Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cinema, Cultura, Diritti Umani, Film, Legge, Razzismo, Schiavitu', Storia, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 4 minuti.
Un saluto agli ascoltatori di Radio Radicale
I film sulla piaga della schiavitù negli Stati Uniti d'America non sono tanto numerosi e né meno in compresso in media tanto belli
Cioè loro anche di razzisti e perfino diffido schiavisti più o meno apertamente
E tuttavia per la forza dell'argomento sono così incisivi da poter dare la sensazione certamente sbagliata che si tratti di un tema in sostanza già esaurito almeno del cinema
Il film che ha dedicato all'argomento di regista inglese Steve McQueen
Si intitola dodici anni schiavo
Non raggiunge gli affetti granché di nuovo a ciò che sappiamo sugli orrori della schiavitù si vada alla vendita degli schiavi trattati alla stregua del bestiame
Allo sfruttamento spietato della loro manodopera per la coltivazione del cotone agli abusi sessuali alle fragile azioni alle impiccagioni sommaria
Tutto mostrato con crudezza reso credibile ma anche senza diciamo compiacimenti vuoi fisici che sono il pericolo un po'quando si affronta questo genere di temi
E tuttavia lo spettatore difficilmente sarà
Vediamo scosso dalla sorpresa
E nemmeno il film di me qui in
Riesce a risalire
Con una certa profondità alle radici umane cioè culturali psicologiche
Di questo fenomeno il suo protagonista che è un nero un uomo libero dello Stato appunto cosiddetto libero di New York rapito e ha reso schiavo dello stato della Louisiana
è in fondo una variazione del tipo dell'innocente perseguitato sempre e soltanto mite e generoso quando si ribella anche con la violenza lo fa per sacrosanta legittima difesa
Quanto i padroni delle piantagioni sono nel migliore dei casi umili di buoni o discreti principi ma dalla volontà così fiacca incerta da non poter essere di nessun aiuto a uno presso
Nei casi peggiori poi sono accecati dalla passione e per le giovani schiave tanto da trasformarsi in folli sanguinari quando la gelosia li travolge
Sono dunque i tipi differenziati tra loro ma ognuno per così dire tutto d'un pezzo cioè riassumibile in una formula
Senza
Nessuna complessità psicologica
Possono prendere se mai nel firmerà rapidità dell'assuefazione Dini riga alla schiavitù indotta sicuramente dalla violenza dei padroni
Ma c'è anche in essa si indovina del fatalismo cioè l'idea che la schiavitù faccia in fondo parte del loro destino ma è uno spunto che nel film resta soltanto accennato
Eppure qualcosa di nuovo il film di Steve McQueen a riesce a dirlo che si può riassumerei così che la schiavitù è il prodotto di una legge ingiusta
Si potrà obiettare che non è una grande scoperta ma a pensarci bene la schiavitù è un caso patente in cui una legge produce una forma di vita
Perché ad esempio un uomo bianco
Può permettersi di frustrare un uomo nero più forte e magari più intelligente di lui
E appunto soltanto perché c'è una legge che glielo consente lo stesso nero in uno Stato dove vige la legge più decente
Può vivere una vita familiare e di lavoro comunemente Serina una legge ingiusta lo getta in un inferno una legge migliore quello che riconosce il suo statuto di uomo libero lo salva
E le firme si dimostra con chiarezza come gli uomini o terebrati dall'avidità la libidine o dal pregiudizio pronti a ritenere lecito ciò
Che
Più i loro occhi gli conviene
Abbiamo spesso bisogno del rigore di una buona legge per rispettare i loro simili
è un messaggio forse elementare ma io credo che vada a merito di certo cinema americano il regista di film inglese ma la produzione in gran parte americana
In cima magari non del più alto livello artistico diciamo più popolare tra che un medico ricordarci certe elementari ma importanti verità
Dunque i dodici anni schiavo di Stiffi McQueen un saluto da Gianfranco Cercone
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