"Politica, redditi, salario"

Era
Questo proprio dibattito tradizionale alle feste dell'Unità di Milano il confronto sulle questioni davvero sulle questioni dell'economia
In una stagione sui avvia dopo la ripresa delle ferie con sul tappeto sul tavolo dei nodi da sciogliere di grande rilievo
In modo particolare questa sera volevamo affrontare in termini della trattativa sulla struttura del salario e sulla politica dei redditi ma la trattativa ad una volta andava sotto il nome di prototipo di giugno poi diventata trattative di luglio sia nella trattativa di settembre l'abbiamo problemi alcuni dei protagonisti di questo confronto
Sergio Cofferati segretario nazionale della CGIL del dottor Carlo Patrucco vicepresidente della Confindustria
Fabio Mussi
Della direzione del partito democratico della sinistra responsabilmente dell'economia e del lavoro
Purtroppo non abbiamo presente Franco Marini che ci ha inviato un telegramma del quale do lettura impossibilitato a partecipare causa impegni inderogabili al dibattito sul tema trattativa sulla struttura del salario la politica dei redditi ringrazio gradito invito e poi il mio cordiale saluto Franco Marini ministro dal lavoro
Noi pensiamo di aprire immediatamente la nostra discussione appunto sui temi di questa trattativa sullo Stato sulle prospettive che questa confronto complesso pubblicato oggi ha di fronte e sugli scenari possibili
Io su questo chiedere a Sergio Cofferati
Di aprire la tornata di interventi
Proporremo poi secondo intervento dottor Patrucco e il terzo a Fabio Mussi
La parola subito a Sergio
Lo stato delle trattative si può riassumere così per farlo in fretta
Recuperare un po'del tempo che abbiamo perso
Ci siamo lasciati all'inizio di agosto
Con la registrazione di un sostanziale nulla di fatto c'è un documento del governo che riepiloga
Lo stato della trattativa
E fa il punto
Sull'andamento del negoziato nei quattro confronti che ci sono stati come sapete uno sul fisco un altro su prezzi e tariffe
Un altro sulla riforma
Nel rapporto nel pubblico impiego e l'altro più strettamente sulla struttura salariale sulla scala mobile
Ovviamente quel documento esprime l'opinione del Governo ne abbiamo preso atto ne hanno pesato tutte le parti sociali che erano a quel tavolo
Non c'è nessun impegno vincolante ora se si può definire in sintesi questo mese e mezzo di confronto me pare si possa dire
Senza rischi di essere smentiti è stato un confronto assai deludente deludente per più ragioni la prima è perché in questi quattro negoziati che si sono svolti parallelamente
Non si sono registrate a mio parere disponibilità concrete per dare alla trattativa un impulso che la portasse in un ambito risolutivo
O si poteva arrivare ad una soluzione prima delle delle ferie oppure subito dopo poco importa ma insomma io non ho mai trovato in quella discussione
La volontà di arrivare ad una conclusione ultimativa
E ha invece registrato un atteggiamento spesso schizofrenico molte volte contraddittorio del Governo
Noi come sapete abbiamo presentato un progetto rivendicativo che ha un titolo ambizioso
Abbiamo detto che questa deve se la trattativa sulla politica di tutti eletti mi pare che il soggetto che dovrebbe avere un interesse almeno pari al nostro nell'avviare un processo che porti ad una politica che interviene su tutti i redditi cioè il governo non sia ad oggi in grado di avanzare una proposta organica
Non è in grado di fare una proposta relativamente le questioni del fisco con delle oscillazioni abbastanza preoccupanti di volta in volta sul merito come avrete visto nel corso di queste settimane
Quando siamo arrivati a parlare di prezzi di tariffe
Per la parte che riguarda direttamente il governo cioè i prezzi amministrati sorvegliati
Abbiamo riscontrato una cosa che sapevamo già ma che lì è emersa in modo esplicito che nemmeno negato e cioè che i comportamenti più anomali rispetto all'obiettivo della realizzazione dell'inflazione programmata nel corso dell'anno passato i comportamenti più nove sono stati quelli del governo
A fronte di una crescita del tre quattro per cento dei prezzi liberi
I prezzi sorvegliati amministrati sono oramai attestati al di sopra del sei e mezzo per cento con una serie di ipotesi già sancite per il mille novecento e novantadue che rendono poco credibile una conclusione positiva su quella materia
Su quel capitolo specifico il Governo si è comportato peggio degli imprenditori privati
Lo stato più avanzato è quello della discussione sulla riforma del rapporto del pubblico del lavoro nel pubblico impiego
Però lì non siamo davanti ad una proposta del governo ma dei ministri interessati con elementi di contraddizione non secondari
Alcuni dei ministri che hanno presentato il documento del quale abbiamo discusso alla fine di luglio in verità poi sono firmatari di ipotesi di disegni di legge presentati in Parlamento le quali sono contenute soluzioni ben lontane dalla privatizzazione del rapporto di lavoro
E per quanto concerne la struttura contrattuale la struttura retributiva
L'ipotesi avanzata seppure non formalmente ma nella discussione che c'è stata è quella di una soluzione transitoria che il ministro del lavoro ha prospettato
Franco Marini dice programmiamo per il corso del novantuno per il novantadue la crescita dell'inflazione e conseguentemente le rese
Della scala mobile poi ci rivediamo nel novantaquattro decidiamo il da farsi sulla base di quel che sarà capitato
Come vedete un transito verso il nulla perché c'è o non c'è un'ipotesi di riforma strutturale
C'è un guadagnar tempo che poi lascia sostanzialmente le cose
In uno Stato indeterminato e pericoloso per tutti
Questo atteggiamento oscillante
E sostanzialmente negativo del del governo ha consentito peraltro a Confindustria di tenere in più di una circostanza soprattutto sulle questioni della scala mobile
Una posizione che a me pare molto chiusa in qualche circostanza addirittura provocatorio
Poiché lo dirà
L'interessato che non ha remore né pudori ma l'ipotesi della Confindustria è quella di sbaraccare la scala mobile
Senza che questo produca nemmeno mutamento dalla strumentazione dalla struttura contrattuale
Sulla base dell'indeterminatezza del governo Confindustria tenta un'operazione a me pare tutta politica e non di sostanza perché non credo che i problemi che l'industria che pure sono seri poi se ne potrà parlare anche questa sera ovviamente si risolvano intervenendo ancora sulla scala mobile
Ne che i problemi e le anomalie del costo del lavoro che pesano sul sistema industriale italiano abbiano come responsabile né unico né principale
Il meccanismo di indicizzazione
Questo lo stato dell'arte un negoziato che ancora non è decollato
Un comportamento davvero sorprendente del governo che dopo le sollecitazioni che aveva prodotto
Non è in grado di prospettare una sua proposta
E Confindustria che vive di rendita
A fronte di questa situazione
E di questo vuoto governativo come ovvio in parte scontato
Le posizioni negoziali
Ma non soltanto di Confindustria per la verità
Devo dire che una volta tanto anche le altre associazioni imprenditoriali comprese quelle pubbliche si sono sostanzialmente allineati e non hanno prodotto elementi tali da favorire una discussione
A questo siamo arrivati alla fine
Del mese di luglio all'inizio di agosto ci siamo lasciati con questo documento del governo tutto tace siamo in attesa di una riconvocazione siamo in attesa di un segno di vita da parte del governo sul governo a qualche intenzione batta un colpo ora io credo che la trattativa possa riprendere con qualche costrutto soltanto se
Il governo in grado di fare una proposta complessiva alle parti sociali potrà andar bene oppure essere discussa potranno esserci elementi anche ti divaricazione nel giudizio tra le stesse parti sociali ma se non c'è un elemento nuovo questo negoziato che si sappia
E badate non dico questo con soddisfazione anzi giudico l'insabbiamento un rischio molto grave per il movimento sindacale
Noi abbiamo un interesse concreto più volte ripetuto che la trattativa si faccia e che si arrivi ad una soluzione complessiva di alto profilo
Lo dico perché nel corso di questi giorni avrete visto soprattutto dai giornali
E corsa spesso l'idea di un piccolo accordo una soluzione di basso profilo addirittura qualcuno arrivato ipotizzare che il governo potrebbe e questo qualcuno è un ministro dello Stato peraltro il governo potrebbe fare nel varo della Finanziaria i dispositivi che riguardano i suoi comportamenti materie di politica dei redditi a segnare alla trattativa tra le parti sociali la soluzione sulla scala mobile
Mi pare un'opinione molto stravagante peraltro non capisco come possa reggere visto che il governo in qualità di datore di lavoro poi dovrebbe negoziare rinnovo contrattuale e dipendenti pubblici Edipo alla fine l'asino casca perché deve dire che cosa intende fare relativamente alla parte di salari indicizzato non può chiamarsi fuori
Per assurdo a qualche urgenza in più lunghi rispetto ai settori privati
Perché le prime scadenze sono quelle dei contratti pubblici ma al di là della stravaganza dell'ipotesi io credo che non si possa ridurre una trattativa partita con le ambizioni di questo negoziato
Ad un confronto tra Confindustria e sindacato oppure tra le associazioni imprenditoriali erogazioni sindacare la sostanza non cambia sulla sulla scala mobile
Una soluzione transitoria una soluzione che non abbia una logica complessiva che risponde al quadro di politica dei redditi che vogliamo realizzare per noi è impraticabile è ricevibile una proposta di negoziato così congeniale però qui siamo si tratterà coi sulla base di quel che capiterà oppure di quel che non succederà nel corso dei prossimi giorni di decidere il da farsi una cosa per quanto ci riguarda sia noi non possiamo aspettare più di tanto
Un'ipotesi che metta di nuovo in movimento il negoziato se questo non ci sarà dovremo trarne le conclusioni da tutti i punti di vista sia per quanto riguarda i comportamenti concreti tavoli negoziali sia per quanto riguarda gli elementi di sollecitazione indispensabili
Per arrivare c'è comunque una riavviare il negoziato
Il negoziato di giugno rischia di diventare quello di settembre e di ottobre il varo della Finanziaria e qui va fatto qualche elemento di coerenza tra le possibili soluzioni
E il disegno di legge per la finanziaria del novantadue dovrebbe esserci ma siamo ad oggi esattamente nelle condizioni del due del due di agosto a me spiace ma anche Franco Marini poteva essere un'occasione per saperne qualcosa in più
Io credo che senza dubbio sia da mettere in discussione
La quantità e la pesantezza degli impegni che il ministro ha ma insomma questo silenzio e questo defilarsi da parte dei singoli ministri del governo nel suo insieme comincia ad essere un po'preoccupante un po'sospetto
Mi pare che allo stato per quanto mi riguarda ci si possa fermare qui il quadro non è confortante ma risponde al vero
Abbiamo sentito a Cofferati opinione il sindacato e le critiche robuste alla latitanza del Governo il dottor Patrucco vicepresidente della Confindustria
Vuol dire che il quadro che ha fatto suo gioco ferrati mi trova sostanzialmente
Però sostanzialmente d'accordo nel senso che poi devo dire direttore siamo stati accusati in un certo momento di uno strana alleanza tra Confindustria e CGIL anzi Sergio Cofferati ricorderà
Che fu in cui procuro io
La strana mattina in cui si doveva fare un incontro tecnico che è stato l'incontro più politico che si sia mai fatto durante quella trattativa poi già sta questa strana storia
Degli incontri tecnici poi ci sono gli incontri tecnici allarmate allargati gli incontri tecnici ristretti gli incontri politici so sta di fatto che un bel giorno ci chiamarono al ministero del lavoro
Per fortuna c'eravamo incontrati alle otto e mezza casa mia queste sono gli episodi che poiché aveva trattativa va detto è ovvio che oggi abbiamo tutti visto che si tratta di un incontro tecnico e andiamo tutti al massimo livello
In effetti quello fu l'incontro più politico perché in quella sede fu avanzata per l'appunto la proposta
Del ipotesi transitorio appunto e fu proprio io prima ancora di lui a dire no per noi la proposta
La proposta transitoria non è accettabile perché noi vogliamo oggi determinare il quadro di relazione industriale con i quali andare al rinnovo dei prossimi contratti sappiamo bene che abbiamo firmato
Metalmeccanici nel dicembre dell'anno scorso
I testi li nel marzo aprile di quest'anno i chimici ancora prima e chi più ne ha ne metta sappiamo bene che
Essendo Confindustria credo che su questo non ci sia discussione mai messo in discussione i contratti firmati
Sappiamo che questi contratti hanno determinate dinamiche sappiamo che gli obiettivi che nel documento di programmazione economico finanziaria
Che il governo ha approvato che il Governo ha presentato e che il Parlamento ha approvato sono individuati alcuni obiettivi
Vediamo di gestire questa fase transitoria nel rispetto di questi obiettivi ma noi non usciamo da questo tavolo se non c'è un'ipotesi di carattere definitivo
Fu questa una posizione che assunsi per prima la Confindustria nel senso che oggi se c'è una cosa di cui hanno bisogno di prese quello di definire con precisione il quadro delle dinamiche dei propri costi noi non vi diamo giorno per giorno facciamo i listini una volta all'anno cerchiamo di programmare la nostro dinamica di costi
Nel medio lungo periodo ed è questo quello di cui ha bisogno di un brusco
Voglio però fare due puntualizzazioni
Stante questo questo quadro che ha fatto Sergio Cofferati su cui non mi soffermo più di tanto
Io volevo cercare di spiegargli un attimo qual è la nostra posizione
Su questa vicenda perché altrimenti sembra quasi devo dire che ho letto in questi giorni sui giornali e delle cose che francamente mi hanno fatto molto ridere
Scusate l'ho pure detto qualche imperversa
La Confindustria
Cerca lo scontro sociale
Detta da segretario generale di un sindacato che non è la CGIL
Ho sentito dire che la Confindustria cerca di abbattere il sindacato cerca di far voglio dire con chiarezza quali sono le nostre posizioni
Allora noi diciamo i rappresentanti l'industria privata è l'unica sì quasi l'unica componente del sistema economico italiano
Che si confronta regolarmente sui mercati internazionali
Pone discutiamo che riguarda
A questo punto ci sono c'è un interesse fondamentale di Confindustria
L'interesse fondamentale di Confindustria e quello di creare una situazione in termini di politica dei redditi
Che consenta di raggiungere contemporaneamente due obiettivi da un lato di ridurre il differenziale d'inflazione e poi vi spiego perché non perché siamo proprio perché siamo belli ma perché noi non riusciamo aumentare i nostri prezzi più di un certo livello videro i dati secondo elemento di ridare competitività all'impresa
Questo è il nostro obiettivo altri obiettivi non esistono
Allora cosa che teme di di raccontarvi due numeri
Così almeno ha detto un attimo il senso della situazione
L'inflazione quest'anno gli ultimi dodici mesi sta battendo intorno sei otto sei nove sette per cento
