto agroalimentare
Per il modo e la forma con cui sono state presentate meritano di essere approfondite
E un percorso che intendiamo fare farà la la mente e la definizione dei problemi di inquadramento categoriale da tempi aperti nell'organizzazione
Coglieremo anche questa fase per analizzare al meglio con il contributo del sindacato della ricerca e delle altre categorie interessate
Le questioni relative al terziario avanzate
Come è noto esso riguarda i servizi all'impresa alle persone e quelli ricreativo culturale
La sua collocazione all'interno al settore privato del settore pubblico del mercato
Impone ci impone la ricerca di modalità organizzative non del tutto esplorato
Circa i temi in discussione
Dobbiamo rilevare che i lavoratori chiedono il sindacato servizi efficienti
In particolare quelli che offrono loro più autonomia e opportunità nel mercato del lavoro
Non è un caso che tra le loro aspettative al primo posto si collochi la richiesta di formazione professionale
Anche da qui e non solo dal dibattito emerge la necessità di un più forte raccordo tra gli Enti confederali e la CISL che deve recuperare ruolo politico realizzando peraltro un pieno affidamento gestionale
Per quanto riguarda invece il tema delle risorse osserviamo con soddisfazione che nel dibattito e sostanzialmente scomparsa la diatriba tra sistemi centralizzati e sistemi decentrati
Infatti più correttamente è emersa con nettezza l'esigenza di un riparto automatico alla fonte di tutte le risorse
Nella sostanza la segreteria confederale condivide l'ipotesi di sperimentare forme di ripartizione che garantiscano a tutti i livelli dell'organizzazione
Riducendo in questo il grado di influenza politica insito nei meccanismi di distribuzione delle risorse
A questo scopo stiamo avviando un approfondimento per riportare ad unità anche gli interventi confederali legati alle risorse finanziarie libertà sindacali per evitare distribuzioni a pioggia o cumuli di intervento
Pensiamo di giungere ad una distribuzione delle risorse più equilibrata e che sappia tenere conto delle reali esigenze e delle diversità esistenti tra le varie categorie territori quando parliamo di libertà sindacali è bene ricordare ne parliamo del loro compresso parliamo di conquiste contrattuali e intendiamo riferirci a tutti i settori industria Pubblico impiego servizi agricoltura
Anche per quanto riguarda la questione risorse il criterio della flessibilità può svolgere un ruolo decisivo
Che dobbiamo perseguire l'obiettivo di creare un plafond minimo di diritti per tutti i nostri iscritti più elevato di quello attuale
Ci riferiamo alla predisposizione di un certo numero di servizi essenziali da diffondere in tutto il Paese senza escludere le aree territoriali di dimensione minore
Sulla questione dei rapporti con CGIL e UIL
Sergio D'Antoni ha già indicato nel suo intervento le modalità con le quali intendiamo rilanciare
Le relazioni tra le tre organizzazioni sindacali
A questo punto dunque basterà fare alcune riflessioni d'osservazione su quelle che riteniamo essere le cose possibile allo stato attuale
Partiamo da un presupposto realistico non è utile a nessuno fare delle fughe in avanti
Anche in questo campo l'esperienza del passato ci dovrebbe insegnare
Per quanto ci riguarda non ci sono le condizioni per condividere le sollecitazioni che esponenti della CGIL hanno fatto dal congresso di Rimini al congresso di Rimini e anche in fasi successive
Riguardo ad iniziative comuni in particolare nei servizi
Se decidiamo di riflettere con concretezza e non sotto l'impeto di slanci ideali pure positivi
Si deve invece approfondire come abbiamo previsto all'interno dell'intesa quadro tra le tre confederazioni ci riferiamo al capitolo che tratta regole rapporti
Tra CGIL CISL e UIL la volontà di costituire gruppi di lavoro su argomenti obiettivi predeterminati
E l'avvio di convegni unitari di carattere seminariale per favorire il confronto ed elaborazione di politiche comuni sulle questioni più importanti della strategia sindacale
D'altra parte possiamo dire che esaminando le tesi votate dal Congresso confederale della CGIL di me emergono luci ed ombre anche sul piano delle scelte organizzative
Le ombre le cose che a me non ci convincono sono quelle norme statutarie approvate che ancora non definiscono chiaramente il rapporto tra associati e non iscritti
