Le frontiere dell'ospitalità

Presente fa il Presidente del Governo
Effettua
Bensì
Che fa crescente del
Presso
Per
Ecco
Eccellenze che altri ospiti care amiche cari amici Benvenuti per questo incontro in questa solenne Sala delle Congregazioni della Compagnia di Gesù
L'occasione come sappiamo è
Celebrare e ricordare il trentaquattresimo anniversario della nascita del servizio dei gesuiti per i rifugiati
E
Che diciamo una delle opere delle attività che la compagnia coltiva da trentaquattro anni appunto
In seguito alla intuizione lungimirante del
Chiarissimo padre pedonale dunque
No sto rogge neutrale
Che ebbe ai tempi dei boat people del Vietnam la intuizione di lanciare la compagnia un po'su questa frontiera che si stava apprendo nelle emergenze del mondo di quel tempo
Per occuparsi per vedere di
Rispondere in qualche modo alle situazioni più drammatiche che si manifestavano nella
A livello anche internazionale in quegli anni
E dobbiamo dire che
Noi gesuiti avevamo sperato che
Il GR se non fosse necessario per tanto tempo ci avevamo sperato che l'emergenza dei profughi dei rifugiati fossero di più breve durata
E invece abbiamo visto che con il passare degli anni i problemi sono diventati anche più gravi
E quindi di intuizione del padre dunque si è manifestata come
Una una visione molto lungimirante di fronte a questioni che nel mondo di oggi purtroppo non si risolvono facilmente ma anzi per tanti motivi di conflitti di
Altre situazioni di
Povertà di diseguaglianza di ingiustizie diventano sempre più frequenti
Allora noi siamo qui punto per ricordare i trentaquattro anni di questa intuizione e la sua attualità
E per parlare anche di quello che avviene oggi
Nel servizio dei gesuiti per i rifugiati che bisogna ben ricordare non è fatto solo dei gesuiti per carità fosse fatto solo dei Gesuiti farebbe
Una parte microscopica di quello che fa e fatto da tantissime altre persone insieme i gesuiti
Regions religiose e laici collaboratori volontari di ogni genere che rendono possibile questa questa attività
Due riti danno una spinta diciamo hanno un'intuizione danno un servizio di animazione di orientamento ma da soli certamente non farebbero tutto quello che viene fatto in questo campo grazie appunto ai collaboratori
Abbiamo a
Festività
Ho memoria
Non si può dire festeggia la commemorare quest'oggi trentaquattro anni del CRS come noi il padre Nicolais che il successore del padre ruppe il generale della Compagnia di Gesù gli siamo
Molto grati per essere come noi
Le due istituzioni che sono promotrici di questo incontro sono naturalmente inizia ad essere a livello internazionale
E il Centro Astalli che qui a Roma è un po'l'espressione concreta nella città delle attività del
CRS
Qualcuno mi diceva ma spiega anche qui dove siamo e che cos'è questa strana una fatta così che non è diciamo una normale
Savalla di una università ricco come vedete ci sono tanti banchi messi in questa forma Ferro di Cavallo
Davanti a voi ci sono anche dei pulsanti per votare è
La sala che proprio fatta
Perché i gesuiti possano svolgere qui le loro congregazioni generali che sono diciamo le loro loro capitoli generali per usare una parola abbastanza più comune
In cui in media ogni dieci anni trattano i grandi problemi della Compagnia di Gesù
Ed
Eleggono il generale qualora ce ne sia bisogno ecco quindi questa sala l'ultima volta che è stata usata veramente sul serio è stata per eleggere il padre Nikolaus
E che è qui presente ecco e che stava seduto lì dove c'è più o meno la telecamere
E quindi chi è che poi invece è venuto qua dopo che è stato eletto e ha dovuto guidare questa comunicazione e questa Compagnia di Gesù
Allora voi quindi avete anche la occasione abbastanza eccezionale di vivere in quest'Aula
Un
Momento importante adesso della attualità della storia della Compagnia di Gesù
Ma io non devo prendere
Più tempo con le mie chiacchiere abbiamo un programma abbastanza intenso e quindi adesso io lascio la parola alle immagini
Perché cominciamo il nostro itinerario con un video che tratta del
Dell'attività del genere se in Siria dato che purtroppo sappiamo che nel Medioriente visibile anche in particolare ci sono attività fondamentali di questo organizzati
Consigliere
E
E
I quindi dei quindi ma
Al
A
Qui
Quattro
Quindi
Questo qui qua
Peraltro
Queste immagini anche senza bisogno di molte parole ci hanno
Aiutato ad entrare nel contesto
Il grande lavoro del visite fuggì service
Ma adesso io invito il direttore internazionale
Dei dieci telefono disservizi padre Peter ballare disse
A darci il suo saluto la sua introduzione come responsabile
Della istituzione che ci ha invitato che ci ha convocato qui questa sera grazie base debba avere
Tedesco che è stato
Diversi anni in Africa e chieda circa sette anni responsabile internazionale del CNS
Buonasera a tutti
è un grande onore per il servizio del TG esiti periti esplicitati
Avere con noi il padre generale c'è la Compagnia di Gesù rosso Nicolas per celebrare questa giornata e così significativa
Esprimiamo anche la nostra gratitudine appare Federico Lombardi
A Radio Vaticana e a tutti coloro la cui presenza ha reso possibile questo incontro oggi
Trentaquattro anni fa mosso fondatore
E all'epoca parlo in generale della compagnia se Gesù pause
Per la Rupe attraverso
La sua compassione per i rifugiati Asa poter vedere con lungimiranza quale poteva esse del vostro contributo per fare la differenza
La sua opera
Senza qui oggi e la dimostrazione che quel desiderio il padre ruppe continua ad essere largamente condiviso
Sì incontriamo OC in un momento fin qui
Il mondo in grande tu molto
Negli ultimi due anni le Nazioni Unite
Hanno in diritto o atto cinque emergenze di livello tre
Si è via
Sotto tanti Repubblica Centrafricana
Che era
Eredità dei Paesi
Più colpiti dall'epidemia di hezbollah liberi a Sierra leone Piquet niente
Secondo stime prudenti il numero di migranti forzati
Cioè caccia quarantadue milioni di persone
E tre volte superiore rispetto tredici nove ottanta
Più alto di quello registrato negli ultimi drammatici momenti della
Seconda che aveva e nel periodo immediatamente successivo
Il venire meno della legalità e della sicurezza richiede un impegno
Sproporzionato da parte dei Paesi vicini
Ed essi chi ha riportare
Al collasso regioni tiene
Il CRS
Sta facendo ogni sforzo
Per dare risposte
Adecco atte a quattro di queste emergenze
La Repubblica Centrafricana istruzione dall'Iraq e la Siria
Si tratta di crisi complesse perché qui non esistono soluzioni facili