La dinamica dei prezzi industriali cioè quello che noi vendiamo
Direttamente al nostro distributore o al o al distributore o sui mercati internazionali
Mediamente e cresciuto del tre per cento
Il costo del lavoro quindi
Spero proprio di sì
Egregio è uguale e calcoli non sono i miei basta che prenda la relazione dalla Banca d'Italia amorevole adorati intervenire i relatori ai lavori di questa sera
Ogni fatto delle domande che ho al si prende i dati della Banca d'Italia perché questi sono i dati della Banca d'Italia non sono i dati di Confindustria Confindustria da due sette la Banca d'Italia da due nove il governo da tre virgola uno quindi o dire qualcosa se che abbiamo sbagliato tutti quanti ma i dati sono questi
Tra l'altro le riconosce il sindacato questi dati quindi denuncio proprio discussione
Allora la dinamica del costo del lavoro
Per quanto riguarda l'industria privata nel mille novecento nel periodo mille novecentonovanta mille novecentonovantuno cioè per questi ultimi dodici mesi di tempo è cresciuto dell'otto virgola otto per cento
Allora io sto parlando di costo del lavoro non stiamo parlando né di salario lordo nell'il salario netto che tutt'altro tipo di problema io devo fare i conti per quanto riguarda le mie aziende i miei io di i miei Prezzi sono stabiliti sulla base dei miei costi allora io vi chiedo soltanto di de di fare un calcolo molto semplice
Di fare un calcolo semplicissimo
L'ora il costo del il lavoro incide
Nell'industria italiana mediamente nella misura del trentaquattro trentacinque per cento con punte più elevate nel settore ad alta intensità di lavoro come per esempio il tessile come per esempio la meccanica tradizionale e così via dicendo
Allora sino moltiplico
L'incidenza del costo del lavoro per la dinamica
Chi ha avuto quest'anno il costo del lavoro per effetto di scala mobile dei tre Cina menti per deck trascinamenti dei contratti aziendali fatti nell'ottantotto e che stanno giungendo a maturazione e per effetto dei contratti nazionali che abbiamo chiuso nel corso del mille novecento e novanta voi scoprite che la sola dinamica del costo del lavoro copre quasi integralmente quello che l'industria riesce a scaricare in termini di prezzi
O voglio dire la matematica non è un'opinione
Nel senso che noi abbiamo una dinamica del costo del lavoro
Che in questo momento si sta muovendo in misura doppia rispetto a quello dei Paesi nostri concorrenti certamente i Paesi nostri concorrenti non inflazione più bassa rispetto alla nostra
Ma sta di fatto cari amici che in un regime di cambi fissi come ormai il regime che da un po'di anni l'Italia ha accettato inseguito Ippati internazionale che ha sottoscritto
Non sono più consentite svalutazione di carattere compensativo rispetto alla dinamica dei nostri costi se io vado a vedere in Germania mi riconoscono la loro crescita del marco la loro inflazione perché mi pardon in marchi
E Marco non aumenta nella misura in cui aumentano i miei costi ma varia in relazione alla dinamica dei costi interni del del mercato tedesco
Quindi non riesco a scaricare l'otto per cento di dinamiche degni costi sul marco tedesco e quindi devo accettare una crescita dei prezzi in Germania e che il Paese tradizionalmente più importante delle nostre esportazioni del tre per cento se voglio vendere se non va altrimenti non vendo
E questa è la situazione che oggi ne stiamo vivendo ed è in questa situazione che si colloca questa trattativa per cui veramente questo discorso di dire vogliono lo scontro sociale ma lo scontro sociale non è di questi tempi qui in questo momento l'unico elemento su cui abbiamo trovato un accordo Sergio confermo allo eh di praticare invece una politica di concertazione a livello nazionale istituzionalizzata
In cui una volta all'anno le parti sociali si siedono con il governo discutono gli obiettivi di politica economica e poi nella loro autonomia contrattuale individui meccanismi per poter raggiungere quei tipi di obiettiva
Allora guardate questa francamente anche se non è il problema della scala mobile si scala mobile nuovo
Non è questo il problema o non è questo l'unico problema
Se volete la mia idea personale dico che la scala mobile mi pare antitetica rispetto all'obiettivo di rimettere sotto controllo la dinamica salariale pardon la dinamica di inflazione
E ve lo spiego semplicemente perché nel momento in cui io un meccanismo che trasferisce sulla dinamica di un fattore di costo la dinamica dei prezzi al consumo
Che sono per l'appunto l'Effetto cumulato dei prezzi dell'industria delle prese dei amministrati dei contratti del pubblico impiego vado a scaricare sui miei costi industriali delle dinamiche che non sono mie
Cioè in sostanza noi stiamo scaricando attraverso un meccanismo di crescita automatica
Che ha come riferimento quello dei prezzi al consumo
Vado a scaricare sui miei costi l'inflazione che non è mia ma vada scaricare invece l'inflazione che mi procura questo sistema distributivo questo costo del denaro queste inefficienze dei servizi questa non amministrazione dello Stato
Questo è il e il motivo per cui io sono come si può dire concettualmente d'accordo rispetto all'eliminazione della scala mobile se poi invece mi dite
Che dato che non c'è più la scala mobile occorre trovare dei meccanismi di salvaguardia in caso di vacanza contrattuale in caso in cui non si rinnovi di contratti noi abbiamo detto mille volte che siamo pronti a discutere di questa materia
E quindi non è un elemento pregiudiziale Idi attacco ai lavoratori
è invece un calcolo economico che mi dice che oggi la scala mobile antitetica rispetto all'obiettivo di mettere sotto controllo l'inflazione e di ridare competitività all'impresa perché pieno che andremo a scaricare i costi altrui sui costi industriali cioè andremo a scaricare i costi dei fattori protettivo dei settori dell'economia protetta sui costi dell'industriale che l'industria continuare a essere fuori mercato
Allora girate l'acquacoltura tutt'altro discorso invece è quello di distinguere i due corni del problema
Ma anche qui bisogna essere molto chiari noi sappiamo che oggi il problema del costo del lavoro a due elementi fondamentali uno e la dinamica salariale e l'altro è l'onere contributivo che pesa sull'industria
Allora anche qui
Prendiamo le parole per quello che valgono perché io ho sentito dire del cosa che veramente gridano vendetta al cospetto di qualunque persona intelligente
Qualcuno da qualcuno all'interno del sindacato ha dato atto
Che la Confindustria in questo momento non sta discutendo del livello dei salari
Cioè non c'è nessuno ma siamo seri sono matti ma poi usate che un industriale oggi abbia interesse a tagliare i salari degli industriali
Ma francamente con la con la e stiamo parlando non a a a Palermo o a Napoli poco stiam parlando a Milano dove ci strappiamo la gente l'uno con l'altro dove il tasso di disoccupazione è un tasso di disoccupazione relativamente più geologico
Poi va be'ci sono sempre le le le le le nicchie ma non è un problema questo che era riguarda le aree forti del paese è un problema se mai che legava le aree deboli del Paese tutt'altro tipo di problema è tutt'altro modalità per affrontare questo tipo di problema quello che stiamo mettendo in discussione in questo momento è la percentuale di crescita
Cioè Mickey chiediamo se sia accettabile per noi ma come per noi se è accettabile al sindacato salvo poi non andare attraverso le fasi di ristrutturazione pesanti come probabilmente ci avvieremo
Per ridurre complessivamente l'incidenza del costo di un fattore guardate se un costo del fattore cresce dell'otto
E io non posso permettermi dica che il mio Monte costo del lavoro allora devo andare con la ristrutturazione di avviso agli inizi degli anni ottanta quando abbiamo fatto quell'operazione di sostituzione tra capitale e lavoro
Ecco se non vogliamo fare questo bisogna incominciare incidere sulla dinamica cioè sulle percentuali di crescita hanno perché io che delle aziende che insomma io l'altra settimana stavo in Belgio
E ho guardato le la dinamica delle mie aziende belliche della mia azienda francese e ho scoperto che in questo momento in quei Paesi per il mille novecentonovantadue stiamo andando su una crescita del costo del lavoro del tre virgola cinque per cento
Non stiamo parlando del Giappone non stiamo parlando del del della Corea del Sud stiamo parlando dei nostri partner europei
Come pensate stante poi varate siamo tutti Scafati siamo tutti gente addetto ai lavori
Sarei stupido se vi venisse a dire che l'unico fattore di competitività dell'industria sta nel costo del lavoro
Ce ne sono mille altre fattore di competitività
C'è il fattore tecnologico c'è l'entità della ricerca delle infrastrutture e dei trasporti della pubblica amministrazione della formazione professionale tutto quello che volete oggi facciamo un discorso molto banale molto brutale stiamo parlando proprio di calcoli ragionieristici
Ma come pensate che io possa reggerà con la stessa quantità di lavoro che in questo Paese per fortuna è più alta rispetto alla Francia rispetto alla Germania rispetto agli Stati Uniti rispetto ai grandi Paesi industriali noi abbiamo un'occupazione industriale
Che è molto più alta rispetto agli altri Paesi avendo una crescita che doppia rispetto agli altri
Beh è una contraddizione in termini allora quello di cui ne vogliamo discutere con il sindacato non è il problema del livello del salario ma il livello della sua crescita
Cioè programmiamo oggi questa è la sfida governiamo oggi quello che noi abbiamo offerto al sindacato ciò che non è accettato ma è quello di discutere di riaffidare di più al governo autonomo delle parti nelle sedi naturali che sono i contratti e abbiamo individuato come perno del nuovo sistema di relazioni industriali il contratto nazionale di categoria discutiamo in quelle sedi la dinamica delle retribuzioni
Voi avete avete voglio dire non è un problema è sicuramente un problema nostro ma non è un problema che possiamo risolvere noi e voi insieme
E sono le anomalie del sistema Italia
E cioè il differenziale tra salario lordo il salario netto che è un problema che si pone ed è un problema tra salario lordo e costo del lavoro che l'altro problema che si pone allora qui però io voglio concludo con questo bisogna essere molto chiare
Io capisco che una parte del differenziale tra ASS parlo delle cose che mi riguardano Sergio Cofferati parlava delle cose che riguardano più voi altri
Ma voglio dire è un problema che ci poniamo anche noi quello del differenziale tra salario lordo e salario netto perché quando noi smettiamo cento lire in tasca voi ne vanno sette virgola sei quando le chiudiamo dopo otto anni di scontri
Dopo otto mesi di scontri protratta dei metalmeccanici con reciproca insoddisfazione questa volta forse un po'più soddisfatti voi di dove ma voglio dire e poi in tasca a nord di tasca netta si sa quello che va a finire nel giro di quattro anni e mezzo
Credo che veramente stiamo facendo le battaglie Perrone
Allora il problema è un altro il problema adesso vi voglio soltanto dire il punto che mi riguarda perché un punto anche politico rilevante per per questa dice
Per vedete
Questa differenziale è il frutto di questo cosiddetto stato sociale
Perché è una delle cose su cui non sono ragioniamo mai tutti insieme
E questo lo dico provocatoriamente so di non essere popolar diciamo queste cose e che molte volte bisognerebbe ragionare in termini di salario lordo uso questo atto per semplicità
E di confrontare il potere d'acquisto del salario lordo italiano rispetto al salario lordo tedesco francese inglese e così via dicendo cioè
Non c'è nessun Paese al mondo che è un sistema previdenziale che copre l'ottanta per cento dell'ultima retribuzione la riforma delle pensioni o no non cambia molto questa vicenda cambierà nel giro di a partire dal due mila nove
Perché per i primi anni non cambia
E quindi voglio dire è un problema
Che non si pone in termini immediati si pone in termini medi
Io ho le mie idee sulla fonde pensiamo non voglio dirlo adesso
Non c'è nessuno che ha un livello di servizio sanitario nazionale laddove fosse efficiente
Che copre come copre con l'italiano
Non c'è nessun servizio
Negli altri Paesi a prezzi pubblici o politici perché sono fatti a prezzi di mercato
Si dice che lavoratore tedesco guadagna il dieci per cento in più di un lavoratore italiano in termini di quantità è vero ma lavora tedesco poi il lavoratore tedesco cui si deve pagare la sua pensione integrativa
Si deve pagare la sua sanità integrativa paga i servizi a prezzo di mercato e non a servizi pubblici e di conseguenza paga molto meno in termini di tassazione questo il problema
E oggi uno dei problemi che si pone francamente io lo dico ma questo secondo me il problema centrale sicuramente in questo stato sociale ci sono molti sprechi molti parassiti ismi molta clientela molte assistenza c'è tutto il malgoverno che abbiamo conosciuto in questi anni
Ma soprattutto c'è anche come si può dire
Quasi
Un'assuefazione come se lo Stato potesse continuare a dare sempre tutto e che tutto fosse sempre gratis
Se oggi noi nelle piani di programmazione economico finanziaria
Leggiamo che c'è perché è previsto un incremento del carico fiscale io come imprenditore mi allarmo mi allarmo perché so che questo incremento del carico fiscale sarà posto sulle spalle di chi già paga
E tra chi paga metto i lavoratori e gli imprenditori seri
Vogliamo fare la lotta all'evasione ho sempre detto l'ho detto anche al congresso di un vostro
Di un vostro sindacato confratello un anno fa che sulla lotta all'evasione
La Confindustria è in prima linea con chiunque lo voglia fare seriamente certo che non accettiamo di fare in raccordo in cui da una parte ci viene data qualche lira di fiscalizzazione dall'altra parte ci viene ci vengono sottratti in una maniera che io considero totalmente ingiusta somme triple attraverso la rivalutazione dei cespiti d'impresa l'INVIM decennale e altre cose di questo tipo
Allora si accordo di tutti i redditi deve essere fatto anche di questo dobbiamo discutere perché è inutile che si abbassi un fattore di costo e dall'altra parte ci uccidano con altri frammenti d'imposta
Questo è uno dei problemi che oggi si pone per cui io condivido l'ipotesi che ha detto Sergio Cofferati oggi non abbiamo bisogno di risposte di indicazioni chiare da parte del governo
Non è più soltanto un problema
Non è più soltanto un problema di discutere a scala mobile si scala mobile no per quanto attiene l'autonomia delle parti oggi problema ecco di discutere un nuovo modello di relazioni industriali che elimini le anomalie che al sistema italiano
Per quanto attiene la politica dei redditi e poi è ora di discutere sulla proposta fiscale che noi abbiamo presentato e che abbiamo chiesto anche al sindacato di presentare di di discutere
Sul piano come si può dire della politica complessiva noi crediamo che oggi sia necessario se vogliamo fare credo gli interessi dell'impresa e forse ma non mi ha proprio questo diritto