Aggiungeremo di più in qualche caso emerge il prevalere dell'orientamento espresso dai lavoratori rispetto alle decisioni che gli organismi di categoria vuole rappresentante di organizzazione dovranno poi assumere
D'altro canto però
Il fatto che sul modello organizzativo alcuni orientamenti riguardanti le strutture orizzontali siano già simili ai nostri e che è una serie di assetti di categoria non siano stati ancora definiti compiutamente
Può a nostro avviso realmente favorire un processo come avevamo auspicato nell'intesa di avvicinamento dei nostri modelli organizzativi
Abbiamo ritrovato infatti nei documenti dell'ultimo congresso Della Gisele parecchio questioni ancora aperte che si lasciano sperare nel raggiungimento di soluzioni simili
Tra le scelte possibili nell'immediato
Ha già detto Sergio Marie confermiamo la nostra convinta intenzione di procedere la costituzione della rappresentanza sindacale unitaria ribadendo la volontà di procedere attraverso accordi con le controparti
Con le quali si rende necessario ed urgente riprendere al più presto il confronto
La CISL respinge forme di intervento legislativo fatti salvi i necessari processi di delegificazione di tutte quelle norme che sostanzialmente contrastano con l'accordo sulle rappresentanze
E certamente opportuno che le categorie al vino approfondimenti per regolamentare le loro specificità
Ma ricordiamoci e non si tratta di un infruttuoso pessimismo che anche qui le spinte in avanti servono poco sappiamo bene infatti che tale accordo è privo di qualsiasi utilità se non viene fatto proprio dalle controparti
In questa fase la volontà di fare non può tradursi in singole sperimentazioni da condurre l'isolata mentre nelle categorie e meno che mai in singoli territori
La spinta in avanti per risultare efficace deve essere sinergicamente è unitariamente di retta a stipulare l'accordo con le controparti
E parlando delle strutture sindacali dei posti di lavoro vogliamo sottolineare ancora una volta l'importanza delle nostre strutture di base
Crediamo infatti che sia opportuno riflettere assieme i dirigenti di categoria sul presupposto che senza una forte presenza organizzata sui posti di lavoro difficilmente si potranno ottenere risultati positivi nei confronti elettorali
Non possiamo ancora per molto chiudere gli occhi di fronte a quelle posizioni di comodo che si sono costruite nel tempo anche in alcuni nostri punti di riferimento di andare alle volte accade che per paura di essere sostituiti non si modifica e cosa più grave non si allarga la base associativa perché ciò può mettere in discussione il ruolo dei nostri rappresentanti
Si tratta di capire bene dove sussistono e per quale motivo le chiusure i blocchi i mancati allargamento bisogna evitare cioè che prevalgono le collocazioni personali rispetto alla necessità di alimentare il ruolo di tutela della CISL
Sia nei confronti degli nostri scritti che di coloro che potenzialmente proprio però diventare tali
Questa relazione
è inteso fornire indicazioni per il lavoro che seguirà nelle Commissioni
Il dibattito nell'organizzazione c'è stato
Ed è stato vivace serio costruttivo
Inserendo opportunamente la discussione sulle scelte di politica organizzativa
Nella vicenda sindacale che tuttora si impegna la CISL ha saputo fare di questa occasione anche un momento forte e qualificato di sostegno lo scontro sindacale col governo e con la controparte
Il sindacato oggi a un'esigenza non più rinviabile
Rendere più efficaci gli strumenti organizzativi a servizio degli obiettivi dei lavoratori
Se vogliamo operare
Per realizzare gli obiettivi ambiziosi della democrazia economica e della solidarietà dobbiamo funzionare meglio recuperando efficienza e razionalità
Si è inteso dare valore effettivo
Possibilità di scelta questa Assemblea
Anche se gli orientamenti e le indicazioni devono essere trasferiti per statuto al consiglio generale quale organo decisionale tra un congresso e l'altro
Analoga finalità avuto l'elaborazione delle proposte di Inverigo di merito in cui è stata coinvolta l'intera dirigenza
Ora tocca a noi a ciascuno di noi concorrere costruttivamente la sintesi quali che siano di interessi e l'astratto e la struttura che ciascuno di noi rappresenta
Lo faremo ne siamo certi con la tensione politica e morale che c'è proprio
Come già detto la CISL ha registrato nell'unità interna un ricambio generazionale del proprio gruppo dirigente
Che possiamo immaginare come scelta di lungo periodo
Questa condizione ci offre l'opportunità di valutazioni che superano il contingente