Il fallimento ebraiche legittimazione di uno Stato al nuovo radici profonde
Ci vorranno anni per ricostruire le generazioni colpite da conflitti
Istituzioni dello Stato la sicurezza il welfare
è una nuova generazione di leader
è troppo facile Scola ci arsi e chiudo chiudere i nostri cuori e le nostre porte alla sofferenza di milioni di persone
Crediamo
Che io sia presente nei momenti
Piero
Francesi della storia umana
Il nostro umile contributo
E cercare chiedendo del presente l'amore di Dio ai migranti forzati
Portare amore
Dove c'è così tanto odioso
Portare speranza dove c'è
Disperazione
Portare accoglienza e ospitalità dove non c'è che rifiuto esclusione
Portatore di Consigli azione
Facce dove il conflitto e più grande
Molte grazie
Grazie mille allettate Peter
Ricordato quindi anche le Regioni per l'emergenza nel mondo quelle vere su cui anche
Si concentra l'attività del dieci tre fuggisse Harris e anche in queste ultime frasi per ariete
Indicato lo spirito lo spirito anche Cristiano umano spirituale con cui
Sia anima questo
Lavoro in assistenza ai rifugiati in cammino con i rifugiati non solo per un'assistenza esteriore ma soprattutto anche per un cammino interiore con loro
E ora vorrei dare la parola invitare qui dal podio il padre Camillo Ripamonti
Va beh Camillo Ripamonti è il nuovo Presidente del Centro Astalli
Chi da anni segue le attività dei rifugiati qui a Roma aveva in mente il mitico Padre Giovanni la Manna come il Presidente del Centro Astalli
Adesso padre Lamanna elettore del collegio nella scuola il massimo la scuola dei Gesuiti qui a Roma
E teniamo che porti nell'educazione di buono spirito dell'impegno per i rifugiati e abbiamo il più giovane padre Camillo Ripamonti che lo ha sostituito come neo Presidente quindi noi siamo ben lieti in questa occasione
Di fare anche adulti migliori auguri per gestire come hanno fatto bene i suoi predecessori questa meravigliosa l'attività nel centro di Roma
Padre Ripamonti a quarantaquattro anni e medico viene da Milano da e dintorni di Milano
è stato fatto tutta la formazione diciamo così abituale dei Gesuiti è stato anche
In Albania e sta qui Messico estratto dalla rivista aggiornamenti sociali dei Gesuiti a Milano
E negli ultimi due anni è venuto al Centro Astalli lavorare appunto con il padre la Manna e quindi già ben introdotto nella vita quotidiana del Centro Astalli
Che come sapete è stato visitato anche dal Papa nel corso dei mesi precedenti e quindi diciamo ha vissuto anche momenti estremamente
Significativi nel
Nella vita della Chiesa e Stato diventato un po'anche con un segno un modello di un'attività di accoglienza qui nel cuore di Roma
Allora balle Camillo benvenuto auguri per il tuo lavoro ecco ti ascoltiamo volentieri
Grazie anch'io saluto tutti a nome del Centro Astalli saluto il padre generare il padre Lombardi
Il momento in cui
Il grido di chi fugge da guerre
E da persecuzioni vittime innocenti innocenti di crisi umanitarie gravissime
Si leva ancora più forte proprio non lontano dai nostri confini
La risposta dell'Europa e dell'Italia ci appare più che mai esitante e contraddittoria
Dopo un anno in cui l'Italia si è adoperata per salvare migliaia di vite umane nel Mediterraneo l'operazione Mare Nostrum è stata interrotta come ben sappiamo
L'operazione traiettoria
Che è subentrata ha un raggio di azione molto più ridotto
E l'obiettivo primario di controllare le frontiere esterne dell'unione europea
Ancora una volta purtroppo gli interessi economici sembrano prevalere su su tutto
E i diritti e la ditta stessa delle persone sono di fatto messi in secondo piano
Le violenze poiché hanno interessato alcuni quartieri della periferia romana nelle ultime settimane
Quei volgendo residenti e rifugiati di centri di accoglienza interrogano profondamente ciascuno di noi
Viviamo tempi in cui la grave incertezza sul futuro alimenta molte paure
Prima fra tutte la paura del diverso e la paura dello straniero
Un'Europa credo preoccupate esclusivamente di difendere i propri confini a qualunque costo
Contribuisce di fatto a rafforzare i timori i pregiudizi
E a costruire l'immagine di un nemico che arriva dall'esterno per minacciare la nostra sicurezza
Ma non c'è credo maggior sicurezza dell'ospitalità
E soprattutto in un momento difficile come questo
Noi cittadini dell'Europa unita siamo chiamati
A tenere fede I nostri valori fondanti
Rispetto della dignità umana della libertà della democrazia dell'uguaglianza dei diritti umani e della libertà religiosa
Questo significa aprire le nostre porte a chi cerca asilo
Considerando la concretezza delle situazioni e in particolare la difficoltà di chi si trova in zone di conflitto in una accesso effettivo alla protezione internazionale
Ogni giorno al Centro Astalli i rifugiati ci raccontano di viaggi pieni di fare i conti per giungere in Italia per giungere in Europa
Rischiano la vita per esercitare il diritto ad una vita degna illiberale in contesti di pace e di democrazia
Allora credo sia necessario intensificare gli sforzi sul piano operativo ma anche su quello normativo
Per consentire ai rifugiati di arrivare in sicurezza
Fermando le stragi alle frontiere
E ponendo fine alla piaga del traffico di esseri umani
Altrettanto urgente è uno sforzo culturale
Ed educativo
Per promuovere nelle nostre società l'ospitalità e la giustizia
Nell'ottica della costruzione di una cittadinanza più consapevole inclusiva
Mettiamo al bando inutili paure e accogliamo con attenzione e responsabilità chi chiede protezione internazionale perché in fuga da guerre e da persecuzioni
L'Europa che tanto ha sofferto nella sua storia recente per gli orrori della guerra
Si atterrà d'asilo i promuova con ogni mezzo la pace
Dentro e fuori ai suoi confini grazie
Grazie a te padre Camillo
Hai fatto dei riferimenti abbastanza
Concreti e precisi anche alla situazione italiana alla situazione europea
Tracciato anche se così Boldrini prevede un programma molto ampio di azione ecco non solo d'accoglienza
Nel centro per rispondere ai primi bisogni ma anche proprio una
Impegno creerà cercare delle soluzioni più di lungo termine impegno anche dal punto di vista normativo e così via
Quindi grazie e conti auguriamo nel lavoro che sta incominciando di poter dare un grande contributo nella solidarietà con i nostri
Amici rifugiati che arrivano con noi scritta a Roma
E ora un terzo intervento ce lo fa urne rifugiato siriano nostro amico che è qui presente
è stato conosciuto dai gli amici colleghi del Centro Astalli in una circostanza un po'particolare se ho capito se lui ha prodotto un documentario