Gli interessi dei lavoratori di iniziare una nuova fase di sviluppo la nuova fase di politica economica
Che abbia come obiettivo quello di rilanciare la competitività di coloro che ho proceduto arcate internazionali ed evitare di considerare invece questi la solita vacca da mungere invece gli altri per motivi di consenso politico essere settore da tutelare
Sentiamo adesso Fabio Mussi
Più grande partito dall'opposizione partito che al lavoro come referente tra i suoi fondamentali cosa ne pensa non solo alla trattativa ma soprattutto nel contesto dentro questa sì dentro quale questa si svolge del ruolo di un governo a detta del sindacato dette alla Confindustria estremamente carente di proposte perciò un quadro politico che di fronte questo scenario che di fronte gli scenari internazionali in grande movimento
Quali risposte diamo qual è l'opinione del partito ma proprio a sinistra
Farà fra qualche momento anche qualche domanda Patrucco anzi una che mi sembra importante
Mi sembra un po'per la testa da qualche tempo che sarebbe il momento forse che la Confindustria cime di tasse sopra
Che rispondesse prima che agli altri anche a se stessa io spero di non far la parte dell'intruso perché al tavolo di trattativa ci sono tre soggetti
Sindacato Confindustria governo anzi non sono tre perché per il segretario bisogno di grandi spazi no perché sono in molti soggetti che industriali e in molti nove sindacati non sono meno dei soggetti industriali presso senatore Treu ma sono diversi del sindacato c'è molti ministri
Alcuni dei quali ancora non ho capito bene che abbiamo fatto al tavola trattativa spero che abbiamo ascoltato e che le è stata abbia portato consiglio
Noi siamo un partito di opposizione non siano a quel tavolo ma
Essendo e volendo essere partito dei lavoratori partito che pensa ad una sinistra in grado di governare l'Italia e agli interessi di questo Paese e poi pensando soprattutto che in questa trattativa
Non c'è semplicemente qualche interesse da mettere in ordine si tira una fune e poi da qualche parte si ferma un po'a me un po'atti non ci sono grandi scelte di politica sociale e finanziaria economica che riguardano tutti i cittadini
Anche quelli che eventualmente non sentissero toccati dalle materie della trattativa
Noi parti discutiamo di queste cose in una situazione in cui il nostro Paese appare molto fragile
Con questi lunedì Luna grandi sconvolgimenti mondiali lesti i processi di internazionalizzazione economica qui non è stata ancora detto l'appuntamento europeo che è imminente una volta si diceva
Fra dieci anni fra cinque anni ora si dice frate quattordici mesi
Integrazioni economiche vincoli doveri
E competizione aperta sui mercati internazionali
Io non penso che l'Italia sia vicino al crollo alla catastrofe un Paese forte e vitale
Che è andato avanti però
Le cose non vanno bene complessivamente le cose non vanno bene
Alcune cifre le ha dette Patrucco naturalmente quando si parla di queste cose e mettere in ordine i numeri
Genere
La Confindustria non imbroglia sui numeri solo che si ferma quando bisogna aggiungerne qua è qualcun altro opere per aree che l'orizzonte completa delle questioni io né mettere qualcun altro di numero diciamo insieme a quello che qui ci ha portato Patrucco
Non c'è dubbio che son finite le un fuori ieri la nave che va all'Italia di quarta quinta sembrava una Coppa Uefa dal
De Michelis se un giorno ha visto un foglietto di traverso ad un tavolo di un dibattito forse veniva discoteca ha detto siamo primi ha sbagliato cifre diciamo poi c'è stato tre giorni di imbarazzante smentite Prignano ha scoperto che eravamo primi in classifica
No invece no ora si discute della serie B anche se queste metafore diciamo sportive forse non sono le più adatte si dice è finita la festa lo dice l'avvocato
Qualcuno a questa festa
Non ha granché partecipato però insomma c'è stato un arricchimento Rizzani de L'Italia in questi anni se le cose non vanno patron così come l'economia non è come le eruzioni vulcaniche la grande in un fenomeno naturale
D a capire che cosa è successo
è tempo di bilanci non solo sul comunismo abbiamo fatto i conti con un bilancio di un secolo
Visto che c'è stata una manifestazione operai americani nel ritorno a Washington duecentocinquanta mila la prima dopo dieci anni lo slogan principale era il comunismo è finito ora non c'è più scuse
E e c'è tempo di bilanci anche delle cose
Che ora vanno messi in ordine che non possano più essere in nessun modo addebitate ad un antagonismo sono cose che riguardano noi e riguardano anche precise responsabilità
Ora io può darsi che in nelle cose che dirò fra un attimo brevemente ci siano delle imprecisioni mi scuso e i miei interlocutori mi correggeranno
Ma che che è successo nel decennio trascorso che poi è stato il decennio del pentapartito c'è una una stagione politica
Noi abbiamo avuto dal mille novecentottantatré al mille novecentonovanta all'incirca sei sette anni
La più lunga fase espansiva continuata di questo dopoguerra
Con un tasso medio di espansione misurato in quella cifra un po'rozza che si chiama prodotto interno lordo si è girata sul due cinque per cento
E all'interno intatta di un quarto la ricchezza nazionale
Ai cittadini incremento dei redditi andato mediamente un incremento di un quinto ha duramente come il pollo è ci abbiamo mangiato mezzo pollo a testa e poi una mangiato uno uno niente quindi questo quinto è stato in egualmente ripartito
Sono stati anni anche diciamo la verità di caduta verticale conflitto
Pochissimi scioperi
Quei fenomeni che si chiamavano assenteismo etc ridotti a termini fisiologici vece sono cresciute altre cifre
Malattie incidenti
C'è stata insomma questi lavoratori è vero lavora un aumento di produttività non so se sia raggiunte Giappone ma insomma una mente puritana di bel di produttività di quelli seri Giappone forse no ma siamo tra i Paesi in cui la politica del lavoro è cresciuta forte
Scusi no scusa no no ma noi cogliere le obiezioni anche in corso d'opera non è pieno solo per dato che questo è un elemento fondamentale di dibattito perché questo è il dibattito
Vorrei soltanto ricordare che non esce sicuramente devo dire poi lo dirò anche è una intatta la produttività non la produttività solo del lavoro sì sì perché noi in questo stesso periodo l'industria italiana
Ha fatto investimenti doppi a quello che l'industria giapponese ha fatto aderisco integralmente questa obiezione non obiezione alcuna c'è stato un'effervescenza anche dighe investimento di capitale di rischio progetti non non interpretato duttilità
Il il lavoro i lavoratori hanno avuto la loro parte diciamo in questo momento di produttività
C'è stata una grande ristrutturazione ora dico una cosa mi correggerà Patrucco
La grande ristrutturazione che ha comportato anche cose dolorose tagli all'occupazione quali e quanti tagli
Ha riguardato visto questa stima in molti studi di di economia
Ha riguardato essenzialmente la parte come dire finanziaria organizzativa e di processo
Dell'industria
Più che di prodotto
Ora lei dice difficoltà competitive sui mercati internazionali
Dipendono da fattori negativi di costoro
Però non confondiamo dinamica del costo incidenza assoluta del costo perché la dinamica è più alta ma se facciamo il Flash l'incidenza assoluta del costo oggi non è superiore alla media europea io danno del buoni dati che nel organismo nel quale siamo siete tutti rappresentati non è superiore a quella europea
Se le sia tutte ora mi dispiace non voglio fare pubblicità negativa
Non si vendono
Non è perché costano troppo e anche se uno le fa pagare cinquanta mila lire in meno la duna come dice Michele Serra la contro nessuno
E qui per fare il caso più clamoroso quello usato mobili istiga cioè la difficoltà compiti competizione è una difficoltà per l'aiuto di qualità di prodotto l'industria italiana non va più fuori
Tanzi ha dovuto pian piano ritirarsi c'è dati della bilancia con l'estero che stanno diventando catastrofici
Perché mentre in altri Paesi la l'intervento sulle tecnologie sul prodotto è stato massiccio qui e c'è una responsabilità sposterà
Vostra
Non c'è stato niente di paragonabile e l'Italia ha perso quote di mercato persino su quelle fasce intermedi di prodotti tecnologici la macchina utensile non dico in materiali pregiati oli Elettronica fine o la chimica fine
Le cose su cui il nostro Paese fino a vent'anni fa aveva una più forte presenza di mercato perché i di chi è la colpa di questo oggi questa difficoltà di qualità del prodotto italiano
E sul costo sui fattori di costo con questo dato anomalo
Di un differenziale tra salario lordo e il salario netto che non ha paragoni
Metà meritava in busta paga anche l'avvocato Agnelli ha detto beh certo questi salare
Insomma poco alquanto va che percentuale larghezza del salario lordo salito solo all'ordine
Sei
Il settanta se ne resta fuori e ne resta fuori un bel pezzo ne resta fuori un bel pezzo resta poi un bel pezzo come
Come come la media del pollo anche questa sì perché poi etereo per lavoratori dell'industria la cosa un po'peggio di così lasciamo stare comunque sia non c'è niente di paragonabile
Dice Patrucco questo va a finanziare il finanziare lo stato sociale ora che in Italia ci sia uno Stato sociale propriamente detto
è questione largamente discutibile
Il debito pubblico è servito più a queste alleanze a questi governi per tenere insieme un consenso
Perché a me non mi scandalizza un debito i tedeschi per esempio hanno fortemente incrementato in questi due anni il debito pubblico con quei soldi prima che Rajoy coloro con quei soldi però ci stanno facendo la Germania
Ma con questo spaventoso debito un milione trecento si mila miliardi donata hanno diventare un milione quattrocento mila ed efficiente
Un deficit che ha superato il dieci per cento del del della spesa complessiva dello Stato cifra assolutamente insostenibile che cosa ci sia fatto perché uno dice io ho speso tutti questi soldi ma ho fatto servizi scuola alla Lascio alle generazioni future o un capitale fisso sociale
Niente di tutto questo perché servizi fanno schifo
Perché questi soldi sono stati buttati
Io su questo
Io su questo non dico niente a chi ha responsabilità però forse temibili est
Qualche a a lo so ma per avere il ministro prima bisogna combattere quelli attuali e quindi prende un po'alla domanda Patrucco alla domanda
Anche sulla questione fiscale su cui Fiano sta proposta c'è la vostra proposta mi è capitato molto de di discutere con industriali li ho sempre sentiti sulla questione fiscale molto tiepidi
Molti anche dire il elevatissimo Rangoni hanno detto ma dove volete andare non c'è niente da fare
Cioè un po'come Andreotti sul golpe no ormai è fatto
Non c'è niente da fare lì non deve e non ci si mette mano quel che bisogna operare su altri su altre voci allora mi chiedo
Questa trattativa
Io ho visto da fonte industriale molti che erano prudenti prima dell'estate tanto non tiene alla più di giugno perché ora aggiorniamo la via via e spero che non diventi di dicembre anche perché a dicembre scade
La scala mobile sarebbe bene che non arrivassimo vede essendo l'arte del venga tolta di torno più scadente morte naturale diciamo di arrivare prima ad un accordo teniamo il calendario trattativa di settembre ormai
Sento molte voci industriali dire scala mobile scala mobile scala mobile scala mobile
Qui non è più una scelta tecnica una scelta politica
Uno può anche abolire la scala mobile dà una martellata in testa ai lavoratori dipendenti soprattutto a quelli del comparto industriale agli operai per intenderci
Le altre cose restano come stanno quel dai fisiche quella spessa quei servizi quella capacità innovativa fa vergogna ormai ci sfottono in tutto il mondo un Paese industrializzato che spende per la ricerca all'uno e due del PIL
Queste cose andranno quello verso intuisco andata nel suo grasso
I vostri prodotti si fonderanno per qualche mese un po'meglio perché negli entra un pezzo si può abbassare di qualche lira
Senza inglesi
Richiamo punto e daccapo
Bisognerà dare un'altra strizzata al Salario
è una scelta politica se si va così
Oppure c'è l'altra quella che viene suggerita da sindacati e che noi perseguiamo che è davvero
Un'altra scelta
Che è la scelta della politica dei redditi
Della riforma fiscale della fiscalizzazione di una parte di quegli oneri che finiscano il costo del lavoro ma non con la botta gli operai andando a riformare un puntuale tradizione del nostro sistema economico questo però comporta un'altra alleanza
E dice Confindustria e CGIL sono state prospettate andare d'accordo io me l'auguro che vadano d'accordo perché qui la domanda Patrucco
Ma perché questa Confindustria e nella sua storia così inossidabili mente filogovernativa
Sempre stata filogovernativa
Non credo che un'associazione industriale debba essere persona Tura filogovernativa
Se i governi fanno schifo bisogna dirlo e combattere per cambiarli
Oggi la linea fuori la scala mobile che viene suggerita anche dalla dalla soluzione ponte di Marino zitti si sterilizza un po'soluzione ponte verso il novantaquattro si sa appoggia punte a Fatima e può quindi la dovevo Poggi
In corso d'opera s'allunga
Io invece credo che dovrebbe arrivare ad un accordo e stavano per avere un accordo non che va nell'interesse dei quel blocco di governo che ha portato poi a queste condizioni la responsabilità primaria
Non voglio fare a demagogia conto di industriali nel nella sede nello che non sarebbe giusto anche se ritengo che abbiate responsabilità noleggio aggiunto il punto di fare una scelta politica
Che non è contro il sindacato contro una parte dei lavoratori dipendenti ma stavolta pedante intere di rompere tutto quello che ebbe il sistema Italia e non mi piace azienda Italia
Una nazione non è un'azienda è un grande fatto collettivo
Ma sistema Italia sì andare a incidere su quelle lenti strutturali del sistema Italia che a voi continueranno se non vengono modificati ammetterli in ginocchio dopodiché davvero noi staremo agganciati all'Europa ma come vagoni complemento
E di fronte a questi può podi sconvolgimenti lesti il sud del mondo poi i forti
Affermeranno una nuova gerarchia di valori nazionali e noi saremo attaccati in fondo a mangiarci la zuppa in testa tentando di Buglio rosicchiare un pezzetto di salario ma così che questo Paese non va da nessuna parte ma vorremmo che andasse da un'altra parte
E siccome ci pare di vedere su quel tavolo tante di queste cose
Non è per desiderio di interferenza ma noi consideriamo la questione eminentemente politica e come partito senza rubare il mestiere al sindacato faremo di tutto in queste settimane per stare in campo
Ma non si poneva delle domande alle quali sicuramente Patrucco risponderà
Ma la discussione che va avanti si allarga dalla trattativa ragiona sull'integrazione europea ragiona sulla competitività internazionale ragiona sue difficoltà le riprese
Qui si è parlato anche Patrucco dovette Valeri
Di strada alternativa se non siano degli degli sporchi a ristrutturazioni ancora pesanti
Io volevo chiedere a Cofferati innanzitutto di rispondere agli interventi fatti precedentemente ma su questo punto e poi a Patrucco ma quale davvero lo stato di difficoltà
