Sinodo delle chiese metodiste e valdesi a Torre Pellice: intervista a Paolo Naso

Come di consueto il sinodo delle chiese metodista e valdesi dedica la serata della lunedì nel caso il venticinque di agosto
A una serata pubblica quest'anno il tema era un tema che
è caro da sempre ai valdesi metodi visti
Quello dei diritti di tutti e distrusse perché mi avete voluto fare
L'oggetto della discussione del lunedì lo chiediamo a Paolo Naso politologo docente di scienza politica presso l'Università La Sapienza di Roma
Perché evidentemente li sentiamo di un clima nel quale ci sembra che assistiamo a una violazione alla negazione sostanziale di diritti fondamentali i diritti sono negati
Quando vediamo che alcune persone non possono accedere a delle risorse fondamentali da risorsa l'istruzione la risorsa
Della sanità quando vediamo che alcune persone non possono professare liberamente loro confessione religiosa
Quando vediamo che alcuni nuovi diritti come si dice come quello di cittadinanza per gli immigrati
Ovvero il diritto a una migrazione sicura
Ovvero il diritto per esempio la fecondazione assistita sono diritti non riconosciuti il diritto per esempio a stabilire delle famiglie e diverse da quelle convenzionali nel nostro Paese è un diritto ancora
Non riconosciuto ecco abbiamo voluto
Dedicare a questo tema una serata pubblica
Proprio per ricordare a noi stessi oltre che gli altri che i diritti non sono garantiti per sempre o per volontà naturale diritti si conquistano e quindi se vogliamo essere
Come dire garantiti da alcuni diritti dobbiamo anche lavorare perché questi diritti vengano riconosciuti ed affermati quindi stato un messaggio in qualche modo rivolto a noi stessi ad essere
Testimoni e attori più appassionati e più convinti di una politica dei diritti non soltanto in Italia ma nel mondo
Cioè se è stato uno dei relatori della serata confermi vorrei approfondire il tema della libertà religiosa ricordiamo primo progetto di legge
Fu del mille novecentottantanove a firma Margiotta Broglio se non vado errato i radicali ovviamente ritengono che la miglior garanzia per la libertà religiosa si erigere un muro tra Stato e Chiesa e cioè porre fine al sistema
L'articolo sette l'articolo otto del concordato ma
Al di là di questo invece la posizione dei valdesi
A questo punto il tema è sicuramente antico
Qual è allora mi piace Lidia del muro perché è un'idea che in qualche modo io sento appartenersi di via del Moro un'idea che risale a settecento da settecento nordamericano
Il quando al presidente Jefferson autore materiale
Di un emendamento alla Costituzione e gli fu chiesto che cosa dicesse
La Costituzione americana in materia di rapporti tra Stato e confessioni religiose Jefferson rispose lo intendiamo affermare che c'è un muro di separazione talune ecco e l'altra
E io aderisco perfettamente all'idea di questo muro di separazione ruolo se progredisce e però stando proprio alla formulazione classica della primo emendamento degli Stati Uniti quello che appunto stabilisce un muro che cosa si dice si dicono due cose
Si dice innanzitutto che nessuno al Parlamento potrà riconosciute ufficialmente una religione eh da questo punto di vista la storia
Secolare di valdese e metodista i è una storia che appunto la storia contro l'idea di una religione di Stato di una religione stabilità quindi siamo totalmente in sintonia con
L'idea di questo muro che impedisce che lo Stato riconosca dei privilegi delle garanzie particolari a una religione ma c'è un secondo aspetto di questo famoso primo emendamento
Che stabilisce il muro e che proprio perché lo studio dello Stato non ha competenze sulla religione non può neanche limitare o proibire il libero esercizio della religione e quindi c'è l'idea che il muro servono soltanto a proteggere lo Stato
Dall'integralismo dal fondamentalismo dallo spirito aggressivo che talvolta le religioni esprimono ma che questo muro di separazione protegge anche l'autonomia delle religioni
E la loro libera espressione all'interno di una comunità politica
è questa idea è un'idea che valdese e metodista e condivido pienamente quindi se
Quando si dice mura di separazione si vuole dire
Che lo Stato non interferisce che le comunità sono libere siamo totalmente d'accordo e quindi la posizione dei valdesi emetta dissi si colloca su un filone di pensiero liberale di cui certamente anche i radicali italiani sono stati
Poniamoci apprezzati testimoni per anni se si vuole dire che il muro di separazione significhi che non ci debbano essere nessun tipo di regolamentazioni
Perché tutto deve essere ispirato a una norma generale di libera espressione del proprio credo
Io credo che anche questa potrebbe essere una linea data e però con grande realismo bisogna prendere atto del fatto che nella storia politica italiana dal mille novecentoquarantasei in poi almeno
E le cose sono andate in un'altra direzione
Il sistema italiano non è un sistema liberale nel senso che non si è limitato semplicemente a stabilire il criterio della libertà individuale e collettiva come criterio normativo per i rapporti Chiesa e Stato ma ha voluto individuare dei dispositivi
Il concordato le intese riconoscimenti giuridici bla bla bla bla e allora e da questo punto di vista Vallese metodi si si sono faticosamente adattati
In questo vestito stretto
Della Costituzione italiana cercando di sforzarmi nei contenuti
E quindi quando si parlava di intese e valdese e metodista indetto intese per tutti
Non soltanto per noi ma per tutti i cui culti quando si parla di conosce mentre giuridico si intende dire un riconoscimento giuridico che garantisca un ampio numero di comunità che possono accedere allo spazio pubblico
E oggi valdese e metodista i dicono da legge sulla libertà religiosa e di coscienza insisto con questa sottolineatura e di coscienza il gratis Chiappini diritti a chi crede
A chi crede diversamente e o meglio chi interpreta la sua fede Molino convenzionali ovviamente anche a chi non crede
Grazie grazie a Paolo vaso