Molto interessante che si chiama io sto con la sposa
Che parla di un tutto un itinerario diciamo con cui i
Rifugiati vanno dal da da qui fino al nord al nord Europa passando attraverso situazioni molto diverse ecco
La sposa non era vera diciamo era una sposa fittizia ma è stata molto utile per poter fare questo itinerario passando attraverso tutta una serie di ostacoli e di situazioni avventurose
Ecco quindi è anche un po'un artista il nostro amico Tareq
E avendo fatto questo bel documentario
Gli amici del Centro Astalli lo hanno invitato a presentarlo nelle scuole a presentarlo in varie occasioni proprio come elemento di partenza anche per la conversazione per il dibattito per la comprensione della situazione dei rifugiati
Qui in Europa
Ecco allora tant'è che quindi è un amico del Centro Astalli un collaboratore con la sua creatività culturale e cinematografica
E allora ci Daloui una sua testimonianza come dicevo è giunto dalla Siria e già in Italia da un certo tempo e accertamento delle cose da raccontare anzi per farci capire
La sua situazione la situazione dei rifugiati nostri amici prego la parola
Può essere a tutti
Saltare ho ventisette anni sono siriano dico l'anno oggi sonoro officiato in Italia
E in Siria ho studiato lingue alle università con lasciato Damasco dove studiavo subito dopo Lauria per evitare Regolamento obbligatorio
Non voglio fare la guerra
Per cui
Sto non ho avuto alternative se non quella di fuggire e chiedere asilo
La mia famiglia è rimasta Damasco
Prima della guerra
I tre vanno in una casa in Campania
In una zona fuori dalla centro della città molto popolata
In quell'aria da anni ormai si combatte esplodono le bombe si spara per questo la popolazione civile è dovuta scappare siamo fuggiti tutti
Oggi
Miei genitori e i miei fratelli PIP più piccoli sperano di non dovere andare via anche
Da lì
Purtroppo però la possibilità
Di rimanere si fanno ogni giorno più difficili
Sono riuscito a ad arrivare sano e salvo in Europa
E insieme alla popolazione allo stremo
E sono pochi quelli che possano
Permettersi una fuga
Molti amici perenti mi chiamano al cellulare mi chiedevano domani parto lascio Damasco lascio alla Siria mi mettono in viaggio
Altri mi chiamano dalla Libia prima di imbarcarsi
In questo modo sanno che se non
Ce la faranno ad arrivare in Europa io potrò informare nelle ore famiglie
Senta un peso enorme
Ogni volta è
Come
Se
Mi affetto mi affidassero la loro vita
Come si con
Quella telefonata le loro mentire i loro cuori fossero già arrivati in Europa poi si tratta di capire che fine faranno i lo ricordo cuore
Ed in molti di troppi
Che quei corpi porto troppo non si hanno più notizia
Fino a sei mesi fa vive con Milano passavo ore alla stazione centrale a parlare con i tanti siriani che volendo arrivare in Svezia
Stanno lì giornate intere inattesa di poter far fiere uomini donne e molte famiglie con bambini
Sanno che in Europa non tutti i Paesi sono uguali ad esempio in Scandinavia
Che arriva dalla Siria facilmente un posto dove dormire la possibilità di studiare e avere un lavoro
Per mesi
Durante lunghi pomeriggi male milanesi o ascoltato storiche
Dolori sogni
Speranze
Oggi sono qui
Con tutto questo bagaglio di parole nel tentativo di
Condividerlo con voi
Il popolo siriano chiede la pace
Chiede all'Europa di accogliere è
Protegge che dalla comunità internazionale di sostenere la popolazione civile in questa tragedia che sembra senza fine
Ringrazio il Centro Astalli per avermi dato la possibilità di essere qui oggi a farmi portavoce picchi in questo momento
Sta ascoltando il rumore
Delle bombe di chi e su una barca in balia
Delle onde o di chi si sta sentendo dire ha un posto di blocco da qualche parte d'Europa che deve tornare indietro
Grazie
Grazie Tarek perseguitato così efficacemente interprete e portavoce appunto di tanti altri
Tra i compagni e compagne che sono presenti idealmente qui Conte insieme a noi in quest'Aula e con cui vogliamo essere assolutamente solidali
E adesso passiamo ad un altro momento un momento un po'centrale di questo nostro incontro in cui coinvolgiamo il nostro padre generale il padre Nicolas
Caro padre Nicolas allora dovrei di nuovo qui in questa Aula questo banco in una situazione
Diversa da quella in cui ci arrivo per la prima volta e lei è successore del padre ruppe
Che ha fondato trentaquattro anni fa questo servizio gesuiti per i rifugiati con grande lungimiranza eccome come dicevamo
E lei non solo è successo vorrebbe dell'hub come generale dei Gesuiti ma ha avuto anche un po'un itinerario non molto diverso da quello di aver dunque per arrivare a questo posto perché lei è stato dire dalla Spagna
è stato
Missionario è stato presente in Giappone per tantissimi anni come era stato educare è stato anche nelle Filippine
E poi adesso come generale dei gesuiti e anche
Presidente del dell'unione dei superiori generale quindi conosce molto bene la vita religiosa nel nel mondo
Ah occasioni di piazzare e tornato dal Brasile o due giorni fa quindi la ringraziamo anche di essere qui nonostante le fatiche giacenti
E ha una visione ampia del mondo tra l'altro sappiamo che anche piuttosto vicino al Papa Francesco
O perché è un gesuita un po'perché avete avuto varie occasioni di incontrarli è vicino anche come sintonia al Papa Francesco che ci ha parlato tanto anche dei problemi
Del dei rifugiati del
Della giustizia nel mondo
Allora ecco noi chiediamo qui adesso la sua testimonianza
Alla luce della sua esperienza anche così un po'un orientamento e un'ispirazione per vivere oggi dopo trentaquattro anni il servizio i rifugiati
Vogliamo farle tre domande per cui lei risponderà con tutto il libertà che crede si dirà quello che desidera ecco perché noi partiamo da
Tre domande e la prima riguarda l'accoglienza e la ospitalità
Perché il primo problema ci sembra lo abbiamo sentito anche dagli interventi li ha già parlato
E quello di
Aprire il cuore di accogliere e di essere capaci
Di superare tutti gli atteggiamenti un po'di rifiuto o di paura o di difesa di chi non si sente capaci di accogliere
Chi viene da lontano chi viene da altre situazioni chi viene da culture da culture diverse
Oggi con la crisi economica che gira per il mondo e che un po'onnipresente anche questi atteggiamenti a volte vengono anche rafforzati ecco c'è questa timore che chi viene da
Da fuori chi viene da lontano porti via ecco metta
In insicurezza le situazioni di chi dice abitualmente in un certo luogo