Della nostra economia del nostro imprevisto
Perché tutti gli anni anche qui tradizionale poco per feste le questo dibattito si grida al lupo al lupo tutti gli angosce enormi sempre nero
Qui qual è la situazione reale quanto ed ero scenario quanto l'internazionalizzazione ci pone dei problemi io lì dislocate si rispetto all'Europa delle imprese ma anche le grandi siamesi penso alle banche penso ad altri settori
In qualche modo diventi inevitabile sia per chi va bene sia per chi va male sia per gli stabilita in età ma come l'affrontiamo
Con quali relazioni sindacali con quali strumentazioni con quale ruolo al governo perché l'altro pezzo a trattativa sono le strumentazioni son le relazioni sindacali sui percorsi in qualche modo i due fronti si tengono io chiederei a Sergio allora qual è dal suo punto di vista Podestà il sindacato lo stato reale difficoltà dell'impresa e dell'economia italiana
E come queste si affrontano alla luce anche delle esperienze degli anni Settanta prima che io l'ho avuto delle musiche degli anni Ottanta che poniamo suonate delle altre
Déco con questi nodi che proprio l'Europa proprio questi scenari ci ripropongono con grande evidenza e con grande peso
Da lì siamo convinti che la situazione è molto seria molto grave più di quanto non si dica
E ne siamo così convinti che
In larga misura proprio per questo abbiamo provato a costruire quell'ipotesi di negoziato che poi abbiamo presentato al governo
Non limitandoci a quelli che potevano apparire capitoli tradizionali quelli che peraltro erano indicati nell'accordo del luglio dell'anno passato struttura dalla contrattazione struttura della retribuzione
Il voler parlare di politica dei redditi non è un vezzo di circostanza
Abbiamo scelto un orizzonte più vasto un po'per ambizione
è un po'perché siamo davvero convinti che la situazione sia in via di netto peggioramento
E il peggioramento era evidente secondo noi fin dalla fasi che hanno accompagnato la guerra nel Golfo
Se c'è una vera novità
Non è la registrare oggi che nel corso del mese di luglio sono ma intanto i ricorsi di cassa integrazione sono menta te le procedure di licenziamento
E se mai che finalmente che la situazione stia peggiorando nel settore industriale nei servizi così rapidamente lo affermano tutti anche Confindustria che per qualche tempo
Per ragioni tattiche atteso minimizzare gli effetti che sul sistema produttivo italiano la crisi stava generale
Assolutamente vero a botte contratto dei metalmeccanici avete avete suonato la campana della crisi nel mezzo della stagione contrattuale
Avete taciuto sulla crisi che pure andava avanti perché la stagnazione era oramai evidente durante tutta la lunga fase della crisi del Golfo e adesso siamo ritornati di nuovo al vero stato dell'arte la vera situazione che abbiamo davanti
Allora proprio per questo e perché la situazione va peggiorando rapidamente alcune delle questioni che stiamo cercando di negoziare hanno un peso e un valore determinante
Ora come avrete capito
Dal peso di discussione che c'è stato fin qui siamo nel corso di questo mese e mezzo stati d'accordo su due cose una formale importante
Che
è stata proposta dal governo il governo ci ha detto formalizziamo la nascita di questa serie di confronto hanno nella quale le parti sociali discutono prima del varo della Finanziaria
Dei reciproci comportamenti delle cose che servono per governare
L'economia del Paese
è un'ipotesi di me di metodo importante
Poi alla prima verifica concreta però abbiamo registrato che se ci fossimo visti sia la sede della trattativa fosse stata l'anticipazione del confronto sulla politica dei redditi per il mille novecentonovantuno non avremmo trovato un argomento dico uno sul quale registrare registrare dei consensi di merito e poi c'è stato questo accordo
Del tutto improprio per come si è determinato ma importante tra la CGIL da un lato e la Confindustria dall'altro negare può inizialmente la posizione del sindacato è diventata una posizione unitaria
Ma il primo approccio è stato questo nel negare una soluzione transitoria che non risolveva nulla
Ma una volta che abbiamo detto che siamo d'accordo nel ricercare una soluzione strutturale abbiamo detto una cosa importante ma anche qui la verifica di merito ci porta a dire che siamo lontanissimi cioè che le ricette che intendiamo adottare sono tra di loro in larga misura antitetiche faccio degli esempi concreti così
Il discorso si comprende è assolutamente vero che la dinamica del costo del lavoro italiano sta crescendo con ritmi assolutamente insopportabili
Il costo del lavoro in Italia
Cresce con una velocità doppia rispetto a quella degli altri Paesi europei concorrenti
Una situazione di questa natura non è sopportabile per tutti non soltanto per il sistema delle imprese ma anche per i lavoratori perché gli effetti che può generare l'uscita dei mercati internazionali di una parte consistente dell'apparato produttivo nazionale sarebbe dirompente sull'occupazione
Però il valore assoluto del costo del lavoro e ancora in linea con quello dei Paesi europei anzi leggermente al di sotto
Come si arresta questa crescita dove si interviene non abbiamo indicato delle priorità non escludendo nessuna ambito d'intervento ma la vera anomalia soprattutto se fate il raffronto tra il salario netto il salario lordo dei lavoratori italiani
Il salario lordo di lavoratori italiani e altre strade nette tra i più bassi d'Europa
La vera anomalia e nel sistema contributivo che penalizza contemporaneamente lavoratori e imprese bisogna intervenire prioritariamente lì non sulle dinamiche retributive abbiamo detto come
Abbiamo indicato qui la priorità della fiscalizzazione degli oneri sociali soprattutto degli oneri per la malattia abbiamo anche indicato in che modo e in che forma il governo può recuperare
La mancata entrata il mancato gettito che nasce dalla riforma del sistema del sistema contributivo se questo viene passato fiscalità generale perché non siamo tra quelli che indicano la malattia poi ci sottraggono dall'obbligo indicare qual è la ricetta per far guarire l'ammalato e d'altro canto per quanto riguarda il rastrellamento del necessario per compensare la fiscalizzazione degli oneri
Degli oneri sociali e non c'è molto da inventare basterebbe fare una cosa semplicissima rendere legge
Il disegno che Formica presentato relativamente alle illusioni e non parliamo nemmeno ancora di evasione
Basterebbe intervenire sull'illusione lo dice il ministro se in questo Paese ci sono novecento due leggi che consentono a cittadini singoli o a gruppi di cittadini di non pagare le tasse nella forma e nella dimensione che il resto delle leggi italiane prevede e se è vero che duecentosettantasette di queste leggi fanno perdere otto mila miliardi tutti gli anni allo Stato italiano capite che agire su una parte di queste non siamo nemmeno estremisti nemmeno su tutte
Anche se ci sono ancora deroghe per i terremotati di Messina dell'inizio del secolo ma basta agire su una parte di queste togliere dei privilegi fiscali a gruppi di cittadini italiani per recuperare quanto serve per fiscalizzare gli oneri sociali
E l'intervento prioritario e lì però
Esiste un problema di dinamiche retributive c'è una questione che riguarda anche il salario
Nella forma che viene indicata da Confindustria secondo noi no però anche qui non ci siamo sottratti da un ragionamento sulla riforma del sistema di indicizzazione che offra certezze a noi all'impresa
Ora dal punto di vista scolastiche ragionamento sull'eliminazione della scala mobile che proponeva dottor Patrucco non fa una grinza
Perché scaricare sui costi fissi dell'impresa e l'inflazione che prodotto dal disservizio di una parte rilevante dallo Stato dal debito pubblico
Ma io gli chiedo se non ci dovessimo limitare a questo
Davvero capita quello che ricordava Mussi tra sei mesi non solo siamo al punto di partenza ma stiamo un po'peggio perché non aver risolto alcune delle questioni strutturali che penalizzano il sistema industriale italiano non si è lasciato pensiamoci ma ci fa arretrare sensibilmente
è più complessa intervenire sulle ragioni che producono questo differenziale di inflazione rispetto agli altri Paesi
Perché io non credo che saremo mai grati in Italia di arrivare al due tre per cento l'inflazione vediamo una base strutturale di inflazione sulla quale bisogna operare sapendo che i risultati siano nel medio periodo
Ma ne abbia proposto di intervenire di e devo dire che mi sorprende un po'qualche volta la reticenza di Confindustria che di fronte al tentennamento oppure alla scarsa responsabilità di questo di quel ministro o del governo nel suo insieme non trova di meglio che prendere sui lavoratori dipendenti perché se si fa un'operazione di cancellazione della scala mobile che c'è stata indicata
Sia qualunque sia il sistema contratta
Quale un effetto immediato che è quello di abbassare i salari reali perché io non credo nemmeno se lo dovessi vedere
Che quel settanta per cento di lavoratori italiani che oggi non altro che la scala mobile e il contratto nazionale automaticamente attraverso un livello non si sa quale perché mai nessuno l'ha detto di contrattazione aggiuntiva
Verrete messi in condizioni di recuperare gli effetti che l'infrazione genera sulla sua retribuzione nemmeno là dove si contratta
Perché questa è la condizione di partenza il settanta per cento dei lavoratori italiani a due livelli di incremento retributivo per gli sono garantiti l'automatismo e dai contratti nazionali
Che sono una parte rilevante del nostro universo gente alla quale qualche attenzione non ce l'abbiamo soprattutto perché sono quelli che stanno nei posti spesso meno difesi e dove addirittura i diritti individuali non sono sempre adeguatamente tutelati
E non si può intervenire sulla dinamica delle retribuzioni e sulla scala mobile
Come unico elemento di certezza perché un ragionamento con il Governo e con i soggetti che ne hanno qualche titolo sui servizi e sul debito pubblico non è fattibile rapidamente o non produce i risultati che sono necessari all'impresa italiana perché il problema dell'efficienza della competitività dell'impresa nazionale un problema drammatico
Non è casuale
Che stanno aumentando i segnali di difficoltà nel tessuto industriale e anche nei servizi
Ci sono dei fenomeni che dobbiamo affrontare con grandissima decisione io credo anche nella trattativa e parallelamente alla stessa ne vogliamo ricordare qualcuno c'è un processo di internazionalizzazione non solo inevitabile ma per qualche verso spiccati
Ma che però produce delle ricadute ci sono una serie di vincoli che nascono dalle leggi
Che la comunità rara che oggi sono già pesanti ma che diventeranno ancor più rigidi a partire dalla fine del mille novecentonovantadue ci sono elementi di difficoltà strutturale del nostro apparato produttivo quando si ha un debito pubblico come il nostro
Il costo degli interessi l'apprezzamento eccessivo della lira per far fronte a questi interessi scarica sulla competitività soprattutto delle piccole imprese un macigno enorme
Noi diamo difficoltà ad esportare per questa ragione
Ma se non si interviene di tutto il resto sono palliativi
Poi la difficoltà di competere delle aziende italiane sui mercati internazionali
Anche altra ragione
Ci sono quelle che riguardano il costo del lavoro e l'anomalia europea che l'ha presentata
Dai contributi soprattutto da quelli
Sanitari
Beh vorrei però che non ci dimenticassimo che lei le imprese italiane e anche i servizi italiani
Soffrono di una difficoltà rilevante che riguarda come è stato ricordato più volte nel corso di questi ultimi mesi
Fatti concreti noi importiamo tecnologie addirittura semilavorati
In una parte rilevante del nostro apparato industriale il costo dei servizi per un'azienda italiana e molto più alto in qualche circostanza siamo al doppio dei servizi
Che invece pesa non gravano sulle aziende di Paesi non lontani la Francia la Germania
Ma vogliamo parlare anche di questo oppure le questioni dalla competitività si riducono sempre al costo del lavoro e i problemi del costo del lavoro poi cascano immediatamente sulla questione della scala mobile
Vogliamo dirci che non esiste più una politica industriale danni in questo Paese
Però qui non c'è soltanto una responsabilità del governo
L'ubriacatura della deregulation e del neoliberismo ha coinvolto molti l'idea che il mercato fosse l'unico regolatore in grado di dare certezze alle imprese
C'è stata raccontata autorevolmente più volte nel corso di questi anni gli effetti sono questi che oggi con il solo mercato parti importanti dell'apparato produttivo nazionale vanno in crisi
Quando
Il dottor Patrucco ci ricorda
Abbastanza spesso negli ultimi tempi che anche da realtà come la Lombardia o il Piemonte ci sono processi di fuga ci sono aziende manifatturiere non c'è solo lui
E i processi di internazionalizzazione
Sì certo c'è un'azienda a Biella vediamo quanto tempo rimane speriamo lungo ma ci sono aziende in settori manifatturieri e in realtà industrializzate come queste
Che cominciano a trasferire una parte rilevante della loro attività economica Oltralpe ma perché perché il costo del lavoro in Francia più basso no perché in Francia c'è uno Stato che funzioni
In Italia per avere una qualsiasi licenzia una qualsiasi licenza un'azienda è costretta a sopportare procedure incredibili lunghissime faticose non c'è un apparato dello Stato efficiente e funzionale
In Francia non voglio dire che anche il farmacista concede licenze ma il sindaco si è in grado di risolvere per un decentramento consolidato dei poteri dello Stato problemi rilevanti per la gestione di qualsiasi attività economica
E da questo Paese le aziende scappano anche per questa ragione
Perché allora agitare strumentalmente e in modo sospetto sempre e soltanto una parte della complessa situazione che invece grava sull'apparato produttivo nazionali nate sospetti nascono da qui
Ed è per questo perché siamo convinti che queste difficoltà nel corso dei prossimi mesi aumenteranno
Se la stagnazione dura la ripresa americana non avrà effetti su una parte importante dell'apparato produttivo europeo nell'arco dei prossimi mesi
I conflitti sui mercati internazionali aumenteranno le aziende hanno bisogno di essere più competitive
La compressione del lavoro non è infinita non si può pensare che si accelera una fase di riorganizzazione scaricando questa di nuovo o sulle tecnologie o peggio ancora sul lavoro
In modo tale che la crescita della produttività riguardi esclusivamente la produttività da lavoro
I margini qui sono ridotti oggettivamente ridotti
E allora la trattativa non può prendere il canale oramai rinsecchito e pericolosissimo di una discussione che porta chi ha titolo il dovere di intervenire sugli elementi di riforma strutturale di una parte consistente dell'apparato produttivo e delle ragioni che generano la sua debolezza a tirarsi da parte e lasciare ai soggetti sociali il confronto che diventa a quel punto davvero lo scontro sociale ma non perché lo vuole Confindustria perché così diventa nei fatti