E possiamo dunque scegliere con serenità pacatezza ma anche con la necessaria fermezza senza che ciò debba incidere sul governo unitario della Centrale confederale
La segreteria confederale ha sostenuto con coerenza le ipotesi di lavoro che qui abbiamo riconfermato anche quando il cambio del segretario generale avrebbe più potuto più facilmente è comprensibilmente creare condizioni di abbassamento del tono di spostamento degli obiettivi
Vi poteva essere alla scelta di stabilizzare il consenso
Si potevano evitare proposte che hanno creato dialettica all'interno del gruppo dirigente in quanto come è naturale siamo tutti portati ad essere conservatore per noi stessi e innovatori per gli altri
Il segretario generale amico D'Antoni ha viceversa affatto viceversa una scelta precisa e coraggiosa
Quella di confermare gli obiettivi di innovazione proposti all'organizzazione
Senza preoccuparsi di eventuali dissensi e contando sulla maturità dell'intero gruppo dirigente
Siamo certi che questi cambiamenti sono necessari non per l'oggi ma per la nostra esistenza futura
E sono più facilmente realizzabili con l'impegno di tutti proprio perché stiamo vivendo una fase positiva sia sul piano organizzativo che su quello politico
Nella presente stagione di esaltante costruttiva competizione che caratterizza il sindacato italiano la cifra ancora una volta non farà mancare il suo originale insostituibile contributo
Per offrire ai lavoratori e alla società in un periodo di grandi sconvolgimenti un sindacato all'altezza dei tempi
Che sappia coniugare i valori della democrazia della solidarietà dell'autonomia con quelli della professionalità dell'efficienza dell'innovazione in una parola della qualità
Per noi è oggi il rischio peggiore non è quello di sparigliare è quello di non rischiare
Grazie veramente a ottobre a questa grande partita per aver governo nato la indicazione per i problemi insieme alle soluzioni
E quindi veramente la nostra gratitudine per aver fatto vedere gli sviluppi del futuro radicati sull'ossatura organizzativa consolidata nel tempo
è una permettetemi ancora un istante primo una brevissima comunicazione per le delegate sono invitate domani tra le due e le tre a riunirsi vi informeremo poi del luogo
E passiamo ad un ultimo adempimento cioè la lettura del Regolamento dei lavori della settima assemblea nazionale dei quadri in pizze de io comincio a leggere se gentilmente potrebbe prestare la vostra attenzione
A bordo partecipano ai lavori della settima Assemblea nazionale dei quadri CISL i componenti delle consiglio generale e CISNAL
Trecentosettantacinque delegati designati dalle UA Sr trecentosettantacinque delegati designati dalle federazioni
Secondo
Le strutture di cui ai precedenti punti b e c designano i propri delegati nel pieno rispetto delle ripartizioni definite dalla Confederazione
Punto trenta
I lavori dell'Assemblea si svolgono in commissioni secondo il programma definito dalla segreteria confederale CISL
Punto quattro sono previste tre commissioni e precisamente la numero uno organizzativa
Numero due risorse e tesseramento al numero tre formazione politica dei quadri e servizi
Quinto ai lavori delle commissioni partecipano i delegati all'uopo designati dalle strutture di appartenenza
Centoventicinque designati dalle UE Sr centoventicinque designati dalle federazioni per ogni singola commissione
Sesto i componenti il consiglio generale possono partecipare ai lavori di tutte e tre le commissioni
Setti mo'
Ogni Commissione sarà pieno presieduta da essere precari confederali indicati dalla segreteria confederale CISL e e da quattro rappresentanti le strutture
Otto
Ogni partecipante alle singole commissioni potrà prendere la parola una sola volta nel corso dei lavori
Nove la durata dei singoli interventi è fissata in dieci minuti
Dieci l'ufficio di presidenza delle singole Commissioni fisserà il termine per la richiesta di parola
Undici i documenti conclusivi dei lavori delle singole Commissioni saranno predisposti dai rispettivi uffici di presidenza e posti all'approvazione delle Commissioni stesse
Dodicesimo ed ultimo punto i documenti finali delle singole Commissioni saranno illustrati in Assemblea plenaria nella giornata conclusiva chiedo ai presenti se ci sono delle osservazioni
Non mi pare di vedere del mani alzate e quindi io dichiaro conclusa questa sessione e vi auguro buon lavoro e a ricominciare alle tre grazie