Quindi ci sono
Facilmente degli atteggiamenti ostili che a volte diventano anche proprio un po'deve ideologiche di rifiuto dello straniero del rifiuto dell'altro di rifiuto di chi viene da un altro da un altro mondo
Il Papa Francesco a Lampedusa nel suo primo viaggio apposto quella domanda ripreso la domanda di Dio Accarino dove suo fratello
Anticato di spesso spezzare diciamo la chiusura del cuore per fare capire la responsabilità che ognuno a
Dei confronti dei suoi fratelli anche se vengono da altri luoghi per altri Paesi
E poi si è parlato tanto anche di solidarietà una solidarietà che no deve essere una parola bella una parola ricchezza si è familiare che circa ecco e non dobbiamo averne paura
Ancora stamattina nel suo discorso alla FAO Papa Francesco ritirato fuori questo tema molto caratteristico suo della parola solidarietà di cui non dobbiamo aprire avete paura
Allora ecco il tema dell'apertura il tema dell'ospitalità come
Possiamo rompere un po'l'esistenza del nostro cuore applaudirci
Per raccogliere per essere disponibili nei confronti
Dei rifugiati nei confronti degli immigrati ecco come nel servizio dei gesuiti per i rifugiati e di tutte le persone che vi partecipano
Col creare atteggiamenti di ospitalità di accoglienza diffonderli intorno a noi ecco accoglienza la prima domanda campana
Grazie
E il padre Lombardi e ha fatto un accenno a questa sala cosa caldo tutto qua
Lascio alla vostra immaginazione pensare quando è più facile piacevole essere qua
Io non parlo soltanto della mia esperienza che è molto limitata alle volte distante idea molte letta
Ma della speranza del molti gesuiti che saranno coinvolti
Nel sei R&S altre iniziative
E prima di tutto vorrei dire che noi gesuiti crediamo che aprire la porta a un migrante forzato non sia solo un valore cristiana
Ma prima di tutto un valore
Umano
Che riconosce che tutti noi abbiamo il diritto
Di essere accolti non perché facciamo parte di una specifica familiari
Anche se la famiglia Cristiana
O un gruppo etnico o comunità religiosa ma semplicemente perché siamo esseri umani che meritano accoglienza e rispetta
Ex
Questo è fondamentale
Nel rispondere alle diverse necessità spesso trascuriamo di considerare ciò che accomuna
Tutti gli esseri umani il nostro bisogni
Come individuare
Individui come comunità di essere armati diamanti
Io detto parecchie volte che c'è qualcosa che è comune a tutti tutti gli umani
Tutti soffriamo
Tutti amiamo e tutti siamo in crescita
E questo risponde ai servizi che fra generale essi cresca
L'ospitalità essenziale per accompagnare i rifugiati
Che cercano assillo dalle persecuzione dalla guerra e dai disastri naturali
Il gene arresti nel suo servizio
Surgelati e ospitalità del Vangelo inazione
Noi per primi con la nostra presenza nelle comunità rifugiati a prenderci alle loro vite diamo testimonianza dell'atteggiamento che vorremmo vedere negli altri
L'incontro personale e fondamentale per superare gli stereotipi
Se non vogliamo che i rifugiati siano considerati solo un peso per la comunità che li accolgono e urgente creare uno spazio in cui
I rifugiati abbiano la possibilità di stabilire con i membri della comunità che li accolgono delle relazioni di parità pezzi reciprocità
E qui vorrei dire
Che se molto deve imparare dai refrigerante molto
I rifugiati hanno perduto tutto
Eccetto loro umanità
E questo è che noi vogliamo imparare
è proprio questo forse noi abbiamo più cose però forse meno umanità
Allora
L'incontro con i rifugiati e non è l'incontro verticale ma orizzontale
Siamo allo stesso livello e forse noi abbiamo perduto qualcosa
Del molto importante
Che loro ci possono insegnare
Pur in un clima di crescente timore scontento nei confronti dei rifugiati nel mondo molte comunità rispondono con comprensione e compassione
Ai flussi di migranti forzati che entrano nei rispettivi Paesi
In Francia molti volontari famiglie comunità religiose aprono alle proprie case per periodo limitati
Dando così ai rifugiati che rischiano altrimenti di trovarsi a senza un tetto la possibilità del rimettersi in piedi
Il progetto Wellcome
Uno di quelli
Installa
Se
A noi carriere credo
Che lo ha ideato
E quindi vanno alcuni comunità hanno acconsentito che le proprie moschee divengano centri educativi per bambini rifugiati della Siria
Che non trova troverebbero posto nelle già sovraffollate scuole pubbliche
Questo è l'esperienza del genere al resto e per questo motivo è importante e incoraggiare nel sostenere le iniziative di ospitalità in via di solidarietà a tutti i livelli
Poi credo che altre volte abbiamo bisogno di ricordare quello che ci dice l'Antico testamento
Che noi siamo stato refrigerante
Non c'è nessun Paese nel mondo che non abbia
Ricevuto aiuto degli altri Paesi
La migrazione non è un fenomeno del secolo ventesimo Maela millenni che noi siamo migrante
E da millenni
Nel secolo ventesimo abbiamo la memoria del clan maresciallo che ha aiutato tanto a Francia
E in Germania soprattutto e poi in Germania si è aperto aiutare il Giappone
E adesso i vescovi giapponesi ricordando l'aiuto che hanno ricevuto della Germania stanno aiutando del Myanmar
Perché la Chiesa e mia madre molto piccola e ha bisogno di aiuto allora sì è una catena nella quale noi siamo implicati
E per questo parlare dei migranti come qualcosa di nuovo che vengono
Approfittare
Del del nostro benessere
Dietro
Non è vero
Noi si abbiamo approfittato io ricordo che
Per ristudiare tedesco sono andato a volte volte e c'erano
Otto Mella italiani
Otto mila italiano che lavoravano nel Volkswagen inglese e altrettanti spagnoli erano in altre città
Allora
E normale per l'umanità aiutare gli uni e gli altri e così che la mobilità si sostiene
La nostra società oggigiorno è solo un gruppo di individui non ne so soltanto un gruppo di individuare famiglie ma è organizzata in comunità nazionale
Vogliamo che le nostre società siamo inclusive basate sulle eguaglianza sulla giustizia sulla dignità dell'uomo per questo chiediamo ai Governi nel creare le condizione
Perché questo avvenga e di assicurare a tutti le stesse opportunità
Viviamo in un mondo in cui confini
E i Governi nazionali diventano sempre meno rilevanti
Grazie
Quello che accade in una parte del mondo ai immediate conseguenze altrove sia Moro mai è in grado di sapere
Come dicono gli altri a casa e cosa possiamo fare per aiutarli
Molti Stati in via di sviluppo al momento
Accolgono un numero di rifugiati sproporzionata mentre altri cercano di tenere il loro confini metricamente chiusi alle sofferenze delle dell'umanità