Se noi non riusciamo nell'arco delle prossime settimane a ridare questa dimensione questo livello alto al confronto lo scontro è nei fatti
Noi non siamo disponibili a rinunciare
Ad una parte di incrementi automatici a fronte di nessuna riforma del sistema contrattuale
Perché si penalizza la parte più rilevante del mondo del lavoro dipendente e non siamo disponibili a rinunciare ad una certezza per quanto carica di contraddizione
Davanti alla mancanza di coerenza e di tutti gli altri soggetti
L'ipotesi di Marini io la trovo pericolosissima per queste ragioni intanto un ponte verso il nulla
Cominciamo manomettere la scala mobile
Dopo di che siccome il risultato che può dare questa manomissione per le imprese italiane è molto contenuto non c'è bisogno di fare i profeti tra un anno tra due anni saremo più o meno nelle condizioni di adesso
Allora se le cose migliorano un pochino qualcuno mi può spiegare che siccome il metodo ha funzionato continuiamo togliamo di un altro pezzo e la ricetta perché nulla è più definitivo del provvisorio in Italia la ricetta viene riproposta oppure
Se l'inflazione non è stata dominata
Avremo tanti corpi che a quel punto spiegano che davvero è provato dei fatti che la ragione è la sopravvivenza della scala mobile allora sopprimiamo ma perché
Noi pensiamo che si possa riformare il sistema contrattuale che si possa riformare anche il meccanismo di indicizzazione abbiamo sperimentato qualche soluzione che non trova mi pare molto concorde
Confindustria ma è la sostanza di queste sperimentazioni che deve essere fatta vivere
Le aziende soprattutto in mercati turbolenti sempre più conflittuali hanno bisogno di certezze hanno bisogni di programmare i loro costi che hanno bisogno per questo di sapere anche quali sono le dinamiche di crescita
Delle stesse retribuzioni i lavoratori hanno bisogno di analoghe certezze
Hanno bisogno di un livello contrattuale nel quale esercitare un loro diritto elementare di controllo dei processi di riorganizzazione hanno bisogno di difendere il potere d'acquisto delle loro retribuzioni
Per mantenere soprattutto per i più deboli una difesa dagli effetti dell'inflazione
Poi quando il ciclo e altre laddove le condizioni lo permettono perché la produttività cresce si può andare anche al di là del salario reale ma non è questo l'obiettivo che ci siamo imposti devo dire che a questo proposito trovo un po'curioso il sospetto
Soprattutto in Confindustria nel dottor Patrucco nel suo amico
Intimo il professor Mortillaro questa riscoperta del valore del contratto collettivo nazionale
Se è una sorta di autocritica non si usa più in casa nostra ma insomma se l'utilizzate voi
Questo questa procedura può anche andar bene se noto critica rispetto a quello che avete sostenuto soltanto un anno fa al momento dei rinnovi contrattuali soprattutto dei meccanici dei chimici nella prima fase non eravate orientati a consentire il rinnovo dei contratti come tale va presa registrata e la mettiamo agli atti se davvero pensate che il sistema contrattuale futuro sia basato fondamentalmente sul contratto secondo me fatto un errore
Al di là del risultato che questo può generare tatticamente nel corso del negoziato
Il contratto nazionale ha un valore per tutti anche per noi e la sede nella quale la solidarietà tra i più forti e più deboli si esercita meglio
Però badate che abbiamo bisogno di contrattare molto nei luoghi di produzione in fabbrica
Voi non potete sempre vivere questa richiesta del sindacato come semplicemente una richiesta di aumento del suo potere di rappresentanza del suo potere politico c'è anche questo sarebbe sciocco negarlo
Ma i processi di trasformazione genero dei loro effettivi e se davvero credete ad un sistema partecipativo della partecipazione si esercita dove i fenomeni esplicare i loro effetti non altrove più è lontana la forma di confronto di coinvolgimento tra l'impresa e il sindacato è meno effetti produce
L'abbiam bisogno di discutere invece dove si generano queste condizioni diverse di lavorare della gente e il consenso è importante per il sindacato ma è fondamentale anche per un'azienda che si nota
Io sono molto curioso sto aspettando al varco qualche nostro Comune interlocutore per vedere come intende trasformare il negoziato la discussione di merito sulle questioni dalla qualità
Perché la qualità si può fare in due modi con il consenso della gente contro lo contro la gente
In Giappone hanno provato le aziende qualche momento sono riuscite anche ad avere risultati apprezzabili operando da sole mi pare che il nostro sia un sistema un po'più complesso
E che qualche risultato apprezzabile sul piano della qualità sia quando ed esclusivamente i lavoratori e le loro organizzazioni sono coinvolte ma questo presuppone riconoscimento di una sede formale che oggi non è di tutti di negoziato
Io credo che se si vuol fare qualche passo in avanti nel discutere
Di politica dei redditi di struttura contrattuale bisogna arrivare anche a queste soluzioni a formalizzarle
Senza aver paura del nuovo
Se no apprezzano questo valore del contratto nazionale ma mi terrò per intero le mie opinioni sulle ragioni che portano Confindustria l'associazione imprenditoriale che la pensano come lei a negare la contrattazione aziendale
E se la fase che abbiamo davanti una fase difficile e se la riorganizzazione produrrà mutamenti rilevanti
Laddove si lavora abbia bisogno tutti di sedi formali di confronto di negoziato
Non di uno spazio per l'azienda per fare quello che vuole poteri sindacato di rispondere nell'unico modo che a quel punto può scegliere che quello del conflitto
Se la situazione peggiora non sarà il conflitto a sanare le ragioni reciproche ma soltanto il coinvolgimento ma il coinvolgimento presuppone un sistema di regole di relazioni un pochino più avanzato di quello di adesso
Io francamente non vedo nell'atteggiamento di Confindustria su questo aspetto fin qui nella discussione che c'è stata niente di nuovo trovo molto di antico
Le ragioni che muovono
Anche le associazioni delle imprese a prospettare gli elementi di difficoltà nel loro operare sono in larga parte condivisibili e le ricette invece come vedete sono ancora sensibilmente divaricate
Nei prossimi giorni nelle prossime settimane si risolveranno molte di queste questioni di queste tendenze
Abbiamo qualche giorno per decidere se la trattativa Prodi prende per decidere in che modo per decidere se c'è lo spazio per arrivare ad una conclusione che l'OPA oppure se davanti si apre una fase dura di conflitto
E non sarà responsabilità dell'uno dell'altro saranno infatti però anche coloro che negano la possibilità di un negoziato che produce rapidamente risultati positivi poi ne hanno la responsabilità la colpa non può essere sempre del Bayon qualche volta un nome un cognome
è riconducibile comportamenti concreti e quotidiani di ciascuno di noi io credo che raramente
Sia stato dato ad associazioni imprenditoriali
La governi di trovarsi di fronte ad una disponibilità formale di organizzazioni sindacali rappresentative come quelle italiane ad affrontare tutti questi problemi addirittura se non limita la nostra piattaforma ce la è che troppo ambizioso
Presupporrebbe un governo autorevole questo non lo è presupporrebbe una disponibilità nelle controparti per discutere di quelle cose che non sempre c'è
Ma insomma
Mi pare che ci sia un'assunzione di responsabilità da parte del sindacato confederale italiano che non vale per sempre o trova risposte concrete oggettivamente cadrà essiccate c'è solo la vecchia storia del conflitto che però non produce risultati positivi per nessuno
Cerco di d'voglio fare subito una premessa perché
Le premesse questa credo nel mio intervento di aver detto chiaramente
Che il problema di competitività delle imprese non poteva dipendere solo dal fattore del lavoro detto prima
Ho detto credo che stiamo parlando tra gente che conosce il problema è che conosce queste cose e quindi sappiamo bene
Però salvo nella seconda parte dell'intervento di Sergio Cofferati che ho molto apprezzato
Vede museo
Qui in questo Paese purtroppo c'è un partito che io chiamo il partito degli altri stili
Che ogni tanto
Vive anche all'interno nostro
Il partito degli altri istituti
è e quel partito che quando gli si pone di fronte a un problema che è un problema che in questo caso riguarda l'autonomia delle parti sociali perché se io fossi governo
Allora sì mia Doss determinati tipi di responsabilità ma quando si affronta quel problema si dice no non è questo il problema il problema è un altro
Io non dico che non ci siano altri problemi dico che anche questo è un problema e in quanto essendo l'unico problema che le parti sociali e nella loro autonomia devono e possono risolvere questo oggi diventa il problema della trattativa
Poiché esistono mille altri problemi che pesano sulla competitività delle imprese ma sono il primo io che lo riconosco
E sono il primo io che lo denuncio ed è la Confindustria che basta prendere gli ultimi la relazione degli ultimi dieci anni ha continuato a denunciare senza un minimo di senza un minimo di interruzione
Penati è stato denunciare per primo che il costo dei trasporti
Che il costo dell'Energia che il costo dell'infrastruttura che non esistono in questo Paese chiede dato a proporre l'alleanza tra pubblico e privato per infrastrutturare il Paese l'ha fatto il PDS o l'ha fatto la Confindustria
Cioè voglio dire che questi siano problemi veri gravi che pesano sulla competitività dell'impresa ma dico quando io calcolo l'energia in Italia il costo dell'energia in questo Paese e lavato confrontare con il costo delle DS in Francia
Ma chi è che cosa chiaro pensate che ne faccia piacere pagare il doppio dei nostri concorrenti francese Energia
Di avere un tasso reale non nominale reale
Del denaro di circa un punto superiore rispetto a quella degli altri paesi per effetto del deficit ma queste non sono problemi che possiamo risolvere noi
Sono problemi che devo risolvere il Governo poi si può discutere se il governo autorevole l'autorevole se in grado non è in grado ma non sono problemi che attengono all'autonomia delle parti
Allora il problema non è solo questo ma è anche questo oggi allora non si può dire non potete scaricare sul non dovete scaricare non vogliamo scaricare su niente vogliamo prendere atto che oggi esiste anche un problema di dinamica del costo del lavoro e come tale intendiamo affrontarlo intendiamo affrontarlo con una logica che ci accomuna e cioè di una logica non di breve periodo con una logica che rimuova le anomalie strutturare del sistema industriale del sistema di relazioni industriali e se mi consente devo dire non non è che mentre si fa da parte del sindacato ma
Io mi chiedo insomma
Ma quando esiste una scala quando esiste un obiettivo di inflazione del cinque per cento
E la scala mobile copre oggi mediamente il quarantasette per cento
Della dinamica inflattiva
Ma che cosa negoziamo
Negoziamo il due e mezzo per cento il due e mezzo per cento vuol dire negoziare venti trenta mila lire
Nella sede del contratto nazionale di categoria vuol dire qual è stato allora vogliamo ridurre il sindacato all'autonomia e e nostra
Vogliamo ridurre a discutere delle venti mila lire fanta allora dato che nessuno penso obiettivamente che oggi i salari italiani siano comprimibile
Non veniamo a fare un'operazione c'è qualcuno al nostro interno che dice si va fatta in Sirone che i salari io pago i miei operai in Francia in Belgio negozio non intermedi dinamicamente lo di livello assoluto in alcuni comparti cito presente uno
Che ricorda spesso il mio amico Marzotto che il tessile dice non moderata che anche il livello complessivo di salario
E più basso in quel Paese rispetto all'Italia ma non stiamo parlando di questo abbiamo firmati contratti vogliamo rispettare i contratti vogliamo cercare di creare un sistema di relazioni industriali ma problema esiste
Allora io vi do un dato che su cui credo che il sindacato al di là di ogni altra cosa debba riflettere
Qui c'è scritto che l'obiettivo di inflazione poi certo se nessuno ci crede ma noi siamo costretti a crederci
Noi imprenditori siamo costretti a crederci perché di più come ho spiegato prima sui mercati internazionali non spuntiamo se l'obiettivo del tasso di inflazione del prossimo anno il quattro e mezzo per cento
La dinamica del costo del lavoro
Per il prossimo anno in assenza di contrattazione di contrattazione aziendale solo per l'effetto cumulato della scala mobile dei contratti che abbiamo firmato noi e voi
Porta ad una crescita del sette virgola tre allora di voglio dire
Questa mi aggancio anche il discorso che ha fatto Mussi
Ed è il discorso della distribuzione della produttività
Qualunque economista serio dice che il costo del fattore non può crescere più di quanto cresca la sua produttività allora io vi dico visto che è un fatto due discorsi assolutamente responsabile
Poi cercherò di dire ma il prossimo anno noi siamo in una situazione in cui il prodotto la crescita della produzione industriale negativa
I fenomeni di ristrutturazione che andranno avanti non lo so in che dimensioni eccetera
Sono sicuramente a parte poiché i meccanismi di tutela del reddito che abbiamo in questo Paese per fortuna e che sono stati messi in crisi per volere di alcuni all'interno del sindacato non certo nostra
Non certo nostra
A questo punto voglio dire mi spiegate qual è la crescita di produttività che ci sarà che c'è stata nel corso degli ultimi dodici mesi e che ci sarà nei prossimi dodici mesi
Credo che la crescita di produttività del comparto industriale sia o zero o negativa
A questo punto noi già oggi ammettendo che il tasso di inflazione per il prossimo anno si è del cinque per cento obiettivo verso il quale dobbiamo tendere salvo che non vogliamo davvero che non non ci caccino che non contiamo niente sono molto d'accordo con Mussi su questi in Europa
E allora voglio dire ridistribuiamo senza contrattazione aziendale mediamente nel comparto industriale privato e cito per decenza il contratto pubblico
Distribuiamo mediamente tre punti due punti virgola tre di produttività questa produttività lo sottolineo dieci volti in assenza di contrattazione aziendale in questo momento nel sistema industriale italiano non esiste
Allora stiamo distribuendo qualcosa che va ad intaccare l'entità di capitale
Le imprese saranno costrette probabilmente a ridurre la loro intensità di investimenti
Noi tra l'altro poi voglio dire in assenza di una politica industriale su questo sono molto d'accordo con quello che ha detto Sergio Cofferati in assenza ormai decennale di una politica industriale però anche qui Mussi ma quando voglio dire ma quando ma ci avete detto e fatto le vostre proposte di politica industriale anzi dice tacco dati come dei grilli
Molto meno molto meno Scafati
Quando Craxi ha denunciato che c'erano sessantadue mila miliardi
Di agevolazione nei confronti del sistema industriale ma dove stanno i sessantadue mila miliardi scappati grazie l'ho capito ma avete bloccato come dei pesci perché dove stanno i sessantadue mila miliardi di agevolazioni e sistema industriale
