Rassegna di Geopolitica - Aumentano i timori in vista del referendum per l'indipendenza della Scozia

Buongiorno di ascoltatori di Radio Radicale mercoledì sedici luglio due mila quattordici oggi con la rassegna di geopolitica torniamo ad occuparci del prossimo referendum per l'indipendenza della Scozia cioè siamo già occupati soprattutto dal punto di vista
Delle preoccupazioni dei timori della sicurezze quelli militari attraverso quanto non scritto
Think thank britannici al riguardo oggi torniamo a parlarne perché
Il settimanale dicono Ministero ne fa la storia di copertina
Il titolo è non lasciateci in questa maniera questa il titolo di apertura copertina dell'economista di questa settimana
Ricordiamo la notizia qual è il diciotto settembre prossimo gli scozzesi saranno chiamati a pronunciarsi con un sì o con un no per l'indipendenza dal Gran Bretagna
Sebbene i no all'indipendenza siano in vantaggio nei sondaggi questo margine si è molto ridotto negli ultimi messi
Contestualmente sono cresciuti i timori relative alla possibilità di un trionfo dei sì e dunque di una separazione che si annuncia comunque dolorosa
Vediamo allora come ne parla le commesse diciamo che ne parla in due parti la prima parte con un editoriale vediamo cosa scrive
Oggi una unione di trecento sette anni di età che una volta comandava su un terzo dell'umanità
E ancora oggi un modello per molti potrebbe essere sul punto dissolversi a causa del prossimo referendum sull'indipendenza della Scozia
Secondo i sondaggi gli scozzesi voteranno no alla secessione mai nazionalisti hanno molte frecce loro Marco
Che all'ex Salmon d'il leader dello Scottish National Party e uno che guadagna tende a guadagnare nel finale di gara
Persino la vittoria di stretta misura per garantire lo status quo dunque no alla separazione
Sarebbe comunque un altro duro colpo per l'Unione come quando nacque nel mille novecentoventidue il libero Stato d'Irlanda
La campagna referendaria è stata Astra con gli scozzesi arrabbiati nei confronti dell'atteggiamento di compiacenza di indifferenza manifestato dagli inglesi
E dunque alla luce di ciò solo un forte voto a favore dell'Unione potrebbe ricucire questo strappo
Se gli scozzesi decidono di separarsi devono farlo con la benedizione degli inglesi il desiderio di autodeterminazione è una base forte nell'aspirazione di diventare Nazione
E non c'è ragione di pensare con la Scozia indipendente possa essere un disastro come non lo è stata l'Irlanda
Ma questa rivista l'economista ritiene che è meglio che gli scozzesi scelgano di restare nell'Unione una prima ragione e quella economica dipende fortemente dai redditi derivanti e dalla ricchezza in idrocarburi petrolio che gas nel Mare del Nord ma su questo torneremo più avanti con un altro articolo sempre dell'Economist
Vediamo intanto la seconda parte del ragionamento c'è anche un'altra tesi che va ricordata prosegue l'economista l'idea di unione
La Gran Bretagna incarna il credo che persone con storie credo differenti possono vivere assieme
E che la loro diversità renda la cultura l'economia la politica più forte molte appartenenti a minoranze etniche si descrivono britannici prima che inglese o scozzesi
Il sì istintivamente riconoscono l'identità liberale che si fonda non sul nazionalismo ma sull'idea di nazionalità che l'Unione offre
In un mondo gravato da odio etnico pregiudizio culturale e violenze religiose questa nobile idea dovrebbe contare più di quel senso di essere nel merito patito dagli scozzesi negli ultimi decenni
Se questo ideale sarà messo a repentaglio dalla dissoluzione della Gran Bretagna
La stessa voce del nostro Paese sarà indebolita la Gran Bretagna lo ricordiamo è un membro del Consiglio di sicurezza dell'ONU membro di autorevole il diciassette
Appeso per voce del Fondo monetario internazionale e nell'Unione europea sei la Scozia dovesse separarsi
Mi Issa la Scozia né la Gran Bretagna avrebbero la stessa influenza che hanno oggi assieme questa è la prima parte dell'editoriale nelle covano miste quella che potremmo definire la mozione degli affetti
Ma se non fosse sufficiente poi si passa ad esaminare a fare una disamina della ragione pratica cioè quella economica cioè c'è un vantaggio economico dalla secessione
L'economista penso proprio di no passiamo a questo secondo articolo una costosa solitudine ecco il titolo
Se la Scozia diviene indipendente nel breve periodo sarà un bene il nuovo Stato sarà benestante come venti mila sterline pro capite sarà seconda solo a Londra