Questo non è giusto e contribuisce a mettere in crisi degli Stati più fragili
E non può che portare fa future sofferenze
Senti naja di migliaia di rifugiati sono costretti a intraprendere viaggi
Pericoloso il personale straniera l'Italia negli Stati Uniti e migliaia di loro perdono la vita lungo il cammino
Si contano a migliaia i migranti e rifugiati che hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere la sicurezza
Bisogna che anche i Governi facciano la loro parte a tutt'oggi i leader europee non hanno ancora adottato collettivamente alcuna misura che in consenta di accedere
Al continente in condizione di sicurezza
Il messaggio che il giorno GE nelle dalle nazioni industrializzate e chiaro
La sicurezza del confine prevale sulla protezione delle persone
E ci avevo che è peggio che questa politica e replicata qua la in tutto il mondo dobbiamo ribadire che le frontiere
Non sono un valore assoluto proteggere le vite umane più importante di proteggere le frontiere
Usare la violenza per ottenere una maggiore sicurezza è una contraddizione
La vera sicurezza può essere solo passata sulla giustizia e sulla riconciliazione
Io lo riconosco che sono impressionato alle volte dagli hutu quando presenta animali animali che hanno compassione
Animali anche animali d'impresa che quando trovano il neonato
Indiano e cambia l'atteggiamento nel cominciano a giocare con il neonato
Perché forse pensano che sul luogo qualcosa però
Invece di pensare alla fame che hanno
Pensano al al venerdì quel
Bambino neonato
Dobbiamo però continuare a chiederci come noi possiamo influenzi rare concreta attività efficace credibilità i valori delle culture in cui operiamo
Che spesso sono di segno opposto
Siamo convinti che quando le comunità locali trovano il modo di superare le barriere ingiustizia create dall'ASI istituzioni costruendo relazioni autentiche
Contribuiscano a produrre dinamiche positive
Importanti per il nostro futuro comune
Questo noi chiamammo ospitalità uno slancio che crea rispetto reciproco tra chi ospita e chi viene ospitata
Che spinge ad aprire la porta per condividere Civo spazi conoscenza
Sia nei momenti liberi a essere e tranquillità che nelle situazione che si sfidano a superare i limiti della nostra umanità
Non ci sono Paesi mono culturali
Io ho vissuto in Giappone un Longo lungo tempo e il Giappone ha vissuto per un lungo tempo non sulla fruizione iscrizione non realtà che in Giappone Moon Monno culturale
Le minoritaria ed hanno ignorate
Però oggi anche il Giappone
E pieno di migranti tante altre colture
Una volta io scendevo al treno
Un signore mi ha visto video vestito
Come un impiegato con cravatta
Prima rivedere la faccia ha commentato guarda
Questo piattaforma e piena degli stranieri no sia in ballo e poi né ha visto la mia faccia
Se n'è andato via
Però quella la la mentalità
Credere che
Se siamo della stessa cultura ci proteggiamo
Però i migranti si danno fregiati si danno una opportunità delle
Applicare i nostri orizzonti di vedere al di là dei nostri paesi che sono piccoli molto piccole
Ed è venendo del Brasile
Tutta l'Europa entra nella frase
E ancora c'è spazio
Tutto il Brasile entrare in Africa e ancora c'è spazio
Molti altri Paesi
Grazie padre
Grazie deve è scritto così diciamo ampiamente anche vivacemente il tema dell'accoglienza dell'ospitalità
E in presto per continuare io volevo agganciarmi un attimo una parola che lei pure ha detto poco fa
Quando ho detto alla piena sicurezza può essere solo basata sulla giustizia e sulla riconciliazione ecco
Allora il
Secondo tema che le proponiamo di Termoli in cui le chiediamo approfondire un po'quello della riconciliazione scendendo ancora più in profondità rispetto a quello che è la moto accoglienza diciamo
Il
L'essere capaci di stare insieme armonicamente con un'attenzione reciproca ecco si tratta di scendere in più
Nel cuore ecco lavorare in profondità per una riconciliazione
Pata Francesco ci parla spesso della cultura dell'incontro neanche modo molto sui luoghi ecco di parlarci
Del
Dell'incontro tra le persone ad un livello profondo ecco dove veramente
Non non sono solo i concetti non sono solo gli aspetti esteriori della persona mediamente in poi il cuore che sia pure per raccogliere l'altro
E per mettere i fondamenti della pace ecco riconciliarsi vuol dire diventare poi capace di costruire insieme una società di palazzo
Credo che qui c'è anche
Molto dell'ispirazione cristiana della riconciliazione che distrutti insegna
Per cui
E noi non vogliamo fare solo caffè diceva Francesco una ONG Pietro costellazioni qualche cosa di Finpuglia beneficenza ma qualche cosa che
Sia un'azione che entra nel profondo dei cuori per convertirli e portarli insieme verso la pace
E qualora se ci vuole dire qualche cosa sul tema di come lavorare
Nel servizio per i rifugiati e per l'incontro con
Immigrati con tutte le persone che in sei persone di necessità
Noi incontriamo per andare in profondità e lavorare per la riconciliazione
Credo che la riconsiderazione continua a essere un tema urgente
Non soltanto buono Maurizio
Tutti abbiamo un ruolo in questo
Davanti a un mondo in cui dominano l'odio la violenza e la separazione
Ignorare
Molta gente nelle nostre società questo
Diventa centrale
Questo può non piacere all'una o l'altra parte in conflitto
Magari possiamo sembrare ingenui e idealisti quando parliamo di riconciliazione
Ma questo è il solo modo per far sì che la comunione che desideriamo diventi
Realtà
Il Papa Francesco parla molto della chiesa come ospedale le campagne
No
Questa la realtà
Nella quale noi sia
Allora se la Chiesa è un ospedale di campagna
E più urgente guarire
Che continuare questa separazione questa distanza che crea ferite alienazione negli altri
Da sempre i sei arresti ha lavorato per la riconciliazione
Noi possiamo dire che siamo fieri
Del per la sua missione in questo
Dal solito senza chiamarla così
La Congregazione generale trenta cinque esima che è accaduto qua invitare i gesuiti al svolgeremo una missione di riconciliazione alle frontiere della divisione
Ai margini dell'umanità dove i confini tra umano è inumano amore violenza si toccano
Frontiera viene dell'alpino Frontex che significa volto
Ferraris
Riconciliazione alle frontiere significa restituire un volto umano a coloro che sono stati disumani salti da esclusione violente
La violenza disumani chissà rivolti sia delle vittime sia degli aggressori
A Betlemme a tutta la società ponendo il dubbio la fondamentale conta della natura umana