Prendiamo la legge finanziaria e andiamo al concerto se consideriamo legge di agevolazioni industriali sessanta quali la legge sessantaquattro qualora diciamo che il Mezzogiorno non è più un problema
Non consideriamo la cassa integrazione e allora diciamo che la ristrutturazione non è più un problema
Altra mente quali sono le leggi di sviluppo industriale la legge quarantasei duecentotrenta miliardi stanziati per il mille novecentonovantuno la legge trovano tre nove nove che quella per la la penetrazione commerciale all'estero
Sessantasette miliardi ma stiamo parlando di questo la politica giusta di questo Paese voi pensate
Nello stesso momento in cui andavamo a fare questo discorso
La Francia socialista di Mitterand a fare una politica diversa
Andava a fare la politica delle agevolazioni fiscali per l'industria andava a fare la politica dell'agevolazione
Dalle imprese che decentra un'attività produttiva in I nelle aree deboli del Paese andava incentivare l'internazionalizzazione dov'è la nostra politica industriale domanda dov'è la vostra politica industriale mi consenta l'uso perché io sono un attento lettore di tutti i documenti del PDS ci vediamo e ci parliamo spesso tra di noi ma dove sta il Progetto di politica industriale del PDS
Noi l'abbiamo fatto cerchiamo di muoversi in una logica di sviluppo coerente che non sia soltanto la politica della prebenda noi abbiamo detto che la politica industriale seria in questo Paese lo si fa manovrando la lega fiscale
Perché manovrando la lega la leva fiscale perché l'unica e dovreste essere nostro alleato di su questa materia perché l'unica che consente di eliminare la politica della discrezionalità politica e amministrativa quando chi assume determinati dico DTT tipi di comportamento
Per esempio per quanto riguarda l'innovazione di prodotto per quanto riguarda l'innovazione di processo per quanto riguarda il miglioramento
Dell'ambiente all'interno dell'azienda può addirittura il più potesse presenti utilizzare dei fondi in sospensione d'imposta e cioè se tu fai questo investimento può ridurre il tuo il tuono carico fiscale se non lo fai di tasso
Ma se lo fai ti agevolo
Lui ci avete detto che anche questa era una politica di carattere elusivo
Io so che queste invece dovrebbe essere la politica della trasparenza dei comportamenti
Cioè la politica che sottrae all'apparato burocratico e politico di questo Paese la la distribuzione clientelare della prebenda e voglio dire diteci quali sono le vostre proposte perché altrimenti non ne usciamo più ragionare
Da una parte non ci arrivano proposte se non quella della patrimoniale obbligatoria sui beni d'impresa
Ci viene proposto l'intima anticipato per il mille novecento lato come se questi possono provvedimenti ciò provvedimenti di cassa come ormai siamo abituati a ragionare in termini di finanziaria
Facciamo le finanziarie per cassa migrazione finanziare per competenza di medio periodo questo è quello cui siamo costretti oggi in questa situazione allora voglio dire noi siamo pronti al confronto nei confronti di chiunque non siamo noi né altri che di che distruggono o abbattono i governi non è questo il nostro mestiere
Però siamo pronti come l'abbiamo sempre detto a criticare come abbiamo fatto il governo là dove trova tenga comportamenti disomogenea rispetto agli obiettivi che s'intende perseguire laddove questi obiettivi siano compatibili siano condivisibili l'abbiamo fatto però dove dove era il PDS ad agosto quando sono passati quattro mila miliardi in Parlamento
Ecco cioè voglio dire attenzione perché poi non potete far ricadere sulle nostre spalle che in quelle sedi non sediamo né lo sapete meglio di me siamo molto meno rappresentati di altre categorie economiche che hanno ben altro peso clientelare e ben altro peso elettorale
Perché poi queste cose si vedono in termini di oggi si è rotto scusate lo dico in termini brutali il meccanismo con cui questo Paese sia retto
E bisogna fare i conti con questo tipo di di rottura cerotto da una parte l'agevolazione fiscale nei confronti di una grande parte di categorie che erano legittimati a non pagare le tasse
E dall'altra parte si è rotto il meccanismo attraverso il quale le grandi riforme degli anni sessanta e settanta sono state poi gestite con la logica della distribuzione nei confronti di tutti questi sono due meccanismi che l'integrazione europea ha messo definitivamente in crisi
Per cui oggi cambia la modalità di raccolta del consenso cambia la vostra cambia quello dei partiti politici cambio probabilmente il nostro atteggiamento nei confronti dell'opinione pubblica e così via dicendo
Allora oggi noi siamo d'pronti a dare delle risposte
A modalità di raccolta del consenso diverse
E lo cito faccio un discorso che più dovrebbe essere dei politici
E meno mio ma dato che credo che in questo momento non sia patrimonio
Del partito politico qualunque esso sia di maggioranza o di opposizione
Arrogarsi il diritto penso di muoversi nei confronti delle riforme istituzionali esso è un problema che riguarda la classe dirigente di questo Paese non riguarda soltanto i singoli partiti per trovare aggiustamenti al proprio interno cioè o troviamo modalità diverse attraverso i quali chiedere consenso alla gente noi il sindacato e i partiti politici oppure questo Paese destinato a essere il paese dominato dalle leghe dal qualunquismo
Questo è il nodo su cui oggi stiamo ragionando e ci stiamo in più quando tu
E allora voglio dire qui il problema è quello come si può dire certo a tutti piace volare alto Sergio soltanto che per volare alto occorre qualcuno che ci dia delle risposte
E noi non possiamo però esimersi dall'affrontare alcune materie che riguardano autonomia contrattuale perché altri sono latitanti questo lo dico e lo dico con molta tranquillità e con molta dignità
Quando non abbiamo fatto la proposta di eliminare la scala mobile e dire affidare il ruolo della contrattazione al momento centrale e giustamente detto al momento in cui
Che individuiamo nel contratto nazionale giustamente detto è la sede in cui si realizza la solidarietà tra i più forti e i più deboli qual è l'abbiamo proposto di eliminare
Quelle logiche di meccanismo
Di contrattazione decentrata che oggi vivono non accettiamo la controproposta che quella che a fronte dell'eliminazione della scala mobile la contrattazione aziendale debba diventare obbligatorio per tutti perché lo lì
Diventa legittima laddove c'è qualcosa da distribuire ma sono già da distribuire non non c'è allora perché mi devo dare devo attribuire al sindacato in contrattazione un diritto è che non è un diritto acquisito perché l'anomalia del sistema industriale italiano però voglio dire in tre parole dis di relazione industriale
Cioè c'è qualcosa che o dire non funziona se noi siamo condannati ad avere una crescita del costo del lavoro come ricordava Sergio doppia degli altri paesi
Non è una una vendetta divina e che noi abbiamo un sistema di relazioni industriali anomalo rispetto agli altri
E mica voglio dire i lavoratori tedeschi credo si lamentino del loro sistema di relazioni industriali home che lavoratori francesi si lamentano del loro sistema industriale forse non se lamenta non è che quell'italiano si lamentano industriali italiani vi spiego il perché
Ne siamo l'unico sistema al mondo in cui l'unico sistema di relazioni di strano in cui ci son tra livelli
C'è una scala mobile che copre il cinquanta per cento dell'inflazione
C'è un contratto nazionale di categoria in quella sede se voglio chiudere il contratto
Devo distribuire una parte di produttività perché non faccio non posso permettermi perché altrimenti loro non firmano
D a fare il puro e semplice aggancio all'obiettivo all'inflazione obiettiva e poi c'è la sede della contrattazione aziendale
In cui non si discute di quelle materie di cui diceva Sergio ma si discute anche e prevalentemente o quasi esclusivamente di grana per dirla in termini Barack allora voglio dire se io sono tre livelli
La scala mobile che copre il cinquanta per cento il contratto nazionale in cui comincia a distribuire produttività media di settore e la contrattazione aziendale in cui si distribuisce la produttività che si realizza ma in quel in quel momento non di sconto c'è anche lo slittamento salariale
Non nascondo che ci sia anche la politica di merito ma voglio dire sono tutti i componenti se oggi non ci fosse la politica di merito all'interno delle imprese sì oppure magari una politica è questa la critica che il col
Con Bruno Trentin ci facciamo in tutti i dibattiti magari unilaterale perché noi cercare eccetera
Ma tutto questo crea dinamica dinamica di retribuzione e che la dinamica di retribuzione doppia rispetto alle rispetto agli obiettivi degli altri paesi
Questa è la situazione allora una cosa diciamo severo questa situazione incominciamo a ragionare su un sistema cerchiamo di individuare delle sedi riduciamo le sedi di negoziazione non credo che sia scandalizza anche la proposta di eliminare la scala mobile
Nel momento in cui affido la dinamica delle grandezze salariali al contratto nazionale
Ripeto poi c'è il rischio che nel contratto nazionale si va davanti nove mesi dieci mesi dodici mesi e che quindi il lavoratore non abbia un minimo di tutela della dinamica abbiamo detto e Sergio lo sa bene che siamo pronti a discutere su questo punto
C'è un problema è un problema di tutela e di solidarietà
Non ci tiriamo indietro su queste cose crediamo invece che un meccanismo che oggi impedisca
Alle parti sociali di discutere di materie che la riguardano direttamente
Come la dinamica salariale sia una contraddizione in termini e di fatto rappresenti una violazione dell'autonomia contrattuale delle parti cioè non credo che sia una proposta scandalizzate perché non stiamo discutendo né di tagliare i salari ma stiamo discutendo di affidare al contratto nazionale
Quote più rilevanti intermedi dinamica dei redditi rispetto a oggi
C'è il sospetto che questo possa portare ad uno scontro più forte
Non credo perché abbiamo inserito questo discorso della contratto nazionale all'interno di quella politica di concertazione che confermate ricordava
E chi è parte dagli obiettivi di macro di politica macroeconomica che viene discussi e concordati tra governo imprenditori e sindacati
Tutto si tiene non c'è soltanto lo spezzone dell'eliminazione della scala mobile
Saremo un po'rozzi avessimo fatto una proposta solo di questo tipo abbiamo fatto una proposta tra l'altro abbiamo fatto una proposta che riassegna mio ruolo alla contrattazione interconfederale nella convinzione che sia quella la sede in cui è praticabile
Una politica più concertata e di più alto livello abbiamo discusso di allargare gli elementi di contrattazione
Di portare materie come la formazione come l'ambiente
Come la ristrutturazione come le tecnologie in quella sede abbiamo già cercato di
E conflittuale
Cioè voglio dire la nostra è una proposta che francamente se si prende soltanto l'elemento della scala mobile certe dirompente mandiamo vedere con cosa vogliamo sostituire discorso alla scala mobile
E cioè voglio dire no altre menti saremmo anche un po'porose e credo che oggi l'imprenditore d'altro canto abbiamo di fronte non gli esempi di altri sistemi di relazioni industriali
Ma perché i lavoratori tedeschi hanno la scala mobile perché lavoratori tedeschi hanno tre sedi di contrattazione o non discutono una volta all'anno sulla dinamica salariale
Non ha perché i lavoratori francesi non hanno la tutela dei loro redditi e non hanno tre livelli di contrattazione hanno tutto decentrato a livello aziendale
Allora voglio dire ma perché noi dobbiamo essere condannati ad avere un sistema di relazioni industriali anomalo rispetto agli altri e che essendo anomalo necessariamente porta ad una dinamica e sto parlando esclusivamente di salario in questo caso Della cosa meno popolare meno piacevole da discutere per un imprenditore
Perché poi c'è tutto l'altro problema che problema degli oneri sociali allora cosa che devi dire due o tre anche qui Mussi
Oggi nove al non è una legge del mille novecentottanta o una le è un mondo era un altro momento politico
Quelli in cui nacque la legge ottocentotrentatré cioè la riforma del servizio sanitario nazionale essa datava mille novecento e settantotto credo che qualcosa dica questa data
In quella legge c'era in quella legge c'è scritto tante cose notifiche di mo'è ma c'era anche un sistema c'era anche un asse politico non c'era il pentapartito c'è un assetto politico diverso me lo consente
Il in quella legge c'era scritto
Che gli oneri e il finanziamento del servizio sanitario nazionale era posto a carico della fiscalità generale
No è da tredici anni che sistematicamente giriamo questa legge perché essere il costo di un terzo essendo il servizio sanitario nazionale
Oggi di dimensioni pari a novantadue mila miliardi
Esso per trentotto mila miliardi e posto sulle spalle
Dei datori di lavoro non si dica dei lavoratori perché con l'accordo brillantissimo che loro hanno fatto nel nel gennaio del mille novecentonovanta anche il punto che era a carico dei lavoratori dipendenti è stato fiscalizza
Non se n'è accorto nessuno ma i lavoratori spero di sì perché altra vette che ci sta a fare il sindacato scusa e quindi è posto per il nove sessanta a carico delle imprese
Ecco allora io mi chiedo il sindacato ha fatto una proposta certo fatto una proposta ma di cambiamento del meccanismo non di cambiamento del soggetto su cui far gravare l'onere impositivo
Noi abbiamo fatto una proposta diversa noi abbiamo detto
Certo l'entità è enorme
Queste entità non può essere immediatamente praticata questa entità deve essere gradualmente conseguita nel tempo in un arco di tempo ragionevole e compatibile con la situazione di finanza pubblica che assiste ma abbiamo detto non c'è soltanto l'imposizione di retta c'è anche l'imposizione indiretta
Abbiamo un problema di allineamento dell'Iva del nostro Paese rispetto all'idea che verranno
Determinate a livello di concertazione internazionale
C'è un atto che se ogni incremento dell'Iva serve soltanto per colmare i buchi buchi che nel frattempo si sono determinate nel
Nel settore pubblico non ci saranno mai soldi per andare a finanziare la fiscalizzazione però anche qui questi buchi ma dove sono
Da cosa derivano
Ecco voglio dire i contratti del pubblico impiego ce c'è uno che è andato per la piazza beccandosi anche gli epiteti e l'impopolarità dei professori della scuola
Di quelli di quelli dell'ENEL di quelle dei trasporti non è mica stato il Partito Comunista o o l'ex partito comunista come allora si chiamava o il PDS di oggi è stato Carlo Patrucco che dato dire ai professori che non era giusto che aumentassero del ventiquattro per cento in un anno
E chi ha detto che il contratto dei ferrovieri era un incontro in un'ingiustizia e mi ha detto che il contratto dei medici ed è e dei paramedici così come è stato fatto era una follia
Eh no perché queste cose bisogna anche dirle quando il momento di dirle