Ed in Borgo la nuova capitale e a pervenne il centro petrolifero hanno entrambe un trend di paghe di retribuzioni in crescita una rarità in Gran Bretagna
Ma presto cominceranno a manifestarsi problème
Le prospettive di lungo periodo economica sono infatti miniere un paese ricco che diventerà presto povero
Il principale problema secondo l'economista es innanzitutto quello demografico poca forza lavoro
Nel due mila tredici ci sono tre punto due lavoratori per ogni pensionato nel due mila trentasette che rapporto sarà di due punto sei lavoratori per ogni pensionato e queste sono statistiche ufficiali scozzesi
Le previsioni predico note nei prossimi cinquant'anni dunque la dimensione della forza lavoro si ridurrà che paradossalmente aumenterà nel resto della Gran Bretagna
E scosse e il numero dei pensionati da mantenere crescerà
Ma la popolazione scozzese non è solo anziana e anche piuttosto povera
Da uno studio del due mila quattordici sono aspettative di vita in quattrocentoquattro aree metropolitane in Gran Bretagna delle ultime dieci otto sono riscosse
E per dire l'aspettativa di vita media per i cittadini di governo la futura scritte abitare dalla scorsa indipendente è di soli sessantanove anni
Ma mano che la popolazione invecchia il costo dei piani per le pensioni diventeranno un più onerosi
E ciò aggiunge la pressione ai bilanci pubblici che le politiche di investimento
E soprattutto mettere a repentaglio quella che è una delle principali proposte del leader dello Scottish National parti Salmon da quella di creare un fondo sovrano
Alimentato dalle rendite petrolifere del Mare del Nord analogo a quello della Norvegia uno dei più riti fondi sovrani del mondo
A proposito di petrolio prosegue l'economista comunque lo si sfrutti
è materia scivolosa
Da un picco di dodici virgola quattro miliardi di sterline nel due mila otto due mila nove le rendite di petrolio sono crollate a sei virgola cinque miliardi di sterline nel due mila dodici due mila tredici
Certo c'è ancora molto da sfruttare ma la profittabilità dello sfruttamento dipenderà da tutta una serie di variabili a cominciare dall'alto prezzo del barile di petrolio
Poi dalla ragionamento prosegue diventa che molto tecnico ma noi andiamo subito sentiamo alle conclusioni c'è una la possibilità di diversificare l'economia scozzese poco spazio
Vediamo perché con la fine del petrolio in un futuro più o meno lontano una Scozia nuova indipendente dovrà cominciare a contare su altro
Lui l'esportazione di gas e petrolio oggi ammontano a quattordici miliardi di sterline su quaranta miliardi complessivi
Altre voci nell'export scozzese il whisky il singolo Malta nell'ordine dei tre virgola nove miliardi di dollari seguono coi servizi bancari quelli assicurativi eccetera
Ma alla luce anche appunto delle cifre dei rapporti di forza i profitti derivanti da settori non emerge Tisci sono palliativi non soluzioni durature
Un altro recente studio a cura della del University
Ha scoperto che il tasso di produttività Scorsese che dell'undici per cento più basso di quello della Gran Bretagna
E questa debolezza relativa dal punto di vista dell'esportazione può creare un grosso deficit nella bilancia commerciale con il resto della Unione della Gran Bretagna
La cui economia una scossa indipendente sarà per forza comunque fortemente dipendente
Alla luce di ciò si può dire che i benefici dell'indipendenza saranno di breve durata
Questa è la seconda parte del lungo lungo articolo che l'economista dedica al timore di una Scozia indipendente
La seconda parte venti dorata una costosa solitudine si fanno i conti in tasca dall'economia energetica
E l'economia o meglio dire non o nel lungo periodo cioè non derivante da rendite petrolifere
E complessivamente però tutta questa storia dell'economista e la storia di copertina va sotto il titolo non lasciateci in questa maniera
L'Economist del settimana del dodici luglio due mila quattordici dedicata appunto al prossimo referendum ricordiamo il diciotto settembre prossimo gli scozzesi saranno chiamati a pronunciarsi sì o con uno
Per l'indipendenza del loro Paese dalla Gran Bretagna
Con questa segnalazione si gode anche la puntata di oggi della rassegne Riggio politica un saluto da Lorenzo rende ci risentiamo
Domani mattina alle ore sette che vi ricordiamo come sempre in chiusura l'ingresso di possa elettronica per chi ascolta nostra programmazione vuole commentare criticare eccetera
Ciò che mandiamo non delle nostre rubriche io ho scorto chiocciola Radio Radicale punto etti cioè ci sentiamo domani mattina alle ore sette