Nel mutismo giapponese c'è qualcosa
Che credo oggi saprà sapete tutti che sono nei comandi
E dico anche sono queste frasi nelle generalmente una frase onesto Oria che non ha senso logico sigla per meritare
Quando si supera la la logica per trovare una identificazione con il comando
Si può superare non prima e c'era un unico anno ha favorito per me che
Guardarla Fazzi a che tu avevi prima di essere nato
Questo elenco
E allora credo che nella vorrò con
E nell'incontro con gli altri dobbiamo portare questo Coan davanti a noi
Posso
Vedere la faccia anche l'altro aveva prima di essere nato
Prima che noi possiamo tutti i pregiudizi e tutte le storie tutte le cose che si dicono nelle storie nel giornale su quella cultura su quel Paese
E trovare una persona umana
Non c'è riconciliazione senza giustizia il processo di riconciliazione per portare frutti reale degli educatori richiede attenzione prolungata
Anche per molti anni affinché prevalga il bene comune
Bisogna sempre fare attenzione a non utilizzare il concetto di riconciliazione per legittimare rapporti ingiusti o violenti
Il lavoro di altro Casini e del disegno Aversa ad esempio promuove la ricerca della varietà e la responsabilità
Necessarie alla riconciliazione cioè a ricreare le giuste relazione
A vedere l'altro
Come realmente e
Non come noi lo immaginiamo
Nelle situazioni di conflitto e di violenza di cui spesso e in generale se testimone
Per interrompere il circolo vizioso dell'olio servono pietà perdono guarigione riconciliazione
La grazia di perdonare l'imperdonabile
Una pace che il mondo non può andare
Il cardinale vezzi cargo il cardinal Giorgi
Ha detto una frase che spiega abbastanza la cultura moderna
Ha detto
Nel nel mondo presente
Tutto è permesso però niente perdonata
E credo che
Risponde a una realtà che noi abbiamo tutto è permesso si vede si vende il male si prende come come è normale come
Però guai ditte seccati
Soprattutto se sei una persona pubblica perché allora tutti tutte le forze vanno contro di te
Niente per la carta e il Perrone
Credo
Che Elisa
La porta per il futuro senza per l'anno non abbiamo un futuro nessuno di noi
E il Papa ha parlato il Papa Francesco ha parlato parecchie volte del pedone cominciando da se stesso
La settimana scorsa sono andato con un gruppo io facevo il traduttore
E la parlato le hanno chiesto perché ha scelto menzionando ente leggendo come motto
E ha parlato che il Ministero andò perché tutti noi siamo per il tratto cominciando da me no
Ha parlato di Di Pietro che Pietro ha fatto un peccato
Molto grande perché ha negato pubblicamente a Jesolo
Gesù lo ha fatto papà ha detto
Allora
Stava parlando di se stesso
E questo alla forza del perdono invece nella nostra società sembra che il perdono
Qualcosa che diventati stante
Ma anche in contesti apparentemente pacifisti
Come nei Paesi industrializzati il lavoro di riconciliazione da fare norme e coinvolge tutti
Le comunità che ospitano che devono fare i conti con i bisogni dei migranti forzati e con i conflitti che nascono intorno alla loro presenza i governanti
Che devono riconciliarsi
Con con le responsabilità delle loro scelte politiche gli operatori adesso che devono riconciliarsi con i propri limiti
Come persone come regolamentazione i rifugiati che devono recarsi rialzi
Con il proprio passato e con la propria condizione presente per costruire il proprio futuro in un contesto nuovo
C'è sempre bisogno di riconciliazione io vivevo a Tokyo con un padre che
Lavorava con
Soprattutto come i canti odierna Nesi al padre andò
Una volta ha voluto fare un po'riconciliazione fra o un boss che non pagava ai suoi operatori e alcuni migranti che lavoravano
è stato rigettato
Dal principio
E non ha potuto far niente
E non soltanto non ha potuto far niente Lima lui è stato rigettato
Allora la riconciliazione continua ad essere una necessità molto grande
La riconciliazione è una sfida constante e siamo consapevole di quanto impegno richieda in termini dei creatività Etienne risiede
è importante mantenere una visione ampia il considerare sempre tutte le dimensioni della persona e della società in un'ottica
Globale è un lavoro
Che non ha fine
Grazie padre difeso
Grazie di questa dimensione
Spirituale profonda perché
Ispirato al nostro nostro lavoro ecco quando parla del senza perdono non c'è futuro
Anche
Gli esempi concreti che ha dato
Ci aiutano molto a capire a quale livello anche di profondità e
Di costanza nel cercare questa dimensione più profonda
Dobbiamo impegnarci
E come terzo prima
Prendiamo lo spunto dal fatto che oggi
E anche la giornata internazionale dei diritti dell'infanzia
E ricordiamo Camp
I premi Nobel della Pace di quest'anno sono stati
Dedicati anche al tema dell'educazione dei giovani ma la alla resa piatti sono persone che sono impegnate molto
Per
La istruzione
Di chi non aveva accesso diciamo alla
Alla scuola
E quindi diciamo ci ispirano a vedere importanza di questo tema e con l'accesso all'educazione per tutti i bambini e i giovani del mondo
Ora nella tradizione della Compagnia di Gesù come lei sa benissimo il tema dell'educazione è fondamentale fin dal
Fin dalle origini e il
Girare ad essa
Fedele a questa
Impostazione di capire l'importanza dell'educazione per cui spesso anche nei campi dei rifugiati nelle zone più difficili si cerca di favorire
Con le scuole la
Delle possibilità di crescita educativa e culturale anche per chi
Vive in situazioni difficilissime
Veniva in mente che in
Il Papa parla spesso delle
Generazioni dei giovani che sono senza lavoro e che quindi in qualche modo perdono delle possibilità di futuro
Questo vale anche come
Per i bambini o per il giovani che non hanno possibilità di scuole di istruzione e con questo sono
E realmente condizionati pesantissima mente per tutta la loro vita che perdono anche proprio per motivo della mancanza dell'educazione delle possibilità di futuro
Allora ecco noi nel
Nel nostro servizio del
Del lavoro Pierino appoggiati e teniamo conto anche di questo aspetto dell'educazione e dei diritti dei
Piccoli dei diritti dei bambini
Ed allora richiediamo in particolare di incoraggiare il sì di darci anche appunto come
Generato e di un ordine che ha una grande esperienza nel campo educativo ecco una ispirazione di impegno per i diritti dell'infanzia ai piccoli che educarli
Una cosa che mi piace molto sapere che sei arresti
Falla vorrei sul creazione dappertutto
L'esperienza che
L'educazione dei bambini