Perché non si può pensare che il deficit si contenga se gli incrementi che derivano dai contratti nazionali del pubblico impiego sono dell'ordine del ventitré ventiquattro venticinque per cento a fronte di nessuno scambio di produttività tra l'altro e allora voglio dire queste cose diciamocele chiaro una volta per tutte perché non potete poi dire che c'è il deficit del deficit della connivenza o dello scaricare sugli altri i costi del sistema
E perché insomma oggi c'è un curioso di vedere come andranno risolvere i contratti del pubblico impiego con un trucco perché se i contratti del pubblico impiego si dovessero rinnovare nel corso del mille novecentonovantuno ci sono alcune categorie del pubblico impiego che dovrebbero dare indietro i soldi
Perché quest'anno in invarianza in mancanza di contrattazione stanno crescendo del dodici tredici per cento
Ma chi ha detto che il contratto degli degli elettrici di quest'anno firmato quest'anno è una follia che crea un meccanismo altro che politica del rugby altro che politica dei redditi e politica dei prezzi e delle tariffe
Ma quando c'è un contratto firmato in quel modo chi ha detto al Governo di firma di chiamare quel contratto e il contratto del Poligrafico dello Stato chi ha detto che è una follia fermare queste cose
Non ho sentito il sindacato che l'ha sussurrato alcuni i più intelligenti più intelligenti non ho sentito sicuramente nessun partito della sinistra e non ho sentito sicuramente ho sentito stranamente un ministro della Repubblica che invitavano a fare questo
E dire ma queste cose guardate che il deficit di questo Paese non è soltanto il frutto di una politica perversa di Giulio Andreotti di Cirino Pomicino di Bettino Craxi ma il problema e e lo sostiene purtroppo il consenso elettorale mica lo sosteniamo no perché realtà non potete non potete imputare a noi che
E non certo ha ragione però i contratti del pubblico impiego vede non li firmo io
Allora voglio dire il problema oggi è un altro
Allora il problema oggi è che non si può più pensare di recuperare consenso con le modalità di prima credo che l'abbiano capito i partiti di governo mi pare di cogliere questo anche all'interno
Dei partiti di opposizione credo che oggi sommarsi è arrivato il momento di cercare di fare veramente una politica seria all'interno di questo Paese poi Joe Mussi ha toccato un tema su cui non posso però sotto c'era la faccio lunga ma più o meno sono due contro uno tanto poi mi scuserete taccio
Ed è il problema della degli altri elementi di competitività all'interno dell'impresa però non all'esterno dell'impresa
Perché io posso essere responsabile di quello che accade all'interno dell'impresa non potete imputarli quello che sta fuori
Allora voglio dire
Si è detto che cosa è successo in questi dieci anni di sviluppo i dati che ha ci ha ricordato Mussi lì sottoscrivo e li condivido totalmente
Voglio soltanto fare una piccola notazione la piccola notazione queste
Che i salari nominali
I salari lordi nominali dei lavoratori dipendenti dell'industria italiana nel corso di questi ultimi dieci anni
Sono sempre con l'eccezione del mille novecentottantacinque
Anni in cui mi assumo di fronte a voi la responsabilità di aver fatto slittare per un anno ma lo dico positivamente il contratto nazionale di categoria
Con l'eccezione del mille novecentottantacinque sono sempre cresciuti di due punti virgola tre in più rispetto all'inflazione del periodo
Cos'è questo due virgola tre in più
Se non la distribuzione di produttività
Allora quando io o o o mi sono permesso di interrompere Mussi dicendo attenzione la produttività complessiva è cresciuta non la produttività del lavoro solo è cresciuta non potete negare che in questo periodo di tempo
Al di là dei fenomeni sostitutivi tra fattore lavoro e fattore capitale che hanno caratterizzato la grande ristrutturazione degli anni ottanta ottanta ottantuno ottantadue
L'industria italiana a investito
In termini di innovazione di Processo senza nessuna agevolazione perché la legge novecentodue che era l'unica legge agevolativa del centro nord è scomparsa nel mille novecento e ottantatré
Hanno investito più di quanto abbiano investito tutti i concorrenti straniere
Non potete negare che nel corso di questi anni ci sia stato un processo organizzativo costante
E la dimostrazione sta nella modificazione dell'incidenza tra operai e impiegati all'interno dell'industria
Meno sull'hardware e molto più sull'innovazione sul marketing sulla finanza sui processi di gestione e di elaborazione dei processi di produzione
Non potete neppure negare che nel corso di questi ultimi anni voglio dire non sarebbe stato consentito un tasso di crescita delle esportazioni come quello che abbiamo avuto ma non potete neppure negare un altro fatto
Che il sistema produttivo italiano Air radicalmente mutato nel corso di questi dieci anni e più capitalizzato
E più maturo
Ha una maggiore capacità professionale perché altrimenti se così non fosse non saremmo qui a discutere di questi tipi di problemi gli sconquassi sociali che in altri Paesi
Che si sono verificati cito uno per tutti l'Inghilterra beh avrebbe avuto fosse stato gestito con le stesse modalità ben altri impatti sociale di quello che ha avuto in questo Paese
Allora
Si dice è un problema di prodotto
Si cita la FIAT beh guardate il tasso di presenza del il ciclo di vita di un prodotto come quello fino
E confrontato lo con il ciclo di vita del prodotto tedesco
Secondo me d'esordire verifichiamolo magico divide più innovativo in FIAT e di quanto non sia innovativo in quello tedesco
La Golf nasce nel mille novecentosettanta non nasce nel mille novecentottanta come nasce la tipo non nasce nel mille novecentottanta come nasce la uno nasce nel mille novecentottanta come nasce la tempra
E voglio dire poi ci sarà pur dei problemi per cui in questo Paese ci sono una dinamica dei costi e quindi dei prezzi che cumulata
Curata non è un discorso anno su anno e il discorso di di di anni su anni che porta poi a essere non è perché in un anno si scopre Jean poppa capo esce fuori mercato ma ancora diverso il problema di comuni di perdite di competitività costante ogni anno che a un certo punto ci mette fuori mercato
Per un anno si regge per domani si regge per tre anni si regge non certo punto alla situazione si incancrenisce e non si riesce più tenere mercato
Si dice
Ma eravamo leader in alcuni comparti
Le macchine utensili le macchine per produrre macchine
Raccogliere abbiamo ancora in posizione di grande leadership certo non più omogeneizzata come prima ma abbiamo ancora a livelli di eccellenza
Voglio dire credo che la Mandelli si un'industria che ci invidia tutto il mondo
Credo che tutta una serie di macchine per produrre macchine essendo noi forti sulla tecnologia applicata in questo momento ci sono ancora vincenti ma siamo perdenti in termini di dinamica di costi
E non dico soltanto di costo del lavoro di costi di costi generale
Ecco che allora poi qui si nega il problema si lega il problema della mancanza di un sistema finanziario per lo sviluppo se pensiamo che siano soltanto le banche quelle che possono fare la politica finanziaria per lo sviluppo ma scordiamoci lo ma dove sono in questo Paese le vespe in bene
Dove sono in questo Paese quelle che investono capitale di rischio sulle piccole imprese per sviluppare il loro stile per per sviluppare la loro la loro dinamica
Dove sono le imprese di Venture Capital dove sono i fondi chiusi immobiliari cioè dove sono tutti gli strumenti di finanza innovativa che esistono negli altri Paesi che consentono alle imprese di piccole e medie dimensioni di crescere
Ecco cioè voglio dire queste qua dove il mercato finanziario
Grande per poter andare a recuperare e reggere la sfida che oggi ha la grande impresa che è una sfida globale di competizione mondiale
Ma voi pensate davvero che sino queste le condizioni con cui si riesce a reggere la sfida la competizione globale ma credo che qui sia davvero arrivato il momento di fare una diversa politica
Non soltanto di relazioni industriali in una diversa politica industriale di una diversa politica finanziari di una verso la politica dei servizi e delle infrastrutture
E guardate che il problema delle infrastrutture non è soltanto un problema del Mezzogiorno d'Italia le prove delle costruttore un problema della seconda Milano è un problema dell'asse Milano Bergamo Brescia Venezia
è anche un problema di tra struttura delle aree forti del paese e la mancanza delle ferrovie somma siamo nel mille novecentonovantuno e incominciamo discutere a progettare dell'alta velocità la Francia e da quindici anni che ha l'alta velocità
Stiamo progettando stiamo continuamente discutendo sul costo dei trasporti eppure con queste ferrovie non siamo costretti ad avere per l'ottanta per cento trasporto su gomma
E voi pensate che i prodotti alimentari possono essere ma che la FIAT siamo seri
Ma doveva sia che il problema è che non ci sono ma lei scusi ammaestramento le merci porca vacca ha mai visto come quando quando io do all'interno di un prodotto ma che sia qua dopo quanti mesi vedo dopo quanti giorni lo consegnano
Ma lei ha mai visto quanti giorni e quante volte si perde la posta quando le imprese spediscono gli assegni e perdono gli assegni in questo Paese sempre colpa della FIAT ma dico materassi abbiamo qui il problema è che c'è l'inefficienza dei servizi
E l'inefficienza e non aver voluto investire in questo Paese perché si pensava che il consenso e alla più facile ottenerlo attraverso la prebenda che attraverso gli investimenti posto il problema di questo Paese
Ecco allora voglio dire se vogliamo discutere di cose serie e vogliamo aprire anche un confronto serio tra la la le forze di opposizione e chi alla responsabilità di gestione dell'impresa discutiamo di queste cose
Perché se continuiamo discutere di luoghi comuni di demagogia francamente il non facciamo un passo in avanti o crollare il comunismo con rucola ma in questo Paese mentre hanno fatto l'unificazione della Germania in sei mesi noi probabilmente forse in sei mesi se siamo bravi riusciamo a fare un accordo sul costo del lavoro e sul sulle relazioni industriali e francamente devo dire che per chi vive la dimensione internazionale tutti i giorni
Scusatemi ma questo non è per niente né tonificante né gratifica
Fabio Mussi
Beh si accomuna tante cose non è poi dibattiti derivati che vengano bene sono che quando si finisce certe abbiamo messo più carne di quella che abbiamo saputo cucinare ma
Insomma tanti temi su qualcosa qualche risposta ci sarà su qualche altra gli amici i compagni che sono qui
Andranno a casa con qualche interrogativo nella testa ora io non presumo
Di rispondere
A tutto mi rammarico che non ci sia Marini
Potevamo a questa carne al fuoco aggiungere anche la questione delle pensioni che non è poca cosa
E poi sentire un po'da lui
Uomo fine intelligente
Esponente di un governo che arrestato in piedi a luglio sulla base di un vertice la cui base d'accordo è stato la seguente bisogna arrivare alle elezioni politiche facendo il meno possibile
Lezioni politiche sono ad aprile
Non mancano tre giorni
Mancano sette otto mesi messi cruciali il mesi difficilissimi
L'accordo sulle questioni istituzionali economiche finanziarie
è di arrivare in una situazione neutra in modo che quelli del Governo non debbano litigare tra di sé e arrivare gli elettori presentandosi non in condizioni di tumulto
Però nel frattempo le cose sono destinate certamente ad aggravarsi ora stasera abbiamo discusso con il dottor Patrucco che uomo informato molto intelligente stati evocato Mortillaro
Io ho stradine avete simpatico perché sfacciato
Ho fatto un dibattito l'anno scorso alla festa di tacco Mortillaro quale dopo un po'di corpi così di fioretto ha detto ma insomma sette
Lo sa perché esiste il sindacato per far credere che è una conquista dei lavoratori quello che noi imprenditori abbiamo deciso naturalmente di darli
E quest'anno visto invece che si è rivolta al sindacato dicendo ma l'abolizione della scala mobile è un atto d'amore
Chissà dove ha operato a far l'amore urti dollaro perché
Dice
Non alle sorprese poi Mortillaro
Che ha scritto moltissimo contro i lacci e lacciuoli della politica pubblica dello Stato un liberista a oltranza
Mi è capitato di trovarlo in RAI a discutere un ciclica del Papa e a concludere dicendo ma quale ora qui tutti parlano del mercato libero mercato che è libero mercato ci vuole costanza
Atto lo Stato lo Stato
E alla regione questa seconda volta più che la prima ho l'impressione ora spiego fra un attimo anche anche perché quindi Bayon interlocutori ma anche noi variamo diciamo siamo
Va abbastanza di abbiamo un panorama più vario che nel passato lei mi chiede che cosa ha fatto il PDS
PDS c'è da cinque mesi
è un atto
Ha vinto
Avvinto avvinto anche con l'IVA vede come cambiano le cose anche anche voi eravate della partita diciamo e poi il Sole ventiquattro Ore
Ha vinto insieme ad altri un importante referendum per la moralizzazione della vita pubblica ha presentato alcune proposte di riforma in Parlamento sui temi che stiamo discutendo cominciando da quella fiscale che universalmente apprezzata anche fuori d'Italia ha salvato la faccia la politica italiana in agosto durante il golpe al quale già agli uomini di governo siano tranquillamente adattati
E chiamando invece ad una mobilitazione di sostegno insomma in cinque mesi ne ha fatte diverse poi se lei mi chiede che cosa ha fatto il PC
Fatto
E lì è più lunga diciamo
Ma per non fare l'elenco proprio delle cose io dico questo
Io penso che abbia fatto parecchio posizione
Penso che dove amministrato senza avere il potere dei partiti di governo abbia creato condizioni abbastanza favorevole allo sviluppo economico dell'impresa
Non vi ha mai costretto a pagare tangenti
Ne alloro il PC
Non ha mai costretto nessuno a pagare tangenti
Ed essendo il partito dei lavoratori nei vari momenti è stato anche l'unico partito
A differenza che nel resto d'Europa dove quando uno sta all'opposizione in genere pigia sull'acceleratore punto e basta che sia di sinistra sia di destra pigia sull'acceleratore rivendicazioni stato anche il partito che essendo patite lavoratori
Ha parlato dell'austerità se battuto in diversi momenti per la moderazione delle richieste salariali ha invocato
Ha invocato e discusso che non lavoratori sacrifici
Si è opposto alla proliferazione de Coco bassi Istica dentro vari comparti non c'è stato solo lei a polemizzare nella scuola c'è stato anche il Partito Comunista Italiano
Ha fatto tante cose ogni volta assumendosi una responsabilità e dicendo anche le cose che potevano essere sgradite
Alla sua base elettorale a quelli che rappresenta e partiti di questo tipo ce ne sono pochi in Italia
Chi è gremita di partiti che fanno al tempo stesso il Governo e l'Opposizione
Qui c'è il doppio ruolo di quasi tutti i partiti noi questo difetto io qui difendo essendo stato tra quelli più convinti della svolta ed anche oppure col passato difendo la storia e la presenza del Partito comunista d'Italia
Che non avete avuto come interlocutore solo dopo ciecamente antindustriali l'avete avuto come un partito che ha polemizzato ha detto molti però ha detto qualche sì
Ed ha cercato e tanto più cerchiamo oggi
Una base positiva di discussione sulla base in rapporto agli interessi generali di questo Paese e delle sue forze fondamentali
E oggi vogliamo verificare quale spazio ci sia per un accordo per un'intesa per un rapporto che è politico prima di tutto tra forze fondamentali di questo Paese che guardano oltre la punta del naso
E che sanno che siamo di fronte a grandi straordinarie scenette che avranno l'influenza sul novantadue e sul due mila due
E questo è quello che stiamo tentando di fare al tristi
Io per quel poco che compagni mi conoscono sanno nel mio partito che sono tutt'altro che un'altra istanza penso sempre che se una cosa è quelle quella poi il partito degli altri Istrice non altro peggiore sono i beni tristi
Ben altro è il problema però vede lei e finirà per iscrivermi a questo partito stasera se porta alle estreme conseguenze il ragionamento allora intendiamoci qual è il problema che stiamo discutendo
Il problema è il seguente
Non abbiamo questi appuntamenti internazionali di grandissimo peso e importanza
Che non è solo l'Europa comunitaria e ormai problema della cooperazione delle interrelazioni economiche va al di là
Siamo in una situazione la chiamava Cofferati che non è un uomo che pesa sei misura molto sempre l'espressione non le azzarda mai
Però dice netto peggioramento e usa persino la parola stagnazione
La pressa americana che non è globale come sa meglio di me e di tutto il sistema economico americano ma riguarda alcuni settori che però già comincia a farsi sentire
E che si pensava fosse a locomotiva ciuffi e ciuffetti e poi acchiappava tutti e tirava avanti per ora non tira niente
è tutta interna
Non ha per ora quella capacità propulsiva di tutti i sistemi agganciati che si immaginava avrebbe avuto già da questa sera questo scorcio d'estate quest'inizio d'autunno quindi siamo in una situazione molto difficile nella quale l'industria italiana perde progressivamente competitività
Con una inflazione doppia rispetto a quella del grosso dei concorrenti europei
Allora se lei mi dice e questo è il problema siamo d'accordo che questo è il problema
Allora devo fronteggiare questo problema
E per fronteggiare l'ho un primo capitolo grosso come una casa che si chiama
Qualità e innovazione
Sa che non trovo più un documento di politica industriale ed economica giapponese americano che non finisca con una tirata sulla ricerca scientifica sulla scuola
Di politica industriale non di politica politica
Poi io ho un problema di perdita di competitività perché l'industria sta galleggia in un ambiente che è tutt'altro che favorevole allo sviluppo industriale servizi da quelli classicamente all'impresa a quelli che il le Ferrovie
Cita una cosa che è uno scandalo
Che fa vergogna e mi vergogno quando uno esce fuori dalle frontiere italiane ad un francese un tedesco a un inglese gli dice che in Italia si trasporta all'ottanta per cento delle merci su gomma
Non ci crede nessuno perché è una cosa da Zurigo con tutto il rispetto e io ne ho tantissimo per gli zulu
Ci sarà una colpa non è del PC PDS glielo garantisco perché sulle Ferrovie lo sviluppo delle ferrovie gli investimenti per le ferrovie c'abbiamo spesso una vita fino all'epoca libertini alle soglie della quale
Alle soglie della quali sospendo un attimino diciamo il il giudizio
Poi se lei mi dice c'è un deficit pubblico altro terzo capitolo grande come una casa ad affrontare insieme
Noi presenteremo una contro legge finanziaria il più possibile rigorosa quest'anno non è che faremo la concorrenza chi propone di spendere di più
Però legge finanziaria il deficit pubblico cominciare a ridurre
Il deficit da interessi e quello primario è una cosa che si ci si mette ora si comincia pian piano ci vuole qualche decina d'anni
Poi lei mi dice c'è la questione fiscale
La pressione fiscale non è solo una questione economica
Gli stati moderni si formano con l'assunzione da parte dello Stato di alcuni monopoli
Della violenza
Esercitata con Monopolio di Stato con le polizie con gli eserciti della giustizia sottratta ai baroni etc e dell'imposizione delle tasse
Noi abbiamo da Napoli in giù il ripristino della situazione medievale cioè violenza
Legge e tasse vengono imposte da forse non statali bresciano
Un bel pezzo d'Italia e poi abbiamo un sistema fiscale
Che io è sempre prendo le cifre che leggo non ho né gli strumenti per potere contare da solo poi quando si supera una certa quantità di milioni i non ce la faccio più non qui ormai si Cison delle cifre che mi dicono che
Tra duecentottanta mila e trecento quaranta mila miliardi di base imponibile
Eludono ero evadono erodono o è è il bilancio di uno Stato
Mi scusi sul quelli che pagano su quelli che pagano sul salario per esempio sui dai sei direi di lavoro dipendente sono aumentati nove punti e nove in dieci anni di pressione fiscale
Quelli
Quelli che pagano quelli che pagano gira il torchio e si spreme ma c'è una base che non viene toccata dalla fiscalità chi è enorme e c'è una categoria che non evade
C'è una categoria che non evade una lira
Lei ha detto di lavoratori dipendenti e gli imprenditori seri
I lavoratori dipendenti sono tutti gli imprenditori seri non sono tutti tant'è vero
Che il reddito accertato medio di quella categoria che passa come imprenditori dentro la quale lo so bene dottor Patrucco c'è lei cernie lisce falcate e poi c'è
Quello che si chiama imprenditore ma che c'ha le sue braccia alla moglie la bottega nel retro di Cassani so benissimo
Ma il reddito accertato un medio di un imprenditore è inferiore di parecchi milioni annui dello stesso reddito
Non solo accertato ma ha già spremuto alla fonte dei lavoratori dipendenti poi
Questa è una polemica se cerco di un discorso serio
Sui non informati
Può avere anche un effetto rilevante Mussi evitiamo di usare di di usare delle del dell'affermazione di carattere demagogico perché se io prendo prendo tutti
Ci sono gli imprenditori che sono gli artigiani che sono i commercianti che sono i lavoratori autonomi che sono una serie di categorie norme che oggi tra l'altro tenga conto in termini di composizione dell'economia italiana
In termini di composizione dell'economia pesano assai di più nell'economia italiana rispetto a quanto peso né in altri Paesi ed è stato lo sviluppo di quell'imprenditoria di cui tutti quanti ci siamo più o meno rallegrati
Beh voglio dire lì dentro c'è anche quello che denuncia
In una sera come denunciato venti regge uno studio bello fatto dalla UIL piccolo con lo studio che denuncia di reddito l'incasso di una serata del quel ristorante ecco allora voglio dire attenzione perché poi non si può fare de d'ogni erba un fascio ci sono una serie di cose allora intendiamo colpire dove l'evasione poi le ha parlato di erosione mi scusi Mussi ma il primo che erode e lo Stato
Perché tasti
No no no no scusate mi lo stabile perché quel dodici e cinquanta per cento sui Bot
Quando un altro che deposita i soldi in banca e tassato col trenta per cento
Beh quella casa mia si chiama erosione fiscale allora o equipariamo tutti i redditi da capitale allora deve spiegarmi perché io sui redditi dei miei redditi
Pago il quarantasei per cento come imprenditore erranti è alla garanzia del dodici e cinquanta
Questo me lo dovete proprio spiega il no perché lo chiede a me lei sa che noi siamo sempre stati favorevoli alla riduzione ma voglio che al marito
Non ed erede dei tassi di rendimento dei titoli che è uno dei modi no ed è no perché se come io rispondo di una di una posizione
Come politico le assicuro che
Mio reddito e modesto integralmente assoggettato a tassello poi possa assicura le posso assicurare
Io non so neppure parlamentare fortunatamente guarda sbagliato persona stasera no no no no
Ha sbagliato proprio persona non io sono gnomo come dice non sa in che guai se messo il Presidente con la storia dell'ignominia sorprendenti
Comunque allora se noi siamo d'accordo a seguire questa serie di anelli ad afferrarli tutti in una catena può lei mi dice o un problema del costo del lavoro della sua dinamica
Se il problema grande e l'altro di un'industria che perde competitività
Allora ragioniamo di un'altra politica come lei diceva
Ma se questi primi Agnellini saltano tutti
Resta alla fine poi la ciccia
Della scala mobile come rischia di essere viaggio
Allora io di Dini scriva parte degli altri istituti
Le dico se quella è la conclusione non questa volta il problema è un atto è quest'altro Complesso di questioni che stanno tutte concatenate e che richiedono davvero un cambiamento di politica io penso che per cambiare politica
Bisogna anche cambiare governo personale politico alleanze ma questo diciamo così è un pensiero che non è obbligatorio condividere
Però accetto bisogna cambiare politica questo è il problema
Che stasera venti mi interessava porre poi lo faremo nei molte altre sedi perché è un momento di grandissimo dibattiti e grandissima discussione
Io sono d'accordo con quello che diceva Cofferati e che poi ripreso da parte Patrucco
Qui non voglio dire che non abbiamo tutte le carte in regola sappiamo esattamente quello che c'è da fare non sarebbe una visione del tutto apologetiche caricaturale non
Kia chi è senza peccato scagli la prima pietra ma che non esista una politica industriale in questo Paese
Questa è una cosa sicuramente sicuramente vera ci siamo cullati anche nella nell'età che sarà definita della morte delle ideologie
Intanto è ideologia perché
L'idea che era sufficiente sciogliere i lacci e lacciuoli
Far galoppare libero il cavallo del mercato
Per rimettere a posto le cose si è dimostrato un idea debole
Non esiste oggi un forte mercato in nessun Paese del mondo ma non esiste da da
Da allora Kenzo in poi non esiste più un mercato fatto così che non abbia anche una parte importante di regolazione di intervento politico tanto più quando si passa la dimensione sovranazionale dove le principali decisioni
Pensiamo alle questioni europee
Ho persino ora il problema dei rapporti con l'Est e non vengono prese in totale libertà dal mercato su una grande decisioni politiche
Lei sa meglio di me che non può essere semplicemente l'impresa e la banca che decidono che cosa si farà con l'Unione Sovietica o nel Medioriente o nel Sud del mondo ci sono gli Stati ci sono la c'è la comunità internazionale
Cioè noi ci siamo per esempio ad un perito cullati nell'idea che bastasse liberare questo mercato invece oggi siamo alle prese con un momento che è esattamente l'opposto mercato
Ma mercato regolato sulla base di grandi decisioni politiche e tanto più forti e autorevoli saranno i soggetti che le prendono tanto più queste decisioni avranno un effetto duraturo sulla vicenda di questo di questo mondo
Piccolo è bello si ricorda De Rita il Censis sì piccolo è bello perché evitare perché tumultuoso ma tutti sanno che un una piccola impresa che cresce ed è bolle
Se non era un solido reticolo di media impresa e i pilastri di una grande che tirano alla prima congiuntura internazionale negativa
Va a gambe all'aria ora visto che la prima conferenza stampa Gorbaciov fa ha detto che le scarpe italiani sono belle può darsi che per qualche mese tirino più di diciamo del loro a prescindere dal prezzo
Ma basta niente perché la scarpa ore nella zona del cuoio Olla
Con la ceramica padana gamba all'aria se non c'è una politica industriale che decide in un paese quali sono le scelte strategiche
In mancanza delle quali e tutto il resto diventa improvvisato e precario persino siamo cullati con il made in Italy non oggi in via intendiamoci
Sappiamo fare disegni facciamo delle splendide macchine abbiamo un design e una fantasia
Ma di cravatte di Versace di abitini di Krizia per fare un sette quattro sette della Boeing o un grande sistema computerizzato cioè vuole per far pari
Allora e vero non c'è stata una politica industriale non vengo a vendere Porta a Porta una politica industriale belle prove
Però dico evitiamo che questa trattativa
Si concluda con un puro scontro sulla scala mobile in cui si tratta semplicemente industriali contro operai attestate perché non si va da nessuna parte e tutta questa roba qui resta a marcire
E poi c'è questo grande capitolo ma concludo di come debbano svilupparsi le relazioni industriali
Qui non c'è pregiudizio verso niente è un io credo ad un modello di un sindacato molto autonomo data alla politica
Di un sindacato unitario
La questione di un soggetto unitario sindacare bisognerà riprenderla per le corna fortemente dopo che non ce l'abbiamo fatta negli anni negli anni settanta
Penso ad un modello di relazioni industriali in cui si combinano continuamente conflitto e cooperazione
Non il sindacato antagonista ma il sindacato del conflitto e della cooperazione
Senza il conflitto
Si finisce nella morta gora senza lo stimolo
Persino come dire ci sono degli illustri gli economisti liberali che pensano che lo stimolo salariale sia l'arma fondamentale per spingere all'innovazione e ora non non parlo di Carlo Marx insomma parlo dei keynesiani deposte iniziali ma il conflitto eh
è fino a Dahrendorf e mamma prima Schumpeter per esempio che è insieme ha visto male la questione della tecnologia alti l'hanno vista meglio oggi va vista pienamente la questione a tecnologia a un sindacato che fa conflitto
E che come opera perché è uno sviluppo pieno di una politica dell'innovazione della qualità comporta senza dubbio cooperazione
Ed anche il consenso in fabbrica
Sapendo
L'ultima battuta che
Vedo che qualcuno ma non tutti accarezzano modello giapponese
Io starei attento diciamo a farmi illusioni perché
Vedo difficile gli operai milanesi chiesto una mattina cantando di casa viva viva la Tirelli
E che la sera diciamo così in famiglia cantano l'inno dell'azienda
C'è un modello di cooperazione di questo tipo lo vedo difficile cioè mi pare più probabile un possibile
E ringraziando il cielo anche in Giappone comincia a entrare in crisi perché poi la gente c'è una testa del pensare poi alla fine si stufa vedo invece in Italia una possibilità di consenso vigile e di una cooperazione conflittuale
Bisogna cominciare a sperimentarla queste un'occasione importante Patrucco da non perdere
Se finisce a stracci in faccia sulla scala mobile per tre quattro punti li ho l'impressione che perdiamo un'occasione importantissima
In un momento delicatissimo per il Paese
Cofferati chi è un uomo
Appunto come dicevo che misura Sempre annunciato scontro
Ho l'impressione che se si segue una certa strada scontro ci sarà
Non è di quelle occasioni non è di quelle occasioni in cui il PDS si adopererà per evitarlo a tutti i costi
Penserà che ora stessi spesi persegue una strada di rottura un po'di scontro ci sarà ed avrà una pedina dimensioni sindacale sociale dentro la quale non vogliamo entrare anche una dimensione politica
è stato il dibattito di grande interesse e grande vivacità purtroppo è mancato il tempo per
Prenderlo ancor più vivace con le domande sei compagni Dionigi o stati presenti ringraziamo tutti chiudiamo quel dibattito vi invitiamo gli altri appuntamenti sui temi economici del lavoro che la festa presente nel suo ricco calendario buona sera