Il fine le figlie dei migranti sono una priorità e allora ecco perché sono convinto che la possibilità di aprire un po'di futuro per questi bambini
La guerra i conflitti distruggono tutto
Edifici il proprietario illazioni comunità troppi bambini sono costretti a fuggire dalle loro case
E viene loro negato il diritto all'educazione l'unica cosa che possono portare con sé dovunque andranno e che può assicurare loro la speranza di un nuovo inizio
A volte al rispetto delle convenzioni internazionali le barriere linguistico culturale il pregiudizio la discriminazione
E una volta anche le leggi dei singoli Stati
Sono sempre ancora del grande ostacolo
Alla ammissione dei bambini stranieri nelle scuole
Anche sulle nazioni più ricche del mondo i bambini chi è enti assillo rifugiati figli dei migranti senza documenti rischiano di non avere la possibilità di andare a scuola
Anche dove la legge lo consente come in Italia la realtà delle cose spesso ben diversa del ciò che stabiliscono le norme
Credo che l'integrazione la cultura
Una delle priorità che noi dobbiamo sempre conservare nel lavoro con
Migranti e rifugiati
E questo significa mettere
Le necessità del bambino al di sopra de tutte le altre cose
Che gli adulti vogliono
Per questo il lavoro con i bambini deve essere accompagnato di un lavoro con i genitori
Perché alle volte i genitori decidono praticamente di non entrare nella cultura
E allora non non fanno facile per niente che i bambini vadano scolla che siano Constantin nelle studio
E questo doppio messaggi io troppo troppo per i bambini i bambini non possano assimilare
Fare distinzioni separare preoccupazione no allora ci deve essere anche un lavoro con i genitori
Per accompagnarle per facilitare
Lella integrazione nella nuova cultura
Al alle volte
Dobbiamo fare qualcosa che nella spiritualità dei Gesuiti e che suona male perché anche adesso lo diciamo in latino né scusate
Agire contratti
Però alle volte bisognava fare e l'Algeria e contra non
Non seguire tutto quello che che vogliono Id immigranti soprattutto i genitori BA
Fare combinazioni con la cultura locale che i genitori presentino a al Paese una
E già mento accettabile il che non si era
Sempre facile e alle volte è molto difficile
Però
Per superare il pregiudizio di bisogna presentare una faccia diversa
Invece l'istruzione ha una priorità un'emergenza qualcosa che non può essere sono spesso ho rimandato
Uno degli aspetti più tragici della guerra della guerra in insidia ad esempio e l'impatto del conflitto sui bambini
Che costituiscono circa il quaranta per cento della popolazione
E il cinquanta per cento dei rifugiati
Questa differenza di numeri importante
Nei paesi limitrofi le emergenze che siano guerre o catastrofi naturali non si superano mai in poco tempo
Possono colpire le persone per anni e intergenerazionale rischiano di restare tagliati fuori dell'istruzione
è un rischio enorme della ignoranza alimenta la violenza si finisce per il generale un circolo vizioso
Io nelle mie letture
Che alle volte l'unica maniera dagli
Arrivare
La realtà ho trovato che quelli che hanno o meno immaginazione sono più violenti
Perché non hanno che il pugni alla fine quando
Le possibilità no non
Non sono accanto
Ancora abbiamo il poi
Allora
Educare l'emarginazione educare le possibilità educare una visione del mondo diversa può aiutare a ridurre la violenza entrarono
E credo che questo
è un argomento molto importante per una priorità dell'educazione
Fare in modo che i bambini continuino ad andare a scuola e il primo passo per costruire il senso di comunità
L'educazione restituisce alle loro vite un senso di normalità
E dove c'è un conflitto in corso assicura loro una tregua dallo sconvolgimento che vivono
Un posto dove possono essere solo bambini
Un'altra tragedia era il reclutamento dei bambini soldato naturalmente che continua ad essere diffuse in tutto il mondo nei contesti più diverse
Congo Colombia Uganda somma alleati del sette
Affinché venga questo caso l'istruzione può essere una risposta
Solo l'educazione può assicurare ai bambini e che poi gli atti le stesse opportunità degli altri e poi contribuire a costruire comunità pacifiche per rispettose delle differenze
L'educazione e inoltre una concreta opportunità di informare il leader del futuro persone consapevoli dei terribili gli effetti della violenza e della guerra
E che hanno trovato la forza di superarle ma in tutto il mondo
Educare e formare è fondamentale per uscire dalla nostra vera povertà che culturale e umana prima che economica
E qui vorrei dire che nella pastorale dei bambini file rifugiati bisogna
Prestare attenzione alle necessità dei bambini non
Dei loro genitori
Perché in alcuni Paesi so che i bambini non buongiorno essere visti con i suoi genitori
Perché i genitori sono stranieri
E allora i bambini non fanno distinzione
Allora vanno a scuola e gli altri bambini e le dicono sul sei ogni
Tu sei soltanto
Metà italiano ometta tedesco o metà giapponese
E qui questo riferisce
Molto
Dicono alla sua mamma non viene dalla scuola prendermi
A cercarmi perché non voglio che gli altri bambini tibetano
Questo diventa un problema nella famiglia
I bambini hanno bisogno bensì è un programma a Tokyo portato avanti da una suora
Cosa che ha visto questo e portare i bambini vere Forziati alloro poesia di origine per trovare i cugini vedere la volontà e poi dopo quel viaggio non sono
A
Già Panis metà giapponese ma BIT culturali
Allora hanno una
Poneva dignità nuova perché partecipano due culture invece
Che
Gli altri locali hanno soltanto un altro
Questo è un modo di aiutare i bambini a trovare o un la loro dignità nella ricerca nella crescita né un mondano
Grazie padre di questi suoi contributi accoglienza riconciliazione educazione come via per la pace
Rimangono quindi tre messaggi che lei cita e che ci aiutano a continuare in questa strada del servizio
Per il rifugiati
E grazie per anche la concretezza degli esempi la ricchezza di esperienza e di riflessione profonda e che si manifesta nelle sue parole
Che non sono puramente astratta e ma che sono anche il frutto di una vita di riflessione di rapporti umani di apostolato
E adesso per fare un'ultima diciamo tappa conclusiva di questo nostro cammino
Vorrei invitare qui al podio il padre Murghab a busta Eiffel è un gesuita
Gesuita dialetti poco un gesuita che viene dalla Siria
E io uno dei due
Della comunità di Aleppo
Quindi diciamo non è una grande comunità
Siamo pochi in questi zone difficili
Ma è un testimone di una delle situazioni di frontiera veramente gravi a cui pensiamo continuamente in questi giorni Bellori la vive anche se adesso perché qualche periodo
All'estero per completare la sua formazione però il suo ambiente di vita e la sua esperienza e quella di
E quella di Aleppo come vedete diciamo della sua faccia con quel bel barbone noi lo abbiamo già visto prima nel nel video iniziale ricco in cui si vedevano attività situazioni dei
Delle dieci tre podi service in Siria ecco quindi lo abbiamo già intravisto e adesso lo vediamo qua
Presente in carne ed ossa lo ringraziamo di darci
La sua testimonianza il padre Mourad ci pareva in inglese però per chi avesse difficoltà a capire nella Valtellina c'è anche il testo in italiano c'è la traduzione completa in italiano del
Breve discorso che Mourad ci farà e quindi lo potete seguire eventualmente
Sul
Sul testo tradotto grazie di essere qui patrimonio ad esempio per i malati solving via pendente
Tuttavia
Grazie
Fa la Lombardia
Quelli venga preparati
Quindi pricing dei clan seria
Devo aspetto anzi
Si evidenzia of olio Carlos MIUR riforma
Guasparri
Badate il futuro cambiata casta
Sammuri
Opportuno tante imporre
Riformulo Manti
Ad horas
Guerra fino in fondo rese estive
Le ruote ex Siemens Antelmo decrescente in Borsa campus
Quindi già sicurezza alcune svolte tutti i presenti
Attacchi universalmente recupera
Si evidenza non conforme
Ma fa anche indietro esiti nonché si tassa
Si rimangia sicurezza Bruno acciocché Sante anzi ARES
Basta un ruolo o fa particolari
Questo centro
Tante allocarci OSCE
Qui infatti tecnico a Campello
Le complesse Intini oppure se ci riesce
Io affetti of
Cioè io politiques Conte Movement tante del fragili chi possa sacche
Socio calcio dal tanti tecnica musei o sei anni se sai
Aventi causa intatti mi del pranzo
Quindi assolto societario consigli antiulcera
Molti ISFOL
Quindi
Tante incluse ospedali quanto
Oddo si evidenzia vince Racz
Spontanea sei indennizzo degli stessi
Scorso diverse chiese
World lei stessa Orneli proprio
Le stesse notte che insiste in mostra cioè lo stesso ora rilette Associations
C'era il capo del progettista attendista presto Bayre legge svolgano ISEE scienza toccasse est dose affette
Vai price
Va beh Caldoro of maschi
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Esperienze
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Lessi trentuno Hans affluito apprende favorito URSS
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Palazzo al menisco il gas
Per il Socialismo Slanzi tantissima Elis
Maschili i versetti studenti
Dei workshop sai passare forti Montis con l'azienda Santa
Idranti spende interni un domani
Mostra bensì anche adesso Toumi tanto che c'aveva
Degni ovunque
Per a
People unite allora Air Force tanti allargarsi sto soffrendo per tornanti
Vespa nasce
Soffra est più anni
Nel campo ai saldi tanti shopping pensare Sbai ad horas
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Troppi errori quattru aspre desideri
Anzi
Hanno immagino proprio fraterno lei ci dice
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Guai allo sgombero qua solo incauto per fare rotta interne su un
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Anziché le indicazioni azzardata quel mai proprio il Sindaco
Degli angoli crescente in Siria esentando cioè
Beni stelle work in Siria
Per allora notte Ximenes or c'era un res
Dei passi in via di sviluppo
Anzi su
Trentenni allo Assoporti
Del hanno respinto arricchente
Tu McClaren
In Siria posso
Vado seducente no Olli responsabili che o si realizzi
De Santis messi andrà interesse Osmeni ne discende crei approntarlo Sciarrone entra complessa prolunghe esce
Da tempo
Tante offensivi amici eccellente dei forward sparsi
For Holmes fuori diverse no
Espone alla responsabilità
E ciò FAS
Del resto San responsabilizzi
Fornendo Air France offendere nasce nel Poletti ex
Le tasse volto del Senato
Domando alla vita del settore nei bis del tempo apparecchi
E stavo riflettendo
Che secondo la scaletta che mi è stata basta agli organizzatori adesso siamo giunti al termine del nostro incontro che trovo abbastanza impressionante il fatto che
Quest'incontro termini con questa testimonianza
Noi non terminiamo facendo dei grandi discorsi
Che potrebbero rimanere parole mai terminiamo portandosi nel cuore una testimonianza lire concreta
Delle situazioni più drammatiche che ci sono nel nostro mondo
Noi ne siamo molto grati al padre murate
I in certo senso credo che ci prendiamo l'impegno di partire da questa da questa sale da questa serata
Con
Tutti i tipi di responsabilità di diverso genere che sono stati evocati anche nell'intervento del patrimonio
E
Degli altri interventi che l'anno preceduto
Sappiamo che siamo in cammino siamo interne in una storia difficile che oggi
Penetranti motivi appare veramente tragica e
Con grandi difficoltà di vedere degli orizzonti nuovi però è affidata a noi
E il servizio gesuiti per i rifugiati da trentaquattro anni
Cammina di fronte a queste emergenze senza scoraggiarsi e cercando anzi di portare
Un po'di speranza di costruire nella profondità dei cuori e anche le premesse per la pace
A partire dalla riconciliazione e dall'incontro fra le persone
Nella testimonianza del padre murate c'è una cosa che mi ha colpito moltissimo
Dice la crisi è diventata un'opportunità per questi giovani
Per creare dei rapporti di fraternità prima inimmaginabili
Quando parla dell'incontro fra i giovani
Della possibilità di capirsi in un modo nuovo nella situazione drammatica in cui essi si trovano
Ecco credo che possiamo cercare di cogliere questo
Semi di speranza dalla sua testimonianza che dal nostro incontro
Attraverso neanche nonostante tutte le crisi più grandi che noi ricordiamo con questo tipo di impegno per i rifugiati ricco noi diventiamo capaci se il Signore ci aiuta vedere anche delle possibilità nuove di incontro e di speranza
Il
Con questo io
Vi ringrazio per essere stati qui
Vi saluto a nome di tutti gli organizzatori
E vi auguro di continuare a costruire la speranza nonostante tutto una speranza contro ogni speranza in certo senso il come Spes contra spende con mezzi diceva scritture
E anzi in particolare al padre generale che ha voluto essere con noi questa sinistra
Allora Mourad Valerio piccozza e quindi lo salutiamo
Grazie a tutti anche agli altri diversi ambasciatori che vedo qui presenti grazie per essere stati qui con noi anche a tutti gli amici ed amiche che
Hanno passato con voi questa serata di riflessione e di impegno buona strada e rivedersi per il trentacinquesimo anniversario del GR
Scusate non
Con